Ankh Djed Was n° 6 - Dicembre 2014

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Ankh Djed Was n° 6 - Dicembre 2014
Ankh
Djed
Was
Editoriale mensile del Rito Orientale e
Mediterraneo
di Misraim e Memphis
Anno I° - N° 6 - Dicembre 2014
Sommario:
Attacchi alla Massoneria - Scopriamo le carte
-
SETH
Il tempo
-
AMRU
Solstizio d’inverno - San Giovanni evangelista
il S. G. J. Generale
Memorie - il Fratello Ugo (Niccolò) Foscolo - Poesia “Alla sera”
FENIX
Anchk Djed W as Dicembre 2014
1 Attacchi alla Massoneria - Scopriamo le carte
“Quello è un Massone” – Si scopre nel leggere gli articoli dei quotidiani o
seguendo i servizi ed i notiziari in televisione la (presunta e chiacchierata)
appartenenza alla massoneria di personaggi pubblici di primo piano.
Nessuno vi sfugge; pontefici, leader politici, personaggi dello spettacolo e noti
uomini d’affari. Qui in Italia, poi, in questi ultimi lustri, basta diventare
presidente del consiglio dei ministri, per essere tacciato di “Appartenenza alla
M”. - Perfino i Sommi Pontefici, da sempre sottoposti all’occhio acuto dei
“Controllori”, è sufficiente che stringano la mano ad un altro leader, perché
qualcuno “individui” in tale gesto, un “segno massonico”. Magari fosse vero!
Orbene, anche io personalmente, ritengo che determinati “consessi massonici”
siano stati nel passato, e forse lo siano anche al giorno d’oggi, centri di
esercizio di determinati poteri; ma non sono consessi ove accede la “gente
comune”; comunque, tali Lobbies non hanno, potere tale, da sovrastare quello
dello “sterco del diavolo”. Nel mondo anglosassone, le “Lobby” sono così
denominate, in quanto tale vocabolo “evoca” foneticamente il nome Loggia Lodge - in inglese. Negli U.S.A. le Lobby sono legali e rappresentano delle
reali Istituzioni che con il potere politico ed economico, arrivano ad
influenzare la vita di quella nazione – e anche delle altre.
Ma vi sono a latere di tali “corporazioni sociali, politiche ed economiche ”
molti altri “centri di potere” non massonici, correlati a realtà che di iniziatico
non hanno nulla. Centri di potere legati a interessi militari, cartelli della droga,
delle armi, dei medicinali, del cibo, del sesso, dell’energia, della guerra …………
dell’acqua. E chi più ne ha, più ne metta.
Anchk Djed W as Dicembre 2014
2 Personalmente dopo oltre 33 anni di appartenenza alla Massoneria (il numero
è già sospetto e fonte di possibili interpretazioni sconvolgenti), e dopo essermi
volontariamente allontanato, per due volte, dalle così dette “Famiglie
Maggioritarie” posso sinceramente fare le seguenti considerazioni:
pur essendo stato Fratello Massone in Logge antiche e numericamente
rilevanti, ove frequentavano i Lavori, anche uomini importanti socialmente, non
ho mai in tali ambiti incontrato personaggi e Massoni così potenti da influire
significativamente sull’esistenza degli altri Fratelli, o di altri uomini del mondo
profano; e ciò tanto all’interno che all’esterno della Massoneria. A volte, tutti
insieme, Noi Fratelli di Loggia, abbiamo compiuto piccole opere di carità, di
mutuo soccorso agli indigenti, aiutato chi perdeva il posto di lavoro.
Se qualcuno era medico poteva all’occorrenza occuparsi delle incombenze di
chi era tra Noi malato. Null’altro.
Tuttavia non posso nascondere – ma questa è una mia espressione personale
della quale assumo ogni responsabilità – di avere incontrato, nella Massoneria
- in tutti gli ambiti massonici da me frequentati - i così detti “sfigati” - Gli yes
man, i lecchini, gli arrivisti, coloro i quali diventano estremamente irascibili ed
incontrollabili, quando capiscono che nella M non possono ricevere i favori
che si aspettano, e che si arrabbiano in quanto vedono in colui il quale li ha
accalappiati, illusi e delusi, il loro peggior nemico ” - alla bisogna tali loro
accalappiatori, nel frattempo, li hanno anche privati di qualche bene di genere
“terreno” - .
Ovviamente, nelle nostre Logge, ogni Massone si prefigge il fine comune di
“Porre Se stesso - l’Uomo Iniziato - alla massima potenza e di rendersi
intellettivamente e spiritualmente, elevato” - Si considerino per altro anche gli
enunciati delle più diffuse Leggi e Regole Massoniche, posteriori al 1717, cioè
quelle della Massoneria moderna - in ogni caso Istituzione proba e lodevole,
dedita a fini sociali elevati. Purtroppo i personaggi che cercano solo vantaggi
materiali e possibilità di “svoltare” fregandosene degli altri loro Fratelli e della
elevazione morale, non possono che inquinare irrimediabilmente la Istituzione
Massonica, nella quale “militano” e rendere vano il “Lavoro” che altri nostri
Fratelli probi e volonterosi, tentano di compiere, in buona fede. Io ritengo che a
tale punto di rottura, sarebbe bene che i Fratelli probi ed i volonterosi, forti
degli insegnamenti tradizionali ricevuti, decidano di dedicarsi unicamente al
simbolismo, all’esoterismo e al Sacro Lavoro, separandosi dai “farfalloni” e
lasciandoli alle loro amenità.
Anchk Djed W as Dicembre 2014
3 Ma allora, Voi mi chiederete, cosa si viene a fare in Massoneria?
Per rispondere a questa Vostra domanda, noi Massoni dobbiamo prima
compiere l’Opera. Cercare in Noi stessi la scintilla divina che ci anima e dopo
averla trovata, rettificandoCi, potremo guardarci intorno per “Vedere” se vi
siano altri “Esseri” che cercano al LUCE. O altri “Esseri” che cercano Se
Stessi in quanto, qualche cosa in loro “Parla” e li invita a “Trovare” Poi con la Iniziazione alla Massoneria e nella ortodossia Muratoria, tutti Noi
percorriamo il Viaggio denominato “V.I.T.R.I.O.L.” - prima risposta, unica
risposta, unico programma per raggiungere la Meta. Ecco cosa si viene a fare,
in Massoneria.
Per quanto attiene alla Nostra Famiglia Massonica, il Fr.’. Massone Egiziano
al momento della Sua ammissione tra Noi, giura a se stesso “Di perseguire
incessantemente la Via Iniziatica tradizionale e gli insegnamenti in Essa
ricevuti”. Egli, conclude il proprio giuramento proferendo la frase – “Giuro ,
Giuro, Giuro e che il Supremo Artefice dei Mondi mi assista”.
Ecco, unitamente al V.I.T.R.I.O.L. questo è il Nostro programma di Lavoro, di
Vita. Attuale e “post mortem”. La Morte per Noi, è quella parte della vita, nella
quale avviene l’abbandono della materia e la reintegrazione nello Spirito.
Quindi, continuino pure coloro i quali ritengono che diventando massoni si
possano avere vantaggi ed altre prebende profane, a frequentare ambiti che di
iniziatico hanno ben poco, o nulla. Perderanno solo tempo; è questo è il
peggiore “peccato laico” che un essere umano possa compiere – Sprecare il
tempo della propria esistenza, soprattutto per scopi banali.
Chi cerca una “Via” deve essere in precedenza già libero e di buoni costumi,
per poterla trovare; cioè deve pensare con la propria testa, consapevole di
averla (la testa) e non essere pregiudizievolmente avverso a quanto non
conosce, confortando se stesso con le intuizioni del proprio Cuore.
Quindi se Voi state veramente “cercando” evitate quei personaggi che vi
raccontano di vantaggi, di aiuti reciproci; chi vuole trovare e poi seguire una
Via Spirituale, per cercare Se Stesso, non abbisogna di altro aiuto, che quello
delle propria coscienza, degli insegnamenti iniziatici acquisiti in Loggia (e non
in altri ambiti), di perseveranza, Fides, Virtus e ……………………….. di un poco di
buona sorte.
Anchk Djed W as Dicembre 2014
4 Noi Massoni del Rito di Misraim e Memphis non affermiamo che nelle Nostre
logge, non si possa parlare di politica e di religione; facciamo in modo che con
il Sacro Lavoro Iniziatico dei primi Tre Gradi Muratori del Ns. V.mo Rito, i
Membri del Rito stesso, donne o uomini, raggiungano quella serenità che li
allontani dalle faziosità del mondo, ma che gli faccia ben comprendere quali
siano i reali problemi del nostro vivere, i bisogni dell’uomo, materiali e
spirituali; ciò che ci attende dopo il passaggio finale è rappresentato nelle altre
“Ritualità” attinenti al proseguo del Nostro Iter Iniziatico.
Nessuna delle tre grandi religioni orientali e mediterranee “monoteiste” è per
Noi avversa. Anche l’Induismo, il Buddismo, lo Scintoismo e tutte le credenze
religiose, con le quali l’uomo cerca di rappresentarsi Dio, quale proprio Padre,
e nelle varie “forme” sono per Noi pregevoli e lodevoli. Degne di ogni rispetto.
Ma il Dio dei Nostri Templi e il Supremo Artefice dei Mondi, ineffabile,
invisibile, inimmaginabile. Il Dio eterno di tutti gli esseri creati e di tutti gli
universi.
Ovviamente, essendo Noi un Ordine Orientale e Mediterraneo ed inglobando
nel Nostro V.mo Rito, anche un “Ordine Martinista” poniamo, quale Nostra
tradizione religiosa e culturale, il Cristianesimo e consideriamo quali Libri
Sacri la Bibbia ed il Vangelo. Anche il Corano è per Noi un Libro Sacro e
qualora ci fossero dei Nostri Membri di tale fede, non esiteremmo a permettere
loro, nel corso dei Sacri Lavori di Loggia, di porre il Corano sull’Ara Sacra.
Ma in ogni caso, per Noi Dio è Unico.
La Nostra Massoneria, ha poco a che vedere con quella posteriore al 1717.
E’ esistita da molti secoli, cioè dal 1300, e in seguito venne anche espressa in
forma ermetica, cabalistica, alchemica e rosacruciana, per poi re-inglobare
nuovamente in Se Stessa, tutto ciò. Noi crediamo - e ne abbiamo le prove - che
Essa derivi dai consessi iniziatici Greco Alessandrini, i quali nel corso dei
secoli si sono poi fusi, percorrendo le sponde del Mare Mediterraneo, con altri
consessi Iniziatici già esistenti ed autoctoni della Grecia, dell’Etruria e della
“Terra dei Vitelli” 2* , cioè l’Italia.
Per concludere, se state ponendo un nuovo “indirizzo” alla Vostra esistenza
terrena, ed oltre, potete “bussare” alle porte del Tempio.
Seth
Anchk Djed W as Dicembre 2014
5 IL TEMPO
“Carpe diem”, dicevano gli antichi saggi per suggerirci di cogliere l’attimo
fuggente del tempo che passa.
In effetti, in questa dimensione, ci troviamo ad essere schiavi della materia
costantemente sottoposta all’azione del tempo. Il Titano Kronos, divinità
preolimpica della mitologia greca, corrispondente al latino Saturno, che
mangia i suoi figli, è un simbolo chiaro di un dio che divora ciò che ha
generato e quindi di un ciclo vita-morte che incombe da sempre su tutti gli
esseri viventi come legge naturale immutabile.
“La vita fugge, et non s’arresta una hora, et la morte vien dietro a gran
giornate” diceva il grande Petrarca in uno dei suoi più celebri sonetti.
Il tempo, quarta dimensione, secondo la teoria della relatività ristretta, non può
tornare indietro. Dal momento in cui esso esiste, come ci dicono gli uomini di
scienza, dal Big Bang dell’inizio, lo spazio-tempo determina la creazione,
poiché nulla ha vita di ciò che è mortale senza di esse, ma al contempo la
distruzione e quindi la rinascita secondo cicli universali.
La Kabala ci parla, parimenti, dello Tsim- Tsum, secondo il quale l’Ain Soph,
l’Ineffabile, l’Inconoscibile, si è contratto in se stesso per un atto d’amore
dando così luogo al mondo fenomenico sottoposto però alle leggi dello spazio
e del tempo.
Considerando con superficialità tutto ciò, saremmo dei condannati a morte in
attesa di quel momento, morendo, poco a poco, nei giorni, nei mesi, negli anni
e nei decenni che ci sono stati concessi. Questo sarebbe, di sicuro,
profondamente triste se non si considerasse l’immortalità dello Spirito, di
Anchk Djed W as Dicembre 2014
6 quella luce divina che alberga in ognuno di noi e che ci deriva dal Creatore di
tutte le cose.
Per noi Iniziati, infatti, la morte fisica ha un ruolo ben diverso in quanto essa
stessa è vita o meglio è proprio da essa che si può accedere ad una nuova vita.
Per questo, per noi, rappresenta solo un cambiamento di stato: il passaggio
dalle tenebre alla Luce.
Francesco d’Assisi, nel Cantico delle Creature, dice : “Laudato sì mi Signore
per sora nostra morte corporale da la quale nullu homo vivente po’
scappare…..” ritenendola una sorella necessaria per la nostra crescita
spirituale. Non a caso uno dei simboli muratorii è la clessidra che assieme al
gallo e al teschio ci ricordano che bisogna essere svegli ed usare bene il
nostro tempo.
Sarebbe facile a questo punto, per qualcuno dire che tutto ciò è soltanto una
fantasia necessaria ad allontanare la paura della morte; ma a ciò è altrettanto
facile rispondere che se la morte fosse vera morte e tutto fosse destinato ad
una miserabile fine quale sarebbe il vero senso della vita e di tutta la
creazione? Si potrebbe dire forse che Dio non esiste e non è mai esistito? Ciò
sarebbe affermare che dal nulla possa aver origine qualcosa; ma dal nulla,
inconfutabilmente, non può che venire il nulla. Il “Cogito ergo sum” di
Descartes ci fa poi subito rendere conto della fallacità di tale concetto.
Prendendo a prestito una celebre frase di Einstein: “Dio non gioca a Dadi”
consideriamo come niente sia casuale, senza origine e senza un fine.
Cerchiamo perciò di non sprecare il nostro prezioso tempo in facezie
riconoscendo la grande opportunità di crescita che ci è stata offerta in questa
vita perseguendola incessantemente attraverso la Tradizione.
Amru
Anchk Djed W as Dicembre 2014
7 Il solstizio d'inverno è stato da sempre oggetto di festeggiamenti e
celebrazioni; in origine pagane, quali le feste romane “saturnali”, o quelle
celebrate in onore del Sole invitto - Sol invictus - il cui simbolo è legato al
culto di Mitra. Questa festa come altre celebrazioni pre-cristiane è stata in
seguito inglobata, prima nei culti religiosi autoctoni alle popolazioni
mediterranee e poi nella religione cristiana. Per il cristianesimo, infatti, tale
festa, oggi giorno è rappresentata nel Natale di Gesù.
La responsabilità di ciò fu di Papa Libero, il quale nell’anno 354 d.C.
decise che questo giorno del Neo Elios, cioè il 25 dicembre, dovesse essere
celebrato come quello della nascita di Gesù – Sole del cristianesimo.
Nello stesso periodo invernale, il 27 dicembre, si celebra anche la festa di San
Giovanni evangelista - o San Giovanni d'inverno - celebrazione densa di tutta
la simbologia della Luce, così importante per il cammino iniziatico e per la
Massoneria in particolare.
Mentre nell’oblio caldo del Solstizio d’estate, percepiamo sottilmente il
passaggio dalla fase ascendente del Sole, a quella discendente, al Solstizio di
Inverno è forte il “patos” generato dalla massima fase discendente del Sole e
l’inizio della “rinascita della Luce”, con quella ascendente.
Ogni essere umano, ma oserei dire, ogni essere vivente della terra (tranne
quelli in letargo invernale) al momento del Solstizio di Inverno, provano un
sano “timore reverenziale”, simile a quello percepito dai popoli arcaici e
soprattutto degli antichi Egizi, i quali alla sera di ogni giorno, immaginavano
che il sole si introducesse in una lunga caverna ed ogni notte in tale antro,
dovesse combattere una battaglia contro le Tenebre, e vincerla per poter
rinascere al mattino successivo. Tale voce ancestrale, ancor oggi deve essere
viva, soprattutto in Noi Iniziati; per tale motivo, è necessaria la preparazione a
questo delicato Evento, con una purificazione da compiere, nei giorni che
precedono il Solstizio di Inverno, in tutti e tre i Piani, e con le Pratiche Rituali
che Noi ben conosciamo. Attendiamo questo evento con serenità, ma anche
vigilando su Noi stessi; chi sta insieme alla propria famiglia faccia si che in
Anchk Djed W as Dicembre 2014
8 essa, vi siano pace e tranquillità. Chi è solo, approfitti di questa opportunità e
mediti. Meditiamo tutti comunque, su Giano e sulle Porte che Esso custodisce
perennemente; su San Giovanni, che evangelizza. Al momento propizio, alla
fine della notte, ognuno di Noi dovrà compiere il lavacro rituale, indossare
solo le pure vesti bianche, ed attendere l’Alba di rinascita.
Il S. G. J. Generale
Anche in questo numero del mese di dicembre 2014, in occasione
della “rinascita del Sole”, desideriamo ricordare il Nostro C.mo
Fratello Ugo Foscolo, con la sua poesia “Alla Sera”.
Ugo Niccolò Foscolo - ALLA SERA
Forse perché della fatal quiete
Tu sei l’imago a me si cara vieni
O sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zefiri sereni,
E quando dal nevoso aere inquiete
Tenebre e lunghe all’universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Via del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme,
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
Anchk Djed W as Dicembre 2014
9 questo reo tempo, e van con lui le torme
delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.
Ugo Foscolo - Nacque a Zante il 6 febbraio 1778 (al tempo ancora possedimento della Repubblica
Veneziana) - Morì a Turnham Green - Inghilterra, il 10 settembre 1827.
Fu iniziato presso la R.le Loggia Reale Amalia Augusta di Brescia e la sua rapida carriera tra le fila
dell’esercito napoleonico si spiega anche con la totale adesione ai progetti dell’imperatore ed ai
suoi ideali profondamente intrisi nel messaggio massonico.
Che il ricordo dei Nostri Fratelli Passati ed Invisibili ci ispiri e ci sia di indirizzo verso la tanto
auspicata Luce.
Il Gran Jerophante e Gran Maestro Seth 33.66.90° - 33.90.97°
Anchk Djed W as Dicembre 2014
10 Note riguardanti il sito
internet Ns. V.mo
Rito ed
i
contatti.
Il sito internet del Rito Orientale e Mediterraneo di Misraim e Memphis – Sovrano Grande Santuario Italico è il seguente: www.ritomisraimmemphisroma.it / Rito_Misraim_e_Memphis_Roma Le caselle di posta elettronica di riferimento sono le seguenti: Per i contatti, le notizie e relazioni interne inerenti al Rito (con email riservata e password comunicata dalla Segreteria, ai membri iscritti) Per i lettori della rivista o per i contributi in forma scritta che vorrete eventualmente inviarci l’indirizzo è il seguente: [email protected]
La sezione “Scritti e Contributi” del Ns. sito si arricchisce mensilmente di nuovo materiale. Note Preventive – La redazione del presente editoriale si riserva il diritto di pubblicare o meno il materiale scritto inviato al Sito, spontaneamente, dai lettori. Tutto il materiale a noi inviato e non pubblicato verrà cancellato nel termine di 72 ore e permanentemente; l’autore dell’opera inviata ne sarà informato per email. Tutti gli scritti che ci saranno inviati dovranno pervenirci in forma elettronica, formato doc Word o similare; non in PDF e, preferibilmente, dovranno esserci inviati per posta elettronica certificata (PEC). Anchk Djed W as Dicembre 2014
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