EVENTI Turismo invernale Unione dei Comuni ASIAGO GALLIO

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EVENTI Turismo invernale Unione dei Comuni ASIAGO GALLIO
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
pag.10
www.giornalealtopiano.it
ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO
“IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO”
N. 384 - ANNO XIV - EURO 1,50
I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
SABATO 27 OTTOBRE 2012
Tanto hanno chiesto al Comune le società immobiliari interessate al piano urbanistico attuativo
denominato “Ambito A – Colonie”. “Una cifra esosa – dice Andrea Gios – ora nomineremo
due nostri periti con i quali valutare tutti i dati. Vogliamo arrivare quanto prima in giudizio”
EVENTI
Unione dei Comuni
La Regione
aiuta i
Mondiali
Masters e
stanzia un
contributo
per l’evento
del 2013
I sindaci di Gallio e Foza
replicano alle critiche:
“Il super Comune altopianese
non si crea dall’oggi al domani”
ASIAGO
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Al via un intenso
autunno culturale
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Turismo invernale
ROANA
Un tavolo
di lavoro
creato per
salvare
le scuole
della Riviera
Intervista con
Mario Timpano
“Paghiamo
lo scotto di
una scarsa
lungimiranza”
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GALLIO
Pino Rossi risponde
agli ex amministratori:
“Rimostranze incomprensibili”
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SPORT
Grafica Altopiano
Guarda come
tiraduno le
pecore!
Ad Asiago
quattro
giorni dedicati
allo sheepdog
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IMU: le seconde case sono le più tartassate
Le quote in Altopiano vanno dal 9 al 10,6 x mille
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L’Altopiano in crociera
Un’esperienza da…ripetere
Sabato 27 ottobre 2012
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
ASIAGO
Un risarcimento di quattordici milioni di euro
Tanto hanno chiesto al Comune le società immobiliari interessate al piano urbanistico attuativo
denominato “Ambito A – Colonie”. “Una cifra esosa – dice Andrea Gios – ora nomineremo due
nostri periti con i quali valutare tutti i dati. Vogliamo arrivare quanto prima in giudizio”
Quasi quattordici milioni di
euro! A tanto ammonta la richiesta di risarcimento presentata al Comune di Asiago
dalle società Villa Rossi, IV
Novembre, Asiago 3 Emme.
Il giorno 8 ottobre è stato
notificato al Comune di
Asiago il ricorso al TAR del
Veneto, con il quale le società interessate al piano urbanistico attuativo denominato “Ambito A – Colonie”
hanno chiesto i danni per la
mancata approvazione, da
parte dell’amministrazione
comunale, dello strumento
attuativo, avvenuta con la
deliberazione del consiglio
comunale n. 33 del 18 set-
tembre 2007 e ribadito con la deliberazione n. 44 del
31 ottobre 2008.
La prima deliberazione, come è
noto, ha dato il via
ad un complesso
iter giudiziario,
che si è concluso
con la sentenza del
Consiglio di Stato
n. 3033/2012, la
quale, in sostanza,
ha dato torto all’amministrazione comunale, annullando le due
deliberazioni. È da questa
sentenza che nasce la richiesta di risarcimento, presen-
tata in un corposo documento di circa cento pagine.
Più volte, nel testo del ricorso, si parla di “danni ingiusti
derivati dall’illegittimo eser-
cizio dell’attività amministrativa da parte del Comune di Asiago”.
“Quella condotta dall’amministrazione asiaghese – si
sottolinea ancora nel ricorso – è una battaglia politica
condotta al di fuori dell’ambito della legalità al solo fine
di impedire in qualsivoglia
modo la realizzazione della
volumetria prevista dallo
strumento urbanistico generale adottato dalla “avversaria e avversata” parte politica nel 1995. Anche il PAT
è stato voluto con questo
obiettivo ad opera di un comune che considera una
“fortuna” che le volumetrie
previste dal P.R.G. non siano realizzate”.
Per il calcolo della cifra
risarcitoria si tiene conto
delle spese di progettazione
già sostenute dalle società
immobiliari, del mancato
profitto e della mancata
valorizzazione immobiliare,
della perdita del prezzo delle aree legata all’approvazione del PAT. Tutte le cifre
sono
allineate
cronologicamente
al 2007.
In particolare: la
società Villa Rossi
ha chiesto in tutto
4.488.934,95; la
società IV Novembre 7.264.440,94;
Asiago 3 Emme
2.075.752,11. Totale 13.839.128,00.
Va precisato che la
richiesta di risarcimento non è stata
presentata dalla totalità dei
proprietari dei terreni interessati alla lottizzazione
“Ambito A – Colonie”: infatti i ricorrenti (Villa Rossi Srl,
IV Novembre Srl e Asiago 3
Emme Srl) sono proprietari
del 90,68% delle aree interessate.
“La somma richiesta è decisamente rilevante e appare
eccessiva – ha commentato
il sindaco alla notifica della
richiesta danni - l’amministrazione comunale risponderà in
sede di giudizio, contrapponendo una valutazione basata
su criteri oggettivi e trasparenti, che tengano conto della realtà, anche alla luce della
grave crisi economica che
purtroppo stiamo attraversando e che in tutta Italia (per non
dire in tutta Europa) ha ripercussioni fortemente negative
anche sul settore dell’edilizia.
Possibile che solo Asiago sia
un’isola felice in questo settore?”
“La richiesta di danni – continua poi Gios - si basa sul presupposto, tutto da verificare,
che gli edifici e le unità immobiliari previsti dal piano di
lottizzazione fossero stati interamente realizzati e venduti
entro il mese di ottobre dell’anno 2010 (ipotesi altamente improbabile, sulla base dei
risultati emersi da un’analisi
del mercato locale e nazionale). Nel nostro comune ci
sono piani di lottizzazione o
piani attuativi urbanistici, approvati prima del settembre
2007 (data in cui il consiglio
comunale ha negato l’approvazione dello strumento urbanistico oggetto della contesa
giudiziaria), che non sono ancora stati portati a termine,
all’interno dei quali residuano
aree non sviluppate pur avendo titolo per iniziare la costruzione di condomini. Infine bisogna chiedersi quanti edifici o appartamenti costruiti
negli ultimi anni (con
agibilità dal 2007) non sono
ancora stati venduti: a luglio
2011 l’invenduto di appartamenti nuovi ad Asiago risultava pari al 56,6% della totalità degli edifici realizzati”.
“Chiaro che – conclude Andrea Gios - intendiamo verificare tutti i dati con grande
attenzione e con l’aiuto e la
consulenza di esperti in materia, che verranno nominati
in accordo con i legali che ci
assistono. Gli incarichi non
potranno essere affidati prima di gennaio 2013, per problemi di bilancio, ma è nostra intenzione arrivare
quanto prima in giudizio”.
Stefania Longhini
Sabato 27 ottobre 2012
Per i Mondiali Masters di sci
nordico “Asiago 2013” arriva un cospicuo contributo
dalla Regione che ha stanziato 70 mila euro per la manifestazione internazionale programmata per il prossimo
febbraio. “Un grazie va a tutta la giunta regionale – sottolinea l’assessore allo sport
del Comune di Asiago Franco Sella – e in modo particolare all’assessore Marino
Finozzi che, nonostante il
momento di crisi è riuscito a
reperire questi fondi da destinare a questo appuntamento. Finozzi, da sempre
vicino al nostro comune, soprattutto all’assessorato allo
sport, fin da subito ha creduto in questo evento turisticosportivo considerandolo importante non solo per il nostro territorio ma per tutta la
Regione”.
“Con i Mondiali Masters –
continua Sella – l’Altopiano
sarà per una settimana al
centro del mondo. Gli oltre
1200 atleti già iscritti alla
competizione, qui arriveran-
l’Altopiano
Un cospicuo contributo dalla Regione
per i Mondiali Masters di sci nordico
Per l’evento turistico-sportivo del febbraio prossimo sono stati stanziati 70 mila euro
no in quello che può considerarsi il paradiso dello sci nordico e potranno toccare letteralmente con mano la nostra offerta che, in questo
settore ma non solo, è decisamente di qualità”.
“Colgo l’occasione – aggiunge poi l’assessore Franco
Sella – per fare un ringraziamento a tutti coloro che in
vario modo e a carattere totalmente gratuito, stanno lavorando per la preparazione
di questo evento. Ringrazio
Alessandro Rigoni, presidente del Comitato organizzatore, il vice presidente, nonché
presidente del GSA Fabrizio
Dalle Ave e Sergio Rigoni,
presidente dell’Unione Sportiva Asiago Sci, e tutti coloro
che non appaiono e si danno
da fare nell’ombra perché
tutto riesca al meglio”. Il livello
dell’evento
è
elevatissimo, conferma ne è
che il testimonial ufficiale è il
più grande campione di sci di
fondo di tutti i tempi, Bjorne
Dahelie.
Le eccellenze organizzative
tutte Made in Italy o, meglio,
made in Altopiano sono state presentate nei giorni scorsi in Austria, a St.Ulrich Am
Pillersee da parte del
Comitato Organizzatore.
“Nell’ambito della
convention mondiale
della Wma, la World
Master Association, racconta il presidente
Alessandro Rigoniabbiamo spiegato
come l’Italia si prepara a gestire, con il suo
stile, questo evento; il
nostro Paese per questa occasione è sotto
doppia osservazione
essendo una meta che
ha una sua attrattiva
straordinaria, riconosciutaci da tutto il mondo in maniera univoca,
Il Comune di Asiago ripropone la Carta Famiglia
Anche quest’anno il Comune di Asiago ha deciso di attivare la Carta Famiglia ovvero
una
agevolazione pensata per
sostenere le famiglie con almeno tre figli a carico non
maggiorenni, gli ultra 65enni,
le famiglie composte da un
solo genitore con due figli e i
nuclei famigliari con Isee inferiore a 18.000 euro. La
tessera prevede la riduzione
di costi e tariffe per l’acquisto di beni e la fruizione di
servizi importanti nella vita
familiare. Il beneficiario di
Carta famiglia è il genitore
in possesso di determinati
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La voce degli 8 Comuni
requisiti che la può
richiedere durante tutto l’anno.
“I benefici ottenibili con la
Carta Famiglia – spiega
l’assessore alle politiche
sociali Diego Rigoni - sono
agevolazioni e riduzioni di
costi e tariffe di beni e servizi. Ad esempio sconti su
acquisto di alimentari o vestiario o articoli per la casa,
la persona, ma anche su
giochi per i piccoli e molto
altro.
Abbiamo affisso in città
molti manifesti che
pubblicizzano l’iniziativa e
in più abbiamo dotato gli
esercizi commerciali di una
vetrofania da esporre sulle
vetrine del negozio aderente che così è subito riconoscibile. Infine abbiamo
stampato mille pieghevoli
con i nominativi dei negozi
che hanno aderito con una
breve descrizione di quello
che vendono e che abbiamo distribuito ovunque.
Colgo qui l’occasione per
ringraziare i 46 esercenti
che hanno collaborato per
il buon esito di questa iniziativa”.
Chi vuole richiedere o
rinnovare la Carta Famiglia
deve compilare l’apposito
modulo di domanda allegando la documentazione
necessaria. Il tutto presso
l’ufficio Politiche Sociali di
Asiago.
dal punto di vista culturale,
dello stile di vita e
paesaggistico; perciò sappiamo come da un Paese stra-
ordinario non ci si può che
attendere un’organizzazione
analoga”.
Stefania Longhini
A Bassano lo sciopero delle
dipendenti delle cooperative
di pulizie ospedaliere
Quattro ore di sciopero sono state indette dalle segreterie
provinciali di Vicenza della CGIL Filcams e Cisl Fisascat, per
protestare contro i tagli dei dipendenti delle Cooperative del
settore pulimento dell’Ulss n.6 ospedale di Vicenza e Ulss
n.3 ospedali di Bassano, Asiago e relativi distretti sanitari. Le
dipendenti operanti presso l’Ulss 3 di Bassano e Asiago sono
chiamate a partecipare mercoledì 31 ottobre al presidio che
si terrà dalle 9 alle 12 nel piazzale di fronte all’Ospedale di
Bassano. Si protesta contro la riduzione dell’orario di lavoro
e i licenziamenti previsti entro la fine dell’anno. Riduzioni
seguite al ribasso fatto in base di gara dell’ATI, con un taglio
di quasi il 30% dei costi. Da quanto ci è dato sapere, da un
giorno all’altro, a partire dal 1° di ottobre, sono state quasi
dimezzate le ore di lavoro delle dipendenti, che pur di salvare
il posto a tutte si sono accordate in tal senso. Ora però si
temono i ventilati licenziamenti che dovrebbero scattare a
fine anno e che solo per il personale in servizio ad Asiago
potrebbero riguardare 5 o più dipendenti su un totale di 17.
Ma ci si preoccupa anche per i risvolti che porteranno queste
riduzioni, visto che le superfici da pulire non sono modificate
e i servizi richiesti analoghi. “Ma in quale mondo viviamo? –
si chiedono le segreterie sindacali in un volantino in cui si
annuncia lo sciopero spiegandone le motivazioni – E’ insopportabile che si pensi solo a spender meno, che si continui ad
aggravare il personale di carichi di lavoro impossibili e si taglino continuamente ore al personale e ora anche il personale
stesso; ma quale qualità di servizio si vuole offrire, se gli spazi da pulire sono sempre gli stessi? Per non parlare della ricaduta sui cittadini che usufruiscono dei servizi sanitari, che
saranno più esposti a rischi perché si colpisce la pulizia e la
sanificazione di ospedali, sale operatorie, sale parto, ambulatori. In ospedale si va per un bisogno primario alla salute o
per trovare un ammalato, e si ha dunque il diritto di trovare
una qualità del servizio e di assistenza secondo i canoni di
una società civile”. Alla manifestazione di protesta di mercoledì 31 ottobre a Bassano sono stati invitati a partecipare
anche tutti i cittadini che vogliono chiedere il mantenimento
della qualità del servizio ospedaliero, non accettando tagli ai
servizi dell’ammalato.
Silvana Bortoli
l’Altopiano
Sabato 13 ottobre 2012
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La voce degli 8 Comuni
TURISMO
Turismo invernale:
“Si paga lo scotto di una
assai scarsa lungimiranza”
Mario Timpano: “Aldilà del clima e della crisi, problematiche comuni a tutti, per
aspirare a richiamare gli sciatori sulle nostre piste non servono investimenti enormi”
Si può ancora sperare in una
stagione turistica invernale
sull’Altopiano? Gli scettici
aumentano, pensando soprattutto all’inverno scorso
quando la mancanza di neve
ha inferto un duro colpo all’economia turistica della
zona. La situazione generale
con i cambiamenti climatici
e l’innalzamento delle temperature (i ghiacciai sciogliendosi rapidamente fanno sì che
fatichino ad aprire anche stazioni sciistiche un tempo sempre in funzione!) e la crisi economica che costringe a rinunciare a molte cose, sembrerebbero far perdere anche le
ultime speranze. Per non dire
della poca appetibilità che
l’Altopiano ha attualmente
sotto il profilo dello sci alpino.
Aldilà del clima e della crisi,
problematiche comuni a tutti, per aspirare a richiamare
gli sciatori sulle nostre piste
non servirebbero investimenti
enormi, ma poche fondamentali cose. Di questo è convinto Mario Timpano, coordinatore dell’A.I.F.A (Associazione Impianti a Fune) di Asiago.
“Nell’ ultimo ventennio –
commenta Timpano– ci sono
state purtroppo pochissima
lungimiranza e poca attenzione da parte di tutti:
impiantisti, apparato politico, operatori turistici del settore invernale, i quali non
hanno compreso che nel breve periodo l’Altopiano non
sarebbe più stato concorrenziale, non solo per le stazioni
trentine che godono di enormi contributi, ma anche per
le altre stazioni invernali dell’alto Veneto. Gli altri si sono
nel frattempo attrezzati di
nuovi impianti, nuove strutture, in particolar modo dotando le stazioni del necessario innevamento programmato. Senza fiumi, senza bacini
dove poter attingere l’acqua
per la neve programmata, ora
non più contestata dagli
ambientalisti, visto che è stato dimostrato che per farla
servono solo acqua e freddo
e nessun additivo chimico,
non si va più da nessuna parte! Non necessitano strutture
faraoniche
quanto
avveniristiche come quelle di
cui qualche stazione trentina
a noi vicina è dotata, ma
quanto meno poter avere
provvista d’acqua tale da permettere di innevare non una
sola pista, ma quelle che servono per poter soddisfare le
esigenze minime della clientela.
Non si comprende come mai
sia nel bellunese che nel vicino Trentino ogni anno le locali stazioni presentano
migliorie, ammodernamenti o
nuove strutture. Da noi invece niente. Certamente c’è
qualcosa che non funziona!”
“E’ mancata una programmazione di territorio – continua
Mario Timpano - è mancato
il progetto di un tavolo comune tra amministratori,
impiantisti, operatori turistici, nessuno escluso. Ognuno
ha cercato di percorrere la
propria piccola strada con le
proprie piccole gambe, rimanendo però fermo sulla strada. Non servono le piste da
Coppa del Mondo come qualcuno ancora sogna e fantastica credendo nelle favole,
già molto sarebbe che le stazioni dell’Altopiano, quelle
superstiti, si adeguassero
quanto meno per presentarsi
alla clientela un po’ più
modernizzate. Nello specifico
Melette, Verena e Valmaron
dovrebbero avere almeno una
seggiovia moderna e veloce,
ed urge ampliare i bacini
d’acqua per la neve, oggi insufficienti. Anche se la pratica dello sci da discesa comincia a presentare flessioni
nelle presenze, sono la vicinanza alla pianura, la
morfologia dell’Altopiano e
la situazione logistica nel suo
insieme, che metterebbero in
prima posizione l’Altopiano,
preferendolo rispetto ad altre
stazioni lontane da raggiungere e dai costi giornalieri divenuti quasi proibitivi. L’esperienza positiva del Kaberlaba,
che ha potuto godere di nuove
chance una volta avuta l’acqua dal vicino depuratore,in
qualche modo lo dimostra. Ormai siamo arrivati al fondo
della padella, se non ci si rende conto del lento ma inesorabile declino che il sistema invernale dello sci alpino in
Altopiano sta subendo, il passo dalla padella alla brace sarà
velocissimo. E rimpiangeremo
sempre più i tempi in cui
l’Altopiano, 50 anni fa , è stato pioniere nel settore
impiantistico con le prime seg-
giovie posizionate in Italia, al
Kaberlaba e al Pakstall”.
“Tra i paradossi – conclude
Mario Timpano - il fatto che
le malghe delle mucche del vicino Trentino dispongano di
acqua e dell’energia elettrica
delle reti pubbliche , mentre
in alcune delle nostre località sciistiche queste mancano
ancora. Infine, per replicare
a chi ritiene che con i cambiamenti climatici lo sci da
discesa a certe quote sia destinato a morire, chiedo: perché le più note stazioni dell’arco alpino, e anche le
meno note, attualmente si
stanno potenziando con nuovi impianti e nuove strutture? Non saranno mica tutti
fessi? O forse i fessi siamo
solo noi??”
Silvana Bortoli
della classe imprenditoriale,
Al contrario della stagione
a differenza di altre località,
estiva, che grazie alla natudove i comuni sostengono
ra, alla storia, la cultura e la
le stazioni sciistiche con
programmazione di eventi,
l’avvio delle pratiche buroriesce a dare buoni risultati,
Roberto Rigoni, assessore al Turismo di Asiago, spiega che le amministrazioni stanno
cratiche. Le amministraziol’inverno sull’Altopiano si
tentando
di
accedere
ai
finanziamenti
necessari
per
rinnovare
innanzitutto
gli
impianti
ni in questo momento stanpresenta come un’incognita
delle Melette e successivamente gli altri comprensori del territorio
no lavorando per accedere
sempre più grande, a causa
a fondi importanti, come le
dello stato dell’offerta per lo
sci alpino. “Siamo fermi a 50 anni fa – commenta l’assessore la pianura con il pendolarismo che si sviluppa enormemente quando risorse previste dalla legge Brancher, puntando a rinnovare almeRoberto Rigoni – con un’ impiantistica assolutamente c’è tanta neve, il nostro ambiente illuminato dal sole per molte più no gli impianti delle Melette, iniziando così un programma che
incommensurabile. Per fare turismo invernale bisogna avere im- ore rispetto ad altre zone, sono elementi che vanno sfruttati. Ma riguardi poi gli altri comprensori operanti nel territorio. Dopo la
pianti! Possiamo organizzare tutte le manifestazioni che voglia- senza quell’improcrastinabile sviluppo che da tanto tempo viene bocciatura dei fondi, ci riproviamo quest’anno, con buone posmo, ma con l’arretratezza dei nostri impianti non possiamo parla- richiesto dai nostri turisti, non possiamo pensare di avere un futu- sibilità che le nostre richieste vengano accolte. Senza però ilSilvana Bortoli
re di offerta per il turismo invernale. E non possiamo nascondere ro. Abbiamo perso una grande fetta di mercato a favore di località luderci troppo”.
le nostre frustrazioni dicendo che possiamo offrire solo il fondo, vicine che, a parte gli impianti,
per il quale il nostro è territorio ideale. Il turista cerca impianti pochissimo hanno da offrire rimoderni, efficienti, veloci. Questi, uniti alle nostre straordinarie spetto a noi. Qui sono mancati,
risorse, riuscirebbero a farci tornare appetibili. La vicinanza con prima di tutto, gli investimenti
“Senza sviluppo, non avremo futuro”
Sabato 13 ottobre 2012
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
ASIAGO
L’autunno porta ad Asiago un intenso programma
culturale, tra teatro e concerti di musica classica
Un autunno culturale intenso
sta per prendere il via ad
Asiago con la Rassegna Teatrale, il cui apprezzamento è
testimoniato dal
numero di abbonamenti venduti dopo
pochi giorni dall’apertura delle
prevendite, alla
quale viene affiancato un programma di concerti di
musica classica
che inizierà il 2 novembre. “Stiamo
avendo grandi soddisfazioni da que- Orchestra
ste nostre proposte
- spiega l’assessore al Turismo e Cultura Roberto Rigoni
- visto che in pochi giorni sono
stati venduti 120 abbonamenti che la gente ha acquistato
prima ancora di conoscere il
programma della rassegna
Nella programmazione invernale tornano i Giardini di Natale, il Capodanno
al Palaghiaccio, Asiago Fiocchi di Luce e Asiago in Mongolfiera
Barocca di Venezia
stessa. Questo significa che si
sta sviluppando una cultura
verso il teatro che da noi
mancava. In calendario nel
periodo autunnale e invernale 11 spettacoli, tutti meritori
di premi a concorsi a livello
Mercatino di solidarietà
Le mamme operose della Scuola dell’infanzia Beata Giovanna vi invitano al Mercatino di solidarietà che si terrà domenica 4 novembre in Piazza II Risorgimento ad Asiago. Vi
attendiamo numerosi.
nazionale, nel quale è stato
inserito anche, il 2 gennaio,
un eccezionale concerto
con Cristiano Cremonini,
tenore di fama internazionale, con ospite Barbara
Cola. Completando inoltre
un percorso avviato nel
2007 con il restauro dell’organo del Duomo, il 3 novembre inaugureremo con un concerto dell’Ensamble dell’Orchestra Barocca di Venezia
il nuovo organo Mascioni
della chiesetta di San Rocco,
che viene così impreziosita e
valorizzata nella sua acustica stupenda per la musica
classica. La sera precedente in Duomo San Matteo verrà eseguito il Requiem di
Mozart con strumenti originali dell’epoca, a cura
dell’Oficina Musicum diretta da Riccardo Favero. Seguiranno altri tre concerti, tra
novembre e dicembre. Ricordo inoltre che rimane aperta
fino al 25 novembre la mostra I Capolavori dell’Arte
presso il Museo
Le Carceri,
dove la sera del
24 è in programma anche
una Cena di
Gala durante la
quale si parlerà
di arte”. Guardando al proseguo della stagione, fino ad arrivare alle proposte per l’inverno, ritornano alcuni appuntamenti consolidati. “Dall’ultima domenica di
novembre – continua l’assessore Rigoni – tornano i
Giardini di Natale, con 19
casette espositive e una serie di manifestazioni legate al
mercatino natalizio. L’accensione dell’albero si terrà
come di consueto l’8 dicembre, ed è confermato il Capodanno al Palaghiaccio.
Mentre in un’ottica di
destagionalizzazione, a febbraio sono previsti Asiago
Fiocchi di Luce e Asiago in
Mongolfiera. Stiamo elaborando una nuova formula
per i Fiocchi di luce, non
sarà un concorso e
prevederà una serata in
concomitanza con la Coppa Karukola di cui ricorre
il 50° anniversario, e un appuntamento ai Giardini alle
ore 17.30 dove proporremo
uno spettacolo piromusicale
con suggestive fontane di
luce in stile barocco. Pensiamo di programmare la mani-
festazione nel week-end precedente
Asiago
in
Mongolfiera, che si terrà dal 9
al 12 febbraio in concomitanza
con il Carnevale”. “Vorrei sot-
tolineare una positiva novità –
conclude Roberto Rigoni –
ovvero il fatto che siamo riusciti a dare vita a una programmazione sinergica con
Gallio e Roana, che contribuiranno a gestire e sostenere
questi eventi”.
Silvana Bortoli
La Confcommercio chiama
a raduno gli associati
Il 29 ottobre al Millepini, un momento di discussione
e confronto al quale è invitato anche chi non fa parte
dell’Ascom e tutti gli interessati alle
problematiche legate al turismo territoriale
Un momento di confronto divenuto ormai tradizionale quello dell’assemblea delle delegazione comunale
di
Asiago
della
Confcommercio che si tiene un
paio di volte l’anno, prima della
stagione estiva e di quella invernale. “Lunedì 29 ottobre alle
20.30 ci ritroveremo presso il
Millepini – dice Angela Carli, presidente della delegazione
asiaghese- per discutere i quattro punti all’ordine del
giorno che riguardano l’analisi dell’andamento della
stagione turistica estiva, la presentazione delle iniziative
per l’inverno, l’illustrazione della nuova società
consortile, uno “strumento di lavoro” deputato a rappresentare il nostro territorio a cui si sta lavorando da
tempo con la collaborazione fra i comuni di Asiago, Gallio
e Roana e della quale verranno illustrate scopi e finalità. Infine ci sarà spazio per le “varie ed eventuali”. Queste
nostre riunioni, alle quali sono invitati tutti gli operatori del
commercio, anche i non associati all’Ascom, e aperte a quanti
possono comunque essere interessati alle problematiche legate
al turismo territoriale, sono un’occasione per tenerci in contatto, mettere insieme informazioni, raccogliere idee da eventualmente sviluppare insieme. Alla serata del 29 ottobre saranno
presenti il sindaco di Asiago Andrea Gios e l’assessore al Turismo Roberto Rigoni. Auspichiamo una numerosa presenza da
parte di tutti gli interessati”.
S.B.
l’Altopiano
Sabato 27 ottobre 2012
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La voce degli 8 Comuni
Sono le seconde case le più “tartassate” dall’Imu
Le quote in Altopiano vanno dal 9 al 10,6 per mille
Sono le seconde case a
sopportare il maggior
peso
dell’Imu
sull’Altopiano. L’applicazione dell’imposta
municipale unica è sostanzialmente similare su
tutto l’arco altopianese
con piccole variazioni di
aliquote da Comune a
Comune. Ovunque però si prediligono le prime case e le attività turistico commerciali, a
discapito (per far quadrare i
conti) delle residenze turistiche. La suddivisione del saldo
dell’imposta prevede che al
Comune spetti tutta la quota
relativa alle prime case mentre per altri fabbricati e per
aree fabbricabili la quota sarà
divisa a metà tra Comune e
Stato. La raccolta dell’acconto a giugno ha dato uno spaccato delle differenze di popolazione e di numero di seconde case (oltre ad attività commerciali) tra i paesi. Si va dal
milione di euro raccolto ad
Asiago ai 611 mila euro di Gallio
fino ai 61 mila euro di Rotzo.
Fondi andati allo Stato a parziale copertura del debito pubblico ridistribuito su tutto l’apparato pubblico. Ora, con la
seconda rata, anche i Comuni
possono rimpinguare le proprie casse e ricalcolare i piani
delle opere. Nel capoluogo
altopianese si evidenziano i due
estremi con il minimo del 2 per
mille applicato alle prime case
ed il massimo del 10,6 alle seconde case. Pagheranno il 5
per mille i fabbricati commerciali e artigianali, il 4,6 gli immobili affittati a residenti o
quelli di residenti concessi a
parenti di 1 grado (in pratica
da genitori a figli o viceversa)
e l’1 per mille i fabbricati rurali.
“Una scelta – spiega il sindaco di Asiago Andrea Gios – a
tutela dei residenti e delle attività produttive. Dai nostri calcoli oltre l’80% dei residenti,
con l’aliquota del 2 e con le
riduzioni, non pagheranno
l’Imu mentre i proprietari di
seconde case, rispetto all’Ici
che già pagavano, l’aumento
è del 3 x 1000, cioè di circa
200 euro per 90 metri quadrati”. Anche Roana prevede
un’aliquota del 2 per mille per
la prima casa ma un 9,4 per le
seconde. Le attività produtti-
ve pagheranno il 5,6 mentre le
abitazioni con contratto concordato (ovvero quello che era
la cessione gratuita a famigliari
oggi non più consentito) pagheranno il 4,6 per mille. Gallio ha
tenuto l’aliquota sia sulla prima sia sulla seconda casa un
po’ più alta con un 3 per mille
per le abitazioni principali e un
9,6 per le residenze turistiche.
Anche Gallio fa una distinzione per le case concesse ai
famigliari di primo grado con
un’aliquota agevolata del 4,6
così come per le case affittate
a residenti con un 5,6 per mille. Aliquota massima invece,
ovvero 10,6 per mille, per i locali commerciali chiusi mentre le attività alberghiere e
commerciali pagano il 4,6.
Per gli altri Comuni invece le
cose si fanno più difficili: mancando un gran numero di seconde case o attività produttive, viene applicata un’aliquota più alta sulla prima casa.
A Lusiana le abitazioni princi-
I docenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore
contro la norma della legge di stabilità
“L’ennesima prova della contraddizione sussistente tra la proclamazione, a parole, della
necessità di investire sull’istruzione come risorsa essenziale per lo sviluppo di un’economia fondata sulla conoscenza e la concreta
prassi politica, che, soprattutto negli ultimi cinque anni, ha depauperato, a furia di tagli
indiscriminati, la scuola pubblica, compromettendone così la qualità e, talora, la stessa funzionalità”. Così i docenti dell’Istituto d’Istruzione superiore di Asiago definisco la proposta contenuta nel disegno di legge di stabilità;
una proposta che stigmatizzano con l’approvazione di un documento in cui, anzitutto,
evidenziano come “il personale della scuola stia
già contribuendo ai sacrifici richiesti dalla situazione economico-finanziaria attraverso il blocco dei contratti deciso nel 2010 e destinato a
protrarsi almeno fino al 2015, con conseguente
blocco delle retribuzioni, compresi gli scatti di
anzianità”.
“Una misura – sottolineano – che comporta una
perdita del potere d’acquisto, a causa dell’inflazione, calcolabile attorno al 15%”.
In merito all’orario di lavoro, nel documento si
evidenzia come non ci siano sostanziali differenze tra i paesi europei per quanto riguarda
l’orario di servizio. “Le uniche differenze – si
sottolinea - a volte davvero rilevanti, riguardano
le retribuzioni. E non sono certo a vantaggio dei
docenti italiani”.
“Le 18 ore poi – dicono gli insegnanti - rappresentano l’orario di lavoro “frontale” con
gli studenti. Ad esse si devono aggiungere
quelle che il contratto di lavoro definisce “attività funzionali” all’insegnamento (preparazione delle lezioni, preparazione e correzione delle verifiche, autoaggiornamento…), che
i docenti svolgono a casa e che non sono
certo quantificabili in meno di (ulteriori) 18
ore settimanali”.
“La norma che stabilisce l’aumento unilaterale dell’orario di lavoro di un terzo (6 ore
frontali) a parità di stipendio – continuano –
è iniqua e destinata soltanto a peggiorare la
qualità del servizio scolastico (penalizzando, in particolare, more solito, i soggetti
più deboli, e cioè gli alunni disabili) e ad
espellere dalla scuola tra i 20.000 e i 30.000
docenti precari, rendendo risibile l’enfasi
roboante posta dal ministro sul nuovo concorso per l’assunzione di poco più di 11.000
docenti”.
In segno di protesta, i docenti dell’Istituto
di Istruzione superiore di Asiago proclamano dunque il blocco di tutte le attività
non obbligatorie (progetti del POF, figure
strumentali, uscite didattiche, viaggi d’istruzione...) finché il Parlamento non stralcerà
la norma stessa dalla legge di stabilità”.
pali pagano il 4 per mille, le
attività produttive il 7,6 e le
seconde case il 9. Scelte
criticate dalla minoranza
che ha sottolineato come le
seconde case sono quasi
tute di emigranti che hanno
tenuto la casa per mantenere un legame con il paese. Osservazione condivisa
dal sindaco Antonella Corradin
che però ha precisato come
“c’era la necessità di far quadrare il bilancio ed era da evi-
tare di gravare maggiormente
sulle famiglie residenti e sulle
attività”. “Comunque – ha precisato – gli iscritti al registro
degli italiani residenti all’estero pagano sostanzialmente
come per la prima casa”. Aliquote uguali a quelle di
Lusiana anche per Conco
mentre Enego ha imposto un
10,5 per le seconde case ed
aree fabbricabili per
controbilanciare l’aliquota agevolata alle prime case e alle
attività produttive fissato al 4.
Enego, Foza e Rotzo hanno
anche loro previsto un’aliquota ribassata per gli iscritti
all’Aire come Lusiana e
Conco. Foza ha mantenuto più
bassa l’aliquota delle seconde
case fissandola all’8 con un 7,6
per mille per i canoni concordati. Rotzo infine ha tenuto il
4 per mille per le case dei residenti mentre le seconde case
pagano il 9,5.
Gerardo Rigoni
Un gruppo di
sostegno per i
malati oncologici
L’incontro di presentazione
dell’Associazione Maisoli
Onlus tenutosi poco meno
di un anno fa ad Asiago sta
per dare i suoi frutti, con il
via ad un’iniziativa a cui la
presidente Silva Corà e la psicologa Rosella Rigoni Zurlo
tengono molto. Grazie alla collaborazione dell’Asl n. 3 e del
Distretto Socio-Sanitario n. 2
di Asiago con il responsabile
dottor Gilbert Nanhounguè,
verrà avviato a partire dal prossimo 9 novembre un gruppo di
sostegno e di auto mutuo aiuto
per persone malate di malattia
oncologica, che si potranno ritrovare ogni secondo venerdì
del mese.
“La malattia oncologica –
spiega la dottoressa Rosella
Rigoni Zurlo, psicologa
facilitatore gruppi – pur avendo ottenuto numerosi progressi in campo scientifico
per quello che riguarda le
cure mediche, è ancora
indietro nell’approccio globale del malato e quindi
del malato come persona.
Una diagnosi di tumore
colpisce profondamente la
persona, la sua identità, la
sua dignità. Nei momenti in
cui viviamo un disagio esistenziale diminuisce la capacità di reagire e non esistono più punti stabili. Sentimenti di tristezza, di rabbia, di sconforto, momenti
di crisi e di tensione emotiva, ansia, paure o, in
alcuni casi, senso di panico possono comparire e
sfuggire al proprio controllo. Si tratta di reazioni normali e prevedibili
dopo una diagnosi di tumore e durante i trattamenti, che costringono il
malato a un profondo
cambiamento della vita.
Non meno coinvolta è la
famiglia della persona
malata”. E’ proprio dal volere di un gruppo di malati
oncologici
che nasce
Maisoli
Onlus, presente sul
territorio del
bassanese
dal 1996,
sviluppando progetti a favore dei malati e delle loro famiglie. Oltre ad attivare gruppi di sostegno, si fa informazione ai malati per quanto riguarda i loro diritti, in modo
che possano usufruire, attraverso il Servizio Sanitario
Nazionale, dei benefici previsti da leggi specifiche.
“Maisoli Onlus – continua
Rosella Rigoni Zurlo – rilevando anche i bisogni delle persone malate di malattia
oncologica
dell’Altopiano e delle loro
famiglie, intende dare un
supporto psicologico attraverso la modalità del gruppo come auto mutuo aiuto,
ma non solo, anche con la
presenza di una psicologa,
in quanto le terapie condotte da psicologi trovano
larga applicazione in
oncologia. I fattori che
rendono terapeutici i gruppi oncologici sono molteplici, in particolare la
condivisione dei problemi,
delle paure e la constatazione che altri pazienti
sono riusciti a superare
certi ostacoli rafforza la
capacità di guardare il presente e il futuro in modo
positivo e costruttivo.
Maisoli sostiene, come da
evidenza scientifica, il va-
La dottoressa
Rosella Rigoni
lore del supporto sociale
della famiglia,
degli amici, del
gruppo e proprio. Il sostegno oncologico permette di avere uno spazio
di riflessione, di confronto, di condivisione, in cui
poter ricevere un aiuto psicologico sia per chi ha incontrato nella sua vita questa malattia, sia per chi
l’ha risolta a livello fisico
ma si sente ancora indebolito dentro, e per tutti i
familiari che ne sentono il
bisogno, che hanno voglia di confrontarsi e di
poter riflettere su come
stare vicino alla persona
malata”.
“Al nostro incontro di presentazione – conclude la
dott.ssa Rosella Rigoni Zurlo
- il dottor Nanhounguè ha
dato la disponibilità a collaborare, e grazie a ciò
oggi possiamo contare sui
locali del Distretto in via
Monte Sisemol ad Asiago
dove si svolgeranno gli incontri ogni secondo venerdì del mese, dalle 15.30 alle
17”.
Per informazioni ci si può rivolgere all’Associazione
Maisoli Onlus, tel. 348.
0066349, o visitare il sito
www.maisolionlus.it. La
partecipazione ai gruppi è
gratuita.
Silvana Bortoli
Sabato 27 ottobre 2012
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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Sabato 27 ottobre 2012
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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Ad Asiago quattro giorni dedicati allo sheepdog
sport che si basa sull’arte di radunare le pecore
Arriva sull’Altopiano lo sheepdog, disciplina sportiva
con il cane, che potremo scoprire e conoscere meglio i primi giorni di novembre, dall’ 1 al 4, quando nei
campi dell’azienda agricola di Rosa Cherubin in Via
Gaiga si terranno le gare di Asiago Sheeepdog
Trials.
Ad organizzare l’evento insieme ad alcuni amici,
tutti accumunati dallo stesso entusiasmo, è
Vanessa Dalla Valle, 19 enne di Altissimo nella
Valle del Chiampo. Quella di Vanessa è una famiglia di agricoltori e allevatori e lei è cresciuta tra
gli animali, i pascoli, e le bellezze della sua terra.
Dopo aver visto lavorare come cani da pastore
alcuni border collie se n’è innamorata, decidendo
di dedicarsi, tra l’altro, al loro addestramento, organizzando stage e gare.
Per lei si tratta al momento
di un secondo lavoro, che si
sta piano piano creando.
Nell’azienda di famiglia non
c’erano pecore, e lei ne ha
volute alcune per poter sviluppare questa sua passione. Oggi ne ha una trentina, ma il suo desiderio è
quello di raddoppiare.
“Assieme a Luca Fini, un
amico toscano con cui
faccio parte dell’Associazione Italiana Sheepdog –
dice Vanessa - ho organizzato la quattro giorni di gare
ad Asiago. L’Altopiano è un posto bellissimo, ne sono
sempre stata innamorata, e grazie all’amicizia con
Francesco dell’Azienda Agricola Costo Magro di
Caltrano che metterà a disposizione le pecore, e con
Andrea Forte che invece si è reso disponibile nell’offrirci i campi dell’azienda della sua famiglia, sono
riuscita a mettere a punto il programma di gare, che
richiameranno persone da molte località italiane, ma
anche dall’estero, visto che abbiamo ricevuto iscri-
zioni anche dal Belgio. I
giudici invece arriveranno dall’Irlanda, per valutare queste gare che
saranno valide per il
Campionato Europeo, il
Campionato Italiano e
il Campionato Doppio
Outrun”. Lo sheepdog è
uno sport che si basa sul
rapporto di comunicazione tra uomo, cane e pecore e sulla capacità del
conduttore di guidare da distante il suo cane, facendogli radunare le pecore e indirizzandole verso un determinato posto, attraverso un percorso scelto dal giudice. Per praticarlo non è necessario avere le pecore a
casa, anzi, come ci ha spiegato Vanessa, i tre quarti di
coloro che lo fanno, non sono proprietari di ovini.
“Nel tempo a diposizione, di solito 15 minuti – continua Vanessa Dalla Valle – il proprietario del cane
gli deve dare comandi vocali o con il fischietto,
perché vada a riprendere le pecore (3 o 5) che si
trovano a una distanza di circa 500 metri. Tra
le regole, quella che il conduttore non deve mai
muoversi, mentre il cane non deve abbaiare, né
toccare o mordere le pecore”.
Vanessa è la più giovane in Italia a praticare questo sport e l’anno scorso con uno dei suoi cani è
riuscita a portare a casa l’argento dal Continental
Young Handler Championship in Svezia. Luca Fini,
con cui ha organizzato l’evento di Asiago, è capitano della squadra italiana dal 2008 ed è in testa alle
classifiche italiane ed estere, oltre ad essersi aggiudicato il titolo italiano con entrambi i suoi cani
per due anni di fila. Si preannuncia coinvolgente,
anche per il pubblico, questa manifestazione che si
svolgerà nei campi adiacenti il percorso ex ferrovia, dietro il Consorzio Caseifici, nei giorni 1 – 2 –
3 e 4 novembre, e che ci permetterà di vedere dal
vivo come viene praticato lo sheepdog, sport considerato
nazionale nel Regno Unito, dove è molto seguito anche in
tivù.
Silvana Bortoli
Sabato 27 ottobre 2012
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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ASIAGO
Cronaca di una giornata alla Fenice di Venezia
Come hanno vissuto questa esperienza di lavoro due ragazze dell’Alberghiero
Sabato 29 settembre la
Rigoni di Asiago ha raccolto i suoi collaboratori sparsi per il mondo ed ha offerto loro un grande spettacolo teatrale al teatro “La
Fenice” di Venezia; il successivo buffet per i numerosi ospiti è stato curato dal
ristorante “La tana” (gestito da Alessandro Dal
Degan ed Enrico Maglio)
che, per questo importante
evento, hanno chiesto la
collaborazione di alcuni studenti del locale Istituto Alberghiero per affiancare il
proprio personale. Così a
Venezia ci sono andati in otto
(selezionati dal prof. Mariano
Meneghini, che li ha caricati
a dovere per questa nuova
esperienza, per tutti la prima
senza alcuna tutela di parenti
o docenti) e questa è la sintetica, limpida, appassionata e
fresca cronaca di Anna e
Beatrice della classe 3^F.
“Asiago ore 8,10: partenza
dall’Hotel Sporting di Asiago;
un’ora e mezza di macchina
con gli occhi stanchi ed un po’
di agitazione dentro. All’arrivo
al porto di Venezia, uomini
forzuti scaricano la merce dal
furgone alla barca. Con un po’
di pioggerellina inizia la camminata verso il teatro “La
Fenice”. Arrivati a destinazione scarichiamo e sistemiamo
la merce in una piccola
stanzetta, poi consegniamo i
nostri documenti così affinché possano farci i pass
per consentire a tutti noi
di entrare. Sono ormai le
dodici e trenta e con la
pancia vuota corriamo in
cerca di un locale per mangiare. Un giretto a piazza
S.Marco , un po’ di risate
e l’agitazione che sale.
Briefing iniziale alle cinque di pomeriggio e poi via
con il lavoro! Dopo ben sei
rampe di scale iniziamo a
preparare il buffet ed a
“costruire” un locale cucina all’interno del teatro.
Lavorando il tempo passa in fretta ed è già ora del
servizio. Il nostro capo-sala
Enrico ci incoraggia e riesce
ad infonderci un pizzico di sicurezza in più. Gli ospiti sono
davvero tanti e molto affamati. Così continuiamo a girare
con vassoi per distribuire e raccogliere i “finger food” che
erano: gazpacho di verdurine
croccanti con crema, insalata
d’orzo, spaghettino freddo con
mozzarella di bufala e pomodoro, baccalà mantecato, formaggi di Asiago con marmellata e miele di Rigoni, spalla di
maiale, osso buco con fondo di
crema di riso e zafferano e miele, insalatina con crostini e mele
ed erbette fresche e cipolla su
letto di cioccolato e prosecco;
per dolce tartufini al cioccolato,
mini sacker, mousse al cioccolato bianco con fragole e
peperoncino, panna cotta con
latte di mandorle e ananas, caramelle di rigoni di Asiago
(fragola,pesca), macedonia e…
tanti altri. All’una di notte usciamo dal teatro dopo aver caricato di nuovo la barca; stanchi morti ci incamminiamo per tornare
al porto ma … non è ancora finita: dobbiamo scaricare ancora l’attrezzatura dalla barca e
caricarla sul furgone. Con la soddisfazione per il lavoro svolto alla
grande e con la consapevolezza
di aver imparato molto, torniamo all’hotel (Sporting) e
recuperiamo le ore di sonno”.
Cesare Pivotto
IN ONORE ALLA MITICA LILLY
Lilly, Lillina….possibile sia già
passato un anno da quell’incredibile venerdì mattina
quando un tristissimo sms, al
quale non riuscivamo a credere, ci annunciò che te n’eri
andata via per sempre? No,
non è possibile, anche perché… tu sei sempre stata qui,
accanto a noi, ogni volta che
abbiamo pensato a te! Spesso, spessissimo … te ne sono
state dedicate di cose, di appuntamenti! Ed ora al grido
di “Su le mani e su i bicchieri …. Asiagoooo!” siamo pronti a
brindare a te. L’invito che propone la locandina che annuncia una serata “in onore alla nostra mitica LILLY” non lo si
legge, lo si ascolta! La voce è la tua, è qui, forte, squillante e
allegra come sempre, viva nella nostra mente, nei nostri cuori.
Il ritrovo è per sabato 27 ottobre alle 18.00 al Bar Corso per
l’aperitivo con Dido dj, poi la serata proseguirà con Glamm
al Gallus, e stai sicura che non mancheremo di far festa,
come ci stai invitando a fare. Abbiamo in serbo un’altra sorpresa per te … ti vogliamo ricordare con una serata speciale
di musica dal vivo, per la quale ci stiamo organizzando e
della quale informeremo presto, invitando tutti coloro che
vorranno condividere con noi il tuo ricordo. Intanto a chi ci
legge ricordiamo che, sempre sabato 27, al mattino in Duomo alle 8.30 c’è la messa per te.
Un forte abbraccio… non occorre dirti da chi, Tu lo sai!
Sabato 27 ottobre 2012
Sabato 27 ottobre 2012
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
GALLIO - FOZA
“Il Super Comune altopianese
non si crea dall’oggi al domani”
L’intervento dei sindaci di Gallio e Foza sulle critiche ricevute
per l’avvio dell’esercizio associato delle funzioni dei due Comuni.
L’invito: “I “fratelli cari” superino le difficoltà relazionali
che sono la vera ragione dell’attuale situazione di stallo”
Abbiamo letto con interesse
l’articolo apparso sull’ultima
edizione del giornale dal titolo “Il saluto di Spagnolo e
l’avvio dell’Unione dei Comuni “.
Non ci hanno affatto sorpreso le critiche avanzate da
taluno in Consiglio della Comunità Montana sull’iniziativa dei Comuni di Foza e di
Gallio per arrivare all’esercizio associato di tutte le funzioni di pertinenza comunale.
Sono state fatte di recente
anche in Consiglio Comunale, a Foza e a Gallio: dichiarazioni in libertà e prive di
fondamento.
Le cose sono estremamente semplici. Foza lamentava da tempo una carenza
d’organico tale da dover
“elemosinare” personale da
altri Comuni (considerato
che secondo disposizioni
statali non si poteva più assumere). Per l’Assistenza
Sociale ad Asiago, per la
Guardia Boschiva ad
Enego, per il Tecnico dell’Urbanistica ad Asiago e a
Roana. Questa situazione
creava disagio. Gallio, del
resto, aveva già manifestato ampia disponibilità
collaborativa con altri Comuni, per esempio con
Roana per quanto riguarda
l’ufficio urbanistica.
Era dunque nostra preoccupazione, nell’ambito dell’amichevole rapporto esistente, cercare di risolvere
il problema e, con la messa
a regime della Convenzione firmata il 29 luglio scorso al confine fra i due Comuni, ci stiamo riuscendo.
Alla cerimonia hanno partecipato,
oltre
a
numerosissimi cittadini di
Foza e di Gallio, il sindaco di
Verona Flavio Tosi, l’Assessore Regionale agli Enti Locali Roberto Ciambetti e il
Presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) del Veneto.
Tutti hanno elogiato l’operato di Foza e Gallio, modello
di riferimento anche per gli
altri Comuni.
Bisogna ricordare a coloro
che criticano l’iniziativa, definita “una pericolosa fuga in
avanti”, che la normativa statale e regionale impone ai piccoli Comuni le aggregazioni
per l’esercizio associato di
funzioni con scadenze temporali precise e perentorie:
entro il 01.01.2013 per almeno tre funzioni ed entro il
01.01.2014 per le altre. Scaduto quel termine partiranno,
per i Comuni inadempienti, le
diffide del Prefetto e, successivamente, la nomina dei
commissari “ad acta”.
È dunque facile capire che
quella di Foza e di Gallio è
stata non una fuga in avanti,
ma l’adempimento di un ob-
bligo derivante dalla Normativa Statale e Regionale e,
per Foza, anche una necessità. Altro discorso è l’unione delle funzioni a livello di
Altopiano che, secondo
taluni, si dovrebbe realizzare
con le Unioni Montane che,
con la recente legge regionale, hanno soppiantato le
Comunità Montane.
Questione questa complessa
e tutta ancora da chiarire,
perché non tutti i Comuni
dell’Altopiano sono obbligati
all’esercizio associato delle
funzioni. Non lo è Asiago e
non lo è neppure Roana in
quanto Comuni montani con
più di 3.000 abitanti (art. 2 –
comma 2 – L.R. n. 18/2012).
Asiago può addirittura staccarsi dall’Unione Montana in
quanto Comune con più di
5.000 abitanti (art. 7 –
comma 2- L.R. n.40/2012).
Sarà dunque probabile che
quella che nascerà sarà
un’unione Montana a “geometria variabile” ove potrà
succedere che qualche Comune che vi aderisce vi trasferisca le proprie funzioni e
qualche altro no. Potrà anche succedere, se le nostre
valutazioni sulla recente legge regionale sono corrette,
che continui ad operare l’attuale regime convenzionale
tra Comuni per l’esercizio
delle funzioni fondamentali
con delega all’Unione di uno
o più servizi. In definitiva
un’Unione Montana che
opera all’inizio per servizi
piuttosto che per funzioni.
Non si crea il Supercomune
altopianese dall’oggi al do-
mani!
In definitiva le Comunità
Montane, dichiarate morte
dallo Stato, sono state riportate in vita dalla Regione e
faranno quello che hanno
sempre fatto.
Un invito quindi ai Comuni
dell’Altopiano, “fratelli cari”
a superare le difficoltà
relazionali che sono la vera
ragione dell’attuale situazione di stallo.
Non si pensi ch l’Unione
Montana possa fare miracoli perché, si sa, i miracoli li fa
solo il Buon Dio!
Giovanni Alessio Oro
Pino Rossi
Proseguono i lavori a Busafonda vecia Il programma dell’Oktober Ghel Fest
Proseguono senza soste i lavori alla pista di pattinaggio
in località Busafonda Vecia
di Gallio, a oltre 1.500 metri
di altitudine. In alterantiva
alla semplice colata di cemento di 1.600 metri cubi, senza
alcuna struttura, prevista dal
progetto iniziale, l’amministrazione Rossi ha preferito, con le necessarie
modifiche progettuali,
l’utilizzo di un composto
di ghiaia e cemento, con
la successiva copertura
con manto bituminoso e
la stesura di una
innovativa resina.
“Alcuni dirigenti fiamminghi del pattinaggio
veloce - dice il sindaco
- si sono già fatti avanti
per vedere di persona
l’appetibile centro sportivo in alta quota, che
potrà servire anche ad
altre discipline sportive.
L ’ i m p r e s a
aggiudicataria dei lavori, che sta operando in
luogo, utilizza una
stabilizzatrice Wirtgen,
macchina di elevate
prestazioni per il riciclaggio di
sovrastrutture stradali complete con l’aggiunta di cemento
ed emulsione che raramente
si vedono in opera nei nostri
cantieri.
“Siamo molto soddisfatti – dichiara il sindaco Pino Rossi dei metodi di lavoro utilizzati
dai tecnici e dall’impresa, i
mezzi messi in campo e le soluzioni progettuali vanno
esattamente nella direzione
da noi voluta basata su uno
sviluppo delle attività turistico-ricettive e sull’offerta di
nuove opportunità, servizi e
posti di lavoro”.
E’ partita l’attesissima edizione 2012 dell’Oktober Ghel
Fest che si tiene presso il tendone al parcheggio del campo
da calcio in Via Ech a Gallio,
lungo la provinciale della Fratellanza. Un programma ricchissimo e molto vario che si
svolge in ben 8 giornate nell’ultimo week-end di ottobre e
poi, a partire dalla serata di
Halloween mercoledì 31, fino
a domenica 4 novembre. Ad
aprire gli appuntamenti venerdì
26 è stata la dimostrazione di
birra pong, seguita dalla serata musicale con Dogma 16.
Sabato 27 inizio festa alle 11,
allenamenti birra pong dalle
16, e dalle 22 tributo musicale
a Vasco con la band Nuovo Fronte; da mezzanotte
disco music con le sexy
cubiste. Domenica 28 la festa riprende alle 11, prevista alle 18 la finale mondiale di birra pong, mentre sarà
l’orchestra di Graziano
Maraschin ad allietare dalle 21 la serata dedicata al
ballo liscio. Si festeggia
Halloween mercoledì 31:
alle 18.30 appuntamento
per i bambini con letture e
cantastorie, a seguire baby
dance. La serata prevede inoltre dalle 20.00 l’Oktober
Fitness con lezione di zumba,
ballo latino americano, infine
via alla musica disco dalle ore
22. Giovedì 1° novembre speciale serata “Non stop music
Altopiano”: a partire dalle 19
concerto con Blonde Brothers
from Asiago, Walking Aurora
from New York, Balt Hottar,
By Misteke, Black Out, Sick
Minds (tutti from Asiago).
Venerdì 2 la festa inizia alle 18
e dalle 21 prenderà il via la
serata country con ballo, di
scena dj Adrian from USA, dj
Il giostraio country from
Pavia, dj Elettriko from
Vicenza, maestro country Ivan
– Blackfoot (VI); dalle 22musica disco. La serata di sabato 3 proporrà a partire dalle
19.00 uno spettacolo di danza
orientale, classica e modern
jazz con Amira & the oriental
flames e Les Etoiles de la
danse; seguiranno alle 22 gli
irresistibili Babata più un comico, e da mezzanotte in poi
disco music. Domenica si riapre
alle 11, mentre la sera dalle 21 la
musica dal vivo sarà proposta
da I Roversi; alle 22.30 si terrà l’estrazione della sottoscrizione a premi. Sarà sempre in
funzione un ricco stand gastronomico.
S.B.
l’Altopiano
Sabato 27 ottobre 2012
11
La voce degli 8 Comuni
GALLIO
“Le rimostranze degli ex? Incomprensibili!”
Pino Rossi risponde all’intervento dell’amministrazione guidata da Antonella Stella.“Abbiamo lavorato in continuità con quanto lasciato
da chi ci ha preceduto. Siamo disponibili ad un confronto aperto, con la convocazione di un incontro pubblico per discuterne serenamente”
“Ora basta con le bugie”. Per
smentire le affermazioni del
sindaco Pino Rossi, interpretate come un’accusa di immobilismo loro rivolta, gli ex
amministratori di Gallio, guidati da Antonella Stella, hanno fatto sentire la loro voce
non soltanto tramite il nostro
giornale (vedi numero 383 di
sabato 13 ottobre) ma anche
distribuendo dei volantini in
paese.
“Siamo arrivati che non c’era
progettualità, non c’erano piani. E non c’erano contatti con
le istituzioni superiori come Regione e Ministeri…” Queste
le parole di Rossi, rilasciate al nostro giornale, che principalmente avrebbero suscitato la reazione degli ex amministratori. Il sindaco e la sua giunta hanno prontamente risposto al
pubblico attacco dichiarandosi stupiti da questa reazione degli ex, definendola “incomprensibile”.
“Incomprensibile perché - afferma il primo cittadino - l’azione dell’attuale amministrazione si è svolta in totale continuità
con quanto lasciato da chi ci ha preceduto. Abbiamo infatti
portato avanti e ultimato progetti già avviati come la strada
delle Melette, le opere di
urbanizzazione della zona
ERP, alcuni percorsi di mobilità dolce, il piano di intervento, vari lavori di sistemazione del patrimonio comunale (malghe, casare ecc.)”.
“Altri progetti – prosegue il
sindaco – non è stato possibile portarli a conclusione.
I lavori alla palazzina servizi dei campi da tennis in località Pakstall si sono fermati perché l’impresa è fallita e comunque li stiamo ultimando seguendo lo stesso
progetto. Per quanto riguarda invece la riqualificazione della
pista di pattinaggio veloce di Busafonda Vecia abbiamo solamente modificato il precedente progetto per prevedere materiali innovativi”. “In tema di progettualità poi – spiega ancora Pino Rossi - ed in particolare sulla mancanza di progetti
pronti in Municipio, ci pare logico che una amministrazione
che non si ripresenta alle elezioni dopo dieci anni di mandato
non faccia una programmazione in modo da non impegnare
le amministrazioni future. Quindi, alla nostra elezione, giustamente non trovando progetti (a parte quelli in corso che, come
detto abbiamo rispettato) abbiamo iniziato con la nostra programmazione che, chiaramente, non poteva coincidere perfettamente con le idee della passata amministrazione”.
Poi altre precisazioni: “Si incontrano notevoli difficoltà – sottolinea Rossi - soprattutto legate al difficile momento, alla
crisi di valori della politica, alla congiuntura economica, e ai
numerosi esposti e denunce anonime ai quali anche la Procura e gli Uffici giustamente danno seguito. Per quanto riguarda i rimborsi spese dell’attuale Amministrazione, questi sono
stati anche pubblicati sul sito Internet del Comune per trasparenza, anche su suggerimento della minoranza. Condividiamo comunque che in momenti di difficoltà bisogna cercare di limitarli al massimo. Siamo tutti consci e responsabili, i
rapporti fra i membri della maggioranza sono sempre forti e
saldi, è in corso anche un lavoro di turn-over per cercare di
migliorare le nostre competenze, e con le minoranze c’è un
confronto sereno anche se a volte duro, che non è mai degenerato in denunce come in passato”.
“Siamo lontani da voler accendere qualsiasi polemica con gli
ex amministratori – conclude il sindaco - Siamo disponibili ad
un confronto aperto, valutiamo quindi la convocazione di un
incontro pubblico per discuterne serenamente. Se questa azione è rivolta ad intimidire l’amministrazione, credo che fallisca. Se, invece, questo è un segnale di inizio della campagna
elettorale, allora auguri!...Sarà un confronto trasparente, aperto, civile e democratico”.
Il convegno sull’autodeterminazione
“L’Altopiano esempio della mancanza
di rispetto dei diritti costituzionali”
Dal maggio 2007 l’Altopiano
aspetta che lo Stato si pronunci sul referendum con il quale
oltre il 90% della popolazione
ha chiesto di confluire nella provincia autonoma di Trento; da
qualche mese poi un gruppo di
indipendentisti, dopo l’approvazione dello statuto regionale, ha
prodotto la richiesta di un referendum corredata da ventimila firme autentiche per l’indipendenza del Veneto. Un’indipendenza sancita dall’Unione Europea su modello della
Scozia che ha già deciso il referendum per l’indipendenza
nell’ottobre 2014 o della
Catalogna il cui governatore
ha già annunciato analogo referendum. Occasione per parlare di indipendenza è stato il
convegno politico giuridico
organizzato dall’amministrazione comunale di Gallio tenutosi sabato 13 ottobre
all’auditorium con presenze di
spicco come Oscar Giannino,
Luigi Bacialli e Carlo Lottieri.
Il convegno “Indipendenza:
In vendita ad Asiago da
Cartolibreria Bonomo
Libreria Leggi e Sogna
un referendum per la libertà”
ha messo a confronto studiosi ed opinionisti su questioni
legate alle tante richieste
indipendentiste. E a cui oltre
150 persone hanno preso parte
intervenendo più volte con
contributi pertinenti e ben circostanziati.
“L’obiettivo del convegno era
quello di fornire informazioni
chiare e oggettive sull’esercizio
del
diritto
all’autodeterminazione dei popoli – spiega il sindaco Pino
Rossi – Un importante appuntamento in cui sono stati presentati la prospettiva dell’indipendenza veneta come un
percorso politicamente legittimo e storicamente necessario” “Nelle questioni di
autodeterminazione, le istituzioni sono ossessionate dall’articolo 5 della Costituzionale
che indica che la Repubblica
è una e indivisibile trascurando però che all’articolo 10 la
carta costituzionale determina
che l’ordinamento giuridico ita-
liano si conferma alle norme del
diritto internazionale dove appunto
spicca
l’autodeterminazione dei popoli – ha indicato Carlo Lottieri
dell’Università di Siena – Sia le
norme internazionali sia le indicazioni dell’Ue decretano la legittimità della richiesta
referendaria per l’indipendenza
del Veneto”.
“L’Altopiano è esempio della
mancanza di rispetto dei diritti
costituzionali con la questione
referendaria per l’annessione a
Trento ancora ferma dopo 5
anni – ha aggiunto Giannino –
Il “federalismo” concesso
all’Altopiano dalla Serenissima
ha portato a uno dei momenti
più floridi dell’area invece il
centrismo di cui si è
contraddistinta la politica nazionale degli ultimi 2 decenni ha
portato a minor coinvolgimento
della periferia e minor
sussidiarietà. Di contro sono
aumentati il debito, la spesa e il
distacco dei cittadini dalla cosa
pubblica”. Gerardo Rigoni
l’Altopiano
Sabato 27 ottobre 2012
12
La voce degli 8 Comuni
ROANA
“Salviamo le scuole della Riviera”
E’ la missione affidata al tavolo di lavoro istituito nei giorni scorsi nel Municipio di Roana
Un tavolo di 6 “saggi” per salvare le scuole della Riviera. E’ costituito dal dirigente
scolastico Francesco Tognon, da un rappresentante per ciascuno dei tre comitati
genitori interessati (Roana, Rotzo e
Mezzaselva) e da un rappresentante per
ciascuna delle amministrazioni comunali di
Rotzo e Roana e avrà un mese di tempo
per cercare una soluzione al problema della
scuola elementare di Roana sulla quale,
con l’approssimarsi delle preiscrizioni di
febbraio, si allungano le ombre della chiusura. Sono solo 3 infatti i bambini che potrebbero iscriversi alla prima per l’anno scolastico 2013 – 14. Già oggi le elementari di
Roana contano 32 alunni suddivisi nelle 5 classi con l’insegnamento strutturato su
pluriclassi. Per il prossimo anno 6 alunni andranno alle medie e saranno solo 3 le “new
entry” con il numero complessivo che scende sotto il limite di 30 scolari per plesso previsto per le zone di montagna. Il timore delle
famiglie delle Riviera è che, se si perdono gli
studenti delle elementari di Roana (che con
la chiusura della locale scuola potrebbero
preferire il plesso di Canove o Asiago invece
di Rotzo), con il passare del tempo anche le
Le medie di Mezzaselva
medie di Mezzaselva (oggi considerate un
polo d’eccellenza) potrebbero trovarsi a corto
di studenti. Si decreterebbe così, di fatto, la
fine delle scuole della Riviera.
Già nel 2010 le due scuole furono al centro
di una querelle tra comitati genitori, amministrazioni comunali e Provveditorato per l’esiguo numero di studenti, soprattutto nel plesso
di Roana. La questione portò i tre comitati a
proporre congiuntamente il mantenimento
delle due scuole suddividendo tra le due strutture le cinque classi: due anni da una parte e
tre dall’altra. Soluzione però ritenuta non
opportuna. La questione poi era finita con
l’intervento di Provincia e Regione che
hanno determinato il mantenimento delle
due scuole fino ad oggi. Ora, con la scuola roanese a rischio di andare sotto la quota minima, il problema si ripresenta. L’unica soluzione plausibile sembra una fusione delle due scuole.
“Sono nati tre comitati genitori che dopo
mesi di lavoro, mettendo da parte
campanilismi, si sono trovati d’accordo nel
proporre la suddivisione sulle due scuole
delle classi; scelta condivisa anche da buona parte della popolazione – ricorda Katia
Frigo del comitato genitori di Roana – Ora i
comitati genitori non pretendono di sostituirsi alle amministrazioni decidendo su questioni
tecniche che non competono loro, ma non si
vuole solo la salvezza delle scuole “al di qua”
del ponte; la volontà e di formulare una proposta didattica che contraddistingua la scuola
rendendola appetibile anche alle famiglie non
solo di Roana e Rotzo. Ci mettiamo a disposizione per sensibilizzare le famiglie sulle decisioni che saranno prese”.
“Rotzo attende le proposte che emergeranno dal gruppo di lavoro prima di esprimere
un’opinione sulla questione per non insinua-
Francesco Tognon
re possibili interpretazioni nel lavoro del gruppo – aggiunge il sindaco rotzese Lucio Spagnolo che si trova a Cagliari per partecipare
ad un convegno proprio sulle piccole scuole
rurali e di montagna – Io credo che il valore
di una scuola non venga dato dal numero degli
alunni o dalla struttura in sé ma dalla proposta didattica che viene offerta quindi anche
una piccola scuola, magari anche con
pluriclassi, può essere di qualità, basta fornirne le basi”.
Gerardo Rigoni
Bavaresi in visita sull’Altopiano I cavalieri di San Marco a Canove
L’amicizia tra l’Altopiano e
la Baviera, avviata più di 30
anni fa anche in base all’interesse per la lingua e la
cultura cimbra, non è terminata. Nei giorni scorsi un
numeroso gruppo di amici
bavaresi ha fatto visita per
alcuni giorni a Roana, con
la guida del Presidente del
Curatorium Cimbricum
Bavarense Josef Seidl e della vicepresidente Cristine
Resch, figlia dell’indimenticabile Hugo Resch, il principale animatore dello
scambio di rapporti tra la
Baviera e l’Altopiano. Il
gruppo è stato accolto nel
Museo della Tradizione
Cimbra dai rappresentanti
dell’Istituto di Cultura
Cimbra e dall’assessore
Luigi Martello in rappresentanza del Comune di Roana.
Alla comitiva bavarese facevano parte anche rappresentanti del Comune di
Tortora: “Onorati di ospitare un’associazione così prestigiosa”
Velden, unito al Comune di
Roana da oltre 30 anni con
un gemellaggio che vede un
continuo flusso di incontri e
di rapporti. Il gruppo nei diversi giorni ha visitato
l’Altopiano, Padova e
Vicenza, con una esperienza
turistica che ha riscosso la
soddisfazione di tutti. Particolare è stato l’incontro con
il sindaco di Roana Valentino
Frigo che ha confermato il
desiderio di continuare questi scambi di amicizia, anche
traendo spinta dall’anniversario di 40 anni dell’Istituto
di Cultura Cimbra che sarà
ricordato il prossimo anno.
Nella ricorrenza si spera di
poter realizzare nuove iniziative per poter ravvivare la lingua e la cultura
cimbra sull’Altopiano, pur
nelle difficoltà derivate
anche dalla interruzione
del sostegno della Regione Veneto. Nell’ultima
serata di permanenza a
Roana, il gruppo è stato
salutato da una cordiale
festa, con gastronomia
cimbra e birra bavarese,
serata allietata dalla chitarra di Pierangelo
Tamiozzo e dalla fisarmonica di Aldo Vellar, con il
loro coinvolgente repertorio
musicale cimbro, veneto,
tedesco e italiano.
Sergio Bonato
Visita di cortesia dei Cavalieri di San Marco
alla frazione roanese di
Canove. L’organizzazione filantropica recentemente ricostituita, e che
prende spunto dall’ordine cavalleresco operante ai tempi della Serenissima, sta visitando tutti i
luoghi che hanno come
Santo patrono San Marco o che comunque hanno chiese, luoghi di culto
o momenti storici riconducibili all’Evangelista o all’ordine cavalleresco.
Proprio a Canove, il cui
patrono è San Marco, i cavalieri sono stati accolti
dall’amministrazione comunale, con l’assessore
Roberto Tortora nelle vesti di padrone di casa, prima nella sala consigliare
dove è avvenuto uno scambio di doni e poi nella chiesa dedicata all’Evangelista per la celebrazione della Santa Messa.
“E’ un onore ospitare
un’associazione con una
storia così prestigiosa ed
oggi ispirata da princìpi di
altissimo valore – ha sottolineato Tortora – Un’associazione spinta da servi-
re il prossimo e nella fedeltà delle proprie antiche tradizioni.
Un’ottima occasione per
rinnovare il legame con Venezia e per suggellare nuove e future collaborazioni
nella solidarietà e fratellanza”.
“Il nostro motto è “sii un
cittadino fedele” – ha
spiegato il cav. Piero
Bacchetto, presidente dell’associazione che ha
sede nella sala
San Pasquale
della chiesa di
San Francesco
della Vigna – E
con queste visite intendiamo
diffondere questa
filosofia
improntata a migliorare il mondo che ci circonda”.
Gerardo Rigoni
Sabato 27 ottobre 2012
l’Altopiano
13
La voce degli 8 Comuni
Per avere un bel sorriso senza spendere
una follia oggi a Conco c’è Dentalwhite: cure
odontoiatriche di qualità a costi più che contenuti
Quanto necessitiamo di
cure odontoiatriche di
vario tipo, è importante poter contare su uno
studio competente, che
ci possa mettere a nostro agio in un ambiente sicuro, accogliente e
pulito, in grado di farci
rilassare quando ci sediamo sulla temuta poltrona del dentista. Ma
anche che ci garantisca, grazie alla serietà
e all’esperienza di chi ci lavora, prestazioni di qualità e, soprattutto, costi contenuti. Recentemente sull’Altopiano è stato
aperto Dentalwhite, nuovo studio dentistico con sede a Conco
in centro. La filosofia di lavoro di Dentalwhite si differenzia
per la volontà di offrire, soprattutto in momenti critici come
quello di crisi economica in cui si trova il nostro paese, lavori
di alta qualità a prezzi non esagerati, che siano accessibili a
tutta la clientela. In tempi in cui per risparmiare sulle costose
cure odontoiatriche c’è chi decide di rivolgersi all’estero,
vale la pena di approfondire l’offerta di Dentalwhite, nel quale
opera il dottor Nevio Casarotto, la cui esperienza vanta ben
35 anni di attività. Le prestazioni dello studio dentistico
Dentalwhite vanno dall’implantologia con tecnica innovativa
a quella tradizionale. Tra le tecniche di implantologia avanzata , vengono eseguiti grande rialzo del seno mascellare,
innesti di osso, allargamento delle creste ossee. Nell’ambito
delle protesi estetiche si
eseguono protesi fisse in
metal-ceramica e zirconio
ceramica, oltre a ricostruzioni estetiche dei denti
con tecniche dirette ed indirette tramite intarsi, a
sostituzione dei vecchi restauri. Dentalwhite propone inoltre lo stop alle dentiere che ballano, alle paste adesive, alle dentiere ingombranti: da oggi è possibile avere la protesi fissa in
un solo giorno, anche riutilizzando la vecchia protesi che verrà
modificata (in ambedue i casi le protesi saranno fisse su quattro
impianti). Si tratta di un intervento semplice, rapido, indolore: al mattino vengono inseriti quattro impianti, nel pomeriggio viene applicata la protesi fissa sugli
impianti. Vengono utilizzati esclusivamente impianti americani con i più elevati standard qualitativi. La gamma delle attività ambulatoriali di Dentalwhite
comprende anche igiene orale,
conservativa, chirurgia, paradontologia,
protesi, ortodonzia, pedodonzia.
Prima di scegliere di farsi il lavoro all’estero, con tutte le conseguenze che
ne derivano, è opportuno valutare ciò
che offre uno studio vicino a noi, che lavorando con serietà e
utilizzando prodotti di alta qualità, riesce a dare prestazioni a
costi molto vicini a quelli praticati dalle mega strutture estere. Non dimentichiamoci che, soprattutto per determinate prestazioni, necessitano visite e controlli regolari, e che, in caso
di necessità, è opportuno potersi rivolgere in tempi brevi a
chi ha eseguito il lavoro. Dentalwhite esegue visite di controllo e preventivi gratuiti, previo appuntamento telefonico
allo 0424 420079 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19
– il sabato dalle 9 alle 13).
Chiamate per chiedere un appuntamento e constatare di persona che quanto vi abbiamo
detto corrisponde a verità! Lo
studio dentistico Dentalwhite è
in Contrà Campanari, 46 a
Conco. Finalmente, con
Dentalwhite si può ritrovare un
bel sorriso senza spendere troppo e senza andare lontano!!
Servizio redazionale
Gli pneumatici invernali sulle
strade di montagna: una scelta
indispensabile per la nostra sicurezza
Emanuel Baù del Centro Gomme di Gallio ci parla dell’importanza
della scelta delle gomme da neve per la nostra automobile
Le gomme sono determinanti per la sicurezza della
guida in automobile. E lo
sono soprattutto durante la
stagione fredda, quando
nelle zone di montagna il
fondo stradale è spesso
ghiacciato o ricoperto di
neve, come avviene regolarmente sull’Altopiano. Abbiamo così contattato
Emanuel Baù, tecnico esperto di pneumatici, per farci
spiegare la funzione degli
pneumatici invernali per la
nostra sicurezza sulla strada.
-Ci può illustrare le principali caratteristiche degli pneumatici da neve?
“Gli pneumatici invernali, detti
anche gomme termiche o “da
neve”, possiedono particolari
caratteristiche che li rendono
perfetti per la guida su strade
innevate o su terreni con limitata aderenza del veicolo.
Questi pneumatici hanno ormai sostituito le obsolete gomme chiodate e rappresentano
un’alternativa più comoda e
valida anche alle catene. Inoltre, per il codice della strada,
in caso d’obbligo di catene da
neve, gli pneumatici invernali
riportanti la sigla M+S (mud
and snow, fango e neve) sono
equivalenti alle catene stesse.
Ma per una sicurezza maggiore è importante scegliere un
vero pneumatico invernale: la
marcatura M+S da sola non
basta, visto che può indicare
anche una copertura tuttofare, come quelle montate
su molte Suv. Va cercato,
quindi, lo snowflake, il simbolo del fiocco di neve racchiuso nel profilo di una
montagna, che identifica gli
pneumatici che hanno superato specifici test invernali”.
Perché le gomme da neve
aumentano la sicurezza dell’automobile?
“Le gomme invernali aumentano l’aderenza del veicolo alla strada, evitando la
maggior parte di scivolate
o sbandamenti improvvisi.
Ma uno dei maggiori rischi
d’incidente o di uscita di
strada con il fondo instabile si verifica durante la
frenata. A seconda del livello di efficacia delle varietà di pneumatici invernali, otteniamo anche la riduzione della lunghezza di frenata. Le gomme da neve sono
utili anche con la pioggia: possiedono scanalature profonde
in grado di aumentare il drenaggio dell’acqua rispetto alle
gomme normali, facendo accrescere la tenuta di strada “.
Quanto durano generalmente
gli pneumatici invernali?
“La durata è variabile ed è determinata soprattutto dalla frequenza di utilizzo dell’auto.
Con l’asfalto asciutto e soprattutto se la temperatura è alta,
la gomma si consuma più facilmente. Mediamente la durata di gomme che mantengono una buona efficienza durante il loro uso può essere di
tre, massimo quattro stagioni”.
Quando si devono montare le
gomme termiche?
“L’utilizzo è consigliato nel
periodo che va dalla fine
del mese di ottobre sino
alla fine di marzo. Gli
obblighi di utilizzo sono
invece definiti in base alle
diverse disposizioni presenti sul territorio. Inoltre è bene sapere che,
per esempio, le sostanze acide lasciate sull’asfalto dagli agenti atmosferici aumentano il
rischio di scivolamento
anche in assenza di neve.
Quindi, non è sbagliato
pensare di montare
pneumatici termici an-
che prima del verificarsi delle
prime nevicate”.
Cosa rischia chi non adotta le
gomme da neve?
“In caso di obbligo di catene
o di pneumatici invernali, se
non si provvede a montare
questi dispositivi di sicurezza,
si incorre in multe abbastanza
salate e alla decurtazione di tre
punti dalla patente. Anche in
caso di incidente, se non si
utilizzano gomme termiche o
catene, si rischia di non ottenere gli eventuali indennizzi da
terze parti coinvolte”.
Oltre alla scelta delle gomme
adatte, quali sono gli altri comportamenti da adottare per una
guida sicura durante l’inverno?
“Bisogna sempre ridurre la
velocità rispetto a quella normalmente tenuta durante
l’estate. Non si deve mai accelerare bruscamente e, in
caso di frenata improvvisa,
utilizzare il pedale del freno
premendolo e rilasciandolo più
volte, evitando così di provocare il pattinamento della vettura”.
Le gomme termiche sono una
scelta necessaria con un costo accessibile a tutti. Con ogni
condizione meteorologica è
necessario guidare in assoluta sicurezza, per noi ma anche per i pedoni e per gli altri
automobilisti che incontriamo
per la strada. Quindi, anche in
tempi di crisi economica, uno
dei primi pensieri dovrà essere quello dell’acquisto di quattro buoni pneumatici invernali, considerando anche che
i prezzi delle gomme termiche sono sempre più abbordabili e le tipologie tra cui
scegliere sono numerose,
pur mantenendo alta la qualità delle prestazioni. E se non
siamo esperti, la scelta più
utile è quella di rivolgerci a
tecnici specializzati, come al
Centro Gomme di Emanuel
Baù a Gallio.
Servizio redazionale
Sabato 27 ottobre 2012
l’Altopiano
14
La voce degli 8 Comuni
Il gruppo scout ha festeggiato
i quarant’anni di fondazione
Due sono le novità principali ispirate da questo evento: il M.A.S.C.I. (Movimento
Adulti Scout Cattolici Italiani) e la riapertura dei LUPETTI (primo incontro il 10/11)
L’8 e il 9 settembre, in località Bellocchio, il gruppo Scout
A.G.E.S.C.I. Asiago 1^ ha festeggiato con un “campo” di
due giorni il 40^ della fondazione. Scout vecchi e giovani
si sono con gran piacere ritrovati per ricordare le avventure fatte assieme, i campi, le
uscite, le imprese. Abbiamo
avuto l’onore di rincontrare
alcuni dei fondatori del gruppo, ricordiamo Piercarlo
Mantovani e Ruggero Stagni,
con il quale abbiamo avuto un
piacevole e commovente momento di bei ricordi trascorsi
assieme. I giovani del Noviziato sono stati eccezionali
nella preparazione del campo.
Si sono stanziati al Bellocchio
per tutta la settimana ed hanno allestito il campo. Degno di
nota
è
l’imponente
alzabandiera (alto 12 metri),
che ci ha fatto da sfondo in
ogni momento passato assieme. Il campo è stato fonte di
ispirazione per nuove idee e
per guardare avanti. Questo
grazie anche e soprattutto all’entusiasmo di alcuni “vecchi
Scout” che ci hanno
aiutato per questo campo e per
la sua preparazione. Due sono
le novità principali ispirate da
questo evento: il M.A.S.C.I.
(Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) e la riapertura dei
LUPETTI!
Il M.A.S.C.I. è in fase di organizzazione. È rivolto a tutti,
vecchi Scout e non. A tutti
coloro, che passati gli “anta”
hanno voglia di rimettersi in
gioco, vivere e rivivere momenti della vita Scout oppure
dare la propria disponibilità. I
LUPETTI invece partono con
una data precisa: sabato 10
novembre alle 15 al centro giovanile di Asiago. I genitori dei
bambini dal 2002 al 2004 (terza, quarta e quinta della Scuola primaria) che intendono
iscrivere i loro figli, sono invitati sabato 27 ottobre, al Centro Giovanile di Asiago, dalle
14,30 alle 17,00 per parlare e
avere importanti chiarimenti
con i capi su modalità e tempi
dello svolgimento delle attività. Vogliamo così concludere
come abbiamo concluso il 40^:
tante volte ci vien chiesto, ma
perché sei negli Scou?. Pensiamo di condividere la risposta con tutti: PERCHÉ
SCOUT? PERCHÉ BISOGNA PROVARE. Grazie di
cuore a tutti da tutti per tutti.
Buona caccia! Estote parati! Buona strada!
La Comunità Capi Asiago 1^
l’Altopiano
Sabato 27 ottobre 2012
15
La voce degli 8 Comuni
Un bel viaggio per un bel gruppo
Un bel viaggio per un bel gruppo. L’iniziativa “L’Altopiano in crociera” proposta dal nostro giornale in collaborazione con
Pachamama viaggi di Thiene non poteva
andare meglio di così.
Su una nave da sogno, la MSC Splendida
(333,30 metri per 37,92), con il bel tempo
e il clima decisamente estivo ad accompagnarci, abbiamo percorso un itinerario
davvero interessante, uno dei classici del
Mediterraneo. Partenza da Genova sabato 13 ottobre con rotta lungo la Costa Azzurra, attraverso il Golfo del Leone, quindi
lungo le coste della Spagna fino a
Barcellona (prima tappa). Da Barcellona
a Tunisi, attraverso il Golfo di Tunisi e poi
da lì a Malta con attracco al porto La
Valletta. Ripartenza con destinazione Messina navigando nel canale di Sicilia fino all’imboccatura meridionale dello Stretto di
Messina. Dopo aver lasciato il porto di Messina, diretti a Civitavecchia, abbiamo potuto godere della vista ravvicinata di
Stromboli, l’isola più settentrionale dell’arcipelago delle Eolie, costituita da un edificio vulcanico che tocca i 924 metri. Un
vero spettacolo! Dopo la sosta a
Civitavecchia, la navigazione notturna per
il ritorno a Genova. Una settimana fatta di
cultura, con la visita alle varie città toccate, di relax e di svago. Una vacanza decisamente dinamica grazie anche alla vasta
gamma di strutture ricreative e di servizi
offerti da una nave in cui si uniscono eleganza, comfort e sicurezza. Gran parte del
nostro gruppo ha partecipato insieme alle
escursioni guidate a Barcellona, Tunisi e
Malta. Qualcuno ha preferito fare da solo
e qualcun altro si è goduto la nave in tutto
e per tutto. A Barcellona abbiamo visto il
“Poyble Espanyol”, il villaggio spagnolo appositamente costruito per presentare tutti
gli stili architettonici che contraddistinguono
la Spagna. Abbiamo poi girato in autobus
alla scoperta delle celebri opere dell’architetto Gaudì con sosta alla “Sagrada
Familia”, quindi la tappa alla cattedrale
costruita nel quartiere medievale di
Barcellona. A Tunisi, davvero bello il giro
nel sito archeologico di Cartagine con la
visita alle terme di Antonino Pio. Poi la
sosta a Sidi Bou Said, un tipico villaggio
di pescatori dalle caratteristiche case
bianche e blu. Più che pescatori abbiamo visto venditori tra negozi e bancarelle che con noi hanno davvero fatto affari!! Altra visita guidata programmata
quella a Malta con l’obbligatoria tappa
alla cattedrale di San Giovanni dove sono
custoditi alcuni capolavori di Caravaggio.
Compresa anche alla “citta silenziosa”
di Mdina dominata dalla cattedrale di
San Paolo in stile barocco. Qualcuno poi, nella sosta a Civitavecchia,
ha approfittato per fare una corsa
(nel vero senso del termine!) a Roma.
Il ritrovo fisso in cui fare il punto e
raccontarsi le impressioni della giornata (e fare anche qualche bella risata), era la sera a cena al ristorante
“La Reggia”, coccolati e viziati dai
nostri bravissimi camerieri. Ottima,
a detta di tutti, la cucina. Immancabile, prima di cena, una salto a teatro
con spettacoli di qualità tra balletti,
canzoni, contorsionisti e magia. Grazie a tutti per la piacevole settimana
trascorsa (anche a chi manca nella
foto di gruppo perché aveva scordato l’importante appuntamento delle
nove meno un quarto alla scalinata di
swarovsky). Grazie ad Orlando Frigo e
a Pachamama viaggi che ci hanno proposto questa avventura. Vista la buona
riuscita del viaggio è probabile che
“L’Altopiano in crociera” possa diventare una buona e irrinunciabile abitudine.
Stefania Longhini
La “Birra Cimbra in cucina”: una
cena speciale al ristorante Des Alpes
Qualcuno forse non lo sa,
ma la birra, oltre che compagna di tavola straordinaria per molti, moltissimi
piatti e alimenti, è essa
stessa insospettabile ingrediente culinario, e a volte
è pure preziosa e sorprendente unica per arricchire
i gusti di alcuni cibi.
Per il primo anno, la Birra
Cimbra, sponsor della serata tenutasi venerdì 12 al
ristorante Des Alpes di
Asiago, si fa dunque
promotrice di un percorso
di miglioramento della cultura birraria che passa anche attraverso la cucina,
sottolineando con una cena
di gruppo l’importanza della birra nella ristorazione di
qualità.
A proporre e cucinare le
pietanze Massimo Parini del
Ristorante Albergo Des
Alpes di Asiago assieme a
Gabriele Dal Sasso del Bar
Lux Asiago che ha curato
anche la promozione dell’evento.
Lo speciale menu proposto
dai due chef comprendeva:
Antipasto: Cheescake salato in gelatina di Cimbra e
speck di saurus.
Primo piatto: Risotto con
patate, salsiccia e Cimbra al
profumo di rosmarino
Sorbetto di Cimbra e menta
Secondo Piatto: Stinco di
maialino da latte cotto con la
Birra Cimbra - contorni misti
Dolce: Mousse di nocciole
con cuore di Cimbra
A fine serata, Manuele Dal
Sasso, uno dei proprietari
della Birra Cimbra, ha dichiarato con grande soddisfazione. “Ringraziamo di
cuore tutti gli organizzatori, i cuochi ed i partecipanti alla cena della “Birra Cimbra in Cucina”.
Sono stato felicissimo di
vedere la sala al completo con più di settanta persone che hanno dato vita
ad una serata magica,
dove la voglia di stare assieme e la passione per la
Birra Cimbra l’hanno fatta da padroni”
Gli organizzatori, dopo
lo straordinario successo ottenuto in questa prima edizione
hanno dichiarato di
voler ripetere questo
evento proponendo
ricette sempre nuove
all’insegna della qualità e, naturalmente,
della birra.
A fine serata il presidente dell’Istituto di
Cultura Cimbra, Ser-
Lo staff del Des Alpes assieme a Gabriele Dal Sasso del Bar Lux e ai
2 proprietari della Birra CImbra, Manuele Dal Sasso e Stefano Bassan
gio Bonato ha omaggiato i
partecipanti con una cartolina riportante il testo della
“Tin tan nona”, cantata poi
da tutti i presenti
Servizio Redazioneale
L’antipasto , il primo, il secondo ed il dolce. Tutto rigorosamente a base di Birra Cimbra
Sabato 27 ottobre 2012
l’Altopiano
16
La voce degli 8 Comuni
ENEGO
Una generosa iniziativa Ad Enego un’eccezionale
a favore dei terremotati “Cavalcata dei forti”
Lunedì 15 ottobre scorso, è stata consegnata,
ad una coppia di signori
di Medolla (Mo), uno
dei paesi più pesantemente colpiti dal terremoto dello scorso mese
di maggio, che vivevano ancora in un giardino del loro Comune, un
modulo abitativo dal
nome: “Natural Small
Home”. Si tratta di una
piccola abitazione di 9,5
mt x 3 mt composta da
un soggiorno, un bagno e una
camera, realizzata completamente in legno, con pareti e
solai coibentati con fibra di legno. Una struttura, e qui sta
la particolarità, tutta realizzata con materiali ecologici. E’
una iniziativa promossa dalla
ditta Wood & Co srl di Romano D’Ezzelino, e in particolare da uno dei titolari,
Aronne Cenci di Stoner, che
ha quindi coinvolto una serie
di maestranze, che hanno ac-
cettato con piacere di partecipare alla generosa iniziativa.
Grazie a questa unione di forze, la coppia di Medolla, scelta grazie alla collaborazione di
una radio locale, che si è messa a disposizione delle famiglie sfollate, ha potuto
beneficiare di questo dono che
rappresenta una vera e propria casa, completa di impianti, e mobili su misura. Hanno
partecipato all’iniziativa: Edilit
srl e Siniat (lastre interne e ri-
vestimento esterno), Impianti
elettrici Laino Vincenzo (impianto elettrico), Best Clima di
Bestetti Roberto (impianto
idraulico),
Serramenti
Castellan (serramenti in legno),
Alfa lattonerie (opere da
lattoniere), F.lli Sandri srl
(autotraspoti e autogrù), Adriani
& Rossi (home designer),
Stosa cucine (cucina), Compas
sas (Tomasella) camera.
Stefania Simi
Per la IV edizione della
Cavalcata dei Forti, il
Moto Club Spinea, ha
scelto anche quest’anno l’Altopiano dei sette
Comuni, ma, come vuole tradizione, la sede
della prova viene di volta in volta cambiata, e
questa volta è stato
scelto il Comune di
Enego, che ha dato disponibilità e collaborazione agli organizzatori.
Numerosissimi gli iscritti, provenienti da varie
regioni, oltre 400, un numero che ha stupito gli
stessi organizzatori e
che è stato raggiunto
poco dopo aver aperto le
iscrizioni.
La Cavalcata dei Forti è
riservata a moto da
enduro e non è una gara,
una competizione, è semplicemente una gioiosa
occasione di incontro per
gli appassionati di questa
disciplina, che si mettono
alla prova su terreni non
certo facili e usuali. Il titolo ha, a questo proposito, un doppio significato,
in quanto i forti, costruzioni militari risalenti alla
grande guerra sono nume-
rosi in altopiano e anche
per questi sportivi sono
stati non solo luoghi di
passaggi, ma anche siti
visitati con grande interesse, tuttavia, Forti sono
anche coloro che si mettono alla prova su questi
tracciati. In questa IV
edizione il circuito misurava 120 Km e prevedeva una vera e propria cavalcata in luoghi bellissimi del nostro territorio:
partenza da Enego,
Frizzon, tana, Val Bella,
Val Brutta, Barricata, Ple
Lozze, Gallio dove era allestito un ristoro, Melette,
Campo Mulo, Campo Cavallo, Mte Lisser, Bivio
Dori, Godeluna, Valgoda e
ritorno in piazza a Enego.
Un percorso indubbiamente molto impegnativo,
che tuttavia non ha scoraggiato i partecipanti, che
hanno saputo apprezzare
e godersi i paesaggi ed i
percorsi, anche i più insidiosi e difficili. Un modo
diverso per conoscere un
paese e ciò che può offrire!
Stefania Simi
S’inaugura la scuola materna
dopo la ristrutturazione
Domenica prossima alle 11, si terrà, alla presenza di autorità civili e religiose,
l’inaugurazione della Scuola Materna di Enego, a seguito di importanti lavori di
riqualificazione. La scuola è gestita dalle suore delle Dimesse, che seguono da
sempre i bimbi eneghesi nei loro primi passi “scolastici”. I lavori di ristrutturazione,
sono durati circa tre anni, divisi tuttavia in due interventi, il primo volto a ad
attrezzare per disabili, l’edificio attivo fin dai primi anni ’20 del 1900, quindi
rampe d’accesso, ascensore per raggiungere la sala da pranzo, ristrutturazione
dei bagni per abbattere le barriere architettoniche.La seconda parte dell’intervento invece, che ha visto impegnato sempre in prima linea il Comune di Enego,
ha riguardato la sistemazione e la messa in sicurezza del tetto e quindi la
ritinteggiatura dell’intero edificio.
S. S.
Benvenuta Melisa
Si festeggia un nuovo gioioso evento nell’ambito dell’Associazione di Volontari collegati al 118 Monte Lisser, e protagonista, in qualche modo, è ancora una volta il
presidente, tra l’altro da poco riconfermato nella sua carica, Gianluca Frison. Pochi
mesi fa ci congratulavamo con lui che finalmente aveva deciso di dire basta con la
vita da scapolone per promettere fedeltà a Letizia; ora invece lo festeggiamo perché
è diventato papà, lo scorso 15 ottobre, della dolce, piccola Melissa! Lo ricorderemo
quest’anno, caro Gianluca, perché finalmente hai fatto, come si suol dire, giudizio.
Ma oltre al nostro caloroso e festoso benvenuto a Melissa, vogliamo già rivolgerle ,
anche a nome del paese tutto, il nostro grazie.
Già, perché contribuisce con efficacia, a rendere operativo il presidente della Monte Lisser,
h24, di notte infatti …Nessun dorma …e così
il presidente risponde oggi, più e meglio di prima (perché è già attivato), ad ogni chiamata
di soccorso! Un affettuoso abbraccio a tutta
la bella famiglia.
I volontari della Monte Lisser
(che dormono i loro sonni sempre più tranquilli).
Sabato 27 ottobre 2012
l’Altopiano
17
La voce degli 8 Comuni
Ricordando Mario Rigoni Stern
nell’anniversario della sua nascita
Il primo novembre è l’anniversario della nascita di
Mario Rigoni Stern. L’anno scorso, per ricordare i
90 anni dalla sua nascita,
l’Amministrazione Comunale di Asiago ha organizzato un incontro nella Sala
dei Quadri del Municipio, in
cui il Prof. Paolo Lanaro,
poeta e critico letterario, ha
fatto un incisivo e significativo ritratto dello scrittore di
Asiago. Ritratto ora opportunamente pubblicato dalle
Edizioni L’Obliquo di Brescia, a cura del premio
Mario Rigoni Stern per la
letteratura multilingue del-
le Alpi. Il viso di Mario
Rigoni Stern, a Lanaro, faceva pensare al viso dello
scrittore russo Turgenev
“con quella barba che invece di nascondere il profilo ne esprimeva la traboccante bonarietà, con
quello sguardo da cui filtrava il chiarore lustro
della tenacia, l’ombra
antica delle tribolazioni,
il gocciolare paziente e
perentorio della vita. Non
mi sembrava vicentino,
ma uno scrittore della
steppa con la faccia modellata dal gelo e da quei
venti astiosi che si posso-
no incontrare solo in
montagna o nelle sconfinate
pianure
sarmatiche”.
Il Prof. Lanaro ricorda
quando fu pubblicato il suo
primo libro, “Il sergente nella neve” e nota che “nessuno allora avrebbe
scommesso un centesimo
sul fatto che quel mite
impiegato dell’Ufficio
Imposte di Asiago, nel
corso degli anni, sarebbe
diventato uno degli scrittori italiani più letti e
amati”. Tra le opere di narrativa scritte dopo la seconda guerra mondiale (basta
“Il ramarro” romanzo
di Maurizio Rigoni che
prende spunto da eventi
altopianesi legati al n. 17
E’ in vendita “Il ramarro”,
nuovo romanzo fresco di
stampa di Maurizio Rigoni.
Asiaghese, classe 1954,
Maurizio è conosciuto in paese soprattutto per il suo lavoro di direttore presso alcuni supermercati, ma anche
per aver partecipato alla vita
sociale della città. Negli ultimi tempi si è dedicato allo
scrivere, una passione che
si è rivelata come una sorta
di naturale continuazione di
un altro grande hobby, quello per la fotografia.
“Ho potuto così scoprire
– ci dice – la soddisfazione di osservare le cose e
tradurle in parole, invece
che in immagine fotografica”.
Da fotografo amatoriale e
grande appassionato della
montagna, Maurizio Rigoni
aveva allestito alcune esposizioni e partecipato a diversi
concorsi, conquistandosi anche dei primi premi. Poi si
era buttato a capofitto nello sport, tanto da aver girato il
mondo partecipando a numerose maratone, con tempi di
tutto rispetto.
“Nella vita – continua – bisogna sempre programmare
qualcosa di nuovo, dedicarsi ai
propri gusti. Lo
sport, che si faccia
in modo agonistico o meno, ha un
aspetto fondamentale, che
è quello dell’amicizia che
si riesce a instaurare con
chiunque nel mondo condivida la stessa passione”.
Ed è proprio dalla sua passione per le maratone che
prende spunto il suo primo
racconto “La fonte del silenzio” , scelto tra l’altro dalla
Libreria Mondadori per Ragazzi, il che gli ha dato grande soddisfazione. Si tratta
dell’avventura
del
maratoneta Rico Lofar, che
dopo essersi allenato in Val
Giardini dove incontra spesso “l’Alpino rientrato dalle
Russie” con cui sviluppa una
simbiosi silenziosa e parallela, corre la maratona di New
York nel 2001, a due mesi dal
crollo delle Torri Gemelle. Ed
ora la pubblicazione di un romanzo vero e proprio, che
prende invece spunto da una
serie di eventi legati al n. 17
sull’Altopiano.
“Una delle ipotesi sulle ori-
gini dell’Altopiano –
spiega Maurizio Rigoni –
fa riferimento alla dispersione di una Legione Romana, la 17^. Dove
sarà finita? Forse potrebbero essere stati quei
legionari i primi coloni
di “un’isola montana al
centro delle Prealpi
Venete”. Il numero 17 nella cabala ha due significati, uno positivo di speranza, e l’altro negativo
di disgrazia. Ad esso
sono legati numerosi
eventi
storici
dell’Altopiano, come
l’inaugurazione del ponte sulla Val d’Assa il 17
giugno 1906, l’inaugurazione del Sacrario di
Asiago il 17 luglio 1937,
ma anche il rogo di
un’importante industria casearia il 17
novembre 2007. Secondo il romanzo è il
tempo ad avere valore per determinare
l’effetto positivo o
negativo”.
Edito da Edizioni Simple
“Il ramarro” di Maurizio Antonio Rigoni si può
acquistare presso la
Cartolibreria Bonomo e
la Libreria Leggi e Sogna di Asiago.
Silvana Bortoli
pensare a Carlo Levi, a
Nuto Revelli, a Primo Levi)
il primo libro di Mario
Rigoni Stern “contribuì alla
rigenerazione democratica
di un popolo che per decenni era vissuto in una sorta
di oscuramento etico e culturale, nei grovigli di un auto
inganno psicotico e inconsapevole”.
Accennando agli aspetti
fondamentali dell’opera di
Mario Rigoni Stern, il Prof.
Lanaro indica come essa
“parla di guerre, di uomini, di montagne , di animali, di boschi, sgorga da
un sentimento naturale
dell’esistenza, del ritmo
del tempo, del rapporto
immediato tra individuo e
comunità, tra uomo e natura.” Natura non tanto
selvaggia, idillica, idealizzata, la natura dei caprioli e
degli urogalli, ma la natura
fortemente umanizzata, natura strettamente intrecciata alla storia umana, al lavoro e alla vita dell’uomo.
Anche la lingua di Rigoni
Stern non è un italiano letterario, accademico. E’ un
italiano che sembra “inerpicarsi
lungo
una
mulattiera, lasciando a
valle, tanto per stare tra i
vicentini, la spavalderia
linguistica di un Parise o
l’elegante, passeggio letterario di un Piovene”.
La prosa di Rigoni Stern
presenta “una forza comunicativa che si sprigiona dalla cadenza stessa
del racconto e, nel fondo,
dalle ripercussioni di un
remoto parlare nativo”.
Il gusto della memoria per
lo scrittore di Asiago non è
nostalgia, celebrazione del
passato. Lanaro precisa
che la sua è la “memoria
vivida di un uomo da sempre convinto che le ragioni del passato, quando
non siano manipolate o
deviate dalla frode, siano
tutt’uno con le ragioni
della civiltà…la memoria,
da aggregante della comunità, si fa storia e patrimonio culturale di tutti”.
Senza voler fare il bilancio
conclusivo di un’opera che
“deve ancora cominciare
a essere analizzata in maniera organica”, Lanaro
si chiede qual è la lezione
fondamentale di Mario
Rigoni Stern e risponde che
“è una lezione di responsabilità nei confronti della storia, della natura,
degli uomini”. Una lezione di responsabilità urgente e attuale con i tempi che
corrono e nelle situazioni in
cui ci troviamo. Una lezione di responsabilità anche
per l’Altopiano .
Sergio Bonato
I 40 anni di Malga Dosso raccontati in un libro
I 40 anni di Malga Dosso, luogo privilegiato per
i campi scuola dei ragazzi della parrocchia di
Asiago, raccontati in un
libro. Si tratta di un album
di documenti, testimonianze e soprattutto fotografie
dal 1970 al 2010 anno in
cui appunto è stato festeggiato il 40°. Quarant’anni di ragazze e ragazzi, di
preti e chierici, di animatori, di cuoche; 40 anni di
storia della nostra Comunità. E’ una pubblicazione
che non può mancare nelle
famiglie di Asiago.
Oltre al piacere di averla, di
sfogliarla, di cercare tra i
mille volti sorridenti il nostro, quello dei nostri amici
o dei nostri figlio, con il suo
acquisto (viene richiesta
un’offerta minima di 10
euro) potremo contribuire
alla sostituzione di tutti i
letti e i materassi della
Malga, un’operazione molto onerosa ma necessaria
per garantire la qualità
ricettiva di questa importante e storica struttura.
“40 anni di malga” si può
trovare in Patronato, in
Canonica e in Sacrestia.
Sabato 27 ottobre 2012
l’Altopiano
18
La voce degli 8 Comuni
CONCO
Il 14 ottobre di undici anni fa
veniva inaugurato il centro Crel
Auser di Tortima, realizzato
nell’edificio della vecchia scuola elementare appositamente
allestito per offrire agli anziani
del Comune di Conco, ma non
solo, un punto d’incontro, un
luogo dove trascorrere del tempo assieme ad altre persone,
dove vivere nuove e diverse
esperienze. All’inizio c’era un
certo timore che l’iniziativa
potesse essere raccolta e il centro frequentato, ma da subito
le presenze sono state numerose, l’attività varia e interessante, il clima famigliare, sereno e con molta allegria. I pomeriggi del giovedì sono diventati via via degli appuntamenti
fissi e ben presto, soprattutto
d’estate, lo spazio ha cominciato ad essere piuttosto stretto. Così, quando a Fontanelle è
stata chiusa la scuola elementare, si è pensato di destinare i
locali ad un nuovo Centro che
avrebbe goduto di spazi più
ampi ,avrebbe offerto nuovi
servizi e avrebbe consentito di
aggiungere e diversificare le
Centro Crel Auser di Tortima,
è iniziata la nuova avventura
attività, con più aperture settimanali rispetto a Tortima. Il
prolungamento dell’età media,
la dispersione abitativa nel territorio montano, le esigenze lavorative e i nuclei famigliari
sempre più esigui, con la conseguente solitudine delle persone anziane, diventano per le
Amministrazioni comunali dei
temi su cui riflettere sempre più
e per i quali cercare delle soluzioni. E’ comprovato che il ritrovarsi, lo stare in compagnia,
partecipare ad iniziative sociali,
culturali , di svago contribuiscono non solo al benessere
generale della persona, ma allontanano anche alcune malattie della vecchiaia e aiutano a
vivere più serenamente. Così,
guardando alla realtà territoriale e alle sue esigenze, abbiamo
pensato ad un nuovo progetto
e l’esperienza iniziata nel 2001
a Tortima si arricchisce ora di
nuovi contenuti con un’ offerta di servizi più ampia e
innovativa. L’ex edificio scolastico di Fontanelle è stato oggetto di alcuni interventi di adattamento effettuati con personale comunale e con il lavoro preziosissimo, attento, generoso,
di molti volontari. L’organizzazione e il funzionamento del
Centro sono affidati al gruppo
Crel Auser di Conco e agli operatori della Cooperativa
Adelante, già presente nel territorio per i Progetti Giovani. Per
rendere facilmente fruibile il
Centro anche dalle persone con
difficoltà motorie è stato acquistato un pulmino che trasporta
passeggeri autonomi e anche
quelli in carrozzina. L’esperienza consolidata in tanti anni di
“servizio” testimonia il forte desiderio di compagnia, di
socialità, e la presenza e l’azione delle volontarie e dei volontari sono l’espressione della solidarietà e del senso civico interpretati nel modo più genui-
no. Abbiamo voluto scegliere
il 14 ottobre come data di inaugurazione del Centro proprio
come segno di continuità di un
percorso di amicizia, di generosità, di condivisione e di civiltà
che siamo orgogliosi di sostene-
re e di accompagnare e che ci
auguriamo possa essere di aiuto
alle comunità di Conco e
dell’Altopiano. Un ringraziamento sincero va ad Aldo Rodighiero,
presidente del Crel Auser, indefesso propositore di idee, di iniziative, “direttore lavori”, lavoratore in prima linea , alle collaboratrici e ai collaboratori che lo
hanno seguito, ascoltato, “sopportato”, tutti uniti nella volontà
di attuare una nuova straordinaria avventura.
Graziella Stefani
LUSIANA
Chiude Pomo Pero, con un bilancio positivo
“Pomo Pero non è solo una
rassegna di specie antiche di
mele e pere locali, né un’occasione di fare comunità, né solo
un’attrazione turistica. Pomo
Pero vuole essere da sprono
per integrare all’agroalimentare
presente già sull’Altopiano un
nuovo
con
cetto
di
diversificazione
e
di
valorizzazione che oltre a costituire un ulterirore richiamo
d’interesse può essere anche
una base di integrazione economica ed una base di un nuovo concetto di alimentarsi in
maniera sana e gustosa”.
Ne è convinta il sindaco
Antonella Corradin che ogni
anno che passa nota un crescente interesse non solo per
la manifestaizone in sé ma anche per il messaggio che vuole
lanciare; ovvero che la montagna non è solo bella da visitare
e tutelare, ma anche da coltivare. E proprio con specie antiche meno delicate e adattate
all’ambiente, favorendo così in
connubio di economicità e di
ecosostenibilità.
Ogni edizione di Pomo Pero si
lega ad un messaggio: dal diritto ad una sana alimentazione alla
rivalutazione di coltivazioni antiche ed autoctone, abbandonando così le grosse colture in-
dustriali, alla nutrizione corretta ed ecosostenibile la rassegna
cerca con l’apporto di esperti
di educare ad un’alimentazione che non danneggi la terra,
che non metta a rischio economico i coltivatori locali, che
esca dagli schemi dell’agricoltura industriale.
Su questi principi si sono basate tutte le iniziative correlate
alla 13a edizione. Sia il convegno di apertura “Dalla terra il
buon cibo”, dove i relatori (dott.
Andrea Sbarbato dell’Università
di Verona, la nutrizionista Paola Trionfi e Andrea Rigoni della
Rigoni di Asiago spa moderati
dal naturalista Antonio Cantele)
hanno illustrato l’importanza
delle produzioni alimentari antiche in chiave nutrizionale, sia
la cena di gala a base di mele e
pere locali allestito al Palazzon
dal gruppo ristoratori locali (i
ristoranti Alla Rosa, Conca Verde e Valle dei Mulini, le trattorie
Al Colonnello e Vecchia Osteria Bertiaga, l’osteria Fontanella
e le baite Al Fungo e Monte
Corno) hanno messo in risalto
le qualità e le caratteristiche
delle specie di frutta che erano
presenti sulle tavole dei nostri
avi. A chiudere in bellezza la
rassegna è stato il corso di cucina a base di pere e mele locali
tenutosi al ristorante Conca Verde dove lo chef Mirco Rigoni
ha insegnato numerosi pietanze, dagli antipasti ai dolci, con
ingrediente principale le molteplici varietà di mele e pere locali.
Gerardo Rigoni
Le vicende dei britannici sull’Altopiano
suscitano grande interesse tra i lusianesi
Tutto esaurito in Sala Consiliare del
Palazzon di Lusiana, mercoledì 17 ottobre. Nell’ambito della rassegna “Senza
Orario Senza Bandiera”, organizzata e
diretta da Nerio Brian, nella quale rientra anche il Comune di Lusiana, l’assessore alla cultura Sabrina Passuello, ha
dato inizio alla presentazione del libro
“Grande Guerra - Britannici
sull’Altopiano dei Sette Comuni”, edizioni Gino Rossato, autori Francesco
Brazzale e Andrea Vollman. Il libro colma un vuoto nella ricerca storica sul
fronte dell’Altopiano nella 1^ Guerra Mondiale, cioè la presenza degli alleati britannici nel 1918, e del
contributo dato all’estrema difesa del territorio a sud di Asiago, ultimo lembo prima di una possibile
discesa in pianura alle spalle del Piave. Non solo vicende militari, ma soprattutto storie di persone,
rapporti con la popolazione nelle retrovie, aneddoti e informazioni fino ad oggi ignote su quelle
lontane vicende. Largo spazio, durante la serata, è stato dato ai fatti di allora relativi all’area di
Granezza, nel comune di Lusiana, che fu comando di Divisione, e alla struggente vicenda del
Capitano Edward Brittain e della sorella Vera, famosa scrittrice che volle, alla sua morte, fossero
sparse le proprie ceneri sulla tomba del fratello, caduto il 15 giugno 1918, e sepolto nel cimitero
britannico di Granezza. E’ stato inoltre proiettato, per la prima volta in Italia, un filmato girato dagli
inglesi nel 1918, con immagini dell’Altopiano.
Egidio Zampese
l’Altopiano
Sabato 27 ottobre 2012
19
La voce degli 8 Comuni
TEATRO -CULTURA - MUSICA
Teatro: ritorna la rassegna autunnale
E tu… l’hai già fatto l’abbonamento?
Torna anche quest’anno l’appuntamento con il ricco
autunno culturale della Città di Asiago, che vedrà protagonista al Palazzo del Turismo Millepini, la seconda edizione della rassegna teatrale. Organizzata dalla Pro Loco Asiago & Sasso con il patrocinio del Comune di Asiago, la rassegna sarà inaugurata nei giorni del 9, 11 e 12 dallo spettacolo fuori abbonamento
“Rispaar all’opera” ed ufficialmente avrà inizio il 20
Novembre con il primo spettacolo dal titolo “Quando
al paese mezogiorno sona” portato in scena dalla
Compagnia La Barcaccia. Undici imperdibili appuntamenti animeranno il palcoscenico del Millepini da
Novembre 2012 a Marzo 2013, con commedie dal tocco sentimentale ed ironico, intervallate da momenti di
pura suspance. Tra gli spettacoli, primeggerà inoltre
una Balera Paradiso che in meno di due ore
ripercorrerà cinquant’anni di vita di una balera di
provincia dalla sua inaugurazione alla sua chiusura.
Uno show che ricorderà la storia del Millepini
Dancing. Come avvenuto nella precedente edizione
della rassegna con Anna Valle, anche quest’anno il
Millepini avrà il suo personaggio d’eccezione: il tenore di fama internazionale, Cristiano Cremonini, che
assieme a Barbara Cola, ospite della serata e colla-
I Rispaar in replica
Si aprono il 1° novembre le prevendite per “Rispaar all’opera”
in scena al teatro Millepini nei giorni 9, 11 e 12
Tornano i Rispaar, con le repliche dello spettacolo
“Rispaar all’opera” in programma al Millepini venerdì
9, domenica 11 e lunedì 12
novembre prossimi. La consueta riproposta dello spettacolo del gruppo per dare
modo a coloro che non sono
riusciti ad assistervi lo scorso giugno, visto che come
sempre i biglietti sono stati
esauriti in breve tempo, quest’anno coincide con l’avvio
della Rassegna teatrale di
Asiago. “C’è stato infatti
chiesto di “aprire” simbolicamente la rassegna – ci dice
Silvano Vellar , presidente del
gruppo no profit - e questo
ideale legame con l’evento
asiaghese non può che farci
piacere. L’acquisto dei biglietti per il nostro show esula
comunque da quelli che sono
gli abbonamenti per la rassegna, visto che il nostro è uno
spettacolo a fine benefico, il
cui ricavato verrà destinato in
questa occasione al cambio
dei letti della Malga dei Larici, che ospita i gruppi estivi
per i nostri ragazzi. La nostra
speranza è quella di riuscire
a coprire completamente la
spesa necessaria.”. Le
prevendite che si terranno
presso lo Sportello Informazioni Turistiche in Piazza Carli
inizieranno il 1° novembre.
“Rispaar all’Opera”, arriva-
to dopo una pausa più lunga
del solito tra uno spettacolo
e l’altro del gruppo, pur continuando a calcare la tipicità
portata avanti negli anni, offre comunque dei momenti
nuovi e inaspettati, dimostrando la capacità di questi
artisti amatoriali di sapersi
mettere in gioco realizzando
sempre qualcosa di inedito,
tanto da riuscire sempre a
sorprendere gli spettatori. Le
soddisfazioni che ne derivano sono sempre tante. “Tra
gli impegni successivi – ci
dice ancora Silvano Vellar –
anche quello di chiudere, il
prossimo febbraio, la Rasse-
gna teatrale amatoriale di
Thiene, su richiesta degli organizzatori che fanno parte
di un’associazione di famiglie
di Breganze nata sempre per
scopi benefici”. Ci sarà qualche momento inedito nelle
spettacoli di replica
autunnale?
“Abbiamo
un’idea che arricchirebbe
con bel tocco in più il nostro
show – conclude Silvano
Vellar – legandone il tema
proprio a una delle serata
programmate per la rassegna
teatrale. Ci siamo attivati per
questo e ci auguriamo di poterla realizzare”.
Silvana Bortoli
boratrice di Gianni
Morandi, ripercorrerà i
più grandi successi italiani ed internazionali. Per
informazioni su abbonamenti e biglietti, rivolgersi allo Sportello Informazioni Turistiche di Piazza
Carli o al seguente numero telefonico: 0424464081.
Giulia Rossi
Artemusica non si ferma mai:
a Canove il concerto di Giulia Toniolo
L’Associazione Artemusica
di Roana continua la sua attività proponendo agli appassionati di musica classica un concerto di pianoforte
che avrà luogo sabato 3 novembre alle ore 21,00 presso la sala consiliare del municipio di Canove. Il concerto avrà come protagonista
Giulia Toniolo, giovanissima
pianista di grande talento.
Nata nel 1996, ha iniziato lo
studio del pianoforte a 6 anni
con Maddalena De Facci con
la quale prosegue tuttora i
suoi studi, e ha appena ottenuto il diploma di pianoforte,
come privatista, con il massimo dei voti. Ha partecipato
a svariati concorsi nazionali
e internazionali ottenendo numerosi riconoscimenti tra cui
16 primi premi e 6 primi premi assoluti, e ha già frequentato, pur così giovane, nume-
rosi corsi di perfezionamento
tenuti da prestigiosi maestri,
come Bruno Canino,
Giampaolo Nuti, Boris
Petrushansky e altri.
Negli ultimi due anni ha avuto un’intensa attività
concertistica in Veneto e in
Friuli Venezia Giulia, ottenendo sempre nutriti riconoscimenti da critica e pubblico. Presenterà musiche
di Bach, Beethoven, Chopin
e Debussy. Il concerto,
come sempre, sarà ad ingresso libero.
Al via il secondo concorso letterario in cimbro
Al via il secondo concorso
di scrittura cimbra “Tonle
Bintarn”. Il premio, istituito
dall’Istituto cimbro di
Luserna in collaborazione
con l’Istituto cimbro di
Roana e il Curatorium
Cimbricum Veronese, ha lo
scopo di sostenere, promuovere e sviluppare la scrittura in lingua cimbra.
Al premio possono partecipare tutti i nati prima del 1
gennaio 1998 con racconti
o altri elaborati inediti non oltre le 15 mila battute. La giuria sarà nominata dall’Istituto cimbro di Luserna e selezionerà i 5 migliori racconti
che verranno poi premiati in
una cerimonia programmata
in Lessinia nel dicembre di
quest’anno.
“Per maggiori informazioni –
spiega il presidente dell’Istituto roanese Sergio Bonato
– Ci si può rivolgere all’Istituto di cultura cimbra a
Roana oppure a quello di
Luserna. Già l’anno scorso il livello delle opere era
molto alto con molti partecipanti, tanto da stupire
anche noi dei vari istituti
culturali.
Anche
l’Altopiano si era difeso
bene con una decina di autori; quest’anno speriamo
anche di portare a casa
qualche premio”.
CINEMA LUX ASIAGO
Mercoledì 31 ottobre ore 21.00 - Giovedì 1 novembre ore 21.00
Venerdì 2 novembre ore 21.00 - Sabato 3 novembre ore 16.00 18.30 21.00
Domenica 4 novembre ore 16.00 18.30 21.00 - Lunedì 5 novembre ore 20.45
Gerardo Rigoni
Sabato 27 ottobre 2012
l’Altopiano
20
La voce degli 8 Comuni
ECONOMIA - Uno studio di Federcasse dimostra che le banche mutualistiche favoriscono la crescita dell’economia locale
Una Cassa Rurale oggi, per crescere domani
E’ l’attività bancaria a favorire la crescita economica o sono le banche ad
aprire gli sportelli e a intensificare la loro attività
creditizia in quelle aree
dove la crescita è più
sostenuta? Non si tratta
della rivisitazione in salsa moderna della ben
nota questione della primigenia
dell’uovo o della gallina, ma di
una delle domande divenute di
primario interesse nella ricerca
scientifica economica degli ultimi venti anni. Già dalla prima
metà degli anni Novanta alcuni
studiosi hanno affrontato il tema
e messo a punto delle
metodologie di stima in grado
di risolvere i problemi emersi
nella letteratura precedente. In
particolare, questi studiosi furono in grado di verificare che
in molti Paesi il grado di sviluppo dei mercati finanziari e
dell’intermediazione bancaria
all’inizio di un certo periodo ha
influenzato la crescita economica degli anni successivi. In
altre parole più banca oggi vuol
dire più crescita. L’attività bancaria, infatti, consente il finanziamento di nuovi investimenti
produttivi, la selezione dei progetti più innovativi e una migliore allocazione delle risorse.
Un punto di particolare interesse
in questo ambito è dato dalla
relazione tra attività bancaria e
crescita a livello locale. Durante la Terza Conferenza
Euricse sul “credito cooperativo e sviluppo sostenibile” te-
nutasi il 14 e il 15 giugno presso l’Università di Trento in collaborazione con Federcasse e
con il supporto dell’Eacb, l’Associazione Europea delle Banche Cooperative, è stato presentato un lavoro del Servizio
Studi, Ricerche e Statistiche di
Federcasse dal titolo “La crescita economica locale e l’attività bancaria in Italia: il ruolo
del Credito Cooperativo nello
sviluppo”. Lo studio prende in
considerazione l’andamento del
valore aggiunto artigiano a livello provinciale per valutare in
che misura la sua crescita nel
SAPOR D’ACQUA NATIA
La delusione di un sogno gigantesco
Una sentenza lapidaria, con in
calce la firma di Pat McQuaid,
presidente dell’UCI: “Lance
Armstrong non ha posto nel ciclismo. Merita di essere dimenticato”. Proprio lui, l’eroe che
ha infiammato i tifosi nell’ultimo decennio, il cowboy spaccone che guardò in faccia il cancro che lo devastava gridandogli: “Hai sbagliato avversario stavolta”, l’atleta dagli occhi di
ghiaccio e l’emblema della Vita
che vince sulla Morte, l’uomo
vissuto due volte, il conquistatore in terra francese di ciò che a
nessun altro prima di lui fu mai
concesso (7 Tour de France consecutivi), il leader indiscusso di
un’America che più volte l’ha eletto uomo simbolo della capacità
di lottare fino in fondo. Lui adesso non c’è più: sfogliate qualsiasi
ordine d’arrivo di una gara
ciclistica e non troverete più traccia di quel pioniere che, guarda
caso, portava lo stesso cognome
del primo uomo che sbarcò in terra
lunare: Amstrong Lance. Tutto
truccato, la più grande beffa al
mondo dello sport, la strafottente
manifestazione di una forza muscolare che adesso sappiamo non
essere mai stata sua. L’esagerazione.
Eppure a quell’uomo si sono e si
stanno aggrappando folle devote
di malati di cancro che in tutto il
mondo guardano a lui come alla
possibilità di vincere la malattia, il
pubblico ludibrio, la fatica di accettare di andare controvento, e
magari pure senz’olio, nella vita.
Livestrong - la sua creatura nata
per lottare contro il cancro – è
oggi a livello mondiale un alfabeto di speranza, di ecumenismo
umano e di scommessa sull’uo-
mo che teme pochi paragoni: grazie alla storia di Lance, l’uomo
che l’ha fatta sbocciare dalle ceneri della sua malattia. In questi
giorni senza paragoni in quanto a
tristezza e delusione dentro il
mondo delle due ruote affiora
prepotente la voglia di cancellare
il tutto, in ogni sua singola traccia. Cancellare perché di fronte
alla delusione anche il bene germogliato appare ridicolo e senza
senso alcuno. Invece una cosa è
lo sport, altra cosa è la vita, anche se i due spartiscono un alfabeto comune – per intenti, percorsi e desideri - che molto spesso fa di loro una reciproca metafora. Col rischio di esaltarsi e
sporcarsi vicendevolmente.
A morire oggi è il lato sportivo e
agonistico di una carriera,
cosicchè guardando all’ebbrezza
di certe performance e contemplando lo straordinario di certe
imprese l’uomo ricordi che non
sono frutto del semplice lavoro
quotidiano ma tengono traccia
evidente di manipolazioni. A rimanere vivo, però, è il risvolto di
speranza di una battaglia che oggi
come mai somiglia terribilmente
ad un virgulto nato alla base di un
vecchio tronco d’ulivo morto: rimane la speranza che s’è
inabissata nel cuore di milioni
di malati di cancro che dall’esempio di Lance hanno tratto forza, coraggio e motivazioni per non arrendersi al rullo
compressore della morte. Il
principio che il fine giustifichi i
mezzi ha aperto le porte al
doping nel palcoscenico dello
sport e non va condiviso; la
speranza in un malato terminale, però, rassomiglia al profumo della libertà per chi vive dietro le sbarre di una galera. E’ la
nostalgia di quel sapore che permette di tenere accesa la vita
quando tutto sembra consigliare
la resa. E questa rimane.Madre
Teresa di Calcutta – una delle atlete di punta del secolo scorso –
elaborò il suo teorema per scrivere gesti di bontà e di umanità:
“nella mia vita – scrisse la suora
di Calcutta – mi sono sempre
detta: non basta fare il bene, occorre che il bene sia fatto bene”.
Nacque lì lo splendore di una
donna che il mondo addita come
una delle luci più accecanti dentro un secolo di tenebre quale fu
il Novecento.
A Lance Amstrong l’impresa è
riuscita a metà: oggi
c’accorgiamo che mancava la
seconda parte dell’avventura,
quella di lottare con stile e onestà
per rendere ancora più saporito il
bene fatto. “Il cammino – ha concluso McQuaid - comincia da
oggi, un caso come quello di
Armstrong non accadrà mai più”.
A queste parole non ci crede ormai più nessuno. L’unica cosa
certa è la fine riservata ai dinosauri:
scomparsi per troppa forza: loro
non l’avevano mai messo in conto.
Don Marco Pozza
periodo tra 1998 e il
2009 sia stata sostenuta
dagli impieghi bancari e
in particolare da quelli
del Credito Cooperativo.
Gli impieghi del Credito
Cooperativo al settore artigiano sono cresciuti a un
ritmo annuo superiore al
resto del sistema bancario nel periodo considerato (la
quota di mercato nazionale- calcolata come media delle quote di
mercato provinciali- è passata dal
12.8 al 19.8 per cento). Soprattutto, dopo la crisi iniziata nel
2007, che ha manifestato i suoi
effetti anche nel settore artigiano
(come si vede dall’andamento del
valore aggiunto), la differenza tra
credito erogato dalle BCC e dal
totale del sistema si è allargata, a
dimostrazione del supporto che
il Credito Cooperativo ha fornito
alle imprese artigiane in una fase
congiunturale difficile. Inoltre,
prendendo in esame le province
con una quota di mercato degli
impieghi delle BCC più alta nel
1998 (anno di inizio dell’analisi),
circa il 45 per cento di queste nel
2009 aveva una crescita del valore aggiunto artigiano superiore
alla mediana. Infine, il lavoro riporta alcuni esercizi di stima che
dimostrano in modo statisticamente solido che gli impieghi
erogati dalle BCC hanno avuto
un effetto positivo sulla crescita
economica locale misurata
come crescita del valore aggiunto artigiano.
L’AVVOCATO RISPONDE
I limiti posti dall’ordinamento
all’uso della proprietà esclusiva in un condominio sono dettati essenzialmente in funzione
del potenziale effetto negativo
e dannoso che detto uso possa
avere sulla proprietà o sui diritti altrui o sulla stessa proprietà
comune a tutti i condomini.
L’art. 1122 c.c. stabilisce, infatti, che “ciascun condomino
nel piano o porzione di piano
di sua proprietà, non può eseguire opere che rechino danno
alle parti comuni dell’edificio”. Secondo dottrina e giurisprudenza costante rientrerebbe così nel concetto di danno
ai sensi della norma esaminata
anche l’alterazione delle linee
architettoniche dell’edificio causata da opere eseguite dal condomino nell’ambito della sua proprietà esclusiva. Con particolare
riferimento all’apposizione di inferriate alle finestre delle singole
unità abitative è stato affermato
dalla giurisprudenza che il loro
montaggio debba ritenersi ammesso qualora non arrechi pregiudizio al decoro architettonico
dello stabile e/o comunque, quando pur arrecandolo, il danno sia
giustificato da esigenze di sicurezza (in quest’ultimo caso sarebbe tollerabile anche un lieve
pregiudizio di rilievo economico
derivante dall’alterazione
architettonica).
Quanto alla necessità o meno
dell’autorizzazione dell’assemblea
condominiale occorre tenere presente che l’art. 1102 c.c. consente al singolo condomino di servirsi della cosa comune (nel caso
di specie la facciata dell’edificio)
“purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri
condomini di farne parimenti uso
secondo il loro diritto”, apportando a tal fine “a proprie spese
le modificazioni per il migliore
godimento della cosa”. In effetti
il codice civile richiede l’autorizzazione assembleare con le maggioranze previste dall’art. 1136,
comma 5 soltanto per le innovazioni ex art. 1120 c.c. e non an-
L’APPOSIZIONE DI
INFERRIATE NEL
CONDOMINIO
che per le modificazioni ex art.
1102 c.c. In linea con i suddetti
principi, pertanto, la Cassazione
ha ritenuto costituire esplicazione
del diritto di comproprietà a norma dell’art. 1102 c.c. e, come
tale, non richiedere la preventiva
autorizzazione dell’assemblea
condominiale l’apposizione di inferriata a scopo protettivo.
Tuttavia, anche alle modificazioni
consentite al singolo ex art. 1102
c.c. si applica altresì il divieto di
alterare il decoro architettonico del
fabbricato, si tratta dunque, in
ultima analisi, di valutare se
l’intervento effettuato nel
caso di specie alteri o meno il
decoro architettonico dello
stabile, tenendo presente che
deve ritenersi lecito il mutamento estetico che non cagioni un pregiudizio economicamente valutabile o che, pur arrecandolo, si accompagni ad
una utilità (quale può essere
quella derivante dalla protezione delle persone o cose da
eventuali intrusioni) la quale
compensi
l’alterazione
architettonica che non sia di
grave e appariscente entità.
Nel posizionare le inferriate,
però, il condomino dovrà tener conto della sicurezza dei
piani sovrastanti. Infatti, se le
stesse vengono realizzate per
linee orizzontali, agevolando
con ciò la salita di malintenzionati ai piani superiori, l’assemblea ne può chiedere la
modifica.
Viceversa, qualora si ritenga
che difettino le condizioni
succitate, l’Amministratore,
previa deliberazione assembleare in tal senso, potrebbe agire giudizialmente ai sensi
dall’art. 1102 C.C.. In linea di
massima se l’edificio in questione non risulti avere particolare valore storico, archeologico od artistico o pregi particolari, è da supporre che il
giudice ritenga legittima
l’apposizione delle inferriate
da parte dei proprietari delle
unità al piano terreno, anche
se non è stata preceduta da
preventiva delibera assembleare (soprattutto se a finestre
chiuse non si vedono).
Si noti che nulla vieta di installare inferriate anche ai piani
superiori al primo, anche se in
questi casi deve essere la natura della costruzione a rendere
plausibile la possibilità di irruzione nell’appartamento (ad
esempio la presenza di sporgenze che ne facilitino la scalata ecc.) altrimenti fra i due interessi in contrasto, quello dell’armonia architettonica della
facciata e quello della sicurezza del privato, prevarrà il primo. Si sottolinea, inoltre, che
se in un verbale assembleare
venisse regolamentata la
posizionatura di inferriate in
relazione al caso specifico di un
condomino, questo costituirebbe un precedente tale da costringere tutti gli altri condomini intenzionati ad installare in u
secondo momento delle inferriate ad uniformarsi al tipo di
grata approvato in assemblea.
Avvocato Serena Baù
I lettori che vogliano
sottoporre domande su
qualsiasi questione di
carattere legale al nostro
avvocato possono inviare
una mail all’indirizzo
[email protected]
o scrivere a “L’avvocato
risponde – Giornale
Altopiano, Via Jacopo
Scajaro, 23 36012
Asiago (Vi)”
l’Altopiano
Sabato 27 ottobre 2012
21
La voce degli 8 Comuni
HOCKEY GHIACCIO - IL PUNTO SUL CAMPIONATO DOPO 11 GIORNATE
Avvio di stagione non facile per la Migross
Comincia a girare la ruota
dell’hockey su ghiaccio
che, archiviato il primo girone d’andata ed intrapreso il cammino del ritorno,
si appresta ad entrare nel
vivo della stagione.
Eh sì perché sin qui le vicissitudini delle dieci protagoniste sono principalmente servite per rodare
gli organici e per capirne
pregi e difetti, limiti e qualità.
E’ sacrosanto che comunque tutto ha il carattere
dell’ufficialità e che sulla
classifica sin qui maturaFoto Paolo BAsso
ta ciascuna delle protagoniste dovrà costruire il proprio futuro ma è comprovato dall’esperienza che i valori espressi a questo punto della stagione non sono
definitivi e che con l’andare delle giornate possono magari, come
spesso è accaduto in passato, essere smentiti o sovvertiti.
Scrivo queste righe alla vigilia di un doppio derby esterno, prima a
Cortina e poi ad Alleghe, che per i colori giallorossi sarà certamente
molto impegnativo ma anche di grande importanza in chiave futura.
Com’è noto la squadra allenata da John Parco non ha ancora potuto
essere schierata a ranghi completi, falcidiata da infortuni e guai soprattutto nel settore difensivo, laddove l’organico ha fin qui vissuto
particolari peripezie ed è tuttora deficitario di due titolari, Dan Sullivan
e Davide Nicoletti. E se per il primo il rientro dall’infortunio alla spalla
che lo tiene fuori da quasi un mese e da sette gare sembra imminente
Prossimi impegni prima della pausa di novembre:
27-10-12 : ALLEGHE – MIGROSS ASIAGO
30-10-12 : MIGROSS ASIAGO – RENON
01-11-12 : VALPELLICE – MIGROSS ASIAGO
03-11-12 : MIGROSS ASIAGO – BOLZANO
Classifica dopo 12 giornate: Valpusteria 33, Valpellice ,
Renon 24, Alleghe 21, Bolzano 20, Migross Asiago
e Milano 15, Val di fassa 13, Cortina 10, Pontebba 5.
e potrebbe avvenire già in questa settimana, la telenovela di Nicoletti
sembra ancora di non rapida né certa soluzione.
Questo tiene ovviamente in apprensione la squadra, la società ed i
tifosi, tutti ad interrogarsi se e quando potranno vederlo scendere in
campo e (i tifosi) alzare i loro cori di sostegno inneggiando quel nome;
anche se la sua lunga assenza pesa sull’economia dell’intero spogliatoio non è certo facile prendere la decisione di sostituirlo né è facilissimo trovare un sostituto, per cui tutto sembra per il momento essere
in standby (almeno ufficialmente) in attesa di, ci si augura, buone
nuove. L’analisi del trascorso è evidentemente condizionata dalle
numerose e pesanti assenze cui la difesa asiaghese ha dovuto
far fronte, sacrificando uomini ad
un ruolo non proprio (leggi i vari
Stevan, Benetti, Borrelli e
Rigoni) per tamponare le falle di
un reparto che ha spesso giocato con due soli titolari.
Al di là dei risultati, molti dei
quali negativi solo per una sfavorevole congiuntura di situazioni, e della classifica non
splendente ma nemmeno particolarmente negativa, quella che abbiamo sin qui visto è una formazione che appare molto unita e
determinata, capace di esprimere coesione ed una voglia comune di essere a disposizione degli
altri per il bene della squadra;
entusiasmo ed impegno, determinazione ed attaccamento alla maglia sono le caratteristiche
più belle viste fin qui. La qualità del gioco, inizialmente piacevole ed arioso, è andata un po’ a scadere proprio in funzione
delle assenze e della fatica supplementare che queste causavano; il rendimento dei singoli è stato condizionato conseguentemente, ma anche da infortuni meno gravi ed appariscenti ma
che hanno pesato sul rendimento di uomini faro (uno per tutti
Ulmer). Insomma questa squadra, per quanto ha fatto vedere finora,
merita decisamente fiducia e sostegno e quando Parco riuscirà ad
avere l’organico al completo e con qualche acciacco in meno potrà
regalarsi e regalare tante belle soddisfazioni.
Cesare Pivotto
I “Vecchi Orsi” ricordano Guido Tessari Giamolo
Ritrovarsi insieme, divertendosi con lo sport che è stato ingrediente fondamentale della propria vita, e soprattutto onorare
in questo modo un amico, un compagno di squadra, un avversario, scomparso troppo presto. E’ questo il succo del Memorial
Guido Tessari “Giamolo” che si terrà nel pomeriggio di sabato 27 ottobre allo stadio del ghiaccio di Asiago. L’inizio del
torneo, che vedrà la partecipazione dell’Asiago Vecchi Orsi, di Alleghe, Varese e Fassa, è fissato alle ore 15.00, slittando
dunque di un paio d’ore sull’orario inizialmente previsto. Dopo il ritrovo e il sorteggio, alle 16 si disputerà il 1° incontro,
tra squadra “A” e squadra “B”; si giocheranno due tempi da 20 minuti senza fermare il cronometro. Alle 17 la squadra “C”
giocherà contro la squadra “D” quindi si disputerà alle 18 la finale per il 3° e 4° posto e alle 19 quella per il 1° e 2° posto.
In sostituzione di una penalità minore (2 minuti) sarà effettuato un tiro di rigore (shotout); saranno vietati i contatti fisici
e non si potranno effettuare tiri alla canadese (Slap Shot). Terminato il torneo, si farà festa con lo Spritz time e poi la cena
tutti insieme al Palatenda dell’Oktober Ghel Fest. S.B.
AI MONDIALI MASTER DI KREMS BUON
11^ POSTO PER ROSANGELA TOPATIGH
Si è disputata dal 17 al 21 ottobre a Krems in Austria l’edizione 2012 del Campionato del Mondo
Veterani di Scherma con la partecipazione di una quarantina di atleti azzurri. Nei cinque giorni di
competizione la Sporthalle della cittadina austriaca ha visto le ottime performance del team azzurro
che ha raccolto svariate medaglie. Il nostro occhio era ovviamente puntato sulla Sciabola Femminile, dove per la categoria “A” scendeva “in pista”
la nostra Rosangela Topatigh.
Sabato 20 l’atleta galliese si è fermata nel tabellone delle 16 ad opera della giapponese Derose (10
a 7), dopo aver saltato il primo turno di diretta
grazie alla 5 vittorie e 1 sconfitta alla fine del
girone. Tutto questo le è valso un
onorevolissimo 11° posto assoluto. Complimenti Rosangela. Al suo ritorno in Altopiano nelle
prossime settimane raccoglieremo le sue impressioni e le sue emozioni dopo l’importante
Rosangela in piena
azione a Krems
esperienza appena conclusa. Cesare Pivotto
CALCIO A 5 SERIE D
SCONFITTA SUL FILO DI LANA A SARCEDO
Buona partita giocata dall’IMMOBILIARE STELLA ASIAGO - Calcio a 5 che, nonostante fosse
priva di vari giocatori infortunati, è riuscita a dare battaglia a Sarcedo, conducendo l’incontro, sul 5
a 4, fino a 10 minuti dalla fine. Un finale di partita, però, da dimenticare per i ragazzi di Rudy Baù, che non
sono riusciti a contenere il forcing finale dei locali, che hanno chiuso la gara con due goal realizzati negli
ultimi minuti dell’incontro. Un vero peccato, in quanto la partita è stata condotta magistralmente dagli
asiaghesi, che non sono riusciti però a concretizzare alcune preziose occasioni per chiudere la partita,
finendo così per essere travolti negli ultimi istanti dell’incontro. Avvio
di campionato, invece, molto positivo per la seconda squadra dell’IMRudy Baù
MOBILIARE STELLAASIAGO - Calcio a 5, impegnata nel campionato provinciale, che lunedì scorso ha vinto 8 a 1 nell’esordio casalingo contro il Torri di Quartesolo. I prossimi appuntamenti casalinghi,
presso la palestra comunale di Via Cinque, sono previsti per lunedì 5
novembre, con inizio alle 21,30, incontro nel quale l’Asiago ospiterà il
N.G.F. Vicenza, e venerdì 9 novembre, con inizio alle 21, per la settima
giornata del girone di andata del Campionato Regionale FIGC - serie
D, occasione nella quale l’Asiago ospiterà il Monte di Malo. Vi aspettiamo numerosi a sostenere i nostri ragazzi.
Alessandro Cunico
Sabato 27 ottobre 2012
l’Altopiano
22
La voce degli 8 Comuni
Volley Asiago Altopiano
Partiti i campionati U16 e U14
Tre vittorie in tre partite per la squadra di Lucio Plebs. Ancora ferma
la 3a Divisione che prenderà ufficialmente il via il 17 novembre.
Il campionato Under 13 AICS comincerà l’11 novembre
Dopo un paio di giornate dall’inizio dei campionati, luci e
ombre sulla nuova stagione
agonistica del Volley Asiago
Altopiano; stagione ancora alle
fasi inziali, dato che solo i due
campionati Under 16 e Under
14 di Federazione hanno effettuato le prime battute di gioco.
Ancora fermo quello di 3a DIV,
che prenderà ufficialmente il via
il 17 Novembre, e il campionato Under 13 AICS con inizio
previsto per l’11 Novembre. Le
luci vengono sicuramente
dall’Under 16 di coach Lucio
Plebs, che in tre partite ha messo a referto altrettante vittorie,
anche se due delle quali piuttosto sofferte e risolte soltanto al
Tie Break. Un bel 3 a 0 quello
maturato in trasferta contro il
Summano seguito da due fati-
cose vittorie ottenute ai danni
del Cogollo (in casa) e dello
Schio (in trasferta). Interessante la prova di carattere delle ragazzine asiaghesi soprattutto in
quest’ultimo match. Sotto di
due set a zero contro le
scledensi, la squadriglia di Plebs
ha tirato fuori tutto il suo carattere e tutto il suo orgoglio
impartendo una autentica lezione di volley alle pari eta’ avversarie pareggiando prima i conti
e spuntandola agevolmente
dopo al Tie Break. Otto punti
in saccoccia che proiettano la
squadra dell’altopiano in seconda posizione a pari merito
con il Cogollo. Interessante sarà
la prossima giornata, che si giocherà tra il 24, 25 e 26 di Ottobre in cui la capolista del Volley
Towers andrà a far visita pro-
prio al Cogollo, mentre l’Asiago
sarà impegnato in casa contro
il fanalino di coda del Robur
Thiene. Le ombre invece arrivano dall’Under 14 che dopo
due match non ha ancora trovato una propria identità. Buono infatti l’esordio in casa nel
derbissimo contro il Cesuna (3
a 0 per le asiaghesi di mister
Lovato) ma amara la sconfitta
maturata, sempre tra le mura
di casa, contro il Summano. La
giovane squadra altopianese (ricordiamo quest’anno al debutto in Federazione) non è parsa
mai all’altezza di poter contrastare un avversario molto ben
disposto nella propria metà
campo e con una notevole sicurezza su tutti i fondamentali.
Molto lavoro da fare per mister
Lovato che ha comunque dalla
sua un buon feeling con le proprie atlete che guida già da due
anni e, soprattutto, dopo un
eccellente campionato Under
13 in AICS l’anno scorso in
cui le asiaghesi si piazzarono al terzo posto. Il prossimo appuntamento per
l’Under 14 è previsto per il
3 Novembre a Zanè contro
la capolista dell’Olimpia,
mentre nel prossimo fine settimana l’Asiago osserverà il
proprio turno di riposo. Ancora in stand by le altre categorie del Volley Asiago,
con in primis, la 3a DIV che
dovrà aspettare fino a metà
Novembre per iniziare i propri confronti con le dirette
avversarie. Ben 4 i gironi del
campionato di 3a DIV quest’anno (A, B, C e D) con la
squadra asiaghese inserita
nel girone C insieme a
Marostica, Povese, Perlena,
Cassola, Towers, Valbrenta,
Poybrex e Nove. 18 giornate per accedere ai play off
che, quest’anno, devono necessariamente essere centrati. La società asiaghese,
dopo due anni di militanza in
questa categoria navigando
sempre in zona di alta classifica, punta decisamente
alla promozione in seconda
DIV. Parecchie le novità in
casa Asiago quest’anno a
partire dall’allenatore: dopo
la lunga parentesi di Munari
e la breve di Cafaro, quest’anno la squadra e’ affidata a Massimo Basso con
l’assistenza di 4 coach:
Plebs, Lovato, Siviero e
Munari che a ruota saranno
sempre presenti sia agli allenamenti che alle partite.
Squadra poi, sotto il profilo
quantitativo, decisamente
potenziata, con 13 ragazze a
roster e probabile turn over.
Dunque un Asiago ben armato che non ha intenzione di
lasciare un centimetro alle
avversarie, anche se poi, si
sa, sarà il campo a sentenziare il verdetto. Spostandoci
ora sul fronte delle Under
13, la ciurma che l’anno
scorso ha spazzato i campi
di battaglia al Mini Volley
AICS si è riversata in blocco in Under 13, con l’ag-
giunta di alcune new entries
che hanno così imposto la composizione di due formazioni: il
Volley Asiago Azzurro e il Volley
Asiago Bianco, entrambe al line
up dell’unico girone di Under
13 insieme a Brogliano,
Antares, Longare e Marola.
Campionato al via Domenica 11
Dicembre con entrambe le
compagini asiaghese impegnate in casa: alle 15:00 il VAA
Bianco affronterà il Longare e
a ruota, alle 17:30, il VAA Azzurro contro il Marola in un pomeriggio, quindi, tutto dedicato alle giovani pallavoliste
asiaghesi. Chiudiamo infine con
il Mini e il Baby Volley, dove
sono ancora aperte le porte delle
due palestre (IPSIA e Elemen-
tari, il martedì e giovedì dalle
17 alle 18) per consentire a
questi giovanissimi atleti (fascia
quarta e quinta elementare per
il Mini Volley e prima, seconda
e terza per il Baby Volley) di
provare a dilettarsi con questo
sport di squadra; ci sarà la possibilità di fare degli allenamenti
di prova per un paio di settimane ancora per tutto Novembre
dopo di che si inizieranno a formare le due squadre per i raggruppamenti AICS che prenderanno definitivamente il via a
gennaio del prossimo anno. Per
qualsiasi informazione ricordiamo l’indirizzo del sito web della società www.volley-asiago.it
dove si possono trovare tutte
le informazioni necessarie.
l’Altopiano
Sabato 27 ottobre 2012
23
La voce degli 8 Comuni
SALTO
Salto e combinata nordica: Cristina Bellante
elogia lo Sci Club Gallio “Qui si può far bene”
Cristina Bellante, dirigente sportiva trentina,
oltre a ricoprire un ruolo importante nell’organigramma dei prossimi Campionati mondiali
delle discipline nordiche “Fiemme 2013”, è
anche la responsabile del settore giovanile salto e combinata nordica della Fisi.
Per residenza, interessi sportivi e professionali
conosce dunque a fondo le due discipline praticate sull’altopiano grazie all’odierno impegno
dello Sci Club Gallio custode di una lunga quanto specifica tradizione.
“Constato con soddisfazione – esordisce Cristina Bellante – come la società del presidente Paolo Pertile
si stia impegnando per il rilancio di salto e
combinata impresa non facile dati i tempi ed
altri problemi connessi e contingenti. Nonostante questo – prosegue- il lavoro che si sta
facendo in altopiano è senz’altro interessante. Daniele Munari è tecnico che crede nei
suoi giovanissimi, che s’impegna e che, quindi, è persona sulla quale la Fisi conta”.
Ed aggiunge: “Al Packstal disponete di un
impianto “medio”, l’Hs 66, prezioso per le
categorie giovanili di cui mi occupo. Un trampolino di questa misura a Predazzo, per esempio, non c’è perciò, come Fisi, terremo conto di questa vo-
Karate – Iniziata la nuova stagione agonistica
BRONZO PER SARA FINCO
ALLA “VENICE CUP” DI CAORLE
Il karate è pratica sportiva
ormai fortemente radicata
anche sull’altopiano grazie
all’Associazione Sportiva Dilettantistica Fuji-Yama
Karate-Do Sette Comuni,
iscritta alla FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta
Karate e Arti Marziali) che è
l’unica Federazione Italiana di
karate ad essere riconosciuta
dal CONI, che a sua volta è
iscritta alla WKF (Word Karate
Federation) unica al mondo ad
essere riconosciuta dal CIO.
Il sodalizio sportivo (che è un
Centro Avviamento allo Sport
CONI cod. WVIAO) affida
corsi ed allenamenti (che quest’anno si tengono presso il
Palazzetto dello Sport –
auditorium di Gallio nei giorni
di martedì e venerdì) all’insegnante tecnico Maestro Marino Rossi (cintura nera 5° Dan
Fijlkam e cintura bianco-rossa
6° Dan per la Libertas) ed ai
suoi collaboratori, Davide Bedin
e Nicola Rossi (cinture nere 3°
Dan) ed Edoardo Rigoni e
Valentina Rossi (cinture nere 2°
Dan). In questi anni i karateka
altopianesi hanno raccolto tanti
successi, allori, medaglie e soddisfazioni ovunque essi siano
andati a gareggiare.
Ed anche questa stagione, appena iniziata, sembra destinata
a veder ancora protagonista il
karate altopianese che già ha
raccolto i primi successi. Sabato 29 settembre a Villaverla
si sono svolte le sessioni
d’esame per le acquisizioni
delle cinture nere e due dei
“nostri” atleti, Matteo De
Pellegrin e Clarissa Ardani,
sono stati promossi al grado di
cintura nera 1° Dan; complimenti! Sabato 13 e domenica
14 ottobre a Caorle si è svolta
la 21^ edizione della “Venice
Cup”, competizione internazionale che da sempre attira i
migliori atleti europei e non,
comprese le squadre dei
gruppi sportivi militari Italiani
e che ha fatto registrare la
presenza di ben 780 atleti provenienti da tutta l’Italia e di
12 team di nazioni straniere
(Croatia National Team,
Luxembourg National Team,
Germany Regional Team,
Austria, Bosnia and
Herzegovina, Repubblica
Ceka, Inghilterra, Portogallo,
Spagna, Algeria, India e
Senegal). Alla luce di questo
agguerritissimo e qualificato
lotto di concorrenti, decisamente positivi i piazzamenti
dei nostri atleti.
Sara Finco (cl. Esordienti/A,
cat. meno 60 kg) è riuscita,
unica, a salire sul podio aggiudicandosi un ottimo bronzo
che, visto il tasso tecnico altissimo della competizione, fa ben
sperare per il suo futuro agonistico.
Molto bene anche gli altri atleti
scesi sul tatami. Sempre nella
classe Esordienti/A ma cat.
meno 53 kg bravissima Susanna Rigoni classificatasi
al quinto posto, mentre
Nicole Rigoni e Lisa
Crestani si sono piazzate al
settimo posto; nella classe
Esordienti/B nei meno 50
kg Francesca Ronzani e
Lara Pozza nei meno 63 kg.
si sono fermate sul settimo
gradino; nelle classi
Seniores, nei meno 84 kg
quinto posto per Nicola
Rossi (fermato nelle semifinali da un nazionale
Bosniaco) e nono per Claudio Pozza, mentre nei meno
63 kg si piazza undicesimo
Davide Bedin (fermato nella
sua marcia ad eliminazione
diretta da un forte portoghese).
Cesare Pivotto
stra particolarità”.
Come vede il futuro delle due
discipline, tre, se vogliamo,
includemdo il salto femminile?
“A livello giovanile stiamo lavorando per allargare la
base dei praticanti ed, in qualche caso, ci stiamo riuscendo. Il settore femminile “va”. La “ripartenza” galliese ci
garantisce di guardare avanti con un certo ottimismo anche in questa specifica “culla”. Se continua così, lo Sc
Gallio è destinato a raccogliere le soddisfazioni che merita. E noi, come Fisi, con loro”.
Renato Angonese
Scacchi
Strepitoso successo per la tappa
lusianese del XV Grand Prix
Domenica 14 ottobre a
Lusiana, presso la Palestra
Comunale, si è svolta la 2^
tappa del XV Grand Prix
del Veneto con Tornei A e
B per Under 16 e Torneo
Open aperto a tutti. La
partecipazione è stata favolosa con ben 81
scacchisti iscritti e ciò ha
permesso di superare, anche se di misura, il record
della passata edizione che
aveva fatto registrare 80
presenze. La provenienza
degli scacchisti è stata la
più variegata: da Chioggia
e da Vicenza, da
Montebelluna e da
Marostica, da Belluno e da Treviso, da Venezia e da Bassano del Grappa, da Trichiana
e da Dueville, da Thiene e da Mestre oltre
che da Zugliano, Asiago, Gallio e Lusiana.
La giornata, clemente dal punto di vista climatico, ha fatto il resto e la concomitanza
con la seconda giornata della manifestazione “Pomo e Pero” ha permesso agli ospiti
non giocatori di godersi un mix di scacchi,
buona tavola e cultura. Al Torneo B, svoltosi nel pomeriggio, hanno partecipato 23 ragazzini delle categorie giovanili Principianti
e Rondini. Al 5^ posto assoluto (e 3^ delle
Rondini) troviamo il giovane galliese Patrik
Sartori con 4 punti su 6 che scrive il suo
nome negli annali del Torneo. La performance, inoltre, gli vale 3,5 punti promozione alla categoria Gabbiano che, gli auguriamo, possa arrivare presto. Più indietro in classifica troviamo i giovanissimi
Amina e Zakaria El Kaam, Serena e Nicola Villanova tutti di Lusiana. Era la loro
prima esperienza ad un torneo del Grand
Prix ed hanno pagato lo scotto emotivo.
Il Torneo A, che permetteva le qualificazioni alle finali nazionali Under 16 di categoria, ha visto la partecipazione di 30
scacchisti delle categorie Gabbiani, Sparvieri, Falchi ed Aquile ed è stato il torneo
più combattuto in assoluto. Primo della categoria dei “Gabbiani” è risultato il nostro
Andrea Ronzani di Lusiana con 3,5 punti
su 5 e 7^ posto assoluto nella classifica
finale. La performance gli è valsa ottimi
punti promozione per la categoria Sparviero
e, soprattutto, la qualificazione ai Campionati Nazionali Assoluti Under 16 (categoria Allievi) in svolgimento in Piemonte nel
prossimo mese di luglio. Al 10^ posto assoluto si conferma a buoni livelli il lusianese
Lorenzo Scarsella con 3,0 punti su 5 ed al
12^ posto assoluto il galliese Andrea Basso sempre con 3 punti su 5 ma un peggiore Bucholtz rispetto al compagno. Più indietro in classifica i giovanissimi
Mohammed Rabih, Leonardo Scarsella,
Alessandro Tescari e le sorelle Francesca
ed Alessia Broglio.
Al Torneo Open hanno partecipato 28
scacchisti di cui ben 19 Classificati Nazionali (tre CM, sei 1N, sei 2N e quattro
3N). Ottima la qualità di gioco vista sulle
scacchiere durante l’intera giornata di gioco. Anche questo Torneo ha dato al nostro Circolo risultati soddisfacenti. Nel torneo 1N, 3^ nella speciale classifica Under
20, il lusianese Federico Scarsella che continua a mantenere un buon livello di gioco. Solo
al 13^ posto assoluto troviamo il galliese
“Vincio” con 2,5 punti su 5 e più indietro il
“Ciano” ed il “Baschy”, entrambi con 2 punti su 5. Ringraziamo tutti gli appassionati di
scacchi, le Associazioni locali, gli Artigiani, i
Commercianti e l’Amministrazione Comunale che, a vario titolo, si sono adoperati affinché la manifestazione di Lusiana potesse
avere il successo che ha ottenuto.
Giacomo Scarsella
Sabato 13 ottobre 2012
l’Altopiano
24
La voce
voce degli
degli 88 Comuni
Comuni
La
I racconti dei lettori
La mia famiglia: ieri un alveare, oggi piccole cellette
Quando mi capita di andare in ricognizione nella
“caneva” (cantina) della casa dei miei genitori alla ricerca di qualcosa, un martello, un cacciavite o solo per
tuffarmi un po’ nel passato, a volte mi accompagna mia
nipote Alice. La cosa mi fa felice perché le sue domande, la sua curiosità danno fondo alla memoria e inizio
così il gioco dei ricordi con la speranza di trasmetterle
conoscenza di cose, di fatti che stiamo perdendo.
«Zia, cos’è quel quadro mezzo nascosto là in fondo?»
«Oh, quello è il ritratto del bisnonno Federico, il papà
della mamma di mio papà, di tuo nonno Pasquale dunque; quanto tempo è passato da quando troneggiava
imperiosio nella “stua” o tinello della casa del Ferro: ci
han sempre detto che era molto severo e i suoi occhi
incutevano timore anche in foto. Vedi anche ora sembra scrutarci e ammonirci, se non sbaglio stai studiando il Risorgimento, ecco lui è vissuto in quell’epoca, pensa che
la tua bisnonna di secondo nome faceva Italia: altri tempi!»
«Zia, sento spesso nominare gli anni in cui avete abitato al Ferro, me ne parli un po’?»
«Volentieri, io ci ho vissuto solo i primi dodici anni della mia vita
e forse perché ero bambina li ricordo con tanta nostalgia ma
quanto lavoro, quanti sacrifici per i tuoi nonni!»
«Alla solitaria casa del Ferro i tuoi bisnonni erano arrivati nel
millenovecentoventinove dopo aver passato la Grande Guerra,
il profugato, generato sette figli (due femmine e cinque maschi
di cui uno disabile), la divisione dal ceppo originario inevitabile:
troppe le bocche da sfamare, pochi i campi di proprietà da lavorare. Padroni di casa e terreno erano dei signori veneziani e noi
siam stati loro fittavoli per ben quarant’anni ma facciamo un
salto nel tempo a quando tua nonna, mia mamma, entra a far
parte della famiglia pochi anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.»
«Uffa zia, ma erano sempre in guerra una volta?» « Purtroppo
sì e dopo la guerra rimanevano solo dolore e povertà ma torniamo alla nostra storia.»
«Nonno Cristiano e nonna Anna arrivati alla sessantina ormai
avevano esaurito le forze, allora si invecchiava prima, le due
figlie femmine si erano sposate e in casa urgeva la presenza
di un’altra figura femminile con
cinque maschi in casa. Solo tuo
nonno Pasquale aveva la mo- La maggior parte di noi
rosa, la nonna Caterina, e così non è più giovane e, forsi affrettarono le nozze. Ci pensi se per questo, un po’
arrivare in una nuova casa poco più assidua. Arriviamo
più che ventenne e trovarsi su- vocianti e allegre, di
bito immersa in una montagna solito siamo donne e al
di lavoro? Sarà stato l’amore, massimo un paio di
saranno stati altri tempi ma per “maschietti” e, spotua nonna non penso sia stato gliandoci, ci scambiamo
proprio facile. Allora ai suoceri le ultime novità. L’amsi dava ancora del voi, non si biente è caldo, lindo, acribatteva nulla, si obbediva e cogliente e la musica
basta, e se il nonno Cristiano ritmata giunge subito
era di pasta buona, la nonna alle nostre orecchie. La
Anna invece, a detta di tutti vasca della piscina di Canove
compresi i suoi fratelli e sorel- non è olimpionica ma per fare
le, aveva ereditato il carattere acquagym va benissimo e se
duro del padre. Era lei il patriar- proprio capita che siamo in
ca di famiglia, teneva ben stret- tante invadiamo una corsia
ti i cordoni della borsa e con del nuoto libero. Oramai non
l’arrivo di mia mamma decise solo fra di noi, ma anche con
solo di comandare e farsi ser- gli istruttori si è instaurata una
certa amicizia e confidenza
vire.»
«Ma quanto grande era la casa per cui spesso ci scappa la
per starci tutti? Una cameret- battuta spiritosa con relativa
ta tutta per te l’hai mai avu- fragorosa risata generale.
L’entrata in acqua è sempre
ta?»
«Scherzi? La casa era si il momento più cruciale pergrande, di giorno si viveva ché il corpo si deve velocenegli spazi comuni, cucina, mente adeguare al lieve cam“stua”, la sera d’inverno si bio di temperatura, ma l’ini-
faceva il filò nella stalla e d’estate si lavorava fino a tardi
giusto in tempo per andare a dormire. Le stanze da letto
erano quattro, la più grande la occupava nonna Anna anche
dopo la morte di nonno Cristiano, con lei dormivano tua zia
Anna e tuo zio Aldo, un’altra era occupata da mio zio Attilio
nel frattempo anche lui sposato, nella più piccola c’era lo zio
Vittorio che, a causa della sua disabilità, ogni tanto ne combinava una delle sue. Tornando alla cameretta tutta mia, io
dormivo in un lettino accanto al letto dei miei genitori e sai
chi dormiva in mezzo a loro? Il tuo papà, ultimo arrivato in
famiglia.» «Mamma mia, chissà che confusione ma i giochi,
le tue cose dove le tenevi?» «Ah, non era un problema: avevo così poco! Fin da piccola però ho sempre amato leggere:
tutto quello che trovavo in casa e i libri della biblioteca scolastica erano i miei giocattoli!»
«Meno male che il fratello più giovane del nonno, lo zio Toni,
è emigrato in Australia se no dove avrebbe dormito con la
sua famiglia?»
«Beh, lo zio Toni è emigrato come tanti perché dopo la guerra
c’era tanta fame e poco lavoro ma se fosse rimasto, stai
tranquilla che un posto lo trovavano: la casa aveva anche il
granaio, oggi è un lusso avere una mansarda! D’estate poi
I MONTI SALTELLANTI
zio degli esercizi ad un ritmo
incalzante spronati dalla musica e dallo scandire dei tempi
dell’istruttore, ci fanno presto
riconciliare con l’acqua.
Come se qualcosa di invisibile
ci spingesse dal basso verso
l’alto compiamo i movimenti
con tale fluttuante leggerezza
ed armonia da sembrare leggiadre farfalle in volo. Non c’è
pausa fra un esercizio e l’altro così che il corpo in incessante moto sembra agire per
conto suo mentre la mente, libera di vagare a briglia sciolta, si rilassa e si rasserena. Le
braccia e le gambe volteggiano senza peso compiendo evoluzioni che
mai avremmo immaginato di essere in grado di
fare sempre allo stesso
ritmo. Poiché le pareti
della piscina sono delle
enormi vetrate, questo
nostro continuo saltellare su e giù provoca un
effetto incredibile: i monti
di fronte saltellano con
noi apparendo e scomparendo come in un gioco a nascondino e non si stancano mai.
E anche alle nuvole accade lo
stesso fenomeno: insieme a boschi e prati si divertono a comparire e scomparire come se
anche a loro piacesse questo
nuovo gioco di volti umani contenti e soddisfatti che sbucano
divertiti da uno specchio d’acqua. La lezione è finita, ci riversiamo sotto le docce calde,
ci rivestiamo più sciolte e più
attive di prima e anche i monti
per oggi hanno finito di saltellare.
Pina Callea
la famiglia aumentava ancora: arrivavano le sorelle della nonna Anna con i figli dalla campagna a
“prendere l’aria buona”, c’erano “le opere”, i lavoranti, assunti nei periodi di grande lavoro; mi ricordo bene dell’ultimo nell’estate del ’69, l’ultima
passata al Ferro: Luigi, un ventenne sardo, spaesato, la prima volta lontano dalla famiglia, a stento
si capiva il suo dialetto mischiato all’italiano, difficile il suo adattamento ma dopo di noi ha trovato
lavoro in pianura e ogni tanto torna a trovarci.»
«Ho poi un bellissimo ricordo di una signora del
padovano di nome Virginia, una vecchietta esile e
dolce che, fin che la salute gliel’ha permesso, passava l’estate da noi; era diventata una seconda
nonna, ci coccolava, ci narrava storie, cosa che
non faceva nonna Anna sempre dura, severa fino
alla morte. A volte mi chiedo se era il suo carattere o se è
stata la vita a renderla così.»
«La casa del Ferro, seppur isolata, è sempre stata piena di
vita, di persone anche tanto diverse tra loro, per molti versi
una scuola ed è per questo che ne parlo sempre volentieri
perché voglio mantenerla viva con i ricordi. Non ho vissuto
male qui in questa casa ai Rigoni, dopotutto è stato un ritorno alle origini, ma il mondo ha preso a correre e tutto è cambiato: le stanze da troppo piene una alla volta si son svuotate. La nonna Anna è morta, accudita in casa fino all’ultimo e
così gli zii; noi fratelli, uno per volta ci siam sposati e il conquistato benessere ha fatto si che ognuno “ndasse star par
conto suo”, ci siam costruiti delle piccole cellette fuori dall’alveare nel quale son rimasti solo i tuoi nonni.» «Beh zia, non
so se mi sarebbe piaciuto vivere così, sono così contenta di
avere uno spazio tutto mio!» «Pur con tutta la nostalgia che
senti nella mia voce, nemmeno io cambierei la mia vita di oggi
con quella di allora ma con la crisi che c’è in giro, mi sa che ci
sarà un ritorno al passato: forse bisognerà tornare agli alveari!»
Francesca Rigoni Nappa
(Racconto premiato al concorso letterario “Longevità e Cultura” della Fondazione Opera Immacolata Concezione)
l’Altopiano
Sabato 27 ottobre 2012
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Edizione chiusa il 12 ottobre alle ore 00.30
COME AFFRONTARE IL DISAGIO
(dal punto di vista delle Forze di Polizia)
Il fatto di cronaca accaduto a Cittadella, che ha avuto come
vittima e protagonista un minore, ha avuto una grande eco, sui
mezzi d’informazione locali e nazionali. E non poteva essere
altrimenti considerate le modalità con cui si sono svolti i fatti.
Non voglio qui, entrare nel merito delle dinamiche famigliari,
tanto meno delle decisioni del Giudice Tutelare in quanto non
conosco, come tutti voi, la situazione particolare di quella famiglia e le cause che hanno portato ad un una situazione che,
comunque la si possa pensare, appare molto confusa, disarmonica
e priva di equilibrio nei rapporti interpersonali.
Guardo la vicenda semplicemente dal punto di osservazione del
mio lavoro e di quello di tanti altri colleghi della Polizia Locale
chiamati numerose volte ad effettuare interventi che ci mettono
vis a vi con il disagio psichico, psicologico e famigliare delle
persone. Molte volte i lettori, come è accaduto recentemente su
questa testata, parlano dei Vigili – ora Polizia Locale – sempre
e solo in riferimento a episodi relativi a sanzioni amministrative
ricevute, al presunto comportamento errato di qualche Vigile,
rivestendo tali episodi di vita quotidiana di un’importanza talmente esagerata da far sembrare che l’unica attività del Vigile
sia solo quella di “fare le multe”
Il mio intervento vuole invece affermare che non è proprio così,
ma che sia la Polizia Locale quanto i Carabinieri, anche quassù
sull’Altopiano sono spesso chiamati ad affrontare vicende analoghe o simili a quelle accadute a Cittadella.
Chi scrive, dopo venticinque anni di servizio, ritiene di aver personalmente affrontato le esperienze più diverse nel campo del
disagio psichico, psicologico e famigliare. In tali interventi ho
sempre adottato alcuni criteri dettati fondamentalmente dal buon
senso: 1) rispetto della persona coinvolta; 2) in caso della presenza di minori predisporre azioni e atteggiamenti di massima
cura e tutela; 3) creazione con la persona di un rapporto di
fiducia e di ascolto; 4) evitare ogni spettacolarizzazione dell’evento evitando del caso l’uso dell’uniforme e di mezzi di servizio. Così facendo, molte volte, pur nella complessità degli interventi, che comportano un notevole dispendio di tempo e di
energie, è possibile comporre situazioni difficili, senza che nessuno se ne accorga, in modo tale che la persona in difficoltà, sia
tutelata al massimo nel suo bisogno di riservatezza e di cura.
Proprio lo scorso anno, il nostro Comando, ha svolto un’attività
di questo tipo, quando un minore, rimasto privo dei genitori, e
raccolto in uno stato emotivo molto alterato, è stato accudito
presso il Comando per un’intera giornata, (era un giorno festivo e non si trovava nessuna istituzione con cui interloquire)
dove a turno i colleghi lo hanno fatto mangiare, giocare e distrarre fino al momento in cui, è stato possibile affidarlo alla
nonna materna, che lo stesso minore, da noi ascoltato, aveva
indicato come la persona con la quale avrebbe voluto rimanere.
Questa si è rivelata nell’immediato la scelta migliore, quella che
ha permesso successivamente, agli organi preposti, successivamente interpellati, di attuare le disposizioni più idonee alla risoluzione del caso. Molti altri potrebbero essere i casi simili affrontati e degni di essere citati, ma non è questo lo scopo del mio
intervento. Ora alla TV tutti, anche coloro che dovrebbero tacere, si sentono in dovere di commentare l’accaduto, di dare ricette o soluzioni con il senno di poi. Credo che, la lunga esperienza
che le forze di Polizia dell’Altopiano e in primis i “Vigili Urbani”
hanno maturato in questi settori molto particolari, e la delicatezza e l’umanità con le quali vengono sempre affrontate tali
problematiche, siano la migliore risposta ai tanti dubbi che la
vicenda di questi giorni ha suscitato.
Andrea Pinaroli Responsabile della Polizia Locale di Asiago
Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta
ANNA PANOZZO
(Zia Anna) Ved. FRIGO
di anni 91
Lascia nel dolore i cari
nipoti e pronipoti e quanti
le vollero bene.
TRESCHE’ CESUNA,
18 Ottobre 2012
FLORA SAMBUGARO
di anni 59
Lascia nel dolore il marito
Gino, le figlie Romina e
Claudia, i generi Luca ed
Emanuele, i nipoti
Vanessa, Thomas, Beatrice, la sorella Rosanna,
i cognati, le cognate, i
consuoceri, i nipoti e
parenti tutti
GALLIO,
23 Ottobre 2012
GIULIANA
ADOMANY
(Ungherese)
Ved. RIGONI
di anni 92
Lascia nel dolore il figlio
Antonio, la nuora Annarita,
le nipoti Elisa, Valentina
e Claudia con i generi, le
pronipoti Noemi e Beatrice
GALLIO,
23 Ottobre 2012
GUIDO BORTOLI
(Capùz)
di anni 79
LUIGI RIGONI
(Gigi Haus)
di anni 68
RUGGERO BAÙ
(ROSE’)
di anni 73
Lascia nel dolore la
cognata Laura, i nipoti
Roberto, Anna e Isabella
con le rispettive famiglie,
la sorella Bruna, il cognato, i nipoti e parenti tutti.
Lascia nel dolore la figlia
Cristina con Ireneo, Eda,
la sorella e il fratello,
Carlo con Maria, la
cognata, i nipoti,
i parenti e amici tutti.
ASIAGO,
23 Ottobre 2012
CANOVE,
15 Ottobre 2012
Lascia nel dolore la moglie
Caterina, i figli Lolita con
Giuseppe, Edmondo con
Luciana, Giuliana con
Daniel, i cari nipoti, la
sorella Gioconda,
i cognati, le cognate, i
nipoti e i parenti tutti.
STOCCAREDDO,
9 Ottobre 2012
Una persona straordinaria
VITTORIA
DAL SASSO
ANTONIO RIGONI
NAPPA (DEL FERRO)
di anni 87
Lascia nel dolore la moglie
Lucia, i figli Alba,
Adriana e Gianni, i generi,
i cognati, i nipoti
e parenti tutti
ASIAGO,
16 Ottobre 2012
LUIGI CAPRIZ
di anni 66
Lascia nel dolore la
mamma Antonietta,
la moglie Paola, i figli
Federica e Ivan,
i parenti e amici tutti.
ROTZO,
18 Ottobre 2012
Tu hai superato tutti noi per
umiltà, semplicità, generosità, nobiltà d’animo, per la tua
spontanea gentilezza, per
l’acutezza del tuo impegno,
per l’infinito amore per la tua
famiglia e per il lavoro.
Noi tutti TI chiediamo scusa perché non siamo stati
capaci di ricambiare, neppure in minima parte, quanto
TU, a piene mani, hai dispensato ogni giorno a tutti.
I fratelli: Rosa, Giancarlo,
Inviate il ricordo dei
vostri cari all’indirizzo
e-mail
[email protected]
Aldo, Titta con Cristina, Bruno con Mara, Mario con Guja
e Maria, i nipoti e le loro famiglie.
Un ringraziamento particolare al Dottor Maurizio
Ferracin, ai medici e al Personale dell’Ospedale e del
Distretto di Asiago, a Laura,
a Viky, a Gigliola, ad Artemio,
ad Alessandra e a Desy.
Asiago, 23 ottobre 2012
oppure tramite posta
indirizzata a:
l’Altopiano via
J.Scajaro 23 Asiago
(inserzioni gratuite)
Hockey Inline
Sabato 27 ottobre 2012
l’Altopiano
26
La voce degli 8 Comuni
a cura di Giovanni Dalle Fusine
Da sabato 27 ottobre a venerdì 9 novembre
Il 27 ottobre è il 301º giorno del calendario gregoriano. Mancano 65 giorni alla fine dell’anno
Sabato 27 ottobre S. Fiorenzo
Domenica 28 SS. Simone e Giuda
Lunedì 29 S. Massimiliano
Martedì 30 S. Germano
Mercoledì 31 S. Lucilla
Giovedì 1 novembre Tutti i Santi
Venerdì 2 Comm. Defunti
Sabato 3 S. Silvia
Domenica 4 S. Carlo
Lunedì 5 S. Zaccaria
Martedì 6 S. Emiliano
Mercoledì 7 S. Ernesto
Il giorno dei morti, di
William-Adolphe
Giovedì 8 S. Goffredo
Bouguereau, 1859
Venerdì 9 S. Oreste
1 novembre: il sole sorge alle 6.45; tramonta alle 17.06. Nel corso del
mese le giornate si accorciano di circa 58 minuti per una località alla
latitudine media italiana.
Proverbi di questo periodo: -Trenta dì conta novembre, con april,
giugno e settembre; di ventotto ce n’è uno tutti gli altri ne han
trentuno. - Novembre va in montagna e abbacchia la castagna. Novembre vinaio. -Il mese di bruma (cioè novembre), dinnanzi mi
scalda, e di dietro mi consuma. -Se di novembre non avrai arato
tutto l’anno sarà tribolato. -Se di Novembre tuona l’annata sarà
buona. -Novembre bagnato, in aprile fieno al prato. -La neve di
novembre fa bene alla semente. - Novembre gelato addio seminato.
- Prima o dopo i Morti la burrasca è alle porte. -Per i Morti la neve
negli orti.
Novembre è l’undicesimo mese dell’anno secondo il calendario
gregoriano ed il terzo ed ultimo mese dell’autunno nell’emisfero
boreale, della primavera nell’emisfero australe, conta di 30 giorni e
si colloca nella seconda metà di un anno civile. Dal latino novem,
“nove”, perché era il nono mese del calendario romano, che iniziava con il mese di marzo. Fino al 470 a.C. era seguito da Maglio, mese
di caccia imperiale, tradizione adottata dall’impero Romano d’Oriente secondo la cultura longobarda.
La Commemorazione dei defunti (in latino Commemoratio Omnium
Fidelium Defunctorum, ossia Commemorazione di Tutti i Fedeli
Defunti), è una ricorrenza della Chiesa cattolica. Era anticamente
preceduta da una Novena e celebrata il 2 novembre di ogni anno.
Nel calendario liturgico segue la festività di Ognissanti, che ricorre
infatti il 1º novembre. Nella forma straordinaria del rito romano era
previsto che nel caso in cui il 2 novembre cadesse di domenica, la
ricorrenza sarebbe stata celebrata il giorno successivo, lunedì 3
novembre. In Italia, benché molti lo considerino come un giorno
festivo, la ricorrenza non è mai stata ufficialmente istituita come
festività civile. Curiosità della ricorrenza: in Ungheria gli orfani vengono invitati a passare la giornata con una famiglia. Al termine
vengono regalati loro dei giocattoli e dei dolci; in Messico è ancora
consuetudine preparare l’altare dei morti, tale manufatto viene arricchito con immagini del defunto, una croce, un arco e incenso.
Ciò in quanto il credo popolare pensa che, durante tale giorno, lo
spirito dei defunti vengano a trovare i loro cari. Tale altare servirebbe a favorire tale ritorno.
Il santo: 28 ottobre santi Simone e Giuda. Il primo era soprannominato
Cananeo o Zelota, e l’altro, chiamato anche Taddeo, figlio di Giacomo. Nei vangeli i loro nomi figurano agli ultimi posti degli elenchi degli
apostoli e le notizie che ci vengono date su di loro sono molto scarse.
Di Simone sappiamo che era nato a Cana ed era soprannominato lo
zelota, forse perché aveva militato nel gruppo antiromano degli zeloti.
Secondo la tradizione, subì un martirio particolarmente cruento. Il suo
corpo fu fatto a pezzi con una sega. Per questo è raffigurato con
questo attrezzo ed è patrono dei boscaioli e taglialegna. L’apostolo
Giuda Taddeo fu spesso confuso con l’omonimo traditore, omonimia
che gli costò una scarsa devozione popolare nel Medioevo (rinvigorita soltanto in alcune aree geografiche) e un leggero cambiamento
del suo nome nella narrazione evangelica. Nel Vangelo secondo
Matteo e nel Vangelo secondo Marco, infatti, l’apostolo non è chia-
Dalle ore 8.45 di sabato 27 ottobre
alle ore 8.45 di sabato 3 novembre
CANOVE: Farmacia del dr. Leonardo Bosio
Via Roma, 33/a
ENEGO: Farmacia della dr.ssa Givanna Gabrieli –
Piazza del Popolo, 16
Dalle ore 8.45 di sabato 3
alle ore 8.45 di sabato 10 novembre
ASIAGO: Farmacia Chimica Bortoli sas del dr.
Vittorino Ballici Molini – Piazza II° Risorgimento
mato col nome di Giuda bensì con quello di Taddeo, che in qualche
manoscritto riceve la forma di Lebbeo il cui significato è comunque
simile, essendo Taddeo un appellativo derivato dall’aramaico taddajja
(petto) e Lebbeo da libba, cioè cuore. Equivarrebbe in entrambi i casi
a “uomo dal grande cuore” cioè coraggioso. Se questo coraggio fosse una caratteristica del temperamento del santo non c’è dato saperlo
poiché gli evangelisti usano questo appellativo solo per evidenziare
la differenza fra il Giuda “dal grande cuore” e il Giuda traditore. Come
Simone, egli è venerato come martire, ma non sono note le circostanze
della sua morte. Secondo gli Atti degli Apostoli, però, egli risorse, e
questa è la gloria maggiore dell’apostolo e di ogni discepolo di Gesù.
Nel film Gli Intoccabili, Jimmy Malone porta sempre con sé una
medaglietta di San Giuda, patrono delle cause perse (“e dei poliziotti”,
aggiunge Jim).
I dolci…. dei Morti. I primi freddi hanno il profumo di caminetti accesi
e fanno venir voglia di assaggiare il Pan dei Santi da provare visitando le campagne senesi o, accompagnati da Vin Santo e da memorie di
tempi lontani, il Ciaccino, una schiaccia arricchita ottenuta aggiungendo al tradizionale impasto del pane toscano il sale, il pepe, l’olio, lo
strutto, le noci tritate e l’uva passa, prodotto a Civitella Marittima, in
provincia di Grosseto. Nella tradizione popolare, le anime dei defunti
tornano dall’aldilà ed i dolci dei morti simboleggiano i doni che portano dal cielo e, contemporaneamente, l’offerta di ristoro per il loro
viaggio. Un modo per esorcizzare la paura dell’ignoto e della morte.
Nasce così la tradizione culinaria della Festa dei Morti. In giro per
l’Italia sono tanti i dolci tradizionali che si preparano per la commemorazione dei defunti. I “seni della Vergine” sono dolci tipici siciliani a
forma di mammelle, ripieni di zuccata al gelsomino, insieme alle “mani”:
un pane ad anello con un unico braccio che unisce le due mani. “Le
dita di Apostolo”, dolci di pasta di mandorle farciti con marmellata di
cedro, ricordano la forma delle dita di una mano e si preparano in
Calabria. I “cavalli” sono grandi pani a forma di cavallo che si cucinano in Val Passiria (Alto Adige).
Le fave, ingredienti: Ingredienti: Farina 200 gr, Zucchero 100 gr, Mandorle dolci 100 gr, Burro 30 gr. Un uovo, essenza di scorza di limone,
oppure di cannella, o d’acqua di fior d’arancio. Preparazione: sbucciate le mandorle e pestatele con lo zucchero. Mischiate il composto
con la farina e gli altri ingredienti. Lavorate l’impasto fino ad ottenere
una pasta morbida. Modellatela a forma di piccole fave. Disponete il
tutto su una teglia da forno precedentemente imburrata e spolverizzata
con la farina. Dorate con il tuorlo d’uovo e infornate per circa 20
minuti a 160°.
Successe come oggi, ma tanti anni fa. 91 anni fa nasceva Mario
Rigoni Stern. Nato all’interno di una famiglia numerosa, trascorse
l’infanzia tra le montagne dell’Altopiano di Asiago. Nel 1938 si iscrisse alla Scuola Militare di Alpinismo di Aosta, quindi partecipò come
alpino alla campagna di Russia durante la seconda guerra mondiale.
Da questa tragica esperienza nacque il suo primo romanzo “Il sergente nella neve” fatto pubblicare nel 1953 da Elio Vittorini, testimonianza
della ritirata degli Italiani in Russia. Dopo essere stato prigioniero dei
Tedeschi, tornò in patria nel 1945 e trovò lavoro presso il catasto
comunale di Asiago dove fu impiegato fino al 1970, da quel momento
si dedicò completamente alla scrittura. In Mario Rigoni Stern la
memorialistica di guerra trovò un grande rappresentante che fu in
grado di coinvolgere i lettori attraverso la testimonianza personale e
la descrizione dei rapporti umani e della solidarietà che nascono
dalla tragedia della guerra. Allo stesso filone, che lo rese famoso nel mondo, appartengono le opere “Quota Albania” (1971) e
“Ritorno sul Don” (1973). Alla sua terra natia furono ispirati “Il
bosco degli urogalli” (1962), la “Storia di Tonle” del 1978 che
ricevette il premio Campiello e “Le stagioni di Giacomo” del
1995. Negli anni Sessanta scrisse il soggetto del film di Ermanno
Olmi “I recuperanti” ispirato alle vicende degli abitanti di Asiago
dopo la Grande Guerra. Dopo lunga malattia si spense all’età di
ottantasei anni il 16 giugno 2008. Per espressa volontà dell’autore i suoi funerali si svolsero in forma strettamente privata
senza la presenza delle autorità. Nella piccola cappella di Asiago
erano presenti poche persone oltre la moglie Anna, i tre figli, i
due nipoti ed il fratello Aldo.
ARIETE
Fidatevi del vostro intuito per riuscire a imboccare la strada più adatta per ottenere un
vantaggio: nell’amore aprite sinceramente il
cuore, magari con una iniziativa coraggiosa, a
chi sentite più affine, anche se non si è fatto ancora vivo. Nella vita
di coppia non sono esclusi sviluppi piacevoli, seppur impegnativi, da favorire con un gesto simbolico.
TORO
Avete ben chiaro quello che volete e il destino vi concede di
prendere iniziative coraggiose, sia nell’amore che nel lavoro. Scegliete con realismo ciò che più vi è necessario e procedete sicuri.
Non vi mancherà occasione per ottenere una bella soddisfazione:
non tiratevi indietro in un confronto che potrà essere vincente e
gratificante.
GEMELLI
Un momento di incertezza servirà a farvi modificare un progetto
ambizioso che richiede un’analisi più attenta: se si tratta di vacanze costose è il caso di pensarci un po’ su e di usare prudenza,
specialmente se avete già sostenuto una spesa extra di recente.
L’amore non delude: se il partner ha già dimostrato di meritare la
vostra fiducia, affidatevi a lui.
CANCRO
Se avete voglia di novità, guardatevi attorno con il sorriso. L’amore, se siete già in coppia, può restituirvi gioie che credevate ormai
irraggiungibili. Se invece siete single, apprendete l’arte dell’ottimismo: c’è di certo qualcuno che anela a un incontro con voi. Giove
e Venere, però, consigliano di attendere con pazienza il momento
giusto.
LEONE
Nettuno in aspetto favorevole rispetto al vostro segno vi consente un atteggiamento ottimistico che può rendere più piacevoli i
progetti a breve, soprattutto se si tratta di una vacanza bella, anche se un po’ costosa. Nell’amore potete contare sull’affetto sincero del partner, che non attende altro che un cenno da parte
vostra per compiacervi.
VERGINE
Se non ve la sentite di assumere impegni troppo onerosi per le
vostre finanze vi converrà controllare nei dettagli un progetto di
vacanza che si annuncia piacevole ma costoso, ridimensionandolo almeno in parte. Nell’amore, Saturno vi spinge ad atteggiamenti
severi, talvolta eccessivi. Siate comprensivi con chi vi sta vicino,
accettandone anche le ombre.
BILANCIA
Il successo è a portata di mano, e potete averne una dimostrazione
sia nell’amore che nel lavoro, purché vi sappiate accontentare di
un riconoscimento promettente, non tanto per il presente, quanto
per il prossimo avvenire. Negli affetti sono possibili piacevoli novità, da favorire con una maggiore apertura sociale, per ampliare la
vostra cerchia di amicizie.
SCORPIONE
Vi converrà alzare la guardia nei rapporti di lavoro e di soldi: a
causa di una vacanza di lusso (che vi costerà più del previsto)
rischierete infatti di destabilizzare il bilancio domestico. Per fortuna Mercurio vi assicura un’ottima capacità di valutazione, che alla
fine vi consentirà di evitare gli eccessi e di guardarvi attorno con
ottimismo.
SAGITTARIO
In vista di una vacanza serena, sarà bene accettare un punto di
vista diverso dal vostro, anche solo per compiacere un partner
esigente, che vi compenserà con tutto il cuore di ogni più piccolo
sacrificio. L’amore riprenderà il posto che gli spetta nella vostra
vita quotidiana, che potrebbe rendere più piacevole assieme a un
partner che merita tutta la vostra fiducia.
CAPRICORNO
Come al solito la fretta è la vostra peggior nemica: affrontando con
pazienza e minuziosa attenzione un ostacolo imprevisto sarete in
grado di superarlo senza neanche troppo sforzo. Nella vita di relazione date più spazio al partner, che saprà ricompensarvi di un
piccolo sacrificio. Una dimostrazione pratica del vostro assetto
sarà determinante.
ACQUARIO
Per superare i dubbi che nutrite in questo momento, accettate un
saggio consiglio. Se nell’amore vi sono tensioni evitate poi le
discussioni, che finirebbero con il peggiorare l’atmosfera di insicurezza. Agite invece con generosità, offrendo al partner le certezze che desidera. Nel lavoro insistete nell’impegno, anche se vi
costa qualche sacrificio.
PESCI
Per fare centro puntate sulla sincerità. Nell’amore Urano potrebbe
offrirvi novità da non sottovalutare, che dovrete esaminare basandovi sul vostro intuito, ma anche analizzando attentamente i
fatti. Tutto ciò in attesa che Marte all’opposizione lasci il vostro
segno e il superamento di un ostacolo, che per ora resiste, dia il via
a un periodo felice.
I MITICI ANNI 60
Giovedì 1 novembre
SASSO DI ASIAGO:
TOTAL – Via Chiesa
Domenica 4 novembre
CANOVE:
Q8 – Via Roma
Sabato 17 novembre ad Asiago è
in programma la 42^ Festa della
classe 1952, con S. Messa in
Duomo alle ore 18.00 e cena alle
19.30 presso l'Albergo Paradiso.
Iscrizioni da Ada
(cell. 340 7162140) o all'Albergo
Paradiso, tel. 0424 462660
l’Altopiano
Sabato 27 ottobre 2012
I neolaureati dell’Altopiano
Mercoledì 10 ottobre presso l’Università
di Padova (sede di Rovigo) si è laureata Giulia
Forte in Scienze dell’educazione e della
formazione della prima infanzia. Si congratulano
con lei mamma Gianna, papà Giovanni,
le sorelle Glenda e Greta
e le nonne Esterina e Rina
Donata Gerardi è dottoressa in Comunicazione!
TANTI AUGURI DONAAA!!!!!!!
Congratulazioni alla laureata e complimenti alle
sue superamiche che hanno reso la giornata speciale!
Con affetto la tua famiglia
Il 19 ottobre 2012 Alberto Finco ha conseguito la Laurea Magistrale in Ingegneria
Chimica e dei Processi Industriali presso
l’Università di Padova, con votazione 110/
110 e lode. Congratulazioni vivissime per
questo brillante risultato da mamma Giuliana, papà Paolo,
Giulia e dai tantissimi amici che l’hanno
festeggiato!!!
La mamma Angeliana, il
papà Armando, i fratelli,
i cognati, i nipotini Lara
e Alessandro e il
fidanzato Marco si
complimentano con la
neodottoressa in Scienze
Psicologiche Cognitive e
Psicobiologiche
Giulia Panozzo.
La voce degli 8 Comuni
Nicola e la sua
famiglia ringraziano
Sono passati alcuni mesi da
quando Nicola è
stato dimesso,
grazie alla sua
grande forza di
volontà è riuscito superare un
momento tragico della sua
vita. Una storia
di coraggio, ma
anche di amicizia. Un contributo fondamentale va infatti
riconosciuto alla sua compagnia, agli amici di sempre.
Nicola è stato ricoverato a
Vicenza, Bassano, ma è all’ospedale di Asiago dove si
è sentito quasi a casa. Coccolato, spronato e aiutato ad
aprirsi, come conferma la
madre che parla di efficienza, cordialità e calore, un ringraziamento sincero a tutto
il reparto: medici, infermieri,
fisioterapisti, assistenti e tut-
Porcini
da record
Raccolto
eccezionale di
un porcino di
KG 1 e 4 etti,
effettuato sabato
(13-10) nelle
vicinanze di
Luserna da parte
della signora
Maria che ha
superato il
marito Giuseppe
il quale 10 gg fa
ne aveva trovato
uno da 800
grammi.
Agenzia immobiliare
di Asiago cerca
giovane
collaboratore
amministrativo
neodiplomato.
Telefonare al
numero 336308313
VENDO A CONCO UN BOSCO DI
FAGGIO DI 5.400 mq a 300 euro al mq
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di inviare e- mail con nominativo, numero telefonico ed eventuali
esperienze lavorative all’indirizzo di posta elettronica
[email protected]
to il personale
che si è prodigato per questo ragazzo
così energico
anche nel dolore. Nicola
ha avuto al
suo fianco anche l’intera
comunità di
Stoccareddo,
un piccolo paese che nei
momenti di difficoltà si stringe intorno a chi ha bisogno,
un sostegno concreto tanto
da produrre un afflusso continuo di visite all’ospedale. Al
momento Nicola sta meglio
ha cominciato a guidare e va
avanti nel suo percorso di
guarigione, la strada è lunga,
ma forse un po’ meno pesante grazie a tutto l’affetto e il
calore che lo circonda.
Giulia Rigoni
27
Buon compleanno alla
nostra piccola Camilla
che il 16 novembre
soffierà sulla sua prima
candelina! Un mondo di
auguri e baci da mamma
Elisa, papà Marco e dai
tuoi nonni, zii e cugini.
Ricordando i bei tempi,
in una bella serata a Valformica…
Ci volevi tu dall’Australia, Antonella, per farci organizzare
una bellissima serata come quella trascorsa al Rifugio
ValFormica tra ricordi, tantissime risate, e una “mangiata”
eccezionale! Grazie per averci portato, come sempre, la tua
contagiosa allegria. Sperando non passino troppi anni prima
di poterci rivedere, ti auguriamo un buon ritorno a Melbourne
con Antony, Eric ed Emma. Dal gruppo delle ex “No picked
flowers” e… accompagnatori!
60 ANNI DI VITA INSIEME
Giulia Canalia e Alfredo Rossi si sono sposati il
25 ottobre 1952 e festeggiano quest’anno i 60 anni
di matrimonio. Un augurio speciale per questo traguardo importante. Vi vogliamo bene, Maria Grazia,
Antonio, Carlo, Filippo e Matteo. Auguri di buon compleanno ad Alfredo che il 22 ottobre compie 91 anni!
Sabato 27 ottobre 2012
l’Altopiano
28
La voce degli 8 Comuni
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