EVENTI Turismo invernale Unione dei Comuni ASIAGO GALLIO
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EVENTI Turismo invernale Unione dei Comuni ASIAGO GALLIO
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI l’Altopiano La voce degli 8 Comuni pag.10 www.giornalealtopiano.it ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” N. 384 - ANNO XIV - EURO 1,50 I SAPORI DELLA TRADIZIONE SABATO 27 OTTOBRE 2012 Tanto hanno chiesto al Comune le società immobiliari interessate al piano urbanistico attuativo denominato “Ambito A – Colonie”. “Una cifra esosa – dice Andrea Gios – ora nomineremo due nostri periti con i quali valutare tutti i dati. Vogliamo arrivare quanto prima in giudizio” EVENTI Unione dei Comuni La Regione aiuta i Mondiali Masters e stanzia un contributo per l’evento del 2013 I sindaci di Gallio e Foza replicano alle critiche: “Il super Comune altopianese non si crea dall’oggi al domani” ASIAGO Pagina 4 Al via un intenso autunno culturale Pagina 3 Pagina 10 Turismo invernale ROANA Un tavolo di lavoro creato per salvare le scuole della Riviera Intervista con Mario Timpano “Paghiamo lo scotto di una scarsa lungimiranza” Pagina 5 GALLIO Pino Rossi risponde agli ex amministratori: “Rimostranze incomprensibili” Pagina 12 Pagina 11 Pagina 4 Pagina 3 SPORT Grafica Altopiano Guarda come tiraduno le pecore! Ad Asiago quattro giorni dedicati allo sheepdog Pagina 8 IMU: le seconde case sono le più tartassate Le quote in Altopiano vanno dal 9 al 10,6 x mille Pagina 15 L’Altopiano in crociera Un’esperienza da…ripetere Sabato 27 ottobre 2012 l’Altopiano 2 La voce degli 8 Comuni ASIAGO Un risarcimento di quattordici milioni di euro Tanto hanno chiesto al Comune le società immobiliari interessate al piano urbanistico attuativo denominato “Ambito A – Colonie”. “Una cifra esosa – dice Andrea Gios – ora nomineremo due nostri periti con i quali valutare tutti i dati. Vogliamo arrivare quanto prima in giudizio” Quasi quattordici milioni di euro! A tanto ammonta la richiesta di risarcimento presentata al Comune di Asiago dalle società Villa Rossi, IV Novembre, Asiago 3 Emme. Il giorno 8 ottobre è stato notificato al Comune di Asiago il ricorso al TAR del Veneto, con il quale le società interessate al piano urbanistico attuativo denominato “Ambito A – Colonie” hanno chiesto i danni per la mancata approvazione, da parte dell’amministrazione comunale, dello strumento attuativo, avvenuta con la deliberazione del consiglio comunale n. 33 del 18 set- tembre 2007 e ribadito con la deliberazione n. 44 del 31 ottobre 2008. La prima deliberazione, come è noto, ha dato il via ad un complesso iter giudiziario, che si è concluso con la sentenza del Consiglio di Stato n. 3033/2012, la quale, in sostanza, ha dato torto all’amministrazione comunale, annullando le due deliberazioni. È da questa sentenza che nasce la richiesta di risarcimento, presen- tata in un corposo documento di circa cento pagine. Più volte, nel testo del ricorso, si parla di “danni ingiusti derivati dall’illegittimo eser- cizio dell’attività amministrativa da parte del Comune di Asiago”. “Quella condotta dall’amministrazione asiaghese – si sottolinea ancora nel ricorso – è una battaglia politica condotta al di fuori dell’ambito della legalità al solo fine di impedire in qualsivoglia modo la realizzazione della volumetria prevista dallo strumento urbanistico generale adottato dalla “avversaria e avversata” parte politica nel 1995. Anche il PAT è stato voluto con questo obiettivo ad opera di un comune che considera una “fortuna” che le volumetrie previste dal P.R.G. non siano realizzate”. Per il calcolo della cifra risarcitoria si tiene conto delle spese di progettazione già sostenute dalle società immobiliari, del mancato profitto e della mancata valorizzazione immobiliare, della perdita del prezzo delle aree legata all’approvazione del PAT. Tutte le cifre sono allineate cronologicamente al 2007. In particolare: la società Villa Rossi ha chiesto in tutto 4.488.934,95; la società IV Novembre 7.264.440,94; Asiago 3 Emme 2.075.752,11. Totale 13.839.128,00. Va precisato che la richiesta di risarcimento non è stata presentata dalla totalità dei proprietari dei terreni interessati alla lottizzazione “Ambito A – Colonie”: infatti i ricorrenti (Villa Rossi Srl, IV Novembre Srl e Asiago 3 Emme Srl) sono proprietari del 90,68% delle aree interessate. “La somma richiesta è decisamente rilevante e appare eccessiva – ha commentato il sindaco alla notifica della richiesta danni - l’amministrazione comunale risponderà in sede di giudizio, contrapponendo una valutazione basata su criteri oggettivi e trasparenti, che tengano conto della realtà, anche alla luce della grave crisi economica che purtroppo stiamo attraversando e che in tutta Italia (per non dire in tutta Europa) ha ripercussioni fortemente negative anche sul settore dell’edilizia. Possibile che solo Asiago sia un’isola felice in questo settore?” “La richiesta di danni – continua poi Gios - si basa sul presupposto, tutto da verificare, che gli edifici e le unità immobiliari previsti dal piano di lottizzazione fossero stati interamente realizzati e venduti entro il mese di ottobre dell’anno 2010 (ipotesi altamente improbabile, sulla base dei risultati emersi da un’analisi del mercato locale e nazionale). Nel nostro comune ci sono piani di lottizzazione o piani attuativi urbanistici, approvati prima del settembre 2007 (data in cui il consiglio comunale ha negato l’approvazione dello strumento urbanistico oggetto della contesa giudiziaria), che non sono ancora stati portati a termine, all’interno dei quali residuano aree non sviluppate pur avendo titolo per iniziare la costruzione di condomini. Infine bisogna chiedersi quanti edifici o appartamenti costruiti negli ultimi anni (con agibilità dal 2007) non sono ancora stati venduti: a luglio 2011 l’invenduto di appartamenti nuovi ad Asiago risultava pari al 56,6% della totalità degli edifici realizzati”. “Chiaro che – conclude Andrea Gios - intendiamo verificare tutti i dati con grande attenzione e con l’aiuto e la consulenza di esperti in materia, che verranno nominati in accordo con i legali che ci assistono. Gli incarichi non potranno essere affidati prima di gennaio 2013, per problemi di bilancio, ma è nostra intenzione arrivare quanto prima in giudizio”. Stefania Longhini Sabato 27 ottobre 2012 Per i Mondiali Masters di sci nordico “Asiago 2013” arriva un cospicuo contributo dalla Regione che ha stanziato 70 mila euro per la manifestazione internazionale programmata per il prossimo febbraio. “Un grazie va a tutta la giunta regionale – sottolinea l’assessore allo sport del Comune di Asiago Franco Sella – e in modo particolare all’assessore Marino Finozzi che, nonostante il momento di crisi è riuscito a reperire questi fondi da destinare a questo appuntamento. Finozzi, da sempre vicino al nostro comune, soprattutto all’assessorato allo sport, fin da subito ha creduto in questo evento turisticosportivo considerandolo importante non solo per il nostro territorio ma per tutta la Regione”. “Con i Mondiali Masters – continua Sella – l’Altopiano sarà per una settimana al centro del mondo. Gli oltre 1200 atleti già iscritti alla competizione, qui arriveran- l’Altopiano Un cospicuo contributo dalla Regione per i Mondiali Masters di sci nordico Per l’evento turistico-sportivo del febbraio prossimo sono stati stanziati 70 mila euro no in quello che può considerarsi il paradiso dello sci nordico e potranno toccare letteralmente con mano la nostra offerta che, in questo settore ma non solo, è decisamente di qualità”. “Colgo l’occasione – aggiunge poi l’assessore Franco Sella – per fare un ringraziamento a tutti coloro che in vario modo e a carattere totalmente gratuito, stanno lavorando per la preparazione di questo evento. Ringrazio Alessandro Rigoni, presidente del Comitato organizzatore, il vice presidente, nonché presidente del GSA Fabrizio Dalle Ave e Sergio Rigoni, presidente dell’Unione Sportiva Asiago Sci, e tutti coloro che non appaiono e si danno da fare nell’ombra perché tutto riesca al meglio”. Il livello dell’evento è elevatissimo, conferma ne è che il testimonial ufficiale è il più grande campione di sci di fondo di tutti i tempi, Bjorne Dahelie. Le eccellenze organizzative tutte Made in Italy o, meglio, made in Altopiano sono state presentate nei giorni scorsi in Austria, a St.Ulrich Am Pillersee da parte del Comitato Organizzatore. “Nell’ambito della convention mondiale della Wma, la World Master Association, racconta il presidente Alessandro Rigoniabbiamo spiegato come l’Italia si prepara a gestire, con il suo stile, questo evento; il nostro Paese per questa occasione è sotto doppia osservazione essendo una meta che ha una sua attrattiva straordinaria, riconosciutaci da tutto il mondo in maniera univoca, Il Comune di Asiago ripropone la Carta Famiglia Anche quest’anno il Comune di Asiago ha deciso di attivare la Carta Famiglia ovvero una agevolazione pensata per sostenere le famiglie con almeno tre figli a carico non maggiorenni, gli ultra 65enni, le famiglie composte da un solo genitore con due figli e i nuclei famigliari con Isee inferiore a 18.000 euro. La tessera prevede la riduzione di costi e tariffe per l’acquisto di beni e la fruizione di servizi importanti nella vita familiare. Il beneficiario di Carta famiglia è il genitore in possesso di determinati 3 La voce degli 8 Comuni requisiti che la può richiedere durante tutto l’anno. “I benefici ottenibili con la Carta Famiglia – spiega l’assessore alle politiche sociali Diego Rigoni - sono agevolazioni e riduzioni di costi e tariffe di beni e servizi. Ad esempio sconti su acquisto di alimentari o vestiario o articoli per la casa, la persona, ma anche su giochi per i piccoli e molto altro. Abbiamo affisso in città molti manifesti che pubblicizzano l’iniziativa e in più abbiamo dotato gli esercizi commerciali di una vetrofania da esporre sulle vetrine del negozio aderente che così è subito riconoscibile. Infine abbiamo stampato mille pieghevoli con i nominativi dei negozi che hanno aderito con una breve descrizione di quello che vendono e che abbiamo distribuito ovunque. Colgo qui l’occasione per ringraziare i 46 esercenti che hanno collaborato per il buon esito di questa iniziativa”. Chi vuole richiedere o rinnovare la Carta Famiglia deve compilare l’apposito modulo di domanda allegando la documentazione necessaria. Il tutto presso l’ufficio Politiche Sociali di Asiago. dal punto di vista culturale, dello stile di vita e paesaggistico; perciò sappiamo come da un Paese stra- ordinario non ci si può che attendere un’organizzazione analoga”. Stefania Longhini A Bassano lo sciopero delle dipendenti delle cooperative di pulizie ospedaliere Quattro ore di sciopero sono state indette dalle segreterie provinciali di Vicenza della CGIL Filcams e Cisl Fisascat, per protestare contro i tagli dei dipendenti delle Cooperative del settore pulimento dell’Ulss n.6 ospedale di Vicenza e Ulss n.3 ospedali di Bassano, Asiago e relativi distretti sanitari. Le dipendenti operanti presso l’Ulss 3 di Bassano e Asiago sono chiamate a partecipare mercoledì 31 ottobre al presidio che si terrà dalle 9 alle 12 nel piazzale di fronte all’Ospedale di Bassano. Si protesta contro la riduzione dell’orario di lavoro e i licenziamenti previsti entro la fine dell’anno. Riduzioni seguite al ribasso fatto in base di gara dell’ATI, con un taglio di quasi il 30% dei costi. Da quanto ci è dato sapere, da un giorno all’altro, a partire dal 1° di ottobre, sono state quasi dimezzate le ore di lavoro delle dipendenti, che pur di salvare il posto a tutte si sono accordate in tal senso. Ora però si temono i ventilati licenziamenti che dovrebbero scattare a fine anno e che solo per il personale in servizio ad Asiago potrebbero riguardare 5 o più dipendenti su un totale di 17. Ma ci si preoccupa anche per i risvolti che porteranno queste riduzioni, visto che le superfici da pulire non sono modificate e i servizi richiesti analoghi. “Ma in quale mondo viviamo? – si chiedono le segreterie sindacali in un volantino in cui si annuncia lo sciopero spiegandone le motivazioni – E’ insopportabile che si pensi solo a spender meno, che si continui ad aggravare il personale di carichi di lavoro impossibili e si taglino continuamente ore al personale e ora anche il personale stesso; ma quale qualità di servizio si vuole offrire, se gli spazi da pulire sono sempre gli stessi? Per non parlare della ricaduta sui cittadini che usufruiscono dei servizi sanitari, che saranno più esposti a rischi perché si colpisce la pulizia e la sanificazione di ospedali, sale operatorie, sale parto, ambulatori. In ospedale si va per un bisogno primario alla salute o per trovare un ammalato, e si ha dunque il diritto di trovare una qualità del servizio e di assistenza secondo i canoni di una società civile”. Alla manifestazione di protesta di mercoledì 31 ottobre a Bassano sono stati invitati a partecipare anche tutti i cittadini che vogliono chiedere il mantenimento della qualità del servizio ospedaliero, non accettando tagli ai servizi dell’ammalato. Silvana Bortoli l’Altopiano Sabato 13 ottobre 2012 4 La voce degli 8 Comuni TURISMO Turismo invernale: “Si paga lo scotto di una assai scarsa lungimiranza” Mario Timpano: “Aldilà del clima e della crisi, problematiche comuni a tutti, per aspirare a richiamare gli sciatori sulle nostre piste non servono investimenti enormi” Si può ancora sperare in una stagione turistica invernale sull’Altopiano? Gli scettici aumentano, pensando soprattutto all’inverno scorso quando la mancanza di neve ha inferto un duro colpo all’economia turistica della zona. La situazione generale con i cambiamenti climatici e l’innalzamento delle temperature (i ghiacciai sciogliendosi rapidamente fanno sì che fatichino ad aprire anche stazioni sciistiche un tempo sempre in funzione!) e la crisi economica che costringe a rinunciare a molte cose, sembrerebbero far perdere anche le ultime speranze. Per non dire della poca appetibilità che l’Altopiano ha attualmente sotto il profilo dello sci alpino. Aldilà del clima e della crisi, problematiche comuni a tutti, per aspirare a richiamare gli sciatori sulle nostre piste non servirebbero investimenti enormi, ma poche fondamentali cose. Di questo è convinto Mario Timpano, coordinatore dell’A.I.F.A (Associazione Impianti a Fune) di Asiago. “Nell’ ultimo ventennio – commenta Timpano– ci sono state purtroppo pochissima lungimiranza e poca attenzione da parte di tutti: impiantisti, apparato politico, operatori turistici del settore invernale, i quali non hanno compreso che nel breve periodo l’Altopiano non sarebbe più stato concorrenziale, non solo per le stazioni trentine che godono di enormi contributi, ma anche per le altre stazioni invernali dell’alto Veneto. Gli altri si sono nel frattempo attrezzati di nuovi impianti, nuove strutture, in particolar modo dotando le stazioni del necessario innevamento programmato. Senza fiumi, senza bacini dove poter attingere l’acqua per la neve programmata, ora non più contestata dagli ambientalisti, visto che è stato dimostrato che per farla servono solo acqua e freddo e nessun additivo chimico, non si va più da nessuna parte! Non necessitano strutture faraoniche quanto avveniristiche come quelle di cui qualche stazione trentina a noi vicina è dotata, ma quanto meno poter avere provvista d’acqua tale da permettere di innevare non una sola pista, ma quelle che servono per poter soddisfare le esigenze minime della clientela. Non si comprende come mai sia nel bellunese che nel vicino Trentino ogni anno le locali stazioni presentano migliorie, ammodernamenti o nuove strutture. Da noi invece niente. Certamente c’è qualcosa che non funziona!” “E’ mancata una programmazione di territorio – continua Mario Timpano - è mancato il progetto di un tavolo comune tra amministratori, impiantisti, operatori turistici, nessuno escluso. Ognuno ha cercato di percorrere la propria piccola strada con le proprie piccole gambe, rimanendo però fermo sulla strada. Non servono le piste da Coppa del Mondo come qualcuno ancora sogna e fantastica credendo nelle favole, già molto sarebbe che le stazioni dell’Altopiano, quelle superstiti, si adeguassero quanto meno per presentarsi alla clientela un po’ più modernizzate. Nello specifico Melette, Verena e Valmaron dovrebbero avere almeno una seggiovia moderna e veloce, ed urge ampliare i bacini d’acqua per la neve, oggi insufficienti. Anche se la pratica dello sci da discesa comincia a presentare flessioni nelle presenze, sono la vicinanza alla pianura, la morfologia dell’Altopiano e la situazione logistica nel suo insieme, che metterebbero in prima posizione l’Altopiano, preferendolo rispetto ad altre stazioni lontane da raggiungere e dai costi giornalieri divenuti quasi proibitivi. L’esperienza positiva del Kaberlaba, che ha potuto godere di nuove chance una volta avuta l’acqua dal vicino depuratore,in qualche modo lo dimostra. Ormai siamo arrivati al fondo della padella, se non ci si rende conto del lento ma inesorabile declino che il sistema invernale dello sci alpino in Altopiano sta subendo, il passo dalla padella alla brace sarà velocissimo. E rimpiangeremo sempre più i tempi in cui l’Altopiano, 50 anni fa , è stato pioniere nel settore impiantistico con le prime seg- giovie posizionate in Italia, al Kaberlaba e al Pakstall”. “Tra i paradossi – conclude Mario Timpano - il fatto che le malghe delle mucche del vicino Trentino dispongano di acqua e dell’energia elettrica delle reti pubbliche , mentre in alcune delle nostre località sciistiche queste mancano ancora. Infine, per replicare a chi ritiene che con i cambiamenti climatici lo sci da discesa a certe quote sia destinato a morire, chiedo: perché le più note stazioni dell’arco alpino, e anche le meno note, attualmente si stanno potenziando con nuovi impianti e nuove strutture? Non saranno mica tutti fessi? O forse i fessi siamo solo noi??” Silvana Bortoli della classe imprenditoriale, Al contrario della stagione a differenza di altre località, estiva, che grazie alla natudove i comuni sostengono ra, alla storia, la cultura e la le stazioni sciistiche con programmazione di eventi, l’avvio delle pratiche buroriesce a dare buoni risultati, Roberto Rigoni, assessore al Turismo di Asiago, spiega che le amministrazioni stanno cratiche. Le amministraziol’inverno sull’Altopiano si tentando di accedere ai finanziamenti necessari per rinnovare innanzitutto gli impianti ni in questo momento stanpresenta come un’incognita delle Melette e successivamente gli altri comprensori del territorio no lavorando per accedere sempre più grande, a causa a fondi importanti, come le dello stato dell’offerta per lo sci alpino. “Siamo fermi a 50 anni fa – commenta l’assessore la pianura con il pendolarismo che si sviluppa enormemente quando risorse previste dalla legge Brancher, puntando a rinnovare almeRoberto Rigoni – con un’ impiantistica assolutamente c’è tanta neve, il nostro ambiente illuminato dal sole per molte più no gli impianti delle Melette, iniziando così un programma che incommensurabile. Per fare turismo invernale bisogna avere im- ore rispetto ad altre zone, sono elementi che vanno sfruttati. Ma riguardi poi gli altri comprensori operanti nel territorio. Dopo la pianti! Possiamo organizzare tutte le manifestazioni che voglia- senza quell’improcrastinabile sviluppo che da tanto tempo viene bocciatura dei fondi, ci riproviamo quest’anno, con buone posmo, ma con l’arretratezza dei nostri impianti non possiamo parla- richiesto dai nostri turisti, non possiamo pensare di avere un futu- sibilità che le nostre richieste vengano accolte. Senza però ilSilvana Bortoli re di offerta per il turismo invernale. E non possiamo nascondere ro. Abbiamo perso una grande fetta di mercato a favore di località luderci troppo”. le nostre frustrazioni dicendo che possiamo offrire solo il fondo, vicine che, a parte gli impianti, per il quale il nostro è territorio ideale. Il turista cerca impianti pochissimo hanno da offrire rimoderni, efficienti, veloci. Questi, uniti alle nostre straordinarie spetto a noi. Qui sono mancati, risorse, riuscirebbero a farci tornare appetibili. La vicinanza con prima di tutto, gli investimenti “Senza sviluppo, non avremo futuro” Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano 5 La voce degli 8 Comuni ASIAGO L’autunno porta ad Asiago un intenso programma culturale, tra teatro e concerti di musica classica Un autunno culturale intenso sta per prendere il via ad Asiago con la Rassegna Teatrale, il cui apprezzamento è testimoniato dal numero di abbonamenti venduti dopo pochi giorni dall’apertura delle prevendite, alla quale viene affiancato un programma di concerti di musica classica che inizierà il 2 novembre. “Stiamo avendo grandi soddisfazioni da que- Orchestra ste nostre proposte - spiega l’assessore al Turismo e Cultura Roberto Rigoni - visto che in pochi giorni sono stati venduti 120 abbonamenti che la gente ha acquistato prima ancora di conoscere il programma della rassegna Nella programmazione invernale tornano i Giardini di Natale, il Capodanno al Palaghiaccio, Asiago Fiocchi di Luce e Asiago in Mongolfiera Barocca di Venezia stessa. Questo significa che si sta sviluppando una cultura verso il teatro che da noi mancava. In calendario nel periodo autunnale e invernale 11 spettacoli, tutti meritori di premi a concorsi a livello Mercatino di solidarietà Le mamme operose della Scuola dell’infanzia Beata Giovanna vi invitano al Mercatino di solidarietà che si terrà domenica 4 novembre in Piazza II Risorgimento ad Asiago. Vi attendiamo numerosi. nazionale, nel quale è stato inserito anche, il 2 gennaio, un eccezionale concerto con Cristiano Cremonini, tenore di fama internazionale, con ospite Barbara Cola. Completando inoltre un percorso avviato nel 2007 con il restauro dell’organo del Duomo, il 3 novembre inaugureremo con un concerto dell’Ensamble dell’Orchestra Barocca di Venezia il nuovo organo Mascioni della chiesetta di San Rocco, che viene così impreziosita e valorizzata nella sua acustica stupenda per la musica classica. La sera precedente in Duomo San Matteo verrà eseguito il Requiem di Mozart con strumenti originali dell’epoca, a cura dell’Oficina Musicum diretta da Riccardo Favero. Seguiranno altri tre concerti, tra novembre e dicembre. Ricordo inoltre che rimane aperta fino al 25 novembre la mostra I Capolavori dell’Arte presso il Museo Le Carceri, dove la sera del 24 è in programma anche una Cena di Gala durante la quale si parlerà di arte”. Guardando al proseguo della stagione, fino ad arrivare alle proposte per l’inverno, ritornano alcuni appuntamenti consolidati. “Dall’ultima domenica di novembre – continua l’assessore Rigoni – tornano i Giardini di Natale, con 19 casette espositive e una serie di manifestazioni legate al mercatino natalizio. L’accensione dell’albero si terrà come di consueto l’8 dicembre, ed è confermato il Capodanno al Palaghiaccio. Mentre in un’ottica di destagionalizzazione, a febbraio sono previsti Asiago Fiocchi di Luce e Asiago in Mongolfiera. Stiamo elaborando una nuova formula per i Fiocchi di luce, non sarà un concorso e prevederà una serata in concomitanza con la Coppa Karukola di cui ricorre il 50° anniversario, e un appuntamento ai Giardini alle ore 17.30 dove proporremo uno spettacolo piromusicale con suggestive fontane di luce in stile barocco. Pensiamo di programmare la mani- festazione nel week-end precedente Asiago in Mongolfiera, che si terrà dal 9 al 12 febbraio in concomitanza con il Carnevale”. “Vorrei sot- tolineare una positiva novità – conclude Roberto Rigoni – ovvero il fatto che siamo riusciti a dare vita a una programmazione sinergica con Gallio e Roana, che contribuiranno a gestire e sostenere questi eventi”. Silvana Bortoli La Confcommercio chiama a raduno gli associati Il 29 ottobre al Millepini, un momento di discussione e confronto al quale è invitato anche chi non fa parte dell’Ascom e tutti gli interessati alle problematiche legate al turismo territoriale Un momento di confronto divenuto ormai tradizionale quello dell’assemblea delle delegazione comunale di Asiago della Confcommercio che si tiene un paio di volte l’anno, prima della stagione estiva e di quella invernale. “Lunedì 29 ottobre alle 20.30 ci ritroveremo presso il Millepini – dice Angela Carli, presidente della delegazione asiaghese- per discutere i quattro punti all’ordine del giorno che riguardano l’analisi dell’andamento della stagione turistica estiva, la presentazione delle iniziative per l’inverno, l’illustrazione della nuova società consortile, uno “strumento di lavoro” deputato a rappresentare il nostro territorio a cui si sta lavorando da tempo con la collaborazione fra i comuni di Asiago, Gallio e Roana e della quale verranno illustrate scopi e finalità. Infine ci sarà spazio per le “varie ed eventuali”. Queste nostre riunioni, alle quali sono invitati tutti gli operatori del commercio, anche i non associati all’Ascom, e aperte a quanti possono comunque essere interessati alle problematiche legate al turismo territoriale, sono un’occasione per tenerci in contatto, mettere insieme informazioni, raccogliere idee da eventualmente sviluppare insieme. Alla serata del 29 ottobre saranno presenti il sindaco di Asiago Andrea Gios e l’assessore al Turismo Roberto Rigoni. Auspichiamo una numerosa presenza da parte di tutti gli interessati”. S.B. l’Altopiano Sabato 27 ottobre 2012 6 La voce degli 8 Comuni Sono le seconde case le più “tartassate” dall’Imu Le quote in Altopiano vanno dal 9 al 10,6 per mille Sono le seconde case a sopportare il maggior peso dell’Imu sull’Altopiano. L’applicazione dell’imposta municipale unica è sostanzialmente similare su tutto l’arco altopianese con piccole variazioni di aliquote da Comune a Comune. Ovunque però si prediligono le prime case e le attività turistico commerciali, a discapito (per far quadrare i conti) delle residenze turistiche. La suddivisione del saldo dell’imposta prevede che al Comune spetti tutta la quota relativa alle prime case mentre per altri fabbricati e per aree fabbricabili la quota sarà divisa a metà tra Comune e Stato. La raccolta dell’acconto a giugno ha dato uno spaccato delle differenze di popolazione e di numero di seconde case (oltre ad attività commerciali) tra i paesi. Si va dal milione di euro raccolto ad Asiago ai 611 mila euro di Gallio fino ai 61 mila euro di Rotzo. Fondi andati allo Stato a parziale copertura del debito pubblico ridistribuito su tutto l’apparato pubblico. Ora, con la seconda rata, anche i Comuni possono rimpinguare le proprie casse e ricalcolare i piani delle opere. Nel capoluogo altopianese si evidenziano i due estremi con il minimo del 2 per mille applicato alle prime case ed il massimo del 10,6 alle seconde case. Pagheranno il 5 per mille i fabbricati commerciali e artigianali, il 4,6 gli immobili affittati a residenti o quelli di residenti concessi a parenti di 1 grado (in pratica da genitori a figli o viceversa) e l’1 per mille i fabbricati rurali. “Una scelta – spiega il sindaco di Asiago Andrea Gios – a tutela dei residenti e delle attività produttive. Dai nostri calcoli oltre l’80% dei residenti, con l’aliquota del 2 e con le riduzioni, non pagheranno l’Imu mentre i proprietari di seconde case, rispetto all’Ici che già pagavano, l’aumento è del 3 x 1000, cioè di circa 200 euro per 90 metri quadrati”. Anche Roana prevede un’aliquota del 2 per mille per la prima casa ma un 9,4 per le seconde. Le attività produtti- ve pagheranno il 5,6 mentre le abitazioni con contratto concordato (ovvero quello che era la cessione gratuita a famigliari oggi non più consentito) pagheranno il 4,6 per mille. Gallio ha tenuto l’aliquota sia sulla prima sia sulla seconda casa un po’ più alta con un 3 per mille per le abitazioni principali e un 9,6 per le residenze turistiche. Anche Gallio fa una distinzione per le case concesse ai famigliari di primo grado con un’aliquota agevolata del 4,6 così come per le case affittate a residenti con un 5,6 per mille. Aliquota massima invece, ovvero 10,6 per mille, per i locali commerciali chiusi mentre le attività alberghiere e commerciali pagano il 4,6. Per gli altri Comuni invece le cose si fanno più difficili: mancando un gran numero di seconde case o attività produttive, viene applicata un’aliquota più alta sulla prima casa. A Lusiana le abitazioni princi- I docenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore contro la norma della legge di stabilità “L’ennesima prova della contraddizione sussistente tra la proclamazione, a parole, della necessità di investire sull’istruzione come risorsa essenziale per lo sviluppo di un’economia fondata sulla conoscenza e la concreta prassi politica, che, soprattutto negli ultimi cinque anni, ha depauperato, a furia di tagli indiscriminati, la scuola pubblica, compromettendone così la qualità e, talora, la stessa funzionalità”. Così i docenti dell’Istituto d’Istruzione superiore di Asiago definisco la proposta contenuta nel disegno di legge di stabilità; una proposta che stigmatizzano con l’approvazione di un documento in cui, anzitutto, evidenziano come “il personale della scuola stia già contribuendo ai sacrifici richiesti dalla situazione economico-finanziaria attraverso il blocco dei contratti deciso nel 2010 e destinato a protrarsi almeno fino al 2015, con conseguente blocco delle retribuzioni, compresi gli scatti di anzianità”. “Una misura – sottolineano – che comporta una perdita del potere d’acquisto, a causa dell’inflazione, calcolabile attorno al 15%”. In merito all’orario di lavoro, nel documento si evidenzia come non ci siano sostanziali differenze tra i paesi europei per quanto riguarda l’orario di servizio. “Le uniche differenze – si sottolinea - a volte davvero rilevanti, riguardano le retribuzioni. E non sono certo a vantaggio dei docenti italiani”. “Le 18 ore poi – dicono gli insegnanti - rappresentano l’orario di lavoro “frontale” con gli studenti. Ad esse si devono aggiungere quelle che il contratto di lavoro definisce “attività funzionali” all’insegnamento (preparazione delle lezioni, preparazione e correzione delle verifiche, autoaggiornamento…), che i docenti svolgono a casa e che non sono certo quantificabili in meno di (ulteriori) 18 ore settimanali”. “La norma che stabilisce l’aumento unilaterale dell’orario di lavoro di un terzo (6 ore frontali) a parità di stipendio – continuano – è iniqua e destinata soltanto a peggiorare la qualità del servizio scolastico (penalizzando, in particolare, more solito, i soggetti più deboli, e cioè gli alunni disabili) e ad espellere dalla scuola tra i 20.000 e i 30.000 docenti precari, rendendo risibile l’enfasi roboante posta dal ministro sul nuovo concorso per l’assunzione di poco più di 11.000 docenti”. In segno di protesta, i docenti dell’Istituto di Istruzione superiore di Asiago proclamano dunque il blocco di tutte le attività non obbligatorie (progetti del POF, figure strumentali, uscite didattiche, viaggi d’istruzione...) finché il Parlamento non stralcerà la norma stessa dalla legge di stabilità”. pali pagano il 4 per mille, le attività produttive il 7,6 e le seconde case il 9. Scelte criticate dalla minoranza che ha sottolineato come le seconde case sono quasi tute di emigranti che hanno tenuto la casa per mantenere un legame con il paese. Osservazione condivisa dal sindaco Antonella Corradin che però ha precisato come “c’era la necessità di far quadrare il bilancio ed era da evi- tare di gravare maggiormente sulle famiglie residenti e sulle attività”. “Comunque – ha precisato – gli iscritti al registro degli italiani residenti all’estero pagano sostanzialmente come per la prima casa”. Aliquote uguali a quelle di Lusiana anche per Conco mentre Enego ha imposto un 10,5 per le seconde case ed aree fabbricabili per controbilanciare l’aliquota agevolata alle prime case e alle attività produttive fissato al 4. Enego, Foza e Rotzo hanno anche loro previsto un’aliquota ribassata per gli iscritti all’Aire come Lusiana e Conco. Foza ha mantenuto più bassa l’aliquota delle seconde case fissandola all’8 con un 7,6 per mille per i canoni concordati. Rotzo infine ha tenuto il 4 per mille per le case dei residenti mentre le seconde case pagano il 9,5. Gerardo Rigoni Un gruppo di sostegno per i malati oncologici L’incontro di presentazione dell’Associazione Maisoli Onlus tenutosi poco meno di un anno fa ad Asiago sta per dare i suoi frutti, con il via ad un’iniziativa a cui la presidente Silva Corà e la psicologa Rosella Rigoni Zurlo tengono molto. Grazie alla collaborazione dell’Asl n. 3 e del Distretto Socio-Sanitario n. 2 di Asiago con il responsabile dottor Gilbert Nanhounguè, verrà avviato a partire dal prossimo 9 novembre un gruppo di sostegno e di auto mutuo aiuto per persone malate di malattia oncologica, che si potranno ritrovare ogni secondo venerdì del mese. “La malattia oncologica – spiega la dottoressa Rosella Rigoni Zurlo, psicologa facilitatore gruppi – pur avendo ottenuto numerosi progressi in campo scientifico per quello che riguarda le cure mediche, è ancora indietro nell’approccio globale del malato e quindi del malato come persona. Una diagnosi di tumore colpisce profondamente la persona, la sua identità, la sua dignità. Nei momenti in cui viviamo un disagio esistenziale diminuisce la capacità di reagire e non esistono più punti stabili. Sentimenti di tristezza, di rabbia, di sconforto, momenti di crisi e di tensione emotiva, ansia, paure o, in alcuni casi, senso di panico possono comparire e sfuggire al proprio controllo. Si tratta di reazioni normali e prevedibili dopo una diagnosi di tumore e durante i trattamenti, che costringono il malato a un profondo cambiamento della vita. Non meno coinvolta è la famiglia della persona malata”. E’ proprio dal volere di un gruppo di malati oncologici che nasce Maisoli Onlus, presente sul territorio del bassanese dal 1996, sviluppando progetti a favore dei malati e delle loro famiglie. Oltre ad attivare gruppi di sostegno, si fa informazione ai malati per quanto riguarda i loro diritti, in modo che possano usufruire, attraverso il Servizio Sanitario Nazionale, dei benefici previsti da leggi specifiche. “Maisoli Onlus – continua Rosella Rigoni Zurlo – rilevando anche i bisogni delle persone malate di malattia oncologica dell’Altopiano e delle loro famiglie, intende dare un supporto psicologico attraverso la modalità del gruppo come auto mutuo aiuto, ma non solo, anche con la presenza di una psicologa, in quanto le terapie condotte da psicologi trovano larga applicazione in oncologia. I fattori che rendono terapeutici i gruppi oncologici sono molteplici, in particolare la condivisione dei problemi, delle paure e la constatazione che altri pazienti sono riusciti a superare certi ostacoli rafforza la capacità di guardare il presente e il futuro in modo positivo e costruttivo. Maisoli sostiene, come da evidenza scientifica, il va- La dottoressa Rosella Rigoni lore del supporto sociale della famiglia, degli amici, del gruppo e proprio. Il sostegno oncologico permette di avere uno spazio di riflessione, di confronto, di condivisione, in cui poter ricevere un aiuto psicologico sia per chi ha incontrato nella sua vita questa malattia, sia per chi l’ha risolta a livello fisico ma si sente ancora indebolito dentro, e per tutti i familiari che ne sentono il bisogno, che hanno voglia di confrontarsi e di poter riflettere su come stare vicino alla persona malata”. “Al nostro incontro di presentazione – conclude la dott.ssa Rosella Rigoni Zurlo - il dottor Nanhounguè ha dato la disponibilità a collaborare, e grazie a ciò oggi possiamo contare sui locali del Distretto in via Monte Sisemol ad Asiago dove si svolgeranno gli incontri ogni secondo venerdì del mese, dalle 15.30 alle 17”. Per informazioni ci si può rivolgere all’Associazione Maisoli Onlus, tel. 348. 0066349, o visitare il sito www.maisolionlus.it. La partecipazione ai gruppi è gratuita. Silvana Bortoli Sabato 27 ottobre 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 7 Sabato 27 ottobre 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 8 Ad Asiago quattro giorni dedicati allo sheepdog sport che si basa sull’arte di radunare le pecore Arriva sull’Altopiano lo sheepdog, disciplina sportiva con il cane, che potremo scoprire e conoscere meglio i primi giorni di novembre, dall’ 1 al 4, quando nei campi dell’azienda agricola di Rosa Cherubin in Via Gaiga si terranno le gare di Asiago Sheeepdog Trials. Ad organizzare l’evento insieme ad alcuni amici, tutti accumunati dallo stesso entusiasmo, è Vanessa Dalla Valle, 19 enne di Altissimo nella Valle del Chiampo. Quella di Vanessa è una famiglia di agricoltori e allevatori e lei è cresciuta tra gli animali, i pascoli, e le bellezze della sua terra. Dopo aver visto lavorare come cani da pastore alcuni border collie se n’è innamorata, decidendo di dedicarsi, tra l’altro, al loro addestramento, organizzando stage e gare. Per lei si tratta al momento di un secondo lavoro, che si sta piano piano creando. Nell’azienda di famiglia non c’erano pecore, e lei ne ha volute alcune per poter sviluppare questa sua passione. Oggi ne ha una trentina, ma il suo desiderio è quello di raddoppiare. “Assieme a Luca Fini, un amico toscano con cui faccio parte dell’Associazione Italiana Sheepdog – dice Vanessa - ho organizzato la quattro giorni di gare ad Asiago. L’Altopiano è un posto bellissimo, ne sono sempre stata innamorata, e grazie all’amicizia con Francesco dell’Azienda Agricola Costo Magro di Caltrano che metterà a disposizione le pecore, e con Andrea Forte che invece si è reso disponibile nell’offrirci i campi dell’azienda della sua famiglia, sono riuscita a mettere a punto il programma di gare, che richiameranno persone da molte località italiane, ma anche dall’estero, visto che abbiamo ricevuto iscri- zioni anche dal Belgio. I giudici invece arriveranno dall’Irlanda, per valutare queste gare che saranno valide per il Campionato Europeo, il Campionato Italiano e il Campionato Doppio Outrun”. Lo sheepdog è uno sport che si basa sul rapporto di comunicazione tra uomo, cane e pecore e sulla capacità del conduttore di guidare da distante il suo cane, facendogli radunare le pecore e indirizzandole verso un determinato posto, attraverso un percorso scelto dal giudice. Per praticarlo non è necessario avere le pecore a casa, anzi, come ci ha spiegato Vanessa, i tre quarti di coloro che lo fanno, non sono proprietari di ovini. “Nel tempo a diposizione, di solito 15 minuti – continua Vanessa Dalla Valle – il proprietario del cane gli deve dare comandi vocali o con il fischietto, perché vada a riprendere le pecore (3 o 5) che si trovano a una distanza di circa 500 metri. Tra le regole, quella che il conduttore non deve mai muoversi, mentre il cane non deve abbaiare, né toccare o mordere le pecore”. Vanessa è la più giovane in Italia a praticare questo sport e l’anno scorso con uno dei suoi cani è riuscita a portare a casa l’argento dal Continental Young Handler Championship in Svezia. Luca Fini, con cui ha organizzato l’evento di Asiago, è capitano della squadra italiana dal 2008 ed è in testa alle classifiche italiane ed estere, oltre ad essersi aggiudicato il titolo italiano con entrambi i suoi cani per due anni di fila. Si preannuncia coinvolgente, anche per il pubblico, questa manifestazione che si svolgerà nei campi adiacenti il percorso ex ferrovia, dietro il Consorzio Caseifici, nei giorni 1 – 2 – 3 e 4 novembre, e che ci permetterà di vedere dal vivo come viene praticato lo sheepdog, sport considerato nazionale nel Regno Unito, dove è molto seguito anche in tivù. Silvana Bortoli Sabato 27 ottobre 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 9 ASIAGO Cronaca di una giornata alla Fenice di Venezia Come hanno vissuto questa esperienza di lavoro due ragazze dell’Alberghiero Sabato 29 settembre la Rigoni di Asiago ha raccolto i suoi collaboratori sparsi per il mondo ed ha offerto loro un grande spettacolo teatrale al teatro “La Fenice” di Venezia; il successivo buffet per i numerosi ospiti è stato curato dal ristorante “La tana” (gestito da Alessandro Dal Degan ed Enrico Maglio) che, per questo importante evento, hanno chiesto la collaborazione di alcuni studenti del locale Istituto Alberghiero per affiancare il proprio personale. Così a Venezia ci sono andati in otto (selezionati dal prof. Mariano Meneghini, che li ha caricati a dovere per questa nuova esperienza, per tutti la prima senza alcuna tutela di parenti o docenti) e questa è la sintetica, limpida, appassionata e fresca cronaca di Anna e Beatrice della classe 3^F. “Asiago ore 8,10: partenza dall’Hotel Sporting di Asiago; un’ora e mezza di macchina con gli occhi stanchi ed un po’ di agitazione dentro. All’arrivo al porto di Venezia, uomini forzuti scaricano la merce dal furgone alla barca. Con un po’ di pioggerellina inizia la camminata verso il teatro “La Fenice”. Arrivati a destinazione scarichiamo e sistemiamo la merce in una piccola stanzetta, poi consegniamo i nostri documenti così affinché possano farci i pass per consentire a tutti noi di entrare. Sono ormai le dodici e trenta e con la pancia vuota corriamo in cerca di un locale per mangiare. Un giretto a piazza S.Marco , un po’ di risate e l’agitazione che sale. Briefing iniziale alle cinque di pomeriggio e poi via con il lavoro! Dopo ben sei rampe di scale iniziamo a preparare il buffet ed a “costruire” un locale cucina all’interno del teatro. Lavorando il tempo passa in fretta ed è già ora del servizio. Il nostro capo-sala Enrico ci incoraggia e riesce ad infonderci un pizzico di sicurezza in più. Gli ospiti sono davvero tanti e molto affamati. Così continuiamo a girare con vassoi per distribuire e raccogliere i “finger food” che erano: gazpacho di verdurine croccanti con crema, insalata d’orzo, spaghettino freddo con mozzarella di bufala e pomodoro, baccalà mantecato, formaggi di Asiago con marmellata e miele di Rigoni, spalla di maiale, osso buco con fondo di crema di riso e zafferano e miele, insalatina con crostini e mele ed erbette fresche e cipolla su letto di cioccolato e prosecco; per dolce tartufini al cioccolato, mini sacker, mousse al cioccolato bianco con fragole e peperoncino, panna cotta con latte di mandorle e ananas, caramelle di rigoni di Asiago (fragola,pesca), macedonia e… tanti altri. All’una di notte usciamo dal teatro dopo aver caricato di nuovo la barca; stanchi morti ci incamminiamo per tornare al porto ma … non è ancora finita: dobbiamo scaricare ancora l’attrezzatura dalla barca e caricarla sul furgone. Con la soddisfazione per il lavoro svolto alla grande e con la consapevolezza di aver imparato molto, torniamo all’hotel (Sporting) e recuperiamo le ore di sonno”. Cesare Pivotto IN ONORE ALLA MITICA LILLY Lilly, Lillina….possibile sia già passato un anno da quell’incredibile venerdì mattina quando un tristissimo sms, al quale non riuscivamo a credere, ci annunciò che te n’eri andata via per sempre? No, non è possibile, anche perché… tu sei sempre stata qui, accanto a noi, ogni volta che abbiamo pensato a te! Spesso, spessissimo … te ne sono state dedicate di cose, di appuntamenti! Ed ora al grido di “Su le mani e su i bicchieri …. Asiagoooo!” siamo pronti a brindare a te. L’invito che propone la locandina che annuncia una serata “in onore alla nostra mitica LILLY” non lo si legge, lo si ascolta! La voce è la tua, è qui, forte, squillante e allegra come sempre, viva nella nostra mente, nei nostri cuori. Il ritrovo è per sabato 27 ottobre alle 18.00 al Bar Corso per l’aperitivo con Dido dj, poi la serata proseguirà con Glamm al Gallus, e stai sicura che non mancheremo di far festa, come ci stai invitando a fare. Abbiamo in serbo un’altra sorpresa per te … ti vogliamo ricordare con una serata speciale di musica dal vivo, per la quale ci stiamo organizzando e della quale informeremo presto, invitando tutti coloro che vorranno condividere con noi il tuo ricordo. Intanto a chi ci legge ricordiamo che, sempre sabato 27, al mattino in Duomo alle 8.30 c’è la messa per te. Un forte abbraccio… non occorre dirti da chi, Tu lo sai! Sabato 27 ottobre 2012 Sabato 27 ottobre 2012 l’Altopiano 10 La voce degli 8 Comuni GALLIO - FOZA “Il Super Comune altopianese non si crea dall’oggi al domani” L’intervento dei sindaci di Gallio e Foza sulle critiche ricevute per l’avvio dell’esercizio associato delle funzioni dei due Comuni. L’invito: “I “fratelli cari” superino le difficoltà relazionali che sono la vera ragione dell’attuale situazione di stallo” Abbiamo letto con interesse l’articolo apparso sull’ultima edizione del giornale dal titolo “Il saluto di Spagnolo e l’avvio dell’Unione dei Comuni “. Non ci hanno affatto sorpreso le critiche avanzate da taluno in Consiglio della Comunità Montana sull’iniziativa dei Comuni di Foza e di Gallio per arrivare all’esercizio associato di tutte le funzioni di pertinenza comunale. Sono state fatte di recente anche in Consiglio Comunale, a Foza e a Gallio: dichiarazioni in libertà e prive di fondamento. Le cose sono estremamente semplici. Foza lamentava da tempo una carenza d’organico tale da dover “elemosinare” personale da altri Comuni (considerato che secondo disposizioni statali non si poteva più assumere). Per l’Assistenza Sociale ad Asiago, per la Guardia Boschiva ad Enego, per il Tecnico dell’Urbanistica ad Asiago e a Roana. Questa situazione creava disagio. Gallio, del resto, aveva già manifestato ampia disponibilità collaborativa con altri Comuni, per esempio con Roana per quanto riguarda l’ufficio urbanistica. Era dunque nostra preoccupazione, nell’ambito dell’amichevole rapporto esistente, cercare di risolvere il problema e, con la messa a regime della Convenzione firmata il 29 luglio scorso al confine fra i due Comuni, ci stiamo riuscendo. Alla cerimonia hanno partecipato, oltre a numerosissimi cittadini di Foza e di Gallio, il sindaco di Verona Flavio Tosi, l’Assessore Regionale agli Enti Locali Roberto Ciambetti e il Presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) del Veneto. Tutti hanno elogiato l’operato di Foza e Gallio, modello di riferimento anche per gli altri Comuni. Bisogna ricordare a coloro che criticano l’iniziativa, definita “una pericolosa fuga in avanti”, che la normativa statale e regionale impone ai piccoli Comuni le aggregazioni per l’esercizio associato di funzioni con scadenze temporali precise e perentorie: entro il 01.01.2013 per almeno tre funzioni ed entro il 01.01.2014 per le altre. Scaduto quel termine partiranno, per i Comuni inadempienti, le diffide del Prefetto e, successivamente, la nomina dei commissari “ad acta”. È dunque facile capire che quella di Foza e di Gallio è stata non una fuga in avanti, ma l’adempimento di un ob- bligo derivante dalla Normativa Statale e Regionale e, per Foza, anche una necessità. Altro discorso è l’unione delle funzioni a livello di Altopiano che, secondo taluni, si dovrebbe realizzare con le Unioni Montane che, con la recente legge regionale, hanno soppiantato le Comunità Montane. Questione questa complessa e tutta ancora da chiarire, perché non tutti i Comuni dell’Altopiano sono obbligati all’esercizio associato delle funzioni. Non lo è Asiago e non lo è neppure Roana in quanto Comuni montani con più di 3.000 abitanti (art. 2 – comma 2 – L.R. n. 18/2012). Asiago può addirittura staccarsi dall’Unione Montana in quanto Comune con più di 5.000 abitanti (art. 7 – comma 2- L.R. n.40/2012). Sarà dunque probabile che quella che nascerà sarà un’unione Montana a “geometria variabile” ove potrà succedere che qualche Comune che vi aderisce vi trasferisca le proprie funzioni e qualche altro no. Potrà anche succedere, se le nostre valutazioni sulla recente legge regionale sono corrette, che continui ad operare l’attuale regime convenzionale tra Comuni per l’esercizio delle funzioni fondamentali con delega all’Unione di uno o più servizi. In definitiva un’Unione Montana che opera all’inizio per servizi piuttosto che per funzioni. Non si crea il Supercomune altopianese dall’oggi al do- mani! In definitiva le Comunità Montane, dichiarate morte dallo Stato, sono state riportate in vita dalla Regione e faranno quello che hanno sempre fatto. Un invito quindi ai Comuni dell’Altopiano, “fratelli cari” a superare le difficoltà relazionali che sono la vera ragione dell’attuale situazione di stallo. Non si pensi ch l’Unione Montana possa fare miracoli perché, si sa, i miracoli li fa solo il Buon Dio! Giovanni Alessio Oro Pino Rossi Proseguono i lavori a Busafonda vecia Il programma dell’Oktober Ghel Fest Proseguono senza soste i lavori alla pista di pattinaggio in località Busafonda Vecia di Gallio, a oltre 1.500 metri di altitudine. In alterantiva alla semplice colata di cemento di 1.600 metri cubi, senza alcuna struttura, prevista dal progetto iniziale, l’amministrazione Rossi ha preferito, con le necessarie modifiche progettuali, l’utilizzo di un composto di ghiaia e cemento, con la successiva copertura con manto bituminoso e la stesura di una innovativa resina. “Alcuni dirigenti fiamminghi del pattinaggio veloce - dice il sindaco - si sono già fatti avanti per vedere di persona l’appetibile centro sportivo in alta quota, che potrà servire anche ad altre discipline sportive. L ’ i m p r e s a aggiudicataria dei lavori, che sta operando in luogo, utilizza una stabilizzatrice Wirtgen, macchina di elevate prestazioni per il riciclaggio di sovrastrutture stradali complete con l’aggiunta di cemento ed emulsione che raramente si vedono in opera nei nostri cantieri. “Siamo molto soddisfatti – dichiara il sindaco Pino Rossi dei metodi di lavoro utilizzati dai tecnici e dall’impresa, i mezzi messi in campo e le soluzioni progettuali vanno esattamente nella direzione da noi voluta basata su uno sviluppo delle attività turistico-ricettive e sull’offerta di nuove opportunità, servizi e posti di lavoro”. E’ partita l’attesissima edizione 2012 dell’Oktober Ghel Fest che si tiene presso il tendone al parcheggio del campo da calcio in Via Ech a Gallio, lungo la provinciale della Fratellanza. Un programma ricchissimo e molto vario che si svolge in ben 8 giornate nell’ultimo week-end di ottobre e poi, a partire dalla serata di Halloween mercoledì 31, fino a domenica 4 novembre. Ad aprire gli appuntamenti venerdì 26 è stata la dimostrazione di birra pong, seguita dalla serata musicale con Dogma 16. Sabato 27 inizio festa alle 11, allenamenti birra pong dalle 16, e dalle 22 tributo musicale a Vasco con la band Nuovo Fronte; da mezzanotte disco music con le sexy cubiste. Domenica 28 la festa riprende alle 11, prevista alle 18 la finale mondiale di birra pong, mentre sarà l’orchestra di Graziano Maraschin ad allietare dalle 21 la serata dedicata al ballo liscio. Si festeggia Halloween mercoledì 31: alle 18.30 appuntamento per i bambini con letture e cantastorie, a seguire baby dance. La serata prevede inoltre dalle 20.00 l’Oktober Fitness con lezione di zumba, ballo latino americano, infine via alla musica disco dalle ore 22. Giovedì 1° novembre speciale serata “Non stop music Altopiano”: a partire dalle 19 concerto con Blonde Brothers from Asiago, Walking Aurora from New York, Balt Hottar, By Misteke, Black Out, Sick Minds (tutti from Asiago). Venerdì 2 la festa inizia alle 18 e dalle 21 prenderà il via la serata country con ballo, di scena dj Adrian from USA, dj Il giostraio country from Pavia, dj Elettriko from Vicenza, maestro country Ivan – Blackfoot (VI); dalle 22musica disco. La serata di sabato 3 proporrà a partire dalle 19.00 uno spettacolo di danza orientale, classica e modern jazz con Amira & the oriental flames e Les Etoiles de la danse; seguiranno alle 22 gli irresistibili Babata più un comico, e da mezzanotte in poi disco music. Domenica si riapre alle 11, mentre la sera dalle 21 la musica dal vivo sarà proposta da I Roversi; alle 22.30 si terrà l’estrazione della sottoscrizione a premi. Sarà sempre in funzione un ricco stand gastronomico. S.B. l’Altopiano Sabato 27 ottobre 2012 11 La voce degli 8 Comuni GALLIO “Le rimostranze degli ex? Incomprensibili!” Pino Rossi risponde all’intervento dell’amministrazione guidata da Antonella Stella.“Abbiamo lavorato in continuità con quanto lasciato da chi ci ha preceduto. Siamo disponibili ad un confronto aperto, con la convocazione di un incontro pubblico per discuterne serenamente” “Ora basta con le bugie”. Per smentire le affermazioni del sindaco Pino Rossi, interpretate come un’accusa di immobilismo loro rivolta, gli ex amministratori di Gallio, guidati da Antonella Stella, hanno fatto sentire la loro voce non soltanto tramite il nostro giornale (vedi numero 383 di sabato 13 ottobre) ma anche distribuendo dei volantini in paese. “Siamo arrivati che non c’era progettualità, non c’erano piani. E non c’erano contatti con le istituzioni superiori come Regione e Ministeri…” Queste le parole di Rossi, rilasciate al nostro giornale, che principalmente avrebbero suscitato la reazione degli ex amministratori. Il sindaco e la sua giunta hanno prontamente risposto al pubblico attacco dichiarandosi stupiti da questa reazione degli ex, definendola “incomprensibile”. “Incomprensibile perché - afferma il primo cittadino - l’azione dell’attuale amministrazione si è svolta in totale continuità con quanto lasciato da chi ci ha preceduto. Abbiamo infatti portato avanti e ultimato progetti già avviati come la strada delle Melette, le opere di urbanizzazione della zona ERP, alcuni percorsi di mobilità dolce, il piano di intervento, vari lavori di sistemazione del patrimonio comunale (malghe, casare ecc.)”. “Altri progetti – prosegue il sindaco – non è stato possibile portarli a conclusione. I lavori alla palazzina servizi dei campi da tennis in località Pakstall si sono fermati perché l’impresa è fallita e comunque li stiamo ultimando seguendo lo stesso progetto. Per quanto riguarda invece la riqualificazione della pista di pattinaggio veloce di Busafonda Vecia abbiamo solamente modificato il precedente progetto per prevedere materiali innovativi”. “In tema di progettualità poi – spiega ancora Pino Rossi - ed in particolare sulla mancanza di progetti pronti in Municipio, ci pare logico che una amministrazione che non si ripresenta alle elezioni dopo dieci anni di mandato non faccia una programmazione in modo da non impegnare le amministrazioni future. Quindi, alla nostra elezione, giustamente non trovando progetti (a parte quelli in corso che, come detto abbiamo rispettato) abbiamo iniziato con la nostra programmazione che, chiaramente, non poteva coincidere perfettamente con le idee della passata amministrazione”. Poi altre precisazioni: “Si incontrano notevoli difficoltà – sottolinea Rossi - soprattutto legate al difficile momento, alla crisi di valori della politica, alla congiuntura economica, e ai numerosi esposti e denunce anonime ai quali anche la Procura e gli Uffici giustamente danno seguito. Per quanto riguarda i rimborsi spese dell’attuale Amministrazione, questi sono stati anche pubblicati sul sito Internet del Comune per trasparenza, anche su suggerimento della minoranza. Condividiamo comunque che in momenti di difficoltà bisogna cercare di limitarli al massimo. Siamo tutti consci e responsabili, i rapporti fra i membri della maggioranza sono sempre forti e saldi, è in corso anche un lavoro di turn-over per cercare di migliorare le nostre competenze, e con le minoranze c’è un confronto sereno anche se a volte duro, che non è mai degenerato in denunce come in passato”. “Siamo lontani da voler accendere qualsiasi polemica con gli ex amministratori – conclude il sindaco - Siamo disponibili ad un confronto aperto, valutiamo quindi la convocazione di un incontro pubblico per discuterne serenamente. Se questa azione è rivolta ad intimidire l’amministrazione, credo che fallisca. Se, invece, questo è un segnale di inizio della campagna elettorale, allora auguri!...Sarà un confronto trasparente, aperto, civile e democratico”. Il convegno sull’autodeterminazione “L’Altopiano esempio della mancanza di rispetto dei diritti costituzionali” Dal maggio 2007 l’Altopiano aspetta che lo Stato si pronunci sul referendum con il quale oltre il 90% della popolazione ha chiesto di confluire nella provincia autonoma di Trento; da qualche mese poi un gruppo di indipendentisti, dopo l’approvazione dello statuto regionale, ha prodotto la richiesta di un referendum corredata da ventimila firme autentiche per l’indipendenza del Veneto. Un’indipendenza sancita dall’Unione Europea su modello della Scozia che ha già deciso il referendum per l’indipendenza nell’ottobre 2014 o della Catalogna il cui governatore ha già annunciato analogo referendum. Occasione per parlare di indipendenza è stato il convegno politico giuridico organizzato dall’amministrazione comunale di Gallio tenutosi sabato 13 ottobre all’auditorium con presenze di spicco come Oscar Giannino, Luigi Bacialli e Carlo Lottieri. Il convegno “Indipendenza: In vendita ad Asiago da Cartolibreria Bonomo Libreria Leggi e Sogna un referendum per la libertà” ha messo a confronto studiosi ed opinionisti su questioni legate alle tante richieste indipendentiste. E a cui oltre 150 persone hanno preso parte intervenendo più volte con contributi pertinenti e ben circostanziati. “L’obiettivo del convegno era quello di fornire informazioni chiare e oggettive sull’esercizio del diritto all’autodeterminazione dei popoli – spiega il sindaco Pino Rossi – Un importante appuntamento in cui sono stati presentati la prospettiva dell’indipendenza veneta come un percorso politicamente legittimo e storicamente necessario” “Nelle questioni di autodeterminazione, le istituzioni sono ossessionate dall’articolo 5 della Costituzionale che indica che la Repubblica è una e indivisibile trascurando però che all’articolo 10 la carta costituzionale determina che l’ordinamento giuridico ita- liano si conferma alle norme del diritto internazionale dove appunto spicca l’autodeterminazione dei popoli – ha indicato Carlo Lottieri dell’Università di Siena – Sia le norme internazionali sia le indicazioni dell’Ue decretano la legittimità della richiesta referendaria per l’indipendenza del Veneto”. “L’Altopiano è esempio della mancanza di rispetto dei diritti costituzionali con la questione referendaria per l’annessione a Trento ancora ferma dopo 5 anni – ha aggiunto Giannino – Il “federalismo” concesso all’Altopiano dalla Serenissima ha portato a uno dei momenti più floridi dell’area invece il centrismo di cui si è contraddistinta la politica nazionale degli ultimi 2 decenni ha portato a minor coinvolgimento della periferia e minor sussidiarietà. Di contro sono aumentati il debito, la spesa e il distacco dei cittadini dalla cosa pubblica”. Gerardo Rigoni l’Altopiano Sabato 27 ottobre 2012 12 La voce degli 8 Comuni ROANA “Salviamo le scuole della Riviera” E’ la missione affidata al tavolo di lavoro istituito nei giorni scorsi nel Municipio di Roana Un tavolo di 6 “saggi” per salvare le scuole della Riviera. E’ costituito dal dirigente scolastico Francesco Tognon, da un rappresentante per ciascuno dei tre comitati genitori interessati (Roana, Rotzo e Mezzaselva) e da un rappresentante per ciascuna delle amministrazioni comunali di Rotzo e Roana e avrà un mese di tempo per cercare una soluzione al problema della scuola elementare di Roana sulla quale, con l’approssimarsi delle preiscrizioni di febbraio, si allungano le ombre della chiusura. Sono solo 3 infatti i bambini che potrebbero iscriversi alla prima per l’anno scolastico 2013 – 14. Già oggi le elementari di Roana contano 32 alunni suddivisi nelle 5 classi con l’insegnamento strutturato su pluriclassi. Per il prossimo anno 6 alunni andranno alle medie e saranno solo 3 le “new entry” con il numero complessivo che scende sotto il limite di 30 scolari per plesso previsto per le zone di montagna. Il timore delle famiglie delle Riviera è che, se si perdono gli studenti delle elementari di Roana (che con la chiusura della locale scuola potrebbero preferire il plesso di Canove o Asiago invece di Rotzo), con il passare del tempo anche le Le medie di Mezzaselva medie di Mezzaselva (oggi considerate un polo d’eccellenza) potrebbero trovarsi a corto di studenti. Si decreterebbe così, di fatto, la fine delle scuole della Riviera. Già nel 2010 le due scuole furono al centro di una querelle tra comitati genitori, amministrazioni comunali e Provveditorato per l’esiguo numero di studenti, soprattutto nel plesso di Roana. La questione portò i tre comitati a proporre congiuntamente il mantenimento delle due scuole suddividendo tra le due strutture le cinque classi: due anni da una parte e tre dall’altra. Soluzione però ritenuta non opportuna. La questione poi era finita con l’intervento di Provincia e Regione che hanno determinato il mantenimento delle due scuole fino ad oggi. Ora, con la scuola roanese a rischio di andare sotto la quota minima, il problema si ripresenta. L’unica soluzione plausibile sembra una fusione delle due scuole. “Sono nati tre comitati genitori che dopo mesi di lavoro, mettendo da parte campanilismi, si sono trovati d’accordo nel proporre la suddivisione sulle due scuole delle classi; scelta condivisa anche da buona parte della popolazione – ricorda Katia Frigo del comitato genitori di Roana – Ora i comitati genitori non pretendono di sostituirsi alle amministrazioni decidendo su questioni tecniche che non competono loro, ma non si vuole solo la salvezza delle scuole “al di qua” del ponte; la volontà e di formulare una proposta didattica che contraddistingua la scuola rendendola appetibile anche alle famiglie non solo di Roana e Rotzo. Ci mettiamo a disposizione per sensibilizzare le famiglie sulle decisioni che saranno prese”. “Rotzo attende le proposte che emergeranno dal gruppo di lavoro prima di esprimere un’opinione sulla questione per non insinua- Francesco Tognon re possibili interpretazioni nel lavoro del gruppo – aggiunge il sindaco rotzese Lucio Spagnolo che si trova a Cagliari per partecipare ad un convegno proprio sulle piccole scuole rurali e di montagna – Io credo che il valore di una scuola non venga dato dal numero degli alunni o dalla struttura in sé ma dalla proposta didattica che viene offerta quindi anche una piccola scuola, magari anche con pluriclassi, può essere di qualità, basta fornirne le basi”. Gerardo Rigoni Bavaresi in visita sull’Altopiano I cavalieri di San Marco a Canove L’amicizia tra l’Altopiano e la Baviera, avviata più di 30 anni fa anche in base all’interesse per la lingua e la cultura cimbra, non è terminata. Nei giorni scorsi un numeroso gruppo di amici bavaresi ha fatto visita per alcuni giorni a Roana, con la guida del Presidente del Curatorium Cimbricum Bavarense Josef Seidl e della vicepresidente Cristine Resch, figlia dell’indimenticabile Hugo Resch, il principale animatore dello scambio di rapporti tra la Baviera e l’Altopiano. Il gruppo è stato accolto nel Museo della Tradizione Cimbra dai rappresentanti dell’Istituto di Cultura Cimbra e dall’assessore Luigi Martello in rappresentanza del Comune di Roana. Alla comitiva bavarese facevano parte anche rappresentanti del Comune di Tortora: “Onorati di ospitare un’associazione così prestigiosa” Velden, unito al Comune di Roana da oltre 30 anni con un gemellaggio che vede un continuo flusso di incontri e di rapporti. Il gruppo nei diversi giorni ha visitato l’Altopiano, Padova e Vicenza, con una esperienza turistica che ha riscosso la soddisfazione di tutti. Particolare è stato l’incontro con il sindaco di Roana Valentino Frigo che ha confermato il desiderio di continuare questi scambi di amicizia, anche traendo spinta dall’anniversario di 40 anni dell’Istituto di Cultura Cimbra che sarà ricordato il prossimo anno. Nella ricorrenza si spera di poter realizzare nuove iniziative per poter ravvivare la lingua e la cultura cimbra sull’Altopiano, pur nelle difficoltà derivate anche dalla interruzione del sostegno della Regione Veneto. Nell’ultima serata di permanenza a Roana, il gruppo è stato salutato da una cordiale festa, con gastronomia cimbra e birra bavarese, serata allietata dalla chitarra di Pierangelo Tamiozzo e dalla fisarmonica di Aldo Vellar, con il loro coinvolgente repertorio musicale cimbro, veneto, tedesco e italiano. Sergio Bonato Visita di cortesia dei Cavalieri di San Marco alla frazione roanese di Canove. L’organizzazione filantropica recentemente ricostituita, e che prende spunto dall’ordine cavalleresco operante ai tempi della Serenissima, sta visitando tutti i luoghi che hanno come Santo patrono San Marco o che comunque hanno chiese, luoghi di culto o momenti storici riconducibili all’Evangelista o all’ordine cavalleresco. Proprio a Canove, il cui patrono è San Marco, i cavalieri sono stati accolti dall’amministrazione comunale, con l’assessore Roberto Tortora nelle vesti di padrone di casa, prima nella sala consigliare dove è avvenuto uno scambio di doni e poi nella chiesa dedicata all’Evangelista per la celebrazione della Santa Messa. “E’ un onore ospitare un’associazione con una storia così prestigiosa ed oggi ispirata da princìpi di altissimo valore – ha sottolineato Tortora – Un’associazione spinta da servi- re il prossimo e nella fedeltà delle proprie antiche tradizioni. Un’ottima occasione per rinnovare il legame con Venezia e per suggellare nuove e future collaborazioni nella solidarietà e fratellanza”. “Il nostro motto è “sii un cittadino fedele” – ha spiegato il cav. Piero Bacchetto, presidente dell’associazione che ha sede nella sala San Pasquale della chiesa di San Francesco della Vigna – E con queste visite intendiamo diffondere questa filosofia improntata a migliorare il mondo che ci circonda”. Gerardo Rigoni Sabato 27 ottobre 2012 l’Altopiano 13 La voce degli 8 Comuni Per avere un bel sorriso senza spendere una follia oggi a Conco c’è Dentalwhite: cure odontoiatriche di qualità a costi più che contenuti Quanto necessitiamo di cure odontoiatriche di vario tipo, è importante poter contare su uno studio competente, che ci possa mettere a nostro agio in un ambiente sicuro, accogliente e pulito, in grado di farci rilassare quando ci sediamo sulla temuta poltrona del dentista. Ma anche che ci garantisca, grazie alla serietà e all’esperienza di chi ci lavora, prestazioni di qualità e, soprattutto, costi contenuti. Recentemente sull’Altopiano è stato aperto Dentalwhite, nuovo studio dentistico con sede a Conco in centro. La filosofia di lavoro di Dentalwhite si differenzia per la volontà di offrire, soprattutto in momenti critici come quello di crisi economica in cui si trova il nostro paese, lavori di alta qualità a prezzi non esagerati, che siano accessibili a tutta la clientela. In tempi in cui per risparmiare sulle costose cure odontoiatriche c’è chi decide di rivolgersi all’estero, vale la pena di approfondire l’offerta di Dentalwhite, nel quale opera il dottor Nevio Casarotto, la cui esperienza vanta ben 35 anni di attività. Le prestazioni dello studio dentistico Dentalwhite vanno dall’implantologia con tecnica innovativa a quella tradizionale. Tra le tecniche di implantologia avanzata , vengono eseguiti grande rialzo del seno mascellare, innesti di osso, allargamento delle creste ossee. Nell’ambito delle protesi estetiche si eseguono protesi fisse in metal-ceramica e zirconio ceramica, oltre a ricostruzioni estetiche dei denti con tecniche dirette ed indirette tramite intarsi, a sostituzione dei vecchi restauri. Dentalwhite propone inoltre lo stop alle dentiere che ballano, alle paste adesive, alle dentiere ingombranti: da oggi è possibile avere la protesi fissa in un solo giorno, anche riutilizzando la vecchia protesi che verrà modificata (in ambedue i casi le protesi saranno fisse su quattro impianti). Si tratta di un intervento semplice, rapido, indolore: al mattino vengono inseriti quattro impianti, nel pomeriggio viene applicata la protesi fissa sugli impianti. Vengono utilizzati esclusivamente impianti americani con i più elevati standard qualitativi. La gamma delle attività ambulatoriali di Dentalwhite comprende anche igiene orale, conservativa, chirurgia, paradontologia, protesi, ortodonzia, pedodonzia. Prima di scegliere di farsi il lavoro all’estero, con tutte le conseguenze che ne derivano, è opportuno valutare ciò che offre uno studio vicino a noi, che lavorando con serietà e utilizzando prodotti di alta qualità, riesce a dare prestazioni a costi molto vicini a quelli praticati dalle mega strutture estere. Non dimentichiamoci che, soprattutto per determinate prestazioni, necessitano visite e controlli regolari, e che, in caso di necessità, è opportuno potersi rivolgere in tempi brevi a chi ha eseguito il lavoro. Dentalwhite esegue visite di controllo e preventivi gratuiti, previo appuntamento telefonico allo 0424 420079 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19 – il sabato dalle 9 alle 13). Chiamate per chiedere un appuntamento e constatare di persona che quanto vi abbiamo detto corrisponde a verità! Lo studio dentistico Dentalwhite è in Contrà Campanari, 46 a Conco. Finalmente, con Dentalwhite si può ritrovare un bel sorriso senza spendere troppo e senza andare lontano!! Servizio redazionale Gli pneumatici invernali sulle strade di montagna: una scelta indispensabile per la nostra sicurezza Emanuel Baù del Centro Gomme di Gallio ci parla dell’importanza della scelta delle gomme da neve per la nostra automobile Le gomme sono determinanti per la sicurezza della guida in automobile. E lo sono soprattutto durante la stagione fredda, quando nelle zone di montagna il fondo stradale è spesso ghiacciato o ricoperto di neve, come avviene regolarmente sull’Altopiano. Abbiamo così contattato Emanuel Baù, tecnico esperto di pneumatici, per farci spiegare la funzione degli pneumatici invernali per la nostra sicurezza sulla strada. -Ci può illustrare le principali caratteristiche degli pneumatici da neve? “Gli pneumatici invernali, detti anche gomme termiche o “da neve”, possiedono particolari caratteristiche che li rendono perfetti per la guida su strade innevate o su terreni con limitata aderenza del veicolo. Questi pneumatici hanno ormai sostituito le obsolete gomme chiodate e rappresentano un’alternativa più comoda e valida anche alle catene. Inoltre, per il codice della strada, in caso d’obbligo di catene da neve, gli pneumatici invernali riportanti la sigla M+S (mud and snow, fango e neve) sono equivalenti alle catene stesse. Ma per una sicurezza maggiore è importante scegliere un vero pneumatico invernale: la marcatura M+S da sola non basta, visto che può indicare anche una copertura tuttofare, come quelle montate su molte Suv. Va cercato, quindi, lo snowflake, il simbolo del fiocco di neve racchiuso nel profilo di una montagna, che identifica gli pneumatici che hanno superato specifici test invernali”. Perché le gomme da neve aumentano la sicurezza dell’automobile? “Le gomme invernali aumentano l’aderenza del veicolo alla strada, evitando la maggior parte di scivolate o sbandamenti improvvisi. Ma uno dei maggiori rischi d’incidente o di uscita di strada con il fondo instabile si verifica durante la frenata. A seconda del livello di efficacia delle varietà di pneumatici invernali, otteniamo anche la riduzione della lunghezza di frenata. Le gomme da neve sono utili anche con la pioggia: possiedono scanalature profonde in grado di aumentare il drenaggio dell’acqua rispetto alle gomme normali, facendo accrescere la tenuta di strada “. Quanto durano generalmente gli pneumatici invernali? “La durata è variabile ed è determinata soprattutto dalla frequenza di utilizzo dell’auto. Con l’asfalto asciutto e soprattutto se la temperatura è alta, la gomma si consuma più facilmente. Mediamente la durata di gomme che mantengono una buona efficienza durante il loro uso può essere di tre, massimo quattro stagioni”. Quando si devono montare le gomme termiche? “L’utilizzo è consigliato nel periodo che va dalla fine del mese di ottobre sino alla fine di marzo. Gli obblighi di utilizzo sono invece definiti in base alle diverse disposizioni presenti sul territorio. Inoltre è bene sapere che, per esempio, le sostanze acide lasciate sull’asfalto dagli agenti atmosferici aumentano il rischio di scivolamento anche in assenza di neve. Quindi, non è sbagliato pensare di montare pneumatici termici an- che prima del verificarsi delle prime nevicate”. Cosa rischia chi non adotta le gomme da neve? “In caso di obbligo di catene o di pneumatici invernali, se non si provvede a montare questi dispositivi di sicurezza, si incorre in multe abbastanza salate e alla decurtazione di tre punti dalla patente. Anche in caso di incidente, se non si utilizzano gomme termiche o catene, si rischia di non ottenere gli eventuali indennizzi da terze parti coinvolte”. Oltre alla scelta delle gomme adatte, quali sono gli altri comportamenti da adottare per una guida sicura durante l’inverno? “Bisogna sempre ridurre la velocità rispetto a quella normalmente tenuta durante l’estate. Non si deve mai accelerare bruscamente e, in caso di frenata improvvisa, utilizzare il pedale del freno premendolo e rilasciandolo più volte, evitando così di provocare il pattinamento della vettura”. Le gomme termiche sono una scelta necessaria con un costo accessibile a tutti. Con ogni condizione meteorologica è necessario guidare in assoluta sicurezza, per noi ma anche per i pedoni e per gli altri automobilisti che incontriamo per la strada. Quindi, anche in tempi di crisi economica, uno dei primi pensieri dovrà essere quello dell’acquisto di quattro buoni pneumatici invernali, considerando anche che i prezzi delle gomme termiche sono sempre più abbordabili e le tipologie tra cui scegliere sono numerose, pur mantenendo alta la qualità delle prestazioni. E se non siamo esperti, la scelta più utile è quella di rivolgerci a tecnici specializzati, come al Centro Gomme di Emanuel Baù a Gallio. Servizio redazionale Sabato 27 ottobre 2012 l’Altopiano 14 La voce degli 8 Comuni Il gruppo scout ha festeggiato i quarant’anni di fondazione Due sono le novità principali ispirate da questo evento: il M.A.S.C.I. (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) e la riapertura dei LUPETTI (primo incontro il 10/11) L’8 e il 9 settembre, in località Bellocchio, il gruppo Scout A.G.E.S.C.I. Asiago 1^ ha festeggiato con un “campo” di due giorni il 40^ della fondazione. Scout vecchi e giovani si sono con gran piacere ritrovati per ricordare le avventure fatte assieme, i campi, le uscite, le imprese. Abbiamo avuto l’onore di rincontrare alcuni dei fondatori del gruppo, ricordiamo Piercarlo Mantovani e Ruggero Stagni, con il quale abbiamo avuto un piacevole e commovente momento di bei ricordi trascorsi assieme. I giovani del Noviziato sono stati eccezionali nella preparazione del campo. Si sono stanziati al Bellocchio per tutta la settimana ed hanno allestito il campo. Degno di nota è l’imponente alzabandiera (alto 12 metri), che ci ha fatto da sfondo in ogni momento passato assieme. Il campo è stato fonte di ispirazione per nuove idee e per guardare avanti. Questo grazie anche e soprattutto all’entusiasmo di alcuni “vecchi Scout” che ci hanno aiutato per questo campo e per la sua preparazione. Due sono le novità principali ispirate da questo evento: il M.A.S.C.I. (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) e la riapertura dei LUPETTI! Il M.A.S.C.I. è in fase di organizzazione. È rivolto a tutti, vecchi Scout e non. A tutti coloro, che passati gli “anta” hanno voglia di rimettersi in gioco, vivere e rivivere momenti della vita Scout oppure dare la propria disponibilità. I LUPETTI invece partono con una data precisa: sabato 10 novembre alle 15 al centro giovanile di Asiago. I genitori dei bambini dal 2002 al 2004 (terza, quarta e quinta della Scuola primaria) che intendono iscrivere i loro figli, sono invitati sabato 27 ottobre, al Centro Giovanile di Asiago, dalle 14,30 alle 17,00 per parlare e avere importanti chiarimenti con i capi su modalità e tempi dello svolgimento delle attività. Vogliamo così concludere come abbiamo concluso il 40^: tante volte ci vien chiesto, ma perché sei negli Scou?. Pensiamo di condividere la risposta con tutti: PERCHÉ SCOUT? PERCHÉ BISOGNA PROVARE. Grazie di cuore a tutti da tutti per tutti. Buona caccia! Estote parati! Buona strada! La Comunità Capi Asiago 1^ l’Altopiano Sabato 27 ottobre 2012 15 La voce degli 8 Comuni Un bel viaggio per un bel gruppo Un bel viaggio per un bel gruppo. L’iniziativa “L’Altopiano in crociera” proposta dal nostro giornale in collaborazione con Pachamama viaggi di Thiene non poteva andare meglio di così. Su una nave da sogno, la MSC Splendida (333,30 metri per 37,92), con il bel tempo e il clima decisamente estivo ad accompagnarci, abbiamo percorso un itinerario davvero interessante, uno dei classici del Mediterraneo. Partenza da Genova sabato 13 ottobre con rotta lungo la Costa Azzurra, attraverso il Golfo del Leone, quindi lungo le coste della Spagna fino a Barcellona (prima tappa). Da Barcellona a Tunisi, attraverso il Golfo di Tunisi e poi da lì a Malta con attracco al porto La Valletta. Ripartenza con destinazione Messina navigando nel canale di Sicilia fino all’imboccatura meridionale dello Stretto di Messina. Dopo aver lasciato il porto di Messina, diretti a Civitavecchia, abbiamo potuto godere della vista ravvicinata di Stromboli, l’isola più settentrionale dell’arcipelago delle Eolie, costituita da un edificio vulcanico che tocca i 924 metri. Un vero spettacolo! Dopo la sosta a Civitavecchia, la navigazione notturna per il ritorno a Genova. Una settimana fatta di cultura, con la visita alle varie città toccate, di relax e di svago. Una vacanza decisamente dinamica grazie anche alla vasta gamma di strutture ricreative e di servizi offerti da una nave in cui si uniscono eleganza, comfort e sicurezza. Gran parte del nostro gruppo ha partecipato insieme alle escursioni guidate a Barcellona, Tunisi e Malta. Qualcuno ha preferito fare da solo e qualcun altro si è goduto la nave in tutto e per tutto. A Barcellona abbiamo visto il “Poyble Espanyol”, il villaggio spagnolo appositamente costruito per presentare tutti gli stili architettonici che contraddistinguono la Spagna. Abbiamo poi girato in autobus alla scoperta delle celebri opere dell’architetto Gaudì con sosta alla “Sagrada Familia”, quindi la tappa alla cattedrale costruita nel quartiere medievale di Barcellona. A Tunisi, davvero bello il giro nel sito archeologico di Cartagine con la visita alle terme di Antonino Pio. Poi la sosta a Sidi Bou Said, un tipico villaggio di pescatori dalle caratteristiche case bianche e blu. Più che pescatori abbiamo visto venditori tra negozi e bancarelle che con noi hanno davvero fatto affari!! Altra visita guidata programmata quella a Malta con l’obbligatoria tappa alla cattedrale di San Giovanni dove sono custoditi alcuni capolavori di Caravaggio. Compresa anche alla “citta silenziosa” di Mdina dominata dalla cattedrale di San Paolo in stile barocco. Qualcuno poi, nella sosta a Civitavecchia, ha approfittato per fare una corsa (nel vero senso del termine!) a Roma. Il ritrovo fisso in cui fare il punto e raccontarsi le impressioni della giornata (e fare anche qualche bella risata), era la sera a cena al ristorante “La Reggia”, coccolati e viziati dai nostri bravissimi camerieri. Ottima, a detta di tutti, la cucina. Immancabile, prima di cena, una salto a teatro con spettacoli di qualità tra balletti, canzoni, contorsionisti e magia. Grazie a tutti per la piacevole settimana trascorsa (anche a chi manca nella foto di gruppo perché aveva scordato l’importante appuntamento delle nove meno un quarto alla scalinata di swarovsky). Grazie ad Orlando Frigo e a Pachamama viaggi che ci hanno proposto questa avventura. Vista la buona riuscita del viaggio è probabile che “L’Altopiano in crociera” possa diventare una buona e irrinunciabile abitudine. Stefania Longhini La “Birra Cimbra in cucina”: una cena speciale al ristorante Des Alpes Qualcuno forse non lo sa, ma la birra, oltre che compagna di tavola straordinaria per molti, moltissimi piatti e alimenti, è essa stessa insospettabile ingrediente culinario, e a volte è pure preziosa e sorprendente unica per arricchire i gusti di alcuni cibi. Per il primo anno, la Birra Cimbra, sponsor della serata tenutasi venerdì 12 al ristorante Des Alpes di Asiago, si fa dunque promotrice di un percorso di miglioramento della cultura birraria che passa anche attraverso la cucina, sottolineando con una cena di gruppo l’importanza della birra nella ristorazione di qualità. A proporre e cucinare le pietanze Massimo Parini del Ristorante Albergo Des Alpes di Asiago assieme a Gabriele Dal Sasso del Bar Lux Asiago che ha curato anche la promozione dell’evento. Lo speciale menu proposto dai due chef comprendeva: Antipasto: Cheescake salato in gelatina di Cimbra e speck di saurus. Primo piatto: Risotto con patate, salsiccia e Cimbra al profumo di rosmarino Sorbetto di Cimbra e menta Secondo Piatto: Stinco di maialino da latte cotto con la Birra Cimbra - contorni misti Dolce: Mousse di nocciole con cuore di Cimbra A fine serata, Manuele Dal Sasso, uno dei proprietari della Birra Cimbra, ha dichiarato con grande soddisfazione. “Ringraziamo di cuore tutti gli organizzatori, i cuochi ed i partecipanti alla cena della “Birra Cimbra in Cucina”. Sono stato felicissimo di vedere la sala al completo con più di settanta persone che hanno dato vita ad una serata magica, dove la voglia di stare assieme e la passione per la Birra Cimbra l’hanno fatta da padroni” Gli organizzatori, dopo lo straordinario successo ottenuto in questa prima edizione hanno dichiarato di voler ripetere questo evento proponendo ricette sempre nuove all’insegna della qualità e, naturalmente, della birra. A fine serata il presidente dell’Istituto di Cultura Cimbra, Ser- Lo staff del Des Alpes assieme a Gabriele Dal Sasso del Bar Lux e ai 2 proprietari della Birra CImbra, Manuele Dal Sasso e Stefano Bassan gio Bonato ha omaggiato i partecipanti con una cartolina riportante il testo della “Tin tan nona”, cantata poi da tutti i presenti Servizio Redazioneale L’antipasto , il primo, il secondo ed il dolce. Tutto rigorosamente a base di Birra Cimbra Sabato 27 ottobre 2012 l’Altopiano 16 La voce degli 8 Comuni ENEGO Una generosa iniziativa Ad Enego un’eccezionale a favore dei terremotati “Cavalcata dei forti” Lunedì 15 ottobre scorso, è stata consegnata, ad una coppia di signori di Medolla (Mo), uno dei paesi più pesantemente colpiti dal terremoto dello scorso mese di maggio, che vivevano ancora in un giardino del loro Comune, un modulo abitativo dal nome: “Natural Small Home”. Si tratta di una piccola abitazione di 9,5 mt x 3 mt composta da un soggiorno, un bagno e una camera, realizzata completamente in legno, con pareti e solai coibentati con fibra di legno. Una struttura, e qui sta la particolarità, tutta realizzata con materiali ecologici. E’ una iniziativa promossa dalla ditta Wood & Co srl di Romano D’Ezzelino, e in particolare da uno dei titolari, Aronne Cenci di Stoner, che ha quindi coinvolto una serie di maestranze, che hanno ac- cettato con piacere di partecipare alla generosa iniziativa. Grazie a questa unione di forze, la coppia di Medolla, scelta grazie alla collaborazione di una radio locale, che si è messa a disposizione delle famiglie sfollate, ha potuto beneficiare di questo dono che rappresenta una vera e propria casa, completa di impianti, e mobili su misura. Hanno partecipato all’iniziativa: Edilit srl e Siniat (lastre interne e ri- vestimento esterno), Impianti elettrici Laino Vincenzo (impianto elettrico), Best Clima di Bestetti Roberto (impianto idraulico), Serramenti Castellan (serramenti in legno), Alfa lattonerie (opere da lattoniere), F.lli Sandri srl (autotraspoti e autogrù), Adriani & Rossi (home designer), Stosa cucine (cucina), Compas sas (Tomasella) camera. Stefania Simi Per la IV edizione della Cavalcata dei Forti, il Moto Club Spinea, ha scelto anche quest’anno l’Altopiano dei sette Comuni, ma, come vuole tradizione, la sede della prova viene di volta in volta cambiata, e questa volta è stato scelto il Comune di Enego, che ha dato disponibilità e collaborazione agli organizzatori. Numerosissimi gli iscritti, provenienti da varie regioni, oltre 400, un numero che ha stupito gli stessi organizzatori e che è stato raggiunto poco dopo aver aperto le iscrizioni. La Cavalcata dei Forti è riservata a moto da enduro e non è una gara, una competizione, è semplicemente una gioiosa occasione di incontro per gli appassionati di questa disciplina, che si mettono alla prova su terreni non certo facili e usuali. Il titolo ha, a questo proposito, un doppio significato, in quanto i forti, costruzioni militari risalenti alla grande guerra sono nume- rosi in altopiano e anche per questi sportivi sono stati non solo luoghi di passaggi, ma anche siti visitati con grande interesse, tuttavia, Forti sono anche coloro che si mettono alla prova su questi tracciati. In questa IV edizione il circuito misurava 120 Km e prevedeva una vera e propria cavalcata in luoghi bellissimi del nostro territorio: partenza da Enego, Frizzon, tana, Val Bella, Val Brutta, Barricata, Ple Lozze, Gallio dove era allestito un ristoro, Melette, Campo Mulo, Campo Cavallo, Mte Lisser, Bivio Dori, Godeluna, Valgoda e ritorno in piazza a Enego. Un percorso indubbiamente molto impegnativo, che tuttavia non ha scoraggiato i partecipanti, che hanno saputo apprezzare e godersi i paesaggi ed i percorsi, anche i più insidiosi e difficili. Un modo diverso per conoscere un paese e ciò che può offrire! Stefania Simi S’inaugura la scuola materna dopo la ristrutturazione Domenica prossima alle 11, si terrà, alla presenza di autorità civili e religiose, l’inaugurazione della Scuola Materna di Enego, a seguito di importanti lavori di riqualificazione. La scuola è gestita dalle suore delle Dimesse, che seguono da sempre i bimbi eneghesi nei loro primi passi “scolastici”. I lavori di ristrutturazione, sono durati circa tre anni, divisi tuttavia in due interventi, il primo volto a ad attrezzare per disabili, l’edificio attivo fin dai primi anni ’20 del 1900, quindi rampe d’accesso, ascensore per raggiungere la sala da pranzo, ristrutturazione dei bagni per abbattere le barriere architettoniche.La seconda parte dell’intervento invece, che ha visto impegnato sempre in prima linea il Comune di Enego, ha riguardato la sistemazione e la messa in sicurezza del tetto e quindi la ritinteggiatura dell’intero edificio. S. S. Benvenuta Melisa Si festeggia un nuovo gioioso evento nell’ambito dell’Associazione di Volontari collegati al 118 Monte Lisser, e protagonista, in qualche modo, è ancora una volta il presidente, tra l’altro da poco riconfermato nella sua carica, Gianluca Frison. Pochi mesi fa ci congratulavamo con lui che finalmente aveva deciso di dire basta con la vita da scapolone per promettere fedeltà a Letizia; ora invece lo festeggiamo perché è diventato papà, lo scorso 15 ottobre, della dolce, piccola Melissa! Lo ricorderemo quest’anno, caro Gianluca, perché finalmente hai fatto, come si suol dire, giudizio. Ma oltre al nostro caloroso e festoso benvenuto a Melissa, vogliamo già rivolgerle , anche a nome del paese tutto, il nostro grazie. Già, perché contribuisce con efficacia, a rendere operativo il presidente della Monte Lisser, h24, di notte infatti …Nessun dorma …e così il presidente risponde oggi, più e meglio di prima (perché è già attivato), ad ogni chiamata di soccorso! Un affettuoso abbraccio a tutta la bella famiglia. I volontari della Monte Lisser (che dormono i loro sonni sempre più tranquilli). Sabato 27 ottobre 2012 l’Altopiano 17 La voce degli 8 Comuni Ricordando Mario Rigoni Stern nell’anniversario della sua nascita Il primo novembre è l’anniversario della nascita di Mario Rigoni Stern. L’anno scorso, per ricordare i 90 anni dalla sua nascita, l’Amministrazione Comunale di Asiago ha organizzato un incontro nella Sala dei Quadri del Municipio, in cui il Prof. Paolo Lanaro, poeta e critico letterario, ha fatto un incisivo e significativo ritratto dello scrittore di Asiago. Ritratto ora opportunamente pubblicato dalle Edizioni L’Obliquo di Brescia, a cura del premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue del- le Alpi. Il viso di Mario Rigoni Stern, a Lanaro, faceva pensare al viso dello scrittore russo Turgenev “con quella barba che invece di nascondere il profilo ne esprimeva la traboccante bonarietà, con quello sguardo da cui filtrava il chiarore lustro della tenacia, l’ombra antica delle tribolazioni, il gocciolare paziente e perentorio della vita. Non mi sembrava vicentino, ma uno scrittore della steppa con la faccia modellata dal gelo e da quei venti astiosi che si posso- no incontrare solo in montagna o nelle sconfinate pianure sarmatiche”. Il Prof. Lanaro ricorda quando fu pubblicato il suo primo libro, “Il sergente nella neve” e nota che “nessuno allora avrebbe scommesso un centesimo sul fatto che quel mite impiegato dell’Ufficio Imposte di Asiago, nel corso degli anni, sarebbe diventato uno degli scrittori italiani più letti e amati”. Tra le opere di narrativa scritte dopo la seconda guerra mondiale (basta “Il ramarro” romanzo di Maurizio Rigoni che prende spunto da eventi altopianesi legati al n. 17 E’ in vendita “Il ramarro”, nuovo romanzo fresco di stampa di Maurizio Rigoni. Asiaghese, classe 1954, Maurizio è conosciuto in paese soprattutto per il suo lavoro di direttore presso alcuni supermercati, ma anche per aver partecipato alla vita sociale della città. Negli ultimi tempi si è dedicato allo scrivere, una passione che si è rivelata come una sorta di naturale continuazione di un altro grande hobby, quello per la fotografia. “Ho potuto così scoprire – ci dice – la soddisfazione di osservare le cose e tradurle in parole, invece che in immagine fotografica”. Da fotografo amatoriale e grande appassionato della montagna, Maurizio Rigoni aveva allestito alcune esposizioni e partecipato a diversi concorsi, conquistandosi anche dei primi premi. Poi si era buttato a capofitto nello sport, tanto da aver girato il mondo partecipando a numerose maratone, con tempi di tutto rispetto. “Nella vita – continua – bisogna sempre programmare qualcosa di nuovo, dedicarsi ai propri gusti. Lo sport, che si faccia in modo agonistico o meno, ha un aspetto fondamentale, che è quello dell’amicizia che si riesce a instaurare con chiunque nel mondo condivida la stessa passione”. Ed è proprio dalla sua passione per le maratone che prende spunto il suo primo racconto “La fonte del silenzio” , scelto tra l’altro dalla Libreria Mondadori per Ragazzi, il che gli ha dato grande soddisfazione. Si tratta dell’avventura del maratoneta Rico Lofar, che dopo essersi allenato in Val Giardini dove incontra spesso “l’Alpino rientrato dalle Russie” con cui sviluppa una simbiosi silenziosa e parallela, corre la maratona di New York nel 2001, a due mesi dal crollo delle Torri Gemelle. Ed ora la pubblicazione di un romanzo vero e proprio, che prende invece spunto da una serie di eventi legati al n. 17 sull’Altopiano. “Una delle ipotesi sulle ori- gini dell’Altopiano – spiega Maurizio Rigoni – fa riferimento alla dispersione di una Legione Romana, la 17^. Dove sarà finita? Forse potrebbero essere stati quei legionari i primi coloni di “un’isola montana al centro delle Prealpi Venete”. Il numero 17 nella cabala ha due significati, uno positivo di speranza, e l’altro negativo di disgrazia. Ad esso sono legati numerosi eventi storici dell’Altopiano, come l’inaugurazione del ponte sulla Val d’Assa il 17 giugno 1906, l’inaugurazione del Sacrario di Asiago il 17 luglio 1937, ma anche il rogo di un’importante industria casearia il 17 novembre 2007. Secondo il romanzo è il tempo ad avere valore per determinare l’effetto positivo o negativo”. Edito da Edizioni Simple “Il ramarro” di Maurizio Antonio Rigoni si può acquistare presso la Cartolibreria Bonomo e la Libreria Leggi e Sogna di Asiago. Silvana Bortoli pensare a Carlo Levi, a Nuto Revelli, a Primo Levi) il primo libro di Mario Rigoni Stern “contribuì alla rigenerazione democratica di un popolo che per decenni era vissuto in una sorta di oscuramento etico e culturale, nei grovigli di un auto inganno psicotico e inconsapevole”. Accennando agli aspetti fondamentali dell’opera di Mario Rigoni Stern, il Prof. Lanaro indica come essa “parla di guerre, di uomini, di montagne , di animali, di boschi, sgorga da un sentimento naturale dell’esistenza, del ritmo del tempo, del rapporto immediato tra individuo e comunità, tra uomo e natura.” Natura non tanto selvaggia, idillica, idealizzata, la natura dei caprioli e degli urogalli, ma la natura fortemente umanizzata, natura strettamente intrecciata alla storia umana, al lavoro e alla vita dell’uomo. Anche la lingua di Rigoni Stern non è un italiano letterario, accademico. E’ un italiano che sembra “inerpicarsi lungo una mulattiera, lasciando a valle, tanto per stare tra i vicentini, la spavalderia linguistica di un Parise o l’elegante, passeggio letterario di un Piovene”. La prosa di Rigoni Stern presenta “una forza comunicativa che si sprigiona dalla cadenza stessa del racconto e, nel fondo, dalle ripercussioni di un remoto parlare nativo”. Il gusto della memoria per lo scrittore di Asiago non è nostalgia, celebrazione del passato. Lanaro precisa che la sua è la “memoria vivida di un uomo da sempre convinto che le ragioni del passato, quando non siano manipolate o deviate dalla frode, siano tutt’uno con le ragioni della civiltà…la memoria, da aggregante della comunità, si fa storia e patrimonio culturale di tutti”. Senza voler fare il bilancio conclusivo di un’opera che “deve ancora cominciare a essere analizzata in maniera organica”, Lanaro si chiede qual è la lezione fondamentale di Mario Rigoni Stern e risponde che “è una lezione di responsabilità nei confronti della storia, della natura, degli uomini”. Una lezione di responsabilità urgente e attuale con i tempi che corrono e nelle situazioni in cui ci troviamo. Una lezione di responsabilità anche per l’Altopiano . Sergio Bonato I 40 anni di Malga Dosso raccontati in un libro I 40 anni di Malga Dosso, luogo privilegiato per i campi scuola dei ragazzi della parrocchia di Asiago, raccontati in un libro. Si tratta di un album di documenti, testimonianze e soprattutto fotografie dal 1970 al 2010 anno in cui appunto è stato festeggiato il 40°. Quarant’anni di ragazze e ragazzi, di preti e chierici, di animatori, di cuoche; 40 anni di storia della nostra Comunità. E’ una pubblicazione che non può mancare nelle famiglie di Asiago. Oltre al piacere di averla, di sfogliarla, di cercare tra i mille volti sorridenti il nostro, quello dei nostri amici o dei nostri figlio, con il suo acquisto (viene richiesta un’offerta minima di 10 euro) potremo contribuire alla sostituzione di tutti i letti e i materassi della Malga, un’operazione molto onerosa ma necessaria per garantire la qualità ricettiva di questa importante e storica struttura. “40 anni di malga” si può trovare in Patronato, in Canonica e in Sacrestia. Sabato 27 ottobre 2012 l’Altopiano 18 La voce degli 8 Comuni CONCO Il 14 ottobre di undici anni fa veniva inaugurato il centro Crel Auser di Tortima, realizzato nell’edificio della vecchia scuola elementare appositamente allestito per offrire agli anziani del Comune di Conco, ma non solo, un punto d’incontro, un luogo dove trascorrere del tempo assieme ad altre persone, dove vivere nuove e diverse esperienze. All’inizio c’era un certo timore che l’iniziativa potesse essere raccolta e il centro frequentato, ma da subito le presenze sono state numerose, l’attività varia e interessante, il clima famigliare, sereno e con molta allegria. I pomeriggi del giovedì sono diventati via via degli appuntamenti fissi e ben presto, soprattutto d’estate, lo spazio ha cominciato ad essere piuttosto stretto. Così, quando a Fontanelle è stata chiusa la scuola elementare, si è pensato di destinare i locali ad un nuovo Centro che avrebbe goduto di spazi più ampi ,avrebbe offerto nuovi servizi e avrebbe consentito di aggiungere e diversificare le Centro Crel Auser di Tortima, è iniziata la nuova avventura attività, con più aperture settimanali rispetto a Tortima. Il prolungamento dell’età media, la dispersione abitativa nel territorio montano, le esigenze lavorative e i nuclei famigliari sempre più esigui, con la conseguente solitudine delle persone anziane, diventano per le Amministrazioni comunali dei temi su cui riflettere sempre più e per i quali cercare delle soluzioni. E’ comprovato che il ritrovarsi, lo stare in compagnia, partecipare ad iniziative sociali, culturali , di svago contribuiscono non solo al benessere generale della persona, ma allontanano anche alcune malattie della vecchiaia e aiutano a vivere più serenamente. Così, guardando alla realtà territoriale e alle sue esigenze, abbiamo pensato ad un nuovo progetto e l’esperienza iniziata nel 2001 a Tortima si arricchisce ora di nuovi contenuti con un’ offerta di servizi più ampia e innovativa. L’ex edificio scolastico di Fontanelle è stato oggetto di alcuni interventi di adattamento effettuati con personale comunale e con il lavoro preziosissimo, attento, generoso, di molti volontari. L’organizzazione e il funzionamento del Centro sono affidati al gruppo Crel Auser di Conco e agli operatori della Cooperativa Adelante, già presente nel territorio per i Progetti Giovani. Per rendere facilmente fruibile il Centro anche dalle persone con difficoltà motorie è stato acquistato un pulmino che trasporta passeggeri autonomi e anche quelli in carrozzina. L’esperienza consolidata in tanti anni di “servizio” testimonia il forte desiderio di compagnia, di socialità, e la presenza e l’azione delle volontarie e dei volontari sono l’espressione della solidarietà e del senso civico interpretati nel modo più genui- no. Abbiamo voluto scegliere il 14 ottobre come data di inaugurazione del Centro proprio come segno di continuità di un percorso di amicizia, di generosità, di condivisione e di civiltà che siamo orgogliosi di sostene- re e di accompagnare e che ci auguriamo possa essere di aiuto alle comunità di Conco e dell’Altopiano. Un ringraziamento sincero va ad Aldo Rodighiero, presidente del Crel Auser, indefesso propositore di idee, di iniziative, “direttore lavori”, lavoratore in prima linea , alle collaboratrici e ai collaboratori che lo hanno seguito, ascoltato, “sopportato”, tutti uniti nella volontà di attuare una nuova straordinaria avventura. Graziella Stefani LUSIANA Chiude Pomo Pero, con un bilancio positivo “Pomo Pero non è solo una rassegna di specie antiche di mele e pere locali, né un’occasione di fare comunità, né solo un’attrazione turistica. Pomo Pero vuole essere da sprono per integrare all’agroalimentare presente già sull’Altopiano un nuovo con cetto di diversificazione e di valorizzazione che oltre a costituire un ulterirore richiamo d’interesse può essere anche una base di integrazione economica ed una base di un nuovo concetto di alimentarsi in maniera sana e gustosa”. Ne è convinta il sindaco Antonella Corradin che ogni anno che passa nota un crescente interesse non solo per la manifestaizone in sé ma anche per il messaggio che vuole lanciare; ovvero che la montagna non è solo bella da visitare e tutelare, ma anche da coltivare. E proprio con specie antiche meno delicate e adattate all’ambiente, favorendo così in connubio di economicità e di ecosostenibilità. Ogni edizione di Pomo Pero si lega ad un messaggio: dal diritto ad una sana alimentazione alla rivalutazione di coltivazioni antiche ed autoctone, abbandonando così le grosse colture in- dustriali, alla nutrizione corretta ed ecosostenibile la rassegna cerca con l’apporto di esperti di educare ad un’alimentazione che non danneggi la terra, che non metta a rischio economico i coltivatori locali, che esca dagli schemi dell’agricoltura industriale. Su questi principi si sono basate tutte le iniziative correlate alla 13a edizione. Sia il convegno di apertura “Dalla terra il buon cibo”, dove i relatori (dott. Andrea Sbarbato dell’Università di Verona, la nutrizionista Paola Trionfi e Andrea Rigoni della Rigoni di Asiago spa moderati dal naturalista Antonio Cantele) hanno illustrato l’importanza delle produzioni alimentari antiche in chiave nutrizionale, sia la cena di gala a base di mele e pere locali allestito al Palazzon dal gruppo ristoratori locali (i ristoranti Alla Rosa, Conca Verde e Valle dei Mulini, le trattorie Al Colonnello e Vecchia Osteria Bertiaga, l’osteria Fontanella e le baite Al Fungo e Monte Corno) hanno messo in risalto le qualità e le caratteristiche delle specie di frutta che erano presenti sulle tavole dei nostri avi. A chiudere in bellezza la rassegna è stato il corso di cucina a base di pere e mele locali tenutosi al ristorante Conca Verde dove lo chef Mirco Rigoni ha insegnato numerosi pietanze, dagli antipasti ai dolci, con ingrediente principale le molteplici varietà di mele e pere locali. Gerardo Rigoni Le vicende dei britannici sull’Altopiano suscitano grande interesse tra i lusianesi Tutto esaurito in Sala Consiliare del Palazzon di Lusiana, mercoledì 17 ottobre. Nell’ambito della rassegna “Senza Orario Senza Bandiera”, organizzata e diretta da Nerio Brian, nella quale rientra anche il Comune di Lusiana, l’assessore alla cultura Sabrina Passuello, ha dato inizio alla presentazione del libro “Grande Guerra - Britannici sull’Altopiano dei Sette Comuni”, edizioni Gino Rossato, autori Francesco Brazzale e Andrea Vollman. Il libro colma un vuoto nella ricerca storica sul fronte dell’Altopiano nella 1^ Guerra Mondiale, cioè la presenza degli alleati britannici nel 1918, e del contributo dato all’estrema difesa del territorio a sud di Asiago, ultimo lembo prima di una possibile discesa in pianura alle spalle del Piave. Non solo vicende militari, ma soprattutto storie di persone, rapporti con la popolazione nelle retrovie, aneddoti e informazioni fino ad oggi ignote su quelle lontane vicende. Largo spazio, durante la serata, è stato dato ai fatti di allora relativi all’area di Granezza, nel comune di Lusiana, che fu comando di Divisione, e alla struggente vicenda del Capitano Edward Brittain e della sorella Vera, famosa scrittrice che volle, alla sua morte, fossero sparse le proprie ceneri sulla tomba del fratello, caduto il 15 giugno 1918, e sepolto nel cimitero britannico di Granezza. E’ stato inoltre proiettato, per la prima volta in Italia, un filmato girato dagli inglesi nel 1918, con immagini dell’Altopiano. Egidio Zampese l’Altopiano Sabato 27 ottobre 2012 19 La voce degli 8 Comuni TEATRO -CULTURA - MUSICA Teatro: ritorna la rassegna autunnale E tu… l’hai già fatto l’abbonamento? Torna anche quest’anno l’appuntamento con il ricco autunno culturale della Città di Asiago, che vedrà protagonista al Palazzo del Turismo Millepini, la seconda edizione della rassegna teatrale. Organizzata dalla Pro Loco Asiago & Sasso con il patrocinio del Comune di Asiago, la rassegna sarà inaugurata nei giorni del 9, 11 e 12 dallo spettacolo fuori abbonamento “Rispaar all’opera” ed ufficialmente avrà inizio il 20 Novembre con il primo spettacolo dal titolo “Quando al paese mezogiorno sona” portato in scena dalla Compagnia La Barcaccia. Undici imperdibili appuntamenti animeranno il palcoscenico del Millepini da Novembre 2012 a Marzo 2013, con commedie dal tocco sentimentale ed ironico, intervallate da momenti di pura suspance. Tra gli spettacoli, primeggerà inoltre una Balera Paradiso che in meno di due ore ripercorrerà cinquant’anni di vita di una balera di provincia dalla sua inaugurazione alla sua chiusura. Uno show che ricorderà la storia del Millepini Dancing. Come avvenuto nella precedente edizione della rassegna con Anna Valle, anche quest’anno il Millepini avrà il suo personaggio d’eccezione: il tenore di fama internazionale, Cristiano Cremonini, che assieme a Barbara Cola, ospite della serata e colla- I Rispaar in replica Si aprono il 1° novembre le prevendite per “Rispaar all’opera” in scena al teatro Millepini nei giorni 9, 11 e 12 Tornano i Rispaar, con le repliche dello spettacolo “Rispaar all’opera” in programma al Millepini venerdì 9, domenica 11 e lunedì 12 novembre prossimi. La consueta riproposta dello spettacolo del gruppo per dare modo a coloro che non sono riusciti ad assistervi lo scorso giugno, visto che come sempre i biglietti sono stati esauriti in breve tempo, quest’anno coincide con l’avvio della Rassegna teatrale di Asiago. “C’è stato infatti chiesto di “aprire” simbolicamente la rassegna – ci dice Silvano Vellar , presidente del gruppo no profit - e questo ideale legame con l’evento asiaghese non può che farci piacere. L’acquisto dei biglietti per il nostro show esula comunque da quelli che sono gli abbonamenti per la rassegna, visto che il nostro è uno spettacolo a fine benefico, il cui ricavato verrà destinato in questa occasione al cambio dei letti della Malga dei Larici, che ospita i gruppi estivi per i nostri ragazzi. La nostra speranza è quella di riuscire a coprire completamente la spesa necessaria.”. Le prevendite che si terranno presso lo Sportello Informazioni Turistiche in Piazza Carli inizieranno il 1° novembre. “Rispaar all’Opera”, arriva- to dopo una pausa più lunga del solito tra uno spettacolo e l’altro del gruppo, pur continuando a calcare la tipicità portata avanti negli anni, offre comunque dei momenti nuovi e inaspettati, dimostrando la capacità di questi artisti amatoriali di sapersi mettere in gioco realizzando sempre qualcosa di inedito, tanto da riuscire sempre a sorprendere gli spettatori. Le soddisfazioni che ne derivano sono sempre tante. “Tra gli impegni successivi – ci dice ancora Silvano Vellar – anche quello di chiudere, il prossimo febbraio, la Rasse- gna teatrale amatoriale di Thiene, su richiesta degli organizzatori che fanno parte di un’associazione di famiglie di Breganze nata sempre per scopi benefici”. Ci sarà qualche momento inedito nelle spettacoli di replica autunnale? “Abbiamo un’idea che arricchirebbe con bel tocco in più il nostro show – conclude Silvano Vellar – legandone il tema proprio a una delle serata programmate per la rassegna teatrale. Ci siamo attivati per questo e ci auguriamo di poterla realizzare”. Silvana Bortoli boratrice di Gianni Morandi, ripercorrerà i più grandi successi italiani ed internazionali. Per informazioni su abbonamenti e biglietti, rivolgersi allo Sportello Informazioni Turistiche di Piazza Carli o al seguente numero telefonico: 0424464081. Giulia Rossi Artemusica non si ferma mai: a Canove il concerto di Giulia Toniolo L’Associazione Artemusica di Roana continua la sua attività proponendo agli appassionati di musica classica un concerto di pianoforte che avrà luogo sabato 3 novembre alle ore 21,00 presso la sala consiliare del municipio di Canove. Il concerto avrà come protagonista Giulia Toniolo, giovanissima pianista di grande talento. Nata nel 1996, ha iniziato lo studio del pianoforte a 6 anni con Maddalena De Facci con la quale prosegue tuttora i suoi studi, e ha appena ottenuto il diploma di pianoforte, come privatista, con il massimo dei voti. Ha partecipato a svariati concorsi nazionali e internazionali ottenendo numerosi riconoscimenti tra cui 16 primi premi e 6 primi premi assoluti, e ha già frequentato, pur così giovane, nume- rosi corsi di perfezionamento tenuti da prestigiosi maestri, come Bruno Canino, Giampaolo Nuti, Boris Petrushansky e altri. Negli ultimi due anni ha avuto un’intensa attività concertistica in Veneto e in Friuli Venezia Giulia, ottenendo sempre nutriti riconoscimenti da critica e pubblico. Presenterà musiche di Bach, Beethoven, Chopin e Debussy. Il concerto, come sempre, sarà ad ingresso libero. Al via il secondo concorso letterario in cimbro Al via il secondo concorso di scrittura cimbra “Tonle Bintarn”. Il premio, istituito dall’Istituto cimbro di Luserna in collaborazione con l’Istituto cimbro di Roana e il Curatorium Cimbricum Veronese, ha lo scopo di sostenere, promuovere e sviluppare la scrittura in lingua cimbra. Al premio possono partecipare tutti i nati prima del 1 gennaio 1998 con racconti o altri elaborati inediti non oltre le 15 mila battute. La giuria sarà nominata dall’Istituto cimbro di Luserna e selezionerà i 5 migliori racconti che verranno poi premiati in una cerimonia programmata in Lessinia nel dicembre di quest’anno. “Per maggiori informazioni – spiega il presidente dell’Istituto roanese Sergio Bonato – Ci si può rivolgere all’Istituto di cultura cimbra a Roana oppure a quello di Luserna. Già l’anno scorso il livello delle opere era molto alto con molti partecipanti, tanto da stupire anche noi dei vari istituti culturali. Anche l’Altopiano si era difeso bene con una decina di autori; quest’anno speriamo anche di portare a casa qualche premio”. CINEMA LUX ASIAGO Mercoledì 31 ottobre ore 21.00 - Giovedì 1 novembre ore 21.00 Venerdì 2 novembre ore 21.00 - Sabato 3 novembre ore 16.00 18.30 21.00 Domenica 4 novembre ore 16.00 18.30 21.00 - Lunedì 5 novembre ore 20.45 Gerardo Rigoni Sabato 27 ottobre 2012 l’Altopiano 20 La voce degli 8 Comuni ECONOMIA - Uno studio di Federcasse dimostra che le banche mutualistiche favoriscono la crescita dell’economia locale Una Cassa Rurale oggi, per crescere domani E’ l’attività bancaria a favorire la crescita economica o sono le banche ad aprire gli sportelli e a intensificare la loro attività creditizia in quelle aree dove la crescita è più sostenuta? Non si tratta della rivisitazione in salsa moderna della ben nota questione della primigenia dell’uovo o della gallina, ma di una delle domande divenute di primario interesse nella ricerca scientifica economica degli ultimi venti anni. Già dalla prima metà degli anni Novanta alcuni studiosi hanno affrontato il tema e messo a punto delle metodologie di stima in grado di risolvere i problemi emersi nella letteratura precedente. In particolare, questi studiosi furono in grado di verificare che in molti Paesi il grado di sviluppo dei mercati finanziari e dell’intermediazione bancaria all’inizio di un certo periodo ha influenzato la crescita economica degli anni successivi. In altre parole più banca oggi vuol dire più crescita. L’attività bancaria, infatti, consente il finanziamento di nuovi investimenti produttivi, la selezione dei progetti più innovativi e una migliore allocazione delle risorse. Un punto di particolare interesse in questo ambito è dato dalla relazione tra attività bancaria e crescita a livello locale. Durante la Terza Conferenza Euricse sul “credito cooperativo e sviluppo sostenibile” te- nutasi il 14 e il 15 giugno presso l’Università di Trento in collaborazione con Federcasse e con il supporto dell’Eacb, l’Associazione Europea delle Banche Cooperative, è stato presentato un lavoro del Servizio Studi, Ricerche e Statistiche di Federcasse dal titolo “La crescita economica locale e l’attività bancaria in Italia: il ruolo del Credito Cooperativo nello sviluppo”. Lo studio prende in considerazione l’andamento del valore aggiunto artigiano a livello provinciale per valutare in che misura la sua crescita nel SAPOR D’ACQUA NATIA La delusione di un sogno gigantesco Una sentenza lapidaria, con in calce la firma di Pat McQuaid, presidente dell’UCI: “Lance Armstrong non ha posto nel ciclismo. Merita di essere dimenticato”. Proprio lui, l’eroe che ha infiammato i tifosi nell’ultimo decennio, il cowboy spaccone che guardò in faccia il cancro che lo devastava gridandogli: “Hai sbagliato avversario stavolta”, l’atleta dagli occhi di ghiaccio e l’emblema della Vita che vince sulla Morte, l’uomo vissuto due volte, il conquistatore in terra francese di ciò che a nessun altro prima di lui fu mai concesso (7 Tour de France consecutivi), il leader indiscusso di un’America che più volte l’ha eletto uomo simbolo della capacità di lottare fino in fondo. Lui adesso non c’è più: sfogliate qualsiasi ordine d’arrivo di una gara ciclistica e non troverete più traccia di quel pioniere che, guarda caso, portava lo stesso cognome del primo uomo che sbarcò in terra lunare: Amstrong Lance. Tutto truccato, la più grande beffa al mondo dello sport, la strafottente manifestazione di una forza muscolare che adesso sappiamo non essere mai stata sua. L’esagerazione. Eppure a quell’uomo si sono e si stanno aggrappando folle devote di malati di cancro che in tutto il mondo guardano a lui come alla possibilità di vincere la malattia, il pubblico ludibrio, la fatica di accettare di andare controvento, e magari pure senz’olio, nella vita. Livestrong - la sua creatura nata per lottare contro il cancro – è oggi a livello mondiale un alfabeto di speranza, di ecumenismo umano e di scommessa sull’uo- mo che teme pochi paragoni: grazie alla storia di Lance, l’uomo che l’ha fatta sbocciare dalle ceneri della sua malattia. In questi giorni senza paragoni in quanto a tristezza e delusione dentro il mondo delle due ruote affiora prepotente la voglia di cancellare il tutto, in ogni sua singola traccia. Cancellare perché di fronte alla delusione anche il bene germogliato appare ridicolo e senza senso alcuno. Invece una cosa è lo sport, altra cosa è la vita, anche se i due spartiscono un alfabeto comune – per intenti, percorsi e desideri - che molto spesso fa di loro una reciproca metafora. Col rischio di esaltarsi e sporcarsi vicendevolmente. A morire oggi è il lato sportivo e agonistico di una carriera, cosicchè guardando all’ebbrezza di certe performance e contemplando lo straordinario di certe imprese l’uomo ricordi che non sono frutto del semplice lavoro quotidiano ma tengono traccia evidente di manipolazioni. A rimanere vivo, però, è il risvolto di speranza di una battaglia che oggi come mai somiglia terribilmente ad un virgulto nato alla base di un vecchio tronco d’ulivo morto: rimane la speranza che s’è inabissata nel cuore di milioni di malati di cancro che dall’esempio di Lance hanno tratto forza, coraggio e motivazioni per non arrendersi al rullo compressore della morte. Il principio che il fine giustifichi i mezzi ha aperto le porte al doping nel palcoscenico dello sport e non va condiviso; la speranza in un malato terminale, però, rassomiglia al profumo della libertà per chi vive dietro le sbarre di una galera. E’ la nostalgia di quel sapore che permette di tenere accesa la vita quando tutto sembra consigliare la resa. E questa rimane.Madre Teresa di Calcutta – una delle atlete di punta del secolo scorso – elaborò il suo teorema per scrivere gesti di bontà e di umanità: “nella mia vita – scrisse la suora di Calcutta – mi sono sempre detta: non basta fare il bene, occorre che il bene sia fatto bene”. Nacque lì lo splendore di una donna che il mondo addita come una delle luci più accecanti dentro un secolo di tenebre quale fu il Novecento. A Lance Amstrong l’impresa è riuscita a metà: oggi c’accorgiamo che mancava la seconda parte dell’avventura, quella di lottare con stile e onestà per rendere ancora più saporito il bene fatto. “Il cammino – ha concluso McQuaid - comincia da oggi, un caso come quello di Armstrong non accadrà mai più”. A queste parole non ci crede ormai più nessuno. L’unica cosa certa è la fine riservata ai dinosauri: scomparsi per troppa forza: loro non l’avevano mai messo in conto. Don Marco Pozza periodo tra 1998 e il 2009 sia stata sostenuta dagli impieghi bancari e in particolare da quelli del Credito Cooperativo. Gli impieghi del Credito Cooperativo al settore artigiano sono cresciuti a un ritmo annuo superiore al resto del sistema bancario nel periodo considerato (la quota di mercato nazionale- calcolata come media delle quote di mercato provinciali- è passata dal 12.8 al 19.8 per cento). Soprattutto, dopo la crisi iniziata nel 2007, che ha manifestato i suoi effetti anche nel settore artigiano (come si vede dall’andamento del valore aggiunto), la differenza tra credito erogato dalle BCC e dal totale del sistema si è allargata, a dimostrazione del supporto che il Credito Cooperativo ha fornito alle imprese artigiane in una fase congiunturale difficile. Inoltre, prendendo in esame le province con una quota di mercato degli impieghi delle BCC più alta nel 1998 (anno di inizio dell’analisi), circa il 45 per cento di queste nel 2009 aveva una crescita del valore aggiunto artigiano superiore alla mediana. Infine, il lavoro riporta alcuni esercizi di stima che dimostrano in modo statisticamente solido che gli impieghi erogati dalle BCC hanno avuto un effetto positivo sulla crescita economica locale misurata come crescita del valore aggiunto artigiano. L’AVVOCATO RISPONDE I limiti posti dall’ordinamento all’uso della proprietà esclusiva in un condominio sono dettati essenzialmente in funzione del potenziale effetto negativo e dannoso che detto uso possa avere sulla proprietà o sui diritti altrui o sulla stessa proprietà comune a tutti i condomini. L’art. 1122 c.c. stabilisce, infatti, che “ciascun condomino nel piano o porzione di piano di sua proprietà, non può eseguire opere che rechino danno alle parti comuni dell’edificio”. Secondo dottrina e giurisprudenza costante rientrerebbe così nel concetto di danno ai sensi della norma esaminata anche l’alterazione delle linee architettoniche dell’edificio causata da opere eseguite dal condomino nell’ambito della sua proprietà esclusiva. Con particolare riferimento all’apposizione di inferriate alle finestre delle singole unità abitative è stato affermato dalla giurisprudenza che il loro montaggio debba ritenersi ammesso qualora non arrechi pregiudizio al decoro architettonico dello stabile e/o comunque, quando pur arrecandolo, il danno sia giustificato da esigenze di sicurezza (in quest’ultimo caso sarebbe tollerabile anche un lieve pregiudizio di rilievo economico derivante dall’alterazione architettonica). Quanto alla necessità o meno dell’autorizzazione dell’assemblea condominiale occorre tenere presente che l’art. 1102 c.c. consente al singolo condomino di servirsi della cosa comune (nel caso di specie la facciata dell’edificio) “purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri condomini di farne parimenti uso secondo il loro diritto”, apportando a tal fine “a proprie spese le modificazioni per il migliore godimento della cosa”. In effetti il codice civile richiede l’autorizzazione assembleare con le maggioranze previste dall’art. 1136, comma 5 soltanto per le innovazioni ex art. 1120 c.c. e non an- L’APPOSIZIONE DI INFERRIATE NEL CONDOMINIO che per le modificazioni ex art. 1102 c.c. In linea con i suddetti principi, pertanto, la Cassazione ha ritenuto costituire esplicazione del diritto di comproprietà a norma dell’art. 1102 c.c. e, come tale, non richiedere la preventiva autorizzazione dell’assemblea condominiale l’apposizione di inferriata a scopo protettivo. Tuttavia, anche alle modificazioni consentite al singolo ex art. 1102 c.c. si applica altresì il divieto di alterare il decoro architettonico del fabbricato, si tratta dunque, in ultima analisi, di valutare se l’intervento effettuato nel caso di specie alteri o meno il decoro architettonico dello stabile, tenendo presente che deve ritenersi lecito il mutamento estetico che non cagioni un pregiudizio economicamente valutabile o che, pur arrecandolo, si accompagni ad una utilità (quale può essere quella derivante dalla protezione delle persone o cose da eventuali intrusioni) la quale compensi l’alterazione architettonica che non sia di grave e appariscente entità. Nel posizionare le inferriate, però, il condomino dovrà tener conto della sicurezza dei piani sovrastanti. Infatti, se le stesse vengono realizzate per linee orizzontali, agevolando con ciò la salita di malintenzionati ai piani superiori, l’assemblea ne può chiedere la modifica. Viceversa, qualora si ritenga che difettino le condizioni succitate, l’Amministratore, previa deliberazione assembleare in tal senso, potrebbe agire giudizialmente ai sensi dall’art. 1102 C.C.. In linea di massima se l’edificio in questione non risulti avere particolare valore storico, archeologico od artistico o pregi particolari, è da supporre che il giudice ritenga legittima l’apposizione delle inferriate da parte dei proprietari delle unità al piano terreno, anche se non è stata preceduta da preventiva delibera assembleare (soprattutto se a finestre chiuse non si vedono). Si noti che nulla vieta di installare inferriate anche ai piani superiori al primo, anche se in questi casi deve essere la natura della costruzione a rendere plausibile la possibilità di irruzione nell’appartamento (ad esempio la presenza di sporgenze che ne facilitino la scalata ecc.) altrimenti fra i due interessi in contrasto, quello dell’armonia architettonica della facciata e quello della sicurezza del privato, prevarrà il primo. Si sottolinea, inoltre, che se in un verbale assembleare venisse regolamentata la posizionatura di inferriate in relazione al caso specifico di un condomino, questo costituirebbe un precedente tale da costringere tutti gli altri condomini intenzionati ad installare in u secondo momento delle inferriate ad uniformarsi al tipo di grata approvato in assemblea. Avvocato Serena Baù I lettori che vogliano sottoporre domande su qualsiasi questione di carattere legale al nostro avvocato possono inviare una mail all’indirizzo [email protected] o scrivere a “L’avvocato risponde – Giornale Altopiano, Via Jacopo Scajaro, 23 36012 Asiago (Vi)” l’Altopiano Sabato 27 ottobre 2012 21 La voce degli 8 Comuni HOCKEY GHIACCIO - IL PUNTO SUL CAMPIONATO DOPO 11 GIORNATE Avvio di stagione non facile per la Migross Comincia a girare la ruota dell’hockey su ghiaccio che, archiviato il primo girone d’andata ed intrapreso il cammino del ritorno, si appresta ad entrare nel vivo della stagione. Eh sì perché sin qui le vicissitudini delle dieci protagoniste sono principalmente servite per rodare gli organici e per capirne pregi e difetti, limiti e qualità. E’ sacrosanto che comunque tutto ha il carattere dell’ufficialità e che sulla classifica sin qui maturaFoto Paolo BAsso ta ciascuna delle protagoniste dovrà costruire il proprio futuro ma è comprovato dall’esperienza che i valori espressi a questo punto della stagione non sono definitivi e che con l’andare delle giornate possono magari, come spesso è accaduto in passato, essere smentiti o sovvertiti. Scrivo queste righe alla vigilia di un doppio derby esterno, prima a Cortina e poi ad Alleghe, che per i colori giallorossi sarà certamente molto impegnativo ma anche di grande importanza in chiave futura. Com’è noto la squadra allenata da John Parco non ha ancora potuto essere schierata a ranghi completi, falcidiata da infortuni e guai soprattutto nel settore difensivo, laddove l’organico ha fin qui vissuto particolari peripezie ed è tuttora deficitario di due titolari, Dan Sullivan e Davide Nicoletti. E se per il primo il rientro dall’infortunio alla spalla che lo tiene fuori da quasi un mese e da sette gare sembra imminente Prossimi impegni prima della pausa di novembre: 27-10-12 : ALLEGHE – MIGROSS ASIAGO 30-10-12 : MIGROSS ASIAGO – RENON 01-11-12 : VALPELLICE – MIGROSS ASIAGO 03-11-12 : MIGROSS ASIAGO – BOLZANO Classifica dopo 12 giornate: Valpusteria 33, Valpellice , Renon 24, Alleghe 21, Bolzano 20, Migross Asiago e Milano 15, Val di fassa 13, Cortina 10, Pontebba 5. e potrebbe avvenire già in questa settimana, la telenovela di Nicoletti sembra ancora di non rapida né certa soluzione. Questo tiene ovviamente in apprensione la squadra, la società ed i tifosi, tutti ad interrogarsi se e quando potranno vederlo scendere in campo e (i tifosi) alzare i loro cori di sostegno inneggiando quel nome; anche se la sua lunga assenza pesa sull’economia dell’intero spogliatoio non è certo facile prendere la decisione di sostituirlo né è facilissimo trovare un sostituto, per cui tutto sembra per il momento essere in standby (almeno ufficialmente) in attesa di, ci si augura, buone nuove. L’analisi del trascorso è evidentemente condizionata dalle numerose e pesanti assenze cui la difesa asiaghese ha dovuto far fronte, sacrificando uomini ad un ruolo non proprio (leggi i vari Stevan, Benetti, Borrelli e Rigoni) per tamponare le falle di un reparto che ha spesso giocato con due soli titolari. Al di là dei risultati, molti dei quali negativi solo per una sfavorevole congiuntura di situazioni, e della classifica non splendente ma nemmeno particolarmente negativa, quella che abbiamo sin qui visto è una formazione che appare molto unita e determinata, capace di esprimere coesione ed una voglia comune di essere a disposizione degli altri per il bene della squadra; entusiasmo ed impegno, determinazione ed attaccamento alla maglia sono le caratteristiche più belle viste fin qui. La qualità del gioco, inizialmente piacevole ed arioso, è andata un po’ a scadere proprio in funzione delle assenze e della fatica supplementare che queste causavano; il rendimento dei singoli è stato condizionato conseguentemente, ma anche da infortuni meno gravi ed appariscenti ma che hanno pesato sul rendimento di uomini faro (uno per tutti Ulmer). Insomma questa squadra, per quanto ha fatto vedere finora, merita decisamente fiducia e sostegno e quando Parco riuscirà ad avere l’organico al completo e con qualche acciacco in meno potrà regalarsi e regalare tante belle soddisfazioni. Cesare Pivotto I “Vecchi Orsi” ricordano Guido Tessari Giamolo Ritrovarsi insieme, divertendosi con lo sport che è stato ingrediente fondamentale della propria vita, e soprattutto onorare in questo modo un amico, un compagno di squadra, un avversario, scomparso troppo presto. E’ questo il succo del Memorial Guido Tessari “Giamolo” che si terrà nel pomeriggio di sabato 27 ottobre allo stadio del ghiaccio di Asiago. L’inizio del torneo, che vedrà la partecipazione dell’Asiago Vecchi Orsi, di Alleghe, Varese e Fassa, è fissato alle ore 15.00, slittando dunque di un paio d’ore sull’orario inizialmente previsto. Dopo il ritrovo e il sorteggio, alle 16 si disputerà il 1° incontro, tra squadra “A” e squadra “B”; si giocheranno due tempi da 20 minuti senza fermare il cronometro. Alle 17 la squadra “C” giocherà contro la squadra “D” quindi si disputerà alle 18 la finale per il 3° e 4° posto e alle 19 quella per il 1° e 2° posto. In sostituzione di una penalità minore (2 minuti) sarà effettuato un tiro di rigore (shotout); saranno vietati i contatti fisici e non si potranno effettuare tiri alla canadese (Slap Shot). Terminato il torneo, si farà festa con lo Spritz time e poi la cena tutti insieme al Palatenda dell’Oktober Ghel Fest. S.B. AI MONDIALI MASTER DI KREMS BUON 11^ POSTO PER ROSANGELA TOPATIGH Si è disputata dal 17 al 21 ottobre a Krems in Austria l’edizione 2012 del Campionato del Mondo Veterani di Scherma con la partecipazione di una quarantina di atleti azzurri. Nei cinque giorni di competizione la Sporthalle della cittadina austriaca ha visto le ottime performance del team azzurro che ha raccolto svariate medaglie. Il nostro occhio era ovviamente puntato sulla Sciabola Femminile, dove per la categoria “A” scendeva “in pista” la nostra Rosangela Topatigh. Sabato 20 l’atleta galliese si è fermata nel tabellone delle 16 ad opera della giapponese Derose (10 a 7), dopo aver saltato il primo turno di diretta grazie alla 5 vittorie e 1 sconfitta alla fine del girone. Tutto questo le è valso un onorevolissimo 11° posto assoluto. Complimenti Rosangela. Al suo ritorno in Altopiano nelle prossime settimane raccoglieremo le sue impressioni e le sue emozioni dopo l’importante Rosangela in piena azione a Krems esperienza appena conclusa. Cesare Pivotto CALCIO A 5 SERIE D SCONFITTA SUL FILO DI LANA A SARCEDO Buona partita giocata dall’IMMOBILIARE STELLA ASIAGO - Calcio a 5 che, nonostante fosse priva di vari giocatori infortunati, è riuscita a dare battaglia a Sarcedo, conducendo l’incontro, sul 5 a 4, fino a 10 minuti dalla fine. Un finale di partita, però, da dimenticare per i ragazzi di Rudy Baù, che non sono riusciti a contenere il forcing finale dei locali, che hanno chiuso la gara con due goal realizzati negli ultimi minuti dell’incontro. Un vero peccato, in quanto la partita è stata condotta magistralmente dagli asiaghesi, che non sono riusciti però a concretizzare alcune preziose occasioni per chiudere la partita, finendo così per essere travolti negli ultimi istanti dell’incontro. Avvio di campionato, invece, molto positivo per la seconda squadra dell’IMRudy Baù MOBILIARE STELLAASIAGO - Calcio a 5, impegnata nel campionato provinciale, che lunedì scorso ha vinto 8 a 1 nell’esordio casalingo contro il Torri di Quartesolo. I prossimi appuntamenti casalinghi, presso la palestra comunale di Via Cinque, sono previsti per lunedì 5 novembre, con inizio alle 21,30, incontro nel quale l’Asiago ospiterà il N.G.F. Vicenza, e venerdì 9 novembre, con inizio alle 21, per la settima giornata del girone di andata del Campionato Regionale FIGC - serie D, occasione nella quale l’Asiago ospiterà il Monte di Malo. Vi aspettiamo numerosi a sostenere i nostri ragazzi. Alessandro Cunico Sabato 27 ottobre 2012 l’Altopiano 22 La voce degli 8 Comuni Volley Asiago Altopiano Partiti i campionati U16 e U14 Tre vittorie in tre partite per la squadra di Lucio Plebs. Ancora ferma la 3a Divisione che prenderà ufficialmente il via il 17 novembre. Il campionato Under 13 AICS comincerà l’11 novembre Dopo un paio di giornate dall’inizio dei campionati, luci e ombre sulla nuova stagione agonistica del Volley Asiago Altopiano; stagione ancora alle fasi inziali, dato che solo i due campionati Under 16 e Under 14 di Federazione hanno effettuato le prime battute di gioco. Ancora fermo quello di 3a DIV, che prenderà ufficialmente il via il 17 Novembre, e il campionato Under 13 AICS con inizio previsto per l’11 Novembre. Le luci vengono sicuramente dall’Under 16 di coach Lucio Plebs, che in tre partite ha messo a referto altrettante vittorie, anche se due delle quali piuttosto sofferte e risolte soltanto al Tie Break. Un bel 3 a 0 quello maturato in trasferta contro il Summano seguito da due fati- cose vittorie ottenute ai danni del Cogollo (in casa) e dello Schio (in trasferta). Interessante la prova di carattere delle ragazzine asiaghesi soprattutto in quest’ultimo match. Sotto di due set a zero contro le scledensi, la squadriglia di Plebs ha tirato fuori tutto il suo carattere e tutto il suo orgoglio impartendo una autentica lezione di volley alle pari eta’ avversarie pareggiando prima i conti e spuntandola agevolmente dopo al Tie Break. Otto punti in saccoccia che proiettano la squadra dell’altopiano in seconda posizione a pari merito con il Cogollo. Interessante sarà la prossima giornata, che si giocherà tra il 24, 25 e 26 di Ottobre in cui la capolista del Volley Towers andrà a far visita pro- prio al Cogollo, mentre l’Asiago sarà impegnato in casa contro il fanalino di coda del Robur Thiene. Le ombre invece arrivano dall’Under 14 che dopo due match non ha ancora trovato una propria identità. Buono infatti l’esordio in casa nel derbissimo contro il Cesuna (3 a 0 per le asiaghesi di mister Lovato) ma amara la sconfitta maturata, sempre tra le mura di casa, contro il Summano. La giovane squadra altopianese (ricordiamo quest’anno al debutto in Federazione) non è parsa mai all’altezza di poter contrastare un avversario molto ben disposto nella propria metà campo e con una notevole sicurezza su tutti i fondamentali. Molto lavoro da fare per mister Lovato che ha comunque dalla sua un buon feeling con le proprie atlete che guida già da due anni e, soprattutto, dopo un eccellente campionato Under 13 in AICS l’anno scorso in cui le asiaghesi si piazzarono al terzo posto. Il prossimo appuntamento per l’Under 14 è previsto per il 3 Novembre a Zanè contro la capolista dell’Olimpia, mentre nel prossimo fine settimana l’Asiago osserverà il proprio turno di riposo. Ancora in stand by le altre categorie del Volley Asiago, con in primis, la 3a DIV che dovrà aspettare fino a metà Novembre per iniziare i propri confronti con le dirette avversarie. Ben 4 i gironi del campionato di 3a DIV quest’anno (A, B, C e D) con la squadra asiaghese inserita nel girone C insieme a Marostica, Povese, Perlena, Cassola, Towers, Valbrenta, Poybrex e Nove. 18 giornate per accedere ai play off che, quest’anno, devono necessariamente essere centrati. La società asiaghese, dopo due anni di militanza in questa categoria navigando sempre in zona di alta classifica, punta decisamente alla promozione in seconda DIV. Parecchie le novità in casa Asiago quest’anno a partire dall’allenatore: dopo la lunga parentesi di Munari e la breve di Cafaro, quest’anno la squadra e’ affidata a Massimo Basso con l’assistenza di 4 coach: Plebs, Lovato, Siviero e Munari che a ruota saranno sempre presenti sia agli allenamenti che alle partite. Squadra poi, sotto il profilo quantitativo, decisamente potenziata, con 13 ragazze a roster e probabile turn over. Dunque un Asiago ben armato che non ha intenzione di lasciare un centimetro alle avversarie, anche se poi, si sa, sarà il campo a sentenziare il verdetto. Spostandoci ora sul fronte delle Under 13, la ciurma che l’anno scorso ha spazzato i campi di battaglia al Mini Volley AICS si è riversata in blocco in Under 13, con l’ag- giunta di alcune new entries che hanno così imposto la composizione di due formazioni: il Volley Asiago Azzurro e il Volley Asiago Bianco, entrambe al line up dell’unico girone di Under 13 insieme a Brogliano, Antares, Longare e Marola. Campionato al via Domenica 11 Dicembre con entrambe le compagini asiaghese impegnate in casa: alle 15:00 il VAA Bianco affronterà il Longare e a ruota, alle 17:30, il VAA Azzurro contro il Marola in un pomeriggio, quindi, tutto dedicato alle giovani pallavoliste asiaghesi. Chiudiamo infine con il Mini e il Baby Volley, dove sono ancora aperte le porte delle due palestre (IPSIA e Elemen- tari, il martedì e giovedì dalle 17 alle 18) per consentire a questi giovanissimi atleti (fascia quarta e quinta elementare per il Mini Volley e prima, seconda e terza per il Baby Volley) di provare a dilettarsi con questo sport di squadra; ci sarà la possibilità di fare degli allenamenti di prova per un paio di settimane ancora per tutto Novembre dopo di che si inizieranno a formare le due squadre per i raggruppamenti AICS che prenderanno definitivamente il via a gennaio del prossimo anno. Per qualsiasi informazione ricordiamo l’indirizzo del sito web della società www.volley-asiago.it dove si possono trovare tutte le informazioni necessarie. l’Altopiano Sabato 27 ottobre 2012 23 La voce degli 8 Comuni SALTO Salto e combinata nordica: Cristina Bellante elogia lo Sci Club Gallio “Qui si può far bene” Cristina Bellante, dirigente sportiva trentina, oltre a ricoprire un ruolo importante nell’organigramma dei prossimi Campionati mondiali delle discipline nordiche “Fiemme 2013”, è anche la responsabile del settore giovanile salto e combinata nordica della Fisi. Per residenza, interessi sportivi e professionali conosce dunque a fondo le due discipline praticate sull’altopiano grazie all’odierno impegno dello Sci Club Gallio custode di una lunga quanto specifica tradizione. “Constato con soddisfazione – esordisce Cristina Bellante – come la società del presidente Paolo Pertile si stia impegnando per il rilancio di salto e combinata impresa non facile dati i tempi ed altri problemi connessi e contingenti. Nonostante questo – prosegue- il lavoro che si sta facendo in altopiano è senz’altro interessante. Daniele Munari è tecnico che crede nei suoi giovanissimi, che s’impegna e che, quindi, è persona sulla quale la Fisi conta”. Ed aggiunge: “Al Packstal disponete di un impianto “medio”, l’Hs 66, prezioso per le categorie giovanili di cui mi occupo. Un trampolino di questa misura a Predazzo, per esempio, non c’è perciò, come Fisi, terremo conto di questa vo- Karate – Iniziata la nuova stagione agonistica BRONZO PER SARA FINCO ALLA “VENICE CUP” DI CAORLE Il karate è pratica sportiva ormai fortemente radicata anche sull’altopiano grazie all’Associazione Sportiva Dilettantistica Fuji-Yama Karate-Do Sette Comuni, iscritta alla FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali) che è l’unica Federazione Italiana di karate ad essere riconosciuta dal CONI, che a sua volta è iscritta alla WKF (Word Karate Federation) unica al mondo ad essere riconosciuta dal CIO. Il sodalizio sportivo (che è un Centro Avviamento allo Sport CONI cod. WVIAO) affida corsi ed allenamenti (che quest’anno si tengono presso il Palazzetto dello Sport – auditorium di Gallio nei giorni di martedì e venerdì) all’insegnante tecnico Maestro Marino Rossi (cintura nera 5° Dan Fijlkam e cintura bianco-rossa 6° Dan per la Libertas) ed ai suoi collaboratori, Davide Bedin e Nicola Rossi (cinture nere 3° Dan) ed Edoardo Rigoni e Valentina Rossi (cinture nere 2° Dan). In questi anni i karateka altopianesi hanno raccolto tanti successi, allori, medaglie e soddisfazioni ovunque essi siano andati a gareggiare. Ed anche questa stagione, appena iniziata, sembra destinata a veder ancora protagonista il karate altopianese che già ha raccolto i primi successi. Sabato 29 settembre a Villaverla si sono svolte le sessioni d’esame per le acquisizioni delle cinture nere e due dei “nostri” atleti, Matteo De Pellegrin e Clarissa Ardani, sono stati promossi al grado di cintura nera 1° Dan; complimenti! Sabato 13 e domenica 14 ottobre a Caorle si è svolta la 21^ edizione della “Venice Cup”, competizione internazionale che da sempre attira i migliori atleti europei e non, comprese le squadre dei gruppi sportivi militari Italiani e che ha fatto registrare la presenza di ben 780 atleti provenienti da tutta l’Italia e di 12 team di nazioni straniere (Croatia National Team, Luxembourg National Team, Germany Regional Team, Austria, Bosnia and Herzegovina, Repubblica Ceka, Inghilterra, Portogallo, Spagna, Algeria, India e Senegal). Alla luce di questo agguerritissimo e qualificato lotto di concorrenti, decisamente positivi i piazzamenti dei nostri atleti. Sara Finco (cl. Esordienti/A, cat. meno 60 kg) è riuscita, unica, a salire sul podio aggiudicandosi un ottimo bronzo che, visto il tasso tecnico altissimo della competizione, fa ben sperare per il suo futuro agonistico. Molto bene anche gli altri atleti scesi sul tatami. Sempre nella classe Esordienti/A ma cat. meno 53 kg bravissima Susanna Rigoni classificatasi al quinto posto, mentre Nicole Rigoni e Lisa Crestani si sono piazzate al settimo posto; nella classe Esordienti/B nei meno 50 kg Francesca Ronzani e Lara Pozza nei meno 63 kg. si sono fermate sul settimo gradino; nelle classi Seniores, nei meno 84 kg quinto posto per Nicola Rossi (fermato nelle semifinali da un nazionale Bosniaco) e nono per Claudio Pozza, mentre nei meno 63 kg si piazza undicesimo Davide Bedin (fermato nella sua marcia ad eliminazione diretta da un forte portoghese). Cesare Pivotto stra particolarità”. Come vede il futuro delle due discipline, tre, se vogliamo, includemdo il salto femminile? “A livello giovanile stiamo lavorando per allargare la base dei praticanti ed, in qualche caso, ci stiamo riuscendo. Il settore femminile “va”. La “ripartenza” galliese ci garantisce di guardare avanti con un certo ottimismo anche in questa specifica “culla”. Se continua così, lo Sc Gallio è destinato a raccogliere le soddisfazioni che merita. E noi, come Fisi, con loro”. Renato Angonese Scacchi Strepitoso successo per la tappa lusianese del XV Grand Prix Domenica 14 ottobre a Lusiana, presso la Palestra Comunale, si è svolta la 2^ tappa del XV Grand Prix del Veneto con Tornei A e B per Under 16 e Torneo Open aperto a tutti. La partecipazione è stata favolosa con ben 81 scacchisti iscritti e ciò ha permesso di superare, anche se di misura, il record della passata edizione che aveva fatto registrare 80 presenze. La provenienza degli scacchisti è stata la più variegata: da Chioggia e da Vicenza, da Montebelluna e da Marostica, da Belluno e da Treviso, da Venezia e da Bassano del Grappa, da Trichiana e da Dueville, da Thiene e da Mestre oltre che da Zugliano, Asiago, Gallio e Lusiana. La giornata, clemente dal punto di vista climatico, ha fatto il resto e la concomitanza con la seconda giornata della manifestazione “Pomo e Pero” ha permesso agli ospiti non giocatori di godersi un mix di scacchi, buona tavola e cultura. Al Torneo B, svoltosi nel pomeriggio, hanno partecipato 23 ragazzini delle categorie giovanili Principianti e Rondini. Al 5^ posto assoluto (e 3^ delle Rondini) troviamo il giovane galliese Patrik Sartori con 4 punti su 6 che scrive il suo nome negli annali del Torneo. La performance, inoltre, gli vale 3,5 punti promozione alla categoria Gabbiano che, gli auguriamo, possa arrivare presto. Più indietro in classifica troviamo i giovanissimi Amina e Zakaria El Kaam, Serena e Nicola Villanova tutti di Lusiana. Era la loro prima esperienza ad un torneo del Grand Prix ed hanno pagato lo scotto emotivo. Il Torneo A, che permetteva le qualificazioni alle finali nazionali Under 16 di categoria, ha visto la partecipazione di 30 scacchisti delle categorie Gabbiani, Sparvieri, Falchi ed Aquile ed è stato il torneo più combattuto in assoluto. Primo della categoria dei “Gabbiani” è risultato il nostro Andrea Ronzani di Lusiana con 3,5 punti su 5 e 7^ posto assoluto nella classifica finale. La performance gli è valsa ottimi punti promozione per la categoria Sparviero e, soprattutto, la qualificazione ai Campionati Nazionali Assoluti Under 16 (categoria Allievi) in svolgimento in Piemonte nel prossimo mese di luglio. Al 10^ posto assoluto si conferma a buoni livelli il lusianese Lorenzo Scarsella con 3,0 punti su 5 ed al 12^ posto assoluto il galliese Andrea Basso sempre con 3 punti su 5 ma un peggiore Bucholtz rispetto al compagno. Più indietro in classifica i giovanissimi Mohammed Rabih, Leonardo Scarsella, Alessandro Tescari e le sorelle Francesca ed Alessia Broglio. Al Torneo Open hanno partecipato 28 scacchisti di cui ben 19 Classificati Nazionali (tre CM, sei 1N, sei 2N e quattro 3N). Ottima la qualità di gioco vista sulle scacchiere durante l’intera giornata di gioco. Anche questo Torneo ha dato al nostro Circolo risultati soddisfacenti. Nel torneo 1N, 3^ nella speciale classifica Under 20, il lusianese Federico Scarsella che continua a mantenere un buon livello di gioco. Solo al 13^ posto assoluto troviamo il galliese “Vincio” con 2,5 punti su 5 e più indietro il “Ciano” ed il “Baschy”, entrambi con 2 punti su 5. Ringraziamo tutti gli appassionati di scacchi, le Associazioni locali, gli Artigiani, i Commercianti e l’Amministrazione Comunale che, a vario titolo, si sono adoperati affinché la manifestazione di Lusiana potesse avere il successo che ha ottenuto. Giacomo Scarsella Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano 24 La voce voce degli degli 88 Comuni Comuni La I racconti dei lettori La mia famiglia: ieri un alveare, oggi piccole cellette Quando mi capita di andare in ricognizione nella “caneva” (cantina) della casa dei miei genitori alla ricerca di qualcosa, un martello, un cacciavite o solo per tuffarmi un po’ nel passato, a volte mi accompagna mia nipote Alice. La cosa mi fa felice perché le sue domande, la sua curiosità danno fondo alla memoria e inizio così il gioco dei ricordi con la speranza di trasmetterle conoscenza di cose, di fatti che stiamo perdendo. «Zia, cos’è quel quadro mezzo nascosto là in fondo?» «Oh, quello è il ritratto del bisnonno Federico, il papà della mamma di mio papà, di tuo nonno Pasquale dunque; quanto tempo è passato da quando troneggiava imperiosio nella “stua” o tinello della casa del Ferro: ci han sempre detto che era molto severo e i suoi occhi incutevano timore anche in foto. Vedi anche ora sembra scrutarci e ammonirci, se non sbaglio stai studiando il Risorgimento, ecco lui è vissuto in quell’epoca, pensa che la tua bisnonna di secondo nome faceva Italia: altri tempi!» «Zia, sento spesso nominare gli anni in cui avete abitato al Ferro, me ne parli un po’?» «Volentieri, io ci ho vissuto solo i primi dodici anni della mia vita e forse perché ero bambina li ricordo con tanta nostalgia ma quanto lavoro, quanti sacrifici per i tuoi nonni!» «Alla solitaria casa del Ferro i tuoi bisnonni erano arrivati nel millenovecentoventinove dopo aver passato la Grande Guerra, il profugato, generato sette figli (due femmine e cinque maschi di cui uno disabile), la divisione dal ceppo originario inevitabile: troppe le bocche da sfamare, pochi i campi di proprietà da lavorare. Padroni di casa e terreno erano dei signori veneziani e noi siam stati loro fittavoli per ben quarant’anni ma facciamo un salto nel tempo a quando tua nonna, mia mamma, entra a far parte della famiglia pochi anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.» «Uffa zia, ma erano sempre in guerra una volta?» « Purtroppo sì e dopo la guerra rimanevano solo dolore e povertà ma torniamo alla nostra storia.» «Nonno Cristiano e nonna Anna arrivati alla sessantina ormai avevano esaurito le forze, allora si invecchiava prima, le due figlie femmine si erano sposate e in casa urgeva la presenza di un’altra figura femminile con cinque maschi in casa. Solo tuo nonno Pasquale aveva la mo- La maggior parte di noi rosa, la nonna Caterina, e così non è più giovane e, forsi affrettarono le nozze. Ci pensi se per questo, un po’ arrivare in una nuova casa poco più assidua. Arriviamo più che ventenne e trovarsi su- vocianti e allegre, di bito immersa in una montagna solito siamo donne e al di lavoro? Sarà stato l’amore, massimo un paio di saranno stati altri tempi ma per “maschietti” e, spotua nonna non penso sia stato gliandoci, ci scambiamo proprio facile. Allora ai suoceri le ultime novità. L’amsi dava ancora del voi, non si biente è caldo, lindo, acribatteva nulla, si obbediva e cogliente e la musica basta, e se il nonno Cristiano ritmata giunge subito era di pasta buona, la nonna alle nostre orecchie. La Anna invece, a detta di tutti vasca della piscina di Canove compresi i suoi fratelli e sorel- non è olimpionica ma per fare le, aveva ereditato il carattere acquagym va benissimo e se duro del padre. Era lei il patriar- proprio capita che siamo in ca di famiglia, teneva ben stret- tante invadiamo una corsia ti i cordoni della borsa e con del nuoto libero. Oramai non l’arrivo di mia mamma decise solo fra di noi, ma anche con solo di comandare e farsi ser- gli istruttori si è instaurata una certa amicizia e confidenza vire.» «Ma quanto grande era la casa per cui spesso ci scappa la per starci tutti? Una cameret- battuta spiritosa con relativa ta tutta per te l’hai mai avu- fragorosa risata generale. L’entrata in acqua è sempre ta?» «Scherzi? La casa era si il momento più cruciale pergrande, di giorno si viveva ché il corpo si deve velocenegli spazi comuni, cucina, mente adeguare al lieve cam“stua”, la sera d’inverno si bio di temperatura, ma l’ini- faceva il filò nella stalla e d’estate si lavorava fino a tardi giusto in tempo per andare a dormire. Le stanze da letto erano quattro, la più grande la occupava nonna Anna anche dopo la morte di nonno Cristiano, con lei dormivano tua zia Anna e tuo zio Aldo, un’altra era occupata da mio zio Attilio nel frattempo anche lui sposato, nella più piccola c’era lo zio Vittorio che, a causa della sua disabilità, ogni tanto ne combinava una delle sue. Tornando alla cameretta tutta mia, io dormivo in un lettino accanto al letto dei miei genitori e sai chi dormiva in mezzo a loro? Il tuo papà, ultimo arrivato in famiglia.» «Mamma mia, chissà che confusione ma i giochi, le tue cose dove le tenevi?» «Ah, non era un problema: avevo così poco! Fin da piccola però ho sempre amato leggere: tutto quello che trovavo in casa e i libri della biblioteca scolastica erano i miei giocattoli!» «Meno male che il fratello più giovane del nonno, lo zio Toni, è emigrato in Australia se no dove avrebbe dormito con la sua famiglia?» «Beh, lo zio Toni è emigrato come tanti perché dopo la guerra c’era tanta fame e poco lavoro ma se fosse rimasto, stai tranquilla che un posto lo trovavano: la casa aveva anche il granaio, oggi è un lusso avere una mansarda! D’estate poi I MONTI SALTELLANTI zio degli esercizi ad un ritmo incalzante spronati dalla musica e dallo scandire dei tempi dell’istruttore, ci fanno presto riconciliare con l’acqua. Come se qualcosa di invisibile ci spingesse dal basso verso l’alto compiamo i movimenti con tale fluttuante leggerezza ed armonia da sembrare leggiadre farfalle in volo. Non c’è pausa fra un esercizio e l’altro così che il corpo in incessante moto sembra agire per conto suo mentre la mente, libera di vagare a briglia sciolta, si rilassa e si rasserena. Le braccia e le gambe volteggiano senza peso compiendo evoluzioni che mai avremmo immaginato di essere in grado di fare sempre allo stesso ritmo. Poiché le pareti della piscina sono delle enormi vetrate, questo nostro continuo saltellare su e giù provoca un effetto incredibile: i monti di fronte saltellano con noi apparendo e scomparendo come in un gioco a nascondino e non si stancano mai. E anche alle nuvole accade lo stesso fenomeno: insieme a boschi e prati si divertono a comparire e scomparire come se anche a loro piacesse questo nuovo gioco di volti umani contenti e soddisfatti che sbucano divertiti da uno specchio d’acqua. La lezione è finita, ci riversiamo sotto le docce calde, ci rivestiamo più sciolte e più attive di prima e anche i monti per oggi hanno finito di saltellare. Pina Callea la famiglia aumentava ancora: arrivavano le sorelle della nonna Anna con i figli dalla campagna a “prendere l’aria buona”, c’erano “le opere”, i lavoranti, assunti nei periodi di grande lavoro; mi ricordo bene dell’ultimo nell’estate del ’69, l’ultima passata al Ferro: Luigi, un ventenne sardo, spaesato, la prima volta lontano dalla famiglia, a stento si capiva il suo dialetto mischiato all’italiano, difficile il suo adattamento ma dopo di noi ha trovato lavoro in pianura e ogni tanto torna a trovarci.» «Ho poi un bellissimo ricordo di una signora del padovano di nome Virginia, una vecchietta esile e dolce che, fin che la salute gliel’ha permesso, passava l’estate da noi; era diventata una seconda nonna, ci coccolava, ci narrava storie, cosa che non faceva nonna Anna sempre dura, severa fino alla morte. A volte mi chiedo se era il suo carattere o se è stata la vita a renderla così.» «La casa del Ferro, seppur isolata, è sempre stata piena di vita, di persone anche tanto diverse tra loro, per molti versi una scuola ed è per questo che ne parlo sempre volentieri perché voglio mantenerla viva con i ricordi. Non ho vissuto male qui in questa casa ai Rigoni, dopotutto è stato un ritorno alle origini, ma il mondo ha preso a correre e tutto è cambiato: le stanze da troppo piene una alla volta si son svuotate. La nonna Anna è morta, accudita in casa fino all’ultimo e così gli zii; noi fratelli, uno per volta ci siam sposati e il conquistato benessere ha fatto si che ognuno “ndasse star par conto suo”, ci siam costruiti delle piccole cellette fuori dall’alveare nel quale son rimasti solo i tuoi nonni.» «Beh zia, non so se mi sarebbe piaciuto vivere così, sono così contenta di avere uno spazio tutto mio!» «Pur con tutta la nostalgia che senti nella mia voce, nemmeno io cambierei la mia vita di oggi con quella di allora ma con la crisi che c’è in giro, mi sa che ci sarà un ritorno al passato: forse bisognerà tornare agli alveari!» Francesca Rigoni Nappa (Racconto premiato al concorso letterario “Longevità e Cultura” della Fondazione Opera Immacolata Concezione) l’Altopiano Sabato 27 ottobre 2012 L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi) Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati 338 -1460517 Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517 Telefono Redazione 0424-462575 E-mail: [email protected] [email protected] Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli In redazione: Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto, Gerardo Rigoni, Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese Hanno collaborato: don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli, Giulia Rossi, Renato Angonese, Nicoletta Manfrin, Giacomo Scarsella, Alessandro Cunico, Serena Baù, Sergio Bonato, Graziella Stefani Responsabile grafico : Fabrizio Favaro Impaginazione : Davide Degiampietro Foto: Archivio Giornale - Ilario De Guio Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova Edizione chiusa il 12 ottobre alle ore 00.30 COME AFFRONTARE IL DISAGIO (dal punto di vista delle Forze di Polizia) Il fatto di cronaca accaduto a Cittadella, che ha avuto come vittima e protagonista un minore, ha avuto una grande eco, sui mezzi d’informazione locali e nazionali. E non poteva essere altrimenti considerate le modalità con cui si sono svolti i fatti. Non voglio qui, entrare nel merito delle dinamiche famigliari, tanto meno delle decisioni del Giudice Tutelare in quanto non conosco, come tutti voi, la situazione particolare di quella famiglia e le cause che hanno portato ad un una situazione che, comunque la si possa pensare, appare molto confusa, disarmonica e priva di equilibrio nei rapporti interpersonali. Guardo la vicenda semplicemente dal punto di osservazione del mio lavoro e di quello di tanti altri colleghi della Polizia Locale chiamati numerose volte ad effettuare interventi che ci mettono vis a vi con il disagio psichico, psicologico e famigliare delle persone. Molte volte i lettori, come è accaduto recentemente su questa testata, parlano dei Vigili – ora Polizia Locale – sempre e solo in riferimento a episodi relativi a sanzioni amministrative ricevute, al presunto comportamento errato di qualche Vigile, rivestendo tali episodi di vita quotidiana di un’importanza talmente esagerata da far sembrare che l’unica attività del Vigile sia solo quella di “fare le multe” Il mio intervento vuole invece affermare che non è proprio così, ma che sia la Polizia Locale quanto i Carabinieri, anche quassù sull’Altopiano sono spesso chiamati ad affrontare vicende analoghe o simili a quelle accadute a Cittadella. Chi scrive, dopo venticinque anni di servizio, ritiene di aver personalmente affrontato le esperienze più diverse nel campo del disagio psichico, psicologico e famigliare. In tali interventi ho sempre adottato alcuni criteri dettati fondamentalmente dal buon senso: 1) rispetto della persona coinvolta; 2) in caso della presenza di minori predisporre azioni e atteggiamenti di massima cura e tutela; 3) creazione con la persona di un rapporto di fiducia e di ascolto; 4) evitare ogni spettacolarizzazione dell’evento evitando del caso l’uso dell’uniforme e di mezzi di servizio. Così facendo, molte volte, pur nella complessità degli interventi, che comportano un notevole dispendio di tempo e di energie, è possibile comporre situazioni difficili, senza che nessuno se ne accorga, in modo tale che la persona in difficoltà, sia tutelata al massimo nel suo bisogno di riservatezza e di cura. Proprio lo scorso anno, il nostro Comando, ha svolto un’attività di questo tipo, quando un minore, rimasto privo dei genitori, e raccolto in uno stato emotivo molto alterato, è stato accudito presso il Comando per un’intera giornata, (era un giorno festivo e non si trovava nessuna istituzione con cui interloquire) dove a turno i colleghi lo hanno fatto mangiare, giocare e distrarre fino al momento in cui, è stato possibile affidarlo alla nonna materna, che lo stesso minore, da noi ascoltato, aveva indicato come la persona con la quale avrebbe voluto rimanere. Questa si è rivelata nell’immediato la scelta migliore, quella che ha permesso successivamente, agli organi preposti, successivamente interpellati, di attuare le disposizioni più idonee alla risoluzione del caso. Molti altri potrebbero essere i casi simili affrontati e degni di essere citati, ma non è questo lo scopo del mio intervento. Ora alla TV tutti, anche coloro che dovrebbero tacere, si sentono in dovere di commentare l’accaduto, di dare ricette o soluzioni con il senno di poi. Credo che, la lunga esperienza che le forze di Polizia dell’Altopiano e in primis i “Vigili Urbani” hanno maturato in questi settori molto particolari, e la delicatezza e l’umanità con le quali vengono sempre affrontate tali problematiche, siano la migliore risposta ai tanti dubbi che la vicenda di questi giorni ha suscitato. Andrea Pinaroli Responsabile della Polizia Locale di Asiago Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta ANNA PANOZZO (Zia Anna) Ved. FRIGO di anni 91 Lascia nel dolore i cari nipoti e pronipoti e quanti le vollero bene. TRESCHE’ CESUNA, 18 Ottobre 2012 FLORA SAMBUGARO di anni 59 Lascia nel dolore il marito Gino, le figlie Romina e Claudia, i generi Luca ed Emanuele, i nipoti Vanessa, Thomas, Beatrice, la sorella Rosanna, i cognati, le cognate, i consuoceri, i nipoti e parenti tutti GALLIO, 23 Ottobre 2012 GIULIANA ADOMANY (Ungherese) Ved. RIGONI di anni 92 Lascia nel dolore il figlio Antonio, la nuora Annarita, le nipoti Elisa, Valentina e Claudia con i generi, le pronipoti Noemi e Beatrice GALLIO, 23 Ottobre 2012 GUIDO BORTOLI (Capùz) di anni 79 LUIGI RIGONI (Gigi Haus) di anni 68 RUGGERO BAÙ (ROSE’) di anni 73 Lascia nel dolore la cognata Laura, i nipoti Roberto, Anna e Isabella con le rispettive famiglie, la sorella Bruna, il cognato, i nipoti e parenti tutti. Lascia nel dolore la figlia Cristina con Ireneo, Eda, la sorella e il fratello, Carlo con Maria, la cognata, i nipoti, i parenti e amici tutti. ASIAGO, 23 Ottobre 2012 CANOVE, 15 Ottobre 2012 Lascia nel dolore la moglie Caterina, i figli Lolita con Giuseppe, Edmondo con Luciana, Giuliana con Daniel, i cari nipoti, la sorella Gioconda, i cognati, le cognate, i nipoti e i parenti tutti. STOCCAREDDO, 9 Ottobre 2012 Una persona straordinaria VITTORIA DAL SASSO ANTONIO RIGONI NAPPA (DEL FERRO) di anni 87 Lascia nel dolore la moglie Lucia, i figli Alba, Adriana e Gianni, i generi, i cognati, i nipoti e parenti tutti ASIAGO, 16 Ottobre 2012 LUIGI CAPRIZ di anni 66 Lascia nel dolore la mamma Antonietta, la moglie Paola, i figli Federica e Ivan, i parenti e amici tutti. ROTZO, 18 Ottobre 2012 Tu hai superato tutti noi per umiltà, semplicità, generosità, nobiltà d’animo, per la tua spontanea gentilezza, per l’acutezza del tuo impegno, per l’infinito amore per la tua famiglia e per il lavoro. Noi tutti TI chiediamo scusa perché non siamo stati capaci di ricambiare, neppure in minima parte, quanto TU, a piene mani, hai dispensato ogni giorno a tutti. I fratelli: Rosa, Giancarlo, Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail [email protected] Aldo, Titta con Cristina, Bruno con Mara, Mario con Guja e Maria, i nipoti e le loro famiglie. Un ringraziamento particolare al Dottor Maurizio Ferracin, ai medici e al Personale dell’Ospedale e del Distretto di Asiago, a Laura, a Viky, a Gigliola, ad Artemio, ad Alessandra e a Desy. Asiago, 23 ottobre 2012 oppure tramite posta indirizzata a: l’Altopiano via J.Scajaro 23 Asiago (inserzioni gratuite) Hockey Inline Sabato 27 ottobre 2012 l’Altopiano 26 La voce degli 8 Comuni a cura di Giovanni Dalle Fusine Da sabato 27 ottobre a venerdì 9 novembre Il 27 ottobre è il 301º giorno del calendario gregoriano. Mancano 65 giorni alla fine dell’anno Sabato 27 ottobre S. Fiorenzo Domenica 28 SS. Simone e Giuda Lunedì 29 S. Massimiliano Martedì 30 S. Germano Mercoledì 31 S. Lucilla Giovedì 1 novembre Tutti i Santi Venerdì 2 Comm. Defunti Sabato 3 S. Silvia Domenica 4 S. Carlo Lunedì 5 S. Zaccaria Martedì 6 S. Emiliano Mercoledì 7 S. Ernesto Il giorno dei morti, di William-Adolphe Giovedì 8 S. Goffredo Bouguereau, 1859 Venerdì 9 S. Oreste 1 novembre: il sole sorge alle 6.45; tramonta alle 17.06. Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 58 minuti per una località alla latitudine media italiana. Proverbi di questo periodo: -Trenta dì conta novembre, con april, giugno e settembre; di ventotto ce n’è uno tutti gli altri ne han trentuno. - Novembre va in montagna e abbacchia la castagna. Novembre vinaio. -Il mese di bruma (cioè novembre), dinnanzi mi scalda, e di dietro mi consuma. -Se di novembre non avrai arato tutto l’anno sarà tribolato. -Se di Novembre tuona l’annata sarà buona. -Novembre bagnato, in aprile fieno al prato. -La neve di novembre fa bene alla semente. - Novembre gelato addio seminato. - Prima o dopo i Morti la burrasca è alle porte. -Per i Morti la neve negli orti. Novembre è l’undicesimo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano ed il terzo ed ultimo mese dell’autunno nell’emisfero boreale, della primavera nell’emisfero australe, conta di 30 giorni e si colloca nella seconda metà di un anno civile. Dal latino novem, “nove”, perché era il nono mese del calendario romano, che iniziava con il mese di marzo. Fino al 470 a.C. era seguito da Maglio, mese di caccia imperiale, tradizione adottata dall’impero Romano d’Oriente secondo la cultura longobarda. La Commemorazione dei defunti (in latino Commemoratio Omnium Fidelium Defunctorum, ossia Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti), è una ricorrenza della Chiesa cattolica. Era anticamente preceduta da una Novena e celebrata il 2 novembre di ogni anno. Nel calendario liturgico segue la festività di Ognissanti, che ricorre infatti il 1º novembre. Nella forma straordinaria del rito romano era previsto che nel caso in cui il 2 novembre cadesse di domenica, la ricorrenza sarebbe stata celebrata il giorno successivo, lunedì 3 novembre. In Italia, benché molti lo considerino come un giorno festivo, la ricorrenza non è mai stata ufficialmente istituita come festività civile. Curiosità della ricorrenza: in Ungheria gli orfani vengono invitati a passare la giornata con una famiglia. Al termine vengono regalati loro dei giocattoli e dei dolci; in Messico è ancora consuetudine preparare l’altare dei morti, tale manufatto viene arricchito con immagini del defunto, una croce, un arco e incenso. Ciò in quanto il credo popolare pensa che, durante tale giorno, lo spirito dei defunti vengano a trovare i loro cari. Tale altare servirebbe a favorire tale ritorno. Il santo: 28 ottobre santi Simone e Giuda. Il primo era soprannominato Cananeo o Zelota, e l’altro, chiamato anche Taddeo, figlio di Giacomo. Nei vangeli i loro nomi figurano agli ultimi posti degli elenchi degli apostoli e le notizie che ci vengono date su di loro sono molto scarse. Di Simone sappiamo che era nato a Cana ed era soprannominato lo zelota, forse perché aveva militato nel gruppo antiromano degli zeloti. Secondo la tradizione, subì un martirio particolarmente cruento. Il suo corpo fu fatto a pezzi con una sega. Per questo è raffigurato con questo attrezzo ed è patrono dei boscaioli e taglialegna. L’apostolo Giuda Taddeo fu spesso confuso con l’omonimo traditore, omonimia che gli costò una scarsa devozione popolare nel Medioevo (rinvigorita soltanto in alcune aree geografiche) e un leggero cambiamento del suo nome nella narrazione evangelica. Nel Vangelo secondo Matteo e nel Vangelo secondo Marco, infatti, l’apostolo non è chia- Dalle ore 8.45 di sabato 27 ottobre alle ore 8.45 di sabato 3 novembre CANOVE: Farmacia del dr. Leonardo Bosio Via Roma, 33/a ENEGO: Farmacia della dr.ssa Givanna Gabrieli – Piazza del Popolo, 16 Dalle ore 8.45 di sabato 3 alle ore 8.45 di sabato 10 novembre ASIAGO: Farmacia Chimica Bortoli sas del dr. Vittorino Ballici Molini – Piazza II° Risorgimento mato col nome di Giuda bensì con quello di Taddeo, che in qualche manoscritto riceve la forma di Lebbeo il cui significato è comunque simile, essendo Taddeo un appellativo derivato dall’aramaico taddajja (petto) e Lebbeo da libba, cioè cuore. Equivarrebbe in entrambi i casi a “uomo dal grande cuore” cioè coraggioso. Se questo coraggio fosse una caratteristica del temperamento del santo non c’è dato saperlo poiché gli evangelisti usano questo appellativo solo per evidenziare la differenza fra il Giuda “dal grande cuore” e il Giuda traditore. Come Simone, egli è venerato come martire, ma non sono note le circostanze della sua morte. Secondo gli Atti degli Apostoli, però, egli risorse, e questa è la gloria maggiore dell’apostolo e di ogni discepolo di Gesù. Nel film Gli Intoccabili, Jimmy Malone porta sempre con sé una medaglietta di San Giuda, patrono delle cause perse (“e dei poliziotti”, aggiunge Jim). I dolci…. dei Morti. I primi freddi hanno il profumo di caminetti accesi e fanno venir voglia di assaggiare il Pan dei Santi da provare visitando le campagne senesi o, accompagnati da Vin Santo e da memorie di tempi lontani, il Ciaccino, una schiaccia arricchita ottenuta aggiungendo al tradizionale impasto del pane toscano il sale, il pepe, l’olio, lo strutto, le noci tritate e l’uva passa, prodotto a Civitella Marittima, in provincia di Grosseto. Nella tradizione popolare, le anime dei defunti tornano dall’aldilà ed i dolci dei morti simboleggiano i doni che portano dal cielo e, contemporaneamente, l’offerta di ristoro per il loro viaggio. Un modo per esorcizzare la paura dell’ignoto e della morte. Nasce così la tradizione culinaria della Festa dei Morti. In giro per l’Italia sono tanti i dolci tradizionali che si preparano per la commemorazione dei defunti. I “seni della Vergine” sono dolci tipici siciliani a forma di mammelle, ripieni di zuccata al gelsomino, insieme alle “mani”: un pane ad anello con un unico braccio che unisce le due mani. “Le dita di Apostolo”, dolci di pasta di mandorle farciti con marmellata di cedro, ricordano la forma delle dita di una mano e si preparano in Calabria. I “cavalli” sono grandi pani a forma di cavallo che si cucinano in Val Passiria (Alto Adige). Le fave, ingredienti: Ingredienti: Farina 200 gr, Zucchero 100 gr, Mandorle dolci 100 gr, Burro 30 gr. Un uovo, essenza di scorza di limone, oppure di cannella, o d’acqua di fior d’arancio. Preparazione: sbucciate le mandorle e pestatele con lo zucchero. Mischiate il composto con la farina e gli altri ingredienti. Lavorate l’impasto fino ad ottenere una pasta morbida. Modellatela a forma di piccole fave. Disponete il tutto su una teglia da forno precedentemente imburrata e spolverizzata con la farina. Dorate con il tuorlo d’uovo e infornate per circa 20 minuti a 160°. Successe come oggi, ma tanti anni fa. 91 anni fa nasceva Mario Rigoni Stern. Nato all’interno di una famiglia numerosa, trascorse l’infanzia tra le montagne dell’Altopiano di Asiago. Nel 1938 si iscrisse alla Scuola Militare di Alpinismo di Aosta, quindi partecipò come alpino alla campagna di Russia durante la seconda guerra mondiale. Da questa tragica esperienza nacque il suo primo romanzo “Il sergente nella neve” fatto pubblicare nel 1953 da Elio Vittorini, testimonianza della ritirata degli Italiani in Russia. Dopo essere stato prigioniero dei Tedeschi, tornò in patria nel 1945 e trovò lavoro presso il catasto comunale di Asiago dove fu impiegato fino al 1970, da quel momento si dedicò completamente alla scrittura. In Mario Rigoni Stern la memorialistica di guerra trovò un grande rappresentante che fu in grado di coinvolgere i lettori attraverso la testimonianza personale e la descrizione dei rapporti umani e della solidarietà che nascono dalla tragedia della guerra. Allo stesso filone, che lo rese famoso nel mondo, appartengono le opere “Quota Albania” (1971) e “Ritorno sul Don” (1973). Alla sua terra natia furono ispirati “Il bosco degli urogalli” (1962), la “Storia di Tonle” del 1978 che ricevette il premio Campiello e “Le stagioni di Giacomo” del 1995. Negli anni Sessanta scrisse il soggetto del film di Ermanno Olmi “I recuperanti” ispirato alle vicende degli abitanti di Asiago dopo la Grande Guerra. Dopo lunga malattia si spense all’età di ottantasei anni il 16 giugno 2008. Per espressa volontà dell’autore i suoi funerali si svolsero in forma strettamente privata senza la presenza delle autorità. Nella piccola cappella di Asiago erano presenti poche persone oltre la moglie Anna, i tre figli, i due nipoti ed il fratello Aldo. ARIETE Fidatevi del vostro intuito per riuscire a imboccare la strada più adatta per ottenere un vantaggio: nell’amore aprite sinceramente il cuore, magari con una iniziativa coraggiosa, a chi sentite più affine, anche se non si è fatto ancora vivo. Nella vita di coppia non sono esclusi sviluppi piacevoli, seppur impegnativi, da favorire con un gesto simbolico. TORO Avete ben chiaro quello che volete e il destino vi concede di prendere iniziative coraggiose, sia nell’amore che nel lavoro. Scegliete con realismo ciò che più vi è necessario e procedete sicuri. Non vi mancherà occasione per ottenere una bella soddisfazione: non tiratevi indietro in un confronto che potrà essere vincente e gratificante. GEMELLI Un momento di incertezza servirà a farvi modificare un progetto ambizioso che richiede un’analisi più attenta: se si tratta di vacanze costose è il caso di pensarci un po’ su e di usare prudenza, specialmente se avete già sostenuto una spesa extra di recente. L’amore non delude: se il partner ha già dimostrato di meritare la vostra fiducia, affidatevi a lui. CANCRO Se avete voglia di novità, guardatevi attorno con il sorriso. L’amore, se siete già in coppia, può restituirvi gioie che credevate ormai irraggiungibili. Se invece siete single, apprendete l’arte dell’ottimismo: c’è di certo qualcuno che anela a un incontro con voi. Giove e Venere, però, consigliano di attendere con pazienza il momento giusto. LEONE Nettuno in aspetto favorevole rispetto al vostro segno vi consente un atteggiamento ottimistico che può rendere più piacevoli i progetti a breve, soprattutto se si tratta di una vacanza bella, anche se un po’ costosa. Nell’amore potete contare sull’affetto sincero del partner, che non attende altro che un cenno da parte vostra per compiacervi. VERGINE Se non ve la sentite di assumere impegni troppo onerosi per le vostre finanze vi converrà controllare nei dettagli un progetto di vacanza che si annuncia piacevole ma costoso, ridimensionandolo almeno in parte. Nell’amore, Saturno vi spinge ad atteggiamenti severi, talvolta eccessivi. Siate comprensivi con chi vi sta vicino, accettandone anche le ombre. BILANCIA Il successo è a portata di mano, e potete averne una dimostrazione sia nell’amore che nel lavoro, purché vi sappiate accontentare di un riconoscimento promettente, non tanto per il presente, quanto per il prossimo avvenire. Negli affetti sono possibili piacevoli novità, da favorire con una maggiore apertura sociale, per ampliare la vostra cerchia di amicizie. SCORPIONE Vi converrà alzare la guardia nei rapporti di lavoro e di soldi: a causa di una vacanza di lusso (che vi costerà più del previsto) rischierete infatti di destabilizzare il bilancio domestico. Per fortuna Mercurio vi assicura un’ottima capacità di valutazione, che alla fine vi consentirà di evitare gli eccessi e di guardarvi attorno con ottimismo. SAGITTARIO In vista di una vacanza serena, sarà bene accettare un punto di vista diverso dal vostro, anche solo per compiacere un partner esigente, che vi compenserà con tutto il cuore di ogni più piccolo sacrificio. L’amore riprenderà il posto che gli spetta nella vostra vita quotidiana, che potrebbe rendere più piacevole assieme a un partner che merita tutta la vostra fiducia. CAPRICORNO Come al solito la fretta è la vostra peggior nemica: affrontando con pazienza e minuziosa attenzione un ostacolo imprevisto sarete in grado di superarlo senza neanche troppo sforzo. Nella vita di relazione date più spazio al partner, che saprà ricompensarvi di un piccolo sacrificio. Una dimostrazione pratica del vostro assetto sarà determinante. ACQUARIO Per superare i dubbi che nutrite in questo momento, accettate un saggio consiglio. Se nell’amore vi sono tensioni evitate poi le discussioni, che finirebbero con il peggiorare l’atmosfera di insicurezza. Agite invece con generosità, offrendo al partner le certezze che desidera. Nel lavoro insistete nell’impegno, anche se vi costa qualche sacrificio. PESCI Per fare centro puntate sulla sincerità. Nell’amore Urano potrebbe offrirvi novità da non sottovalutare, che dovrete esaminare basandovi sul vostro intuito, ma anche analizzando attentamente i fatti. Tutto ciò in attesa che Marte all’opposizione lasci il vostro segno e il superamento di un ostacolo, che per ora resiste, dia il via a un periodo felice. I MITICI ANNI 60 Giovedì 1 novembre SASSO DI ASIAGO: TOTAL – Via Chiesa Domenica 4 novembre CANOVE: Q8 – Via Roma Sabato 17 novembre ad Asiago è in programma la 42^ Festa della classe 1952, con S. Messa in Duomo alle ore 18.00 e cena alle 19.30 presso l'Albergo Paradiso. Iscrizioni da Ada (cell. 340 7162140) o all'Albergo Paradiso, tel. 0424 462660 l’Altopiano Sabato 27 ottobre 2012 I neolaureati dell’Altopiano Mercoledì 10 ottobre presso l’Università di Padova (sede di Rovigo) si è laureata Giulia Forte in Scienze dell’educazione e della formazione della prima infanzia. Si congratulano con lei mamma Gianna, papà Giovanni, le sorelle Glenda e Greta e le nonne Esterina e Rina Donata Gerardi è dottoressa in Comunicazione! TANTI AUGURI DONAAA!!!!!!! Congratulazioni alla laureata e complimenti alle sue superamiche che hanno reso la giornata speciale! Con affetto la tua famiglia Il 19 ottobre 2012 Alberto Finco ha conseguito la Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica e dei Processi Industriali presso l’Università di Padova, con votazione 110/ 110 e lode. Congratulazioni vivissime per questo brillante risultato da mamma Giuliana, papà Paolo, Giulia e dai tantissimi amici che l’hanno festeggiato!!! La mamma Angeliana, il papà Armando, i fratelli, i cognati, i nipotini Lara e Alessandro e il fidanzato Marco si complimentano con la neodottoressa in Scienze Psicologiche Cognitive e Psicobiologiche Giulia Panozzo. La voce degli 8 Comuni Nicola e la sua famiglia ringraziano Sono passati alcuni mesi da quando Nicola è stato dimesso, grazie alla sua grande forza di volontà è riuscito superare un momento tragico della sua vita. Una storia di coraggio, ma anche di amicizia. Un contributo fondamentale va infatti riconosciuto alla sua compagnia, agli amici di sempre. Nicola è stato ricoverato a Vicenza, Bassano, ma è all’ospedale di Asiago dove si è sentito quasi a casa. Coccolato, spronato e aiutato ad aprirsi, come conferma la madre che parla di efficienza, cordialità e calore, un ringraziamento sincero a tutto il reparto: medici, infermieri, fisioterapisti, assistenti e tut- Porcini da record Raccolto eccezionale di un porcino di KG 1 e 4 etti, effettuato sabato (13-10) nelle vicinanze di Luserna da parte della signora Maria che ha superato il marito Giuseppe il quale 10 gg fa ne aveva trovato uno da 800 grammi. Agenzia immobiliare di Asiago cerca giovane collaboratore amministrativo neodiplomato. Telefonare al numero 336308313 VENDO A CONCO UN BOSCO DI FAGGIO DI 5.400 mq a 300 euro al mq TRATTABILI Tel 349.52.55.789 Offresi lavoro di cameriera per la domenica o il fine settimana a ragazza volonterosa, bella presenza. Le interessate sono pregate di inviare e- mail con nominativo, numero telefonico ed eventuali esperienze lavorative all’indirizzo di posta elettronica [email protected] to il personale che si è prodigato per questo ragazzo così energico anche nel dolore. Nicola ha avuto al suo fianco anche l’intera comunità di Stoccareddo, un piccolo paese che nei momenti di difficoltà si stringe intorno a chi ha bisogno, un sostegno concreto tanto da produrre un afflusso continuo di visite all’ospedale. Al momento Nicola sta meglio ha cominciato a guidare e va avanti nel suo percorso di guarigione, la strada è lunga, ma forse un po’ meno pesante grazie a tutto l’affetto e il calore che lo circonda. Giulia Rigoni 27 Buon compleanno alla nostra piccola Camilla che il 16 novembre soffierà sulla sua prima candelina! Un mondo di auguri e baci da mamma Elisa, papà Marco e dai tuoi nonni, zii e cugini. Ricordando i bei tempi, in una bella serata a Valformica… Ci volevi tu dall’Australia, Antonella, per farci organizzare una bellissima serata come quella trascorsa al Rifugio ValFormica tra ricordi, tantissime risate, e una “mangiata” eccezionale! Grazie per averci portato, come sempre, la tua contagiosa allegria. Sperando non passino troppi anni prima di poterci rivedere, ti auguriamo un buon ritorno a Melbourne con Antony, Eric ed Emma. Dal gruppo delle ex “No picked flowers” e… accompagnatori! 60 ANNI DI VITA INSIEME Giulia Canalia e Alfredo Rossi si sono sposati il 25 ottobre 1952 e festeggiano quest’anno i 60 anni di matrimonio. Un augurio speciale per questo traguardo importante. Vi vogliamo bene, Maria Grazia, Antonio, Carlo, Filippo e Matteo. Auguri di buon compleanno ad Alfredo che il 22 ottobre compie 91 anni! Sabato 27 ottobre 2012 l’Altopiano 28 La voce degli 8 Comuni Pagina 10