il castello del conte stradivarius

IL CASTELLO DEL CONTE STRADIVARIUS
ERA UNA GIORNATA MOVIMENTATA IN CASA MAFFEI : JULIA E JANET SI PREPARAVANO AD
ANDARE IN GITA ,LA SIGNORA E IL SIGNOR MAFFEI SI PREPARAVANO PER ANDARE A LAVORO
E LA NONNA ERA INDAFFARATA A CUCINARE UNA TORTA AL CIOCCOLATO .JULIA E JANET
ERANO IN CAMERA LORO A PREPARARE LO ZAINETTO METTENDO DENTRO UNA POMATA
CONTRO I MORSI DI QUALSIASI INSETTO ,UNA BOTTIGLIETTA DI ACQUA E UNA FETTA DI TORTA
AL CIOCCOLATO PER FARE MERENDA E, INFINE, I LORO PORTAFORTUNA CHE PORTAVANO
DOVUNQUE CONSISTENTI IN PIUME COLORATE . SAREBBERO DOVUTE ANDARE IN UN PARCO
DOVE VI ERANO DEGLI ANIMALI E DELLE PIANTE IN VIA D ‘ESTINZIONE; INSOMMA, LE SOLITE
GITE SCOLASTICHE NOIOSE , COME
LE DEFINIVA JULIA, SPECIALMENTE SE ACCOMPAGNATE
DALLA PROF. TRANCIFORTI CHIAMATA ‘’BOCCIO TUTTI ‘’. QUESTA PROF. ERA DIVERSA DALLE
ALTRE PERCHE’ NON FACEVA ALTRO CHE ‘’INCORAGGIARE’’ I SUOI ALUNNI DICENDO LORO CHE
ERANO DEGLI INETTI ;OVVIAMENTE AVEVA I SUOI PREDILETTI ,ANCH ‘ESSI MOLTO SNOB E
ANTIPATICI E SOPRATTUTTO MOLTO RISPETTOSI NEI CONFRONTI DELLA MAESTRA ,INFATTI
NE FACEVANO UN MODELLO PER TUTTI LORO E PROPRIO PER QUESTO MOTIVO VENIVANO
CHIAMATI ’’ I LECCAPIEDI’’ ,SOPRANNOME CHE FACEVA AL CASO LORO. LA SIGNORA MAFFEI
CHIAMO’ JULIA E JANET DICENDO LORO DI AFFRETTARSI PERCHE’ ALTRIMENTI SAREBBERO
ARRIVATE IN RITARDO.
APPENA ARRIVARONO
LA PROF. TRANCIFORTI ERA LI’ CHE LE
ASPETTAVA COME UN ARPIA ATTENDE LE SUE PREDE E CON FALSA GENTILEZZA E SMANCERIE,
COME SOLO LEI SAPEVA FARE, SALUTO’ LA SIGNORA MAFFEI . DURANTE IL VIAGGIO JULIA E
JANET SI DIVERTIRONO MOLTO SPECIALMENTE
FECE ASSAGGIARE
ALLA
PROFESSORESSA
JULIA CHE , D‘ACCORDO CON I COMPAGNI ,
UNA
CHEWINGUM
CHE SAPEVA DI
COZZE
AVARIATE: UNA COSA STOMACHEVOLE CHE LA FECE VOMITARE. AL SUO ARRIVO, LA PROF LA
GUARDAVA CON OCCHI STORTI E DOPO ESSER GIUNTI AL PARCO NON FACEVA ALTRO CHE
OSSERVARLA CON DISPREZZO.
FU UNA GIORNATA
MOLTO NOIOSA
ED ERA GIA’ ORA DI
ANDARE A DORMIRE AL BED AND BREAKFAST ‘’LA COLLINETTA ‘’ QUANDO AD UN TRATTO ,
MENTRE SI STAVANO DIRIGENDO VERSO IL PULLMAN, LA PROF RICEVETTE UNA TELEFONATA
ANONIMA MISTERIOSA . RIATTACCO’ E DISSE AGLI ALUNNI
CHE AVREBBERO PASSATO LA
NOTTE NEL CASTELLO DEL CONTE STRADIVARIUS . TUTTI GLI ALUNNI SUSSULTARONO, MA LA
PROFESSORESSA LI RASSICURO’ DICENDO LORO CHE NEL CASTELLO VIVEVANO SOLTANTO UN
IL CASTELLO DEL CONTE STRADIVARIUS
MAGGIORDOMO INSIEME AL SUO PADRONE , UN UOMO MOLTO RICCO, CHE AMAVA VIVERE
DA SOLO LONTANO DALLA GENTE .
ARRIVATI AL CASTELLO, FURONO ACCOLTI
DA UN MAGGIORDOMO
DAL VISO PALLIDO E
TRISTE CHE NON AVEVA MAI VISTO LA LUCE DEL SOLE E IN EFFETTI ERA PROPRIO VERO,
PERCHE’ ALL’INTERNO DEL CASTELLO C’ERA IL BUIO PIU’ TOTALE , DATA LA MANCANZA DI
FINESTRE DALLE QUALI POTESSE FILTRARE UN PO’ DI LUCE. JULIA COME AL SOLITO, SI DISTACCò
DAL GRUPPO E SENZA CHE GLI ALTRI SE NE ACCORGESSERO APRI’ UNA PORTA PROIBITA SULLA
QUALE ERA BEN VISIBILE UN’INSEGNA CHE DICEVA “VIETATO L’INGRESSO AI VISITATORI”.SPAVENTATA
VISITATORI”.
DALL’IDEA CHE POTESSE ACCADERLE QUALCOSA DI BRUTTO MA NELLO STESSO TEMPO PRESA
DALLA CURIOSITA’, PERCORSE UN INTERMINABILE CORRIDOIO LE CUI PARETI ERANO
TAPEZZATE DI RITRATTI CONTRASSEGNATI DA UN NUMERO E RAFFIGURANTI TUTTI I CONTI
CHE, IN ORDINE CRONOLOGICO,
AVEVANO ABITATO IL CASTELLO FINO AD ARRIVARE
ALL’ULTIMO IL NUMERO 997 : EUSEBIUS STRADIVARIUS, CHE PERALTRO NON ERA ANCORA
MORTO. DOPO AVER VISTO CIO’, JULIA SI RESE CONTO CHE IL CASTELLO ERA STATO ED ERA
ANCORA REALMENTE
OCCUPATO DA CONTI E CHE NON SI TRATTAVA
DI UN CASTELLO
DISABITATO. PRESA DALLO SPAVENTO, INIZIO’ A CORRERE IN CERCA DI UNA VIA D’USCITA, MA
SI ACCORSE DI TROVARSI IN UN VICOLO CIECO CHE NASCONDEVA UNA CASSAFORTE PLACCATA
IN ORO ZECCHINO. NUOVAMENTE LA CURIOSITA’ SI IMPADRONI’ DI LEI E PER QUESTO TENTO’ DI
APRIRE LO SCRIGNO, QUANDO AD UN TRATTO UNA VOCE FEMMINILE MOLTO GELIDA DISSE:: “BEN
TORNATO SIGNOR CONTE,
CONTE, INSERISCA
IL NUMERO E LE SUE INIZIALI”.
INIZIALI” JULIA DOPO AVER RIFLETTUTO SU
CIO’ CHE AVREBBE DOVUTO DIGITARE, SI RICORDO’ DEL RITRATTO DEL CONTE STRADIVARIUS
CHE AVEVA PRECEDENTEMENTE VISTO LUNGO IL CORRIDOIO E VELOCEMENTE SENZA NEMMENO
PENSARCI SU ,INIZIO’ A DIGITARE IL SEGUENTE CODICE:: ES 997 . DOPO AVERLO INSERITO, UNA
VOCE FEMMINILE AFFERMO’:”CODICE
:”CODICE ESATTO “. FU COSI’ CHE LA CASSAFORTE SI APRI’ E JULIA
TROVO’ UN DIARIO DOVE AL SUO INTERNO ERA STATO SCRITTO : “IO SONO MORGANA. IL CONTE MI
TIENE SEGREGATA IN QUESTO LUGUBRE
LUGUBRE CAS
CASTELLO SPE
SPERANDO
RANDO CHE UN GIORNO IO POSSA AMARLO. IL MIO CUORE
APPARTIENE A SUO CUGINO CESARIUS , UCCISO POICHE’ CREDEVA CHE SOLO COSI’ AVREBBE POTUTO CONQUISTARE
IL MIO CUORE MA NON CI RIUSCI’ IN NESSUN MODO..........
IL CASTELLO DEL CONTE STRADIVARIUS
JULIA TERRORIZZATA, CHIUSE RAPIDAMENTE IL DIARIO E AD UN TRATTO, DOPO AVER UDITO
UNA VOCE MISTERIOSA PROVENIRE DAL NULLA , LE APPARVE IL TANTO TEMUTO CONTE EUSEBIUS
STRADIVARIUS CHE MOSSO DALL’IRA LA PUGNALO’ SENZA ALCUNA PIETA’ ED ECCO CHE CADDE A
TERRA
COME
MORTA….
NEL FRATTEMPO LA PROF. TRANCIFORTI E I COMPAGNI DI CLASSE SI
MORTA
ACCORSERO DELLA MANCANZA DI JULIA E PER QUESTO COMINCIANO A CERCARLA OVUNQUE,
MA NIENTE ,NESSUNA TRACCIA, ALLORA JANET SI ACCORSE CHE LA PORTA CON SU SCRITTO
“VIETATO
VIETATO L‘INGRESSO’’ ERA STATA APERTA E CONOSCENDO LA CURIOSITA’ DI SUA SORELLA FECE
NOTARE ALL’INSEGNANTE CHE LA PORTA ERA SPALANCATA E CHE TEMEVA CHE QUALCOSA DI
TERRIBILE FOSSE SUCCESSO A JULIA. CORSERO LUNGO IL CORRIDOIO TIMOROSI E ARRIVATI
ALLA CASSAFORTE VIDERO JULIA DISTESA PER TERRA. SPAVENTATI, INIZIARONO A CHIEDERE
AIUTO, MA NESSUNO SEMBRAVA UDIRLI QUANDO IMPROVVISAMENTE SENTIRONO UNA VOCE
MASCHILE CHE SI RIVOLGEVA A LORO DICENDO:”SE
SE VOLETE CHE RIPORTI IN VITA QUESTA STUPIDA UMANA
UMANA CHE
HA OSATO IMPICCIARSI DI CIO’ CHE NON LE ERA CONSENTITO SAPERE, DOVETE PERMETTERMI DI CANCELLARLE LA
MEMORIA DAL MOMENTO CHE L ‘HO TRAFITTA CON UN PUGNALE APPARTENUTO AL MIO TRIS TRIS NONNO PIENO DI
VELENO DI UNA BISCIA EGIZIANA . NON MI RESTERA’ ALTRO CHE MORDERLA
MORDERLA E FARLA DIVENTARE UN VAMPIRO COME ME”.
DETTO CIO’, TUTTI ACCONSENTIRONO AFFINCHE’ JULIA TORNASSE IN VITA E NON APPENA FU
MORSA DAL VAMPIRO LA SUA ANIMA UMANA SI DISTRUSSE E AVVENNE LA TRASFORMAZIONE.
UNA VOLTA TRASFORMATASI, IL CONTE SE NE INNAMORO’ PERDUTAMENTE DIMENTICANDO
L’AMORE CHE AVEVA SEMPRE PROVATO PER MORGANA. FU COSI’ CHE QUEST’ULTIMA VENNE
LIBERATA E LA SUA ANIMA RAGGIUNSE IL SUO AMATO. JULIA E STRADIVARIUS VISSERO FELICI E
CONTENTI ED EBBERO TANTI PICCOLI VAMPIRI CHE NUTRIRONO CON SUCCO DI PLASMA E
PAPPINE CON PIPISTRELLI E RAGNI TRITATI.
BEATRICE STAROPOLI CLASSE 2 A
IL CASTELLO DEL CONTE STRADIVARIUS