Giugno - Dircredito in Unicredit
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PARI OPPORTUNITÀ NEWSLETTER DIRCREDITO - N. 39 GIUGNO 2014 SOMMARIO SCOMUNICA 1 STOP THE RAPE EPIDEMIC 2 ANGOLI DI STORIA - ENEA 2 FINCHÉ MORTE NON CI SEPARI 2 RAPPORTO BIENNALE – BANCO POPOLARE 3 TEMPO DI DONNE, ENERGIA CREATIVA 3 FLASH 4 LIBRI 4 SCOMUNICA La contagiosa campagna mondiale “Riportiamo a casa le nostre ragazze” e quella più recente “Stop rape in conflict” potrebbero avere una funzione etica profonda: evidenziare in forma semplice e popolare il problema politico più rilevante del nostro pianeta, che è il diritto delle donne a essere considerate persone. Ne hanno parlato a Londra oltre 130 nazioni, elencando cifre impressionanti: 500 mila donne violentate durante il conflitto in Ruanda, 50 mila in Bosnia, decine di migliaia in altri paesi caldi. Ignominia mondiale, dalla Nigeria dei fanatici di Boko Haram all'India delle caste, dove si permettono di “toccare” e impiccare quelle che, per ironia di casta, sono definite “intoccabili”, a casa nostra, dove non mancano i mostri, l'ultimo a Motta Visconti, un demente che ha sgozzato moglie e figli (bambini piccolissimi) per non avere più vincoli. Si tratta di “malvagità scientemente perseguita”, unica spiegazione di una violenza ripugnante e vigliacca, contro la quale la denuncia costante e le campagne mondiali possono scuotere le coscienze civili di tutto il mondo e avere la forza simbolica di una scomunica, come è accaduto al governo del Sudan, che ha dovuto liberare Meriam, condannata all'impiccagione per apostasia, a seguito della pressione di un appello che ha fatto il giro del mondo. Scrive Vito Mancuso che la scomunica è la più grave delle sanzioni del diritto penale ecclesiastico, che non farà sicuramente soffrire le coscienze dei criminali incalliti, ma il suo valore simbolico aiuterà a recidere i rapporti che i boss mafiosi hanno con le chiese locali. I parroci e le curie dovranno assumersi precise responsabilità dopo la “scomunica” di Francesco ai mafiosi e, d'altro canto, la mafia avrà molte più difficoltà a creare intorno a sé consenso sociale. Non interessa che gli stupratori e i violenti prendano coscienza delle proprie malefatte, quello che preme è che la pressione laica della società civile induca i governi di tutto il mondo ad assumersi le proprie responsabilità, prima di tutto quello nigeriano e poi l'indiano e tutti gli altri, compreso il nostro, che cominci seriamente una politica antiviolenza, scuotendo anche la società omertosa che spesso protegge i mostri, magari soltanto per una questione di immagine, come è accaduto ai compaesani della povera Yara. 1 N EWS L ET TER D IR C R ED I TO - N. 39 G I UG NO 2014 “STOP THE RAPE EPIDEMIC” DIRCREDITO SOSTIENE L’APPELLO DI AVAAZ Non è facile essere donne in nessuna parte del mondo e non possiamo restare indifferenti rispetto alle atrocità che si stanno consumando in questi giorni nei confronti di adolescenti indiane, stuprate e impiccate. Proponiamo l'appello di Avaaz teso a scuotere il governo indiano, di cui un ministro, ancora l'altro giorno, ha avuto il coraggio di dichiarare che “lo stupro è un crimine relativo, a volte ci sta!”. Non crediamo che l'India voglia continuare a fornire ai suoi cittadini e al mondo quelle immagini orribili di bambine impiccate ancora vive a un albero, dopo aver subito violenza di gruppo. Una manifestazione di protesta di donne del Bharatiya Janata Party – il partito zafferano – dei fondamentalisti induisti, vincitore del recente voto nazionale, che protestavano contro la mancanza di sicurezza dopo la morte delle due cuginette, è stata dispersa con gli idranti dalla polizia. Riportiamo di seguito l'appello di Avaaz, con la convinzione che la mobilitazione social sia utile a scuotere la coscienza civile, per arrestare questa scia di sangue e violenze sessuali che non fanno onore al Paese di Gandhi: “Al Primo Ministro Indiano Modi: 600 milioni di donne e ragazze indiane sono in pericolo. Come cittadini del mondo, siamo dalla parte dei cittadini indiani che chiedono al governo di agire. Ci rivolgiamo a lei affinché si impegni da subito a sostenere l'esemplare ed esauriente “Manifesto per le donne”, per rendere il Paese sicuro per tutti i suoi cittadini”. Roma, 13 giugno 2014 https://secure.avaaz.org/en/ ANGOLI DI STORIA Il Cpo DirCredito partecipa all'incontro organizzato dall'ENEA “Angoli di storia” parte dall'idea che le donne hanno sempre cercato di raccontare e raccontarsi perché, come ha affermato Dacia Maraini, la letteratura comincia nel momento in cui un bambino chiede alla mamma “mi racconti una storia?”. L'incontro – il 9 giugno a Roma - con alcuni scrittori contemporanei, Dacia Maraini, Elisabetta Strickland, Cristina Obber, Maura Misiti, Giuseppe Barba e Daniela Brancati, ha provato a tracciare un percorso di riflessione partendo dalle eroine dell'antica Roma fino ad arrivare alle scienziate italiane, puntando la lente d'ingrandimento su donne oggetto di violenza. L'approccio “culturale” è stato l'aspetto più significativo, perché ritenuto FINCHÉ MORTE NON CI SEPARI fondamentale come strumento di crescita e Divorzio breve per scongiurare il consapevolezza a tutela della effettiva femminicidio uguaglianza tra gli individui. A partire dal linguaggio, la “cultura” è stata permeata e Da pochi giorni approvato alla Camera, il declinata al maschile, scrivendo la Storia degli “divorzio breve” è stato assegnato alla uomini per gli uomini, declamandone le gesta Commissione Giustizia del Senato. Se la norma eroiche e anche sanguinarie, creando simboli dovesse passare, il termine per chiedere il maschili e assegnando premi nobel senza divorzio non sarebbe più di 3 anni, ma considerare la presenza delle donne. scenderebbe a 6 mesi in caso di separazione consensuale, 12 per quella legale. I tre anni di “riflessione” previsti dall'attuale disciplina sono un po' troppi, lo dicono i reiterati casi di violenza di genere, determinati in molti casi dalla convivenza forzosa e dall'acuirsi dei conflitti tra coniugi. Lo conferma il rapporto ombra Cedaw 2011, che ha rilevato reiterati femminicidi e casi di violenza domestica, subiti dalla donna in corso di separazione e spesso non creduta nelle sue denunce. 2 N EWS L ET TER D IR C R ED I TO - N. 39 G I UG NO 2014 GRUPPO BANCO POPOLARE RAPPORTO BIENNALE La situazione degli occupati nel Gruppo, pur rispettando la parità di genere (50/50), mantiene una sensibile differenziazione negli inquadramenti: le donne continuano ad avere difficoltà nella progressione di carriera. Il Part-time è incoraggiato, ma limitato dalle condizioni aziendali, tra le quali la clausola obbligatoria dei “rientri settimanali”. Permane anche una differenza retributiva uomini/donne stesso inquadramento, probabilmente determinata dal sistema incentivante, sul quale però non sono forniti dati disaggregati per genere. Riscontrata sensibilità sulla conciliazione vita/lavoro, conclusi accordi sul Welfare aziendale, che privilegiano la fasce più giovani escludendo la possibilità di destinare risorse per l'assistenza ai familiari anziani. La Commissione PO affronterà nelle prossime riunioni (dopo l'estate) i temi Part-time e Welfare TEMPO DI DONNE, ENERGIA CREATIVA IL CPO DIRCREDITO PARTECIPA AL CONVEGNO ALLA CA’ FOSCARI DI VENEZIA Bellissimo incontro sul tema l’ENERGIA CREATRICE, strano come si parli di donne e si abbia difficoltà a trovare il nome giusto declinato al femminile per le cariche che ricoprono: medica o medico? Primo Ministro o Prima Ministra? Presidentessa? Direttore e Direttrice hanno lo stesso significato? Pazzesco, anche nel linguaggio il sesso maschile ha saputo derubarci della nostra identità femminile. Tempo di donne, e finalmente si parla di Energia assieme a tante donne che nella vita hanno creato, con la loro energia, un nuovo modello di essere Donna nel campo della moda, della politica, del settore vinicolo, quello scientifico e letterario. Moderatrice la giornalista Paola Severini Melograni che nella mattinata ci presenta quattro donne: Rosa Maria Di Giorgi, senatrice PD, Patrizia Felluga, Imprenditrice vinicola e Presidente del Consorzio Tutela dei vini del Collio e del Carso, Marzia Narduzzi, AD Pier SpA, Annalisa Paresi, Presidente Maliparmi e Giuseppina Terragrossa, medico e scrittrice. Nel pomeriggio sono intervenute Leslye Obiora, ex Primo Ministro della Nigeria, che con la Paola Severini hanno conversato con Susanne Lindberg, Responsabile risorse umane del gruppo H&M, Roberta Cocco Direttrice Responsabilità Sociale Microsoft, Maria Pierdicchi, Managing Director Standard&Poor’s Credit Market Services Italy Srl. Non è mancata la presenza di uomini, come il Rettore della Ca’ Foscari che ha aperto i lavori, consentendo, grazie all'ingiustizia della grammatica, di connotare con il plurale maschile i partecipanti al convegno (erano pochi ma sufficienti a impedire di dire “le partecipanti”!). 3 N EWS L ET TER D IR C R ED I TO - N. 39 G I UG NO 2014 FLASH Perugia, “se la madre non sa che il figlio si droga allora si suicidi”, cacciato il prefetto Angelo Repucci, che ha pronunciato queste parole nel corso di una conferenza stampa sullo spaccio della droga in Umbria. Ha anche detto che “spera che qualche umbro tagli la testa al figlio drogato per dare il buon esempio”. Unanime la dissociazione dal suo pensiero e repentini i provvedimenti del Ministero dell'Interno per la rimozione dall'incarico. Ovviamente lui si difende parlando di “fraintendimento”. Vietnam, le ragazze bevono più dei ragazzi I dati ufficiali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sono netti: la percentuale delle donne che si sbronzano almeno una volta a settimana vede il Vietnam in testa con il 23% - una su quattro - contro il 20% delle dublinesi, ritenute tra la più forti bevitrici mondiali. Sardegna “Bimbe in vacanza imparate da Barbie” Vivere come Barbie nel tempo di una vacanza, con tanto di manicure, parrucchiere, stanza brandizzata, con sfilata finale di baby modelle. Si tratta dei pacchetti proposti da Mattel (casa produttrice della bambola) e dal Fort Village, resort turistico di lusso sardo a Santa Margherita di Pula. La polemica scoppia all'estero con The Guardian e le femministe inglesi. Noi consigliamo di portare le bambine a giocare altrove con la sabbia e il mare, o a correre sulle montagne. Arabia Saudita, le donne possono guidare gli aeroplani ma non le automobili mentre Hanadi Hindi,35 anni, otteneva la licenza da pilota d'aereo, per guidare però solo velivoli privati, un'altra donna è stata condannata a 150 frustate per aver guidato l'automobile sfidando il ben noto divieto. Pomezia - Roma, nella scuola comunale il dolce solo a chi paga di più Bambini che avranno il dolce e bambini che non lo avranno, perché divisi dalla ricchezza dei genitori, da quanto mamma e papà potranno pagare alla mensa scolastica che da settembre prevede menù differenziati: completo con dolce 4,44 euro, senza 4 euro. Le mamme di Pomezia non ci stanno, mentre il sindaco, Fabio Fucci del Movimento 5 stelle, parla di scelta condivisa con i genitori. Giappone, Lisistrata nipponica “fate la vostra scelta, uomini giapponesi: o l'amore o la guerra” così alcune dozzine di donne di un neonato movimento femminile pacifista, davanti alla sede del governo di Tokio, hanno protestato contro il progetto del Ministro Shinzo Abe di abolire l'art. 9 della Costituzione che vieta al Giappone il ricorso alle armi per risolvere le dispute internazionali. Il comitato per l'assegnazione del premio Nobel per la pace in Norvegia ha deciso di includere il movimento femminile giapponese tra i candidati finalisti. Abruzzo, pari opportunità tra animali e cittadini è dei primi di giugno l'approvazione di una legge regionale che prevede che tutti i comuni costieri si dotino di un tratto di arenile dedicato ai bagnanti con cane al seguito. Il vero problema però è che mentre gli animali domestici avranno “lidi dedicati” non sarà così per i loro padroni, se disabili, che chiedono pari opportunità con i propri animali, e quindi spiagge pubbliche accessibili con sedioline adatte. Brasilia, “Chega de fiu fiu”, Smetti di fischiare è il titolo di una campagna contro le molestie sessuali , dove per molestie si intendono non solo le “palpatine” ed esibizioni, ma anche i “piropos”, i complimenti da strada. “Non fischiarmi, non sono un cane” recita uno slogan peruviano, perché la campagna sta allargandosi dal Brasile a tutto il Sud America ro 16,00 LIBRI Ballando in America Lorrie Moore – Editore Bompiani – pagine 400 - euro 12,90 Uomini e donne, trionfi e tragedie di tutti i giorni: una raccolta di piccole storie di straordinario impatto emotivo, narrate con maestria letteraria. Dodici racconti per dodici istantanee dell'America dei nostri giorni, in un succedersi di avventure con protagonisti diversi e un comune denominatore: la normalità. Scriveteci: [email protected] TESTI A CURA DEL COORDINAMENTO PARI OPPORTUNITÀ 4 N EWS L ET TER D IR C R ED I TO - N. 39 G I UG NO 2014