Company profile

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RIM
COM
PANY
PRO
FILE
Amorim. Il sughero del futuro, un po’ prima.
Il Sughero
Il sughero è un prodotto naturale
che si ricava dall’estrazione
della corteccia della Quercus
suber L: la quercia da sughero.
Questa pianta è una sempreverde,
longeva, che cresce nelle regioni
del Mediterraneo, in Italia
(principalmente in Sardegna: 90%), in
Portogallo, Spagna, Francia, Marocco
e Algeria. La quercia da sughero
vive mediamente 200 anni e ha una
grande capacità di rigenerarsi:
durante il ciclo di vita della pianta, la
corteccia si rigenera circa 16 volte.
Il sughero possiede caratteristiche
uniche, difficilmente riproducibili
artificialmente: è molto leggero,
elastico, comprimibile, resistente alle
abrasioni e impermeabile a liquidi e
gas; ha inoltre eccellenti proprietà
isolanti, acustiche e termiche, oltre
che ignifughe.
Il sughero è un prodotto al 100%
naturale, riciclabile e
riutilizzabile, cosa che lo rende un
materiale ecosostenibile.
Tutte queste caratteristiche
possono esser meglio comprese
solo dopo aver analizzato la
composizione di questa
straordinaria materia prima.
La Suberina è la componente
principale del sughero (45%) ed
è formata da acidi grassi e alcol
organici che rendono il sughero
impermeabile ai gas e ai liquidi;
questa sostanza, inoltre, lega
insieme le celle che compongono
la parete strutturale del sughero
a forma di prisma pentagonale
o esagonale: questa struttura e
la sua composizione rendono il
sughero elastico, isolante e pessimo
conduttore termico. Il sughero è
inoltre composto da Lignina (27%),
che è una componente legante,
Polisaccaridi (12%), Acido tannico (6%)
che ne dà il colore, da acqua minerale,
glicerina, ed altri elementi (4%).
Grazie a queste caratteristiche
naturali il sughero, trasformato
in tappo, è ideale come chiusura
delle bottiglie di vino, la migliore
soluzione rispetto a qualunque altro
materiale naturale o artificiale.
La decortica
La decortica è un processo
estremamente rispettoso
dell’ambiente e della pianta
che può essere paragonato
alla tosatura di una pecora.
Un sottile equilibrio tra uomo e
natura che richiede una approfondita
conoscenza e amore per la quercia
da sughero. Maggio, giugno e luglio
sono i mesi in cui si spogliano
le querce da sughero della loro
corteccia.
In primavera-estate la linfa si
posiziona tra il fusto della pianta e
la sua corteccia ed è quindi possibile
toglierla agevolmente. Già ad agosto
l’operazione diventa impossibile
perché la corteccia si asciuga troppo.
Ed è quindi in soli tre mesi all’anno
che si concentra questa attività
esclusivamente manuale realizzata
da tecnici esperti.
La decortica è l’attività agricola
più ben pagata al mondo, poiché
sono solo in pochi a possedere
le competenze e la manualità
necessarie. Si tratta di persone
che vivono nelle zone della foresta
per le quali questa attività diventa
preziosa opportunità di lavoro
e sostentamento. La decortica
è quindi anche un importante
contributo contro la desertificazione
sociale, problema che nell’area
mediterranea va ad aggiungersi
a quello della desertificazione
ambientale delle foreste del nord
Africa e del sud Europa.
La quercia da sughero è l’unica
pianta in grado di sopravvivere in
un suolo povero e con poca acqua.
Dalla semina alla prima decortica
trascorrono 25 anni. Il primo
sughero è quindi “sughero vergine”
e può essere utilizzato solo per la
realizzazione di articoli decorativi
e prodotti granulati. Dovranno
trascorrere altri 9 anni prima
della seconda decortica e ancora
altri 9 prima che dalla corteccia si
possano realizzare tappi in sughero:
43 anni minimo in tutto. E’ solo
allora che il sughero raggiunge
una stabilità strutturale tale da
garantire le proprietà necessarie
all’imbottigliamento. Con un ritmo di
una decortica ogni 9 anni la stessa
pianta può subire questo processo
per oltre 200 anni.
Dopo questo processo il sughero
viene immediatamente spostato negli
stabilimenti di produzione Amorim
(9 in tutto distribuiti tra Portogallo,
Spagna, Tunisia, Algeria e Marocco)
e lasciato a stagionare nei suoi
piazzali di cemento drenato per
almeno 6 mesi (ogni stabilimento
dispone di 150.000 mq di superficie).
In passato il sughero veniva lasciato
a stagionare direttamente nella
foresta, ma gli studi Amorim hanno
evidenziato come questa tradizione
fosse dannosa per la qualità
sensoriale del sughero che rischiava
di essere contaminato da funghi e
batteri.
Solo una volta trascorso un periodo
minimo di 6 mesi di stagionatura
sarà finalmente possibile procedere
alla lavorazione e alla realizzazione
dei tappi.
L’Industria del sughero
Paese
Media annuale
di produzione
%
Portogallo
157,000
52,5
Spagna
88,400
29,5
Italia
17,000
5,5
Algeria
15,000
5,2
Marocco
11,000
3,7
Tunisia
7,500
2,5
Francia
3,400
1,1
Totale
299,300
100
(in tonnellate)*
* Fonte: APCOR 2007
L’industria del sughero in Italia
L’industria del sughero nel nostro
paese si concentra in Sardegna
con un’area di vegetazione di
circa 210.000 ettari di querce
di sughero. Il sughero italiano
prodotto è di circa 170.000
quintali con circa 250 aziende (tra
industrie e aziende artigiane),
per la maggior parte ubicate
all’interno del Distretto del
Sughero di Calangianus dove si
trasforma circa il 70 % di tutto il
sughero lavorato in Italia.
Il numero di addetti del settore e
di circa 6000 occupati, tra diretti,
stagionali e indotto.
La produzione di sughero in Italia
é principalmente destinata ai
tappi, con circa 1.500.000.000
pezzi ogni anno e rappresenta
circa il 60/70% della produzione
dell’intero comparto.
La rimanente produzione
è cosi suddivisa:
- 16% settore bio-edilizia
- 9% settore calzaturiero
- 3% settore artigianato
La produzione è ulteriormente
diversificata e include applicazioni
nella nautica, nell’arredamento,
nel design, nei giochi e persino
nell’abbigliamento e negli
accessori.
Il distretto produttivo è
concentrato soprattutto in
Sardegna e produce il 90% del
sughero naturale raccolto nelle
regioni della Gallura, di Ala e
Budduso, ma anche nei terreni
del Marghine, del Goceano o del
Sulcis Iglesiente.
Inoltre l’Italia è al quarto posto
tra i paesi che esportano sughero
nel mondo, mentre importa dal
Portogallo materia prima che
trasforma in prodotto finito.
(fonte: United Nations Statistics
Division data 2006).
L’industria del sughero
nel Mediterraneo
Se la produzione mondiale di
sughero raggiunge le 300 mila
tonnellate annue, il Portogallo
produce il 52% del totale, con
oltre 150 mila tonnellate, il che
rende questo Paese leader nella
produzione di sughero. L’Italia
è al terzo posto tra i produttori
mondiali, con il 5,5%.
Il prodotto principale realizzato con
il sughero è il tappo per le bottiglie
di vino, infatti l’Industria del vino è
il maggior “cliente” dell’industria
del sughero e assorbe il 69% della
sua produzione. La produzione del
sughero in Portogallo può essere
cosi suddivisa:
• il 43% tappi di sughero naturali
• il 23% produzione di altri tipi di
tappi di sughero
• il 21% produzione di pavimenti,
isolanti, e materiale edile
• il 12% produzione di altri oggetti
in sughero
• l’1% trasformato in pezzi vari
Le aziende portoghesi operanti
nel settore del sughero producono
circa 40 milioni di tappi al giorno
e contano circa 12 mila lavoratori
(Fonte: Bollettino mensile della
attività economiche, gennaio
2007). Questa attività rappresenta
un’entrata molto importante per
l’economia del paese, se si pensa
che nel 2008 ha raggiunto un
valore di 823,7 milioni di euro (che
corrispondono a 159 mila tonnellate
di sughero prodotto).
I prodotti maggiormente esportati
sono i tappi (552 milioni di euro)
e i materiali per la bioedilizia (165
milioni di euro).
L’Europa, nel complesso, è
il maggiore importatore dal
Portogallo; in termini di volumi,
i tre paesi che principalmente
importano sono: Francia (18,8%),
USA (16%) e Spagna(11,6%).
Amorim occupa all’interno del
mercato un ruolo di leadership
mondiale, producendo oltre il 25%
del totale della produzione di tappi
in sughero, cioè 3 miliardi di unità
l’anno su un totale di 12 miliardi.
1870-2010:
1870
I generazione Amorim
1922
II generazione Amorim
I primi passi
di un impero economico
Amorim Cork Group è una delle più
grandi e intraprendenti multinazionali
di origine portoghese, leader
mondiale nel mercato delle chiusure
in sughero.
Fondata nel 1870 da António Alves
de Amorim, produttore di tappi in
sughero a Vila Nova de Gaia, vicino a
Porto, seconda città del Portogallo,
è tutt’oggi proprietà della famiglia
Amorim, giunta alla 4° generazione.
Dalla sua nascita fino ai primi anni
del 900 l’azienda ha vissuto un forte
sviluppo, dovuto allo straordinario
momento di crescita nel mercato
internazionale dei tappi in sughero,
che sono sempre più riconosciuti
come prodotto di lusso, necessari
per garantire l’alta qualità dei
vini prodotti dalle migliori cantine
dell’epoca.
“Non solo un mercato,
non solo un cliente,
non solo una valuta estera,
non solo un prodotto”
il motto di Amorim
Consolidamento e
internazionalizzazione
L’11 marzo 1922 viene ufficialmente
fondata la Amorim & Irmãos con
un capitale sociale di 90,000 scudi.
I partner sono i figli e le figlie di
António Alves Amorim e Ana Pinto
Alves: José, Manuel, Henrique,
Américo, Ana, Rosa, António,
Joaquim and Bernardina.
Con questa seconda generazione
le attività acquisiscono rinnovata
energia e la compagnia diventa
un punto di riferimento per tutta
l’industria nazionale del sughero.
Da allora fino ad oggi si è consolidata
come la maggiore impresa del
sughero nella regione.
1930
L’azienda è la più grande fabbrica di
tappi in sughero del nord Portogallo
e conta 150 dipendenti. Nonostante
la Grande Depressione del 1929
l’industria del sughero cresce,
grazie anche a un sempre maggiore
uso di prodotti derivati dal sughero
in numerosi altri settori. Amorim
& Irmãos esporta in tutto il mondo:
Giappone, Germania, Stati Uniti,
Francia, Brasile, Inghilterra, Olanda,
Belgio, Svizzera e Svezia.
1935
Lisbona è il magazzino delle grandi
compagnie che dominano il mercato
del sughero. Il Portogallo, che è il
più grande produttore di sughero
al mondo, trasforma solo il 5% del
prodotto grezzo, mentre il resto è
monopolizzato dalle compagnie
estere. Per contrastare questa
tendenza la famiglia Amorim acquista
un piccolo magazzino vicino alla
principale foresta di sughero del
paese nel sud del Tejo, in Abrantes.
Questo permette l’acquisto diretto
della materia prima ed evita
l’accaparramento da parte delle
imprese straniere.
1938
Avvento della Responsabilità Sociale
in Amorim. L’azienda costruisce una
mensa per i dipendenti della fabbrica
con la distribuzione di un pasto caldo
ogni giorno e provvede al pagamento
di un medico.
1939
La Amorim e Irmaos è costituita
da cinque soci: Josè, Hernique,
Americo, Ana e Rosa Amorim, i
fratelli che si trovavano direttamente
impegnati nell’attività della ditta.
Il piccolo magazzino in Abrantes
diventa una fabbrica che avvia il
processo di unificazione delle due
fasi di produzione (preparazione del
prodotto grezzo e produzione di tappi
in sughero) come garanzia di qualità
del prodotto finale.
1944
Un incendio distrugge
completamente lo stabilimento di
Santa Maria de Lamas, i macchinari
ed i depositi di sughero dell’azienda.
La catastrofe ha colpito l’intero
distretto della lavorazione a mano,
lasciando centinaia di lavoratori
disoccupati e danni oltre i 15 milioni
di scudi. L’assicurazione copre
appena un terzo dei danni, ma nel
dicembre di quello stesso anno è già
in funzione una nuova fabbrica, con
una superficie addirittura superiore.
Amorim approfitta dello slancio delle
esportazioni dovuto alla fine della
Seconda Guerra Mondiale.
1950
La crescita del valore del sughero
conduce Amorim & Irmaos a
riconquistare la posizione di
leadership come maggiore
stabilimento produttivo di sughero
del nord Portogallo.
1953
III generazione Amorim
1952
Henrique Alves de Amorim riceve
l’onorificenza di ufficiale dell’Ordem
de Istrucao Publica per gli importanti
investimenti culturali fatti per il
paese: museo, cinema, scuole,
piscine, case, un dispensario
antitubercolosi, parchi e giardini,
uffici postali, etc...
“Amorim nel settore del sughero è
il numero uno, due, tre, quattro e
cinque”
Forbes Magazine, 1989
Crescita orizzontale e verticale
Il dopoguerra segna per Amorim
l’ingresso nella Terza generazione,
costituita anch’essa da quattro
fratelli: Josè, Antonio, Americo e
Joaquim Ferreira de Amorim. A loro il
compito di cambiare profondamente
la fisionomia dell’industria del
sughero portoghese. Il paese è il
maggior produttore mondiale di
sughero, ma circa l’80% di questa
esportazione è di materia prima.
Viene definita una strategia di
verticalizzazione, e la politica di
condizionamento dell’industria
esistente (più la conseguente
difficoltà di ottenere autorizzazioni
per la creazione di imprese) non
impedisce che si edifichino unità
industriali per la produzione dei
diversi derivati del sughero.
1958
Americo Amorim compie il suo
primo viaggio nell’Unione Sovietica.
E’ l’inizio di un percorso nei paesi
dell’Est Europa che renderanno
Amorim & Irmaos la più grande
azienda esportatrice portoghese in
quell’area.
1962
Le statistiche dimostrano che il
Portogallo è il più grande produttore
di sughero (prodotto grezzo) al
mondo sia per quantità che per
qualità. Tuttavia l’80% della sua
produzione è esportata senza essere
processata. Cercando di invertire
questo trend viene definita una
strategia di integrazione verticale:
“Non solo un mercato, non solo un
cliente, non solo una valuta estera,
non solo un prodotto” è il motto che
è stato adottato e che vale tuttora
per Amorim.
1963
Nasce Corticeira Amorim, una nuova
fabbrica per la produzione di triturati
e agglomerati. L’obiettivo iniziale è
quello di esaurire il 70% degli scarti
che Amorim & Irmaos generano con
la produzione dei tappi in sughero,
trasformandoli in granuli e i granuli
in agglomerati preziosi, puri e misti.
1966
Nasce Corticeira Amorim Algarave,
finalizzata agli agglomerati neri
utilizzati nell’isolamento termico,
acustico e da vibrazioni. E’ il
punto di partenza per estendere
la produzione ai diversi campi che
coinvolgono prodotti da sughero. Una
grande quantità di merce Amorim
viene esportata in diverse forme
sempre con il marchio “Made in
Portugal”.
1967
Nasce a Vienna la Gerhard Schiesser
GmbH, un nuovo stabilimento per
promuovere le relazioni commerciali
con l’Est europeo. Amorim diventa
il primo esportatore portoghese
in quel mercato. La strategia di
verticalizzazione mira anche
all’internazionalizzazione, cercando
contatti nel mercato estero.
Viaggiano dall’Austria all’Unione
Sovietica, alla Repubblica Popolare
Cinese e alla maggior parte dei paesi
comunisti senza alcun problema di
sicurezza.
1969
Un anno di grande prosperità.
Amorim & Irmaos, con le unità di
Santa Maria de Lamas e Abrantes, si
rafforza nel settore delle chiusure e
dei dischi e conquista la leadership
sia per la qualità che per le quantità
prodotte. Corticeira Amorim
registra una notevole crescita
nella produzione di granulati e
agglomerati bianchi investendo in
progetti innovativi che comprendono
questi materiali e creando un’unità
specifica per la produzione di
parquet, un’altra per produrre
articoli decorativi e un’altra ancora
per soluzioni che coinvolgono
miscele tecniche con la gomma
(CorkRubber).
Benchè negativamente colpito da
una politica di limitazione della
crescita industriale, Corticeira
Amorim Algarve è responsabile della
produzione di circa l’8% del mercato
degli agglomerati neri.
1972
nasce a Shikrat, in Marocco, la
Comatral, stabilimento per la
trasformazione della materia
prima locale. Si tratta del primo
investimento portoghese in
questo paese. E’ un momento
di significativo cambiamento nel
tessuto produttivo del settore del
sughero portoghese: il Portogallo è
un paese trasformatore.
Creazione di Comatral, Compagnia
marocchina di trasformazione di
Liege, a Shikrat, la prima fabbrica
per la trasformazione del sughero
fuori dal territorio nazionale,
installata in quella che era la
seconda più importante foresta di
sughero del mondo, sulla costa
mediterranea dell’Africa.
Il Marocco, in particolare
rappresenta 400,000 ettari di
area produttiva, il 15% del totale
mondiale, che producono 26,000
tonnellate di sughero l’anno.
Avviene un cambiamento per la
produzione nel settore del sughero
portoghese: metà dei prodotti
esportati ora sono industrialmente
processati, il che rappresenta il
75% del valore dell’esportazione
portoghese. Rimanendo leader nel
settore il Portogallo diventa un
paese produttivo.
Il distretto di Aveiro, dove il Gruppo
Amorim ha la sua base, diventa
definitivamente la capitale dei tappi
in sughero dei paese, responsabile
di circa il 75% della produzione
nazionale.
di foreste di sughero.
1973
Corticeira Amorim inizia a
produrre con successo Corkrubber,
una miscela di sughero e
gomma utilizzata nel mercato
automobilistico per le testate dei
motori.
1981
Fondazione di una società in Canada
per commercializzare corkrubber,
permettendo a Corticeira Amorim
di penetrare uno dei più importanti
mercati per prodotti in corkrubber:
gli USA.
Il gruppo Amorim sta seguendo
la creazione di SPI – (Società
Portoghese di Investimenti), oggi
BPI Banck, un’iniziativa pioneristica
con un obiettivo ben definito:
finanziare i progetti di investimento
nel settore privato, concorrere
1976
il Gruppo Amorim acquista la
Samex, impresa del sughero con
sede a Siviglia, una delle più grandi
compagnie del sughero in Spagna,
un paese con significativa presenza
1978
Nasce la Ipocork, impresa di
parquet in sughero (oggi Amorim
Revestimentos).
Creazione di Portocork
Internacional, un’importante unità
per la produzione di tappi in sughero
naturale, che presto imprimono il
proprio marchio sul mercato.
1979
Creazione di Mediadora di Seguros
Albertina Ferreira de Amorim, che
diventerà Unbroker – Corretores de
Seguros nel 1998, un importante
broker nel mercato portoghese, con
un portafoglio che include alcune
delle più importanti compagnie.
al rilancio della borsa valori e
contribuire alla modernizzazione
delle strutture del business
portoghese.
1982
Nasce la Champcork, impresa
indirizzata al segmento dei tappi
da spumante. La sua moderna
tecnologia permette di vendere 80
milioni di tappi da spumante l’anno,
con la capacità di raddoppiare il
numero.
1983
nasce il laboratorio Labcork. Lo
sviluppo del mercato del sughero
impone livelli molto alti ai suoi
prodotti: è necessario adattare
la produzione ai nuovi processi di
imbottigliamento ed alla crescente
esigenza del mercato delle diverse
bevande, rispettando le rigide norme
internazionali. Gli agglomerati
sono sempre più utilizzati in
sofisticati equipaggiamenti,
come navicelle spaziali e centrali
nucleari. I rivestimenti ed i parquet
vivono un’epoca di permanente
trasformazione. Labcork si rivela
un investimento di successo: con
i suoi 700 mq è un’unità di analisi
che risponde a tutte le necessità
del gruppo Amorim. Con unità
industriali capaci di produrre tutti
i derivati del sughero, il Gruppo
Amorim definisce una nuova
strategia di differenziazione per
qualità, rafforzando così la sua
politica e le competenze nella
ricerca e nel controllo qualità.
E’ in questo contesto che
Labcork (Laboratorio Centrale
del Gruppo Amorim) emerge,
sviluppando ulteriormente tutte
le attività legate al sughero del
Gruppo, mirando ad anticipare
e a rispondere alla domanda
nell’immediato futuro di questo
mercato in espansione, adattando
la produzione ai nuovi processi di
imbottigliamento e alle necessità
del mercato di diverse bevande,
conformemente ai severi standard
internazionali.
Gli agglomerati di sughero vengono
sempre più usati nella produzione
di componenti per equipaggiamenti
sofisticati, come nelle automobili,
nelle stazioni spaziali e nelle
centrali nucleari. Coperture per
pavimenti e parquet subiscono
cambiamenti tecnici continui.
1984
Nasce il Banco Commerciale
Portoghese, la prima banca
commerciale privata del Portogallo
dal 1974.
1985
Amorim Trading inizia le operazioni
di esportazione verso l’Angola e
Cuba. Negli anni ’80 diversifica
la sua attività, conducendo anche
operazioni di importazione, oltre
ad esportare sia prodotti finiti che
materie prime.
1987
Nasce la Portotel, responsabile
per l’installazione della catena
alberghiera Novotel, e la Portis per
la catena Ibis, in una partnership
con il Gruppo Accor, con unità in
Portogallo, Cuba e Mozambico.
Joint venture con il gruppo
francese ACCOR, il gestore del
più grande albergo del mondo,
con 1.908 hotel in 127 paesi,
220.119 camere, 5.800 ristoranti,
proprietario di diversi marchi noti
del mondo: Novotel, Sofitel, Ibis,
Mercure, Les Jardins de Paris,
ETAP , Formule 1, Motel 6.
1988
Amorim & Irmaos, Corticeira
Amorim, Ipocork e Champcork
lanciano la OPV in Borsa. Nasce
la Holding del Gruppo Amorim:
la Amorim Investimentos e
partecipacoes SGPS. Corticeira
Amorim si costituisce in holding per
il settore alberghiero.
Annuncio pubblico: le quattro
principali società del Gruppo
Amorim ( Amorim & Irmãos,
Corticeira Amorim Industria,
Ipocork - Indústria de Pavimentos
e decoração e Champcork - Rolhas
de Champanhe) lanciano un’offerta
pubblica iniziale sulla Lisbona Stock
Exchange.
1989: Il Gruppo Amorim acquista il
gruppo svedese Wicanders. Nasce
Inogi, una società immobiliare
risultante da una joint venture fra il
Gruppo Amorim, la ISM e il Gruppo
Suez.
Nel primo anno di consolidamento
dell’attività del Gruppo il fatturato
raggiunge i 23.600 milioni di scudi,
i suoi prodotti rappresentano il
34% delle esportazioni di sughero
portoghese e i suoi 2.593 lavoratori
rappresentano il 18% del settore.
“Amorim, nel settore del sughero,
è il numero uno, due, tre, quattro e
cinque” scrive Forbes Magazine.
1990
Acquisizione della Sociedade
Figueira Praia, concessionaria
del Casino Figueira, titolare di un
notevole patrimonio immobiliare:
sei hotel, un complesso residenziale
per più di un migliaio di abitazioni,
il Palácio Sotto-Mayor e un
franchising di bingo a Leiria, Aveiro
e Viseu.
1991
Nasce il Banco Nacional de Credito
Imobiliario (BNC), banca per
clientela individuale finalizzata alla
concessione di credito immobiliare.
Nasce Telcel, società di rete mobile
partecipata dal Gruppo Amorim.
Nasce l’Accademia Amorim,
un’istituzione internazionale per la
difesa e la promozione del vino, con
la missione specifica di incoraggiare
la ricerca e i lavori scientifici sul
perfezionamento delle condizioni
in cui il vino viene conservato.
L’Accademia conferisce ogni anno
un grosso premio per i lavori di
ricerca ed è divenuta un’istituzione
di referenza nel settore.
Inizio della cooperazione tra
Corticeira Amorim e il gruppo North
American GTS (Global Technologies
System), con l’obiettivo di definire
una strategia integrata per la
produzione, commercializzazione e
distribuzione di prodotti corkrubber.
L’anno seguente, Corticeira Amorim
diventa fornitore esclusivo GTS. Il
Gruppo Amorim entra a far parte
del consorzio vincitore del primo
operatore privato di telefonia mobile
in Portogallo Telecel.
1992
Nasce la Amorim Empreendimentos
Imobiliarios, sub-holding del
gruppo Amorim. Come sub-holding
del settore alberghiero viene creata
la Amorim Hotel e Servicos.
Americo Ferreira de Amorim
viene eletto presidente della
Confederation Europeenne du
Liege, un’organizzazione la cui
missione è di sviluppare ricerche e
studi che permettono di fissare gli
standard internazionali e scambiare
informazioni con altre istituzioni
e organizzazioni del settore del
sughero.
Il Gruppo Amorim acquista il
gruppo tedesco Carl Ed. Mayer,
leader tedesco nell’importazione
e nella distribuzione di pavimenti
in sughero, responsabile della
commercializzazione di 2.000.000
metri2 di pavimenti decorativi e
parquet ogni anno.
Creazione del sub-holding Amorim
Hotéis e Serviços che riunisce la
partnership Amorim/Accor e le
holding del Gruppo nelle società
Lusoreste e Sociedade Figueira
Praia.
Creazione di una subholding dedicata al mercato
immobiliare, Amorim Imobiliários
Empreendimentos, con un
portafoglio di progetti ad alto
profilo come la Torres de Lisboa,
il restauro del Teatro Eden, il
complesso residenziale Nova
Campolide, il Sintra Business Park,
e molti altri.
1993
Nasce la Amorim Isolamentos, subholding di Corticeira Amorim.
1995
Il Gruppo Amorim incorpora
Finpetro, un consorzio di investitori
per l’acquisizione di Petrogal Petróleos de Portugal, al momento
della loro offerta di private equity.
L’anno seguente, sotto la direzione
di una nuova dirigenza, Petrogal
invertirà la tendenza delle perdite
degli ultimi anni, ottenendo risultati
positivi. Avviene la fusione per
incorporazione di Velpor - Veludo
Português Gierlings con la società
tedesca, che crea Gierlings Velpor
- Veludo Português, il secondo più
grande produttore europeo di velluti
e pellicce di imitazione.
1996
Apertura della Arrábida Shopping
Centre di Vila Nova de Gaia - il
primo di una serie di imprese di
vendita al dettaglio su larga scala
che si sono stabilite in Portogallo
come spazi reali per la cultura e il
tempo libero.
1997
Corticeira Amorim acquisisce il
controllo dell’attività aziendale di
GTS (Global Technologies System).
Creazione di Amorim Isolamentos
per la produzione di pannelli isolanti
in sughero.
1998
Una nuova immagine per il Gruppo
Amorim. Il logo Amorim è ora
un albero stilizzato con il nome
Amorim, a simboleggiare i principi
del Gruppo: l’armonia dell’ambiente,
la forza naturale e la fiducia nella
crescita, che rafforza l’identità e
la cultura Amorim, all’interno del
Gruppo e all’esterno.
Apertura di un ufficio di
rappresentanza di Amorim
Trading a Cuba, che rappresenta
una valida piattaforma in termini
di intermediazione e sostegno
alle diverse aree di business del
Gruppo Amorim, focalizzandosi
specificamente su questo mercato.
1999
Viene creato all’interno del Gruppo
Amorim il reparto di Ricerca e
Sviluppo, il quale permette non
solo la convalida scientifica dei
procedimenti ma anche lo studio
di soluzioni per l’eliminazione
totale del cosiddetto “sapore di
tappo”, come il Sistema Rosa e
Rosa Evolution in grado di abbattere
quasi del tutto il TCA.
Viene acquisita l’impresa di vini di
Porto Burmester, Guilberts e Quinta
Nova de Nostra Segnora do Carmo
nel Douro.
Fondazione di Natureza, società
sub-holding che mira ad aggiungere
gli investimenti in prodotti naturali
portoghesi di alta qualità. Nello
stesso anno, i marchi di vino Porto
Burmester, Quinta Nova de Nossa
Senhora do Carmo e Gilbert sono
incorporati nel loro portafoglio di
attività.
Acquisizione del 50% del capitale
sociale della società cilena Industria
Corchera, leader nella fornitura di
componenti per l’industria vinicola,
come impianti, capsule, gabbiette e
botti per i tappi di sughero naturale
che sono la loro principale linea di
prodotto. Joint venture di Gierlings
Velpor - Veludo Português, SA
AUNDE con il gruppo tedesco,
specializzato nello sviluppo di
tessuti per tappezzeria di velluto
auto.
2000
Nasce la Amorim & Irmaos,
Unità di Ponte de Sor, un polo
di preparazione della materia
prima e di fabbricazione di dischi
per tappi Twin Top. Introduce il
rivoluzionario sistema di bollitura
CONVEX, creazione che non
solo potenzia l’avvicinamento a
tutta la produzione forestale, ma
garantisce anche mezzi e condizioni
per un intervento strategico e
tecnicamente apprezzato da tutto
il mercato internazionale. Un
investimento per la credibilità
dell’industria del sughero a livello
mondiale. La Amorim & Irmaos
compie passi significativi in
direzione della ristrutturazione
di tutta la filiera, dalla foresta al
consumatore. La verticalizzazione
dell’attività garantisce il buon
rendimento dei suoi prodotti ed
assicura la loro rintracciabilità.
Corticeira Amorim, società per
azioni, rafforza la struttura del suo
capitale sociale, facendo aumentare
il capitale riservato agli azionisti da
71.500.000 € a 133 milioni di euro:
23.800.000 €, incorporando riserve
e € 37.700.000 mediante contributi
in denaro.
Acquisizione di una partecipazione
di Estoril-Sol destinata a rafforzare
gli investimenti in un settore
importante dell’industria del
divertimento: i casinò.
2001
IV generazione
Politica verde
Antonio Rios de Amorim, all’età
di 34 anni, succede ad Americo
Ferreira de Amorim alla
presidenza di Corticeira Amorim.
La quarta generazione della
famiglia Amorim, attivamente
coinvolta nelle attività del
Gruppo per oltre un decennio, ora
comincia ad assumere un ruolo di
leadership.
2001
nasce la Amorim & Irmaos S. A- Unità di Coruche, gemella della
fabbrica di Ponte deSor, produce
dischi per tappi da spumante
SPARK. Si realizza l’obiettivo della
verticalizzazione di tutto il processo
produttivo dei tappi da sughero.
In un processo di privatizzazione
di settori concorrenti che non sono
considerati strategici per lo Stato
tunisino, viene acquisita una quota
importante della Société Nationale
du Liège (BN), una società situata
nel centro della principale regione
produttrice di sughero in Tunisia
e Algeria che svolge la propria
attività in diversi segmenti della
lavorazione del sughero (tappi di
sughero naturale, dischi, granulati e
agglomerati).
Acquisizione di Barrancarnes
- Transformação Artigianale,
titolare del prestigioso marchio
Casa do Porco Preto, che produce
e prosciutto (DOP) e salumi
tradizionali.
Attenta alle opportunità di business
generate dall’avvento delle nuove
tecnologie dell’informazione e della
comunicazione, il Gruppo Amorim
costituisce una società sub-holding,
Amorim.com, che concentra le
aziende Sky Station International
Inc., Finet e Web- Lab.
2002
Si assiste alla ristrutturazione
dell’universo di fabbriche della
business unit Tappi di Corticeira
Amorim. Con l’obiettivo di
razionalizzare costi, centralizzare
servizi ed omogeneizzare processi
produttivi fino ad allora dispersi
in diverse unità manifatturiere,
la Amorim & Irmaos guida un
processo di consolidamento con
le altre unità manifatturiere che
fino ad allora operavano in modo
autonomo sul mercato.
Amorim & Irmãos, conduce un
processo di fusione con altre unità
di produzione che in precedenza
operavano in modo indipendente
nel mercato. Imobiliária Amorim
vince il concorso internazionale per
costruire la Eurostadium a Coimbra,
un complesso che comprende un
centro commerciale, un padiglione
multiuso, piscine, sviluppo
residenziale e la città di Coimbra
Stadium.
2004
Apertura della Dolce Vita Douro,
un centro commerciale con una
nuova filosofia, architettura audace
e caratteristiche uniche e moderne
progettato specificamente per il
benessere dei suoi visitatori. Dolce
Vita perché si riferisce a vivacità,
divertimento, piacere e passione.
Questo concetto è poi applicato a
tutti i centri di Amorim Imobiliário
per lo shopping. Dentro la sua
politica di espansione di centri
commerciali Imobiliária Amorim
acquisisce la Larry Smith reale
società di consulenza immobiliare
in Spagna, esperta nella vendita
al dettaglio. Joint venture di
Imobiliária Amorim con ING Real
Estate Development Ibérica per
sviluppare il più grande centro
commerciale in Portogallo, Dolce
Vita Tejo.
2005
il Gruppo Amorim riorganizza
il suo portafoglio di business,
cede due aree, immobiliare
e turismo, e concentra i suoi
interessi in Corticeira Amorim
e AMORIM Desenvolvimento al
fine di analizzare e seguire nuove
opportunità di business.
La sub-holding Natureza,
Burmester e Gilbert,
concentrandosi su un progetto
innovativo nel settore del turismo
del vino apre l’Hotel Rural Quinta
Nova Nossa Senhora do Carmo, il
primo “wine hotel” del Portogallo,
pur mantenendo il loro impegno
per il Quinta vino Nova e Casa do
Porco marche Preto. Acquisizione
del gruppo Equipar, titolare di
due società industriali: Equipar
- Indústria de cortica e Equipar Rolha naturale, per rafforzare la
qualità dell’offerta del settore del
tappo di sughero e consentire ai
clienti accesso a prodotti di qualità
con elevate prestazioni tecniche
e sensoriali. Gli stabilimenti, che
si trovano nella zona industriale
di Monte da Barca in Coruche,
occupano una superficie totale di
110.000 m2 e una superficie coperta
superiore a 17.500 m2, e sono
attrezzate con la tecnologia più
avanzata per la produzione di tappi
naturali.
2006
Acquisizione di una quota della
società francese Société Nouvelle
des Bouchons Trescases, SA, che,
fin dalla sua fondazione alla fine
del 19° secolo, è stato un sinonimo
di prestigio nel mercato francese di
tappi, in possesso di un eccellente
posizionamento commerciale,
soprattutto dei tappi in sughero
naturale destinati ai vini top-of-therange. Il tappo di sughero di alta
qualità è una chiusura che gode
di un invidiabile tasso di crescita
sostenibile, sia in Francia che nel
mondo.
2007
Lancio del Progetto ARDS:
Corticeira Amorim verso lo
sviluppo sostenibile. Corticeira
Amorim si impegna a lungo
termine per lo sviluppo sostenibile
e l’integrazione della sostenibilità
in sede di controllo. Consapevole
della propria responsabilità
come leader indiscusso nel
settore industriale del sughero,
il segmento che garantisce la
redditività economica delle foreste
di sughero al mondo, Corticeira
Amorim pubblica il primo Bilancio
di Sostenibilità del settore
del sughero, la promozione di
una comunicazione regolare e
strutturata della sua politica di
sostenibilità.
Corticeira Amorim acquisisce
una partecipazione del 87%
complessivo del Gruppo Oller, con
l’acquisizione di una percentuale
equivalente del capitale sociale
della società francese Oller et Cie,
con sede a Reims, e la società
catalana Francisco Oller, con sede
principale a Cassà de la Selva. Con
questa partecipazione, Corticeira
Amorim intende rafforzare la
propria capacità di produzione e
distribuzione di tappi di champagne.
Riorganizzazione della CorkRubber
e Composite Cork Business
Unit, integrando la loro attività
nella nuova BU, Amorim Cork
Composites, viene segnato un passo
importante nella solidificazione di
strategia dell’organizzazione, perché
promuove la fedeltà della clientela,
espande l’attuale portafoglio e
migliora l’efficienza operativa.
Amorim Francia acquisisce SOBEFI,
una unità di vendita e produzione
di chiusure bar-top, situato nella
regione di Cognac in Francia.
Corticeira Amorim annuncia la
creazione di due macro-divisioni:
Amorim Cork Natural (per la
materia prima e Cork attività di
tappo), Amorim Cork Composites
(che comprende tutte le applicazioni
tecniche sughero agglomerato
di prodotti o di soluzioni) e una
nuova area di supporto orizzontale
Amorim Cork Research, per la “sfida
dell’innovazione”.
2008
Il primo Bilancio di Sostenibilità
di Corticeira Amorim si distingue
come uno dei migliori bilanci
di sostenibilità al mondo nella
categoria “Trasparenza e onestà”
Amorim Cork Italia
5
da anni
azienda leader
nel Paese
Amorim Cork Italia è la filiale
italiana del Gruppo Amorim ed è
da cinque anni azienda leader nel
Paese. Fondata nel 1999 a partire
da una partnership con un’azienda
che operava nel mercato della
distribuzione di tappi in sughero
dal 1970, Amorim fornisce di
tappi in sughero le cantine di
tutto il panorama nazionale dallo
stabilimento di Conegliano, nel
cuore dei colli trevigiani.
L’Italia è il secondo paese
imbottigliatore al mondo ed è per
questo che il Gruppo Portoghese ha
deciso di aprire una propria sede nel
territorio: per poter vendere i suoi
prodotti con il marchio Amorim e non
solo fornendo il prodotto “grezzo”.
Amorim Cork Italia conta su 36
dipendenti e una forza commerciale
che copre con efficacia tutto il
territorio nazionale composta da 35
agenti e 3 commerciali. Nel 2012 ha
venduto oltre 350 milioni di tappi
che corrispondono a un fatturato di
oltre 35 milioni di euro. Un +3% del
volume e +5% del valore rispetto
all’anno precedente. Amministratore
Delegato di Amorim Cork Italia è
Carlos Santos.
Le fasi produttive che avvengono
in Italia sono quelle di
personalizzazione del prodotto
proveniente dagli stabilimenti
portoghesi e diretti alle cantine.
Nella sede di Conegliano:
-Si effettua lo stoccaggio di 30
milioni di tappi di tutte le tipologie
con rotazione media di 35 giorni (una
parte vengono lavorati direttamente
in Portogallo);
-È operativa la camera di
stabilizzazione e trattamento
microbiologico;
-Si dispone di 4 sistemi di timbratura
(fuoco, induzione elettrica, laser e
inchiostro);
-Si dispone di sistemi di
lubrificazione a caldo per sughero
naturale anti-colosità e impianti
100% automatici con rintracciabilità
di sistema;
-Si dispone di sistemi di imballaggio
automatico che permettono il
confezionamento di oltre un milione
di tappi al giorno;
-Si effettua il packaging ergonomico
con particolare attenzione all’utilizzo
di materiali ecosostenibili;
-È presente un ufficio controllo
qualità preparato per tutti i tipi di
analisi su materiale pronto all’uso;
Le analisi che vengono effettuate
nell’ufficio Controllo Qualità
Amorim Cork Italia sono:
Controllo fisico-chimico
- Dimensioni
- Umidità
- Peso
- Presenza perossidi
Analisi del profilo sensoriale
- Analisi sensoriali
- Analisi in gascromatografia
utilizzando GC/MS e GC/ECD
(tramite R&S Amorim)
Analisi specifiche del prodotto finito
- Tenuta alla pressione
- Analisi carico di estrazione
- Analisi angolo di torsione
- Analisi resistenza alla bollitura
- Carica batterica
- Polveri e altri residuali
Analisi complementari
- Pressione interna (CO2 sensor)
- Profili interni bottiglie
- Profilo aromatico attraverso
gascromatografia
- Analisi a richiesta avvalendosi di
laboratori nazionali e stranieri
Amorim per l’ambiente
,
Ogni volta che devi comprare
una bottiglia di vino
hai tra le mani il destino
di una delle più importanti
aree naturali dell’Europa
Cork, Forest in a bottle
BBC
Amorim promuove la scelta del
tappo in sughero come la migliore
soluzione tra tutte le chiusure
per il vino. Il sughero infatti non
solo è in grado di conservare in
modo ottimale le caratteristiche
organolettiche del vino ma è anche
un prodotto al 100% riciclabile
e la sua produzione contrasta
la desertificazione ambientale e
sociale.
Il sughereto mediterraneo infatti è
alla base di un sistema ecologico
unico al mondo e ad esso è legata
la sopravvivenza di numerose
specie di fauna autoctona (24
specie di rettili e anfibi, 160 di
uccelli, 37 di mammiferi), nonché
la salvaguardia dell’ambiente.
Questo ecosistema include varie
specie di formiche, api, farfalle,
nonché la lince iberica, il felino a
maggior rischio di estinzione (solo
un centinaio gli esemplari ancora
in vita) a cui le foreste di querce
da sughero offrono cibo, riparo e
possibilità di riproduzione.
A ciò si aggiunge un’ampia varietà
di uccelli, di cui alcuni in via di
estinzione come l’avvoltoio monaco,
la cicogna nera e l’aquila imperiale.
Ma i sughereti del bacino del
Mediterraneo non implicano
solo la preservazione della
biodiversità, essi svolgono un
ruolo fondamentale anche nella
lotta contro la desertificazione
ambientale e sociale. Infatti,
da un lato, contribuiscono
al mantenimento del suolo,
aumentano la capacità idrica
e agiscono come efficace barriera
contro l’avanzamento del deserto
nei paesi nord africani e del sud
Europa; dall’altro, la produzione
di tappi di sughero per vino crea
migliaia di posti di lavoro ed è
stimato che più di centomila
persone nel Mediterraneo
dipendano direttamente
o indirettamente dall’industria
del sughero.
C’è poi la questione legata
all’emissione dell’anidride
carbonica, visto che la coltivazione
di sughereti contribuisce alla
fissazione del carbonio. Uno studio
della PriceWaterhouseCoopers,
società leader internazionale nel
settore dei servizi professionali
alle imprese, ha dimostrato che le
emissioni di biossido di carbonio
associate a tappi in sughero sono
significativamente inferiori a quelle
associate agli screwcaps (ossia,
i tappi a vite in alluminio) e alle
chiusure sintetiche.
Infatti, le emissioni di CO2 (fattore
chiave nel riscaldamento globale),
risultanti dal ciclo di vita degli
screwcaps sono 24 volte superiori
a quelle dei tappi in sughero
naturale, che sono dieci volte
inferiori anche a quelle delle
chiusure sintetiche. In cento anni,
l’emissione di CO2, durante il ciclo
di vita di mille tappi in sughero
(dall’inizio alla fine, comprendendo
produzione, trasporto, imballaggio)
arriva a 1533g di CO2 equivalente
(CO2e), mentre il valore relativo
a mille chiusure sintetiche è di
14833g e quello relativo a 1000
screwcaps è di 37172g. L’analisi,
durata un anno, e commissionata
da Corticeira Amorim, è stata
elaborata nel rispetto delle
norme ISO 14040 e 14044 e
assoggettata ad una minuziosa
revisione realizzata da tre identità
indipendenti (includendo anche un
perito in analisi del ciclo di vita).
Le foreste da sughero del
Mediterraneo, sviluppate in un’area
di 2,2 milioni di ettari, sono inoltre
in grado di assorbire più di 14
milioni di tonnellate di C02 ogni
anno.
I tappi in sughero sono riciclabili al
100% ed è stata proprio Amorim nel
2008 ad inaugurare in Portogallo
la prima Azienda del mondo per
il riciclo dei tappi in sughero,
consentendo di ottenere dal
prodotto rilavorato materiale per
altri utilizzi come l’isolamento, la
coibentazione, l’abbigliamento ecc.
Il Gruppo Amorim ha posto sempre
al centro delle sue attenzioni il
tema dell’ecosostenibilità. Ha
ricevuto nel 2010 a Londra anche
un prestigioso riconoscimento
internazionale per i suoi sforzi a
favore della riduzione dell’impatto
ambientale: un “The Drinks
Business Green Award 2010”,
premio assegnato dalla più
importante pubblicazione di settore
inglese “The Drinks Business” che
già lo scorso anno aveva inserito
Amorim, unica al mondo fra le
aziende produttrici di chiusure
per vino, nella classifica mondiale
delle 50 realtà aziendali “verdi”,
ossia con un minore impatto
sull’ambiente.
Amorim Cork Italia ha lanciato nel
giugno 2011 un ambizioso progetto
di raccolta e riciclo dei tappi in
sughero chiamato “ETICO” poichè
coinvolge numerose onlus del
territorio nazionale come prime
attrici della promozione della
campagna e destinatarie dei fondi
ottenuti dalla vendita dei tappi
ad alcune aziende specializzate
nella bioedilizia. Numerosissime
le associazioni in diverse regioni
d’Italia che si sono attivate
per la raccolta e che nel 2013
hanno permesso di raggiungere
l’importante quota di 40 tonnellate
di tappi raccolti.
Per ogni tonnellata di tappi si
ricavano, dalla vendita alle aziende
che li riciclano, circa 600 euro, ai
quali si aggiungono 400 euro donati
da Amorim Cork Italia alle onlus
che hanno operato la raccolta, le
quali ottengono così 1000 euro per
ogni tonnellata di tappi raccolti
che contribuiscono a realizzare i
loro progetti benefici in un circolo
virtuoso di ecosostenibilità e
solidarietà.
Amorim Cork dal 2006 pubblica il
suo Sustainability Report annuale.
Mette in evidenza non solo il
rapporto con l’ambiente ma tutte le
azioni che il Gruppo Amorim mette
in atto per assicurare alcuni dei
principi fondamentali del rapporto
con il mercato e con i collaboratori,
come ad esempio l’accreditamento
Ethica Trade ed il rapporto di
uguaglianza tra uomini e donne.
Rappresenta anche un impegno in
materia di eco-compatibilità della
nostra attività industriale. Nel 2008
il Gruppo Amorim ha aumentato
la sua quota di utilizzo di energia a
partire dalla biomassa (bruciatura
della polvere di sughero), passando
la percentuale di utilizzo di
questa fonte energetica al 60% e
permettendo una riduzione delle
emissioni di CO2 del 4,57%.
Amorim contro il “sapore di tappo”
Perchè Amorim è unica
,
Amorim ha sconfitto il problema
del “sapore di tappo”, dovuto alla
presenza nel sughero del TCA
(tricloroanisolo).
Grazie a un dipartimento
all’avanguardia nella ricerca e
sviluppo, Amorim ha applicato una
strategia preventiva e curativa
senza eguali: innanzitutto il
sughero viene sottoposto a bollitura
in un processo innovativo a acqua
circolante.
Successivamente avviene la
vaporizzazione delle plance in
contenitori senza pressione a una
temperatura compresa tra 105 e i
115 gradi centigradi, secondo un
sistema, introdotto dal 5 gennaio
2009, che ha permesso di ridurre il
TCA del 40%, spostando la soglia di
percezione al di sotto del livello di
accettabilità interna Amorim.
Ma è nell’ambito della cura che
l’Azienda ha vinto la sfida, con
la realizzazione del sistema
ROSA (Rate of Optimal Steam
Application), un processo di
rimozione, in un’ora, del TCA dai
granuli, basato sul principio della
distillazione a vapore controllata, e
più ancora con il ROSA Evolution,
che ha consentito, attraverso un
processo da una a quattro ore, di
rimuovere il TCA anche dai tappi
in sughero, riducendo dell’80% il
livello della sostanza.
Fin dal 2007 il gruppo Amorim ha
dato inizio ad una sperimentazione
di confronto per evidenziare se
e come dall’ambiente esterno
molecole volatili ad elevato impatto
sensoriale (i cloroanisoli) potessero
migrare attraverso la chiusura. Si
è potuto constatare che il sughero
ha un effetto barriera molto elevato
e quindi non risulta possibile il
passaggio di queste molecole
dall’esterno all’interno della
bottiglia di vino.
Proprio in questa ottica è in corso
una nuova sperimentazione che ha
lo scopo essenziale di dare ulteriore
credito all’affermazione di non
migrabilità del TCA all’interno del
sughero e alla constatazione che lo
stesso sughero svolge una azione di
barriera nei suoi confronti.
Si è infatti evidenziato come dopo
18 mesi, anche con concentrazioni
elevatissime di TCA inserito
artificialmente nel tappo (1000 ng),
esso non passi nel vino ma rimanga
all’interno del tappo stesso inquinato
in modo artificiale. Per questo tipo
di determinazione si è utilizzato un
TCA marcato isotopicamente (d5)
con lo scopo di evitare confusione
tra quello naturalmente presente e
quello aggiunto al tappo.
La frazione di TCA realmente
pericolosa per il vino non è il TCA
“totale”, come pensano alcuni,
denotando una scarsa conoscenza
dell’ambiente enologico, bensì quello
definito “migrabile” o “rilasciabile”,
cioè in grado di passare con estrema
velocità dal solido (tappo) al liquido
(vino), ma che si trasferisce al vino
solamente se presente entro i primi
2 mm di profondità del tappo stesso.
Questo composto, che si trova sia
nell’ambiente che sulla superficie
del tappo, viene percepito da
alcuni degustatori già ad 1,5 ng/lt e
riconosciuto come difetto a partire
da 4 ng/lt. Per questo l’industria
del sughero ha concentrato molti
sforzi sulla sua eliminazione e
sta compiendo importanti passi
avanti nella ricerca, per eliminare
eventuali dubbi e reticenze
sull’argomento con il preciso scopo
di poter comprendere e chiarire
i meccanismi di inquinamento e
traslocazione dei microinquinanti.
Amorim è leader mondiale nel
mercato del sughero e in quello
delle chiusure per vino. Con le sue
22 filiali è presente in ogni paese
vitivinicolo.
progetti di ricerca per migliorare
la performance della chiusura in
sughero, in alcuni casi progetti
cofinanziati del governo portoghese
e della UE.
Amorim offre soluzioni per tutti i
segmenti del prodotto vino. Dal
tappo per vini a rotazione medio
veloce ai vini più blasonati. Il
sughero copre con efficienza tutti i
segmenti della shelf-life.
Amorim è l’unica azienda del
settore a rientrare tra le 50 aziende
verdi del mondo e ad aver ricevuto
premi e riconoscimenti per il suo
impegno per l’eco sostenibilità.
Il TCA è comunque un composto
che non riguarda solamente
il mondo del sughero.
Liberamente presente in natura
si può trovare anche nell’acqua,
nel legno e nei chicchi di caffè.
Amorim dispone di un protocollo
di collaborazione con importanti
Università per nuove applicazioni
del sughero nell’industria
automobile e aerospaziale.
Amorim ha in corso importanti
Amorim è l’unica società ad aver
sconfitto il problema del TCA.
Amorim è l’unico gruppo con
un’attività di Ricerca & Sviluppo
permanente e di applicazione
globale a tutta la logica produttiva.
Amorim è l’unico ente in Portogallo
ad avere in un unico laboratorio
14 gascromatografi che insieme
ad altre 3 sparsi nelle nostre unità
produttive potenziano oltre 16.000
analisi in GC al mese.
Amorim opera all’interno di un
mercato, quello delle chiusure per
vino, che registra una produzione
annuale totale di 16,5 miliardi tappi,
12 miliardi dei quali in sughero. Il
25% della produzione mondiale di
tappi in sughero
è ad opera di Amorim.
Bisogna dare un senso
a tutto. Anche a un tappo.
La responsabilità
di impresa finisce
solamente
con la chiusura totale
del cerchio.
Se è possibile
dare una nuova vita
a un rifiuto
allora Amorim deve
essere il motore
di questo processo,
deve essere in prima
linea per sensibilizzare
il consumatore
e le autorità competenti.
Carlos Santos, AD
Amorim Cork Italia
Amorim Cork Italia S.p.A. Unipersonale
[email protected]
Via Camillo Bianchi, 8
31015 Conegliano (TV)
Tel. 0438 394971
Fax 0438 699970
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