Come conoscere la volontà di Dio nella mia vita - parte 6

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Come conoscere la volontà di Dio nella mia vita - parte 6
«Nell'amore non c'è paura; anzi, l'amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura
teme un castigo. Quindi chi ha paura non è perfetto nell'amore». 1Giovanni 4:18
Elia aveva sperimentato emozioni molto positive sulla cima del
Monte Carmelo. Era arrivata la fine dei tre anni e mezzo di
carestia e, con questa, un chiarimento fra Dio e Baal. Elia
dovette provare un tremendo fremito quando il fuoco piovve
dal cielo consumando il sacrificio e l'altare con tutta l'acqua
che vi era stata versata sopra e attorno. La sua fede era forte.
Credeva che Dio avrebbe risposto per rivendicare il Suo onore
ed il Suo nome davanti a tutto il popolo. Ma altrettanto
tremende furono probabilmente le emozioni che provò mentre
assisteva all'accaduto! Poi Elia diresse il giudizio contro i
quattrocento profeti di Baal, il che provocò sicuramente una
forte tensione del suo sistema nervoso! Il suo cuore dovette
spezzarsi dal dolore e dall'orrore... era un'agonia dover portare
avanti quell'ingrato compito.
Dopo questo, andò in cima alla montagna e cominciò a
pregare per la pioggia. Ma la pioggia non cadde immediatamente com'era successo con il
fuoco dal cielo, ed Elia dovette fronteggiare la mancanza di fiducia in se stesso. Restò là, in
cima alla montagna, scandagliando il proprio cuore e continuando ad innalzare suppliche
pressanti, fino a quando il suo servo non tornò indietro raccontandogli di una piccola nuvola
che era comparsa all'orizzonte. Fu sufficiente: Elia si alzò e corse davanti al carro di Achab
per tutto il percorso verso la città – la prima maratona!
Quando Elia andò a dormire quella notte in un posticino tranquillo fuori dalle mura della
città, avvolgendosi nel proprio mantello, doveva sentirsi emotivamente svuotato come lo
sarebbe stato chiunque altro al posto suo. Era esausto anche fisicamente. Le sue emozioni
erano state messe a durissima prova durante tutta quell'intensa giornata. Ed ecco che il
diavolo gli si appressa per cercare di approfittare del suo stato emotivo, che non era
peccaminoso, per indurlo a provare emozioni che lo fossero.
Elia fu svegliato bruscamente ed avvertito che Jezebel lo cercava per togliergli la vita. A
quel punto la stanchezza, la fame e il dispiacere si trasformarono in paura... Ed egli
attraversò la linea di confine del territorio di Satana. La paura prende dei brutti voti nelle
Scritture... Leggi Apocalisse 21:8; i codardi sono fra coloro che si troveranno nello stagno
di fuoco, insieme ad altri compagni poco raccomandabili. A dispetto della forte fede che lo
aveva sostenuto durante tutto quel lungo giorno, Elia in quel momento fu attanagliato da un
panico incontrollabile e scappò per salvarsi la vita. Fuggì nel deserto, abbandonando il
posto che era suo dovere occupare e cercando di mettersi in salvo dalle minacce di
Jezebel. Era talmente scoraggiato che finì con l'implorare la morte, dal momento che era
convinto di essere l'unico rimasto fedele a Dio in tutto Israele.
Che contrasto fra il pauroso Elia in fuga e l'Elia in vetta al Monte Carmel che aveva tuonato
rivolgendosi alla folla: "Fino a quando ondeggerete senza decidervi? Se il Signore è Dio,
servitelo..." (I Re 18:21).
Così, per sapere se le tue impressioni provengono dalla convinzione dello Spirito Santo
oppure dalla tua umanità, potresti trarre delle indicazioni nel fare un esame delle tue
emozioni: sono peccaminose oppure no? Lo Spirito Santo non ti condurrà mai verso
sentimenti che hanno a che fare con il peccato, questo è poco ma sicuro! La seconda
epistola a Timoteo dice: "Dio infatti non ci ha dato uno spirito di paura, ma di forza, di
amore e di disciplina" (1:7).
Un altro aspetto da considerare, quando cerchiamo di determinare se le nostre
impressioni sono soltanto emozioni, oppure la convinzione dello Spirito Santo nel nostro
cuore, è la differenza fra convinzione e senso di colpa. La colpa viene sempre dal diavolo,
la convinzione sempre dallo Spirito Santo. A prima vista, le due cose possono sembrare
simili, ma il senso di colpa ci lascia sempre senza speranza, disperati. Quando Satana ci
colpisce in testa con il senso di colpa, vuole indurci a cedere e a consegnarci a lui: sta
tentando di farci credere che il nostro caso è senza rimedio.
D'altra parte, la convinzione che proviene dallo Spirito Santo ci porta anche speranza e
incoraggia-mento per il domani. Non ci lascia mai nella disperazione. Lo Spirito Santo non
ci porta mai fino al punto da convincerci e riconoscerci profondamente bisognosi della
grazia di Dio, senza condurci nel contempo oltre quel punto cruciale, verso la soluzione che
si trova nel sacrificio di Gesù e nella Sua giustizia che possiamo accettare in nostro favore.
Lo Spirito Santo porta convinzione, mai condanna.
Tratto e tradotto dal libro omonimo "How to know God's Will in your Life" di Morris L. Venden