n. 05 Il Ridotto de I Antichi - gennaio 2008

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n. 05 Il Ridotto de I Antichi - gennaio 2008
anno 2
numero 5
gennaio 2008
IL RIDOTTO
venezia
san marco 2674
campo san maurizio
ORGANO UFFICIALE DELLA COMPAGNIA DE CALZA I ANTICHI - BOLLETTINO MENSILE
Senso Vietato. Ventisettesimo Carneval de I Antichi
C
ari Compagni de
Calza, Sostenitori,
Amici,
un altro Carnevale è in arrivo. È il ventisettesimo della nostra storia. È infatti dal
1981 che ogni anno, senza soluzione di continuità, scendiamo in piazza, nei
campi, nei teatri, nei palazzi, con i nostri costumi, a fare feste e spettacoli sempre
fedeli al nostro motto di «divertire divertendosi».
Siamo rimasti gli ultimi e
gli unici, tra le associazioni
veneziane, a vantare questo
lungo curriculum. Non ce
ne vantiamo, perché ci piacerebbe, per il bene della città, che fosse andata diversamente, ma è così. Rivendichiamo invece con orgoglio
di essere stati i primi a resuscitare in città il Carnevale
estinto da tempo. La Compagnia de Calza «I Antichi»
nacque infatti come «Comitato Promotore del Carnevale di Venezia» quando il Carnevale ancora non esisteva, prima di diventare Associazione Culturale e poi casa editrice con il nome de «I
Antichi Editori», e ora anche cenacolo di cultura con
il «Circolo de I Antichi» in
campo San Maurizio dove
tutti i venerdì si danno convegno, per vari eventi culturali, gli spiriti migliori della
città.
In questi ventisette anni
ne abbiamo viste e vissute di
ogni risma e colore nella nostra città sempre più decaduta, degradata e svenduta. Avventure prestigiose e disavventure imbarazzanti. Abbiamo fatto il Carnevale a
volte da soli, a volte insieme
alle istituzioni, a volte contro tutti. Ma l’abbiamo sempre fatto. E continueremo
CARNEVALE 2008
SENSO VIETATO
Il Carnevale trasgressivo
della Compagnia de Calza «I Antichi»
XXVII anno
Venezia, 25 febbraio - 5 marzo 2008
Tutto il programma a pagina 3
Hieronymus Bosch «Estrazione della Pietra della Follia» (1475-80)
IN PROGRAMMA A GENNAIO
Venerdì 18 gennaio 2008
co’ xè scuro (ore 18)
Campo San Maurizio
Circolo de I Antichi
Bello sarai tu!
lectio magistralis aesthetica
per immagini e parole
di Maria Luisa Pavanini Zennaro
a pagina 5
a farlo. Indipendentemente dai governanti di turno a
cui non abbiamo mai voluto fare da scendiletto, e soprattutto alla nostra maniera: colta e popolare, irriverente e trasgressiva, ironica e
beffarda, imprevedibile e ingovernabile. Per i veneziani
«de garbo» e i foresti «de sesto». Incuranti dell’audience,
delle mode, delle dittature
televisive, dei grandi numeri, della volgarità imperante
e della spazzatura dilagante. Spesso facendo scandalo.
Ma svendendosi mai. Amati dal popolo e temuti dai potenti, come ci hanno saggiamente definito.
Negli anni siamo stati chiamati a collaborare con tutte
le più grandi istituzioni cittadine, dal Comune al Casinò, dalla Biennale Teatro al
Gran Teatro La Fenice, con
il quale rinnoviamo anche
quest’anno il sodalizio nell’occasione del Gran Ballo della Cavalchina, in programma sabato 2 febbraio,
che abbiamo contribuito a
resuscitare con successo l’anno scorso da un lungo oblio.
Così come continuiamo anche quest’anno nella meravigliosa avventura del Festival Internazionale di Poesia Erotica dedicato a Zorzi
Alvise Baffo e a Paolo Emanuele Zancopè, che è giunto alla sua sedicesima edizione, e che terremo martedì 5 febbraio alle ore 21, l’ultima sera di Carnevale, come
da tradizione in campo San
Maurizio.
Ma molti altri sono i nostri
appuntamenti in programma, come potrete osservare leggendo il nostro calendario, e che sono tutti ispirati all’unico dei sensi possibicontinua a pagina 3
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Quando viene il Carnevale? Astrologia astronomia antropologia numerologia: follia!
Q
uando viene il Carnevale? «Se stesse
fermo, sarebbe meglio. E invece no. Si
muove furiosamente. Avanti e indietro, su e giù. Per il
calendario. Così quest’anno
è il più orribilmente alto che
si potesse trovare». In questo breve delirio di parole
autointervistate Colo de Fero in qualità di Astronomo
de I Antichi cercherà solo di
spiegare come e perché. Per
la storia, le origini, le interpretazioni, e per tutte le cose
antropologiche mitologiche
palingenetiche, torneremo
futuramente sull’argomento
con altre meravigliose delucidazioni. Adesso ci interessano brevemente gli anni, i mesi, le settimane e i giorni.
Partiamo dall’inizio:
quando comincia il
Carnevale?
Ahia! Nella tradizione della Serenissima iniziava il
giorno di Santo Stefano, 26
dicembre: «Dopo Nadal xe
subito Carneval». In alcune
parti d’Italia dopo l’Epifania, dal 7 gennaio quindi, in
altre dopo la Candelora del 2
febbraio. Oggi è universalmente indicata come data
d’inizio il 17 gennaio, giorno
di Sant’Antonio abate (250 356) patriarca degli eremiti.
Invece a Venezia nel presente si comincia a ritroso dal
Martedì Grasso. Dal 1992
cominciava due sabati prima di Martedì Grasso. Dal
2004 hanno deciso di farlo
cominciare tre sabati prima.
Pe r c h é Pa s qu a è
mobile?
Si festeggia la Pasqua la prima domenica dopo la prima
luna piena successiva al 21
marzo (anche su questo torneremo con una scorribanda astronomica numerologica e aritmetica).
Quindi basta sottrarre la
Quaresima dalla Pasqua
e si ottiene il Carnevale?
Pressappoco.
ComecalcolarelaPasqua?
Esistono molteplici bizzarri modi per farlo, ma non dovete impararli. Neanche saperli. Se volete conoscere
quando viene, verrà, o è venuto il Carnevale dal 1979
(anno di fondazione de I Antichi) al 2079 (mi è parso sufficiente un secolo di curiosità) dovete solo usare un bellissimo algoritmo che farà
tutto per voi e che metterò a
L’Astronomia fa vedere le stelle. Silografia medievale.
giorni nel sito de I Antichi.
E se siete troppo pigri anPoi dopo si sono ricreduti e dopo Martedì Grasso, quin- che per questo: ecco il Calenadesso non si sa. Almeno, io di il Carnevale finisce dopo, dario Sinottico del Carnevano lo so più. Chiaro? Mica di sabato. Ma a Venezia si se- le, dal 2005 al 2010, a colori e
tanto (anche su questi molte- gue il calendario liturgico tutto qui sotto!
plici inizi e sul terribile San- romano e quindi termina il
t’Antonio Abate torneremo giorno prima del Mercoledì Progetti futuri?
disquisendo dottamente).
delle Ceneri, di martedí.
In senso astronomico saggistico esplicitatorio? SeguiAllora, cominciamo dalGrazie, ma quando, ranno: Dioniso e il Giorla fine: quando finisce il che giorno/numero del no delle Brocche; I Cavalli
Carnevale?
mese?
di Marte; Saturno contro la
Quando comincia la Qua- Non prima del 3 febbraio (4 Chiesa; La Storia di Sant’Anresima. Questo è certo. An- febbraio se l’anno è bisesto) tonio Abate e del suo porcelche se non chiaro: se segui- e non oltre il 9 marzo. Que- lino; Il Concilio di Nicea e
te il rito Ambrosiano, come sto perché il Carnevale è le- la Pasqua Mobile. L’Epatta
a Milano, la Quaresima co- gato alla Pasqua, che è festa e il Numero d’Oro. Zioba e
mincia la prima domenica mobile.
Marti Grasso a Venezia.
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SENSO VIETATO: tutto il programma trasgressivo de I Antichi
Il Carnevale
trasgressivo
XXVII anno
Dal 25 febbraio
al 5 marzo 2008
Mercoledì 30 gennaio 2008
co’ fa scuro (ore 18)
Campo San Maurizio
Circolo de I Antichi
SENSO VIETATO
Proiezione de «Una Venere
per Casanova»
Venerdì 25 gennaio 2008
co’ xè scuro (ore 18)
Campo San Maurizio
Circolo de I Antichi
Presentazione pubblica del
programma
«SENSO VIETATO»
Sabato 2 febbraio 2008
co’ xè scuro (ore 20)
Teatro La Fenice
Gran Ballo della Cavalchina
Festa spettacolo à l’ancienne
Sabato 26 gennaio 2008
co’ fa scuro (ore 17)
Campo San Maurizio
SENSO VIETATO
Gran Balo dea Mafalda
Domenica 3 febbraio 2008
co’ fa scuro (ore 18)
Campo San Maurizio
Circolo de I Antichi
SENSO VIETATO
Presentazione Festival Internazionale di Poesia Erotica «Baffo-Zancopè», XVI
edizione
Domenica 27 gennaio 2008
co’ fa scuro (ore 17)
Campo San Maurizio
SENSO VIETATO
Gran Balo del Maricon
Lunedì 28 gennaio 2008
co’ fa scuro (ore 18)
Campo San Maurizio
Circolo de I Antichi
SENSO VIETATO
Proiezione de «Il Casanova
inquisito»
Martedì 29 gennaio 2008
co’ fa scuro (ore 18)
Campo San Maurizio
Circolo de I Antichi
SENSO VIETATO
Proiezione de «I giochi segreti di Casanova»
Lunedì 4 febbraio 2008
co’ fa scuro (ore 18)
Campo San Maurizio
Circolo de I Antichi
SENSO VIETATO
Storia delle Compagnie de
Calza, lectio magistralis
1984 - Mafalda Malpighi eletta Regina delle Cortigiane di Venezia,
A lei è dedicato il Gran Balo di sabato 26 gennaio.
li per la folle combriccola della Calza: il Senso Vietato. Vanno infatti in questa direzione i primi due grandi balli pubblici, alla maniera di un tempo, indetti in campo San Maurizio
nel primo fine settimana di apertura del Carnevale, sabato
26 e domenica 27 gennaio. E vanno in questa direzione anche gli appuntamenti previsti al Circolo de «I Antichi» che
sarà aperto e funzionante per tutti i giorni di Carnevale, con
la proiezione dei video di alcuni degli spettacoli più prestigiosi e divertenti allestiti dalla Compagnia de Calza nel corso della sua lunga vita, e poi dibattiti, presentazioni, e immaginifiche «lectio magistralis».
Venite a divertirvi con noi, veneziani «de garbo» e foresti
«de sesto». Non ve ne pentirete. Siamo l’ultima isola di resistenza contro l’imbecillità dilagante.
Buon Carnevale
Il Gran Priore
Roberto
Bob R. White
Bianchin
Martedì 5 febbraio 2008
co’ xè tanto scuro (ore 21)
Campo San Maurizio
SENSO VIETATO
Festival Internazionale di
Poesia Erotica Baffo-Zancopè, XVI edizione
(vietato ai minori)
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Riaffioramenti massmediatici:
Basta posta a Torre di Mosto!
O
ltre a scriverli, i giornali bisogna anche
leggerli. Affiorano
così personaggi stupendi che
per alcuni anni, intensamente,
hanno partecipato alla storia
de I Antichi e lasciato un segno
indelebile nei nostri cuori. Ecco dunque, il 3 gennaio: Bob
R. White legge il Gazzettino e
vi trova stampato: «A Torre di
Mosto. Pipistrello va in letargo nella cassetta della posta. Il
portalettere lo salva ma i presagi sono nefasti». Incuriosito,
soprattutto per via dei presagi, il Priore si tuffa nella lettura: «Per passare l’inverno un pipistrello aveva scelto di andare
in letargo appendendosi all’interno della cassetta d’impostazione di piazza Indipendenza,
di fronte all’edicola. Quando
ieri mattina il portalettere l’ha
svuotata, l’animale, inavvertitamente urtato, è ruzzolato sul
marciapiedi». Fin qui tutto bene, o quasi. Ma ecco che: «Ed
è toccato proprio a Paolo Fiorindo, artista torresano che dipinge streghe e pipistrelli, soprannominato ‘notoeo’* per
la sua abitudine di vestirsi di
nero, operare per il salvataggio. Dopo averlo trasportato a casa all’interno di una scatola e i primi infruttuosi tentativi di informarsi sul corret-
to comportamento da seguire, Fiorindo si è ricordato che
proprio a Torre di Mosto abita l’ornitologo Lucio Panzarin, incaricato dalla Provincia,
attraverso l’Associazione naturalistica sandonatese, di provvedre agli animali selvatici in
difficoltà. Ora il giovane pipistrello ha trovato rifugio al sicuro a casa Panzarin, più problematici sono invece gli auspici per Torre di Mosto.»
«‘Trovare un pipistrello –
spiega l’artista – non è il massimo dei presagi in quanto l’iconografia cristiana, fin da ‘300,
quando è stato inventato il diavolo, rappresenta il demonio,
come angelo caduto in terra,
attraverso appunto l’immagine del pipistrello’».
Ecco allora Paolo Fiorindo,
magistrale interprete del Fantasma di Casanova, poeta erotico d’indimenticabile e bellicosissimo estro (vedi la raccolta «Bazooka»), grafico notturno ma inesauribile, artista
vangoghianamente in posta,
cui vanno tutti i nostri auguri per l’anno nuovo. Colo de
Fero, che è puntiglioso come
una zitella inacidita, ha subito esclamato: «Par forza che i
pronostici gera nefasti: el pipistrelo no xè un oselo, cossa i lo
porta da l’ornitologo?».
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Un pezzo alla volta: pronto il prototipo
definitivo dei tavoli e delle panche
N
el corso della riunione preparatoria per il Carneval
de I Antichi MMVIII sono stati anche presentati i
prototipi di tavoli e panche scomponibili e componibili ideati e realizzati da Colo de Fero. Hanno riscosso il
meritato strepitoso successo. In queste foto sorridentemente
occupati da Lucas Christ, Gianni Matteucci, Daniela Barovier, Cleonice Nice Silvestri, Zebazorzi, Aska, Chiara Quintavalle. Gli stessi sotto (più il Priore Bob R. White, una gota
di Sebasex e fuori della porta Paolo Zennaro che non si vede
ma fuma). Sotto potete ammirare lo schienale non solo ribaltabile ma estraibile che serve a rendere i due tavoli un’unica
tavola di due metri per le cene in campo. Quando ci sarà spazio racconteremo del periglioso trasporto del legname con
Ragazzo Carlo. (foto Jurubeba)
continua a pagina 8
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T
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Le Ore Felici: bello o brutto? Venerdì 18 unico appuntamento di gennaio
ornano le Ore Felici,
un po’ costrette dalla concomitanza del
programma di Carnevale.
Ma non potevamo perdere
la seconda puntata della favolosa galoppata tra bello e
brutto a cavallo dei secoli,
spronati dall’arguzia di Maria Luisa Pavanini Zennaro. Ecco quindi che possia-
mo riprendere la particolare
storia dell’arte dove l’avevamo lasciata, al tramonto del
Medioevo e alle soglie del
Rinascimento.
Mostri e divinità, sogni e
incubi si alternano in questo
racconto per immagini e parole che continuerà per molte altre puntate. Paolo Zennaro (l’omonimia non è ca-
suale) coadiuva alla lanterna
magica.
Venerdì 18 alle ore 19, ovviamente, nel Circolo de
I Antichi in campo San
Maurizio.
Visto che ci siamo, con intenti puramente moralisti affianchiamo due modi diametralmente opposti
di intendere l’ebbrezza. So-
pra «Il giovane Bacco» dello zuccherosissimo William
Adolphe Bouguereau (18251905) dipinto nel 1884. Sotto un immagine scattata dal
tostissimo Sebasex la notte di Capodanno in Piazza
San Marco. Due modi significamente diversi di intendere il bello, il brutto e gli effetti dell’alcol.
pagina
J
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orge Amado l’avrebnevale veneziano che ancobe sicuramente infilara non esisteva!
ta nella sua «Bottega dei
Discendente da un capo
miracoli». Ma avrebbe poindio Tupinamba che sposò
tuto stare benissimo anche
una bionda fazendera olantra i «Capitani della spiagdese nata a Utrecht da una
gia». Invece. Invece di fisantona africana della tribù
nire nelle scuole di samba
Yuruba dell’Angola moglie
e nei terreiro del Candomdi un portoghese di Coimblè ha messo alghe e radici
bra, Judith Jurubeba Souda una trentina d’anni nelza Bomfim, comunicologa
la città che fu Serenissima
laureata all’università di San
e soprattutto nella CompaPaolo, grafica, antiquaria
gnia de Calza «I Antichi»,
ed ora tenutaria dell’immache comunque serenissima
ginifico e apotropaico Cirlo è assolutamente, se non
colo de I Antichi in quel di
in senso nostalgico certaCampo San Maurizio, dove
mente in senso ludico.
la Compagnia ha la sua seAvrete già capito di chi sto
de storica, ne ha viste e visparlando questa volta. Di
sute di tutti i colori in queuna pietra miliare che più
sti lunghi lustri di vita e di
brasiliana non si può, non
avventure della Compagnia
ha neanche mai perso i morde Calza.
bidi accenti della sua terra,
Moglie prima del fondatoin una congrega che più vere e Gran Priore Zane Cope
neziana non si può. L’esito
cui ha dato un figlio, Zanè stato devastante. Perché
zorzi, oggi Priore de I Gioil tutto diverso è diventavani Antichi, compagna
to presto tutto uguale. Copoi dell’inarrivabile Procume fossimo parenti da semrator Grando Colo de Fero,
pre. Legati dallo stesso core quindi Gran Priore ella
done ombelicale. Stessa castessa della Compagnia nedenza di linguaggio, stessa
gli anni fecondi tra il 2000
aristocrazia d’animo, stessa
e il 2004 in cui la Calza seapertura mentale, stessa ingnò alcuni dei punti più altelligenza, stessa indolenza,
ti del suo percorso, come la
stesso mare dai lunghi catrilogia di Casanova andata
pelli dorati di Jemanijà. Onin scena nel teatrino di San
de nao bate o mar nao bate
Polo, in quello di Ca’ Noo meo coracao.
Jurubeba
ghera e nel palazzo del CaSto parlando di Judith Jusinò, Judith Jurubeba Sourubeba Souza Bomfim. Per qualcuno semplicemente Ju, za Bomfim è l’unica compagna de calza ad essere stata noper altri Giuditta, per altri ancora Juru, per qualcuno Be- minata, per la sfilza innumerevole dei suoi grandi meriti di
ba (da non confondersi con la sua amica Biba che è tutto varia natura, Gran Priore Onorario a vita. Un riconosciun altro discorso e forse un giorno lo faremo). La prima e mento ed un onore riservati solo all’icona degli Antichi,
unica donna a ricoprire la carica di Priore nella lunga sto- l’insuperabile Conte Emile Targhetta D’Audiffret. E soria delle Compagnie de Calza che fa data a partire dal mille no lieto e orgoglioso di essere stato proprio io, in qualità
e quattrocento. Ma anche l’unico testimone rimasto nelle di Gran Priore succeduto proprio a lei, a proporla per quefile della Compagnia dei giorni fecondi della nascita della sto incarico che fu universalmente accettato dall’assemCompagnia stessa, stiamo parlando del 1980, quando dal- blea della Compagnia ufficialmente riunita.
la mente fervida e dalla fantasia malata di Paolo Emanue- Perché Judith Jurubeba Souza Bomfim è stata tutto in
le Zancopè autobattezzatosi col nome di battaglia di Zane questi anni. Per la Calza e per noi. È stata amante e paCope sgorgò imperiosa l’idea di fondare una compagnia drona, madre e sorella, complice e custode, regista e attride calza, che nessuno nemmeno a Venezia ricordava cosa ce, governante e cuoca, sarta e trovarobe. Un personaggio
fosse, a quasi cinquecento anni dalla loro estinzione. Co- insostituibile al punto che non riuscirei mai a pensare alla
m’è documentato anche fotograficamente nel meraviglio- Calza senza pensare a lei. Quante volte ci ha ospitato nella
so e monumentale volume «Storia de I Antichi» (se ancora sua casa, accolto, coccolato, sfamato, messo a letto a riponon lo avete fatto comperatelo subito! È un’opera imper- sare e rimboccato le coperte, ascoltato, incoraggiato, rimdibile!) quando la si vede sorridente, in costume, davanti proverato, amato e quant’altro, senza mai chiederci nulla
alla porta della sua casa veneziana, sempre e ancora quel- in cambio che non fosse un sorriso. Impagabile.
la, intenta ad inventare, nei prodromi della Calza, un carcontinua a pagina 8
Ritratti: Judith Jurubeba Souza Bomfim
vista da Bob R. White
pagina
E
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quella volta che
abbiamo portato
un circo intero in
Campo San Polo?». Rimarrà
nella storia, non solo nostra,
visto che riceviamo ogni anno richieste del tipo: «dove si
comprano i biglietti per il Casanova a San Polo?».
Non costava neanche tanto,
ma è andata così. E allora, visto che lo abbiamo ideato, lo
abbiamo recitato, ce lo siamo
filmato, lo abbiamo montato, adesso ce lo vediamo.
Una vera e propria retrospet-
«
venezia san marco
La trilogia casanoviana, ovvero varietà
comico acrobatico erotico secondo I Antichi
tiva della trilogia (a San Polo, a Ca’ Noghera, a Ca’ Vendramin) in cui non solo abbiamo dato il meglio di noi,
ma abbiamo anche conosciuto uomini e donne meravigliosi che hanno scatenato
un amore reciprocamente indissolubile da cui non si libereranno mai più.Come Silvio
Giulietti il Terzo Gemellino,
il regista Antonio Giarola e
tutti i suoi artisti (volete che
vi faccia l’elenco? non ve lofarò, ma non tralascio donna
Letizia Giarola che a parte la
sventura di essere sua sorella
è una donna magnifica). E altri che già conoscevamo ma
che la frequentazione assidua
(tra palcoscenico e camerini
mi suggeriscono di aggiun-
2674 campo san maurizio
gere) ha inesorabilmente e
invicibilmente attratto nell’orbita: come l’inarrivabile
Maurice Agosti e il sublime
Marino Marney Taylor Sartori (con i suoi possenti musicisti) di cui qui non è possibile magnificare a ragione le
mostruose qualità.
Sono nati amicizie amori esperienze deliri e fantasie. In un’orgia di autocelebrazione potremo ammirare
ogni attimo, e commentarlo,
secondo il calendario di pagina tre.
2000 – Il Casanova inquisito: acrobazie contorsionistiche erotiche di Assiya, Los Manducas acrobati comici, le Tavole Sinottiche del Casso.
2001 – Nino Zoppè frate pazzo, Igor Izossimov semplicemente bellissimo, Silvio il Terzo Gemellino alle prese con la gabbietta del canarino rosa.
2002 – I Gemellini Casanova intrattengono Valeria Vix, Luma è Venere e Sebasex Zeus, dulcis in fundo: Maurice Agosti è Giacomina Casanova.
pagina
8 numero 5 anno 2 gennaio 2008 IL RIDOTTO
Ritratto di Jurubeba – continua da pagina 6
L’amore, sì, l’affetto, l’accoglienza, la compagnia.
Ma non solo. Jurubeba, che
è il nome di un meraviglioso e colorato frutto della sua
terra, è stata anche una presenza discreta ma influente. Ha governato con mano
di ferro, come si diceva una
volta, in guanto di velluto.
Schiva, ma sempre attenta
ad ogni dettaglio, ha sempre preferito il duro, spesso ingrato, lavoro organizzativo dietro le quinte, alle
luci sfolgoranti della ribalta.
Pur senza sottrarsi quando
era il caso di andare in scena, di volta in volta nei panni della sultana, della turca,
della cortigiana esotica ed
esoterica, della maga, dell’indovina delle conchiglie,
dell’amante bambina, della compagna de calza delle
immagini storiche. Ma soprattutto ha ispirato, inventato, creato, suggerito, messo una cura quasi maniacale nell’attenzione ai vestiti,
ai costumi, ai cappelli, alle scarpe, agli anelli. Perché i compagni di calza fossero sempre perfetti e non
sbragassai. Fossero sempre i migliori, dovunque
andassero.
Nella sua casa, sempre
aperta, a tutte le ore del giorno e della notte, un porto di
mare, un riparo sicuro, sono passati tantissimi personaggi negli anni della Calza. Accolti sempre con la
stessa semplicità e lo stesso
calore. Ho conosciuto Caetano Veloso in quella casa,
abbiamo mangiato assieme
ad Alberto Moravia, bevuto
con Orazio Bagnasco, e con
mille altri ancora. Mi piacerebbe tanto che continuassimo ancora a farlo. Per tutti gli anni e i secoli a venire. Continua a proteggerci
Signora del Bomfim nostra
Signora della Calza.
Q
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ULTIM’ORA MARICONA: I Antichi in Piazza con le drag-queen
È
piaciuto tantissimo il
Carnevale trasgressivo de I Antichi, al regista del carnevale ufficiale,
Marco Balich, esperto organizzatore di megaeventi. Soprattutto gli ha fatto
impressione «El Gran Balo
del Maricòn», ormai un nostro classico, in programma domenica 27. Ne è nata, come dicono i ménager,
una sinergia. Così I Antichi
sono stati invitati come giuria (chi potrebbe essere considerato più esperto di kermesse transgressive non sappiamo, vedi appunto Gianni John Matthews Matteucci
in un dei suoi tutti riuscitissimi travestimenti) nel con-
S
corso riservato a drag-queen
in programma in Piazza San
Marco non sappiamo quando (le tastiere sono roventi
e il tempo stringe) officiato
invitabilmente dal principe
Maurice Agosti.
Se son rose, fioriranno.
Avranno anche delle spine,
però.
Calabrache
e cercate nel Vocabolario, trovate calabrache
sinonimo di pavido
codardo; o nome di un gioco di carte per beoti. Ma per
noi, grazie a Sebasex che ne
ha fatto un’arte, è il più sublime dei saluti. Per scherzo. A
fianco nella versione di Michelangelo, nella Cappella
Sistina.
IL CIRCOLO
DE I ANTICHI
È APERTO
TUTTO
IL CARNEVALE
ANCA
DE MATINA
TARDI
(MA NON SEMPRE)
Il Ridotto è l’Organo Ufficiale
della Compagnia de Calza
«I Antichi»
Fondata da Zane Cope
Bollettino Riservato ai Membri
Tiratura fisica limitata 100 copie
Panoplia in Distribuzione Gratuita
in Campo San Maurizio e per Internet
Stampa: Enrico Bidischini e Chiara Ferrini a Follonica
Direttore Responsabile: Luca Colo de Fero Colferai
Hanno collaborato: Judith Jurubeba Souza Bomfim Zancopè,
Enzo Rossi-Ròiss, Zanzorzi Zancopè, Virgina Cianchini, Andrea Merola,
Roberto Bianchin, Sebastiano Giorgi, Sebastiano Casellati.
telefoni: 041 5234567 o 041 5265131
e-mail: [email protected]