Filming Jazz_Secondo Incontro
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Filming Jazz_Secondo Incontro
Filming Jazz Rassegna audio-video musicale 2011 Secondo incontro Martedì 1° marzo 2011, ore 17 Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore Hallelujah (1929) Regia: King Vidor; sceneggiatura: Wanda Tuchcock; soggetto: King Vidor; fotografia: Gordon Avil; montaggio: Anson Stevenson, Hugh Wynn; musica: Irving Berlin; cast: Daniel L. Haynes (Zeke), Nina Mae McKinney (Cick), William E. Fountaine (Hot Shot), Harry Gray (Parson), Fannie Belle de Knight (Mammy), Everett McGarrity (Spunk), Victoria Spivey (Missy Rose), Milton Dickerson, Robert Couch, Walter Tait (Johnson Kids), Dixie Jubilee Singers; 106' King Vidor, con occhio documetaristico e fortemente influenzato dal cinema sovietico, realizza l'epopea dei neri del Sud, utilizzando solo attori di colore, per l'epoca una totale rivoluzione a livello di una major: esisteva già, sin dal periodo del muto, il 'race cinema', ovvero il cinema destinato solamente alla gente di colore a low budget, che aveva tra i massimi esponenti il regista afroamericano Oscar Micheaux. Siamo agli albori del cinema sonoro e, se Alan Crosland aveva già girato due film sonori con il sistema Vitaphone, Don Juan (Don Giovanni e Lucrezia Borgia) nel 1926 e The Jazz Singer (Il cantante di Jazz) nel 1927, si trattava solo della sperimentazione di una colonna sonora su disco priva di dialoghi, facendo ancora largo uso delle didascalie: per quanto riguarda il secondo film, l'attore protagonista bianco, colorato di nero, Al Jolson aveva ben poco a che fare con l'ambiente jazz dell'epoca, ma gli bastò pronunciare qualche parola per avere un successo clamoroso. In Hallelujah!, invece, il sonoro va ad esaltare il sound primordiale dei protagonisti miscelando le sonorità jazz e blues con gli spiritual: Nina Mae McKinney nel ruolo Chick, vera ballerina proveniente da Broadway, canta due canzoni composte da Irvin Berlin. King Vidor sul set. Girato a Memphis e nelle zone rurali vicine del Tennessee, profondo Sud degli Stati Uniti, ha come struttura filmica quella del melodramma con i classici personaggi annessi: il buono Zeke che si fa corrompere dalla femme fatale Cick ed il cattivo senza scrupoli Hot Shot. All’epoca ebbe un successo straordinario, sia tra la comunità nera che tra quella bianca, grazie alla straordinaria interpretazione del protagonista Daniel L. Haynes: proveniente dal teatro, al suo primo ingaggio cinematografico, rimase deluso dall’esperienza e abbandonò subito dopo le scene diventando pastore evangelico. Con il senno di poi si può notare che la descrizione della comunità nera fatta in questo film, non si discosta molto dai classici stereotipi razzisti dell’epoca che vedevano gli afroamericani come persone inferiori, facili dall’essere corrotti ed esaltati dalla religione. Daniel L. Haynes (Zeke). Nina Mae McKinney (Cick). A cura di Andrea Zennaro.