Il Talk Show

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Il Talk Show
A cura di
Dott.ssa Ilaria Adriani
A.S. 2009-2010
• Il talk-show è un genere televisivo di
stampo giornalistico basato su interviste e
dialoghi tra un giornalista o presentatore e
uno o più intervistati o ospiti del
programma, invitati a discorrere di
qualsiasi argomento: la vita privata; le
esperienze personali e sentimentali; la
politica; eventi di qualsiasi genere.
• Il termine, di origine inglese, sta a designare uno
spettacolo di conversazione o programma di
parole.
• Il Talk show in Italia ha come prototipo, ideato e
condotto da Maurizio Costanzo,nel 1976, il
programma “Bontà Loro”.
• “Bontà Loro” nasce dall’interpretazione di un
gusto, di un momento, di uno stato d’animo e
nella completa inconsapevolezza del genere.
• La prima puntata di “Bontà Loro” va in
onda ad Ottobre 1976, un anno dopo la
riforma della Rai.
• Le conseguenze di tale riforma
influenzarono la nascita del Talk Show e
sono:
• La fine della Tv pedagogica e la nascita
della concorrenza interna alla Rai, fra le
sue tre reti.
• Esplosione dell’informazione televisiva.
Improvvisamente realtà sociali e politiche
possono accedere ad un mezzo che per
anni era stato loro precluso. Ciò comporta
la ricerca di nuovi modi per fare
informazione, in modo nuovo e disinvolto e
il talk show sembra essere lo strumento
migliore.
• Il Programma nasce con l’intento di riempire lo
spazio televisivo del Lunedì sera, dalle 22,30
alle 23,10.
• Chiamato ad “inventare” un programma di
riempimento per tale spazio è Maurizio
Costanzo, uomo di spettacolo in radio, autore di
teatro e di cabaret che, proprio per la sua
formazione professionale, concepisce un genere
che ruota intorno a due elementi: persone e
parole.
• Il Lunedì, insieme al Sabato, era considerato un
giorno televisivamente “forte”poiché in
palinsesto era prevista la messa in onda del film
e perché, essendo un giorno in cui di solito la
gente non esce, c’era una buona
concentrazione di pubblico davanti alla
televisione. Inoltre la programmazione dopo il
film e, precedente al TG, comporta l’uso della
diretta proprio per essere modellata sulla base
delle esigenze di questi.
• Gli ingredienti base di questa trasmissione
sono:
• La diretta;
• Tre persone da intervistare;
• Il Titolo;
• La collocazione nel palinsesto.
• Bontà Loro si presenta come un programma
scarno, essenziale, dove tutto ciò che accade si
concentra nelle parole e nei volti.
• La scenografia è composta da: 3 poltrone
aragosta, una finestra finta, uno sgabello, un
orologio a cucù. Lo sgabello è un elemento di
dinamicità per la trasmissione poiché consente
lo spostamento del conduttore da un ospite
all’altro.
• La finestra risponde all’esigenza di una
sigla. Essa è chiusa dal conduttore
all’inizio della trasmissione ed aperta alla
fine. La chiusura iniziale simboleggia la
creazione di un ambiente chiuso e
privato, la possibilità di ritagliarsi uno
spazio intimo e quindi di essere
semplicemente se stessi.
• La finestra diventa un simbolo della
confusione che si crea tra la realtà e la
finzione.
• Il gesto di apertura e chiusura della
finestra diventa rito e ciò ben concilia con
la politica della televisione dove tutto
diventa liturgia.
• L’orologio a cucù diventa il simbolo della
diretta.
• La prima puntata di “Bontà Loro” realizza un
ascolto di 5milioni e 400mila telespettatori.
• La scoperta della seconda serata nasce proprio
dal fenomeno “Bontà Loro”.
• Con tale programma si rompono gli schemi, fino
allora tradizionali, di fare Tv.
• Dei vari ospiti vengono fuori immagini vere e
spontanee. L’impostazione del programma
rende impossibile la messa in scena di atti già
precodificati e concordati.
• L’impossibilità di fingere e la “dissacrazione del
personaggio” sono gli elementi peculiari di
questo programma.
• Parole ed immagini sono gli ingredienti
fondamentali di questo genere di programma.
• E’ fondamentale, per cogliere questi aspetti, la
funzione del regista che deve essere
assolutamente in sintonia con il conduttore.
• Egli, infatti, non dispone di un vero e
proprio copione ma deve sempre tener
conto delle entrate in palcoscenico e dei
discorsi che si stanno svolgendo.
• Talk show italiano andato in onda subito
dopo Bontà Loro, dal 30 Ottobre 1978 al
23 Aprile 1979, il Lunedì sera dalle 22,30
alle 23,30 circa.
• In esso, l’elemento teatrale portante della
scenografia, diventa una porta che non ha
solo una valenza simbolica ma anche
funzionale poiché consente l’ingresso
degli ospiti.
• Caratteristica del programma è una
intervista monografica interrotta da una
serie di entrate a sorpresa, attraverso la
porta, di personaggi in contrasto con
l’intervistato con l’intento di metterlo in
crisi.
• Talk Show italiano andato in onda
successivamente ad Acquario.
• La scenografia è caratterizzata dalla presenza di
un grande lampadario che quando si
accendeva, simboleggiava lo spettacolo che
stava iniziando, nonché l’idea della festa, di una
serata d’onore.
• La presenza di ospiti parlanti e non contribuiva
ad accrescere la suspence poiché restava
difficile, anche al conduttore, capire chi sarebbe
intervenuto.
• Il Maurizio Costanzo Show, detto anche
comunemente Costanzo Show, ideato e
condotto dal giornalista Maurizio
Costanzo, è stato il talk show più longevo
della televisione italiana.
• E’ andato in onda per ventisette anni, dal
1982 al 2009.
• Il Talk show non è semplicemente un
programma di parole ma un teatro dove si
rappresenta il quotidiano, dove i personaggi
combaciano con gli interpreti e salgono sul
palcoscenico per raccontarsi.
• La conversazione rappresentata non è
improvvisata ma il suo svolgimento interno è
regolato da una sceneggiatura scritta in itinere
che prende forma nel momento in cui avviene.
• Il talk show è una rappresentazione: tutto può
succedere e tutto si plasma in itinere sulla base
di ciò che si dice o si fa.
• In scena devono essere portate storie,
sentimenti, si deve saper comunicare
rispettando i tempi tecnici del medium.
• La prossemica è un ingrediente fondamentale:
importanti sono le distanze che si creano
all’interno di questo tipo di comunicazione sia
verbale che non.
• Il conduttore ha un ruolo chiave per lo
svolgimento del programma, deve avere
intuito, una buona capacità di ascolto e
l’abilità di creare sul momento domande
che siano logicamente consequenziali alle
risposte che vengono date dagli ospiti e al
tipo di linguaggio non verbale utilizzato.
• La conversazione da talk show è piena di pause,
sospensioni, è tutta frammentata. Molta
importanza, in essa, riveste il “tono della voce”:
calcare su una parola, un aggettivo o un
concetto, fa capire a chi ascolta ciò che
veramente interessa che venga detto.
• Il clou di questo tipo di conversazione è
provocato dalla “domanda cerniera” con la quale
si ha l’abbassamento della guardia da parte
dell’ospite che, da quel momento, decide di
aprirsi.
• La conversazione da talk show è ricca di
silenzi e di pause; per la sua buon riuscita,
il conduttore deve essere capace di
gestire il silenzio, di saperlo ascoltare e di
non farsi prendere dal panico non appena
questo si prolunghi ulteriormente.
• Anche il talk show, come tutte la
trasmissioni, si caratterizza per la
presenza di un ritmo interno che,
generalmente, si lega ai meccanismi
tensivi.