4. Il dovere del successo ad ogni costo

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4. Il dovere del successo ad ogni costo
4. Il dovere del successo
ad ogni costo
Morte
di
un
commesso
viaggiatore di Arthur Miller
Morte di un commesso viaggiatore (1949), il capolavoro di Arthur Miller
(1915-2005), è la storia di un uomo che ha fatto del successo negli affari la sua
unica ragione di vita e delle tristi conseguenze che le sue convinzioni provocano all’interno della sua famiglia.
New York, 1949. Willy Loman ha lavorato come rappresentante nella
stessa azienda per 40 anni, senza riuscire mai a fare carriera, sebbene si sia
sempre vantato delle sue capacità professionali.
Con il passare del tempo i suoi risultati sono talmente peggiorati, che, arrivato a 63 anni, viene licenziato.
Ai suoi due figli, Biff e Happy (rispettivamente di 34 e 32 anni), ha sempre
insegnato che il denaro è il bene più prezioso e che, per guadagnarne molto,
non servono lo studio e la fatica, ma basta piacere agli altri. Il risultato è che
anche loro, come lui, non sono né felici né realizzati: Biff ha consapevolezza
del fallimento, mentre Happy no.
Il fallimento esistenziale di Willy, reso ancor più doloroso da quello del figlio
maggiore, sul quale aveva proiettato tutte le sue ambizioni frustrate, lo spinge
a compiere un gesto disperato: suicidarsi nella convinzione (tra l’altro priva di
fondamento) che l’assicurazione pagherà un premio di 20 mila dollari, con cui
la sua famiglia potrà finalmente raggiungere il tanto desiderato benessere.
In realtà l’aver inseguito per tutta la vita falsi valori ha reso infelici le vite di
tutti: la moglie Linda protegge Willy, di cui condivide i sogni di gloria, ma
viene maltrattata e tradita; Biff è un ladro e un vagabondo e Happy un ragazzo
ambizioso, senza qualità e assiduo frequentatore di prostitute. Solo Biff, arrivato a 34 anni, si rende conto di quanto siano fasulli i valori che gli sono stati
trasmessi e trova il coraggio di rompere col passato e di orientarsi verso ideali
che possano garantirgli una vita semplice, onesta e appagante.
Assegna di seguito i nomi ai primi quattro personaggi, scegliendoli tra
quelli in evidenza nel testo precedente.
Personaggi
1. ..............................................................................................................
Commesso viaggiatore, megalomane e vanaglorioso.
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Dopo varie esperienze negative, tra cui il carcere, si rende conto dei suoi
errori e cerca di salvare sé stesso e la sua famiglia dalla rovina.
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Segue ciecamente le orme del padre, del quale continua a condividere gli
ideali, anche quando vede che lo hanno spinto al suicidio.
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Condivide le ambizioni di Willy e lo protegge, ma ne subisce anche maltrattamenti e infedeltà. Al suo funerale non versa una lacrima.
I valori cristiani nelle Beatitudini — Smascherare i falsi valori — 4. Il dovere del successo ad ogni costo
1
Bernard
Al liceo aveva cercato invano di convincere il suo amico Biff ad applicarsi
diligentemente nello studio. Sebbene venisse disprezzato da Willy, è poi
diventato un avvocato di successo.
Howard Wagner
È un uomo cinico, come il mondo degli affari che rappresenta: licenzia Willy
senza alcuna considerazione per i 40 anni dedicati alla sua azienda.
Charley
Un vecchio amico che aiuta Willy prestandogli denaro e offrendogli un posto
di lavoro. Willy accetta i soldi ma, per orgoglio e invidia, rifiuta il lavoro.
Ben
Fratello di Willy: da giovane è partito per l’Africa e là si è arricchito. Le sue
attività economiche, però, lo coinvolgono molto più degli affetti familiari.
Leggere e interpretare (I)
Scrivi di seguito i nomi dei
ragazzi scelti per interpretare i
ruoli in classe.
LINDA: ..............................................
WILLY: ...............................................
2
Willy Loman pretende che Biff diventi qualcuno. Biff invece è un vagabondo.
Biff, a 17 anni, era stato bocciato agli esami e, dopo aver scoperto che suo padre
aveva un’amante a Boston, aveva interrotto gli studi e non aveva più combinato
niente di buono. Ora a 34 anni è ancora disoccupato e suo padre non sa far altro
che rinfacciargli i suoi insuccessi. Anche Happy è a casa.
LINDA Avessi visto com’erano carini tutti e due, uno vicino all’altro, a farsi la
barba, nel bagno. Poi sono usciti, tutti e due insieme. Senti tutta la casa come
profuma di Gibbs?
WILLY Bella soddisfazione! Sgobbi tutta una vita per pagarti la casa: e
quando è tua, non sai chi metterci dentro!
LINDA Sempre così nella vita, caro.
WILLY Macché, macché: certa gente - certa gente qualcosa combina. Ha
detto niente, stamattina, Biff, dopo che me ne sono andato?
LINDA Forse l’hai preso troppo di punta, Willy, specialmente quando è sceso
dal treno. Tu perdi subito la pazienza con lui.
WILLY Chi perde la pazienza? Gli ho chiesto solo se ha fatto soldi. Lo chiami
perder la pazienza?
LINDA Ma dove vuoi che li abbia fatti i soldi, scusa?
WILLY E’ così scontroso. E’ diventato scorbutico. Era pentito, stamattina,
dopo che sono partito?
LINDA Era così avvilito, Willy. Non sai l’adorazione che ha per te, poverino.
Lascia che trovi la sua strada, e vedrai che sarete tutti e due più contenti e
non avrete più da litigare.
WILLY E dove la trova la strada, tra le vacche? Questo vuol fare? Il mandriano?
Quand’era ragazzo, pazienza, dicevo: be’, un giovanotto, che male gli fa,
vedere un po’ il mondo, provare tutti i mestieri. Ma sono passati dieci anni! E
non guadagna cinquanta dollari al mese!
LINDA La troverà, la strada, Willy, la troverà.
WILLY Sì! Che aspetta a trovarla, a trentaquattr’anni? La manna?
I valori cristiani nelle Beatitudini — Smascherare i falsi valori — 4. Il dovere del successo ad ogni costo
LINDA Sccc!
WILLY Di’ piuttosto che è un lavativo!
LINDA Per piacere, Willy!
WILLY Che non ha spina dorsale, che è un vagabondo!
LINDA Li svegli! Va’ a mangiare qualcosa, va’. Scendi.
WILLY Che è tornato a fare? Mi piacerebbe tanto saperlo, che è tornato a fare.
LINDA Non lo so. Sembra sperso, Willy. Lo sento sperduto.
WILLY Biff Loman sperduto! Nel più grosso paese del mondo un giovanotto
con tutti i numeri che ha lui, si sente sperso! E con la sua resistenza alla fatica!
Perché tutto puoi dire di Biff, tranne che sia un lavativo!
LINDA Per carità!
WILLY Domattina lo voglio vedere. Voglio scambiare quattro chiacchiere
con lui. Gli troverò qualcosa da fare nel ramo vendite. Potrebbe diventare
qualcuno in tre giorni. Te lo ricordi il seguito che aveva a scuola, per Dio?
Bastava che sorridesse, svenivano. Quando camminava per strada... (Si perde
nei ricordi).
(Adattamento da A. Miller, Morte di un commesso viaggiatore, Einaudi,
Torino 1959, pp. 8-10)
1. Quale importanza attribuisce Willy al lavoro
e, in particolare, al successo negli affari?
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2. Quando Willy dice che Biff potrebbe diventare qualcuno “in tre giorni”, che idea mostra di
avere del successo?
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3. Qual è la prima cosa che Willy chiede a Biff
appena questo è sceso dal treno?
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4. Riassumi i giudizi negativi di Willy su Biff.
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I valori cristiani nelle Beatitudini — Smascherare i falsi valori — 4. Il dovere del successo ad ogni costo
3
Leggere e interpretare (II)
Scrivi di seguito i nomi dei
ragazzi scelti per interpretare i
ruoli in classe.
HAPPY: ..............................................
BIFF: ...................................................
4
Biff tenta di convincere Happy che è arrivato il momento di cambiare vita.
I fratelli Loman fanno un bilancio della loro vita: Biff non ha prospettive, né in
campo lavorativo né in quello sentimentale; Happy ha un lavoro, una casa in
affitto e molte donne, ma si sente solo e la sua massima aspirazione è prendere il
posto del suo capo reparto, uno che guadagna un mucchio di soldi, ma che è
perennemente insoddisfatto. In questo dialogo Happy usa un linguaggio piuttosto volgare, che è lo specchio del basso livello morale della vita che conduce.
BIFF Senti, i primi sei o sette anni appena finita la scuola, li ho passati a far la
gavetta. Porta-pacchi, piazzista, traffici d’ogni genere. Dopo un po’, ti avvilisci. La metropolitana, tutte le mattine, col caldo, d’estate. La vita che ti se ne
va in fatture, telefonate, ordinazioni, inventari. Ti avveleni cinquanta settimane all’anno per averne due di vacanza: mentre l’unica cosa che veramente
ti attiri è di stare all’aria aperta a torso nudo. Sempre a lottare, gomito a
gomito, col tuo vicino di scrivania. Eppure l’avvenire te lo fabbrichi così.
HAPPY Ma davvero stai meglio laggiù alla fattoria? Ti ci trovi bene?
BIFF Happy, dacché lasciai casa prima della guerra avrò fatto più di venti
mestieri. Va sempre a finire così. Ormai l’ho capita. [...] In qualunque posto mi
trovi mi piglia, così, all’improvviso, la sensazione che non sto concludendo
niente. Per Dio! Che diavolo faccio, lì tutto il giorno a cavallo, a quindici dollari la settimana! E ho trentaquattro anni, e devo pensare ai fatti miei! In quel
momento, scappo, e via a casa! E quando sono a casa, eccomi qui; e che faccio adesso? Io che la mia vita me la volevo godere, ogni volta che torno qui
m’accorgo che l’ho buttata via.
HAPPY Sei un poeta, tu! Lo sai, Biff? Sei... sei un romantico!
BIFF Mi sono conciato bene, va’ là. Forse dovrei sposarmi, non so, dovrei
dedicarmi a qualche cosa di fisso. Sì, sì, è proprio questo. Sono come un bambino. Non ho una moglie. Non ho un mestiere. No, sono come un bambino.
E tu, Happy sei contento? Ti va bene, no? Dovresti essere contento.
HAPPY Macché.
BIFF Guadagni, che vuoi di più?
HAPPY L’unica speranza che ho io è che crepi il caporeparto vendite. E poi,
quando sono diventato caporeparto vendite? Siamo amici: s’è costruito a
Long Island un palazzo che neanche ti sogni. Ci ha abitato un paio di mesi,
poi se l’è rivenduto, e se ne sta costruendo un altro. Non era finito e già se
n’era stancato. Perché, io non farei così? Non lo so mica, perché lavoro. Certe
volte, nel mio appartamento, da solo, penso all’affitto che pago. È una pazzia. Ma in fondo, non era quello che ho sempre desiderato? Il mio appartamento, la macchina, donne a strafottere. Ma mi sento solo, porca Eva!
BIFF Senti, perché non vieni con me nel West?
HAPPY Io e te, dici?
BIFF Perché no? Compriamo una tenuta, alleviamo il bestiame, sgranchiamo
i muscoli, all’aria aperta!
HAPPY I Fratelli Loman, eh?
BIFF Diventeremmo famosi in tutta la zona!
HAPPY Tu non sai cosa pagherei, Biff! Certe volte mi strapperei la giacca in
mezzo al negozio e lo butterei giù dalle scale, quel capo-reparto dei miei
c**ioni! Me li metto in tasca dal primo all’ultimo, in quel bugigattolo, e devo
sentirmi dare degli ordini da uno di quei quattro impotenti figli di p**ana:
non ne posso più, proprio!
BIFF Se ci fossi tu, con me, laggiù, mi sentirei un leone!
HAPPY Qua dentro si annega nella bassezza, nella falsità! Finisci col calpestare qualsiasi ideale...
BIFF Mentre insieme ci sosterremmo a vicenda, sapremmo di chi fidarci.
I valori cristiani nelle Beatitudini — Smascherare i falsi valori — 4. Il dovere del successo ad ogni costo
HAPPY Io con te...
BIFF Non ci hanno insegnato, a noi, a fare i quattrini. Io non li so fare!
HAPPY Io nemmeno!
BIFF Andiamo via, allora!
HAPPY Prima però - al tempo - quanto guadagni laggiù?
BIFF Ma pensa al tuo amico che s’è costruito il palazzo e non può viverci
dentro perché ha le lune!
HAPPY Sì, ma quando arriva lui, caro mio, trema il negozio. E quando se ne
va, sono cinquantaduemila dollari all’anno che scendono le scale, e il suo
cervello vale meno di questa scarpa.
BIFF Sì, ma hai detto adesso che...
HAPPY Glielo voglio dimostrare, a certi signori con la puzza al naso che
stanno alla sede centrale, che io so far carriera. Voglio entrare come entra lui,
nel negozio. Poi verrò con te, Biff. Ti do la mia parola, vedrai. Ma non ti piacevano quelle due che avevamo stasera? Non erano due bei mammiferi?
BIFF Come mammiferi, certo, erano anni che non ne vedevo di simili.
HAPPY Ecco, così ne ho quante ne voglio, Biff. Quando mi sento disperato,
m’attacco al telefono... È come tirare al piccione. Giù una, giù un’altra, e poi?
[...] Perché, io, la ragazza, non la voglio! Niente! Ci sto! Ci provo gusto!
(Adattamento da A. Miller, Morte di un commesso viaggiatore, Einaudi,
Torino 1959, pp. 14 - 17)
Riflessione
A) In che modo Biff mostra di tenere anche al destino di suo fratello?
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B) Nella tabella seguente, metti a confronto lo stile di vita dei due fratelli,
rispondendo alle domande.
BIFF
HAPPY
1. Dove vivono?
2. Che lavoro fanno?
3. Quale importanza danno al denaro?
4. Che rapporti hanno con le donne?
5. Sono soddisfatti della loro vita?
6. Che progetti hanno per il futuro?
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5
Leggere e interpretare (III)
Scrivi di seguito i nomi dei
ragazzi scelti per interpretare i
ruoli in classe.
BIFF: ...................................................
LINDA: ..............................................
WILLY: ..............................................
HAPPY: ..............................................
Perché non bruci quei sogni bugiardi?
Siamo alla resa dei conti: Biff ha deciso di cambiare vita e di andarsene di casa.
Suo padre invece di augurargli buon fortuna lo maledice. Biff, allora, smaschera
le menzogne che sente ripetere da anni. Il tubo di gomma del gas che ad un certo
punto mostra al padre è quello che Willy aveva usato per uno dei suoi tentati
suicidi e di cui erano informati anche Linda e Happy.
BIFF Sono venuto a dirti addio, papà. Stavolta non torno più. [...] Me ne sono
sempre andato via dopo un litigio. Oggi si sono chiarite certe cose di me, ho
cercato di dirtelo... per te non hanno né capo, né coda, basta, si vede che non
sono capace di spiegarmi. All’inferno chi ne ha colpa e chi non ne ha la colpa.
Facciamoci una croce, eh? Vieni dentro, lo diciamo a mamma.
WILLY No, non voglio vederla. [...]
BIFF Perché non vuoi vederla? Hai paura che dicano che sei debole? La
colpa non è tua: tu che c’entri? Sono io che sono un vagabondo. Vieni dentro, su! Mi senti?
Willy corre in casa da solo. Biff lo segue. [...]
BIFF (a Linda) Eccoci qua. Ci siamo detto tutto. Parto e non manderò l’indirizzo.
LINDA È la cosa migliore, caro. È inutile tirarla in lungo. Non andrete mai
d’accordo.
BIFF Se domandano dove sto e cosa faccio, voi non lo sapete e non ve ne
incaricate. Così vi levate quest’incubo e ricominciate a vivere in pace. Va
bene? Chiuso l’incidente? Me lo dai il buon viaggio, capitano?
(Gli tende la mano) Non mi dici nulla?
LINDA Dagli la mano, Willy. [...]
BIFF A che serve che discutiamo, papà, io sono nero e tu mi vuoi bianco. Se
trovo una miniera d’oro ti mando uno chèque. Ma fa’ conto che io non esista.
WILLY (a Linda) L’odio, lo vedi?
BIFF Dammi la mano, papà!
WILLY Io! Neanche...
BIFF Non volevo andar via così!
WILLY E invece così te ne vai. Addio! (Biff resta un momento a guardarlo e poi
si volta e va verso la scala. Willy lo ferma) Che tu possa bruciare all’inferno se te
ne vai da questa casa!
BIFF Si può sapere che vuoi da me?
WILLY Voglio che al Nicaragua, al Messico, in Cina, dovunque andrai a finire,
tu lo sappia, che per odio ti sei giocato la vita!
BIFF No, no!
WILLY L’odio, l’odio è stato la tua rovina! E quando sarai crepato di fame,
ricordatelo chi devi ringraziare. Ricordatelo, quando mangerai ghiande in
qualche deserto, e non ti venga in mente di darne la colpa a me!
BIFF Ma chi te la vuol dare!
WILLY Io non c’entro neanche lontanamente, hai capito?
BIFF Ma è quello che ti sto dicendo io!
WILLY (cade sulla sedia vicino alla tavola) Tu mi vuoi pugnalare alle spalle questo vuoi fare, non credere che non me ne sia accorto!
BIFF Ah, senti, basta, buffone! [...]
BIFF Adesso saprai la verità! Saprai chi sei tu e chi sono io!
LINDA Basta!
WILLY L’odio!
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I valori cristiani nelle Beatitudini — Smascherare i falsi valori — 4. Il dovere del successo ad ogni costo
HAPPY Piantala!
BIFF (a Happy) Il signore non ci conosce! Il signore non
sa chi siamo! (A Willy) In questa casa non s’è mai detta
la verità per dieci minuti !
HAPPY Chi non ha detto la verità?
BIFF (voltandosi verso di lui) Ecco lui, il Vangelo! Chi sei
tu? La spalla del cantastorie! E che facciamo io e te? I
compari del cantastorie!
HAPPY Senti, praticamente io...
BIFF Praticamente tu sei un buffone! Non si salva nessuno, qua dentro! Ma è finita! Willy, senti. Senti chi
sono io!
WILLY Come se non lo sapessi!
BIFF Lo sai perché per tre mesi non ho avuto indirizzo? Perché ho rubato un vestito a Kansas City e
stavo in galera! (A Linda che singhiozza) Che te la pigli
a fare? È finita!
Linda volta loro le spalle e con le mani si copre il volto.
WILLY Vuoi vedere che è colpa mia!
BIFF Dovunque stavo m’han cacciato via perché rubavo!
WILLY E di chi è la colpa?
BIFF E non ho combinato mai niente perché tu mi hai
montato talmente la testa che non accettavo ordini
da nessuno! Ecco di chi è la colpa!
WILLY Ho capito!
LINDA No, Biff!
BIFF Ce l’hai fatta, porco demonio, a capirla! In due
settimane dovevo diventare il padrone del mondo,
ma adesso basta!
WILLY E allora impiccati! Fammi quest’ultimo
dispetto! impiccati!
BIFF No, Willy, nessuno s’impicca! Oggi mi sono precipitato per dodici piani con una penna in mano. E tutt’a
un tratto mi sono fermato, capisci? In mezzo alle scale
mi sono fermato e ho visto - il cielo. Ho visto le cose
che mi piace fare a questo mondo. Lavorare e mangiare e sdraiarmi, fumare una sigaretta. E stavo lì con
questa penna in mano e mi son detto: ma che Cristo
l’ho rubata a fare? Perché sto cercando di fare il leccapiedi, quando quello che voglio è là fuori e non
aspetta altro che io dica: io sono così! Perché non lo
posso dire, Willy?
WILLY (Con odio, minacciosamente) Hai via libera!
BIFF Papà! Io non valgo una cicca! E neanche tu, papà!
WILLY Io valgo più di una cicca. Io sono Willy Loman e
tu Biff Loman!
tutta la sua vita per farsi buttare nella spazzatura
come tutti gli altri! Non guadagno un dollaro all’ora!
Ma sai che vuol dire? Che non porterò più trofei a
casa, e che hai finito di aspettarli!
WILLY Scorpione velenoso!
Willy spaventato corre verso la scala. Biff lo agguanta, al
colmo della esasperazione.
BIFF Papà, io non sono nessuno! Io non valgo niente!
Lo vuoi capire? Non sono velenoso, non sono niente!
Io sono così e basta! (L’ira di Biff si è consumata e lui
crolla, preso dai singhiozzi e aggrappandosi a Willy che
gli cerca la faccia sbalordito).
WILLY (non credendo ai propri occhi) Che fai? Che fai?
(A Linda) Perché piange?
BIFF (in lacrime) Per amor di Dio, perché non mi lasci
andare? Perché non prendi quei sogni bugiardi e non
li bruci prima che succeda qualcosa? (si stacca da Willy
e si dirige verso le scale) Parto domani mattina. Mettetelo... mettetelo a letto. (Sfinito, sale le scale e va in
camera sua). [...]
HAPPY (con un braccio attorno alla spalla di Linda) Mi
sposerò, papà, non ci pensare. Tutta un’altra amministrazione. Prima della fine dell’anno divento caporeparto. Vedrai, mamma. (La bacia).
Willy esce di casa e va a schiantarsi con la macchina.
Al funerale.
BIFF Sbagliava i sogni. Quelli li sbagliava. Tutti!
HAPPY Lo dici tu!
BIFF Credeva di essere una cosa ed era un’altra. [...]
HAPPY (infuriato) Lo dici tu!
BIFF Perché non vieni con me, Happy?
HAPPY Non mi ritiro così facilmente. Io resto in questa città e marcio per la mia strada! I fratelli Loman!
BIFF Eh no. Io mi conosco.
HAPPY Come ti pare. Farò vedere a te e a tutti quanti
che Willy Loman non è morto per niente. Non sbagliava i sogni. Aveva l’unico sogno che un uomo può
avere — diventare il primo in quello che fa. Lui non è
riuscito a realizzarlo qui: lo realizzerò io per lui.
(Adattamento da A. Miller, Morte di un commesso
viaggiatore, Einaudi, Torino 1959, pp. 100-110)
Biff fa per slanciarsi contro Willy ma Happy lo arresta. È
talmente infuriato che sembra sul punto di assalire il padre.
BIFF Io non sono Napoleone, ma neanche tu, Willy. Tu
sei un povero venditore di piazza che ha sgobbato
I valori cristiani nelle Beatitudini — Smascherare i falsi valori — 4. Il dovere del successo ad ogni costo
7
I falsi valori di Willy
1...................
8
2...................
Assegna ad ogni “falso valore” della colonna di sinistra, il dialogo corrispondente della colonna di destra.
3...................
4...................
5...................
6...................
7...................
1. Chi è bravo nello studio, non è in grado di
cavarsela nella vita.
A. WILLY Ringrazio dalla mattina alla sera Iddio Onnipotente di avervi dotati
di un fisico, non faccio per dire, discreto. Perché per farsi strada nel mondo
degli affari bisogna piacere, conquistare gli altri, far nascere attorno a sé un
interesse. Piaci? Non aver paura, non chiederai mai l’elemosina. Guardate me.
Faccio mai anticamera dai miei clienti? «C’è Willy Loman». Basta. Si spalancano tutte le porte. (p. 24)
2. Avere un bel fisico e
piacere agli altri sono le
uniche qualità che contano per fare successo.
B. WILLY Vedi di non sbilanciarti con le ragazze, Biff, da’ retta a me. Niente
promesse, guardatene bene. Le ragazze, hai capito, quello che dici lo prendono per vangelo, e tu sei giovane, Biff. Sei troppo giovane per comprometterti con le ragazze. [...] Prima, finisci di studiare. Laureato, sistemato, la tua
carriera davanti, - un giovanotto come te? Avrai voglia a ragazze. (p. 19)
3. I lavori manuali sono
umilianti. L’unico lavoro
che dà dignità ad un
uomo è il commercio.
C. WILLY Fate un salto laggiù dove fabbricano e portateci qui un po’ di sabbia. Cominciamo subito la costruzione del portico.
BIFF Signorsì. Happy, avanti, marsch! [...]
CHARLEY Senti, se rubano un’altra volta in quel cantiere, il guardiano li denuncia.
LINDA (a Willy) Diglielo a Biff, che non...
WILLY Dovevi vedere il legname che han portato a casa la settimana scorsa.
Per lo meno una dozzina di tavole sessanta per un metro d’altezza, un valore!
CHARLEY Senti, se il guardiano...
WILLY Ho sputato sangue, ma ne ho tirato fuori due tipi di filibustieri, sai!
CHARLEY Willy, di filibustieri sono piene le patrie galere. (pp. 38-39)
4. Diventare ricco è l’unico
vero scopo della vita.
D. WILLY Bernard non è benvoluto.
BIFF Vorrebbe, ma non è benvoluto.
HAPPY Ah! Ah! Sì! Sì!
WILLY Sentite che vi dico. Bernard può prendere anche tutti dieci agli esami,
hai capito, ma nella lotta della vita? Che farà? Lì lo voglio vedere! Lì, gliele
suonerete! (p. 24)
5. Va bene anche imbrogliare, pur di conseguire
i propri obiettivi.
E. BIFF Noi non siamo fatti per questa città di forsennati! Dovremmo stare a
spaccar legna in qualche bosco o... o fare i muratori. [...]
WILLY Perfino tuo nonno era più di un muratore. Non diventerai mai uomo?
[...] Va’, torna nel West! Va’, fa’ il muratore, fa’ il mandriano, fa’ quello che ti
pare e buon divertimento! (pp. 47-48)
6. Rubare va bene.
F. BERNARD Dov’è? Ma quand’è che si mette a studiare?
WILLY E tu suggeriscigli, fagli copiare!
BERNARD Dove? Alla licenza? Sei matto? Se mi scoprono mi espellono! (p. 29)
7. Meglio evitare rapporti
stabili con le ragazze.
G. WILLY Certe volte ho paura di non educarli come dovrei, di non... Ben,
come li devo educare?
BEN William: a diciassette anni entrai nella giungla, a ventuno ne uscii. E ricco!
WILLY E ricco! E’ questa la fede in cui li cresco da quando son nati! Nella giungla,
su, avanti, senza paura! Ho fatto bene! Ho fatto bene! Ho fatto bene! (p. 40)
I valori cristiani nelle Beatitudini — Smascherare i falsi valori — 4. Il dovere del successo ad ogni costo
Il messaggio
Qual è il messaggio che Biff sta lanciando a suo padre?
1. Tu hai sempre sottovalutato le mie capacità.
2. Se sono un fallito, è tutta colpa tua.
3. Se smetti di correre dietro a valori fasulli, puoi salvarti anche tu.
4. Sei sempre stato un uomo buono e onesto, ma anche poco disposto ad
accettare le critiche.
I Simpson
In una puntata dei Simpson («Il vecchio e Lisa») il signor Burns dà “saggi”
consigli ai bambini della scuola elementare: «Famiglia, religione, amicizia
sono i tre demoni che dovete annientare per ottenere successo negli affari».
In un’altra puntata, però, («Monty non può comprare amore») il miliardario si
accorge che, nonostante i molti traguardi raggiunti, nessuno gli vuole bene.
Fai un confronto tra Willy Loman e il sig. Burns, prendendo in considerazione
gli ideali di vita, il successo nel lavoro e il grado di felicità raggiunto.
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I valori cristiani nelle Beatitudini — Smascherare i falsi valori — 4. Il dovere del successo ad ogni costo
9
Per l’insegnante
Riferimenti bibliografici
A. Miller, Morte di un commesso viaggiatore, Einaudi, Torino 1959
Personaggi
1
2
3
4
Willy Loman
Biff
Happy
Linda
I falsi valori di Willy
1
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Il messaggio
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I valori cristiani nelle Beatitudini — Smascherare i falsi valori — 4. Il dovere del successo ad ogni costo