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Ing. Luciano Pirri Balistica Giovedi 28/08/03, 17.42 Rev. Venerdi 04/12/09 © Ing. L.Pirri Proiettile in un fluido viscoso Il problema Studio del moto di un proiettile sferico che viene lanciato con velocità iniziale V e con una angolazione sull'orizzontale *. Il moto avviene in un fluido reale (viscoso). Ipotizziamo inoltre che la sfera non ruoti (colpo senza effetto). L'effetto della rotazione modifica completamente il comportamento. In particolare se consideriamo una pallina da golf che viene colpita sopra la mezzeria questa assume una rotazione oraria . nel senso del moto e quindi un punto sulla superficie ha una velocità periferica v=. r, dove r è il raggio della pallina. Se ora consideriamo un punto della pallina che transita nella parte alta notiamo che esso procede con una velocità assoluta che è pari alla somma della velocità di traslazione più quella di rotazione Vsup =V+v, analogamente per un punto che transita nella parte inferiore Vinf =V-v. In conclusione la velocità dell'aria relativa alla pallina è maggiore nella parte alta e minore nella parte bassa. Il teorema di Bernoulli afferma che nei punti in cui aumenta la velocità diminuisce la pressione e viceversa. Ne segue che nella parte superiore della pallina la pressione dell'aria è minore che nella parte inferiore (effetto Magnus). Nasce quindi una spinta verso l'alto detta portanza, che solleva la pallina oltre il previsto. Se il giocatore è bravo si può verificare la situazione apparentemente paradossale di un lancio controvento più lungo di uno con vento a favore in quanto nel primo caso la pallina sale molto più in alto che non nel secondo. Condizioni di equilibrio La forza totale che agisce sulla sfera vale F=P+S+R dove P = forza peso S = spinta di Archimede R = resistenza aerodinamica Introducendo il peso apparente Pa = P - S F = Pa + R Scomponiamo la precedente equazione vettoriale nelle due equazioni scalari corrispondenti Fx = Rx Fy = Pa Ry Spinta di Archimede Pa = P Il peso apparente è S= 4 3 π r g( δ2 3 δ1) Portiamo in conto la spinta di Archimede con una virtuale riduzione dell'accelerazione di gravità, infatti possiamo porre Pa = 4 3 29/01/2014 π r g( δ2 3 δ1) = 4 3 3 π r g0 δ2 ⇒ ( g δ2 δ1) = g0 δ2 ⇒ g0 = g 1 δ1 δ2 Pag. 1/7 Ing. Luciano Pirri Resistenza laminare La resistenza aerodinamica a basse velocità è proporzionale alla velocità stessa, si tratta di una resistenza dovuta all'attrito interno (o viscosità 8 ) del fluido (regime laminare o di Stokes). Rs = 6π μ r V Rsx = 6π μ r Vx ⇒ Rsy = 6π μ r Vy ⇒ Resistenza turbolenta Per la resistenza Newton (pur basandosi su un ragionamento dalla logica discutibile fondato sulla variazione della quantità di moto del fluido spostato) ha fornito una espressione che è formalmente corretta 1 Rn = C 2 δ1 V 2 C è un coefficiente che dipende dalla forma dell'oggetto (Newton riteneva che dipendesse solo dalla forma della parte anteriore dell'oggetto e non anche dalla forma coda come le evidenze sperimentali hanno dimostrato) il cui valore va determinato sperimentalmente. Il valore in realtà varia con la velocità (o più propriamente con il numero di Reynolds) e lo possiamo ritenere praticamente costante solo in un campo limitato di velocità. ( π r 2) Il termine entro la prima parentesi è la pressione dinamica dell'aria, Il termine entro la seconda parentesi è l'area sezione maestra (o frontale) che per la sfera è una circonferenza B= Ponendo 1 2 C δ1 π r 2 otteniamo Rn = B V 2 che in forma vettoriale è Rn = B V Quadrato del vettore velocità 2 a cui corrispondono le due scalari vy v v vy v v 2 v vx x 2 2 2 2 Rnx = B Vx V = B V x Vx + V y Rny = B Vy V = B V y V x + Vy Resistenza totale R = Rs + Rn 2 2 2 2 Rx = Rsx + Rnx = 6π μ r Vx + B Vx Vx + Vy Ry = Rsy + Rny = 6π μ r Vy + B Vy Vx + Vy Equazione del moto Fx = Rx = Fy = Pa Ry = 4 3 H= 4.5 μ r 29/01/2014 2 δ2 3 π r g0 δ2 La massa del proiettile è Ponendo 2 6π μ r Vx + B V x m= 4 3 K = Vx + V y 2 6π μ r Vy + B Vy 2 Vx + Vy 2 3 π r δ2 quindi le accelerazioni valgono 3 C δ1 8 r δ2 otteniamo ax = H Vx ay = g0 ax = K Vx H Vy Fx m e 2 ay = Fy m 2 Vx + Vy K Vy 2 2 Vx + Vy Pag. 2/7 Ing. Luciano Pirri Esempio numerico - Analisi completa g = 9.807 N/kg Dati del problema in unità del SI: Caratteristiche del proiettile r = 10 C = 0.4 m 100 δ2 = 7860 kg m 3 Caratteristiche del fluido kg δ1 = 1.225 m μ = 1.84 10 Ns 5 m ν = μ δ1 Densità 3 = 1.502 × 10 m 5 2 = kg ms Viscosità, per numeri di Reynolds >>1 l'influenza è trascurabile e può porsi µ=0 2 Viscosità dinamica s Costanti di comodo per il calcolo numerico δ1 g0 = g 1 H = 4.5 μ r K = m = δ2 2 = 1.0534 × 10 8 r δ2 3 s 6 2 s = 1 δ2 3 C δ1 4 m = 9.8055 3 = 2.3378 × 10 π r δ2 = 32.9239 29/01/2014 4 m kg 1 N kg Gravità effettiva, tiene conto della spinta di Archimede Resistenza viscosa prop. alla velocità, valore rigoroso solo per la sfera Turbolenza prop. al quadrato della velocità Massa del proiettile Pag. 3/7 Ing. Luciano Pirri Il fatto che la resistenza dipenda dal quadrato della velocità rende non applicabile il principio di Galileo. In altri termini le equazioni del moto risultano accoppiate dal termine sotto radice e non è possibile studiare indipendentemente i moti componenti come viene fatto se il moto è senza attrito. Le equazioni del moto da risolvere a sistema sono: lungo l'asse x lungo l'asse y vx ( Vx , Vy) = Vx vy ( Vx , Vy) = Vy ax ( Vx , Vy) = H Vx 2 2 Vx + Vy K Vx ay ( Vx , Vy) = g0 H Vy K Vy 2 2 Vx + Vy Valori iniziali del moto: m V0 = 100 V0 2 r 1 2 s Numero di Reynolds a cui corrisponde C, è molto maggiore di 2500 quindi il moto è turbolento e la viscosità è trascurabile. La resistenza è in pratica proporzionale al solo quadrato della velocità. Nel calcolo terremo conto, per generalità, anche del contributo viscoso. 6 = 1.3315 × 10 ν E0 = Deve essere al massimo uguale al 30% del numero di Mach, per l'aria circa 100 m/s 2 5 m V0 = 1.6462 × 10 J Energia cinetica iniziale α = 45 ° = 0.7854 rad x0 = 0 V0x = V 0 cos ( α ) = 70.7107 ( ) v y ( iniz2 , iniz3) ax ( iniz2 , iniz3) ay ( iniz2 , iniz3) v x iniz2 , iniz3 y0 D ( t , iniz) = V0x V0y Fissiamo angolo di lancio e coordinate di lancio V0y = V0 sin ( α ) = 70.7107 x0 iniz = y0 = 0 La durata del volo in assenza di attrito è tf = ∆t = 0.05 quindi i punti di calcolo sono 0 , Sol 1 ,t ) Vx ( t ) = linterp Sol ( 0 , Sol 2 ,t ) Vy ( t) = linterp Sol ( Ax ( t ) = ax Vx ( t) , V y ( t ) ) ( 0 , Sol 3 ,t ( 0 , Sol 4 ,t ( Ay ( t) = ay Vx ( t ) , Vy ( t) ) ) si trova nell'elemento è raggiunta in tmax = z ∆t = 6.75 all'ascissa Xmax = Sol Equazione della traiettoria y ( x ) = linterp Sol 29/01/2014 ( Ymax = max Sol ( 1 ( ) ) ) = 232.5715 2 z = match ( Ymax , Sol ) 0 = 135 L'altezza massima = 14.4205 = 289 ∆t ( ( Y ( t) = linterp Sol g Sol = Rkadapt iniz , 0 , tf , Np , D Soluzione numerica del sistema di equazioni differenziali: X ( t) = linterp Sol tf Np = ceil 2 V0y 2 )z = 446.4533 1 , Sol 2 ,x ⇔ ) X ( tmax) = 447.318 y ( Xmax) = 232.5715 Pag. 4/7 Ing. Luciano Pirri Per trovare l'istante in cui tocca terra, cioè la durata del volo, risolviamo l'equazione assumendo tf come valore iniziale. ( ( ) ) tv = root Y tf , tf = 13.7685 t = 0 , 0.01 .. tf a cui corrisponde: Xmax ( ) X tv = 864.0544 300 Ymax 200 ( ) Vx tv = 55.8391 100 0 500 Ef = ( ) Ax tv = 1.1166 ( ) Ay tv = 8.51 Af = E0 E0 Ef ( ) Vy tv = 64.7867 Vx t v 1 2 2 5 m Vf = 1.2042 × 10 ( )2 + Ay (tv )2 = 8.5829 Ax t v L'energia meccanica (per quota di arrivo = quota di partenza) persa per attrito vale E0 cioè il 14 ( )2 + Vy (tv )2 = 85.5296 Vf = 1000 ( ) Y tv = 3.3751 × 10 4 Ef = 4.4195 × 10 = 26.8468 % di quella iniziale. Ponendo µ=0 i risultati cambiano di pochissimo, a conferma che nel moto turbolento la resistenza viscosa è trascurabile. 29/01/2014 Pag. 5/7 Ing. Luciano Pirri Esempio numerico - Analisi semplificata Vediamo il caso precedente con alcune ipotesi semplificative trascurando la viscosità e la spinta di Archimede r = 0.1 a= F m m = 32.9239 m = C 0.5 δ1 A V 2 m =K V 2 A = r π = 0.0314 kg 2 K = dove C 0.5 δ1 A m Sezione frontale 4 = 2.3378 × 10 i = 1 .. Np vx1 V0x vxi+1 vy1 V0y vyi+1 v1 V0 v i+1 0 axi+ 1 ay1 g ayi+ 1 x1 0 x i+1 y1 0 y i+1 ax1 = vxi + axi ∆t vyi + ayi ∆t (vxi) 2 + ( vyi)2 Per la soluzione usiamo il metodo di Eulero nella sua forma più semplice K v i vxi = g K vi vyi x i + vxi ∆t + 0.5 axi ∆t 2 y i + vyi ∆t + 0.5 ayi ∆t 2 Confronto risultati Analisi completa Analisi semplificata i = 1 .. Np + 1 tti = i ∆t X1 ( t) = linterp ( tt , x , t) tv = 13.7685 Senza attrito Y1 ( t) = linterp ( tt , y , t) ( ( ) ) t1v = root Y1 tf , tf = 13.8046 tf = 14.4205 Gittata ( ) X tv = 864.0544 ( ) X1 t1v = 863.4507 V0x tf = 1019.6798 Quota massima Ymax = 232.5715 Y1max = max ( y ) = 232.4887 V0y 2 2g = 254.92 che è contenuto nel vettore y nell'elemento numero z = match ( Y1max , y ) 0 = 136 tmax = 6.75 z ∆t = 6.8 Xmax = 446.4533 xz = 447.4878 tf 2 = 7.2102 V0x tf 2 = 509.8399 Nell'analisi completa per l'integrazione è usato il metodo RK4 con adattamento del passo che è intrinsecamente molto più preciso del metodo di Eulero usato nell'analisi semplificata. Più è grande il proiettile minore è l'effetto dell'attrito. Se il raggio è di 1 m si vede che l'attrito è trascurablie, mentre se è di 1 cm la gittata si riduce a 399 m. Se il proiettile è un pallone da spiaggia la sua gittata è addirittura superiore a quella in assenza di attrito, infatti la spinta di Archimede riduce in modo significativo la gravità effettiva. 29/01/2014 Pag. 6/7 Ing. Luciano Pirri 29/01/2014 Pag. 7/7