Prevenzione e gestione dei servizi antincendio
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Prevenzione e gestione dei servizi antincendio
Prevenzione e gestione dei servizi antincendio Lezione 1 Prevenzione e gestione dei servizi antincendio Presentazione del corso Storia Dimensioni del problema lez 1 2 Programma del corso: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Storia, dimensioni Normativa, rapporti col Comando Classificazione ed etichettatura Fisica – chimica Sistemi di gestione – VdR RIR – PEI Squadre AI – Formazione Protezione passiva Distanze – Vie d’uscita Protezione attiva Attività soggette - Registro Ripasso - Sopralluogo lez 1 3 La storia dei VVF attraverso i secoli Il fuoco, fenomeno che si crea bruciando sostanze infiammabili, genera calore e luce. Fin dalla preistoria l'uomo cercò di dominarlo ricorrendo alla "conca del fuoco" una forma di buca scavata nel terreno con la funzione di braciere; successivamente venne utilizzato un focolare ottenuto attraverso un anello di pietre raccolte e accatastate intorno al fuoco. lez 1 5 In campo religioso il fuoco è sempre stato considerato come una forza ambivalente con connotati magici per il suo aspetto benefico e distruttore. Anche nella mitologia greca il fuoco ha la sua importanza, si ricorda il mito di Prometeo che rubò il fuoco dall'Olimpo per salvare gli uomini e per questo fu condannato da Zeus a restare incatenato ad una roccia dove un'aquila gli divorava il fegato che di notte gli ricresceva. lez 1 6 Nella mitologia romana invece assume importanza Vesta divinità posta a protezione del focolare domestico. Il culto di Vesta nasce nell'antichità per la necessità di mantenere sempre acceso un focolare in casa per soddisfare i bisogni della comunità e dal quale trassero origine le Vestali, sacerdotesse dell'antica Roma, con il compito di custodire il fuoco nel tempio perennemente acceso. lez 1 7 La storia dei Vigili del Fuoco è una storia antica perché antico è l'uomo, antico è il fuoco, antiche sono le calamità naturali; ed è evidente che il bisogno di difesa contro la minaccia degli elementi avversi è nato con l'uomo ed è stata questa difesa una delle prime manifestazioni della società umana sin dalle origini della sua primordiale organizzazione. Fu Augusto con due riforme, una del 26 e l'altra del 6 avanti Cristo che diede a Roma una vera e propria difesa contro il fuoco, con criteri organizzativi e funzionali di notevole interesse tecnico. Con queste due riforme Roma ebbe infatti un Corpo speciale di guardie notturne sotto il comando di un 'Prefectus Vigilum'. lez 1 8 lez 1 9 A favore di Nerone sono invece le disposizioni da lui stesso emanate dopo il famoso incendio del 64: divieto di costruire case più alte di 17 metri con pareti comuni; efficienza delle bocche d'acqua; costruzione di pubblici depositi di mezzi di estinzione. Ci troviamo così di fronte ad una vera e propria regolamentazione di prevenzione incendi, antica di duemila anni ma tuttavia ancora attuale nella sua sostanziale efficacia. lez 1 10 lez 1 11 Sorvolando sui cenni storici riferiti ai secoli successivi, deve però citarsi fugacemente l'origine del famoso Corpo dei Sapeurs-Pompiers di Parigi, perché esso ha costituito l'organizzazione tipica alla quale, nei secoli XIX e XX, tutti i paesi civili si sono ispirati come ad un modello. Fu nel 1699 che l'industriale DumourrierDuperrier propose ed ottenne di costituire, egli stesso, un servizio completo ed autonomo antincendio, valendosi dei suoi operai. Da questa organizzazione, ideata e realizzata appunto da un industriale, nacque poi, oltre un secolo dopo, e precisamente il 18 settembre 1811, il Corpo dei Sapeurs-Pompiers lez 1 12 Saltiamo al secolo scorso; Milano nel 1905 si dotò di una autopompa a vapore Magirus che viaggiava a 40 Km /h e aveva una gittata di 65 metri. Il peso e l'ingombro,oltre ai tempi d'entrata in esercizio dei mezzi a vapore fecero ben presto abbandonare questo tipo di autopompe a favore di quelle con motore a combustione interna. Nasce a Milano la ditta Bergomi che produsse per decenni automezzi per i Vigili. La neonata industria FIAT lanciò nel mercato l'autocarro "2F" che con versioni successive motorizzò oltre che l'esercito anche i Pompieri. lez 1 13 Pochi, pochissimi Corpi, e solo quelli delle grandi città, ma neppure di tutte le grandi città, potevano rispondere alle esigenze di una efficace difesa antincendio. Occorre arrivare al 1935 prima che questo problema così importante, sia riconosciuto in Italia a carattere nazionale. lez 1 14 La pianificazione organizzativa si ottiene con la legge n°1570 varata nel 1941; con essa vengono individuati con chiarezza i compiti Istituzionali e disciplinati l'organizzazione ed i servizi antincendio. Negli anni della II Guerra Mondiale il neonato Corpo Nazionale si distinse per coraggio ed abnegazione con un notevole contributo di vite umane. lez 1 15 Nelle ultime fasi della guerra ai Vigili furono requisiti, da parte dei Tedeschi in ritirata, gran parte dei mezzi a motore. Nell'immediato dopoguerra il Corpo si trasformò in una grande officina. Nelle caserme fu portato ogni mezzo che alleati e nemici avevano abbandonato. Vennero riparati modificati ricostruiti e resi funzionali numerosi mezzi … lez 1 16 La rinascita e l'efficienza dei Vigili venne messa subito alla prova con gli eventi del 1951. In quell'anno il Po ruppe gli argini a Occhiobello (RO) inondando il 62% della provincia di Rovigo; grazie all'efficienza e all'utilizzo dei mezzi anfibi appena entrati in esercizio furono evacuate circa 100.000 persone. lez 1 17 lez 1 18 Attualmente l'organizzazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, volta a garantire la massima tempestività di intervento mediante la capillarità della distribuzione del personale e la flessibilità delle strutture operative, si compone di 16 Ispettorati Interregionali o Regionali, 100 + 3 Comandi Provinciali, oltre 300 distaccamenti di città o di provincia, 55 distaccamenti aeroportuali e portuali, 44 tra nuclei di sommozzatori e di elicotteristi e circa 200 distaccamenti formati da personale volontario. lez 1 19 In tali sedi , operano 600 ingegneri, oltre 500 tra geometri e periti, circa 26.000 tra capi reparto, capi squadra e vigili e più di 2.500 dipendenti di supporto tecnico amministrativo contabile, ai quali vanno aggiunti quasi 5000 vigili volontari a servizio discontinuo . lez 1 20 Il Corpo Nazionale dei vigili del fuoco effettua in un anno circa 650.000 interventi di soccorso . lez 1 21 Cause degli incendi lez 1 22 Cause degli incendi nelle attività industriali CAUSA Numero Percentuale Cause elettriche (scintille, surriscaldamento di conduttori, di motori elettrici, ecc.) 923 31,83% Mozzicone di sigaretta o fiammifero 257 8,86% Autocombustione 253 8,74% Faville 178 6,14% Guasti ad apparecchiatura e bruciatori d'impianto di riscaldamento, camino 123 4,22% Dolose 107 3,69% Surriscaldamento di motori e macchine varie 89 3.06% Fulmine 81 2,28% Esplosioni e scoppi 28 0,98% Altre cause 860 29,66% Totale 2.899 100% lez 1 23 NOTA: le percentuali sono state calcolate sul totale degli incendi per i quali è stata accertata la causa, nell'ipotesi che anche per i restanti incendi avvenuti nello stesso anno le cause che li hanno provocati siano distribuite nello stesso modo. lez 1 24 LA SIGARETTA Sembrerebbe impossibile, ma gli incendi causati dalla sigaretta sono circa il 9% del totale, al secondo posto nella classifica delle percentuali dopo le cause elettriche. Il rischio rappresentato dall'azione di fumare (accensione di fiammiferi, brace della sigaretta e del mozzicone gettato via), va quindi tenuto in particolare evidenza nell'elaborazione del programma di prevenzione incendi. lez 1 25 COMBUSTIONE SPONTANEA OD AUTOCOMBUSTIONE Si deve parlare di autocombustione quando senza alcun apporto di energia dall'esterno, quali scintille, fiamma o contatto con corpo incandescente, una sostanza combustibile si accende a seguito di una reazione di ossidazione inizialmente lenta con successivo graduale e sensibile accumulo di calore. lez 1 26 Nel caso dell'autocombustione si avrà quindi inizialmente una lenta reazione di ossidazione, od un processo di fermentazione, con una certa produzione di calore, successivamente, dopo un periodo abbastanza lungo, che può essere di giorni o settimane, la temperatura della sostanza può crescere fino a raggiungere valori tali da originare un vero e proprio incendio. lez 1 27 Se però l'accensione spontanea è causata da una violenta reazione chimica esotermica con sviluppo di calore tale da provocare l'incendio della sostanza o delle sostanze presenti, è più esatto parlare di incendi provocati da reazioni pericolose e non da autocombustione. é il caso ad esempio del fosforo e di altri componenti del fosforo che esposti semplicemente all'aria s'incendiano spontaneamente. lez 1 28 lez 1 29 lez 1 30 CAMINO Il classico incendio di camino è quello causato dall'improvviso accendersi della fuliggine, costituita da particelle di carbonio che si depositano lungo le pareti della canna fumaria. lez 1 31 L'incendio di camino di per sé non è pericoloso, ma può provocare serie conseguenze in diversi casi quali: -la fuoriuscita dalla bocca del camino di faville, anche di notevoli dimensioni, che, trasportate dal vento, possono incendiare materiali combustibili od infiammabili posti anche ad una certa distanza; -il passaggio di gas caldi e talvolta velenosi attraverso eventuali cricche esistenti nella parete del camino, con rischio di asfissia o avvelenamento da ossido di carbonio e di incendio; -il surriscaldamento delle pareti del camino con rischio di incendio di materiali combustibili che si trovino addossati a dette pareti. lez 1 32 IL FULMINE Anche se in diminuzione, gli incendi causati dal fulmine non sono rari. buona norma quindi dotare gli edifici industriali ed i relativi impianti di particolari dispositivi contro le scariche atmosferiche. In alcuni casi poi ciò è espressamente imposto dal DPR 547 del 27 aprile 1955 : Art. 38- Devono essere protetti contro le scariche atmosferiche con mezzi idonei: a) gli edifici e gli impianti relativi alle aziende ed alle lavorazioni di cui all'articolo 36; b)i camini industriali, che, in relazione all'ubicazione ed all'altezza, possono costituire pericolo. lez 1 33 Inoltre è ancora in vigore l’Allegato D al regolamento per l'esecuzione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (regio decreto 6 maggio 1940 n.° 635, G.U. 26.6.1940, n° 149) nel quale sono contenute le norme per la protezione contro le scariche atmosferiche degli edifici e costruzioni in cui si lavorano, si manipolano o si conservano sostanze facilmente infiammabili e capaci di dar luogo ad esplosioni, oppure sostanze esplosive. lez 1 34 CEI 81-1 Protezione delle strutture contro i fulmini La Norma riguarda le modalità di progettazione, esecuzione, verifica e manutenzione dei sistemi di protezione contro i fulmini (LPS) che impiegano organi di captazione ad asta, a funi o a maglia e che sono installati per la protezione di strutture e di quanto (persone, cose, impianti) in esse contenuto o da esse coinvolto. Costituisce la base comune per la realizzazione di LPS nuovi e per la trasformazione radicale di LPS esistenti in strutture civili e industriali ordinarie. lez 1 35 Prescrizioni integrative (App.H) possono essere necessarie nel caso di strutture non ordinarie, quali: strutture di notevole altezza (>60 m); strutture pericolose per le zone adiacenti per possibili esplosioni o propagazioni d’incendio; strutture pericolose per l’ambiente per possibile rilascio di sostanze tossiche, radioattive, contaminanti o inquinanti; impianti ed apparecchiature particolarmente suscettibili alle sovratensioni; impianti sportivi (stadi, palasport, ecc.). lez 1 36 CAUSE ELETTRICHE Le principali cause d'incendi sono il corto circuito ed il surriscaldamento. Il contatto accidentale di parti in tensione con il corpo umano può inoltre dar luogo a scottature o shock. Per ridurre tali rischi quando non esistano altre specifiche norme di legge, gli impianti debbono essere eseguiti secondo le norme C.E.I., sia per quanto riguarda le modalità d'installazione che per i materiali impiegati. lez 1 37 IMPATTO AMBIENTALE DEGLI INCENDI Il costo di un incendio Ogni anno gli incendi causano la morte di migliaia di persone e danni per miliardi di Euro. Un incendio importante può addirittura significare il fallimento dell'impresa che lo ha subito. Ancora più grave il bilancio d'incendi che interessano edifici di carattere storico artistico in cui oltre alla distruzione dell'immobile si aggiunge quelle delle opere d'arte in esteso contenute. Nessuna assicurazione contro l'incendio può ripagare le opere d'arte distrutte e soprattutto le vite umane. lez 1 39 Gli incendi causano inoltre inquinamento dell'aria, con i fumi, del suolo, con i residui, della falde attraverso l'acqua usata per estinguere il fuoco. Questi tre elementi presentano forti concentrazioni di inquinanti altamente pericolosi come la diossina. lez 1 40 L'inquinamento di un incendio lez 1 41 Le emissioni degli incendi sono dannose localmente e portano al rilascio anche di grandi quantità di particolati altamente pericolosi per l’ambiente. Le particelle sono costituite di fuliggine, di catrame, di materiali incombusti e di residui inorganici. lez 1 42 Il disastro ambientale Una inadeguata protezione antincendio può permettere che un piccolo focolaio iniziale si porti ad un disastro. Quando si è incendiata la fabbrica Sandoz a Basilea, Svizzera, tonnellate di prodotti chimici pericolosi si sono riversati nel Reno. Questo oltre ad aver causato la moria di pesci , ha compromesso l'uso del fiume come fonte d'acqua potabile. I residui tossici sono un altro problema degl'incendi (senza contare gli alti costi di decontaminazione). lez 1 43 La pulizia del Reno dopo l'incendio nell'impianto chimico Sandoz. lez 1 44 lez 1 45 Nearly 5,000 Children and Seniors Injured or Killed in Residential Fires in June 16, 2005 United States WASHINGTON D.C. - Two new reports from the U.S. Fire Administration show that 2,500 children and 2,300 seniors were injured or killed in residential fires in the United States in 2002. Michael D. Brown, Under Secretary of the U.S. Department of Homeland Security for Emergency Preparedness and Response, and head of the Federal Emergency Management Agency (FEMA), today called the results "tragic." lez 1 46 "Fires in the home involving children and older adults are often preventable," said Under Secretary Brown. "Because children and older adults account for a substantial portion of the nation's fire deaths and injuries, it's important that we take steps to reduce this fire problem." lez 1 47 Fireworks Cause 23,200 Fires, $35 Million in Damage and Injure 9,300 June 23, 2005 WASHINGTON, D.C. - An estimated 23,200 fireworks fires in 2002 caused approximately $35 million in property loss and almost 60 percent of those fires occur during the month of July around the Independence Day holiday, according to a new report from the Department of Homeland Security's Federal Emergency Management Agency (FEMA). Children under age 15 suffered 45 percent of the 9,300 injuries from fireworks. Firecrackers, sparklers and bottle rockets are the leading contributors to these injuries. lez 1 48 APRICA - Incendio sett. 1991 lez 1 49 lez 1 50 lez 1 51 Le cause Tentativo di asciugare il pavimento bagnato del deposito con accensione del riscaldamento (con vapore) Surriscaldamento dei contenitori di AZDN (azodiisobutyronitrile-solido infiammabile-si decompone violentemente a circa 50°Cincompatibile con materiali ossidanti) e conseguente rottura dei fusti Contatto con sacchi di sodio persolfato (forati per prelevare campioni per cq) ed altri agenti ossidanti Ignizione-esplosione con rottura tetto-incendio esteso all’esterno lez 1 52 Le conseguenze 33 feriti 2000 residenti confinati o evacuati 12 milioni di danni alla compagnia (più altri costi indiretti: inquinamento, perdita clienti, ecc.) lez 1 53 lez 1 54 lez 1 55 lez 1 56