Informazioni sulla release del software di amministrazione VSE

Transcript

Informazioni sulla release del software di amministrazione VSE
Informazioni sulla release del software di
amministrazione VSE
*T2786-90025*
Codice prodotto HP: T2786-90025
Pubblicato: Settembre 2006
Edizione: 1.0
© Copyright 2006 Hewlett-Packard Development Company, L.P.
Avvisi legali
Software per computer confidenziale. Per il possesso, l’uso o la copia è necessaria una licenza da HP valida. In base a quanto previsto da FAR
12.211 e 12.212, il software per computer proprietario, la documentazione del software per computer ed i dati tecnici per gli articoli commerciali
sono dati in licenza al Governo degli Stati Uniti secondo la licenza commerciale standard del rivenditore.
Le informazioni qui contenute possono essere modificate senza preavviso. Le uniche garanzie per i prodotti ed i servizi HP sono stabilite nel certificato
di garanzia che accompagna questi prodotti e servizi. Nulla di quanto segue potrà essere interpretato come elemento costituente di garanzia
aggiuntiva. HP non sarà responsabile per errori tecnici o redazionali oppure per omissioni qui contenuti.
Riconoscimenti
HP-UX Release 10.20 e successive ed HP-UX Release 11.00 e successive (sia in configurazione da 32 bit sia in quella da 64 bit) in tutti i computer
HP 9000 sono prodotti a marchio Open Group UNIX 95.
UNIX è un marchio di fabbrica registrato di The Open Group.
Java è un marchio registrato negli Stati Uniti di Sun Microsystems, Inc.
Intel ed Itanium sono marchi di fabbrica registrati di Intel Corporation o di sue società controllate negli Stati Uniti e negli altri paesi.
Microsoft e Windows sono marchi registrati di Microsoft Corporation negli Stati Uniti.
Sommario
Informazioni su questo documento...................................................................7
Destinatari del documento........................................................................................................................7
Convenzioni tipografiche.........................................................................................................................7
Informazioni correlate..............................................................................................................................7
Cronologia della pubblicazione................................................................................................................8
HP incoraggia osservazioni da parte vostra................................................................................................8
1 Novità di questa release.............................................................................9
Nuove funzionalità di Integrity Virtual Machines 1.2 e 2.0...........................................................................9
Aggiornamenti in Global Workload Manager 2.5....................................................................................10
Correzione degli errori in gWLM 2.5.................................................................................................10
Nuove funzionalità di gWLM 2.5......................................................................................................10
2 Errata ed aggiunte alla documentazione.....................................................13
Disinstallazione del software di amministrazione VSE................................................................................13
Utilization Provider segue i processi di breve durata..................................................................................13
Compatibilità di Global Workload Manager Compatibility con Bastille e Firewall.........................................13
3 Considerazioni sulla sicurezza...................................................................15
4 Problemi noti e risoluzioni.........................................................................17
Installazione, disinstallazione e reinstallazione del software di amministrazione VSE......................................17
Il nome “All ...” non rappresenta una query in questo sistema................................................................17
La rimozione e la reinstallazione del software possono modificare gli ID dei carichi di lavoro....................18
Dati associati a un carico di lavoro errato dopo la reinstallazione..........................................................18
Problemi generali di comunicazione........................................................................................................18
Non sono disponibili i dati di utilizzo di un sistema specifico ...............................................................18
Non vi sono dati di utilizzo disponibili per tutti i sistemi in fusi orari specifici...........................................19
I misuratori di utilizzo visualizzano “Timed Out”..................................................................................19
Problemi generici di Virtualization Manager.............................................................................................19
I server Linux non sono visualizzati nella raccolta All Standalone Servers.................................................19
Visualizzazione non corretta dopo aver cambiato tipo di sistema...........................................................20
Il collegamento “View: SG_Cluster_Node” non funziona.......................................................................20
Problemi di memoria.............................................................................................................................20
Eccezione: java.lang.OutOfMemoryError: Out of swap space...............................................................20
Eccezione: java.lang.OutOfMemoryError: PermGen space....................................................................20
Problemi con gli strumenti di HP SIM.......................................................................................................21
Lo strumento VSE Management non è disponibile................................................................................21
Lo strumento VSE Management visualizza una pagina vuota.................................................................21
Problemi nella definizione dei carichi di lavoro.........................................................................................22
I nomi dei carichi di lavoro differiscono solamente per delle lettere maiuscole o minuscole........................22
Trasformare un carico di lavoro monitorato in carico di lavoro amministrato............................................22
Aggiornamento non riuscito dei carichi di lavoro.................................................................................22
Errore restituito quando si cerca di modificare il carico di lavoro............................................................22
Problemi con le nPartition.......................................................................................................................23
Più complessi con lo stesso nome.......................................................................................................23
Problemi con le macchine virtuali di HP Integrity.......................................................................................23
Modifiche alla configurazione di I/O non visualizzate in VM Manager..................................................23
Errore di autenticazione SSH quando si crea, modifica, elimina, avvia o arresta una macchina virtuale......23
Informazioni di rete o di archiviazione incomplete dalle macchine virtuali...............................................23
Tempi di risposta lenti nei sistemi che ospitano numerose macchine virtuali ad elevata attività....................23
Sommario
3
Le macchine virtuali non sono identificate correttamente........................................................................24
Una macchina virtuale eliminata dalla scheda VM Host Virtual Machines rimane selezionata....................24
Le versioni di Integrity VM, VM Provider e VMGuestLib devono essere compatibili....................................24
Informazioni sulla release aggiuntive di Capacity Advisor..........................................................................24
Conteggio doppio dei dati d'utilizzo..................................................................................................24
I dati impossibili non sono filtrati........................................................................................................25
Messaggi di avviso durante la raccolta iniziale dei dati da una macchina virtuale...................................25
HP SIM visualizza dati in fusi orari differenti........................................................................................25
L'orario predefinito di inizio e fine del rapporto non è sempre la mezzanotte...........................................25
Capcollect restituisce un messaggio di accesso non riuscito ad un'istanza di HP SIM................................25
Il salvataggio di file ZIP dei rapporti di Capacity Advisor può impedire a Internet Explorer di rispondere....26
Gli scenari possono modellare della configurazioni non supportate........................................................26
Possibile perdita di dati quando le macchine virtuali sono arrestate e riavviate........................................26
La creazione di un carico di lavoro sembra far sparire i dati.................................................................26
La creazione di carichi di lavoro può causare la scomparsa di un sistema da uno scenario.......................27
La pagina Move Workload calcola un totale diverso da quello di Scenario Editor....................................27
Profile Viewer non visualizza sempre l'intervallo di simulazione corretto..................................................27
Dati di rete di OVPA e dati di rete Capacity Advisor............................................................................27
Nota fuorviante nella pagina Move Workload.....................................................................................28
Il tentativo di riutilizzare il nome host restituisce “None” in System List.....................................................28
L'esecuzione di capcollect può non riuscire dopo l'aggiornamento di CMS dalla versione 11.11 alla
11.23............................................................................................................................................28
Informazioni sulla release aggiuntive di gWLM.........................................................................................29
Compatibilità con i controlli esterni di CPU / sistema...........................................................................29
Compatibilità con Temporary Instant Capacity.....................................................................................29
Compatibilità con HP Integrity Virtual Machines...................................................................................29
Compatibilità con PRM e con WLM...................................................................................................30
L'aggiornamento di domini di risorse condivise basati su partizioni richiede un nuovo rilevamento.............30
Installazione non riuscita dell'agente gWLM in Linux............................................................................31
Uso costante delle risorse di Temporary Instant Capacity.......................................................................31
Processore della cella locale e ambiente iCAP.....................................................................................31
L'amministrazione di nPartition con iCAP B.08.00 richiede un bilancio positivo TiCAP..............................31
Più domini di risorse condivise in un complesso sono autorizzati a usare TiCAP.......................................31
Amministrazione di partizioni virtuali annidate in una nPartition.............................................................32
Sovrascrittura del file gwlmcms.properties...........................................................................................32
La modifica della configurazione di un dominio di risorse condivise di grande dimensione richiede molto
tempo............................................................................................................................................32
Le nPartition non sono amministrabili anche se l'opzione è visualizzata..................................................32
L'installazione di una versione più recente dell'agente gWLM in un server di amministrazione centrale meno
recente rende il sistema inutilizzabile..................................................................................................32
L'eliminazione di carichi di lavoro può richiedere tempi relativamente lunghi...........................................32
Integrity VM impedisce la rilevazione di pset e dei gruppi FSS...............................................................33
È possibile aggiungere al dominio di risorse condivise soltanto i carichi di lavoro con carichi amministrati
correlati..........................................................................................................................................33
Impossibilità di rimuovere un carico di lavoro da un dominio di risorse condivise a partizioni annidate.......33
Dimensione non aggiornata di una nPartition se si utilizzano partizioni annidate.....................................33
Amministrazione di gruppi FSS nei sistemi con pset che limitano i gruppi FSS..........................................33
Il rilevamento non mostra le informazioni aggiornate delle macchine virtuali arrestate...............................33
Schede di rete multiple.....................................................................................................................33
Gli alias dei nomi host non sono supportati.........................................................................................34
Nomi host limitati a 64 caratteri........................................................................................................34
Impossibile realizzare un dominio di risorse condivise..........................................................................34
Errore durante il rilevamento dei compartimenti...................................................................................34
Configurazione non sincronizzata......................................................................................................35
Presenza di un blocco......................................................................................................................35
Dati cronologici mancanti o inattesi...................................................................................................35
Caricamento in corso dei dati in tempo reale......................................................................................35
Dati mancanti nel monitoraggio in tempo reale...................................................................................36
Campione mancante all'inizio o alla fine del rapporto di gwlmreport.....................................................36
4
Sommario
Impostando a zero il criterio per weight porta ad un'assegnazione sbilanciata........................................36
Un carico di lavoro con criteri fissi ottiene maggiori risorse di quelle richieste..........................................37
Criteri per il tasso di convergenza e OwnBorrow/Utilizzo.....................................................................37
Metriche personalizzate perdute nelle ripetizione della messa in attività..................................................37
Impossibile creare un nuovo thread nativo...........................................................................................37
Possono esserci più domini di risorse condivise basati su partizioni virtuali..............................................37
Impossibile mettere in attività il dominio di risorse condivise..................................................................38
È possibile mettere in attività solamente un dominio di risorse condivise..................................................38
Blocco anomalo di un'applicazione in un gruppo FSS..........................................................................38
Script non collocati nei carichi di lavoro corretti...................................................................................38
Processi spostati al pset o gruppo FSS predefinito.................................................................................38
È ignorata la collocazione dei processi utilizzando psrset.....................................................................39
Impossibile rimuovere i gruppi FSS abbandonati..................................................................................39
Impossibile rimuovere il carico di lavoro predefinito (OTHER).................................................................40
Dimensioni/assegnazioni inferiori ai valori minimi dei criteri per le macchine virtuali...............................40
Dimensione corrente negativa di NONVM..........................................................................................40
L'interruzione dell'amministrazione di una macchina virtuale avviata lascia il dominio di risorse condivise
non in attività..................................................................................................................................40
Lo strumento per le comunicazioni protette di gWLM non funziona nei sistemi Red Hat Linux.....................40
Estensioni dei file di log diverse da .log.0, .log.1 e .log.2.....................................................................41
Informazioni sulla release aggiuntive di Partition Manager.........................................................................41
Partition Manager A.2.02.01 (Release per HP Virtual Server Environment) ..............................................41
Sommario
5
6
Informazioni su questo documento
Questo documento è valido per la release A.02.50.00 del software di amministrazione VSE. Lo scopo
principale del presente documento è quello di comunicare le informazioni disponibili da quando il prodotto
e la documentazione sono stati bloccati prima della release.
Destinatari del documento
Questo documento è destinato agli amministratori di sistema VSE, amministratori di applicazioni per VSE,
addetti alla pianificazione della capacità ed altri tecnici professionisti che partecipano all'amministrazione,
alla pianificazione ed alle operazioni di un centro dati. Si presume la conoscenza dei concetti e delle
procedure dell'amministrazione di sistemi HP-UX. Questo documento non spiega i concetti e la terminologia
utilizzati in Virtual Server Environment e nel software di amministrazione VSE. Per una panoramica di questi
concetti e la terminologia, consultare Guida rapida al software d’amministrazione VSE.
Convenzioni tipografiche
Questo documento osserva le seguenti convenzioni tipografiche.
Titolo del manuale
Titolo collegato
http://www.hp.com
Comando
dati utente
output del
computer
Invio
termine
variabile
valore
find(1)
Titolo del manuale o di altro documento.
Titolo che è un collegamento ad un manuale o di altro documento.
Indirizzo di un sito Web che è un collegamento a quel sito.
Nome del comando o espressione del comando qualificata.
Comandi ed altro testo digitato dall’utente.
Testo visualizzato dal computer.
Nome di un tasto della tastiera. Notare che Invio ed Enter si riferiscono entrambi
allo stesso tasto. Una sequenza come Ctrl+A indica che è necessario tenere premuto
il tasto Ctrl contemporaneamente alla pressione di quello A.
Definizione dell'uso di una parola o un’espressione importante.
Nome di una variabile ambientale, ad esempio PATH oppure errno.
Valore che è possibile sostituire in un comando o funzione, oppure informazioni in
una schermata che rappresentano vari valori possibili.
Manpage di HP-UX. In questo esempio, “find” è il nome della manpage e “1” è la
sua sezione.
Informazioni correlate
HP potrebbe aver pubblicato una versione più recente di questo documento. È possibile scaricare la versione
più recente dal sito Web seguente:
http://docs.hp.com/
Dallo stesso sito è anche possibile scaricare la seguente documentazione correlata:
•
Guida rapida al software d’amministrazione VSE
•
Guida di installazione ed aggiornamento del software di amministrazione VSE
•
Guida introduttiva a HP Integrity Essentials Global Workload Manager
•
Manuale per l'amministrazione di HP Integrity Essentials Global Workload Manager
•
Manuale per l'utente di HP Integrity Essentials Capacity Advisor
•
Guida introduttiva a HP Integrity Virtual Machines Manager
•
Installazione, configurazione ed amministrazione di HP Integrity Virtual Machines
•
Informazioni sulla release di HP Integrity Virtual Machines
Destinatari del documento
7
Cronologia della pubblicazione
Codice prodotto
Sistemi operativi supportati
Edizione
Data di pubblicazione
T2786-90025
Server di amministrazione centrale:
HP-UX 11i v1 dicembre 2004 o successiva
HP-UX 11i v2 settembre 2004 o successiva
Sistemi amministrati:
HP-UX 11i v1, HP-UX 11i v2
Microsoft® Windows® Server 2003 Enterprise Edition
Microsoft® Windows® Server 2003 Datacenter Edition
Red Hat Enterprise Linux 4 update 2 o successiva per
Intel® Itanium®.
SUSE Linux Enterprise Server 9 Service Pack 2 o
successiva per Intel Itanium.
1.0
Settembre 2006
HP incoraggia osservazioni da parte vostra
I vostri commenti e suggerimenti sulle funzionalità dei prodotti saranno utili nello sviluppo delle versioni
future del software d'amministrazione per l'ambiente di server virtuali. Per inviare le proprie osservazioni
direttamente al gruppo di sviluppo del software di amministrazione VSE, utilizzare il seguente indirizzo
e-mail: [email protected].
NOTA:
HP non è in grado di offrire assistenza per i prodotti tramite questo indirizzo e-mail. Per ottenere
assistenza, contattare il proprio rappresentante commerciale HP, il proprio rappresentante per i servizi HP,
oppure il proprio rivenditore autorizzato HP. Per maggiori informazioni sui servizi d'assistenza, visitare il
sito Web di assistenza, all'indirizzo http://welcome.hp.com/country/it/it/support.html.
Per altre vie di contatto con HP visitare il sito Web Contact HP, all'indirizzo, http://welcome.hp.com/
country/us/en/wwcontact_us.html.
8
Informazioni su questo documento
1 Novità di questa release
La versione A.02.00.50 del software di amministrazione VSE aggiunge diverse nuove funzionalità e capacità
a quelle della versione A.02.00.00 (rilasciata nel marzo 2006):
•
Supporto per sistemi amministrati indipendenti e basati su nPartition che eseguono Linux nei server HP
Integrity (tutti i prodotti)
•
Supporto per sistemi amministrati indipendenti e basati su nPartition che eseguono Microsoft® Windows®
nei server HP 9000 e HP Integrity (tutti i prodotti escluso Global Workload Manager)
•
Partition Manager supporta le capacità di hyperthreading dei processori dual-core Intel® Itanium® 2
nei sistemi amministrati che eseguono Microsoft Windows o Linux (tutti i prodotti escluso Global
Workload Manager)
•
Supporto delle macchine virtuali che eseguono Microsoft Windows (con installazione separata di HP
Integrity Virtual Machines versione A.02.00)
•
Supporto della nuova interfaccia utente grafica di HP Integrity Virtual Machines:
•
Modifiche del numero di CPU, della memoria e dell'attributo autostart nelle macchine virtuali
esistenti
•
Visualizzazione migliorata e più complete informazioni sui dispositivi di archiviazione e di rete
•
Convalida dei certificati per le connessioni WBEM alle macchine virtuali
•
Abilitazione preventiva del supporto di altre nuove funzionalità nella versione A.02.00 di HP
Integrity Virtual Machines (consultare “Nuove funzionalità di Integrity Virtual Machines 1.2 e 2.0”)
NOTA:
HP Integrity Virtual Machines versione A.02.00 non è compreso nel software di
amministrazione VSE. Deve essere installato separatamente.
•
•
Nuove funzionalità di Integrity Essentials Capacity Advisor:
•
Eliminazione di un carico di lavoro
•
Annullamento delle modifiche ai carichi di lavoro
•
Uso dei dati esistenti dei carichi di lavoro quando si creano nuovi carichi di lavoro “ipotetici”
Nuove funzionalità di Integrity Essentials Global Workload Manager:
•
Per i dettagli, vedere “Aggiornamenti in Global Workload Manager 2.5”.
•
Numerose correzioni di errori e diversi migliorie all'affidabilità
•
Miglioramento delle caratteristiche di usabilità, che comprendono:
•
•
Nuovi misuratori dell'utilizzo di risorse quando si spostano carichi di lavoro e macchine virtuali
•
La velocità di trasferimento dati di rete ora è visualizzata in Mb/s (106 bit al secondo) e la
velocità di trasferimento dei dischi è ora visualizzata in MB/s (106 byte al secondo), per rispettare
le convenzioni vigenti a livello industriale
Documentazione del prodotto migliorata:
•
Nuova Guida di installazione ed aggiornamento del software di amministrazione VSE
•
Nuova Manuale per l'utente di HP Integrity Essentials Capacity Advisor
•
Miglioramento della guida in linea, che copre tutti i prodotti del software di amministrazione VSE
Nuove funzionalità di Integrity Virtual Machines 1.2 e 2.0
Questa release del software di amministrazione VSE sfrutta le nuove caratteristiche delle versioni 1.2 e 2.0
di Integrity Virtual Machines. Per i dettagli, consultare Tabella 1-1, “Sommario delle nuove funzionalità di
Integrity VM”.
Nuove funzionalità di Integrity Virtual Machines 1.2 e 2.0
9
IMPORTANTE: L'amministrazione di macchine virtuali con gWLM versione A.02.50.00 richiede la versione
2.0 di HP Integrity VM. Per maggiori informazioni, consultare “Compatibilità con HP Integrity Virtual
Machines” (pagina 29)
Tabella 1-1 Sommario delle nuove funzionalità di Integrity VM
Funzionalità
Supportate da Integrity VM 1.2? Supportate da Integrity VM 2.0?
Supporto del sistema operativo guest Windows
No
Sì
Migliori capacità di stampa
Sì
Sì
Visualizzazione della dimensione dei dispositivi di archiviazione
durante la configurazione di una nuova macchina virtuale
Sì
Sì
Possibilità di visualizzare, durante la configurazione di una nuova Sì
macchina virtuale, quali altre macchine virtuali sono state
configurate in modo da utilizzare un dispositivo di archiviazione
o di rete
Sì
Possibilità di selezionare durante la creazione di una nuova
macchina virtuale i file di backup esistenti come opzioni di
archiviazione
Sì
Sì
Supporto per nastri Pass-thru, Autochanger, masterizzatori
CD/DVD
No
Sì
Convalida dei certificati WBEM
Sì
Sì
Lo stato delle macchine virtuali comprende maggiori informazioni Sì
Sì
Ordinamento delle tabelle delle schermate principali, selezionando Sì
la colonna da ordinare (ordine ascendente o discendente)
Sì
Nuove voci di menu:
Sì
Sì
Supporto di guest distribuiti e di Serviceguard
No
Sì
La scheda General visualizza il campo External Managers
Sì (gWLM)
Sì (gWLM e Serviceguard
Manager)
Supporto VLAN
No
Sì
Modify processor count
Modify memory
Modify hardware autostart mode
Aggiornamenti in Global Workload Manager 2.5
Questa sezione presenta maggiori informazioni sulla correzione degli errori e sulle nuove funzionalità della
versione A.02.50.00 di gWLM.
Correzione degli errori in gWLM 2.5
Messaggi degli eventi di gWLM - Nome del sistema corretto:
In precedenza, il nome del sistema
visualizzato nella pagina Uncleared Events era sempre il nome host del server di amministrazione centrale.
Il problema è stato risolto in modo che nel campo System Name sia visualizzato il nome host corretto per
l'evento generato, se l'host è riconosciuto da Systems Insight Manager (SIM).
Nuove funzionalità di gWLM 2.5
La versione A.02.50.00 di Global Workload Manager comprende le seguenti nuove funzionalità:
10
•
Supporto dei nodi amministrati Linux
•
Supporto della versione 2.0 di HP Integrity Virtual Machines, esteso alle macchine virtuali che eseguono
Microsoft Windows
Novità di questa release
IMPORTANTE:
L'amministrazione di macchine virtuali con gWLM versione A.02.50.00 richiede la
versione 2.0 di HP Integrity VM. Per maggiori informazioni, consultare “Compatibilità con HP Integrity
Virtual Machines” (pagina 29)
•
Partizioni annidate:
È possibile amministrare carichi di lavoro basati su compartimenti diversi
all'interno di un unico dominio di risorse condivise. Unendo i carichi di lavoro in questo modo, gWLM
offre la flessibilità di dividere il proprio complesso in diversi modi, garantendo sempre l'assegnazione
di risorse CPU dove esse sono più necessarie.
NOTA:
Quando si utilizzano partizioni annidate e si amministrano partizioni virtuali all'interno di
una nPartition, è necessario amministrare tutte le partizioni virtuali della nPartition. Tuttavia, è possibile
utilizzare dei criteri fissi per le partizioni virtuali che richiedono assegnazioni CPU statiche.
Per maggiori informazioni sulle partizioni annidate, consultare la guida in linea di gWLM e gwlm(1M).
Per facilità d'uso nella configurazione delle partizioni annidate, HP consiglia di usare l'interfaccia
gWLM di SIM invece che l'interfaccia a riga dei comandi.
•
Diversi intervalli predefiniti secondo ciò che è amministrato:
Normalmente, l'intervallo di assegnazione
delle risorse predefinito di gWLM è di 15 secondi. Tuttavia, nel caso si amministrino nPartition o
partizioni virtuali, potrebbero essere necessari intervalli più lunghi. Global Workload Manager ora
esegue la stima di un intervallo maggiore e utilizza il valore stimato di lunghezza dell'intervallo in
luogo del valore predefinito. Questo valore stimato non è però necessariamente quello migliore:
potrebbe essere necessario modificarlo manualmente, secondo le indicazioni della guida in linea di
gWLM e di gwlmxml(4).
•
Nuovo comando: gwlmreport config:
Il comando gwlmreport config genera un rapporto che
presenta la cronologia delle modifiche alla configurazione. Per maggiori informazioni, consultare
gwlmreport(1M).
•
Modifiche al comando gwlm:
•
Nuova opzione: gwlm license --host
Abilita il controllo delle informazioni sulle licenze soltanto negli host specificati.
•
Nuova opzione: gwlm history --purge
Rimuove dal database tutti i dati cronologici e di configurazione precedenti al numero di giorni
specificato.
•
Nuova opzione: gwlm monitor --nested
Abilita il monitoraggio delle partizioni annidate nel dominio di risorse condivise specificato.
•
Opzione obsoleta: gwlm manage --id
Non è più necessaria.
•
Nuovi sottocomandi:
•
gwlm agentinfo
Visualizza l'host di un agente, la versione di gWLM, il dominio di risorse condivise e il server
di amministrazione centrale.
•
gwlm reset
Ripristina la configurazione dell'host specificato, in modo che sia possibile amministrare
nuovamente l'host in un dominio di risorse condivise.
Per ulteriori informazioni, consultare gwlm(1M).
•
Distribuzione automatizzata dei certificati di protezione:
Ora è possibile abilitare le connessioni
protette gWLM scegliendo Configure ⇒ Configure VSE Agents ⇒ Secure gWLM Communications
nella barra del menu di SIM.
Aggiornamenti in Global Workload Manager 2.5
11
•
Ora il tasso di convergenza è applicabile ai criteri OwnBorrow e di utilizzo:
Il valore del tasso di
convergenza specificabile facoltativamente quando si definisce un criterio, in precedenza aveva effetto
solo sui criteri personalizzati. Ora ha effetto anche sui criteri OwnBorrow e di utilizzo.
•
Trattamento delle risorse di Temporary Instant Capacity (TiCAP):
In precedenza, se era consumata
Temporary Instant Capacity mentre un dominio di risorse condivise era messo in attività, rimesso in
attività o modificato (mentre era in attività), gWLM continuava ad utilizzare le CPU, anche quando
esse non erano più richieste. Ora, con gWLM A.02.50.00, TiCAP è consumata soltanto nella misura
necessaria a soddisfare i criteri del dominio di risorse condivise. Perciò, è importante assicurarsi che
sia possibile soddisfare i propri valori di proprietà e quelli minimi dei criteri senza richiedere l'attivazione
di TiCAP.
•
Dimensione e numero dei file configurabili dall'utente:
Nel file /etc/opt/gwlm/conf/
gwlmcms.properties, per configurare la dimensione del file di log e il numero dei file di log usare
le proprietà mostrate nell'esempio seguente:
com.hp.gwlm.util.Log.logFileSize = 20
com.hp.gwlm.util.Log.logNFiles = 3
Per maggiori informazioni, consultare il file gwlmcms.properties.
•
12
La modalità consultiva non è più disponibile per gli insiemi di processori (pset) e i gruppi FSS:
Il
server di amministrazione centrale di gWLM A.02.50.00 non supporta la modalità consultiva per gli
insiemi di processori (pset) e i gruppi FSS. Una volta eseguito l'aggiornamento a questa versione del
server di amministrazione centrale, non sarà più possibile rimettere in attività i domini di risorse condivisi
che utilizzavano la modalità consultiva per i pset o i gruppi FSS.
Novità di questa release
2 Errata ed aggiunte alla documentazione
Quelle seguenti sono correzioni ed aggiunte recenti alla documentazione del software di amministrazione
VSE.
Disinstallazione del software di amministrazione VSE
La Guida di installazione ed aggiornamento del software di amministrazione VSE descrive il processo di
disinstallazione del software di amministrazione VSE. Prima di seguire la procedura, HP consiglia di eseguire
il backup del database del software di amministrazione VSE. Nel caso si decida in seguito di reinstallare
il software, sarà così possibile ripristinare il database utilizzando questo backup. Questo eviterà potenziali
incoerenze fra le informazioni sul carico di lavoro nel server di amministrazione centrale e nei sistemi
amministrati.
Utilization Provider segue i processi di breve durata
La guida in linea di Virtualization Manager per la creazione e la modifica dei carichi di lavoro monitorati
afferma che i processi di durata inferiore a 5 minuti non sono individuati da Utilization Provider, perciò il
loro utilizzo di risorse CPU non sarà registrato nella definizione del carico di lavoro. In questa release,
questo comportamento è leggermente cambiato. La seguente descrizione è più precisa.
Utilization Provider raccoglie dati da qualunque processo esistente al momento della raccolta. Tuttavia, le
conseguenze di un processo che inizia a metà di un periodo di campionamento della durata di 5 minuti
sono sottostimate. Questo si verifica perché i dati sono accumulati per meno di 5 minuti, ma Utilization
Provider presume che il processo sia durato per tutti i 5 minuti del periodo di campionamento. In effetti, i
dati relativi a processi inferiori ai 5 minuti sono distribuiti uniformemente sull'arco degli interi 5 minuti.
Compatibilità di Global Workload Manager Compatibility con Bastille e
Firewall
La guida in linea di “Network Firewalls” descrive le modalità di configurazione di HP-UX Bastille per l'uso
con il software di amministrazione VSE. La guida non contiene le seguenti informazioni relative all'uso di
gWLM con HP-UX Bastille.
Per impostazione predefinita, gWLM utilizza le porte 9617 e 9618. Se la propria rete o i sistemi amministrati
utilizzano un firewall, oppure si utilizza il prodotto HP-UX Bastille nei sistemi amministrati, è probabile che
le comunicazioni tramite queste porte siano bloccate.
Per utilizzare gWLM nel proprio ambiente, consentire l'utilizzo delle porte 9617 e 9618, oppure di altre
porte da aprire per le connessioni in ingresso. Nel caso si utilizzino porte diverse da quelle 9617 e 9618,
accertarsi di riavviare gwlmagent e gwlmcmsd in modo che siano in ascolto nelle nuove porte in ogni
sistema.
Per maggiori informazioni, consultare la sezione “Porte di comunicazione” della Manuale per
l'amministrazione di HP Integrity Essentials Global Workload Manager. Nel caso si utilizzi gWLM attraverso
Systems Insight Manager, è inoltre necessario arrestare e riavviare SIM eseguendo i comandi seguenti:
# /opt/mx/bin/mxstop
# /opt/mx/bin/mxstart
Disinstallazione del software di amministrazione VSE
13
14
3 Considerazioni sulla sicurezza
Questo capitolo illustra i problemi di sicurezza da avere presenti quando si configura e si utilizza il software
di amministrazione VSE:
•
Per migliorare la protezione del sistema, HP fornisce il prodotto HP-UX Bastille, disponibile gratuitamente
dal sito http://software.hp.com. La sezione “Network Firewalls” della guida in linea descrive
le modalità di configurazione di HP-UX Bastille per l'uso con il software di amministrazione VSE.
Consultare anche “Compatibilità di Global Workload Manager Compatibility con Bastille e Firewall”
(pagina 13).
•
È possibile proteggere le comunicazioni di gWLM, come spiegato in gwlmsslconfig(1M).
•
HP Systems Insight Manager consente la creazione di ruoli utente con differenti livelli di autorizzazioni.
Per ulteriori informazioni, consultare la documentazione di HP SIM.
Per informazioni sulle autorizzazioni necessarie a eseguire il software di amministrazione VSE, consultare
la sezione “Configurazione delle autorizzazioni degli utenti” nella Guida rapida al software
d’amministrazione VSE. Queste istruzioni sono inoltre reperibili nella sezione “User Authorizations”
della guida in linea.
15
16
4 Problemi noti e risoluzioni
Questo capitolo descrive i problemi noti di questa release e le azioni consigliate per risolverli. Nel caso si
riscontrino altri problemi con il software, consultare la guida in linea del software di amministrazione VSE,
con particolare attenzione alla sezione Troubleshooting.
Installazione, disinstallazione e reinstallazione del software di
amministrazione VSE
Il nome “All ...” non rappresenta una query in questo sistema
Durante l'installazione del software di amministrazione VSE, per le raccolte HP SIM predefinite in All VSE
Resources, il comando vseinitconfig imposta come predefinita la visualizzazione “vse”. Nel caso
che in precedenza una qualunque di queste raccolte integrate sia stata rimossa dalla configurazione di HP
SIM, il comando vseinitconfig non avrà successo e restituirà dei messaggi di errore simili al seguente:
ERROR: The following command failed with return value '255'
and output below:
/opt/mx/bin/mxcollection -m mem -f
/opt/vse/tools/tovseview.xml
The name "All nPartition Servers" does
not represent a query in this system.
...
Soluzione:
Usare la procedura seguente per ripristinare tutte le raccolte integrate di All VSE Resources
e provare a usare nuovamente il comando vseinitconfig. In futuro, non rimuovere le raccolte integrate
di All VSE Resources.
1.
Ottenere le definizioni di query corrette per queste raccolte da un altro server di amministrazione
centrale, eseguendo il comando seguente:
# mxquery -lf >/tmp/queries.xml
Il file risultante, /tmp/queries.xml, contiene tutte le definizioni di query di HP SIM. Le query richieste
dal software di amministrazione VSE sono quelle che hanno l'attributo seguente:
category-name="HPVSE"
2.
3.
Modificare il file /tmp/queries.xml per rimuovere tutte le definizioni di query che non comprendono
l'attributo category-name="HPVSE". Ogni definizione di query inizia con <query id=...> e
termina con </query>. Cancellare l'intera definizione di query. Per maggiori informazioni sul formato
di questo file, consultare mxquery(4).
Il proprio file /tmp/queries.xml ora comprende tutte le query - e solo quelle - pertinenti a All VSE
Resources. Per ricreare le raccolte, prima di poter importare questo file nel server di amministrazione
centrale dove si sta installando il software di amministrazione VSE, è necessario assicurarsi che nessuna
di queste query vi sia già presente.
Copiare il file /tmp/queries.xml nel server di amministrazione centrale dove si sta installando il
software di amministrazione VSE.
4.
Eseguire l'accesso al server di amministrazione centrale dove si sta installando il software di
amministrazione VSE ed eliminare tutte le raccolte eventualmente ancora esistenti in All VSE Resources.
Eliminare queste raccolte utilizzando la procedura seguente.
NOTA:
Se si desidera, è possibile eliminare queste query dalla riga dei comandi con il comando
mxquery -r. Per maggiori dettagli, consultare mxquery(1M).
a.
Nel lato sinistro della console di HP SIM, nella sezione Systems and Events fare clic su
Customize....
Installazione, disinstallazione e reinstallazione del software di amministrazione VSE
17
b.
c.
5.
Espandere la raccolta All VSE Resources per visualizzare le sue raccolte.
Selezionare ogni raccolta in All VSE Resources e fare clic su Delete.
Importare il file modificato /tmp/queries.xml per ricreare le raccolte VSE corrette, eseguendo il
seguente comando nel server di amministrazione centrale:
# mxquery -a -f /tmp/queries.xml
6.
Eseguire nuovamente il comando vseinitconfig.
La rimozione e la reinstallazione del software possono modificare gli ID dei carichi
di lavoro
Rimuovendo e reinstallando il prodotto VSE saranno eliminate dal server di amministrazione centrale tutte
le informazioni dei carichi di lavoro sui sistemi amministrati. Di conseguenza, nei sistemi amministrati le
informazioni dei carichi di lavoro non saranno coerenti con quelle del server di amministrazione centrale.
Soluzione:
Solitamente, questo problema può essere risolto scegliendo Tools ⇒ Update System
Workloads, come descritto nella sezione Update System Workloads della guida di Virtualization Manager.
Facendo ciò, saranno rimosse dai sistemi amministrati le informazioni dei carichi di lavoro monitorati che
non sono più definiti nel server di amministrazione centrale e saranno sincronizzati gli ID dei carichi di
lavoro dell'intero sistema operativo e del carico di lavoro nome_host.OTHER.
Tuttavia, nel caso siano valide tutte le condizioni seguenti, le definizioni dei carichi di lavoro del server di
amministrazione centrale e dei sistemi amministrati potrebbero essere ancora incoerenti anche dopo aver
eseguito Update System Workloads.
•
Sono stati creati nuovi carichi di lavoro monitorati dopo la reinstallazione del software e prima
dell'esecuzione di Update System Workloads.
•
Uno dei nuovi carichi di lavoro ha lo stesso nome di un carico di lavoro noto al sistema amministrato
prima della reinstallazione del software nel server di amministrazione centrale.
In questo caso, gli ID dei carichi di lavoro noti in precedenza al sistema amministrato non saranno aggiornati
con Update System Workloads. Queste definizioni dei carichi di lavoro devono essere eliminate e create
nuovamente.
Per evitare questo problema, prima di rimuovere il software di amministrazione VSE, eseguire il backup del
database VSE e ripristinarlo dopo la reinstallazione. Per informazioni su come eseguire il backup del
database del software di amministrazione VSE, consultare vseinitconfig(1M).
Dati associati a un carico di lavoro errato dopo la reinstallazione
La rimozione e la reinstallazione del software di amministrazione VSE non eliminano i dati raccolti dai
sistemi amministrati. Creando i nuovi carichi di lavoro, questi potrebbero riutilizzare gli ID di alcuni dei
vecchi carichi di lavoro. In questo caso, i dati archiviati nei nodi amministrati utilizzando i vecchi ID dei
carichi di lavoro potrebbero essere raccolti ed associati con un nuovo carico di lavoro che ha il medesimo
ID.
Soluzione:
Per correggere questo problema dopo che si è verificato, utilizzare l'editor dei profili di
Capacity Advisor per contrassegnare come non validi i dati precedenti alla reinstallazione.
Per evitare questo problema in futuro, prima di rimuovere il software di amministrazione VSE, eseguire il
backup del database VSE e ripristinarlo dopo la reinstallazione. Per informazioni su come eseguire il backup
del database del software di amministrazione VSE, consultare vseinitconfig(1M).
Problemi generali di comunicazione
Non sono disponibili i dati di utilizzo di un sistema specifico
Nel caso non sia possibile visualizzare i dati di utilizzo in Virtualization Manager o in VM Manager,
accertarsi che Utilization Provider sia in esecuzione nel sistema amministrato. Nei sistemi amministrati HP-UX
e Linux, accertarsi che il processo utild sia in esecuzione. Nei sistemi amministrati Windows, accertarsi
che il servizio HP WMI UtilProvider (UPService) sia in esecuzione.
18
Problemi noti e risoluzioni
Non vi sono dati di utilizzo disponibili per tutti i sistemi in fusi orari specifici
La versione di Utilization Provider contenuta inizialmente nel software di amministrazione VSE (A.01.02) e
nelle versioni precedenti contiene un errore, che non consente di avere a disposizione i dati di utilizzo dei
sistemi situati in fusi orari che osservano l'ora legale al 1° gennaio. L'errore non dipende dalla data e
dall'ora correnti utilizzate. I sintomi di questo problema sono i seguenti:
•
Virtualization Manager visualizza “No Data” per tutti i sistemi situati nel fuso orario interessato
•
Se si tenta di raccogliere dati dai sistemi situati nei fusi orari interessati - usando sia il comando
capcollect sia l'interfaccia utente di Capacity Advisor - saranno visualizzati messaggi di “file
danneggiato”
Il problema riguarda i sistemi amministrati situati nei fusi orari seguenti:
CST-9:30CDT
EST-10EDT
NZST-12NZDT
EST-10EDT#Tasmania
EST-10EDT#NSW
EST-10EDT#VIC
Inoltre, è interessato al problema qualunque sistema in cui il file /usr/lib/tztab sia stato modificato in
modo tale che il sistema rispetti l'ora legale al 1° gennaio (ad esempio, i sistemi situati in Brasile).
Soluzione:
Installare la versione più recente di Utilization Provider, seguendo la procedura di installazione
dell'agente software descritta in Guida di installazione ed aggiornamento del software di amministrazione
VSE. Consultare la sezione intitolata “Installazione degli agenti software VSE nei sistemi amministrati”.
I misuratori di utilizzo visualizzano “Timed Out”
Il timeout dei misuratori d'utilizzo può anche verificarsi con reti o sistemi lenti che non sono in grado di
soddisfare in modo continuo le richieste di dati WBEM entro 10 secondi. In questo caso, i misuratori di
utilizzo visualizzeranno “timed out”.
Soluzione:
Modificare il file /etc/opt/vse/vseprefs.props nel server di amministrazione centrale.
Individuare il valore della proprietàUTILIZATION_METER_TIMEOUT . Il valore predefinito è 10. Questo
è il numero di secondi di attesa di Virtualization Manager per la risposta WBEM da un sistema amministrato.
Se necessario, aumentare questo valore.
Problemi generici di Virtualization Manager
I server Linux non sono visualizzati nella raccolta All Standalone Servers
Nel caso si stia utilizzando la versione C.05.00.01.00.xx di HP SIM, i propri server HP Integrity che
eseguono Linux potrebbero non essere visualizzati nella raccolta All Standalone Servers (un sottoinsieme di
All VSE Resources).
Questo problema non si verifica con la versione C.05.00.02.00.xx e successive di HP SIM.
Soluzione:
Usare la procedura seguente per modificare la definizione della raccolta All Standalone
Servers, in modo che comprenda tutti i sistemi il cui nome del prodotto contiene la stringa “server”.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Fare accesso a HP SIM in come utente con tutti i diritti di configurazione.
Nell'elenco Systems and Events di SIM, nell'area di navigazione di sinistra, fare clic su Customize....
Sarà visualizzata la pagina Customize Collections.
Nell'elenco Show, scegliere Systems. Saranno visualizzati tutti i sistemi disponibili.
Espandere la raccolta All VSE Resources per visualizzare la raccolta All Standalone Servers.
Selezionare la raccolta All Standalone Servers e fare clic su Edit. Sarà visualizzata la sezione Edit
Collection.
Fare clic su Add per aggiungere una nuova riga di criterio di sistema.
Scegliere i campi seguenti per la nuova riga:
product name
contains
server
Problemi generici di Virtualization Manager
19
8.
Fare clic su Save per salvare la definizione aggiornata della raccolta.
Visualizzazione non corretta dopo aver cambiato tipo di sistema
Se un sistema è stato rilevato da HP Systems Insight Manager (SIM) come un dato tipo di sistema, ad esempio
una nPartition, che in seguito è stato trasformato in un altro tipo, ad esempio una partizione virtuale, SIM
e Virtualization Manager non visualizzeranno correttamente le relazioni del sistema.
Soluzione:
Eliminare il sistema da HP SIM ed aggiungerlo nuovamente.
Il collegamento “View: SG_Cluster_Node” non funziona
Un sistema membro di un cluster HP Serviceguard è visualizzato da Virtualization Manager con un
collegamento nella forma View: SG_Cluster_Node. Questo collegamento visualizza il sistema usando
l'applicazione facoltativa Serviceguard Manager. Nel caso non sia stato installato Serviceguard Manager
versione A.05.00 o successiva, facendo clic su questo collegamento sarà visualizzato un errore HTTP.
Soluzione:
Installare Serviceguard Manager versione A.05.00 dal bundle B8325BA usando il comando
swinstall.
Problemi di memoria
Eccezione: java.lang.OutOfMemoryError: Out of swap space
Nel caso si incontrassero eccezioni Java™ relative alla dimensione dello scambio, potrebbe essere necessario
modificare i parametri sintonizzabili del kernel.
Soluzione:
1.
2.
Usare la procedura seguente per determinare quali parametri modificare:
Cercare nel file di log di HP SIM, /var/opt/mx/logs/initconfig.log, eventuali errori che
potrebbero essere stati restituiti durante l'esecuzione del comando mxinitconfig. Nel caso in cui il
file di log contenga avvisi sulle impostazioni dei parametri sintonizzabili del kernel, modificarli seguendo
le indicazioni contenute nel file.
Diminuire il valore di maxssiz. Questo parametro controlla la dimensione massima dello stack. Nel
caso in cui il suo valore sia troppo grande, HP SIM potrebbe esaurire la memoria dinamica.
NOTA:
Nella versione 5.00.01.00 di HP SIM e in quelle precedenti, il comando mxinitconfig
non controllo se il parametro maxssiz è troppo grande.
3.
Controllare se HP SIM sta raggiungendo il limite dello spazio di scambio eseguendo il comando seguente
nel server di amministrazione centrale mentre HP SIM è in esecuzione:
# swapinfo -tam
4.
Assicurarsi che il valore di ulimit -d non sia più restrittivo di quello del parametro del kernel maxdsiz.
Eccezione: java.lang.OutOfMemoryError: PermGen space
In alcune circostanze, Java Run-Time Environment (JRE) nel server di amministrazione centrale può esaurire
lo spazio della memoria a generazione permanente (memoria PermGen). I sintomi di questo problema sono
i seguenti:
•
Si verifica un'eccezione Java, che visualizza il messaggio seguente:
Runtime Error in generating [un oggetto dello schermo]
Exception: java.lang.OutOfMemoryError: PermGen space.
Cause: null.
Message: PermGen space.
•
20
Non sarà possibile eseguire l'accesso al portale Web HP SIM, oppure contattarlo, e nel file di log
/var/opt/mx/logs/mxdomainmgr.id_processo.out (dove id_processo è l'identificativo
del processo mxdomainmgr attualmente in esecuzione) sarà presente il messaggio di errore mostrato
sopra.
Problemi noti e risoluzioni
Questa eccezione si verificherà con maggior probabilità durante l'esecuzione delle pagine Java Servlet
(JSP).
Soluzione:
1.
Usare la procedura seguente per risolvere il problema.
Controllare che sia in esecuzione la versione C.05.00.02.00.08 o successiva di HP SIM. In caso
contrario, per modificare la configurazione come descritto nei punti successivi sarà necessario aggiornare
HP SIM a questa versione. Per visualizzare la versione di HP SIM, eseguire il comando seguente nel
server di amministrazione centrale:
# /opt/mx/bin/mxversion
2.
3.
Modificare il file delle proprietà /etc/opt/vse/vseprefs.props nel server di amministrazione
centrale.
Cercare la proprietà MX_JVM_OPTS. Nel caso esista una voce per questa proprietà, modificarne il
valore in modo che comprenda il testo seguente:
-XX:MaxPermSize=96m
4.
Nel caso non esista una voce per questa proprietà, creare la voce seguente all'interno del file:
MX_JVM_OPTS = -XX:MaxPermSize=96m
5.
Riavviare HP SIM usando i comandi:
# /opt/mx/bin/mxstop
# /opt/mx/bin/mxstart
6.
Nel caso il problema si verificasse nuovamente, potrebbe essere necessario usare un valore superiore
a 96 MB. Ad esempio:
-XX:MaxPermSize=128m
Problemi con gli strumenti di HP SIM
Lo strumento VSE Management non è disponibile
Se non si ha l'autorizzazione per la casella degli strumenti VSE Monitor in HP SIM, di conseguenza nella
barra dei menu di HP SIM non sarà disponibile la voce Tools ⇒ VSE Management....
Soluzione:
Autorizzare tutti gli utenti del software di amministrazione VSE all'uso della casella degli
strumenti VSE Monitor. Per le istruzioni, consultare la sezione “Configurazione delle autorizzazioni degli
utenti” nella Guida rapida al software d’amministrazione VSE. Queste istruzioni sono anche reperibili nella
sezione “User Authorizations” della guida in linea.
Lo strumento VSE Management visualizza una pagina vuota
Vi sono due situazioni in cui, scegliendo Tools ⇒ VSE Management... nella barra dei menu di HP SIM,
potrebbe essere visualizzata una pagina vuota:
1.
Nel server di amministrazione centrale, Domain Name Service (DNS) non è stato configurato
correttamente. In questo caso, nessuno degli strumenti di HP SIM funzionerà. In particolare, scegliendo
Tools ⇒ VSE Management... nella barra dei menu di HP SIM sarà visualizzata una pagina vuota.
Un altro sintomo di questo problema è che il comando ping localhost eseguito nel server di
amministrazione centrale non restituisce una risposta.
Soluzione:
Creare o modificare il file /etc/nsswitch.conf ed aggiungervi la seguente voce:
hosts: files dns nis
Problemi con gli strumenti di HP SIM
21
Omettere nis nel caso non si utilizzi Network Information Services (NIS).
2.
Non si dispone delle autorizzazioni per la casella degli strumenti VSE Monitor nel server di
amministrazione centrale ed in tutti i sistemi amministrati.
Soluzione:
Configurare le autorizzazioni della casella degli strumenti HP SIM seguendo le istruzioni
contenute in “Configurazione delle autorizzazioni degli utenti” nella Guida rapida al software
d’amministrazione VSE. Sono inoltre reperibili nella sezione “User Authorizations” della guida in linea.
Problemi nella definizione dei carichi di lavoro
I nomi dei carichi di lavoro differiscono solamente per delle lettere maiuscole o
minuscole
Nel caso siano stati definiti due carichi di lavoro i cui nomi sono diversi solo per le maiuscole/minuscole
(ad esempio, “carico_lavoro” e “Carico_Lavoro”), si verificherà un errore. In tal caso, non sarà possibile
visualizzare Workload View.
Soluzione:
Aprire System View e fare clic su uno dei carichi di lavoro per aprire la schermata Workload
Definition Properties. Cambiare il nome del carico di lavoro in modo che le differenze non riguardino soltanto
le maiuscole/minuscole.
Trasformare un carico di lavoro monitorato in carico di lavoro amministrato
Quando un carico di lavoro monitorato è convertito in un carico di lavoro amministrato, assegnandolo ad
un dominio di risorse condivise ed applicando un criterio di gWLM, le sue definizioni originali non sono
rimosse da Utilization Provider. Se in seguito si interrompe la messa in attività o si rimuove il dominio di
risorse condivise, le definizioni dei carichi di lavoro nel sistema amministrato potrebbero non essere
sincronizzate con quelle nel server di amministrazione centrale, questo perchè i carichi di lavoro appena
creati o eliminati non saranno aggiornati in Utilization Provider.
Soluzione:
In System View, selezionare il sistema facendo clic sulla sua casella di scelta. Nel il menu
grigio di VSE Management sotto alle schede, scegliere Tools ⇒ Update System Workloads. Sarà
visualizzata un'avvertenza, per avvisare che le definizioni dei carichi di lavoro in Utilization Provider che
non sono presenti nel database del server di amministrazione centrale saranno eliminate. Fare clic su OK
per sincronizzare i carichi di lavoro in Utilization Provider con le definizioni del server di amministrazione
centrale.
Aggiornamento non riuscito dei carichi di lavoro
Dopo avere aggiunto un carico di lavoro ad un sistema, se si esegue l'azione Tools ⇒ Update System
Workloads prima che siano trascorsi cinque minuti, è probabile che si riceva il seguente messaggio d'errore:
Failed updating workloads.com.hp.vse.exception.VsCollectionException: An error
occurred collecting data -- query failed. An exception occurred communicating
with WBEM, CIM error CIM_ERR_FAILED CIM_ERR_FAILED: A general error occurred
that is not covered by a more specific error code: "Workload already exists
by the name: nome_carico_lavoro."
Soluzione:
Attendere cinque minuti e ritentare.
Errore restituito quando si cerca di modificare il carico di lavoro
Tentando di modificare una definizione di carico di lavoro, è possibile incontrare il seguente messaggio
d'errore:
An error was encountered while attempting to modify the selected workload
"nome_carico_lavoro". The workload's host "nome_sistema" is not currently
visible. This condition can occur when a system has been removed from HP SIM's
database, when a user is no longer authorized to manage a system, or when a
workload name has been set to be the same as a system name.
Soluzione:
22
Scegliere tra:
Problemi noti e risoluzioni
1.
2.
Utilizzare il comando gwlm per eliminare il carico di lavoro. Per l'uso del comando, vedere gwlm(1).
Se al carico di lavoro è stato dato lo stesso nome di un sistema, scegliere la scheda SRD per accedere
a gWLM e rinominare il carico di lavoro.
Problemi con le nPartition
Più complessi con lo stesso nome
Se si gestiscono più complessi con nPartition con il medesimo nome di complesso, tutte le nPartition di questi
server saranno mostrate nella medesima istanza del complesso con quel nome, e sembreranno far parte del
medesimo complesso.
Soluzione:
Utilizzare Partition Manager oppure cplxmodify(1M) per assegnare a ciascun complesso un
nome unico, non vuoto.
Problemi con le macchine virtuali di HP Integrity
Modifiche alla configurazione di I/O non visualizzate in VM Manager
Quando si modifica la configurazione di I/O al di fuori di VM Manager - come ad esempio aggiungendo
o rimuovendo dispositivi attraverso la riga dei comandi o altri strumenti - la configurazione così aggiornata
non sarà visualizzata finchè non saranno aggiornati i dati.
Soluzione:
La visualizzazione è aggiornata automaticamente a intervalli regolari. Per aggiornare
manualmente la visualizzazione, fare clic su Refresh Data.
Nel caso si stiano eseguendo operazioni come la creazione di una macchina virtuale, per essere in grado
di aggiornare manualmente la visualizzazione sarà necessario annullare l'operazione. Una volta visualizzata
la configurazione aggiornata, sarà possibile riavviare l'operazione.
Errore di autenticazione SSH quando si crea, modifica, elimina, avvia o arresta una
macchina virtuale
Nel caso si tenti un'operazione con una macchina virtuale, se SSH non è stato configurato con un nome
utente e una password noti all'host di macchine virtuali, potrebbe essere visualizzato un messaggio di errore
di autenticazione SSH.
Soluzione:
Nel server di amministrazione centrale, eseguire il seguente comando:
# mxagentconfig -a -n nome_host_nodo -u nome_utente -p password
Il nome_utente e la password devono essere validi nell'host di macchine virtuali.
Informazioni di rete o di archiviazione incomplete dalle macchine virtuali
Se VM Provider non è in esecuzione in tutte le macchine virtuali avviate e nell'host di macchine virtuali, le
informazioni di rete o di archiviazione delle macchine virtuali saranno incomplete.
Soluzione:
OK”:
Eseguire il seguente comando e attendere che sia data la risposta “HPVMProviderModule
# cimprovider -ls
Se le informazioni visualizzate nelle schermate di VM Manager sono incomplete, ciò può essere dovuto alle
modalità asincrone del rilevamento di VM Manager. VM Manager non attende tutti i risultati prima di
visualizzare una pagina. Se le informazioni desiderate non sono visualizzate, fare clic su Refresh Data.
Tempi di risposta lenti nei sistemi che ospitano numerose macchine virtuali ad elevata
attività
Il numero di CPU riservate ai processi non delle macchine virtuali eseguiti nell'host di macchine virtuali è
controllato da due parametri sintonizzabili contenuti nel file /etc/rc.config.d/hpvmconf. Questi
parametri sono SVRCPURESPCT e SVRCPUALLOWPCT. Entrambi i parametri rappresentano percentuali di
una singola CPU e sono inizialmente impostati al valore di 20.
Problemi con le nPartition
23
In pratica, in un host di macchine virtuali multiprocessore, la percentuale destinata al server è suddivisa
equamente fra tutti i processori dell'host, arrotondata al numero intero più vicino. Quindi, in un host ad 1
via, il valore 20 riserva il 20% di quel processore ai processi dell'host. In un host a 2 vie, è riservato il 10%
di ogni processore. In un host a 4 vie, è riservato il 5% di ogni processore. In un host a 8 vie, a causa
dell'arrotondamento, è riservato il 3% di ogni processore. In un host a 16 vie, sempre a causa
dell'arrotondamento, è riservato il 2% di ogni processore.
Soluzione:
Per assegnare maggiori risorse di processori alle applicazioni eseguite nell'host di macchine
virtuali, aumentare entrambi questi parametri al medesimo nuovo valore. Dopo aver modificato questi
parametri, perché il cambiamento abbia effetto, sarà necessario arrestare e riavviare le macchine virtuali
Integrity.
Le macchine virtuali non sono identificate correttamente
Le macchine virtuali potrebbero non essere identificate correttamente, come se l'host di macchine virtuali
non è stato compreso nel rilevamento di HP SIM. In questo caso, le macchine virtuali avranno il medesimo
codice colore dei server autonomi, ed in System View non sarà presente il loro collegamento View: VM. La
stringa del modello le identificherà comunque come HP Integrity Virtual Machines.
Soluzione:
Aggiungere sia il sistema host di macchine virtuali sia le singole macchine virtuali all'elenco
di rilevamento di HP SIM. Ciò consentirà sia a HP SIM sia al software di amministrazione VSE di associare
correttamente l'uno con l'altro l'host e le sue macchine virtuali ed abiliterà l'amministrazione con HP Integrity
Virtual Machines Manager.
Una macchina virtuale eliminata dalla scheda VM Host Virtual Machines rimane
selezionata
Quando si elimina una macchina virtuale dalla scheda VM Host Virtual Machines, la macchina virtuale
eliminata rimane selezionata anche dopo essere stata rimossa dall'elenco. Le azioni del menu sono abilitate
come se fosse selezionata una macchina virtuale esistente. Eseguire un'azione del menu con questa selezione
non valida origina un messaggio di errore che indica che quella macchina virtuale non esiste.
Soluzione:
Per eliminare la selezione non valida, nella visualizzazione VM Host, selezionare una scheda
qualunque. Per evitare il ripetersi del problema, è possibile eliminare la macchina virtuale nelle schede
Network o Storage dell'host di macchine virtuali, oppure dalla scheda VM Properties della macchina virtuale.
Il problema si verifica solamente quando la macchina virtuale è eliminata dalla scheda VM Host Virtual
Machines.
Le versioni di Integrity VM, VM Provider e VMGuestLib devono essere compatibili
Se VMProvider, VMGuestLib e HP Integrity Virtual Machines sono al momento già stati installati,
l'aggiornamento di uno qualsiasi di questi tre prodotti richiederà l'aggiornamento anche degli altri due, in
modo che tutti le versioni siano compatibili e che tutti i prodotti funzionino correttamente.
Soluzione:
Aggiornare sempre questi tre prodotti nello stesso momento.
Informazioni sulla release aggiuntive di Capacity Advisor
Conteggio doppio dei dati d'utilizzo
È possibile che il medesimo processo sia compreso in due carichi di lavoro monitorati. Quando questo
avviene, le risorse utilizzate dal processo sono sommate in entrambi i carichi di lavoro, con un conseguente
doppio conteggio.
Questo conteggio doppio può essere visibile nel visualizzatore di profilo di Capacity Advisor. Il grafico del
profilo di un sistema sarà differente se visualizzato al di fuori di uno scenario rispetto alla visualizzazione
dall'interno dello scenario. I dati mostrati all'esterno di uno scenario costituiscono l'effettivo totale del sistema,
mentre i dati del sistema visualizzati all'interno di uno scenario sono la somma dei carichi di lavoro. Il
conteggio doppio determina una traccia maggiore all'interno di uno scenario.
Soluzione:
24
Prestare attenzione durante la definizione dei carichi di lavoro monitorati.
Problemi noti e risoluzioni
•
Durante la definizione dei carichi di lavoro da parte dell'utente, accertarsi di non includere lo stesso
utente in due diversi carichi di lavoro.
•
Quando si definiscono i carichi di lavoro per eseguibili, assicurarsi che ogni eseguibile sia specificato
in un unico carico di lavoro.
•
Unire carichi di lavoro per utenti ed eseguibili richiede ulteriori precauzioni.
I dati impossibili non sono filtrati
Occasionalmente si verificano letture di dati errati. Capacity Advisor filtra i dati di utilizzo inferiori a 0, ma
non filtra tutti i dati che sono inverosimili o eccessivamente elevati. Queste letture anomale hanno effetti
ridotti sui valori medi o sul 90esimo percentile uniforme elaborato dai dati, ma possono alterare notevolmente
i valori dei picchi.
Soluzione:
•
Controllare scrupolosamente i dati prima di prendere qualunque decisione in base alle letture dei
picchi.
•
Capacity Advisor dispone di un meccanismo per segnalare una lettura dati non valida. È utile per
eliminare queste letture errate. Quando si individua una lettura evidentemente errata, contrassegnarla
come tale.
Messaggi di avviso durante la raccolta iniziale dei dati da una macchina virtuale
In base all'ordine con cui sono raccolti i dati, capcollect potrebbe generare un avviso la prima volta in
cui i dati sono raccolti da una macchina virtuale HP Integrity:
Warning: unable to determine the
HPVM Host for Guest "nome_guest"
Valid CPU utilization data is
not available.
Soluzione:
Effettuare nuovamente la raccolta dei dati. Questa operazione dovrebbe rimuovere l'errore.
HP SIM visualizza dati in fusi orari differenti
Talvolta HP-SIM visualizza data ed ora del fuso orario utilizzato dal browser, mentre altri orari possono
essere nel fuso orario del server di amministrazione centrale. Gli orari di Capacity Advisor sono sempre nel
fuso orario del server di amministrazione centrale.
Soluzione:
È necessario essere a conoscenza dell'origine dei dati orari visualizzati da HP SIM, se questi
appartengono al fuso orario del browser o del server di amministrazione centrale.
L'orario predefinito di inizio e fine del rapporto non è sempre la mezzanotte
Gli orari predefiniti di inizio e fine del rapporto non sono sempre dalla mezzanotte alla mezzanotte
successiva, come ci si attenderebbe.
Soluzione:
Controllare gli orari di inizio e di termine al momento della creazione di un rapporto di utilizzo
di Capacity Advisor.
Capcollect restituisce un messaggio di accesso non riuscito ad un'istanza di HP SIM
Quando è eseguito capcollect, è visualizzato il messaggio seguente:
Standard Error:
Could not access the HP-SIM instance on this system null
Questo messaggio potrebbe essere visualizzato quando capcollect è eseguito in un particolare nodo
amministrato, mentre capcollect è eseguito con successo in altri nodi.
Soluzione:
Nel server di amministrazione centrale:
1. Fare una copia di backup del file che è necessario modificare:
Informazioni sulla release aggiuntive di Capacity Advisor
25
cp /opt/vse/lbin/capcollect /opt/vse/lbin/capcollect.orig
2.
Modificare il file /opt/vse/lbin/capcollect come segue: modificare la riga (vicina al fondo del file)
$JAVA -client $CLASSNAME "$@"
in modo che sia:
$JAVA -client -Xmx256m $CLASSNAME "$@"
Il salvataggio di file ZIP dei rapporti di Capacity Advisor può impedire a Internet
Explorer di rispondere
Nel caso si stia utilizzando Internet Explorer e si cerchi di salvare un rapporto come file .ZIP, potrebbero
essere visualizzate due finestre Download del file e Internet Explorer potrebbe non rispondere.
Soluzione:
Per ripristinare, selezionare la finestra che almeno parzialmente nasconde la prima. Questo
consente di attivare la seconda finestra. Dopo aver risposto alla seconda finestra, Internet Explorer dovrebbe
essere in grado di rispondere nuovamente.
Gli scenari possono modellare della configurazioni non supportate
Capacity Advisor non è sempre in grado di controllare che sia possibile implementare effettivamente gli
scenari definiti nei sistemi analizzati. Ad esempio, non è possibile eseguire una macchina virtuale a 4 vie
in un host di macchine virtuali a 2 vie, ma è possibile definire tale scenario.
Soluzione:
Utilizzare Capacity Advisor per modellare sistemi e situazioni reali. Controllare attentamente
che i propri scenari siano basati su configurazioni supportate.
Possibile perdita di dati quando le macchine virtuali sono arrestate e riavviate
Per ottenere dati di utilizzo precisi di una macchina virtuale sono necessarie informazioni da Utilization
Provider nella macchina virtuale e nel suo host. I valori di utilizzo delle CPU di una macchina virtuale raccolti
da Utilization Provider in esecuzione in essa non riflettono con precisione l'autentico utilizzo delle CPU, ma
forniscono valori di utilizzo di memoria, rete e disco. Per ottenere valori precisi di utilizzo di CPU di una
macchina virtuale, si utilizzano i valori della partizione FSS corrispondente nel sistema host di macchine
virtuali. A questo scopo è necessario far corrispondere la macchina virtuale con la sua partizione FSS nel
sistema host di macchine virtuali. Se una macchina virtuale è stata arrestata e riavviata, dopo il riavvio
potrebbe essere in esecuzione in una partizione FSS diversa rispetto a prima. Quando si esegue
capcollect, questo comando annota l'assegnazione corrente delle macchine virtuali alle partizioni FSS
e utilizza l'assegnazione per associare i dati di utilizzo delle CPU da una partizione FSS con la macchina
virtuale corretta. Per evitare che siano registrati valori non attendibili di utilizzo delle CPU di una macchina
virtuale, se questa è stata riavviata durante un periodo particolare di 24 ore a partire dalla mezzanotte nel fuso orario GMT - alla mezzanotte successiva, non saranno memorizzati i valori di utilizzo delle CPU
in tale periodo precedente al riavvio.
Soluzione:
Per ridurre al minimo gli intervalli nei dati di utilizzo delle macchine virtuali, raccogliere i
dati di Capacity Advisor in una macchina virtuale prima che questa sia riavviata. La raccolta periodica
successiva dalla macchina virtuale inserirà i dati dopo il riavvio e manterrà quelli raccolti prima del riavvio.
Quando si raccolgono dati per la prima volta da un sistema host di macchine virtuali e dalle sue macchine
virtuali, è necessario interpretare attentamente i valori di utilizzo delle CPU di tutte le macchine virtuali che
sono state riavviate negli ultimi 30 giorni. I valori di utilizzo delle CPU indicati per la macchina virtuale per
i giorni precedenti all'ultimo riavvio potrebbero non riferirsi a quella corrente.
La creazione di un carico di lavoro sembra far sparire i dati
Capacity Advisor raccoglie dati complessivi del sistema e anche dei carichi di lavoro. I dati complessivi del
sistema sono utilizzati in uno scenario in cui non ci sono carichi di lavoro, ma ciò che è preferibile sono i
dati dei carichi di lavoro. È possibile disporre di mesi di dati di sistema, ma non averne nessuno per i carichi
di lavoro che sono stati definiti in giornata. Capacity Advisor cercherà di utilizzare i dati del carico di lavoro
anche se sono vuoti.
26
Problemi noti e risoluzioni
Soluzione:
Importare i dati di un altro profilo con il comando capprofile, come nell'esempio seguente.
Per maggior informazioni su questo comando, consultare capprofile(1m).
Esempio 4-1 Collegare i dati ottenuti prima di aggiungere i carichi di lavoro
Si prenda in considerazione un sistema chiamato “nome_host” con dati di sistema che risalgono al 1 gennaio
2005. Alle ore 02:00:00 del 30 giugno 2005 si aggiungono due nuove definizioni di lavoro denominate
“carico_lavoro_esistente” e “carico_lavoro_aggiunto”. In questo modo, i dati di sistema relativi ai sei mesi
antecedenti al 30 giugno non sono più disponibili per l'utilizzo in uno scenario.
È possibile utilizzare questi dati copiandoli in uno dei nuovi carichi di lavoro. Incollare i dati di sistema
relativi alla prima metà dell'anno del carico “carico_lavoro_esistente” eseguendo il comando seguente:
# /opt/vse/bin/capprofile -x -b20050101 \
-e200506301400 nome_host.nome_dominio.com > /tmp/dati_sistema
#/opt/vse/bin/capprofile -i carico_lavoro_esistente < /tmp/dati_sistema
La creazione di carichi di lavoro può causare la scomparsa di un sistema da uno
scenario
Nel caso si si verifichino leDownload del file condizioni seguenti, un sistema non sarà più visibile in un
qualunque scenario di Capacity Advisor:
1. I dati di Capacity Advisor sono raccolti per il sistema.
2. Il sistema è aggiunto ad uno scenario di Capacity Advisor.
3. Un carico di lavoro è creato nel sistema, ma non è raccolto alcun dato di Capacity Advisor.
Questo si verifica perché il sistema ha un carico di lavoro con dati non raccolti e Capacity Advisor non è
in grado di aggregare correttamente i profili. Modificando questo sistema, potrebbero verificarsi errori in
Edit Scenario.
Soluzione:
Raccogliere i dati dal sistema.
La pagina Move Workload calcola un totale diverso da quello di Scenario Editor
Nella pagina Move Workload, normalmente le metriche sono elaborate in un intervallo di tempo diverso
rispetto ad Edit Scenario. Ciò causa alcune diversità di calcolo delle metriche tra le due pagine. I picchi
delle metriche possono presentare differenze notevoli.
Soluzione:
Controllare i carichi di lavoro accumulati nella pagina Edit Scenario. Evitare l'utilizzo della
metrica di picco come guida, in quanto questa misurazione è la più sensibile alle variazioni nell'intervallo
di simulazione. Controllare se vi sono asterischi ("*") accanto ai valori. Gli asterischi indicano la mancanza
di dati nell'intervallo di simulazione, il che può essere causa di valori di utilizzo imprecisi.
Profile Viewer non visualizza sempre l'intervallo di simulazione corretto
La schermata Profile Viewer può presentare dati per diversi intervalli che terminano in una precisa data
finale. La schermata Edit Scenario può utilizzare un intervallo di simulazione che inizia o termina in un dato
intervallo. Quando si lancia Profile Viewer dalla pagina Edit Scenario, è ragionevole che Profile Viewer
mostri i dati dell'intervallo di simulazione. Se l'intervallo è specificato utilizzando una data iniziale,
l'esecuzione di Profile Viewer mostrerà l'intervallo sbagliato.
Soluzione:
Definire gli intervalli di simulazione utilizzando una data finale, o reimpostare la data ogni
volta che si accede a Profile Viewer. La data si regola facendola avanzare di un numero di giorni
corrispondente alla durata dell'intervallo di simulazione meno uno. Ad esempio, se la pagina di Edit Scenario
punta al mese che inizia il 1° marzo, in Profile Viewer modificare la data dal 1° al 31 marzo.
Dati di rete di OVPA e dati di rete Capacity Advisor
Talvolta i dati di rete importati da OVPA non corrispondono a quelli raccolti da Capacity Advisor. Le
differenze sembrano relative all'utilizzo di auto port aggregation.
Soluzione:
Interpretare i dati raccolti da OVPA diversamente dai dati raccolti da Capacity Advisor. I
dati OVPA sono la somma di BYNETIF_IN_BYTE_RATE e BYNETIF_OUT_BYTE_RATE per tutte le porte
LAN nel sistema. Capacity Advisor raccoglie i byte totali all'interno e all'esterno di ogni porta LAN nel
sistema, ma utilizza la funzione pstat(2) per i dati.
Informazioni sulla release aggiuntive di Capacity Advisor
27
Nota fuorviante nella pagina Move Workload
Quando si sposta un carico di lavoro da un sistema ad un altro, in fondo allo schermo compare una nota
che afferma:
Note: The Platform CPU Multiplier is less than 1.0 when moving from a
slower system to a faster one. The default CPU multiplier is computed
from the clock speeds of the source and destination system -- using
actual benchmarks will be more precise. The Platform Memory Multiplier
should be greater than 1.0 if the application is expected to use more
memory on the new platform. Changing versions of an application can
affect both of these multipliers.
Questa regolazione delle velocità di clock in realtà è eseguita in background ed il fattore delle velocità di
clock è normalizzato al valore di “1.”
Soluzione:
La frase The default CPU multiplier is computed from the clock speeds
of the source and destination system -- using actual benchmarks will be more
precise. deve essere ignorata.
Il tentativo di riutilizzare il nome host restituisce “None” in System List
La rimozione di un sistema che è stato creato e il successivo tentativo di utilizzare lo stesso nome durante
la creazione un nuovo sistema del tipo host di macchine virtuali restituiranno la visualizzazione
“NONE” nell'elenco dei sistemi presenti nell'host di macchine virtuali.
Soluzione:
Non tentare di utilizzare nuovamente nomi di sistemi che sono stati rimossi da uno scenario.
L'esecuzione di capcollect può non riuscire dopo l'aggiornamento di CMS dalla
versione 11.11 alla 11.23
Uno dei passi della procedura di aggiornamento talvolta lascia alcuni file ".save" nelle directory riservate
ai plugin di Java. Quando questo avviene, la macchina virtuale Java tenterà di caricare senza successo
quei file vuoti. Di conseguenza, i comandi capcollect, vselicense e capprofile non avranno
successo e restituiranno un messaggio simile al seguente:
# capcollect
/opt/vse/lbin//capcollect[33]: could: The specified number is not
valid for this command.
/opt/vse/lbin//capcollect[33]: could: The specified number is not
valid for this command.
Unable to find an installed Java JRE meeting the minimum version
requirements.
This command requires a minimum version of 1.4.2.07
Unable to find a java executable.
anche quando la versione di Java è quella richiesta.
Soluzione:
Rimuovere il file “.save” non necessario. Il file nel proprio sistema, nella gran parte dei casi,
sarà /opt/java1.4/jre/lib/PA_RISC2.0/plugins/.save. Potrebbe essere necessario rimuovere
un file “.save” dalla directory /opt/java*/jre/lib/*/plugins.
28
Problemi noti e risoluzioni
Informazioni sulla release aggiuntive di gWLM
Compatibilità con i controlli esterni di CPU / sistema
È previsto che Global Workload Manager abbia il controllo completo delle CPU disponibili in un sistema.
Alcune azioni eseguite dall'utente possono avere conseguenze negative sulla gestione di un sistema da
parte di gWLM. Ad esempio:
•
Non modificare manualmente il conteggio delle CPU nei sistemi in cui gWLM è in esecuzione. Non
modificare manualmente le risorse di Temporary Instant Capacity (TiCAP) - cioè non avviare o fermare
le CPU di TiCAP - le risorse di Instant Capacity, le macchine virtuali, le partizioni virtuali, comprese le
modifiche al binding delle CPU, o le nPartition.
•
Non modificare manualmente i diritti per le macchine virtuali. Inoltre, non modificare il numero di CPU
virtuali di una macchina virtuale mentre gWLM la sta amministrando.
•
Non creare o eliminare un pset utilizzando psrset in un sistema in cui gWLM sta amministrando i
compartimenti pset.
•
Non spostare la memoria da una partizione virtuale ad un'altra utilizzando vparmodify.
•
Non eseguire operazioni in linea con le celle utilizzando parolrad.
Soluzione:
Se fosse necessario eseguire una qualsiasi di queste modifiche manuali, interrompere la messa
in attività del dominio di risorse, eseguire le modifiche, quindi creare nuovamente il dominio di risorse
condivise.
Compatibilità con Temporary Instant Capacity
Global Workload Manager è in grado di utilizzare TiCAP automaticamente. Nel caso che non siano
disponibili risorse di CPU libere ed i criteri non siano soddisfatti, gWLM utilizzerà le risorse di TiCAP per
soddisfare i criteri. Ciò avrà luogo solamente dopo avere assegnato tutte le risorse CPU possedute.
La gestione di Temporary Instant Capacity da parte di gWLM è attivata tramite una proprietà del dominio
di risorse condivise in HP SIM, oppure tramite l'attributo ticapMode di un elemento
sharedResourceDomain del file di configurazione XML di gWLM.
Non avviare o arrestare le CPU di TiCAP in un sistema attualmente amministrato da gWLM. Per ulteriori
informazioni, consultare “Compatibilità con i controlli esterni di CPU / sistema”.
Compatibilità con HP Integrity Virtual Machines
Global Workload Manager è in grado di gestire i diritti per le macchine virtuali create con HP Integrity
Virtual Machines A.02.00 o successive. Quando sono controllati da gWLM, i diritti di una macchina virtuale
sono sostituiti con un'assegnazione delle CPU calcolata dinamicamente, che è dedicata esclusivamente a
tale macchina virtuale, in base ai criteri gWLM in effetto. Alle macchine virtuali non è consentito un uso
delle assegnazioni superiore a quello controllato da gWLM; nell'intervallo di assegnazione delle risorse,
quelle non sfruttate diventano utilizzate.
Non modificare manualmente i diritti o il numero delle CPU virtuali delle macchine virtuali in un sistema
amministrato da gWLM. Per ulteriori informazioni, consultare “Compatibilità con i controlli esterni di CPU
/ sistema”.
Global Workload Manager A.02.50.00 non è compatibile con le versioni di HP Integrity Virtual Machines
precedenti alla versione A.02.00. Se si desidera amministrare le macchine virtuali con gWLM A.02.50.00,
HP suggerisce di effettuare l'aggiornamento a HP Integrity Virtual Machines versione A.02.00 o successiva.
Soluzione:
Nel caso non sia possibile effettuare l'aggiornamento dalla versione A.01.20 di HP Integrity
Virtual Machines, sarà necessario installare nel proprio host di macchine virtuali l'agente software gWLM
versione A.02.00.00. In questo caso, non sarà possibile utilizzare le nuove funzionalità di gWLM
A.02.50.00. Per ottenere la versione A.02.00.00 dell'agente gWLM e per l'assistenza con questa
configurazione, contattare HP all'indirizzo e-mail [email protected].
Informazioni sulla release aggiuntive di gWLM
29
Compatibilità con PRM e con WLM
Non è possibile utilizzare contemporaneamente gWLM con PRM - Process Resource Manager - né con WLM
- Workload Manager - per gestire il medesimo sistema. Il tentativo di fare ciò restituirà un messaggio che
segnala la presenza di un blocco mantenuto dall'applicazione che sta effettivamente amministrando il
sistema. In questa situazione, prima di utilizzare gWLM è necessario chiudere l'applicazione che mantiene
il blocco.
Con PRM, eseguire i comandi seguenti:
# /opt/prm/bin/prmconfig -d
# /opt/prm/bin/prmconfig -r
Con WLM, eseguire i comandi seguenti:
# /opt/wlm/bin/wlmd -k
L'aggiornamento di domini di risorse condivise basati su partizioni richiede un nuovo
rilevamento
Se si sta utilizzando gWLM, disponendo di uno dei due tipi seguenti di domini di risorse condivise basati
su partizioni e avendo effettuato l'aggiornamento degli agenti gWLM nelle partizioni, da gWLM A.01.x a
gWLM A.02.50.00, non sarà possibile aggiungere al dominio di risorse condivise altre partizioni nello
stesso complesso:
•
Un dominio di risorse condivise basato su vPar all'interno di una nPartition
•
Un dominio di risorse condivise basato su nPartition che utilizza Instant Capacity (iCAP)
Soluzione:
Per ripristinare il dominio di risorse condivise, utilizzare la procedura seguente nel server di
amministrazione centrale:
1.
Rilevare nuovamente il dominio di risorse condivise appena messo in attività. Per un dominio di risorse
condivise basato su vPar, eseguire il comando seguente:
# /opt/gwlm/bin/gwlm discover --type=vpar \
--file=/tmp/nome_file.xml nomi_host
Per un dominio di risorse condivise basato su nPartition, eseguire il comando seguente:
# gwlm discover --type=npar \
--file=/tmp/nome_file.xml nomi_host
2.
In questi comandi, sostituire nomi_host con un elenco di partizioni, separate da uno spazio, che si
trovano nel dominio di risorse condivise.
Eseguire le seguenti modifiche al file /tmp/nome_file.xml, seguendo le istruzioni contenute in
gwlmxml(4):
•
Assicurarsi che l'attributo mode dell'elemento sharedResourceDomain sia configurato nel modo
desiderato (Managed o Advisory):
mode="Managed"
•
Assicurarsi che l'attributo interval dell'elemento sharedResourceDomain sia configurato
nel modo desiderato:
interval="x"
•
30
Assicurarsi che l'attributo ticapMode dell'elemento sharedResourceDomain sia configurato
come all se gWLM deve assegnare Temporary Instant Capacity quando necessario:
Problemi noti e risoluzioni
ticapMode="all"
•
3.
Assicurarsi che le voci workloadReference nelle definizioni di compartimento siano corrette
e adattare i nomi delle definizioni stesse del carico di lavoro. Ad esempio, potrebbe esserci
host.OTHER.2 invece di host.OTHER.
Importare il file per creare nuovamente il dominio di risorse condivise:
# gwlm import --file=/tmp/nome_file.xml --clobber
Dato che il dominio di risorse condivise era già stato messo in attività, la sua nuova definizione sarà
distribuita durante l'importazione, prendendo il posto di quella originale.
Installazione non riuscita dell'agente gWLM in Linux
L'installazione del pacchetto gWLM-Agent può fallire con la restituzione di un codice 1, senza ulteriori
messaggi di errore, nelle seguenti condizioni:
•
L'agente gWLM non è in grado di copiare il file gwlmCtl in /etc/sysconfig/gwlmCtl
•
L'agente gWLM non è in grado di determinare la directory rc corretta che deve essere utilizzata
(/etc/rc.d/init.d o /etc/init.d)
•
L'agente gWLM non è in grado di determinare la directory JAVA_HOME corretta da utilizzare in /usr/
java.
•
L'agente gWLM non è stato in grado di creare un collegamento alla directory JAVA_HOME
Soluzione:
Contattare il proprio rappresentante commerciale HP, il proprio rappresentante per i servizi
HP, oppure il proprio rivenditore autorizzato HP. Per maggiori informazioni sui servizi d'assistenza, visitare
il sito Web di assistenza, all'indirizzo http://welcome.hp.com/country/it/it/support.html.
Uso costante delle risorse di Temporary Instant Capacity
Global Workload Manager è in grado di attivare Temporary Instant Capacity, se questo è necessario per
soddisfare i criteri del dominio di risorse condivise. Per evitare il consumo non necessario di TiCAP, è
necessario disporre di un numero sufficiente di CPU con licenze senza scadenza. Se il proprio dominio di
risorse condivise è più grande di questo numero, per soddisfare le richieste del dominio di risorse condivise
sarà consumata della capacità temporanea.
Soluzione:
Disattivare le risorse TiCAP prima di creare un dominio di risorse condivise. Qualsiasi risorsa
TiCAP attiva in questo momento sarà inclusa nel dominio di risorse condivise e sarà perciò consumata
quando sarà messo in attività.
Processore della cella locale e ambiente iCAP
L'uso di processori della cella locale in un ambiente Instant Capacity (iCAP) causa errori con icod_modify.
Soluzione:
Prendere in considerazione l'assegnazione di CPU alle partizioni virtuali utilizzando un
percorso hardware. Tuttavia, non assegnare CPU utilizzando identificazioni della cella.
L'amministrazione di nPartition con iCAP B.08.00 richiede un bilancio positivo TiCAP
Global Workload Manager utilizza iCAP per amministrare le nPartition. Con iCAP B.08.00, i tentativi di
gWLM di modificare le risorse iCAP non avranno successo se il sistema non ha un bilancio positivo di
Temporary Instant Capacity (TiCAP).
Soluzione:
Assicurarsi che i sistemi che eseguono iCAP B.08.00 abbiano un bilancio TiCAP positivo (sia
del tempo TiCAP sia delle risorse CPU).
Più domini di risorse condivise in un complesso sono autorizzati a usare TiCAP
Global Workload Manager consente a più domini di risorse condivise in un complesso di usare TiCAP; si
dovrebbe però impedire che questa situazione si verifichi.
Soluzione:
Non configurare i domini di risorse condivise in questo modo.
Informazioni sulla release aggiuntive di gWLM
31
Amministrazione di partizioni virtuali annidate in una nPartition
In un dominio di risorse condivise che amministra partizioni virtuali annidate in una nPartition, potrebbero
essere visualizzate informazioni sullo stato che indicano un avviso di attenzione importante nella schermata
Shared Resource Domain View. L'avviso indica che l'assegnazione di CPU è maggiore della dimensione
del dominio di risorse condivise.
Soluzione:
Amministrare tutte le partizioni virtuali nella nPartition.
Sovrascrittura del file gwlmcms.properties
Il file /etc/opt/gwlm/conf/gwlmcms.properties è sovrascritto quando si esegue il comando
vseinitconfig.
Soluzione:
Il comando vseinitconfig utilizza il file /etc/opt/gwlm/conf/gwlmcms.template
per creare il file gwlmcms.properties. Nel caso si modificasse il file gwlmcms.properties, modificare
allo stesso modo il file gwlmcms.template.
La modifica della configurazione di un dominio di risorse condivise di grande
dimensione richiede molto tempo
Le modifiche alla configurazione di un dominio di risorse condivise di grande dimensione messo in attività
potrebbero richiedere molto tempo (diversi minuti) per avere effetto.
Soluzione:
Non ci sono soluzioni. Il tempo necessario per completare le modifiche dipende da quello
necessario per comunicare con tutti i compartimenti del dominio di risorse condivise.
Le nPartition non sono amministrabili anche se l'opzione è visualizzata
Global Workload Manager consente di amministrare i carichi di lavoro basati su compartimenti diversi. Se
un tipo di compartimento non è disponibile in un complesso, gWLM usualmente non presenta quel tipo come
candidato all'amministrazione. Tuttavia, l'interfaccia gWLM di HP SIM presenta sempre la nPartition come
tipo potenziale di compartimento, anche se nel sistema non vi sono risorse iCAP disponibili. Questo non
causa problemi, ma se è selezionato quel tipo di compartimento, gWLM non è in grado di svolgere
l'amministrazione delle risorse.
Soluzione:
Non cercare di utilizzare i compartimenti nPartition a meno che nel complesso siano disponibili
risorse di HP Instant Capacity.
L'installazione di una versione più recente dell'agente gWLM in un server di
amministrazione centrale meno recente rende il sistema inutilizzabile
È possibile installare una versione più recente dell'agente gWLM in un server di amministrazione centrale
che usa una versione precedente di gWLM. Ad esempio, è possibile installare l'agente A.02.50.00 in un
sistema con la versione A.02.00.00.x del server di amministrazione centrale. Questa configurazione non
è valida e rende il sistema inutilizzabile.
Soluzione:
Aggiornare la versione del server di amministrazione centrale. L'aggiornamento installa anche
l'agente corrispondente.
L'eliminazione di carichi di lavoro può richiedere tempi relativamente lunghi
Una volta emessa una richiesta d'eliminazione di un carico di lavoro, potrebbe essere necessario un tempo
relativamente lungo (diversi minuti) per portare a termine la cancellazione.
Soluzione:
Rimuovere dal database di gWLM i vecchi dati cronologici di monitoraggio e configurazione,
eseguendo il comando seguente:
# gwlm history --truncate --truncate=<AAAA/MM/GG>
Nel caso non si desideri limitare il database, è possibile eliminare più carichi di lavoro simultaneamente,
con il comando gwlm delete.
Per ulteriori informazioni, consultare gwlm(1M).
32
Problemi noti e risoluzioni
Integrity VM impedisce la rilevazione di pset e dei gruppi FSS
Quando l'agente gWLM è installato in un sistema con installato HP Integrity Virtual Machines - Integrity VM
- le operazioni di rilevamento segnalano solamente i compartimenti di Integrity VM, anche se sono presenti
pset e gruppi FSS.
Soluzione:
Per rilevare i pset o i gruppi FSS nel sistema, è necessario disinstallare Integrity VM.
È possibile aggiungere al dominio di risorse condivise soltanto i carichi di lavoro
con carichi amministrati correlati
Con l'interfaccia a riga dei comandi di gWLM, non è possibile aggiungere un carico di lavoro al dominio
di risorse condivise con una partizione annidata, a meno che un carico correlato non sia già amministrato
nel dominio di risorse condivise.
Soluzione:
Il problema non si verifica utilizzando l'interfaccia gWLM di HP SIM. Seguire semplicemente
le istruzioni del Punto 1 della procedura guidata "Manage Systems and Workloads" (utilizzabile selezionando
Create ⇒ Shared Resource Domain) e scegliere l'insieme di host che devono essere compresi in un unico
dominio di risorse condivise.
Impossibilità di rimuovere un carico di lavoro da un dominio di risorse condivise a
partizioni annidate
Nel tentativo di rimuovere da un dominio di risorse condivise con partizioni annidate l'ultimo gruppo FSS
[predefinito], potrebbe essere visualizzato un messaggio che comprende il testo seguente:
Unable to remove workload nome_carico_lavoro: Attempting to remove a compartment
with an unachievably low Fixed policy size. Increase the Fixed policy resource
amount and try again.
Soluzione:
Interrompere l'attività del dominio di risorse condivise ed eliminarlo. Creare quindi un nuovo
dominio di risorse condivise senza il gruppo FSS che si tentava di rimuovere.
Dimensione non aggiornata di una nPartition se si utilizzano partizioni annidate
Durante il monitoraggio di un dominio di risorse condivise con partizioni virtuali in una nPartition di un
sistema HP-UX 11i v1, la dimensione monitorata della nPartition potrebbe non essere aggiornata.
Soluzione:
Nessuna azione è necessaria. In un sistema HP-UX 11i v1, ignorare il valore visualizzato
della dimensione della nPartition in un dominio di risorse condivise con partizioni annidate.
Amministrazione di gruppi FSS nei sistemi con pset che limitano i gruppi FSS
Quando sono utilizzati i pset in un sistema, per i gruppi FSS gWLM usa solamente il pset 0. gWLM è
solamente in grado di amministrare le CPU assegnate al pset 0.
Soluzione:
Non c'è soluzione; questa è la modalità di implementazione dei gruppi FSS in un sistema
che utilizza i pset. È possibile continuare a utilizzare i gruppi FSS nel pset 0, lasciando gli altri pset non
amministrati, amministrare utilizzando invece i pset, ignorando i gruppi fss, oppure rimuovere tutti i pset,
diversi quello 0, con il comando seguente:
# psrset -d
Il rilevamento non mostra le informazioni aggiornate delle macchine virtuali arrestate
Il rilevamento di Global Workload Manager non segnala sempre le informazioni aggiornate delle macchine
virtuali arrestate. In particolare, quando una macchina virtuale è arrestata ed è stato modificato il numero
di vCPU, il rilevamento fatto da gWLM non mostra il nuovo numero di vCPU. Segnala invece il numero di
vCPU del più recente avvio della macchina virtuale.
Soluzione:
Avviare la macchina virtuale prima di eseguire la rilevazione.
Schede di rete multiple
In quanto applicazione client/server, gWLM è maggiormente sensibile, rispetto ad altri tipi di applicazioni,
alla configurazione di rete del proprio host. gWLM supporta l'amministrazione soltanto all'interno di un
Informazioni sulla release aggiuntive di gWLM
33
singolo dominio di rete. Se, ad esempio, il proprio host del server di amministrazione centrale ha più schede
di rete connesse a più reti distinte tra loro, gWLM richiede che il nome host completamente qualificato sia
convertito nell'indirizzo IP che sarà raggiungibile dagli agenti gWLM da amministrare.
Questo problema è sovente fastidioso quando un host è connesso ad entrambi i soggetti seguenti:
•
Una LAN/WAN aziendale tramite una scheda di rete ed un indirizzo IP
•
Una seconda rete privata interna ed un indirizzo IP privato, per comunicare con un certo gruppo di
host (come i membri di un cluster)
Global Workload Manager tenta di rilevare e di segnalare i problemi di configurazione di rete che possono
essere causa di funzionamenti indesiderati, ma, in alcuni casi, il rilevamento avviene in un contesto che può
essere segnalato solamente in un file di log.
Soluzione:
In caso di comportamenti imprevisti - come un agente gWLM che non riesce ad eseguire un
aggiornamento o un rapporto dello stato dei suoi carichi di lavoro - esaminare il file /var/opt/gwlm/
glwmagent.log.0 dell'host per eventuali errori.
Gli alias dei nomi host non sono supportati
gWLM non supporta gli alias dei nomi host. Sono supportati solamente i nomi host DNS canonici (nomi di
dominio completamente qualificati).
Soluzione:
Quando si configura gWLM tramite HP SIM, oppure tramite il file XML utilizzato dal comando
gwlm, utilizzare solamente nomi DNS canonici.
Nomi host limitati a 64 caratteri
I nomi host non possono avere lunghezza superiore a 64 caratteri.
Soluzione:
Per utilizzare nomi host estesi, fino a 256 caratteri, installare JRE 1.4.2.07.
Impossibile realizzare un dominio di risorse condivise
Il seguente messaggio potrebbe essere visualizzato nell'interfaccia gWLM di HP SIM:
Unable to build a single shared resource domain from the set of specified
hosts: nome_host_A.nome_dominio.com nome_host_B.nome_dominio.com
Soluzione:
Questo messaggio è in genere dovuto a degli host che si trovano in complessi differenti. Se
però gli host sono nel medesimo complesso, controllare le versioni degli agenti gWLM in questi host.
Global Workload Manager richiede che tutti gli agenti all'interno di un singolo dominio di risorse condivise
siano della medesima versione. Installare la stessa versione dell'agente in tutti i nodi amministrati del dominio
di risorse condivise.
Errore durante il rilevamento dei compartimenti
Il seguente messaggio potrebbe essere visualizzato quando si usa la procedura guidata "Manage New
Systems" o il comando gwlm discover:
Error during discovery of compartments.
Inoltre, il file /var/opt/gwlm/gwlmagent.log.0 conterrà il seguente messaggio:
com.hp.gwlm.common.PlatformException: /usr/sbin/parstatus -w exited with a
non-zero exit status. Captured stderr is: Error: Unable to get the local
partition number.
Soluzione:
La causa più probabile è la presenza di una versione superata del software per le nPartition.
Per stabilire le capacità del sistema, Global Workload Manager utilizza un comando fornito dal software
nPartition, che è presente in ogni versione di HP-UX. Installare la versione più recente del software per le
nPartition - anche se non le si utilizza.
HP-UX 11i v1 richiede la versione B.11.11.01.03.01.01 o successiva.
Con HP-UX 11i v2 in HP 9000, è necessario utilizzare la versione B.11.23.01.03.01.01 o successiva.
Con HP-UX 11i v2 in HP Integrity, è necessario utilizzare la versione B.11.23.01.04 o successiva.
Il software nPartition è reperibile:
34
Problemi noti e risoluzioni
•
nel CD AR trimestrale, a partire da maggio 2005
•
nel sito Software Depot http://software.hp.com (cercare “nPartition Provider”)
Configurazione non sincronizzata
Occasionalmente, un agente gWLM ed il server di amministrazione centrale gWLM possono non essere
d'accordo se un dominio di risorse condivise è stato effettivamente messo in attività. Questo può verificarsi
quando si utilizza Ctrl-C per interrompere il comando gwlm deploy o il comando undeploy. Può
verificarsi anche in caso di errori durante il salvataggio di una configurazione di gWLM. La configurazione
è messa in attività, quindi salvata nell'archivio delle configurazioni gWLM. Nel caso che avvenga la messa
in attività, ma non il salvataggio, l'agente gWLM considererà il dominio di risorse condivise come in attività,
mentre il server di amministrazione centrale lo considererà come non in attività.
Soluzione:
Utilizzare l'opzione --force con gwlm deploy oppure con gwlm undeploy per
sincronizzare nuovamente l'agente ed il server di amministrazione centrale.
Ad esempio, per forzare sia l'agente sia il server di amministrazione centrale a considerare il dominio di
risorse condivise come in attività, eseguire il comando seguente, sostituendo a
dominio_risorse_condivise il nome del proprio dominio:
# /opt/gwlm/bin/gwlm deploy --srd=dominio_risorse_condivise --force
Per maggiori informazioni sul comando gwlm, consultare gwlm(1M).
Presenza di un blocco
È ripetutamente visualizzato un messaggio simile a uno dei seguenti:
•
Unable to acquire the repository lock necessary to store changes. The lock
is already held by: root(Tue Feb 08 13:11:08 CST 2005). Please retry your
operation.
•
Unable to acquire the repository lock necessary to store changes. The lock
is already held by: gWLM Agent on host: nome_host/indirizzo_IP (Wed May 24
13:20:32 EDT 2006). Please retry your operation.
Soluzione:
È possibile rimuovere il blocco arrestando e riavviando gwlmcmsd, anche se sarà necessario
attendere fino ad un minuto prima di poter utilizzare gWLM. Usare i comandi seguenti:
# /opt/gwlm/bin/gwlmcmsd --stop
# /opt/gwlm/bin/gwlmcmsd
NOTA:
L'arresto di gwlmcmsd disattiva Virtualization Manager e Capacity Advisor.
Dati cronologici mancanti o inattesi
Potrebbero non essere disponibili dati cronologici per i grafici - anche si è sicuri che nel lasso di tempo in
questione è stato messo in attività un dominio di risorse condivise.
Un problema correlato si verifica quando si seleziona un periodo in cui ci si aspetta un'elevata attività del
sistema, ma il grafico mostra un'attività limitata. Analogamente, ci si aspetta un'attività minima in un dato
lasso di tempo, ma il grafico mostra un'attività elevata.
Soluzione:
Controllare che l'orologio di sistema del server di amministrazione centrale e quelli di tutti i
domini di risorse condivise siano sincronizzati. Se gli orologi segnano orari decisamente diversi, gWLM
potrebbe non essere in grado di far coincidere i dati dei nodi amministrati con il periodo di cui si desidera
il grafico.
Caricamento in corso dei dati in tempo reale
Tentando di visualizzare dei rapporti in tempo reale, si riceve il messaggio seguente:
Real-time data is currently loading, please wait... You might also verify that
the remote node is running and SRDs have been deployed.
Informazioni sulla release aggiuntive di gWLM
35
Soluzione:
Questa situazione è di norma solo temporanea. Se dovesse persistere, controllare che il
daemon gwlmagent sia in esecuzione nei nodi remoti. Se è in esecuzione, fermarlo e riavviarlo. Nel caso
che tale situazione persista, interrompere e ripetere la messa in attività del dominio di risorse condivise.
Dati mancanti nel monitoraggio in tempo reale
Global Workload Manager potrebbe non aggiornare il monitoraggio di un dominio di risorse condivise nella riga dei comandi oppure tramite l'interfaccia grafica in HP SIM. Questo può essere causato da un
timeout durante i tentativi di riformare un dominio di risorse condivise, lasciandolo in uno stato in cui è
necessario riavviare l'agente in ognuno dei suoi nodi amministrati. Una causa possibile può essere l'inattività
di un nodo amministrato, la mancata esecuzione di gwlmagent nel nodo, oppure il blocco del nodo.
Se il nodo amministrato è inattivo o gwlmagent non è in esecuzione, sarà visualizzato il seguente messaggio:
The gWLM agent process on the host is not running -- start the agent and retry.
Se il nodo amministrato è bloccato o il dominio di risorse condivise richiede il riavvio di tutti i suoi agenti,
i sintomi possono comprendere:
•
L'output del comando gwlm monitor omette i dati di alcuni domini di risorse condivise
•
La schermata Shared Resource Domain View in HP SIM visualizza diversi domini di risorse condivise
con l'errore critico "SRD data is currently stale".
Soluzione:
Se un dominio di risorse condivise non offre monitoraggio in tempo reale per un periodo di
tempo prolungato, riavviare l'agente gWLM in ogni nodo amministrato del dominio di risorse condivise.
Nel caso di un blocco anomalo di un membro del dominio di risorse condivise, mentre il monitoraggio in
tempo reale del dominio è bloccato, gli altri domini di risorse condivise continuano ad amministrare risorse.
Tuttavia, il monitoraggio in tempo reale di altri domini di risorse condivise potrebbe essere bloccato a causa
del blocco anomalo del membro del dominio di risorse condivise. Per ripristinare il monitoraggio degli altri
domini di risorse condivise:
1.
2.
Interrompere la messa in attività del dominio di risorse condivise che contiene il membro bloccato.
Questo potrebbe richiedere l'uso dell'opzione --force del comando gwlm undeploy.
Riavviare gwlmcmsd per azzerare il monitoraggio bloccato, usando i comandi seguenti nel server di
amministrazione centrale:
# gwlmcmsd --stop
# gwlmcmsd
3.
4.
Creare un nuovo dominio di risorse condivise per sostituire il dominio non in attività, lasciando al di
fuori il membro bloccato del dominio.
Una volta che sia stata ripristinata la normale operatività del membro del dominio di risorse condivise
che era bloccato, arrestare l'attività del dominio sostitutivo e rimettere in attività quello originale, in
modo da tornare allo stato iniziale.
Campione mancante all'inizio o alla fine del rapporto di gwlmreport
Un rapporto di gwlmreport è basato su un periodo che parte da mezzanotte di un dato giorno e termina
la mezzanotte del giorno seguente. Qualsiasi campione che si sovrappone all'ora iniziale oppure a quella
finale del periodo sarà escluso dal rapporto.
Soluzione:
Non esiste una soluzione, ma è necessario essere a conoscenza di questo fatto.
Impostando a zero il criterio per weight porta ad un'assegnazione sbilanciata
Questo problema interessa solamente gli agenti gWLM A.02.00.00.x.
I valori di weight per i criteri consentono a gWLM di stabilire l'assegnazione delle risorse in caso di loro
eccesso. Impostando al medesimo valore tutti i criteri per weight utilizzati in un dominio di risorse condivise,
le risorse dovrebbero essere assegnate ai carichi di lavoro associati un modo bilanciato. Tuttavia, in un
dominio di risorse condivise, impostando a zero tutti i criteri farà sì che ad un singolo carico di lavoro siano
assegnate tutte le risorse in eccesso.
36
Problemi noti e risoluzioni
Soluzione:
Invece di zero, usare un valore di weight pari a uno.
Un carico di lavoro con criteri fissi ottiene maggiori risorse di quelle richieste
In un dominio di risorse condivise con partizioni annidate, assegnando criteri fissi in cui la somma dei valori
fissi è inferiore al minimo del compartimento di livello superiore, può far sì che il carico di lavoro riceva più
risorse di quelle specificate dai criteri fissi.
Soluzione:
Impostare i criteri fissi in modo tale che il numero di CPU necessarie sia superiore o uguale
al numero minimo di CPU richieste dal compartimento di livello superiore.
Criteri per il tasso di convergenza e OwnBorrow/Utilizzo
Questo problema interessa sia gli agenti gWLM A.01.01.x sia quelli gWLM A.02.00.00.x.
Il valore per il tasso di convergenza specificabile facoltativamente quando di definisce un criterio, attualmente
ha effetto solo sui criteri personalizzati. I criteri per OwnBorrow e l'utilizzo non ne sono influenzati.
Soluzione:
risolto.
Non ci sono soluzioni. Tuttavia, negli agenti gWLM A.02.00.01.x questo problema è stato
Metriche personalizzate perdute nelle ripetizione della messa in attività
I criteri personalizzati utilizzano dei valori metrici forniti tramite il comando gwlmsend. Ripetendo la messa
in attività di un dominio di risorse condivise che abbia un criterio personalizzato, il valore più recente della
metrica del criterio va perduto. In tale situazione, gWLM basa le sue assegnazioni sulla richiesta minima
specificata nel criterio del carico di lavoro. Il carico di lavoro può ricevere le risorse di CPU rimanenti dopo
che tutti i criteri sono stati soddisfatti.
Soluzione:
Aggiornare i valori metrici di tutti i propri criteri personalizzati immediatamente dopo una
ripetizione della messa in attività.
Impossibile creare un nuovo thread nativo
Potrebbe essere visualizzato un messaggio contenente il testo seguente:
...unable to create new native thread
Soluzione:
Questo problema si verifica perché i seguenti parametri del kernel sono impostati con valori
troppo bassi:
•
max_thread_proc
•
Per i pset ed i gruppi FSS:
Con HP-UX 11 v1, impostare max_thread_proc ad almeno 192.
Con HP-UX 2 v2 settembre 2004 e successive, impostare max_thread_proc ad almeno 768.
•
Per le partizioni virtuali:
Impostare max_thread_proc ad almeno 768.
•
nkthread
Impostare nkthread adeguatamente al valore di max_thread_proc, così come per il numero di
thread necessari agli altri processi del sistema.
Possono esserci più domini di risorse condivise basati su partizioni virtuali
In genere, gWLM non consente, in una singola nPartition o in un singolo sistema, la creazione nello stesso
momento di più domini di risorse condivise basati su partizioni virtuali. Tuttavia, quando più utenti gWLM
mettono in attività quasi nello stesso momento più domini di risorse condivise, gWLM potrebbe
inavvertitamente consentire questi domini multipli.
Soluzione:
Eliminare uno dei domini di risorse condivise, quindi gestire nuovamente i carichi di lavoro
del dominio appena eliminato, collocandoli in quello rimanente.
Informazioni sulla release aggiuntive di gWLM
37
Impossibile mettere in attività il dominio di risorse condivise
Potrebbe essere visualizzato un messaggio simile al seguente:
Unable to deploy Shared Resource Domain: system1.pset.000, due to: Error
starting Compartment Manager. Please save file /var/opt/gwlm/gwlmagent.log.0
and contact HP technical support.
Questo errore può verificarsi se in un sistema è presente un pset vuoto - un pset senza CPU ad esso assegnate
- quando si crea e si tenta di mettere in attività un dominio di risorse condivise che comprende il sistema.
Soluzione:
Assegnare delle CPU al pset, oppure rimuoverlo, quindi ripetere la creazione e la messa in
attività del dominio di risorse condivise.
NOTA:
Global Workload Manager versione C.02.50.00.x impedisce la creazione di un dominio di
risorse condivise che comprende un sistema con un pset vuoto; tuttavia, se si dispone di una versione
precedente di gWLM, tale dominio potrebbe essere stato creato con quella versione.
È possibile mettere in attività solamente un dominio di risorse condivise
Potrebbe essere visualizzato un messaggio simile al seguente:
Error trying to deploy SRD, nome_sistema.vpar.000 to
nome_sistema_2.nome_dominio.com. SRD, nome_sistema_2.fss.000 is already
deployed. Only one SRD is allowed to be deployed.
Soluzione:
Interrompere l'attività utilizzando l'opzione --force con il comando gwlm undeploy e
riavviare gwlmagent nel nodo amministrato.
Blocco anomalo di un'applicazione in un gruppo FSS
con HP-UX 11i v2 (B.11.23), un'applicazione all'interno di un gruppo FSS potrebbe bloccarsi quando è
eseguita in una partizione virtuale, nPartition, o sistema a singolo processore.
Soluzione:
Installare la patch PHKL_33052.
Script non collocati nei carichi di lavoro corretti
Con i compartimenti basati su pset o gruppi FSS, gWLM consente di collocare gli script in questi
compartimenti, utilizzando dei record di applicazioni con nomi alternativi. Questo funziona solamente se
la shell - o interprete - utilizzata è elencata nel file /etc/shells. In genere, perl non è contenuto in
questo file. Gli script perl - ed altri script basati su shell o interpreti non elencati in in /etc/shells - non
sono perciò collocati correttamente.
Questo problema non riguarda gli eseguibili.
Soluzione:
Aggiungere /opt/perl/bin/perl e qualsiasi altra shell o interprete, al file /etc/shells.
Global Workload Manager riconoscerà le shell e gli interpreti aggiunti entro 30 secondi.
NOTA:
Dato che per lo script non è necessario il percorso completo, un utente malintenzionato potrebbe
ottenere l'accesso ai compartimenti basati sui pset o i gruppi FSS - che altrimenti non sarebbero accessibili
- utilizzando il nome dello script per nuovi script e wrapper.
Processi spostati al pset o gruppo FSS predefinito
Tutte le assegnazioni dei processi eseguite con il comando gwlmplace in un nodo amministrato andranno
perse se:
•
Il nodo amministrato è stato riavviato.
•
È stato riavviato il daemon gwlmagent.
•
È stata interrotta l'attività del dominio di risorse condivise corrente.
In questi casi, i processi saranno collocati secondo i record delle applicazioni, oppure secondo i record
utente validi. Se non esistono record, i processi non di root sono collocati nei pset o nei gruppi FSS predefiniti;
i processi di root sono lasciati dove si trovano.
38
Problemi noti e risoluzioni
Soluzione:
Per conservare la collocazione dei processi attraverso la ripetizione della messa in attività,
in gWLM, durante la creazione o la modifica delle definizioni dei carichi di lavoro utilizzare i record delle
applicazioni o quelli degli utenti di gWLM.
È ignorata la collocazione dei processi utilizzando psrset
Quando gWLM gestisce i pset in un sistema, ogni processo del sistema deve andare ad un carico di lavoro.
gWLM colloca i processi secondo i record delle applicazioni o degli utenti, specificati al momento delle
creazione o della modifica della definizione del carico di lavoro. Nel caso non esistano record, i processi
sono soggetti alle regole di collocazione, descritte nella guida in linea, in "pset / fss group tips", nella
sezione "Precedence of placement techniques".
Utilizzando il comando psrset per la collocazione dei processi nei pset, gWLM molto probabilmente
sposterà i processi nel pset predefinito.
Soluzione:
Per conservare la collocazione di un processo, in gWLM, durante la creazione o la modifica
delle definizioni dei carichi di lavoro utilizzare i record delle applicazioni o quelli degli utenti di gWLM.
Se l'utilizzo dei record non è pratico, utilizzare il comando gwlmplace. Tuttavia, sarà necessario utilizzare
gwlmplace ogni volta che sarà ripetuta la messa in attività di un dominio di risorse condivise, per riportare
il processo nel carico di lavoro desiderato.
Impossibile rimuovere i gruppi FSS abbandonati
I gruppi FSS creati da gWLM possono diventare abbandonati e non è possibile rimuoverli facilmente. Questa
situazione si verifica per diverse ragioni. Un caso è quando gestendo un dominio di risorse condivise basato
sui gruppi FSS, è utilizzato un secondo server di amministrazione centrale, per esempio a causa dell'inattività
del primo. Ciò può lasciare il dominio di risorse condivise con dei gruppi FSS che non è possibile rimuovere.
Soluzione:
Rimuovere i gruppi FSS.
Per rimuovere i gruppi, ci sono varie possibilità. Se è installato PRM, eseguire il comando seguente:
# /opt/prm/bin/prmconfig -r
Se non è installato PRM, eseguire la seguente procedura:
1.
Eseguire la rilevazione:
# /opt/gwlm/bin/gwlm discover nome_host --file=nome_file.xml \
--type=fss
dove nome_host è il sistema con i gruppi FSS.
2.
Importare il file nome_file.xml nell'archivio delle configurazioni:
# /opt/gwlm/bin/gwlm import --file=nome_file.xml
3.
Accertare il nome del dominio di risorse condivise, eseguendo i seguenti comandi ed esaminando
l'output per i nomi che contengono nome_host:
# /opt/gwlm/bin/gwlm list
Ad esempio, il nome potrebbe essere nome_host.fss.xyz (dove xyz sono numeri da 0 a 9).
4.
Mettere in attività il dominio di risorse condivise:
# /opt/gwlm/bin/gwlm deploy --srd=nome_host.fss.xyz
5.
Interrompere l'attività del dominio di risorse condivise:
# /opt/gwlm/bin/gwlm undeploy --srd=nome_host.fss.xyz
I gruppi FSS ora dovrebbero essere stati eliminati dal sistema. Tuttavia, le loro definizioni dei carichi di
lavoro si troveranno ancora nell'archivio delle configurazioni di gWLM. È possibile rimuovere queste
definizioni e le definizioni dei domini di risorse condivise, utilizzando l'interfaccia gWLM di HP SIM.
Informazioni sulla release aggiuntive di gWLM
39
Scegliere Tools ⇒ VSE Management, quindi fare clic sulla scheda Shared Resource Domain. Scegliere
il dominio di risorse condivise nel gruppo FSS, quindi scegliere Delete ⇒ Shared Resource Domain.
Impossibile rimuovere il carico di lavoro predefinito (OTHER)
Tentando di rimuovere da un dominio di risorse condivise il carico di lavoro predefinito (OTHER), è restituito
il messaggio:
Removal of all compartments from an SRD is not allowed
Soluzione:
Non è possibile rimuovere dal dominio di risorse condivise il carico di lavoro predefinito
(OTHER). È necessario invece interrompere l'attività del dominio di risorse condivise.
Dimensioni/assegnazioni inferiori ai valori minimi dei criteri per le macchine virtuali
Le dimensioni o le assegnazioni per le macchine virtuali in un dominio di risorse condivise in attività
potrebbero sembrare inferiori ai valori minimi dei loro criteri.
Soluzione:
Attendere alcuni minuti, dato che potrebbe essere necessario del tempo prima che gWLM
riconosca la transizione di una macchina virtuale dallo stato di arrestata a quello di avviata.
Dimensione corrente negativa di NONVM
Se le CPU in un host di macchine virtuali sono assegnate in numero eccessivo quando si mette in attività un
dominio di risorse condivise in quell'host, gWLM presenta la dimensione corrente di NONVM come valore
negativo.
Soluzione:
Sono disponibili due opzioni:
•
Modificare i diritti delle macchine virtuali attive in modo che le CPU non siano assegnate in numero
eccessivo
•
Arrestare una o più macchine virtuali fino a che quelle ancora attive non non abbiano un numero
eccessivo di CPU.
L'interruzione dell'amministrazione di una macchina virtuale avviata lascia il dominio
di risorse condivise non in attività
Quando si tenta di interrompere l'amministrazione di una macchina virtuale già avviata, l'attività del dominio
di risorse condivise potrebbe essere arrestata, anche se è visualizzato il seguente messaggio:
The virtual machine nome_macchina_virtuale on host nome_host is on but does
not have an associated gWLM policy. Please turn the virtual machine off, or
apply a gWLM policy to provide the necessary resources.
Soluzione:
contiene.
Arrestare la macchina virtuale e rimettere in attività il dominio di risorse condivise che la
Lo strumento per le comunicazioni protette di gWLM non funziona nei sistemi Red
Hat Linux
Lo strumento Configure ⇒ Configure VSE Agents ⇒ Secure gWLM Communications potrebbe non
avere successo nel tentativo di copiare lo script di amministrazione nei nodi amministrati Red Hat se non è
presente la directory /var/adm. Alcune installazioni di Red Hat Linux non contengono questa directory.
Se in un sistema non è presente la directory /var/adm e si tenta di utilizzare questo strumento, nella finestra
di output dei comandi potrebbe essere visualizzato un messaggio di errore simile al seguente:
cp: cannot create /var/adm/gwlmagentconfig: No such file or directory
Soluzione:
Eseguire l'accesso al sistema in cui si è verificato l'errore, usando l'account root, quindi
creare manualmente la directory usando il comando seguente:
# mkdir /var/adm
40
Problemi noti e risoluzioni
Estensioni dei file di log diverse da .log.0, .log.1 e .log.2
Global Workload Manager è ideato per utilizzare le estensioni .log.0, .log.1 e .log.2 per i suoi file
di log. Un blocco Java dei file garantisce che solamente un unico processo gWLM sia in grado di aggiornare
un file di log in qualsiasi momento. A partire da Java 1.4.2.06, il blocco dei file consente la creazione di
file con estensione nella forma .log.0.n, dove n è un numero intero.
Soluzione:
Se si utilizza Java versione 1.4.2.06 o successiva e si desidera controllare nei file di log la
presenza di errori, per cercare quali file contengono messaggi di errore recenti, utilizzare il seguente
comando:
# /bin/ls -ltr /var/opt/gwlm/*log*
Quindi, sarà possibile utilizzare /usr/bin/tail per visualizzare i messaggi nei file di log aggiornati di
recente.
Se i file di log devono essere inviati all'assistenza HP, creare un file tar usando i comandi seguenti:
# cd /
# tar cvf /tmp/gwlmlogs4support.tar var/opt/gwlm/*log*
Inviare quindi all'assistenza HP il file /tmp/gwlmlogs4support.tar.
Informazioni sulla release aggiuntive di Partition Manager
Nel caso si utilizzi Partition Manager per modificare le capacità di hyperthreading di una nPartition, potrebbe
verificarsi il seguente errore. Questo errore può verificarsi quando si utilizza Partition Manager in un sistema
che supporta l'hyperthreading, ma la versione di nPartition Commands non supporta questa funzione:
Operation Failed
Error: Invalid option -T.
Error: Missing hyphen(-) or missing option for n.
Error: No components/actions specified.
Usage: parmodify -p Partition Number
{ -a cell:[cellType]:[use_on_next_boot]:[failure_usage][:clm_value]
[-a...] | -m
cell:[cellType]:[use_on_next_boot]:[failure_usage][:clm_value]
[-m...] | -d cell [-d...] | -B | -r cell [-r...] | -I IPaddress | -b path | -t path |
-s path | -P Partition Name | -k s_lock:p_lock | [ -u username[:]
-h IPaddress|hostname |-g -h IPaddress|hostname ] }
Soluzione:
Aggiornare i comandi nPartition ad una versione che supporti l'hyperthreading.
•
Per Linux, si tratta della versione 1.01.04 di nPartition Commands (fornita nel CD HP Integrity Essentials
Foundation Pack for Linux 1.01 Management).
•
Per HP-UX, si tratta della versione 2.1.3.1 di nPartition Commands (disponibile anche come patch
PHCO_34963 per HP-UX B.11.23).
•
Per Microsoft Windows, si tratta della versione 2.1.3.1 di nPartition Commands (fornita nel CD Smart
Setup 4.5).
La sezione seguente è anche contenuta nella sezione Informazioni sulla release di della guida di Partition
Manager.
Partition Manager A.2.02.01 (Release per HP Virtual Server Environment)
Questa release di Partition Manager è integrata con gli strumenti di amministrazione di HP Virtual Server
Environment (VSE) per HP SIM.
•
Partition Manager ora comprende la possibilità di abilitare o disabilitare l’hyperthreading nelle Partition
le cui celle contengono processori che supportano questa caratteristica, come i processori dual-core
Intel® Itanium® 2.
•
Tutti gli messaggi degli eventi sono registrati nel file di log in lingua inglese. Questo per evitare che,
con alcune lingue diverse dall'inglese, siano scritti nel file di log dei punti interrogativi.
Informazioni sulla release aggiuntive di Partition Manager
41
•
L'azione Strumenti ⇒ Aggiorna dati ora funziona correttamente nell'insieme della cella e dello chassis
di I/O.
•
Sono state rimosse tutte le potenziali vulnerabilità del tipo cross-site scripting.
•
Scegliendo Complesso ⇒ Spegni tutti i LED saranno segnalati in dettaglio i casi in cui non è stato
possibile spegnere i LED.
•
Facendo clic sul pulsante OK nella pagina di un messaggio di errore, in alcuni casi era restituita
un'eccezione di puntatore nullo. Questo problema è stato corretto.
•
Scegliendo Cella ⇒ Assegna cella/e non genera una eccezione quando è stato selezionato per
l'assegnazione uno slot vuoto della cella.
•
In questa release sono presenti altre correzioni di errori.
•
Quando è stato eseguito l'accesso con Partition Manager ad una nPartition che esegue Microsoft®
Windows®, è possibile visualizzare nPartition e complesso, ma potrebbero essere segnalati degli errori
SSH tentando di eseguire dei comandi che modificano le nPartition o il complesso.
Per risolvere questo problema, HP consiglia di configurare il sistema Microsoft® Windows® – il nodo
amministrato – per operare con questa release di Partition Manager utilizzando la procedura seguente:
1.
2.
Aggiungere al gruppo Administrators nel nodo amministrato un account di nome root.
Installare nel nodo amministrato i servizi OpenSSH per HP Systems Insight Manager. È possibile
scaricare questa applicazione dal seguente sito Web:
http://h18023.www1.hp.com/support/files/server/us/download/22546.html
IMPORTANTE:
Durante l'installazione di OpenSSH, impostare l'account che eseguirà il servizio
SSH come root.
3.
Nell server di amministrazione centrale, eseguire il seguente comando:
mxagentconfig -a -n indirizzo -u root -p password
dove indirizzo è il nome host o l'indirizzo IP del nodo amministrato e password è la password
dell'account root nel nodo amministrato.
È possibile evitare questo problema scegliendo Strumenti ⇒ Cambia complesso, per eseguire
l'accesso al processore di servizio oppure alla nPartition nel complesso come utente WBEM.
42
Problemi noti e risoluzioni