newsletter 2 - Istituto Auxologico Italiano

Transcript

newsletter 2 - Istituto Auxologico Italiano
OKAUXO_24x34
20-04-2009
11:19
Pagina 1
auXologico
NEWS
PERIODICO DI INFORMAZIONE SANITARIA A CURA DELL’ISTITUTO AUXOLOGICO ITALIANO - ANNO 1 - N2
www.auxologico.it
Quali saranno i prossimi sviluppi della ricerca nell’Istituto Auxologico Italiano? Prevedere il
futuro è notoriamente un esercizio rischioso. Ma nel caso dell’ Istituto Auxologico,
le linee di sviluppo sono molto ben delineate e alcuni nuovi approcci già ben avviati,
per quanto riguarda sia le strutture di ricerca sia la scelta dei ricercatori.
A cura del Prof. Alberto Zanchetti, Direttore Scientifico dell’Istituto Auxologico Italiano
ra le principali sfide della ricerca medica del
nuovo secolo vi sono le malattie cardiovascolari (che rimangono la prima causa
di mortalità nei paesi industrializzati e vanno
drammaticamente incrementandosi anche nei
paesi in via di sviluppo), le malattie neurologiche (che possono essere sempre meglio affrontate grazie all’incredibile sviluppo delle neuroscienze) e infine i meccanismi, i fenomeni e la patologia dell’invecchiamento (patologia che è in
continua crescita come conseguenza delle sempre maggiori aspettative di vita).
T
Presente da anni come protagonista nella ricerca
endocrino-metabolica, cardiovascolare e neurologica, l’Istituto Auxologico non poteva non affrontare anche il tema dell’invecchiamento. A ciò lo
preparava il suo lungo impegno nello studio di
quelle affezioni cardiovascolari e neurologiche
(l’ipertensione, le malattie cerebrovascolari, le
malattie neurodegenerative, le demenze) che
appunto nell’età avanzata hanno prevalenza.
È uscito il Terzo
Rapporto sull’ictus
dell’Istituto Auxologico Italiano.
Lo studio affronta il tema
della ricerca nel campo della
genetica dell’ictus, dai modelli
animali alle più recenti
acquisizioni sulle malattie
genetiche che si associano
a rischio di malattie
cerebrovascolari, dagli studi
sulle famiglie di soggetti
colpiti da ictus agli ampi studi
di popolazione.
Questo nuovo obiettivo di ricerca è stato reso
possibile dall’apertura nel luglio del 2007 del
nuovo Centro per la Ricerca e la Cura
dell’Invecchiamento, nel quale l’attività di ricerca è affiancata da tutti i tipi di attività clinica necessari ad affrontare i problemi medici della vecchiaia: l’attività ambulatoriale e di day-hospital, quella
della cura degli eventi acuti, quella riabilitativa, e
infine quella dell’assistenza residenziale per gli
anziani.
Lo stretto collegamento del nuovo Centro con
l’Ospedale San Luca e il nostro Centro di
Ricerche e Tecnologie Biomediche potenzierà
l’impegno dell’Istituto nella genetica delle
malattie cerebrovascolari, e lo estenderà alla
genetica dell’invecchiamento e delle demenze. Analogamente, la previsione di istituire una
nuova unità dedicata alla riabilitazione geriatrica
ulteriormente potenzia la missione dell’Istituto per
la ricerca riabilitativa.
Altri sviluppi della ricerca dell’Auxologico sono
facilmente prevedibili perché sono già in opera i
piani che li renderanno possibili. Lo sviluppo
delle ricerche cardiologiche, neurologiche e
riabilitative dell’Istituto hanno reso le strutture e
gli spazi dell’Ospedale San Luca sempre più
ristretti e insufficienti. L’Amministrazione, prevedendo questi problemi di crescita, ha provveduto
all’acquisizione di edifici contigui a quelli del San
Luca, e sono già a buon punto i lavori di costruzione di un nuovo padiglione di ricerca, che metterà 200 letti a disposizione della ricerca cardiovascolare, neurologica, endocrino-metabolica e riabilitativa.
L’Istituto Auxologico Italiano si è molto ben
attrezzato per far fronte alle principali sfide
che i prossimi anni offriranno alla ricerca
nelle aree della nostra attività. Abbiamo posto
le basi per affermarci come uno dei principali cen-
tri europei per la genomica di malattie diffuse, quali
l’ipertensione, l’ictus ischemico, l’obesità. Siamo
presenti con autorevolezza sulla nuova frontiera
delle cellule staminali, soprattutto in neurologia, e
su quella dell’approccio immunologico allo studio
e alla cura di molte patologie. Nello stesso tempo,
non vogliamo dimenticare che come sempre la
medicina potrà progredire, se sapremo innestare
le innovazioni in una visione più ampia, ben consci
che le cure, la riabilitazione e la riparazione riguardano sempre l’uomo nella sua interezza.
I NUMERI DELL’AUXOLOGICO
50
anni
di ricerca e cura
10
sedi
in Lombardia e Piemonte
24
850
laboratori di ricerca
mila pazienti ogni anno
3,5
milioni di prestazioni
sanitarie ogni anno
2.000
collaboratori
200
pubblicazioni
scientifiche ogni anno
OKAUXO_24x34
20-04-2009
11:19
Pagina 2
ATTIVITÀ CLINICA
LA CRESCITA SANA
Auxologia: di cosa si tratta
A cura del Prof.
Alessandro Sartorio
Primario della Divisione
di Auxologia e Malattie
Metaboliche III,
Responsabile del Centro
per Disordini della Crescita,
Istituto Auxologico Italiano.
❝
diagnosi e cura
dei disturbi
della crescita
Auxologia (dal greco auxo “accrescere”) è la disciplina
che si occupa della crescita staturo-ponderale del bambino e dello sviluppo puberale e sessuale dell’adolescente. L’Istituto Auxologico Italiano, sin dalla sua istituzione ha sempre rivolto un interesse particolare alla diagnosi e cura dei disturbi della crescita e dello sviluppo umano e delle principali malattie
endocrino-metaboliche, assumendo anche un ruolo pionieristico
nel trattamento dei nanismi ipofisari.
La valutazione della statura e la corretta interpretazione dei dati
di crescita sono di notevole importanza per capire lo stato di
benessere generale di un bambino.
La crescita staturale è infatti l’indice più sensibile dello stato di
salute e dello stato nutrizionale; molte malattie croniche nell’infanzia inoltre sono caratterizzate da un ritardo di crescita e maturativo. L’accrescimento corporeo è un processo continuo, ma
non lineare, che inizia al momento del concepimento e si conclude con la maturazione sessuale dell’individuo, influenzato da
numerose ghiandole endocrine (ipofisi, gonadi, tiroide, surreni), in
particolare dall’asse ormone della crescita (GH)-somatomedine
(IGF-I), e da fattori nutrizionali e ambientali variamente combinati
fra di loro.
Per valutare la crescita di un bambino e capire se rientra o meno
nei limiti di normalità, l’auxologo utilizza in prima battuta le curve
di crescita: grafici che rappresentano i normali dati di crescita, elaborate per maschi e femmine, tenuto conto delle
diversità di sviluppo tra i due sessi e delle differenze etniche, sempre più rilevanti nelle nostre società. Questa prima valutazione, insieme alla misurazione anche dei suoi genitori e degli
eventuali fratelli e sorelle, può permettere di evitare al bambino
numerosi esami ematici e strumentali non strettamente necessa-
L’
CAPIRE GLI STRUMENTI DIAGNOSTICI
Risonanza Magnetica
A cura del dott. Franco Cernigliaro
Radiologo del Servizio di Diagnostica per Immagini,
Istituto Auxologico Italiano.
a risonanza magnetica (RMN) è uno strumento diagnostico
che utilizza un campo magnetico per generare le immagini del
corpo umano. Sottoposti al campo magnetico, i tessuti dell’organismo rispondono infatti in modo diverso a seconda della loro composizione ed è quindi possibile distinguere con precisione le varie componenti.
Si tratta di un esame multiplanare, nel senso che gli organi possono essere studiati in tutti
gli assi ottenendo informazioni tridimensionali ed anche per questo è l’esame che garantisce il dettaglio anatomico più elevato. Non è un esame di tipo invasivo perche’ a differenza della radiologia tradizionale e della TAC, non utilizza radiazioni ionizzanti (raggi X) e
non e’ quindi considerato nocivo all’organismo.
La risonanza viene attualmente utilizzata in tutte le patologie neurologiche, sia di tipo
neurodegenerativo (come la SLA o l’Alzheimer), sia oncologiche, sia vascolari (come
l’ictus).
E’ ampiamente usata nelle patologie osteoarticolari e trova oggi molte applicazioni
nello studio del tumore della mammella, nello studio del cuore e dei vasi e in tutta la
patologia oncologica dell’addome.
Il futuro vede la RMN utilizzata per studi di tipo funzionale, che permettono di valutare non solo la morfologia
ma anche il funzionamento dell’organo studiato. Questa
particolare applicazione della risonanza richiede un
magnete ad alto campo ( 3 Tesla), come quello che sarà
installato all’interno dell’ampliamento in corso dell’ospedale San Luca.
ri, spesso fastidiosi e anche costosi.
Il "Centro crescita" di Milano è centro di riferimento regionale per la diagnosi e cura dei disordini della crescita e centro per lo studio delle malattie rare, che fa parte della rete
nazionale di riferimento per la diagnosi e cura delle principali
malattie genetiche. Il Centro dispone dei più aggiornati sistemi
software per la gestione ambulatoriale delle problematiche inerenti la crescita e lo sviluppo infantile e ha rapporti e collaborazioni scientifiche con i più qualificati Istituti nazionali ed internazionali.
Gli specialisti del Centro operano in stretta sinergia anche
con il pediatra di famiglia per fare un "punto" preciso sulla crescita e sullo sviluppo corporeo del bambino, ricorrendo talvolta
ad esami radiologici (per valutare l’età ossea) e eventualmente a
test ormonali più specifici per valutare la quantità di ormone della
crescita (test farmacologici di stimolo, secrezione spontanea notturna, ecc.), da eseguire in Day-hospital o durante un ricovero
breve di tipo diagnostico.
Ovviamente, la crescita e lo sviluppo non sono solo un momento di cambiamento corporeo, ma si integrano nella crescita
generale del bambino, con tutti gli aspetti emozionali, comportamentali e mentali, che rappresentano il fondamento su cui poggia la sua vita futura.
Per favorire la conoscenza di questi temi fra gli operatori variamente coinvolti nella gestione del bambino in fase di crescita e
dell’adolescente in fase di sviluppo puberale, il Centro crescita dell’Istituto Auxologico promuove da anni iniziative culturali di aggiornamento per insegnanti e genitori (corsi per
le scuole) e organizza corsi di aggiornamento (ECM) per
medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali.
Diagnosi precoce
dei problemi della
fertilità
A cura del Prof. Luca Persani,
Direttore del Laboratorio Sperimentale
di Ricerche Endocrinologiche dell’Istituto
Auxologico Italiano, Professore Associato
del Dipartimento di Scienze Mediche,
Università degli Studi di Milano.
L
n un recente convegno organizzato a Milano dall’Istituto
Auxologico si è parlato di fertilità. L’obiettivo del convegno è stato
quello di presentare e discutere i più recenti avanzamenti della
ricerca nel campo degli indicatori utili per la diagnosi e la gestione
clinica di alcuni dei disordini che riducono la capacità riproduttiva. Un corretto uso di questi marcatori è infatti in grado di migliorare la
gestione dei casi sospetti e di effettuare una corretta prevenzione con
utili consigli nelle famiglie a rischio. L’importanza di questi interventi è
aumentata dal fatto che alcuni dei difetti riproduttivi possono rappresentare una spia dell’esistenza di un aumentato rischio familiare per
altri difetti a carico di altri organi o apparati (per es. sindrome dell’X fragile nei familiari di donne con menopausa precoce). Il convegno si è
occupato sia dei difetti femminili con particolare accento su alcune
patologie della gravidanza e della funzione ovarica, sia delle più recenti evoluzioni riguardanti i meccanismi puberali e di alcune malattie della
gonade (apparato riproduttore) maschile.
Il Laboratorio Sperimentale di Ricerche Endocrinologiche offre un
pannello di indagini genetiche e biochimiche per la diagnosi dei
difetti riproduttivi che sono il risultato dell’attività di ricerca svolta
negli anni più recenti e che hanno permesso di identificare nuovi meccanismi predisponenti alla menopausa precoce o all’ipogonadismo
centrale.
I
OKAUXO_24x34
20-04-2009
11:19
Pagina 3
ATTIVITÀ DI RICERCA
La ricerca dalla prevenzione
alla riabilitazione dell’ictus
N
onostante gli importanti progressi dovuti allo sviluppo delle
strategie preventive, all’aumento delle unità specializzate nella
cura dell’ictus (stroke unit) e all’introduzione della terapia trombolitica, l’ictus rappresenta la terza causa di morte nell’uomo e la
seconda nella donna, rimane la principale causa di disabilità e la
seconda causa di demenza. Sono circa 200.000 i casi di ictus che si
verificano ogni anno in Italia e, a causa dell’invecchiamento della popolazione, questo numero è destinato ad aumentare nei prossimi anni.
La prevenzione di una parte significativa di eventi cerebrovascolari è
stata ottenuta con l’individuazione dei principali fattori di rischio e
con la realizzazione di trials clinici che hanno dimostrato l’efficacia di
interventi terapeutici che agiscono su tali fattori. Cambiamenti dello
stile di vita quali l’abolizione del fumo, una maggiore attività fisica e un’alimentazione corretta sono misure efficaci per tutta la
popolazione. È inoltre dimostrato che il controllo della pressione arteriosa ha un effetto significativo sulla riduzione dell’ictus cerebrale. I
pazienti con fibrillazione atriale, soprattutto se anziani o se affetti da
ipertensione arteriosa o diabete o scompenso cardiaco, sono a rischio
elevato di ictus cardioembolico e tale rischio può essere drasticamente ridotto da un’adeguata terapia antitrombotica. Anche se l’associazione fra colesterolo e ictus cerebrale non è ancora stata completamente chiarita, una terapia con statine che riduce il colesterolo si associa
ad un rischio inferiore di malattie cardiovascolari, incluso l’ictus cerebrale. Diabete e obesità sono anch’essi associati ad un maggiore
rischio di ictus e un buon controllo di pressione arteriosa e colesterolemia in questi pazienti è particolarmente indicato.
Circa il 20% degli ictus cerebrali non è tuttavia associato ad alcun
fattore di rischio noto. È possibile che vi siano dei fattori di rischio
attualmente sconosciuti e che vi possa essere una predisposizione
genetica allo sviluppo della malattia cerebrovascolare, alle condizioni
che ne aumentano il rischio o alla risposta alle terapie. Gli sviluppi delle
conoscenze e delle tecniche di biologia molecolare e il completamento
del Progetto del Genoma Umano hanno consentito la realizzazione di
ricerche sul ruolo dei fattori genetici nella predisposizione a malattie
diffuse, tra cui quelle indotte dall’aterosclerosi. Nonostante la rapida
evoluzione delle conoscenze, sono ancora necessari molti sforzi per
chiarire il ruolo della genetica nella patogenesi dell’ictus cerebrale e
perché i risultati della ricerca in questo campo si traducano nella realtà clinica in nuovi approcci diagnostici e terapeutici.
L’Istituto Auxologico Italiano è impegnato con un ruolo attivo per chiarire le basi genetiche delle malattie cerebrovascolari: coordina progetti che coinvolgono strutture scientifiche internazionali e, grazie ad un
progetto finanziato dalla Regione Lombardia, è impegnato nella realizzazione di un progetto di ricerca per la cura dell’ictus cerebrale che si
avvalga di tecnologie innovative. Strumenti quali la risonanza magnetica con grandi capacità di definizione (3 Tesla) possono infatti contribuire ad individuare precocemente i soggetti con danno vascolare non
ancora sintomatico e a migliorare la cura e la riabilitazione di quelli già
colpiti da ictus.
In attesa dei risultati di questi studi ogni sforzo deve essere compiuto
per individuare e correggere i fattori di rischio modificabili già noti e per
garantire al maggior numero di pazienti il più tempestivo ricovero in
strutture dedicate alla cura dell’ictus nella fase acuta e l’accesso ad
un’adeguata riabilitazione.
A cura del Dott.
Marco Stramba-Badiale,
Direttore UO Medicina
Riabilitativa e Laboratorio
di Ricerche di Riabilitazione
e Medicina Cerebrovascolare,
Istituto Auxologico Italiano,
Milano
Il Laboratorio Sperimentale di Ricerche
di Immunologia Clinica
A cura del Prof. Pier Luigi Meroni, Direttore dell’UO di Remautologia, Allergologia e Immunologia Clinica del Laboratorio Sperimentale
di Ricerche di Immunologia Clinica dell’Istituto Auxologico Italiano, Dipartimento di Medicina Interna, Università degli Studi di Milano.
l Laboratorio Sperimentale di Ricerche di Immunologia
Clinica dell’Ospedale San Luca nasce nel 2000 da una
collaborazione tra l’Istituto Auxologico e l’Università
degli Studi di Milano. È composto da un team di medici
con impegni assistenziali e di ricerca, da biologi e biotecnologi che svolgono sia attività di ricerca, sia di laboratorio.
La tematica principale di ricerca riguarda le malattie reumatologiche autoimmuni sistemiche, patologie il cui
danno provocato dal sistema immunitario interessa
l’intero organismo. Nel caso dell’artrite reumatoide per
esempio c’è il coinvolgimento delle articolazioni, mentre
nel lupus può esserci l’interessamento della cute, dell’occhio, del sistema nervoso centrale, del fegato e dei reni:
per questo motivo le patologie autoimmuni sistemiche
richiedono un tipo di approccio trasversale e internistico
che consideri l’organismo nella sua interezza.
Al Laboratorio di ricerca afferisce un’unità diagnostica
di alto livello con il laboratorio più attrezzato per la
diagnostica delle malattie reumatologiche autoimmuni in Milano. Accanto a questo aspetto di ricerca
applicata, c’è poi la parte di ricerca speculativa che
consiste nello studio dei meccanismi con cui il siste-
I
ma immune (preposto alla difesa dell’organismo) commette degli errori e attacca l’organismo danneggiandolo. Si studiano i fenomeni che avvengono nei
malati per capire se è possibile individuare dei marcatori nuovi per fare la diagnosi o per seguire l’andamento
della malattia nel paziente.
Gli studi effettuati sulla sindrome da anticorpi antifosfolipidi sono un esempio significativo della ricerca
applicata e speculativa condotta dal laboratorio, che sull’argomento ha raggiunto importanti obiettivi ricevendo
anche nel 2005 un premio internazionale.
In questa malattia il sistema immune sbaglia e produce
anticorpi che alterano i sistemi della coagulazione, facendo sì che si verifichino dei trombi o degli emboli, anche in
pazienti che non sono né diabetici, né ipertesi, né abbiano dislipidemia (cioè in assenza di fattori di rischio specifici). Queste manifestazioni (trombi ed emboli) possono
colpire i vasi sanguigni, il cuore e anche il cervello,
ponendo la ricerca su questa malattia autoimmune in perfetta sintonia con le altre specialità che operano in
Auxologico e con i filoni di ricerca propri dell’Istituto: la
ricerca neurologica e cardiovascolare.
Dato che le malattie autoimmuni sistemiche hanno
una maggiore incidenza nel sesso femminile (fino a 9
volte superiore rispetto al sesso maschile!) e si manifestano proprio nell’età fertile, viene affrontato il problema
di gestire la gravidanza delle donne con malattie
autoimmuni: durante la gravidanza infatti le malattie si
possono alterare e la malattia può avere effetto sulla gravidanza stessa. È una problematica insorta negli ultimi
anni e l’interesse delle donne con malattie autoimmuni
per la gravidanza è veramente molto ampio.
Poiché le cure ormonali possono scatenare o riacutizzare
le malattie autoimmuni, anche le cure per la fertilità e
alcune terapie per la menopausa devono essere svolte
con delle procedure che non portino alla complicazione
della malattia autoimmune. L’Unità è impegnata anche
nella ricerca per la definizione di queste regole e linee
guida.
Oltre alle malattie autoimmuni/reumatiche sistemiche, il
Laboratorio studia anche le malattie da deficit del sistema
immune e le malattie allergiche.
I medici ricercatori svolgono attività di ricerca, attività clinica di ambulatorio, day hospital e di ricovero ordinario.
LA RICERCA AIUTA A CURARTI MEGLIO
Dai un contributo all’attività di ricerca dell’ISTITUTO AUXOLOGICO ITALIANO:
BANCA INTESASANPAOLO, Filiale 2103 - Corso Vercelli, 25 - Milano
IBAN: IT 35 I 03069 09448 000002661142, c/c:26611-42, CAUSALE: DONAZIONE
Per donazioni e informazioni: Istituto Auxologico Italiano, 02-61911.2985, [email protected]
OKAUXO_24x34
20-04-2009
11:19
Pagina 4
Ampliamento
dell’Istituto
Scientifico
Ospedale San Luca
roseguono i lavori
d i ampliamento
dell’Istituto Scientifico
Ospedale San Luca e
prende forma la nuova
struttura di nove piani fuori
terra e 4 interrati che avrà
un nuovo ingresso da
Piazzale Brescia.
Al piano terra troveranno
collocazione aule anche
per la didattica universitaria, oltre ai servizi di accettazione
ospedaliera.
Al piano primo verrà collocata l’unità speciale di terapia intensiva ed il pronto soccorso, mentre al secondo trovano posto le
attività riabilitative e di ricerca.
Le degenze saranno ubicate dal quarto piano al settimo compreso e ciascun nucleo di degenza possiederà una capacità
ricettiva di n. 40 posti letto. Al piano nono saranno realizzati
l’aula magna e spazi per la didattica.
Al piano seminterrato sarà collocata l’Unità Ospedaliera di
Diagnostica per Immagini. Nei tre piani interrati, trovano spazio
i parcheggi.
I lavori saranno ultimati per la fine del 2009.
ISTITUTO SCIENTIFICO OSPEDALE SAN GIUSEPPE
Via Cadorna, 90 - Piancavallo (Oggebbio-VCO)
Linea ASL e Privati 0323 514600
ISTITUTO SCIENTIFICO OSPEDALE SAN GIUSEPPE
VILLA CARAMORA
Corso Mameli, 199 - Verbania (VCO)
Linea ASL e Privati 0323 514600
ISTITUTO SCIENTIFICO OSPEDALE SAN MICHELE
Via Ariosto, 13 - Milano
Linea ASL 02 619112501
Linea Privati 02 619112500
ISTITUTO SCIENTIFICO OSPEDALE SAN LUCA
Via Spagnoletto, 3 - Milano
Linea ASL 02 619112501
Linea Privati 02 619112500
P
CENTRO DI RICERCHE E TECNOLOGIE BIOMEDICHE
Via Zucchi, 18 - Cusano Milanino (MI)
Linea ASL 02 619112501
Linea Privati 02 619112500
ISTITUTO SCIENTIFICO OSPEDALE SAN LUCA
Polo di Neuroriabilitazione
Via Mercalli, 32 - Milano
Linea ASL 02 619112501
Linea Privati 02 619112500
CENTRO DI RICERCA E CURA DELL'INVECCHIAMENTO
Via Mosè Bianchi, 90 - Milano
Linea ASL 02 619112501
Linea Privati 02 619112500
CENTRO DIAGNOSTICO - MEDA
Corso della Resistenza, 23 - Meda (MI)
Linea ASL 03627724001
Linea Privati 0362 7724000
CENTRO DIAGNOSTICO PIOLTELLO
via Masaccio, 4B - Pioltello (MI)
Linea ASL 02 619112501
Linea Privati 02 619112500
CASA DI CURA SAN CARLO
Via Pier Lombardo, 22 - Milano
Linea ASL e Privati 02 550001
Senza nessun costo puoi destinalre il
5 PER MILLE
della dichiarazione dei redditi
per aiutaare la ricerca sanitaria
dell’Istituto Auxologico
mettendo
1. LA TUA FIRMA
LE SEDI DI RICERCA E CURA
LAVORI IN CORSO
nel riquadro dedicato al finanziamento
agli enti della ricerca sanitaria sull’apposito
modello della dichiarazione dei redditi
(Cud/730/unico/Unico mini)
2. IL CODICE FISCALE
dell’istituto Auxologico Italiano
02703120150
PRENOTAZIONI ON LINE: [email protected]
AUXOLOGICO NEWS - NOTIZIARIO DI INFORMAZIONE SANITARIA
Istituto Auxologico Italiano. Via Ariosto, 13 – 20145 Milano. Direttore Responsabile: Giovanni Ancarani. Registrazione Tribunale di Milano n° 716 del 4 dicembre 2008.
Contatti: [email protected]

Documenti analoghi

newsletter 5 - Istituto Auxologico Italiano

newsletter 5 - Istituto Auxologico Italiano Neuropsicologia Clinica, di Immunologia Clinica, di ricerche sull’Invecchiamento, di Riabilitazione e Medicina Cerebrovascolare. Il nuovo Ospedale San Luca è solo il piu’ recente delle nuove strutt...

Dettagli

newsletter 1 - Istituto Auxologico Italiano

newsletter 1 - Istituto Auxologico Italiano ttivo ormai da più di un anno, il nuovo Centro di ricerca e cura dell’invecchiamento dell’Istituto Auxologico Italiano, situato vicino alla Fiera MilanoCity, è una importante struttura all’avanguar...

Dettagli

Istituto Auxologico Italiano Centro Diagnostico San Carlo CARTA

Istituto Auxologico Italiano Centro Diagnostico San Carlo CARTA L’Istituto è specializzato nella ricerca, prevenzione, cura e riabilitazione delle malattie endocrinometaboliche, cardiovascolari e neurodegenerative. L’approccio a queste malattie è di tipo multid...

Dettagli

Carta dei servizi - Istituto Auxologico Italiano

Carta dei servizi - Istituto Auxologico Italiano con un reparto distaccato nella sede di via Mercalli 32, e due reparti distaccati nella sede di via Mosè Bianchi 90. Nel Gennaio 2010 si è costituito Presidio Unico con l’IRCCS San Michele sito in ...

Dettagli

Istituto Auxologico Italiano CARTA DEI SERVIZI

Istituto Auxologico Italiano CARTA DEI SERVIZI attrezzature biomediche per la prevenzione e la diagnosi delle malattie, nonché su moderne strutture di degenza per il trattamento dell’ammalato nella fase acuta e riabilitativa. L’attenzione a tut...

Dettagli