Biologia ed etologia della Zanzara Tigre. Posizione Sistematica

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Biologia ed etologia della Zanzara Tigre. Posizione Sistematica
Biologia ed etologia della
Zanzara Tigre.
Quali altri vettori potrebbero essere
introdotti nel nostro paese
Mattia Calzolari
Laboratorio Entomologico IZSLER – Sez Reggio E
“Chi è la zanzara tigre”
11 aprile 2008 - MODENA
Posizione Sistematica
• Philum: Arthopoda
• Classe: Insecta
• Ordine: Diptera
• Sottordine: Nematocera
• Famiglia: Culicidae
• Genere: Aedes
• Specie: Aedes albopictus
Areale d’origine
• La Zanzara tigre è originaria dell’Asia (zona compresa fra
Nuova Guinea, Madagascar, Isole dell’Oceano Indiano a
sud, fino a Cina, Corea e Giappone a nord)
Habitat
• In queste zone abita le foreste.
• Depone le uova sulle pareti verticali di
piccole raccolte d’acqua temporanea
naturali: buchi negli alberi, bambù
spezzati, ascelle fogliari, ecc.
• Le uova vengono deposte sopra il
pelo dell’acqua e si schiudono una
volta che vengono sommerse
• Le uova sono resistenti alle basse
temperature ed al disseccamento
• Le femmine possono deporre le uova
anche in raccolte d’acqua artificiali,
colonizzando gli ambienti antropizzati
Distribuzione
Negli ultimi decenni questa specie si è fortemente espansa
• Commercio di copertoni usati (con uova)
• Commercio lucky bamboo (larve nell’acqua di trasporto)
• Una volta arrivata si può diffondere in modo efficiente
sfruttando il trasporto passivo con automezzi
Distribuzione
1979 Albania
1983 Trinidad
1985 United States
1986 Brazil
1988 Mexico, Australia (s), Fiji (s)
1990 Italy
1991 Nigeria, South Africa
1993 Barbados, Dominican, Republic
1995 Cuba, Guatemala ,Honduras, El Salvador
1994 New Zeland (s)
1997 Bolivia, Cayman, Islands
1998 Argentina, Colombia, Paraguay
1999 France
2000 Cameroon,
2001 Equatorial Guinea
2002 Panama
2003 Nicaragua, Greece, Israel, Switzerland
2004 Belgium Spain
(Da Benedict et al 2007)
1985 Stati Uniti (Texas)
1987, 92 contee in 15 stati
1997, 678 contee 25 stati
2003, 866 contee in 26 Stati
Distribuzione
EUROPA
1979 Albania
1990 Italia
1999 Francia
2000 Belgio
2001 Serbia
Montenegro
2003 Svizzera
Grecia
2004 Croazia
Spagna
2005 Olanda
2006 Ungheria
2007 Germania
ITALIA
1990 Genova
1991 Padova
1997 Roma
Ciclo
Il ciclo di questo insetto
attraversa 4 stadi:
UOVA
LARVA (4 età)
PUPA
ADULTO
• La durata del ciclo è
influenzata da diversi
fattori, in particolare dalla
temperatura
Uova
• Nere, forma ellittica, dimensioni medie:
0,6 mm x 0,2 mm
• Resistenti al disseccamento (anche per
oltre un anno) ed alle basse
temperature
• Deposte in piccole raccolte d’acqua
stagnante, non deposte in grandi
raccolte d’acqua (fiumi, laghi, canali,
ecc.)
• L’abbassamento delle temperature e la
diminuzione delle ore di luce induce la
produzione de uova diapausanti, più
resistenti alle condizioni avverse
• Bassi contenuti di ossigeno stimolano la
schiusa delle uova
• Possono
richiedere
diverse
sommersioni prima di schiudere
Larva
• Stadio acquatico munito di sifone per
respirare
• Le larve di prima età sono quasi invisibili a
occhio nudo, crescono effettuando le diverse
mute
• Le larve si nutrono dei detriti organici presenti
nell’acqua
• La durata della vita larvale in condizioni di
laboratorio
25°C 5-10 gg, 15°C 20 gg
• Influenzata da diversi fattori,
– temperatura
– quantità di cibo
– densità larvale
Pupa
• La pupa non si nutre ma è mobile, raggiunge il pelo
dell’acqua per respirare.
• Durata di questo stadio è di circa 2 giorni, influenzata
dalla temperatura
Adulto
CARATTERISTICHE
Neri con una banda bianca che
attraversa longitudinalmente
il torace
Bande bianche sulle zampe
Dimensioni dai 2-10 mm,
maschi più piccoli
Adulto
• Sia i maschi che le femmine si nutrono di liquidi zuccherini (in
particolare nettare) le femmine hanno bisogno di un pasto di
sangue per portare a maturazione le uova
• Le femmine sopravvivono più a lungo dei maschi
• La vita media delle femmine in laboratorio è di 4-8 settimane
(fino a 3-6 mesi), in natura possiamo considerare una vita
media di 20 giorni
Adulto
• Le femmine si riproducono una sola volta 2-3 gg dopo
l’emergenza
• Effettuano il primo pasto di sangue 2-3 gg post-emergenza,
dopo 3-5 gg prima ovideposizione
• La femmina depone 40-80 uova per volta
• Può effettuare più cicli gonotrofici (fino a 7 in lab) arrivando a
deporre 300-450 uova
Adulto
• Non sono grandi volartici. Si considera che possano volare a
100-150 m dal luogo di sfarfallamento, arrivano più lontano
sfruttando corridoi ecologici (500 m) od il vento (1km)
• Sfruttano il trasporto passivo per diffondersi
• Specie esofila, ma può entrare nelle abitazioni
• Volano a circa un metro di altezza ma possono arrivare fino al
20 piano
• Sono pungitrici molto aggressive, preferiscono i mammiferi ma
possono pungere anche anfibi, rettili e uccelli
• Pungono durante il giorno, i picchi di attività sono alla mattina
presto e soprattutto alla sera
• Quando non vola si rifugia all’ombra nella vegetazione
• Repellenti migliori a base di DEET (N,N-diethyl-metaToluamide)
• Abiti scuri attraggono le zanzare
• Alcuni profumi possono avere un effetto attrattivo
Ciclo
• In Italia settentrionale le temperature
invernali inattivano buona parte delle
uova svernati.
• Le uova si schiudono in AprileMaggio, temperature oltre i 10 °C
• Il ciclo preimmaginale può durare da
15-20 giorni nei periodi primaverile e
di fine estate-autunno, a 6-8 giorni in
piena estate, l’insetto può compiere
fino a 10 generazioni all’anno
• La massima densità numerica della
popolazione adulta si ha in genere tra
il 15 agosto e il 15 settembre.
• Il ciclo si conclude a ottobre
novembre con la morte degli adulti,
che hanno però deposto uova
diapausanti
Competenza Vettoriale
Competenza vettoriale abilità del vettore di acquisire mantenere e trasmettere l’agente
patogeno. Ci sono diversi fattori che influenzano la effettiva trasmissione della malattia
(capacità vettoriale): densità del vettore, frequenza dei pasti di sangue, la durata della
replicazione del virus nel vettore, la sopravvivenza del vettore.
InfezioneTrasmissione
FLAVIVIRIDAE
Dengue 1,2,3,4
+++
+++
Febbre gialla
++
++
St. Louis E.
+
+
West Nile
+++
+++
TOGAVIRIDAE
Eastern Equine E. +++
++
Western Equine E. +++
+++
Venez. Equine E. +++
++
Ross River
++
++
Mayaro
++
++
Chikungunya
+++
+++
Sindbis
++
++
Infezione Trasmissione
BUNYAVIRIDAE
LaCrosse
Jamest. Canyon
Keystone
Oropouche
Potosi
Rift Valley Fever
Trivittatus
REOVIRIDAE
Orungo
+++
+++
+++
+
+
++
+
++
+
+
+
-
+(?)
+(?) .
+++ alta; ++ moderata; + bassa; negativa; (?) livello non determinato.
Altre specie
• Aedes aegypti, specie con grandi capacità vettoriali, in inglese viene detta
“Zanzara della febbre gialla”, ma può trasmettere anche Dengue e
chikungunya
• Specie tropicale di origine africana ha raggiunto il Sud America con le
navi, è stata causa di epidemie di Dengue e Febre Gialla anche in Europa
nel XVIII e XIX secolo, ma è stata eradicata
• Segnalata diverse volte anche in Italia è stata eliminata dal rigore del
clima
• Non produce uova diapausanti
Altre specie
• La presenza della specie Nord Americana
Ochlerotatus atropalpus (Coquillett, 1902),
è stata segnalata in Italia nel 1997.
• Ochlerotatus (Finlaya) japonicus japonicus
(Theobald, 1901) è stata segnalata in
territorio francese nel 2001
Sia Ochlerotatus japonicus
Ae.atropalpus sono
vettori di West Nile virus e
Oc.japonicus è sospettata
di essere vettore di Encefalite Giapponese
Specie autoctone
Infection rates towards chikungunya virus of mosquito populations
collected in southern France in October 2006 Species
Aedes albopictus
Aedes caspius
Aedes detritus
Aedes vexans
Culex pipiens
Site of collection
Alpes maritimes
Sainte-Marie de la Mer
Sainte-Marie de la Mer
Sainte-Marie de la Mer
Montpellier
% Infection (N)
77.1 (35)
25 (16)
67.3 (49)
0 (13)
0 (11)
N, number of females tested.
Vazeille M, Jeannin C, Martin E, Schaffner F, Failloux AB.
Chikungunya: a risk for Mediterranean countries?Acta Trop. 2008
Feb;105(2):200-2
Conclusione
• Sarà difficile eliminare la presenza della Zanzara
Tigre. E’ necessario adottare tutti gli accorgimenti per
LIMITARE al massimo la presenza di questa specie