CO - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi

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CO - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi
Scuole secondarie di primo grado
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PICCOLI E GRANDI INVENTORI CRESCONO
Programma di formazione e sensibilizzazione sulla tutela della Proprietà Industriale per il sistema scolastico
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Invenzioni e scoperte
Brevetti e marchi
Quattro passi nella chimica per
esplorare la Proprietà Industriale
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INTRODUZIONE
Nulla si crea, nulla si distrugge, diceva il grande scienziato Antoine de Lavoisier, ma tutto si
trasforma.
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I costituenti più piccoli della materia - atomi, molecole,
cristalli - di cui sono fatti gli esseri umani e tutte le cose
che ci circondano, si trasformano, cambiano stato, si aggregano in nuovi composti.
È compito della chimica studiare le proprietà dei costituenti della materia e le loro trasformazioni.
Grazie alla chimica è stato possibile inventare nuovi materiali, creare nuove applicazioni tecnologiche che migliorano la vita di tutti i giorni.
In altre parole, la chimica ha portato a nuove invenzioni.
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INTRODUZIONE
In questo breve viaggio utilizzeremo la chimica
e alcuni materiali di uso comune per cercare di
capire che cosa si deve fare per trasformare un’idea in una invenzione vera e propria.
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Inventare significa immaginare e realizzare qualcosa di nuovo con il proprio ingegno, nelle arti,
nell’industria …. nella vita.
Proteggere la propria creazione è un diritto di tutti,
purché si sappia cosa, quando e come proteggere.
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INTRODUZIONE
Visto che parliamo di chimica, la prima cosa da
fare è un esperimento, perché, si sa, il chimico sperimenta sempre con provette e alambicchi.
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Mescoliamo insieme due sostanze facilmente reperibili in
cucina, ovvero dell’aceto e del NaHCO3.
Non sapete che cos’è l’ NaHCO3? Ma è semplicissimo:
bicarbonato di sodio.
In altre parole, bicarbonato, quello che si prende sciolto in
acqua per digerire i pranzi della nonna.
Gli elementi che costituiscono le due sostanze se messi
a contatto reagiscono insieme e il risultato è una reazione
piuttosto “vistosa”.
Basta versare le due sostanze dentro un bicchiere per ottenere una specie di vulcano in eruzione!
P.S. I chimici chiamano l’aceto acido acetico e
scrivono la formula così: CH3COOH
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INVENZIONE E SCOPERTA
L’idrogeno, l’ossigeno, il sodio e il carbonio sono gli
elementi chimici che costituiscono il bicarbonato.
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Nel 1937 l’italiano Emilio Segrè scoprì il primo elemento chimico ottenuto artificialmente, cioè in laboratorio,
il TECNEZIO.
Successivamente, si è capito che il tecnezio è presente in piccole percentuali anche in natura.
Ma il tecnezio è una invenzione o una scoperta?
La reazione dell’aceto con il bicarbonato è una invenzione o una scoperta?
Posso annunciare al mondo di aver inventato una reazione esplosiva?
E magari diventare pure ricco?
E se scopro qualcosa che non esiste, come il tecnezio, posso dire di essere il proprietario di quello che ho
scoperto?
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CHE COS’E’ UN’INVENZIONE
Il primo passo da fare è capire bene cosa si intende
per invenzione...
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Per il vocabolario la parola “invenzione” significa:
“Ideazione, tradotta in realtà, di un progetto o di
un elemento risolutivo originale nell’ambito di una
funzione determinata”
(Devoto- Oli, 2008)
Nessuna idea per quanto geniale possa essere, serve
a qualcosa se rimane nella testa di chi l’ha pensata.
Occorre “tradurla” in realtà. Darle forma e sostanza.
Ecco che cos’è una invenzione!
A patto, però, che sia nuova e originale. Altrimenti, oggi
come mille anni fa, che invenzione sarebbe?
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FONTE DELL’INVENZIONE
Ma per quale ragione si inventano
nuove cose?
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Le invenzioni rendono la vita più facile, comoda, agevole o comunque migliore.
Certamente, il primo impulso che fa scattare il desiderio di inventare qualcosa è la necessità.
La necessità di risolvere un problema, di aggirare un
ostacolo, di rendere un oggetto migliore o più facilmente utilizzabile.
Ecco un esempio....
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FONTE DELL’INVENZIONE………..LA NECESSITA’…….
John Wesley Hyatt aveva letto un bando di un concorso
promosso dalla ditta Phelan and Collander, produttrice di
palle da biliardo, nel quale si prometteva un premio di diecimila dollari a chi avesse sviluppato un materiale capace
di sostituire l’avorio nella fabbricazione delle palle per biliardo, in quanto la materia prima naturale stata scarseggiando. A partire dal 1863 Hyatt si mise alla ricerca dell’
“avorio artificiale”. Ebbe successo intorno al 1869 con un
composto a base di nitrato di cellulosa.
Nasceva così la celluloide con un brevetto depositato il 12
luglio 1870.
Uno dei primi impieghi industriali del nuovo materiale fu sperimentato dai dentisti che poterono facilmente sostituire la
gomma vulcanizzata, assai costosa, con il nuovo materiale
per ottenere le impronte dentarie dei loro pazienti.
La prima fabbrica della nuova “materia plastica artificiale” si
chiamò Albany Dental Plate Company e fu fondata nel 1870.
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FONTE DELL’INVENZIONE………..IL CASO..…….
A volte, invece, un’invenzione nasce per puro caso.
Come il cellophane.
L’ invenzione del cellophane si deve all’ingegnere tessile svizzero
Jacques Brandenberger. Un giorno, seduto al ristorante, vide un
cliente rovesciare una bottiglia di vino sulla tovaglia e, mentre il cameriere si preoccupava di cambiarla, lo scienziato pensò a come
sarebbe stato più comodo se la tovaglia fosse stata impermeabile.
Tornato al suo laboratorio, cercò di applicare una pellicola trasparente e impermeabile, chiamata rayon e realizzata con della viscosa, ad alcuni tessuti. Il risultato non fu molto buono: i tessuti diventavano troppo rigidi e friabili.
Tuttavia, l’inventore aveva notato che la patinatura che aveva applicato ai tessuti si spellava in una pellicola trasparente estremamente duttile che poteva avere altre applicazioni che non fossero
quelle originariamente pensate.
Il 14 novembre 1908 Brandenberger ideò la prima macchina per la
produzione di fogli di viscosa trasparente che registrò con il nome
di ‘CellophaneTM’ .
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ESEMPI DI INVENZIONE
Il famoso scienziato italiano Alessandro Volta nel 1800
inventò la pila.
La pila oggi giorno fa funzionare il telecomando di casa,
la lampadina tascabile, l’orologio appeso alla parete, il
controller della playstation e un milione di altre cose.
Ma era proprio quello che cercava Volta?
La pila fu il risultato ultimo di una accesa disputa che
Volta sostenne contro un altro grande scienziato, Luigi
Galvani, a proposito dell’elettricità animale. A quel tempo sembrava che gli animali avessero la capacità di produrre della corrente elettrica che partiva dal cervello e
veniva immagazzinata nei muscoli.
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ESEMPI DI INVENZIONE
olta compiendo esperimenti sugli animali morti si accorse che toccando gli
animali, in particolare le rane, con due
metalli diversi, zinco e rame, si generava
una corrente elettrica che attraversava i
muscoli dell’animale e li faceva contrarre.
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A quel punto ha iniziato a studiare le
sorprendenti capacità dei due metalli.
La pila voltaica è una colonna costituita
da una serie di coppie di dischi di zinco e rame separate le une dalle altre da
uno strato di feltro imbevuto
di acqua salata.
La reazione chimica che si innesca produce una corrente elettrica misurabile
collegando due fili agli estremi della pila.
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ESEMPI DI INVENZIONE
La pila, dunque, è una sorta di convertitore di energia: converte l’energia chimica in energia elettrica.
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Molti anni dopo, Carl Gassner produsse e commercializzò la pila zinco-carbone, la prima pila a secco cioè
senza acqua salata come quella di Volta.
Nel 1886 Gassner brevettò la sua invenzione e ancora oggi si possono trovare in commercio le pile zincocarbone.
Dalla pila di Volta sono passati più di 200 anni e quelle
moderne sono molto più efficienti e durature.
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ALTRI ESEMPI DI INVENZIONE……
Le figurine! Che passione!!
Calciatori, dinosauri, cartoni animati... ci sono
album di figurine per tutti i gusti.
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Il successo delle figurine nasce nel
1936 con il programma radiofonico
I Quattro Moschettieri, sponsorizzato
dalla Buitoni Perugina. Per promuovere
i loro prodotti, e la trasmissione, venne
distribuito un album di figurine.
Chi riusciva a completare l’album
vinceva una fiammante automobile
Topolino.
La figurina del Feroce Saladino era la
più rara e ricercata!
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ALTRI ESEMPI DI INVENZIONE……
Il segreto della figurina? La
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colla!!
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La colla attacca ovunque, però, e allora occorre escogitare un sistema per proteggere lo strato di adesivo della figurina in modo che possa essere utilizzato
solo al momento opportuno.
Occorre un’invenzione!
Uno strato di carta particolare che aderisce alla colla ma
che sia asportabile.
Alcune aziende con invenzioni di colle sono diventate molto famose.
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…..E ALTRI BREVETTI……….
Il Post-it® è stato inventato da Spencer Silver, un ingegnere della 3M, la stessa società
che nel 1930 brevettò lo Scotch.
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La 3M studiava le varie applicazioni commerciali
degli adesivi e Silver nel 1968 inventò una colla
che non solo era in grado di aderire a ogni superficie, ma poteva anche essere staccata e poi
riposizionata. Resistente ma leggera.
Il Post-it® è anche un’invenzione d’uso. Fu un
amico di Spencer Silver che cantava in un coro a
suggerire l’uso del Post-it® come segnalibro.
La 3M non ha solo registrato le parole Post-it®
come marchio ma anche il colore giallo canarino.
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MODELLI O DISEGNI
?
Sai che cos’è la Coccoina
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I grandi le colle le riconoscono dall’odore.
La Vinavil ha un odore inconfondibile (è l’odore della Vinavil!!!).
La Coccoina profuma di mandorla.
Oltre che per l’odore la Coccoina si è sempre distinta per
la confezione.
Le confezioni dei prodotti si possono
proteggere registrando l’apposito modello.
La COCCOINA e la VINAVIL hanno delle
confezioni particolari.
Le confezioni si proteggono con i MODELLI
O DISEGNI.
Il modello o disegno è una nuova forma che dà
ad un oggetto conosciuto un aspetto nuovo.
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MODELLI O DISEGNI
Spesso i nostri acquisti dipendono dalla forma con cui un prodotto ci viene
presentato.
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E tu hai mai dato una nuova forma
a qualcosa?
Potresti creare un nuovo vestito o una
nuova sedia o, perché no, una nuova cuccia per il tuo cane.
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DURATA DEI MODELLI O DISEGNI
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I modelli, se si registrano, possono tutelare fino a
venticinque anni.
Se non si registrano, la tutela e’ limitata a tre anni
dalla divulgazione.
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Quali forme si registrano come modelli?…..a partire dalle
3A
Automobili
Abbigliamento
Arredamento
…….. tutto ciò che ha una forma.......quindi tutto!!!
Sì, anche i caratteri tipograficio le pagine web.......
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RIEPILOGANDO…….
Un’invenzione si può brevettare….
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Un marchio o un design
si può registrare ?
®
Ma che cosa vuol dire?
Perché la 3M ha “brevettato” la
sua invenzione ed ha registrato il
marchio Post-it®?
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PROCEDENDO CON ORDINE…..CHE COS’E’ IL BREVETTO?
Il brevetto è un documento con il quale la collettività riconosce il diritto a utilizzare in maniera esclusiva - per un determinato periodo di tempo - una determinata invenzione.
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L’autore del brevetto ha il diritto esclusivo ad essere
considerato il padre di quella determinata invenzione.
L’autore del brevetto può realizzare da solo l’invenzione o incaricare altri di realizzarla.
L’autore può anche essere diverso dal titolare del brevetto, infatti, può cedere la propria invenzione in cambio
di una percentuale sulle vendite e/o di un compenso.
Il brevetto dura 20 anni.
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DIRITTI DERIVANTI DAI BREVETTI
Il titolare del brevetto ha il diritto esclusivo di: produrre (o di far produrre) l’invenzione e vendere i prodotti
che contengono l’invenzione
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Il brevetto vieta a terzi di: copiare per scopi commerciali o industriali l’invenzione che è oggetto del brevetto
Il brevetto non vieta a terzi di: studiare il brevetto per
arricchire le proprie conoscenze
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DIRITTI DERIVANTI DAI BREVETTI
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Brevettando il suo POST-IT, la 3M si assicurava l’uso
esclusivo del prodotto e i ricavi che ne sarebbero arrivati con la vendita, vietando ad altri di copiare l’invenzione.
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Ma affinché una invenzione sia
brevettabile occorre che soddisfi
determinati requisiti.
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REQUISITI DI BREVETTABILITA’
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NOVITÀ: il trovato non deve essere compreso nello stato
della tecnica. Per “stato della tecnica” si intende tutto ciò
che è stato reso accessibile al pubblico - prima della data di
deposito della domanda di brevetto - mediante descrizione
scritta o orale, o attraverso un impiego o una utilizzazione (sia
in Italia sia all’estero)
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ATTIVITÀ INVENTIVA: il trovato non deve risultare in modo
evidente dallo stato della tecnica per una persona esperta
del ramo
APPLICAZIONE INDUSTRIALE: il trovato deve poter essere oggetto di fabbricazione e utilizzo in campo industriale
LICEITÀ: il trovato non deve essere contrario all’ordine pubblico e al buon costume
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TIPOLOGIE DI BREVETTO
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Un’ INVENZIONE, la soluzione
nuova ed originale di un problema
tecnico. Tale soluzione può essere un nuovo prodotto o un nuovo
procedimento che deve poter essere realizzata e applicata in tanti
diversi esemplari
La TOPOGRAFIA DI UN PRODOTTO A SEMICONDUTTORE, ovvero
una serie di disegni correlati rappresentanti lo schema tridimensionale
degli strati di cui si compone un
prodotto a semiconduttori
Un MODELLO DI UTILITÀ,
quando si inventa qualcosa che dà ad un prodotto
industriale già esistente
nuove possibilità di utilizzo
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Una NUOVA VARIETÀ
VEGETALE, ad esempio
una nuova pianta (un vitigno), una nuova verdura o
un nuovo frutto (la pesca
noce)
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DOVE DEPOSITARE UNA DOMANDA DI BREVETTO
In Italia i brevetti si depositano presso le Camere di
Commercio presenti in ogni provincia o presso la
Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione
Ufficio Italiano Brevetti e Marchi che è l’Ufficio
nazionale competente.
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La Direzione Generale si trova a Roma, in via Molise, 19. E’ li che si esaminano i brevetti.
Tale Ufficio può concedere o bocciare un brevetto.
Quasi tutti i Paesi del Mondo hanno un proprio
Ufficio Brevetti.
Un altro ufficio molto importante è l’Ufficio Europeo
dei Brevetti.
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ESEMPI DI INVENZIONE
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Ecco l’esempio di una invenzione
che non manca mai nello scaffale delle medicine di casa... l’acido
acetilsalicilico.
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osa?
L’acido acetil...c
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ESEMPI DI INVENZIONE
C9H804
questa è la formula dell’acido acetilsalicilico,
più comunemente noto come ASPIRINA®
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Il nome “salicilico” deriva dalla pianta del salice perché fin dall’antichità era risaputo che la corteccia del salice conteneva una sostanza curativa chiamata salicina.
Il primo studio scientifico a riguardo risale alla fine del Settecento
quando il reverendo inglese Edward Stone inviò una lettera alla
Royal Society - l’accademia delle scienze di Londra - nella quale
si evidenziava come la popolazione del suo villaggio avesse
reagito alla somministrazione di salicina.
Nel corso dell’800 e del ‘900 l’industria chimica è stata
capace di realizzare chimicamente la salicina senza
doverla estrarre dalle piante: il primo che vi riuscì fu
Felix Hoffmann, nel 1897.
I brevetti più recenti sull’acido acetilsalicilico garantiscono effetti
collaterali minori rispetto alla formula originaria.
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CHE COSA SI PUO’ BREVETTARE……
Allora posso anche brevettare la reazione vulcanica dell’aceto con il bicarbonato?
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No!
Non tutto si può brevettare!
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CHE COSA NON SI PU0’ BREVETTARE…….
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Le teorie scientifiche, le scoperte e i metodi matematici,
le cure per uomini e animali
Le razze animali e i
procedimenti biologici
per ottenerle
NON SI PUÒ BREVETTARE:
• una nuova regola di gioco
• un diverso metodo di gioco
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I piani, i principi ed
i metodi per attività
intellettuali o per
gioco
Mentre, SI PUÒ BREVETTARE:
• un giocattolo
• un oggetto o uno strumento per giocare
A proposito di gioco...
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ALTRI ESEMPI DI INVENZIONE………
Un gioco, di plastica, di grande successo:
il frisbee
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Il “disco volante” è nato dalla fantasia di 3 veterani della Seconda
Guerra Mondiale che volevano creare un disco che, lanciato per aria,
avesse proprietà aerodinamiche tali da renderlo stabile e in grado di
percorrere una lunga distanza.
Il nome deriva da una ditta dolciaria la Frisbie Pie Co. che distribuiva
dolci e crostate alle università del Connecticut, uno stato degli Stati
Uniti, in vassoi di latta che gli studenti riutilizzavano come “disco
volante” per il loro svago.
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……..E ALTRI BREVETTI……
Ci sono 180 brevetti
sul frisbee ®!!!
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C’è il brevetto per il frisbee che percorre la distanza più
lunga, quello che rimane in aria più tempo, quello con la
forma strana che migliora la stabilità e l’aerodinamica.
E c’è pure quello col buco. Ce n’è per tutti i gusti.
Anche il materiale col quale viene costruito il frisbee è
molto interessante...
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UNA FORMIDABILE INVENZIONE: LA PLASTICA
Stiamo parlando di plastica
La plastica con la quale si costruiscono il frisbee è entrata a far parte del nostro mondo quotidiano, e la ritroviamo ovunque: bicchieri, bottiglie, orologi e milioni
di altre cose sono fatte di plastica.
La sua storia è molto lunga...
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UNA FORMIDABILE INVENZIONE: LA PLASTICA………E LE SUE ORIGINI…….
Alexander Parkes, un autodidatta nello studio della chimica e della fisica, intorno alla metà del 1800 si stava occupando della lavorazione
della gomma naturale, in un periodo in cui in questo campo si facevano grandi passi avanti con la scoperta della vulcanizzazione. La
vulcanizzazione della gomma fu un procedimento inventato da Charles
Goodyear nel 1839, e brevettato nel 1844, il quale aveva scoperto che
aggiungendo dello zolfo al lattice dell’albero della gomma e riscaldando
il miscuglio ottenuto, si veniva a creare una pasta gommosa assai più resistente ed elastica, di gran lunga migliore per le esigenze dell’industria.
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Parkes, facendo esperimenti con il nitrato di cellulosa, ottenne un nuovo
materiale che, in base alla descrizione che ne fornì, poteva essere: “usato allo stato solido, plastico o fluido, (che) si presentava di volta in volta
rigido come l’avorio, opaco, flessibile, resistente all’acqua, colorabile e si
poteva lavorare all’utensile come i metalli, stampare per compressione,
laminare”.
Il materiale scoperto fu chiamato parkesine e brevettato nel 1861e può
essere considerato il capostipite della plastica, una grande famiglia di
polimeri che oggi conta alcune centinaia di componenti.
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UNA FORMIDABILE INVENZIONE: LA PLASTICA………ED I SUOI SVILUPPI…….
Il successo delle prime materie plastiche, come la parkesine o la celluloide, creata la prima volta per la fabbricazione di palle da biliardo,
fu enorme e servì da traino per la realizzazione di un nuovo materiale, interamente ottenuto per sintesi industriale, che per circa mezzo
secolo avrebbe dominato il mondo delle materie plastiche, dischiudendo a esse una quantità enorme di applicazioni in tutti i settori della tecnologia industriale: la bakelite.
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La bakelite fu la prima resina termoindurente ottenuta facendo reagire fenolo e formaldeide. Dalla loro reazione si forma una resina che
diventa plastica per riscaldamento e in queste condizioni può essere
compressa in stampi per ottenere oggetti di varia forma.
Prolungando il riscaldamento, il materiale indurisce e mantiene
permanentemente la forma che gli è stata data.
L’inventore della bakelite fu il chimico belga Leo Hendrick Baekeland
nato a Gand il 14 novembre 1863.
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UNA FORMIDABILE INVENZIONE: LA PLASTICA………ED I SUOI BREVETTI….
Un successivo punto di svolta nella storia della plastica lo si deve a un
italiano, Giulio Natta, artefice di importanti studi teorici sulla comprensione del meccanismo chimico alla base della polimerizzazione e della
copolimerizzazione.
Tali ricerche culmineranno nel 1954 con le scoperte di K. Ziegler e di
Natta dei catalizzatori di polimerizzazione dell’etilene. In quello stesso
anno Natta e i suoi collaboratori del Politecnico di Milano e della Montecatini ottennero con quei catalizzatori una classe di polimeri altamente cristallini che furono chiamati isotattici.
Uno di questi polimeri è il propilene di Moplen, una plastica prodotta
industrialmente nel 1957 nello stabilimento Montedison di Ferrara.
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Da quel momento il Moplen entrò nelle case di tutti gli italiani sottoforma di giocattoli, scolapasta, contenitori per alimenti, secchi della
spazzatura...“Sempre lucido e silenzioso” recitava la pubblicità dell’poca.
Nel 1963 Natta e Karl Ziegler ricevettero il Premio Nobel per la chimica
per le “loro scoperte nel campo della chimica e della industrializzazione dei polimeri”.
Le Invenzioni di Giulio Natta hanno portato a 4.000 brevetti raggruppati in 333 “famiglie”.
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BREVETTI E MARCHI
Tutti gli esempi cui si e’ fatto riferimento, POST-IT,
MOPLEN, Coccoina, Frisbee hanno in comune
una caratteristica:
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sono tutti esempi
di marchi registrati.
Basta guardarsi intorno per constatare che siamo
circondati da marchi: quello della nostra playstation,
dell’automobile di papà, della nostra maglietta preferita.
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CHE COS’E’ UN MARCHIO?
Il marchio di impresa è un SEGNO DISTINTIVO
che serve a contraddistinguere i prodotti o i servizi che
un’impresa offre sul mercato.
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Possono costituire marchi di impresa i segni suscettibili di essere rappresentati graficamente, in particolare
le parole, compresi i nomi di persona, i disegni, le lettere, le cifre, i suoni, la forma del prodotto o della confezione di esso, o le combinazioni e le tonalità cromatiche, purché siano atti a distinguere i prodotti o i servizi
di un’impresa da quelli di altre imprese.
Un marchio dura dieci anni e può essere rinnovato per
sempre.
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LA CONTRAFFAZIONE
La Contraffazione è l’attività di chi fabbrica e/o vende un prodotto con forma, caratteristiche e marchio
simili o uguali ad un prodotto originale, per la realizzazione del quale sono stati compiuti studi, ricerche,
e sono stati spesi soldi in pubblicità.
NON VOGLIO
IL FALSO
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La Contraffazione
crea confusione nel consumatore.
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LA CONTRAFFAZIONE
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Il prodotto è contraffatto quando è:
UGUALE a quello ORIGINALE, cioè un prodotto
che usa lo stesso nome (MARCHIO) e la stessa forma creando confusione, una COPIA dell’originale
Originale
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Copia
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LA CONTRAFFAZIONE
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Il prodotto è contraffatto quando è:
SIMILE a quello ORIGINALE, cioè un prodotto che
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ricorda lo stesso nome o la stessa forma creando confusione, una IMITAZIONE dell’originale
NON VOGLIO
IL FALSO
Originale
Copia
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LA CONTRAFFAZIONE
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Quali sono i prodotti più Contraffatti?
Giocattoli
Abbigliamento
(magliette, pantaloni, sciarpe …)
Alimenti
(alimenti per l’infanzia, bevande…)
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Cosmetici
(trucchi, dentifrici, profumi…)
Pezzi di ricambio
per auto, moto, aerei…
Elettronica: CD, DVD…
Medicinali
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LA CONTRAFFAZIONE
La contraffazione rappresenta:
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un PERICOLO per chi acquista prodotti CONTRAFFATTI, perché sono fabbricati senza rispettare la LEGGE e non sono SICURI
per la SALUTE del consumatore.
NON VOGLIO
IL FALSO
un DANNO ECONOMICO per chi ha STUDIATO, per chi
ha fatto RICERCHE, per chi si è IMPEGNATO a CREARE un prodotto
NUOVO seguendo la LEGGE.
Un INGANNO per i consumatori perché spesso non sono consapevoli di acquistare un prodotto non originale.
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CASI DI CONTRAFFAZIONE
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Gormiti contro Dynofighters
I Dynofighters sono degli eroi che imitano molto i famosi personaggi
dei Gormiti.
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L’impressione che i marchi Gormiti e Dynofighters suscitano nei
consumatori di riferimento (bambini, genitori e nonni) è quasi coincidente. Sono stati utilizzati gli stessi colori, le stesse forme, la stessa
disposizione dei personaggi.
Originale
Copia
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CASI DI CONTRAFFAZIONE
… segue Gormiti contro Dynofighters
I Dynofighters imitano i già famosi Gormiti e sono venduti ad un prezzo più basso, sfruttando la notorietà di quest’ultimi e la pubblicitarie
già fatta da chi, per primo, ha messo in vendita i Gormiti.
NON VOGLIO
IL FALSO
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La legge dunque ha punito chi ha venduto un prodotto SIMILE a
quello già in vendita perché i Dynofighters creano CONFUSIONE tra
i consumatori ed un conseguente DANNO ECONOMICO al produttore dei Gormiti che per primo li ha messi in vendita.
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CASI DI CONTRAFFAZIONE
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Hasbro Italy contro Toys Italia
NOMI ORIGINALI
NOMI SIMILI
Bingo 4
Bingo…tu con la forza di 4
Indovina chi
Lui chi è
Crucimaster
Cruciverba
L’allegro chirurgo
Il medico di famiglia
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Il gioco BINGO…TU CON LA FORZA DI 4 imita il gioco BINGO 4.
Il gioco LUI CHI E’ imita il gioco INDOVINA CHI.
Il gioco CRUCIVERBA imita il gioco CRUCIMASTER.
Il gioco IL MEDICO DI FAMIGLIA imita il gioco L’ALLEGRO CHIRURGO.
I marchi sono molto SIMILI tra loro.
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CASI DI CONTRAFFAZIONE
…segue Hasbro Italy contro Toys Italia
I marchi dei giocattoli: Bingo…tu con la forza di 4, Lui chi è, Cruciverba ed Il medico di famiglia costituiscono sicuramente CONTRAFFAZIONE dei marchi dei giochi: Bingo 4, Indovina chi, Crucimaster
e L’allegro chirurgo perché IMITANO i nomi di questi ultimi giochi e
producono CONFUSIONE.
NON VOGLIO
IL FALSO
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La legge dunque ha punito chi ha venduto un prodotto SIMILE a
quello già in vendita perché Toys Italia crea CONFUSIONE tra i consumatori ed un conseguente DANNO ECONOMICO all’azienda Hasbro Italy che per prima li ha messi in vendita ed ha sostenuto spese
pubblicitarie.
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CASI DI CONTRAFFAZIONE
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Alcuni prodotti contraffatti, ad esempio i GIOCATTOLI, possono essere molto PERICOLOSI
per i consumatori, perché fabbricati con materiali infiammabili, con sostanze tossiche e dannose per la salute.
Originale
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Copia
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CONTRASTARE LA CONTRAFFAZIONE
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Le forze dell’ordine:
Na
La Polizia
La Guardia di Finanza
I Carabinieri
La Polizia Municipale
NON VOGLIO
IL FALSO
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ogni giorno combattono la CONTRAFFAZIONE
cercando di bloccare questi prodotti pericolosi
prima che possano essere messi sul mercato
e punendo chi li produce, chi li vende e … chi
li acquista
CON LA CONTRAFF
A
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PERDE TUTTA L ’I ONE
TALIA
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E ADESSO GIOCHIAMO INSIEME…….
Ed ora, per finire, un ultimo esperimento di chimica
che permette di creare una sostanza strepitosa
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Non è plastica
Non è gomma
Non è solida ma neanche liquida !
È una cosa strana: è Silly Putty
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E ADESSO GIOCHIAMO INSIEME…….
Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli Stati Uniti avevano bisogno di produrre a buon prezzo grandi
quantità di gomma sintetica.
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Uno scienziato, James Wright, si mette all’opera e
dopo aver mescolato acido borico e silicone, crea una
pasta dalle caratteristiche sorprendenti: si comporta
come un liquido ma non è un liquido, rimbalza come
una pallina di gomma ma non è gomma!
Ma per le esigenze dell’industria non va bene e l’idea
viene accantonata.
Nel 1945 l’ideatore di questa pasta invia alcuni campioni a dei colleghi scienziati affinché possano trovare
un utilizzo pratico per quella invenzione.
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E ADESSO GIOCHIAMO INSIEME…….
Non ci riescono. Nessuno sa cosa farci.
Tranne una commerciante di giocattoli, Ruth
Fallgather. La signora confeziona la pasta rimbalzante in ovetti per metterli in vendita nel suo negozio.
Ma non credendo di fare grossi affari passa l’invenzione al suo consulente d’affari, il quale, credendo
nell’idea, investe tutti i suoi averi fino a indebitarsi
pur di mettere in produzione la “silly putty”, letteralmente “il mastice scemo”.
Dopo 3 giorni che la pasta è in vendita, Peter
Hodgson, riesce a vendere più di 250 mila confezioni. Un successo strepitoso!!
Erano gli anni Cinquanta e la Silly Putty è ancora
uno dei giocattoli più venduti.
Naturalmente la ricetta della Silly Putty è brevettata.
H
Na
CO
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E ADESSO GIOCHIAMO INSIEME…….
Procedimento
Mescolate in un contenitore la borace nell’acqua fino a
formare una soluzione satura.
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Na
CO
Nell’altro contenitore diluite la colla vinavil con l’acqua,
ed eventualmente aggiungete anche il colorante.
A questo punto, aggiungete poco alla volta la soluzione con il borace, mescolando di volta in volta.
A un certo punto si inizierà a formarsi una pasta elastica; aggiungete la soluzione con la borace fino a formare la consistenza desiderata.
Sciacquate la pasta ottenuta e cominciate a giocare.
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E ADESSO GIOCHIAMO INSIEME…….
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Ricetta per una Silly Putty casalinga
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CO
Ingredienti:
Borace
Vinavil
Acqua
Colorante (se la vogliamo colorata)
2 Contenitori
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A QUESTO PUNTO TOCCA A TE!
Vuoi inventare qualcosa anche tu?
H
Na
CO
Hai mai risolto in maniera
originale dei problemi tecnici?
Forza allora!
Progetta, descrivi,
costruisci la tua invenzione
e corri a brevettarla!!!!
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Via Molise, 19 - 00187 Roma
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