Università degli Studi di Torino La Tomografia Assiale

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Università degli Studi di Torino La Tomografia Assiale
Università degli Studi di Torino
Corsi di Laurea Magistrale in Scienze per i Beni Culturali
Anno Accademico 2013/2014 Candidata: Novella Coviello Relatore: Alessandro Re Co-­‐relatrice: Stefania De Blasi Contro-­‐relatrice: Anna Fusconi La Tomografia Assiale Computerizzata a raggi X: una tecnica di imaging per lo studio dei Beni Culturali La Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) a raggi X è una tecnica diagnostica non invasiva che permette di visualizzare in maniera tridimensionale la struttura interna degli oggetti investigati, grazie alla diversa radiopacità dei materiali costituenti. Si tratta di una tecnica di imaging in grado di superare il principale limite della radiografia tradizionale, ovvero la sovrapposizione nell’immagine di più piani dell’oggetto, con conseguente perdita di informazioni nella direzione parallela a quella di propagazione del fascio di raggi X. È quindi necessaria l’acquisizione di molte radiografie dello stesso oggetto eseguite ad angolazioni differenti e ricombinate poi insieme, con opportuni algoritmi, per creare sezioni e volumi 3D. Presso la Fondazione Centro di Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” (CCR) è collocato un apparato radio-­‐tomografico digitale, sviluppato nell’ambito del progetto di ricerca neu_ART (triennio 2010-­‐2013) grazie alla collaborazione fra tre diversi enti: l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), il Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino e CCR. L’intero apparato è stato ottimizzato per analizzare opere d’arte di grandi dimensioni (fino a 2 m di larghezza e 2,5 m di altezza). Esso è costituito essenzialmente da una sorgente di raggi X, un rivelatore lineare e una piattaforma rotante. La prima parte del lavoro di tesi consiste nello svolgimento di un’indagine tomografica su un arredo ligneo di grandi dimensioni, sul quale è previsto un intervento di restauro presso i laboratori del CCR, utilizzando l’apparato radio-­‐tomografico completato nel 2013. L’arredo in esame è il Medagliere, opera proveniente dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi e attribuita a Pietro Piffetti, noto ebanista piemontese del XVIII secolo. Secondo le fonti storiche-­‐artistiche si tratta di un’opera databile tra gli anni trenta e quaranta del XVIII secolo, rimaneggiata nel corso di manutenzioni e restauri precedenti, al punto da presentare parti strutturali e decorative visibilmente ottocentesche. La scelta di sottoporre il Medagliere ad un’analisi TAC, ha come obiettivo principale quello di indagare più a fondo la struttura interna del mobile e ricavare informazioni sulla tecnica costruttiva. Inoltre, l’indagine tomografica può essere un valido aiuto per ricostruire la storia delle trasformazioni che l’opera ha subito nel corso del tempo. In particolare si è ritenuto che l’analisi tomografica potesse facilitare il riconoscimento e la distinzione tra le parti originali e di restauro. Nella seconda parte del lavoro di tesi si propone un confronto tra i risultati più interessanti messi in luce dall’indagine tomografica effettuata sul Medagliere e quelli emersi dalle tomografie svolte, presso la Fondazione CCR “La Venaria Reale”, su altri arredi lignei di grandi dimensioni. In particolare sono state selezionate due importanti opere di Pietro Piffetti, il Doppio Corpo della Fondazione Accorsi-­‐
Ometto di Torino (risalente al 1738) e il Doppio Corpo del Palazzo del Quirinale (databile tra gli anni trenta e cinquanta del XVIII secolo), e uno Scrittoio a ribalta con alzata a un’anta, di ambito “piffettiano” e proveniente dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi, datato 1770-­‐1780. L’indagine tomografica sul Medagliere e il confronto dei risultati ottenuti con dati di precedenti tomografie hanno permesso da un lato di approfondire la conoscenza sulle procedure di acquisizione ed elaborazione e sullo sviluppo di rendering tridimensionali, dall’altro si inseriscono in un più ampio percorso di studio e ricerca multidisciplinare, condotto da alcuni anni dal CCR, sulle opere di ebanisteria piemontese del XVIII secolo.