«Anche stavolta salvo il Chievo: ora so come si fa»
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«Anche stavolta salvo il Chievo: ora so come si fa»
12 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2013 SERIE A L’INTERVISTA Sos Corini PREMIATI I CAMPIONI 2013 DELLA FORMULA RENAULT 2.0 ALPS «Anche stavolta salvo il Chievo: ora so come si fa» L’impresa dello scorso torneo e un uomo chiave «Mi rivedo in Rigoni, vero allenatore in campo» GUGLIELMO LONGHI Essere ultimo e vivere felice. Il piacevole paradosso di Eugenio Corini, di nuovo allenatore del Chievo. «La sensazione di aver fatto qualcosa di decisivo. Può essere stato la svolta». MARCHETTI “SALUTA” IN ATTESA DELLA NUOVA CLIO «Ma no, mi sono goduto la vittoria a casa. Una cosa molto intima». Avrebbe mai immaginato un ritorno così? Ma perché è andato via a giugno? «Non ci siamo trovati: capita. La società ha fatto valutazioni diverse, ma essere stato richiamato è la conferma di aver fatto qualcosa di importante. Avrei potuto andare in B (Spezia, ndr), ho preferito aspettare le A. Poi ho parlato con il presidente Campedelli, ho avuto le risposte che cercavo, ho visto le partite con BoApplausi a Maranello anche per i supporter della Formula Renault 2.0 ALPS e della Clio Cup Italia, vera anima delle 8$' *'%!'6 9"#J' 2%+D!' +--+ #)--+L)%+D!)"' 8! M$"-),3 G-H I)(+-G%23 C!#J'-!" ' F'<(+ N *(+() !"H+((! ,)**!L!-' #'-'L%+%' il successo di entrambi i campionati. Una partnership che proseguirà anche nel 2014 per tutte le iniziative promosse dalla Fast Lane Promotion. Tra queste il monomarca riservato alle nuove Clio RS 1.6 Turbo, che prenderanno il posto delle 2 litri aspirate il cui ultimo campione è stato Ronnie Marchetti ;"'--+ H)()B6 O" ('%%+ 8PG.!-!+ !- .+%#J!2!+") N *(+() ,%'.!+() assieme a Roberto Gironacci e Luciano Gioia, secondo e terzo #-+**!5#+() ' +--+ =).,)*!( C)()%*,)%( #J' J+ #)"4$!*(+() !titolo Team. www.renaultsportitalia.it a cura di RCS MediaGroup Pubblicità «Ma non sono legato a una singola idea tattica, guardo alle caratteristiche dei giocatori più che ai numeri». Thereau finto centravanti. «Niente di strano, questo vuole il calcio moderno: l’attaccante che fa movimento, che accetta di sacrificarsi in copertura, che come Thereau può coprire tutti i ruoli. Che ha fisico, piedi buoni, è anche bravo nel gioco aereo. Ecco cos’è e cosa fa il finto centravanti che va tanto di moda adesso». «Una bella sorpresa, aveva fatto un solo allenamento con me perché era via con la nazionale slovena. Giocava poco prima che arrivassi, è stato bravo a cogliere l’occasione. Ma sono sicuro che ci sarà spazio anche per lui». «Una neopromossa che sta facendo un campionato sopra le righe: normale avere un calo. Niente di drammatico: è qualcosa di fisiologico». «Con la Samp, grazie a un erroraccio di Romero. Ma la situazione era più drammatica, si arrivava da 5 sconfitte di fila». Le mossa vincente è stata sistemare la difesa: non prende gol da 311 minuti. E poi il cambio di modulo: 4-5-1. Ha scongelato Lazarevic, ll’uomo derby. Che però dovrebbe partire ancora dalla panchina E il Verona: quanto sta rosicando? Anche nell’ottobre 2012 è ripartito con una vittoria strappata nel finale. «Partita di importanza straordinaria: questo è un campionato equilibrato, la quota salvezza è destinata ad abbassarsi, non vedo una squadra in grado di staccarsi». «Confermo: nessuno può permettersi di andare in B>. Stordito dalle feste? «Sapevo che stavolta sarebbe stato un po’ più facile, l’anno scorso molti dicevano che non ci saremmo salvati e invece l’abbiamo fatto con tre giornate d’anticipo. Ora sono partito da una base diversa, ho ritrovato giocatori che conosco bene: non due o tre, ma 14!». Vincendo, domenica potete agganciare il Livorno. Un anno fa ha detto: “All’ epoca abbiamo fatto tanta fatica per portare il Chievo in Serie A e ora non posso permettermi di farlo retrocedere”. Cosa è rimasto del derby? Una vera festa dei campioni. A Maranello, nel suggestivo scenario del Museo Ferrari, la Fast Lane Promotion ha premiato tutti i protagonisti della stagione 2013 della Formula Renault 2.0 ALPS. Un vero e proprio tripudio in una cornice “racing”, !" #$! ! %!&'(()%! *)") *(+(! ,$"(+(! *$ ,!-)(! ' ('+./ )00'%) #) loro che hanno in primis costruito il successo del campionato giunto alla sua terza edizione. Dal 17enne cosentino Antonio Fuoco, il quale ha conquistato il titolo scrivendo il proprio nome nell’albo d’oro subito dopo quello del russo Daniil Kvyat (vincitore nel 2012 e prossimo ad esordire in F.1 con la Toro Rosso spinta dal propulsore Renault), al vice campione Luca Ghiotto, al brasiliano Bruno Bonifacio, che ha conquistato un meritato terzo posto. Poi c’era la Prema al completo (nella foto assieme a Rudy Thomann di Renault Sport), con in testa il tito lare Angelo Rosin e Grazia Troncon, squadra che ha piazzato tre dei suoi piloti nelle prime tre posizioni aggiudicandosi il titolo Team. Ma non sono mancati anche gli altri “outsider” di un campionato che ha offerto continue emozioni. Sul pal co è salito Andreas Jenzer con il suo giovane pupillo Kevin 1)'%23 4$+%() #-+**!5#+()6 7$!"8! 9"2'-) :+!2$'%+ ;:%!<!+ Horse Power), Alfredo Cappelletti (JD Motorsport) Sergio =+"' ;>?@ >%+"8 A%!<B3 >!$*',,' C+DD)((! ;:EC F+#!"2B3 E!"#'"D) ?)*,!%! ;G$%)")0+ F+#!"2B3 ?('H+") I$%#J'(() ;I? =)%*'B ' 9"8%'+ E!)-+ ;E!)-+ K)%.$-+ F+#!"2B6 ?)-) +-#$"! dei rappresentanti dei team che hanno animato quest’anno la categoria riservata alle monoposto 2 litri. pochi...». Eugenio Corini, 43, tecnico del Chievo al posto di Sannino LAPRESSE logna e Milan, ho accettato». Quanto pesa arrivare a stagione iniziata? «Tanto, ma ormai ci sono abituato». Pronto intervento Corini… «Preferirei cominciare a lavorare dal ritiro, è ovvio, con giocatori scelti da me. Però devo dire queste esperienze mi hanno aiutato, facendomi crescere, ho capito come gestire l’emergenza quando non c’è molto tempo da perdere. L’anno scorso ho lasciato una squadra con un’idea di calcio ben definita, e questo mi rende orgoglioso». «Chiaro, preferirei lavorare fin dal ritiro. Ma certe esperienze ti aiutano anche a crescere» «E’ più facile rispetto a un anno fa: conosco molti giocatori e c’è già un’idea di gioco» Contano più i tre punti o la spinta di una vittoria imprevedibile? «Il finto numero 9 è uno che in attacco sa fare tutto e si sacrifica Come Thereau» Rigoni? «Dopo De Rossi e senza considerare Pirlo che ha caratteristiche diverse, è insieme a Conti il miglior regista difensivo che c’è in Italia. Rigoni sente la squadra,sa cosa fare e cosa gli viene chiesto. Insostituibile». L’allenatore in campo: come Corini a suo tempo. «Ma sì, diciamo che mi rivedo in lui». C’è spazio per Pellissier? «Certo, ha avuto problemi fisici, ma sarà ancora importante, come quando a Siena ha segnato un gol fondamentale per la salvezza». E Paloschi? «Con me ha sempre giocato titolare». «I punti: ne abbiamo così © RIPRODUZIONE RISERVATA IL PERSONAGGIO IL DIFENSORE DEL VERONA IN SCADENZA DI CONTRATTO: «IL FUTURO DIPENDE DA MIA FIGLIA» Moras nell’Hellas, un greco felice Vangelis Moras è un combattente greco che nella bolgia del Bentegodi si esaltava in B e si esalta in A. Rilanciato da Mandorlini, tecnico dell’Hellas, dopo una mezza stagione non esaltante al Swansea e un’altra mezza ancora meno felice di Cesena dove è arrivata la retrocessione, il centrale difensivo di Larissa, esploso nell’Aek Atene, è un un uomo spogliatoio, un centrale che tanti vorrebbero. Ruolo La rabbia per la sor- Vangelis Moras, 32 anni ANSA prendente sconfitta di sabato nel derby col Chievo è finalmente passata: «La cosa più importante è aver ritrovato il mio ruolo. Malesani a Bologna mi faceva fare il terzino destro, io sono un centrale naturale. E qui gioco come mi piace». E’ entusiasta di Verona: «In tutte le squadre in cui sono stato ho sempre scelto di vivere in centro. Qui si sta bene, la passione e il tifo sono assolutamente simili a quelli delle grandi squadre greche». Il suo paese, la Grecia, col qua- le Moras non ha mai staccato: «Abbiamo un ristorante a Larissa che cura in particolar modo mia moglie. Noi abbiamo un debole per la nostra cucina e anche a casa mangiamo spesso greco». Moras è in scadenza di contratto e a Larissa potrebbe pure tornare: «Tutto dipende da mia figlia che il prossimo anno comincerà le scuole elementari. Io metto lei davanti a tutto. Ragiono più da padre. Sicuramente a Larissa c’è un progetto importante. Hanno costruito la squadra per andare in A in due anni. Sono in C e sono primi». f. vell. © RIPRODUZIONE RISERVATA