Lino Cannavacciuolo Elena Ledda

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Lino Cannavacciuolo Elena Ledda
Lino Cannavacciuolo
Violinista virtuoso e compositore di talento, affascinato dalla sperimentazione e alla continua ricerca di nuovi
linguaggi musicali.
Una delle sue maggiori peculiarità, che lo rende indimenticabile ad ogni esibizione, è la chiave ritmica e
percussiva con cui suona il violino.
Ha realizzato significative collaborazioni, in campo teatrale con Roberto De Simone, Luca De Filippo e Peppe
Barra, in quello musicale con Pino Daniele, Claudio Baglioni.
Dotato di una irrefrenabile vena creativa, sin da ragazzo ha intrapreso il percorso della composizione. Tra la sua
ricca e recente produzione, le musiche di “Mareamarè” un musical dedicato al Mediterraneo che lo ha portato in
prima parsona a suonare nei teatri d’Europa (Londra Barbican Center, Parigi Theatre Champs Elisee,
Barcellona) al Teatro dell’Opera de Il Cairo e oltreoceano (New York Qeen’s University).
Ha firmato le musiche e curato gli arrangiamenti di tutti i brani degli ultimi due CD di Peppe Barra, Guerra e
Peppe Barra in concerto, nonché di quasi tutti i suoi spettacoli teatrali, ultimo la fortunatissima riscrittura della
Cantata dei pastori.
Discografia: Aquadia (2000) - Segesta (2002) - Cà Nà (2005)
Elena Ledda
Nata a Selargius, paese alla periferia di Cagliari, da famiglia di umili origini contadine, ha fin da bambina
sviluppato un desiderio di riscatto attraverso le arti e soprattutto la musica. Ha frequentato il conservatorio del
capoluogo studiando oboe e voce. Elena,nonostante le potenzialità della sua voce da soprano, ha preferito
dedicare la sua carriera al genere folk, sebbene col tempo arricchito di ricerca e sperimentazione.
Al 1979 risale il suo album "Ammentos", che ha già tra i crediti quel Mauro Palmas che sarà una presenza
fondamentale per la sua carriera: con lui forma nel contempo la band Suonofficina, nella quale sperimenterà
un'evoluzione della musica sarda che in futuro la porterà dentro l'ambito della cosiddetta world music.
Nel 1984 pubblica il nuovo album "Is Arrosas" e in quegli stessi anni è spesso ospite sul canale regionale
Videolina della trasmissione musicale di folk tradizionale sardo Sardegna Canta, di cui un anno ha avuto anche
l' onore della sigla d' apertura. Ma accanto a queste partecipazioni che accrescono la sua popolarità, continua la
sua ansia di ricerca colta con collaborazioni con artisti quale il re della new age Andreas Wollenweider. In
questo stesso periodo i Suonofficina evolvono nei Sonos, un progetto di gruppo aperto con la finalità di
sperimentazione della musica etnica sulla base del patrimonio tradizionale della sua isola.
Negli anni 90 la carriera prosegue con la pubblicazione di "Incanti" (1993) mentre continua un'attività dal vivo
che porterà Elena ad esibirsi in tutto il mondo.
All' inizio del nuovo millennio la cantante, prima superficialmente considerata sola una figura popolare, ha
raggiunto ormai uno stadio di notevole apprezzamento da parte della critica. In seguito alla morte di Maria Carta
nel 1994, è lei a divenire l' immagine stessa della Sardegna in musica.
I dischi "Maremannu", uscito nel 2001 e "Amargura" del 2005, confermano lo stato di grazia raggiunto e una
consolidata maturità artistica. Quest'ultimo album, che vede la collaborazione di Lino Cannavaciuolo, si
arrischia in sonorità a metà strada tra le vibrazioni ancestrali del patrimonio della Sardegna e quello più
codificato e melodico di Napoli.
Nonostante Elena Ledda sia originaria del sud dell'isola, le sue canzoni sono prevalentemente in logudorese, la
variante settentrionale della lingua sarda considerata generalmente più letteraria e musicale, ma
sporadicamente ha anche cantato in lingua campidanese e gallurese, e persino in lingua catalana. L' artista
selargina ha collaborato con Fabrizio De Andrè, Lester Bowie, Don Cherry, Andreas Wollenweider, Savina
Yannatou, Maria del Mar Bonet, Paolo Fresu, Noa e Andrea Parodi.