comunicato Calvetti

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comunicato Calvetti
Fabio Calvetti
Dimmi chi sei
21 febbraio – 15 marzo 2009
Chiostro di Sant’Agostino, Pietrasanta (LU)
Piccole domande, Fabio Calvetti
Atmosfere sospese, spazi vuoti, carichi di vibranti silenzi. Esponente della nuova Figurazione
Italiana, Calvetti nelle sue opere rappresenta l’attesa, l’assenza. Spesso è protagonista una
donna malinconica e sola, calata in interni di case e bar sospesi in una dimensione atemporale.
In altri casi protagonista è l’ambiente, uno scorcio d’interno o di città notturna.
Nelle sale Putti e Capitolo del Chiostro di Sant’Agostino, dal 21 febbraio al 15 marzo,
l’Assessorato alla Cultura di Pietrasanta presenta “Dimmi chi sei”, un intenso percorso
artistico attraverso trenta opere della più recente stagione creativa di Calvetti.
Calvetti predilige la notte, i suoi silenzi surreali che richiamano arcane verità. Luogo ideale di ansie
e oscure inquietudini. Nelle disadorne stanze ritratte, la notte – afferma in una poesia Calvetti –
“cancella dettagli/ e presenze inutili, / mettendo in scena solo l’inevitabile verità/ di un attimo,
statico, accecante e silenzioso”. Il chiarore artificiale di lampade e neon rende ancora più forte
l’isolamento fisico e del pensiero.
In un contesto quasi teatrale, le figure sembrano immerse nella loro più completa solitudine, come
in ascolto di loro stesse. Un clima di sospensione che si oppone alla frenesia moderna, anche
quando esce in esterno e si concentra su scorci metropolitani e periferie industriali.
“Calvetti – scrive il critico Giovanni Faccenda – assurge al gradino più alto della condizione
esistenziale, in un percorso di vita costantemente accompagnato da mutevoli significati, che
albeggiano e tramontano a seconda dei casi, delle ore, dei luoghi, dello stato di solitudine o
compagnia nel quale, chi è protagonista, si viene di volta in volta a trovare. E ciò accade, con
maggiore intensità emotiva, proprio la notte, quando il buio, catartico, dissolve bel gran pozzo
delle tenebre pose, menzogne e bizzarre regole di una moltitudine che ha dissipato il patrimonio
dell’amore e quello della bellezza, e sopravvive, oggi ancora più stordita e smarrita, in mezzo a
ritualità pagane, all’ombra di miti fugaci e banali, persino evanescenti come le insegne di certi
locali notturni sempre aperti alle prime luci del mattino”.
Vere e proprie visioni di anime inquiete, alla ricerca di risposte o anche di una mera illusione che
possa interromperne quella febbrile veglia, quel senso di inadeguatezza, di vuoto che alberga nella
mente dell’uomo alle prese con la vita moderna.
La mostra è organizzata dal Comune di Pietrasanta in collaborazione con la galleria Spagnoli di
Firenze.
In occasione della mostra sarà presentato un catalogo dedicato al messaggio artistico di Calvetti con
il contributo critico di Giovanni Faccenda. Il volume conterrà alcune poesie di Alda Merini
ispirate alle opere dell’artista.
BIOGRAFIA
Fabio Calvetti nasce a Certaldo (Fi) nel 1956.
Si diploma al Liceo Artistico e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove segue la
Scuola di Fernando Farulli che lo coinvolge in esperienze pittoriche extrascolastiche a contatto con
le diverse realtà sociali. Diplomatosi nel 1978, di questo periodo porterà sempre le ragioni etiche
del fare arte.
Negli anni Ottanta inizia una fase di sperimentazione su tecniche, materiali e superfici che dura
quasi dieci anni: abbandona la pittura a olio su tela, elimina il colore e riparte dal disegno e dalla
grafite, per reintrodurre poi oli e acrilici e mettere a punto una tecnica complessa più vicina alle sue
esigenze.
I temi sono sempre legati all’uomo, ma più indirizzati all’analisi interiore e alle difficoltà di
comunicazione per il veloce modificarsi della società.
I principali riferimenti artistici sono Hopper con la sua visione desolata e solitaria dell’uomo
contemporaneo e Sironi con i suoi profondi silenzi.
Le nuove opere vengono subito apprezzate e inizia un periodo di partecipazioni a rassegne d’arte.
Nel 1987 al SIAC di Firenze il critico Tommaso Paloscia lo inserisce in “Onda verde”, una
selezione di giovani artisti italiani.
Con gli anni Novanta iniziano le prime mostre personali, soprattutto all’estero, in Europa, negli Usa
e in Giappone, sviluppando durature collaborazioni con la Shiraishi Gallery di Tokyo e la Schortgen
Galerie di Lussemburgo. Nel 1995, in occasione di una personale sull’Isola della Réunion, tiene uno
stage di pittura presso l’Ecole des Beaux Arts di Le Port. Partecipa alle fiere internazionali di
Ginevra, Amsterdam, Strasburgo, Gand, Den Haag e Kortrijk.
Dopo questa esperienza internazionale le sue opere cominciano a trovare spazio anche in Italia e
arrivano le importanti personali di Certaldo (Palazzo Pretorio) e di Genova (Galleria Guidi) nel
1997, di Ercolano (Villa Campolieto) nel 1999 e di Napoli (Casina Pompeiana) nel 2000. Il debutto
a Milano è nel 2003 alla Galleria Artesanterasmo, presso la quale esporrà ancora nel 2006 e nel
2008. Mostre anche a Parigi, Lione e Sarasota, in Florida.
Mostra:
Date esposizione:
Luogo:
Orario:
Ingresso:
Inaugurazione:
Dimmi chi sei - Fabio Calvetti
21 febbraio – 15 marzo 2009
Sala Putti e Capitolo, Chiostro di Sant’Agostino - Pietrasanta
16-19, chiuso il lunedì
libero
21 febbraio 2009, ore 18.00
Alessia Lupoli -Ufficio Stampa
Assessorato alla Cultura
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795381; fax 0584/795588
e-mail: [email protected]
www.comune.pietrasanta.lu.it

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