Il metodo di censimento del gallo forcello

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Il metodo di censimento del gallo forcello
Animali e paesaggio
CRISTINA ROVELLI
Agribusiness Paesaggio & Ambiente -- 3 (1999) n. 3
Il metodo di censimento
del gallo forcello
Un’esperienza di studio sulla consistenza
e sul comportamento
Census method for the black grouse (Tetrao tetrix). A study experience on the consistency and on the
behaviour. On the Orobie Alps, it’s two years now that a new census method of the black grouse, that has
revolutionised the way the spring census of these animals was managed till then, is being used.
Sulle Alpi Orobie, da
circa due anni, si sta
attuando un nuovo
metodo di censimento del gallo forcello
che ha rivoluzionato
il modo in cui veniva
gestito fino ad allora
il conteggio primaverile di questi animali. L’esigenza di un
CRISTINA ROVELLI
cambiamento è nata
Guardiacaccia della
dalla consapevolezza
Provincia di Lecco
che questo delicato
tetraonide ha un comportamento del tutto imprevedibile: compie infatti notevoli spostamenti e, nel periodo degli accoppiamenti, visita più
arene contemporaneamente creando il rischio
di raccogliere dati imprecisi sulla consistenza
reale. Inoltre, vi era l’esigenza di raccogliere più
informazioni possibili su questa particolare specie vivente.
1. Metodi
Il nuovo programma consiste in una fase preparatoria, da attuarsi nei mesi precedenti al periodo degli accoppiamenti (aprile - maggio), e
in una fase attuativa, che comporta l’impiego di
molti operatori, da effettuarsi in giornate prestabilite al fine di realizzare un conteggio dei
galli in modo contemporaneo e ripetibile con gli
stessi parametri. In questo modo ogni primavera, seguendo l’identica metodologia, risulta facile confrontare i dati ed ottenere importanti
informazioni sull’andamento della popolazione.
Si è inoltre condotto uno studio approfondito su delle arene campioni: in ben quattro
siti, alcune guardie venatorie attrezzate con
tende canadesi o sfruttando ricoveri di fortuna, hanno garantito la loro presenza, giorno e
notte, per una settimana intera. Lo studio è
avvenuto contemporaneamente in tutte e quattro le arene rimanendo in continuo collegamento radio. Nel 1995 le arene scelte per lo studio
erano ubicate sia in zona di oasi e sia in zone
aperte alla caccia; nel 1996 si è ripetuta tale
esperienza scegliendo però solo luoghi ubicati
nelle oasi. I dati inerenti gli avvistamenti, come
l’ora di arrivo, di permanenza e di fuga, il comportamento osservato, i ritorni sulla stessa arena, gli accoppiamenti, gli scontri dei maschi
ed i movimenti sono stati analizzati e sintetizzati in schede.
1.1 Fase preparatoria
Tale momento si articola nei seguenti punti:
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Il metodo di censimento del gallo forcello
− Individuazione delle arene e dei punti di
canto.
− Formazione delle squadre (due o tre persone compreso l’agente venatorio) e assegnazione delle zone.
− Suddivisione della zona campione in sottozone
di 30- 50 ettari, censibili in una mattinata (massimo 5 o 6 ore di lavoro) da un agente di vigilanza e da uno o due operatori con uno o due
cani da lavoro.
1.2 Fase attuativa
Lo svolgimento delle operazioni si effettua da
un’ora prima dell’alba a due ore dopo, rimanendo
fermi nel luogo dove è visibile tutta l’arena.
Ogni contatto con uno o più maschi verrà annotato sulla scheda di censimento specificando:
Al termine delle operazioni è prevista un’analisi critica dei rilievi. Obiettivo del censimento non
è tanto un valore assoluto (ad esempio il numero
di nidiate per 100 ettari), quanto piuttosto la quantificazione del successo riproduttivo sotto forma
del rapporto fra giovani esemplari e maschi adulti.
−
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−
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2. Risultati e conclusioni
Ora,
Posizione,
Numero di soggetti,
La natura del contatto stesso (gallo fatto volare, in pianta, in combattimento, solo sentito),
− Il sesso e l’età.
Al termine delle operazioni è prevista un’analisi critica dei rilievi, con l’eliminazione dei doppi
conteggi ed indicazione dei risultati in termini di
numero totale dei maschi censiti.
1.3 Censimenti estivi
Tale fase prevede la seguente articolazione:
− Individuazione dei partecipanti con disponibilità di un cane da ferma ben addestrato.
Le ripetute osservazioni effettuate sul campo
hanno permesso sia la raccolta di importanti dati
sulla reale consistenza del gallo forcello, sia l’acquisizione di dati significativi inerenti la biologia e
l’etologia di questo tetraonide.
Se da un lato appare evidente come tale sistema — presupponendo il rispetto delle date
prestabilite e l’impegno simultaneo di molti operatori — condiziona in modo significativo la gestione delle risorse umane, d’altra parte si intende
proseguire con la metodologia sopra descritta per
diminuire il rischio di ottenere un valore aleatorio
a causa dei doppi conteggi.
Gallo forcello
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G

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