Una canzone per Marion
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Una canzone per Marion
Cineforum G. Verdi – Breganze www.cineverdi.it Una canzone per Marion (Song for Marion) CAST TECNICO ARTISTICO Regia Paul Andrew Williams Sceneggiatura Paul Andrew Williams Fotografia Carlos Catalán Montaggio Daniel Farrell Musiche Laura Rossi Distribuzione Lucky Red Paese Regno Unito 2012 Durata 93’ PERSONAGGI E INTERPRETI Arthur Terence Stamp Marion Vanessa Redgrave Elizabeth Gemma Arterton James Christopher Eccleston Giudice Alan Ruscoe Bill Bill Thomas “Un giorno senza un sorriso è un giorno perso” Charlie Chaplin Una canzone per Marion è una pellicola che racconta un frammento della vita di due persone, solamente una piccola parte della loro esistenza, contraddistinta però da una prova dura da superare, forse la più difficile, ovvero la scomparsa di una persona cara. Lo fa attraverso due settantenni : Marion, una donna allegra ed estroversa, che a causa di una grave malattia è ormai vicina alla fine dei suoi giorni, e Arthur, un uomo cinico e misantropo, interessato soltanto a prendersi cura della moglie e a giocare a domino con gli amici. Apparentemente senza nulla in comune, i due coniugi sono comunque 39° anno 17° film riusciti a trascorrere una felice quotidianità e a trovare un loro speciale equilibrio. I problemi di salute di Marion e l’inevitabile sconvolgimento della routine giornaliera mettono tuttavia a repentaglio questa delicata armonia e fanno emergere i modi antitetici con i quali i due affrontano la malattia e le sue conseguenze. La donna, ad esempio, decide di assecondare la sua passione per il canto e di investire tutte le sue energie nelle sessioni di prova con lo strampalato coro del quartiere; così facendo riesce a trovare un sollievo mentale dai tormenti fisici che la affliggono e ad affrancarsi dal peso del proprio destino. Arthur, invece, emotivamente impreparato al cambiamento, si scopre incapace di concepire un futuro senza Marion e sceglie di chiudersi in sé stesso, isolandosi da tutto e da tutti, figlio compreso. Il percorso psicologico che l’uomo compie per affrontare il distacco dalla compagna, interiorizzare la sua nuova condizione e ritrovare l’identità smarrita costituisce la colonna attorno alla quale il regista Paul Andrew Williams edifica la sua opera. Un film che, esattamente come la vita, procede su un doppio binario: da un lato commedia e dall’altro dramma. Commedia, perché riflette la maniera con la quale Marion sceglie di rapportarsi con la malattia. La donna non si lascia vincere dallo sconforto, ma combatte la sua battaglia con il sorriso, sempre tesa alla ricerca dei fugaci attimi di felicità che il dolore le concede; in questo modo, quasi per una sorta di triste ironia, riesce a vivere il tempo che le resta più serenamente del Una canzone per Marion marito. Dramma, perché evidenzia le difficoltà che Arthur incontra nel gestire una situazione che per lui è enormemente dolorosa. Egli si vede costretto a ricostruire la propria sfera affettiva e a cercare di dare un significato a una realtà inedita, che lo vede sì in salute ma anche separato dalla figura di riferimento che lo ha affiancato per molti anni. Qualche critico cinematografico ha azzardato un accostamento tra questa pellicola e il recente Amour di Michael Haneke (inserito in rassegna l’anno scorso). Sicuramente non è sbagliato affermare che le due opere sono accomunate dalle stesse tematiche, in particolare da quella relativa alla difficoltà di gestire la sofferenza della persona che più si ama. Ciò nonostante, a mio avviso, questo raffronto non è comunque praticabile visto che, è bene sottolinearlo, stiamo parlando di opere che mostrano due percorsi totalmente diversi verso l’approccio e il superamento del dolore. In Amour la malattia e il progressivo distacco vengono affrontati privatamente, nella solitudine della propria casa, quasi con rassegnazione. In Una canzone per Marion, invece, il dramma viene trasformato in un’occasione per imparare ad aprirsi 5 - 6 - 7 - 8 febbraio 2014 verso le altre persone, mostrando loro le proprie fragilità e accettando il loro aiuto. Dal momento che lo scopo delle pellicole come questa non è quello di arrivare al cervello, bensì al cuore dello spettatore, il mio invito è quello di guardare il film lasciandovi guidare dalle emozioni, sorvolando sulle sue piccole imperfezioni narrative. Una canzone per Marion riesce a raggiungere appieno il suo obiettivo perché è magnificamente interpretato dai due attori principali e perché sa trasmetterci un insegnamento importante : per quanto la vita possa sottoporci a esperienze difficili e dolorose non dovremo mai smettere di cercare qualcuno e qualcosa in cui credere. Solo così saremo in grado di trovare la forza per ricominciare ad apprezzare un’esistenza, magari diversa da quella vissuta fino a quel momento, ma non per questo scevra da affetti e sensazioni positive. Molto spesso, infatti, la scelta di proseguire il cammino con il sorriso si rivela essere il modo migliore per onorare la memoria di chi, con la sua presenza, ha saputo regalarci tanti momenti di felicità e amore. Matteo Chemello [email protected] Cineforum G. Verdi – Breganze www.cineverdi.it IL REGISTA 39° anno 17° film NOME: Vanessa Redgrave DATA DI NASCITA: 30/01/1938 LUOGO DI NASCITA: Londra (2014) Miss you already (2012) Una canzone per Marion (2010) Cherry Tree Lane (2008) The children (2008) The cottage (2006) London to Brighton (2013) Foxcatcher (2013) The Butler (2012) Una canzone per Marion (2012) Politicals animals (2011) Coriolanus (2011) Anonymous (2010) Miral (2010) Letter to Juliet (2010) Eva (2009) Identity of the souls (2008) Gud, lukt och henne (2008) Restraint (2007) Espiazione (2007) Un amore senza tempo (2007) How about you (2007) The riddle (2006) Venus (2006) Il re dei ladri (2005) La contessa bianca (2005) Short order (2005) The Keeper (2004) The fever (2003) Cani dell’altro mondo (2002) Delitto e castigo ……… La colonna sonora, composta da Laura Rossi, è arricchita da un’eterogenea collezione di brani piuttosto noti. Sono presenti, infatti, canzoni di Stevie Wonder, dei The B-52s, dei Motorhead e dei Gnarls Barkley, tutte rigorosamente cantate dal coro degli anziani. Segnaliamo, in particolare, la versione di True Colors di Cyndi Lauper interpretata da Vanessa Redgrave e di Lullaby (Goodnight My Angel) di Billy Joel cantata da Terence Stamp. I titoli di coda sono accompagnati da Unfinished Song di Céline Dion. La locandina L’ATTORE NOME: Paul Andrew Williams DATA DI NASCITA: 22/02/1973 LUOGO DI NASCITA: Portsmouth (Inghilterra) Colonna sonora Una canzone per Marion Una canzone per Marion Curiosità • Una canzone per Marion è stato presentato al Toronto Film Festival del 2012. Per scrivere la sua sceneggiatura il regista si è ispirato, per sua stessa ammissione, alla vera vicenda dei nonni. • Williams e il produttore Ken Marshall, allo scopo di assemblare un coro attendibile, hanno istituito dei provini nel nord-est dell’Inghilterra. Tuttavia non hanno scelto gli elementi in funzione delle capacità canore, ma solo in base alla loro credibilità e simpatia. Lunedì 10 febbraio – ore 20.45 latitudini 2014 RE DELLA TERRA SELVAGGIA di Benh Zeitlin 5 - 6 - 7 - 8 febbraio 2014 ll film della prossima settimana Rush di Ron Howard durata 123’ Ron Howard dirige un biopic sportivo incentrato sulla storica rivalità tra due assi dell'automobilismo: James Hunt (19471993) e Niki Lauda (classe 1949), due personalità diversissime e ugualmente affascinanti, che negli anni Settanta si sfidarono senza risparmiarsi. Campionato Mondiale del 1976: stagione drammatica, ma indimenticabile per qualsiasi appassionato, che fu caratterizzata dall'incidente di Lauda, lasciandolo sfigurato; nonché dall'incredibile recupero del pilota austriaco, tornato in pista solo 42 giorni dopo l'incidente e arrivato, malgrado il lungo stop, a un passo dalla conquista del titolo. Una contrapposizione basilare, quasi schematica, funzionale alla messa in scena di due poli contrapposti, intorno ai quali ruoterà tutto il racconto: ma quest'apparente schematicità, va detto, non può essere considerata un difetto. Quello che Howard porta sullo schermo è un racconto epico, la messa in immagini di un confronto che era già stato caricato di toni mitici dalla cronaca sportiva d'epoca Film precedenti Media voto • La prima neve 4,44 • Il figlio dell’altra 4,40 • In darkness 4,30 • In fondamentalista rillutante 4,28 • Flight 4,21 • The impossible 4,16 • Lincoln 4,16 • Vita di Pi 4,09 • Il lato positivo 4,02 • Educazione siberiana 3,94 • Zoran, il mio nipote scemo 3,91 • Tutti pazzi per Rose 3,86 • Il grande Gatsby 3,72 • La grande bellezza 3,57 • No – I giorni dell’arcobaleno 3,50 • Miele 3,38 • La città ideale 2,89