La ragazza delle stelle di Umberto Canosci

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La ragazza delle stelle di Umberto Canosci
Due chiacchiere con Umberto Canosci: alla scoperta della ragazza
delle stelle.
"E poi voglio guardare a te che
scoprirò di amare e dirti che non
cerco la pace, ma cerco la follia di
un'amante, l'orgoglio di una
guerriera e la dolcezza di un
angelo."
Questa è una delle ultime frasi con
cui si conclude La ragazza delle
stelle, opera prima di Umberto
Canosci, un romanzo semplice che
arriva dritto al cuore, una storia
d'amore come se ne sentono molte,
ma descritta con così tanta passione
da destare nel lettore pathos,
curiosità ed emozione, crescenti di
pari passo fino climax della
narrazione.
Il libro racconta la vicenda sentimentale autobiografica vissuta dall'autore, una relazione di diversi
anni con una ragazza di cui non verrà mai svelata l'identità, una presenza che, sebbene resti celata
dietro lo pseudonimo di Lady, assume un peso quasi soffocante nel racconto.
Racconto il quale, come Canosci spiega nell'introduzione, che in realtà è una dichiarazione
d'intento, ha la funzione di preservare la memoria di quanto di bello è intercorso tra loro, ma, tra le
righe, da anche la sensazione di assumere, in corso d'opera, un ruolo catartico.
Eppure verrebbe da domandarsi cosa ci sia di speciale nel leggere di due giovani che s'innamorano,
si amano, e attraversano vicissitudini personali, professionali e familiari, insomma, che cosa renda
questo libro differente dagli altri.
A mio avviso non si tratta della trama, ma del modo in cui i contenuti sono trattati, del rapporto
dialettico tra semplicità e periodare composito, spontaneità e ricercatezza del linguaggio, che
sembrano essere peculiarità intrinseche dello scrittore.
Si tratta dello stesso linguaggio ricercato, che, mischiato a tratti con un registro comune, ho
ritrovato durante l'intervista all'autore, confermando così la mia idea, secondo la quale il libro è
scevro di artifici narrativi preconfezionati, ma espressione profonda della personalità di Umberto
Canosci tout court.
Ho incontrato Umberto in un piccolo caffè nel centro di Pisa, e l'impressione, fin dalle prime frasi
che ci siamo scambiati, è stata quella di avere davanti, proprio il protagonista del libro, stesso modo
di parlare, stesso modo di fare.
Così è cominciata, in un clima davvero informale, la mia intervista a questo giovane toscano,
paracadutista per lavoro e per passione, e, da più di un anno, ormai, anche scrittore...
Le promisi una lettera, da quella lettera ho scritto un libro.
Dedicato a noi, agli amori che finiscono, a quella fantastica vita in due.
Se dovessi recensire il tuo libro sinteticamente, cosa diresti?
Che è per chi è stanco di vivere nelle disillusioni d'amore.
Il tuo lavoro ti occupa molto tempo, quando hai scritto il libro?
Principalmente durante i momenti liberi in caserma, molto spesso di notte.
Alla fine di ogni capitolo citi alcune di strofe di diverse canzoni, tra queste, c'è anche la tua
preferita?
Si, è Breathe di Midge Ure, mi ricorda un Natale di quand'ero bambino.
Lady ha letto il libro, e se si, come ha reagito?
Si, glielo spedii per il suo compleanno. Pare, però, che proprio la persona per cui è stato scritto, al
momento, sia l'unica che non abbia capito quello che volevo nascondere, o mostrare, tra le righe. A
discapito di questo, tutti coloro che l'hanno letto hanno espresso dei giudizi positivi.
La ragazza delle stelle è stato letto dalla tua famiglia, dai tuoi amici, da persone che ti
conoscono. Come si trova il coraggio per mettersi così tanto a nudo, raccontando episodi della
propria vita sentimentale così privati? Non mi riferisco al fatto che siano narrate scene di
sesso, bensì a quei passagi in cui parli dei tuoi momenti d'introspezione, in cui fai entrare il
lettore nei tuoi pensieri profondi, nelle tue gioie e nelle tua sofferenza.
Fondamentalmente, come ho scritto nell'introduzione, quando cominciai a scrivere, questo libro non
era nato con l'intento di una diffusione a scopo commerciale, ma semplicemente come lettera per
Lady. Nei suoi confronti, non avevo nessun problema a mettermi a nudo, visto che lei con certi miei
stati d'animo era venuta già in contatto. La pubblicazione è stata un'occasione che è venuta in
seguito, e ormai era scritto. Forse sarà stato lo spirito da paracadutista, che ti spinge a buttarti verso
l'ignoto, il motivo per cui ho deciso di accettare.
Perché impari subito una lezione di vita che poi tornerà cara nei momenti peggiori. Impari che
dall'aereo si salta sempre. Che non esiste paura che non possa essere sconfitta.
Nel libro parli di una lettera che hai spedito, correva l'anno 2010: a 22 anni, nell'era
dell'amore 2.0, scrivevi ancora a mano?
La lettera ha un impatto diverso, ha tutto un altro sapore: pensare che qualcuno abbia perso del
tempo a trovare le parole giuste, scriverle, e magari cancellarle e riscriverle nero su bianco, invece
di digitare, che è una freddura della scrittura, è molto più appagante che ricevere un sms. La lettera
è una scrittura estremamente sincera e innocente che ancora colpisce, famigerati errori grammaticali
e cancellature comprese. E infatti quella lettera colpì, anche se, per una serie di coincidenze, la
risposta arrivò in un momento in cui non doveva arrivare.
Stentavo a crederci: passati ormai quattro mesi dall'invio della mia lettera ecco la risposta.[...] Mi
avvicinai la busta al naso solo per sentire se c'era il suo profumo e lo sentì: delicato come me lo
ricordavo.
Tirai fuori la lettera, piano, lentamente: come se avessi tra le mani una pergamena antica con un
valore inestimabile.
Credi davvero che quella risposta arrivò nel momento sbagliato? Io credo, invece, che sia
arrivata in quello giusto...
Beh, ripensadoci ad anni di distanza, forse hai ragione, quella lettera arrivò quando doveva... a
volte la vita si svolge come succede nei film, e ogni tanto ho la sensazione che la mia gli assomigli
proprio. Il libro è stato concluso, adesso manca solo il finale del film.
Ed io che mi sarei lanciato dagli aerei non potevo aver paura di andare contro al destino.
Hai pensato ad un seguito del libro, o stai aspettando che la vita ti ci metta davanti?
Sto lavorando ad un altro libro che tratta una storia completamente diversa, non vissuta in prima
persona, ma forse ha il sapore di un seguito....
Cosa cambierà nei personaggi, nel tuo modo di viverli?
I protagonisti saranno un'infermiera, un giornalista e una terza persona di cui non anticipo nulla.
Nonostante non sarà autobiografico, in lui ci sarà una profonda empatia con lati della mia persona
che non sono stati svelati precedentemente.
C'è una domanda relativa al libro che avresti voluto sentirti fare e che nessuno ti ha ancora
posto?
Si, mi aspetto che qualcuno prima o poi me la faccia ma non si può dire qual è.
Invece cosa avresti scommesso che ti avrei chiesto oggi?
Davo per scontato il ricevere domande sul mio lavoro, visto lo stereotipo, errato, circolante del
paracadutista, che poco ha in comune con uno scrittore.
E la storia insegna che i più grandi uomini e donne sono coloro che, guardato oltre la porta, hanno
avuto il coraggio di rischiare tutto e diventare davvero grandi.
Alla fine, hai trovato la tua ragazza delle stelle, a cui scrivi la lettera di chiusura del libro?
No, ma forse non esiste neppure quella ragazza, forse semplicemente la ragazza delle stelle è
l'amore in sé stesso.
Si può certo campare senza amore ma è come vivere una vita a metà: ti mancherà sempre quella
persona a fianco a darti un supporto anche quando amici o famiglia non ci sono, a prenderti la
testa fra le mani e confortarti quando tutto va male.
Elisa Ricci