Programma EISENSTEIN - Fondazione Italia

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Programma EISENSTEIN - Fondazione Italia
SUA MAESTÁ SERGEI EISENSTEIN
Poeta epico, maestro di cinema
Milano, 8/13 novembre
Cinema Gnomo, via Lanzone 30/A
Bologna, 15/30 novembre
Cinema Lumière, via Azzo Gardino 65/b
Una scena del film Aleksandr Nevskij
Nell’anno della cultura russa in Italia, l’Associazione Culturale Dioniso e la Cineteca del Comune di Bologna, in
collaborazione con il Comune di Milano - Cultura, organizzano a Milano e Bologna uno speciale omaggio a Sergei
Eisenstein (1898-1948), considerato il maggior regista della cinematografia russo-sovietica del ventesimo secolo e tra i
più grandi della storia del cinema. L’ampia retrospettiva, dal periodo muto degli anni Venti sino all’ultima fatica
realizzata prima della prematura scomparsa, comprende le opere portate regolarmente a termine e opere non completate
per ragioni produttive o perché sgradite ai censori del regime. Alcune pellicole della retrospettiva, la più importante in
Italia da decenni a questa parte, sono state restaurate appositamente dalla Cineteca di Bologna.
Eisenstein appartiene, a pieno titolo, al gruppo di artisti che hanno scoperto le leggi basilari di una nuova espressione
artistica e ne hanno esaltato il potere sulle emozioni umane. Il suo cinema ha caratteri epici, lirici, mitici, monumentali.
Nel suo lavoro confluiscono influenze artistiche e letterarie diverse: futurismo, surrealismo, cubismo, costruttivismo.
Il suo immenso talento si esprime nella straordinaria abilità con cui dirige le scene di massa, nel catturare il minuto
dettaglio che sa cogliere tutta la profondità emotiva di uno stato d’animo, nella scansione ritmica delle immagini, nel
pathos trasmesso ad eventi di cronaca investiti di una valenza storica universale, nella sorprendente capacità di rendere
chiare, eloquenti e ricche di risonanze le immagini mute, nella potenza suggestiva e visionaria dei primi piani.
Pioniere nell’elaborazione della teoria del montaggio per attrazioni, definirà questa tecnica come momento di “conflitto
di due pezzi opposti l’uno all’altro. Il conflitto. Lo scontro”.1
La rassegna dedicata a Eisenstein è in programma a Milano al Cinema Gnomo dall’8 al 13 novembre 2011, a
Bologna al Cinema Lumière nei giorni 15,16,17, 23, 26, 28, 29, 30 novembre 2011.
1
S.Eisenstein, Il principio cinematografico e l’ideogramma, 1929
Programma Cinema Gnomo:
Ingresso € 5,00 (ridotto € 3,00)
2
OTTOBRE (URSS, 1927, 102’ muto, dida. it.), martedì 8 novembre ore 18.30, replica sabato 12
novembre ore 15.30
Cronaca raffinata ed appassionata della Rivoluzione d’Ottobre, dall’arrivo di Lenin a Pietrogrado ai fatali
“dieci giorni che sconvolsero il mondo”, fino all’ascesa bolscevica al potere.
“Ricordo come nel ’27 durante alcune riprese del Palazzo d’inverno per Ottobre […] mi sforzai di ricreare
visivamente l’impressione delle salve di artiglieria dell’Aurora. L’ “eco” rotola da un salone all’altro del
palazzo e giunge alla stanza dei mobili foderati di bianco, dove i ministri del governo provvisorio, imbacuccati
nelle loro pellicce, attendono l’istante, per essi fatale, dell’instaurazione del potere sovietico. Grazie a un acuto
ritmo di aperture e chiusure di obiettivo sulle sale vuote, il sistema dei diaframmi di iride si proponeva di
cogliere il respiro, il ritmo dell’eco, che correva di sala in sala.”2 .
IVAN IL TERRIBILE (URSS, 1944, 99’, versione italiana), martedì 8 novembre ore 21.15, replica
domenica 13 novembre ore 19
Incoronato zar di tutte le Russie, Ivàn, è determinato a riunificare la patria, ma deve combattere contro la
subdola opposizione dei Boiardi e dei nemici esterni. Analisi dialettica dei meccanismi del potere e della
politica, con accenti shakespeariani. Il film fu concepito come la prima parte di una trilogia dedicata al primo
zar Ivan IV (1530 – 1584), unificatore delle terre russe. Musiche di Prokof’ev.
ALEKSANDR NEVSKIJ (URSS, 1938, 112’ vers. orig. sott. it), mercoledì 9 novembre ore 18.30, replica
giovedì 10 novembre ore 21.15
Il principe Aleksandr Nevskij è il simbolo della lotta dei russi contro gli oppressori stranieri. L’epica e
vittoriosa battaglia del lago Peipus (1242) restituisce vigore alla eroica figura di Nevskij che riorganizza
l’esercito - composto in gran parte di contadini - contro gli assalti dei cavalieri teutonici. Primo film sonoro del
regista, alle soglie del secondo conflitto mondiale, propone in chiave patriottico - nazionalista una vicenda che
unisce una forte carica lirica alla riflessione storico-politica. Musiche di Prokof’ev.
SCIOPERO (URSS, 1925, 97’ muto, dida. it.), mercoledì 9 novembre ore 21.15, replica giovedì 10
novembre ore 18.30
Dopo il suicidio di un operaio, ingiustamente accusato di furto da un caporeparto, si scatena uno sciopero di
protesta che provoca l’intervento della polizia.
La rivoluzione sociale che si erge a contenuto predominante della maggior parte dei film di Eisenstein diventa
qui la cifra stilistica dell’opera e della sua forma esprimendo il concetto di “arte rivoluzionaria in cui la forma
si rivela più rivoluzionaria del contenuto.” 3 Primo lungometraggio di Eisenstein con efficaci scene di massa.
LA CORAZZATA POTËMKIN, (URSS, 1925, 74’ muto – didascalie), venerdì 11 novembre ore 18.30,
replica sabato 12 novembre ore 21.15
Sulla corazzata Potëmkin le condizioni di vita sono inaccettabili: la situazione degenera quando viene servita
carne avariata. I marinai si ammutinano e la corazzata diviene humus e simbolo dei movimenti rivoluzionari
del 1905. Capolavoro della storia del cinema in cinque atti, con la memorabile scena della “scalinata di
Odessa” è divenuto un punto di riferimento per qualunque storico del cinema. Musiche di Sostakovic.
“Il Potëmkin sembra una cronaca o un cinegiornale di avvenimenti ma in realtà colpisce come dramma. Il
segreto di questo effetto consiste nel fatto che il ritmo della cronaca si adatta alle leggi rigorose della
composizione tragica…”4
QUE VIVA MEXICO!, (URSS, 1931, 91’ - edizione italiana 1979), venerdì 11 novembre ore 21.15, replica
domenica 13 novembre ore 17.15
L’ideale del socialismo trapiantato oltreoceano è incarnato da tre coppie che simboleggiano, nei secoli, la
travagliata storia di una terra, prima paradiso felice poi luogo di sfruttamento e infine centro di una rivoluzione
per una nazione libera e unita. Grandioso affresco di cui vedono la luce solo alcune parti a causa di una
controversia tra il regista e i produttori.
“Il film aveva un terzo livello, il più generale: il tema della vita e della morte o, più esattamente, della vittoria
sulla morte”5
LA LINEA GENERALE (IL VECCHIO E IL NUOVO), (URSS, 1926/1929, 89’ muto con didascalie),
sabato 12 novembre ore 17.30, replica domenica 13 novembre ore 15.30
In un villaggio dominato da miseria e ignoranza, falcidiato dalla siccità e dalla rapacità dei kulaki, una
contadina fonda una cooperativa che vince le diffidenze dei compaesani garantendo la fornitura dei beni
essenziali per tutta la comunità. L’opera provoca il primo scontro tra il regista e i dirigenti sovietici, che lo
accusano di eccessivo lirismo.
S.Eisenstein, Memorie, Roma, Editori Riuniti, 1961
S.Eisenstein, L’atteggiamento materialistico verso la forma, 1925
4
S.Eisenstein, La struttura del film, 1938
5
S.Eisenstein,Teoria generale del montaggio
3
LA CONGIURA DEI BOIARDI, (URSS, 1946/1958, 86’, vers. orig. sott. it), sabato 12 novembre ore 19,
replica domenica 13 novembre ore 21.15
Lo zar Ivàn, tornato a Mosca, fronteggia nuovamente le lotte intestine ispirate dai Boiardi, nell’auspicio di
conquistare finalmente per sé e per i sudditi un periodo di pace e di prosperità. Attentati, macchinazioni, ardue
prove, non spengono la volontà dello zar che ottiene un rinnovato atto di fiducia da parte del popolo.
L’opera, con una lunga sequenza a colori, seconda parte della “trilogia di Ivàn”, è criticata dal Comitato
centrale del Partito Comunista dell’URSS e uscirà postuma solo nel 1958.
Programma Cinema Lumière Bologna:
SCIOPERO, 15 novembre
OTTOBRE, 16 novembre
IVAN IL TERRIBILE, 17 novembre
LA CORAZZATA POTËMKIN, 19 novembre
LA CONGIURA DEI BOIARDI, ALEKSANDR NEVSKIJ, OTTOBRE, 20 novembre
LA CORAZZATA POTËMKIN, 21 novembre
IL VECCHIO E IL NUOVO, IL PRATO DI BEZIN, IL DIARIO DI GLUMOV, 28 novembre
QUE VIVA MEXICO!, ROMANCE SENTIMENTALE, 30 novembre
PER INFORMAZIONI
Associazione Culturale Dioniso
tel. 02 72 00 41 00 – [email protected] – www.associazioneculturaledioniso.it
Ufficio Cinema del Comune di Milano
tel. 02 88 46 24 69 – 60 [email protected]
Cinema Gnomo, Milano
tel. 02 804 125
Cineteca del Comune di Bologna
Tel. 051 21 94 826
Cinema Lumière, Bologna
tel. 051 21 95 311
CALENDARIO DELLA RASSEGNA, CINEMA GNOMO, MILANO, 8/13 NOVEMBRE 2011
Martedì 8
18.30: Ottobre URSS, 1927, 102’ muto dida. it.
21.15: Ivàn il terribile URSS, 1944, 99’ edizione italiana
Mercoledì 9
18.30: Aleksandr Nevskij URSS, 1938, 112’, vers. orig. sott. it.
21.15: Sciopero URSS, 1925, 97’, muto dida. it.
Giovedì 10
18.30: Sciopero/ replica (97’)
21.15: Aleksandr Nevskij /replica (112’)
Venerdì 11
18.30: La corazzata Potëmkin URSS, 1925, 74’, muto dida. it.
21.15: Que viva Mexico! URSS, 1931, 91’, edizione italiana 1979
Sabato 12
15.30: Ottobre/replica (102’)
17.30: La linea generale (Il vecchio e il nuovo) URSS, 1926/1929, 89’ muto sott. it.
19.00: La congiura dei boiardi URSS, 1946/1958, 86’, vers. orig. sott. it
21.15: La corazzata Potëmkin /replica (74’)
Domenica 13
15.30: La linea generale (Il vecchio e il nuovo)/replica (89’)
17.15: Que viva Mexico! / replica (91’)
19.00: Ivan il terribile / replica (99’)
21.15: La congiura dei boiardi / replica (86’)
SERGEI EISENSTEIN: biografia
Nato a Riga (Lettonia) nel 1898 da una famiglia di discendenza ebraica, Sergei Michailovic Eisenstein
intraprende studi di ingegneria. Ben presto si disinteressa alle “scienze esatte” e scopre il Rinascimento italiano
e uno dei geni che più ha fatto coincidere arte e scienza, Leonardo da Vinci; si appassiona anche a Freud e
all’arte drammatica giapponese. Nel 1918 si arruola nell’Armata rossa, dove resta fino al 1920, crea e
costruisce scene per il teatro lavorando per Mejerchol’d.
Nel 1923 realizza il brano parodistico Il cinediario di Glumov, incluso nella rappresentazione teatrale di Anche
il più saggio sbaglia di Ostrovskij.
Dopo aver soggiornato qualche mese in Germania, rientra in Russia e nel 1924 gira Sciopero considerato il
suo primo vero lungometraggio, che prende spunto da un tragico conflitto sociale del 1910.
Ma il grande talento del regista si rivela con La corazzata Potëmkin (1925), uno dei capolavori della storia del
cinema. Il soggetto è tratto da un episodio della storia della Russia zarista del 1905. L’opera è girata con uno
stile conciso, i cui effetti più potenti nascono dall’uso innovativo del montaggio delle immagini.
Nel film successivo, Ottobre (1927), il regista applica i suoi principi con ancora maggior rigore utilizzando
ancora una volta il montaggio analogico, fatto di frammenti brevissimi e donando all’opera una grande forza
espressiva. Nel 1928 Eisenstein realizza Il vecchio e il nuovo noto come La linea generale, film-documentario
sulla elettrificazione e motorizzazione dell’agricoltura, ricco di grande forza poetica. Sarà proprio il lirismo che
caratterizza la trama del film a scatenare le prime divergenze tra i supervisori della produzione cinematografica
e il regista.
Da allora l’autorità politica si riserverà non solo l’approvazione del soggetto ma anche quella del suo sviluppo.
Eisenstein si reca allora all’estero: in Germania, in Francia, in Svizzera e poi negli Stati Uniti e infine in
Messico. Qui il regista realizza Que viva Mexico! (1931-32), film in tre episodi corrispondenti a tre fasi
storiche della nazione messicana; esse, a loro volta, si configurano come metafora di tre successive condizioni
umane, “dalla animalesca sottomissione alla Morte al superamento di tale pensiero nella concezione dell’entità
sociale, collettiva.”6
L’abbandono dell’incarico, causa divergenze col regista, su iniziativa del produttore Upton Sinclair da un lato e
un intervento diretto di Stalin dall’altro, faranno sì che il film rimanga frammentario e incompiuto.
Nello stesso periodo, Eisenstein collabora in Francia a un tentativo di film sonoro di Grigorij Aleksandrov, suo
collaboratore abituale: Romance sentimental (1929).
Tornato in Russia, Eisenstein ottiene una cattedra all’accademia cinematografica di Mosca.
Nel 1934 inizia la lavorazione de Il prato di Bezin incentrato su un episodio drammatico di lotta familiare nelle
campagne all’epoca della socializzazione dell’agricoltura.
Ma la lavorazione del film viene bruscamente interrotta in seguito ad accuse di deviazione dalle direttive
imposte dagli organismi che sorvegliano la produzione.
Il regista accetta le accuse e ciò gli permette di rimettersi al lavoro ma, verso la fine del 1936 deve
abbandonare definitivamente la lavorazione del film per non aver tenuto conto delle osservazioni che gli sono
state fatte.
Nel 1938 Eisenstein gira il suo primo film sonoro, Aleksandr Nevskij in previsione del secondo conflitto
mondiale. Nel 1944 il regista inizia la lavorazione di Ivan il terribile: il film, prima parte di una trilogia
incompiuta dedicata al primo zar Ivan IV, si presentava come un’articolata riflessione sul potere. La seconda
parte, quasi completamente girata nel ’46, non passa al montaggio, bloccata dal Comitato centrale del Partito
Comunista dell’URSS (uscirà postuma nel 1958 col titolo La congiura dei Boiardi). La terza parte, prevista a
colori, non è mai stata realizzata.
Nel frattempo Eisenstein è sconfessato dal Comitato centrale del Partito Comunista che lo accusa di tradimento
della verità storica. Il regista si piega a una terza ritrattazione, facendo pubblica ammenda e riconoscendo che i
rimproveri che gli sono stati mossi corrispondono a verità.
Poco dopo, a Mosca, nel febbraio 1948, a soli cinquant’anni, il regista muore in seguito a crisi cardiaca.
6
Aldo Grasso, Sergej M. Ejzenstejn, 2007, Milano, Il Castoro.