piano dell`offerta formativa

Transcript

piano dell`offerta formativa
P.O.F.
PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
Anno scolastico 2013/2014
Scuola dell‟Infanzia Paritaria
CASA DEL FANCIULLO
Sede: Piazza Libertà,2 Palazzolo dello Stella (Ud)
Tel- fax 0431/588406
e-mail: [email protected]
1
NATURA E SIGNIFICATO DEL POF
Il presente documento è stato redatto sulla base delle linee guida proposte dalla Fism (Federazione
Italiana Scuole Materne) per presentare alle famiglie dei bambini in modo chiaro e trasparente le
caratteristiche di questa scuola e del servizio che essa offre secondo il proprio Progetto Educativo. Il POF
della scuola dell'Infanzia “Casa del Fanciullo” trova i suoi punti di riferimento nella Costituzione ai sensi
delle disposizioni del D.P.R. n° 275/1999 (art. 3 e 8) e della legge n° 62/2000 (art. unico, comma 4,
lettera a) e D.M. 234 del 20.06.2000 applicativo del precedente art. 8.
In particolare, la scuola dell'Infanzia “Casa del Fanciullo”, paritaria e Cattolica, considera alla base
della propria offerta i valori del messaggio cristiano e vuole essere luogo di accoglienza in cui bambini e
genitori si possano sentire protagonisti di un progetto e di un cammino finalizzato alla crescita di ognuno.
E' importante che i genitori si sentano partecipi della vita della stessa e corresponsabili di essa.
Il P.O.F. diviene quindi la presentazione dell‟identità e delle proposte educative – didattiche –
culturali della Scuola dell‟Infanzia “Casa del Fanciullo ”, per la formazione integrale del bambino e per
l‟educazione alla fede di coloro che scelgono la nostra scuola.
Il POF viene esposto nella bacheca della Scuola per renderlo visibile al pubblico, mentre l‟estratto viene
consegnato ai genitori all‟atto dell‟iscrizione
2
1. IDENTITA’ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La Scuola dell‟Infanzia paritaria “ Casa del fanciullo” è una scuola che alla base del suo Progetto
Educativo (allegato al Pof ) pone i valori cristiani e nel sviluppare la sua offerta tiene quindi presenti i
seguenti principi ispiratori:
1 – LA RELIGIONE CRISTIANA
La scuola di ispirazione cristiana pone al primo posto i valori della vita, dell‟accoglienza, della
condivisione, della solidarietà, della tolleranza, della pace e di quanto può rendere più bella la
convivenza. Nella nostra scuola si favorisce nei bambini l‟incontro con Dio creatore, Gesù, le parole e i
segni della fede.
2 – LA COSTITUZIONE ITALIANA (con particolare riferimento agli articoli 3-33-34) nel rispettare,
promuovere e favorire:
a) L‟UGUAGLIANZA:
la nostra Scuola dell‟Infanzia accoglie tutti i bambini evitando ogni
discriminazione di sesso, razza, etnia, lingua, religione, ideologia politica o di
condizioni psicofisiche e socioeconomiche.
b) L‟IMPARZIALITÀ:
la Scuola dell‟Infanzia garantisce da parte di tutto il personale in essa
operante comportamenti ispirati a criteri di OBIETTIVITÀ, GIUSTIZIA ed
IMPARZIALITÀ nei confronti dei bambini e delle loro famiglie.
c) LA REGOLARITÀ:
la Scuola dell‟Infanzia si impegna a garantire regolarità e continuità del
servizio nel rispetto del contratto di lavoro del personale.
d) L‟ACCOGLIENZA:
la Scuola dell‟Infanzia si impegna a favorire l‟accoglienza dei bambini e dei
genitori, con particolare riguardo all‟inserimento di chi è alla prima
esperienza.
e) L‟INTEGRAZIONE:
la Scuola dell‟Infanzia si impegna a favorire l‟integrazione degli alunni che si
trovano in situazioni di rilevante necessità in collaborazione con le famiglie
stesse e con le strutture socio-assistenziali del territorio.
f) L‟EDUCAZIONE ALLA la Scuola dell‟Infanzia si impegna a stimolare la partecipazione attiva
PARTECIPAZIONE:
delle famiglie alla vita della scuola stessa favorendo il dialogo, il
confronto, la collaborazione.
3 – LE INDICAZIONI NAZIONALI PER I PIANI PERSONALIZZATI DELLE ATTIVITÀ
EDUCATIVE NELLE SCUOLA DELL’INFANZIA 2004 ( MORATTI)
4- LE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 (FIORONI)
5 – L’ATTO DI INDIRIZZO 2009 ( GELMINI)
6- LE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
E DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE 2012 (PROFUMO )
3
1.2 Storia della scuola
La scuola dell‟Infanzia “Casa del Fanciullo” apre nel gennaio del 1958 dopo che già dall‟ottobre
dell‟anno precedente erano arrivate da Alessandria cinque suore Immacolatine pronte a donare il loro
servizio.
La scuola è stata fortemente desiderata e realizzata grazie all‟impegno instancabile di don Tarcisio
Forte e di tutta la gente di Palazzolo dello Stella che ancora a distanza di anni ricorda i numerosi sacrifici
fatti per costruirla e l‟infinita gioia e orgoglio provati il giorno dell‟inaugurazione.
La complessa struttura della “Casa del Fanciullo”, voluta per risolvere i problemi collegati
all‟educazione della gioventù, voleva offrire alla comunità un valido strumento per l‟educazione dei
bambini, l‟educazione dei fanciulli, la formazione della parte femminile e il Ricreatorio per la parte
maschile della gioventù.
Nel 1961 le suore Immacolatine lasciano la scuola richiamate alla Casa Madre di Alessandria e
vengono rimpiazzate dalle suore Dimesse di Udine che le sostituiranno fino al luglio del 1967 quando
torneranno le Immacolatine.
Nei primi anni ‟90 le suore cominciarono ad avvicendarsi e dopo un anno di transizione, con una
maestra al fianco delle due suore rimaste, le suore Immacolatine lasciarono definitivamente la Scuola
materna e nel 1994 il personale diventava laico.
Dal 1993 la gestione della scuola è stata affidata ad un consiglio di amministrazione di cui il Parroco
Don Franco è Presidente.
Nel 2000 la scuola chiede la parità scolastica e la raggiunge il 28/02/2001 con il decreto
prot.488/1135
Nel 2002 arrivano a Palazzolo Don Angelo e Don Ennio e quest‟ultimo diventa il Legale
rappresentante della Scuola Materna.
Nel febbraio 2007 Don Angelo sostituisce il presidente Don Ennio e nell‟estate 2007 arriva anche un
nuovo parroco, Don Agostino, il quale oltre ad affiancare Don Angelo nella gestione della scuola,
assume il ruolo di responsabile OSA a partire dal 2010.
Nel mese di novembre del 2011 Don Angelo e Don Agostino vengono trasferiti e al loro posto
subentra Don Cristiano Samuele Zentilin che diventa il nuovo Legale Rappresentante , mentre il ruolo di
di responsabile OSA viene assunto dalla segretaria Martinotti Anna.
1.3 Situazione scolastica
Nella scuola, per l'anno scolastico 2013/2014, sono iscritti in totale 54 bambini suddivisi in tre
sezioni eterogenee per età
Essendo paritaria e avendo abbattuto le barriere architettoniche, può accogliere anche bambini
in situazione di Handicap, previo accordo con la famiglia e gli organismi di competenza.
La struttura dei nuclei familiari rispecchia le caratteristiche nazionali: le famiglie sono nella
quasi totalità mononucleari e in prevalenza formate da tre o quattro componenti; nonostante qualche caso
di nuclei familiari disgregati, la struttura familiare tipica rimane quella della famiglia tradizionale.
La religione dominante è la cattolica ma sono presenti anche piccole rappresentanze di musulmani.
4
1.4 Analisi del territorio
Il Comune di Palazzolo dello Stella, oltre al capoluogo, comprende una frazione e alcune località.
La scuola dell'Infanzia “Casa del Fanciullo” si trova a Palazzolo dello Stella in piazza Libertà, 2 nel
centro del paese. L'area destinata alla scuola materna è di proprietà della parrocchia S. Stefano
Protomartire.
La scuola collabora con il territorio a cui offre e da cui riceve sollecitazioni in un continuo scambio,
che prevede un utilizzo ottimale delle risorse disponibili finalizzato ad un innalzamento della qualità
dell'offerta formativa.
Si è creato, a tale proposito, un clima di interscambio con alcune realtà presenti sul territorio
circostante come:
- Amici del bosco
- Auser “ Stella e Tagliamento”
- A.N.A
- Comitato festeggiamenti
- Il sorriso di Giulia
- Unione sportiva Palazzolo
Alcune di queste strutture offrono il loro contributo a livello economico , alcune invece collaborano nei
lavori di mantenimento della struttura scolastica e del giardino.
5
2. DOMANDA FORMATIVA
La scelta della nostra scuola ha le seguenti motivazioni:
- la condivisione di valori religiosi, cristiani e del Progetto Educativo
- l'organizzazione educativo-didattica e la funzionalità della struttura
- la proposta di un ambiente fortemente socializzante
- l'attenzione alla crescita di ogni bambino
- la comodità dell'orario per i genitori che lavorano
- la buona preparazione alla Scuola Primaria
- la vicinanza della scuola.
Le attese formative esprimono le seguenti richieste:
- formazione ai valori umani, quali il rispetto, l'ascolto, l'accettazione delle prime regole, la
socializzazione, l'amicizia con i compagni, la responsabilità
- educazione all'autonomia
- apprendimenti specifici in relazione alla scuola primaria
3. OFFERTA FORMATIVA
3.1 Finalità della Scuola dell’Infanzia (dalle Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo
della Scuola dell’Infanzia del 04 settembre 2012.)
La scuola dell'infanzia considera il bambino, come persona, soggetto di diritti inalienabili ed intende
promuoverne lo sviluppo attraverso la cura attenta di tutte le sue esigenze materiali e più ancora,
psicologiche e spirituali. Essa, concretamente, concorre alla formazione integrale della personalità,
ponendosi la finalità di promuovere lo sviluppo della' IDENTITÀ, della AUTONOMIA, della
COMPETENZA, della CITTADINANZA e della COSTITUZIONE.
-
-
CONSOLIDARE L'IDENTITÀ: attraverso il rafforzamento della percezione di se stesso sotto il
profilo corporeo, intellettuale e psicodinamico, il bambino impara a conoscersi, a star bene con gli
altri, ad affrontare nuove esperienze.
SVILUPPARE L'AUTONOMIA: attraverso la possibilità di compiere scelte autonome in contesti
relazionali e normativi diversi il bambino assume atteggiamenti sempre più responsabili acquisendo
fiducia in se e negli altri, provando piacere nel fare da sé e a saper chiedere aiuto, comprendendo le
regole della vita quotidiana.
ACQUISIRE COMPETENZE: consolidando nel bambino le abilità sensoriali, motorie, linguistiche e
intellettive il bambino impara a riflettere, descrivere, a fare domande, negoziare i significati.
PRIME ESPERIENZE CITTADINANZA: attraverso le relazioni, il dialogo, l'espressione del proprio
pensiero, l'attenzione all'altro e al suo punto di vista il bambino scopre gli altri, i loro bisogni e impara
ad individuare le regole di convivenza.
3.2 Competenze chiave europee
Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle
competenze-chiave per l‟apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio
dell‟Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006i) che sono:
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
6
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) competenza digitale;
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) consapevolezza ed espressione culturale .
L‟impegno a far conseguire tali competenze a tutti i cittadini europei di qualsiasi età,
indipendentemente dalle caratteristiche proprie di ogni sistema scolastico nazionale, non implica da parte
degli Stati aderenti all‟Unione europea, l‟adozione di ordinamenti e curricoli scolastici conformi ad uno
stesso modello.
Al contrario, la diversità di obiettivi specifici, di contenuti e di metodi di insegnamento, così come le
differenze storiche e culturali di ogni paese, pur orientati verso le stesse competenze generali, favoriscono
l‟espressione di una pluralità di modi di sviluppare e realizzare tali competenze. Tale processo non si
esaurisce al termine del primo ciclo di istruzione, ma prosegue con l‟estensione dell‟obbligo di istruzione
nel ciclo secondario e oltre, in una prospettiva di educazione permanente, per tutto l‟arco della vita.
Nell‟ambito del costante processo di elaborazione e verifica dei propri obiettivi e nell‟attento
confronto con gli altri sistemi scolastici europei, le Indicazioni nazionali intendono promuovere e
consolidare le competenze culturali basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso
della vita, le competenze-chiave europee.
3.3 Campi d’esperienza
La scuola dell‟ Infanzia “Casa del Fanciullo ” nel rispetto delle finalità e delle competenze chiave
europee, predispone il curricolo che si articola attraverso i cinque campi di esperienza che sono luoghi del
fare e dell‟agire del bambino:
1.
Il sé e l‟altro
2.
Il corpo e il movimento
3.
Immagini, suoni, colori
4.
I discorsi e le parole
5.
La conoscenza del mondo
All‟interno dei sopracitati campi di esperienza, le Indicazioni per il curricolo prevedono dei “Traguardi
per lo sviluppo della competenza” che devono essere raggiunti da parte di tutti i bambini e di tutte le
bambine al termine della Scuola dell‟Infanzia.
1. Il sé e l’altro
Questo campo rappresenta l‟ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzionamento della
vita sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima “palestra” per essere guardati e
affrontati concretamente.
La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di approfondimento culturale e di reciproca
formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre ai bambini un modello
di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte alle loro domande di senso in coerenza con le scelte
della propria famiglia, nel comune intento di rafforzare i presupposti della convivenza democratica.
7
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
•
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi,
sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.
•
Sviluppa il senso dell‟identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa
esprimerli in modo sempre più adeguato.
•
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e
le mette a confronto con altre.
•
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la
reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
•
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male,
sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere
insieme.
•
Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente
sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento
anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.
•
Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il
funzionamento delle piccole comunità e della città
2. Il corpo e il movimento
Il bambino impara a leggere e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, rispettandolo
e avendone cura. La scuola dell‟infanzia mira altresì a sviluppare la capacità di esprimersi e di
comunicare attraverso il corpo per giungere ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza degli
oggetti, la capacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo immaginazione e
creatività.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
•
Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed
espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a
scuola.
•
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche
corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
•
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi
individuali e di gruppo, anche con l‟uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni
ambientali all‟interno della scuola e all‟aperto.
•
Controlla l‟esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento,
nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva.
•
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.
3. Immagini, suoni, colori
I linguaggi a disposizione dei bambini, come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la
manipolazione dei materiali, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, vanno scoperti ed educati
perché sviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà.
8
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
•
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio
del corpo consente.
•
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività
manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte
dalle tecnologie.
•
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …);
sviluppa interesse per l‟ascolto della musica e per la fruizione di opere d‟arte.
•
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando
voce, corpo e oggetti.
•
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.
•
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per
codificare i suoni percepiti e riprodurli..
4. I discorsi e le parole
I bambini si presentano alla scuola dell‟infanzia con un patrimonio linguistico significativo, ma con
competenze differenziate, che vanno attentamente osservate e valorizzate. In un ambiente linguistico
curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità quando interagiscono tra di loro, chiedono
spiegazioni, confrontano punti di vista, progettano giochi e attività, elaborano e condividono conoscenze.
I bambini imparano ad ascoltare storie e racconti, dialogano con adulti e compagni, giocano con la lingua
che usano, provano il piacere di comunicare, si cimentano con l‟esplorazione della lingua scritta.
La scuola dell‟infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua
italiana, rispettando l‟uso della lingua di origine.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
•
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e
discorsi, fa ipotesi sui significati.
•
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio
verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
•
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e
analogie tra i suoni e i significati.
•
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il
linguaggio per progettare attività e per definirne regole.
•
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei
linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
•
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la
scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
5. La conoscenza del mondo
Esplorando oggetti, materiali e simboli, osservando la vita di piante ed animali, i bambini elaborano idee
personali da confrontare con quelle dei compagni e degli insegnanti.
Imparano a fare domande, a dare e a chiedere spiegazioni, a lasciarsi convincere dai i punti di vista degli
altri, a non scoraggiarsi se le loro idee non risultano appropriate. Possono quindi avviarsi verso un
percorso di conoscenza più strutturato, in cui esploreranno le potenzialità del linguaggio per esprimersi e
l‟uso di simboli per rappresentare significati.
9
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
•
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune
proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando
strumenti alla sua portata.
•
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.
•
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro
immediato e prossimo.
•
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali,
accorgendosi dei loro cambiamenti.
•
Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.
•
Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell‟operare con i numeri sia con quelle necessarie
per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.
•
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
4. PROGETTAZIONE CURRICOLARE
Strumenti
Il percorso formativo viene concretizzato ogni anno dal Collegio Docenti in una progettazione
educativa didattica che consente di condurre il bambino allo sviluppo delle competenze.
Le docenti, quindi, sulla base dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, elaborano una
programmazione articolatai in unità di apprendimento ( descritte nell‟allegato PED) e mensilmente
decidono le attività che permettono il raggiungimento degli obiettivi specifici d‟apprendimento
differenziati per fascia di età (tre, quattro e cinque anni) .
Per realizzare tali obiettivi, il Collegio Docenti predispone una programmazione flessibile che
permetta di creare un ambiente accogliente e motivante, un ambiente di relazioni e di apprendimenti che
favorisca attività, sia strutturate che libere, differenziate, progressive e mediate ma soprattutto che
permetta di sviluppare le potenzialità del bambino secondo i suoi ritmi di apprendimento.
Le insegnanti nella progettazione annuale tengono presenti i seguenti principi metodologici
fondamentali:
1. la valorizzazione del gioco: come “risorsa privilegiata di apprendimenti e di relazioni”. Con il
gioco vengono favoriti rapporti attivi e creativi sul terreno cognitivo e relazionale, si consente al
bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialità
e di rivelarsi a se stesso e agli altri.
2. l'esplorazione e la ricerca che consentono al bambino di scoprire i diversi aspetti della realtà e dei
sistemi simbolici della nostra cultura. L'originaria curiosità di ogni bambino, nel clima della
ricerca-azione, attiva confronti, pone problemi, costruisce ipotesi, elabora spiegazioni.
3. la vita di relazione in tutte le sue modalità: coppia,piccolo gruppo, grande gruppo, con o senza
intervento dell'insegnante. Essa favorisce gli scambi, la risoluzione dei problemi, il gioco
simbolico, il superamento dell'egocentrismo per porsi in atteggiamento di accettazione e di
collaborazione con i compagni e con gli adulti;
4. la mediazione didattica: le strategie, gli strumenti e i materiali didattici, strutturati e non,
permettono al bambino di fare, di operare con le mani e con la mente, di “imparare facendo”.
5. l'osservazione e la verifica: l'osservazione occasionale e sistematica fa conoscere le esigenze del
bambino, i livelli di sviluppo, le sue potenzialità per commisurare ad esse adeguati interventi
educativi e didattici.
6. la documentazione: la raccolta delle attività e dei prodotti del bambino consente ad esso di
rievocare l'itinerario compiuto nella scuole e di rendersi conto delle proprie conquiste.
10
4.2
Diversità ed integrazione
La scuola “ Casa del fanciullo” offre anche ai bambini con handicap e con disagi adeguate opportunità
educative realizzandone l‟effettiva integrazione. A seconda dei casi e in accordo con le equipe
specializzate verrà realizzata una Programmazione Educativa Individualizzata (PEI) che mirerà ad
integrare e sostenere le differenti forme del fare, del pensare, dell‟agire relazionale e del comunicare del
bambino diversamente abile .
4.3
Attivita’ e metodologie
La programmazione educativa didattica annuale prevede attività in base alle caratteristiche, età ed
esigenze specifiche del gruppo dei bambini . Nello specifico le attività didattiche sono così suddivise:
- di sezione cioè svolte dall‟insegnante di sezione con il suo gruppo di età eterogenea;
- di intersezione cioè svolte dalle insegnanti con gruppi di bambini di età eterogenea e/o omogeneo volte a
sviluppare alcuni progetti previsti.
- di piccolo gruppo cioè ogni insegnante lavora con il proprio gruppo di età omogenea
Il gruppoomogeneo rappresenta il fulcro della scuola dell‟infanzia perché garantisce continuità, identità
psicologica e senso di appartenenza, ma esso non costituisce l‟unica modalità di raggruppamento dei
bambini all‟interno della scuola, i gruppi infatti si rapportano tra loro in modo aperto e flessibile per
consentire attività di inter-sezione e cioè attività educative con piccoli o grandi gruppi di bambini
provenienti dalle diverse sezioni. L‟interazione fra bambini provenienti dalle diverse classi consente
infatti di allargare le esperienze e di ampliare le opportunità di scambio, di confronto e di arricchimento
anche mediante occasioni di aiuto reciproco e forme di apprendimento socializzate
4.4 Uscite didattiche
Ad integrazione dell'attività della scuola e come approfondimento dei temi presi in atto nel Progetto
Educativo-Didattico si svolgeranno anche alcune visite di istruzione presumibilmente:
1. presso una fattoria didattica
2. presso un acquario
3. presso il parco zoo
Le uscite didattiche con mete scelte dal Collegio Docenti sono proposte a tutti i bambini, i quali
possono partecipare previa autorizzazione scritta dei genitori.
11
4.5 Ampliamento dell’offerta formativa
Il progetto didattico annuale viene arricchito con un percorso di progetti dedicati ad attività specifiche
che ampliano la prospettiva di lavoro, utilizzando sia la consapevolezza educativa sia la spontaneità. In
particolare ogni anno scolastico viene caratterizzato da un progetto che investe trasversalmente i campi
esperenziali del bambino consentendo di strutturare situazioni di apprendimento “circolari” e cioè tra loro
collegate. La cultura della progettualità infatti porta a pensare i percorsi educativi senza linee rigide e
predefinite, ma fornendo un punto di partenza al processo conoscitivo, in una costruzione condivisa, a cui
alla fine si dà un significato. Il lavoro per progetti porta i bambini da una situazione destrutturata a una
progressiva strutturazione dell‟esperienza, nella convinzione che essi siano originali portatori di
conoscenze; il ruolo dell‟adulto si limita alla costruzione di situazioni – stimolo, nella raccolta e
sistematizzazione delle proposte dei bambini in un tutto coerente e dotato di significato.
Pertanto la Scuola dell‟Infanzia “Casa del fanciullo” propone i progetti descritti nell‟allegato PED.
4.6 Formazione educativa della “persona”.
Tutta l‟attività educativa-didattica favorisce un cammino di educazione integrale dell‟individuo. In
particolare vengono promosse alcune iniziative e attività:
Per i Bambini:
 festa di natale
 festa del patrono
 festa per la consegna dei diplomi
 Cammino educativo-religioso nei tempi forti dell‟anno: Avvento-Natale, Quaresima-Pasqua
Per le Insegnanti:
 corso per coordinatrici
 corsi di formazione organizzati dalla FISM
 incontri di coordinamento pedagogico organizzati dalla Fism
 incontri di coordinamento pedagogico di zona
 corsi di aggiornamento I.R.C. (insegnamento religione cattolica) d‟intesa con la Curia
Arcivescovile.
 Corso di primo soccorso e antincendio
Per i Genitori:




Assemblee generali e di sezione .
I momenti di festa della scuola
Le attività di mantenimento della struttura scolastica;
Partecipazione alle iniziative aventi lo scopo di ricavare fondi a favore della scuola.
12
4.7 Regolamento e organizzazione della vita scolastica
Art.1
La scuola opera secondo gli indirizzi e le finalita‟ esplicitate nel POF ( Piano dell‟ Offerta Formativa),
adottato in conformita‟ della propria peculiare natura e in corrispondenza agli ordinamenti generali
dell‟istruzione, alle Indicazioni Ministeriali contenute nel D.Lvo 59/2004 applicativo della L.53/2003 e
alle Indicazioni Nazionali D.M 254 del 16 Novembre 2012 , nonchè in conformità alle autorizzazioni e
alle prescrizioni vigenti, sotto la vigilanza delle autorità pubbliche competenti.
Art.2
La gestione economica e contabile della scuola è tenuta separata e distinta da ogni altra attività della
parrocchia. Annualmente il gestore redige il bilancio della scuola secondo i criteri della coerenza e della
competenza. Il bilancio, formato dal conto economico e dallo stato patrimoniale, è accompagnato da una
relazione o nota integrativa, tramite la quale sono indicati i risultati dell‟andamento gestionale della
scuola. Il bilancio della scuola è reso pubblico.
Art. 3
Accoglienza
La scuola accoglie le bambine ed i bambini di età non inferiore e non superiore a quella prescritta dalla
normativa vigente che si iscrivono secondo le modalità adottate e in conformità alle norme vigenti, senza
discriminazione alcuna, andando incontro, nei limiti delle possibilità, alle situazioni di eventuale difficoltà
economica delle rispettive famiglie.
La domanda di iscrizione viene inviata ai genitori tramite posta e dovra‟ pervenire , alla segreteria della
scuola, compilata dai genitori o da chi esercita la patria podesta‟, entro i termini stabiliti annualmente dal
Ministero della Pubblica istruzione.
All‟ atto dell‟iscrizioni vengono richiesti i dati anagrafici del bambino e dei genitori , l‟autocertificazione
dello stato di famiglia ..
All‟iscrizione sono tenuti anche i bambini frequentanti e che intendono accedere all‟anno successivo.
Le iscrizioni oltre il termine stabilito si accettano solo su parere favorevole della Coordinatrice ,
dell‟Equipe educativa e nonche‟ del Legale Rappresentante.
All‟atto dell‟iscrizione viene consegnato ai genitori copia del POF, del regolamento e il prospetto della
retta annuale.
I genitori iscrivendo il proprio figlio accettano quanto esplicitato nel Pof e nel regolamento della
scuola,inoltre si impegnano a promuovere in famiglia un clima coerente all‟opera educativa della scuola
stessa , a partecipare agli incontri e alle manifestazioni indette dalla scuola con spirito di collaborazione
che miri a migliorare il funzionamento per una reale gestione comunitaria.
Art. 4
I dati personali dei bambini e dei genitori sono conservati e trattati come previsto dal d.lgs.30.06.03 n.196
dalla segreteria della scuola.
In particolare i genitori all‟atto dell‟iscrizione rilasceranno eventuale autorizzazione alla scuola per
utilizzare i dati, le fotografie e le riprese video dei bambini per vari adempimenti burocratici, per la
gestione delle attivita‟, per eventuali relazioni e pubblicazioni anche a scopo divulgativo e promozionale
della scuola nonche‟ per documentare l‟attivita‟ didattica.
13
Art. 5
La scuola dell‟infanzia e‟ attiva in base al Calendario Scolastico Regionale.
L‟apertura settimanale decorre dal lunedi‟ al venerdi‟, la scuola chiude nei giorni festivi, durante le
vacanze natalizie e pasquali.
La durata delle festivita‟ viene fissata e comunicata ai genitori all‟inizio dell‟anno scolastico.
Orario :
La scuola dell'infanzia è aperta dal lunedì al venerdì ed è funzionante con il seguente orario:
-
ENTRATA dalle ore 8.00 alle ore 9.00
USCITA INTERMEDIA dalle ore 13.15 alle ore13.30
USCITA dalle ore 15.50 alle ore 16.00
Il servizio di pre e post-accoglienza viene attivato di anno in anno a seconda della richiesta da parte
delle famiglie dei bambini iscritti .
Art. 6
I genitori o delegati sono tenuti al massimo rispetto dell‟orario, affidando personalmente i bambini alle
insegnanti al mattino e riprendendoli al pomeriggio entro i locali della scuola.
Non e‟ consentito lasciare i bambini incustoditi davanti all‟ingresso della scuola, perche‟, si ribadisce,
vanno consegnati direttamente all‟insegnante presente all‟accoglienza.
Eventuali persone incaricate al ritiro dovranno essere autorizzate dai genitori stessi, rilasciando apposita
delega scritta , come dal modello disponibile presso la Segreteria della scuola.
E‟ raccomandata l‟assiduita‟ della frequenza: troppe assenze o costanti e immotivati ritardi non
permettono al bambino di beneficiare dell‟opera educativa, rendono difficile l‟integrazione nel gruppo
sezione, ritardano gli apprendimenti ponendo il bambino in situazioni di svantaggio rispetto ai compagni.
I genitori sono tenuti ad avvertire telefonicamente la scuola per ogni assenza.
Art. 7
Ogni caso di malattia infettiva dovrà essere comunicato tempestivamente alla Segreteria della scuola.
Il bambino, a salvaguardia della propria ed altrui salute, non può frequentare la Scuola dell‟Infanzia
quando manifesta sintomi di indisposizione fisica quali febbre, diarrea, vomito.
È opportuno anche in presenza di congiuntivite che il bambino rimanga a casa per il periodo necessario
alla cura.
Si raccomanda, poiché i bambini vivono in una ambiente comunitario, di curare in particolare l‟igiene
personale.
Ai sensi della Legge Regionale n.11 dell‟11 agosto 2011 il certificato medico per la riammissione a
scuola dopo il 5° giorno di malattia non è più obbligatorio, comunque si chiede la massima scrupolosità,
da parte della famiglia, nel reinserire il bambino a scuola perfettamente guarito.
Se l‟obiettivo è il benessere del bambino, è chiaro che famiglia, scuola, sanità e comunità devono
collaborare per raggiungere lo scopo nell‟interesse di quel bambino e della comunità stessa.
I genitori in alcune circostanze dovrebbero riconoscere il diritto di valutazione agli insegnanti e
collaborare con loro se segnalano situazioni di salute del bambino che sarebbe meglio vagliare col
pediatra di riferimento.
Il personale della scuola non è autorizzato a somministrare farmaci (antibiotici, tachipirina, ecc…) tranne
i “salvavita” per i quali il genitore deve presentare relativa prescrizione medica che specifichi orari
dosaggi e procedure di somministrazione, ritenendo comunque il personale sollevato da ogni
responsabilità.
14
Per i casi di pediculosi (pidocchi) la scuola si attiene al “Protocollo per la gestione dei casi di pediculosi
nelle comunità scolastiche” inviato alle Scuole dal Dipartimento di Prevenzione Unità operativa di Igiene
e Sanità Pubblica dall‟A.S.S. n.5 Basso Friuli .
Nel caso in cui il bambino, durante l‟orario scolastico, presente febbre o altri sintomi sopra elencati verrà
avvisata la famiglia che dovrà venire a prenderlo al più presto.
È importante che i genitori segnalino già il primo colloquio d‟iscrizione eventuali patologie croniche
ricorrenti del bambino, quali ad esempio convulsioni, allergie, ecc…
Se il bambino ha problemi derivanti da allergie alimentari, il genitore è invitato a consegnare alla scuola
una certificazione medica adeguatamente descrittiva al fine di poter predisporre la dieta adeguata.
In caso di ritenuta urgenza, per accadimenti lesivi o per l‟insorgere di patologie durante l‟orario di
permanenza presso la scuola, il personale della stessa è autorizzato a far trasportare il bambino presso il
più vicino ospedale o in altra struttura ritenuta idonea al pronto intervento con gli opportuni mezzi di
pronto soccorso.
La famiglia sarà immediatamente avvertita.
Art.8
 La quota d‟iscrizione pari a € 50,00 , comprensiva del contributo per il materiale didattico e
dell‟assicurazione, è stabilita annualmente dal gestore e deve essere versata all‟atto dell‟iscrizione
o di riconferma.
La retta di frequenza per l‟ A.S. 2013/2014, che va dal mese di settembre al mese di luglio, è
fissata in :
-
€ 1.375,00 annuali, suddivisa in undici (11) mensilità da € 125,00, da versare da settembre a
luglio dell‟anno scolastico in corso;
La retta va versata entro i primi 10 giorni del mese tramite bonifico bancario contenente i seguenti dati:
Banca FRIULADRIA di Palazzolo dello Stella
sul C/C IBAN IT 91Y0533664040000030019718
intestato alla Parrocchia Santo Stefano Proto Martire
Via del rio 3 , 33056 Palazzolo dello Stella (UD
- La retta deve essere depositata per intero anche quando il bambino non frequenta.
- Qualora il bambino venisse ritirato definitivamente dalla scuola tramite comunicazione scritta intestata
al Legale Rappresentante, non si dovranno pagare le successive mensilita‟
- L‟Ente Gestore si riserva, previo avviso, in caso di necessita‟ economiche della scuola di variare gli
importi di cui sopra anche durante l‟anno scolastico in corso.
Inoltre dispone della facolta‟ di ridurre la retta, nelle percentuali che ritiene piu‟ opportune, in caso di
disagio sociale o particolari situazioni , valutando di volta in volta il caso specifico.
Art.9
Tutti i bambini della scuola materna sono assicurati contri gli infortuni da una polizza assicurativa
stipulata dalla regione e da una ulteriore assicurazione integrativa stipulata tramite la Fism Provinciale
(Associazione delle scuole autonome dell‟Infanzia).
15
Art.10
La scuola dispone di un servizio di refezione che prepara giornalmente il pranzo completo secondo il
menù predisposto dall‟A.S.S. n. 5 del Basso Friuli ed esposto in bacheca che tiene conto delle tabelle
dietetiche di grammatura. In caso di necessità, allergie o rifiuto di alimenti si può concordare di eseguire
anche delle variazioni sul menù a seconda delle prescrizioni pediatriche. In occasione del compleanno del
bambino i genitori possono portare a scuola solo dolci confezionati o pasticceria secca, senza creme,
previo accordo con la Coordinatrice.
I pasti vengono serviti in “sala da pranzo” situata in una zona della scuola; qui i bambini vivono questo
momento della giornata in una dimensione umana e educativa, imparando ad aiutarsi, a rispettarsi, a
comprendere il valore del cibo come dono e ad accogliere i suggerimenti di buon comportamento e di una
corretta alimentazione offerti dalle loro insegnanti.
Art. 11
I bambini sotto il grembiulino devono indossare tute o vestiti pratici che permettano la massima libertà di
movimento ed uso per poter giocare e muoversi liberamente.
Per favorire la loro autonomia, è indispensabile un abbigliamento pratico, che consente ai bambini di
imparare a vestirsi e svestirsi da soli, escludendo quindi bretelle, cinture, salopette, body, …
Si sconsigliano spille, braccialetti, oggetti di valore e , in genere giocattoli personali, al fine di evitare la
loro rottura e lo smarrimento.
La scuola declina ogni responsabilità in caso di smarrimento e rottura di sopraccitati oggetti personali.
Art. 12
I genitori, essendo i primi responsabili dell‟educazione integrale dei figli, promuovono in famiglia un
clima coerente all‟opera educativa sviluppata nella Scuola dell‟Infanzia, interessandosi personalmente del
comportamento dei bambini con gli insegnanti, le quali sono disponibili per i colloqui individuali nei
giorni prefissati oppure, per dubbi urgenti o incertezze, previo accordo con le insegnanti stesse, in altri
orari.
Per un efficace opera educativa, morale e civile del bambino, è indispensabile che i genitori ed i
famigliari collaborino attivamente con i vari Organi della Scuola dell‟Infanzia.
Art. 13
Il parroco pro-tempore è il gestore ed il legale rappresentante della scuola dell‟infanzia.
E‟ responsabile dalla gestione economica, patrimoniale, pedagogica della scuola secondo l‟ordinamento
proprio e di quello civile, amministrativo, statale e regionale. Il gestore è responsabile della conduzione
della scuola nei confronti della Pubblica Amministrazione, degli utenti, della comunità parrocchiale.
Nella sua azione è coadiuvato dagli organi collegiali e di gestione della scuola. In particolare:




convoca e presiede le riunioni degli organismi di gestione della scuola
cura gli adempimenti delle scuole nei confronti delle pubbliche amministrazioni competenti
verifica la permanenza dei requisiti previsti dalla Legge 10.03.2000 n°62 e delle normative
applicativa per il mantenimento della parità
Stabilisce, in accordo con la Coordinatrice, il Regolamento della scuola
16




adotta il Progetto Educativo della scuola e verifica la coerenza e l‟adeguatezza del Piano
dell‟Offerta formativa
provvede all‟assunzione del personale,
nomina il coordinatore delle attività educative e vigila sullo svolgimento del servizio educativo e
degli altri servizi collegati
il parroco puo‟ delegare ,con atto scritto, proprie funzioni di rappresentanza e di gestione a
persona di propria fiducia, specificatamente competente.
Al fine di agevolare la gestione della scuola sono istituiti i seguenti organi collegiali:
- Assemblea Generale dei Genitori
L‟assemblea generale dei genitori è costituita dai genitori delle bambine e bambini iscritti e frequentanti
la scuola.
La prima assemblea viene convocata dalla coordinatrice della scuola. La prima entro il mese di settembre;
successivamente almeno due volte in un anno e ogniqualvolta specifiche esigenze lo richiedano.
L‟assemblea deve essere obbligatoriamente convocata quando lo richieda, per iscritto, almeno un terzo
dei suoi componenti.
La riunione risulta valida, in prima convocazione, se sono presenti la metà dei genitori; in seconda
convocazione, un‟ora dopo, qualsiasi sia il numero dei presenti. All‟assemblea possono partecipare, con
solo diritto di parola, la coordinatrice della scuola, il personale docente e non docente e gli
amministratori della scuola.
L‟assemblea esamina la relazione programmatica dell‟attività della scuola, proposta dal collegio dei
docenti ed esprime il proprio parere in ordine al P.O.F. e ad altre iniziative scolastiche progettate per il
miglioramento della qualità e l‟ampliamento dell‟offerta formativa.
La verbalizzazione delle riunioni viene fatta da una insegnante incaricata dalla coordinatrice
- Assemblea di Sezione dei Genitori
L‟assemblea di sezione è formata dai genitori dei bambini di ciascuna sezione e designa due genitori per
il consiglio di intersezione.
Essa , presieduta da uno dei genitori designati a far parte del Consiglio di intersezione collabora con la/le
insegnante/i responsabile/i della sezione per la migliore soluzione di questioni pedagogiche, didattiche e
organizzative proposte dalla/e stessa/e.
Alle assemblee possono partecipare, con diritto di parola, la direttrice e le insegnanti della sezione.
Di ogni riunione viene redatto un sintetico verbale .
- Consiglio di Intersezione
Il consiglio di intersezione è composto dai docenti in servizio nella scuola e da due genitori degli alunni
per ogni sezione, scelti dalle rispettive assemblee, ed è presieduto dalla coordinatrice della scuola che lo
convoca, oppure da un docente, membro del consiglio, suo delegato.
Si riunisce in ore non coincidenti con l‟orario di funzionamento della scuola, col compito di formulare al
collegio dei docenti e agli organi gestionali della scuola proposte in ordine all‟azione educativa e didattica
e ad iniziative innovative finalizzate all‟ampliamento dell‟offerta formativa.
Il consiglio si riunisce, in via ordinaria, ogni due mesi.
La verbalizzazione delle riunioni viene fatta da una insegnante incaricata dalla coordinatrice
17
- Collegio dei Docenti di Scuola
Il collegio dei docenti è composto dal personale insegnante in servizio nella scuola ed è presieduto dalla
coordinatrice.
Il collegio dei docenti:
cura la programmazione dell‟azione educativa e dell‟attività didattica;
formula proposte all‟ente gestore della scuola, per il tramite della coordinatrice, in ordine alla
formazione e alla composizione delle sezioni, agli orari e all‟organizzazione della scuola,
tenendo conto del regolamento interno;
valuta periodicamente l‟andamento complessivo dell‟azione didattica per verificarne l‟efficacia
in rapporto agli obiettivi programmati;
esamina i casi di alunni che presentano particolari difficoltà di inserimento, allo scopo di
individuare le strategie più adeguate per una loro utile integrazione;
sentiti gli organi collegiali e l‟ente gestore, predispone il P.O.F. che viene reso pubblico,
mediante consegna alle famiglie, all‟atto dell‟iscrizione.
Il collegio si insedia all‟inizio dell‟anno scolastico e si riunisce almeno una volta ogni due mesi.
La verbalizzazione delle riunioni viene fatta da una insegnante incaricata dalla coordinatrice.
18
ART. 14
La Coordinatrice delle attivita‟ educative e didattiche e‟ nominata dal parroco ed e‟ l‟animatrice della
scuola assieme alle docenti.
La Coordinatrice in particolare :
e‟ responsabile del funzionamento della scuola sotto il profilo didattico ed in generale del buon
andamento complessivo
provvede collegialmente alla compilazione, all‟aggiornamento e alla realizzazione del Piano
dell‟Offerta Formativa, ai sensi della normativa vigente (D.P.R. 275/99);
organizza e dirige l‟attivita‟ del personale e vigila sulla sua operativita‟
convoca e presiede il collegio dei docenti della scuola
convoca e coordina il consiglio di intersezione
-
cura la tenuta:
del registro delle iscrizioni degli alunni;
dei registri dei verbali degli organi collegiali
vigila affinché le insegnanti compilino:
i registri delle sezioni;
assicura l‟applicazione ed il rispetto delle normative relative alla conservazione dei documenti
recanti dati sensibili.
- anima e incentiva la partecipazione al coordinamento territoriale mediante reti di scuole
espressamente organizzato dalla FISM provinciale di appartenenza sulla base delle indicazioni
fornite dalla “Carta del coordinamento” della FISM nazionale;
-
partecipa con gli altri docenti in servizio alle attività di aggiornamento organizzate dalla FISM
provinciale e/o da altre strutture operanti nell‟ambito del “sistema educativo nazionale di
istruzione e formazione” d'intesa col legale rappresentante e la FISM provinciale;
-
coordina le attività di progettazione didattica e le iniziative finalizzate all‟ampliamento
dell‟offerta formativa;
-
promuove e propone formule innovative nell‟organizzazione della vita scolastica, allo scopo
di rispondere sempre meglio ai bisogni del bambino e alle attese delle famiglie;
Art. 15
Le docenti sono assunte dall‟ente gestore in base alle normative di legge e del CCNL:







svolgono la propria azione educativa in linea con il Progetto Educativo e in attuazione del Piano
dell‟Offerta Formativa adottato dalla scuola, alla cui redazione ed aggiornamento partecipano
prestano la propria attività secondo le direttive, le modalità ed entro gli orari di lavoro determinati
secondo le rispettive responsabilità dal gestore e dalla coordinatrice
compilano i registri ed i documenti richiesti dalla normativa vigente
vigilano costantemente sui bambini assegnati alla sezione e più in generale presenti nella scuola
sono disponibili per i colloqui con le famiglie
partecipano alle riunioni del collegio docenti
partecipano alle iniziative di coordinamento pedagogico didattico ed alle altre iniziative di
aggiornamento professionale promosse dalla scuola e/o dalla FISM
19
Art. 16
La scuola dispone di personale docente ed ausiliario, provvisto dei titoli di studio e dei requisiti di legge
necessari per le attività che svolge, in base all‟organico previsto dalle norme vigenti e dell‟ordinamento
della scuola, assunto con rapporto di lavoro regolato, oltre che dalle norme specifiche, dal Contratto
Collettivo di lavoro FISM.
Art. 17
Per la qualificazione dell‟offerta educativa il personale educativo partecipa alle iniziative del
coordinamento pedagogico didattico zonale, provinciale, regionale, promosso dalla FISM. Per
l‟aggiornamento professionale del personale la scuola aderisce alle iniziative promosse dalla FISM e da
altri enti ed associazioni specializzate
Art. 18
Il personale ausiliario coopera , sotto la direzione della coordinatrice, all‟azione educativa della scuola,
curando la preparazione e distribuzione della refezione, la pulizia e l‟ordine di ogni ambiente, seguendo le
norme fissate dall‟ autorità sanitaria e le indicazioni dell‟ente gestore.
Art. 19
Tutto il personale e‟ tenuto, secondo le rispettive responsabilità e funzioni al rispetto dei propri obblighi
deontologici e alla riservatezza professionale.
Art. 20
Presso la segreteria della scuola e‟ possibile consultare copia del Regolamento, del calendario scolastico,
del POF e di tutte le comunicazione periodiche: se i programmi o date programmate nel calendario
scolastico annuale subiscono qualche variazione, sarà cura della coordinatrice dare tempestiva
informazione alle famiglie.
20
 Calendario scolastico
05 settembre 2013
inizio anno scolastico per i piccoli
09 settembre 2013
inizio anno scolastico per tutti
01 novembre 2013
commemorazione dei santi
23 dicembre 2013
07 gennaio 2014
inizio vacanze natalizie
rientro a scuola
03 marzo 2014
04 marzo 2014
05 marzo 2014
chiusura per il carnevale
chiusura per il carnevale
chiusura per le Sacre Ceneri
Dal 17 aprile al 22 aprile 2014
23 e 24 aprile 2014
25 aprile 2014
28 aprile 2014
vacanze pasquali
chiusura scuola per ponte
S. Marco
rientro a scuola
01 maggio 2014
02 maggio 2014
Festa dei Lavoratori
ponte in occasione della Festa dei lavoratori
02 giugno 2014
Festa della Repubblica
13 giugno 2014
festa del Patrono
28 giugno 2014
conclusione delle attività didattiche
P.S: la sospensione delle attività didattiche programmate per l‟anno scolastico 2013/2014 sono
obbligatorie per tutte le scuole statali e non come stabilito dalla delibera regionale .









La giornata scolastica del bambino
8.00 - 9.00
9.00 - 10.00
10.00-11.30
11.30-13.00
13.15- 13.30
13.30 -15.30
15.30-15.50
15.50-16.00
entrata e gioco libero;
conversazione- ascolto, merenda con frutta, attività di routine;,
attività didattica;
attività di routine-pranzo;
prima uscita;
sonnellino pomeridiano (piccoli), attività didattica o gioco libero (medi e grandi);
attività di routine;
seconda uscita.
21
4.8 La continuità educativa
La scuola materna “Casa del Fanciullo” è particolarmente attenta a mantenere un rapporto sinergico con il
territorio e con le risorse presenti in esso, facendo proprio il principio della continuità.
Essa si propone di favorire la continuità sia in senso orizzontale che verticale.
1. continuità orizzontale: si stabilisce un rapporto di proficua collaborazione con i genitori del bambino
attraverso colloqui individuali prestabiliti ma anche occasionali e si utilizzano le risorse umane,
culturali e didattiche del territorio
2. continuità verticale : la nostra scuola dell'Infanzia collabora con la scuola primaria di Palazzolo dello
Stella per favorire un passaggio più armonico al ciclo di studi successivo. Attraverso un colloquio
preventivo l'insegnante dell'ultimo anno stabilisce, in accordo con le insegnanti del primo anno della
scuola Primaria, un piccolo progetto che porterà i bambini della sua sezione a conoscere il nuovo
ambiente e le nuove insegnanti con le quali dovranno relazionarsi l'anno successivo.
Inoltre l'insegnante si fa carico di trasmettere alcune informazioni sulla classe e il singolo bambino
attraverso un colloquio finale che si tiene di solito verso la fine dell'anno scolastico.
4.9 Modalità di comunicazione con i genitori
Per garantire un dialogo aperto e costruttivo e una collaborazione attiva ed efficace con le famiglie:
1. ad inizio anno si convoca una assemblea generale dei genitori per presentare la scuola e la sua
offerta formativa;
2. a gennaio si convoca una riunione per informare i genitori su come procede il lavoro, su qual è
l‟andamento della sezione e sue eventuali nuove iniziative;
3. si svolgono colloqui individuali con i genitori a richiesta o in date stabilite dalle insegnanti;
4. dopo ogni Collegio di Intersezione i rappresentanti dei genitori stendono un verbale su quanto
discusso e lo consegnano a tutti i genitori delle rispettive sezioni.
22
5. I FATTORI
5.1 La comunità educativa della scuola
All‟interno della nostra scuola il soggetto educante non è il singolo, nella persona dell‟educatore, ma è
una comunità composta da:
- ALUNNI;
Sono soggetti titolari del diritto di educazione e di istruzione e sono pertanto portatori di domande
e di esperienze che la scuola deve prendere in considerazione. Essendo soggetti in età evolutiva,
con personalità in via di strutturazione, essi hanno diritto ad essere rispettati nel loro processo di
maturazione e portati all‟acquisizione di competenze.
- GENITORI;
Quali primi protagonisti dell‟educazione dei loro figli devono trovare nella Scuola l‟aiuto e
l‟integrazione al loro primato educativo.
Ad essi è richiesto di:
- condividere i valori educativi cui la scuola si ispira;
- prendere coscienza della corresponsabilità educativa attraverso una corretta informazione e
preparazione al dialogo;
- fare continuo esercizio di consapevolezza sul complesso delle responsabilità di cui sono
titolari rispetto all‟educazione e alla formazione dei propri figli.
- EDUCATORI nelle persone delle insegnanti:
Concorrono in maniera determinante a delineare la fisionomia della scuola. La loro competenza
professionale, la loro passione educativa e la loro testimonianza di credenti sono fattori educativi
prioritari.
Ad essi vengono richiesti:
un impegno di aggiornamento nelle metodologie didattiche e pedagogiche;
disponibilità al lavoro collegiale;
apertura al dialogo con gli alunni e con le loro famiglie;
capacità di guidare incontri formativi e informativi;
disponibilità alla collaborazione e al confronto con le varie realtà educative.
corresponsabilità nelle attività di accoglienza e sorveglianza;
- PERSONALE NON DOCENTE:
E‟ parte integrante della comunità educativa e svolge il proprio lavoro in sintonia col Progetto
Educativo , Collabora con il Gestore, la Coordinatrice ed i Docenti
Tutte queste componenti sono impegnate responsabilmente , secondo il proprio ruolo e le proprie
competenze nella realizzazione del progetto educativo.
23
5.2 Organizzazione della comunità educativa
La Scuola dell‟Infanzia possiede un Regolamento della scuola (articolo 6, lettera a, DPR n. 216/1974 e
comma 10, articolo 2, DPR n. 249/1998; nel quale sono descritti i comportamenti che le varie componenti
devono assicurare.
 PRESIDENTE:
Don Cristiano Samuele Zentilin
 RESPONSABILE OSA:
Martinotti Anna
(assunta a tempo part-time indeterminato con contratto CCNL- FISM )
 RESPONSABILE SICUREZZA:
geom. Zucchiatti Massimo
(presenta parcella annuale)
 SEGRETARIA AMMINISTRATIVA:
Martinotti Anna
(assunta a tempo part-time indeterminato con contratto CCNL- FISM )
 COORDINATRICE DIDATTICA E INSEGNANTE DI SEZIONE:
Carrano Assunta
(assunta a tempo part-time determinato con contratto CCNL- FISM )
 INSEGNANTE DI SEZIONE:
Biasinutto Laura
(assunta a tempo pieno indeterminato con contratto CCNL- FISM )
 INSEGNANTE DI SEZIONE:
Cargnelutti Cinzia
(assunta a tempo pieno indeterminato con contratto CCNL- FISM )
 INSEGNANTE DI SEZIONE:
Dolso Enrica
(assunta a tempo pieno indeterminato con contratto CCNL- FISM )
 CUOCA:
De Lazzaro Sonia
(assunta a tempo part-time indeterminato con contratto CCNL- FISM )
 ADDETTA ALLE PULIZIE:
cooperativa esterna
24
6. LE RISORSE E LE RELAZIONI
La tipologia delle risorse che la nostra Scuola mette a disposizione è la seguente:
 personale
 immobili, strutture, attrezzature
 risorse esterne
 risorse finanziarie.
 Personale
Docente : n. 1 insegnante di sezione + coordinatrice delle attività educative - didattiche
n 3 docenti di sezione
Non docente : n. 1 cuoca
n. 1 segretaria amministrativa
Volontari : in regime di volontariato collaborano con noi anche alcune altre persone di buona volontà che
si occupano di sorvegliare i bambini durante l‟accoglienza e durante gli spostamenti in bus.
Ai sensi della lettera g), comma 4, articolo 1, legge n. 62/2000, nella nostra Scuola svolge servizio un
personale docente fornito dei titoli di abilitazione e dei requisiti necessari (comma 5).
 Immobili, strutture, attrezzature
La scuola materna “Casa del Fanciullo ” con l‟aiuto di consulenti indicati dalla FISM di Udine ha
ottemperato e sta applicando la legge 626/94 per quanto riguarda la sicurezza, l‟igiene degli ambienti e
delle attrezzature utilizzate.
La scuola materna paritaria “Casa del Fanciullo” di Palazzolo dello Stella ( immobile di proprietà della
Parrocchia di S. Stefano Protomartire ) ha la sua sede presso una struttura che presenta un corpo a T
rovesciata con asse inferiore disposto in direzione est- ovest.
Il fabbricato si sviluppa su due piani nell'asse minore , del quale attualmente solo quello terreno è
utilizzato per lo svolgimento dell'attività scolastica ed attività ad esse connesse o strumentali.
In passato il piano superiore della struttura era adibito ad abitazione delle suore, inizialmente delle suore
dell'ordine delle Dimesse di Udine e poi delle Immacolatine di Alessandria che fino alla data del 31
luglio 1994 hanno svolto l'attività di insegnamento presso la scuola , insegnamento che poi è stato
affidato a personale laico.
L' intera struttura è circondata da un ampio parco piantumato che si sviluppa principalmente a nord e a
sud , e che vede la presenza di numerosi giochi quali molloni, scivoli ed altre strutture ludiche , conformi
per materiale e fattezze alle normative vigenti in materia ed in grado di garantire un gioco in piena
sicurezza. Ad un lato del giardino si trova una grotta che ospita la statua della Madonna , la grotta in
pietra è circondata da una siepe.
Grazie ad un recente intervento degli ultimi anni la scuola si è dotata di impianto fotovoltaico che
garantisce risparmio energetico e compatibilità ambientale della struttura. Per quanto concerne la
distribuzione degli spazi interni, lungo l'asse est – ovest sulla sinistra dell'ampio corridoio si trovano le
aule didattiche ed ognuna di esse al suo interno è dotata di mobili fruibili dai bambini , da materiale
didattico e dal materiale di cancelleria nonché di giochi ( costruzioni, puzzle , macchinine etc), strumenti
tecnologici funzionali all'insegnamento , quali dispositivi audio e video per l'ascolto e la visione di
supporti per l'insegnamento.
25
Tutte le aule sono abbondantemente illuminate grazie ad ampie porte vetrate dotate di apertura con
maniglione antipanico che in caso di emergenza garantisce una veloce via di fuga verso l'esterno. Le
pareti presentano colori vivaci , ma non chiassosi che rendono l' ambiente ancor più accogliente e giocoso
. Vi è inoltre una stanza adibita al sonnellino pomeridiano dei piccoli nella quale si trovano delle
brandine e dei mobili.
Sul lato destro del corridoio due distinti spazi con servizi igienici per bambini ed uno per le insegnanti.
Lungo il corridoio vi sono degli armadietti - guardaroba per i bambini.
Alla destra dell'ampio ingresso si trova il salone adibito all'accoglienza , all'attività di gioco e di pratica
motoria. Anche tale stanza è dipinta con colori vivaci alle pareti e presenta addobbi adesivi alle finestre .
Vi sono inoltre numerosi giochi quali tricicli , cucinette per bambini , automobiline , una palestra per
bambini con scivolo , quadro svedese e pertiche tutto ciò circondato da materassini antinfortunistici.
Proseguendo lungo l'asse inferiore si trovano rispettivamente sul lato destro i sevizi igienici per i docenti
e il restante personale , la cucina , la dispensa mentre su lato sinistro l'aula insegnanti e la segreteria.
All'estremità nord di questo corpo si trova inoltre l'ampia sala da pranzo che vede la presenza di tavolini
di forma quadrata disposti in modo regolare così da garantire l'accessibilità all'uscita di sicurezza che si
affaccia nel giardino retrostante fruibile grazie allo scivolo anche dalle persone diversamente abili.
L'aula docenti accoglie materiale a disposizione delle insegnanti per lo svolgimento della loro attività .
In segreteria troviamo 1 fotocopiatrice, 1 episcopio, 1 pc fisso ed 1 portatile , 1 telefono / fax , 1
plastificatore, 1 amplificatore con microfoni, 1 rilegatrice , 1 stampante a colori , oltre a quanto necessario
per attività di segreteria quali armadi porta documenti , raccoglitori
e tutto il materiale di cancelleria.
La cucina è provvista di armadi e di elettrodomestici tutti in acciaio inox. E' dotata di un doppio
lavandino , di una lavastoviglie , di un frigorifero, di una cappa aspirante , di un fornello a 6 fuochi con
integrato il forno .
A fianco della cucina si trova la dispensa con scaffalatura lungo la parete sulla quale vengono riposte le
merci vi è anche un ampio freezer per la conservazione dei congelati e dei surgelati. La cucina e la sala da
pranzo sono comunicanti tra loro così da permettere l'immediata somministrazione delle pietanze appena
cucinate.

Risorse esterne
La Scuola dell‟Infanzia può usufruire nel territorio di strutture esterne e servizi quali:
- Parrocchia (Chiesa parrocchiale, centro pastorale)
- Biblioteca
-Aula magna dell‟Istituto comprensivo
- Scuola primaria

Risorse finanziarie
Le rette non sono sufficienti a coprire le spese di gestione della scuola. Il raggiungimento del pareggio di
bilancio, avviene grazie ai contributi del Comune, della Parrocchia, della Regione, del Ministero della
Pubblica Istruzione e grazie alle donazioni da parte di privati.
Una oculata amministrazione ed il costante impegno di volontari (genitori e comunità parrocchiale),
consentono di contenere al minimo le spese di manutenzione e di gestione.
La scuola ha stipulato con una primaria compagnia di assicurazione, una polizza per coprire i rischi legati
a: infortuni dei bambini, insegnanti e personale ausiliario.
La scuola non persegue fini di lucro.
26

Relazioni interne ( Protocolli interni alla scuola.)
Le modalità di somministrazione dei farmaci a scuola, di inserimento degli alunni in generale, degli
alunni stranieri e degli alunni certificati sono regolate da protocolli interni alla scuola depositati in
segreteria, che stabiliscono tempi, competenze e modalità, cui gli operatori si attengono per garantire
efficacia ed efficienza a questi delicati processi.
7. VERIFICA E VALUTAZIONE
Durante il percorso educativo e didattico, l‟osservazione intenzionale e sistematica dei bambini e la
documentazione della loro attività consentirà di verificare e di valutare la loro maturazione, le
competenze acquisite, le loro particolari esigenze e, di conseguenza, permetterà alle insegnanti di
autovalutare il proprio lavoro cioè i punti di forza e di debolezza della programmazione che, essendo
flessibile, sarà rimodulata in itinere per consentire a tutti i bambini di raggiungere i traguardi di
competenza programmati.
Fasi della valutazione
 Valutazione iniziale (settembre/ ottobre): volta a delineare un quadro delle capacità in entrata dei
bambini, verrà effettuata attraverso conversazioni, lavori individuali e di gruppo.
 Valutazione in itinere (gennaio/febbraio ) e finale (giugno/luglio): si baseranno sulla
verbalizzazione delle esperienze didattiche, sulla raccolta degli elaborati dei bambini e sulle abilità
dimostrate nelle attività svolte in sezione e in intersezione
Verifica del Pof e dell’attività scolastica
Il Piano dell‟Offerta Formativa, una volta adottato in sede di Consiglio di Scuola,verrà illustrato
all‟utenza nel corso dell‟ assemblea generale.
Durante l‟anno scolastico, con cadenza mensile, il Collegio docenti, presieduto dalla coordinatrice,
valuterà la funzionalità del POF e la sua ricaduta sull‟utenza, apportando eventuali modifiche in itinere.
La valutazione del POF riguarda l'efficienza e l'efficacia del servizio in termini di risposte a bisogni reali,
a livello di:
- scelte organizzative- didattiche
- scelte finanziarie
Le verifiche sono fatte tramite:
-assemblee degli organi collegiali
27
Documenti disponibili in segreteria
1. Piano Offerta Formativa (POF)
2. Progetto Educativo (PE)
3. Regolamento della Scuola dell‟Infanzia
4. Protocollo di accoglienza
5. Protocollo di somministrazione dei farmaci a scuola
6. Progettazione educativo-didattica individualizzata annuale (PEI )
7. Progettazione educativo-didattica annuale (PED)
8. Progettazione educativo-religiosa annuale
9. Menù consigliato dalla dietista della A.S.L.
10. Calendario scolastico
11. Normativa degli Organi Collegiali (Strutture di partecipazione)
Redazione e approvazione
Il presente POF per l‟anno scolastico 2013/2014 è stato redatto da:
Carrano Assunta coordinatrice e docente
Biasinutto Laura
docente
Cargnelutti Cinzia docente
Dolso Enrica docente
Il Piano dell‟Offerta Formativa è stato approvato:
-
in data 03/06 /2013 dal Consiglio d‟ Intersezione sul piano didattico-organizzativo;
-
in data 08/11/2013 dal Legale Rappresentante sul piano finanziario .
Data, 08 Novembre 2013
Il Legale Rappresentante
Don Cristiano Samuele Zentilin
28
PROGRAMMAZIONE
EDUCATIVA - DIDATTICA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
29
LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
La programmazione è un'insieme di procedure e strumenti, ideato ed organizzato per
favorire al massimo gli apprendimenti degli alunni. Il bambino vive le proprie
esperienze in maniera globale, convogliando in un unico vissuto l'espressività,
l'affettività, l'emotività e la cognitività. Compito della scuola materna è suddividere il
piano educativo in ambiti disciplinari e definire gli obiettivi, al fine di renderlo
funzionale, intenzionale e coerente con i bisogni del bambino. L'insegnante ha il ruolo
del regista, che propone e guida, rispettando l'individualità di ciascun bambino.
La Progettazione annuale delle Attività Educative e Didattiche elaborata per l‟anno
scolastico 2013/14 ha essenzialmente tenuto conto delle grandi finalità della Scuola
dell‟Infanzia:
 Conquista dell‟autonomia
 Maturazione dell‟identità
 Sviluppo delle competenze
 Prime esperienze di cittadinanza
per concorrere all‟educazione armonica e integrale dei bambini, in collaborazione con
le famiglie e le altre agenzie educative presenti sul nostro territorio.
Il piano di lavoro elaborato fa riferimento ai Campi di Esperienza e ai relativi
Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze presenti nelle Nuove Indicazioni
Nazionali per il Curricolo della Scuola dell‟Infanzia del 04 settembre 2012. I Campi di
Esperienza rappresentano i fondamenti culturali, psico-pedagogici e didattici della
Scuola dell‟Infanzia e rispondono a tutti gli ambiti del fare, dell‟agire e del sapere dei
bambini.
Attraverso il fare, il creare, il costruire durante le attività di gruppo, di sezione e di
intersezione i bambini saranno i protagonisti delle loro scoperte, utilizzeranno anche
percorsi alternativi, che favoriranno l‟acquisizione di competenze specifiche.
30
METODOLOGIE
Per consentire a tutti i bambini di conseguire i Traguardi per lo Sviluppo delle
Competenze, è necessario che la scuola sia su misura di bambino, permeata da un
clima sociale positivo in cui vi sia ascolto, attenzione ai bisogni di ognuno e tempi
distesi.
Particolare attenzione si presterà al gioco, al movimento, all‟espressività e alla
socialità. Saranno accolte, valorizzate ed estese le proposte dei bambini, le loro
curiosità e suggerimenti, creando occasioni per stimolare e favorire in tutti degli
apprendimenti significativi. Alla base del nostro “agire quotidiano” ci sarà pertanto
un‟intenzionalità didattica mirata alla valorizzazione delle seguenti metodologie:
Il gioco: risorsa privilegiata attraverso la quale i bambini si esprimono, raccontando ed
interpretano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali.
L’esplorazione e la ricerca: le esperienze promosse faranno leva sulla originaria
curiosità del bambino e verranno attivate attraverso le attività di sezione ed
intersezione, in un clima di esplorazione e di ricerca dove i bambini confrontano
situazioni, pongono problemi, costruiscono e verificano ipotesi. Si darà ampio rilievo
al “fare” e “all‟agire” dei bambini, alle esperienze dirette, al contatto con la natura, con
le cose che li circondano, con l‟ambiente sociale e culturale, valorizzando le loro
proposte e iniziative.
La vita di relazione: l‟interazione con i docenti e con gli altri bambini favorisce il
gioco simbolico, facilita lo svolgimento delle attività didattiche, sollecita a dare e a
ricevere aiuto e spiegazioni. E‟ necessario però avere un‟attenzione continua ai segnali
inviati dai bambini, soddisfacendo i loro continui bisogni di sicurezza e gratificazione.
Riteniamo che la dimensione affettiva sia una componente essenziale nel processo di
crescita di ognuno, affinchè il bambino acquisti autostima, maturi gradualmente la
propria identità nel confronto con l‟altro, imparando a rispettare il prossimo e a
condividere le regole.
La mediazione didattica: per consentire a tutte le bambine e i bambini di raggiungere
i traguardi programmati, è necessario organizzare in maniera intenzionale e sistematica
gli spazi e l‟uso dei materiali, sia informali che strutturati, da manipolare, esplorare,
ordinare ecc.
La sezione: è il luogo privilegiato per le esperienze affettive di socializzazione e di
introduzione globale alle tematiche programmate; la sicurezza e la familiarità che
questo ambiente trasmette al bambino aiuta a facilitare ogni forma di apprendimento.
L’intersezione: è il luogo delle esperienze educativo-didattiche realizzate per gruppi
omogenei; permette al bambino di confrontarsi e di socializzare con figure diverse dai
propri insegnanti e compagni di sezione; offre maggiori stimoli per conseguire degli
apprendimenti significativi.
31
Le uscite didattiche: integrano ed approfondiscono gli apprendimenti avvenuti nella
sezione, nell‟intersezione e nei laboratori perché il bambino si trova ad operare a
contatto diretto con la realtà.
Gli esperti esterni: il loro contributo educativo e didattico permette al bambino di
comprendere meglio e di approfondire alcune tematiche trattate durante l‟anno
scolastico.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Durante il percorso educativo e didattico, l‟osservazione intenzionale e sistematica dei
bambini e la documentazione della loro attività consentirà di verificare e di valutare la
loro maturazione, le competenze acquisite, le loro particolari esigenze e, di
conseguenza, permetterà alle insegnanti di autovalutare il proprio lavoro cioè i punti di
forza e di debolezza della programmazione che, essendo flessibile, sarà rimodulata in
itinere per consentire a tutti i bambini di raggiungere i traguardi di competenza
programmati.
Fasi della valutazione
 Valutazione iniziale (settembre/ ottobre): volta a delineare un quadro delle
capacità in entrata dei bambini, verrà effettuata attraverso conversazioni, lavori
individuali e di gruppo.
 Valutazione in itinere (gennaio/febbraio ) e finale (giugno/luglio): si baseranno
sulla verbalizzazione delle esperienze didattiche, sulla raccolta degli elaborati
dei bambini e sulle abilità dimostrate nelle attività svolte in sezione e in
intersezione
32
INDICE DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
Settembre
“Stiamo insieme”
Ottobre
“ Un quadro d’autunno”
Novembre
“La ruota dei colori”
Dicembre
“Ora è
Natale! ”
Gennaio
“Brrr…che freddo!”
Febbraio
“Il mio corpo
mascherato”
Marzo
“Profumo di fiori”
Aprile
“Pasqua: il messaggio
d’amore di Gesù”
Luglio
“Ciao, ciao…tutti in
vacanza”
Giugno
“Estate…in forma
33
Unita’ di apprendimento
“ STIAMO INSIEME”
Mese di Settembre
RIFLESSIONE TEORICA
Il progetto dedicato all‟accoglienza ha come obiettivo principale quello di instaurare a scuola un clima sereno ,
aperto e rassicurante, dove tutti i bambini, in particolare i nuovi iscritti, possano intraprendere un percorso di
crescita in un contesto di relazioni significative. L‟ingresso a scuola segna il passaggio a una vita più autonoma
della famiglia, non priva, però, di implicazioni emotive, tali da meritare, da parte del contesto scolastico,
un‟attenzione e degli accorgimenti adeguati. Diventa indispensabile, quindi, in questa delicata fase dello
sviluppo personale dei bambini, progettare itinerari di conoscenza dell‟ambiente, delle persone, delle attività e
organizzare i tempi le modalità operative tenendo conto il più possibile delle loro necessità.
OBIETTIVI FORMATIVI
•
Facilitare nel bambino un progressivo adattamento alla realtà scolastica
•
Accettare il distacco dalla famiglia e la permanenza a scuola
•
Creare un clima inclusivo stimolante e accogliente per gettare le basi di un proficuo percorso di
apprendimento
COMPETENZE
Campo di esperienza “ Il sé e l ’ altro ”
•
Sviluppare un atteggiamento di fiducia nei confronti dell‟ambiente
•
Imparare ad interagire in modo corretto con gli altri bambini
•
Instaurare relazioni e socializzare con i pari e con gli adulti
Campo di esperienza “ Il corpo in movimento ”
•
Partecipare alle attività di gioco libero e guidato
•
Sviluppare la motricità globale e fine
Campo di esperienza “ I discorsi e le parole”
•
Conoscere il nome dei compagni e delle insegnanti
•
Parlare, descrivere, raccontare, dialogare con i pari e gli adulti di riferimento
•
Prestare attenzione alle conversazioni della sezione ed intervenire in modo adeguato
Campo di esperienza “Immagini, suoni , colori”
•
Esplorare i materiali a disposizione e utilizzarli con creatività
•
Utilizzare il disegno come mezzo per esprimere le proprie emozioni
Campo di esperienza “ La conoscenza del mondo”
•
Esplorare tutti gli ambienti scolastici
•
Percepire lo scorrere del tempo
ATTIVITÀ
Giochi per conoscersi, racconti e fiabe, poesie e filastrocche, conversazioni guidate, giochi creativi, lavori
individuali e di gruppo.
STRUMENTI
Giochi strutturati e non, libri, CD audio, colori di vario tipo, materiale modellabile.
VERIFICA
Osservazioni occasionali e sistematiche, colloqui, disegni liberi, schede
Unita’ di apprendimento
“UN QUADRO D’AUTUNNO”
Mese di Ottobre
RIFLESSIONE TEORICA
L‟autunno è la stagione che crea grande meraviglia negli occhi e nei cuori dei bambini. E‟ il momento delle
trasformazioni più evidenti e significative; la natura con la mutazione dei suoi colori, temperature, profumi, è
occasione di tutte le attività, esperienze e riflessioni dei bambini.Il progetto sull‟autunno è pensato come
avvicinamento all‟educazione scientifica e ambientale attraverso l‟uso dell‟osservazione sul campo,
dell‟ascolto di storie, di poesie e di filastrocche, di esperienze artistiche di ogni genere.
OBIETTIVI FORMATIVI
•
Far conoscere ai bambini le peculiarità dell‟autunno
•
Far comprendere ai bambini i carattere ciclico della natura
COMPETENZE
Campo di esperienza “ Il sé e l ’ altro ”
•
Riflettere, discutere, e confrontarsi con gli adulti e con i bambini
•
Muoversi con crescente sicurezza e autonomia negli spazi
•
Lavorare in modo costruttivo e creativo in gruppo
Campo di esperienza “ Il corpo in movimento ”
•
Sviluppare e migliorare la propria autonomia di base
•
Sviluppare schemi posturali e motori, applicandoli al gioco
Campo di esperienza “ I discorsi e le parole”
•
Verbalizzare caratteristiche ed elementi autunnali
•
Ascoltare con attenzione e rielaborare un testo narrato
•
Memorizzare brevi testi poetici
Campo di esperienza “ Immagini, suoni e colori”
•
Esplorare e utilizzare con creatività i materiali autunnali
•
Esprimersi attraverso il disegno, la pittura e attività manipolative
•
Conoscere e utilizzare varie tecniche espressive
Campo di esperienza “ La conoscenza del mondo”
•
Osservare le foglie e i frutti dell‟autunno
•
Scoprire gli animali che vanno in letargo
•
Osservare, individuare e denominare correttamente fenomeni ed elementi autunnali
ATTIVITÀ
Racconti, fiabe, poesie, verbalizzazioni , lavori individuali e di gruppo, cartelloni, giochi motori, giochi guidati
e non, schede, elaborati spontanei, laboratori arte e immagine, costruzione di poster, calendari.
STRUMENTI
Carta di vario tipo e formato, cartoni e cartoncini di vari colori, materiale di cancelleria, colori di vario tipo,
foglie,rami, immagini, libri di fiabe e favole, CD audio e musicassette...
VERIFICA
Osservazioni sistematiche ed occasionali, verbalizzazioni, schede, grado di partecipazione
Unita’ di apprendimento
“LA RUOTA DEI COLORI”
Mese di Novembre
RIFLESSIONE TEORICA
Questo percorso cerca di avviare i bambini all‟espressione creativa e personale, attraverso il piacere visivo e
corporeo di manipolare i colori e sperimentare tecniche cromatiche. I bambini sono portati ad esprimere con
immaginazione e creatività le loro emozioni e i loro pensieri. L‟incontro dei bambini con l‟arte è occasione per
osservare con occhi diversi il mondo che li circonda.
OBIETTIVI FORMATIVI
•
Percepire, discriminare, riconoscere i colori
•
Esplorare le potenzialità comunicative ed espressive dei colori
COMPETENZE
Campo di esperienza “ Il sé e l ’ a lt ro
•
Lavorare in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini
•
Esplorare le potenzialità comunicative del colore
•
Vivere in modo equilibrato gli stati affettivi
Campo di esperienza “ Il c o rp o e il mo v i me nto ”
•
Sviluppare la manualità fine
•
Esprimersi attraverso il movimento e la gestualità
•
Esplorare le potenzialità creative del proprio corpo
Campo di esperienza “ I discorsi e le parole”
•
Ascoltare e comprendere narrazioni
•
Verbalizzare esperienze ed emozioni
•
Trovare corrispondenza tra parole e colori
•
Utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere osservazioni ed esperienze
Campo di esperienza “ Immagini, suoni, colori”
•
Comunicare emozioni attraverso i colori e il linguaggio pittorico
•
Cogliere l‟impatto visivo ed emotivo el segno grafico e del colore
•
Esprimersi attraverso il disegno e la pittura utilizzando varie tecniche espressive
Campo di esperienza “ La conoscenza del mondo”
•
Riconoscere i colori
•
Classificare elementi in base al colore
•
Associare e nominare i colori di elementi e oggetti reali e di fantasia
ATTIVITÀ
Racconti, fiabe, mescolanze di colori, cartelloni, poesie, canti, produzioni personali e schede.
STRUMENTI
Colori di vario tipo, cartoncini di vario formato e colore, oggetti di cancelleria, carta, libri, CD audio,
calendari, materiali di recupero, stoffe, farina, nastri colorati.
VERIFICA
Osservazioni occasionali e sistematiche, verbalizzazioni, espressioni grafico-pittoriche, grado di
partecipazione.
Unita’ di apprendimento
“ORA E’ NATALE!”
Mese di Dicembre
RIFLESSIONE TEORICA
L‟ attesa del Natale è per i bambini un momento di grande gioia ed eccitazione. La scuola in questo periodo si
anima. Fervono i preparativi per la festa: ci sono addobbi e piccoli doni da realizzare, l‟albero e il presepe da
preparare, canzoncine e filastrocche da imparare. L‟entusiasmo dei piccoli è contagioso e trovare nuove idee
per vivere insieme, in armonia, il clima natalizio risulta piacevole anche per gli insegnanti. E‟ molto
importante far comprendere agli alunni, attraverso le attività, il significato e lo spirito di questa festa che,
ricordandoci la nascita di Gesù, ci parla di amore, di generosità, di solidarietà. E‟ una buona occasione per
coinvolgere anche i genitori cantando e passando un pomeriggio insieme serenamente ai piedi dell‟albero
illuminato a festa: non c‟è modo migliore per rafforzare l‟indispensabile rapporto scuola-famiglia!
TRAGUARDI FORMATIVI
•
Conoscere il vero significato del Natale
•
Vivere la festa con serenità, gioia e armonia
COMPETENZE
Campo di esperienza “ Il sé e l ’ a lt ro ”
•
Cogliere il messaggio natalizio di pace, fratellanza e solidarietà
•
Imparare ad attendere e rimandare la realizzazione dei propri desideri
•
Vivere positivamente il clima della festa con compagni, genitori e insegnanti
Campo di esperienza “ Il c o rp o e il mo v i me nto ”
•
Sperimentare vari movimenti fini e globali
•
Sperimentare, migliorare e interiorizzare schemi motori dinamici generali ed oculo-manuali
Campo di esperienza “ I discorsi e le parole”
•
Collegare i racconti dell‟Avvento alle vicende evangeliche
•
Ascoltare e comprendere testi narrativi
•
Arricchire il lessico
•
Memorizzare e recitare semplici poesie e filastrocche
Campo di esperienza “Immagini, suoni, colori”
•
Realizzare manufatti artistici inerenti al significato del Natale
•
Creare piccoli doni per dimostrare l‟affetto a familiari e amici
Campo di esperienza “ La conoscenza del mondo”
•
Comprendere e analizzare i simboli tradizionali del Natale
•
Conoscere le caratteristiche della cultura di appartenenza
ATTIVITÀ
Racconti, fiabe, canti, poesie, drammatizzazioni, lavori individuali e di gruppo, giochi motori, giochi guidati e
non,schede, simboli natalizi, produzione di doni, immagini.
STRUMENTI
Carta, cartoncini di vario tipo e colore, colori di vario tipo, oggetti di cancelleria, materiale di recupero, stoffe,
nastri, spugne, porporina, …
VERIFICA
Verbalizzazioni, disegni spontanei, elaborati a tema, schede, grado di partecipazione alle attività svolte,
osservazioni sistematiche ed occasionali.
Unita’ di apprendimento
“BRRR…CHE FREDDO!”
Mese di Gennaio
RIFLESSIONE TEORICA
I bambini manifestano istintivamente il bisogno di contatto con la natura in ogni occasione. Ebbene, i
molteplici stimoli offerti dalla natura fa scaturire innumerevoli domande e questo incontro è fonte di
molteplici stimoli sensoriali e percettivi, di numerose sollecitazioni cognitive e relazionali, indispensabili allo
sviluppo generale del bambino. Apriamo dunque le porte della scuola alla natura per condurre i bambini alla
osservazione, alla distinzione, a formulare ipotesi, a confrontare e sistematizzare le conoscenze riguardanti
anche il meraviglioso mondo degli animali in inverno.
OBIETTIVI FORMATIVI
•
Sviluppare la capacità di osservazione, intuendo gli elementi della stagione invernale
•
Conoscere le caratteristiche della stagione invernale
•
Far comprendere ai bambini il carattere ciclico della natura
COMPETENZE
Campo di esperienza “ Il sé e l ’ a lt ro ”
•
Vivere l‟ambiente scolastico in modo positivo
•
Lavorare in modo costruttivo e creativo in gruppo
•
Seguire regole e assumersi responsabilità
Campo di esperienza “ Il c o rp o e il mo v i me nto ”
•
Provare piacere nel movimento
•
Affinare la coordinazione oculo-manuale
•
Esercitare le potenzialità del corpo
Campo di esperienza “ I discorsi e le parole”
•
Dialogare, discutere e chiedere spiegazione
•
Usare il linguaggio per progettare le attività
•
Ascoltare, comprendere e inventare narrazioni
Campo di esperienza “Immagini, suoni, colori”
•
Esplorare e utilizzare con creatività il materiale a disposizione
•
Rappresentare con diverse tecniche aspetti tipici della stagione invernale
Campo di esperienza “ La conoscenza del mondo”
•
Osservare, analizzare e conoscere aspetti tipici della stagione invernale
•
Cogliere le trasformazioni naturali
•
Conoscere le caratteristiche degli animali che vivono nei paesi freddi
ATTIVITÀ’
Racconti e fiabe, canti, poesie, filastrocche (a tema), lavori individuali e di gruppo sia spontanei che guidati,
giochi motori, schede, cartelloni, verbalizzazioni, esperimenti.
STRUMENTI
Registratore, musicassette, CD audio e video, carta e cartoncini di vario tipo e colore, oggetti di cancelleria,
das, materiale di recupero, spugne, colori di vario tipo, cotone idrofilo, gomitoli di lana, stoffe, immagini, libri,
…
VERIFICA
Verbalizzazioni, schede, giochi motori e di senso, grado di partecipazione
Unita’ di apprendimento
“IL MIO CORPO MASCHERATO”
Mese di Febbraio
RIFLESSIONE TEORICA
Il Carnevale è per eccellenza la festa dell‟allegria e del divertimento; questa festa rappresenta un momento di
gioia, di incontro e di confronto con l‟altro. È molto amata dai bambini, che in questo periodo possono dare
libero sfogo alla fantasia creando addobbi, maschere e costumi. Il momento del travestimento è
particolarmente atteso, perché offre al bambino la possibilità di superare inibizioni e timidezze e lo rende libero
di esprimere aspetti nascosti del suo carattere;diventa anche un‟occasione per conoscere e valorizzare il proprio
corpo e le sue infinite possibilità motorie ed espressive.
OBIETTIVI FORMATIVI
•
Esprimere se stessi attraverso la creazione libera
•
Vivere con gioia e allegria il periodo del Carnevale
•
Contribuire alla maturazione complessiva del bambino
•
Promuovere la presa di coscienza del valore del proprio corpo
COMPETENZE
Campo di esperienza “ Il sé e l ’ a lt ro ”
•
Lavorare in modo costruttivo e creativo in gruppo
•
Star bene a scuola, scherzando e divertendosi con i compagni nel rispetto delle regole
•
Sviluppare l‟identità e l‟autonomia
Campo di esperienza “ Il c o rp o e il mo v i me nto ”
•
Esercitare le potenzialità sensoriali ed espressive del corpo
•
Acquisire la padronanza della motricità globale
•
Affinare la coordinazione oculo-manuale
•
Consolidare gli schemi motori di base e acquisirne di nuovi
Campo di esperienza “ I discorsi e le parole”
•
Ascoltare e comprendere narrazioni ispirate al Carnevale
•
Memorizzare brevi poesie
•
Conoscere e nominare le varie parti del corpo
•
Dialogare, discutere, chiedere spiegazioni
Campo di esperienza “ Immagini, suoni, colori”
•
Disegnare, colorare, ritagliare
•
Esplorare i materiali a disposizione e utilizzarli con creatività
•
Ideare, progettare e realizzare maschere
•
Seguire ritmi sonori con il corpo
Campo di esperienza “ La conoscenza del mondo”
•
Conoscere alcune maschere di Carnevale
•
Sviluppare la capacità di collocare nello spazio se stesso, cose e persone
•
Conoscere principali concetti topologici
•
Sviluppare la capacità di orientarsi nello spazio
ATTIVITÀ’
Racconti, fiabe, storie del Carnevale, schede, elaborati spontanei e guidati, poesie, canti,giochi motori,
verbalizzazioni, cartelloni.
STRUMENTI
Carta e cartoncini di vario tipo, colori di vario tipo, materiale di cancelleria, materiale di recupero,stoffe, nastri,
brillantini, elastici, …
VERIFICA
Osservazioni sistematiche e occasionali, verbalizzazioni, schede, disegni ed elaborati a tema,
Unita’ di apprendimento
“PROFUMO DI FIORI”
Mese di Marzo
RIFLESSIONE TEORICA
Dopo il lungo sonno invernale, la natura con l‟arrivo della primavera si risveglia. Gli alberi si ricoprono di
tenere foglioline verdi e di gemme che poi sbocceranno e diverranno splendidi fiori. Questa trasformazione
suscita grande meraviglia nei bambini, perché i loro occhi appare come una magia, è invece importante far loro
comprendere che la rinascita, così come il “sonno” durante i mesi freddi, fa parte del ciclo naturale delle
stagioni, che si ripete anno dopo anno, incessantemente. Il progetto sulla primavera aiuterà i bambini a
conoscere meglio le caratteristiche di questa stagione, imparando a comprendere meglio il concetto di
“trasformazione”, anche attraverso la metamorfosi del bruco in farfalla, che affascina così tanto i piccoli.
Lasciamo entrare all‟interno della scuola i colori e i profumi della primavera, osservando e riproducendo
foglie, fiori e piccoli animali del prato.
OBIETTIVI FORMATIVI
•
Favorire la conoscenza dei cambiamenti stagionali
•
Comprendere i cambiamenti naturali che avvengono nella stagione primaverile
•
Far comprendere il carattere ciclico della natura
COMPETENZE
Campo di esperienza “ Il sé e l ’ a lt ro ”
•
Lavorare in modo costruttivo e creativo in gruppo
•
Riflettere , discutere e confrontarsi con adulti e altri bambini
Campo di esperienza “ Il c o rp o e il mo v i me nto ”
•
Sapersi muovere con disinvoltura nell‟ambiente scolastico
•
Affinare la coordinazione oculo-manuale
•
Coordinarsi in giochi individuali e di gruppo
Campo di esperienza “ I discorsi e le parole”
•
Verbalizzare esperienze ed emozioni
•
Ascoltare, comprendere e inventare narrazioni
Campo di esperienza “ Immagini, suoni, colori”
•
Esplorare e utilizzare con creatività materiali tipici della primavera
•
Rappresentare con diverse tecniche aspetti tipici della stagione primaverile
•
Riprodurre graficamente , paesaggi, animali e piante osservate dal vero
Campo di esperienza “ La conoscenza del mondo”
•
Conoscere animali, fiori, frutta della primavera
•
Cogliere le trasformazioni naturali
•
Osservare fatti e fenomeni naturali
•
Denominare elementi della Primavera
ATTIVITÀ’
Racconti e fiabe, canti e poesie, filastrocche, drammatizzazioni, giochi motori, lavori di gruppo, schede,
cartelloni.
STRUMENTI
Carta e cartoncini di vario colore e tipo, colori di diverso genere, oggetti di cancelleria, materiale di
recupero,immagini, libri.
VERIFICA
Osservazioni, espressioni grafico-pittoriche, grado di partecipazione, schede, disegni a tema.
Unita’ di apprendimento
“PASQUA: IL MESSAGGIO D’AMORE DI GESU’”
Mese di Aprile
RIFLESSIONE TEORICA
L‟aria dolce tiepida della primavera invita a trascorrere molto tempo all‟aperto: è così che i bambini possono
osservare la stupefacente rinascita della natura che torna in fiore dopo il lungo sonno invernale. L‟osservazione
diretta è lo stimolo di partenza per poter comprendere il significato più vero e profondo della Pasqua: la
rinascita dopo la morte, la risurrezione di Gesù. Divertenti attività ci sveleranno il significato dei simboli legati
a questa festività e i bambini, lavorando insieme in armonia, comprenderanno il messaggio di pace e
fratellanza che la Pasqua porta con sé.
OBIETTIVI FORMATIVI
•
Far comprendere ai bambini il senso di rinascita legato alla Pasqua attraverso il profondo messaggio di
pace che questa festività porta con sé.
COMPETENZE
Campo di esperienza “ Il sé e l ’ a lt ro ”
•
Festeggiare la Pasqua in un clima di solidarietà e di pace
•
Porre domande su temi esistenziali e religiosi
•
Collaborare positivamente con i compagni
Campo di esperienza “ Il c o rp o in mo v i me nto ”
•
Acquisire destrezza nei giochi di abilità
•
Esercitare le potenzialità espressive del corpo
•
Sapersi muovere con disinvoltura nell‟ambiente scolastico ed extrascolastio
Campo di esperienza “ I discorsi e le parole”
•
Ascoltare storie sulla pasqua per comprendere il profondo significato di questa ricorrenza
•
Comunicare le proprie emozioni
•
Memorizzare e recitare brevi poesie sulla Pasqua
Campo di esperienza “ Immagini, suoni, colori”
•
Realizzare manufatti artistici da donare alle famiglie in occasione della Pasqua
•
Esplorare materiali a disposizione e utilizzarli con creatività
Campo di esperienza “ La conoscenza del mondo”
•
Il bambino conosce le tradizioni legate alla Pasqua
•
Conoscere i simboli pasquali
•
Il bambino ricorda i principali avvenimenti della vita di Gesù adulto
ATTIVITÀ
Racconti schede, fiabe, poesie, filastrocche, drammatizzazioni, osservazioni in giardino, esperimenti, lettura di
immagini, giochi di gruppo e motori, verbalizzazioni, cartelloni, attività grafico-pittoriche e plastiche
STRUMENTI
Libri, das, colori di diverso tipo, carta e cartoncini di diverso tipo e colore, materiale di recupero, oggetti d i
cancelleria, immagini, CD audio, registratore, materiale strutturato, supporti per i giochi motori, spugne, semi
vari, cestini, vaschette, nastri.
VERIFICA
Osservazioni sistematiche e occasionali, schede, espressioni grafico-pittoriche e plastiche, grado di
partecipazione.
Unita’ di apprendimento
“ESTATE… IN FORMA”
Mese di Maggio- Giugno
L‟estate rappresenta per i bambini un momento carico di emozioni: la fine dell‟anno scolastico è ormai vicina e
si respira aria di vacanza. Il sole brilla caldo nel cielo e illumina i prati, i campi, il mare, invogliandoci a uscire
ed esplorare nuovi luoghi facendo lunghe passeggiate. Aiutiamo i bambini a scoprire e a conoscere tutti gli
aspetti caratteristici della stagione calda, partendo da divertenti racconti e ampliando poi il lavoro con attività
semplici e divertenti legati alle forme.
OBIETTIVI FORMATIVI
•
Far conoscere ai bambini le peculiarità dell‟estate e far loro comprendere il carattere ciclico della
natura
•
Conoscere le forme geometriche
COMPETENZE
Campo di esperienza “ Il sé e l ’ a lt ro ”
•
Lavorare in modo costruttivo e creativo in gruppo
•
Dialogare, discutere, e progettare confrontando ipotesi e procedure
•
Riflettere, discutere e confrontarsi con adulti e altri bambini
Campo di esperienza “ Il c o rp o e il mo v i me nto ”
•
Sapersi muovere con disinvoltura nell‟ambiente scolastico ed extrasolastico
•
Esplorare, vivere e percorrere lo spazio
•
Affinare la coordinazione oculo-manuale
•
Coordinarsi in giochi individuali e di gruppo
Campo di esperienza “ I discorsi e le parole”
•
Verbalizzare esperienze ed emozioni
•
Ascoltare, comprendere, inventare narrazioni
•
Descrivere con linguaggio appropriato le trasformazioni della natura
•
Apprendere un linguaggio appropriato alle forme
Campo di esperienza “ Immagini, suoni, colori”
•
Esplorare e utilizzare con creatività i materiali tipici dell‟estate
•
Rappresentare con diverse tecniche aspetti tipici della stagione estiva
•
Rappresentare graficamente le forme
Campo di esperienza “ La conoscenza del mondo”
•
Osservare, analizzare e conoscere aspetti tipici della stagione estiva
•
Acquisire conoscenze relative alle forme geometriche
•
Cogliere le trasformazioni naturali
ATTIVITÀ’
Disegni liberi, schede strutturate, manipolazione di materiale vario, esercizi di seriazione
e
classificazione, poesie, filastrocche e canzoni, giochi motori all‟aperto, racconti e drammatizzazioni .
STRUMENTI
Colori, cartoncini, materiale strutturato per giochi all‟aperto, racconti.
VERIFICA
Verifica in itinere ed a giugno, attraverso schede programmate, disegno libero, conversazioni.
Unita’ di apprendimento
“CIAO, CIAO…TUTTI IN VACANZA”
Mese di Luglio
RIFLESSIONE TEORICA
Nell‟ultimo mese di scuola i bambini vivono molte ore all‟aria aperta e sperimentandosi attraverso giochi
strutturati e non. Il gioco è un‟esperienza di vita e come tale è un atto complesso, che coinvolge sensazioni ed
emozioni, mettendoci in contatto, consciamente o meno, con immagini e fantasie, aspirazioni e paure. Il gioco
è qualcosa di creativo perché permette di combinare, in modo diverso e ogni volta assolutamente nuovo dati e
informazioni che già si possiedono. L‟esperienza ludica facilita nel bambino abilità e competenza, la
costruzione del sé e al tempo stesso, il riconoscimento del reale come altro da sé.
OBIETTIVI FORMATIVI
•
Rafforzare la fiducia in sé stessi per consolidare le proprie abilità e competenze
COMPETENZE
Campo di esperienza “ Il sé e l ’ a lt ro ”
•
Sviluppare l‟autostima e la fiducia in sé
•
Vivere in maniera positiva il rapporto con gli altri
Campo di esperienza “ Il c o rp o e il mo v i me nto ”
•
Sviluppare la motricità globale e fine
•
Migliorare la conoscenza dello schema corporeo
•
Esprimersi attraverso il movimento e la gestualità
Campo di esperienza “ I discorsi e le parole”
•
Ascoltare e comprendere spiegazioni
•
Verbalizzare esperienze
•
Utilizzare un linguaggio appropriato per comunicare con i compagni
Campo di esperienza “ Immagini, suoni, colori”
•
Esprimere le proprie emozioni attraverso il gioco
•
Migliorare la comunicazione con i compagni attraverso l‟espressione corporea
Campo di esperienza “ La conoscenza del mondo”
•
Esplorare lo spazio della scuola e sfruttare al meglio tutte le possibilità
•
Seguire correttamente indicazioni verbali
ATTIVITÀ’
Giochi individuali e di gruppo, giochi motori guidati, giochi simbolici, disegni spontanei, giochi tradizionali,
racconti, fiabe e favole, canti.
STRUMENTI
Supporti per i giochi motori, materiale strutturato e non, CD audio, oggetti di cancelleria, fogli bianchi A4,
colori di vario tipo.
VERIFICA
Osservazioni sistematiche e occasionali, verbalizzazioni, elaborati spontanei e guidati.
PROGETTO “ GIOCHIAMO ALLA SCUOLA”
Questo progetto propone ai bambini che frequentano l‟ultimo anno di scuola dell‟ infanzia un lavoro di
preparazione al ciclo successivo che intende sviluppare i prerequisiti utili ad un buon percorso scolastico.
OBIETTIVI :
- acquisizione dei rapporti topologici spaziali;
- capacità di gestire il proprio tempo in rapporto agli impegni;
- essere autonomo nel proprio compito;
- autonomia nella gestione di semplici materiali (libro, quaderno, scatola dei pennarelli);
- capacità di riconoscere alcune lettere dell‟alfabeto;
- capacità di riprodurre il proprio nome;
- capacità di riconoscere i numeri dall‟uno al dieci;
- capacità di riconoscere semplici parole accanto a ciò che denotano.
ATTIVITA’ E METODOLOGIA:
- giochi strutturati seguiti dalla compilazione di schede di prelettura e prescrittura .
TEMPI:
- l‟intero anno scolastico.
PROGETTO DI EDUCAZIONE RELIGIOSA
La nostra scuola da sempre è ispirata ai principi della religione cattolica, di cui riflette
idee e valori. L‟educazione religiosa verrà affrontata attraverso dei piccoli progetti a
tema, che accompagnerà i bambini durante tutto il corso dell‟anno. Il progetto sarà
posto in atto dalle insegnanti di sezione.
TEMPI
Ottobre-giugno
DESTINATARI
Rivolto a tutti i bambini della scuola divisi per sezioni omogenee.
1. IL MONDO INTORNO A ME: IL CREATO
La creazione di Dio è in tutte le cose che ci circondano: nel sole, nei fiori, negli
animali… ma soprattutto negli altri e nella loro straordinaria unicità.
OBIETTIVI:
 Il bambino conosce Dio come il Creatore di tutte le cose
 Il bambino si sente parte del creato e approfondisce la sua identità
 Il bambino apprezza e condivide ciò che è stato creato per lui
 Il bambino ascolta e ripete episodi biblici
 Il bambino riconosce negli insegnamenti cristiani regole e valori di vita
 Il bambino apprezza e sviluppa il valore della vita
2. LA FESTA E LA GIOIA: IL NATALE
Anche se il clima si irrigidisce, il cuore e l‟atmosfera si scaldano in attesa della festa
più sentita dell‟anno: il Natale. Sarà nostro preciso dovere trasmettere ai bambini la
gioia dell‟attesa e della celebrazione della vita. Il Natale non deve essere visto come
un‟occasione, dettata dal consumismo, per scambiarsi regali costosi, ma come un
momento di condivisione di qualcosa di speciale e unico come la nascita del bambino
Gesù.
OBIETTIVI :
 Il bambino conosce i simboli legati alla festività del Natale
 Il bambino approfondisce alcuni episodi del vangelo
 Il bambino conosce gli avvenimenti che precedono la nascita di Gesù
 Il bambino scopre le figure di Maria, Giuseppe e l‟arcangelo Gabriele
 Il bambino approfondisce l‟evento e il significato del Natale
 Il bambino conosce le figure dei Re Magi e il significato della stella cometa
 Il bambino scopre il Natale come celebrazione di vita
 Il bambino conosce le tradizioni della famiglia e della Comunità
3. LA PASQUA E IL MESSAGIO D‟AMORE DI GESU‟
L‟inverno lascia il posto alla stagione della luce e questo ciclo naturale si riflette anche
nella Pasqua Cristiana in cui si festeggia l‟importante passaggio dalle tenebre della
morte alla luce della Resurrezione. Lasciamo entrare oltre la fresca aria di primavera,
profumata di fiori di vita, anche una ventata di felicità che ci faccia apprezzare le
meraviglie del Creato e l‟amore di Dio.
OBIETTIVI:
 Il bambino conosce gli ultimi eventi della vita di Gesù
 Il bambino conosce i simboli della Pasqua
 Il bambino approfondisce gli episodi della pietà e della Resurrezione di Gesù
 Il bambino impara a riconoscere e a dar valore anche alla tristezza
 Il bambino conosce le tradizioni della famiglia e della Comunità
In approfondimento del progetto Animali verranno presentate le figure di Noè e di San
Francesco
OBIETTIVI:
 Il bambino conosce l‟episodio biblico del Diluvio Universale
 Il bambino conosce la figura di San Francesco e il suo amore per la natura e tutte
le creature
PROGETTO ANIMALI
La relazione con gli animali ha per il bambino importanti valenze formative; fin dalla
nascita, infatti, è indispensabile il contatto con essi per una più ricca e corretta
socializzazione con il mondo. Gli animali, inoltre, possono funzionare come referenza,
sia per insegnare l‟importanza della diversità, sia LA responsabilità verso l‟altro.
Con questi presupposti, e prendendo in considerazione anche quanto il rapporto con
l‟animale agevoli e favorisca la crescita emotiva dei bambini, anche di quelli con
bisogni educativi speciali, oltre che la loro naturale curiosità verso questi, nasce il
progetto “ CONOSCENDO GLI ANIMALI DIVENTIAMO..SPECIALI”
che favorirà la conoscenza di molti nuovi amici animali ( del bosco, della fattoria, del
prato e del mare) e del loro habitat, per poter instaurare con essi relazioni positive,
basate principalmente sul rispetto.
DESTINATARI
Il progetto verrà attivato dalle insegnanti di sezione e sarà rivolto a tutti i bambini
divisi per fascia d‟età omogenea: piccolo, media e grandi.
TEMPI
Ottobre-novembre: GLI ANIMALI DEL BOSCO
OBIETTIVI
-conoscere le caratteristiche di alcuni animali
-conoscere gli animali che vanno in letargo e comprenderne il perché
-rispettare gli animali
-verbalizzare le informazioni acquisite sugli animali attraverso la rielaborazione
individuale di gruppo
-ascoltare, comprendere ed esprimere storie lette sugli animali
-utilizzare diversi linguaggi
-scoprire relazioni tra ambienti e animali
-formulare ipotesi sul letargo e verificarle
TEMPI
Gennaio-febbraio: GLI ANIMALI DELLA FATTORIA
OBIETTIVI
-conoscere i principali animali della fattoria, imparando a rispettarli, per stabilire con
essi relazioni positive
-comprendere il rapporto tra animali e il loro habitat
-arricchire il repertorio linguistico
-ascoltare e comprendere testi sugli animali
-memorizzare poesie e Filastrocche sugli animali
-porsi domande sugli animali e sul loro modo di vivere
-sviluppare le capacità di osservazione e ricerca
TEMPI
Marzo-maggio: GLI ANIMALI DEL MIO GIARDINO
OBIETTIVI:
-riconoscere e distinguere gli animali del giardino
-stimolare la riflessione sulla trasformazione e “risveglio” degli animali
-comprendere che in natura ogni animale possiede un posto dove rifugiarsi
-favorire l‟osservazione ambientale
-determinare situazioni di causa-effetto
-comprendere l‟utilità che gli animali possono avere per l‟uomo
TEMPI
Giugno: GLI ANIMALI DEL MARE
OBIETTIVI:
-far conoscere alcuni animali dell‟acqua attraverso l‟osservazione e l‟analisi
dell‟ambiente marino
-manifestare curiosità dell‟ambiente marino
-stimolare l‟esplorazione dell‟habitat marino
-comprendere l‟importanza del rispetto per gli animali marini e il loro luogo di
appartenenza
METODOLOGIA
I bambini, partendo dall‟osservazione diretta, dall‟ascolto di racconti stimolo e dalla
visualizzazione di immagini, scoprono le caratteristiche degli animali e dei loro
ambienti di appartenenza; fanno ipotesi e previsioni che verificheranno attraverso la
sperimentazione e il circle time. Conoscenze e riflessioni verranno approfondite e
consolidate attraverso le attività grafiche, pittoriche e laboratoriali e attraverso il gioco
(espressivo, simbolico, role play…). Giochi, racconti e filastrocche a tema aiuteranno i
bambini a sviluppare la sfera motoria e quella linguistica.
STRUMENTI E MATERIALI
Fogli bianchi A4 e A3, colori di diverso tipo, forbici, colle, cartoncino di diversi colori,
cartone, carta da pacchi, carte di diversi tipi e colori, nastri colorati e fili di lana,
materiali di recupero, materiali naturali, farina di mais, ecc…
VERIFICA E VALUTAZIONE
Osservazione del comportamento dei bambini, dell‟attenzione e del coinvolgimento
delle attività, dell‟espressione linguistica durante le conversazioni e le verbalizzazioni.
Ideazione di attività di rielaborazione in itinere che permetterà di individuare le
conoscenze acquisite.
Accertamento delle esperienze proposte intervenendo con nuove strategie qualora fosse
necessario.
Verifica della comprensione dei testi attraverso l‟espressione grafica e le conversazioni
guidate.
Documentazione delle attività attraverso filmati e delle fotografie e attraverso la
realizzazione di cartelloni.
Confronto fra docenti.
FAVOLANIMANDO (progetto favole)
Il progetto „Favolanimando„ vuole rappresentare un'occasione di crescita sul piano cognitivo, affettivo,
linguistico e creativo, attraverso l'utilizzo di favole che vedono come protagonisti gli animali, coerentemente a
quanto riportato nelle programmazione educativo-didattica. La fiaba aiuta il bambino a capire e a manifestare
meglio la realtà, a vivere le proprie emozioni e i propri sentimenti; essa rappresenta non solo la chiave
d'accesso alla fantasia ma un "accompagnamento" per la vita, per apprendere valori universali come l'amore e
il rispetto degli altri. Molte sono le storie per sognare, raccontare, giocare, imparare, conoscere e cononoscersi.
Attraverso una struttura narrativa costante permettono di trasmettere stabilità e sicurezza in un‟età in cui questi
aspetti sono di fondamentale importanza.
TEMPI
Il progetto verrà svolto nei mesi di ottobre-novembre e gennaio-giugno, con cadenza settimanale di 45 minuti
circa.
DESTINATARI
Il progetto verrà effettuato da un'insegnante di sezione e sarà rivolto a tutti i bambini, divisi per fascia di età
omogenee.
OBIETTIVI SPECIFICI
–
educare all'ascolto di narrazioni
–
stimolare la curiosità ed il desiderio di ricercare, scoprire e conoscere
–
utilizzare fantasia ed immaginazione come risorse importanti per la crescita
–
favorire la maturazione dell'identità personale, rafforzando la percezione di sè in relazione al gruppo
dei pari
–
favorire lo sviluppo di competenze linguistiche attraverso la riflessione e il confronto
–
potenziare la creatività espressiva utilizzando tecniche diverse
–
sviluppare e sperimentare diversi linguaggi per comunicare emozioni
METODOLOGIA
–
lettura di favole classiche e non
–
attività di ascolto, comprensione e rielaborazione
–
attività manuali/grafico-pittoriche
–
drammatizzazione
STRUMENTI E MATERIALI
Libri illustrati, schede operative, materiali didattici vari (tempere, pennarelli, pastelli, cartoncini ecc..) per la
realizzazione di alcuni animali presenti nella narrazione
VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica e valutazione riguardante il raggiungimento degli obiettivi avverrà sia in itinere che nella fase finale
attraverso l'osservazione e la raccolta del materiale prodotto dai bambini.
PROGETTO DI PRATICA MOTORIA.
Il progetto sarà posto in atto dall' insegnante di sezione.
L'attività psicomotoria è rivolta a tutti i bambini della scuola dell'infanzia, i quali
saranno suddivisi in gruppi omogenei di età, inizierà ad ottobre per terminare a
maggio.
Le attività proposte saranno giochi motori in piccolo e grande gruppo, giochi di
squadra, giochi con piccoli e grandi attrezzi, giochi simbolici ed imitativi, percorsi,
esercizi di coordinazione, esercizi di equilibrio, esercizi di rilassamento e controllo
della respirazione.
Gli obiettivi sono:

prendere coscienza del sé corporeo

acquisire lo schema corporeo

acquisire abilità grosso- motorie

acquisire abilità fino-motorie

interagire con gli altri in modo propositivo e costruttivo
PROGETTO DI PROPEDEUTICA MUSICALE
Si richiede l‟attuazione di un progetto di attività musicale con l‟utilizzo della
metodologia Willems, idonea non solo a dimostrare la potenziale presenza della
musicalità in ogni persona, ma anche a risvegliarla e a stimolarla fin dalla primissima
infanzia.
Presentando la musica come un gioco, si stabilisce innanzitutto un clima di
socializzazione e di partecipazione attiva e costante dei fanciulli, con spunti atti a
risvegliare e stimolare la potenziale musicalità presente in ognuno di essi,
sviluppandone la coordinazione motoria (in relazione ai ritmi e agli stimoli musicali
proposti), le capacità di attenzione e percezione, di ascolto e di discriminazione dei
suoni e le capacità di riproduzione ritmiche e melodiche.
TEMPI
 Da novembre a giugno con scansione settimanale.
PROTAGONISTI
 Tutti i bambini divisi in gruppi di età omogenea: piccoli, medi, grandi
METODOLOGIA
 Imitazione e invenzione da parte del bambino,
 Giochi ritmici sul tavolo, con il corpo e attraverso l‟uso di legnetti e strumenti
musicali
 Movimenti naturali del corpo: marcia, corsa, salto, bilanciamento, galoppo e
saltello
 Canzoni di estensione vocale adeguata all‟età con percussione corporale o
accompagnate dai legnetti e strumenti musicali
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
 Sviluppo sensoriale ed uditivo
 Sviluppo del senso ritmico
 Esecuzione canzoni
 Movimenti naturali del corpo abbinati alla musica
COMPETENZE (risultati finali)
GRUPPO PICCOLI
 Imitazione ed invenzione (con la voce ed il gesto) del movimento sonoro che
sale, scende, sta fermo
 Discriminazione e riconoscimento di un suono fra quattro(campanelle)
 Accoppiamento di suoni uguali fino a 6 coppie
 Sviluppo del senso ritmico attraverso giochi ritmici sul tavolo, con il corpo e
attraverso l‟uso di legnetti
 Scansione del tempo su musica registrata o nelle canzoni.
 Capacità di eseguire movimenti naturali del corpo (marcia, corsa, salto e
bilanciamento) su tempo dato (con tamburo o cembalo) o con musiche già
registrate
GRUPPO MEDI
 Riconoscimento, imitazione ed invenzione del movimento sonoro che sale,
scende, sta fermo
 Discriminazione e riconoscimento di un suono fra sei(campanelle)
 Accoppiamento di suoni uguali fino a 8 coppie
 Sviluppo del senso ritmico attraverso giochi ritmici sul tavolo, con il corpo, con
e senza vocalizzazione e attraverso l‟uso di legnetti
 Scansione del Tempo e Ritmo su musica registrata o nelle canzoni.
 Capacità di eseguire movimenti naturali del corpo (marcia, corsa, salto,
bilanciamento e galoppo) su tempo dato (con tamburo o cembalo) o con musiche
già registrate
GRUPPO GRANDI
 Riconoscimento, imitazione ed invenzione del movimento sonoro con modalità
in legato e staccato
 Discriminazione e riconoscimento di un suono fra sette(campanelle), distinzione
del suono acuto/grave con l‟ausilio di famiglie di campanelle
 Capacità di utilizzare semplici grafie per la scrittura e lettura del movimento
sonoro (sale, scende, sta fermo)
 Capacità di utilizzare semplici grafie per la scrittura e lettura della durata dei
suoni (corto/lungo).
 Sviluppo del senso ritmico attraverso giochi ritmici sul tavolo, con il corpo e
attraverso l‟uso di legnetti e strumenti ritmici
 Scansione del Tempo, Misura, Ritmo e Divisione su musica registrata o nelle
canzoni cantate
 Esecuzione di canzoni collegate al progetto didattico o a momenti importanti
dell‟anno
 Capacità di eseguire movimenti naturali del corpo (marcia, corsa, salto,
bilanciamento, galoppo e saltello) su tempo dato (con tamburo o cembalo), con
musiche già registrate o con l‟ausilio della grande musica.
VERIFICHE
 Controlli individuali durante le lezioni per testare il grado di raggiungimento
degli obiettivi in itinere
 Il risultato del lavoro svolto con i singoli gruppi è proposto durante il saggio fina
PROGETTO INGLESE
Realizzato in rete tra le scuole dell’Infanzia “ Rosa De Egregis Gaspari, Don Giacomo
Baradello, Mario Andretta (scuola capofila), Casa del Fanciullo, Maria Immacolata,
A. Trevisan, Monumento ai Caduti, Maria Bambina “
DESTINATARI :
- Bambini di 4/5 anni (medi)
- Bambini di 5/6 anni (grandi)
OBIETTIVI:
- Formule di saluto.
- Comprendere e rispondere ad un saluto.
- Semplici istruzioni correlate alla vita di classe, quali l‟esecuzione di un compito o lo
svolgimento di un gioco (go, sit down, stand up...)
- Ambiti lessicali relativi a colori, a numeri (1-10), a oggetti di uso comune e ad
animali domestici.
- Comprendere ed eseguire istruzioni e procedure.
- identificare ed abbinare colori, figure, oggetti, animali.
- Partecipare a una canzone attraverso il mimo o la ripetizione di parole e ritmi
ATTIVITA’ E METODOLOGIA:
- gli obiettivi saranno sviluppati a livelli diversi in base all‟età dei bambini.
- utilizzo di tempere, schede da colorare, filastrocche, canzoncine, cartelloni, lavoretti
per le diverse festività, movimenti vari per presentare le azioni, giochi vari.
TEMPI:
- Le sezioni dei medi e grandi parteciperanno al progetto di Lingua Inglese nei
mesi di ottobre-novembre, gennaio-maggio con appuntamento settimanale di 45-50
minuti
PROGETTO INTERCULTURA :
“UN GIROTONDO NEL MONDO”
Il percorso che proponiamo vuole favorire la scoperta e l‟accoglienza delle diversità
(siamo tutti diversi!), il dialogo come fonte di conoscenza reciproca, di scoperta di
caratteristiche e abitudini culturalmente differenti; educare alla fratellanza e alla pace.
In particolar modo si cercherà di conoscere gli animali che caratterizzano i vari territori
del nostro pianeta collocandoli nel loro habitat naturale con il supporto del
mappamondo e dell‟atlante geografico integrando così la progettazione annuale.
Il progetto verrà attuato da un‟insegnante di sezione e sarà rivolto a tutti i bambini
divisi per fascia di età omogenea: piccoli, medi e grandi. Si terrà indicativamente nei
mesi di ottobre-novembre e gennaio-giugno con cadenza settimanale di circa 45
minuti.
Le proposte didattiche alterneranno dialoghi con i bambini, racconti di storie ad hoc,
percorsi didattici, canzoni che esprimano sentimenti di amicizia e di pace, proposte di
giochi che favoriscano il contatto corporeo scoprendo e riflettendo sulle differenze
personali; filastrocche inerenti al tema proposto.
Obiettivi :
 rafforzare l‟autonomia e la stima di sé
 relazionarsi in modo positivo con coetanei ed insegnanti;
 ascoltare e comprendere;
 saper collaborare;
 arricchire il lessico e la struttura delle frasi;
 conoscere alcuni aspetti di altre culture; informazioni relative alla loro vita
quotidiana: cibo,abbigliamento, case, animali partendo da spunti dati dalla
progettazione annuale.
Metodologia Operativa :
 lettura di storie
 memorizzazione di poesie, canzoni, filastrocche
 giochi di movimento
 documentazione prodotta dai bambini e dalle insegnanti che ha lo scopo di far
riflettere ciò che hanno fatto, vissuto e visto
 ideazione di attività di rielaborazione e produzione delle esperienze riscontrate.
Spazi :
Un mappamondo sarà la nostra magica partenza che ci condurrà in luoghi straordinari
Modalità di verifica:
In itinere che permetterà di individuare le conoscenze acquisite, accertare
l‟adeguatezza delle esperienze proposte ed intervenire con nuove strategie qualora
fosse necessario; confronto fra docenti; osservazione degli elaborati; ascolto della
verbalizzazione; fotografie; raccolta sistematica del materiale prodotto.
Strumenti e materiali :
Mappamondo, libri illustrati,cd,schede didattiche,supporti telematici,..
si prevede l‟utilizzo di materiali didattici consoni all‟esperienza della scuola
dell‟infanzia (strumenti musicali, pittura, pennarelli, pastelli a cera, carta,
cartoncini, fotografie, slide, materiale di recupero…….)
PROGETTO FRIULANO : CONTIS DI ANIMAI
Il progetto di friulano si affiancherà al Progetto-Educativo-Didattico sugli animali con
lo scopo di approfondirlo dando ai bambini una più ampia risposta alle curiosità che li
animano.
Per i bambini la scoperta del mondo è una delle attività principali della vita:
osservando il mondo che li circonda così come attraverso il gioco e le domande che
rivolgono agli adulti procedono nella crescita.
Scopriremo come le tradizioni friulane, partendo spesso da un vissuto contadino, si
leghino spesso al mondo degli animali della fattoria, del bosco o del giardino.
Si avrà così modo di scoprire nuove parole e modi di dire tipici di questa lingua che i
bambini vivono come qualcosa di molto vicino a loro anche se non la praticano ma la
sentono parlare spesso dalle persone di riferimento che li circondano e che amano
come i nonni.
TEMPI: il progetto verrà posto in essere indicativamente nei mesi di ottobre-novembre
e gennaio-giugno con cadenza settimanale di 45min.ca.
DESTINATARI: il progetto verrà attivato da un‟insegnante di sezione e sarà rivolto a
tutti i bambini divisi per fascia di età omogenea: piccoli, medi e grandi.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 recuperare l‟uso, nella quotidianità e nella trasmissione didattica, della lingua
friulana;
 sviluppare l‟identità personale e culturale;
 sviluppare il senso di appartenenza al gruppo di riferimento, alla comunità
locale, alla propria cultura e tradizione;
 valorizzare, ricercare e rivalutare l‟identità culturale friulana;
 sviluppare capacità linguistiche-espressive e grafiche-pittoriche-plastiche;
OBIETTIVI LINGUISTICI




utilizzare in modo ragionato, consapevole e veicolare la lingua friulana;
ampliare il lessico;
conoscere nuovi modi di dire;
avvicinare i bambini di altre realtà linguistiche a comprendere le comunicazioni
più semplici.
METODOLOGIA




recupero di storie, leggende, danze, canti del territorio;
attività di laboratorio;
semplici conversazioni;
esperienze grafo-pittoriche
STRUMENTI E MATERIALI






coloritura con materiali vari: pennarelli, pastelli, tempere, acquerelli ecc.
carte e cartoncini
libri illustrati
cd e dvd
schede didattiche
supporti telematici
VERIFICA E VALUTAZIONE
 ideazione di attività di rielaborazione in itinere che permetterà di individuare le
conoscenze acquisite;
 accertamento dell‟adeguatezza delle esperienze proposte intervenendo con nuove
strategie qualora fosse necessario;
 confronto fra docenti;
 fotografie;
 raccolta sistematica del materiale prodotto