Avvio dei restauri dell`organo Bossi nella Chiesa Parrocchiale
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Avvio dei restauri dell`organo Bossi nella Chiesa Parrocchiale
VALLE BREMBANA 51 MERCOLEDÌ VALLE IMAGNA 17 NOVEMBRE 2004 MOIO DE’ CALVI Nuova musica nella parrocchiale In restauro l’organo Bossi: tornerà a suonare dopo tre anni di silenzio SAN PELLEGRINO Riabilitazione psichiatrica Duecento operatori a convegno al Casinò Duecento operatori parteciperanno al convegno «Uno sguardo oltre-Scenari futuri della riabilitazione psichiatrica» che si terrà venerdì al Casinò di San Pellegrino organizzato dalla cooperativa Solco Priula.Con questo convegno le cooperative che appartengono alla rete dei Consorzi Solco di Bergamo intendono discutere sulla qualità professionale e umana degli interventi di salute mentale e favorire il confronto tra i diversi operatori professionali della psichiatria, le istituzioni del sociale, i familiari, i cittadini. Dopo l’accoglienza i lavori cominceranno alle 9 con l’introduzione di Marco Ubiali (Solco Priula) e la relazione di Eugenio Borgna su «Il futuro di chi vive, oggi, la compromissione della propria salute mentale». Alle 10.30 Paolo Michielin affronterà il tema «Esperienze di riabilitazione del Nord-Est e prospettive», Massimo Biza «Il percorso della psichiatria bergamasca dalla chiusura dell’ex-op a oggi e lo scenario futuro dei servizi psichiatrici lombardi», Igor Salomone «La scena educativa. Dalla relazione con il disagio al disagio della relazione». Alle 14.15 Raffaele Casamenti (Consorzio Solco) parlerà di «Percorsi di salute mentale nei servizi della rete dei Consorzi Solco e nel territorio». Seguono il dibattito e gruppi di lavoro tematici sull’organizzazione dei servizi. Info: 0345.20.115 - fax 0345.20.836, [email protected]; www.solcopriula.org. Sopra, l’organo della chiesa parrocchiale di Moio de’ Calvi: realizzato nel Settecento dal Bossi è stato modificato a inizio del 1900 da Giovanni Foglia. A fianco, la fase di smontaggio dello strumento musicale ZOGNO Forze dell’ordine a lezione di arti marziali A Camanghè lo stage di polizia, carabinieri e guardia di finanza Finanza etica Un incontro Oggi, con inizio alle 20.45, nella sede della cooperativa sociale Linus di Almenno San Bartolomeo, in via Aldo Moro, si terrà una serata dal titolo «Verso un’economia etica: strumenti possibili, azioni concrete». L’incontro è rivolto a giovani, famiglie, amici, soci e volontari, per un momento di riflessione, confronto e informazione sul tema della finanza etica. Interverrà Andrea Bravi, promotore finanziario di Banca Etica. .Una fase delle esercitazioni nella palestra di Zogno .(foto Andreato). Maestri di sci riuniti in un’unica scuola È stata presentata nei giorni scorsi a San Pellegrino la neonata «Scuola di sci dell’alta Valle Brembana» che riunisce i maestri della «Scuola di sci di Carona» e della «Scuola di sci di Foppolo». La «Scuola Sci 90» di Foppolo, invece, non farà parte del recente sodalizio. «La costituzione legale di un’associazione unica ci sembrava prematura – dice il direttore di Sci 90 Giuseppe Carletti –. La nostra proposta nel gruppo di lavoro era stata quella di sperimentare quest’anno un livello operativo comune, condividendo scelte e programmi, ma mantenendo ciascuno per questa stagione la propria identità. Questa ipotesi non ha trovato consenso fra gli altri e abbiamo quindi scelto di lavorare per conto nostro». L’assessore Albertoni in Valle Brembana Questa mattina l’assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia Ettore Albertoni sarà a San Pellegrino per visitare il Casinò e valutare la possibilità di finanziamenti per il restauro. Nel pomeriggio sarà a San Giovanni Bianco per definire insieme all’Amministrazione il progetto «Museo del Rinascimento brembano» comprensivo della casa di Carlo Ceresa e di Arlecchino. Valnegra: alle scuole si legge Pascal Appuntamento con Pascal venerdì sera a Valnegra, per l’ottavo incontro del ciclo di letture etico-filosofiche promosso dal gruppo culturale «Letture del Venerdì». I «Pensieri» del famoso filosofo saranno introdotti dal docente di filosofia Ermanno Arrigoni che solleciterà poi il dibattito e l’approfondimento fra i partecipanti. L’incontro avrà inizio alle 20.30 nell’aula magna delle scuole di Valnegra. La palestra comunale di Zogno ha ospitato uno stage formativo promosso dall’Anmcri Bergamo (Associazione nazionale militari Cri) al quale hanno partecipato delegazioni delle Polizie locali provinciali, dell’Arma dei carabinieri, della polizia di Stato e della guardia di finanza. Si tratta di personale che opera a livello di volontariato nell’ambito della Protezione civile. L’organizzazione è stata curata dalla sezione «Unità intervento speciale». Lo stage, il primo in provincia, si è svolto a Zogno. Il Comune ha messo a disposizione la palestra di Camanghè mentre l’organizzazione logistica è stata curata dall’agente di po- lizia locale Francesco Cattaneo, viceresponsabile provinciale del gruppo di volontari. Hanno accolto i partecipanti allo stage il responsabile provinciale Anmcri Stefano Bertoni e Laura Epis, comandante della polizia locale di Zogno. Il saluto dell’Amministrazione comunale è stato espresso dall’assessore allo Sport Domenico Capelli e dall’assessore al Territorio e alla Protezione civile Gaetano Bonaldi. Si è trattato di un momento di formazione alla professione, più precisamente di «Nuove tecniche operative di prevenzione e difesa personale», un approfondimento di tecniche derivanti dalle arti marziali. Sergio Tiraboschi l’iniziativa BREVI L’organo della chiesa parrocchiale di Moio de’ Calvi tornerà presto a suonare dopo tre anni di silenzio dovuti alle sue precarie condizioni. È stato infatti avviato l’intervento di restauro che potrà riportare l’opera alle migliori condizioni di efficienza e di integrità strutturale. Da tempo l’organo, situato sopra la navata di destra della chiesa dedicata a san Mattia apostolo, necessitava di adeguati lavori di manutenzione e di ricostruzione delle parti danneggiate e mancanti. Lo strumento presentava al suo interno una notevole quantità di calcinacci, polvere e muffe e buona parte degli elementi lignei erano danneggiate dai tarli. Da tempo l’intervento rientrava negli obiettivi della parrocchia, dopo che già l’architettura esterna della chiesa aveva ricevuto un adeguato restauro. Il problema principale stava nel grosso preventivo di spesa che si aggira sui 70 mila euro e che, per una piccola comunità come Moio, non poteva essere interamente sostenuto dal paese. A dare impulso all’avvio del restauro è stata la concessione, da parte della Fondazione della Comunità Bergamasca, di un contributo di 25 mila euro. Il Comune, a sostegno dell’opera, ha stanziato in tre fasi un totale di 31 mila euro e a questi si è aggiunto un finanziamento del Gal (Gruppo di azione locale) per 12 mila euro. Del lavoro è stata incaricata la ditta Pietro Corna di Casnigo, specializzata nel settore. I sopralluoghi e, in modo particolare, la delicata operazione di smontaggio, hanno permesso di individuare le caratteristiche costruttive dello strumento e le fasi storiche che lo hanno visto presente nella chiesa. La sua origine risale alla seconda metà del Settecento Smontate per opera dei Bossi. All’inizio del XX secolo Giole 1.200 canne: vanni Foglia ha eseguito un contenevano massiccio intervento, camle parti mobili e calcinacci, muffe biando adattando l’organo secone polvere. do il nuovo gusto del tempo. La sua accortezza ha Lavori conclusi fatto in modo che nel nuoentro il 2005 vo organo fossero riutilizzate centinaia di canne Bossi ora individuabili in mezzo a quelle più recenti, per la particolare fattura e per il metallo di costruzione. Gli operatori della ditta Corna hanno smontato completamente l’organo per portarlo in laboratorio dove si effettueranno gli interventi necessari. «Il legno – spiega Pietro Corna – dovrà essere disinfestato dai tarli e stuccato. La parte più delicata del lavoro riguarderà le più di 1.200 canne che saranno pulite e rimesse in forma; saranno poi riparate le parti lesionate e i tagli presenti sul metallo». Anche sulla parete della chiesa che ospita l’organo sono previsti interventi di bonifica del muro dove l’umidità ha compromesso i mantici. Lo smontaggio è avvenuto sotto la supervisione dell’incaricato della Sovrintendenza alle Belle Arti Giosuè Berbenni che ha potuto esaminare ogni parte dello strumento, riconoscendone l’alto pregio artistico e la valenza storica. All’interno dell’organo, durante il lavoro di distacco delle parti, sono state ritrovate alcune pagine del giornale «L’Italia» del 2 luglio 1913, collocate probabilmente all’interno della struttura durante l’intervento di Giovanni Foglia. Le vecchie pagine sono state ripulite e poste nell’archivio storico del Comune di Moio. L’opera di sistemazione dell’organo dovrebbe durare circa un anno ed è stimabile che i lavori possano concludersi entro la fine del 2005. Nel frattempo le celebrazioni religiose sono accompagnate da un organo elettrico donato dal Comune dopo la definitiva sospensione nel 2001 del suono dell’organo. Monica Gherardi Incontri al castello E Clanezzo diventa centro culturale A Clanezzo si parla di filosofia, di pace e di amore. Il castello, fortezza difensiva durante le guerre tra guelfi e ghibellini, ora trasformato in ristorante, diventa centro di promozione di cultura. Obiettivo della rassegna – organizzata dai gestori del castello in collaborazione con «Kinéin Comunicazione» – è creare un piccolo percorso all’insegna della cultura. «I libri – spiegano – hanno sempre intrattenuto rapporti stretti con il pensiero, da sempre sono serviti a raccontare storie. La manifestazione, oltre che una passerella di scrittori, vuole essere un momento di confronto su tematiche, civili, filosofiche e di attualità». Dopo l’incontro sul libro «La filosofia del vino», con la partecipazione di Giorgio Giorello, le stanze del castello hanno ospitato due giornalisti-scrittori: Alessandro Bertante, 35 anni, milanese, collaboratore di «Repubblica», e Laura Facchi, 33 anni, milanese, già reporter di guerra per il «Corriere della Sera», appena tornata dallo Yemen. Al centro della serata, aperta da un momento di musica dal vivo, le riflessioni sul libro «10 storie per la pace» (edizioni Piemme), una raccolta di brevi scritti di 10 diversi autori, curata dallo stesso Bertante. Si è parlato di guerra e di pace, soprattutto dell’ultimo conflitto, quella in Iraq, l’occasione da cui è nato, nel 2003, il libro presentato durante la serata. Moderatore del dibattito il giovane scrittore Sebastiano Mondatori. «È passato ormai più di un anno dalla pubblicazione del libro – ha detto Bertante – ma i racconti restano ancora attualissimi». Come quello di Laura Facchi, la vicenda di una donna che improvvisamene si trova catapultata nella guerra e privata di ogni cosa materiale. «È una donna – dice Facchi – che a causa della guerra è spersonalizzata». Alla reporter tornano subito alla memoria le immagini dei profughi visti tra Afghanistan e Iraq: «Tante persone muoiono in guerra, ma tutti noi facciamo fatica a identificarci in loro: sono poveri e lontani, sono spersonalizzati». Come se non fossero più persone, sembra voler dire la scrittrice, proprio perché troppo distanti da noi. E neppure la televisione, sembra, riesce ad avvicinarli. «Va proprio colmata la distanza delle immagini che vediamo in televisione – ha continuato la reporter – e il racconto del libro aveva questa funzione: dire che ciò che è capitato a quella donna potrebbe succedere anche a noi». La letteratura, in questo caso, diventa allora tramite di informazione per il grande pubblico. «Un pezzo di vita di una persona – hanno detto i relatori – diventa un modo per fa comprendere alla gente la realtà della guerra. Anche se questa è lontana ed è visibile solo in televisione». Il castello di Clanezzo si è trasformato per un’altra sera in centro di cultura ma anche di solidarietà: al termine dell’incontro, infatti, sono state raccolte offerte per lo «Spazio autismo» di Bergamo. Il prossimo appuntamento con gli «Incontri al castello» è fissato per febbraio: avrà per tema l’amore. Si. Sa. UBIALE CLANEZZO Alla ricerca della felicità: i consigli degli esperti Da domani otto serate di approfondimento organizzate da parrocchie e Comune «Gli adulti crescono, chi vuol essere lieto sia». Questo il titolo del ciclo di incontri organizzato dalle parrocchie di Ubiale e di Clanezzo insieme all’Amministrazione comunale. Gli incontri sono rivolti agli adulti per aiutarli a individuare «Strade e scorciatoie nella ricerca della felicità, dello star bene, del benessere, della gioia». L’iniziativa si articola in quattro incontri seguiti da altrettante serate d’approfondimento, sempre con inizio alle 20.45. Gli interventi degli esperti si terranno al castello di Clanezzo, mentre le serate d’approfondimento, durante le quali i partecipanti saranno coinvolti in modo diretto, si svolgeranno al centro parrocchiale di Ubiale e saranno condotte da Giusi Poma e Gian Battista Maffioletti della cooperativa Aeper. Domani il primo incontro nel castello di Clanezzo, con l’accoglienza dei partecipanti e la presentazione del ciclo. Il relatore della serata sarà lo psicoterapeuta Floriano Bresciani. Il secondo appuntamento sarà venerdì 26 novembre, nel centro parrocchiale di Ubiale, dove si terrà una serata di approfondimento e lavori di gruppo. Il 3 dicembre riprende il dibattito: don Tino Vavassori, insegnante di filosofia e storia e parroco di Peghera, si soffermerà sul «Sogno della felicità, un cammino possibile. Da Platone a San Francesco». Venerdì 10 dicembre ancora lavori di gruppo con la serata di approfondimento nel centro parrocchiale di Ubiale. Venerdì 17 dicembre, a conclusione della prima parte del ciclo di incontri e in vista delle festività, al castello di Clanezzo si terrà la proiezione del film «Viaggio in Inghilterra» (con Anthony Hopkins e Debra Winger), con la possibilità di esprimere riflessioni sull’opera. Gli incontri riprenderanno dopo la pausa natalizia, con una serata al castello di Clanezzo incentrata sul tema della depressione e curata dalla psicologa Giusi Andreini («Depressione: come uscirne e come limitarne il danno. Felicità che si compra: ma a che prezzo?»). Venerdì 21 gennaio la serata di approfondimento, mentre il 28 gennaio l’incontro conclusivo nel centro parrocchiale di Ubiale e un buffet di commiato. STROZZA In arrivo la farmacia rurale Tempi e modalità di attuazione non sono ancora stati decisi, ma il primo passo da parte dell’Amministrazione comunale per aprire un «armadio farmaceutico» a Strozza è stato fatto. «La Regione ci aveva chiesto un parere sulla possibilità di aprire una "farmacia rurale" (per paesi sotto i 5.000 abitanti, ndr) – spiega il sindaco Gianfranco Gavazzeni – e abbiamo risposto positivamente. Non abbiamo ancora deciso dove istituirla: certo non avrà sede nell’edificio comunale, che non dispone di spazi. Siamo comunque del parere di istituirlo: non sarebbe una farmacia vera e propria, ma di una sorta di "armadio farmaceutico" che andrebbe gestito da un farmacista della zona». «Attualmente – continua il primo cittadino di Strozza – la cittadinanza fa riferimento alla farmacia di Capizzone, distante circa due chilometri dal capoluogo. Quindi non vi sono particolari disagi. Siamo peraltro favorevoli alla creazione di una farmacia a Strozza, quindi abbiamo risposto positivamente alla Regione, che poi ha dato il via libera». «Questo è solo il primo passo – conclude Gavazzeni – per l’istituzione del servizio: a breve decideremo modalità e luogo di apertura della "farmacia rurale"».