MARINA YACHTING

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MARINA YACHTING
Un marchio pieno di carattere
Questo è ciò che avviene nel caso di Marina Yachting, che ha la fortuna di essere partito con un
heritage autentico, una storia vera fatta di uomini e di luoghi. Con quell’ energia antica che
pervade ancora il viso e lo sguardo della gente di mare, con la forza del mare di roccia con tutti
i colori, i sapori e gli odori della terra ligure, scoscesa ma dolce.
Una storia che inizia nel 1878, quando Nicolò Gavino, marinaio dallo spirito intraprendente, dopo
anni di navigazione, sceglie di fermarsi nella sua Genova, dove apre una bottega nella quale vende
lane e tela, e anche capi marinari. Nicolò è veloce, ha lo sguardo prensile: quando vede gli ufficiali
inglesi con le loro divise dai bottoni dorati decide di importarle e venderle al popolo. Le giacche
sono di
panno blu,
un tessuto grosso, ruvido ed essenziale, ma non
impermeabile, perciò le tratta con olio e grasso di balena
creando un
sufficientemente
giaccone marinaro
veramente waterproof, che diventa il capostipite del “Pickot” di Marina Yachting. L’attività
prosegue di generazione in generazione. Nel 1965 è la volta di Giorgio Gavino, pronipote di Nicolò
Gavino che, al Salone Nautico di Genova presenta una prima collezione “marinara”. Era il 1972.
Giorgio Gavino decide di riprendere in mano il Pickot e di trasformarlo in un oggetto
contemporaneo. Sceglie come logo lo spinnaker rigato e gonfio di vento. Era nato il “Pickot”. A
quel punto il trattamento waterproof dei capi avviene in maniera più scientifica, con i prodotti
della 3M e il Teflon: la produzione di giacconi diventa sostanziosa, e la distribuzione li porta nei
migliori negozi italiani. Il successo coincide con la nascita di quell’asse Milano-Golfo del Tigullio,
che dà il senso di una fortissima territorialità: vince l’aspetto ludico della vacanza e del week end
in Liguria. I milanesi di classe vengono qui perchè c’è Portofino, c’è la barca, ci sono le Cinque
Terre, zone bellissime e ricche di sapori forti ottenuti con elementi semplici e autentici, c’è l’olio,
c’è il Vermentino, c’è il pesto. Questi odori e sapori vengono portati dal mare in città, e di lì
tornano al mare, attraverso dei capi
fortemente reali, non fatti per la nautica tecnica. Che
diventano il modo di vestire di quanti amano il mare ma cercano una forma di eleganza anche
nell’abbigliamento sportivo, come si trattasse
di un mare “globale”. Nel ‘72 ci sono poche
costruzioni sul golfo, e la gente si veste in maniera elegante. Vince la maglia blu classica ispirata
ai marinai, che Marina Yachting propone in filato idrorepellente: la prima, realizzata in cotone
Idrostop, si chiama “Titti”, e da allora insieme al Pickot diventa simbolo della collezione . Sulla
storia e sul significato di questi due oggetti si basano da allora la filosofia e il carattere del marchio
Marina Yachting. L’immagine più giusta della collezione, di allora come oggi, è quella di un uomo
con una camicia di un bel cotone bianco, i pantaloni slakes di tela beige e il pullover, anzi “ la
maglia” , di cotone o lana blu.
Da 35 anni pullover e Pickot appaiono in ogni collezione di Marina Yachting, sia per uomo che
per donna, con delle declinazioni ragionate ogni stagione, seguendo quella forma di heritage che
le appartiene. Diventando un tipo di abbigliamento né gridato né inventato né ostentato, con dentro
quella classe sottintesa. Perchè possiede i valori delle cose autentiche. Non è un marchio fasullo o
inventato, ma un marchio fatto di passione, per passione, che corrisponde a un modo di vestire che
è così da sempre. Quello del genovese chic, che da sempre i milanesi eleganti desiderano imitare,
anche inconsciamente.
Oggi le collezioni sono piuttosto variate e complete, esistono anche capi tecnici, tipo i giacconi
impermeabili che sopportano fino a 200 bar di forza dell’acqua. I materiali sono di grande qualità,
i colori sono quelli semplici, primari: il blu navy che si sbianca col salino, il rosso della boa, il
giallone della cerata, il verde delle erbe aromatiche. I prezzi dei capi sono equilibrati, né regalati né
esagerati.
I negozi , dieci in Italia e tre all’estero, quasi tutti in luoghi vicini al mare sono arredati con legno
recuperato dal mare, e il packaging è altrettanto “naturale” ed elegante.
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