decalogo della salute retro_0402

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decalogo della salute retro_0402
IL DECALOGO DELLA SALUTE
Mantenersi snelli
per tutta la vita
Mantenersi fisicamente
attivi tutti i giorni
Limitare il consumo di alimenti
ad alta densità calorica
Calcolare l'indice di massa
corporea (BMI = peso in kg diviso
per l'altezza in m elevata al
quadrato) che dovrebbe rimanere
verso il basso dell'intervallo
considerato normale (fra 18,5 e 24,9
secondo l’OMS).
È sufficiente un impegno fisico
pari a una camminata veloce
per almeno mezz'ora
al giorno.
Spesso sono tali i cibi
industrialmente raffinati, precotti e
preconfezionati. Evitare inoltre il
consume di bevande zuccherate.
Almeno 5 porzioni al giorno
di frutta e verdura (600 g ca.)
Limitare il consumo di carni rosse,
evitare carni conservate
Limitare il consumo
di bevande alcoliche
Basare la propria alimentazione
prevalentemente su cibi di origine
vegetale, con cereali non industrialmente
raffinati e legumi in ogni pasto e
un'ampia varietà di verdure a basso
contenuto di amido e di frutta.
Non superare i 500 g alla
settimana, evitando del tutto le
carni conservate.
Limitarsi a una quantità pari a un
bicchiere di vino (da 120 ml) al giorno
per le donne e due per gli uomini. Per
la prevenzione del cancro non è
comunque consigliabile bere alcolici.
Limitare il consumo di sale,
evitare cibi contaminati da muffe
Assicurarsi un apporto sufficiente
di tutti i nutrienti essenziali
Allattare i bambini
al seno
Limitare il consumo di sale (non
più di 5 g al giorno) e di cibi
conservati sotto sale. Assicurarsi
del buono stato di conservazione
di cereali e legumi.
Di qui l'importanza della varietà.
L'assunzione di supplementi
alimentari (vitamine o minerali)
per la prevenzione del cancro è
invece sconsigliata.
Allattare i bambini al seno per
almeno sei mesi.
10 raccomandazioni per migliorare in salute
Il Fondo mondiale per la
ricerca sul cancro (World
Cancer Research Fund) ha
concluso nel 2007 un'opera
ciclopica di revisione degli
studi scientifici pubblicati fino
ad allora sul rapporto tra
alimentazione e tumori, studio
a cui hanno collaborato oltre
150 ricercatori, epidemiologi e
biologi di tutto il mondo.
Ne è nata una lista di 10
regole che viene costantemente
aggiornata.
Le raccomandazioni valgono
anche per chi è ammalato
Nei limiti degli studi disponibili,
le raccomandazioni per la
prevenzione alimentare del cancro
valgono anche per chi si è già
ammalato, per prevenire le recidive.
50 ANNI DI RICERCA
Le date che hanno cambiato il modo di stare a tavola
START
1967
1969
La ricerca sulle specifiche cause
di cancro legate all’alimentazione
inizia a produrre significativi
risultati. Sono identificati alcuni
cancerogeni chimici, in seguito
vietati ed eliminati.
Uno studio dimostra che gli
immigrati giapponesi negli
USA si ammalano, dopo
qualche anno, di tumori simili
a quelli degli americani. A
conferma del ruolo degli stili di
vita nello sviluppo dei tumori.
L’oncologo Burkitt ipotizza
che la mancanza di fibre
nella dieta occidentale
possa contribuire allo
sviluppo del cancro del
colon.
1981
1975
1973
Due epidemiologi britannici,
Richard Doll e Richard Peto,
stimano che il 30-35 % dei tumori
possa essere prevenuto con una
dieta caratterizzata da meno
grassi e carne e più frutta e
verdura.
Vengono pubblicati alcuni studi
sulla relazione tra conservazione
dei cibi sotto sale, bassi livelli di
vitamina C e cancro dello
stomaco.
Lo IARC di Lione diffonde i dati
di incidenza del cancro divisi per
Paesi. Numeri e tipi variano
moltissimo: un'indicazione che le
cause possano essere legate ad
ambiente e stili di vita, oltre che a
caratteristiche genetiche tipiche
di ciascuna popolazione.
1982
1990
1994
La National Academy of
Sciences pubblica negli USA
il primo grande rapporto su
cibo e cancro, che comprende
anche le prime linee guida
per una corretta
alimentazione.
Vengono pubblicati molti studi che
confermano la relazione tra alcuni
cibi e il cancro ed evidenziano
inoltre altre associazioni fra stili di
vita e tumori. Risultano correlati il
consumo di alcolici e i tumori del
colon e del seno.
L’epidemiologa italiana
Franceschi osserva che per
la prevenzione del cancro
una dieta varia è migliore di
una dieta anche sana ma
molto restrittiva.
2012-13
2004
1996
I dati EPIC evidenziano che
il consumo di flavonoidi
(antiossidanti contenuti in molti
cibi di origine vegetale) riduce il
rischio di cancro gastrico.
Si conferma inoltre il rischio
associato al consumo di carni
lavorate.
Si chiude la raccolta dati dello
studio EPIC, lo studio
epidemiologico sulle abitudini di
vita degli Europei, cofinanziato da
AIRC. I risultati indicano che la
dieta mediterranea è il modello
alimentare più efficace nella
prevenzione del cancro.
Gli epidemiologi Steinmetz e
Potter dimostrano che le
diete ricche di vegetali e
frutta (comprendenti quindi
fibre, sostanze antiossidanti
e altri micronutrienti)
riducono il rischio di
ammalarsi.
1960
2014
Da EPIC arrivano altre informazioni, che dimostrano come
l’obesità costituisca un fattore di rischio per molti tipi di tumori,
in particolare se aumenta la circonferenza addominale.
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