Treviso, ____ All`Amministrazione Provinciale Ufficio Caccia Via Cal

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Treviso, ____ All`Amministrazione Provinciale Ufficio Caccia Via Cal
Marca da ____
Treviso,
bollo da
€ 16.00
14,62.=
All’Amministrazione Provinciale
Ufficio Caccia
Via Cal di Breda, 116
31100 TREVISO
OGGETTO: Richiesta preventiva per istituzione di un allevamento di fauna selvatica.
(Legge Regionale 09/12/1993 n. 50, art. 32)
Il/La
sottoscritto/a
__________________________________________
nato/a
il
___________________ a _______________________________________ (Prov. di _____) e residente
a
________________________________________
(Prov.
di
________)
in
via
___________________________________________________________________________________
n.
_______________________________
tel.
__________________________________________
cell._______________________________________________________________________________
E-mail:_____________________________________________________________________________
C.F. _______________________________________________________________________________
che non riveste la qualifica di imprenditore/imprenditrice agricolo/a, chiede preventivamente di
essere di essere autorizzato/a ad allevare e detenere, a scopo:
ALIMENTARE
(1)
RIPOPOLAMENTO
(1)
AMATORIALE e ORNAMENTALE ( solo PER UNGULATI) (1)
per le seguenti specie:
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
L’allevamento sarà ubicato in via ______________________________________________________
nel comune di _____________________________________________________________________
ed avrà le seguenti caratteristiche:

allevamento allo stato brado
(2)
capi riproduttori inizialmente presenti:
n.____ specie ___________________________________________________________________
n.____ specie ___________________________________________________________________
n.____ specie ___________________________________________________________________
n.____ specie ___________________________________________________________________
n.____ specie ___________________________________________________________________
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Il/La sottoscritto/a si impegna all’osservanza degli obblighi stabiliti dall’art. 32, comma 3°, della Legge Regionale 09/12/1993 n. 50, e, in particolare, alla tenuta di apposito registro riportante i dati essenziali sull’andamento dell’allevamento.
Informa, inoltre, di essere consapevole che:
-
per i capi allevati destinati al ripopolamento, sussiste l’obbligo di contrassegnare gli animali con anelli inamovibili o marchi auricolari, riportanti il numero che individua l’allevamento per specie e numero progressivo, da riportare nel precitato registro;
Il/La sottoscritto/a provvederà ad inviare, in seguito all'accettazione dell'istanza, i seguenti documenti:
•
16.00
una marca da bollo da € 14,62.=.
•
documentazione attestante il legittimo acquisto, e se previsto, il documento d'importazione, riportante il numero dell'anello identificativo (marchio auricolare per la specie
cinghiale), applicato nell'allevamento di provenienza.
•
certificato veterinario attestante l’assenza di malattie diffusibili.
•
cartina planimetrica, in scala 1:2000 oppure 1:5000, riportante la superficie totale, i mappali interessati, la tipologia e l’altezza della recinzione (solo per gli allevamenti allo stato
brado).
•
Copia di un documento di riconoscimento valido: carta identità, patente, passaporto.
_________________________________
(Firma autentica)
(* Allegare copia di un documento valido: carta identità, patente, passaporto)
1) Segnare la casella che interessa.
2) Segnare la casella se trattasi di allevamento allo stato brado.
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DISPOSIZIONI PER L’ALLEVAMENTO DELLE SEGUENTI SPECIE DI UNGULATI:
Daino (Dama dama) - Cervo (Cervus elaphus) - Capriolo (Capreolus capreolus) - Muflone (Ovis
musimon) - Cinghiale (Sus scrofa).
In base alle indicazioni fornite dall’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica (INFS) e dalla Giunta provinciale, gli allevamenti per daini, cervi, caprioli, mufloni e cinghiali, devono avere le seguenti caratteristiche:
Pur non essendo vincolanti per il rilascio dell’autorizzazione, i recinti degli allevamenti avranno determinate caratteristiche. Nel caso di un recinto unico, esso dovrà presentare un’estensione di almeno
5000 mq per ogni cervo adulto e 2500 mq per ogni daino o capriolo adulto. Nel caso di 2 recinti, lo
spazio per ogni soggetto può essere ridotto a 4000 mq nel caso del cervo e a 2000 mq nel caso di dai no o capriolo. In tal caso i recinti vengono usati uno in inverno e l’altro in estate perché, per motivi
igienici, è consigliabile far riposare il terreno. All’interno del recinto è richiesta una tettoia chiusa sui
3 lati.
Se nell'allevamento sono presenti soggetti di sesso diverso, si ravvisa l'opportunità di creare delle barriere atte ad isolare, momentaneamente, i soggetti maschi che possono essere aggressivi.
Per motivi di sicurezza la recinzione deve essere alta almeno 2,5 mt dal livello del suolo, non deve presentare angoli vivi o inferiori a 90°, deve essere liscia sia all’interno che all’esterno e priva di chiodi
o fili di ferro sporgenti per evitare il ferimento degli animali.
Per gli ungulati diversi dal cervo, daino, capriolo, si prescrive che l'estensione dei recinti, sarà di mq 5000.
Per gli allevamenti di cinghiali, considerato l’impatto negativo che potrebbe provocare all’ambiente un’eventuale fuga ed i gravi rischi sanitari connessi alla loro presenza, si prevedono dei frequenti controlli
periodici da parte delle guardie ittico-venatorie provinciali. La recinzione deve essere alta almeno
3,5 mt, di cui 1 mt interrato, ed i pali utilizzati nella recinzione devono essere in cemento. E'
prevista la marcatura auricolare ed il microchip.
Si fa presente, inoltre, che ai sensi dell’art. 727 del codice penale vige il divieto di “detenere in con dizioni incompatibili con la loro natura”, quindi nel caso si dovessero presentare situazioni dubbie, è
previsto un sopralluogo congiunto con i veterinari. Se si accerta che l’allevamento non presenta le ca ratteristiche minime per assicurare il benessere dell’animale, l’allevatore sarà diffidato ad adottare, a
breve termine, le misure idonee, pena la denuncia all’autorità giudiziaria per eventuali maltrattamenti.
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