CAI programma 150 anni

Transcript

CAI programma 150 anni
CAI Sez. ne di CASERTA
IMPORTANTE: Saremo sempre in quota, 1800 metri e più; pertanto, al di là delle previsioni meteo, che
segnalano una qualche perturbazione, è bene essere adeguatamente equipaggiati. D'altro canto, fondamentali
occhiali e cappellini per il sole.
Programma
Dal 17 al 24 Agosto 2013 Alpi Cozie.
Pernotto dal 17 al 21 notte presso:
“Locanda Regina” Pian della Regina
12030 Crissolo ( CN ) tel. no 0175 94907
Pernotto del 22 e del 23 notte presso:
Rif. Galaberna - Ostana
12030 Ostana (CN) tel. no 0175 940310
SABATO 17
Arrivo presso la struttura dalle ore 14,00 alle ore 19,00
sistemazione in camera
ore 20,00
CENA
ore 22,00
Briefing organizzativo
DOMENICA 18
Ore 07,00
Colazione
Ore 08,00
Raduno
Ore 08,30
Partenza Escursione
Breve descrizione dell’Escursione: Tipo E tempo A/R 2,30
Pian della Regina - Pian del Re – Alle sorgenti del Po
Da Pian della Regina (1815 m) a Sorgenti del Po (2020 m) +225/-30
Una breve passeggiata, ma su un sentiero bello e piacevolissimo.
Poco prima che il sentiero si innalzi verso il Lago Fiorenza, ai margini di Pian del Re, una lapide posta ai piedi di un
masso segnala il luogo convenzionalmente riconosciuto come la sorgente del Fiume Po.
Possibilità di Funzione religiosa nella Capella Beata vergine delle Nevi
Ore 12,30
Pranzo a cura dei partecipanti ( a sacco o presso la struttura di Pian del Re )
Lo storico Albergo di Pian del Re con il Monviso a sx e il Visolotto a dx
Ore 14,30
Ore 15,30
Ore 17,00
Ore 20,00
Ore 21,30
Ore 22,00
Raduno
Partenza per Pian del Melze ( 1714 mt ) Passando per Pian della Regina
Fine escursione e rientro.
Cena
Briefing
Buona Notte
LUNEDI 19
Ore 06,00
Ore 06,30
Colazione
Partenza Escursione
Breve descrizione dell’Escursione:
Pian della Regina – Rif. Quintino Sella ( 1.815 – 2.640 ) Tipo EE Tempo A/R 8,00 ore disl. 750 mt. in salita
Forse il sentiero più frequentato della Valle Po, per la via di accesso più agevole al Rifugio Quintino Sella. La sequenza
di bellissimi laghi toccati, nei quali si specchia volentieri il Monviso, rendono questo itinerario particolarmente
attraente.
Sul versante SO di Pian del Re, nei pressi del luogo convenzionalmente indicato come sorgente del Fiume Po
(iscrizione su una roccia), ha inizio il sentiero (segnavia V13) che risale con ampi tornanti un pendio di erba e detriti.
Raggiunto l'emissario 6 del Lago Fiorenza, lo si guada spostandosi sulla sua destra idrografica quindi, con breve salita,
si entra nell'ampio pianoro sede del Lago Fiorenza . Si costeggia sulla sponda E il lago, al termine del quale si lascia a
destra il bivio (segnavia V26) per il Lago Lausetto e il Rifugio Giacoletti. Con una breve, ma ripida, salita si perviene ad
un colletto, da dove si traversa lungo una parete rocciosa a monte di una conchetta detritica nel Vallone del Rio dei
Quarti. Con un'ulteriore breve risalita si raggiunge un successivo colletto dove si trascurano sia la traccia a sinistra
per il Rifugio Alpetto, sia la deviazione a destra per il Rifugio Giacoletti (segnavia V14).
Proseguendo invece sul segnavia V13, si compie un lungo semicerchio verso destra attraverso detriti e magra erba
per aggirare in quota il Lago Chiaretto, dapprima scendendo leggermente, quindi con salita abbastanza decisa.
Lasciata a sinistra la traccia che proviene dal Lago Chiaretto, si salgono i detriti di un'antica morena glaciale fino ad
entrare in un pianeggiante vallone detritico chiuso tra il Monviso e il Viso Mozzo.
Un lungo percorso a saliscendi lo attraversa interamente sul versante destro orografico, giungendo così al Colle del
Viso. Subito sotto al colle appare il bel Lago Grande di Viso , che si aggira in quota sulla sua sponda NE. Un comodo
percorso abbastanza pianeggiante porta infine al Rifugio Quintino Sella.
Ore 12,30
Ore 14,30
Ore 20,00
Ore 21,30
Ore 22,00
Pranzo presso il rif. Sella
Partenza per il rientro
Cena
Briefing
Buona Notte
Martedì 20
Ore 06,00
Ore 06,30
Colazione
Partenza escursione
Breve descrizione dell’Escursione: Pian della Regina- Pian del Re – Lago superiore- Lago lausetto- Rif.
Giacoletti. ( 1.815 – 2.741 ) Tipo EE Tempo A/R 7,00 ore disl. 850 mt. in salita
La salita segue il classico percorso di accesso al Rifugio Giacoletti, raggiunto dopo aver toccato incantevoli
laghi di origine glaciale. I più esperti potranno scendere per una via decisamente meno frequentata e più
impegnativa, seguendo un lungo ed ampio canale roccioso che permette di chiudere un intrigante percorso
ad anello.
Si lascia quasi subito sulla sinistra una traccia che riscende a Pian del Re , si passa un rio e si trascura, sulla
destra, il bivio per il Colle delle Gianna (segnavia V12). Una lunga e ripida salita porta al bivio, sulla
sinistra, per il Lago Superiore e per il Rifugio Giacoletti (segnavia V17). Imboccato il sentiero V17, si taglia
in diagonale un pendio detritico con magra erba. Si trascura sulla sinistra un sentiero che scende ripido a
Pian del Re, proseguendo sempre con notevole pendenza su fondo a tratti anche scalinato a causa delle
roccette affioranti. Raggiunta la cascata formata dall'emissario del Lago Superiore (una fune sospesa
agevola il passaggio reso difficoltoso dall'acqua, quando abbondante, e dalla piccola frana che ha
danneggiato il sentiero proprio in corrispondenza della cascata), la salita continua con stretti tornanti e
bellissimi scorci sul sottostante Lago Fiorenza . Quando il sentiero spiana si è ormai in prossimità del Lago
Superiore.
Si costeggia la sponda orientale del lago, tra prati e rocce montonate, fino ad incontrare il bivio a destra per
il Rifugio Giacoletti (segnavia V17). Sebbene sia la via più breve per il rifugio, conviene tenersi sul ramo di
sinistra del sentiero (segnavia V26) e raggiungere, attraversando in pochi minuti una piccola piana prativa, il
Lago Lausetto , preceduto da un minuscolo laghetto. Proprio tra essi si incrocia il sentiero che sale dal Lago
Fiorenza (sempre segnavia V26, verso E) e che prosegue (senza segnavia, verso O) in direzione del sentiero
V14 e del Rifugio Giacoletti. Anche in questo caso si continua diritto mantenendosi sul segnavia V26 che,
dopo una breve risalita, si immette sul sentiero V14.
Un dedalo di sentieri più difficile a descriversi che a seguire sul terreno. In effetti, il segnavia V26,
dall'infelice percorso a T, collega il Lago Superiore al Lago Lausetto, staccando però a metà la diramazione
sopra citata a sinistra per il Lago Fiorenza.
Seguendo il V14 verso sinistra si scenderebbe al Lago Chiaretto per proseguire poi verso Pian del Re o verso
il Rifugio Sella, mentre seguendolo verso destra si sale al Rifugio Giacoletti. Imboccata quest'ultima
direzione, si compie un lungo traverso tra detriti e magra erba, si riceve da destra il sentiero incontrato in
precedenza proveniente dal Lago Lausetto e, poco oltre, si riceve sempre da destra anche il sentiero V17 che
sale dal Lago Superiore. Trascurate le due diramazioni, dopo una serie di ripidi tornanti si ignora anche la
deviazione sulla sinistra per Punta Roma. Attraversata una pietraia, si riprende la ripida salita a tornanti
lungo un marcato costone che scende dalle Rocce Alte; oltre il costone, proprio sul Colle Losas (pr. Colle
Losàs), si trova il Rifugio Giacoletti.
Scavalcato il colle, il sentiero (segnavia V19) entra nel canalone detritico chiuso tra Punta Venezia e le
Rocce Alte. Discese alcune roccette, si prosegue con poche svolte fino alla base del canalone, che si percorre
tra sfasciumi (possibile neve anche in estate inoltrata) in notevole pendenza. Passata una seconda serie di
svolte tra roccette e sfasciumi, si attraversa un piccolo rio e si trascura il bivio, sulla sinistra, con il sentiero
V21 per il Colle delle Traversette
Il sentiero V21, o "Sentiero del Postino" collega direttamente i segnavia V16 e V19, quindi il Colle delle
Traversette con il Colle Losas, evitando di perdere quota. Per l'accesso al sentiero V21 è necessario superare
alcune placchette rocciose con l'aiuto di una fune e di una catena.
Il sentiero ora migliora decisamente e scende su terreno aperto dove si immette sul segnavia V16
proveniente da Pian del Re. Lo si segue verso destra, scendendo con pendenze moderate, tra erba e detriti,
fino ad incontrare sulla destra il bivio V17 incontrato all'andata. Tralasciato il bivio, si compie a ritroso il
percorso di salita per tornare a Pian del Re.
Rif. Giacoletti.
Ore 12,30
Ore 14,30
Ore 20,00
Ore 21,30
Ore 22,00
Pranzo presso il Rif. Giacoletti
Rientro
Cena
Briefing
Buona Notte
Mercoledì 21
Ore 06,00
Ore 06,30
Colazione
Partenza Escursione
Breve descrizione dell’Escursione:
Pian della Regina – Pian del Re – Galleria delle Traversette – Colle delle Traversette ( 1.815 – 2.950 mt ) Tipo
E/EE Tempo A/R 7,30 disl. in salita 957 mt.
E' stato il primo traforo alpino della storia, terminato nel 1480, costruito con lo scopo di agevolare i
commerci tra Grenoble e Saluzzo e per evitare l'attraversamento del Colle delle Traversette, causa di tante
disgrazie dovute al terreno esposto e scivoloso. Questo itinerario, che ripercorre le orme degli antichi
carovanieri, consente anche di attraversare il "Buco di Viso" - così viene chiamato il traforo - quando la
neve e le frane, specie sul versante francese, non ne ostruiscono gli ingressi.
Si lascia quasi subito sulla sinistra una traccia che riscende a Pian del Re , si passa un rio e si trascura, sulla
destra, il bivio per il Colle delle Gianna (segnavia V12). Dopo una ripida salita si tralascia, sulla sinistra, il
bivio per il Lago Superiore e per il Rifugio Giacoletti (segnavia V17) e si prosegue diritti . Si entra in un
ampio vallone, dai pendii erbosi cosparsi di detriti. La mulattiera, che qui si sdoppia in diversi sentieri quasi
paralleli, risale lungo il fondo del vallone. Lasciato a sinistra un secondo sentiero (segnavia V19) per il
Rifugio Giacoletti, la mulattiera piega verso destra (N) e risale a tornanti con pendenze moderate gli ampi
costoni a pascolo che scendono da Pian Armoine , punto privilegiato per ammirare la dorsale Punta Roma Punta Venezia .
Lasciato a destra il bivio (segnavia V20) per il Colle Armoine , con un lungo traverso in diagonale si passa
alla base dei contrafforti del Monte Meidassa. Si incomincia una lunga salita con ripidi tornanti, si lascia
sulla sinistra il bivio per il sentiero ex-militare (segnavia V21 o "Sentiero del Postino") che porta
nuovamente verso il Rifugio Giacoletti, e si continua con una lunga serie di tornanti. Giunti ad una conca
detritica ai margini di Pian Mait , si lasciano a destra, in prossimità di alcuni ruderi, due evidenti tracce. Si
contorna la conca con percorso a semicerchio sulla destra, quindi ci si sposta sul versante destro orografico
per salire a tornanti il ripido pendio detritico ove si trovano i ruderi della casermetta posta a difesa del
colle. Subito dopo la casermetta, si lascia a destra il sentiero (segnavia V22) per il Passo del Luisas e si sale a
tornanti, tra sfasciumi, alle spalle dell'edificio militare. Si raggiunge in breve la diramazione, sulla destra,
per la Galleria delle Traversette, distante poche decine di metri. Con qualche precauzione ed una torcia
elettrica si attraversa la galleria, sbucando sul versante francese (le continue frane sul versante francese
costringono ad uscire dal traforo attraverso un stretta apertura posta nella parte superiore della galleria,
arrampicandosi con l'aiuto delle reti metalliche che sostenevano i muri in pietra della trincea di accesso) .
Sulla sinistra si trovano subito le tracce (marcate da segnavia) del sentiero che risale il pendio detritico fino
al Colle delle Traversette, (convenzionalmente considerato il confine tra le Alpi Cozie Meridionali e quelle
Centrali), dal quale si gode di ottimo panorama. Dal colle si scende lungo un'aereo sentierino che, con
percorso tra rocce e creste, riporta al bivio per il traforo e quindi alla casermetta. Da qui si ritorna a Pian
del Re lungo il percorso di salita.
Ore 12,30
Ore 14,30
Ore 20,00
Ore 21,30
Ore 22,00
Colazione a Sacco
Rientro
Cena
Briefing
Buona Notte
Giovedi 22
Ore 07,00
Colazione
Ore 09,00
Partenza per Ostana Rif. Galaberna telefono 0175 940310
Ore 10,00
Arrivo Loc.tà Ostana
Escursione Tipologia T
Le Borgate di Ostana
“Le borgate” :
L'architettura spontanea espressa nel modo di costruire le abitazioni e i forni comunitari, le fontane e i
lavatoi, i muri a secco di contenimento del terreno, le grosse lastre di pietra infisse a scopo di delimitazione,
l'acciottolato delle strade e dei letti dei corsi d'acqua. Ed ancora: le cappelle e i piloni votivi, concrete
espressioni di fede profonda …!!!!
dalle Ore 14,00 alle Ore 19,00
Ore 20,00
Cena
Ore 21,30
Briefing
Ore 22,00
Buona Notte
Ritrovo al rif. Galaberna e sistemazione nelle stanze
Venerdì 23
Ore 06,00
Ore 07,00
Colazione
Partenza per Escursione
Breve descrizione dell’Escursione:
Oncino -loc.tà Meire Dacant (1545 m) - Rifugio Alpetto (2269 m) - Lago di Alpetto (2238 m) Tipo E Tempo
A/R 5,00 ore disl. 600 in salita
Si imbocca la strada pastorale (chiusa da una catena) che, in lieve salita, attraversa ampi e dolci pendii pascolivi tra
macchie di ontani verdi. Sulla destra si vede la caratteristica parete SO della Rocca Bianca. La strada ben presto
termina ed il sentiero prosegue ad attraversare il Rio dell'Alpetto su passerella in legno, spostandosi sulla sinistra
orografica della valle. La traccia (ora segnavia V6 del sentiero che sale da Paschiè) si perde tra i pascoli, ma si ritrova
proseguendo in salita, poco a monte di una piccola cascatella che il Rio dell'Alpetto forma in una strettoia della valle,
sul pendio che adduce ad un'altra ampia conca pascoliva.
Si continua a mezzacosta con percorso pianeggiante fin quasi alla base di un notevole salto roccioso che pare
sbarrare il passaggio. Si inizia a salire a tornanti sul costone prativo alla sinistra orografica del rio, si percorre un
lungo traverso in salita e quindi un'altra serie di tornanti in una piccola gola tra rocce strapiombanti. Al termine della
faticosa salita , si perviene ad un piccolo pianoro pascolivo . Lo si attraversa, si compie un'ultima breve salita
trascurando una traccia sulla destra, si attraversa un ruscello e si raggiunge il nuovo Rifugio Alpetto . Alle sue spalle
compare subito il Ricovero dell'Alpetto, recentemente ristrutturato.
Pochi metri più a valle si vede il Lago di Alpetto , raggiungibile in un paio di minuti.
Accessi: Da Saluzzo si risale la Valle Po fino a Paesana. Dopo Paesana si incontra sulla sinistra il bivio per Oncino, da
dove si prosegue per Borgata Ruetto (seguire indicazioni per Rifugio Alpetto). Si imbocca sulla destra la strada, prima
asfaltata ma molto stretta, poi sterrata con fondo abbastanza sconnesso negli ultimi tornanti. Al termine dello
sterrato si trova un piccolo spiazzo per alcune auto nei pressi di Meire Dacant.
Il Ricovero dell'Alpetto è stato il primo rifugio costruito dal CAI
e uno dei primi dell'intero arco alpino. Realizzato in pietra e calce, fu inaugurato nel 1866 per iniziativa
dell'Avv. e alpinista Tommaso Simondi di Barge, con il contributo del neonato Club Alpino Italiano allo
scopo di "rendere più spedite e meno faticose - sottolineava l'allora Presidente del CAI - le ascensioni al
Monviso dalla valle di Crissolo". Utilizzato fino a inizio '900, e quindi abbandonato in favore di nuovi e più
confortevoli punti d'appoggio, è stato riattato nel 1985 da privati. Nel 2005, il CAI con la collaborazione del
museo della Montagna di Torino ed il patrocinio della Fondazione Sella, il ricovero è stato trasformato nel
Museo dell'Alpetto, dedicato agli albori dell'alpinismo italiano. (Lo Scarpone )
Ore 12,30
Ore 14,30
Ore 20,00
Pranzo
Rientro
Cena
NB. possibilità di variazione in base alle condizioni meteo.
N° Tele.no Peppe Spina 3333838602 – Dino 3886446985
Sabato 24
RIENTRO