la recensione L`ANNUARIO
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la recensione L`ANNUARIO
la recensione L’ANNUARIO Una riflessione sullo strumento Oggetto del desiderio, invocato e citato, lodato e invidiato, l’annuario scolastico che cosa è? È uno strumento ancora attuale o ha fatto il suo tempo? Proviamo a fare una riflessione su questo strumento che non è più esclusivo delle scuole “storiche”, ma tende a diffondersi anche ad altri istituti con una “prima volta”, anche se sembra essere un calo di produzione negli ultimi tempi. Nell’impero austro-ungarico La realizzazione dell’Annuario, un appuntamento importante per la scuola, che ha un valore informativo/formativo, per cui bisognerebbe renderlo obbligatorio per tutti. Come lo era nell’impero austroungarico (decreto ministeriale del 31 dicembre 1850, n. 1051/83), ma anche nel Regno d’Italia (regio decreto n. 965/1924), con lo scopo primario di attivare i rapporti tra la scuola, la cittadinanza, le famiglie, inoltre costituire un ricordo per gli studenti e una testimonianza del lavoro scientifico dei docenti. È noto che il più antico annuario italiano è quello del Collegio Arcivescovile. Nel 1902 esce il primo numero del “Programma” dell’Arcivescovile, che dal 1907/8 si chiamerà “Annuario”: quindi è “annuario” esattamente da 100 anni, anche se ha cominciato ad uscire ancora dall’inizio del secolo scorso. Annuari trentini, tra alti e bassi L’Annuario resta un progetto, seppure condiviso e condivisibile da tutte le componenti della scuola. Siamo ben lontani dalla sua accettazione strutturale come strumento e obiettivo, in quanto 46 rimane ancora pur sempre un optional, una bella cosa ma o utopistica, o una variabile dipendente, o capricciosa. Per alcune annate è uscito l’Annuario del Liceo Prati di Trento, annuario di antica origine, ma poi è stato sospeso, mentre ha ripreso ad uscire regolarmente –da alcuni anni- quello del Liceo Rosmini di Rovereto, giunto alla decima edizione. Al Liceo “Galilei” di Trento l’Annuario è ancora un “progetto” che si spera possa uscire in futuro, mentre all’Istituto commerciale “Fontana” di Rovereto l’Annuario ha ripreso ad uscire con un numero SPECIALE dopo anni, e si spera possa ancora uscire in futuro. Regolarmente dall’a.s. 1993/4 esce l’annuario del Liceo Maffei di Riva, antesignano della nuova serie di annuari provinciali. Esso è giunto quest’anno alla 13° annata, seguito alla distanza da qualche anno dall’annuario dell’Istituto tecnico Floriani di Riva, giunto alla quinta annata. Certamente l’esempio rivano è contagioso, ma rimangono le difficoltà di ordine logistico e concreto. La tipologia Per quanto riguarda la tipologia dell’Annuario, si va dal mero annuario compilativo, come quel- lo dell’istituto Floriani, ottenuto stampando semplicemente elenchi di materie, docenti, iniziative, pur dando conto dei vari progetti (la Borsa, Giovani e salute, Scuola-Montagna-Lago, Qualità del costruire, Laboratorio multimediale) e delle numerose esperienze didattiche nonché dell’elemento sensibilizzazione e solidarietà. All’annuario argomentativo come il presente annuario dell’Arcivescovile, che all’elenco scolastico interagisce con opportuni approfondimenti tematici, mostrando un concatenamento coerente di saggi, articoli, relazioni sulle varie materie e i vari interventi: insomma, con una logica stringente, senza lasciare nulla al caso o all’arbitrio. In questo caso l’annuario riesce a costruire un’identità della scuola oggi, in un’annata, il 2006, che ha visto cambiamenti radicali, come a livello nazionale il passaggio al governo di centro-sinistra e il nuovo Esame di Stato non più solo interno, a livello provinciale l’approvazione della legge 5 sul sistema educativo, cui dovranno fare seguito i regolamenti attuativi; il tutto in vista del decollo del LIA, il Liceo internazionale arcivescovile, una vera novità nel panorama scolastico non solo locale, ma nazionale. In mezzo sta l’annuario esplicativo, come quello del liceo Maffei o del Rosmini, che media tra le opposte istanze, compilative e argomentative, aggiungendo all’elenco una buona dose di commenti e spiegazioni in vista di un certo completamento e di una compiuta spiegazione delle questioni scolastiche trattate: emergono così nell’annuario del Maffei temi come la mafia grazie alla visita della Borsellino, la letteratura francese e quella locale, il tema europeo con le incursioni da Auschwitz alla Grecia classica e alla n.2 febbraio 2007 asburgica Vienna. E nell’annuario del Rosmini testimonianze relative alla storia del liceo accanto a temi come la ricerca della studentessa per il premio Untersteiner, l’approfondimento di alcuni docenti sulla figura del filosofo Antonio Rosmini, infine i ricordi di un periodo tumultuoso quale fu quello della contestazione. La carta d’identità Che cos’è un annuario? Una carta d’identità che ha tra i suoi obiettivi quello del ripensamento dell’attività scolastica, sia curriculare che extracurriculare, indispensabile memoria per gli alunni e utile strumento per l’attività scolastica. In linea con il piano d’istituto, l’Annuario intende attivare una sinergia interna ma anche una sinergia esterna, grazie ai rapporti sempre più stretti tra scuola, famiglia, operatori istituzionali: in questo senso largo spazio è solitamente riservato sia agli studenti che alle “voci” esterne, nell’ottica di un filo diretto con le varie componenti e il variegato mondo che circonda la scuola. Nel complesso l’Annuario risulta sospeso tra l’esigenza di recuperare la storia passata grazie alle mille e una storia vissuta che di volta in volta si raccontano, di fissare il presente affinché non n.2 febbraio 2007 venga dimenticato ma formi prezioso tesoro di vita scolastica, di promuovere le iniziative formative per garantire alla scuola un futuro in linea con i tempi nuovi, il nuovo Millennio. La radiografia di un anno di vita dell’istituto passa in rassegna la vita e la storia della scuola, tentando di fornire una specie di carta d’identità dell’istituto nel suo processo di crescita e sviluppo, sia pure tra le inevitabili contraddizioni e ritardi. Una carta d’identità che ha tra i suoi obiettivi quello del ripensamento dell’attività scolastica, sia curriculare che extracurriculare, indispensabile memoria per gli alunni e utile strumento per l’attività scolastica. Il dibattito attuale “Nell’Annuario, chi vuole accostarsi e conoscere un istituto può e deve trovarci il suo pedigree, le radici, ma anche le aspirazioni e lo scenario verso cui tende una scuola. Io torno volentieri nel liceo in cui ho studiato. Ognuno di noi vorrebbe ritrovare il percorso scolastico ed educativo fatto in uno dei periodi più belli e più problematici della sua vita nell’Annuario dell’Istituto, nel “suo” Annuario”, scrive l’assessore Tiziano Salvaterra nell’introdurre il penultimo del “Maffei” di Riva. Dopo un periodo di (relativo) ful- gore, gli Annuari trentini sembrano battere il passo. Crisi di crescenza? Crisi di valori? O altro ancora? Una delle più frequenti obiezioni è i costi, oppure la difficoltà logistica e i tempi. Ma l’obiezione-principe è l’alternativa virtualcomputeristica, la possibilità di leggere l’annuario in rete Internet, bypassando la carta stampata. È una discussione ormai vecchia, quella di contrapporre il libro stampato alla realtà virtuale del sito Internet: il valore della carta stampata – diciamolo una volta per tutte – è imprescindibile, nessuna scoperta o tecnica nuova via etere o altro potrà mai scavalcare questa importante scoperta del ‘500, dovuta a Gutenberg. Ora tale obiezione viene avanzata dai sostenitori dei siti Internet, ma –si badi bene- non come possibilità aggiuntiva al testo stampato, bensì come sostituto sic et simpliciter dello stesso annuario. In quest’ottica si guarda all’annuario come a un mezzo obsoleto-antiquato, da togliere di mezzo per adottare il mezzo informatico: la lettura del libro sarebbe di per sé antiquata. Ma allora anche la cultura è antiquata? E la scuola, luogo di trasmissione del sapere, è a sua volta antiquata? Graziano Riccadonna 47