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Provincia 19 L'ARENA Lunedì 9 Marzo 2015 SAN GIOVANNILUPATOTO. Sfumal’idea diprocedere subito aPorto nelparco dell’Adige Bicigrill,torna inpista laCasaBombardà Malarealizzazionedel progettoslitta di un annoperché lagiunta sitrova a dover decideretradue propostee collocazionidifferenti Risalgono le quotazioni del bicigrill da ricavare nell’ex casa Bombardà. Il sindaco Federico Vantini, nel corso del recente incontro nei quartieri, ha dichiarato che l’ipotesi di realizzare l’area nell’ex casello idraulico verrà ripresa considerazione. Un dietrofront? «Non è un' inversione di rotta, ma la valutazione di due possibili progettualità», è il commento di Vantini. La giunta ha intanto posticipato l’attuazione dell’opera dal 2015 al 2016. La modifica è stata giustificata con la necessità di studiare meglio localizzazione e caratteristiche dell' opera, in relazione anche all’istanza della Regione per il finanziamento della pista delle risorgive. Lo slittamento di un anno è da mettere probabilmente in collegamento con l’attrito sorto all’interno della vecchia maggioranza. Vantini qualche mese fa, in occasione della presentazione del progetto del bicigrill a cura della Fondazione De Fanti, aveva escluso la ristrutturazione della Casa Bombardà, dicendo che non aveva le giuste caratteristiche e ritenendo la zona del Porto più adeguata. La lista Impegno Civico aveva immediatamente chiesto un approfondimento sull’ar- gomento, ritenendo che fosse meglio lasciare inalterata e chiusa al traffico la zona del Porto e pensare invece alla ristrutturazione della Casa Bombardà. I motivi: «Il bicigrill al Porto intacca un luogo già frequentato e caratteristico; è inaccessibile alle auto se non attraverso zone ora sono a basso traffico; l’eventuale accesso delle auto andrebbe a discapito del sistema pedonale; manca un parcheggio scambiatore per auto con bici al seguito e la struttura proposta ci sembra troppo grande. Meglio il restauro della casa Bombardà che si troverebbe al crocevia di due importanti percorsi ciclopedonali». Alle riserve di Impegno Civico si erano aggiunte quelle dei due ex capigruppo Pd e Lista Vantini, Corrado Franceschini e Diego Todeschini che, nel corso di un apposito incontro, avevano definito il progetto di bicigrill del comune «sovradimensionato rispetto alle esigenze locali e troppo impattante sul parco dell’Adige». Va ricordato che il bicigrill è la struttura che l’amministrazione ha in programma di realizzare nel parco dell’Adige in fondo a via Porto. Nelle intenzioni dovrebbe trattarsi di un punto di ristoro e di assistenza MARANO. Domani il primo appuntamento Raccontarmarzo èlatinoamericano con«Macondo» Ilbicigrill inrivaall’Adige potrebbe esserecosì per i ciclisti e per i pedoni, costruito in legno con soluzioni ad alta tecnologia energetica e basso impatto ambientale. A fine settembre era stata resa nota la disponibilità della famiglia lupatotina De Fanti a costruire a sue spese l’edificio, tramite l’omonima fondazione, e a darlo in gestione ad associazioni no profit. Contro questa ipotesi si erano schierati alcune parti politiche e cittadini, provocando il dietrofront della fondazione. In alternativa veniva proposta il recupero della Casa Bombardà, il vecchio casello idraulico situato alla confluenza in Adige del canale Raccoglitore Conagro. Questo edificio ha il privilegio di trovarsi all’incrocio fra la pista ciclopedonale che corre lungo l’ Adige da San Giovanni a Zevio e il futuro percorso ciclabile delle Risorgive. Tale ultima pista ciclabile, lunga 40 chilometri, dovrebbe unire l’Adige al Mincio raggiungendo Raldon, Buttapietra, Castel d’Azzano, Vigasio, Povegliano, Villafranca e Custoza-Valeggio. • R.G © RIPRODUZIONERISERVATA DA PAIAPESCHIERA. Lamanifestazione «Marciadelpopolo veneto» sullebisse epoial Frassino Laserata d’esordio èdedicata a GabrielGarciaMarquez Siriprende perSanMarco sabatoprossimo da Borghetto Ritorna «Raccontar marzo», la rassegna letteraria organizzata dalla Pro loco di Marano con la partecipazione di Valpolicella Benaco Banca e Masi. Quest’anno le tre serate, che avranno inizio domani, sono dedicate al Sudamerica. «Il Sudamerica», dice il presidente della Pro loco, Dario Degani, «ce l’abbiamo nel cuore, sia perché molti nostri parenti vi hanno trovato una nuova vita, sia perché in gioventù fra le poesie d’amore di Neruda, le fantasie epiche di Gabriel Garcia Marquez, di Vargas Llosa, di Amado, abbiamo scoperto un mondo ricco di anima e di musica. E poi sono arrivati in mezzo a noi persone e famiglie di quelle terre e abbiamo riscoperto legami e affinità». Si comincia domani con «Attraversando Macondo», con la narrazione di Massimo Totola, voci ed elettronica di Guillermo Gonzales, percussioni di Sbibu. Macondo è la città mitica inventata poco più di 50 anni fa dallo scrittore colombiano Gabriel Garcìa Marquez per ambientarvi il suo straordinario romanzo Cent’anni di solitudine. La seconda serata, giovedì 19, è dedicata a Vinícius de Mo- «Da San Marco a San Marco» festeggia il settimo compleanno con la staffetta sulle bisse. Il presidente dell’ associazione San Marco Evangelista, Matteo Grigoli, ha dato nuova linfa alla manifestazione nota come Marcia del Popolo Veneto, organizzata dal sodalizio di Grigoli e da «Veneto Nostro Raixe Venete» in collaborazione con la Regione Veneto. La partenza è stata alle 8 di ieri dalla piazza di Pai, dove la chiesa e la piazza sono intitolate a San Marco, e si concluderà, domenica 22, in piazza San marco a Venezia. «Siamo contenti di come è iniziata questa settima edizione», ha spiegato Grigoli che, assieme a una quindicina di sostenitori muniti di bandiere del Veneto, attendeva al porto di Torri la bissa delle ragazze di Cassone, «perché il coinvolgimento di queste imbarcazioni fa sentire molto più vicina la manifestazione ai popoli lacustri». Le atlete della Betty hanno consegnato il gonfalone di San Marco ai colleghi della Berengario di Torri, partiti per Garda. L'evento ha anche carattere religioso e ha il sostegno della Diocesi di Verona. «Per alcuni fine settimana», ha prosegui- raes, poeta della passione, a cura di Vanessa Ribeiro Castagna (Università di Venezia). In Italia è conosciuto soprattutto come cantautore. La sua poesia è stata tradotta da Giuseppe Ungaretti. Giovedì 26 marzo Claudia Iglesias Galvan, Ana Luz Castiglioni e Christofer Fasoli, con il contributo musicale di Fabio Vidali, leggeranno una selezione di poesie di Pablo Neruda, poeta cileno, Premio Nobel per la letteratura nel 1971, considerato una delle voci più autorevoli della letteratura contemporanea latino americana. È stato testimone di molti degli eventi cruciali che hanno segnato il XX secolo: dalla guerra civile spagnola alla guerra fredda, dai movimenti di liberazione in America Latina alla morte di Salvador Allende. «Abbiamo voluto un approccio leggero», dice Nicola Fasoli, tra i curatori, «proporre l’incanto del contatto con i testi, alcuni anche in lingua originale, con la loro musicalità». La sede delle tre serate è Macondo, la sala civica in piazza a Marano, l’orario d’inizio le 20,30, l’ingresso è gratuito: al termine della presentazione un piccolo rinfresco. • A.C. to Grigoli, «volontari si alterneranno camminando e percorrendo il Veneto. Solo sul lago abbiamo coinvolto e messo in acqua per la staffetta 40 atleti. Durante il percorso raccogliamo doni e alimenti da consegnare al patriarca di Venezia, per i poveri». «La cosa più difficile», spiega, «è fare capire che questa non è una manifestazione politica. Vogliamo solo ricordare le nostre tradizioni». «Il 25 marzo del 421 d.C. i Veneti, per sfuggire alle invasioni dei Goti e degli Unni, si rifugiarono in laguna dando inizio a quella che sarebbe diventata la Repubblica Serenissima Veneta». Per tale valenza, il Consiglio regionale nel 2007 ha istituito il 25 marzo la Festa del Popolo Veneto. Le tappe di ieri sono state ai porti di Torri, Garda, Bardolino, Cisano, Lazise, Ronchi e Peschiera, dove gli atleti sono stati ricevuti dai frati del Santuario del Frassino. Sabato prossimo il via sarà da Borghetto, poi Valeggio, Custoza, Sommacampagna, Lugagnano e Verona. Il 15 da Muzzolon (Vi) Vicenza, e il 21 da Campo San Martino (Pd) per arrivare il 22 a Venezia. Qui, il 25 marzo, la Festa del Popolo Veneto. • G.M. FUMANE. Proposta dellaPro loco diMolina Sosapi:«Siepi epiante peraiutare laproduzione» brevi COLOGNOLA PRIMOSOCCORSO CORSOPERVOLONTARI CONLACROCE VERDE La Croce verde, che da poco ha aperto una sede in via Montanara 106, organizza da domani, alle 20.45 in parrocchia a Stra’, un corso di primo soccorso per volontari. Info 346.897.3732. M.R. SANMARTINOB.A. L’IRONIAIN MUSICA INCONTROIN BIBLIOTECA COND’ALESSANDRO «L’ironia in musica: Fred Buscaglione, Renato Carosone e Peter Van Wood» per il Music club 2014-2015. Incontro mercoledì alle 21 in bibloteca con Maurizio D’Alessandro. G.C. SANPIETROIN CARIANO «WOMENARE BEAUTIFUL» GLISCATTIDITAMBALO ALBARTONI DIGUSTO Mostra fotografica di Stefano Tambalo, 35 anni, in omaggio alle donne al bar Toni di Gusto-La Bottega di San Pietro. «Women are beautiful». Con scatti di street photography. C.M. SANGIOVANNILUPATOTO PERTUTTO ILMESE INBIBLIOTECA «LEGGEREDONNA» La biblioteca comunale ospita per tutto marzo una mostra bibliografica su «Leggere Donna», per la giornata internazionale della donna 2015. R.G. Perinsieme ateatro «Diman mesposo» spugli e piante di interesse apistico, che peraltro è sempre stata presente nel paesaggio della Valpolicella e della Lessinia». Si tratta di vegetazione spontanea e selvatica, quella della robinia, della sanguinella, o dell'olmo o del ligustro. «La siepe avrebbe altre funzioni utilissime come fitodepuratore, rifugio di insetti, parassiti e antagonisti, uccelli e quant' altro di utile per la conservazione della biodiversità». Insomma è urgente, secondo gli addetti del settore, ripristinare le condizioni affinché le api possano vivere e produrre. «Solo l'ingordigia e la possibilità di alti guadagni hanno prodotto la distruzione di questa vegetazione un tempo diffusissima anche come barriera di confine tra le proprietà», continua il presidente della Pro loco, «ci sono studi ed esperti che possono indirizzare al loro ripristino. Le concessioni ai nuovi impianti di vigneti dovrebbero contenere l'obbligo di dedicare una percentuale di terreno allo scopo. È riconosciuta l'alta valenza delle api e dei prodotti collegati, primo fra tutti il miele. In testa ai vigneti piantano le rose. Non servono a niente». • G.G. La prima rassegna di primavera «Insieme a teatro 2015», patrocinata dal Comune, propone quattro lavori messi in scena dalle compagnie più note del territorio. Ed avrà inoltre lo scopo di devolvere parte degli incassi agli Istituti comprensivi 1 e 2 delle scuole di Pescantina per sostenere progetti ed esperienze educative. Inizia sabato La Resela di Pescantina con «Diman me sposo», commedia in due atti di Damiano Parolini e Ada Partesotti, con la regia di Lino Padovani e la direzione musicale di Giuseppe Guglielmi. Segue, sabato 21 marzo, «Pensione capricorno», commedia in due atti di Franco Antolini, interpretata dalla compagnia El Gavetin. Il gruppo popolare Contrade, fondato e diretto da Delio Righetti, sabato 28 ripresenta «Scusi, lei è di casa?», uno dei suoi cavalli di battaglia scritto da Paolo Corsi con le musiche di Giannantonio Mutto. Chiude la compagnia teatrale di Castelrotto con «Zogando a tressette», commedia brillante in due atti di Emilio Baldanello con la regia di Enzo Forleo. Gli spettacoli, con inizio alle 21, tutti al teatro comunale Bianchi di piazza degli Alpini. L’abbonamento costa 27 euro; il biglietto 7 euro: entrata gratis per i bambini sotto i 12 anni. La prevendita degli abbonamenti è già aperta all’edicola Arcobaleno del Centro commerciale san Lorenzo, dalla Olga Colpini. • L.C. LAVAGNO NEGRAR Parrucchiera aVago Premiata Olivieri Donne Valpolicella ripartecon Guareschi Trentacinque anni sulla breccia con attività in proprio valgono il riconoscimento della Camera di Commercio di Verona. È traguardo di Maria Rosa Olivieri, parrucchiera a Vago, che è stata premiata alla Gran Guardia di Verona. Maria Rosa, prima di aprire un negozio salone, ha affrontato l’apprendistato fin dall’età di 14 anni a Verona. A 18 anni ha frequentato la scuola regionale per parrucchiera e in seguito l’accademia a Verona, diventando stilista d’arte. «L’attività in proprio l’ho iniziata con le sorelle e Mirella è rimasta al mio fianco. Da oltre un anno collabora con noi anche mia figlia Cinzia che, con la sua laurea in biologia, ha voluto seguire le mie impronte, curando l’aspetto scientifico dei problemi del capello». Un'attività quella di parrucchiera che richiede un continuo aggiornamento, non solo per essere in grado di seguire la moda, ma anche per saper scegliere i prodotti migliori e più qualificati che sappiano rispettare la persona mentre ne curano l'aspetto, non tralasciando, infine, l’attenzione per l’ambiente. «In questa attività occorrono anche conoscenze di psicologia, le clienti hanno bisogno di sentirsi accolte. Il segreto? Passione e dedizione, che mi permettono di affrontare le sfide di ogni giorno». • G.C. Alla scoperta delle ville e delle testimonianze storico artistiche sparse in Valpolicella. Ma anche della letteratura, degli autori veronesi e dei personaggi illustri del recente passato, come il poeta Berto Barbarani di cui si celebrano i 70 anni della morte. È molto attiva l’associazione Donne Valpolicella, oltre un centinaio di socie guidate dalla presidente Bruna Pavesi Castelli, di Negrar, e della sua vice Carmela Dori Guidi, di Verona. Si ritrovano parecchie volte durante l’anno, provenienti da ogni paese della vallata e oltre, da Grezzana al lago. Condividono passioni e chiacchiere, vicende personali e approfondimenti culturali. Collaborano con altri gruppi valpolicellesi nella promozione di iniziative a carattere sociale e sanitario. Le Donne Valpolicella si sono ritrovate di recente per Carnevale a Torbe per una cena e un incontro con l’attore e scrittore Roberto Puliero, che ha presentato con l’editore Emanuele Delmiglio il libro di poesie satiriche «Un anno in rima»: 12 mesi di vicissitudini cittadine. Nei mesi scorsi a villa Della Torre Allegrini, a Fumane, una visita guidata, con la regista e documentarista Anna Lerario. «Dedicheremo in primavera una serata a Guareschi, padre di don Camillo e Peppone». • C.M. Ceradini:«Chi piantavigneti vaobbligato aprovvedere» «È difficile la produzione di miele dove c'è la monocultura». A ripetere questa constatazione ormai da un paio d’anni è il presidente della Pro loco di Molina, Leonardo Ceradini. La Pro loco, che ha realizzato un apiario sociale in autogestione con più di cento alveari, organizza corsi e ha un'importante offerta destinata alle scuole per far conoscere l'importante attività delle api. Già venti scuole del veronese si sono prenotate per questi laboratori e ci si sta preparando anche all'arrivo di 1.800 inglesi, che dopo aver visitato la Valpolicella andranno a Molina. «Il problema dei danni provocati dalla monocoltura, vaste zone coltivate a vigneto, è all'attenzione anche dell’ Ue», dice Ceradini, «è un problema che viene ancora prima dei problemi legati ai pesticidi e ai parassiti delle api». E spiega: «La monocoltura limita il pascolo delle api a un solo breve periodo all'anno, quello della rapida fioritura; siccome non è ipotizzabile, a breve, il ritorno all'azienda agricola tradizionale, l'unica soluzione possibile sarebbe quella di ripristinare la piantumazione delle siepi con ce- PESCANTINA