«Conti ritoccati di 24 milioni con il trucco» Morandi radiato dall`albo
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«Conti ritoccati di 24 milioni con il trucco» Morandi radiato dall`albo
25 L’ECO DI BERGAMO GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2015 Provincia [email protected] www.ecodibergamo.it/cronaca/section/ La sentenza della Consob non aspetta l’esito del processo La Consob non aspetta l’esito del processo penale per emettere la sentenza: il 2 luglio Morandi è stato radiato dall’albo dei promotori finanziari «Conti ritoccati di 24 milioni con il trucco» Morandi radiato dall’albo dei promotori Il caso. L’ex direttore della Intesa Private di Fiorano espulso con un documento firmato dal presidente della Consob Sono 51 le rendicontazioni false: nel portafoglio prospettato a un cliente c’erano tre milioni e mezzo in più del vero nella delibera, «Morandi, in Cinquantun rendi- qualità di direttore di filiale, contazioni artefatte, in cui ai avrebbe agevolmente eseguito clienti venivano prospettate si- all’insaputa dei clienti». tuazioni finanziarie gonfiate per Insomma, nel timore di perun totale di quasi 24 milioni di dere la clientela, l’ex sindaco a euro. Insomma, una «significa- chi chiedeva un bilancio del portiva differenza tra quanto ogget- tafoglio investimenti avrebbe to di comunicazione da parte del prospettato situazioni finanziapromotore e quanto risultante rie «pompate», spostando anufficialmente all’intermediario che somme da un conto all’altro (Intesa San Paolo Private - senza averne titolo e spesso falBanking spa, ndr)». sificando le firme -, per tranquilNon ha aspettato l’esito del lizzare quelli che non si acconprocesso penale la Consob per tentavano delle sue famose taemettere la sua sentenza: il 2 lu- belle «excell». La differenza tra glio scorso, con delibera n. 19180 situazione delineata e reale è firmata dal presidente Giusep- spesso «significativa», come nope Vegas, Benvenuto Morandi è ta Vegas. In un rendiconto constato radiato dall’albo unico dei segnato a un cliente il 31.3.13 , il promotori finanziari. Dopo es- portafoglio indicato da Morandi sere stato licenziato dalla banca è di 6.241.756 euro, mentre in reed essersi dimesso da sindaco di altà il patrimonio è di 2.627.095 Valbondione, l’ex direttore della (ballano 3.614.661 euro). Private di Fiorano al Serio che Grazie a questa finanza creanell’estate 2013 fu al centro di un tiva, Morandi avrebbe confeziopolverone finanziario capace di nato 51 rendicontazioni sovramettere in subbuglio la Valle Se- stimate di 23.768.785 euro. Cui riana, rimedia ora l’espulsione vanno aggiunti, secondo Condall’ordine professob, 585.040 euro sionale. Una decitra assegni circolari sione che era nele prelievi in contanti l’aria (Consob l’aveda conti di sei clienva già sospeso in via ti. cautelare il 26 marVegas nel docuzo 2014), giunta al mento fa presente termine di un proce«da un lato, l’elevata dimento nel quale lo consistenza della stesso Morandi ha Benvenuto Morandi somma oggetto delrinunciato alla dife- ex direttore Intesa la condotta, dall’alsa. «Sarebbe stato Private di Fiorano tro che non vi è evisuperfluo - spiega denza in atti di alcuAngelo Capelli, uno di suoi lega- na condotta restitutoria da parli-. Primo, perché non ha mai te del sig. Morandi». operato da promotore, e cioè da Nella delibera si accenna anlibero professionista, ma sem- che ai movimenti che hanno inpre come dipendente di Intesa teressato l’imprenditore GianSan Paolo. Secondo, per non gra- franco Gamba (ci sono gli omisvare il nostro cliente di costi inu- sis, ma è facilmente riconoscibitili, vista l’ininfluenza dell’og- le), che insieme ai suoi familiari getto del giudizio». si ritiene defraudato di 10 milioDel resto, sbocchi in questo ni di euro. Secondo Consob, Mosettore Morandi non poteva randi avrebbe «distratto somme averne, lui stesso sta cercando di di pertinenza della famiglia delrifarsi una vita nella cucina del- l’imprenditore per 1.461.455,23 l’albergo del fratello a Valbon- euro» a favore della società «Stl» dione. Ed è concentrato soprat- e «Mountain security» partecitutto sul processo in cui è impu- pate del Comune di Valbondiotato e che, dopo una serie di vi- ne, di cui all’epoca l’ex direttore cissitudini legate a vizi procedu- era sindaco. rali, potrà (forse) prendere avvio Conclude Vegas che «le reiteil 21 ottobre prossimo. «È in razioni delle condotte illecite e il quella sede che ci difenderemo e numero dei clienti coinvolti, se ne vedranno delle belle», an- unitamente alla pluralità degli nuncia battagliero Capelli. illeciti accertati e alle modalità Anche al centro dell’indagine fraudolente con cui sono state Consob ci sono i magheggi cui attuate, costituiscono circol’allora direttore Morandi stanze aggravanti tali da comavrebbe fatto ricorso per coprire promettere radicalmente l’affile perdite di investimenti sba- dabilità del promotore di cui si gliati. Operazioni «di bonifico e tratta nei confronti della cliengiroconto, richieste di emissio- tela, nonché dei potenziali invene di assegni circolari e preleva- stitori». menti in contanti» che, si legge ©RIPRODUZIONE RISERVATA STEFANO SERPELLINI efJfznfTvwFiqfs/rH9L4h/D4gbWzF55N5L5V9iN6ME= Il processo In aula a ottobre dopo due stop La casa di Benvenuto Morandi, ex sindaco di Valbondione, a Fiumenero FOTO FRONZI «L’ex sindaco non ha risarcito perché non ha intascato un euro» «Bisogna subito chiarire che Morandi in tutto questo non ha intascato un euro. E questo non lo dico io, ma la Finanza che ha compiuto gli accertamenti durante l’inchiesta della Procura». L’avvocato Angelo Capelli, che con Marialaura Andreucci difende Benvenuto Morandi, ci tiene a precisarlo. «E poi – continua –, quello che contesta la Consob è l’infedeltà nella rendicontazione, che il nostro assistito ammette. Ma prospettare rendiconti diversi dalla situazione reale non vuol dire sottrazione di denaro. Tengo anche a osservare che il procedimento della Consob è stato condotto senza contraddittorio, avendo noi scelto di non difenderci (i motivi il legale li spiega nell’articolo sopra, ndr). Le accuse che si leggono nella delibera si basano su dichiarazioni di clienti e dipendenti a cui non abbiamo po- tuto, per scelta difensiva, opporre la nostra versione. Inoltre, la differenza fra la cifra rendicontata da Morandi e quella effettivamente nel portafoglio investimenti del cliente non è la perdita reale». Il legale fa un esempio. «Se un cliente investe cento, si ritrova con 50 e Morandi gli dice che è a 120, la perdita non è 70, ma 50. Anzi, meno. Perché, rincuorato dalle cifre prospettate dal nostro assistito, il cliente ha lasciato investiti i soldi e la Borsa, come sappiamo, s’è poi ripresa. E così ha recuperato parte della perdita. Magari il patrimonio finanziario da 50 è passato a 80, e dunque la perdita reale è 20». Ma perché Morandi lo faceva? «Per paura di perdere la clientela - risponde Capelli -, per non farla disinvestire. Usando l’esempio di prima, temeva che il cliente aveva investito 100 di- sinvestisse una volta informato che il suo portafoglio finanziario s’era dimezzato. E così forniva una cifra al rialzo. Ma, se il cliente avesse disinvestito all’istante, avrebbe perso 50 e non 20 come è accaduto per molti dopo essere stati rassicurati (con l’inganno, ndr) da Morandi». La Consob osserva che il vostro cliente non ha accennato ad alcun gesto di risarcimento. «E perché dovrebbe farlo, se non ha intascato un euro per sé?– ribatte il difensore – Le somme fuoriuscite dai conti dell’imprenditore Gamba e dei suoi familiari sono finite a due società: la Mountain Security di cui Gamba era proprietario al 100% e la Stl di cui la Mountain deteneva la maggioranza. Su questo aspetto a processo ci saranno sorprese. Per quanto riguarda, infine, le perdite lamentate dagli investitori, bisogna dimostrare Riprenderà (ma in pratica è un vero e proprio inizio) il 21 ottobre prossimo il processo a carico di Benvenuto Morandi. L’ex sindaco deve rispondere di furto aggravato, truffa aggravata e falso. L’udienza del 27 maggio si era conclusa con un rinvio di 5 mesi a causa di una svista dei pm Maria Cristina Rota e Carmen Santoro. La causa? Un allegato che, a dispetto del nome, non venne per nulla allegato all’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Ergo: nullo l’avviso e di conseguenza pure il decreto di citazione a giudizio, per quanto attiene a uno dei reati contestati. Si era trattato della seconda battuta d’arresto per vizi procedurali. Già, perché il processo avrebbe dovuto avere inizio già il 18 dicembre dell’anno scorso e forse oggi sarebbe già arrivato a sentenza. Ma la richiesta di giudizio immediato formulata allora dai pm era stata ritenuta nulla dal gip, perché i reati per cui si procede prevedono la citazione diretta a giudizio. se siano dovute alla comunicazione ingannevole di Morandi e non all’andamento delle Borse. Infine, scusi, ma un investitore che mira al risarcimento mica va a dire che certe operazioni che hanno portato a perdite le ha autorizzate lui. Chiediamoci perché qualcuno ha transato con la Intesa a cifre basse». Nel mirino delle parti offese c’è più la banca che Morandi. «Noi non ci siamo costituiti parte civile al processo penale –spiega l’avvocato Giuseppe Buonanno, che assiste due famiglie di investitori in una causa civile – perché i beni di Morandi sono ormai tutti pignorati e perché è la Intesa San Paolo Private Banking che ha formalmente prospettato quelle cifre fasulle. I miei clienti nella causa civile esigono la restituzione della differenza tra la cifra prospettata, anche se era per così dire drogata per allettare o rassicurare la clientela, e il reale valore del portafoglio. Perché è in base alla cifra che era stata loro mostrata ingannevolmente che hanno modulato il tenore di vita e compiuto scelte». S. S.