Morandi e i sequestri

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Morandi e i sequestri
Provincia 35
L’ECO DI BERGAMO
MARTEDÌ 3 DICEMBRE 2013
Caso Morandi, la banca
gli fa congelare i beni
E si apre il giallo dei box
Valbondione: sequestro conservativo notificato
per un valore di un milione e mezzo di euro
Al vaglio i garage di Lizzola. Nuovi interrogatori
Valbondione
Gli immobili di cui risulta proprietario, ma anche auto e conti
corrente. E pure l’indennità di
primo cittadino a cui, però, ha
rinunciato. Sequestro conservativo: è quello notificato sabato
mattina dall’ufficiale giudiziario
Rosa Brignoli a Benvenuto Morandi, il sindaco di Valbondione
ed ex direttore di banca indagato
per appropriazione indebita aggravata.
Il sequestro è stato richiesto al
tribunale civile di Bergamo dai
legali di Banca Intesa Sanpaolo
che il 1° luglio scorso ha sospeso,
poi denunciato e infine licenziato
Morandi, dopo avere scoperto un
«buco» da trenta milioni di euro
sui conti di alcuni suoi clienti al
Private di Fiorano al Serio. Una
mossa fatta per «congelare» il
patrimonio dell’ex direttore – fino a un limite di un milione e
mezzo di euro – in vista di
un’eventuale condanna e in modo
da potersi rivalere su questo.
L’atto è stato notificato anche
alla filiale di Banca Intesa di Fiorano, dove Morandi avrebbe un
conto aperto. E pure al Comune
dell’alta valle retto da Morandi fin
dal 2006, dando per scontato che
nel cumulo andasse annoverata
anche l’indennità di carica. Compenso al quale invece Morandi ha
da tempo rinunciato.
Con l’ufficiale giudiziario, in
municipio anche i carabinieri di
Clusone, cui non è passata inosservata una lettera giunta in Co-
Il tribunale civile
blocca case, auto
e conti corrente
del sindaco indagato
L’imprenditore
Lizzardi: mai
firmato per
comprare quel box
mune giovedì. Si tratta delle replica di Massimo Lizzardi di Gromo per conto dell’immobiliare
Roccolo Srl alla nota ricevuta nei
giorni scorsi dall’ente di via Beltrame in merito ai box di Lizzola.
Si tratta dei 18 posti auto al coperto realizzati dal Comune, nove dei
Malore in auto
Si schianta contro
un camion e muore
Lo schianto a Ossimo, nel Bresciano
Si è schiantato contro un
camion condotto da un 57enne di
Gaverina, probabilmente per un malore, ed è morto appena arrivato in
ospedale.
A perdere la vita Pietro Antonio Bassi, 69 anni di Ossimo
(Brescia) che alla guida della
sua Renault 19 ieri mattina
stava percorrendo la provinciale che da Malegno sale a
Borno. Secondo una prima ricostruzione dell’incidente
l’uomo, verso le 9, stava viaggiando in discesa quando, poco
fuori l’abitato di Ossimo Infe-
riore, all’altezza di una curva,
ha perso il controllo dell’auto
e dopo aver urtato contro il
guard rail laterale è finito contro le ruote posteriori del camion guidato dal bergamasco,
che saliva nella direzione opposta.
Le sue condizioni sono apparse subito gravissime, i sanitari giunti sul posto con un’ambulanza hanno tentato di rianimarlo per diversi minuti prima
del trasferimento al vicino
ospedale di Esine, dove il cuore
di Pietro Antonio Bassi ha
quali non ancora pagati dalla
Mountain Security di proprietà
di Sabrina Semperboni ,assessore
al Bilancio. E per i quali presto
dovrebbe scattare la messa in
mora, «ora come ora un atto obbligato» commenta il segretario
comunale Francesco Bergamelli.
Ora, Sviluppo turistico Lizzola
– che per il 58% è di Mountain
Security e il restante 41% del Comune – in risposta a un invito
formale del segretario e del revisore di conti del Comune Luigi
Tomasoni, tra le misure in campo
per salvaguardare il proprio patrimonio ha annoverato anche la
(prossima) vendita di questi nove
box. Preannunciando che i preliminari di vendita con nove privati
erano a buon punto. Ma una buona parte di questi avrebbe risposto di non saperne nulla o comunque, come Lizzardi, di non aver
firmato alcunché.
«Chiesto me l’hanno chiesto,
se compro – spiega Massimo Lizzardi, figlio di Vittorio la cui impresa ha realizzato (senza essere
stata pagata) il primo lotto della
centrale a biomasse ai Dossi, per
conto di Stl –, ma visto che avrei
dovuto pagare una caparra sul
box, ho risposto che non avevo
smesso di battere poco dopo il
suo arrivo. Illeso, invece, il
conducente del camion, che
viaggiava in direzione di Borno
dove doveva recuperare alcuni
alberi di Natale da addobbare
in paese. È stato lui per primo
a capire che l’incidente era forse la conseguenza di un malore:
«Ho visto l’uomo accasciarsi
dentro l’abitacolo, verso il sedile del passeggero – ha raccontato –. La macchina viaggiava ormai senza controllo e
per fortuna è finita addosso al
mio camion».
Dietro al mezzo pesante, infatti, alcune auto che solo per
miracolo sono riuscite a schivare la Renault. Lo schianto ha
completamente interrotto il
traffico lungo la provinciale da
e per Borno: sul posto una pattuglia della polizia stradale di
Darfo che ha effettuato i rilievi.
A supporto i vigili dell’Unione
dei comuni degli antichi borghi
e i carabinieri di Borno.
La salma di Pietro Antonio
Bassi, tranviere in pensione, è
stata ricomposta nella camera
mortuaria dell’ospedale di Esine a disposizione dell’autorità
giudiziaria.
L’uomo, che dopo anni di
lavoro a Milano era tornato nel
suo paese d’origine per godersi
la pensione, lascia nel dolore
i figli Clara e Valerio e la moglie
Roberta Cianci. Una volta rilasciato il nulla osta la salma farà
rientro a Ossimo Inferiore, dove il 69enne abitava con la moglie e solo allora sarà fissata la
data dei funerali. 1
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Benvenuto Morandi, sindaco di Valbondione, durante uno degli ultimi Consigli comunali
firmato alcun preliminare». Fatto sta che la sua lettera sarebbe
stata intercettata e non protocollata, se non sabato, sotto gli occhi
dei carabinieri. Un particolare sul
quale i militari stanno raccogliendo elementi, per dare la possibilità al pubblico ministero Maria Cristina Rota di fare le sue
valutazioni.
Proprio da questo fronte dovrebbero ripartire a giorni gli interrogatori in procura. Il pm sembra intenzionata a fare ulteriore
chiarezza sull’intreccio tra il Comune, Mountain e Stl. Ossia sulle
due società dove si sarebbero riversati oltre dieci milioni di euro.
Partiti da dove è partito lo scandalo, Fiorano. Dai conti dei clienti
(i più danarosi) di Morandi. 1
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Clusone
Una serata
di alpinismo
con Urubko
Riflettoripuntatisullamontagna,giovedì a Clusone , dove la sezione Cai
«Rino Olmo» ha organizzato un incontro con il grande alpinista Denis
Urubko. La serata, intitolata «Eccesso
di montagna», si terrà presso il Cinema Garden, dalle 21. Alpinista russo
naturalizzato kazaco, Denis Urubko
nel 2009 è diventato il quindicesimo
uomo ad aver salito tutti i 14 ottomila
eilnonoadaverliscalatisenzaossige-
Ladri in fuga coi maialini
«Era un regalo». In cella
«Si trattava di un regalo da
portare in un campo nomadi a Milano: ce
lo hanno chiesto come cortesia».
Una spiegazione lineare, almeno
per loro, quella che M. I. B., 31 anni,
e F. B., 33, entrambi senza fissa
dimora e ora assistiti dall’avvocato
Michelle Vavassori, hanno fornito
al giudice per le indagini preliminari Patrizia Ingrascì che li ha interrogati in carcere per la convalida dell’arresto: non ha però convinto il magistrato, dato che comunque sia l’automobile (un’Alfa
Uno dei tre maialini è morto
Sarnico, furti nelle case
«Rubati anche maglioni»
Sarnico
Tornano i topi d’appartamento nel Basso
Sebino e dopo i ripetuti colpi da record
nella vicina Villongo, è stato un lunedì
«nero» sul fronte della sicurezza nella
cittadina lacustre.
Sei le «visite» in diverse zone del
paese e appartamenti presi d’assalto con modus operandi ormai
collaudati dagli «Arsenio Lupin»
della criminalità. Furti portati a
termine fra le 17,30 e le 19, sfruttando l’assenza dei proprietari an-
cora al lavoro e il buio della sera.
Fra le più colpite le zone collinari
eviaSuardo.«Sonoentratiforzando la porta d’ ingresso sul retro _
racconta la proprietaria di una villetta sulla provinciale di via Suardo _, ero al lavoro e quindi hanno
agito indisturbati. Hanno messo
sottosopra tutte le stanze alla ricerca di denaro e beni preziosi. Si
sono dovuti accontentare di bigiotteria. Se ne sono andati portandosi appresso anche alcuni
maglioni di mio figlio. Infine han-
no. È molto legato a Bergamo grazie
alla grande amicizia che lo lega a Simone Moro. Con lui ha realizzato la
prima salita invernale di due ottomila, il Makalu e il Gasherbrum II. Lo scalatore ha anche aperto tre nuove vie
su tre diversi ottomila. Sempre con
Simone Moro ha effettuato la salita ai
5 settemila della Russia e ha scalato
diverse cime delle Alpi. Nel 2009 ha
apertounanuovaviasullaparetesudest del Cho Oyu con Boris Dedeshko,
ascensione che gli è valsa il premio
«Piolet d’Or», trofeo poi donato alla
sezione di Bergamo del Cai.
Urubko è istruttore di alpinismo presso il gruppo sportivo dell’esercito kazako, scrive libri e tiene conferenze
sulle sue spedizioni. E.V.
Romeo 156), sia i tre maialini che
il computer portatile a bordo della
vettura erano stati rubati poche
ore prima dell’arresto. Il giudice
ha convalidato gli arresti (per le
accuse di ricettazione e resistenza
a pubblico ufficiale, per essere fuggiti all’alt, cercando di entrare prima in A4, poi a Capriate, quindi a
Trezzo e ancora a Busnago) e confermato il carcere. «Siamo stati a
Brescia in treno, e prima di tornare ci hanno chiesto questo favore,
dandoci anche l’auto», hanno detto. L’auto però era stata rubata a
Grumello giovedì notte, il pc da
una ditta sempre a Grumello, e
pure i porcellini risulterebbero
sottratti a un allevamento (uno è
poi morto nell’incidente che ha
posto fine alla fuga dei ladri). 1
no rovistato nel garage, cercando
fra gli armadi. Abbiamo chiesto
l’intervento dei carabinieri».
Torna quindi l’allarme anche a
Sarnico per i furti nelle abitazioni.
Un fenomeno che si era ridimensionato dopo annate critiche, soprattutto nelle zone collinari, che
avevano spinto una ventina di famiglie di via Arcangeli a posizionare tre telecamere sulla strada
comunale, collegate all’ufficio di
polizia locale, in accordo con l’Amministrazione comunale. Nel frattempoproseguel’impegnodeimilitari della stazione lacustre, in
prima linea con continui presidi
serali e notturni del territorio, nel
tentativo di sedare con la prevenzione il pericolo ladri. 1
Luca Cuni