2010 - La Repubblica
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la Repubblica la Repubblica MARTEDÌ 2 MARZO 2010 MARTEDÌ 2 MARZO 2010 @ ■ 18 Berline Ginevra 2010 La sportiva Cina Supercar Made in Usa CHEVROLET BENTLEY MULSANNE LIMOUSINE SERIE 5 MERCEDES SECONDO VATH UNA NUOVA GAMMA PER LA CADILLAC LA NUOVA S60 Chevrolet ha in cantiere una berlina 4 porte ma dal design tipicamente da coupé Per realizzare la nuova Bentley Mulsanne che sostituirà l’Arnage servono 125 ore di manodopera solo per la scocca. E poi 588 controlli che ne valutano la qualità La voglia di limousine dei cinesi non conosce limiti, così la Bmw, in esclusiva per questo mercato, ha realizzato una Serie 5 Lwb: arriva a 5,4 metri di lunghezza Non si esaurisce la voglia si superberline: la Vath elabora la Mercedes Classe E AMG fino a portarla ad una potenza di 605 Cv per una velocità massima di 340 km/h Dopo le mostruose versioni sportive da oltre 500 cavalli e la gigantesca coupé CTS la Cadillac torna con i piedi per terra e propone una nuova gamma di berline compatte, battezzate ATS. Saranno lanciate anche in Europa a partire dal prossimo 2012 Ha un look più dinamico rispetto al modello attuale. Viene prodotta in Belgio, e arriverà in commercio in estate MARCO SCAFATI a cara vecchia berlina, quante ne ha passate. Prima ci si sono messe le monovolume coi loro spazi sconfinati, poi è stata la volta dei Suv, autoritari e imponenti, e adesso tocca all’ultima moda, quella dei crossover, tentare di offuscare una tradizione che tentenna, barcolla, ma alla fine è sempre lì. Perché in fondo rappresenta la quintessenza della mobilità, anche e soprattutto nel nostro Paese, dove una discreta fetta di immatricolazioni rimane pur sempre loro appannaggio. Si potrebbe discutere, semmai, sul fatto che la formula compatta venga sempre più spesso preferita a quella a tre volumi. Eccetto, naturalmente, nel caso del lusso. E qui, il binomio berlina-Germania la fa sempre da padrone: non è un caso che i grandi classici del genere continuino a venire dal triangolo delle meraviglie Ingolstadt-Monaco-Stoccarda. C’è la nuova A8, ammiraglia Audi dai contenuti tecnici futuristici e dallo stile classico, a cui per l’occasione è stato conferito anche un tocco di sportività. E poi la prossima generazione della Bmw Serie 5 (da marzo in Italia), l’auto prodotta in cinque milioni e mezzo di esemplari dal 1972 ad oggi, che tenterà di riprendersi lo scettro di berlina di lusso più venduta al mondo detenuto dal 2005 al 2008, e ceduto lo scorso anno ad un’altra icona, la Mercedes Classe E. Non mancano tuttavia le alternative, dal premium allo sportivo, dallo sfizioso alla macchina per tutti i giorni. A cominciare da un’altra “nordica” come la Volvo, che con la S60 prova ad allontanarsi da quel look rassicurante na Bmw esattamente come deve essere». Ovvero la nuova Serie 5 secondo il presidente del gruppo, Norberth Reithofer. La sesta «U generazione del modello, prodotto dal 1972 in oltre 5 milioni e mezzo di esemplari e che dal 2005 al 2008 è stato il più venduto al mondo nel segmento delle berline di lusso, ha l’ambizioso obiettivo di superare la generazione precedente. Lo stile della nuova Serie 5 è decisamente post-Bangle, chiude cioè la stagione rivoluzionaria che ha portato il designer californiano a cambiare completamente lo stile del marchio e a dotarlo di un fortissimo carattere, cambiamento accompagnato da un bal- Tecnologia e design la supercar sempre online MASSIMO TIBERI isurarsi ai vertici dell’eccellenza automobilistica è una consuetudine per Audi e per il suo modello al top di gamma, quella A8 giunta alla terza generazione e, fin dall’inizio della sua vita produttiva nel 1994, arma pesante della marca tedesca per far fronte alle tradizionali dirette antagoniste, Bmw Serie 7 e Mercedes Classe S, ma anche a rivali comunque blasonate, dalla britannica (diventata un po’ indiana) Jaguar XJ alla temibile (richiami a parte) nipponica Lexus LS. Per la sfida, che dovrebbe vederla protagonista nella categoria non soltanto in patria ma soprattutto in nuovi promettenti mercati (Cina e Russia al primo posto), l’ultima A8 non si risparmia né sul piano puramente estetico né in tema di allestimenti e, naturalmente, di contenuti tecnici altamente sofisticati. Look dal forte impatto, dunque, quasi arrogante con il frontale “single frame” nella sua variante più esagerata, e abitacolo salottiero ma non troppo, considerando che l’ammiraglia dei Quattro Anelli non vuole rinunciare ad una intonazione più di tono sportivo che da limousine. Nessun limite, d’altra parte, neppure quan- M © RIPRODUZIONE RISERVATA zo in avanti nelle vendite ma anche da più di un mugugno da parte della classica clientela Bmw. Il nuovo responsabile dello stile Adrian Van Hooydonk sottolinea come, nonostante la Serie 5 condivida con l’ammiraglia serie 7 molti componenti essenziali ed In arrivo Aspettando sua maestà M5 una quattro porte da 600 Cv TUTTO pronto per il lancio della M5, ormai bandiera tecnologica per la casa tedesca, che dovrebbe debuttare a fine anno. La nuova supercar Bmw abbandona il suo 10 cilindri a V per passare a un più compatto 8 cilindri a V biturbo in grado di erogare poco meno di 600 cavalli. Dalla gamma sparirà anche la versione station wagon anche perché la coda è stata completamente ridisegnata per fare posto a un gigantesco estrattore aerodinamico: nella versione non autolimitata la M5 è infatti in grado di superare i 300 km/h di velocità massima. Volvo Audi A8 ma forse un po’ troppo conservativo e imbocca una via stilistica fatta di linee più tese e dinamiche. Nessun compromesso invece sulla sicurezza, da sempre cavallo di battaglia della casa di Goteborg: la nuova S60 può, tra le altre cose, contare anche su un dispositivo che rileva la presenza di pedoni davanti alla vettura e avvisa prontamente il conducente. Punta invece più sulle performance la proposta del brand di lusso della Nissan, Infiniti. La berlina M37 avrà infatti un motore 3.7 benzina o 3.0 a gasolio, e sarà in commercio da settembre prossimo. Ci sono poi le novità più a misura di portafoglio, seppur ad un livello molto prossimo di tecnologia. Le francesi Peugeot e Citroen presentano la 408 e la compatta DS4, mentre la Mazda fa qualche ritocco alla 6 e ne rinnova le motorizzazioni. Anche Ford, sulla Mondeo, propone la nuova linea di motori EcoBoost a iniezione diretta di benzina, in attesa del restyling in agenda per il mese di luglio. Tra le altre, c’è anche spazio per una novità, per così dire, esotica: è quella della Suzuki, che presenta la versione europea della Kizashi, berlina dalle linee eleganti con trazione integrale, motore 2.4 benzina da 178 cavalli e cambio CVT. Bmw Serie 5 La “piccola” ammiraglia per battere la concorrenza FABIO ORECCHINI ■ 19 La qualità Tedeschi veri padroni ma francesi in rimonta L PER SAPERNE DI PIÙ www.audi.it www.bmw.it abbia un passo maggiore di otto centimetri rispetto alla versione precedente, il risultato sia una tre volumi affusolata ed elegante, che richiama alla mente addirittura alle Bmw degli anni Sessanta. La tecnica è sopraffina, grazie al cambio automatico ad otto marce utilizzabile in modalità manuale, che in caso di accelerazione decisa scala automaticamente anche quattro rapporti, ed alle sospensioni Adaptive Drive con la possibilità di scegliere la modalità di funzionamento tra normale, confort o sport. Il motore a benzina 3.000 della 535i con sovralimentazione a due stadi Twinscroll, iniezione diretta e valvole con comando Valvetronic, il diesel common rail della 530d e il sistema Integral Active Steering di sterzatura attiva delle quattro ruote completano un’offerta che porta notevolmente su il prezzo ma permette di mettere su strada una delle auto più complete del mercato. Il “buco” più evidente nel listino dal punto di vista tecnologico è la mancanza della versione ibrida. La tecnologia della Serie 5 ibrida-elettrica debutta in forma di prototipo al Salone di Ginevra con la ActiveHybrid che però non sarà sul mercato prima del prossimo anno. Il sistema ibrido è ricavato direttamente dalla Serie 7 con in più una maggiore capacità di accumulo delle batterie ed una maggiore potenza del motore elettrico, che interviene in modo più frequente e duraturo nelle fasi di accelerazione. La crescita della componente elettrica è la diretta conseguenza dei nuovi sviluppi nel campo della trazione ibrida, cui la Bmw sta lavorando con Bosch. © RIPRODUZIONE RISERVATA to a comfort e, se il vano bagagli non è gigantesco per un’auto che supera i 5 metri di lunghezza, i sedili anteriori con 22 posizioni e massaggiatore incorporato, le luci diffuse per l’abitacolo, un pauroso impianto stereo Bang & Olufsen da 1.400 Watt. Ma quando si esamina l’auto sotto la pelle, o meglio quando la si guida, l’elenco delle prerogative si arricchisce di elementi ben più sostanziali. Anzitutto la costruzione interamente in alluminio e la trazione integrale sono una base che distingue l’Audi dalla concorrenza, e su strada influiscono su una dinamica allo stato dell’arte le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico e i fari a led, come il sistema di visione notturna o il nuovo cambio automatico a 8 rapporti che rende quasi impercettibili i cambi di marcia. Un bel corollario per i motori: adesso due V8 benzina e diesel 4.200 da 372 e 350 Cv, cui si aggiungerà, in autunno, un V6 a gasolio tre litri con tanto di “stop & start” e, successivamente, un immancabile ultrasportivo per onorare la sigla S8. Sul mercato italiano da metà marzo, la A8 non costerà meno di 92.900 euro e, attingendo alle immancabili personalizzazioni, si sale rapidamente anche di 10-20 mila euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA Le francesi Citazioni storiche e spazio la tradizione che si ripete DANIELE P. M. PELLEGRINI arlare di berline sembra un po’ fuori moda, eppure la categoria resiste anche se si è dovuta dare una mossa per stare al passo di un mercato dove tutto cambia e dove la normalità, una volta tanto rassicurante, è diventata sinonimo di banalità e di arretratezza. Spazio allora alla novità o addirittura a qualche trasgressione, tanto per giustificare la scelta di un modello che non ha l’ambizione di assomigliare a qualcos’altro ma si accontenta di proporre un’architettura tradizionale, semplicemente da automobile. La normalità ha da tempo spostato il suo centro di interesse dai sofisticati mercati europei a quelli asiatici dove il fascino della berlina classica gode ancora di apprezzamento oltre che di buona stampa e soprattutto offre ancora spazi di mercato oramai dimenticati dalle nostre parti. In omaggio a questo stato di cose la Peugeot, che proprio con le berline ha costruito i suoi successi e la sua immagine, mette in mostra due modelli che a modo loro rappresentano due facce del presente e del futuro prossimo della categoria: il pro- P Citroen La Citroen DS High Rider (sopra), futura DS4, il modello che nei piani della casa francese dovrebbe andare a sostituire l’attuale C4, sia nella versione berlina che coupé. L’altra proposta francese è il prototipo “5 by Peugeot” (a sinistra), che prefigura le linee della futura berlina alto di gamma 508 totipo “5 by Peugeot” e la 408 di produzione. La prima è un esempio di come un costruttore esperto del settore pensi di sviluppare il tema in linea con l’evoluzione del mercato e delle tecnologie, mescolando contenuti tradizionali con soluzioni tecniche progredite e un pizzico di coraggio nel design. Il nome fa riferimento alle 504 e 505 del passato e di fatto anticipa quello definitivo che dovrebbe essere 508 e quindi identifica una tradizione di berline alto di gamma rigorosamente a quattro porte; in questo caso l’attualizzazione del concetto sta, oltre che nel look, nella scelta di una motorizzazione ibrida, con mo- tore diesel e motore elettrico collegato alle ruote anteriori che è già stata annunciata per la 3008. Accanto a questo modello in gestazione la Peugeot fa invece esordire una concretissima e molto più tradizionale 408 che nella sua classicità sarà l’arma più importante della marca francese sul mercato cinese affiancando la analoga CTriomphe del marchio Citroen. La Dong-Feng Peugeot 408 è una quattro porte lunga quasi 4 metri e 70 e deriva meccanicamente dalla serie 307/308 di cui mantiene le motorizzazioni a benzina; naturalmente equipaggiata con un cambio automatico, sarà prodotta in joint venture negli stabilimenti cinesi al ritmo di 100.000 esemplari all’anno. Spetta quindi a Citroen tener fede alla sua indole innovativa con una berlina un po’ fuori ordinanza come la DS4, seconda puntata del progetto DS con il quale il marchio cerca nuovi spazi accanto a quelli dei modelli tradizionali e accarezza la categoria premium. Presentata in questa occasione in forma di concept, la DS4, come la recente DS3, è destinata a rappresentare la faccia elegante e sfiziosa del marchio nel cosiddetto segmento C; come dire che la DS3 sta alla Mini come la DS4 sta all’Audi A3 o alla Bmw Serie1. Il nuovo modello è sviluppato sulla base della C4 rispetto alla quale ha uno stile più ricercato e un equipaggiamento più ricco; anche i motori, quando sarà presentata ufficialmente più avanti nell’anno, saranno quelli al vertice della gamma di compatte già in produzione. © RIPRODUZIONE RISERVATA