pallavolo - Coni Puglia
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pallavolo - Coni Puglia
PALLAVOLO Un po’ di storia… Un po’ di storia La pallavolo è stata inventata nel 1895 in America da William Morgan, insegnante di Educazione Fisica. Il gioco fu inventato per tenere in allenamento i giocatori di baseball e rugby. Morgan si ispirò al gioco del tennis, prendendo la rete e portandola a due metri dal pavimento e dando a due gruppi di atleti, posti uno al di qua e uno al di là della rete stessa, la possibilità di colpire la palla solo con le mani anziché con la racchetta. Una caratteristica peculiare è quella di non prevedere il contatto fisico tra i partecipanti, per cui la destrezza, la prontezza dei riflessi, la capacità di concentrazione e l’agilità prendono il posto della qualità fino ad allora primaria nelle attività sportive: la forza! Questo sport quindi non era più destinato ad atleti massicci e pesanti, bensì a quelli agili, con una buona elevazione, capaci di destreggiarsi nel gioco acrobatico. Inizialmente questo sport non riscosse molto successo! A fine ‘800 la “volleyball” (questo il nome che venne dato a questo sport da Alfred Halstead) si fa conoscere in tutta l’America. Dapprima nelle città del Massachusetts e del New England, poi in Canada, Cuba, Brasile, Uruguay, Messico, Argentina e altri paesi dell' America latina dove il nuovo gioco trovò terreno fertilissimo. Fu un vero e proprio boom di questo sport e ovunque si formarono squadre, allestiti campi da gioco e organizzati piccoli campionati cittadini. La diffusione del gioco in Oriente cominciò nel 1898 per opera di Elwood Brown, direttore specializzato in educazione fisica dell’università di Manila, nelle Filippine. Brown capì subito che le caratteristiche fisiche degli asiatici si adattavano molto bene alle qualità richieste da questo sport e fece di tutto per sostituire le abituali sfide di football americano tra gli indigeni e i soldati americani nelle Filippine con gare di pallavolo. In queste gare finalmente gli asiatici ottennero la rivincita sui robusti soldati americani. La pallavolo divenne rapidamente popolare in tutta l'Asia: per primi cominciarono a giocare con entusiasmo i cinesi, poi i coreani e quindi i giapponesi, per i quali la pallavolo è tuttora lo sport nazionale. Un’azione di gioco delle ragazze della nazionale italiana di pallavolo, vice campionesse d’Europa nel 2005. In Italia la pallavolo fu diffusa durante la prima guerra mondiale dai soldati francesi e americani, e giocata principalmente nelle spiagge e nei cortili. I primi campionati si svolsero nel 1943, mentre la FIPAV (Federazione Italiana Palla A Volo) si costituì nel 1946. Successivamente si è sviluppata una forte attività a livello scolastico, a livello di società sportive e di rappresentative nazionali fino a raggiungere i massimi traguardi sportivi con titoli di campioni europei e mondiali. In questi ultimi tempi è in forte espansione anche in Italia il beach volley (in foto), sport praticato sulle spiagge o comunque su campi con fondo di sabbia. Il campione di ieri Andrea Lucchetta, ha vinto tutto con la nazionale allenata da Julio Velasco negli anni ’90. Caratteristiche del gioco La pallavolo si presenta come una disciplina completa e spettacolare. E' uno tra gli sport più apprezzati ed è praticato nelle scuole, sulle spiagge, negli spazi liberi, rivelandosi come piacevole attività di movimento e svago. La diffusione di questo gioco di squadra è dovuta anche dal fatto di richiedere una minima disponibilità organizzativa: una palla, una corda o una rete, un po' di spazio e pochi appassionati che abbiano voglia di divertirsi. La pallavolo rientra, nella classificazione comunemente utilizzata, nella categoria dei giochi di squadra. La pratica degli sport collettivi ha una grande capacità formativa perché essi sommano gli aspetti positivi dell'esercizio fisico agli effetti educativi del gioco. In un contesto di motivazione e forte carica emozionale, si sviluppano, infatti, concetti quali la solidarietà, l'impegno, il sacrificio, la volontà, tali da rafforzare, pur nell'ambito di un'attività ludica, il carattere e la personalità. Il campo da pallavolo La pallavolo si gioca su un campo rettangolare che misura 18 metri di lunghezza per 9 metri di larghezza. Una linea centrale divide questo rettangolo in due metà campo quadrate di 9 metri per lato; sopra la linea centrale è tesa una rete. Ad una distanza di 3 metri dalla rete vi è una linea che divide la zona d'attacco dalla zona più arretrata denominata appunto "seconda linea". L'altezza della rete è stabilita in 2,43 metri per le squadre maschili e 2,24 metri per le squadre femminili. Il pallone è in pelle e ha circonferenza di 65-67 centimetri e peso intorno ai 260/280 grammi. La squadra La nazionale italiana: medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene 2004 Ogni squadra è composta da 6 giocatori e da un massimo di 6 riserve; complessivamente possono quindi essere impiegati 12 giocatori. Ogni giocatore deve indossare pantaloncini e maglietta (o un body) con i colori della squadra di appartenenza, e portare un numero di identificazione sia sul retro che davanti alla maglietta. Il capitano è responsabile del comportamento della squadra, è l’unico autorizzato a parlare con l’arbitro e può chiedere i cambi dei giocatori in campo e i tempi di sospensione, che sono 2 per ogni set. Il pugliese Luigi Mastrangelo, capitano della nazionale italiana di pallavolo. La partita La partita è divisa in set. Un set viene vinto dalla prima squadra che arriva a 25 punti, con almeno due punti di margine dall'altra. Nel caso il margine sia di un solo punto (cioè 25-24) si va avanti ad oltranza finché il margine di una delle due non arriva a due punti. La partita è decisa al meglio dei 5 set, ossia vince la prima squadra che conquista tre set. Nel caso si arrivi ad un punteggio di set 2-2, il quinto set viene chiamato tie-break e viene giocato ai 15 punti, rimanendo il vincolo dei due punti di scarto. Il gioco Due sono gli obiettivi che caratterizzano questo sport. Il primo, a carattere offensivo, è quello che impone di far cadere la palla nel campo avversario; il secondo è, invece, a carattere difensivo, ed è quello di non far cadere la palla nel proprio campo di gioco. Quindi, a seconda delle caratteristiche tecniche, fisiche e psicologiche dei giocatori, una squadra imposterà il proprio gioco più sull'attacco o più sulla difesa. …e per giocare in estate? Il beach volley Cappellino in testa, occhiali avvolgenti, canottiera (o pelle abbondantemente protetta con crema solare) e voglia di giocare sotto il sole. In sintesi questo potrebbe essere il Beach Volley, sport tipicamente californiano che ben presto ha conquistato le spiagge di tutto il mondo e che solo inizialmente era considerato una derivazione della pallavolo giocata in palestra. In realtà il beach volley è molto più di un passatempo da spiaggia. Ha guadagnato, infatti, il rango di specialità olimpica ed è organizzato con una propria federazione con campionati nazionali, e tornei internazionali che vedono impegnate formazioni professionistiche. Diverse possono essere le modalità di svolgimento delle partite. Si gioca 2 contro 2, a piedi nudi, in costume o pantaloncini. La palla è leggermente più pesante rispetto a quella della pallavolo per renderla più stabile per il vento. Giocare sulla sabbia facilita le cadute e i tuffi, ma rende i salti e gli spostamenti più impegnativi e faticosi. Il numero ridotto di giocatori, in un campo comunque grande, rende questo sport duro e complesso per i differenti colpi che si giocano durante le partite: dunque c’è bisogno di un allenamento specifico sia tecnico che fisico. Con il caldo inoltre aumenta la sudorazione che va sempre compensata con un'adeguata reidratazione attraverso l'assunzione di liquidi. E al termine delle partite ciò che non deve mai mancare è un bel tuffo rigenerante in mare! Battelli-Perrotta (nazionale italiana di beach volley): 5° posto alle Olimpiadi di Atene 2004 RIFERIMENTI Federazione Italiana di Palla A Volo (FIPAV) - Presidente: Carlo Magri Anno di fondazione: 1946 Sito Internet: www.fipav.it v. Vitorchiano, 107/109 - 00189 Roma - tel. 06.36859506 Questionario 1. A CHI VA IL MERITO DELLA COSTITUZIONE DELLA PALLAVOLO MODERNA? • Michael Jordan • Pietro Mennea • • William Morgan Walt Disney 2. IN QUANTI SI GIOCA A PALLAVOLO? • 6 contro 6 • 11 contro 11 • 5 contro 5 • 7 contro 7 3. CHE MEDAGLIA HA VINTO L’ITALIA DELLA PALLAVOLO ALLE OLIMPIADI DI ATENE 2004? • • • • Non ha vinto nessuna medaglia Ha vinto la medaglia d’oro Ha vinto la medaglia d’argento Ha vinto la medaglia di bronzo 4. NEL CASO LE DUE SQUADRE ARRIVINO SUL 2-2 DEI SET, COME SI CHIAMA IL SET CHE ASSEGNA LA VITTORIA? • Time-out • Stop and go • Coffee-break • Tie-break 5. CHE COS’E’ IL “BEACH VOLLEY”? • Uno sport simile alla pallavolo che si gioca colpendo la palla con i piedi • La pallavolo che si gioca senza la rete che divide il campo • La pallavolo che si gioca in estate sulla spiaggia • La pallavolo che si gioca in piscina SCHEDA A CURA DI GIOVANNI SERIO