guida 2008 ok

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guida 2008 ok
GIAN LUCA SGHEDONI
Vincitore Nazionale
L’Imprenditore Dell’Anno
®
Edizione 2008
Luigi Rovati
Ernesto Gismondi
Giovanni Burani
Domenico Menniti
Lauro Buoro
Global
Innovation
Finance
Communication
Quality of Life
IL MANIFESTO DE L’IMPRENDITORE DELL’ANNO
L’Imprenditore dell’Anno:
è il blasone della imprenditoria moderna: un Premio che,
per il prestigio dei soggetti coinvolti e per la serietà delle
candidature, è un vero e proprio titolo onorifico, attribuibile solo alle migliori espressioni dell’economia nazionale;
è un riconoscimento all’importanza dell’impresa italiana nell’economia globale: il Premio si svolge in oltre 50 paesi del mondo, con la finalità di individuare in ogni nazione le realtà in
grado di recitare un ruolo di rilievo nel contesto internazionale, rappresentato dal World Entrepreneur of the Year Award®;
le selezioni, testimonia la solidità, la trasparenza e le prospettive economiche dell’azienda agli occhi di ogni interlocutore dell’impresa;
è un’importante occasione di comunicazione: l’accuratezza delle selezioni e il prestigio dei partecipanti costituiscono una garanzia per i media nel nebuloso proliferare di
concorsi e riconoscimenti;
è un punto di vista privilegiato: una manifestazione che
si trasforma in strumento per monitorare l’evoluzione
della nostra imprenditoria e per scoprirne le realtà emergenti;
è occasione di visibilità all’imprenditore e alla sua azienda: l’adesione al Premio può rappresentare un trampolino
di lancio per la comunicazione delle imprese, anche di
quelle meno use ad attività di relazioni esterne;
è un traguardo, ma soprattutto un punto di partenza: rappresenta un volano per le attività dell’impresa e per i suoi
ulteriori successi.
è un riconoscimento alle peculiarità vincenti dell’impren-
ditoria italiana: le imprese del nostro Paese sono state in grado di sconfiggere anacronistici stereotipi sulla nostra economia nazionale sono oggi in molti casi un esempio da esportare;
esprime eccellenza e qualità: chi ottiene il riconoscimento incrementa la propria autorevolezza e si distingue dalla concorrenza;
accredita nei confronti di istituzioni, banche e risparmia-
tori: il possesso dei requisiti, necessari al superamento del-
www.ey.com/it/eoy
SOMMARIO
LO SPIRITO IMPRENDITORIALE PER VINCERE LE INCERTEZZE DEL MERCATO
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PREMIAZIONE 2008
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UN SUCCESSO LUNGO DODICI ANNI
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STELLE NAZIONALI… E INTERNAZIONALI
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VINCITORE NAZIONALE
GIAN LUCA SGHEDONI
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VINCITORE CATEGORIA GLOBAL
LUIGI ROVATI
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VINCITORE CATEGORIA INNOVATION
ERNESTO GISMONDI
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VINCITORE CATEGORIA FINANCE
GIOVANNI BURANI
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VINCITORE CATEGORIA COMMUNICATION
DOMENICO MENNITI
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VINCITORE CATEGORIA QUALITY OF LIFE
L AURO BUORO
16
FINALISTI CATEGORIA GLOBAL
NICCOLÒ BRANCA E ALBERTO CHIESI
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FINALISTI CATEGORIA INNOVATION
DONATELLA CHIAROTTO E BRUNO VIANELLO
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FINALISTI CATEGORIA FINANCE
MARCO PALMIERI E BRUNO ZAGO
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FINALISTI CATEGORIA COMMUNICATION
MASSIMO CARRARO E GIANLUIGI CIMMINO
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FINALISTI CATEGORIA QUALITY OF LIFE
MARINA SALAMON E PETER THUN
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L’ALBO D’ORO
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Allegato al numero 1-2/2009 de “L’Imprenditore”
Direttore Responsabile: Maurizio Beretta - Editore: SIPI SpA - viale Pasteur 6, 00144 Roma
Aut. Trib. Roma n. 138 del 29/01/1949
Finito di stampare nel mese di gennaio 2009 presso LitoSud srl - Roma
LO SPIRITO IMPRENDITORIALE PER VINCERE
LE INCERTEZZE DEL MERCATO
Pellegrino Libroia
Country Managing
Partner Ernst & Young
I
l Premio L’Imprenditore dell’Anno ha appena compiuto dodici anni; questo prestigioso riconoscimento è ideato e fortemente sostenuto da Ernst & Young per premiare la determinazione, la creatività e l’intraprendenza degli imprenditori.
Proprio loro, infatti, riescono ad incidere sul contesto competitivo
globale attraverso lo sviluppo di nuove idee, nuove tecnologie, nuovi modelli di business, nuovi servizi e prodotti che aumentano il
fermento delle comunità produttive favorendo la crescita e l’evoluzione dell’intero sistema.
Gli imprenditori non sono interessati soltanto a rendere più profittevole il loro business, ma sono anche attivamente impegnati
nella gestione delle risorse umane della loro impresa, attenti all’ambiente e alla società. Rappresentano la linfa vitale dell’economia mondiale in quanto creano lavoro e prosperità aiutando le
comunità a crescere anche in tempi di incertezza, puntando su innovazione, determinazione e perseveranza e utilizzando al contempo le risorse finanziarie in modo strategico e funzionale al business.
Finalmente anche i governi e la gente comune riconoscono negli
imprenditori una forza sociale positiva in grado di intervenire sull’andamento negativo dell’economia e dare un contributo socialmente rilevante. Gli imprenditori incarnano il potenziale di crescita e realizzazione che esiste in tutte le economie e le società, sono loro a fare la differenza.
E’ mia convinzione che dagli avvenimenti recenti si possa trarre
una lezione di cui far tesoro: anche la situazione meno rosea rappresenta un’opportunità per coloro che possiedono la visione, la
creatività e l'approccio innovativo per metterla a frutto. L'attuale
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scenario economico caratterizzato dalla contrazione del credito e
da una crisi globale del sistema bancario ha contribuito a mettere in discussione molte delle certezze basilari relative all'economia mondiale. Ora più che mai abbiamo bisogno di persone capaci di avere una visione globale, sensibili a cogliere le opportunità, impegnate fermamente a guardare avanti.
Queste persone sono gli imprenditori che svolgeranno un ruolo
vitale nel tentativo di ridare nuova fiducia al nostro sistema economico e sociale. In particolare, abbiamo bisogno di imprenditori giovani, individui che sappiano guardare il mondo in maniera
incondizionata, creando nuovi modelli e nuove sfide. In tempi difficili, peraltro, il ruolo di chi intraprende assume inevitabilmente un'importanza sempre maggiore e per questo riteniamo indispensabile darne, anche attraverso il Premio L’Imprenditore dell’Anno, la giusta visibilità all’intera comunità.
Infatti, la positiva e duratura collaborazione tra Ernst & Young e
gli imprenditori, sia a livello italiano sia internazionale, è destinata a crescere ulteriormente con l’ausilio di iniziative e attività
congiunte che favoriscano lo scambio e la collaborazione interdisciplinare mantenendo l’obiettivo comune di accrescere e consolidare una positiva Cultura d’Impresa. Nell’ambito di questa scelta rientra anche l’impegno di Ernst & Young di sponsorizzare a livello mondiale un’altra importante inziativa: la Global Entrepreneurship Week, che ha come obiettivo primario quello di incoraggiare i giovani ad appropriarsi di uno spirito imprenditoriale e
ad abbracciare l'innovazione, la creatività e l'immaginazione. Pensare in grande per trasformare le idee in realtà: è questo che caratterizza i nostri imprenditori.
PREMIAZIONE 2008
Gruppo premiati
Il gruppo dei vincitori e dei finalisti del Premio Ernst & Young L’Imprenditore dell’Anno 2008
Tavola Rotonda
Un momento della Tavola Rotonda, svoltasi nel corso
della serata di premiazione, intitolata “I punti di
forza dell’Italia nel labirinto della globalizzazione”,
a cui hanno partecipato tutti i vincitori e finalisti
del Premio.
Premiazione Global
Da sinistra: Luigi Rovati Presidente Rottapharm riceve
il Premio da Giuseppe Morandini, Presidente Piccola
Industria Confindustria.
Premiazione Innovation
Da sinistra: Augusto Abbarchi Amministratore Delegato
SAP Italia consegna il Premio a Ernesto Gismondi, Presidente
Artemide Group.
Premiazione Finance
Da sinistra: Giovanni Burani, Amministratore Delegato
Mariella Burani Fashion Group riceve il Premio da Lodovico
Rosnati Head of Primary Markets Product Development,
Borsa Italiana.
Premiazione Communication
Da sinistra: Domenico Menniti Amministratore Unico
Harmont & Blaine riceve il Premio da Ferruccio de Bortoli
Direttore Responsabile de Il Sole 24 ORE.
Premiazione Quality of Life
Da sinistra: Lauro Buoro Presidente e Amministratore
Delegato Nice riceve il Premio da Giorgio Mosci
Partner di Ernst & Young e responsabile del Premio
L’Imprenditore dell’Anno.
Premiazione Vincitore Nazionale - Da sinsitra: Pellegrino Libroia Country Managing
Partner Ernst & Young; Gian Luca Sghedoni Amministratore Delegato Kerakoll come
Vincitore Nazionale; Piero Bassetti Presidente della Giuria del Premio L’Imprenditore
dell’Anno.
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UN SUCCESSO
LUNGO DODICI ANNI
Giorgio Mosci
Partner Ernst & Young e responsabile
del Premio L’Imprenditore dell’Anno
N
ata negli Stati Uniti più di venti anni fa, l’iniziativa del
Premio Ernst & Young L’Imprenditore dell’Anno si è affermata da oltre un decennio anche in Italia con l’obiettivo di premiare l’eccellenza; è un riconoscimento a
quegli imprenditori capaci di tradurre la propria cultura aziendale
in elemento positivo di crescita e fattore differenziante per la creazione di valore, anche in contesti di mercato incerti quali quelli attuali, contribuendo allo sviluppo socio-economico del paese. Anche quest’anno si sono candidati imprenditori alla guida di aziende in attività da almeno 3 anni che nell’ultimo esercizio hanno registrato un fatturato superiore a 25 milioni di euro. Le categorie previste dal Regolamento sono: Global, per la più efficace azione imprenditoriale sul mercato globale; Innovation per la più creativa ed
innovativa vision che abbia segnato una svolta determinante nella
storia dell’impresa; Finance, per l’uso innovativo e dinamico della
leva finanziaria a supporto dell’idea imprenditoriale; Communication, per la più significativa azione di comunicazione tesa all’affermazione della propria impresa e del proprio prodotto e infine Quality of Life, per la maggiore sensibilità all’impatto dell’impresa nei
confronti della comunità di riferimento e per la capacità di favorire la crescita della propria impresa con programmi continuativi e
coerenti di sostegno e sviluppo alla cultura, all’arte all’ambiente e
al sociale.
Le candidature sono state esaminate dalla Giuria presieduta da Piero Bassetti, Presidente della Fondazione Bassetti, e composta da alcuni dei premiati delle passate edizioni del Premio e da esponenti
illustri del mondo accademico, economico e della comunicazione.
L’assegnazione degli ambiti riconoscimenti è avvenuta nel corso della cerimonia tenutasi a Milano lo scorso 20 novembre.
Sono stati celebrati i 16 imprenditori e le loro storie di successo; è
stata l’occasione per rendere pubblicamente merito all’imprenditoria italiana di qualità, combattiva e solida soprattutto quando si
trova a navigare nelle acque agitate dell’economia globale, tema que-
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sto di confronto anche nel contesto della tavola rotonda “I punti
di forza dell’Italia nel labirinto della globalizzazione”, moderata da
Gianfranco Fabi Vice Direttore Vicario de Il Sole 24 Ore e svoltasi
proprio in occasione della cerimonia.
Vincitore Nazionale 2008 è stato proclamato Gian Luca Sghedoni,
Amministratore Delegato di Kerakoll, con la seguente motivazione
“per essere riuscito a trasformare Kerakoll da azienda leader in Italia prima, ad azienda italiana forte in Europa poi, fino a diventare
oggi un Gruppo Europeo con un’anima italiana proiettata verso i
mercati mondiali”. L’assegnazione di questo riconoscimento porterà Gian Luca Sghedoni nel 2009 a partecipare, in rappresentanza
dell’Italia, all’edizione internazionale del Premio World Entrepreneur of the Year 2009 che si terrà a Montecarlo. Qui si confronteranno i vincitori nazionali dei 49 paesi in cui Ernst & Young promuove il Premio concorrendo per il riconoscimento di miglior imprenditore a livello mondiale.
Gli imprenditori premiati hanno la possibilità di diventare membri dell’Associazione Imprenditore dell’Anno, promossa da Ernst &
Young per sviluppare attività in campo economico, sociale e culturale. Tra gli scopi dell’Associazione ci sono anche la promozione
di studi e ricerche nelle scienze economiche, sociali, giuridiche e
aziendali, l’organizzazione di tavole rotonde, seminari, congressi e
momenti di incontro e condivisione.
L’ultima indagine realizzata intitolata “Impresa e Innovazione” ha
evidenziato che il 98% degli imprenditori, parliamo di piccole e
medie imprese, ritiene l’innovazione indispensabile per competere
sui mercati nazionali e internazionali. Secondo la maggior parte
degli imprenditori intervistati, inoltre, l’innovazione consente di
differenziarsi dalla concorrenza e favorire l’aumento delle quote di
mercato; mentre i restanti (circa il 45%) la ritiene lo strumento
ideale per ridurre i costi di produzione. Armi da utilizzare in contesti come quello attuale per mantenere ed accrescere quell’eccellenza alla quale è auspicabile che ogni imprenditore aspiri.
STELLE NAZIONALI…
E INTERNAZIONALI
Paolo della Porta, Presidente Saes Getters e Vincitore Nazionale del Premio Ernst Young
nel 2000, ha vinto a Montecarlo la prima edizione del World Entrepreneur of the Year
Award nel 2001.
Nel 2001 la Giuria del Premio ha selezionato Silvano
Pedrollo, Presidente Pedrollo, quale Vincitore Nazionale.
Nel 2002 è stata la volta di Mario Moretti Polegato, Presidente
Geox. Nella foto ritratto a Montecarlo durante la cerimonia
del World Entrepreneur of the Year 2003.
Nel 2003, è stato proclamato Vincitore Nazionale Nerio
Alessandri, Presidente Technogym. Nella foto ritratto a
Montecarlo durante la cerimonia del World Entrepreneur
of the Year 2004.
Andrea Illy, Amministratore Delegato illycaffè, ha invece conquistato il gradino più alto
del podio nel 2004.
Il 2005 ha visto l’affermazione di Zeno Soave, Presidente Socotherm. Nella foto, Soave
ritratto a Montecarlo con Giorgio Mosci, Partner Ernst & Young, durante la cerimonia del
World Entrepreneur of the Year 2006.
Il 2006 ha visto l’affermazione di
Roberto Tunioli, Vice Presidente e
Amministratore Delegato di Datalogic.
Nella foto è ritratto a Montecarlo
durante la cerimonia del World
Entrepreneur of the Year 2007.
Nel 2007 è stato proclamato Vincitore
Nazionale Lorenzo Targetti
Amministratore Delegato Targetti
Sankey. Qui è ritratto a Montecarlo
nel corso della cerimonia del World
Entrepreneur of the Year 2008. Nel
2009, invece, a rappresentare l’Italia
sarà Gian Luca Sghedoni
Amministratore Delegato Kerakoll.
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Gian Luca Sghedoni
Amministratore Delegato, Kerakoll
Sede azienda: Sassuolo (MO)
Macrosettore: Industria
Anno inizio attività: 1968
Imprenditore al vertice dal 2000
Gian Luca Sghedoni entra giovanissimo nell’azienda di famiglia, fondata nel 1968 dal padre per la produzione di adesivi per la posa di
piastrelle, consapevole che il primo ostacolo da superare sarebbe stato quello di dover riconquistare l’azienda, dimostrando al management e ai collaboratori di avere le doti per essere un leader capace
di guidare l’organizzazione, di creare spirito di gruppo e dare valenza sociale e non solo economica alle sue scelte.
Nel 1991 diviene responsabile marketing strategico, nel 2000 assume il ruolo di Amministratore Delegato e nel 2008 anche quello di
VicePresidente del Gruppo.
Promotore dello sviluppo delle tre divisioni Kerakoll, per l’edilizia
moderna e l’architettura contemporanea; Biocalce, per l’edilizia del
benessere e il restauro storico e Kerakoll Design, dedicata all’home
design, Gian Luca ha portato il Gruppo a uno straordinario sviluppo che ha visto crescere il fatturato dagli 11 mln/euro nel 1990 ai
316 mln nel 2007 fino a conquistare la fascia alta del mercato mondiale degli adesivi e dei prodotti chimici per l’edilizia diventando il
partner ideale di importanti progettisti:
- Santiago Calatrava per la Città delle Arti e delle Scienze a Valencia,
- Richard Rogers per il Palazzo dei Diritti dell’Uomo a Strasburgo,
- Renzo Piano per l’Auditorium Parco della Musica a Roma,
- Frank O. Gehry per il Guggenheim Museum a Bilbao,
- Jean Nouvel per la Torre Agbar a Barcellona,
- Herzog e De Meuron per l’Allianz Arena di Monaco.
Oggi Kerakoll impiega 1.100 collaboratori, dispone di 10 stabilimenti
produttivi in Europa, 3 centri di ricerca, una scuola di formazione
- il Kerakoll Campus, il primo centro di formazione a livello mondiale nel settore - e un Centro Studi. E’ presente direttamente in 15
Paesi e realizza il proprio fatturato per una quota del 37% sui mercati esteri che raggiungerà il 50% nel 2011. Con un progressivo ed
efficace processo di internazionalizzazione, il Gruppo mira al rafforzamento della propria leadership, attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti, l’ingresso in nuovi mercati e nuove acquisizioni.
L’innovazione caratterizza la storia di Kerakoll:
- nel 1970 la prima gamma di adesivi specifici per la posa di piastrelle;
- nel 1978 l’invenzione del primo adesivo al mondo a tecnologia monocomponente sas che segna lo sviluppo dell’industria
ceramica;
- negli anni ‘80 il primo adesivo poliuretanico in Europa per la
posa del parquet e il primo legante idraulico per massetti;
- negli anni ’90 due tecnologie esclusive: la Tecnologia Basso
Modulo Elastico per il ripristino del calcestruzzo e la Tecno-
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logia Microtech per il sistema deumidificante nel risanamento dei muri umidi;
- nel settembre 2000 e aprile 2006 gli acquisti di SLC Rinaldi e
Rankover, leader in Europa rispettivamente nel mercato degli
adesivi e vernici da parquet e in quello delle pitture naturali
per l’edilizia, ponendo così le basi del progetto Edilizia del Benessere, la disciplina costruttiva più attuale in bioedilizia e nel
restauro storico;
- nel 2005 nasce Biocalce, che offre una soluzione globale nei
materiali naturali da costruzione e la Scuola Biocalce, impegnata a diffondere la cultura dell’edilizia del benessere;
- nel 2007 il lancio di Kerakoll Design, superfici contemporanee
in resina uniche e innovative.
Innovativo anche nella comunicazione con la decisione, dai primi
anni novanta, di sponsorizzare competizioni sportive come i Campionati Mondiali di Calcio e di accompagnare con il proprio brand
campioni quali Michael Schumacher e Valentino Rossi.
L’innovazione continua a rappresentare una base fondamentale di
sviluppo del Gruppo. Gli investimenti costituiscono il 5,4% del fatturato annuo, di cui il 75% destinati alla green research, in linea con
i principi dello sviluppo sostenibile.
In quest’ottica rientra la realizzazione del nuovo Centro Ricerche del
Gruppo, il Kerakoll Technology Center, il primo edificio del terziario in Italia costruito integralmente con soluzioni ecosostenibili:
6.500 mq dove troveranno posto 100 nuovi ricercatori e sarà anche
sede dell’Osservatorio Italiano dell’Edilizia del Benessere.
La cultura d‘impresa è un altro cardine della mission aziendale. Il
Gruppo svolge un’intensissima attività di formazione, per la quale
investe il 3,2% del fatturato, attraverso il Centro Studi Kerakoll - la
struttura di formazione professionale che nel quinquennio 20032007 ha diplomato circa 150.000 professionisti edili in Europa – e
il Kerakoll Campus, il più importante istituto privato a livello europeo destinato a promuovere e diffondere una nuova e più aggiornata cultura ecosostenibile delle costruzioni che ha visto 3.800 Operatori Bioedili diplomati nel 2007.
Kerakoll è stata recentemente impegnata nella realizzazione della pavimentazione dello Stadio Olimpico di Pechino Bird’s Nest, teatro
principale dei Giochi Olimpici 2008, per il quale sono stati impiegati prodotti rigorosamente anallergici ed ecologici.
L’edilizia del benessere, che arriverà a rappresentare nel 2010 il 15%
del fatturato totale, lo sviluppo di nuove soluzioni per il risparmio
energetico e di innovative superfici ideali nella progettazione ecosostenibile rappresentano la nuova frontiera di sviluppo di Kerakoll.
Gian Luca Sghedoni
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Luigi Rovati
Presidente, Rottapharm
Sede azienda: Monza (MB)
Macrosettore: Industria
Anno inizio attività: 1961
Imprenditore al vertice dal 1961
Luigi Rovati nasce a Casanova Lonati (Pavia) il 22 luglio del 1928;
è sposato e ha due figli.
A Pavia compie per intero gli studi sino alla laurea in Medicina e
Chirurgia, conseguita con lode nel 1953, e alla specializzazione in
Farmacologia.
Dopo la laurea, Luigi Rovati si trasferisce all’estero per accrescere le
proprie conoscenze nell’ambito della ricerca: nel 1955, presso l’Università di Gand (Belgio) affianca il professor Heymans, premio Nobel per la Medicina, l’anno successivo lavora presso il Cancer Research Institute di Heidelberg, Germania, e nel 1957 si trasferisce
in Olanda, per una collaborazione presso l’Istituto di Farmacologia
dell’Università di Utrecht.
Nel 1959, vinto il concorso, Luigi Rovati diviene docente di Farmacologia all’Università di Pavia.
È autore di oltre 300 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali.
Nel 1960, la svolta: Luigi Rovati decide di abbandonare la carriera
accademica per intraprendere una nuova grande sfida imprenditoriale. Grazie all’appoggio di un gruppo facente capo alla Borsa di
Milano, fonda a Monza un piccolo laboratorio di ricerca indipendente, il Rotta Research Laboratorium con un ambizioso obiettivo:
scoprire farmaci originali e innovativi per il trattamento di specifiche patologie.
Da allora, tenendo sempre fede alla sua vocazione – la ricerca – Luigi Rovati trasforma Rotta Research Laboratorium in azienda farmaceutica; nel corso degli anni, Rottapharm è divenuto un gruppo farmaceutico multinazionale, attivo nella ricerca e nello sviluppo di farmaci in aree terapeutiche quali la reumatologia, la ginecologia, la cardiologia, l’urologia, la gastroenterologia.
In quasi 50 anni di attività, il Centro di Ricerca & Sviluppo Rottapharm ha sintetizzato oltre 5.000 composti molecolari su target
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specifici e depositato più di 300 brevetti, determinanti per la messa a punto di farmaci innovativi per il trattamento di specifiche patologie.
Nel corso degli ultimi anni il Gruppo ha esteso la ricerca a nuovi
ambiti, quali il personal care e il nutraceutico. Nel 2000 con l’acquisizione dei brand Saugella e Babygella, il gruppo entra nel settore del personal care venduto in farmacia, dove oggi detiene la leadership nel mercato con prodotti per l’igiene intima.
La vocazione alla globalizzazione è presente nel DNA di Luigi Rovati.
A causa delle difficoltà, esistenti in Italia negli anni ’70, di ottenere tutela per i propri brevetti Luigi Rovati coglie da subito l’importanza di guardare con attenzione ad opportunità di sviluppo oltre
confine.
Da questa intuizione parte un ambizioso percorso verso l’internazionalizzazione, che inizia nel 1978 con l’acquisizione della tedesca
Opfermann Arzneimittel. Tra le acquisizioni estere più importanti,
quella della portoghese Delta Laboratorios nel 1979, e l’ultima, in
ordine cronologico, della multinazionale Madaus Pharma (2007),
divisione farmaceutica di Madaus Holding, con la più importante
operazione M&A mai realizzata in Italia da un’azienda farmaceutica (premio M&A Award 2008).
Oggi Rottapharm|Madaus, presente in oltre 85 paesi del mondo, con
oltre 2.000 dipendenti e con stabilimenti di produzione in Italia, Germania, Spagna, Portogallo, Irlanda e India, è una delle più dinamiche realtà farmaceutiche italiane che si occupano di ricerca.
Headquarters e centro di ricerca e sviluppo sono da sempre a Monza.
Ogni anno il 10% circa del valore del fatturato viene reinvestito in
attività di ricerca e sviluppo, vera anima dell’azienda. Il Gruppo gestisce al suo interno tutte le competenze necessarie per la gestione
della ricerca preclinica, mentre per la fase clinica si avvale della collaborazione di centri di eccellenza nelle diverse aree terapeutiche.
Luigi Rovati
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Ernesto Gismondi
Presidente, Artemide Group
Sede azienda: Pregnana Milanese (MI)
Macrosettore: Industria
Anno inizio attività: 1960
Imprenditore al vertice dal 1960
Ernesto Gismondi nasce a Sanremo il 25 dicembre 1931. Si laurea nel
1957 in Ingegneria Aeronautica al Politecnico di Milano e nel 1959
consegue una seconda laurea in Ingegneria Missilistica alla Scuola
Superiore di Ingegneria di Roma.
Dai primi anni ‘60 si dedica alla progettazione e alla produzione di
apparecchi per l’illuminazione fondando con il designer Sergio Mazza lo Studio Artemide S.a.s., dal quale si svilupperà il Gruppo Artemide. Si afferma come designer internazionale disegnando diversi apparecchi di successo per il Gruppo. Partecipa come uno degli ideatori di “Memphis”, movimento d’avanguardia di giovani designer milanesi guidati da Ettore Sottsass, che ha determinato una profonda evoluzione del settore del design in Italia e nel mondo.
Sotto la sua guida il Gruppo Artemide vede negli anni crescere la propria quota di mercato e incrementare la presenza internazionale, divenendo uno dei principali operatori nel settore dell’illuminazione
di design. Dal 1964 al 1984 è professore associato di “Motori per Missili” al Politecnico di Milano. L’attività didattica ha visto Ernesto Gismondi insegnare non solo nei principali istituti di formazione in
Italia, ma anche in Stati Uniti, Canada, Francia, Inghilterra, Austria,
Norvegia e Slovenia. È stato Vice Presidente dell’ADI – Associazione
Disegno Industriale – e ha ricoperto numerose cariche nell’ambito
dell’Associazione Industriale Lombarda (Assolombarda), Federmeccanica, Confindustria, Ente Autonomo Fiera di Milano, presso il Ministero per l’Università e la Ricerca e membro del Consiglio di Amministrazione dell’EA, la Triennale di Milano.
Attualmente, oltre ad essere Presidente di Artemide Group S.p.A., è
membro del Comitato scientifico didattico dell’I.S.I.A. (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche/Industrial design) di Firenze con
nomina del Ministero della Pubblica Istruzione, del Collegio dei Probiviri, del COSMIT (Comitato Organizzatore del Salone del Mobile
di Milano) e del CNEL, su designazione della Presidenza della Repubblica. Presiede e partecipa, in Italia e all’estero, a numerosi seminari sul design e i suoi sviluppi e sul risparmio energetico applicato
all’illuminazione.
Nel giugno 2008, Ernesto Gismondi ha ricevuto dal Presidente della
Repubblica Napolitano il prestigioso titolo di Cavaliere del Lavoro.
Artemide viene fondata nel 1960 con l’obiettivo di disegnare apparecchi d’illuminazione capaci di conseguire un perfetto equilibrio tra
design, innovazione, funzionalità ed efficienza. Subito inizia la collaborazione con architetti e designer italiani tra cui Giò Ponti, Vico
Magistretti e Gae Aulenti. Nascono la lampada Eclisse di Vico Magistretti, che nel 1967 vince il primo Compasso d’Oro e la lampada Nesso di Giancarlo Mattioli e del Gruppo Architetti Città Nuova. Sono
10
gli anni del primo showroom monomarca Artemide, inaugurato a
Milano.
Gli anni ’70 sono caratterizzati dallo sviluppo internazionale: Artemide inizia la sua espansione all’estero, collaborando con importanti designer tra cui Richard Sapper, Mario Botta, Santiago Calatrava.
In questi anni prendono vita apparecchi che ancora oggi definiscono l’estetica e la qualità ambientale, come la lampada Tizio di Richard
Sapper del 1972. Molti prodotti Artemide sono considerati icone del
design contemporaneo e sono esposti nei maggiori musei di arte moderna e di design. Artemide si impegna anche nel design di arredamento che proseguirà sino alla fine degli anni ’80. Questi anni sono
inoltre caratterizzati dalla sperimentazione e dalla realizzazione di
grandi progetti, come “Metamorfosi”: una tecnologia innovativa impegnata per creare sensazioni cromatiche che possono essere adattate ai diversi stati d’animo, alle caratteristiche dell’ambiente e alle atmosfere fisiche e mentali di ogni individuo. Nel 1989 la lampada Tolomeo, di Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina, riceve il Premio
Compasso d’Oro.
Negli anni ‘90 nasce e si afferma “The Human Light”, la filosofia che
guiderà tutti gli sviluppi di Artemide, quale sintesi della volontà di
fare della luce un elemento che contribuisca a migliorare la vita dell’uomo: si lavora per accrescere il benessere dell’individuo e migliorare la qualità dell’ambiente in cui vive e l’apparecchio luminoso diventa quindi polifunzionale e polisensoriale. I prodotti Artemide non
sono quindi solo oggetti di raffinato design e dalle perfette performance tecniche, ma sono molto di più: sono oggetti che nascono dall’esperienza degli uomini per i bisogni degli uomini.
Il Gruppo è presente in 58 paesi, opera attraverso 25 società controllate e partecipate con una rete distributiva costituita da 48 showroom
monomarca e da oltre 200 shop in shop in alcune città del mondo.
Con 5 unità produttive in Italia, Francia, Ungheria e Stati Uniti, 2
vetrerie e due strutture di Ricerca e Sviluppo in Italia e Francia, il
Gruppo impiega attualmente oltre 700 dipendenti. È considerato un
marchio leader nel design e negli ultimi quattro anni ha registrato
una costante crescita nei ricavi a due cifre, chiudendo il 2007 con un
fatturato di 116,4 milioni di euro. L’Italia è il primo mercato, seguito
da Germania, Stati Uniti e Francia.
I primi nove mesi del 2008 mostrano una crescita organica a due cifre in continuità con l’anno precedente: si registra una crescita di volume d’affari del 13,2%, crescita di fatturato pari al 12,6% grazie anche all’acquisizione di Nord Light S.p.A., azienda specializzata nelle
soluzioni a sorgente luminosa Led, un forte sviluppo nei mercati emergenti e una crescita nei più importanti mercati europei del Gruppo.
Ernesto Gismondi
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Giovanni Burani
Amministratore Delegato, Mariella Burani Fashion Group
Sede azienda: Cavriago (RE)
Macrosettore: Industria
Anno inizio attività: 1960
Imprenditore al vertice dal 1989
Giovanni Burani, figlio dei fondatori dell’azienda, nasce a Parma
nel 1964. Si laurea presso l’Università di Parma in Economia e Commercio nel 1988 e già a partire dall’anno successivo entra in Mariella Burani Fashion Group (MBFG) con l’incarico di guidare lo
sviluppo strategico del Gruppo. Dopo dieci anni di esperienza diretta in azienda, Giovanni Burani è la figura chiave della quotazione del Gruppo, avvenuta a luglio 2000, con l’obiettivo di massimizzare la crescita utilizzando il nuovo capitale raccolto per rendere Mariella Burani Fashion Group uno dei player più importanti
del lusso “accessibile” attraverso la creazione, produzione e distribuzione a livello internazionale di collezioni di abbigliamento,
calzature, borse e gioielli con marchi propri e in licenza per rinomati stilisti internazionali. Dalla quotazione Giovanni Burani, con
la famiglia e il management team, ha portato l’azienda da 150 milioni di euro di fatturato del 2000 a oltre 674 milioni di euro nel
2007, grazie ad un’attenta politica di diversificazione del prodotto, dei marchi, della penetrazione in nuovi mercati geografici e ad
acquisizioni strategiche sia in Italia che nei mercati esteri.
Mariella Burani Fashion Group (MBFG) crea, produce e distribuisce in tutto il mondo una gamma diversificata e complementare
di collezioni di abbigliamento di lusso, calzature, accessori in pelle e gioielli con marchi propri e in licenza per prestigiosi stilisti internazionali.
La crescita dinamica del Gruppo è stata determinata da un’attenta politica di diversificazione del prodotto, dalla crescita dei brand,
dalla penetrazione in nuovi mercati geografici e da acquisizioni
strategiche di operatori di nicchia del “made in Italy”, caratterizzati da alto know-how e lunga esperienza nel settore. Il Gruppo è
interamente rivolto alla realizzazione di prodotti di alta qualità a
prezzi accessibili grazie alla forza e alla flessibilità dei distretti industriali italiani, rinomati in tutto il mondo per l’eccellenza nello sviluppo di prodotti di lusso.
Oggi MBFG è organizzata in quattro divisioni principali: Apparel,
Leather goods, Digital Fashion e Fashion Jewellery.
La divisione Apparel rimane il core business del Gruppo e costituisce anche la base principale per lo sviluppo della pelletteria e
del gioiello.
La divisione comprende sia le aziende operanti nell’abbigliamen-
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to, con capi destinati principalmente alla clientela femminile, che
un’estesa rete di negozi multimarca.
La divisione Leather Goods (Antichi Pellettieri S.p.A.) - fondata nel
2001 nell’ambito di un progetto finalizzato a creare un polo integrato della pelletteria italiana attraverso l’aggregazione di aziende
con elevato know-how nel settore delle borse e della piccola pelletteria, delle calzature e dell’abbigliamento in pelle - rappresenta
anche quest’anno il driver di crescita del Gruppo.
La divisione produce, commercializza e distribuisce borse, piccoli
accessori e calzature con marchi propri e in licenza selezionati in
base a criteri di posizionamento competitivo e notorietà internazionale.
La divisione Digital Fashion include le società del Gruppo che svolgono attività di produzione, commercializzazione e installazione di
software, manutenzione e vendita di hardware e servizi internet. Le
attività delle società della divisione sono rivolte sia all'esterno sia
a supporto delle esigenze informatiche del Gruppo.
Alla crescita del Gruppo ha contribuito la divisione retail, business
unit che crea valore per i brand e i prodotti del Gruppo e consente
di riappropriarsi dei margini retail diminuendo i rischi connessi alla distribuzione all’ingrosso. La rete distributiva rappresenta un punto di forza distintivo per la sua eterogeneità in termini di format, insegne, dimensioni e merceologie. Inoltre MBFG può contare su una
rete indiretta che comprende 53 importatori/distributori e una rete
di agenti in esclusiva che servono circa 7.850 negozi multimarca e
department store sparsi nel mondo. Il Gruppo segue una strategia
di forte espansione distributiva con 20-25 aperture medie all’anno,
sia in Italia che all’estero, tra abbigliamento e pelletteria.
La storia di MBFG rappresenta un importante esempio di storia imprenditoriale di successo che incarna i valori storici dell’italianità
e la propensione al business di una famiglia che negli anni ha mostrato di essere pronta a cogliere le sfide lanciate dalla globalizzazione e dalla vivacità sempre crescente dei mercati internazionali.
Con Giovanni Burani al comando MBFG fa il grande salto, diventando uno dei primi dieci player italiani della moda. Due le strade battute in questi anni di crescita inarrestabile: diversificazione
e affermazione della propria leadership nel segmento del lusso accessibile, il più dinamico del settore fashion.
Giovanni Burani
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Domenico Menniti
Amministratore Unico, Harmont & Blaine
Sede azienda: Caivano (NA)
Macrosettore: Industria
Anno inizio attività: 1989
Imprenditore al vertice dal 1989
Domenico Menniti nasce a Catanzaro il 6 aprile del 1947. Consegue la
Maturità Classica e successivamente la Laurea in Giurisprudenza. È attualmente Amministratore Unico di Harmont & Blaine S.p.A. di cui è
azionista al 25% pariteticamente al fratello Vincenzo, a Paolo e Massimo Montefusco che coordinano il reparto stilistico.
Nell’ottobre del 1986 Domenico Menniti, assieme agli attuali soci Paolo e Massimo Montefusco, fonda P.D.M. S.r.l. e nel 1989 inizia la produzione nello stabilimento di Caivano a Napoli.
Nel 1988 la società ottiene i benefici previsti dalla Legge sull’Imprenditorialità Giovanile e realizza uno stabilimento per la produzione di guanti in pelle, produzione tipica dell’area napoletana, all’interno della quale si realizza oltre il 90% dell’intera produzione nazionale. La fase di
start up procede senza eccessivi problemi e la giovane azienda, dotata
di un capitale sociale di 500 milioni di lire, progredisce sino a inserirsi
fra le prime aziende del settore e contando 40 dipendenti. Nei primi
anni novanta, a causa di una serie di congiunture negative molte aziende escono dal mercato. Il fatturato determinato dalla vendita dei guanti subisce una contrazione superiore al 50%. La disaffezione dei consumatori nei confronti di un prodotto considerato obsoleto fa peggiorare
ulteriormente la situazione. In quel periodo i soci decidono di concentrarsi su prodotti che assicurino una continuità. Nascono così i primi prodotti alternativi alla guanteria e viene creato il marchio “Harmont & Blaine”, avente per logo un bassotto, registrato in Italia nel 1993.
Si inizia la produzione di cravatte di altissima qualità che ottengono il
gradimento del consumatore finale. L’azienda passa poi al settore dell’abbigliamento maschile. Siamo nel 1996 ed in quell’anno la microscopica azienda napoletana, che fattura l’equivalente di € 1,4 mln, inizia a proporsi a un pubblico internazionale come interprete del colore
riuscendo a mescolare sapientemente la tradizione del buon gusto all’allegria partenopea.
Elemento di forza dell’azienda, unitamente ad un prodotto di qualità
eccellente e di design esclusivo, diventa la comunicazione. Uno dei segreti del successo e del posizionamento di Harmont & Blaine è il suo
logo. Un’altra scelta strategica è stata la decisione di sperimentare la formula dei negozi monomarca, spazi aperti al pubblico in cui fosse possibile presentare l’intera collezione del “bassotto”. Il primo punto vendita sperimentale viene aperto nell’aprile del 2000 in una cittadina della provincia di Napoli. Nel frattempo si rafforza sia la struttura finanziaria, sia quella produttiva e nell’aprile del 2007 P.D.M. S.p.A. cambia
denominazione e si trasforma in Harmont & Blaine S.p.A.. Oggi la rete
commerciale del bassotto conta oltre 27 boutique monomarca in Italia
e 23 nel mondo ( Dubai, Kuwait City, Miami, South Hampton, Mexico
City, Ekaterinenburg, Shenzen ecc.) e presenze significative in oltre 600
negozi di abbigliamento in tutto il mondo.
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Il marchio è progressivamente cresciuto al punto che il numero dei negozi Harmont & Blaine sta aumentando anche all’estero: è prevista a
breve l’apertura di una boutique in Ucraina a Kiev, a Doha in Qatar, ad
Hong Kong e l’ampliamento della rete in Cina dove, entro tre anni i monomarca del bassotto diventeranno ben 20. L’azienda conta oggi su 149
dipendenti diretti e un indotto di circa 600 unità nella sola provincia
di Napoli. Nel Rapporto Eurispes 2006 Harmont & Blaine viene inserita fra le 100 eccellenze del Made in Italy, nel 2007 Confindustria assegna all’azienda una Menzione Speciale nel corso del Confindustria
Awards. Nel febbraio 2008 Dun & Bradstreet assegna il “D & B Rating
1” indice di massima affidabilità finanziaria. Harmont & Blaine ha registrato negli ultimi 5 anni un trend di crescita continua e costante con
incrementi pari a circa il 30% ogni anno. Più in particolare, nel 2007
l’azienda napoletana ha chiuso l’esercizio commerciale con un fatturato di circa 34 milioni di euro con un incremento di circa il 27% rispetto
al 2006. Il primo mercato di riferimento è rappresentato dall’Italia, in
cui Harmont & Blaine ha registrato una crescita del 34,6% rispetto al
2006 arrivando a 21,695 milioni di euro di vendite pari all’80,48% del
fatturato. Risultati positivi sono stati raggiunti anche sui mercati esteri
che vedono un incremento del 38,91% nell’area UE e del 52,86% nell’area extra UE. In termini previsionali, Harmont & Blaine prevede di
raggiungere nel 2008 un fatturato del valore di circa 40 milioni di euro, segnando un ulteriore incremento di circa il 20% rispetto al 2007. Il
primo semestre 2008 del Gruppo ha chiuso con un fatturato in crescita del 21% rispetto al 2007. I progetti della società prevedono oltre al
consolidamento e al rafforzamento della presenza in Italia anche un progetto organico di penetrazione negli Stati Uniti con la costituzione di
Harmont & Blaine USA che sarà focalizzata sullo sviluppo della rete
commerciale americana, partendo dalla prossima apertura delle boutique a New York e Beverly Hills. Harmont & Blaine ha provveduto a dotarsi della certificazione ambientale ISO 14001. L’azienda presidia con
molta attenzione i tre capisaldi del progetto:
- ricerca e innovazione, destinati a una costante ricerca di colori, forme
e materiali che ben si possano adattare alle esigenze di un consumatore che, seppur lentamente, è in continuo divenire;
- qualità, elemento importante per mantenere ed accrescere le quote di
mercato, in un mercato estremamente competitivo come quello attuale;
- comunicazione, principalmente di prodotto, attraverso l’utilizzo di testimonial.
Annualmente nelle attività di marketing e comunicazione viene investito circa il 6% del fatturato. Inoltre, si sta lavorando al progetto che prevede la quotazione in Borsa prevista per il primo semestre 2010. La delibera di trasformazione della denominazione da P.D.M. ad Harmont &
Blaine S.p.A. è stato il primo passo.
Domenico Menniti
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Lauro Buoro
Presidente e Amministratore Delegato, Nice
Sede azienda: Oderzo (TV)
Macrosettore: Industria
Anno inizio attività: 1993
Imprenditore al vertice dal 1993
Lauro Buoro nasce a Winterthur, in Svizzera, il 10 gennaio 1963.
Lo spirito imprenditoriale lo porta, a soli 21 anni, a costituire una società indipendente che lavora per conto di aziende operanti nel settore
dell’automazione per la casa. Mettendo a frutto le competenze acquisite, anche attraverso i suoi numerosi viaggi all’estero, Buoro intuisce le
potenzialità ancora inespresse del settore dell’Home Automation e, in
controtendenza rispetto all’offerta del mercato di quegli anni, decide di
puntare soprattutto sul design dei propri prodotti, in particolare per
quelli di uso quotidiano, come i trasmettitori.
Nel 1993 fonda a Oderzo, in provincia di Treviso, Nice S.r.l.; in qualità
di Presidente e Amministratore Delegato, Buoro ha portato Nice a essere oggi uno dei principali player a livello globale nei sistemi di Home
Automation, oltre che un marchio di riferimento nel settore per l’innovazione tecnologica e il design dei suoi prodotti.
Nice S.p.A. progetta, produce e commercializza sistemi di automazione
per cancelli, porte da garage, barriere stradali, tende e tapparelle per edifici residenziali, commerciali e industriali - nuovi e preesistenti - e dal
2008 anche sistemi di allarme wireless. Attraverso l’offerta di una vasta
gamma di prodotti funzionali e dal design emozionale, semplici da usare, da installare e che rispondano al desiderio di comfort, Nice intende
migliorare la qualità della vita delle persone, semplificando i movimenti
di ogni giorno, offrendo la sicurezza di entrare e uscire in tutta libertà:
per vivere al 100% lo spazio abitativo. Nice esordisce con la produzione di sistemi di comando per cancelli e garage, ma dopo pochi anni, visti gli interessanti tassi di crescita del settore a livello internazionale,
Buoro decide di ampliare l’offerta dell’azienda con la produzione di apparecchiature di controllo integrate, cioè complete di motore e di sistema di comando, dal minimo ingombro e caratterizzate dalla massima
facilità d’uso per l’utilizzatore finale, dalla semplicità e dalla rapidità di
installazione per l’installatore. Nice si caratterizza per un modello di business unico che, grazie all’esternalizzazione delle attività di produzione - affidate a terzisti selezionati e qualificati - e alla centralizzazione delle attività di Ricerca&Sviluppo, Design e Logistica, è in grado di assicurare flessibilità ed efficienza alla propria struttura, mantenendo un
controllo diretto delle attività considerate strategiche, un elevato e costante livello qualitativo. Per rispondere alle esigenze di un’azienda in
continua espansione (i dipendenti del Gruppo al 31.12.2007 sono 547),
il 26 maggio 2007 Nice inaugura il suo nuovo Headquarters a Oderzo:
la nuova struttura, più ampia e funzionale (11.200 m2 adibiti a magazzino e 6.500 m2 destinati agli uffici) rispecchia la caratura internazionale e la personalità dei prodotti Nice: un nuovo modo di vivere l’ambiente lavorativo, con ampi e luminosi uffici in open space, aperti alla
comunicazione e orientati al lavoro di squadra.
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Tra la fine del 2007 e il 2008 Nice conclude una serie di operazioni strategiche che le permettono di consolidare la propria presenza diretta in
paesi dove la domanda per i prodotti offerti dal Gruppo è caratterizzata da importanti tassi di crescita. Con tali operazioni l’azienda riesce a
imprimere una forte accelerazione al proprio piano di internazionalizzazione annunciato con l’entrata in Borsa (avvenuta il 19 maggio 2006,
all’interno del segmento Star di Borsa Italiana); inoltre, l’azienda, dove
era già presente, amplia la propria offerta di prodotto.
A gennaio 2008 Nice perfeziona l'acquisizione del 100% del capitale di
Silentron S.p.A., azienda di riferimento in Italia che, da trent’anni, produce sistemi di allarme senza fili, caratterizzati dalla facilità di installazione e di impiego. Con tale acquisizione Nice fa l’ingresso in un nuovo settore complementare e sinergico rispetto al proprio core business,
andando ad arricchire ulteriormente la gamma dei prodotti Nice destinati al settore residenziale.
Sempre a gennaio 2008, Nice perfeziona l'acquisizione - tramite la società operativa Mtec GmbH - del 60% del capitale della società tedesca
MC Menke GmbH, azienda attiva nella produzione e distribuzione di
sistemi di automazione industriale e residenziale per porte da garage e
serrande. Mtec contribuirà a rafforzare ulteriormente il Gruppo non solo in Germania, ma anche nel nord e nell’est Europa. Inoltre, grazie alla gamma completa di motori Mtec destinati all’automazione industriale,
Nice amplia la propria offerta rivolgendosi, in particolare, al canale dei
produttori di portoni con tre nuove linee di motoriduttori per portoni
sezionali, porte veloci e serrande avvolgibili.
Ad aprile 2008 Nice prosegue nel percorso di crescita per linee esterne
perfezionando l’acquisizione della maggioranza del capitale della società
americana Apollo Gate Operators, con sede in Texas, tra i principali operatori negli USA nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di automazione per cancelli alimentati ad energia solare.
Tale operazione consente a Nice di rafforzare la propria presenza nel mercato nord americano, rafforzandosi nel segmento di business che utilizza l’alimentazione solare per l’automazione di cancelli.
Già dal 2007, infatti, Nice punta sulle energie alternative realizzando
nuovi kit ad alimentazione solare per l’automazione di cancelli, porte
da garage e barriere stradali.
Con una quota di export di oltre l’80% dei ricavi consolidati, Nice si
è progressivamente posizionata su tutti i principali paesi con un’offerta di prodotti capace di coniugare tecnologia, facilità d’uso e design. Con 15 filiali nel mondo (in Australia, Cina, Polonia, Germania, Belgio, UK, Francia, USA, Portogallo, Spagna, Italia, Turchia, Romania, Sud Africa, Russia), la società oggi commercializza i propri prodotti in oltre 100 paesi.
Lauro Buoro
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Finalisti Categoria Global
Niccolò Branca
Presidente e Amm. Delegato, Branca International
Sede azienda: Milano
Macrosettore: Industria
Anno inizio attività: 1845
Imprenditore al vertice dal 1999
Niccolò Branca nasce a Saint Julien il 21 ottobre del 1957. Direttore Commerciale e della Comunicazione di Fratelli Branca Distillerie prima, dal 1990 al 1998
è stato tra i fondatori e anche Presidente di una società finanziaria poi divenuta
Banca Ifigest S.p.A.. Oggi è Presidente e Amministratore Delegato della holding
del Gruppo Branca International S.p.A., Presidente di Fratelli Branca Distillerie
S.r.l. e di Fratelli Branca Destilerias S.A.. Branca International S.p.A. è la holding
a totale capitale italiano che fa capo alla famiglia Branca. L’attività industriale
del Gruppo Branca ha avuto inizio nel 1845 con la creazione da parte di Bernardino Branca dell’amaro diventato famoso in tutto il mondo, il Fernet-Branca. Nel 1982 il Gruppo acquisisce il 50% del brand “Carpano” che verrà poi totalmente acquisito nel 2001; seguono poi acquisizioni dei brand “Villa Branca”,
nel 1985, “Candolini” nel 1987 e “Caffè Borghetti” nel 2001. I due poli produttivi sono dislocati in Italia e in Argentina. Branca è presente in oltre 160 paesi e
l’export rappresenta più del 50% del fatturato. Dal 2000 ad oggi le politiche di
sviluppo adottate da Niccolò Branca hanno proiettato l’azienda ad occupare nuo-
Alberto Chiesi
Presidente, Chiesi farmaceutici
Sede azienda: Parma
Macrosettore: Industria
Anno inizio attività: 1935
Imprenditore al vertice dal 1970
Alberto Chiesi nasce il 26 dicembre del 1938 a Parma. Nel 1961 consegue la laurea in Farmacia e due anni più tardi in Chimica. Assieme al fratello Paolo promuove e guida la crescita del piccolo laboratorio fondato dal padre. Alberto è il
Presidente del Gruppo Chiesi Farmaceutici e fa parte del Comitato di Presidenza di Farmindustria, nel cui ambito è anche coordinatore del gruppo delle aziende italiane medio-grandi. Per la sua attività imprenditoriale e l’impegno nel campo della Ricerca e Sviluppo, nel 1993 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Italiana del titolo di Cavaliere del Lavoro. La società viene fondata da
Giacomo Chiesi nel 1935. Nel 1965 Alberto e Paolo Chiesi, figli di Giacomo, iniziano ad aiutare il padre nell’azienda di famiglia che conta 50 dipendenti e una
produzione allargata a medicinali di successo: A-Col anticolitico, Lyter antiulcera, Tripnol neurolettico, Parminal sonnifero ecc.. All’inizio degli anni ottanta
l’obiettivo è studiare medicinali per l’asma, rivolti ai bambini anche in tenera
età e approfondire le malattie in campo neurologico. In questi anni viene messo in commercio Clenil prodotto cortisonico per l’asma, le riniti allergiche e le
infiammazioni delle vie respiratorie e Clenil Compositum, un prodotto originale per pazienti asmatici. Il successo di Clenil e Clenil Compositum apre la via
all’impegno aziendale nel settore delle malattie respiratorie. Si sviluppa un altro
settore terapeutico, quello dei farmaci antinfiammatori e antidolorifici. Nasce
Brexin, originale incapsulazione molecolare di un antinfiammatorio dall’azione
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ve significative posizioni nel settore e a competere con multinazionali. In particolare l’impostazione
strategica ha consentito un nuovo
slancio e sviluppo delle realtà industriali Branca, ottenuti grazie all’ampliamento del portafoglio prodotti tramite acquisizioni e extension lines, al rafforzamento del management team, alla creazione di una struttura dedicata esclusivamente ai mercati internazionali, alle strategie di comunicazione e marketing, nonché alla crescita esponenziale della consociata argentina Fratelli Branca Destilerias S.A. dove Niccolò Branca è impegnato direttamente da parecchi anni. Nel 2000 diviene operativa Branca International S.p.A., holding del Gruppo. Nello stesso anno Branca apre il nuovo stabilimento di Tortuguitas a Buenos Aires. Branca International S.p.A. è operativa, attraverso la controllata Branca Real Estate, anche nel settore real estate in Italia e all’estero. Dal
2005 Branca International S.p.A. avvia una politica di ridisegno dell’assetto societario, attraverso la riconversione delle unità produttive non utilizzate, la separazione in società distinte delle attività produttive e commerciali dal patrimonio immobiliare e la diversificazione degli investimenti del Gruppo. Nel 2007
viene costituita Branca Investments S.r.l. con il ruolo di gestire nuove partecipazioni e acquisizioni e di sviluppare attività di ricerca scientifica di prodotti alimentari, anche attraverso la controllata Centro Studi Fratelli Branca S.r.l..
rapida e di buona tollerabilità gastrica. Protetto da brevetti estesi a
tutti i mercati importanti, il Brexin
comincia a fare il giro del mondo,
diventando la bandiera del Gruppo in oltre 60 paesi. Curosurf, introdotto nel 1992, è una sospensione
endotracheale per la prevenzione e
il trattamento della sindrome da distress respiratorio (RDS) nei neonati prematuri. Il principio attivo di questo surfattante naturale è la frazione fosfolipidica
estratta da polmone suino. Già utilizzato per trattare oltre 800.000 neonati, Curosurf è oggi leader mondiale in questa area terapeutica, con oltre 300.000 dosi
vendute ogni anno in più di 50 paesi. Foster, lanciato nel 2006 in Germania e
oggi diffuso in tutti i maggiori paesi europei, rappresenta l’avanzamento più recente nella offerta terapeutica del Gruppo Chiesi. Si tratta di un’associazione fissa di beclometasone diproprionato e formoterolo fumarato in soluzione “extrafine” sotto pressione a dosi fisse (pMDI). Studi clinici hanno evidenziato come
Foster sia efficace nel migliorare la funzione polmonare, la sintomatologia clinica e le esacerbazioni in pazienti con asma da moderato a severo, assicurando al
tempo stesso un favorevole profilo di tollerabilità. Chiesi Farmaceutici è oggi una
realtà internazionale del settore farmaceutico: opera nei cinque continenti con
22 filiali dirette, 3 impianti produttivi e 3 centri di Ricerca e Sviluppo (Italia,
Francia e Stati Uniti) in cui lavorano oltre 300 ricercatori. Nei siti produttivi (Italia, Francia e Brasile) operano circa 600 persone. La storia di continuo sviluppo
dell’azienda si fonda su innovazione strategica, internazionalizzazione, progettualità attenta alla creazione di valori economici socialmente compatibili e adozione di modelli organizzativi efficaci.
Finalisti Categoria Innovation
Donatella Chiarotto
Presidente e Amm. Delegato, FIP Industriale
Sede azienda: Selvazzano Dentro (PD)
Macrosettore: Industria
Anno inizio attività: 1945
Imprenditore al vertice dal 1998
Donatella Chiarotto nasce a Padova il 22 ottobre del 1962.
Consegue la laurea in Ingegneria Civile e matura le sue prime esperienze all’interno dell’azienda di famiglia, prima in FIP Commercio S.p.A. e successivamente in Ing. E. Mantovani S.p.A., entrambe operanti nel settore delle opere di ingegneria civile. Dopo ruoli di crescente responsabilità, arriva a ricoprire dal 1991
al 1995 la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione e dal 1995 al
1997 la carica di Presidente della società Ing. E. Mantovani S.p.A.. Nel 1996, dopo essere stata designata dal padre come suo successore nella direzione di FIP, si
occupa direttamente dell’azienda nel ruolo di direttore commerciale estero per
tre anni. Da subito intuisce che la chiave di svolta della società è il potenziamento
della sua presenza all’estero unitamente alla necessità di investire costantemente in ricerca e sviluppo, potenziando il team interno di ingegneri. Passo dopo
Bruno Vianello
Presidente, Texa
Sede azienda: Monastier di Treviso (TV)
Macrosettore: Industria
Anno inizio attività: 1992
Imprenditore al vertice dal 1992
Bruno Vianello nasce a Roncade, Treviso, il 12 febbraio 1961. Il diploma di
perito meccanico coniugato alla fortissima passione per i motori e per l’elettronica trovano un immediato sfogo nel primo impiego presso un concessionario Alfa Romeo. Dopo soli tre anni di esperienza lavorativa Vianello decide di costituire una propria concessionaria con attigua officina meccanica.
In questi anni Bruno Vianello conosce il suo attuale socio, Emanuele Cavalli. Entrambi hanno ben presente le difficoltà quotidiane nella riparazione delle automobili da parte dei meccanici tradizionali a fronte delle scarse conoscenze di elettronica applicata alle automobili. Per fronteggiare questi problemi di ordine pratico iniziano a “inventarsi” e a costruire per uso proprio i
primi semplici dispositivi elettronici per la diagnosi dei guasti delle automobili.
Nel 1992 nasce Texa S.n.c. con l’obiettivo di proporre al mondo dell’after-
passo conquista la fiducia dei suoi
collaboratori sino ad arrivare a occupare il ruolo di Presidente del
Consiglio d’Amministrazione, nonché il ruolo di Amministratore Delegato. FIP Inudstriale viene fondata nel 1945 dal Commendatore Attilio Daciano Colbachini e fino al
1962 svolge un'attività commerciale rivolta alla distribuzione di articoli tecnici
destinati all'edilizia, al settore idroelettrico e autostradale. Nel 1956 il Dott. Romeo Chiarotto entra a far parte della società e si rende promotore di un'azione
di rinnovamento e potenziamento specializzandosi dapprima nello studio e produzione di articoli tecnici per la grande edilizia e successivamente nello sviluppo delle tecnologie di protezione e rinforzo delle opere d'ingegneria civile in genere. Oggi FIP Industriale sotto la guida di Donatella Chiarotto, ha aumentato
la propria espansione verso i mercati esteri ed è leader indiscusso nel mercato italiano con una quota di mercato pari all’80% nella realizzazione di sistemi antisismici. La società opera con prodotti e tecnologie all'avanguardia nel campo dell'ingegneria civile. Ad oggi sviluppa circa il 50% del suo fatturato in Italia e l’altro 50% all’estero. Sede principale è a Selvazzano Dentro (PD), altre unità operative sono ubicate a Milano, Roma, Parigi, Cambridge, San Paolo e detiene rappresentanze in quasi tutto il mondo.
market prodotti di diagnosi per le
autovetture che utilizzano i sempre più diffusi sistemi elettronici.
L’azienda sorge a Roncade, a pochi chilometri da Treviso, e produce il primo strumento di diagnosi per le prove sui sistemi elettronici di accensione, l’Ignitest.
Dopo aver stipulato un importante contratto di fornitura con un’altra azienda del settore, le strumentazioni prodotte da Texa vengono immesse direttamente sul mercato. Nel 1997 si rafforza e consolida l’autonomia di Texa, che
diviene una delle maggiori aziende nel settore delle tecnologie elettroniche
per l’automotive in Italia. Il catalogo dei prodotti si arricchisce con soluzioni avveniristiche.
Texa gestisce, a livello internazionale, una rete capillare di propri rivenditori
autorizzati. In Spagna, in Germania, in Francia, negli Stati Uniti, in Russia, in
Polonia e nel Regno Unito la società è presente con le sue filiali. Sono circa
50.000 gli autoriparatori nel mondo che usano le soluzioni Texa.
Oggi la società, tra i leader assoluti del settore a livello mondiale, si presenta
come un’azienda specializzata nella produzione di sistemi di diagnosi, autodiagnosi, analisi gas di scarico e manutenzione impianti aria condizionata per
il settore auto, moto e veicoli industriali.
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Finalisti Categoria Finance
Marco Palmieri
Presidente e Amministratore Delegato, Piquadro
Sede azienda: Silla di Gaggio Montano (BO)
Macrosettore: Industria
Anno inizio attività: 1987
Imprenditore al vertice dal 1998
Nato nel 1965, Marco Palmieri fonda nel 1987 Piquadro. Dopo una decina
di anni di produzione in conto terzi per i principali brand di lusso italiani, nel 1999 Piquadro entra sul mercato con la prima linea a marchio proprio. Il know-how tecnologico acquisito e la grande sensibilità verso i temi
dell’innovazione diventano per Palmieri anche concetto fondante della propria azienda: Piquadro significa infatti innovazione tecnologica nel prodotto,
ma anche nelle tecniche di produzione, nella strutturazione dei processi e
dell’organizzazione aziendale.
Nel 2002 il fondo di private equity Development Capital (Gruppo Fineco)
entra per il 25% nel capitale di Piquadro mediante un’operazione di au-
Bruno Zago
Amministratore Delegato, Pro-Gest
Sede azienda: Zero Branco (TV)
Macrosettore: Industria
Anno inizio attività: 1973
Imprenditore al vertice dal 1973
Bruno Zago inizia giovanissimo a lavorare nel settore degli imballaggi di carta; a soli 23 anni, nel 1973, manifesta il suo innato spirito imprenditoriale
avviando Trevikart, per la trasformazione del cartone ondulato; nel 1984 la
costruzione di una delle prime macchine per la produzione di fogli di cartone ondulato per imballaggi.
Da allora la crescita è inarrestabile: il Gruppo Pro-Gest è oggi tra i primi produttori in Italia di carta riciclata per ondulatori e di “tissue”, carta utilizzata per fazzoletti, salviette, carta cucina.
Coraggio imprenditoriale e spirito di innovazione caratterizzano la storia di
Bruno Zago e dell’azienda: nel 1985 viene avviata la produzione di scatole
per l’asporto della pizza. Il business viene sviluppato anche con l’acquisto,
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mento di capitale. Ciò consente
l’acquisizione a titolo di capitale
proprio da parte della società e risorse finanziarie da impiegare per
supportare la crescita e puntare
sull’innovazione di prodotto nonché sulla promozione del marchio.
Piquadro rimane comunque una
“impresa familiare” sotto il profilo dello sviluppo dell’idea imprenditoriale,
ancora interamente affidata a Marco Palmieri per quanto riguarda l’individuazione delle combinazioni prodotto/mercato e il posizionamento del
marchio, mentre si evolve sotto il profilo delle regole di governance e degli
strumenti di pianificazione e controllo.
Nel periodo 2002-2004 la società conosce una crescita sotto il duplice profilo dei volumi di attività e dei risultati economici. Nel primo semestre del
2005 si verificano le condizioni per una favorevole monetizzazione del proprio investimento da parte di Development Capital.
Il 25 ottobre 2007 Piquadro S.p.A. viene quotata alla Borsa Italiana Mercato Expandi trattazione continua a un prezzo di 2,2 euro per azione, per una
capitalizzazione totale della società 110 milioni di euro.
nel 1991, di Cuboxall.
Determinante per lo sviluppo del
Gruppo l’acquisizione nel 1988 tra le altre - della cartiera Cartitalia (FE), adibita a soddisfare la
sempre crescente richiesta di carta riciclata. Nel 1996 l’acquisto
della Cartiera di Carbonera (PD),
con una linea per la produzione di “tissue”, nel 1998 vengono acquisite due
cartiere in Toscana, che consentono al Gruppo di coprire una più ampia
area territoriale.
Nel 2005 il Gruppo finalizza altri due importanti acquisti: la Cartiera di Voghera (PV) e la Cartiera di Villa Lagarina (TN), destinata a coprire, a regime,
oltre il 25% della richiesta del mercato domestico. Qui un recente investimento ha dato vita all’impianto che si caratterizza per la velocità, con una
produzione di circa 2.400 chilometri di carta al giorno, per oltre 900 tonnellate di prodotto resistente e leggero. Obiettivo, il minore impiego di materia prima e un minore impatto ambientale nel trasporto. Nel 2008 l’acquisizione in Sardegna di una cartiera per la produzione di tissue, prima
nella regione: ancora una volta un investimento di processo volto a riallineare e rendere competitivo il mercato italiano con l’Europa.
Finalisti Categoria Communication
Massimo Carraro
Amministratore Delegato, Morellato & Sector
Sede azienda: Santa Giustina in Colle (PD)
Macrosettore: Industria
Anno inizio attività: 1930
Imprenditore al vertice dal 1987
Massimo Carraro nasce a Padova nel 1959. Conseguita la laurea in Giurisprudenza e dopo un Dottorato di Ricerca si dedica alla carriera accademica svolgendo contemporaneamente la professione di Avvocato. Dal 1987, Carraro inizia l’attività di imprenditore nell’ambito del Gruppo Morellato, di cui oggi ricopre la carica di Amministratore Delegato.
Prima azienda produttrice di cinturini in pelle in Europa fondata nel 1930,
l’azienda si è trasformata in pochi anni da impresa di nicchia a player globale.
Il vero grande cambiamento avviene nel 2000, quando, grazie all’intuizione
di Massimo Carraro, subentrato al padre nella gestione dell’azienda, del “gioiello easy to wear”, facile da portare ma di qualità, e quindi la creazione di un
nuovo mercato di riferimento.
Gli anni successivi hanno visto l’azienda impegnata nell’integrazione del gioiello e dell’orologio. In questa nuova fase si colloca l’acquisizione di Sector Group
Gianluigi Cimmino
Amministratore Delegato, Inticom
Sede azienda: Gallarate (VA)
Macrosettore: Commercio
Anno inizio attività: 2002
Imprenditore al vertice dal 2002
Gianluigi Cimmino nasce a Roma il 7 aprile del 1973.
Nel 1996, dopo aver conseguito la laurea in Economia e Commercio presso la Facoltà di Economia dell’Università “Federico II” di Napoli, inizia a
lavorare in IMAP Export S.p.A. come responsabile dello sviluppo Franchising della catena di negozi Original Marines nel Centro-Sud Italia. Negli
stessi anni, collabora con Calzedonia S.p.A. allo sviluppo, in Campania e
Basilicata, delle catene Intimissimi e Calzedonia, affermando la presenza
di questi marchi nella propria zona con ottanta aperture.
Nel 2001 Gianluigi diviene Amministratore Delegato di Kuvera S.p.A., società per la quale elabora la strategia di sviluppo e marketing del marchio
Carpisa, curando il turnaround della politica distributiva aziendale e modificando la formula commerciale del negozio al dettaglio generico in fran-
avvenuta nell’autunno del 2006.
L’azienda ottiene la leadership nel
mercato italiano della creazione e
produzione di orologi e gioielli grazie al portafoglio di prodotti gestito, tra marchi di proprietà e di licenza.
Al brand Morellato si aggiunge la
proposta Sector, l’orologio sportivo per eccellenza e Philip Watch, per definizione l’orologio dal design classico applicato alla tecnologia orologiaia svizzera, Molecole il trend lab del Gruppo.
A cui aggiungere le proposte legate al mondo della moda dagli orologi Roberto Cavalli, agli orologi di design dall’alto contenuto tecnologico PIRELLI PZERO ai modelli Chronostar; alle proposte di orologi e gioielli Just Cavalli e Miss
Sixty e alla nuova linea di orologi dall’importante firma John Galliano.
Nel 2007 l’azienda affronta una nuova sfida: lo sviluppo della rete distributiva. L’acquisizione di DIP S.p.A. ha consentito al Gruppo di affiancare al forte
portafoglio marchi di orologi e gioielli, una spiccata componente retail sul mercato nazionale e internazionale che ha rafforzato la società nel mercato della
distribuzione e nello stesso tempo implementato il processo di internazionalizzazione.
chising monomarca. Oggi, con
circa 500 negozi in Italia, Medio
Oriente ed Europa, Carpisa è la
catena italiana leader di mercato nel settore borse-valigie-accessori.
Nel 2002 elabora il progetto e cura il lancio, lo sviluppo e la gestione della nuova catena di negozi monomarca in franchising di intimo
per donna, uomo e bambino con insegna Yamamay.
Oggi Gianluigi è Amministratore Delegato di Inticom S.p.A., società proprietaria del marchio Yamamay.
Inticom S.p.A. opera nel settore del retail per la vendita di intimo, pigiameria e moda mare attraverso una catena di negozi monomarca ad insegna Yamamay, prevalentemente in franchising, diffusi in tutta Italia e all’estero.
Inticom nasce nel 2001 dall’incontro di due famiglie connotate da forti e
complementari competenze specifiche nel mercato della moda intima: la
competenza industriale e di prodotto della famiglia Garda e la competenza commerciale e di distribuzione della famiglia Cimmino.
Oggi Yamamay rappresenta la seconda catena di negozi monomarca nel settore intimo e mare in Italia grazie ad una rete capillare di punti vendita.
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Finalisti Categoria Quality of Life
Marina Salamon
Amministratore Unico, Gruppo Alchimia
Sede azienda: Padernello di Paese (TV)
Macrosettore: Industria
Anno inizio attività: 1982
Imprenditore al vertice dal 1982
Marina Salamon nasce a Tradate in provincia di Varese il 3 settembre del 1958.
Laureatasi in Storia con indirizzo socio-economico all’Università Ca’ Foscari a
Venezia, all’età di soli 24 anni fonda Altana, controllata con il gruppo Benetton al 50%, avviandosi nella produzione di camicie di seta.
In questo periodo Marina rappresenta the “one woman show” di Altana occupandosi contemporaneamente di disegnare i modelli, di scegliere ed acquistare i tessuti, di procacciare i clienti, di effettuare le consegne nonché di gestire da un punto di vista amministrativo e finanziario la società.
L’azienda funziona talmente bene che nel 1986 Marina rileva il 49% di un’altra azienda del settore, la Fashion Box che produce, con il marchio Replay, jeans
e camicie. In questa realtà Marina Salamon si dedica soprattutto al coordinamento delle collezioni, alla distribuzione ed allo sviluppo di nuove attività
Peter Thun
Presidente, Thun
Sede azienda: Bolzano
Macrosettore: Industria
Anno inizio attività: 1978
Imprenditore al vertice dal 1978
Peter Thun nasce a Bolzano nel 1955. Consegue il diploma di maturità presso
il Liceo Scientifico di Bolzano e nello stesso anno fonda la società “it’s time to
fly” che si occupa di voli pubblicitari.
Peter Thun pratica diversi sport a livello agonistico, vince dei titoli italiani e nel
1974 crea la società Thun’s Racer che produce e commercializza articoli sportivi.
Nel 1978 studia presso la Scuola Manageriale d’Amministrazione Industriale a
Torino. Lo stesso anno, a soli 23 anni, assume la direzione dell’azienda di famiglia, allora piccola realtà artigianale di 60 collaboratori, impegnata nella produzione di articoli da regalo.
Thun era stata fondata dai suoi genitori, i conti Lene e Otmar Thun, nel 1950
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imprenditoriali. Nel 1991 acquista
Doxa, società operante nel settore
delle ricerche di mercato e di indagine di opinione pubblica. Nel
giro di pochi anni, grazie anche all’impulso innovativo della nuova
proprietà, Doxa diviene leader in
Italia nel settore delle grandi ricerche industriali, dei beni e servizi. Nel 2006, a Doxa, si aggiunge l’acquisizione di Methodos, boutique della consulenza, leader in Italia nei processi di
change management e dell’alta formazione di risorse umane.
Sempre nel 2006 Marina Salamon decide di acquisire una partecipazione in
Banca Ifis, controllata da Sebastian Von Furstenberg, mentre insieme all’amica Emma Marcegaglia fonda Arendi, una nuova azienda per la produzione di
energia da impianti fotovoltaici.
Tutte le diverse attività imprenditoriali di Marina fanno capo alla holding Alchimia S.p.A. un’importante società finanziaria, controllata al 100% da Marina Salamon, ed inserita nel rapporto Mediobanca tra le prime 220 holding di
partecipazione italiana. Il gruppo Alchimia nasce nel 1982 ed è composto da
Altana S.p.A., da Doxa S.p.A., da Methodos S.p.A..
Il gruppo Alchimia è attualmente composto da circa 340 persone suddivise tra
le diverse realtà aziendali.
che decidono di dedicarsi alla loro
grande passione: la ceramica e l’artigianato.
Il pubblico accoglie con entusiasmo i prodotti, il mercato reagisce
prontamente e l’azienda si sviluppa di conseguenza con grande rapidità. Otmar Thun si dedica alla
parte commerciale e sua moglie Lene all’aspetto creativo, che cura con grande
abilità e competenza, dando vita, assieme ai suoi collaboratori, ad ogni singolo
oggetto Thun. L’"Angelo laudante" (l’articolo Thun più conosciuto, famoso in
tutto il mondo come "l’Angelo originale di Bolzano") è il risultato di quei primi ed intensi anni di lavoro. Nel 1978 Peter Thun, secondogenito dei conti
Thun, entra a far parte dell’azienda, assumendone la gestione. Nella seconda
metà degli anni ottanta comincia un’ulteriore fase di sviluppo, nella quale l’azienda continua ad ampliare la gamma dei suoi prodotti. Negli anni successivi, Thun cresce ancora, grazie anche ad un’importante espansione del mercato
internazionale, diventando Thun S.p.A.. Thun è oggi presente in Europa con
oltre 230 negozi monomarca e più di 1.200 corner Shop in Shop.
L’anima dell’azienda è la cura e l’attenzione verso il prodotto che racchiude in
se tutti i valori e la filosofia del mondo Thun.
L’ALBO D’ORO
UNA STORIA DI SUCCESSI
Angelo Agostoni
Alberto Aleotti
Nerio Alessandri
Ernesto Allione
Maria Grazia Angioni Massimino
Giovanni Anzani
Alberto Spinelli
Aldo Spinelli
Armando Arcangeli
Eleuterio Arcese
Renzo Arletti
Adriano Aureli
Gennaro Auricchio
Walter Baggini
Valter Baldaccini
Giacomo Barabino
Stefano Bargagni
Giulio Bargellini
Giorgio Basile
Enrico Basso
Alberto Bauli
Gian Pietro Beghelli
Francesco Bellini
Giuseppe Benanti (S.I.F.I.)
Alberto Bertone
Edgardo Bianchi
Marcello Binda
Romano Bindi
Giampiero Bisazza
Giuseppe Bisazza
Clementino Bonfiglioli
Sandro Boscaini
Adriano Bossetti
Niccolò Branca
Vincenzo Brandani
Renato Brevini
Antonello
Marco Brustio
Lauro Buoro
Giovanni Burani
Urbano Cairo
Alessandro Calligaris
Filippo Callipo
Mario Campinoti
Massimo Carraro
Francesco Casoli
Carlo Castellano
Giuseppe Vasco Cavasin
Goffredo Celli
(Icam)
(A. Menarini Industrie Farmaceutiche)
(Technogym)
(Allione Ind. Alimentare)
(Azienda Italiana Depuratori)
(Poliform)
(Calzaturificio Valleverde)
(Arcese Trasporti)
(RDB)
(SCM Group)
(Auricchio)
(Comec-Italia)
(Umbra Cuscinetti)
(Intrachem International)
(Chl)
(OVA Bargellini)
(Isagro)
(Vetroarredo Sediver)
(Bauli)
(Beghelli)
(Biochem Pharma)
(Fonti di Vinadio)
(Lubiam Moda per l'uomo)
(Binda)
(Prodotti Alimentari SIPA)
(Bisazza)
(Trend Group)
(Bonfiglioli Riduttori)
(Masi Agricola)
(Siti)
(Branca International)
(Maina Panettoni)
(Brevini Riduttori)
Briosi (Metalsistem)
(Mazzucchelli 1849)
(Nice)
(Mariella Burani Fashion Group)
(Cairo Pubblicità)
(Calligaris)
(Giacinto Callipo Conserve Alimentari)
(Pramac Industriale)
(Morellato & Sector)
(Elica)
(Esaote)
(Roces)
(Celli)
Donatella Chiarotto
Alberto Chiesi
Adriano Chimento
Gianluigi Cimmino
Michele Cinaglia
Pietro Andrea Cioffi
Mario Clementoni
Paolo Clerici
Massimo Colomban
Roberto Colombo
Angelo Colussi Serravallo
Maddalena Corti
Gian Paolo Dallara
Ambrogio Dalla Rovere
Silvia Damiani
Paolo De Feo
Andrea De Mari
Paolo della Porta
Mauro Del Rio
Bruno Di Stasio
Giuseppe Diomelli
Giovanni Dorin
Germano Ercoli
Alessandro Falciai
Luciano Fantuzzi
G. Andrea Farina
Antonio Felletti Spadazzi
Marilena Ferrari
Norberto Ferretti
Giannina Fontana
Loris Fontana
Ermes Fornasier
Luigi Frati
Ferruccio Ferragamo
Vittorio Frescobaldi Franceschi
Alberto Gabbai
Abramo Galassi
Alberto Garnerone
Silvano Gerani
Corrado Giacomini
Linda Gilli
Marco Giovannini
Giorgio Girondi
Ernesto Gismondi
Bruno Gonzato
Benito Guerra
Carlo Guglielmi
Adolfo Guzzini
Anna Maria Holland Formiggini
(FIP Industriale)
(Chiesi Farmaceutici)
(Chimento)
(Inticom)
(Engineering)
(TC Sistema)
(Clementoni)
(Coeclerici)
(Permasteelisa Group)
(Lanificio L. Colombo)
(Colussi Perugia)
(De Padova)
(Dallara Automobili)
(Sinv)
(Casa Damiani)
(Incard)
(Isocor)
(SAES Getters)
(Buongiorno)
(Seven)
(CDC)
(Officine Mario Dorin)
(Eurosuole)
(DMT Digital Multimedia Technologies)
(Fantuzzi Reggiane)
(IT WAY)
(P. Felletti)
(Art’è)
(Ferretti)
(F.lli Fontana)
(Fontana Luigi)
(Sea)
(Gruppo Frati)
(Ferragamo Italia)
(Marchesi de' Frescobaldi)
(Gruppo Formula)
(Faber)
(Sirena)
(Gilmar Divisione Industria)
(Giacomini)
(Inaz Paghe)
(Guala Closures)
(Ufi Filters)
(Artemide)
(Ind.I.A)
(Robur)
(Fontana Arte)
(Guzzini Illuminazione)
(Amplifon)
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Andrea Illy
Silvano Lamberti
Alcide Leali
Stefano Leonangeli
Maurizio Liverani
Enrico Loccioni
Lorenzo Lorenzin
Fabrizio Lori
Rosanna Lovato
Gino Lunelli
Vincenzo Mancini
Franco Manfredini
Giuseppe Manni
Vainer Marchesini
Elio Maroni
Gianni Enrico Martini
Giovanni Masello
Serafino Memmola
Domenico Menniti
Rosario Messina
Rinaldo Mezzalira
Federico Minoli
Giovanni Montorsi
Vittorio Moretti
Mario Moretti Polegato
Alberto Mori
Diego Mosna
Antonio Domenico Mura
Aldo Nassi
Silvestro Niboli
Giuseppe Nicoletti
Gianfranco Novellini
Mario Paini
Marco Palmieri
Giovanni e Giuseppe Pasini
Giuseppe Patriarca
Silvano Pedrollo
Pierino Persico
Vito Pertosa
Luigi Piovan
Antonio Puleio
Flavio Radice
Giovanni Rana
Annibale Ravasio
Attilio Reggiani
Giuseppe Maria Ricchiuto
Ettore Riello
Carlo Rinaldini
Savino Rizzio
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(illycaffè)
(Molveno OEM)
(Air Dolomiti)
(Carapelli Firenze)
(Algol)
(Gruppo Loccioni)
(Main Group)
(Nuova Pansac)
(Officine Lovato)
(Ferrari F.lli Lunelli)
(Cisalfa)
(Casalgrande Padana)
(Gruppo Manni)
(Wam)
(Askoll Due)
(F.lli Martini S.L.)
(Gruppo Deroma)
(Cobra Automotive Technologies)
(Harmont & Blaine)
(Flou)
(Fitt)
(Ducati Motor Holding)
(Arag)
(Holding Terra Moretti)
(Geox)
(Union Technology)
(Diatec Holding)
(Sardaformaggi)
(Syrom 90)
(Findital Group)
(Nicoletti)
(Novellini)
(Paini Rubinetterie)
(Piquadro)
(Feralpi Holding)
(Trudi)
(Pedrollo)
(Persico)
(Mer Mec)
(Piovan)
(Sat)
(Pietro Carnaghi)
(Pastificio Rana)
(Plati Elettroforniture)
(Reggiani Lanificio)
(Specchiasol)
(Riello)
(Pagnossin)
(V.I.R.)
Ermando Rosa
Giuliana Rosset
Luigi Rossi Luciani
Arturo Alberto Rossini
Felice Rossini
Renzo Rosso
Luigi Rovati
Pietro Ruggero
Rino Saccardo
Marina Salamon
Sandro Salmoiraghi
Costantino Sana
Ettore Sansavini
Lorenzo Sassoli de Bianchi
Modesto Scagliusi
Giovanni Scainelli
Diego Armando Scarì
Dario Scotti
Ferdinando Scotti
Vittoriano Scotti
Paolo Seletti
Gian Luca Sghedoni
Roberto Siagri
Zeno Soave
Nicoletta Spagnoli
Franco Stefani
Alessandro Storchi
Fernando Stroppiana
Dino Tabacchi
Fabio Tansini
Lorenzo Targetti
Peter Thun
Fiorella Tombolini
Fabrizio Toschi
Roberto Tunioli
Edoardo Pio Tusacciu
Franco Varvello
Andrea Venturelli
Sandro Veronesi
Bruno Vianello
Walter Viaro
Achille Voltolina
Bruno Zago
Alberto Zamperla
Giuseppe Zanotti
Sergio Zappella
Franco Ziliani
Enrico Zobele
Giordano Zucchi
(Rosa Ermando)
(Green Sport Monte Bianco)
(Carel)
(Ranger Group)
(Rossini)
(Diesel)
(Rottapharm)
(F.A.C. Fabbrica Albissolese Ceramiche)
(Comer)
(Gruppo Alchimia)
(Salmoiraghi Automatic)
(Tino Sana)
(Gruppo Villa Maria)
(Valsoia)
(Soft Line)
(Scame Parre)
(Gividi Italia)
(Riso Scotti)
(Riso Scotti)
(Teorema Tour)
(DS Data Systems)
(Kerakoll)
(Eurotech)
(Socotherm)
(Luisa Spagnoli)
(System)
(Comer Industries)
(Mondo)
(Salmoiraghi & Viganò)
(Cartificio Ermolli)
(Targetti Sankey)
(Thun)
(Urbis Confezioni)
(Color Service)
(Datalogic)
(Plast Wood)
(Molino di Vigevano)
(Invatec)
(Calzedonia)
(Texa)
(Vimar)
(Cristalstrass)
(Pro-Gest)
(Antonio Zamperla)
(Vicini)
(Saeco Group International)
(Guido Berlucchi & C.)
(Zobele Group)
(Vincenzo Zucchi).
50 nations,
135 cities,
1 award
The world’s business award
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28-31 May 2009
Monte Carlo, Monaco
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