Intervento 3.03 - Euroinfosicilia

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Intervento 3.03 - Euroinfosicilia
ALLEGATO 1
Schede analitiche dei singoli interventi comprensive delle
eventuali indicazioni e orientamenti generali e delle
prescrizioni dell’Autorità di gestione regionale
(punto 1.c), art.13 del Bando)
INTERVENTO 3.03
PREVENZIONE DISPERSIONE SCOLASTICA
1
REGIONE SICILIANA
DPRS
Scheda intervento n.3.03
Pit n.24 Prov. di CT
Progetti Integrati Territoriali
POR SICILIA 2000-2006
Modello di documento finale
FORMEZ
RAP 100
INDICE
S - INFORMAZIONI GENERALI INTERVENTO
S1
INFORMAZIONI INTERVENTO
S2
FONDO
S3
RIFERIMENTI NORMATIVI CHE DISCIPLINANO L’ INTERVENTO
S4
TIPOLOGIA INTERVENTO
S5
SOGGETTI DESTINATARI
S6
AMMINISTRAZIONI E DIPARTIMENTI REGIONALI RESPONSABILI O INTERESSATI ALL’ATTUAZIONE
DELL’INTERVENTO
S7
PROCEDURE DI ATTUAZIONE
S9
NOMINATIVO DEL SOGGETTO COMPETENTE IN ORDINE ALLA REALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO
S10 NOMINATIVO DEL SOGGETTO COMPETENTE IN ORDINE ALLA GESTIONE DELL’INTERVENTO
S11 COSTI E FINANZIAMENTI DELL’INTERVENTO
S12 INQUADRAMENTO GENERALE DELL’INTERVENTO
S13 SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DELL'INTERVENTO
S14 SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA ED ECONOMICO-SOCIALE DELL’INTERVENTO
IP - INFORMAZIONI SPECIFICHE INTERVENTO PIT
Tipologia: infrastrutture pubbliche
IP1 LIVELLO DI CANTIERABILITÀ DELL'INTERVENTO
IP2 ASPETTI PROCEDURALI DELL’INTERVENTO
AP - INFORMAZIONI SPECIFICHE INTERVENTO
Tipologia: azioni pubbliche
RA - INFORMAZIONI SPECIFICHE INTERVENTO PIT Tipologia: regimi di aiuto
CRONOGRAMMA
2
S - INFORMAZIONI GENERALI INTERVENTO
S1 INFORMAZIONI INTERVENTO
TITOLO INTERVENTO DEL PIT_ PREVENZIONE DISPERSIONE SCOLASTICA
SOGGETTO PROPONENTE PIT ETNA
CODICE MISURA (O SOTTOMISURA ) 3.06
CODICE SETTORE INTERVENTO_23 - POTENZIAMENTO DELL’ISTRUZIONE E DELLA
FORMAZIONE PROFESSIONALE
S2 FONDO FSE
IMPORTO (in EURO)__742.078,00
Altri elementi identificativi
l’intervento
S3 RIFERIMENTI NORMATIVI CHE DISCIPLINAN O L’ INTERVENTO
REGOLAMENTI CE: 1260 del 21 giugno 1999 – 1784 del 12 LUGLIO 1999 – 1685 del 20 luglio 2000 L
845/78 – LR 24/76 E DECRETI ATTUATIVI
S4 TIPOLOGIA INTERVENTO
S4.1
INFRASTRUTTURE PUBBLICHE
S4.2
ALTRI INTERVENTI PUBBLICI
S4.3
REGIMI DI AIUTO
S4.3.1
MANIFESTAZIONI
D'INTERESSE
X
ASSENTE
PRESENTE
VEDI ALLEGATO N
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S4.4 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO (Contenuto tecnico)
La Misura è rivolta alla prevenzione e/o al recupero del fenomeno della dispersione scolastica e alla riduzione
della marginalità sociale degli alunni soggetti all’obbligo scolastico, incluse le scuole materne, con coinvolgimento anche delle famiglie, mirando al recupero all’istruzione dei soggetti in difficoltà, promuovendone
l’integrazione sociale e l’occupabilità. Gli interventi saranno concentrati nelle aree dove il fenomeno è maggiormente presente, e in particolar modo nelle aree urbane dove più ampio è il degrado sociale, con alto rischio di
criminalità giovanile, e nelle aree periferiche caratterizzate da limiti culturali e formativi. La Misura prevede una
prima fase di recupero degli alunni che hanno abbandonato il sistema scolastico e di riduzione del rischio di ulteriori abbandoni, nonché una ulteriore fase di consolidamento dell’esperienza scolastica attraverso una serie di
azioni rivolte a rendere quest’ultima più attraente ed a sviluppare negli alunni maggiori capacità relazionali e di
apprendimento attraverso attività di orientamento e di sviluppo delle singole attitudini.
Gli interventi di cui sopra potranno essere realizzati anche e preferibilmente attraverso intese interistituzionali,
con Associazioni e imprese no profit.
Le azioni terranno conto dell’importanza che la società dell’informazione riveste nell’ambito del sistema scolastico.
L’intervento è rivolta anche alle famiglie nel senso di sviluppare in esse maggiori capacità socio-educative ed una
maggiore coscienza del ruolo dell’istruzione, nonché a curare le condizioni per il superamento delle differenze di
genere e per lo sviluppo delle pari opportunità.
Le azioni previste sono:
A)
Corsi di formazione per genitori finalizzati al miglioramento delle competenze socio-educative
B)
Laboratori educativo-didattici pomeridiani per gli studenti al fine di promuovere le competenze
metacognitive e socio-relazionali con riferimento anche alle tematiche di natura ambientale ed
all’educazione alle pari opportunità;
C)
Attività di animazione socio-culturali ed espressive indirizzate sia agli studenti che ai genitori sia durante
l’anno scolastico che nel periodo estivo, anche attraverso modalità non istituzionali (educazione emotiva,
musica, spettacoli teatrali, sport etc…);
D) Potenziamento dei “Centri Risorse contro la dispersione scolastica” già costituiti o in via di attivazione
con il POM Scuola 1994-99, attraverso la realizzazione di supporti operativi, in collaborazione con le organizzazioni di volontariato e del terzo settore operanti nei territori interessati. Con tale intervento si intendono
realizzare laboratori di orientamento scientifico-tecnologico, laboratori di simulazione dei processi produttivi, sistemi di collegamento informatico e laboratori di approfondimento linguistico ed espressivo, laboratori
informatici destinati soprattutto ai soggetti portatori di handicap.
E)
Percorsi di rafforzamento di identità, effettuati anche con insegnanti e genitori, per consentire uno sviluppo personale pieno e positivo rivolto alle le ragazze che hanno interrotto il processo scolastico. tali interventi consisteranno in corsi di formazione, orientamento sia professionale che scolastico, incontri, dibattiti, attività culturali etc., finalizzati all’acquisizione, da parte delle ragazze coinvolte, del proprio ruolo
all’interno della società.
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S5 SOGGETTI DESTINAT ARI
–
Scuole dell’obbligo, comprese le scuole materne;
–
Reti di scuole anche con intese interistituzionali e in raccordo con il partenariato sociale.
S6
AMMINISTRAZIONI
E
DIPARTIMENTI
ALL’ATTUAZIONE DELL’INTERVENTO
REGIONALI
RESPONSABILI
O
INTERESSATI
Assessorato regionale del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell’emigrazione, Dipartimento formazione professionale
S7 PROCEDURE DI ATTUAZIONE
EVIDENZA PUBBLICA Come da Complemento di Programmazione e Bando multiasse di cui all’Avviso
pubblico n° 7 del 22/6/2001
S8 FASI DI REALIZZAZIONE INTERVENTO (tempi di realizzazione)
S9.1
TERMINE DI PERFEZIONAMENTO DEGLI
ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI
N. MESI 4
S9.2
TERMINE DI COMPLETAMENTO E PIENA
FUNZIONALITÀ DELL’INTERVENTO
N. MESI 26
S9.3
DURATA TOTALE
N. MESI 30
S9 NOMINATIVO
DELL’INTERVENTO
DEL
SOGGETTO
COMPETENTE
IN
ORDINE
ALLA
REALIZZAZIONE
Regione Siciliana - Enti pubblici territoriali - Enti di formazione accreditati - Enti pubblici e privati - Imprese e loro consorzi
S10 NOMINATIVO DEL SOGGETTO COMPETENTE IN ORDINE ALLA GESTIONE DELL’INTERVENTO
Regione Siciliana - Enti pubblici territoriali - Enti di formazione accreditati - Enti pubblici e privati - Imprese e loro consorzi
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S11 COSTI E FINANZIAMENTI DELL’INTERVENTO
valori in euro
S11.1
COSTO DELL’INTERVENTO
742.078,00
COPERTURA FINANZIARIA
S11..2
RISORSE FINANZIARIE ATTIVATE IN PRECEDENZA E GIA’ EROGATE
DI CUI:
A
PUBBLICHE
B
PRIVATE
S11.3
RISORSE FINANZIARIE RICHIESTE A VALERE SUL POR 2000-2006
742.078,00
DI CUI:
A
PUBBLICHE
742.078,00
B
PRIVATE
S11.4
RISORSE FINANZIARIE PROPRIE DEI SOGGETTI COINTERESSATI AL
PIT
DI CUI:
A
PUBBLICHE
B
PRIVATE
S11.5
TOTALE RISORSE FINANZIARIE
742.078,00
DI CUI:
A
PUBBLICHE
B
PRIVATE
742.078,00
ALLEGATI
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S12 INQUADRAMENTO GENERALE DELL’INTERVENTO
Descrivere la correlazione dell’intervento con altri interventi del pit
Intervento riguarda la formazione connessa all’idea forza turistico culturaRIF. SCHEDE
le ambientale nei settori dei policy fields comunitari scelti per il Pit Etna.
INTERVENTO N.
3.01,3.02,3.04,3.05
RIF. SCHEDE
INTERVENTO N.
1.04,1.05,1.06,1.09
RIF. SCHEDE
INTERVENTO
N.2.10,2.11,2.12,2.20,
2.21,2.22,2.24,2.25,2.
26,2.28,2.30,2.36,2.38
,2.43
Interventi sui sistemi delle risorse ambientali.
Gli interventi riguardano il mantenimento del suolo e la riforestazione dei
siti Etnei nonché la costituzione, gestione e implementazione della RES locale, tanto dal punto di vista pubblico quanto dal punto di vista privato e la
connessa formazione.
Interventi sulle risorse storiche archeologiche e culturali finalizzate al
completamento ed alla rifunzionalizzazione di strutture architettoniche adibite a musei o a fiere permanenti dei prodotti tipici locali.
Interventi sulle risorse storiche archeologiche e culturali legate al circuito
RIF. SCHEDE
monumentale
INTERVENTO
N.2.03,2.04,2.05,2.09,
2.14,2.16,2.17,2.23,2.
29,2.37,2.42
RIF. SCHEDE
INTERVENTO N.
2.44, 2.45,
Intervento riguarda la realizzazione di interventi privati per le reti culturali
dell’area Etnea mediante azioni promozionali, telematiche, ecc.,
ALLEGATI
S12.1 RAPPORTO TRA IDEA FORZA E INTERVENTO
La formazione tesa al recupero di soggetti che non operano nell’ambito del tessuto sociale ed economico virtuoso costituisce la premessa ed una delle condizioni indispensabili per produrre un clima di legalità, sicurezza e tutela, che è un connotato essenziale dello sviluppo. I profili principali di questo effetto urbano moderno riguardano: sia una strategia territoriale integrata, per gli effetti che una lotta
alla violenza produce nel tessuto urbano; sia una strategia nel campo della valorizzazione delle risorse
umane e della integrazione sociale attraverso la restituzione di dignità e tutela a quelle aree di marginalità sociale che avrebbero più facile accesso ai servizi; sia infine una strategia di innovazione e modernizzazione dei servizi pubblici e di privato sociale con l’effetto di un circuito virtuoso sulla qualità
dei servizi erogati
ALLEGATI
S12.2 RAPPORTO TRA L'INTERVENTO E LA PIANIFICAZIONE VIGENTI
Descrivere il rapporto tra l'intervento previsto dal PIT e gli strumenti di pianificazione vigenti sul territorio di riferimento progettuale.
SI TRATTA DI INTERVENTO IMMATERIALE
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S12.3 MAPPATURA ED INDICAZIONE CARTOGRAFICA DELL'INTERVENTO
Ove possibile, indicare il riferimento all’allegato eventuale che presenta il quadro complessivo degli
interventi su supporto aerofotogrammetrico o su altro sistema di rappresentazione (anche multimediale); eventualmente rappresentare sulla cartografia in modo utile alla verifica dell’impatto dell’insieme
degli interventi sul territorio di riferimento.
ALLEGATI
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S12.4 INTERVENTO DISCENDENTE DA STUDIO DI FATTIBILITÀ EX DELIBERA CIPE 70/98 O
DA ALTRI PROGRAMMI NAZIONALI E COMUNITARI.
RIF. STUDIO DI FATTIBILITÀ
RIF. PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO
______________________________
______________________
ALLEGATI
S12.5- INTEGRAZIONE DELL'INTERVENTO CON ALTRI INTERVENTI DI VALENZA REGIONALE
RICADENTI NEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO LOCALE.
TITOLO
PROGRAMMA E RIF. NORMATIVO
__________________________________________
___________________________________________
ALLEGATI
S12.6 INTEGRAZIONE E COERENZA CON STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE PER LO
SVILUPPO LOCALE IN CORSO DI REALIZZAZIONE NEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Gli strumenti di programmazione per lo sviluppo locale che intervengono sul territorio del PIT Etna , con i
quali l’intervento proposto si integra sono:
?? il Patto Territoriale generalista Simeto Etna, dell’importo complessivo di Lit. 157 mld., con cui sono stati finanziati 38 progetti di cui nel settore agroalimentare, n. 3 progetti nel settore turistico, n.
13 progetti nel settore ambientale;
?? il Patto Territoriale per l’Agricoltura del Simeto Etna;
?? il Patto Territoriale per l’Agricoltura dello Jonico Etneo;
?? il Protocollo Aggiuntivo Rimodulazione del Patto Territoriale Simeto Etna per il turismo, con (n.
71 progetti esecutivi presentati).
?? n.3 progetti Leader II: Leader II Simeto Etna – Leader II Valle dell’Etna – Leader II valle
dell’Alcantara.
Le strategie attivate dai Leader II hanno avuto tra l’altro ad oggetto: 1. fornitura di servizi reali di marketing,
qualità e business plan per le imprese finanziate dal Patto e altre; 2. Marketing territoriale per la promozione
dell’investimento manifatturiero e turistico 3) formazione in materia agro-turistica, esportazioni e lavorazione
della pietra lavica; creazione di consorzi export e marchio di territorio.
Inoltre, sul territorio del patto simeto etna è stato approvato e finanziato dal ministero dei lavori pubblici il
PRUSST SIMETO ETNA all’interno del PRUSST economie del turismo, capofila il comune di catania. sono stati infine approvati e finanziati due studi di fattibilità a titolo delle Intese Istituzionali di Programma
(delibera cipe 106/99) per la realizzazione di un itinerario turistico culturale ed ambientale del Simeto Etna e
del circuito del golf sulle Province di Catania e Messina. in merito al primo progetto lo studio commissionato
all’Università degli Studi di Catania è stato consegnato e conta investimenti fattibili nel breve termine, ricompresi nel PIT, per lit. 50 mld.
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S13 SOSTENIBILITÀ AM BIENTALE DELL'INTERVENTO
S13.1 VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE
SI ? NO ?
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
SI ? NO ?
INDICARE LO STATO DELLA PROCEDURA DI VIA (SE VE NE È L'OBBLIGO) O DELLA
VALUTAZIONE DI INCIDENZA OVE RICHIESTA
PROCEDURA VIA/VALUTAZIONE DI
INCIDENZA NON AVVIATA:
descrivere brevemente
PROCEDURA VIA/VALUTAZIONE DI
INCIDENZA AVVIATA:
descrivere brevemente
PROCEDURA VIA/VALUTAZIONE DI
INCIDENZA COMPLETATA:
descrivere brevemente
S13.2 SINTESI DELLA VALUTAZIONE
DESCRIVERE BREVEMENTE L’ESITO DELLA VALUTAZIONE IN TERMINI DI:
??
SINTESI DELLA VIA
?? PREVEDIBILE TIPOLOGIA D'IMPATTO:
?? ORIGINE (CAUSA DELL'IMPATTO)
?? BERSAGLIO: SISTEMA AMBIENTALE NATURALE O ANTROPICO INFLUENZATO
(SUOLO, ARIA, FAUNA, FLORA,CITTÀ, TESSUTO STORICO, QUARTIERE
POPOLATO, ECC.)
?? RELAZIONE CON ALTRI IMPATTI (CON RIFERIMENTO AD ALTRI INTERVENTI
PIT)
??
PREVISIONI DI MITIGAZIONE:
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S13.3 RAPPORTO TRA INTERVENTO E CRITERI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Specificare in che modo ciascun intervento risponde ai criteri di sostenibilità ambientale individuati
CRITERI
MODALITÀ DI APPLICAZIONE
1. RIDURRE AL MINIMO L’IMPIEGO
DELLE RISORSE ENERGETICHE NON
RINNOVABILI
2. IMPIEGO DELLE RISORSE
RINNOVABILI NEI LIMITI DELLA
CAPACITÀ DI RIGENERAZIONE
3. USO E GESTIONE CORRETTA, DAL
PUNTO DI VISTA AMBIENTALE,DELLE
SOSTANZE E DEI RIFIUTI PERICOLOSI/
INQUINANTI
4. CONSERVARE E MIGLIORARE LO
STATO DELLA FAUNA E FLORA
SELVATICHE, DEGLI HABITAT E DEI
PAESAGGI
5. CONSERVARE E MIGLIORARE LA
QUALITÀ DEI SUOLI E DELLE RISORSE
IDRICHE
6. CONSERVARE E MIGLIORARE LA
QUALITÀ DELLE RISORSE STORICHE E
CULTURALI
La formazione tesa al recupero di soggetti che non operano
nell’ambito del tessuto sociale ed economico virtuoso costituisce la premessa ed una delle condizioni indispensabili per
produrre un clima di legalità, sicurezza e tutela, che è un
connotato essenziale dello sviluppo. i profili principali di
questo effetto urbano moderno riguardano: sia una strategia
territoriale integrata, sia una strategia nel campo della valorizzazione delle risorse umane e della integrazione sociale
attraverso la restituzione di dignità e tutela a quelle aree di
marginalità sociale che avrebbero più facile accesso ai servizi; sia infine una strategia di innovazione e modernizzazione
dei servizi pubblici e di privato sociale con l’effetto di un
circuito virtuoso sulla qualità dei servizi erogati e
dell’ambiente locale
7. CONSERVARE E MIGLIORARE LA
QUALITÀ DELL’AMBIENTE LOCALE
8. PROTEZIONE DELL’ATMOSFERA
9. SENSIBILIZZARE MAGGIORMENTE
ALLE PROBLEMATICHE AMBIENTALI,
SVILUPPARE L’ISTRUZIONE E LA
FORMAZIONE IN CAMPO AMBIENTALE
10. PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE
DEL PUBBLICO ALLE DECISIONI CHE
COMPORTANO UNO SVILUPPO
SOSTENIBILE
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S13.4 RAPPORTO TRA INTERVENTO E RIDUZIONE DEL DEGRADO E/O RIQUALIFICAZIONE
DELL’AMBIENTE NATURALE E ANTROPIZZATO
Indicare se l’intervento contribuisce:
?? all’introduzione di sistemi di gestione ambientale (HACCP, SGA, ISO 14000, ecc.);
?? alla realizzazione nei territori della “rete ecologica” d’investimenti materiali;
?? alla tutela e la conservazione della biodiversità anche attraverso la realizzazione di nuovi i mpianti di specie vegetali a fini non produttivi;
?? alla conservazione e il recupero del paesaggio agrario, compresi i manufatti tradizionali a
fini di pubblica fruizione;
?? al restauro ambientale e opere di salvaguardia delle risorse naturali;
?? alla tutela dei siti Natura 2000 (tabellazioni, recinzioni, opere di protezione).
?? al rafforzamento del processo di Agenda 21.
?? al restauro di forme tipiche dell’architettura locale, anche mediante l’utilizzo di materiali tradizionali;
?? allo sviluppo del turismo sostenibile e che includano caratteristiche “ospitalità diffusa”, di
piccole dimensioni e qualificati dal punto di vista ambientale (risparmio energetico, riduzione
dei consumi, gestione efficiente dei rifiuti, etc.)
?? al recupero e alla valorizzazione di prodotti agricoli e specialità agroalimentari incentrati su
processi di certificazione (agricoltura biologica) e di denominazione.
Note: L’intervento contribuisce:
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S14 SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA ED ECONOMICO-SOCIALE DELL’INTERVENTO
S14.1 RISULTATI ANALISI FINANZIARIA
Descrivere brevemente i risultati dell’analisi finanziaria ed economico-sociale dell’intervento, facendo riferimento ad esempio ai flussi di cassa e alla situazione patrimoniale, al saggio di rendimento interno, AL valore attuale
netto finanziario, al Return of Investment, etc.
ALLEGATI
S.14.2 RISULTATI DELL’ANALISI COSTI BENEFICI PER LE INFRASTRUTTURE CHE SUPERANO IL
COSTO 30 MILIARDI
ALLEGATI
S14.3 IMPATTI OCUPAZIONALE DELL’INTERVENTO
Rioccupazione di lavoratori
precedentemente disoccupati
Rif.
ALLEGATI n.
Riduzione disoccupazione giovanile e femminile
Rif.
ALLEGATI n.
Riduzione disoccupazione di
lunga durata
Rif.
ALLEGATI n.
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IP - INFORMAZIONI SPECIFICHE INTERVENTO PIT TIPOLOGIA: INFRASTRUTTURE PUBBLICHE
IP1 LIVELLO DI CANTIERABILITÀ DELL'INTERVENTO
DEFINIZIONE PROGETTUALE GIÀ
DISPONIBILE
SI
NO
DATA DI AVVENUTA O
PREVISTA ULTIMAZIONE
(NEL CASO DI
PROGETTAZIONE IN
CORSO)
PROGETTO PRELIMINARE
PROGETTO DEFINITIVO
PROGETTO ESECUTIVO
DOCUMENTAZIONE
AMMINISTRATIVA RELATIVA ALLA
DECISIONE DI PROCEDERE
ALL’INTERVENTO
PROVVEDIMENTO TIPO
DATA
già acquisiti
da acquisire
data
ALLEGATI
Specificare la natura degli allegati
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IP2 ASPETTI PROCEDURALI DELL’INTERVENTO
DISPONIBILITÀ
DELL’AREA E/O
DEGLI IMMOBILI
OGGETTO
DELL’INTERVENTO
In caso di non disponibilita’ specificare le modalita’ di acquisizione
SI
NO
CONFORMITÀ AGLI STRUMENTI URBANISTICI
CONFORME
MOTIVO DELLA
NON
CONFORMITA’
NON CONFORME
In caso di mancata conformità descrivere brevemente le motivazioni (specificando gli eventuali vincoli esistenti) e le procedure e i tempi per le eventuali varianti
ALLEGATI
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AP - INFORMAZIONI SPECIFICHE INTERVENTO
TIPOLOGIA: AZIONI PUBBLICHE
TITOLO INTERVENTO ____________________________________________________________
ANALISI DEI BISOGNI
SPECIFICI E DELLE
POTENZIALITÀ
Il territorio su cui interviene il Progetto comprende l’area urbana di Catania e provincia. In quest’area si assiste a un forte processo di mobilità
interna che, alimentata da un esteso fenomeno di urbanizzazione selvaggia (per lo più illegale), ha profondamente modificato nell'ultimo
ventennio la fisionomia del territorio che appare oggi gravemente compromesso.
Il degrado urbano ed ambientale ha sostenuto la disgregazione del tessuto socio-economico e favorito l'esplosione di una illegalità diffusa e di
fenomeni di microcriminalità, alimentati anche da una economia dalle
forme frammentate, e caratterizzata da un elevato indice di disoccupazione, oltre che da una quasi totale assenza di servizi sociali di supporto.
Il problema dell'inserimento lavorativo in un'area con queste caratteristiche è un problema complesso anche se riferito a soggetti che non vivono situazioni di disagio sociale.
La complessità tende ad aumentare se i soggetti coinvolti vivono situazioni di esclusione dal sistema socio-economico, come è il caso di m
i ragazzi che per il fenomeno della dispersione scolastica sono fuori dal
sistema istruzione.
I destinatari dell'intervento sono infatti ragazzi fuoriusciti dal sistema
scolastico e le loro famiglie. I ragazzi avranno difficoltà ad inserirsi nel
mondo del lavoro per diverse cause strutturali, legate, principalmente,
alla insufficienza di un’offerta formativa adeguata alle loro caratteristiche, che li metta in condizione di poter avere le informazioni, le competenze e l’assistenza necessarie per crearsi un’opportunità di lavoro.
In mancanza di un tessuto imprenditoriale capace di assorbire la forza
lavoro esistente sul territorio, infatti, l'alternativa possibile sarebbe la
creazione di un lavoro autonomo, ma ciò è generalmente reso molto difficile da una serie di fattori:
?? Mancanza di una cultura d'impresa dovuta ad assenza di realtà territoriali che favoriscano orientamento e formazione in tal senso;
?? Difficoltà finanziarie per chi vuole intraprendere una attività di lavoro autonomo;
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STRATEGIA
Promuovere il progetto in ambito locale e regionale, per sensibilizzare e
coinvolgere le scuole, gli Enti/aziende e i destinatari finali.
Apertura di un sito Internet per presentare il progetto ad altri soggetti
esterni agli Enti interessati alle attività formativa.
Azioni di informazione per Scuole, Enti Locali e Amministrazioni Pubbliche regionali.
Pubblicazione di brochures informative
Diffusione del bando di selezione per i partecipanti.
Lancio del progetto con un convegno di apertura.
Conoscenza a livello territoriale delle finalità del progetto
Coinvolgimento delle scuole e degli Enti/aziende interessati a livello
locale e regionale.
Raccogliere le richieste di partecipazione da parte dei destinatari finali.
La disseminazione dei risultati del progetto sarà realizzata attraverso:
- Internet per divulgare le attività e i risultati del progetto ad altri
soggetti esterni agli Enti interessati alle attività formativa.
- Azioni di informazione e diffusione per scuole, Enti Locali e Amministrazioni Pubbliche regionali.
- Pubblicazione di materiale divulgativo e didattico
- Diffusione dei risultati verso attori del sistema formativo delle diverse
regioni, anche esterne al partenariato.
- Convegno finale di presentazione dei risultati del progetto.
- Visibilità dell’iniziativa e dei risultati raggiunti
-Ripresa del modello proposto in altri contesti locali
OBIETTIVO SPECIFICO E
LINEA DI INTERVENTO
OB. 21/3 – C.1
POLICY FIELD
Policy Field B.1 Favorire il primo inserimento lavorativo o il reinserimento di soggetti a rischio di esclusione sociale
(in caso di intervento di formazione)
TIPOLOGIA DEI
DESTINATARI
(23) POTENZIAMENTO DELL’ISTRUZIONE E DELLA
FORMAZIONE PROFESSIONALE
–
Scuole dell’obbligo, comprese le scuole materne;
–
Reti di scuole anche con intese interistituzionali e in raccordo con
il partenariato sociale.
–
Soggetti fuoriusciti dal sistema scolastico dell’obbligo e loro familiari
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ALTRO
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Come visto precedentemente le azioni previste sono:
A) Corsi di formazione per genitori finalizzati al miglioramento delle
competenze socio-educative
B)
Laboratori educativo-didattici pomeridiani per gli studenti al fine
di promuovere le competenze metacognitive e socio-relazionali
con riferimento anche alle tematiche di natura ambientale ed
all’educazione alle pari opportunità;
C) Attività di animazione socio-culturali ed espressive indirizzate sia
agli studenti che ai genitori sia durante l’anno scolastico che nel
periodo estivo, anche attraverso modalità non istituzionali (educazione emotiva, musica, spettacoli teatrali, sport etc…);
VOCI DI COSTO
D) Potenziamento dei “Centri Risorse contro la dispersione scolastica” già costituiti o in via di attivazione con il POM Scuola 199499, attraverso la realizzazione di supporti operativi, in collaborazione con le organizzazioni di volontariato e del terzo settore operanti nei territori interessati. Con tale intervento si intendono realizzare laboratori di orientamento scientifico-tecnologico, laboratori di simulazione dei processi produttivi, sistemi di collegamento
informatico e laboratori di approfondimento linguistico ed espressivo, laboratori informatici destinati soprattutto ai soggetti portatori
di handicap.
E)
Percorsi di rafforzamento di identità, effettuati anche con insegnanti e genitori, per consentire uno sviluppo personale pieno e positivo rivolto alle le ragazze che hanno interrotto il processo scolastico. tali interventi consisteranno in corsi di formazione, orientamento sia professionale che scolastico, incontri,
dibattiti, attività culturali etc., finalizzati all’acquisizione, da
parte delle ragazze coinvolte, del proprio ruolo all’interno della
società.
SPESE PERSONALE
DOCENTE E ASSIM ILATO
EURO 140.500,00
SPESE DI GESTIONE
EURO 301.028,00
SPESE DI
FUNZIONAMENTO
EURO 300.550,00
TOTALE
EURO 742.078,00
18
REGIONE SICILIANA
DPRS
Progetti Integrati Territoriali
POR SICILIA 2000-2006
Modello di documento finale
Scheda intervento n.3.03
Pit n.24 Prov. di CT
RA - INFORMAZIONI SPECIFICHE INTERVENTO PIT TIPOLOGIA: REGIMI DI AIUTO
FONDO ________________________
DESTINATARI
TIPOLOGIA DI
INVESTIMENTO
MISURA E/O
SOTTOMISURA (NUOVA
NUMERAZIONE)
TITOLO REGIME (VEDI
POR PUNTO 4.8.)
DATA PREVISTA DI
ATTIVAZIONE
CRITERI AGGIUNTIVI IN
RELAZIONE A QUELLI
PREVISTI DAL CDP E DAI
BANDI EMANATI
IMPORTO IN EURO DI
RISORSE PUBBLICHE
RICHIESTE
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FORMEZ
RAP 100
REGIONE SICILIANA
DPRS
Scheda intervento n.3.03
Pit n.24 Prov. di CT
Progetti Integrati Territoriali
POR SICILIA 2000-2006
Modello di documento finale
FORMEZ
RAP 100
CRONOGRAMMA
Cronogramma delle fasi di progettazione, realizzazione, collaudo, messa a regme/esercizio.
??Progettazione corsi: 2 mesi
??Selezione allievi e altre procedure amministrative: 2 mesi
??Realizzazione attività: 24 mesi
??Pubblicazioni e altre attività: 2 mesi
ALLEGATI
Allegati contraddistinti dai numeri progressivi
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