da carlo al feudalesimo - Istituto Nostra Signora

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da carlo al feudalesimo - Istituto Nostra Signora
Leggiamo lo scenario storico (p1): di cosa ci accorgiamo?
La chiesa di roma è fragile, i longobardi minacciano sempre più da vicino il papato e a est l'impero
bizantino è forte e fiorente e tenta di entrare sempre più verso occidente. Inoltre a sud l'islam è
sempre più minaccioso ed esmande la sua potenza sui mari (talassocrazia).
Clodoveo (V sec), re dei franchi, dopo una serie di campagne vittoriose nelle Gallie e nell'alto
Reno, occupa una gran parte dell'ex impero di occidente.
I Franchi a suo seguito si convertono al cristianesimo di Roma (non di Bisanzio) diventando
figlio primogenito della chiesa.
Con il declino della dinastia Merovingia si afferma Carlo Martello, vincitore della battaglia di
Poitiers e con il suo successore, Pipino il breve, si afferma la dinastia Carolingia.
Pipino il breve era un discendente dei Maestri di palazzo o magiordomi, che governavano di
fatto ma non di diritto (re fannulloni). Papa Stefano II (751) e unse Pipino re con la
benedizione della chiesa. (si introduce l'elemento della sacralità dell'imperatore).
Pipino scese in Italia e sconfisse il re longobardo Astolfo, e dona i territori conquistati al papa,
giustificando la donazione come volontà di Costantino (donatio costantini). Nasce lo stato della
chiesa.
Intanto il re longobardo Desiderio dono sua figlia Ermengarda a Carlo, figlio di Pipino.
Carlo, nel 771, rompe il patto e invade l'Italia, sconfiggendo Desiderio, ripudia
Ermengarda...Manzoni nell'Adelchi ci racconta.
L'affermazione dei franchi in Italia allontana dall'orbita dell'oriente.
Parallelamente si diffonde l'Islam nel mediterraneo...
Chi è?
Carlo Magno è il figlio di Pipino che è il discendente di Carlo Martello, che era il
maggiordomo dei regni di Austrasia e Neustria (Burgundia) per conto di re Dagoberto III che
era un erede diretto di Clodoveo.
Carlo Magno sarà il grande riunificatore dei regni romano barbarici sotto un unico impero cristiano
e romano, attraverso la conquista e l'annessione/conversione/dispersione all'impero degli Avari, dei
Bavari, dei Sassoni. (contro i Mori, ci sbatte i denti....chanson de Roland....i mussulmani han torto e
i cristian han ragione)(canto d'amore di Rolando alla sua Durlindana e ascensione al cielo con gli
angeli)
Come riusci a fare ciò?
1.tesi di Pirenne su Maometto e Carlo Magno: l'islam portò alla rottura dell'unità politica nel
mediterraneo e alla talassocrazia araba che spinse verso nord il baricentro dell'impero
2.Opera di conversione compiuta dai monaci benedettini sassoni tra il 720-750 (S. Bonifacio)
Anno Emblematico
Anno emblematico: 25 dicembre del 800: Carlo Magno viene incoronato da Leone III Imperatore a
S. Pietro (minatura p. 3).
Perché?
1. Il potente impero romano d'oriente, di bisanzio, prospera ed è forte anche in Italia. Il papa ha
bisogno di una figura forte
2. Carlo, dopo le campagne contro i longobardi in Italia, era ormai in contatto diretto con i
bizantini.
Il sacro romano impero (vedi p. 3): non ha una vocazione mediterranea: manca la Spagna, Sicilia e
parte dell’Italia meridionale.
E’ incentrato sul Reno, la capitale è Aquisgrana: nel cuore dell’Europa (nome equivalente a
impero).
Carlo è, a buon diritto definito il re padre dell’Europa
Tratti caratteristici:
legame con il cristianesimo profondo e solido (fonte 1. cristianizzazione Europa: se ti converti sei
salvo, e Carlo non ti attacca). Il rito dell’incoronazione a doppia lettura. Carlo, servitore umile e
devoto della santa Chiesa veniva onorato con la corona e con l’olio santo dal papa, che a sua volta si
era prosternato ai suoi piedi: il modello è l’incoronazione del basileus da parte dell’arcivescovo di
Costantinopoli.
“A Carlo, Augusto coronato da Dio, grande e pacifico imperatore dei romani, vita e vittoria!”
L'organizzazione di questo impero
Le basi del potere sono la forza militare (vd, miniatura p.4, staffa e armatura) e la consacrazione
religiosa.
Per gestire questo potere utilizza una rete di collaboratori (conti) sul territorio diviso in province
chiamate contee. Per le zone più pericolose poste sul limes si avvaleva di funzionari unici chiamati
margravi o marchesi (aree calde: marca spagnola e marca orientale del Danubio).
Tutto si basa sulla fiducia! (Blablacar), i capi franchi giuravano fedeltà a Carlo in cambio di un
titolo.
Per garantire l'unità e il controllo utilizzava i missi dominici che viaggiavano per conto
dell'imperatore.
Lo stesso Carlo era sempre in viaggio convocando di volta in volta placita ed emanando capitularia
(nuove leggi).
Dal punto di vista economico:
Carlo vuole contrastare la moneta bizantina (nomisma) e conia il denaro (moneta d'argento).
Dal punto di vista culturale:
Carlo analfabeta, è un promotore di cultura eccezionale. Ad Aquisgrana fonda la Schola palatina
composta da un insieme di dotti guidati da Alcuino di York. Le arti liberali che costituivano durante
il Medioevo i due gradi dell'insegnamento, l'uno letterario, l'altro scientifico, comprendevano la
grammatica, la retorica e la dialettica (il Trivio); l'aritmetica, la geometria, la musica, l'astronomia
(il Quadrivio).
Quando Carlo muore la rete della Gefolgschaft si disintegra, è il 814 d.C.
I figli di Carlo muoiono tutti tranne Ludovico il Pio che eredita l’intero impero. Morto costui i tre
figli, Carlo il Calvo, Lotario e Ludovico il germanico si contendono la corona secondo la legge
salica (tutta la terra divisa tranne a una donna). (vedi mappa dinastica 5)
L'imperium spetta a Lotario, ma nel 842 Carlo e Ludovico stipulano il Giuramento di Strasburgo
(primo testo in lingua tedesca e francese) contro Lotario.
Nel 843 stipulano il trattato di Verdun per dividersi l’impero (p.4): a Carlo il Calvo va il regno dei
franchi occidentali (Lorena, Navarra, Neustria), a Ludovico il Germanico va il regno dei franchi
orientali (boemia, sassonia, baviera, , svevia), a Lotario I, il figlio maggiore, va il Regno di mezzo:
Italia (frammentario) e a nord (provenza, borgogna, Franconia, Paesi Bassi).
La corona imperiale veniva tenuta a turno dalle tre casate. Nel 885 Carlo il Grosso, figlio di
Ludovico il Germanico, si trova per caso a tenere tutte e tre le corone ma dura poco, infatti nel 887
viene deposto dall’assemblea dei conti, perche inadatto a governare, muore nel 888.
Francia, Germania e Italia?
La Francia era frammentata: vi erano due componenti etniche differenti: i franchi e i gallo-romani.
In Aquitania, prevaleva la componente gallo romana per esempio. Non comprendeva la Bretagna
che rimaneva una marca indipendente.
La Germania non era altro che l’unione di quattro ducati indipendenti: Boemia, Svevia, Baviera e
Sassonia e dei corrispettivi quattro ceppi etnici differenti.
L’Italia includeva i latini e i longobardi ormai fusi insieme: solo la parte settentrionale faceva parte
dell’impero, e non tutta. Venezia e Ravenna erano enclavi bizantine, poi vi era il patrimonio di
S.Pietro su cui il papa esercitava il potere temporale; a sud, il ducato di Spoleto rientrava nei
possedimenti franchi ma non il ducato di Benevento che era longobardo; in più a sud era presente
l’influenza di Costantinopoli in Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, nonché quella greca.
Affianco a questa Europa cattolica vi era l’impero bizantino che comprendeva la grecia, l’Italia
meridiolane, i balcani, l’asia minore..e che continuava a chiamarsi romano e a rivendicare la
sovranità senza confini.
L’antagonismo tra impero carolingio e impero bizantino si manifesta nelle questioni religiose e di
fede:
i conflitti tra le chiese romane e greche portò alla definizione di una cristianità cattolica (universale)
e una ortodossa (che segue la retta dottrina).
A questo periodo (868-885) si deve la predicazione di Cirillo e Metodio (figura p. 5), nonche la
traduzione della Bibbia in antico slavo con un nuovo alfabeto che univa alcune lettere greche con
altre create appositamente (l’alfabeto cirillico). Ciò consentì la diffusione del cristianesimo
ortodosso tra le popolazioni slave.
Nel 1054 , il rifiuto dell’arcivescovo di Costantinopoli di riconoscere il primato del papa, la diversa
interpretazione del dogma della trinità, le polemiche su aspetti liturgici, portò allo Scisma d’Oriente.
Il papa scomunicò l’arcivescovo e viceversa.
Le invasioni
Perché l’impero di Carlo Magno si sfalda? Vi sono varie cause.
Innanzitutto le lotte tra i discendenti di Carlo, ma un secondo elemento è sicuramente
rappresentato dalle invasioni barbariche che premono sull’impero da ogni parte.
Normanni
Dal nord i danesi, gli svedesi e i norvegesi (vichinghi) . I danesi con le loro imbarcazioni piatte e
basse risalivano i fiumi della Francia e depredavano i villaggi e le città. Gli svedesi, chiamati
vareghi dai bizantini o rus, si spinsero verso l’impero d’oriente (novgrood, Kiev) dando il nome alla
Russia. I norvegesi, i veri vichinghi, compirono grandi imprese di navigazione raggiungendo:
arcipelaghi britannici, isole faer Oer, le shetland, l’islanda, fino alla Groenlandia (terra alberata), e
verso l’anno mille, compirono anche qualche sbarco in America (isola di Terranova e Labrador).
Kiev – capitale svedesi – assimilati con i ceppi slavi e in commercio con Costantinopoli
Normandia – donata ai danesi da Carlo III che li riconosce come alleati – si convertono al
cristianesimo(col regno di danimarca)
Da sud i pirati saraceni (cosi chiamati): arabi e berberi (islamizzati).
L’islam si espande sull’impero bizantino: le baleari, poi la penisola Iberica, Brintisi, Taranto, Bari
(poi ripresa dal Basileus) e infine la sicilia nel 878.
Nell’835 i saraceni arrivano fino a Napoli e saccheggiano la basilica di S. Pietro a Roma. Risalgono
attraverso le coste, razziano Montecassino fino a giungere in provenza.
Gli ungari o magiari
Si spostano da est, discendenti degli unni (nome temuto) dall’898 al 955 depredano i monasteri
germanici e italiani (fulda, San Gallo, Nonantola) e distruggono città (Pavia, Brescia, Bergamo,
Basilea, Ratisbona, Augusta). Inarrestabili….Ottone I riesce a fermarli sul fiume Lech nel 955.
Tutti i popoli invasori entro i primi anni del 1000 si convertono al cristianesimo. I rus-svedesi a
quello ortodosso. Mentre i Danesi dopo la sconfitta del 955 scelgono il rito romano, il re si fa
incoronare dal papa e battezzare col nome di Stefano.
NB: perché queste popolazioni ormai stanziali si convertono? Perché l’adesione alla chiesa gli
permetteva di essere riconosciuti dal papa come servi e quindi gli dava la possibilità di rendersi
indipendenti dagli impero tedesco e francese. Caso emblematico la Polonia che abbraccia il
cristianesimo e separa la chiesa polacca dalla chiesa germanica.
In conclusione nascono i nuovi regni cristiani.
Da Vassallaggio a Feudalesimo
Dopo la deposizione di Carlo il Grosso, ultimo sovrano carolingio, i due regni dei franchi hanno
destini diversi.
Francia: Il regno dei franchi occidentali è in lotta tra i discendenti di Carlo Magno e i Conti di
Parigi.L’assemblea dei conti ha la meglio eleggendo re Ugo Capeto, che di fatto eserciterà il suo
potere solo sulla contea di Parigi (la Francia è polverizzata).
Italia: la corona di Italia era il titolo che dava accesso alla corona imperiale. Dopo l’887 si contesero
la corona i marchesi di ivrea, si Spoleto, del Friuli, di Borgogna , di Provenza. Questo periodo
coincide con le devastazioni portate dagli ungari.
Germania: manca il re ereditario. I ducati che compongono la Germania (Baviera, Sassonia,
Lotaringia, Franconia, Svevia)(cambiano a seconda delle case regnanti). Decidono di eleggere un
sovrano, optando per la Monarchia elettiva: viene eletto Ottone I di Sassonia (936), sconfigge gli
ungari sul fiume Lech (955), che sconfigge il duca di Ivrea prendendosi la corona di Italia (961),
che poi reclama a buon diritto il titolo di imperatore facendosi incoronare a Roma (962).
Che cos’è il feudalesimo? (processo di decentralizzazione del potere)
Accezione ampia: sistema di rapporti politico/economico/sociale per garantire la coesione
territoriale tra il IX e X secolo.
Cause: le lotte per la disgregazione dell’impero di Carlo e le invasioni
Alla base del feudalesimo stanno due istituzioni: il feudo e il vassallaggio che nascono in età
carolingia allo scopo di realizzare una coesione tra il re e i capi guerrieri e grandi proprietari
(Gefolgschaft).
Il sistema è chiamato feudo-vassallatico-beneficiario: nelle antiche comunità franche fare il
combattente (cavaliere) era costoso ed era una professione. Servivano cavalli selezionati, armi,
scudi, addestramento. I vassalli (uomini di fiducia del re) per svolgere il loro mestiere richiedevano
un beneficium (cavalli, servi, terre, scuderie etc) che nella lingua parlata era il feudo.
Il legame vassallatico veniva sancito con il rituale dell’Homagium, l’atto di sottomissione
compiuto dal vassus nei confronti del senior.
1. Il vassallo metteva le sue mani nelle mani del signore e gli giurava fedeltà circondato da simboli
religiosi.
2. Riceveva poi il donum o beneficium (feudo ovvero bestiame, zolla di terra o altro).
3. Baciava e abbracciava il suo sire e viceversa.
Era un rapporto asimmetrico perché il vassallo riconosceva la superiorità del signore. Ma è anche
vero che il signore non solo consegnava il feudo ma si impegnava a proteggere il “suo uomo”. Se il
legame veniva tradito ci si macchiava di fellonia (tradimento).
Questo fino al X secolo. Dopo di che questa istituzione comincia a trasformarsi:
fu ammesso il vassallaggio multiplo: ogni vassallo poteva avere i suoi vassalli che a loro volta ne
avevano di loro. Ogni vassallo aveva dei valvassori che avevano dei valvassini. A ciò seguiva che il
feudo veniva sub infeudato (subaffittato).
Altra cosa dai vassalli erano i Conti, erano titolari di poteri pubblici. La contea non era un feudo,
ma la circoscrizione territoriale nella quale si esercitavano i poteri.
La carica di Conte era inizialmente strettamente personale, alla morte tornava al re. Ma Carlo il
Calvo col capitolare di Quierzy aveva legittimato la formazione di dinastie comitali (capitolare a p.
21). I feudi invece erano strettamente personali (vincolati al giuramento o sciolti) e non cedibili agli
eredi.
Vedremo però che nel 1037 con la costitutio de feudis anche i feudi maggiori furono ritenuti
ereditari e poi quelli minori..
Allora
Il sistema vassallatico-beneficiario era servito nel VIII e IX secc. A mantenere il potere in mano al
re, nel X e XI secolo questo sistema degenera progressivamente con l'indebolirsi del potere centrale,
e diviene feudalesimo.
Il feudalesimo è la degenerazione dei rapporti feudo-vassallatico-beneficiari.
Decentramento amministrativo.
Incastellamento: simbolo del mondo medievale (foto p. 11)(vedi Abruzzo)
Il castello governava su una castellania, contado.
Il feudo, nato come feudo militare, si configura sempre più come un piccolo dominio personale,
una realtà produttiva del signore (vassallo, conte o cavaliere).
Il feudo era diviso in due parti, una pars massaricia e una pars dominicia.
Nella pars dominicia c'erano le terre del signore, e i terreni di caccia. Nella pars massaricia c'erano
le terre coltivate dai servi, che oltre ad una parte del raccolto, dovevano prestare anche una corvees.
Dallo schiavo al servo
Si assiste progressivamente al passaggio dalla schiavitù alla servitù.
Lo schiavo, fin dalla romanità, era il non libero, assoggettato ad un padrone. Nel tardo impero la
schiavitù, a causa delle invasioni, era sempre più connessa al volontario assoggettamento ad un
proprietario terriero di unlibero, per motivi di sopravvivenza.
Lo schiavo non aveva diritto ad una famiglia, a testimoniare, a possedere beni, poteva essere
venduto.
Intorno all'anno mille inizia una radicale trasformazione. Con la conversione delle popolazioni
barbare al cristianesimo, lo schiavo in quanto tale non è più tollerato dalla chiesa (i cristiani non
possono essere schiavi).
Nasce la figura del servus.
Il servus era un contadino dipendente che apparteneva ad un feudo, alla gleba.
Non poteva essere venduto singolarmente perché la sua famiglia era legalmente riconosciuta. (se
voleva, poteva anche sposarsi con una persona soggetta ad un altro signore, pagando il formariage).
Seguiva le sorti della terra affidata in coltivazione. Sulla quale pagavano al signore una rendita
(canone) e prestavano corvees...inoltre dovevano pagare una tassa sulla servitù per attestare la loro
condizione di servi, e una volta morti, gli eredi per mantenere le terre dovevano pagare una tassa di
successione.
Da signorie militari a signorie di banno
Col feudalesimo vediamo il passaggio dalla signoria feudale (nata per un bisogno militare e
strettamente legata al potere politico) alla signoria bannale (signoria politica) che di fatto era un
potere indipendente da quello dei conti o del re, godendo di immunitas.
Le signorie bannali sono centri di potere governati da signori che, entro i loro terrirori, avevano
potere politico, potevano:
1. impedire che i messi imperiai entrassero nei loro territori
2. ammninistrare la giustizia
3. imporre taglie, pedaggi
Quindi: i castelli e le signorie bannali sono i tratti più caratteristici della società feudale del X
secolo.
I tratti più simbolici invece sono sicuramente i cavalieri
Vedi p. 13: vestizione di un cavaliere e immagine del cavaliere
Compiti a casa: individua nel testo a p 22
Quali sono gli obblighi, i divieti e i diritti (se ve ne sono) del servo.
Simboli del feudalesimo
Signoria bannale
Cavalieri (vedi p. 13)
Castelli
L'ascesa delle signorie bannali e riscontrabile nel nuovo ruolo politico e sociale che guadagnano i
cavalieri che sono:
1. professionisti del combattimento a cavallo
2. gruppo sociale peculiare con un codice comportamentale (etichetta) molto peculiare
I cavalieri sono quelli che hanno l'onore di portare le armi (diritto esclusivo)
L'onore...e l'onere....avere un equipaggiamento militare costava, e costava anche l'allenamento
specifico (uso combinato di lancia e staffe per sbalzare l'avversario dalla sella...curiosità guida a
destra inglese).
Il Cavaliere non era uno che andava a cavallo ma era il titolare di un potere politico che lo rendeva
nobile...era colui che riceveva l'investitura, e che vestiva armature magiche, spade incantate...molto
poco cristiane...
Ma chi erano veramente? Erano dei bulli, dei rissosi, dei violenti...
La chiesa è l'artefice, dopo l'anno mille di una regolamentazione della cavalleria attraverso un
codice morale, pena la scomunica.
1. rispetto delle donne, dei poveri e degli inermi, nonché dei luoghi sacri = pace di Dio
2. rispetto delle festività religiose e dei tre giorni sacri (ve-dom)=tregua di Dio
In più, la chiesa si prese la briga di istituire un vero e proprio rituale detta cerimonia di iniziazione
con la quale il vescovo conferiva al cavaliere la “missione spirituale” da compiere per la gloria di
Dio....un modo per farli stare lontano dai problemi.. (vedi fonte, p.14).
La chiesa elabora anche una teoria sociale: tre dovevano essere i compiti dell'uomo, pregare,
lavorare e combattere.
Da qui la ripartizione in oratores, bellatores e laboratores....ognuno dei tre ordini doveva rimanere
nel suo ambito ...ma di fatto non fu così.
Il passaggio da cavaliere gradasso a cavaliere cortese (comportamento cavalleresco, galante), si ha
successivamente...vedi romanzi di Chretien de Troyes.