L`emblema della cooperazione tra meccanica ed elettronica

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L`emblema della cooperazione tra meccanica ed elettronica
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L’emblema della cooperazione
tra meccanica ed elettronica
Tecnologia CNC: sempre più diffusa e richiesta. L’analisi del
rinnovato ruolo di macchinari ed operatori
N
egli ultimi tempi sono indubbiamente numerose le occasioni nelle quali ci si imbatte
in termini specifici che riguardano l’elettronica e la meccanica.
Quante volte avrete sentito nominare macchine ed operatori
CNC? E non mi riferisco unicamente ad esperti e professionisti del settore i quali, per forza di
cose, fronteggiano giorno dopo
giorno i riscontri che il progresso
tecnologico apporta in questa o
quella particolare disciplina; anche semplicemente chi, alla ricerca di un impiego, si sofferma
ad osservare le offerte di lavoro
noterà con stupore la ricorrenza
(recentissima) di queste tre letterine che, in successione l’una
dopo l’altra, ben poco rivelano
riguardo le proprie oscure valenze. Già, perché le aziende
meccaniche hanno abbracciato
questa nuovissima tecnologia
con entusiasmo travolgente e, in
misura sempre maggiore, si trovano nella condizione di dover
impiegare personale specializzato che possa permettere una
sicura interazione delle nuove
macchine con le vecchie.
Cosa intendiamo perciò con la
soprindicata ed apparentemente inconoscibile sigla? Qual è
l’espressione che si cela dietro
il diabolico arcano ? Computer
numerical control. Le macchine
in questione vengono utilizzate
in ogni campo delle meccanica
e sono oggi sempre più diffuse,
nonostante al loro debutto fossero impiegate unicamente per
lavorazioni ad altissima precisione. Esse altro non sono che
l’evoluzione di una precedente
tecnologia, quella delle macchine NC, la C che fa difetto
va ad evidenziare una mancata
automazione, o computerizzazione che dir si voglia, del controllo numerico, il quale rimane
la costante caratteristica di tali
congegni. Il controllo numerico
caratterizza le macchine utensili
il cui movimento durante la lavorazione è come monitorato da
un meccanismo che ne comanda gli spostamenti; una macchina, insomma, che ha il compito
di controllare, eseguendo un
pre-impostato programma di lavoro; esse a differenza delle robotizzate sorelline minori, richiedono la supervisione dell’occhio
umano. Le macchine che sfruttano queste innovazioni computerizzate sono, per lo più, torni,
fresatrici, punzonatrici, presse
piegatrici e macchine di taglio
lamiere. La precisione dei lavori realizzati con questa metodologia è sorprendente ed arriva
quasi a far vacillare l’essenza di
inimitabile unicità dell’opera artistica: se l’occhio di chi osserva
non è dei più ferrati in materia, risulterà alquanto arduo discernere le differenze tra oggetti d’arte
realizzati a mano e lavorazioni
in serie che ben poco hanno a
che fare con l’ispirazione. Ma
andando nello specifico della tecnica insita nelle macchine
CNC, osserviamo l’importanza
della motorizzazione degli assi,
motori che sono in grado di variare la propria velocità, muovendo viti ad alta precisione; il
computer svolge, ovviamente,
il ruolo principale di controllo e
comando di tutti i motori. Tutto
ciò che risulta necessario fare
è, quindi, impostare in un primo
momento, il programma di lavoro, il quale verrà automaticamente realizzato senza la necessità di un successivo intervento
umano. Sostanzialmente quello
che cambia rispetto al passato
è l’automazione di procedimenti
che, una volta, erano affrontati in maniera differente: tornio e
fresa tradizionali, ad esempio,
avevano leve per comandare
i numeri di giri e avanzamento
dell’utensile o del pezzo, mentre tutto quel che rimane da maneggiare con le macchine CNC,
sono monitor e tastiera di fronte
ai quali ci si può comodamente
sedere per digitare codici, che
molto diligentemente verranno
interpretati ed eseguiti.
Qual è il ruolo, allora, del tanto
bramato e ricercato operatore CNC all’interno del processo
produttivo? Esso si profila come
una sorta di composito professionale, che incarna le competenze dell’ingegnere e le abilità
del meccanico. La sua mansione consta nella programmazione della macchina-computer e
nella manutenzione della stessa, dal punto di vista della sostituzione e controllo di pezzi ed
utensili. La figura professionale
in questione va ad impersonare un concetto nuovo, quello di
Meccatronica. Essa è una scienza, recente come lo è la parola
stessa che suona quasi cacofonica all’orecchio inesperto, la
quale studia l’interazione delle
due discipline che ne compongono il termine, meccanica ed
elettronica, così che la seconda
possa agevolare e semplificare i sistemi di produzione della
prima. Un software d’impiego
concreto, insomma, che vede
nell’utilizzazione della tecnologia CNC un emblema assoluto.