Scarica la rassegna stampa

Transcript

Scarica la rassegna stampa
3"44&(/"45".1"
FEJ[JPOF
Venerdì 31 luglio 2015
PG
GRADO
Lagunafest, martedì l’apertura
con il backstage sul set di "Medea"
“Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione
tematica di "Lagunafest 2015", in programma come
sempre a Grado e in Laguna da martedì 4 a venerdì 7
agosto, con un incipit d’eccezione: il backstage di un set
indimenticabile, quello della “Medea” di Pier Paolo
Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla
scomparsa del poeta, scrittore e regista.
Al festival eccezionalmente farà tappa l’attore Ninetto
Davoli, testimone di quelle riprese e di quel periodo del
percorso artistico di Pier Paolo Pasolini, insieme ad altri
protagonisti di quei venti giorni che trasformarono Grado
e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una
“Medea” d’eccezione.
OSPITE Ninetto Davoli
21
34
Cultura e Spettacoli
IL PICCOLO VENERDÌ 31 LUGLIO 2015
Lagunafest fa rivivere la “Medea” di Pasolini
Ci sarà anche l’attore Ninetto Davoli a Grado nella serata d’apertura della rassegna, in programma dal 4 al 7 agosto
di Valeria Donelli
◗ GRADO
“Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di
Lagunafest 2015 (promosso
dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela
Volpe e Paola Sain), in programma a Grado e in laguna da martedì 4 a venerdì 7 agosto, con un
incipit d’eccezione: il backstage
del set della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni
dopo e a 40 anni dalla scomparsa del poeta, scrittore e regista
di Casarsa.
Una serata, quella inaugurale di Lagunafest (martedì 4 alle
21 sulla Diga Nazario Sauro)
che sarà prefigurazione del documentario di produzione di
Lagunafest, “L’isola di Medea”,
dedicato a quel set e ai protagonisti che riunì a Grado nell’estate 1969: al Festival farà tappa
l’attore Ninetto Davoli, testimone di quelle riprese e di quel periodo del percorso artistico di
Pasolini.
La serata inaugurale, condotta dal direttore artistico Sergio
Naitza, sarà prefigurazione del
documentario di produzione di
Lagunafest: autore e cineasta
che ha vinto un Nastro d’argento 2013 per il suo “L’insolito
ignoto”, Naitza curerà un backstage per dipanare gli aneddoti
e i momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna e
Pier Paolo Pasolini con Maria Callas, la musa della versione cinematografica di “Medea”. Accanto, l’attore Ninetto Davoli e lo scrittore Pino Roveredo
a chi, come il pittore Giuseppe
Zigaina, ne era stato ispiratore.
Alla conversazione prenderà
parte anche Maria De Carolis,
moglie di Zigaina.
Con la sua dodicesima edizione, Lagunafest inaugura una
nuova fascia di incontri: “Rai,
ponte con il territorio”, dedicato alla sede regionale Rai Friuli
Venezia Giulia. Mercoledì 5 e
giovedì 6, il Grand Hotel Astoria
sarà sede di incontri e proiezioni, a cominciare da “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista
Claudia Brugnetta e dedicato alla
“Carnia
altra”
con
“testimonial” come Giorgio Di
Centa, il musicista Paolo Fresu
e come lo scrittore Gian Mario
Villalta, direttore artistico di
Pordenonelegge (mercoledì 5
alle 18.30).
Giovedì 6, sempre alle 18.30
al Grand Hotel Astoria, appuntamento con il documentario
firmato da Cristiano Degano,
responsabile della struttura di
programmazione in lingua italiana della sede Rai Fvg: “Storie
di confine, fra giornalismo e
scrittura di frontiera” presenta
sei interviste con scrittori che vivono sul confine: Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor
Evento serale sarà “La frontiera sommersa”, un documentario scritto e diretto da Pietro
Spirito e Luigi Zannini, in proiezione giovedì 6 agosto alle 21
sulla Diga Nazario Sauro). Ne
converseranno gli autori con
Cristiano Degano in una serata
condotta dalla giornalista Rai
Marinella Chirico. Letture di
Elke Burul.
Evento intimamente legato
all’acqua, bene pubblico del
pianeta, sarà la proiezione di
mercoledì 5 agosto (Diga Nazario Sauro, ore 21), dedicata al
docufilm “Il bacio azzurro” del
regista Pino Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano
Somma e Claudio Lippi, protagonisti della conversazione che
sarà condotta dal giornalista
del “Messaggero Veneto” Gian
Paolo Polesini.
Per il gran finale, venerdì 7
agosto, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna (alle
18.30 da Porto vecchio) per un
incontro con lo scrittore Pino
Roveredo, Premio Campiello
2005 e oggi Garante detenuti
Friuli Venezia Giulia, sarà protagonista di “Mandami a dire: la
scrittura, ponte di libertà”, con
letture dell’attrice Sara Alzetta.
Lagunafest approderà quindi
sull’isola di Anfora – Porto Buso, per la tappa conclusiva del
progetto Trincee di Laguna: 100
anni dopo. “Cibo, ponte con la
storia” sarà il leit motiv, per ritrovare le atmosfere ma anche i
sapori di quelle trincee, con gli
scrittori Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno e la voce recitante dell’attore Alessandro
Mizzi.
©RIPRODUZIONERISERVATA
MESSAGGERO VENETO VENERDÌ 31 LUGLIO 2015
Lagunafest
a Grado
aprirà
quest’anno con
una grande
dedica a
Pasolini qui
con la Callas
quando girò
Medea
Lagunafest
E Ninetto Davoli racconterà
i retroscena di Medea in laguna
di Elisa Michellut
“Like a bridge” è la suggestione
tematica di Lagunafest 2015, a
Grado e in laguna dal 4 al 7 agosto. Promosso dall’Associazione
Europacultura con il Comune e
ideato da Sergio Naitza, Daniela
Volpe e Paola Sain, Lagunafest
2015 trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca
di Cividale ed è realizzato in sinergia con la sede Rai Fvg, Hotel
Astoria, Git Grado e Comelli vini.
Si comincerà, il 4 agosto, alle
21, Diga Nazario Sauro, con un
incipit d’eccezione: il backstage
di un set indimenticabile,
“Medea” di Pier Paolo Pasolini.
Una serata che sarà prefigurazione del documentario di produzione Lagunafest, “L’isola di Medea”. Ospite d’eccezione l’attore
Ninetto Davoli. Il direttore artistico del festival, Sergio Naitza,
curerà un backstage prezioso
per dipanare le grandi e piccole
storie, gli aneddoti e i momenti
clou legati alla lavorazione di
“Medea” in laguna e a chi, come
il pittore Giuseppe Zigaina, ne
era stato grande ispiratore. Alla
conversazione prenderà parte
Maria De Carolis, la moglie di Zigaina. Lagunafest inaugura una
nuova fascia di incontri legata al
percorso centrale 2015, “Rai,
ponte con il territorio’. Il 5 agosto, alle 18.30, all’Hotel Astoria
sarà proiettato “Effetto Carnia.
Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia
Brugnetta.
Lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di Pordenonelegge, dialogherà con l’autrice. Il 6 agosto, alle 18.30 all’Hotel Astoria, appuntamento con il
documentario “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di
frontiera” firmato da Cristiano
Degano, responsabile della
struttura di programmazione in
lingua italiana della sede Rai
Fvg. Sempre il 6 agosto, alle 21,
Diga Nazario Sauro, sarà proiettato “La frontiera sommersa”,
scritto e diretto da Pietro Spirito
e Luigi Zannini, in collaborazione con la sede Rai Fvg. Converserà con gli autori Cristiano Degano, in una serata condotta da
Marinella Chirico. In programma alcune letture dell’attrice
Elke Burul. Il 5 agosto (Diga Nazario Sauro, alle 21), serata dedicata al docufilm “Il bacio azzurro” del regista Pino Tordiglione,
protagonisti gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi. La
conversazione sarà condotta dal
critico tv Gian Paolo Polesini.
Per il gran finale, il 7 agosto, Lagunafest salperà verso il cuore
della laguna (18.30, Porto vecchio). Lo scrittore Pino Roveredo sarà protagonista di
“Mandami a dire: la scrittura,
ponte di libertà”. Lagunafest approderà quindi sull’isola di Anfora, per la tappa conclusiva del
progetto Trincee di Laguna: 100
anni dopo. con Pietro Spirito e
Alessandro Marzo Magno.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
39
34
Agenda
IL PICCOLO DOMENICA 2 AGOSTO 2015
Sopra una lettura a bordo della
motonave Nuova Cristina, sotto lo
sbarco allí isola di Anfora in una
passata edizione dellí escursione di
Lagunafest
Grado
Sul “Nuova Cristina”
letture di Roveredo
e storia di trincee
Sono aperte le prenotazioni
per la serata speciale dal tramonto alla notte di Lagunafest 2015, venerdì a Grado,
evento di chiusura del festival.
Il viaggio salperà alle 18.30 dal
porto vecchio di Grado a bordo della motonave Nuova Cristina, con sbarco sull’isola di
Anfora (a Porto Buso) alle 20 e
degustazione con letture a cura della trattoria Ai Ciodi, dove
il menù proposto sarà di mare. Il rientro è previsto a Grado
verso le 23.30. Per informazioni e prenotazioni: Booking Hotel Grado, Riva Zaccaria Gregori
9
(telefono
043182929/82347 oppure info@
bookinghotelgrado, www.lagunamovies.com/lagunafest).
Si parte con Navigando in
laguna, “Mandami a dire. La
scrittura come ponte di libertà”, protagonista lo scrittore
Pino Roveredo: scrittura come ponte di libertà, ma anche
fonte di dialogo di un futuro
possibile per chi della libertà è
privato, sia pure temporaneamente. Lo può testimoniare lo
scrittore Pino Roveredo, con
grande esperienza come operatore di strada e giornalista,
membro di varie associazioni
umanitarie che operano in fa-
vore delle categorie disagiate.
Dai suoi libri saranno tratte le
letture a cura dell’attrice Sara
Alzetta. Ci si interroga su quale valore educativo viene oggi
attribuito alla pena, nel rispetto tanto delle vittime quanto
di chi deve pagare il suo debito con la giustizia. E su come
strappare spazi di sopravvivenza – mentale più che fisica
– quando la sentenza recita
“fine pena mai”.
Sbarcati sull’isola di Anfora
a Porto Buso, alle 20, prende
respiro la serata “1915 – 2015:
trincee di Laguna, 100 anni dopo”. Gli scrittori Alessandro
Marzo Magno e Pietro Spirito,
conversano su “Cibo, ponte
con la storia”. Le letture sono
a cura dell’attore Alessandro
Mizzi e le degustazioni de Ai
Ciodi. Cent'anni dopo rievoca
la notte fra il 23 e 24 maggio
1915 e l'isola di Anfora – Porto
Buso, nel cuore della laguna
fra Grado e Marano, segnava il
confine fra Italia e impero Austro Ungarico. In quelle ore
convulse e proprio quella notte si consumò l'arrembaggio
del cacciatorpediniere Zaffiro,
partito da Venezia, contro la
caserma austriaca edificata
sull’isola di Anfora.
Lagunafest, nel centenario
di quei fatti riscopre i “sapori”
di quelle trincee di Laguna: un
viaggio nel cibo della Grande
Guerra che spesso ha unito
soldati ignari, da una trincea
all'altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le
genti, malgrado il cippo dei
confini. Scopriremo così perché il caffè è entrato nelle colazioni degli italiani, proprio dagli anni della Grande Guerra, e
perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli “del
Nord”, nell’immaginario di
tanti soldati spediti al fronte
dal centro e da sud Italia.
Come si conservava il pesce? Si mangiava in trincea
qualcosa che potesse assomigliare al nostro “saor”? Gli
scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno
ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una selezione di testi e memorie dal
fronte, per la voce recitante
dell'attore Alessandro Mizzi.
40
Cultura e Spettacoli
Trincee di Laguna
in navigazione
con Pino Roveredo
◗ GRADO
Sono aperte le prenotazioni per
la serata speciale dal tramonto
alla notte di Lagunafest 2015, venerdì 7 agosto a Grado, evento
di chiusura del festival. Il viaggio
salperà alle 18.30 dal porto vecchio di Grado a bordo della motonave Nuova Cristina, con sbarco sull'isola di Anfora - Porto Buso alle 20 e degustazione con letture a cura della Trattoria Ai Ciodi. Rientro a Grado verso le 23.30
(info tel. 0431.82929/82347 info@
bookinghotelgrado, www.lagunamovies.com/lagunafest).
Si parte con Navigando in laguna, "Mandami a dire. La scrittura come ponte di libertà", protagonista lo scrittore Pino Roveredo: dai suoi libri saranno tratte
le letture a cura dell'attrice Sara
Alzetta. Sbarcati sull'isola di Anfora a Porto Buso, alle 20 la serata "1915 - 2015: trincee di Laguna, 100 anni dopo". Gli scrittori
Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito, conversano su "Cibo,
ponte con la storia". Letture a
cura dell'attore Alessandro Mizzi e degustazioni della Trattoria
Ai Ciodi di Anfora.
IL PICCOLO DOMENICA 2 AGOSTO 2015
VI
PN
Cultura&Spettacoli
LunedÏ 3 agosto 2015
MARTEDÃ 4 AGOSTO
Lagunafest 2015 a Grado
Apre nel ricordo di Medea
ì Immaginare ponti. Like a bridgeî Ë la suggestione tematica di Lagunafest 2015, in programma a Grado da martedÏ 4 a venerdÏ 7 agosto.
Domani alle 21 in Diga Nazario Sauro il
backstage di ì Medeaî per tornare idealmente
sul set di Pier Paolo Pasolini e Maria Callas. 46
anni dopo, nei ricordi dellí attore Ninetto Davoli
e di altri testimoni di quel set ñ come Maria de
Carolis Zigaina, la moglie del grande pittore
Giuseppe Zigaina che fu ispiratore della ì Medeaî lagunare ñ echeggeranno gli aneddoti, gli
episodi dellí estate í 69 fra Grado e Mota Safon.
II
Estate week
MESSAGGERO DEL LUNEDÍ 3 AGOSTO 2015
Lagunafest 2015 è in programma a Grado e laguna da domani a venerdì: domani alle 21 nella Diga Nazario Sauro
con l’anticipazione del documentario “L’isola di Medea” con l’attore Ninetto Davoli, testimonial di quelle riprese
Lagunafest, disegnare ponti
sulle tracce di Pasolini
A Grado s’inaugura domani la 12ª edizione del festival intitolato “Like a bridge”
Si parte con l’opera “Medea” e il set allestito nell’isola nel luglio e agosto del 1969
◗ GRADO
“Immaginare ponti. Like a bridge” è il tema della 12ª edizione
di Lagunafest, in programma a
Grado e in laguna da domani a
venerdì, con un incipit d’eccezione: il backstage di un set indimenticabile,
quello
della
“Medea” di Pier Paolo Pasolini,
rievocato nei 40 anni dalla
scomparsa del geniale scrittore
e regista di Casarsa. Una serata,
quella di domani – alle 21 nella
Diga Nazario Sauro – che sarà
anticipazione del documentario di produzione di Lagunafest,
“L’isola di Medea”, dedicato ai
grandi protagonisti riuniti a Grado nell’estate 1969, prima fra
tutti la ‘diva’ Maria Callas: al fe-
stival farà tappa domani sera
l’attore Ninetto Davoli, testimone di quelle riprese e interprete
d’elezione di Pier Paolo Pasolini.
Evento intimamente legato
all’acqua, bene pubblico del pianeta, sarà la proiezione di mercoledì (Diga Nazario Sauro, ore
21), dedicata al docufilm “Il bacio azzurro” del regista Pino
Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, che converseranno
con il giornalista Gian Paolo Polesini. Lagunafest 2015 inaugura una fascia di incontri dedicati
alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: mercoledì e
giovedì alle 18.30 al Grand Hotel
Astoria saranno proietteranno
“Effetto Carnia. Di altri viaggi, di
altre storie”, della regista Claudia Brugnetta che ne dialogherà
con lo scrittore Gian Mario Villalta, e “Storie di confine, fra
giornalismo e scrittura di frontiera” a cura di Cristiano Degano. Evento serale del percorso
strutturato in collaborazione
con la sede Rai Fvg, mercoledì
sarà “La frontiera sommersa”,
un documentario scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, dedicato al Golfo del Nord
Adriatico e ai suoi fondali.
Per il gran finale della 12ª edizione venerdì Lagunafest salperà verso il cuore della laguna
(18.30, Porto vecchio) con una
serata ricca di proposte e prota-
gonisti: lo scrittore Pino Roveredo, premio Campiello 2005 e oggi Garante detenuti Friuli Venezia Giulia, sarà protagonista di
“Mandami a dire: la scrittura,
ponte di libertà”, l’incontro on
board per focalizzare sul suo impegno, personale e letterario, a
favore degli ‘esclusi’. Lagunafest approderà quindi sull’isola
di Anfora per la tappa conclusiva del progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo. “Cibo, ponte
con la storia”: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che ha
spesso unito soldati ignari, da
una trincea all’altra, nel segno
di una tradizione agroalimentare che ha radici comuni fra le
genti. Gli scrittori Pietro Spirito
e Alessandro Marzo Magno ci
accompagneranno in questo
viaggio nei palati di trincea,
scandito da una selezione di testi dal fronte, per la voce recitante dell’attore Alessandro Mizzi.
Ingresso libero agli incontri, prenotazioni per l’escursione lagunare: info@bookinghotelgrado.
it; 0431.82929 e www.lagunamovies.com.
32
Spettacoli
MARTEDÃ 4 AGOSTO 2015
LA RASSEGNA
Lagunafest apre a Grado con “Medea”
Si apre oggi con l’omaggio a
uno dei set più famosi della laguna di Grado, “Medea” di Pier
Paolo Pasolini, l’edizione 2015
di Lagunafest, in programma
fino a venerdì fra il centro storico di Grado e le isole della laguna. Omaggio dunque a Pier Paolo Pasolini, nei 40 anni dalla
scomparsa. Alle 21, alla Diga
Nazario Sauro, protagonista,
conversazione
intorno
a
“Medea” con l’attore Ninetto
Davoli suquei venti giorni che
trasformarono Grado e la lagu-
na in un palcoscenico a cielo
aperto per una “Medea” d’eccezione, formato pellicola. Interviene Maria De Carolis, moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quell’irripetibile incontro lagunare con la diva
Maria Callas. Sarà presentato il
progetto documentario di Lagunafest, “L’isola di Medea”:
una produzione - backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti
clou legati alla lavorazione di
“Medea” in laguna.
Pier Paolo Pasolini con Maria Callas
INDUSTRIA » Snaidero riequilibra i debiti cedendo una controllata ai tedeschi
GIORNALE DI TRIESTE
€ 1,20*
POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. ABB. POST. 353/2003
(CONV. L. 46-27/02/2004,) ART. 1, COM. 1, DCB TS
MARTEDÌ 4 AGOSTO 2015
ANNO 135- NUMERO 183 ■ TRIESTE, VIA DI CAMPO MARZIO 10, TEL. 040 3733111 / GORIZIA C.SO ITALIA 74, TEL. 0481 530035 / MONFALCONE, VIA F.LLI ROSSELLI 20, TEL 0481 790201
EDIZIONE DI TRIESTE, ISTRIA, QUARNERO E DALMAZIA Gratuito in abbinamento con «La Voce del Popolo» (La Voce del Popolo + Il Piccolo Slovenia € 0,90, Croazia KN 7)
www.ilpiccolo.it ■ Email: [email protected]
y(7HB5J2*LQTOQS( +\!"!{!"!&
RIFORMA RAI
CLIMA
CRISI ELLENICA
Berlusconi gioca al rialzo
e chiede una rosa di nomi
Obama sprona l’America:
«Lotta all’effetto serra»
Riapre la Borsa di Atene
ed è subito tracollo: -16%
■ A PAGINA 4
■ ALLE PAGINE 2 E 3
■ A PAGINA 10
IL CAPO DEL PD
E QUEI BASTONI
TRA LE RUOTE
di MASSIMILIANO PANARARI
rande è la confusione
sotto il cielo del Pd, ma
non si direbbe che la situazione
sia
eccellente.
“Vietcong” (i quali minacciano,
appunto, di trasformare i prossimi passaggi parlamentari in
una sorta di “Vietnam”) contro
“pretoriani”, l’un contro gli altri
armati. Ovvero, al di là delle colorite metafore, sinistre interne
contro renziani, in un tripudio
di linguaggio bellicoso, rampogne reciproche e toni polemologicisemprepiùalti.
Che cosa sta succedendo dentro al partito del premier-segretarioMatteo Renzi?
A dispetto dell’estate torrida
che opprime l’Italia, sembrano
addensarsi delle minacciose nubi,tipicoeffetto dimeteorologia
politica derivante dal surriscaldamento della situazione a palazzo Chigi e a Sant’Andrea delle Fratte (la via dove ha sede il
quartier generale dem). Da un
lato, i sondaggi in calo (a fronte
degli stabilissimi, o in crescita,
partiti “anti-sistemici” Lega
Nord e Movimento 5 Stelle) inducono agitazione tra le file del
Partito democratico e, dall’altro, si susseguono episodi che
testimoniano la tensione determinata dallo stato di conflittualità e guerriglia permanente, e
fanno trasparire la serissima posta in palio, ovvero il compimento della metamorfosi nel
“partito della nazione” o, per
dirla à la Ilvo Diamanti, nel PdR
(ilPddiRenzi).
C’è il tema Rai, c’è (soprattutto)la riforma del Senato,cisono
i vicendevoli scambi di accuse
tra supporter del presidente del
Consiglio e opposizioni interne
su accordi sottobanco volti a
cambiare la configurazione della coalizione oppure sul venir
meno della disciplina di partito
al punto di minare il patto di fiduciadella “comunità”(comesi
usadire).
G
Ferriera, Arvedi conferma i piani
L’industriale visita Servola, vede i sindacati e non arretra davanti alle critiche degli ambientalisti
«Caso frustrante, ma onorerò gli impegni. Norme rispettate». In azione l’Azienda sanitaria ■ A PAGINA 15
LA ROTTA BALCANICA
CRONACHE
Bomba-migranti in Serbia: «Centomila nascosti nei boschi»
IN STRADA DEL FRIULI
■ A PAGINA 19
Cucina in fiamme
anziana muore
soffocata dal fumo
La casa della tragedia in Strada del Friuli
VIABILITà
■ ■ L’aveva detto tre settimane fa su queste pagine l’ex prefetto di Gorizia, Zappalorto: «In Serbia ci sono centomila
migranti pronti a raggiungere l’Europa». Cifra che ora viene confermata da fonti indipendenti nel cuore dei Balcani.
■ MANZIN A PAGINA 8
«Nascosti nei boschi. E il muro costruito dall’Ungheria alla frontiera (nella foto) è inutile».
Mutui casa, una mano ai precari
La Regione alzerà i livelli di garanzia. Risorse in tre anni al posto di dieci
CONSIGLIO REGIONALE
istria e dalmazia
Il caffè del Palazzo
ha trovato il gestore
Turismo, tutto esaurito
Un milione sulla costa
Quasi pronta la riforma della
normativa per la concessione
di mutui casa, uno strumento
che ha consentito finora a
38mila famiglie del Fvg di coronare il sogno dell’acquisto di
un immobile.
■ MARSANICH A PAGINA 11
■ BALLICO APAGINA 12
■ SEGUE APAGINA 5
ALTRISERVIZI A PAGINA4
IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI HA AUTORIZZATO, CON D.M. DD.
31.01.11, ANCHE I FUNZIONARI MEDICI IN QUIESCENZA AL RILASCIO DI CERTIFICAZIONI
MEDICHE ATTESTANTI IL POSSESSO DEI REQUISITI FISICI E PSICHICI D’IDONEITÀ ALLA GUIDA.
IDONEO AL CONSEGUIMENTO DELLA PATENTE E ALLA
CONFERMA DELLA MEDESIMA CON LE NUOVE MODALITÀ
Il
FONDATO NEL 1881
■ A PAGINA 9
dr. Giuseppe CARAGLIU
rilascia quindi nuovamente
certificati medici per l’idoneità alla guida
sempre in via Rossetti n. 5 - terzo piano
tutti i giorni, dalle 10.00 alle 12.00
e dalle 16.30 alle 18.30
dal lunedì al giovedì.
Sabato dalle 14.30 alle 15.30
Disponibile, per chiarimenti ai numeri
339 6931345 - 040 0640289
■ A PAGINA 13
■ SALVINI A PAGINA 17
Prosecco diventa
“borgo lumaca”:
limite a 20 all’ora
dopo le risse
■ SARTI A PAGINA 21
Niente sconti
all’Ausonia: lo stop
resta di 15 giorni
LAGUNAFEST / L’INTERVISTA
DAL MINIMO AL MASSIMO
IN POCHE ORE
Davoli: i miei incontri con Pasolini a Trieste
Lui, Ninetto Davoli, è il
più famoso tra quegli interpreti dal fascino ingenuo e spontaneo scoperti
da Pier Paolo Pasolini.
Quando Pasolini stava girando “Medea”a Grado,
Davoli era militare di leva
a Trieste. «Ero stanco - racconta l’attore - piangevo
al telefono e Pasolini da
Grado veniva a trovarmi».
Davoli parlerà questa sera
a Grado, alle 21, all’apertura di Lagunafest 2015 .
■ LUGHI A PAGINA 30
BASKET
Al PalaRubini
porte aperte
ai fan “ItalNba”
Ci siamo. Per la quarta estate consecutiva la Trieste cestistica si tinge d’azzurro. Arrivano le star dell’ItalNba.
Pasolini e Davoli negli anni ’60
■ ROBERTI A PAGINA 33
Aumenta
la sicurezza
zza
della tua
porta
d
a port
ta
blindata
a
DOM ix 6 SR
FERRAMENTA
DAMIANI
TRIESTE - VIA S. MAURIZIO 14/B - TEL. 040.771942
IL PICCOLO MARTEDÃ 4 AGOSTO 2015
Nel1969Gradofu
unodeisetdove il
poetadiCasarsa
ambientÚ ilfilm
conMariaCallas.
Oggiunincontro
ricostruisceil
backstagediquei
giorni
lagunafest ª lí intervista
30
progetto
Un documentario
racconta
come nacque
il capolavoro
di Paolo Lughi
Lui, Ninetto Davoli, Ë il pi˘ famoso tra quegli interpreti dal
fascino ingenuo e spontaneo
scoperti da Pier Paolo Pasolini, il grande poeta, scrittore,
regista friulano di cui ricorrono i 40 anni dalla morte.
Davoli, che Ë entrato in scena nei capolavori della maturit‡ del genio di Casarsa ("Uccellacci e uccellini", 1966;
"Edipo re", 1967; "Teorema",
1968), non partecipÚ a "Medea" (1969), girato a Grado
con protagonista Maria Callas, solo perchÈ durante le riprese svolgeva il servizio militare a Trieste.
Ma la vicinanza col set fu lo
stesso importante. Di questo
Davoli parler‡ stasera a Grado
all'apertura (diga Nazario Sauro, ore 21) di Lagunafest 2015
(fino al 7 agosto), insieme alla
moglie del pittore Giuseppe
Zigaina, Maria De Carolis, e al
direttore artistico di Lagunafest, Sergio Naitza. Abbiamo
chiesto al telefono a Davoli,
ora in tour col lavoro teatrale
di Pasolini "Il Vantone" (che
sar‡ rappresentato in inverno
a Casarsa), di anticiparci alcuni ricordi.
´ Per me fu proprio impossibile lavorare in 'Medea' - esordisce Davoli - Stavo facendo il
militare e dopo dieci mesi ad
Arezzo mi trasferirono a Trieste per due mesi. Ero stufo di
quell'esperienza, perchÈ all'
epoca fare il militare era una
cosa rigida!ª .
Ma riuscÏ lo stesso a frequentare il set di "Medea"?
´ Un paio di volte andai sull'
isola dove Pier Paolo girava
con la Callas e gli altri, ma non
potevo spostarmi troppo. CosÏ fu piuttosto Pasolini, a cui
telefonavo piangendo, a venire a trovarmi a Trieste (dove
aveva anche un cugino ufficiale) quattro o cinque volte fra le
riprese. Questo mi diede un
po' di allegria e coraggio negli
ultimi giorni di najaª .
Ma lei non era gi‡ noto come attore?
´ Beh, la parola attore mi viene difficile! Comunque in caserma e per strada qualcuno
mi riconosceva, perchÈ avevo
gi‡ fatto 'Uccellacci e uccellini', e questo talvolta mi serviva. Ricordo che una sera ero
riuscito a fare un giro con una
ragazza sulla mia Alfa Romeo
GT rossa. Ma un maresciallo
di ronda mi riconobbe, tentÚ
di fermarmi, mi aspettÚ in caserma e mi diede dieci giorni
di punizione. Accadde perÚ
che un generale avesse bisogno di alcune divise della grande guerra per una parata, e mi
fece chiamare per la mia conoscenza del mondo del cinema.
Io telefonai subito a Piero Tosi, il costumista di Pasolini e di
'Medea', che per fortuna aveva in magazzino venti divise e
le fece spedire. CosÏ i dieci
Il regista Sergio Naitza
◗ FRADO
Ninetto Davoli: ´ Pasolini
veniva da me a Trieste
mentre girava Medeaª
la rassegna
A fianco,
lí attore Ninetto
Davoli. In alto,
Pasolini con
Maria Callas
sul set di
ì Medeaî nel
1969. La
rassegna
Lagunafest
ricorda oggi a
Grado come
nacque il
capolavoro del
poeta e regista
di Casarsa
❙❙ Stasera la proiezione
sulla Diga Nazario Sauro
Siaprequesta sera,conlí omaggioalsetpi˘
famosodellalagunadiGrado -ì Medeaî di
PierPaoloPasoliniconMariaCallaslí edizione2015diLagunafest.Nei40anni
dallascomparsadelloscrittoreeregistadi
Casarsailfestivalpropone,alle21nellaDiga
NazarioSauro,laconversazioneconNinetto
Davoli,interpretedí elezionediPierPaolo
Pasolinietestimonedelle ripreseaGrado
perì Medeaî . Ildialogo,condottodaSergio
Naitza,siintreccer‡ airicordidiMariaDe
Carolis,moglie diGiuseppe Zigaina,
testimonedellí incontrocinematograficocon
laë divaí MariaCallas.Seguir‡ laproiezionedi
ì Medeaî .Nelcorsodellaserata si
presenter‡ ilprogettodocumentarioì Lí isola
diMedeaî ,prodottodaLagunafest.Info
www.lagunamovies.com/lagunafest
giorni di punizione divennero
dieci giorni di licenza premioª .
Com'era Pasolini sul set di
"Medea"?
´ Era felice di girare in luoghi
che lui amava profondamente, in particolare nella laguna
di Grado che il pittore Zigaina
gli aveva fatto conoscere. Parlava spesso del Friuli, erano i
luoghi della sua adolescenza,
dei bagni con gli amici nel Ta-
gliamento, della casa dove
aveva vissuto con la madre,
dove ci portÚ altre volte. Ne
parlava come se volesse fare
un film solo su questi posti,
anche se poi non lo feceª .
Quale fu il rapporto con la
Callas?
´ La Callas non stava affatto
bene in quel periodo, e incontrando Pasolini, con la sua
gentilezza, i suoi modi umani,
si infatuÚ di Pier Paolo. Nac-
que una passione di cui aveva
evidentemente bisogno. Lui
era straordinario con le persone, preferiva lavorare con i
'non attori' perchÈtirava fuori
da loro la verit‡ . Dagli attori
esce invece il 'lato professionale', che a lui non piacevaª .
Come mai con circa 80 film
girati lei Ë stato premiato solo dieci anni fa per "Uno su
due" di Cappuccio?
´ » un fatto curioso ma an-
che semplice da spiegare: non
ho mai imparato a fare l'attore, ho sempre fatto solo me
stesso e sono rimasto la persona che Pasolini aveva conosciuto. Io ancora ci parlo con
Pier Paolo, lo consulto sempre. Quando mi hanno premiato ho guardato in cielo e
ho detto: 'A Pa', ma te rendi
conto che m'hanno dato un
premio?'ª .
©RIPRODUZIONERISERVATA
Pier Paolo Pasolini aveva una
sensibilit‡ figurativa straordinaria, dovuta anche alle lezioni di
storia dell'arte (quand'era studente di lettere) di Roberto Longhi. Il film "Medea" rappresenta
una testimonianza emblematica di quella sensibilit‡ , con la fissit‡ ieratica di stampo pittorico
di molte inquadrature (funzionali al fascino del mito), con l'attenzione per le luci naturali, con
la scelta di esterni dal fascino remoto, naturali e "selvaggi", che
in "Medea" coincidono con la laguna di Grado (in particolare
l'isolotto di Mota Safon, fra Grado e Marano). Per raccontare e
illustrare questo set straordinario (anche se non fu il solo per il
film, girato anche in Siria e Turchia), nasce simbolicamente
questa sera a Lagunafest il progetto di un documentario, "L'
isola di Medea", che sar‡ realizzato dal critico e direttore di Lagunamovies Sergio Naitza (gi‡
premiato col Nastro d'argento
2013 per il documentario su Tiberio Murgia).
Il film, a cui collaborano il Comune di Grado e la Regione Fvg
e le cui riprese avranno inizio a
fine estate, sonder‡ in tutti i suoi
aspetti l'influenza che ebbe sull'
uomo "di fiume" Pasolini, l'"altro mare" della laguna di Grado,
che il grande regista scoprÏ grazie all'amico pittore Giuseppe
Zigaina, recentemente scomparso, di cui qui si racconter‡ il ruolo fondamentale. Fu un colpo di
fulmine artistico che portÚ tra
l'altro Pasolini a presentare proprio a Grado, in prima nazionale, due suoi altri capolavori, il
quasi contemporaneo "Porcile"
e il successivo "Decameron".
Il documentario, articolandosi fra Grado e Roma, riporter‡ le
esclusive testimonianze di alcuni illustri interpreti e collaboratori di "Medea": da Davoli ai costumisti premi Oscar Piero Tosi
e Gabriella Pescucci, dall'allora
esordiente Piera Degli Esposti
all'altro esordiente, l'olimpionico di salto triplo Giuseppe Gentile (Giasone), dall'operatore
Guarnieri al premio Nobel Dario
Fo, che alla Callas ha dedicato
un libro e uno spettacolo. Fu un
film chiave non solo nella filmografia pasoliniana, dopo il quale
il regista iniziÚ la "trilogia della
vita", ma anche nella filmografia
della nostra regione, dopo il quale si legittimÚ culturalmente fino a oggi la straordinaria "cinegenia" del Friuli - Venezia Giulia.
Paolo Lughi
PARLA PIERINO PRATI » Adora il calcio e lo insegna ai ragazzini
■ ALLE PAGINE 40 E 41
MARTEDÌ 4 AGOSTO 2015
€ 1,20
ANNO 70 - NUMERO 183
GIORNALE DEL FRIULI
■ www.messaggeroveneto.it
POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003
CONVERTITO IN LEGGE 27/02/2004 N. 46 ART. 1, C. 1) DCB UDINE
SEDE: 33100 UDINE, VIALE PALMANOVA, 290 - TEL. (CENTRALINO) 0432/5271, FAX 0432/527256-527218
y(7HB1C0*QKSOKR( +\!"!{!"!&
L’ANALISI
L’INCHIESTA
QUELLA PISTA
DA BALLO
E DA SBALLO
Friuli, arriva la stretta
sulle discoteche
La “movida” in rivolta
di FERDINANDO CAMON
ono appena maggiorenni, o
ancora, e vanno in discoteca per trovare il divertimento,maqualcunocirestasecco.
S
■ ALLE PAGINE 14 e 15
■ APAGINA 15
Svolta Snaidero, i negozi ai tedeschi
cronache
a tarvisio
Il colosso delle cucine si riorganizza. Ceduta la catena di 370 punti vendita con fatturato 500 milioni
Continua
L’imprenditore friulano: «Così siamo più forti, abbiamo ridotto i debiti. Ora il piano degli investimenti» l’arrivo
di profughi:
ieri altri 36
SLITTAMENTO A OTTOBRE
CONTROLLO DELLE PRESENZE IN CONSIGLIO
Proseguono senza soste gli arrivi di clandestini che percorrono la cosiddetta “rotta” dei
Balcani. Sono, infatti, 36 quelli
entrati presumibilmente dal
valico di Coccau, fra domenica e ieri.
Firma digitale in Regione
contro i furbetti dell’Aula
La sperimentazione era stata
annunciata per maggio e invece slitta ancora l’introduzione
in Consiglio regionale della firma digitale. Strumento per
scalzare il vecchio registro cartaceo, ma che soprattutto dovrebbe garantire le presenze. Il
mese decisivo doveva essere
maggio. Massimo giugno. E invece, luglio è arrivato senza
che nulla in Aula sia cambiato.
■ A PAGINA 25
corte dei conti
Ex mensa
di Torviscosa:
danno erariale
di 350 mila euro
■ A PAGINA 12
NETANYAHU
E L’INCUBO
ESTREMISTA
VIENNA LA ROSSA
RISCHIA
DI SPARIRE
di ALBERTO FLORES D’ARCAIS
di MARCO DI BLAS
opo una settimana di
violenze, protagoniste le
frange più estreme della
destra
religioso-messianica,
Israele si trova a fare i conti con
quanto sta già da qualche tempo snaturando la sua natura democraticadel medio oriente.
a quando Vienna è roccaforte socialdemocratica? La risposta è da sempre. Tolte le parentesi della dittatura austrofascista e dell’Anschluss, che modificarono i connotati politici, la città è sempre
statasocialdemocratica.
■ APAGINA 8
■ APAGINA 9
D
D
■ A PAGINA 30
campoformido
L’imprenditore friulano Edi Snaidero
■ DELLE CASE ALLE PAGINE 2 E 3
RomadimenticalaRaiinfriulano
L’assemblea: «Discriminazione anticostituzionale» ■ A PAGINA 10
Violenza
sulla moglie,
lei scappa
lui la trova
■ A PAGINA 27
NEL 2016 PER I 40 ANNI DAL TERREMOTO
Protezione civile, qui il raduno nazionale
Si svolgerà in Friuli nel 2016
il primo raduno nazionale
della Protezione civile. L’occasione per tenere a battesimo l’evento saranno le celebrazioni per il quarantesimo
anniversario del terremoto.
Fu proprio in questa terra infatti, distrutta dal terribile
Orcolàt, che nel 1976 si sperimentò la nascita del sistema
moderno della Protezione civile. Giovani da tutta Italia
corsero in Friuli spontaneamente per dare una mano alla ricostruzione.
■ VICEDOMINIAPAGINA 24
il ricordo
Davoli
racconta
Pasolini
di Gian Paolo Polesini
«A Ninè, mi chiamava
mamma. “Io sono Giovanni, le rispondevo sempre”».
Pier Paolo Pasolini
■ A PAGINA 36
SISTEMI DI SICUREZZA ANTIFURTO
TVCC VIDEOSORVEGLIANZA
IMPIANTI RIVELAZIONE INCENDIO - AUTOMAZIONI CIVILI
IMPIANTI ANTENNA TV DTT - SAT
36
Estate & tempo libero
MESSAGGERO VENETO MARTEDÃ 4 AGOSTO 2015
lagunafest
Un giovanissimo Ninetto Davoli con Pier Paolo Pasolini e Maria Callas in una pausa della lavorazione di ì Medeaî , che contemplÚ anche un set gradese
di Gian Paolo Polesini
NinË , mi chiamava
mamma. ´ Io sono
Giovanni, le rispondevo sempre. E lei niente.
ì Ninetto me piace de pi˘ î , e
son diventato Ninetto. Sapete
come funziona qui a Roma,
no? Francesco diventa a Fra,
Stefano a Ste, mozziamo volentieri, noi, oltre a stravolgereª .
Fatto sta che un Ninetto giovanissimo, nemmeno diciottenne, fu catapultato allí ombra di un dio pagano, TotÚ .
Pier Paolo decise cosÏ . ´ Ci conoscemmo durante la lavorazione de La ricottaª - ricorda
Davoli. Stavo con degli amici,
quel giorno. Cammina de qua,
cammina de l‡ ci ritrovammo
allí Aquasanta con davanti il cinema. Al momento pensammo che ci fosse scappato il
morto, tutta quella gente lasciava intuire a qualcosa di
strano, poi capimmo. E mio
fratello, che lavorava sul set,
mi presentÚ Pasolini. Non ne
conoscevo molte di persone
gentili, sapete comí era la giovent˘ delle borgate romane.
So che gli piacque subito la
mia naturalezza, seppure falsata da un deciso imbarazzo. Mi
chiamÚ qualche giorno dopo.
ì Ti andrebbe una piccola parte
nel mio film Il Vangelo secondo
Matteoî ?, chiese. Sentivo il cinematografo piuttosto distante dalla vita mia. Facevo piccoli
lavoretti: il falegname, il ragazzo di bottega da un barbiere,
lucidavo mobili antichi, insomma mi arrangiavo. Poi mi puntarono una cinepresa in faccia.
ì Una faccia da schiaffiî , diceva
sempre Pier Paolo. Sul ciak si
´ A
Davoli: vi racconto Pasolini
allora era pi˙ odiato che amato
Lí attore sar‡ stasera sulla Diga di Grado per ricordare Pier Paolo e il film ì Medeaî
´ Mi addolora vedere la sua tomba mal tenuta. VerrÚ a Casarsa con il mio teatroª
il programma
E domani sera Lippi e Somma
ì Immaginare ponti.Like a bridgeî
Ë la suggestione di Lagunafest, da
stasera a venerdÏ a Grado. E
proprio alle 21 di oggi sulla Diga
Nazario Sauro, Ninetto Davoli
ricorder‡ il suo maestro Pier Paolo
Pasolini nel primo appuntamento
dedicato a ì Medeaî , il film con
Maria Callas girato anche sullí isola
dí oro. Presenta il giornalista
Sergio Naizta. La serata offrir‡
lí occasione per anticipare il
progetto documentario di
Lagunafest, ì Lí isola di Medeaî :
una produzione - backstage
dedicata alle grandi e piccole
storie, agli aneddoti e ai momenti
clou legati alla lavorazione di
ì Medeaî in laguna, sullí isola di
Mota Safon.
Domani, invece, sempre alle 21
saranno Claudio Lippi, Sebastiano
Somma e il regista Pino
Tordiglione, presentati da Gian
Paolo Polesini, a parlarci di una
nuova produzione ì Il bacio
azzurroî , un docu-film dedicata
allí acqua, bene prezioso
leggeva: Uccellacci e uccellini.
TotÚ mi trattava da figlio. Assomigliava a mio padre. Piccolino, simpatico, garbato. Sarebbe diventato pi˘ grande di
Chaplin se si fossero accorti
del suo genio. In vitaª .
Per il quarantennale della
morte del poeta - girÚ nove pellicole col maestro, affidandosi
poi allí arte di Citti e di tanti al-
tri - Davoli si Ë deciso a spezzare il silenzio. ´ Tutti volevano
sapere, stava per rivelarsi un
tormento. E cosÏ chiusi la serranda. Questí anno, perÚ , Ë
uní altra storiaª .
Lagunafest a Grado, stasera,
rievocher‡ Medea, lí opera pasoliniana con la Callas, girata
anche sullí isola dí oro. Alle 21,
sulla Diga, sar‡ proprio Davoli
deputato al racconto lungo.
Varr‡ la pena esserci.
In realt‡ ì NinË î ,a quel set,
fece soltanto una visita. ´ Ero
sotto naja. Dieci mesi ad Arezzo e gli ultimi a Trieste. Telefonai a Pier Paolo cercando consolazione. La bora mi deprimeva e lui venne a trovarmi con
un suo amico militare, che riuscÏ a farmi avere pure un per-
messoª .
E vien fuori un dispiacere.
Allí accenno del Pasolini friulano, lí attore si china metaforicamente sulla tomba dellí amico.
´ Non la tengono bene e ciÚ mi
addolora. Che ci vuole a mettere due fiori freschi, non le pare?ª . Quindi si riparte, non Ë
uomo da rancori o da rabbie.
Giovanni detto Ninetto Ë esattamente come lí abbiamo visto
sugli schermi grandi e piccoli:
uno de core. ´ Sí Ë messo su un
comitato con Franceschini,
Maraini, Veltroni, roba seria. E
io, naturalmente. Non Ë stato
molto amato, Pier Paolo. Lo pigliavano per pazzo quando
scriveva certe cose che parevano lunari. SubÏ trentadue cause, fu assolto in tutte. Ecco, ho
riflettuto parecchio sul come ricordarlo. Tanto per concludere. Decido per il teatro e con un
testo, Il vantone di Plauto, che
Pasolini tradusse e amÚ . Nemmeno dirlo, credo. Ma il tour
prevede una fermata a Casarsaª .
©RIPRODUZIONERISERVATA
46
Radio e Televisione
MESSAGGERO VENETO MARTEDÃ 4 AGOSTO 2015
RADIO1 REGIONALE
3
4
;
;
0
6
8
D
B
C
8
I
8
0
)
4
;
4
5
8
;
<
14.00 Radio ad occhi aperti
estate: Da Grado
, 4 1 > 5 ! 8 4 B ( 4 con
A 84
collegamento
Sergio
! 0F Naitza
$ A 3 4 A per
3 D 4 E > ;C8
l'apertura
di
LagunaFest
3 4 ; ; 0 6 8 D B C 8 I 8 0)4 ; 4 5 8 ; <
2015.
CULTURA
S
per segnalazioni e commenti scrivere a
[email protected]
& PETTACOLI
MartedÏ 4 agosto 2015
GRADO ñ Si apre oggi con
lí omaggio a uno dei set pi˘
famosi della laguna di Grado,
ì Medeaî di Pier Paolo Pasolini, lí edizione 2015 di Lagunafest, in programma fino a venerdÏ 7 agosto fra il centro
storico di Grado e le isole della
laguna. ì Immaginare ponti.
Like a bridgeî Ë la suggestione
tematica di Lagunafest: e il
ponte retrospettivo della prima serata del festival Ë tutto
per il film di Pier Paolo Pasoli-
PN
QUESTA SERA A GRADO
Callas-Medea in laguna, i ricordi di Davoli e della vedova Zigaina
ni, rievocato 46 anni dopo e nei
40 anni dalla scomparsa del
geniale scrittore e regista di
Casarsa. Alle 21, sulla Diga
Nazario Sauro, protagonista
della conversazione intorno a
ì Medeaî sar‡ lí attore Ninetto
Davoli, interprete dí elezione
di Pier Paolo Pasolini e testimone di quelle riprese e di
quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un
palcoscenico a cielo aperto per
una ì Medeaî dí eccezione, formato pellicola. Nel corso del
dialogo, condotto dal direttore
artistico di Lagunafest Sergio
Naitza, Ë previsto lí intervento
di Maria De Carolis, moglie di
Giuseppe Zigaina, testimone di
quella fantastica estate e di
quellí irripetibile incontro lagunare con la ë divaí Maria Callas.
La serata offrir‡ lí occasione
per anticipare il progetto documentario di Lagunafest, ì Lí isola di Medeaî : una produzione backstage dedicata alle grandi
e piccole storie, agli aneddoti e
ai momenti clou legati alla
XXV
lavorazione di ì Medeaî in laguna, sullí isola di Mota Safon.
Domani, il Grand Hotel Astoria sar‡ sede di incontri e
proiezioni, a cominciare da
ì Effetto Carnia. Di altri viaggi,
di altre storieî , per la regia di
Claudia Brugnetta che dialogher‡ con Gian Mario Villalta
(ore 18.30). Alle 21, sulla diga
Nazario Sauro, sar‡ propoposto il docufilm ì Il bacio azzurroî di Pino Tordiglione, riflessione sui temi dellí acqua.
Cultura e Spettacoli
MERCOLEDÃ 5 AGOSTO 2015 IL PICCOLO
Claudio Lippi: ´ Divento attore
dopo 50 anni di televisioneª
Il conduttore e cantante Ë fra gli interpreti del film ì Il Bacio Azzurroî
e sar‡ ospite stasera di Lagunafest a Grado assieme a Sebastiano Somma
di Federica Gregori
◗ GRADO
Si Ë sempre distinto per il suo
fare garbato, intelligente, mai
urlato, merce rara oggigiorno,
diventando per questo uno dei
protagonisti pi˘ amati della televisione italiana. Se poi oggi
lo ritroviamo attore Ë per una
causa pi˘ che giusta e meritoria. Claudio Lippi, conduttore,
autore, cantante, produttore
discografico e chi pi˘ ne ha
pi˘ ne metta in questa sua carriera multiforme che ha da poco superato il traguardo dei 50
anni, Ë uno degli interpreti di
ì Il Bacio Azzurroî , il film che
verr‡ presentato stasera alle
21 alla diga Nazario Sauro a
Grado nell'ambito di Lagunafest. Una riflessione legata ai
temi dell'acqua, bene fondamentale di tutti ed essenziale
per la sopravvivenza di ogni
forma di vita e del pianeta, realizzata con il patrocinio
dellí Onu all'interno del progetto ì Water for Lifeî , con musiche di Giovanni Lodigiani e voce di Amii Stewart. Stasera a
Grado a fianco di Lippi ci sar‡
anche un altro degli interpreti
del film, Sebastiano Somma, e
il regista Pino Tordiglione, insieme per una chiacchierata
condotta dal giornalista Gian
Paolo Polesini, per sensibilizzare con leggerezza com'Ë nello spirito semiserio dello showman.
Lippi, come Ë nato il suo
coinvolgimento in ì Il bacio
azzurroî ?
´ Confesso che ha avuto origine da una convinzione di Pino Tordiglione, sceneggiatore
e regista, che mi ha chiamato
dicendo che sarei stato perfetto in quella parte. Ero un po'
interdetto: in 51 anni di lavoro
ho cercato di avere l'onest‡ intellettuale di sapere e ribadire
che non nasco interprete. In
un mondo dove tutti recitano,
io sono fermo a Mastroianni,
Sordi, Verdone e Troisi! E non
Ë strategia, per finta umilt‡ o
per creare aloni di attesa o preziosismi: nel lontano '72 o '73
Garinei mi chiamÚ al bar Vanni a Roma, dove convergeva
tutto il mondo televisivo, proponendomi di entrare a sostituire Johnny Dorelli in
Claudio Lippi ospite stasera di Lagunafest (Foto © Stefano Colarieti/Splash News/Corbis)
ì Aggiungi un posto a tavolaî .
Reazione: emozione totale,
tanto che chiesi una notte per
pensarci. Il non aver nessun tipo di convinzione di poter sostituire Dorelli, soprattutto
nella parte musicale, mi fece rifiutare: credo che nella vita
conti sÏ il voler crescere ma anche l'aver coscienza dei propri
limiti e saper dire ì non sono
capaceî . Ritornando alla chiamata di Tordiglione, Ë stata
davvero convinta e appassionata...ª
Ö che alla fine ha detto sÏ .
´ Mi ha preso per sfinimento! Va detto che non si richiedeva una recitazione da Oscar:
se sei ben diretto e mandi a
memoria la tua parte gi‡ un
pezzo del gioco Ë fatto. » stata
un'operazione intelligente: il
messaggio che l'acqua sia una
ricchezza senza la quale il
mondo muore e per questo
non vada sprecata Ë stato efficacemente unito ad una storia
di fiction con cui ci si distrae:
quando si dicono cose molto
serie Ë meglio partire con leggerezza. CosÏ ho interpretato
questo insegnante delle elementari, circondato da troupe
e cast molto bravi, in special
modo i bambini, straordinari
nel loro non essere condizionati dal mondo esterno. Abbiamo girato le parti separata-
31
mente, perciÚ non ci siamo incrociati con Remo Girone, vero grande attore, nÈ con Sebastiano Somma, un altro che ha
dimostrato grandi doti sulla
scenaª .
Aveva mai toccato temi come questi o comunque di impegno sociale?
´ Non pubblicamente, ma
sto portando avanti da anni un
progetto no profit sulle disabilit‡ motorie. All'inizio ho avuto qualche titubanza, considerando le speculazioni che molto spesso vi fioriscono intorno,
ma poi ho scoperto un mondo
affascinante, spesso e a torto
guardato in maniera pietistica: per moltissime di queste
persone la nuova situazione
ha creato stimoli incredibili solo da pensare: in questo limite
mentale siamo noi normodotati ad essere disabiliª .
Crede che l'opera di sensibilizzazione possa servire in
un momento storico difficile
come questo?
´ Specialmente in questo
momento, direi, che Ë totale
distrazione e tende solo alla
notizia. Credo non sia corretto, e ogni frammento che possa contribuire a sensibilizzare
il pubblico Ë il benvenuto. A
volte si ha la sensazione che
iniziative come queste cadano
nel nulla, ma qui con contributi di scienziati e voci autorevoli
si Ë stati incisivi. Personalmente Ë un dovere civile che sento
intenso e sono determinato ad
andare avanti ì armatoî in queste battaglie: perciÚ non finisce quiª .
So che non ama le celebrazioni ma 50 anni di carriera
non sono cosa di tutti i giorni.
´ Se celebro qualcosa, Ë il fatto che sono ancora vivo e pensante. Certo Ë che quando la
strada che hai davanti si riduce, si fortifica il pensiero che
ogni giorno andrebbe vissuto
nella maniera pi˘ piena possibile. Oggi provo una gran rabbia, ad avere tanto entusiasmo
e di essere molto pi˘ concreto.
Forse il fatto di lavorare cosÏ
tanto fin da molto giovane mi
ha tolto il tempo per fermarmi
e riflettere. Nei miei progetti
c'Ë la data del 18 settembre,
quando ricomincerÚ ì Tale e
Qualeî , perchË mi diverte e
perchË sono amico di Carlo
Conti. » vero comunque che,
riducendosi il tempo, ho ancor pi˘ voglia di pormi dei traguardiª .
Lagunafest prosegue domani alle 21 alla diga Nazario Sauro con la visione de ì La frontiera sommersa, un ponte con la
storiaî , documentario della sede regionale Rai firmato da
Pietro Spirito e Luigi Zannini,
seguito da un incontro con gli
autori e Cristiano Degano condotto da Marinella Chirico, letture di Elke Burul.
©RIPRODUZIONERISERVATA
28
Agenda
IL PICCOLO MERCOLEDÃ 5 AGOSTO 2015
docufilm in diga
Somma presenta il Bacio Azzurro
Si puÚ vivere senza mangiare ma non si puÚ vivere senza
bere: a Lagunafest 2015 nella serata odierna in Diga Nazario Sauro si apre alle 21 uní importante riflessione legata ai
temi dellí acqua, quale bene pubblico
ed essenziale, per la sopravvivenza di
ogni forma di vita e del pianeta: ì Il Bacio Azzurroî Ë infatti il prezioso docufilm diretto dal regista Pino Tordiglione, realizzato col patrocinio Onu. A
presentarlo, nella seconda serata di Lagunafest, saranno gli attori Sebastiano
Somma e Claudio Lippi, protagonisti
col regista di una conversazione condotta dal critico televisivo Gian Paolo
Polesini. Interpretato anche da Remo
Girone e con la colonna sonora di Amii
Stewart, ì Il bacio azzurroî Ë una di quelle storie raccontate
lentamente alla fiamma di un camino e vuole educare
allí importanza dellí acqua come bene fondamentale ed
egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti, lí usurpazione del diritto di tutti a possederla e
farne uso.
MESSAGGERO VENETO MERCOLEDÃ 5 AGOSTO 2015
35
email: [email protected]
Claudio Lippi: ´ Non fatevi abbindolare dalla tvª
Lagunafest a Grado. Stasera il docu-film ì Il bacio azzurroî di Tordiglione. Sul palco anche Somma
domani in diga
Frontiera sommersa
con Spirito e Degano
Evento serale del percorso
strutturato in collaborazione con
la sede Rai Fvg, al tempo stesso
omaggio a Grado, al Golfo del Nord
Adriatico e ai suoi caleidoscopici
fondali sar‡
ì La frontiera
sommersaî ,
un
documentari
o scritto e
diretto da
Pietro
Spirito (nella
foto)e Luigi
Zannini, in
proiezione domani, giovedÏ 6
agosto (ore 21, Diga Nazario
Sauro). Ne converseranno gli
autori con Cristiano Degano in una
serata condotta dalla giornalista
Rai Marinella Chirico: sar‡
lí occasione per abbracciare la
storia del nord-est attraverso i
relitti che sono a poco a poco
riemersi dai flutti.
◗ GRADO
Abbiamo capito, parlandoci,
che Claudio Lippi Ë un rivoluzionario. Diremmo meglio,
per non sviare, un intellettuale
pacifico, ma un uomo contro
le brutte ovviet‡ consolidate.
Nellí era del gregge schierato,
ce ne fossero di combattenti
decisi, invece di tanti quaquaraqu‡ . Beí , lui, punto primo,
nel 2006 si ribellÚ al trash della
Buona Domenica costanziana.
´ La gettai lÏ , con una certa convinzione: e se io confessassi la
mia non condivisione per questa tv? Eh no, caro mio. Altrimenti te ne vai. Girai i tacchi. A
un certo punto lí orgoglio deve
prevalere, altrimenti ti fai solo
del male. In realt‡ me lo sono
fatto lo stesso. Porte sprangate
per anni. Sappiamo come funziona. Il regime adesso si chiama con un altro nome, ma
sempre di regime si trattaª .
Lo conosciamo, Lippi. Trasmette naturalezza e con quella sua ironia compresa nel
prezzo, aggiunge una rara variabile di spontaneit‡ . Il pubblico lo ama, inevitabile, meno il sistema, che, guarda caso,
Claudio Lippi in una scena de ì Il bacio azzurroî , stasera sulla Diga
teme lí improvvisazione. Tempi cupi.
Saltiamo in fretta dentro il
motivo primario della chiacchiera di oggi. Il docu-film di
Pino Tordiglione - Il bacio azzurro - ci obbliga a immersioni
virtuali, ma necessarie nella filosofia dellí acqua. Sullí educazione allí uso, soprattutto. I ricchi la sprecano i poveri non ce
lí hanno. Paradossi di un mondo in autodistruzione.
Con il regista, lo stesso Lippi
e Sebastiano Somma (attori in
campo assieme a Remo Giro-
ne e a Morgana Forcella), se ne
discuter‡ stasera, alle 21, sulla
Diga Nazario Sauro di Grado,
per i tipi di Lagunafest, il festival ideato da Daniela Volpe e
da Sergio Naitza che si concluder‡ venerdÏ .
- Ci si augura che il prodotto cinematografico illumini
le new generation, in quelle
aule dove spesso, ahinoi, ci si
rivolge al presente e al passato inseguendo date e non concetti.
´ Io ë sta riforma della scuola
non lí ho capita, mi auguro sia
pi˘ chiara ai professori. Se negli anni decisivi non trasmetti
insegnamenti corretti, addio.
La storiella di Garibaldi partito
da Quarto va bene, ma Ë sbagliato circoscriverla e non andare oltre. Rimettendo i remi
in acqua, spero davvero che Il
bacio azzurro risvegli sane abitudini, purtroppo perse nel
magma della superficialit‡ e
della noncuranzaª .
- Ragioniamo assieme Lippi. Le pare logico sprecare miliardi per scoprire lí acqua su
altri Pianeti, senza prima
aver risolto i problemi pazzeschi del nostro?
´ Salviamo il progresso, per
carit‡ . Quello di coscienza,
non folle. Se non avesse perso
la potenza userei la parola
scandalo, ma sarebbe riduttivo, ormai. Vorrei capire cosí Ë
cambiato da quando gli americani nel í 69 conquistarono la
Luna. Se ci andarono per davvero, poi. Ecco. Una cosa sÏ , gli
stessi crateri lunari li hanno ricreati sulle strade di Roma. Un
poí poco, perÚ , le pare? Non
ho la tessera di Greenpeace,
nÈ quella dei Verdi, ma chiunque puÚ capire il dannoso e
continuo spostare avanti i rimediª .
- Bene Claudio, accendiamo la tv? Un gesto quotidiano
istintivo. Da oltre mezzo secolo lei vive in quella scatola.
Che dire dí incisivo?
´ Non fatevi abbindolare. E
nemmeno fidarvi. ì Lí hanno
detto in televisione, quindiî .
Quindi cosa? Non Ë un oracolo
infallibile, nemmeno verit‡ sacrosanta. Bisogna saperla pesare e saperla leggerla. Buone
cose ce ne sono, altre meno.
La mia ribellione di nove anni
fa, non ha di certo rimosso la
sporcizia, e non ne avevo nemmeno le pretese. PerÚ la gente
si ricorda ancora il gesto. Sebbene sia scivolato via quasi un
decennio. ì Ah, io quel programma non lo guardo pi˘ î ,
mi dice la signora al supermercato. ì Ha fatto bene, le urla sono insopportabili, io spengoî ,
sbotta quellí altro. Noi siamo
italiani e non serve approfondire il concetto. Un popolo storicamente sottomesso non
avr‡ mai la determinazione di
stravolgere il corso negativo
delle cose. Preferisce subire.
Dobbiamo confidare in qualche alzata di testa che possa
condizionare il pensiero globale. Nei Cinquanta i propositi
erano ottimi, poi qualcosa si Ë
inquinato e il potere ne ha approfittatoª .
(Gpp)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
48
Radio e Televisione
MESSAGGERO VENETO MERCOLEDÃ 5 AGOSTO 2015
Radio 1
14.00 Radio ad occhi aperti.
estate :Fra gli
appuntamenti trattati
oggi il Blues Festival a
Pordenone e un
collegamento
con
,Lagunafest
9 < 4 5 C D C < 1 a> 4Grado.
C
"
Cultura e Spettacoli
GIOVEDÃ 6 AGOSTO 2015 MESSAGGERO VENETO
39
Da Medea alla Frontiera sommersa
Dopo Ninetto Davoli a Lagunafest si proietta il film subacqueo di Spirito e Zannini
◗ GRADO
ì La frontiera sommersaî Ë il titolo del film subacqueo di Spirito e Zannini
Avevano condiviso lí emozione di un set fra i pi˙ famosi e
celebrati a Nord-Est, quello
della ì Medeaî di Pier Paolo
Pasolini, il film girato nellí estate del 1969 fra la Laguna di
Grado e la Cappadocia. Quarantasei anni dopo, si sono
nuovamente incontrati a Grado, sul palcoscenico della serata inaugurale di Lagunafest,
lí attore dí elezione di Pasolini,
Ninetto Davoli, e la moglie del
grande pittore friulano Giuseppe Zigaina, Maria De Carolis. ì Lí isola di Medeaî era appunto il tema portante della
prima serata di Lagunafest
2015, per un backstage legato
alle riprese di quel film, agli
aneddoti, ai protagonisti indimenticabili di quell'estate, prima fra tutti la diva Maria Callas, che Pasolini volle per incarnare la sua "Medea". Condotto dal direttore artistico di
Lagunafest Sergio Naitza e siglato dalla festosa presenza di
centinaia di spettatori radunati nella centralissima Diga Nazario Sauro, il dialogo ha offerto lí occasione per anticipare ilprogetto documentario di Lagunafest: una produzione che
riporter‡ nei luoghi delle riprese gli artefici e i testimoni di
quel set ripercorrendo le grandi e piccole storie, gli aneddoti
e i momenti clou legati alla lavorazione di ì Medeaî sullí iso-
Ninetto Davoli ospite di Lagunafest ha ricordato Pasolini e il film ì Medeaî
la di Mota Safon. Intanto, sempre a Lagunafest si prosegue
con ì La frontiera sommersaî :
alle 21 nella Diga Nazario Sauro sar‡ proiettato il film di Pietro Spirito e Luigi Zannini,
proposto nellí ambito del percorso ì Rai, un ponte con il territorioî . la proiezione sar‡ introdotta dalla conversazione
degli autori con il responsabile della struttura di program-
mazione della sede Rai Fvg in
lingua italiana, Cristiano Degano. Condurr‡ la serata la
giornalista Marinella Chirico,
nel corso dell'incontro sono
previste letture a cura dell'attrice Elke Burul. Le telecamere
della ì Frontiera sommersaî
sono scese sottí acqua alla ricerca di quella memoria nascosta che fa da ponte fra il
passato e il presente.
46
Radio e Televisione
MESSAGGERO VENETO GIOVEDÃ 6 AGOSTO 2015
Radio 1
> 2 D<ad4 occhi
= C 0 A8 > aperti. Si
14.00 Radio
parla oggi di LagunaFest
2015 in un collegamento
con Grado e
dell'iniziativa benefica a
favore dellí Associazione
italiana
, 8 ; 3 4 B C sclerosi
B ; 0 = 3 B multipla
da; parte
8 8 = B 4 C di
C 8 3 58 vogatrici
' DD3
ambasciatrici
dellí
AISM
2 0 2 2 80 3 8 < 8C8
sezione di Trieste. Infine
0
perDA4la: rubrica
4 6 0 C A0 B ; > 2 7 8
ì " Personepersonaggiî
Marco
0 2 2 8 0 Ballaben
0 50 2 2 80 2 > = 8;
presenta
< > B C A> il concerto
allí alba che si terr‡ il 9
= B 4 C C 8 a3 0 Trieste.
8 = 2 D1 >
agosto
#!
30
Cultura e Spettacoli
IL PICCOLO GIOVEDÃ 6 AGOSTO 2015
RASSEGNA
Lagunafest svela i segreti
della ì Frontiera sommersaî
◗ GRADO
I resti di un vascello da guerra
del XIX secolo, con un carico
di palle di cannone di vario calibro, proprio davanti Grado. E
poi una mina della prima guerra mondiale, che Ë stata recuperata e fatta saltare dagli incursori della Marina militare.
Sono queste alcune delle sorprese saltate fuori durante la
lavorazione del film documentario ì La frontiera sommersaî ,
prodotto dalla sede regionale
della Rai e firmato da Pietro
Spirito e Luigi Zannini, per la
regia di questí ultimo. Uní avventura durata un anno nel
Golfo di Trieste, alla scoperta
della storia sommersa di questa marca di confine, dallí antichit‡ fino ai nostri giorni.
A Lagunafest 2015, sulla scia
del progetto ì Visioni dal sommersoî curato nelle scorse edizioni da Spirito, ì La frontiera
sommersaî sar‡ presentata
nella terza serata del festival,
oggi alle 21 nella Diga Nazario
Sauro: il film, proposto
nellí ambito del percorso ì Rai,
un ponte col territorioî , sar‡
introdotto dalla conversazio-
ne degli autori con il responsabile della struttura di programmazione della sede Rai Fvg in
lingua italiana, Cristiano Degano. Condurr‡ la serata la giornalista Marinella Chirico, letture a cura dell'attrice Elke Burul.
Le
telecamere
della
ì Frontiera sommersaî sono
scese sottí acqua alla ricerca di
quella memoria nascosta che
fa da ponte fra il passato e il
presente. Il mare Adriatico,
dunque, come un immenso
museo a cielo sommerso: vetrina subacquea per duemila an-
Lagunafest alla Diga Nazario Sauro di Grado (Foto Roberta Simonetto)
ni di storia, dalla nave romana
Julia Felix, al relitto del brigantino Mercure affondato nel
1812 durante la Battaglia di
Grado, a quanto rimane della
corazzata Wien affondata da
Lugi Rizzo nel 1917 nella Baia
di Muggia, fino al bombardiere B24 della Seconda Guerra
Mondiale, identificato solo di
recente e adesso al centro di
una campagna di recupero
delle spoglie dellí equipaggio
da parte della Marina degli Sta-
ti Uniti.
Sempre nellí ambito del progetto ì Rai, un ponte col territorioî Ë stata inaugurata negli
spazi e in collaborazione con il
Grand Hotel Astoria, la selezione fotografica della Mostra
ì Che storia la Raiî , sui 50 anni
della Sede Rai regionale. La
mostra si focalizza sugli anni
di Radio Trieste con scatti storici che documentano lí attivit‡ dí esordio della programmazione, e con volti familiari al
grande pubblico, da Tullio Kezich a Mario Valdemarin. E
sempre oggi, alle 18.30 al
Grand Hotel Astoria si proietter‡ ì Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontieraî : il documentario firmato
da Cristiano Degano con sei interviste a Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e
Boris Pahor, per indagare cosa
significa vivere i confini e ritrovarsi a scriverne.
34 | TEATRO E CINEMA
LAGUNAFEST
In barca tra storia
e grandi film
P
er il gran finale
della sua 12a edizione, venerdì 7, Lagunafest salperà verso
il cuore della laguna
(alle 18.30, dal Porto vecchio di Grado)
con una serata ricca
di proposte e protagonisti: lo scrittore Pino
Roveredo sarà protagonista di ‘Mandami a
dire: la scrittura, ponte
di libertà’, l’incontro
on board che rievocherà le esperienze
della vita e della carriera di Roveredo, per
focalizzare sul suo impegno, personale e letterario, a favore degli
‘esclusi’. Alcune della
pagine più toccanti di
Pino Roveredo echeggeranno nelle letture
a cura dell’attrice Sara
Alzetta.
Lagunafest
approderà
quindi sull’isola di Anfora – Porto Buso, per
la tappa conclusiva del
progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo.
‘Cibo, ponte con la storia’ sarà il leit motiv,
per ritrovare le atmosfere ma anche i ‘sapori’ di quelle trincee: un
viaggio nel cibo della
Grande Guerra che ha
spesso unito soldati
ignari. Gli scrittori, e
storici, Pietro Spirito
e Alessandro Marzo
Magno ci accompagneranno in questo
viaggio nei palati di
trincea, scandito anche da una selezione
di testi e memorie dal
fronte, per la voce recitante dell’attore Alessandro Mizzi.
www.ilfriuli.it
| 7 a g o s t o 2 0 1 5 | N . 3 1 | il
Cultura e Spettacoli
VENERDÃ 7 AGOSTO 2015 IL PICCOLO
31
Pino Roveredo a Lagunafest
´ La solidariet‡ Ë scomparsaª
Doppio appuntamento per lí ultima giornata della rassegna gradese
dal dramma delle carceri al cibo nelle trincee con gli attori Alzetta e Mizzi
di Federica Gregori
◗ GRADO
Termina stasera con uno speciale doppio appuntamento Lagunafest, un'edizione - la 12ma
della rassegna ideata da Sergio
Naiza, Daniela Volpe e Paola Sain ñ improntata al tema dei ponti, necessari da gettare oggi pi˘
che mai per superare i limiti fisici e mentali che troppo spesso
ingabbiano l'uomo. La riflessione, che nelle precedenti giornate aveva esplorato i temi dell'acqua, del territorio e dei confini,
si arricchisce e raddoppia per il
gran finale, a iniziare da una prima parte dedicata alla scrittura,
vero ponte per la libert‡ , ben incarnata dalla figura di Pino Roveredo che sar‡ protagonista di
una suggestiva navigazione da
Grado verso l'isola di Anfora. Cosa si mangiava in trincea Ë invece l'interrogativo cui proveranno a rispondere gli scrittori e storici Pietro Spirito e Alessandro
Marzo Magno, guidando lo spettatore in un viaggio nel gusto
davvero peculiare: se il cibo Ë un
ponte con la Storia, un itinerario
nella tradizione alimentare della
Grande Guerra dar‡ la possibili-
dove & quando
Sullíi sola di Anfora come cento anni fa
Era la notte fra il 23 e 24 maggio
1915 e l'isola di Anfora ñ Porto
Buso, nel cuore della laguna fra
Grado e Marano, segnava il
confine fra Italia e Impero Austro
Ungarico. In quelle ore convulse
e proprio quella notte si consumÚ
l'arrembaggio del
cacciatorpediniere Zeffiro,
partito da Venezia, contro la
caserma austriaca edificata
sullí isola di Anfora. Fu il primo
attacco da parte dellí Italia nella
Grande guerra.
Cent'anni dopo Lagunafest
sceglie questo luogo ricco di
storia per il suo gran finale:
ì 1915 ñ 2015: trincee di Laguna,
100 anni dopoî proporr‡ non
solo una conversazione tra
Marzo Magno e Spirito su ì Cibo,
ponte con la storiaî intervallata
dalle letture di Alessandro Mizzi
(nella foto), ma anche una
degustazione a tema curata dalla
Trattoria Ai Ciodi di Anfora. Per
l'incontro ì on boardî con Pino
Roveredo sulla motonave Nuova
Cristina, che salper‡ alle 18.30
dal Porto Vecchio di Grado, info e
prenotazioni ai numeri
0431.82929/82347.
regionale dei diritti dei detenuti.
´ Se il soggetto Ë il ponte ñ racconta lo scrittore triestino - parlerÚ della possibilit‡ di salvarsi,
anche considerando la mia storia personale. Ma pi˘ che da Garante, parlerÚ semplicemente
degli ultimi in classifica, di quelli
che non ce la fanno e non hanno
possibilit‡ di risalita, come dell'
odierno e dei suoi aspetti pi˘ al-
larmanti, primo tra tutti la mancanza di solidariet‡ ; parlerÚ della politica che non Ë capace di
dare risposte come delle voci degli intellettuali, che rimbalzano
da una parte all'altraª .
Lo sbarco sull'isola di Anfora Porto Buso nel cuore della laguna di Marano e Grado aprir‡ alla
seconda parte della serata di Lagunafest, location scelta non a
Lo scrittore Pino Roveredo ospite oggi di Lagunafest
t‡ di ritrovarne non solo le atmosfere ma anche i sapori, fino alla
possibilit‡ di assaggiare un autentico rancio del tempo. Si partir‡ alle 18.30 salpando con Roveredo e l'attice Sara Alzetta dal
Porto Vecchio di Grado, per solcare lo specchio della laguna:
spazi aperti senza barriere cui si
contrapporr‡ la voce di Roveredo nella nuova veste di Garante
caso come spieghiamo qui a
fianco: dalle 20 circa la voce recitante di Alessandro Mizzi dar‡ il
via alla conversazione che vedr‡
al centro la coppia di scrittori
Pietro Spirito - Alessandro Marzo Magno. ´ SpiegherÚ come,
dalla Grande Guerra in poi, il caffË sia diventato la prima colazione degli italiani o come invece il
riso sia stato rifiutato al Sudª ,
spiega lo storico veneziano autore di ì Il genio del gusto. Come il
mangiare italiano ha conquistato il mondoî . ´ Ho ricostruito il
percorso di cibi e bevande scoprendo come la prima guerra e
la trincea abbiano avuto un'influenza sulle abitudini alimentari a venire come mai si immaginerebbeª .
©RIPRODUZIONERISERVATA
38
Estate & tempo libero
MESSAGGERO VENETO SABATO 8 AGOSTO 2015
il bilancio
Lagunafest, sold out a Grado
ì Passioniî sar‡ il trend 2016
◗ GRADO
Lagunafest 2015 si congeda
con uní importante conferma:
un vero sold out in ogni location per gli appuntamenti del
festival, dalle serate nella Diga
Nazario Sauro alla nuova fascia di incontri programmata
a fine pomeriggio nellí ambito
del percorso ì Rai, un ponte
col territorioî che ha attraversato la 12ma edizione al rush
finale oggi sull'isola di Anfora.
E poi lí entusiasmo del pubblico per la proposta che, sin dalla prima edizione, esprime il
dna anfibio di Lagunafest, il
viaggio terracqueo fra Grado
e le sue isole declinato attraverso il tema portante della
manifestazione: questí anno
la suggestione dei ë pontií da
immaginare e costruire al posto dei muri.
Promosso dallí Associazione Europacultura con il Comune di Grado e lí Assessorato alla Cultura della Regione
Friuli Venezia Giulia, Lagunafest - su progetto di Sergio
Naitza, Daniela Volpe e Paola
Sain con Pietro Spiritoñ ha
festa del libro
Gi‡ 500 gli amici
di Pordenonelegge
» online sul sito
www.pordenonelegge.it il
programma della 16^ Festa del
Libro e sono consultabili tutti i
dettagli degli oltre 300
appuntamenti con i grandi autori
italiani e internazionali che, dal
16 al 20 settembre, porteranno a
Pordenone una trentina di
anticipazioni letterarie. Sar‡ lo
scrittore francese Daniel Pennac
a tagliare idealmente il nastro di
questa edizione 2015, con
lí incontro inaugurale in
programma mercoledÏ 16
settembre, alle 18.30 al Teatro
Verdi. » la XVI edizione di uno
degli eventi pi˘ attesi nellí agenda
culturale degli italiani: non a caso
sono gi‡ 500 gli ì Amiciî di
pordenonelegge.
Pubblico in Diga e, sotto, Claudio Lippi (foto di Roberta Simonetto)
inaugurato questí anno due
nuovi percorsi: la fascia di incontri e proiezioni preserale,
organizzata allí Hotel Astoria
con molti ospiti chiamati a introdurre i documentari proposti, e la collaborazione con la
sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia, strutturata intorno
al tema Rai, un ponte col territorio, per presentare alcune
delle pi˘ recenti produzioni
girate dalle Rai.
´ Lí interesse manifestato
dal pubblico per la nuova finestra di incontri nel tardo pomeriggio e per le produzione
Rai ha confermato lí aspettativa di molti spettatori, turisti e
gradesi, per un festival pi˘ articolato, con occasioni di confronto e scambio sui temi
messi a fuoco nel corso degli
incontro. In questa direzione
contiamo di procedere nel
2016 e ci auguriamo che la col-
laborazione con la sede regionale Rai possa diventare un riferimento prezioso per la programmazione del festivalª .
Sar‡ ì Passioniî il tema portante dellí edizione 2016 di Lagunafest: uno stato dí animo
verso cui tendere, un valore
aggiunto per la vita di ciascuno, il comune denominatore
delle proposte che scandiranno le giornate del festival nella prima decade del prossimo
agosto. Con lí obiettivo di una
grande serata amarcord legata ai protagonisti delle prime
dodici edizioni, protagonisti
delle tante produzioni realizzate dal festival.
Intanto, i promotori sono
gi‡ al lavoro per la realizzazione del film documentario
Lí isola di Medea, a cura di Sergio Naitza, dedicato allo storico set della Medea di Pier Paolo Pasolini, con Maria Callas.
Sar‡ un backstage prezioso
per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di Medea in laguna e a
chi, come il pittore Giuseppe
Zigaina, ne era stato grande
ispiratore.
Lí edizione 2015 del festival
Ë realizzata con il patrocinio
della sede regionale Rai Friuli
Venezia Giulia, in sinergia
con la Provincia di Gorizia,
Banca di Cividale, GIT Grado,
Comelli Vini e Grand Hotel
Astoria, info www.lagunamovies.com/lagunafest.
30
Cultura e Spettacoli
IL PICCOLO SABATO 8 AGOSTO 2015
RASSEGNA
Lagunafest lí anno prossimo punter‡ sulle ì Passioniî
Chiusa con successo lí edizione 2015, la manifestazione di Grado guarda gi‡ al futuro
◗ GRADO
Lagunafest 2015 si congeda
con uní importante conferma:
un vero sold out in ogni location per gli appuntamenti del
festival, dalle serate nella Diga
Nazario Sauro alla nuova fascia di incontri programmata
a fine pomeriggio nellí ambito
del percorso ì Rai, un ponte col
territorioî che ha attraversato
la 12.a edizione. E poi lí entusiasmo del pubblico per la proposta che, sin dalla prima edizione, esprime il dna ì anfibioî
di Lagunafest, il viaggio terracqueo fra Grado e le sue isole
declinato attraverso il tema
portante della manifestazione: questí anno la suggestione
dei ponti da immaginare e costruire al posto dei muri.
Promosso dallí associazione
Europacultura con il Comune
di Grado e lí assessorato alla
Cultura della Regione Friuli
Venezia Giulia, Lagunafest - su
progetto di Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain con
Pietro Spirito ñ ha inaugurato
questí anno due nuovi percorsi: la fascia di incontri e proiezioni preserale, organizzata
allí Hotel Astoria con molti
ospiti chiamati a introdurre i
documentari proposti, e la collaborazione con la sede regionale Rai, strutturata intorno al
tema ì Rai, un ponte col territorioî , per presentare alcune delle pi˘ recenti produzioni girate dalle Rai.
Sar‡ ì Passioniî il tema portante dellí edizione 2016 di Lagunafest: uno stato dí animo
verso cui tendere, un valore aggiunto per la vita di ciascuno, il
comune denominatore delle
proposte che scandiranno le
giornate del festival nella prima decade del prossimo agosto. Con lí obiettivo di una
grande serata amarcord legata
ai protagonisti delle prime dodici edizioni, protagonisti delle tante produzioni realizzate
dal festival. Intanto, i promotori sono gi‡ al lavoro per la realizzazione del film documentario ì Lí isola di Medeaî , a cura
di Sergio Naitza, dedicato allo
storico set della ì Medeaî di
Pier Paolo Pasolini, con Maria
Callas. Sar‡ un backstage prezioso per dipanare le grandi e
piccole storie, gli aneddoti e i
momenti clou legati alla lavorazione di ì Medeaî in laguna e
a chi, come il pittore Giuseppe
Zigaina, ne era stato grande
ispiratore.
Cultura
a u a
t r a
t t
Festival da 4 a 7/8, con Spirito, Zannini, Roveredo, Marzo Magno
G
G
G
G
a
Lifestyle
style
Omaggio a Pasolini, Grado torna L'isola di Medea
A 40 anni dalla scomparsa del regista Lagunafest rievoca il set con la diva Maria Callas
(ANSA) A 40 anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2
novembre 1975) , Grado torna L'isola di Medea. Quei luoghi furono trasformati in 20 giorni dal
regista di Casarsa in un palcoscenico a cielo aperto per una Medea d'eccezione per il cinema con
Maria Callas e Ninetto Davoli. L’avventura di “Medea” fu sostenuta dal produttore di “Teorema”, Franco Rossellini, e
l’individuazione della laguna di Grado come sede delle riprese per l’evocazione della Colchide, fu
certamente propiziata dall’amicizia fra Giuseppe Zigaina e Pier Paolo Pasolini. Il grande pittore,
infatti, avvicinò l’uomo di fiume Pasolini al paesaggio terracqueo di laguna, e l’incantevole
isolotto di Mota Safon – un ciuffo d’erba con una capanna di canne e paglia ­ si profilò subito
come l’approdo ‘naturale’ per l’ambientazione del microcosmo di Giasone. In questo ruolo Pasolini
aveva scelto un atleta di grande popolarità, il campione del mondo Giuseppe Gentile, fra i
protagonisti della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Città del Messico. Nel ruolo di Medea
Pasolini fuse la «diva» Maria Callas, incarnazione di una sfolgorante femminilità, con la Medea
protagonista del mito antico.
Le riprese a Grado presero il via in un torrido luglio del ’69: i cittadini gradesi vissero in prima
persona quei giorni indimenticabili, proiettati sulla stampa nazionale con le notizie sulla lavorazione
del film e persino sulla presunta love story tra il regista e la Callas. Fra i protagonisti del set
anche Ennio Guarnieri, direttore della fotografia per i maggior cineasti italiani e Piero Tosi, il
Premio Oscar che firmò i costumi del film con l’allora giovane aiuto Gabriella Pescucci. Proprio
con “Medea” debuttava una giovanissima Piera Degli Esposti, impegnata in un piccolo ruolo
ancillare.
46 anni dopo tutto questo è al centro di Lagunafest che si apre martedì 4 agosto con l’omaggio a
uno dei set più famosi della laguna di Grado, “Medea” di Pier Paolo Pasolini. A rievocare
quell'estate Ninetto Davoli, interprete d’elezione di PPP. Nel corso del dialogo, condotto dal
direttore artistico di Lagunafest Sergio Naitza, l’intervento di Maria De Carolis, la moglie di
Giuseppe Zigaina. Per l'occasione si parla del progetto documentario di Lagunafest, “L’isola di
Medea”: una produzione ­ backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai
momenti clou legati alla lavorazione del film.
Lagunafest 2015 è promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da
Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain.
Lagunamovies, tornano testimoni Medea
17:31 G
G I I I
a inare on i i e a rid e il e a del
II a una e a Grado e in a una dal al a o o i o in ia on il a
a e
dell indi en i a ile e della edea di a olini rie o a o anni do o e nei anni dalla ua o ar a ine o a oli e il dire ore ar i i o del e i al er io
ai a aranno e i oni di uei iorni uando in la una iun e an e aria
alla ra li a un a en i o eredo ar o a no e un do u en ario di ie ro
iri o e ui i annini
L
Lagunamovies, tornano testimoni
Medea
Fe i al da a on iri o annini o eredo ar o a no
G
G I I G I
a inare on i i e a rid e il e a del II a una e a Grado e in a una dal al a o o i o in ia on il a
a e dell indi en i a ile e della edea di a olini
rie o a o anni do o e nei anni dalla ua o ar a ine o a oli e il dire ore ar i i o del e i al er io ai a aranno e i oni di
uei iorni uando in la una iun e an e aria alla ra li a un a en i o eredo ar o a no e un do u en ario di ie ro iri o e
ui i annini
Lagunamovies, tornano testimoni Medea
G
G
I I
estiva da a u , on irito, annini, overedo, Mar o Magno
G
G I I G I
a inare
on i i e a rid e il e a del II a una e a Grado
e in a una dal al a o o i o in ia on il a
a e
dell indi en i a ile e della edea di a olini rie o a o
anni do o e nei anni dalla ua o ar a ine o
a oli e il dire ore ar i i o del e i al er io ai a
aranno e i oni di uei iorni uando in la una iun e
an e aria alla ra li a un a en i o eredo
ar o a no e un do u en ario di ie ro iri o e ui i
annini
IG
I
I I I I I
I
30.07.2015
a o o Lagunamovies, tornano
testimoni Medea
a
ar
t
lt a l
a u a t a ra
a u a al
a
l a ta
ll
t a l
t
a l
r
at
a
a
alla
tt
a l
l r tt r art t
l t al r
ara
t t
u
r
ua
la u a
ar a Calla
ra l a u ta
t
r
ar
u
tar
tr
rt
u
a
a r
al a t
lla
a
ua
ar a
at a
u
a
a
u
30.07.2015
a o o Lagunamovies, tornano
testimoni Medea
a
r
lt
a
l
a u a t a ra
a t
a
l a ta
ll
a
a l
r
at
a
ar a
tt
a l
l r tt r art t
a t a ara
t t
u
r
ua
a
ar a Calla
ra l a u ta
t
u
u
tar
tr
rt
u
a
ar
t
a
a u a al al
t a l
t lla
a
alla ua
l t al r
la u a u
r
ar
a
30.07.2015
a o o Lagunamovies, tornano
testimoni Medea
a
ar
t
lt a l
a u a t a ra
a u a al
a
l a ta
ll
t a l
t
a l
r
at
a
a
alla
tt
a l
l r tt r art t
l t al r
ara
t t
u
r
ua
la u a
ar a Calla
ra l a u ta
t
r
ar
u
tar
tr
rt
u
a
a r
al a t
lla
a
ua
ar a
at a
u
a
a
u
RAI REGIONE FVG A LAGUNAFEST 2015 “RAI, UN PONTE CON IL TERRITORIO"dedicato
alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e
alle sue produzioni documentarie
Mercoledì 5 e giovedì 6 agosto , il Grand Hotel
Astoria di Grado sarà sede di incontri e proiezioni, a cominciare dal documentario “Effetto
Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla
“Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa,
ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo
Fresu e come lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, che
dialogherà con l’autrice nell’appuntamento d’esordio (mercoledì 5 agosto, ore 18.30).
Giovedì 6 agosto, sempre alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, appuntamento con il
documentario firmato da Cristiano Degano, responsabile della struttura di programmazione in
lingua italiana della sede Rai FVG: “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera”
presenta sei interviste con scrittori che vivono sul confine ­ Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier
Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor – per indagare cosa significa vivere
i confini e ritrovarsi a scriverne, da scrittori e/o da giornalisti, attraverso parole mediate da
ricordi ed esperienze personali.
Evento serale del percorso strutturato in collaborazione con la sede Rai Fvg, al tempo stesso
omaggio a Grado, al Golfo del Nord Adriatico e ai suoi caleidoscopici fondali sarà “La frontiera
sommersa”, un documentario scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, in proiezione
giovedì 6 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro). Ne converseranno gli autori con Cristiano
Degano in una serata condotta dalla giornalista Rai Marinella Chirico: sarà l’occasione per
abbracciare la storia del nord­est attraverso i relitti che sono a poco a poco riemersi dai flutti. E’
un mare poco profondo, quello del Golfo di Trieste, dai fondali sabbiosi, ma che consente
attraverso le tracce lasciate dall’uomo nel corso di secoli di navigazioni, traffici e di guerre, di
leggere la storia di quest’area come se si visitasse un museo sommerso, dai moli di epoca
romana al relitto del brigantino del Regno Italico Mercure, affondato al largo di Grado nel
febbraio del 1812, a quanto rimane della corazzata Wien, affondata dai Mas di Luigi Rizzo
nella baia di Muggia nel 1917. Senza dimenticare il relitto del bombardiere americano B24,
precipitato in mare nel 1944 dopo essere stato colpito dalla contraerea.
Lagunamovies, tornano testimoni
Medea
Foto: ANSA
Festival da 4 a 7/8, con Spirito, Zannini, Roveredo, Marzo
Magno
(ANSA) - GRADO (GORIZIA), 30 LUG - "Immaginare ponti. Like a bridge"
è il tema del XII Lagunafest, a Grado e in Laguna dal 4 al 7 agosto. Si
comincia con il backstage dell'indimenticabile set della "Medea" di
Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla sua scomparsa.
Ninetto Davoli e il direttore artistico del festival Sergio Naitza, saranno
testimoni di quei giorni, quando in laguna giunse anche Maria Callas.
Tra gli appuntamenti, Roveredo, Marzo Magno e un documentario di
Pietro Spirito e Luigi Zannini.
Lagunamovies, tornano testimoni Medea
di Ansa
(ANSA) - GRADO (GORIZIA), 30 LUG - "Immaginare ponti. Like a bridge" è il tema del XII
Lagunafest, a Grado e in Laguna dal 4 al 7 agosto. Si comincia con il backstage
dell'indimenticabile set della "Medea" di Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla
sua scomparsa. Ninetto Davoli e il direttore artistico del festival Sergio Naitza, saranno
testimoni di quei giorni, quando in laguna giunse anche Maria Callas. Tra gli appuntamenti,
Roveredo, Marzo Magno e un documentario di Pietro Spirito e Luigi Zannini.
30 luglio 0
Grado
VIRGILIO.IT
Cinema: Lagunamovies, tornano
testimoni Medea di Pasolini
"Immaginare ponti. Like a bridge"
è il tema del XII Lagunafest, a
Grado e in Laguna dal 4 al 7
agosto. Si comincia con il
backstage dell'indimenticabile set
della "Medea" di Pasolini,
rievocato 46 anni dopo e nei 40
anni dalla sua scomparsa. Ninetto
Davoli e il direttore artistico del
festival Sergio Naitza, saranno
testimoni di quei giorni, quando in laguna giunse anche Maria Callas. Tra gli
appuntamenti, Roveredo, Marzo Magno e un documentario di Pietro Spirito e
Luigi Zannini.
ANSA | 30-07-2015 17:31
ARTICOLI CORRELATI
Grado: ecco Lagunafesta 2015 Programma 4/7 agosto - Udine 20
Udine20.it | 01-08-2015 10:41
LAGUNAFEST VERSO L'ISOLA DI ANFORA CON PINO ROVEREDO, PIETRO SPIRITO, ALESSANDRO
MARZO MAGNO LETTURE DI SARA ALZETTA E ALESSANDRO MIZZI, PRENOTAZIONI APERTE
Il Giornale del Friuli | 01-08-2015 19:44
Lagunafest sulle tracce di 'Medea'
IlFriuli.it | 30-07-2015 12:00
inema Lagunamovies, tornano testimoni
Medea di aso ini
(ANSA) ­ GRADO (GORIZIA), 30 LUG ­ "Immaginare ponti. Like a
bridge" è il tema del XII Lagunafest, a Grado e in Laguna dal 4 al 7
agosto. Si comincia con il backstage dell'indimenticabile set della
"Medea" di...
(ANSA) - GRADO (GORIZIA), 30 LUG - "Immaginare ponti. Like a bridge" è il
tema del XII Lagunafest, a Grado e in Laguna dal 4 al 7 agosto. Si comincia
con il backstage dell'indimenticabile set della "Medea" di Pasolini, rievocato
46 anni dopo e nei 40 anni dalla sua scomparsa. Ninetto Davoli e il direttore
artistico del festival Sergio Naitza, saranno testimoni di quei giorni, quando
in laguna giunse anche Maria Callas. Tra gli appuntamenti, Roveredo, Marzo
Magno e un documentario di Pietro Spirito e Luigi Zannini. G
RADO (GORIZIA) -
"Immaginare ponti. Like a bridge"
è il tema del XII Lagunafest, a Grado e in Laguna dal 4 al 7 agosto. Si comincia con il backstage
dell'indimenticabile set della "Medea" di Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla sua
scomparsa. Ninetto Davoli e il direttore artistico del festival Sergio Naitza, saranno testimoni di quei
giorni, quando in laguna giunse anche Maria Callas. Tra gli appuntamenti, Roveredo, Marzo Magno e un
documentario di Pietro Spirito e Luigi Zannini. ...
Corriere (http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Spettacolo/Lagunamovies-tornano-testimoniMedea/30-07-2015/1-A_018801938.shtml) 2015-07-30
Lagunamovies, tornano testimoni Medea
estiva da a lu l
a u a al
r
at
r
at
a u ta
, on a ura
irito, annini, overedo, Mar o Magno
lla r
a
a ar
al a t
a
l a
a
a
alla ua
a ara
t t
u
r
t
r
ar
a
u
t
ta
a r
lt a l
a u a t a ra
ll
t a l
t lla
a
a l
ar a
tt
a l
l r tt r art t
l t al
ua
la u a u
a
ar a Calla
ra l
u
tar
tr
rt
u
a
LA RASSEGNA
Lagunafest apre a Grado con
“Medea”
Si apre oggi con l’omaggio a uno dei set più famosi della laguna di
Grado, “Medea” di Pier Paolo Pasolini, l’edizione 2015 di Lagunafest, in
programma fino a venerdì fra il centro storico di Grado e...
04 agosto 2015
Si apre oggi con l’omaggio a uno dei set più famosi della laguna di Grado,
“Medea” di Pier Paolo Pasolini, l’edizione 2015 di Lagunafest, in programma
fino a venerdì fra il centro storico di Grado e le isole della laguna. Omaggio
dunque a Pier Paolo Pasolini, nei 40 anni dalla scomparsa. Alle 21, alla Diga
Nazario Sauro, protagonista, conversazione intorno a “Medea” con l’attore
Ninetto Davoli suquei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un
palcoscenico a cielo aperto per una “Medea” d’eccezione, formato pellicola.
Interviene Maria De Carolis, moglie di Giuseppe Zigaina, testimone
di quell’irripetibile incontro lagunare con la diva Maria Callas. Sarà presentato
il progetto documentario di Lagunafest, “L’isola di Medea”: una produzione ­
backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou
legati alla lavorazione di “Medea” in laguna.
04 agosto 2015
A GRADO LAGUNAFEST FA RIVIVERE LA
“MEDEA” DI PASOLINI
Ci sarà anche Ninetto Davoli nella serata d’apertura della rassegna, in programma dal 4 al 7 agosto
di Valeria Donelli
31 luglio 2015
ino Ro eredo
GRADO. “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015
(promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio
Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain), in programma a Grado e in laguna da marted 4 a
venerd 7 agosto, con un incipit d’eccezione: il backstage del set della “Medea” di Pier
Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e a 40 anni dalla scomparsa del poeta, scrittore e
regista di Casarsa.
Una serata, quella inaugurale di Lagunafest (marted 4 alle 21 sulla Diga Nazario Sauro)
che sarà prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest, “L’isola di
Medea”, dedicato a quel set e ai protagonisti che riun a Grado nell’estate 1 6 : al
Festival farà tappa l’attore Ninetto Davoli, testimone di quelle riprese e di quel periodo
del percorso artistico di Pasolini.
Ninetto Davoli
Sergio Naitza, sarà prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest:
autore e cineasta che ha vinto un Nastro d’argento 2013 per il suo “L’insolito ignoto”,
Naitza curerà un backstage per dipanare gli aneddoti e i momenti clou legati alla
lavorazione di “Medea” in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato
ispiratore. Alla conversazione prenderà parte anche
Con la sua dodicesima edizione, Lagunafest inaugura una nuova fascia di incontri: “Rai,
ponte con il territorio”, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia. Mercoled
5 e gioved 6, il Grand Hotel Astoria sarà sede di incontri e proiezioni, a cominciare da
“Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta
e dedicato alla “Carnia altra” con “testimonial” come Giorgio Di Centa, il musicista Paolo
Fresu e come lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di Pordenonelegge
(mercoled 5 alle 18.30).
Gioved 6, sempre alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, appuntamento con il documentario
firmato da Cristiano Degano, responsabile della struttura di programmazione in lingua
italiana della sede Rai Fvg: “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera”
presenta sei interviste con scrittori che vivono sul confine: Claudio Magris, Paolo Rumiz,
Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor.
Pier Paolo Pasolini con Maria Callas, la musa della versione cinematografica di “Medea”
Evento serale sarà “La frontiera sommersa”, un documentario scritto e diretto da Pietro
Spirito e Luigi Zannini, in proiezione gioved 6 agosto alle 21 sulla Diga Nazario Sauro).
Ne converseranno gli autori con Cristiano Degano in una serata condotta dalla
giornalista Rai Marinella Chirico. Letture di Elke Burul.
Evento intimamente legato all’acqua, bene pubblico del pianeta, sarà la proiezione di
mercoled 5 agosto (Diga Nazario Sauro, ore 21), dedicata al docufilm “Il bacio azzurro”
del regista Pino Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi,
protagonisti della conversazione che sarà condotta dal giornalista del “Messaggero
Veneto” Gian Paolo Polesini.
Per il gran finale, venerd 7 agosto, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna (alle
18.30 da Porto vecchio) per un incontro con lo scrittore Pino Roveredo, Premio
Campiello 2005 e oggi Garante detenuti Friuli Venezia Giulia, sarà protagonista di
“Mandami a dire: la scrittura, ponte di libertà”, con letture dell’attrice Sara Alzetta.
Lagunafest approderà quindi sull’isola di Anfora Porto Buso, per la tappa conclusiva
del progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo. “Cibo, ponte con la storia” sarà il leit
motiv, per ritrovare le atmosfere ma anche i sapori di quelle trincee, con gli scrittori
Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno e la voce recitante dell’attore Alessandro
Mizzi.
31 luglio 2015
E NINETTO DAVOLI RA ONTER I
RETROS ENA DI MEDEA IN LAGUNA
“Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015, a Grado e in laguna dal 4 al 7 agosto.
Promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune e ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe
e...
di Elisa Michellut
31 luglio 2015
vini.
“Like a bridge” è la suggestione tematica
di Lagunafest 2015, a Grado e in laguna
dal 4 al 7 agosto. Promosso
dall’Associazione Europacultura con il
Comune e ideato da Sergio Naitza,
Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest
2015 trova la collaborazione della
Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale
ed è realizzato in sinergia con la sede Rai
Fvg, Hotel Astoria, Git Grado e Comelli
Si comincerà, il 4 agosto, alle 21, Diga Nazario Sauro, con un incipit d’eccezione: il
backstage di un set indimenticabile, “Medea” di Pier Paolo Pasolini. Una serata che sarà
prefigurazione del documentario di produzione Lagunafest, “L’isola di Medea”. Ospite
d’eccezione l’attore Ninetto Davoli. Il direttore artistico del festival, Sergio Naitza,
curerà un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i
momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna e a chi, come il pittore
Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. Alla conversazione prenderà parte
Maria De Carolis, la moglie di Zigaina. Lagunafest inaugura una nuova fascia di incontri
legata al percorso centrale 2015, “Rai, ponte con il territorio’. Il 5 agosto, alle 18.30,
all’Hotel Astoria sarà proiettato “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato
dalla regista Claudia Brugnetta.
Lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di Pordenonelegge, dialogherà con
l’autrice. Il 6 agosto, alle 18.30 all’Hotel Astoria, appuntamento con il documentario
“Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera” firmato da Cristiano Degano,
responsabile della struttura di programmazione in lingua italiana della sede Rai Fvg.
Sempre il 6 agosto, alle 21, Diga Nazario Sauro, sarà proiettato “La frontiera
sommersa”, scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, in collaborazione con la
sede Rai Fvg. Converserà con gli autori Cristiano Degano, in una serata condotta da
Marinella Chirico. In programma alcune letture dell’attrice Elke Burul. Il 5 agosto (Diga
Nazario Sauro, alle 21), serata dedicata al docufilm “Il bacio azzurro” del regista Pino
Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi. La conversazione
sarà condotta dal critico tv Gian Paolo Polesini. Per il gran finale, il 7 agosto, Lagunafest
salperà verso il cuore della laguna (18.30, Porto vecchio).
Lo scrittore Pino Roveredo sarà protagonista di “Mandami a dire: la scrittura, ponte di
libertà”. Lagunafest approderà quindi sull’isola di Anfora, per la tappa conclusiva del
progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo. con Pietro Spirito e Alessandro Marzo
Magno.
TRIN EE DI LAGUNA IN NAVIGA IONE
ON PINO ROVEREDO
GRADO. Sono aperte le prenotazioni per la serata speciale dal tramonto alla notte di Lagunafest
2015, venerd 7 agosto a Grado, evento di chiusura del festival. Il viaggio salperà alle 18.30 dal...
02 go o 2015
GRADO. Sono aperte le prenotazioni per la serata speciale dal tramonto alla notte di
Lagunafest 2015, venerd 7 agosto a Grado, evento di chiusura del festival. Il viaggio
salperà alle 18.30 dal porto vecchio di Grado a bordo della motonave Nuova Cristina,
con sbarco sull isola di Anfora Porto Buso alle 20 e degustazione con letture a cura
della Trattoria Ai Ciodi. Rientro a Grado verso le 23.30 (info tel. 0431.82 2 82347
info bookinghotelgrado,
.lagunamovies.com lagunafest).
Si parte con Navigando in laguna, Mandami a dire. La scrittura come ponte di libertà ,
protagonista lo scrittore Pino Roveredo: dai suoi libri saranno tratte le letture a cura
dell attrice Sara Alzetta. Sbarcati
sull isola di Anfora a Porto Buso, alle 20 la serata 1 15 2015: trincee di Laguna, 100
anni dopo . Gli scrittori Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito, conversano su Cibo,
ponte con la storia . Letture a cura dell attore Alessandro Mizzi e degustazioni della
Trattoria Ai Ciodi di Anfora.
02 go o 2015
NINETTO DAVOLI: «PASOLINI VENIVA
DA ME A TRIESTE MENTRE GIRAVA
MEDEA»
Lui, Ninetto Davoli, è il più famoso tra quegli interpreti dal fascino ingenuo e spontaneo scoperti da
Pier Paolo Pasolini, il grande poeta, scrittore, regista friulano di cui ricorrono i 40 anni...
di Paolo Lughi
04 agosto 2015
Lui, Ninetto Davoli, è il più famoso tra quegli interpreti dal fascino ingenuo e spontaneo
scoperti da Pier Paolo Pasolini, il grande poeta, scrittore, regista friulano di cui
ricorrono i 40 anni dalla morte.
Davoli, che è entrato in scena nei capolavori della maturità del genio di Casarsa
("Uccellacci e uccellini", 1966; "Edipo re", 1967; "Teorema", 1968), non partecipò a
"Medea" (1969), girato a Grado con protagonista Maria Callas, solo perché durante le
riprese svolgeva il servizio militare a Trieste.
Ma la vicinanza col set fu lo stesso importante. Di questo Davoli parlerà stasera a Grado
all'apertura (diga Nazario Sauro, ore 21) di Lagunafest 2015 (fino al 7 agosto), insieme
alla moglie del pittore Giuseppe Zigaina, Maria De Carolis, e al direttore artistico di
Lagunafest, Sergio Naitza. Abbiamo chiesto al telefono a Davoli, ora in tour col lavoro
teatrale di Pasolini "Il Vantone" (che sarà rappresentato in inverno a Casarsa), di
anticiparci alcuni ricordi.
«Per me fu proprio impossibile lavorare in 'Medea' - esordisce Davoli - Stavo facendo il
militare e dopo dieci mesi ad Arezzo mi trasferirono a Trieste per due mesi. Ero stufo di
quell'esperienza, perché all'epoca fare il militare era una cosa rigida!».
Ma riuscì lo stesso a frequentare il set di "Medea"?
«Un paio di volte andai sull'isola dove Pier Paolo girava con la Callas e gli altri, ma non
potevo spostarmi troppo. Così fu piuttosto Pasolini, a cui telefonavo piangendo, a
venire a trovarmi a Trieste (dove aveva anche un cugino ufficiale) quattro o cinque volte
fra le riprese. Questo mi diede un po' di allegria e coraggio negli ultimi giorni di naja».
Ma lei non era già noto come attore?
«Beh, la parola attore mi viene difficile! Comunque in caserma e per strada qualcuno mi
riconosceva, perché avevo già fatto 'Uccellacci e uccellini', e questo talvolta mi serviva.
Ricordo che una sera ero riuscito a fare un giro con una ragazza sulla mia Alfa Romeo
GT rossa. Ma un maresciallo di ronda mi riconobbe, tentò di fermarmi, mi aspettò in
caserma e mi diede dieci giorni di punizione. Accadde però che un generale avesse
bisogno di alcune divise della grande guerra per una parata, e mi fece chiamare per la
mia conoscenza del mondo del cinema. Io telefonai subito a Piero Tosi, il costumista di
Pasolini e di 'Medea', che per fortuna aveva in magazzino venti divise e le fece spedire.
Così i dieci giorni di punizione divennero dieci giorni di licenza premio».
Com'era Pasolini sul set di "Medea"?
«Era felice di girare in luoghi che lui amava profondamente, in particolare nella laguna
di Grado che il pittore Zigaina gli aveva fatto conoscere. Parlava spesso del Friuli, erano
i luoghi della sua adolescenza, dei bagni con gli amici nel Tagliamento, della casa dove
aveva vissuto con la madre, dove ci portò altre volte. Ne parlava come se volesse fare
un film solo su questi posti, anche se poi non lo fece».
Quale fu il rapporto con la Callas?
«La Callas non stava affatto bene in quel periodo, e incontrando Pasolini, con la sua
gentilezza, i suoi modi umani, si infatuò di Pier Paolo. Nacque una passione di cui aveva
evidentemente bisogno. Lui era straordinario con le persone, preferiva lavorare con i
'non attori' perché tirava fuori da loro la verità. Dagli attori esce invece il 'lato
professionale', che a lui non piaceva».
Come mai con circa 80 film girati lei è stato premiato solo dieci anni fa per "Uno su
due" di Cappuccio?
«È un fatto curioso ma anche semplice da spiegare: non ho mai imparato a fare l'attore,
ho sempre fatto solo me stesso e sono rimasto la persona che Pasolini aveva
conosciuto. Io ancora ci parlo con Pier Paolo, lo consulto sempre. Quando mi hanno
premiato ho guardato in cielo e ho detto: 'A Pa', ma te rendi conto che m'hanno dato un
premio?'».
UN DOCUMENTARIO RACCONTA COME
NACQUE IL CAPOLAVORO
FRADO. Pier Paolo Pasolini aveva una sensibilità figurativa straordinaria, dovuta anche alle lezioni di
storia dell'arte (quand'era studente di lettere) di Roberto Longhi. Il film "Medea" rappresenta...
04 agosto 2015
FRADO. Pier Paolo Pasolini aveva una sensibilità figurativa straordinaria, dovuta anche
alle lezioni di storia dell'arte (quand'era studente di lettere) di Roberto Longhi. Il film
"Medea" rappresenta una testimonianza emblematica di quella sensibilità, con la fissità
ieratica di stampo pittorico di molte inquadrature (funzionali al fascino del mito), con
l'attenzione per le luci naturali, con la scelta di esterni dal fascino remoto, naturali e
"selvaggi", che in "Medea" coincidono con la laguna di Grado (in particolare l'isolotto di
Mota Safon, fra Grado e Marano). Per raccontare e illustrare questo set straordinario
(anche se non fu il solo per il film, girato anche in Siria e Turchia), nasce
simbolicamente questa sera a Lagunafest il progetto di un documentario, "L'isola di
Medea", che sarà realizzato dal critico e direttore di Lagunamovies Sergio Naitza (già
premiato col Nastro d'argento 2013 per il documentario su Tiberio Murgia).
Il film, a cui collaborano il Comune di Grado e la Regione Fvg e le cui riprese avranno
inizio a fine estate, sonderà in tutti i suoi aspetti l'influenza che ebbe sull'uomo "di
fiume" Pasolini, l'"altro mare" della laguna di Grado, che il grande regista scoprì grazie
all'amico pittore Giuseppe Zigaina, recentemente scomparso, di cui qui si racconterà il
ruolo fondamentale. Fu un colpo di fulmine artistico che portò tra l'altro Pasolini a
presentare proprio a Grado, in prima nazionale, due suoi altri capolavori, il quasi
contemporaneo "Porcile" e il successivo "Decameron".
Il documentario, articolandosi fra Grado e Roma, riporterà le esclusive testimonianze di
alcuni illustri interpreti e collaboratori di "Medea": da Davoli ai costumisti premi Oscar
Piero Tosi e Gabriella Pescucci, dall'allora esordiente Piera Degli Esposti all'altro
esordiente, l'olimpionico di salto triplo Giuseppe Gentile (Giasone), dall'operatore
Guarnieri al premio Nobel Dario Fo, che alla Callas ha dedicato un libro e uno
spettacolo.
Fu un film chiave non solo nella filmografia pasoliniana, dopo il quale il regista iniziò la
"trilogia della vita", ma anche nella filmografia della nostra regione, dopo il quale si
legittimò culturalmente fino a oggi la straordinaria "cinegenia" del Friuli - Venezia
Giulia.
Paolo Lughi
CLAUDIO LIPPI: «DIVENTO ATTORE
DOPO 50 ANNI DI TELEVISIONE»
Il conduttore e cantante è fra gli interpreti del film “Il Bacio Azzurro” e sarà ospite stasera di
Lagunafest a Grado assieme a Sebastiano Somma
di Federica Gregori
05 agosto 2015
GRADO. Si è sempre distinto per il suo fare garbato, intelligente, mai urlato, merce rara
oggigiorno, diventando per questo uno dei protagonisti più amati della televisione
italiana. Se poi oggi lo ritroviamo attore è per una causa più che giusta e meritoria.
Claudio Lippi, conduttore, autore, cantante, produttore discografico e chi più ne ha più
ne metta in questa sua carriera multiforme che ha da poco superato il traguardo dei 50
anni, è uno degli interpreti di “Il Bacio Azzurro”, il film che verrà presentato stasera alle
21 alla diga Nazario Sauro a Grado nell'ambito di Lagunafest. Una riflessione legata ai
temi dell'acqua, bene fondamentale di tutti ed essenziale per la sopravvivenza di ogni
forma di vita e del pianeta, realizzata con il patrocinio dell’Onu all'interno del progetto
“Water for Life”, con musiche di Giovanni Lodigiani e voce di Amii Stewart. Stasera a
Grado a fianco di Lippi ci sarà anche un altro degli interpreti del film, Sebastiano
Somma, e il regista Pino Tordiglione, insieme per una chiacchierata condotta dal
giornalista Gian Paolo Polesini, per sensibilizzare con leggerezza com'è nello spirito
semiserio dello showman.
Lippi, come è nato il suo coinvolgimento in “Il bacio azzurro”?
«Confesso che ha avuto origine da una convinzione di Pino Tordiglione, sceneggiatore e
regista, che mi ha chiamato dicendo che sarei stato perfetto in quella parte. Ero un po'
interdetto: in 51 anni di lavoro ho cercato di avere l'onestà intellettuale di sapere e
ribadire che non nasco interprete. In un mondo dove tutti recitano, io sono fermo a
Mastroianni, Sordi, Verdone e Troisi! E non è strategia, per finta umiltà o per creare
aloni di attesa o preziosismi: nel lontano '72 o '73 Garinei mi chiamò al bar Vanni a
Roma, dove convergeva tutto il mondo televisivo, proponendomi di entrare a sostituire
Johnny Dorelli in “Aggiungi un posto a tavola”. Reazione: emozione totale, tanto che
chiesi una notte per pensarci. Il non aver nessun tipo di convinzione di poter sostituire
Dorelli, soprattutto nella parte musicale, mi fece rifiutare: credo che nella vita conti sì il
voler crescere ma anche l'aver coscienza dei propri limiti e saper dire “non sono
capace”. Ritornando alla chiamata di Tordiglione, è stata davvero convinta e
appassionata...»
… che alla fine ha detto sì.
«Mi ha preso per sfinimento! Va detto che non si richiedeva una recitazione da Oscar: se
sei ben diretto e mandi a memoria la tua parte già un pezzo del gioco è fatto. È stata
un'operazione intelligente: il messaggio che l'acqua sia una ricchezza senza la quale il
mondo muore e per questo non vada sprecata è stato efficacemente unito ad una storia
di fiction con cui ci si distrae: quando si dicono cose molto serie è meglio partire con
leggerezza. Così ho interpretato questo insegnante delle elementari, circondato da
troupe e cast molto bravi, in special modo i bambini, straordinari nel loro non essere
condizionati dal mondo esterno. Abbiamo girato le parti separatamente, perciò non ci
siamo incrociati con Remo Girone, vero grande attore, né con Sebastiano Somma, un
altro che ha dimostrato grandi doti sulla scena».
Aveva mai toccato temi come questi o comunque di impegno sociale?
«Non pubblicamente, ma sto portando avanti da anni un progetto no profit sulle
disabilità motorie. All'inizio ho avuto qualche titubanza, considerando le speculazioni
che molto spesso vi fioriscono intorno, ma poi ho scoperto un mondo affascinante,
spesso e a torto guardato in maniera pietistica: per moltissime di queste persone la
nuova situazione ha creato stimoli incredibili solo da pensare: in questo limite mentale
siamo noi normodotati ad essere disabili».
Crede che l'opera di sensibilizzazione possa servire in un momento storico difficile
come questo?
«Specialmente in questo momento, direi, che è totale distrazione e tende solo alla
notizia. Credo non sia corretto, e ogni frammento che possa contribuire a sensibilizzare
il pubblico è il benvenuto. A volte si ha la sensazione che iniziative come queste cadano
nel nulla, ma qui con contributi di scienziati e voci autorevoli si è stati incisivi.
Personalmente è un dovere civile che sento intenso e sono determinato ad andare
avanti “armato” in queste battaglie: perciò non finisce qui».
So che non ama le celebrazioni ma 50 anni di carriera non sono cosa di tutti i giorni.
«Se celebro qualcosa, è il fatto che sono ancora vivo e pensante. Certo è che quando la
strada che hai davanti si riduce, si fortifica il pensiero che ogni giorno andrebbe vissuto
nella maniera più piena possibile. Oggi provo una gran rabbia, ad avere tanto
entusiasmo e di essere molto più concreto. Forse il fatto di lavorare così tanto fin da
molto giovane mi ha tolto il tempo per fermarmi e riflettere. Nei miei progetti c'è la data
del 18 settembre, quando ricomincerò “Tale e Quale”, perchè mi diverte e perchè sono
amico di Carlo Conti. È vero comunque che, riducendosi il tempo, ho ancor più voglia di
pormi dei traguardi».
Lagunafest prosegue domani alle 21 alla diga Nazario
Sauro con la visione de “La frontiera sommersa, un ponte con la storia”, documentario
della sede regionale Rai firmato da Pietro Spirito e Luigi Zannini, seguito da un incontro
con gli autori e Cristiano Degano condotto da Marinella Chirico, letture di Elke Burul.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LAGUNAFEST SVELA I SEGRETI DELLA
“FRONTIERA SOMMERSA”
GRADO. I resti di un vascello da guerra del XIX secolo, con un carico di palle di cannone di vario
calibro, proprio davanti Grado. E poi una mina della prima guerra mondiale, che è stata recuperata...
06 agosto 2015
GRADO. I resti di un vascello da guerra del XIX secolo, con un carico di palle di cannone
di vario calibro, proprio davanti Grado. E poi una mina della prima guerra mondiale, che
è stata recuperata e fatta saltare dagli incursori della Marina militare. Sono queste
alcune delle sorprese saltate fuori durante la lavorazione del film documentario “La
frontiera sommersa”, prodotto dalla sede regionale della Rai e firmato da Pietro Spirito e
Luigi Zannini, per la regia di quest’ultimo. Un’avventura durata un anno nel Golfo di
Trieste, alla scoperta della storia sommersa di questa marca di confine, dall’antichità
fino ai nostri giorni.
A Lagunafest 2015, sulla scia del progetto “Visioni dal sommerso” curato nelle scorse
A Lagunafest 2015, sulla scia del progetto “Visioni dal sommerso” curato nelle scorse
edizioni da Spirito, “La frontiera sommersa” sarà presentata nella terza serata del
festival, oggi alle 21 nella Diga Nazario Sauro: il film, proposto nell’ambito del percorso
“Rai, un ponte col territorio”, sarà introdotto dalla conversazione degli autori con il
responsabile della struttura di programmazione della sede Rai Fvg in lingua italiana,
Cristiano Degano. Condurrà la serata la giornalista Marinella Chirico, letture a cura
dell'attrice Elke Burul.
Le telecamere della “Frontiera sommersa” sono scese sott’acqua alla ricerca di quella
memoria nascosta che fa da ponte fra il passato e il presente. Il mare Adriatico, dunque,
come un immenso museo a cielo sommerso: vetrina subacquea per duemila anni di
storia, dalla nave romana Julia Felix, al relitto del brigantino Mercure affondato nel
1812 durante la Battaglia di Grado, a quanto rimane della corazzata Wien affondata da
Lugi Rizzo nel 1917 nella Baia di Muggia, fino al bombardiere B24 della Seconda Guerra
Mondiale, identificato solo di recente e adesso al centro di una campagna di recupero
delle spoglie dell’equipaggio da parte della Marina degli Stati Uniti.
Sempre nell’ambito del progetto “Rai, un ponte col territorio” è stata inaugurata negli
spazi e in collaborazione con il Grand Hotel Astoria, la selezione fotografica della
Mostra “Che storia la Rai”, sui 50 anni della Sede Rai regionale. La mostra si focalizza
sugli anni di Radio Trieste con scatti storici che documentano l’attività d’esordio della
programmazione, e con volti familiari al grande pubblico, da Tullio Kezich a Mario
Valdemarin. E sempre oggi, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria si proietterà
“Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera”: il documentario firmato da
Cristiano Degano con sei interviste a Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti,
Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor, per indagare cosa significa vivere i confini
e ritrovarsi a scriverne.
PINO ROVEREDO A LAGUNAFEST «LA
SOLIDARIETÀ È SCOMPARSA»
Doppio appuntamento per l’ultima giornata della rassegna gradese dal dramma delle carceri al cibo
nelle trincee con gli attori Alzetta e Mizzi
di Federica Gregori
07 agosto 2015
GRADO. Termina
stasera con uno
speciale doppio
appuntamento
Lagunafest,
un'edizione - la
12ma della rassegna
ideata da Sergio
Naiza, Daniela Volpe
e Paola Sain –
improntata al tema
dei ponti, necessari
da gettare oggi più
che mai per
superare i limiti fisici
e mentali che troppo
spesso ingabbiano
l'uomo. La
riflessione, che nelle
precedenti giornate
aveva esplorato i
temi dell'acqua, del
territorio e dei
confini, si
arricchisce e
raddoppia per il
gran finale, a
iniziare da una
prima parte dedicata
alla scrittura, vero
ponte per la libertà,
ben incarnata dalla
figura di Pino
Roveredo che sarà
protagonista di una
suggestiva
navigazione da
Grado verso l'isola di Anfora. Cosa si mangiava in trincea è invece l'interrogativo cui
proveranno a rispondere gli scrittori e storici Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno,
guidando lo spettatore in un viaggio nel gusto davvero peculiare: se il cibo è un ponte
con la Storia, un itinerario nella tradizione alimentare della Grande Guerra darà la
possibilità di ritrovarne non solo le atmosfere ma anche i sapori, fino alla possibilità di
assaggiare un autentico rancio del tempo. Si partirà alle 18.30 salpando con Roveredo e
l'attice Sara Alzetta dal Porto Vecchio di Grado, per solcare lo specchio della laguna:
spazi aperti senza barriere cui si contrapporrà la voce di Roveredo nella nuova veste di
Garante regionale dei diritti dei detenuti.
«Se il soggetto è il ponte – racconta lo scrittore triestino - parlerò della possibilità di
salvarsi, anche considerando la mia storia personale. Ma più che da Garante, parlerò
semplicemente degli ultimi in classifica, di quelli che non ce la fanno e non hanno
possibilità di risalita, come dell'odierno e dei suoi aspetti più allarmanti, primo tra tutti
la mancanza di solidarietà; parlerò della politica che non è capace di dare risposte come
delle voci degli intellettuali, che rimbalzano da una parte all'altra».
Lo sbarco sull'isola di Anfora - Porto Buso nel cuore della laguna di Marano e Grado
aprirà alla seconda parte della serata di Lagunafest, location scelta non a caso come
spieghiamo qui a fianco: dalle 20 circa la voce recitante di Alessandro Mizzi darà il via
alla conversazione che vedrà al centro la coppia di scrittori Pietro Spirito - Alessandro
Marzo Magno. «Spiegherò come, dalla Grande Guerra in poi, il caffè sia diventato la
prima colazione degli italiani o come invece il riso sia stato rifiutato al Sud», spiega lo
storico veneziano
autore di “Il genio del gusto. Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo”. «Ho
ricostruito il percorso di cibi e bevande scoprendo come la prima guerra e la trincea
abbiano avuto un'influenza sulle abitudini alimentari a venire come mai si
immaginerebbe».
DAVOLI: VI RACCONTO PASOLINI
ALLORA ERA PIÚ ODIATO CHE AMATO
L’attore sarà stasera sulla Diga di Grado per ricordare Pier Paolo e il film “Medea”. «Mi addolora
vedere la sua tomba mal tenuta. Verrò a Casarsa con il mio teatro»
di Gian Paolo Polesini
04 agosto 2015
GRADO. «A Ninè , mi chiamava mamma. o sono
Giovanni, le rispondevo sempre. E lei niente. “Ninetto
me piace de più”, e son diventato Ninetto. Sapete
come funziona qui a Roma, no? Francesco diventa a
Fra, Stefano a Ste, mozziamo volentieri, noi, oltre a
stravolgere».
Fatto sta che un Ninetto giovanissimo, nemmeno diciottenne, fu catapultato all’ombra
di un dio pagano, Totò.
Pier Paolo decise così. «Ci conoscemmo durante la lavorazione de La ricotta» - ricorda
Davoli. Stavo con degli amici, quel giorno. Cammina de qua, cammina de là ci
ritrovammo all’Aquasanta con davanti il cinema. Al momento pensammo che ci fosse
scappato il morto, tutta quella gente lasciava intuire a qualcosa di strano, poi capimmo.
E mio fratello, che lavorava sul set, mi presentò Pasolini. Non ne conoscevo molte di
persone gentili, sapete com’era la gioventù delle borgate romane. So che gli piacque
subito la mia naturalezza, seppure falsata da un deciso imbarazzo. Mi chiamò qualche
giorno dopo. “Ti andrebbe una piccola parte nel mio film Il Vangelo secondo Matteo”?,
chiese. Sentivo il cinematografo piuttosto distante dalla vita mia. Facevo piccoli
lavoretti: il falegname, il ragazzo di bottega da un barbiere, lucidavo mobili antichi,
insomma mi arrangiavo. Poi mi puntarono una cinepresa in faccia. “Una faccia da
schiaffi”, diceva sempre Pier Paolo. Sul ciak si leggeva: Uccellacci e uccellini. Totò mi
trattava da figlio. Assomigliava a mio padre. Piccolino, simpatico, garbato. Sarebbe
diventato più grande di Chaplin se si fossero accorti del suo genio. In vita».
Per il quarantennale della morte del poeta - girò nove pellicole col maestro, affidandosi
poi all’arte di Citti e di tanti altri - Davoli si è deciso a spezzare il silenzio. «Tutti
volevano sapere, stava per rivelarsi un tormento. E così chiusi la serranda. Quest’anno,
però, è un’altra storia».
Lagunafest a Grado, stasera, rievocherà Medea, l’opera pasoliniana con la Callas, girata
anche sull’isola d’oro. Alle 21, sulla Diga, sarà proprio Davoli deputato al racconto
lungo. Varrà la pena esserci.
In realtà “Ninè”, a quel set, fece soltanto una visita. «Ero sotto naja. Dieci mesi ad
Arezzo e gli ultimi a Trieste. Telefonai a Pier Paolo cercando consolazione. La bora mi
deprimeva e lui venne a trovarmi con un suo amico militare, che riuscì a farmi avere
pure un permesso».
E vien fuori un dispiacere. All’accenno del Pasolini friulano, l’attore si china
metaforicamente sulla tomba dell’amico.
«Non la tengono bene e ciò mi addolora. Che ci vuole a mettere due fiori freschi, non le
pare?». Quindi si riparte, non è uomo da rancori o da rabbie. Giovanni detto Ninetto è
esattamente come l’abbiamo visto sugli schermi grandi e piccoli: uno de core.
«S’è messo su un comitato con Franceschini, Maraini, Veltroni, roba seria. E io,
naturalmente. Non è stato molto amato, Pier Paolo. Lo pigliavano per pazzo quando
scriveva certe cose che parevano lunari. Subì trentadue cause,
fu assolto in tutte. Ecco, ho riflettuto parecchio sul come ricordarlo. Tanto per
concludere. Decido per il teatro e con un testo, Il vantone di Plauto, che Pasolini
tradusse e amò. Nemmeno dirlo, credo. Ma il tour prevede una fermata a Casarsa».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
CLAUDIO LIPPI: «NON FATEVI
ABBINDOLARE DALLA TV»
Lagunafest a Grado. Stasera il docu-film “Il bacio azzurro” di Tordiglione. Sul palco anche Somma
05 agosto 2015
GRADO. Abbiamo capito, parlandoci, che Claudio Lippi è un rivoluzionario. Diremmo
meglio, per non sviare, un intellettuale pacifico, ma un uomo contro le brutte ovvietà
consolidate. Nell’era del gregge schierato, ce ne fossero di combattenti decisi, invece di
tanti quaquaraquà. Be’, lui, punto primo, nel 2006 si ribellò al trash della Buona
Domenica costanziana. «La gettai lì, con una certa convinzione: e se io confessassi la
mia non condivisione per questa tv? Eh no, caro mio. Altrimenti te ne vai. Girai i tacchi.
A un certo punto l’orgoglio deve prevalere, altrimenti ti fai solo del male. In realtà me lo
sono fatto lo stesso. Porte sprangate per anni. Sappiamo come funziona. Il regime
adesso si chiama con un altro nome, ma sempre di regime si tratta».
Lo conosciamo, Lippi. Trasmette naturalezza e con quella sua ironia compresa nel
prezzo, aggiunge una rara variabile di spontaneità. Il pubblico lo ama, inevitabile, meno
il sistema, che, guarda caso, teme l’improvvisazione. Tempi cupi.
Saltiamo in fretta dentro il motivo primario della chiacchiera di oggi. Il docu-film di Pino
Tordiglione - Il bacio azzurro - ci obbliga a immersioni virtuali, ma necessarie nella
filosofia dell’acqua. Sull’educazione all’uso, soprattutto. I ricchi la sprecano i poveri non
ce l’hanno. Paradossi di un mondo in autodistruzione.
Con il regista, lo stesso Lippi e Sebastiano Somma (attori in campo assieme a Remo
Girone e a Morgana Forcella), se ne discuterà stasera, alle 21, sulla Diga Nazario Sauro
di Grado, per i tipi di Lagunafest, il festival ideato da Daniela Volpe e da Sergio Naitza
che si concluderà venerdì.
- Ci si augura che il prodotto cinematografico illumini le new generation, in quelle aule
dove spesso, ahinoi, ci si rivolge al presente e al passato inseguendo date e non
concetti.
«Io ‘sta riforma della scuola non l’ho capita, mi auguro sia più chiara ai professori. Se
negli anni decisivi non trasmetti insegnamenti corretti, addio. La storiella di Garibaldi
partito da Quarto va bene, ma è sbagliato circoscriverla e non andare oltre. Rimettendo
i remi in acqua, spero davvero che Il bacio azzurro risvegli sane abitudini, purtroppo
perse nel magma della superficialità e della noncuranza».
- Ragioniamo assieme Lippi. Le pare logico sprecare miliardi per scoprire l’acqua su
altri Pianeti, senza prima aver risolto i problemi pazzeschi del nostro?
«Salviamo il progresso, per carità. Quello di coscienza, non folle. Se non avesse perso la
potenza userei la parola scandalo, ma sarebbe riduttivo, ormai. Vorrei capire cos’è
cambiato da quando gli americani nel ’69 conquistarono la Luna. Se ci andarono per
davvero, poi. Ecco. Una cosa sì, gli stessi crateri lunari li hanno ricreati sulle strade di
Roma. Un po’ poco, però, le pare? Non ho la tessera di Greenpeace, né quella dei Verdi,
ma chiunque può capire il dannoso e continuo spostare avanti i rimedi».
- Bene Claudio, accendiamo la tv? Un gesto quotidiano istintivo. Da oltre mezzo secolo
lei vive in quella scatola. Che dire d’incisivo?
«Non fatevi abbindolare. E nemmeno fidarvi. “L’hanno detto in televisione, quindi”.
Quindi cosa? Non è un oracolo infallibile, nemmeno verità sacrosanta. Bisogna saperla
pesare e saperla leggerla. Buone cose ce ne sono, altre meno. La mia ribellione di nove
anni fa, non ha di certo rimosso la sporcizia, e non ne avevo nemmeno le pretese. Però
la gente si ricorda ancora il gesto. Sebbene sia scivolato via quasi un decennio. “Ah, io
quel programma non lo guardo più”, mi dice la signora al supermercato. “Ha fatto bene,
le urla sono insopportabili, io spengo”, sbotta quell’altro. Noi siamo italiani e non serve
approfondire il concetto. Un popolo storicamente sottomesso non avrà mai la
determinazione
di stravolgere il corso negativo delle cose. Preferisce subire. Dobbiamo confidare in
qualche alzata di testa che possa condizionare il pensiero globale. Nei Cinquanta i
propositi erano ottimi, poi qualcosa si è inquinato e il potere ne ha approfittato».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
IN EDICOLA!
Lagunafest sulle tracce di ‘Medea’
Il Festival 2015, in programma dal 4 al 7 agosto a Grado, riporterà il pubblico sul set
di Pier Paolo Pasolini
30/07/2015
“Eviterete un sacco di preoccupazioni inutili, se non bruciate i ponti prima di esserci arrivati” suggeriva Arthur Bloch,
l’autore della “Legge di Murphy” (1980). Un semplice consiglio di buon senso, talmente attuale e universale che, fra profano
e sacro, riecheggia nell’esortazione del Santo Padre: “Costruite ponti, non muri”, raccomanda Papa Francesco alle piazze dei
suoi fedeli, da Sarajevo a San Pietro. “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015, in
programma come sempre a Grado e in Laguna da martedì 4 a venerdì 7 agosto, con un incipit d’eccezione: il backstage di
un set indimenticabile, quello della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa
del geniale poeta, scrittore e regista di Casarsa.
Una serata, quella inaugurale di Lagunafest – martedì 4 agosto, alle 21 nella Diga Nazario Sauro - che sarà prefigurazione
del documentario di produzione di Lagunafest, “L’isola di Medea”, dedicato quel set e ai grandi protagonisti che riunì a
Grado nell’estate 1969: al festival eccezionalmente farà tappa l’attore Ninetto Davoli, testimone di quelle riprese e di quel
periodo del percorso artistico di Pasolini, insieme ad altri protagonisti di quei venti giorni che trasformarono Grado e la
laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una “Medea” d’eccezione, formato pellicola. La serata inaugurale di Lagunafest,
condotta dal direttore artistico del festival Sergio Naitza, sarà dunque prefigurazione del documentario di produzione di
Lagunafest: autore e cineasta di vaglia (Nastro d’argento 2013 per il suo “L’insolito ignoto”), Naitza curerà un backstage
prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna e
a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. Alla conversazione prenderà infatti parte anche
Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di quell’irripetibile incontro
lagunare con la ‘diva’ Maria Callas.
Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e
Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale, ed è realizzato in
sinergia con la sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. Info
www.lagunafest.it Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso
[email protected] tel 043182929 – 043182347.
Con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una nuova fascia di incontri legata al percorso centrale 2015, “Rai, ponte con
il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: mercoledì 5 e
giovedì 6 agosto, il Grand Hotel Astoria sarà sede di incontri e proiezioni, a cominciare da “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di
altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi
“testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti
“insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge,
che dialogherà con l’autrice nell’appuntamento d’esordio (mercoledì 5 agosto, ore 18.30). Giovedì 6 agosto, sempre alle 18.30
al Grand Hotel Astoria, appuntamento con il documentario firmato da Cristiano Degano, responsabile della struttura di
programmazione in lingua italiana della sede Rai FVG: “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera” presenta
sei interviste con scrittori che vivono sul confine - Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen,
Fulvio Tomizza e Boris Pahor – per indagare cosa significa vivere i confini e ritrovarsi a scriverne, da scrittori e/o da
giornalisti, attraverso parole mediate da ricordi ed esperienze personali. Evento serale del percorso strutturato in
collaborazione con la sede Rai Fvg, al tempo stesso omaggio a Grado, al Golfo del Nord Adriatico e ai suoi caleidoscopici
fondali sarà “La frontiera sommersa”, un documentario scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, in proiezione
giovedì 6 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro).
Ne converseranno gli autori con Cristiano Degano in una serata condotta dalla giornalista Rai Marinella Chirico: sarà
l’occasione per abbracciare la storia del nord-est attraverso i relitti che sono a poco a poco riemersi dai flutti. E’ un mare poco profondo, quello del Golfo di Trieste, dai fondali sabbiosi, ma che consente attraverso le tracce lasciate dall’uomo nel
corso di secoli di navigazioni, traffici e di guerre, di leggere la storia di quest’area come se si visitasse un museo sommerso,
dai moli di epoca romana al relitto del brigantino del Regno Italico Mercure, affondato al largo di Grado nel febbraio del
1812, a quanto rimane della corazzata Wien, affondata dai Mas di Luigi Rizzo nella baia di Muggia nel 1917. Senza
dimenticare il relitto del bombardiere americano B24, precipitato in mare nel 1944 dopo essere stato colpito dalla
contraerea.
Evento intimamente legato all’acqua, bene pubblico del pianeta, sarà la proiezione di mercoledì 5 agosto (Diga Nazario
Sauro, ore 21), dedicata al docufilm “Il bacio azzurro” del regista Pino Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano
Somma e Claudio Lippi, protagonisti della conversazione che sarà condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini.
Realizzato con il patrocinio ONU, UN Water for life, interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii
Stewart, “Il bacio azzurro” offre una straordinaria riflessione sui temi dell’acqua. Si può vivere senza mangiare ma non si
può vivere senza bere: “Il Bacio Azzurro” è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino e vuole
educare all’importanza dell’acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli
inquinamenti, l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Per il gran finale della sua 12^ edizione, venerdì 7 agosto, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna (18.30, Porto
vecchio) con una serata ricca di proposte e protagonisti: lo scrittore Pino Roveredo, premio Campiello 2005 e oggi Garante
detenuti Friuli Venezia Giulia, sarà innanzitutto protagonista di “Mandami a dire: la scrittura, ponte di libertà”, l’incontro on
board che rievocherà le esperienze della vita e della carriera di Roveredo, per focalizzare sul suo impegno, personale e
letterario, a favore degli ‘esclusi’ e di occupa le sedie più scomode nella variegata platea del teatro della vita. Alcune della
pagine più toccanti di Pino Roveredo echeggeranno nelle letture a cura dell’attrice Sara Alzetta. Lagunafest approderà
quindi sull’isola di Anfora – Porto Buso, per la tappa conclusiva del progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo. “Cibo, ponte
con la storia” sarà il leit motiv, per ritrovare le atmosfere ma anche i ‘sapori’ di quelle trincee: un viaggio nel cibo della
Grande Guerra che ha spesso unito soldati ignari, da una trincea all’altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che
aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Scopriremo così perché il caffè è entrato nella
colazione degli italiani, proprio dagli anni della Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli ‘del
nord’, nell’immaginario di tanti soldati spediti al fronte dal centro e sud Italia. Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e
Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una selezione di
testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell’attore Alessandro Mizzi.
IN EDICOLA!
‘Il bacio azzurro’ apre Lagunafest
Domani alla Diga Nazario Sauro di Grado la kermesse si apre all’insegna del
docufilm sull’acqua
04/08/2015
Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: a Lagunafest 2015 nella serata di domani, mercoledì 5
agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro) si apre un’importante riflessione legata ai temi dell’acqua quale bene pubblico ed
essenziale per la sopravvivenza di ogni forma di vita e del pianeta: 'Il bacio azzurro' è il prezioso docufilm diretto dal
regista Pino Tordiglione, realizzato con il patrocinio Onu, Un Water for life. A presentarlo, nella seconda serata di
Lagunafest, saranno gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti con il regista di una conversazione
condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii
Stewart, 'Il bacio azzurro' è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino e vuole educare
all’importanza dell’acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli
inquinamenti, l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Il film è realizzato anche con il patrocinio
dell’Unesco, ha inaugurato la campagna 'Un anno contro lo spreco 2015' di Last Minute Market ed è stato selezionato per gli
Onu Best Practices Awards 2015. Hanno partecipato Vittorio Sgarbi (Italia), Angaangaq (Groenlandia), Sobonfu E. Somè
(Burkina Faso), Masau Emoto (Giappone), Maka'Ala Yales (Isole Hawaii), Bob Randall (Australia), Lynne McTaggart
(Regno Unito).
Come rispettare l’acqua e il suo utilizzo, nel nostro quotidiano? E’ importante ricordare che la dieta mediterranea utilizza in
un anno poco più di 1700 metri cubi di acqua pro capite: può sembrare un’enormità, ma la dieta anglosassone finisce per
assorbire fino a 2600 metri cubi di acqua, sempre in un anno e sempre pro capite. Per la produzione di un chilo di carne di
manzo servono 16 mila litri di acqua, per produrre una tazza di caffè ne ‘bastano’ 140. Il rapporto fra lo spreco alimentare e
l’impronta idrica che lasciamo con i nostri comportamenti quotidiani risulta determinante: il 70% dei consumi di acqua
dolce, a livello planetario, è impiegata nel settore agricolo e dietro ai pasti che consumiamo quotidianamente ci sono
enormi quantità di acqua, fino a 3600 litri per un’alimentazione a base di carne.
E con la sua 12esima edizione, Lagunafest inaugura una fascia di incontri legata al percorso 'Rai, ponte con il territorio’,
dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: si parte domani, mercoledì 5
agosto, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, con la presentazione di 'Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie', realizzato
dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla Carnia altra, vista con gli occhi dei suoi testimonial naturali come l’atleta
Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti insospettabili, come il musicista Paolo Fresu e
come gli scrittori Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, e Angelo Floramo, direttore della Biblioteca
Guraneriana di San Daniele, che dialogheranno con l’autrice. Info www.lagunafest.it Tutti gli eventi sono proposti a
ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected] tel 043182929 –
043182347.
Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e
Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, della
Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale.
Lagunafest 2015 è realizzato con il patrocinio della sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Grand
Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini.
Lagunafest sold out
IN EDICOLA!
Grande pubblico nelle location del festival che si conclude oggi sull’Isola di Anfora
07/08/2015
Lagunafest 2015 si congeda con un’importante conferma: un vero sold out in ogni location per gli appuntamenti del
festival, dalle serate nella Diga Nazario Sauro alla nuova fascia di incontri programmata a fine pomeriggio nell’ambito del
percorso “Rai, un ponte col territorio” che ha attraversato la 12^ edizione al rush finale oggi sull’isola di Anfora. E poi
l’entusiasmo del pubblico per la proposta che, sin dalla prima edizione, esprime il dna ‘anfibio’ di Lagunafest, il viaggio
terracqueo fra Grado e le sue isole declinato attraverso il tema portante della manifestazione: quest’anno la suggestione dei
‘ponti’ da immaginare e costruire al posto dei muri. Promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado e l’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia
Giulia, Lagunafest - su progetto di Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain con Pietro Spirito– ha inaugurato quest’anno
due nuovi percorsi: la fascia di incontri e proiezioni preserale, organizzata all’Hotel Astoria con molti ospiti chiamati a
introdurre i documentari proposti, e la collaborazione con la sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia, strutturata intorno al
tema “Rai, un ponte col territorio”, per presentare alcune delle più recenti produzioni girate dalle Rai.
L’interesse manifestato dal pubblico per la nuova finestra di incontri nel tardo pomeriggio e per le produzione Rai ha
confermato l’aspettativa di molti spettatori, turisti e gradesi, per un festival più articolato, con occasioni di confronto e
scambio sui temi messi a fuoco nel corso degli incontro. In questa direzione contiamo di procedere nel 2016 e ci auguriamo
che la collaborazione con la sede regionale Rai possa diventare un riferimento prezioso per la programmazione del festival.
Sarà Passioni il tema portante dell’edizione 2016 di Lagunafest: uno stato d’animo verso cui tendere, un valore aggiunto per
la vita di ciascuno, il comune denominatore delle proposte che scandiranno le giornate del festival nella prima decade del
prossimo agosto. Con l’obiettivo di una grande serata amarcord legata ai protagonisti delle prime dodici edizioni,
protagonisti delle tante produzioni realizzate dal festival. Intanto, i promotori sono già al lavoro per la realizzazione del
film documentario “L’isola di Medea”, a cura di Naitza, dedicato allo storico set della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, con
Maria Callas. Sarà un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla
lavorazione di “Medea” in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore.
L’edizione 2015 del festival è realizzata con il patrocinio della sede regionale RAI Friuli Venezia Giulia, in sinergia con la
Provincia di Gorizia, Banca di Cividale, GIT Grado, Comelli Vini e Grand Hotel Astoria, info
www.lagunamovies.com/lagunafest
L
L
serata s e ia e on
giro in aguna in motonave e s ar o su iso a di n ora
rado, ore , agosto G
ono a er e le reno a ioni er la era a
e iale dal ra on o alla no e di a una e enerd a o o a Grado e en o di iu ura del e i al
Il ia io al er alle dal or o e
io di Grado a
ordo della o ona e uo a ri ina on ar o
ull i ola di n ora or o u o alle e de u a ione
on le ure a ura della ra oria i iodi ien ro a Grado
er o le in o e reno a ioni oo in o el Grado
i a a aria Gre ori el in o
oo in o el rado
la una o ie o la una e
i ar e on a i ando in la una anda i a dire a
ri ura o e on e di li er ro a oni a lo ri ore ino o eredo ri ura on e di li er a an e
on e di dialo o di un u uro o i ile er i della li er ri a o ia ure e oranea en e o u
e i oniare lo ri ore ino o eredo on rande e erien a o e o era ore di rada e iornali a ai
uoi li ri aranno ra e le le ure a ura dell a ri e ara l e a ar a i ull i ola di n ora a or o u o alle
la era a rin ee di a una anni do o Gli ri ori le andro ar o a no e ie ro
iri o on er ano u i o on e on la oria e ure a ura dell a ore le andro i i e de u a ioni
della ra oria i iodi di n ora en anni do o era la no e ra il e a io e l i ola di n ora or o u o nel uore della la una ra Grado e arano e na a il on ine ra I alia e i ero u ro n ari o
In uelle ore on ul e e ro rio uella no e i on u l arre a io del a ia or ediniere a iro ar i o
da ene ia on ro la a er a au ria a edi i a a ull i ola di n ora a una e nel en enario di uei a i
ri o re i a ori di uelle rin ee di a una un ia io nel i o della Grande Guerra e e o a uni o
olda i i nari da una rin ea all al ra nel e no di una radi ione a roali en are e a e a ol e radi i
o uni ra le en i al rado il i o dei on ini o rire o o er
il a en ra o nelle ola ioni de li
i aliani ro rio da li anni della Grande Guerra e er
il ri o ri a o in ondo il ia o dei o oli del
ord nell i
a inario di an i olda i edi i al ron e dal en ro e da ud I alia o e i on er a a il
e e i an ia a in rin ea ual o a e o e e a o i liare al no ro aor Gli ri ori e ori i
ie ro iri o e le andro ar o a no i a o a neranno in ue o ia io nei ala i di rin ea andi o
an e da una ele ione di e i e e orie dal ron e er la o e re i an e dell a ore le andro i i
Lagunafest: domani sera Claudio Lippi e Sebastiano Somma ­ Grado ore 21
GRADO – Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: a Lagunafest 2015
nella serata di domani, mercoledì 5 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro) si apre un’importante
riflessione legata ai temi dell’acqua quale bene pubblico ed essenziale per la sopravvivenza di
ogni forma di vita e del pianeta: “Il Bacio Azzurro” è il prezioso docufilm diretto dal regista Pino
Tordiglione, realizzato con il patrocinio ONU, UN Water for life. A presentarlo, nella seconda
serata di Lagunafest, saranno gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti con il
regista di una conversazione condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Interpretato
anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii Stewart, “Il bacio azzurro” è una di quelle
storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino e vuole educare all’importanza dell’acqua
come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli
inquinamenti, l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Il film è realizzato anche
con il patrocinio dell’UNESCO, ha inaugurato la campagna Un anno contro lo spreco 2015 di Last Minute Market ed è stato selezionato per gli ONU
Best Practices Awards 2015. Hanno partecipato Vittorio Sgarbi (Italia), Angaangaq (Groenlandia), Sobonfu E. Somè (Burkina Faso), Masau Emoto
(Giappone), Maka'Ala Yales (Isole Hawaii), Bob Randall (Australia), Lynne McTaggart (Regno Unito). Come rispettare l’acqua e il suo utilizzo, nel
nostro quotidiano? E’ importante ricordare che la dieta mediterranea utilizza in un anno poco più di 1700 metri cubi di acqua pro capite: può
sembrare un’enormità, ma la dieta anglosassone finisce per assorbire fino a 2600 metri cubi di acqua, sempre in un anno e sempre pro capite. Per la
produzione di un chilo di carne di manzo servono 16 mila litri di acqua, per produrre una tazza di caffè ne ‘bastano’ 140. Il rapporto fra lo spreco
alimentare e l’impronta idrica che lasciamo con i nostri comportamenti quotidiani risulta determinante: il 70% dei consumi di acqua dolce, a livello
planetario, è impiegata nel settore agricolo e dietro ai pasti che consumiamo quotidianamente ci sono enormi quantità di acqua, fino a 3600 litri per
un’alimentazione a base di carne.
E con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una fascia di incontri legata al percorso “Rai, ponte con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai
Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: si parte domani, mercoledì 5 agosto, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, con la presentazione
di “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi
“testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo
Fresu e come gli scrittori Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, e Angelo Floramo, direttore della Biblioteca Guarneriana di San
Daniele, che dialogheranno domani con l’autrice. E’ la Carnia che non ti aspetti, quella raccontata e ripresa da Claudia Brugnetta: uno spaccato della
Carnia più effervescente, dinamica e per questo, a tratti, inedita; una Carnia non più alla rincorsa di mode allogene e finalmente consapevole della
propria reale missione turistica, volta dunque ad un target di “moderni viandanti” (non solo di viaggiatori) alla ricerca di emozioni esclusive,
esperienze, contatti umani che diventano compenetrazioni. Info www.lagunamovies.com/lagunafest Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero,
prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected] tel 043182929 – 043182347.
Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015
trova la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale.
Lagunafest 2015 è realizzato con il patrocinio della sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Grand Hotel Astoria, GIT Grado e
Comelli vini.
Lagunafest 2015 si apre con l'omaggio al
set di "Medea" di Pier Paolo Pasolini
Grado (GO) ­ Si apre martedì 4
agosto con l’omaggio a uno dei set
più famosi della laguna di Grado,
“Medea” di Pier Paolo Pasolini,
l’edizione 2015 di Lagunafest, in
programma fino a venerdì 7 agosto
fra il centro storico di Grado e le
isole della laguna. “Immaginare
ponti. Like a bridge” è la
suggestione tematica di
Lagunafest: e il ponte retrospettivo
della prima serata del festival è
tutto per il film di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla
scomparsa del geniale scrittore e regista di Casarsa.
Alle 21, nella consueta location della Diga Nazario Sauro, protagonista della
conversazione intorno a “Medea” sarà l’attore Ninetto Davoli, interprete d’elezione
di Pier Paolo Pasolini e testimone di quelle riprese e di quei venti giorni che
trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una
“Medea” d’eccezione, formato pellicola. Nel corso del dialogo, condotto dal
direttore artistico di Lagunafest Sergio Naitza, è previsto l’intervento di Maria De
Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di
quell’irripetibile incontro lagunare con la ‘diva’ Maria Callas.
La serata offrirà l’occasione per anticipare il progetto documentario di Lagunafest,
“L’isola di Medea”: una produzione ­ backstage dedicata alle grandi e piccole
storie, agli aneddoti e ai momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna,
sull’isola di Mota Safon.
L’avventura di “Medea” fu sostenuta dal produttore di “Teorema”, Franco
Rossellini, e l’individuazione della laguna di Grado come sede delle riprese per
l’evocazione della Colchide, fu certamente propiziata dall’amicizia fra Giuseppe
Zigaina e Pier Paolo Pasolini. Il grande pittore, infatti, avvicinò l’uomo di fiume
Pasolini al paesaggio terracqueo di laguna, e l’incantevole isolotto di Mota Safon –
un ciuffo d’erba con una capanna di canne e paglia ­ si profilò subito come
l’approdo ‘naturale’ per l’ambientazione del microcosmo di Giasone. In questo
ruolo Pasolini aveva scelto un atleta di grande popolarità, il campione del mondo
Giuseppe Gentile, fra i protagonisti della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Città
del Messico.
Nel ruolo di Medea Pasolini fuse la «diva» Maria Callas, incarnazione di una
sfolgorante femminilità, con la Medea protagonista del mito antico. Le riprese a
Grado presero il via in un torrido luglio del ’69: i cittadini gradesi vissero in prima
persona quei giorni indimenticabili, proiettati sulla stampa nazionale con le notizie
sulla lavorazione del film e persino sulla presunta love story tra il regista e la
Callas, Fra i protagonisti del set anche Ennio Guarnieri, direttore della fotografia
per i maggior cineasti italiani, e Piero Tosi, il Premio Oscar che firmò i costumi del
film con l’allora giovane aiuto Gabriella Pescucci. Proprio con “Medea” debuttava
una giovanissima Piera Degli Esposti, impegnata in un piccolo ruolo ancillare. Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado,
ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la
collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di
Cividale, ed è realizzato in sinergia con la sede
Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, Grand Hotel
Astoria, GIT Grado e Comelli vini. Info
www.lagunafest.it Tutti gli eventi sono proposti a
ingresso libero, prenotazioni per l’escursione
lagunare conclusiva presso
[email protected], tel 043182929 –
043182347.
a u a t
la rata
al
r
ull
ta
la
a
rt
ra
r
Grado (GO) ­ Sono aperte le
prenotazioni per la serata speciale
dal tramonto alla notte di
Lagunafest 2015, venerdì 7 agosto
a Grado, evento di chiusura del
festival. Il viaggio salperà alle
18.30 dal porto vecchio di Grado a
bordo della motonave Nuova
Cristina, con sbarco sull’isola di
Anfora – Porto Buso alle 20 e
degustazione con letture a cura
della Trattoria Ai Ciodi. Rientro a Grado verso le 23.30 (informazioni e
prenotazioni: Booking Hotel Grado, Riva Zaccaria Gregori, 9; tel.
0431.82929/82347; info@bookinghotelgrado;
www.lagunamovies.com/lagunafest).
Si parte con Navigando in laguna, “Mandami a dire. La scrittura come ponte di
libertà”, protagonista lo scrittore Pino Roveredo: scrittura ponte di libertà: ma
anche fonte di dialogo di un futuro possibile per chi della libertà è privato, sia pure
temporaneamente. Lo può testimoniare lo scrittore Pino Roveredo, con grande
esperienza come operatore di strada e giornalista. Dai suoi libri saranno tratte le
letture a cura dell’attrice Sara Alzetta.
Sbarcati sull’isola di Anfora a Porto Buso, alle 20 la serata “1915 – 2015: trincee
di Laguna, 100 anni dopo”. Gli scrittori Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito,
conversano su “Cibo, ponte con la storia”. Letture a cura dell’attore Alessandro
Mizzi e degustazioni della Trattoria Ai Ciodi di Anfora. Cent'anni dopo: era la notte
fra il 23 e 24 maggio 1915 e l'isola di Anfora – Porto Buso, nel cuore della laguna
fra Grado e Marano, segnava il confine fra Italia e impero Austro Ungarico.
In quelle ore convulse e proprio quella notte si consumò l'arrembaggio del
cacciatorpediniere Zaffiro, partito da Venezia, contro la caserma austriaca
edificata sull’isola di Anfora. Lagunafest, nel centenario di quei fatti riscopre i
“sapori” di quelle trincee di Laguna: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che
spesso ha unito soldati ignari, da una trincea all'altra, nel segno di una tradizione
agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei
confini.
Scopriremo così perché il caffè è entrato nelle colazioni degli italiani, proprio dagli
anni della Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli
“del Nord”, nell’immaginario di tanti soldati spediti al fronte dal centro e da sud
Italia. Come si conservava il pesce? Si mangiava in trincea qualcosa che potesse
assomigliare al nostro “saor”? Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro
Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito
anche da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante
dell'attore Alessandro Mizzi.
Lagunafest 2015 ospita Claudio Lippi,
Sebastiano Somma e il docufilm “Il Bacio
Azzurro”
Grado (GO) ­ Si può vivere senza mangiare
ma non si può vivere senza bere: a
Lagunafest 2015 nella serata di mercoledì 5
agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro) si apre
un’importante riflessione legata ai temi
dell’acqua quale bene pubblico ed essenziale
per la sopravvivenza di ogni forma di vita e
del pianeta: “Il Bacio Azzurro” è il prezioso
docufilm diretto dal regista Pino Tordiglione,
realizzato con il patrocinio ONU, UN Water for
life. A presentarlo, nella seconda serata di
Lagunafest, saranno gli attori Sebastiano
Somma e Claudio Lippi, protagonisti con il regista di una conversazione condotta
dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii Stewart, “Il
bacio azzurro” è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un
camino e vuole educare all’importanza dell’acqua come bene fondamentale ed
egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti,
l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Il film è realizzato anche
con il patrocinio dell’UNESCO, ha inaugurato la campagna Un anno contro lo
spreco 2015 di Last Minute Market ed è stato selezionato per gli ONU Best
Practices Awards 2015. Hanno partecipato Vittorio Sgarbi (Italia), Angaangaq
(Groenlandia), Sobonfu E. Somè (Burkina Faso), Masau Emoto (Giappone),
Maka'Ala Yales (Isole Hawaii), Bob Randall (Australia), Lynne McTaggart (Regno
Unito).
Come rispettare l’acqua e il suo utilizzo, nel nostro quotidiano? E’ importante
ricordare che la dieta mediterranea utilizza in un anno poco più di 1700 metri cubi
di acqua pro capite: può sembrare un’enormità, ma la dieta anglosassone finisce
per assorbire fino a 2600 metri cubi di acqua, sempre in un anno e sempre pro
capite. Per la produzione di un chilo di carne di manzo servono 16 mila litri di
acqua, per produrre una tazza di caffè ne ‘bastano’ 140. Il rapporto fra lo spreco
alimentare e l’impronta idrica che lasciamo con i nostri comportamenti quotidiani
risulta determinante: il 70% dei consumi di acqua dolce, a livello planetario, è
impiegata nel settore agricolo e dietro ai pasti che consumiamo quotidianamente
ci sono enormi quantità di acqua, fino a 3600 litri per un’alimentazione a base di
carne.
E con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una fascia di incontri legata al
percorso “Rai, ponte con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli
Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: si parte domani, mercoledì 5
agosto, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, con la presentazione di “Effetto Carnia.
Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato
alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta
Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti
“insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come gli scrittori Gian Mario
Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, e Angelo Floramo, direttore della
Biblioteca Guarneriana di San Daniele, che dialogheranno domani con l’autrice. E’
la Carnia che non ti aspetti, quella raccontata e ripresa da Claudia Brugnetta: uno
spaccato della Carnia più effervescente, dinamica e per questo, a tratti, inedita;
una Carnia non più alla rincorsa di mode allogene e finalmente consapevole della
propria reale missione turistica, volta dunque ad un target di “moderni viandanti”
(non solo di viaggiatori) alla ricerca di emozioni esclusive, esperienze, contatti
umani che diventano compenetrazioni.
Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero (prenotazioni per l’escursione
lagunare conclusiva presso [email protected], tel 043182929 –
043182347).
Info www.lagunamovies.com/lagunafest.
Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado,
ideato da Sergio Naitza, Daniela
Volpe e Paola Sain, Lagunafest
2015 trova la collaborazione della
Regione Friuli Venezia Giulia –
Assessorato alla Cultura, della
Provincia di Gorizia e di Banca di
Cividale.
Lagunafest 2015 è realizzato con
il patrocinio della sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con
Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini.
Un museo chiamato Mediterraneo: a
Lagunafest 2015 il documentario “La
frontiera sommersa”
Grado (GO) ­ I resti di un vascello
da guerra del XIX secolo, con un
carico di palle di cannone di vario
calibro, proprio davanti Grado. E
poi una mina della prima guerra
mondiale, con tutti i suoi
quattrocento chili di tritolo, che è
stata recuperata e fatta saltare
dagli incursori della Marina militare.
Sono queste alcune delle sorprese
saltate fuori durante la lavorazione
del film documentario “La frontiera sommersa”, prodotto dalla sede regionale della
Rai e firmato da Pietro Spirito e Luigi Zannini, per la regia di quest’ultimo. Un’avventura durata un anno nel Golfo di Trieste, alla scoperta della storia
sommersa di questa marca di confine, dall’antichità fino ai nostri giorni. Il mare
Adriatico, dunque, come un immenso museo a cielo sommerso: vetrina subacquea
per duemila anni di storia, dalla nave romana Julia Felix, al relitto del brigantino
Mercure affondato nel 1812 durante la Battaglia di Grado, a quanto rimane della
corazzata Wien affondata da Lugi Rizzo nel 1917 nella Baia di Muggia, fino al
bombardiere B24 della Seconda Guerra Mondiale, identificato solo di recente e
adesso al centro di una campagna di recupero delle spoglie dell’equipaggio da
parte della Marina degli Stati Uniti.
A Lagunafest 2015, sulla scia del progetto “Visioni dal sommerso” curato nelle
scorse edizioni a cura del giornalista, scrittore e subacqueo Pietro Spirito, “La
frontiera sommersa” sarà presentata nella terza serata del festival, giovedì 6
agosto alle 21 nella Diga Nazario Sauro: il film, proposto nell’ambito del percorso
“Rai, un ponte col territorio”, sarà introdotto dalla conversazione degli autori con il
responsabile della struttura di programmazione della sede Rai Fvg in lingua
italiana, Cristiano Degano. Condurrà la serata la giornalista Marinella Chirico, nel
corso dell'incontro sono previste letture a cura dell'attrice Elke Burul.
Le telecamere della “Frontiera sommersa” sono scese sott’acqua alla ricerca di
quella memoria nascosta che fa da ponte fra il passato e il presente. «Imbattersi
nei resti di un vascello da guerra dell’Ottocento di cui nessuno conosceva
l’esistenza e ancora da identificare, o incappare in una mina di cento anni fa
ancora potenzialmente pericolosa – dicono gli autori ­ sono solo alcune delle
sorprese che posso capitare quando si esplorano i fondali del nostro Golfo, un
mare che nel corso dei secoli ha visto guerre, traffici e commerci, il lavoro dei
pescatori come le scorribande dei pirati, ed è stato testimone di tanti naufragi».
La “Frontiera sommersa” racconta alcune di queste storie come fossero tanti
capitoli di una grande storia che riguarda tutti noi e che è custodita in fondo al
mare. Sempre nell’ambito del progetto “Rai, un ponte col territorio’ è stata inaugurata
ieri negli spazi e in collaborazione con il Grand Hotel Astoria, la selezione
fotografica della Mostra “Che storia la Rai”, sui 50 anni della Sede Rai regionale.
La mostra è visitabile negli spazi del piano bar dell’Astoria e si focalizza sugli anni
di Radio Trieste con scatti storici che documentano l’attività d’esordio della
programmazione, e con volti familiari al grande pubblico, da Tullio Kezich a Mario
Valdemarin, Livio Lorenzon, Mimmo Lovecchio. E giovedì 6 agosto alle 18.30, al Grand Hotel Astoria, si proietterà “Storie di
confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera”: il documentario firmato da
Cristiano Degano con sei interviste a Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo
Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor, per indagare cosa significa
vivere i confini e ritrovarsi a scriverne, da scrittori o da giornalisti, attraverso
parole mediate da ricordi ed esperienze personali.
Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione
lagunare conclusiva presso [email protected], tel 043182929 –
043182347.
Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado,
ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la
collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia ­ Assessorato alla Cultura, della
Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale.
Lagunafest 2015 è realizzato con il patrocinio della sede Regionale Rai Friuli
Venezia Giulia, in collaborazione con Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli
vini.
INFO: www.lagunafest.it
Lagunafest 2015 chiude con tre scrittori:
Pino Roveredo, Pietro Spirito e
Alessandro Marzo Magno
Grado (GO) ­ Lagunafest 2015 si
conclude venerdì 7 agosto con una
full immersion nel cuore della
laguna “dal tramonto a
mezzanotte”. La 12^ edizione del
festival ideato da Sergio Naitza,
Daniela Volpe e Paola Sain,
promosso dal Comune di Grado con
la Regione Friuli Venezia Giulia –
Assessorato alla Cultura e con la
Provincia di Gorizia, giunge al rush
finale con il viaggio che salperà alle 18.30 dal Porto Vecchio di Grado, a bordo
della motonave Nuova Cristina (info e prenotazioni: tel. 0431.82929/82347,
www.lagunamovies.com/lagunafest).
“Mandami a dire. La scrittura come ponte di libertà” titola l’incontro che vede
protagonista, on board, lo scrittore Pino Roveredo: per raccontare la libertà e la
speranza di futuro proiettate nelle parole e nella scrittura. Lo può testimoniare
Pino Roveredo per il suo vissuto e con la grande esperienza di operatore di strada
e giornalista. Da alcuni mesi è anche Garante dei detenuti del Friuli Venezia Giulia:
come spesso sottolinea, il primo garante mai nominato con esperienza diretta
della detenzione. Dai suoi libri saranno tratte le letture in navigazione, a cura
dell’attrice Sara Alzetta.
E arrivati sull’isola di Anfora a Porto Buso, alle 20 prenderà il via la serata “1915 –
2015: trincee di Laguna, 100 anni dopo”. Gli scrittori Alessandro Marzo Magno e
Pietro Spirito, converseranno su “Cibo, ponte con la storia”, fra letture a cura
dell’attore Alessandro Mizzi e la degustazione a tema proposta dalla Trattoria Ai
Ciodi di Anfora. Cent'anni dopo: era la notte fra il 23 e 24 maggio 1915 e l'isola di
Anfora – Porto Buso, nel cuore della laguna fra Grado e Marano, segnava il confine
fra Italia e impero Austro Ungarico. In quelle ore convulse e proprio quella notte si
consumò l'arrembaggio del cacciatorpediniere Zaffiro, partito da Venezia, contro la
caserma austriaca edificata sull’isola di Anfora. Lagunafest, nel centenario di quei fatti riscopre i “sapori” di quelle trincee di
Laguna, nell’ambito del percorso “I gusti del territorio isontino con il tempo”: un
viaggio nel cibo della Grande Guerra che spesso ha unito soldati ignari, da una
trincea all'altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici
comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Scopriremo così perché il caffè è
entrato nelle colazioni degli italiani, proprio dagli anni della Grande Guerra, e
perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli “del Nord”, nell’immaginario di
tanti soldati spediti al fronte dal centro e da sud Italia. Come si conservava il
pesce? Si mangiava in trincea qualcosa che potesse assomigliare al nostro “saor”?
Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno ci
accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una
selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell'attore Alessandro
Mizzi.
Lagunafest 2015 saluta con tutti "sold
out" e anticipa il tema dell'edizione 2016:
"Passioni"
Grado (GO) ­ Lagunafest 2015 si
congeda con un’importante
conferma: un vero sold out in ogni
location per gli appuntamenti del
festival, dalle serate nella Diga
Nazario Sauro alla nuova fascia di
incontri programmata a fine
pomeriggio nell’ambito del percorso
“Rai, un ponte col territorio” che ha
attraversato la 12^ edizione al rush
finale oggi sull'isola di Anfora. E poi
l’entusiasmo del pubblico per la
proposta che, sin dalla prima edizione, esprime il dna ‘anfibio’ di Lagunafest, il
viaggio terracqueo fra Grado e le sue isole declinato attraverso il tema portante
della manifestazione: quest’anno la suggestione dei ‘ponti’ da immaginare e
costruire al posto dei muri. Promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado e l’Assessorato
alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Lagunafest ­ su progetto di Sergio
Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain con Pietro Spirito– ha inaugurato quest’anno
due nuovi percorsi: la fascia di incontri e proiezioni preserale, organizzata all’Hotel
Astoria con molti ospiti chiamati a introdurre i documentari proposti, e la
collaborazione con la sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia, strutturata intorno al
tema “Rai, un ponte col territorio”, per presentare alcune delle più recenti
produzioni girate dalle Rai. «L’interesse manifestato dal pubblico per la nuova
finestra di incontri nel tardo pomeriggio e per le produzione Rai ha confermato
l’aspettativa di molti spettatori, turisti e gradesi, per un festival più articolato, con
occasioni di confronto e scambio sui temi messi a fuoco nel corso degli incontro.
In questa direzione contiamo di procedere nel 2016 e ci auguriamo che la
collaborazione con la sede regionale Rai possa diventare un riferimento prezioso
per la programmazione del festival.
Sarà “Passioni” il tema portante dell’edizione 2016 di Lagunafest: uno stato
d’animo verso cui tendere, un valore aggiunto per la vita di ciascuno, il comune
denominatore delle proposte che scandiranno le giornate del festival nella prima
decade del prossimo agosto. Con l’obiettivo di una grande serata amarcord legata
ai protagonisti delle prime dodici edizioni, protagonisti delle tante produzioni
realizzate dal festival. Intanto, i promotori sono già al lavoro per la realizzazione
del film documentario “L’isola di Medea”, a cura di Sergio Naitza, dedicato allo
storico set della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, con Maria Callas. Sarà un
backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i
momenti clou legati alla
lavorazione di “Medea” in laguna
e a chi, come il pittore Giuseppe
Zigaina, ne era stato grande
ispiratore.
L’edizione 2015 del festival è
realizzata con il patrocinio della
sede regionale RAI Friuli Venezia
Giulia, in sinergia con la Provincia
di Gorizia, Banca di Cividale, GIT
Grado, Comelli Vini e Grand Hotel Astoria.
INFO: www.lagunamovies.com/lagunafest
a u a t
la rata
al
r
ull
ta
la
a
rt
ra
r
Grado (GO) ­ Sono aperte le
prenotazioni per la serata speciale
dal tramonto alla notte di
Lagunafest 2015, venerdì 7 agosto
a Grado, evento di chiusura del
festival. Il viaggio salperà alle
18.30 dal porto vecchio di Grado a
bordo della motonave Nuova
Cristina, con sbarco sull’isola di
Anfora – Porto Buso alle 20 e
degustazione con letture a cura
della Trattoria Ai Ciodi. Rientro a Grado verso le 23.30 (informazioni e
prenotazioni: Booking Hotel Grado, Riva Zaccaria Gregori, 9; tel.
0431.82929/82347; info@bookinghotelgrado;
www.lagunamovies.com/lagunafest).
Si parte con Navigando in laguna, “Mandami a dire. La scrittura come ponte di
libertà”, protagonista lo scrittore Pino Roveredo: scrittura ponte di libertà: ma
anche fonte di dialogo di un futuro possibile per chi della libertà è privato, sia pure
temporaneamente. Lo può testimoniare lo scrittore Pino Roveredo, con grande
esperienza come operatore di strada e giornalista. Dai suoi libri saranno tratte le
letture a cura dell’attrice Sara Alzetta.
Sbarcati sull’isola di Anfora a Porto Buso, alle 20 la serata “1915 – 2015: trincee
di Laguna, 100 anni dopo”. Gli scrittori Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito,
conversano su “Cibo, ponte con la storia”. Letture a cura dell’attore Alessandro
Mizzi e degustazioni della Trattoria Ai Ciodi di Anfora. Cent'anni dopo: era la notte
fra il 23 e 24 maggio 1915 e l'isola di Anfora – Porto Buso, nel cuore della laguna
fra Grado e Marano, segnava il confine fra Italia e impero Austro Ungarico.
In quelle ore convulse e proprio quella notte si consumò l'arrembaggio del
cacciatorpediniere Zaffiro, partito da Venezia, contro la caserma austriaca
edificata sull’isola di Anfora. Lagunafest, nel centenario di quei fatti riscopre i
“sapori” di quelle trincee di Laguna: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che
spesso ha unito soldati ignari, da una trincea all'altra, nel segno di una tradizione
agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei
confini.
Scopriremo così perché il caffè è entrato nelle colazioni degli italiani, proprio dagli
anni della Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli
“del Nord”, nell’immaginario di tanti soldati spediti al fronte dal centro e da sud
Italia. Come si conservava il pesce? Si mangiava in trincea qualcosa che potesse
assomigliare al nostro “saor”? Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro
Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito
anche da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante
dell'attore Alessandro Mizzi.
Lagunafest 2015 ospita Claudio Lippi,
Sebastiano Somma e il docufilm “Il Bacio
Azzurro”
Grado (GO) ­ Si può vivere senza mangiare
ma non si può vivere senza bere: a
Lagunafest 2015 nella serata di mercoledì 5
agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro) si apre
un’importante riflessione legata ai temi
dell’acqua quale bene pubblico ed essenziale
per la sopravvivenza di ogni forma di vita e
del pianeta: “Il Bacio Azzurro” è il prezioso
docufilm diretto dal regista Pino Tordiglione,
realizzato con il patrocinio ONU, UN Water for
life. A presentarlo, nella seconda serata di
Lagunafest, saranno gli attori Sebastiano
Somma e Claudio Lippi, protagonisti con il regista di una conversazione condotta
dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii Stewart, “Il
bacio azzurro” è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un
camino e vuole educare all’importanza dell’acqua come bene fondamentale ed
egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti,
l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Il film è realizzato anche
con il patrocinio dell’UNESCO, ha inaugurato la campagna Un anno contro lo
spreco 2015 di Last Minute Market ed è stato selezionato per gli ONU Best
Practices Awards 2015. Hanno partecipato Vittorio Sgarbi (Italia), Angaangaq
(Groenlandia), Sobonfu E. Somè (Burkina Faso), Masau Emoto (Giappone),
Maka'Ala Yales (Isole Hawaii), Bob Randall (Australia), Lynne McTaggart (Regno
Unito).
Come rispettare l’acqua e il suo utilizzo, nel nostro quotidiano? E’ importante
ricordare che la dieta mediterranea utilizza in un anno poco più di 1700 metri cubi
di acqua pro capite: può sembrare un’enormità, ma la dieta anglosassone finisce
per assorbire fino a 2600 metri cubi di acqua, sempre in un anno e sempre pro
capite. Per la produzione di un chilo di carne di manzo servono 16 mila litri di
acqua, per produrre una tazza di caffè ne ‘bastano’ 140. Il rapporto fra lo spreco
alimentare e l’impronta idrica che lasciamo con i nostri comportamenti quotidiani
risulta determinante: il 70% dei consumi di acqua dolce, a livello planetario, è
impiegata nel settore agricolo e dietro ai pasti che consumiamo quotidianamente
ci sono enormi quantità di acqua, fino a 3600 litri per un’alimentazione a base di
carne.
E con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una fascia di incontri legata al
percorso “Rai, ponte con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli
Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: si parte domani, mercoledì 5
agosto, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, con la presentazione di “Effetto Carnia.
Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato
alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta
Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti
“insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come gli scrittori Gian Mario
Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, e Angelo Floramo, direttore della
Biblioteca Guarneriana di San Daniele, che dialogheranno domani con l’autrice. E’
la Carnia che non ti aspetti, quella raccontata e ripresa da Claudia Brugnetta: uno
spaccato della Carnia più effervescente, dinamica e per questo, a tratti, inedita;
una Carnia non più alla rincorsa di mode allogene e finalmente consapevole della
propria reale missione turistica, volta dunque ad un target di “moderni viandanti”
(non solo di viaggiatori) alla ricerca di emozioni esclusive, esperienze, contatti
umani che diventano compenetrazioni.
Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero (prenotazioni per l’escursione
lagunare conclusiva presso [email protected], tel 043182929 –
043182347).
Info www.lagunamovies.com/lagunafest.
Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado,
ideato da Sergio Naitza, Daniela
Volpe e Paola Sain, Lagunafest
2015 trova la collaborazione della
Regione Friuli Venezia Giulia –
Assessorato alla Cultura, della
Provincia di Gorizia e di Banca di
Cividale.
Lagunafest 2015 è realizzato con
il patrocinio della sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con
Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini.
Un museo chiamato Mediterraneo: a
Lagunafest 2015 il documentario “La
frontiera sommersa”
Grado (GO) ­ I resti di un vascello
da guerra del XIX secolo, con un
carico di palle di cannone di vario
calibro, proprio davanti Grado. E
poi una mina della prima guerra
mondiale, con tutti i suoi
quattrocento chili di tritolo, che è
stata recuperata e fatta saltare
dagli incursori della Marina militare.
Sono queste alcune delle sorprese
saltate fuori durante la lavorazione
del film documentario “La frontiera sommersa”, prodotto dalla sede regionale della
Rai e firmato da Pietro Spirito e Luigi Zannini, per la regia di quest’ultimo. Un’avventura durata un anno nel Golfo di Trieste, alla scoperta della storia
sommersa di questa marca di confine, dall’antichità fino ai nostri giorni. Il mare
Adriatico, dunque, come un immenso museo a cielo sommerso: vetrina subacquea
per duemila anni di storia, dalla nave romana Julia Felix, al relitto del brigantino
Mercure affondato nel 1812 durante la Battaglia di Grado, a quanto rimane della
corazzata Wien affondata da Lugi Rizzo nel 1917 nella Baia di Muggia, fino al
bombardiere B24 della Seconda Guerra Mondiale, identificato solo di recente e
adesso al centro di una campagna di recupero delle spoglie dell’equipaggio da
parte della Marina degli Stati Uniti.
A Lagunafest 2015, sulla scia del progetto “Visioni dal sommerso” curato nelle
scorse edizioni a cura del giornalista, scrittore e subacqueo Pietro Spirito, “La
frontiera sommersa” sarà presentata nella terza serata del festival, giovedì 6
agosto alle 21 nella Diga Nazario Sauro: il film, proposto nell’ambito del percorso
“Rai, un ponte col territorio”, sarà introdotto dalla conversazione degli autori con il
responsabile della struttura di programmazione della sede Rai Fvg in lingua
italiana, Cristiano Degano. Condurrà la serata la giornalista Marinella Chirico, nel
corso dell'incontro sono previste letture a cura dell'attrice Elke Burul.
Le telecamere della “Frontiera sommersa” sono scese sott’acqua alla ricerca di
quella memoria nascosta che fa da ponte fra il passato e il presente. «Imbattersi
nei resti di un vascello da guerra dell’Ottocento di cui nessuno conosceva
l’esistenza e ancora da identificare, o incappare in una mina di cento anni fa
ancora potenzialmente pericolosa – dicono gli autori ­ sono solo alcune delle
sorprese che posso capitare quando si esplorano i fondali del nostro Golfo, un
mare che nel corso dei secoli ha visto guerre, traffici e commerci, il lavoro dei
pescatori come le scorribande dei pirati, ed è stato testimone di tanti naufragi».
La “Frontiera sommersa” racconta alcune di queste storie come fossero tanti
capitoli di una grande storia che riguarda tutti noi e che è custodita in fondo al
mare. Sempre nell’ambito del progetto “Rai, un ponte col territorio’ è stata inaugurata
ieri negli spazi e in collaborazione con il Grand Hotel Astoria, la selezione
fotografica della Mostra “Che storia la Rai”, sui 50 anni della Sede Rai regionale.
La mostra è visitabile negli spazi del piano bar dell’Astoria e si focalizza sugli anni
di Radio Trieste con scatti storici che documentano l’attività d’esordio della
programmazione, e con volti familiari al grande pubblico, da Tullio Kezich a Mario
Valdemarin, Livio Lorenzon, Mimmo Lovecchio. E giovedì 6 agosto alle 18.30, al Grand Hotel Astoria, si proietterà “Storie di
confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera”: il documentario firmato da
Cristiano Degano con sei interviste a Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo
Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor, per indagare cosa significa
vivere i confini e ritrovarsi a scriverne, da scrittori o da giornalisti, attraverso
parole mediate da ricordi ed esperienze personali.
Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione
lagunare conclusiva presso [email protected], tel 043182929 –
043182347.
Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado,
ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la
collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia ­ Assessorato alla Cultura, della
Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale.
Lagunafest 2015 è realizzato con il patrocinio della sede Regionale Rai Friuli
Venezia Giulia, in collaborazione con Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli
vini.
INFO: www.lagunafest.it
Lagunafest 2015 chiude con tre scrittori:
Pino Roveredo, Pietro Spirito e
Alessandro Marzo Magno
Grado (GO) ­ Lagunafest 2015 si
conclude venerdì 7 agosto con una
full immersion nel cuore della
laguna “dal tramonto a
mezzanotte”. La 12^ edizione del
festival ideato da Sergio Naitza,
Daniela Volpe e Paola Sain,
promosso dal Comune di Grado con
la Regione Friuli Venezia Giulia –
Assessorato alla Cultura e con la
Provincia di Gorizia, giunge al rush
finale con il viaggio che salperà alle 18.30 dal Porto Vecchio di Grado, a bordo
della motonave Nuova Cristina (info e prenotazioni: tel. 0431.82929/82347,
www.lagunamovies.com/lagunafest).
“Mandami a dire. La scrittura come ponte di libertà” titola l’incontro che vede
protagonista, on board, lo scrittore Pino Roveredo: per raccontare la libertà e la
speranza di futuro proiettate nelle parole e nella scrittura. Lo può testimoniare
Pino Roveredo per il suo vissuto e con la grande esperienza di operatore di strada
e giornalista. Da alcuni mesi è anche Garante dei detenuti del Friuli Venezia Giulia:
come spesso sottolinea, il primo garante mai nominato con esperienza diretta
della detenzione. Dai suoi libri saranno tratte le letture in navigazione, a cura
dell’attrice Sara Alzetta.
E arrivati sull’isola di Anfora a Porto Buso, alle 20 prenderà il via la serata “1915 –
2015: trincee di Laguna, 100 anni dopo”. Gli scrittori Alessandro Marzo Magno e
Pietro Spirito, converseranno su “Cibo, ponte con la storia”, fra letture a cura
dell’attore Alessandro Mizzi e la degustazione a tema proposta dalla Trattoria Ai
Ciodi di Anfora. Cent'anni dopo: era la notte fra il 23 e 24 maggio 1915 e l'isola di
Anfora – Porto Buso, nel cuore della laguna fra Grado e Marano, segnava il confine
fra Italia e impero Austro Ungarico. In quelle ore convulse e proprio quella notte si
consumò l'arrembaggio del cacciatorpediniere Zaffiro, partito da Venezia, contro la
caserma austriaca edificata sull’isola di Anfora. Lagunafest, nel centenario di quei fatti riscopre i “sapori” di quelle trincee di
Laguna, nell’ambito del percorso “I gusti del territorio isontino con il tempo”: un
viaggio nel cibo della Grande Guerra che spesso ha unito soldati ignari, da una
trincea all'altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici
comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Scopriremo così perché il caffè è
entrato nelle colazioni degli italiani, proprio dagli anni della Grande Guerra, e
perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli “del Nord”, nell’immaginario di
tanti soldati spediti al fronte dal centro e da sud Italia. Come si conservava il
pesce? Si mangiava in trincea qualcosa che potesse assomigliare al nostro “saor”?
Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno ci
accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una
selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell'attore Alessandro
Mizzi.
Lagunafest 2015 saluta con tutti "sold
out" e anticipa il tema dell'edizione 2016:
"Passioni"
Grado (GO) ­ Lagunafest 2015 si
congeda con un’importante
conferma: un vero sold out in ogni
location per gli appuntamenti del
festival, dalle serate nella Diga
Nazario Sauro alla nuova fascia di
incontri programmata a fine
pomeriggio nell’ambito del percorso
“Rai, un ponte col territorio” che ha
attraversato la 12^ edizione al rush
finale oggi sull'isola di Anfora. E poi
l’entusiasmo del pubblico per la
proposta che, sin dalla prima edizione, esprime il dna ‘anfibio’ di Lagunafest, il
viaggio terracqueo fra Grado e le sue isole declinato attraverso il tema portante
della manifestazione: quest’anno la suggestione dei ‘ponti’ da immaginare e
costruire al posto dei muri. Promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado e l’Assessorato
alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Lagunafest ­ su progetto di Sergio
Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain con Pietro Spirito– ha inaugurato quest’anno
due nuovi percorsi: la fascia di incontri e proiezioni preserale, organizzata all’Hotel
Astoria con molti ospiti chiamati a introdurre i documentari proposti, e la
collaborazione con la sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia, strutturata intorno al
tema “Rai, un ponte col territorio”, per presentare alcune delle più recenti
produzioni girate dalle Rai. «L’interesse manifestato dal pubblico per la nuova
finestra di incontri nel tardo pomeriggio e per le produzione Rai ha confermato
l’aspettativa di molti spettatori, turisti e gradesi, per un festival più articolato, con
occasioni di confronto e scambio sui temi messi a fuoco nel corso degli incontro.
In questa direzione contiamo di procedere nel 2016 e ci auguriamo che la
collaborazione con la sede regionale Rai possa diventare un riferimento prezioso
per la programmazione del festival.
Sarà “Passioni” il tema portante dell’edizione 2016 di Lagunafest: uno stato
d’animo verso cui tendere, un valore aggiunto per la vita di ciascuno, il comune
denominatore delle proposte che scandiranno le giornate del festival nella prima
decade del prossimo agosto. Con l’obiettivo di una grande serata amarcord legata
ai protagonisti delle prime dodici edizioni, protagonisti delle tante produzioni
realizzate dal festival. Intanto, i promotori sono già al lavoro per la realizzazione
del film documentario “L’isola di Medea”, a cura di Sergio Naitza, dedicato allo
storico set della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, con Maria Callas. Sarà un
backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i
momenti clou legati alla
lavorazione di “Medea” in laguna
e a chi, come il pittore Giuseppe
Zigaina, ne era stato grande
ispiratore.
L’edizione 2015 del festival è
realizzata con il patrocinio della
sede regionale RAI Friuli Venezia
Giulia, in sinergia con la Provincia
di Gorizia, Banca di Cividale, GIT
Grado, Comelli Vini e Grand Hotel Astoria.
INFO: www.lagunamovies.com/lagunafest
LAGUNAFEST 2015 apre con L’ISOLA DI MEDEA, martedì 4 agosto a
Grado
GRADO – Si apre martedì 4 agosto con l’omaggio a uno dei set più famosi della laguna di Grado,
“Medea” di Pier Paolo
Pasolini, l’edizione 2015 di Lagunafest, in
programma fino a venerdì 7 agosto fra il centro
storico di Grado e le isole della laguna.
“Immaginare ponti. Like a bridge” è la
suggestione tematica di Lagunafest: e il ponte
retrospettivo della prima serata del festival
è tutto per il film di Pier Paolo Pasolini,
rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla
scomparsa del geniale scrittore e regista di
Casarsa. Alle 21, nella consueta location
della Diga Nazario Sauro, protagonista della
conversazione intorno a “Medea” sarà l’attore
Ninetto Davoli – Pier Paolo Pasolini e Maria Callas
Ninetto Davoli,
interprete d’elezione di Pier Paolo Pasolini e
testimone di quelle riprese e di quei venti giorni
che trasformarono Grado e la laguna in un
palcoscenico a cielo aperto per una “Medea”
d’eccezione, formato pellicola. Nel corso del
dialogo, condotto dal direttore artistico di
Lagunafest Sergio Naitza, è previsto l’intervento
di Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe
Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di
quell’irripetibile incontro lagunare con la ‘diva’
Maria Callas. La serata offrirà l’occasione per anticipare il progetto documentario di Lagunafest,
“L’isola di Medea”: una produzione – backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai
momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna, sull’isola di Mota Safon.
L’avventura di “Medea” fu sostenuta dal produttore di
“Teorema”, Franco Rossellini, e l’individuazione della
laguna di Grado come sede delle riprese per l’evocazione
della Colchide, fu certamente propiziata dall’amicizia fra
Giuseppe Zigaina e Pier Paolo Pasolini. Il grande pittore,
infatti, avvicinò l’uomo di fiume Pasolini al paesaggio
terracqueo di laguna, e l’incantevole isolotto di
Ninetto Davoli
Mota Safon – un ciuffo d’erba con una
capanna di canne e paglia – si profilò subito
come l’approdo ‘naturale’ per
l’ambientazione del microcosmo di Giasone.
In questo ruolo Pasolini aveva scelto un atleta di grande popolarità, il campione del mondo Giuseppe
Gentile, fra i protagonisti della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Città del Messico. Nel ruolo di
Medea Pasolini fuse la «diva» Maria Callas, incarnazione di una sfolgorante femminilità, con la
Medea protagonista del mito antico. Le riprese a Grado presero il via in un torrido luglio del ’69: i
cittadini gradesi vissero in prima persona quei giorni indimenticabili, proiettati sulla stampa nazionale
con le notizie sulla lavorazione del film e
Rossellini con la Callas e Pasolini
persino sulla presunta love story tra il regista e
la Callas, Fra i protagonisti del set anche Ennio
Guarnieri, direttore della fotografia per i
maggior cineasti italiani, e Piero Tosi, il Premio
Oscar che firmò i costumi del film con l’allora
giovane aiuto Gabriella Pescucci. Proprio con
“Medea” debuttava una giovanissima Piera
Degli Esposti, impegnata in un piccolo ruolo
ancillare.
Maria Callas in Medea
Promosso come sempre dall’Associazione
Europacultura con il Comune di Grado, ideato
da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di
Gorizia e di Banca di Cividale, ed è realizzato in sinergia con la sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia,
Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini.Info www.lagunafest.it
Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva
presso [email protected] tel 043182929 – 043182347.
DOMANI SERA A GRADO – LAGUNAFEST 2015 IL BACIO AZZURRO
Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: a Lagunafest 2015 nella serata di
domani, mercoledì 5 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro) si apre un’importante riflessione legata ai
temi dell’acqua quale bene pubblico ed essenziale per la sopravvivenza di ogni forma di vita e del
pianeta: “Il Bacio Azzurro” è il prezioso docufilm diretto dal regista Pino Tordiglione, realizzato con il
patrocinio ONU, UN Water for life. A presentarlo, nella seconda serata di Lagunafest, saranno gli attori
Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti con il regista di una conversazione condotta dal critico
televisivo Gian Paolo Polesini. Interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii
Stewart, “Il bacio azzurro” è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino e
vuole educare all’importanza dell’acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa
prevenire gli sprechi, gli inquinamenti, l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Il film è
realizzato anche con il patrocinio dell’UNESCO, ha inaugurato la campagna Un anno contro lo spreco
2015 di Last Minute Market ed è stato selezionato per gli ONU Best Practices Awards 2015. Hanno
partecipato Vittorio Sgarbi (Italia), Angaangaq (Groenlandia), Sobonfu E. Somè (Burkina Faso), Masau
Emoto (Giappone), Maka’Ala Yales (Isole Hawaii), Bob Randall (Australia), Lynne McTaggart (Regno Unito).
Come rispettare l’acqua e il suo utilizzo, nel nostro quotidiano? E’ importante ricordare che la dieta
mediterranea utilizza in un anno poco più di 1700 metri cubi di acqua pro capite: può sembrare
un’enormità, ma la dieta anglosassone finisce per assorbire fino a 2600 metri cubi di acqua, sempre in un
anno e sempre pro capite. Per la produzione di un chilo di carne di manzo servono 16 mila litri di acqua,
per produrre una tazza di caffè ne ‘bastano’ 140. Il rapporto fra lo spreco alimentare e l’impronta idrica
che lasciamo con i nostri comportamenti quotidiani risulta determinante: il 70% dei consumi di acqua
dolce, a livello planetario, è impiegata nel settore agricolo e dietro ai pasti che consumiamo
quotidianamente ci sono enormi quantità di acqua, fino a 3600 litri per un’alimentazione a base di carne.
E con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una fascia di incontri legata al percorso “Rai, ponte
con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni
documentarie: si parte domani, mercoledì 5 agosto, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, con la
presentazione di “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia
Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta
Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista
Paolo Fresu e come gli scrittori Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, e Angelo
Floramo, direttore della Biblioteca Guarneriana di San Daniele, che dialogheranno domani con
l’autrice. E’ la Carnia che non ti aspetti, quella raccontata e ripresa da Claudia Brugnetta: uno
spaccato della Carnia più effervescente, dinamica e per questo, a tratti, inedita; una Carnia non
più alla rincorsa di mode allogene e finalmente consapevole della propria reale missione turistica,
volta dunque ad un target di “moderni viandanti” (non solo di viaggiatori) alla ricerca di emozioni
esclusive, esperienze, contatti umani che diventano compenetrazioni.Info
www.lagunamovies.com/lagunafest Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per
l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected] tel 043182929 – 043182347.
Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio
Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Regione Friuli
Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale.
Lagunafest 2015 è realizzato con il patrocinio della sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, in
collaborazione con Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini.
a una e iorni di
i
an a ili a un a en i a
Grado
I ola di edea a una e
a re ar ed a o o on il
a
a e di edea e orna
ideal en e ul e di ier aolo
a olini e aria alla
i ere e un a o di reo u a ioni inu ili e non ru ia e i
on i ri a di e er i arri a i u eri a r ur lo l au ore della
e e di ur
n e li e on i lio di uon en o al en e
a uale e uni er ale e ra ro ano e a ro rie e ia nell e or a ione
del an o adre o rui e on i non uri ra o anda a a
Fran e o alle ia e dei uoi edeli da ara e o a an ie ro
mmaginare onti Li e a ridge a suggestione temati a di
Laguna est , in rogramma ome sem re a rado e in Laguna
da marted a venerd agosto, on un in i it d e e ione i
a stage di un set indimenti a i e, ue o de a Medea di ier
ao o aso ini,rie o a o anni do o e nei anni dalla o ar a del
eniale oe a ri ore e re i a di a ar a
na serata, ue a inaugura e di Laguna est marted agosto, a e
ne a iga a ario auro e sar re igura ione de
do umentario di rodu ione di Laguna est, L iso a di Medea ,
dedi ato ue set e ai grandi rotagonisti e riun a rado
ne estate al e i al e e ional en e ar a a l a ore inetto
avo i e i one di uelle ri re e e di uel eriodo del er or o ar i i o
di ier aolo a olini in ie e ad al ri ro a oni i di uei en i iorni e
ra or arono rado e a aguna in un a os eni o a ie o a erto
er una Medea d e e ione ormato e i o a
a era a inau urale di a una e
ondo a dal dire ore ar i i o del
e i al ergio ait a, ar dun ue re igura ione de do umentario
di rodu ione di Laguna est au ore e inea a di a lia a ro
d ar en o er il uo in oli o i no o ergio ait a urer un
a
a e re io o er di anare le randi e i ole orie li aneddo i e
i o en i lou le a i alla la ora ione di edea in la una e a i o e
il i ore Giu e e i aina ne era a o rande i ira ore a
onversa ione render in atti arte an e Maria e aro is, a
mog ie di iuse e igaina, e i one di uella an a i a e a e e di
uell irri e i ile in on ro la unare on la di a aria alla
ro o o o e e re dall sso ia ione uro a u tura on il
omune di rado idea o da ergio ait a, anie a o e e ao a
ain, Laguna est ro a la olla ora ione della rovin ia di
ori ia e di an a di ivida e ed reali a o in sinergia on a sede
egiona e ai riu i ene ia iu ia, rand ote storia, rado
e ome i vini
on la ua edi ione Laguna est inaugura una nuova as ia di
in ontri egata a er orso entra e , ai, onte on i
territorio , dedi ato a a sede regiona e ai riu i ene ia iu ia e
a e sue rodu ioni do umentarie mer o ed e gioved agosto, i
rand ote storia sar sede di in ontri e roie ioni, a omin iare
da etto arnia i a tri viaggi, di a tre storie , rea i ato da a
regista audia rugnetta e dedi a o alla arnia al ra i a on li
o
i dei uoi e i onial na urali o e l a le a Gior io i en a a
an e on lo uardo a a iona o di ro a oni i in o e a ili o e
il u i i a aolo Fre u e o e o s rittore ian Mario i a ta,
direttore artisti o di ordenone egge, e dia og er on autri e
ne a untamento d esordio er oled a o o ore ioved agosto, sem re a e a rand ote storia,
a untamento on i do umentario irmato da ristiano egano
res onsa i e de a struttura di rogramma ione in ingua ita iana
de a sede ai torie di on ine, ra giorna ismo e s rittura di
rontiera resenta sei interviste on s rittori e vivono su on ine
audio Magris, ao o umi , ier do ovatti, eit eini en,
u vio omi
a e oris a or er inda are o a i ni i a i ere i
on ini e ri ro ar i a ri erne da ri ori e o da iornali i a ra er o
arole edia e da ri ordi ed e
erien e er onali
vento sera e de er orso strutturato in o a ora ione on a sede
ai vg, a tem o stesso omaggio a rado, a o o de ord
driati o e ai suoi a eidos o i i onda i sar La rontiera
sommersa , un do umentario s ritto e diretto da ietro irito e
Luigi annini, in roie ione gioved agosto ore , iga a ario
auro e on er eranno li au ori on ristiano egano in una era a
ondo a dallagiorna ista ai Marine a iri o ar l o a ione er
a ra iare a storia de nord est attraverso i re itti a o o riemersi dai utti
e sono a o o
un are o o ro ondo uello del Gol o di rie e dai ondali
a
io i a e on en e a ra er o le ra
e la
ia e dall uo o nel
or o di e oli di na i a ioni ra i i e di uerre di le ere la oria di
ue area o e e i i i a e un u eo o
er o dai oli di e o a
ro ana al reli o del ri an ino del e no I ali o er ure a onda o al
lar o di Grado nel e raio del a uan o ri ane della ora a a
ien a onda a dai a di ui i i o nella aia di u ia nel re i i a o in
en a di en i are il reli o del o ardiere a eri ano are nel do o e ere a o ol i o dalla on raerea
vento intimamente egato a a ua, ene u i o de ianeta,
sar a roie ione di mer o ed agosto iga a ario auro, ore
, dedi ata a do u i m a io a urro de regista ino
ordig ione, rotagonisti g i attori e astiano omma e audio
Li i, rotagonisti de a onversa ione e sar ondotta da riti o
te evisivo ian ao o o esini eali a o on il a ro inio a er or li e in er re a o an e da e o Girone e on la olonna
onora di ii e ar Il a io a urro o re una raordinaria
ri le ione ui e i dell a ua i u i ere en a an iare a non i
u i ere en a ere Il a io urro una di uelle orie ra on a e
len a en e alla ia
a di un a ino e uole edu are all i or an a
dell a ua o e ene onda en ale ed e uali ario i e arla i ni i a
re enire li re i li in uina en i l u ur a ione del diri o di u i a
o ederla e arne u o
er i gran ina e de a sua edi ione, venerd agosto,
Laguna est sa er verso i uore de a aguna , orto
ve
io on una serata ri a di ro oste e rotagonisti o s rittore
ino overedo, remio am ie o e oggi arante detenuti
riu i ene ia iu ia, sar innan itutto rotagonista di Mandami a
dire a s rittura, onte di i ert l in on ro on oard e rie o er le
e erien e della i a e della arriera di ino o eredo er o ali are
ul uo i e no er onale e le erario a a ore de li e lu i e di
o u a le edie i o ode nella arie a a la ea del ea ro della i a
l une della a ine i o an i di ino o eredo e
e
eranno nelle
etture a ura de attri e ara etta Laguna est a
roder uindi
su iso a di n ora orto uso, er a ta a on usiva de
rogetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo i o, onte on a
storia sar i eit motiv, er ritrovare e atmos ere ma an e i
sa ori di ue e trin ee un ia io nel i o della Grande Guerra e
a e o uni o olda i i nari da una rin ea all al ra nel e no di una
radi ione a roali en are e a e a ol e radi i o uni ra le en i
al rado il i o dei on ini o rire o o er
il a en ra o
nella ola ione de li i aliani ro rio da li anni della Grande Guerra e
er
il ri o ri a o in ondo il ia o dei o oli del nord
nell i
a inario di an i olda i edi i al ron e dal en ro e ud I alia i s rittori, e stori i, ietro irito e essandro Mar o Magno i
a om agneranno in uesto viaggio nei a ati di trin ea, s andito
an e da una se e ione di testi e memorie da ronte, er a vo e
re itante de attore essandro Mi i
u i li e en i ono ro o i a in re o li ero reno a ioni er
l e ur ione la unare on lu i a re o in o
oo in o el rado i el
CRONACA
Lagunafest, omaggio a Pasolini
3 AGOSTO 2015
L’isola di Grado, proprio per la sua natura geografica, conosce
sicuramente il valore di un ponte, sia esso fisico o metaforicamente
un collegamento con il passato o diverse culture. Per questo ha
intitolato la kermesse Lagunafest, giunta alla sua dodicesima
edizione, “Immaginare ponti. Like a bridge”. Domani 4 agosto, data di
apertura della tre giorni organizzata nella cittadina lagunare, verrà
dedicato quasi interamente nel quarantennale della sua scomparsa
alla figura di Pier Paolo Pasolini. In particolare verrà prefigurato un
backstage sul set della sua opera “Medea”del ’69, girato in parte anche
nell’isoletta lagunare di Mota Safon e che aveva come protagonisti
l’indimenticabile Maria Callas ed il campione del mondo di salto
triplo Giuseppe Gentile. Con le testimonianze di Ninetto Davoli,
attore prediletto del Maestro, e di Maria De Carolis Zigaina, moglie del
pittore friulano amico fraterno di Pasolini, oltre che con l’aiuto del
direttore artistico del festival Sergio Naitza si cercherà di ricostruire
quei mesi di riprese nella cittadina e di mettere un po’ di luce sulla
presunta love story tra il regista e la Callas che tanto affascinò la
popolazione locale così come la stampa internazionale.
A Grado ritorna Lagunafest per “Immaginare
ponti”
Grado (Go) – “Eviterete un sacco di preoccupazioni inutili, se non bruciate i ponti prima di esserci arrivati”
suggeriva Arthur Bloch, l’autore della “Legge di Murphy”. Un semplice consiglio di buon senso, talmente attuale e
universale che, fra profano e sacro, riecheggia nell’esortazione del Santo Padre: “Costruite ponti, non muri”,
raccomanda Papa Francesco alle piazze dei suoi fedeli, da Sarajevo a San Pietro.
“Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015, in programma come sempre a
Grado e in Laguna da martedì 4 a venerdì 7 agosto, con un incipit d’eccezione: il backstage di un set
indimenticabile, quello della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa
del geniale poeta, scrittore e regista di Casarsa.
Una serata, quella inaugurale di Lagunafest – martedì 4 agosto, alle 21 nella Diga Nazario Sauro ­ che sarà
prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest, “L’isola di Medea”, dedicato quel set e ai grandi
protagonisti che riunì a Grado nell’estate 1969: al festival eccezionalmente farà tappa l’attore Ninetto Davoli,
testimone di quelle riprese e di quel periodo del percorso artistico di Pier Paolo Pasolini, insieme ad altri
protagonisti di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una
“Medea” d’eccezione, formato pellicola.
La serata inaugurale di Lagunafest, condotta dal direttore artistico del festival Sergio Naitza, sarà dunque
prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest: autore e cineasta di vaglia (Nastro d’argento 2013
per il suo “L’insolito ignoto”), Sergio Naitza curerà un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie,
gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina,
ne era stato grande ispiratore. Alla conversazione prenderà infatti parte anche Maria De Carolis, la moglie di
Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di quell’irripetibile incontro lagunare con la ‘diva’ Maria
Callas.
Con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una nuova fascia di incontri legata al percorso centrale 2015, “Rai,
ponte con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie:
mercoledì 5 e giovedì 6 agosto, il Grand Hotel Astoria sarà sede di incontri e proiezioni, a cominciare da “Effetto
Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra”, vista
con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato
di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore
artistico di pordenonelegge, che dialogherà con l’autrice nell’appuntamento d’esordi, mercoledì 5 agosto, ore
18.30.
Giovedì 6 agosto, sempre alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, appuntamento con il documentario firmato da
Cristiano Degano, responsabile della struttura di programmazione in lingua italiana della sede Rai FVG: “Storie di
confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera” presenta sei interviste con scrittori che vivono sul confine ­ Claudio
Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor – per indagare cosa
significa vivere i confini e ritrovarsi a scriverne, da scrittori e/o da giornalisti, attraverso parole mediate da ricordi
ed esperienze personali.
Evento serale del percorso strutturato in collaborazione con la sede Rai Fvg, al tempo stesso omaggio a Grado, al
Golfo del Nord Adriatico e ai suoi caleidoscopici fondali sarà “La frontiera sommersa”, un documentario scritto e
diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, in proiezione giovedì 6 agosto alle ore 21, Diga Nazario Sauro. Ne
converseranno gli autori con Cristiano Degano in una serata condotta dalla giornalista Rai Marinella Chirico: sarà
l’occasione per abbracciare la storia del nord­est attraverso i relitti che sono a poco a poco riemersi dai flutti.
Evento intimamente legato all’acqua, bene pubblico del pianeta, sarà la proiezione di mercoledì 5 agosto, Diga
Nazario Sauro, alle ore 21, dedicata al docufilm “Il bacio azzurro” del regista Pino Tordiglione, protagonisti gli attori
Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti della conversazione che sarà condotta dal critico televisivo Gian
Paolo Polesini.
Per il gran finale venerdì 7 agosto, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna alle 18.30, Porto vecchio, con
una serata ricca di proposte e protagonisti: lo scrittore Pino Roveredo, sarà innanzitutto protagonista di “Mandami
a dire: la scrittura, ponte di libertà”, l’incontro on board che rievocherà le esperienze della vita e della carriera di
Pino Roveredo, per focalizzare sul suo impegno, personale e letterario, a favore degli ‘esclusi’ e di occupa le sedie
più scomode nella variegata platea del teatro della vita. Alcune della pagine più toccanti di Pino Roveredo
echeggeranno nelle letture a cura dell’attrice Sara Alzetta.
Lagunafest approderà quindi sull’isola di Anfora – Porto Buso, per la tappa conclusiva del progetto Trincee di
Laguna: 100 anni dopo. “Cibo, ponte con la storia” sarà il leit motiv, per ritrovare le atmosfere ma anche i ‘sapori’
di quelle trincee: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che ha spesso unito soldati ignari, da una trincea
all’altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo
dei confini. Scopriremo così perché il caffè è entrato nella colazione degli italiani, proprio dagli anni della Grande
Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli ‘del nord’, nell’immaginario di tanti soldati spediti al
fronte dal centro e sud Italia. Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno
in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce
recitante dell’attore Alessandro Mizzi.
Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza,
Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di
Cividale, ed è realizzato in sinergia con la sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, Grand Hotel Astoria, GIT
Grado e Comelli vini.
Info www.lagunafest.it Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare
conclusiva presso [email protected] tel 043182929 – 043182347
2 agosto 2015
Lagunafest a Grado nel
ricordo di Medea (Pasolini)
GRADO. “Eviterete un sacco di preoccupazioni inutili, se non bruciate i ponti prima di esserci arrivati”
suggeriva Arthur Bloch, l’autore della “Legge di Murphy” (1980). Un semplice consiglio di buon senso,
talmente attuale e universale che, fra profano e sacro, riecheggia nell’esortazione del Santo Padre:
“Costruite ponti, non muri”, raccomanda Papa Francesco alle piazze dei suoi fedeli, da Sarajevo a San
Pietro. “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015, in programma
come sempre a Grado e in Laguna da martedì 4 a venerdì 7 agosto, con un incipit d’eccezione: il
backstage di un set indimenticabile, quello della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni
dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale poeta, scrittore e regista di Casarsa.
Una serata, quella inaugurale di Lagunafest –
martedì 4 agosto, alle 21 nella Diga Nazario
Sauro – che sarà prefigurazione del
documentario di produzione di Lagunafest,
“L’isola di Medea”, dedicato a quel set e ai
grandi protagonisti che riunì a Grado
nell’estate 1969: al festival eccezionalmente
farà tappa l’attore Ninetto Davoli, testimone
di quelle riprese e di quel periodo del
percorso artistico di Pier Paolo Pasolini,
insieme ad altri protagonisti di quei venti
giorni che trasformarono Grado e la laguna in
Pasolini e la Callas
un palcoscenico a cielo aperto per una
“Medea” d’eccezione, formato pellicola. La
serata inaugurale di Lagunafest, condotta dal direttore artistico del festival Sergio Naitza, sarà
dunque prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest: autore e cineasta di vaglia
(Nastro d’argento 2013 per il suo “L’insolito ignoto”), Sergio Naitza curerà un backstage prezioso per
dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in
laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. Alla conversazione
prenderà infatti parte anche Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quella
fantastica estate e di quell’irripetibile incontro lagunare con la ‘diva’ Maria Callas.
Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio
Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e
di Banca di Cividale, ed è realizzato in sinergia con la sede Regionale Rai, Grand Hotel Astoria, GIT
Grado e Comelli vini. Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero.
Con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura
una nuova fascia di incontri legata al
percorso centrale 2015, “Rai, ponte con il
territorio’, dedicato alla sede regionale Rai e
alle sue produzioni documentarie: mercoledì
5 e giovedì 6 agosto, il Grand Hotel Astoria
sarà sede di incontri e proiezioni, a
cominciare da “Effetto Carnia. Di altri viaggi,
L’isola di Medea
di altre storie”, realizzato dalla regista
Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia
altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo
sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come lo
scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, che dialogherà con l’autrice
nell’appuntamento d’esordio (mercoledì 5 agosto, ore 18.30). Giovedì 6 agosto, sempre alle 18.30 al
Grand Hotel Astoria, appuntamento con il documentario firmato da Cristiano Degano, responsabile
della struttura di programmazione in lingua italiana della sede Rai FVG: “Storie di confine, fra
giornalismo e scrittura di frontiera” presenta sei interviste con scrittori che vivono sul confine –
Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor – per
indagare cosa significa vivere i confini e ritrovarsi a scriverne, da scrittori e/o da giornalisti, attraverso
parole mediate da ricordi ed esperienze personali.
Evento serale del percorso strutturato in collaborazione con la sede Rai Fvg, al tempo stesso omaggio
a Grado, al Golfo del Nord Adriatico e ai suoi caleidoscopici fondali sarà “La frontiera sommersa”, un
documentario scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, in proiezione giovedì 6 agosto (ore 21,
Diga Nazario Sauro). Ne converseranno gli autori con Cristiano Degano in una serata condotta dalla
giornalista Rai Marinella Chirico: sarà l’occasione per abbracciare la storia del nord-est attraverso i
relitti che sono a poco a poco riemersi dai flutti. E’ un mare poco profondo, quello del Golfo di Trieste,
dai fondali sabbiosi, ma che consente attraverso le tracce lasciate dall’uomo nel corso di secoli di
navigazioni, traffici e di guerre, di leggere la storia di quest’area come se si visitasse un museo
sommerso, dai moli di epoca romana al relitto del brigantino del Regno Italico Mercure, affondato al
largo di Grado nel febbraio del 1812, a quanto rimane della corazzata Wien, affondata dai Mas di Luigi
Rizzo nella baia di Muggia nel 1917. Senza dimenticare il relitto del bombardiere americano B24,
precipitato in mare nel 1944 dopo essere stato colpito dalla contraerea.
Evento intimamente legato all’acqua, bene pubblico del pianeta, sarà la proiezione di mercoledì 5
agosto (Diga Nazario Sauro, ore 21), dedicata al docufilm “Il bacio azzurro” del regista Pino
Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti anche della
conversazione che sarà condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Realizzato con il patrocinio
ONU, UN Water for life, interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii Stewart,
“Il bacio azzurro” offre una straordinaria riflessione sui temi dell’acqua. Si può vivere senza mangiare
ma non si può vivere senza bere: “Il Bacio Azzurro” è una di quelle storie raccontate lentamente
accanto alla fiamma di un camino e vuole educare all’importanza dell’acqua come bene fondamentale
ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti, l’usurpazione del diritto di
tutti a possederla e farne uso.
Per il gran finale della sua 12^ edizione, venerdì 7 agosto,
Lagunafest salperà verso il cuore della laguna (18.30,
Porto vecchio) con una serata ricca di proposte e
protagonisti: lo scrittore Pino Roveredo, premio
Campiello 2005 e oggi Garante detenuti Friuli Venezia
Giulia, sarà innanzitutto protagonista di “Mandami a dire:
la scrittura, ponte di libertà”, l’incontro on board che
rievocherà le esperienze della vita e della carriera di Pino
Roveredo, per focalizzare sul suo impegno, personale e
letterario, a favore degli ‘esclusi’. Alcune della pagine più
toccanti di Pino Roveredo echeggeranno nelle letture a
cura dell’attrice Sara Alzetta. Lagunafest approderà
quindi sull’isola di Anfora – Porto Buso, per la tappa
conclusiva del progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo.
“Cibo, ponte con la storia” sarà il leit motiv, per ritrovare
le atmosfere ma anche i ‘sapori’ di quelle trincee: un
viaggio nel cibo della Grande Guerra che ha spesso unito
Pino Roveredo
soldati ignari, da una trincea all’altra, nel segno di una
tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni
fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Si scoprirà così
perché il caffè è entrato nella colazione degli italiani, proprio dagli anni della Grande Guerra, e perché
il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli ‘del nord’, nell’immaginario di tanti soldati spediti al
fronte dal centro e sud Italia. Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno
accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una selezione di testi e
memorie dal fronte, per la voce recitante dell’attore Alessandro Mizzi.
Grado: viaggio in Laguna(fest)
per una serata speciale
GRADO. Sono aperte le prenotazioni per la serata speciale, dal tramonto alla notte, di Lagunafest
2015, venerdì 7 agosto a Grado, evento di chiusura del festival. Il viaggio salperà alle 18.30 dal porto
vecchio di Grado a bordo della motonave Nuova Cristina, con sbarco sull’isola di Anfora – Porto Buso
alle 20 e degustazione con letture a cura della Trattoria Ai Ciodi. Rientro a Grado verso le 23.30.
Info&prenotazioni Booking Hotel Grado, Riva Zaccaria Gregori, 9 tel. 0431.82929/82347
info@bookinghotelgrado, www.lagunamovies.com/lagunafest.
Si parte con Navigando in laguna, “Mandami a dire. La scrittura come ponte di libertà”, protagonista lo
scrittore Pino Roveredo: scrittura ponte di libertà: ma anche fonte di dialogo di un futuro possibile per
chi della libertà è privato, sia pure temporaneamente. Lo può testimoniare lo scrittore Pino Roveredo,
con grande esperienza come operatore di strada e giornalista. Dai suoi libri saranno tratte le letture a
cura dell’attrice Sara Alzetta.
Sbarcati sull’isola di Anfora a Porto Buso, alle 20 la serata “1915 – 2015: trincee di Laguna, 100 anni
dopo”. Gli scrittori Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito, conversano su “Cibo, ponte con la
storia”. Letture a cura dell’attore Alessandro Mizzi e degustazioni della Trattoria Ai Ciodi di Anfora.
Cent’anni dopo: era la notte fra il 23 e 24 maggio 1915 e l’isola di Anfora – Porto Buso, nel cuore della
laguna fra Grado e Marano, segnava il confine fra Italia e impero Austro Ungarico. In quelle ore
convulse e proprio quella notte si consumò l’arrembaggio del cacciatorpediniere Zaffiro, partito da
Venezia, contro la caserma austriaca edificata sull’isola di Anfora.
4 agosto 2015
Riflessione sull’acqua a
Lagunafest con un docufilm
GRADO. Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: a Lagunafest 2015 nella serata
di domani, mercoledì 5 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro) si apre un’importante riflessione legata ai
temi dell’acqua quale bene pubblico ed essenziale per la sopravvivenza di ogni forma di vita e del
pianeta: “Il Bacio Azzurro” è il prezioso docufilm diretto dal regista Pino Tordiglione, realizzato con il
patrocinio ONU, UN Water for life. A presentarlo, nella seconda serata di Lagunafest, saranno gli
attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti con il regista di una conversazione condotta dal
critico televisivo Gian Paolo Polesini.
E con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una fascia di incontri legata al percorso “Rai, ponte con
il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie:
si parte domani, mercoledì 5 agosto, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, con la presentazione di “Effetto
Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia
altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo
sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come gli
scrittori Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, e Angelo Floramo, direttore della
Biblioteca Guarneriana di San Daniele, che dialogheranno domani con l’autrice.
7 agosto 2015
Lagunafest si congeda con un
bilancio soddisfacente
GRADO. Lagunafest 2015 si congeda con un’importante conferma: un vero sold out in ogni location
per gli appuntamenti del festival, dalle serate nella Diga Nazario Sauro alla nuova fascia di incontri
programmata a fine pomeriggio nell’ambito del percorso “Rai, un ponte col territorio” che ha
attraversato la 12^ edizione al rush finale oggi sull’isola di Anfora. E poi l’entusiasmo del pubblico per
la proposta che, sin dalla prima edizione, esprime il dna ‘anfibio’ di Lagunafest, il viaggio terracqueo
fra Grado e le sue isole declinato attraverso il tema portante della manifestazione: quest’anno la
suggestione dei ‘ponti’ da immaginare e costruire al posto dei muri.
Promosso dall’Associazione Europacultura
con il Comune di Grado e l’Assessorato alla
Cultura della Regione, Lagunafest – su
progetto di Sergio Naitza, Daniela Volpe e
Paola Sain con Pietro Spirito – ha
inaugurato quest’anno due nuovi percorsi:
la fascia di incontri e proiezioni preserale,
organizzata all’Hotel Astoria con molti
ospiti chiamati a introdurre i documentari
proposti, e la collaborazione con la sede
regionale Rai, strutturata intorno al tema
“Rai, un ponte col territorio”, per presentare alcune delle più recenti produzioni girate dalle Rai.
L’interesse manifestato dal pubblico per la nuova finestra di incontri nel tardo pomeriggio e per le
produzione Rai ha confermato l’aspettativa di molti spettatori, turisti e gradesi, per un festival più
articolato, con occasioni di confronto e scambio sui temi messi a fuoco nel corso degli incontro.
Sarà “Passioni” il tema portante dell’edizione 2016 di Lagunafest: uno stato d’animo verso cui
tendere, un valore aggiunto per la vita di ciascuno, il comune denominatore delle proposte che
scandiranno le giornate del festival nella prima decade del prossimo agosto. Con l’obiettivo di una
grande serata amarcord legata ai protagonisti delle prime dodici edizioni, protagonisti delle tante
produzioni realizzate dal festival. Intanto, i promotori sono già al lavoro per la realizzazione del film
documentario “L’isola di Medea”, a cura di Sergio Naitza, dedicato allo storico set della “Medea” di
Pier Paolo Pasolini, con Maria Callas. Sarà un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole
storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna e a chi, come il pittore
Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore.
eg
ne
io
F
G
L’ISOLA DI MEDEA
Si apre
’
’
M
L
in programma fino a venerdì 7 agosto fra il
centro storico di Grado e le isole della laguna. “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione
tematica di Lagunafest:
rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale scrittore e
regista di Casarsa. A
D
conversazione intorno a “Medea” sarà l’attore
D
S
, protagonista della
, interprete d’elezione di Pier Paolo
Pasolini e testimone di quelle riprese e di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un
palcoscenico a cielo aperto per una “Medea” d’eccezione, formato pellicola. Nel corso del dialogo,
condotto dal direttore artistico di Lagunafest S
la moglie di
, è previsto l’intervento di M
D
testimone di quella fantastica estate e di quell’irripetibile
incontro lagunare con la ‘diva’ Maria Callas.
L
’
L
M
L’
una produzione – backstage dedicata
alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai
momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in
laguna, sull’isola di Mota Safon.
L’
M
,e
l’individuazione della laguna di Grado come sede delle riprese per l’evocazione della Colchide, fu
certamente propiziata dall’
. Il grande pittore,
infatti, avvicinò l’uomo di fiume Pasolini al paesaggio terracqueo di laguna, e ’
M
’
S
’
’
’
. In questo ruolo Pasolini
aveva scelto un atleta di grande popolarità, il campione del mondo
, fra i
protagonisti della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Città del Messico.
M
M
M
. Le riprese a Grado presero il via in un torrido luglio del ’69: i cittadini
gradesi vissero in prima persona quei giorni indimenticabili, proiettati sulla stampa nazionale con le
notizie sulla lavorazione del film e persino sulla presunta love story tra il regista e la Callas, Fra i
protagonisti del set anche E
, direttore della fotografia per i maggior cineasti italiani, e
, il Premio Oscar che firmò i costumi del film con l’allora giovane aiuto
Proprio con “Medea” debuttava una giovanissima
ancillare.
D
E
.
, impegnata in un piccolo ruolo
Re
e
on
gi
G
FV
“IL BACIO AZZURRO” PARLA
DELL’ACQUA BENE PUBBLICO
Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: a Lagunafest 2015 nella serata di
mercoledì 5 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro) si apre un’importante riflessione legata ai temi
dell’acqua quale bene pubblico ed essenziale per la sopravvivenza di ogni forma di vita e del pianeta:
“Il Bacio Azzurro” è il prezioso docufilm diretto dal regista Pino Tordiglione, realizzato con il
patrocinio ONU, UN Water for life. A presentarlo, nella seconda serata di Lagunafest, saranno gli
attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti con il regista di una conversazione condotta
dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora
di Amii Stewart, “Il bacio azzurro” è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un
camino e vuole educare all’importanza dell’acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla
significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti, l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne
uso.
Il film è realizzato anche con il patrocinio dell’UNESCO, ha inaugurato la campagna Un anno contro
lo spreco 2015 di Last Minute Market ed è stato selezionato per gli ONU Best Practices Awards
2015. Hanno partecipato Vittorio Sgarbi (Italia), Angaangaq (Groenlandia), Sobonfu E. Somè
(Burkina Faso), Masau Emoto (Giappone), Maka’Ala Yales (Isole Hawaii), Bob Randall (Australia), Lynne
McTaggart (Regno Unito). Come rispettare l’acqua e il suo utilizzo, nel nostro quotidiano? E’
importante ricordare che la dieta mediterranea utilizza in un anno poco più di 1700 metri cubi di
acqua pro capite: può sembrare un’enormità, ma la dieta anglosassone finisce per assorbire fino a
2600 metri cubi di acqua, sempre in un anno e sempre pro capite. Per la produzione di un chilo di
carne di manzo servono 16 mila litri di acqua, per produrre una tazza di caffè ne ‘bastano’ 140. Il
rapporto fra lo spreco alimentare e l’impronta idrica che lasciamo con i nostri comportamenti
quotidiani risulta determinante: il 70% dei consumi di acqua dolce, a livello planetario, è impiegata nel
settore agricolo e dietro ai pasti che consumiamo quotidianamente ci sono enormi quantità di acqua,
fino a 3600 litri per un’alimentazione a base di carne.
E con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una fascia di incontri legata al percorso “Rai,
ponte con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni
documentarie: si parte domani, mercoledì 5 agosto, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, con la
presentazione di “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia
Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta
Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il
musicista Paolo Fresu e come gli scrittori Gian Mario Villalta, direttore artistico di
pordenonelegge, e Angelo Floramo, direttore della Biblioteca Guarneriana di San Daniele, che
dialogheranno domani con l’autrice.
E’ la Carnia che non ti aspetti, quella raccontata e ripresa da Claudia Brugnetta: uno spaccato
della Carnia più effervescente, dinamica e per questo, a tratti, inedita; una Carnia non più alla
rincorsa di mode allogene e finalmente consapevole della propria reale missione turistica, volta
dunque ad un target di “moderni viandanti” (non solo di viaggiatori) alla ricerca di emozioni
esclusive, esperienze, contatti umani che diventano compenetrazioni.
Info www.lagunamovies.com/lagunafest Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero,
prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected] 043182929 –
043182347.
Re
gi
on
e
G
FV
LAGUNAFEST 2015
Lagunafest 2015 si conclude venerdì 7 agosto, con una full immersion nel cuore della laguna
“dal tramonto a mezzanotte”. La 12^ edizione del festival ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e
Paola Sain, promosso dal Comune di Grado con la Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla
Cultura e con la Provincia di Gorizia, giunge al rush finale con il viaggio che salperà alle 18.30 dal
Porto Vecchio di Grado, a bordo della motonave Nuova Cristina.
Info e prenotazioni tel. 0431.82929/82347 www.lagunamovies.com/lagunafest
“Mandami a dire. La scrittura come ponte di libertà” titola l’incontro che vede protagonista, on
board, lo scrittore Pino Roveredo: per raccontare la libertà e la speranza di futuro proiettate nelle
parole e nella scrittura. Lo può testimoniare Pino Roveredo per il suo vissuto e con la grande
esperienza di operatore di strada e giornalista. Da alcuni mesi è anche Garante dei detenuti del Friuli
Venezia Giulia: come spesso sottolinea, il primo garante mai nominato con esperienza diretta della
detenzione. Dai suoi libri saranno tratte le letture in navigazione, a cura dell’attrice Sara Alzetta.
E arrivati sull’isola di Anfora a Porto Buso, alle 20 prenderà il via la serata “1915 – 2015: trincee
di Laguna, 100 anni dopo”. Gli scrittori Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito, converseranno
su “Cibo, ponte con la storia”, fra letture a cura dell’attore Alessandro Mizzi e la degustazione a
tema proposta dalla Trattoria Ai Ciodi di Anfora. Cent’anni dopo: era la notte fra il 23 e 24 maggio
1915 e l’isola di Anfora – Porto Buso, nel cuore della laguna fra Grado e Marano, segnava il confine fra
Italia e impero Austro Ungarico. In quelle ore convulse e proprio quella notte si consumò
l’arrembaggio del cacciatorpediniere Zaffiro, partito da Venezia, contro la caserma austriaca edificata
sull’isola di Anfora.
Lagunafest, nel centenario di quei fatti riscopre i “sapori” di quelle trincee di Laguna,
nell’ambito del percorso “I gusti del territorio isontino con il tempo”: un viaggio nel cibo della
Grande Guerra che spesso ha unito soldati ignari, da una trincea all’altra, nel segno di una
tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei
confini. Scopriremo così perché il caffè è entrato nelle colazioni degli italiani, proprio dagli anni della
Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli “del Nord”, nell’immaginario di
tanti soldati spediti al fronte dal centro e da sud Italia. Come si conservava il pesce? Si mangiava in
trincea qualcosa che potesse assomigliare al nostro “saor”? Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e
Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche
da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell’attore Alessandro Mizzi.
A GRADO
Lagunafest si apre con una retrospettiva sulla "Medea" di
Pasolini
Il e i al e a ue anno er e a I
a inare on i i e a
rid e al a il i ario ue a era in i a a ario auro
Un momento delle riprese di "Medea", con Maria Callas e Pasolini
a
l
a t
la u a
t at
rata
a l
l
l at
a r u ta ra
l
a
au
t
lla la u a
ra
«Medea»
r a l a l
a u a t
r ra
a
a
r
ra l
tr t r
ra
l
l
lla
«Immaginare ponti. Like a bridge» la u
t
a
a u a t
l
t r tr
tt
lla r a
l t al tutt
r l l
r a l
r
at
a
a
alla
ar a
al
r tt r r
ta Ca ar a ll
lla
u ta
lla
a a ar
aur
r ta
ta lla
r a
t r r t
l
u ll r r
la la u a u
l
t r
a «Medea» ar l att
r a l a l
u
t
r
tra
al
a l a rt
r at
ll la
r
tt
a l
t t
r ar
ra
r u a «Medea»
r
l al
tt al r tt r art t
a u a t r
at a
r
t l t r
t
ar a
Car l la
l
u
a a t t
u lla
a ta t a tat
u ll rr t l
tr la u ar
la
a ar a Calla
a rata r r l
a
ra t
ar l
r
tt
u
tar
a u a t «L’isola di Medea» u a
r u
a ta
ata all ra
l t r a l
a
t a
t l u l at alla la ra
«Medea»
la u a ull la
ta a
FREAKS
4 agosto 2015
Blog Interculturale Del Centro Delle Culture Di Trieste
a
7 agosto 2015
A
AFES
A RE
S A
E EA
AR E
A
S
A
RA
A KS A E
E
S RA R
AR
SE
ER A
AS
E
AR A A AS R
R
E ES
A
E E
A
E
A
E
A
E A
R
E
E
AR A E FES
A
E
A AA
E F
RA
Si apre
in programma fino a venerdì 7 agosto fra il centro storico di Grado e
le isole della laguna. “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di
Lagunafest: rievocato 4 anni dopo e nei 40 anni dalla
scomparsa del geniale scrittore e regista di Casarsa. A
S
, protagonista della conversazione intorno a
“Medea” sarà l’attore , interprete d’elezione di Pier Paolo Pasolini e
testimone di quelle riprese e di quei venti giorni che trasformarono Grado e la
laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una “Medea” d’eccezione, formato
pellicola. Nel corso del dialogo, condotto dal direttore artistico di Lagunafest S
, è previsto l’intervento di la moglie di
testimone di quella fantastica estate e di quell’irripetibile incontro
lagunare con la diva’ Maria Callas. una produzione –
backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou
legati alla lavorazione di “Medea” in laguna, sull’isola di Mota Safon.
F
R
, e l’individuazione della laguna di Grado come sede delle riprese per
l’evocazione della Colchide, fu certamente propiziata dall’
. Il grande pittore, infatti, avvicinò l’uomo di fiume
Pasolini al paesaggio terracqueo di laguna, e S
. In questo ruolo Pasolini aveva scelto un atleta di grande popolarità, il
campione del mondo , fra i protagonisti della spedizione azzurra
alle Olimpiadi di Città del Messico. . Le riprese a Grado presero il via in un torrido luglio
del ’ 9: i cittadini gradesi vissero in prima persona quei giorni indimenticabili,
proiettati sulla stampa nazionale con le notizie sulla lavorazione del film e persino
sulla presunta love stor tra il regista e la Callas, ra i protagonisti del set anche
E
, direttore della fotografia per i maggior cineasti italiani, e , il Premio Oscar che firmò i costumi del film con l’allora giovane aiuto
. Proprio con “Medea” debuttava una giovanissima E
, impegnata in un piccolo ruolo ancillare.
Promosso come sempre dall’Associazione uropacultura con il Comune di Grado,
ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la
collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale, ed è realizzato in
sinergia con la sede Regionale Rai riuli Venezia Giulia, Grand Hotel Astoria, GIT
Grado e I Comelli vini. Tutti gli eventi sono proposti a
ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso
[email protected] tel 043182929 – 043182347.
a u a
G I ua
da domeni a a sa ato agosto agosto rado tatt
lla ri
tt
una est
agunamovies om ag
o er a delle rin ee a
ua i
e della Grande Guerra
C ta
ra la
tt ra l
l
a
l la
ra
rt
u
l u r
lla
la u a ra ra
ara
a a l
ra tal a
r
u tr u ar
u ll r
ul
r r
u lla
tt
u
l arr
a
l a at r
r
r
art t a
a
tr la
a r a au tr a a
ata ull la
ra u
u
al
t
a al
r
u
u
al
lla ra
u rra ul
tal au tr a
r r
a
ra r art r l
t al a u a
r la ua
art ll
al all a t
r ra l
tr t r
ra
l
l
lla a u a C
l a
a
r
ll a
t
l r
tt
r
a u a
l r at tr
al
u
al u
l
l
l u l
l
t al al r alla r
rta ll r
a uat
lla ra
u rra ull
tra
r
a
lu
a
at la t r a l
tr t
t l ttur
a
a art
r
a u a
ar r
ta l
tr t r
tta
art l r
lla
t r a
lu a ta a
ll
a l at alla ra
u rra a l
t
ta
a
ra a
r
a l r
u rra la u a
l
t
al
l
u
au
u ull
a
tur la u ar
a r l
u
u att
ra
r ta
t l att r
ra
ral
aur
a
a
la
a ta a
ata alla ura ll
ra l
la
u
l ra
a
at r
lla a au tr a a
a
ata l
r a
a l att r
a ta
a
ara
l tta
l
t r r all
l u lla tt ra l
l
a
a al
r al at
a ll
a u a
la t r a
u
ar r
ta
ll a
t
u
t t atral t ra t
l
tr t r
ra
t
r
la lla ra
l C u
ra
at
a urat r
a u a
ergio ait a anie a o e
ao a ain u t t
ll
r tt r ietro irito
l
r a
t
iara Mutton
Lagunafest
Immaginare ponti
DETTAGLI APPUNTAMENTO
quando
(da) martedì 04 agosto 2015 (a) venerdì 07 agosto 2015
dove Grado (GO)
contatti http://www.lagunafest.it
(ph. Ufficio stampa Volpe Sain)
Incontri e presentazioni di docufilm.
info
“Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015, in programma a Grado e in
Laguna da martedì 4 a venerdì 7 agosto, con un incipit d’eccezione: il backstage di un set indimenticabile,
quello della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale
poeta, scrittore e regista.
Una serata, quella inaugurale di Lagunafest – martedì 4 agosto, alle 21 nella Diga Nazario Sauro – che sarà
prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest, “L’isola di Medea”, dedicato quel set e ai
grandi protagonisti che riunì a Grado nell’estate 1969: al festival farà tappa l’attore Ninetto Davoli,
testimone di quelle riprese e di quel periodo del percorso artistico di Pier Paolo Pasolini, insieme ad altri
protagonisti di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per
una “Medea” d’eccezione, formato pellicola.
La serata inaugurale di Lagunafest, condotta dal direttore artistico del festival Sergio Naitza,sarà
prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest.
Con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una nuova fascia di incontri legata al percorso centrale 2015,
“Rai, ponte con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni
documentarie: mercoledì 5 e giovedì 6 agosto, il Grand Hotel Astoria sarà sede di incontri e proiezioni, a
cominciare da “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e
dedicato alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa,
ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come
lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, che dialogherà con l’autrice
nell’appuntamento d'esordio (mercoledì 5 agosto, ore 18.30).
Giovedì 6 agosto, sempre alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, appuntamento con il documentario firmato da
Cristiano Degano, responsabile della struttura di programmazione in lingua italiana della
sede Rai FVG: “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera” presenta sei interviste
con scrittori che vivono sul confine - Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio
Tomizza e Boris Pahor – per indagare cosa significa vivere i confini e ritrovarsi a scriverne, da scrittori e/o da
giornalisti, attraverso parole mediate da ricordi ed esperienze personali. Evento serale del percorso
strutturato in collaborazione con la sede Rai Fvg, al tempo stesso omaggio a Grado, al Golfo del Nord
Adriatico e ai suoi caleidoscopici fondali sarà “La frontiera sommersa”, un documentario scritto e diretto da
Pietro Spirito e Luigi Zannini, in proiezione giovedì 6 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro). Ne
converseranno gli autori con Cristiano Degano in una serata condotta dalla giornalista Rai Marinella
Chirico: sarà l’occasione per abbracciare la storia del nord-est attraverso i relitti che sono a poco a poco
riemersi dai flutti. È un mare poco profondo, quello del Golfo di Trieste, dai fondali sabbiosi, ma che consente
attraverso le tracce lasciate dall’uomo nel corso di secoli di navigazioni, traffici e di guerre, di leggere la storia
di quest’area come se si visitasse un museo sommerso, dai moli di epoca romana al relitto del brigantino del
Regno Italico Mercure, affondato al largo di Grado nel febbraio del 1812, a quanto rimane della corazzata
Wien, affondata dai Mas di Luigi Rizzo nella baia di Muggia nel 1917. Senza dimenticare il relitto del
bombardiere americano B24, precipitato in mare nel 1944 dopo essere stato colpito dalla contraerea.
Evento legato all’acqua, bene pubblico del pianeta, sarà la proiezione di mercoledì 5 agosto (Diga Nazario
Sauro, ore 21), dedicata al docufilm “Il bacio azzurro” del regista Pino Tordiglione, protagonisti gli attori
Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti della conversazione che sarà condotta dal critico televisivo
Gian Paolo Polesini.
Per il gran finale della sua 12^ edizione, venerdì 7 agosto, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna
(18.30, Porto vecchio) con una serata ricca di proposte e protagonisti: lo scrittore Pino Roveredo, premio
Campiello 2005 e oggi Garante detenuti Friuli Venezia Giulia, sarà innanzitutto protagonista di “Mandami
a dire: la scrittura, ponte di libertà”, l’incontro on board che rievocherà le esperienze della vita e della
carriera di Pino Roveredo, per focalizzare sul suo impegno, personale e letterario, a favore degli ‘esclusi’ e di
occupa le sedie più scomode nella variegata platea del teatro della vita. Alcune della pagine più toccanti di
Pino Roveredo echeggeranno nelle letture a cura dell’attrice Sara Alzetta.
Lagunafest approderà quindi sull’isola di Anfora – Porto Buso, per la tappa conclusiva del progetto Trincee
di Laguna: 100 anni dopo, con gli scrittori e storici Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno.
rado e
o Laguna est rogramma agosto
t r t u a
r
u a
ut l
ru at
t r a
r arr at u
r a
rt ur l
l aut r
lla
ur
l
l
u
tal
t
attual u
r al
ra r a
a r r
a ll
rta
l a t a r C tru t
t
ur ra
a a a a ra
all
a
u
l a ara
a a
tr
a ar
t
a r
la u
t
t at a
a u a t
r ra
a
r a ra
a u a a art
a
r
a t
u
t
l a ta
u
t
t a l
u ll
lla
a
r a l a l
r
at
a
a
alla
ar a l
al
ta r tt r r
ta Ca ar a
a rata u lla au ural
a u a t
art
a t all
lla
a a ar
aur
ar r
ura
l
u
tar
r u
a u a t
la
a
at u l t a ra
r ta
t
r u a ra
ll tat
al t al
al
t ar ta a l att r
tt
a l t t
u ll r r
u l r
l r r art t
r a l a l
a altr r ta
t
u
t
r
tra r ar
ra
la la u a u al
a l a rt
ru a
a
r at
ll la a rata au ural
a u a t
tta al r tt r art t
l t al r
a t a ar u u r
ura
l
u
tar
r u
a u a t aut r
a ta
a l a a tr
ar
t
r l u
lt
t
r
a t a ur r u a ta
r
r
a ar l ra
l t r
l a
t
t l u l at alla la ra
a
la u a a
l tt r
u
a a
ra tat ra
rat r
lla
r a
r
r
att art a
ar a
Car l la
l
u
a a t t
u lla a ta t a
tat
u ll rr t l
tr la u ar
la
a ar a Calla
r
r all
a
ur a ultura
lC u
ra
at a r
at a
a la l
a la a
a u a t
tr a la lla ra
lla r
a
r a
a a
C
al
r al at
r a
la
al a r ul
a ul a ra
t l t ra
ra
C
ll
la u a t t utt l
t
r
t a
r
l r
r
ta
rl
ur
la u ar
lu a r
t l ra
tt l
C
la ua
a
t
a u a
l t rr t r
t au ura u a u a a a
at alla
r
al a r ul
tr l ata al r r
a ul a all u
tral
r u
u
tar
r l
a t l ra
t l t r a ar
tr
r
a
ar a
tt Car a
altr a
altr t r
r al at alla r
ta Clau a ru
tta
at alla Car a altra
ta
l
u t t
al atural
l atl ta
r
l u
ta a l
C ta a a
l
uar a a
at
r ta
t
tta l
r u
l
r tt r
a
ar
llalta r tt r art t
r
l
al
r
l autr
ll a u ta
t
r
r l
a t
r
a t
r all
al ra
t l t r a a u ta
t
l
u
tar
r at a Cr t a
a
r
a l
t r
ra
r al
lla truttura
r ra
a
l ua tal a a lla
a
r ttura
r t ra r
ta
t r t
r tt r
ul
Clau
a r
a l
u
r l
att
t
ul
a
r
a r
r
a ar
a
a
r
r tr ar a r r
a r tt r
a
r al t attra r
ar l
at a r r
l r r
trutturat
lla ra
la
a
al
r
r
al
t
ral
t
t
a
a ra
al
l
l
r
r at
a u
al
al ar
a
r t ra
r a u
u
tar
r tt
r tt a
tr
rt
u
a
r
a t
r
a a ar
aur
r ra
l aut r
Cr t a
a
u a
ar l
a
r a ra ar la t r a l r
rata
tta alla
r al ta a ar lla C r
t attra r
r l tt
a
a
r
r
a lutt
u
ar
r
u ll
l
l
r t
a
al a
a
t attra r l tra
la at all u
l r
l
r
a a
tra
u rr
l
r la t r a
u t ar a
ta
u
u
a
l
a r a a al r l tt
l r a t
l
tal
r ur a
at al lar
ra
l
ra
l
a ua t r a
lla ra ata
a
ata a a
u
lla a a
u a l
a
t ar l r l tt
l
ar r a r a
r
tat
ar
l
r tat
l t alla
tra r a
u l
l a ta ar la r
r l
a t
t
t a
t l at all a ua
a a ar
aur
r
ata al
u l
l a
a urr
lr
ta
r l
r ta
t l att r
a ta
a Clau
r ta
t
lla
r a
ar
tta al r t
t l
a a l
l
al at
l atr
at r r l
r
la l
a
ra
t art l a
a urr
r u a
t r r tat a
a
tra r ar a r l
u t
ll a ua
u
r
a a ar
a
u
r
a r
l a
urr
u a
u ll t r ra
tat l ta
t alla a
a u a
u l
u ar
all
rta a ll a ua
a
tal
ual tar
ttarla
a r
r l
l
u a
t l u ur a
l r tt
tutt a
rla ar u
r
r l ra
al
lla ua
r
a t
a u a t al r
r
l u r
lla la u a
rt
u a rata r a
r
t
r ta
t l
r tt r
r
r
Ca
ll
ara t
t ut r ul
a ul a ar
a tutt r ta
ta
a a
t
l rt l
tr
ar
r
r l
r
lla ta
lla
a r la r ttura
arr ra
r
r
al ar ul u
r
al l tt rar a a r
l
lu
u al
lla ar ata lat a l t atr
lla ta l u
lla a
t a t
r u
r
ra
ll l ttur a ura ll attr
ara l tta a u a t a r
ull la
ra
rt u
r la ta a
lu a l r
tt r
a u a
a
C
t
la t r a ar l l t
t
r r tr ar l at
r
aa
a r
u ll tr
u
a
l
lla ra
u rra
a
u t
l at
ar a u a tr
a all altra
l
lt ra
u ra l
t
al ra
l
u a tra
a r al
tar
a a
rr
r
l a
trat
lla la
l tal a
r r
a l a
lla
ra
u rra
r
lr
r a t
l att
l
l r
ll
a ar
ta t
l at
t al r t al
tr
u tal a l r tt r
t r
tr
rt
l a r
ar
ra
u t
a
alat
tr
a a t a
au a l
t t
a
a
a
r
al r t
r la
r ta t
ll att r l a r
31
2015
IL LAGUNAFEST 2015 APRE IL 4 AGOSTO
A cura di Abcveneto
LUGLIO
“L’ISOLA DI MEDEA”: LAGUNAFEST
2015 APRE MARTEDI’ 4 AGOSTO
CON IL BACKSTAGE DI “MEDEA” E
TORNA IDEALMENTE SUL SET DI PIER
PAOLO PASOLINI E MARIA CALLAS.
46 ANNI DOPO, NEI RICORDI
DELL’ATTORE NINETTO DAVOLI E DI
ALTRI TESTIMONI DI QUEL SET ­ COME
MARIA DE CAROLIS ZIGAINA, LA
MOGLIE DEL GRANDE PITTORE
GIUSEPPE
ZIGAINA
CHE
FU
ISPIRATORE
DELLA
“MEDEA”
LAGUNARE – ECHEGGERANNO GLI
ANEDDOTI, GLI EPISODI DELL’ESTATE
’69 FRA GRADO E MOTA SAFON.
“L’ISOLA DI MEDEA” E’ IL TITOLO DEL
PROGETTO
DOCUMENTARIO
DI
LAGUNAFEST,
CHE
SARA’
ANNUNCIATO E PRESENTATO NEL
CORSO DELLA SERATA.
LIKE A BRIDGE. IMMAGINARE PONTI
E’ IL TEMA DI LAGUNAFEST 2015,
DECLINATO IN MOLTI MODI E CON
MOLTI PROTAGONISTI: AL FESTIVAL
ANCHE
GLI
SCRITTORI
PINO
ROVEREDO, GIAN MARIO VILLALTA,
ALESSANDRO MARZO MAGNO E
PIETRO SPIRITO, GLI ATTORI CLAUDIO
LIPPI, SEBASTIANO SOMMA, SARA
ALZETTA, ALESSANDRO MIZZI, ELKE BURUL E IL PROGETTO DEDICATO ALLA SEDE REGIONALE RAI FVG E ALLE SUE PRODUZIONI DOCUMENTARIE:
CON I LAVORI DI PIETRO SPIRITO, LUIGI ZANNINI, CLAUDIA BRUGNETTA, CRISTIANO DEGANO.
GRADO – “Eviterete un sacco di preoccupazioni inutili, se non bruciate i ponti prima di esserci arrivati” suggeriva Arthur Bloch, l’autore della
“Legge di Murphy” (1980). Un semplice consiglio di buon senso, talmente attuale e universale che, fra profano e sacro, riecheggia
nell’esortazione del Santo Padre: “Costruite ponti, non muri”, raccomanda Papa Francesco alle piazze dei suoi fedeli, da Sarajevo a San
Pietro. “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015, in programma come sempre a Grado e in Laguna da
martedì 4 a venerdì 7 agosto, con un incipit d’eccezione: il backstage di un set indimenticabile, quello della “Medea” di Pier Paolo Pasolini,
rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale poeta, scrittore e regista di Casarsa. Una serata, quella inaugurale di
Lagunafest – martedì 4 agosto, alle 21 nella Diga Nazario Sauro ­ che sarà prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest,
“L’isola di Medea”, dedicato quel set e ai grandi protagonisti che riunì a Grado nell’estate 1969: al festival eccezionalmente farà tappa
l’attore Ninetto Davoli, testimone di quelle riprese e di quel periodo del percorso artistico di Pier Paolo Pasolini, insieme ad altri protagonisti di
quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una “Medea” d’eccezione, formato pellicola. La
serata inaugurale di Lagunafest, condotta dal direttore artistico del festival Sergio Naitza, sarà dunque prefigurazione del documentario di
produzione di Lagunafest: autore e cineasta di vaglia (Nastro d’argento 2013 per il suo “L’insolito ignoto”), Sergio Naitza curerà un backstage
prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna e a chi, come il
pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. Alla conversazione prenderà infatti parte anche Maria De Carolis, la moglie di
Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di quell’irripetibile incontro lagunare con la ‘diva’ Maria Callas. Promosso come
sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova
la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale, ed è realizzato in sinergia con la sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia,
Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. Info www.lagunafest.it Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione
lagunare conclusiva presso [email protected] tel 043182929 – 043182347.
Con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una nuova fascia di incontri legata al percorso centrale 2015, “Rai, ponte con il territorio’,
dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: mercoledì 5 e giovedì 6 agosto, il Grand Hotel Astoria
sarà sede di incontri e proiezioni, a cominciare da “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e
dedicato alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo
appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di
pordenonelegge, che dialogherà con l’autrice nell’appuntamento d’esordio (mercoledì 5 agosto, ore 18.30). Giovedì 6 agosto, sempre alle
18.30 al Grand Hotel Astoria, appuntamento con il documentario firmato da Cristiano Degano, responsabile della struttura di programmazione
in lingua italiana della sede Rai FVG: “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera” presenta sei interviste con scrittori che vivono sul
confine ­ Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor – per indagare cosa significa vivere i
confini e ritrovarsi a scriverne, da scrittori e/o da giornalisti, attraverso parole mediate da ricordi ed esperienze personali. Evento serale del
percorso strutturato in collaborazione con la sede Rai Fvg, al tempo stesso omaggio a Grado, al Golfo del Nord Adriatico e ai suoi
caleidoscopici fondali sarà “La frontiera sommersa”, un documentario scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, in proiezione giovedì 6
agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro). Ne converseranno gli autori con Cristiano Degano in una serata condotta dalla giornalista Rai Marinella
Chirico: sarà l’occasione per abbracciare la storia del nord­est attraverso i relitti che sono a poco a poco riemersi dai flutti. E’ un mare poco
profondo, quello del Golfo di Trieste, dai fondali sabbiosi, ma che consente attraverso le tracce lasciate dall’uomo nel corso di secoli di
navigazioni, traffici e di guerre, di leggere la storia di quest’area come se si visitasse un museo sommerso, dai moli di epoca romana al relitto
del brigantino del Regno Italico Mercure, affondato al largo di Grado nel febbraio del 1812, a quanto rimane della corazzata Wien, affondata
dai Mas di Luigi Rizzo nella baia di Muggia nel 1917. Senza dimenticare il relitto del bombardiere americano B24, precipitato in mare nel 1944
dopo essere stato colpito dalla contraerea.
Evento intimamente legato all’acqua, bene pubblico del pianeta, sarà la proiezione di mercoledì 5 agosto (Diga Nazario Sauro, ore 21),
dedicata al docufilm “Il bacio azzurro” del regista Pino Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti della
conversazione che sarà condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Realizzato con il patrocinio ONU, UN Water for life, interpretato
anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii Stewart, “Il bacio azzurro” offre una straordinaria riflessione sui temi dell’acqua. Si può
vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: “Il Bacio Azzurro” è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un
camino e vuole educare all’importanza dell’acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli
inquinamenti, l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso.
Per il gran finale della sua 12^ edizione, venerdì 7 agosto, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna (18.30, Porto vecchio) con una serata
ricca di proposte e protagonisti: lo scrittore Pino Roveredo, premio Campiello 2005 e oggi Garante detenuti Friuli Venezia Giulia, sarà
innanzitutto protagonista di “Mandami a dire: la scrittura, ponte di libertà”, l’incontro on board che rievocherà le esperienze della vita e della
carriera di Pino Roveredo, per focalizzare sul suo impegno, personale e letterario, a favore degli ‘esclusi’ e di occupa le sedie più scomode
nella variegata platea del teatro della vita. Alcune della pagine più toccanti di Pino Roveredo echeggeranno nelle letture a cura dell’attrice
Sara Alzetta. Lagunafest approderà quindi sull’isola di Anfora – Porto Buso, per la tappa conclusiva del progetto Trincee di Laguna: 100 anni
dopo. “Cibo, ponte con la storia” sarà il leit motiv, per ritrovare le atmosfere ma anche i ‘sapori’ di quelle trincee: un viaggio nel cibo della
Grande Guerra che ha spesso unito soldati ignari, da una trincea all’altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici
comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Scopriremo così perché il caffè è entrato nella colazione degli italiani, proprio dagli anni
della Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli ‘del nord’, nell’immaginario di tanti soldati spediti al fronte dal
centro e sud Italia. Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea,
scandito anche da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell’attore Alessandro Mizzi.
A cura di Abcveneto
Inaugurazione di LagunaFest 2015
Lagunafest 2015. Martedì 4 Agosto alle 21.00 serata inuagurale sulla Diga Nazario Sauro a Grado con L'isola di Medea: Grado
1969, sul set con Pier Paolo Pasolini e Maria Callas. Testimonianze, aneddoti e ricordi sul regista­scrittore e sulla lavorazione di
"Medea" nella laguna di Grado (1969): in occasione dell'incontro con Ninetto Davoli e con Maria De Carolis, moglie di Giuseppe
Zigaina, sarà annunciata la produzione documentaria che Lagunafest dedicherà a quel set, a cura di Sergio Naitza. Seguirà la
proiezione di "Medea", di Pier Paolo Pasolini. Ingresso gratuito
Il programma compelto è consultabile qui
“Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015 (promosso dall’Associazione Europacultura con il
Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain), in programma a Grado e in laguna da martedì 4 a venerdì
7 agosto, con un'apertura di eccezione: il backstage del set della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e a 40 anni
dalla scomparsa del poeta, scrittore e regista di Casarsa.
Una serata, quella inaugurale di Lagunafest (martedì 4 alle 21 sulla Diga Nazario Sauro) che sarà prefigurazione del documentario
di produzione di Lagunafest, “L’isola di Medea”, dedicato a quel set e ai protagonisti che riunì a Grado nell’estate 1969.
I ricordi di Ninetto Davoli a Grado, nel backstage di “Medea”
A Grado, all’apertura di Lagunafest 2015 del 4 agosto (durata fino al 7 agosto), Ninetto Davoli ha raccontato il backstage del film Medea, girato in
parte nell’isola d’oro nell’estate del 1969. Retroscena che sono stati rievocati anche nell’intervista rilasciata per “Il Piccolo” di Trieste al
giornalista Paolo Lughi.
I ricordi di Ninetto Davoli sul backstage di Medea
di Paolo Lughi
www.ilpiccolo.gelocal.it – 4 agosto 2015
Lui, Ninetto Davoli, è il più famoso tra quegli interpreti dal fascino ingenuo e spontaneo scoperti da Pier Paolo Pasolini, il grande poeta, scrittore,
regista friulano di cui ricorrono i 40 anni dalla morte. Davoli, che è entrato in scena nei capolavori della maturità del genio di Casarsa (Uccellacci
e uccellini, 1966; Edipo re, 1967; Teorema, 1968), non partecipò a Medea (1969), girato a Grado con protagonista Maria Callas, solo perché
durante le riprese svolgeva il servizio militare a Trieste. Ma la vicinanza col set fu lo stesso importante. «Per me fu proprio impossibile lavorare in
Medea – esordisce Davoli – Stavo facendo il militare e dopo dieci mesi ad Arezzo mi trasferirono a Trieste per due mesi. Ero stufo di
quell’esperienza, perché all’epoca fare il militare era una cosa rigida!».
Ma riuscì lo stesso a frequentare il set di Medea?
Un paio di volte andai sull’isola dove Pier Paolo girava con la Callas e gli altri, ma non potevo spostarmi troppo. Così fu piuttosto Pasolini, a cui
telefonavo piangendo, a venire a trovarmi a Trieste (dove aveva anche un cugino ufficiale) quattro o cinque volte fra le riprese. Questo mi diede
un po’ di allegria e coraggio negli ultimi giorni di naja.
Ma lei non era già noto come attore?
Beh, la parola attore mi viene difficile! Comunque in caserma e per strada qualcuno mi riconosceva, perché avevo già fatto Uccellacci e uccellini,
e questo talvolta mi serviva. Ricordo che una sera ero riuscito a fare un giro con una ragazza sulla mia Alfa Romeo GT rossa. Ma un maresciallo
di ronda mi riconobbe, tentò di fermarmi, mi aspettò in caserma e mi diede dieci giorni di punizione. Accadde però che un generale avesse
bisogno di alcune divise della grande guerra per una parata, e mi fece chiamare per la mia conoscenza del mondo del cinema. Io telefonai subito
a Piero Tosi, il costumista di Pasolini e di Medea, che per fortuna aveva in magazzino venti divise e le fece spedire. Così i dieci giorni di punizione
divennero dieci giorni di licenza premio.
Com’era Pasolini sul set di Medea?
Era felice di girare in luoghi che lui amava profondamente, in particolare nella laguna di Grado che il pittore Zigaina gli aveva fatto conoscere.
Parlava spesso del Friuli, erano i luoghi della sua adolescenza, dei bagni con gli amici nel Tagliamento, della casa dove aveva vissuto con la
madre, dove ci portò altre volte. Ne parlava come se volesse fare un film solo su questi posti, anche se poi non lo fece.
A Grado per Lagunafest il set di “Medea” 46 anni dopo
Nella bellissima cittadina marinara di Grado (Gorizia), inaugurazione speciale nel nome di Pasolini per la nuova edizione di LagunaFest, la
tradizione rassegna estiva che, promossa all’Associazione Europacultura con il Comune locale, si terrà dal 4 al 7 agosto 2015, su idea di Sergio
Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain,
Ad aprire il programma, dedicato quest’anno al tema “Immaginare ponti”, sarà appunto la rievocazione del set che nell’estate del 1969 vide
impegnato Pasolini nelle riprese del film Medea, girato per una prima parte nella laguna dell’”isola d’oro” con la presenza di Maria Callas. Di
quella indimenticabile esperienza, martedì 4 agosto, alle ore 21, nella Diga Nazario Sauro, sarà ricostruito il backstage in una conversazione cui
parteciperanno vari testimoni e protagonisti di allora, tra i quali Ninetto Davoli e Maria De Carolis, la moglie del pittore Giuseppe Zigaina,
recentemente scomparso, cui si deve l’ispirazione per quella location lagunare.
A condurre la serata sarà il direttore artistico Sergio Naitza, autore e cineasta (Nastro d’argento 2013 per il suo L’insolito ignoto) che con
l’occasione anticiperà anche la realizzazione del documentario L’isola di Medea (produzione Lagunafest), inteso a ricostruire i piccoli e grandi
episodi, gli aneddoti e i momenti clou di una straordinaria avventura di cinema che per venti giorni trasformò Grado e la laguna in un set a cielo
aperto.
Maria Callas in “Medea” di Pasolini (1969)
Info
Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di
Gorizia e di Banca di Cividale ed è realizzato in sinergia con la sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli
vini.
Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero.
Prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected], tel 0431 82929 – 0431 82347.
Info: www.lagunafest.it.
Pier Paolo Pasolini, “Ritratto di Maria Callas” (1969), tecnica mista su carta
Quale fu il rapporto con la Callas?
La Callas non stava affatto bene in quel periodo, e incontrando Pasolini, con la sua gentilezza, i suoi modi umani, si infatuò di Pier Paolo. Nacque
una passione di cui aveva evidentemente bisogno. Lui era straordinario con le persone, preferiva lavorare con i ‘non attori’ perché tirava fuori da
loro la verità. Dagli attori esce invece il ‘lato professionale’, che a lui non piaceva.
Come mai con circa 80 film girati lei è stato premiato solo dieci anni fa per Uno su due di Cappuccio?
È un fatto curioso ma anche semplice da spiegare: non ho mai imparato a fare l’attore, ho sempre fatto solo me stesso e sono rimasto la
persona che Pasolini aveva conosciuto. Io ancora ci parlo con Pier Paolo, lo consulto sempre. Quando mi hanno premiato ho guardato in cielo e
ho detto: “A Pa’, ma te rendi conto che m’hanno dato un premio?”.
Torna il Lagunafest
Si apre martedì 4 agosto con l’omaggio a uno dei set più famosi della laguna di
Grado, Medea di Pier Paolo Pasolini, l’edizione 2015 di Lagunafest, in programma
fino a venerdì 7 agosto fra il centro storico di Grado e le isole della laguna.
Immaginare ponti. Like a bridge è la suggestione tematica di Lagunafest: e il ponte
retrospettivo della prima serata del festival è tutto per il film di Pier Paolo Pasolini,
rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale scrittore e regista di
Casarsa. Alle 21, nella consueta location della Diga Nazario Sauro, protagonista della
conversazione intorno a Medea sarà l’attore Ninetto Davoli, interprete d’elezione di
Pier Paolo Pasolini e testimone di quelle riprese e di quei venti giorni che
trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una “Medea”
d’eccezione, formato pellicola. Nel corso del dialogo, condotto dal direttore artistico
di Lagunafest Sergio Naitza, è previsto l’intervento di Maria De Carolis, la moglie di
Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di quell’irripetibile incontro
lagunare con la ‘diva’ Maria Callas. La serata offrirà l’occasione per anticipare il
progetto documentario di Lagunafest, “L’isola di Medea”: una produzione – backstage
dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou legati alla
lavorazione di “Medea” in laguna, sull’isola di Mota Safon.
L’avventura di Medea fu sostenuta dal produttore di Teorema, Franco Rossellini, e
l’individuazione della laguna di Grado come sede delle riprese per l’evocazione della
Colchide, fu certamente propiziata dall’amicizia fra Giuseppe Zigaina e Pier Paolo
Pasolini. Il grande pittore, infatti, avvicinò l’uomo di fiume Pasolini al paesaggio
terracqueo di laguna, e l’incantevole isolotto di Mota Safon – un ciuffo d’erba con una
capanna di canne e paglia – si profilò subito come l’approdo ‘naturale’ per
l’ambientazione del microcosmo di Giasone. In questo ruolo Pasolini aveva scelto un
atleta di grande popolarità, il campione del mondo Giuseppe Gentile, fra i
protagonisti della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Città del Messico. Nel ruolo di
Medea Pasolini fuse la «diva» Maria Callas, incarnazione di una sfolgorante
femminilità, con la Medea protagonista del mito antico. Le riprese a Grado presero il
via in un torrido luglio del ’69: i cittadini gradesi vissero in prima persona quei giorni
indimenticabili, proiettati sulla stampa nazionale con le notizie sulla lavorazione del
film e persino sulla presunta love story tra il regista e la Callas, Fra i protagonisti del
set anche Ennio Guarnieri, direttore della fotografia per i maggior cineasti italiani, e
Piero Tosi, il Premio Oscar che firmò i costumi del film con l’allora giovane aiuto
Gabriella Pescucci. Proprio con Medea debuttava una giovanissima Piera Degli
Esposti, impegnata in un piccolo ruolo ancillare.
Al LagunaFest l´Isola di Medea
03-08-2015 08:21 - News in evidenza
LAGUNAFEST 2015 APRE CON "L´ISOLA DI MEDEA"
MARTEDI´ 4 AGOSTO A GRADO IL BACKSTAGE DELLO STRAORDINARIO
SET DI PIER PAOLO PASOLINI E MARIA CALLAS. RICORDI E
TESTIMONIANZE NEL DIALOGO CON NINETTO DAVOLI E L´ANNUNCIO
DELLA PRODUZIONE DOCUMENTARIA DEL FESTIVAL, DEDICATA A QUEL
FILM.
Si apre martedì 4 agosto con l´omaggio a uno dei set più famosi della laguna di
Grado, "Medea" di Pier Paolo Pasolini, l´edizione 2015 di Lagunafest, in
programma fino a venerdì 7 agosto fra il centro storico di Grado e le isole della
laguna. "Immaginare ponti. Like a bridge" è la suggestione tematica di
Lagunafest: e il ponte retrospettivo della prima serata del festival è tutto per il film
di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del
geniale scrittore e regista di Casarsa. Alle 21, nella consueta location della Diga
Nazario Sauro, protagonista della conversazione intorno a "Medea" sarà l´attore
Ninetto Davoli, interprete d´elezione di Pier Paolo Pasolini e testimone di quelle
riprese e di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un
palcoscenico a cielo aperto per una "Medea" d´eccezione, formato pellicola. Nel
corso del dialogo, condotto dal direttore artistico di Lagunafest Sergio Naitza, è
previsto l´intervento di Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina, testimone
di quella fantastica estate e di quell´irripetibile incontro lagunare con la ´diva´
Maria Callas. La serata offrirà l´occasione per anticipare il progetto documentario
di Lagunafest, "L´isola di Medea": una produzione - backstage dedicata alle
grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou legati alla lavorazione di
"Medea" in laguna, sull´isola di Mota Safon.
L´avventura di "Medea" fu sostenuta dal produttore di "Teorema", Franco
Rossellini, e l´individuazione della laguna di Grado come sede delle riprese per l
´evocazione della Colchide, fu certamente propiziata dall´amicizia fra Giuseppe
Zigaina e Pier Paolo Pasolini. Il grande pittore, infatti, avvicinò l´uomo di fiume
Pasolini al paesaggio terracqueo di laguna, e l´incantevole isolotto di Mota Safon
- un ciuffo d´erba con una capanna di canne e paglia - si profilò subito come l
´approdo ´naturale´ per l´ambientazione del microcosmo di Giasone. In questo
ruolo Pasolini aveva scelto un atleta di grande popolarità, il campione del mondo
Giuseppe Gentile, fra i protagonisti della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Città
del Messico. Nel ruolo di Medea Pasolini fuse la «diva» Maria Callas,
incarnazione di una sfolgorante femminilità, con la Medea protagonista del mito
antico. Le riprese a Grado presero il via in un torrido luglio del ´69: i cittadini
gradesi vissero in prima persona quei giorni indimenticabili, proiettati sulla stampa
nazionale con le notizie sulla lavorazione del film e persino sulla presunta love
story tra il regista e la Callas, Fra i protagonisti del set anche Ennio Guarnieri,
direttore della fotografia per i maggior cineasti italiani, e Piero Tosi, il Premio
Oscar che firmò i costumi del film con l´allora giovane aiuto Gabriella Pescucci.
Proprio con "Medea" debuttava una giovanissima Piera Degli Esposti, impegnata
in un piccolo ruolo ancillare.
Promosso come sempre dall´Associazione Europacultura con il Comune di
Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015
trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale, ed è
realizzato in sinergia con la sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, Grand Hotel
Astoria, GIT Grado e Comelli vini. Info www.lagunafest.it Tutti gli eventi sono
proposti a ingresso libero, prenotazioni per l´escursione lagunare conclusiva
presso [email protected] tel 043182929 - 043182347.
L
L
L
, L
L
L M
M
M
, ,
L
Il Giornale del Friuli
G
F
G
G
G
I I G I
GI
I G
F
I G
I G
I
I
I I
G
I I I G
I
I
I
I F
I GGI I
I
I I G
ono a er e le
reno a ioni er la era a e iale dal ra on o alla no e di a una e enerd a o o a Grado e en o di iu ura
del e i al Il ia io al er alle dal or o e
io di Grado a ordo della o ona e uo a ri ina on ar o
ull i ola di n ora or o u o alle e de u a ione on le ure a ura della ra oria i iodi ien ro a Grado er o le
In o reno a ioni oo in o el Grado i a a aria Gre ori el in o
oo in o el rado
la una o ie o la una e i ar e on a i ando in la una anda i a dire a ri ura o e on e di li er
ro a oni a lo ri ore ino o eredo ri ura on e di li er a an e on e di dialo o di un u uro o i ile er i della
li er ri a o ia ure e oranea en e o u e i oniare lo ri ore ino o eredo on rande e erien a o e
o era ore di rada e iornali a ai uoi li ri aranno ra e le le ure a ura dell a ri e ara l e a ar a i ull i ola di
n ora a or o u o alle la era a rin ee di a una anni do o Gli ri ori le andro ar o a no
e ie ro iri o on er ano u i o on e on la oria e ure a ura dell a ore le andro i i e de u a ioni della
ra oria i iodi di n ora en anni do o era la no e ra il e a io e l i ola di n ora or o u o nel uore
della la una ra Grado e arano e na a il on ine ra I alia e i ero u ro n ari o In uelle ore on ul e e ro rio
uella no e i on u l arre a io del a ia or ediniere a iro ar i o da ene ia on ro la a er a au ria a edi i a a
ull i ola di n ora a una e nel en enario di uei a i ri o re i a ori di uelle rin ee di a una un ia io nel i o
della Grande Guerra e e o a uni o olda i i nari da una rin ea all al ra nel e no di una radi ione a roali en are
e a e a ol e radi i o uni ra le en i al rado il i o dei on ini o rire o o er
il a en ra o nelle
ola ioni de li i aliani ro rio da li anni della Grande Guerra e er
il ri o ri a o in ondo il ia o dei o oli del ord
nell i
a inario di an i olda i edi i al ron e dal en ro e da ud I alia o e i on er a a il e e i an ia a in
rin ea ual o a e o e e a o i liare al no ro aor Gli ri ori e ori i ie ro iri o e le andro ar o a no i
a o a neranno in ue o ia io nei ala i di rin ea andi o an e da una ele ione di e i e e orie dal ron e er
la o e re i an e dell a ore le andro i i L
a re on L
L M
, domani marted agosto a rado inetto avo i e a tri rotagonisti de set L
L M
sar an e un do umentario rodotto da Laguna est Il Giornale del Friuli
G
F
I
I I G
G
I G I I I I I I
I I
I
I
G
I
I I I
I F
I
I
FI
G
i a re ar ed a o o on l o a io a uno dei e i a o i della la una di Grado edea di ier
aolo a olini l edi ione di a una e in ro ra
a ino a enerd a o o ra il en ro ori o di Grado e le i ole
della la una I
a inare on i i e a rid e la u e ione e a i a di a una e e il on e re ro e i o della
ri a era a del e i al u o er il il di ier aolo a olini rie o a o anni do o e nei anni dalla o ar a del
eniale ri ore e re i a di a ar a lle nella on ue a lo a ion della i a a ario auro ro a oni a della
on er a ione in orno a edea ar l a ore ine o a oli in er re e d ele ione di ier aolo a olini e e i one di
uelle ri re e e di uei en i iorni e ra or arono Grado e la la una in un al o eni o a ielo a er o er una
edea d e e ione or a o elli ola el or o del dialo o ondo o dal dire ore ar i i o di a una e er io ai a
re i o l in er en o di aria e aroli la o lie di Giu e e i aina e i one di uella an a i a e a e e di
uell irri e i ile in on ro la unare on la di a aria alla a era a o rir l o a ione er an i i are il ro e o
do u en ario di a una e i ola di edea una rodu ione a
a e dedi a a alle randi e i ole orie a li
aneddo i e ai o en i lou le a i alla la ora ione di edea in la una ull i ola di o a a on a en ura di edea u
o enu a dal rodu ore di eore a Fran o o ellini e l indi idua ione della la una di Grado o e ede delle ri re e
er l e o a ione della ol ide u er a en e ro i ia a dall a i i ia ra Giu e e i aina e ier aolo a olini Il
rande i ore in a i a i in l uo o di iu e a olini al ae a io erra ueo di la una e l in an e ole i olo o di o a
a on un iu o d er a on una a anna di anne e a lia i ro il u i o o e l a rodo na urale er
l a ien a ione del i ro o o di Gia one In ue o ruolo a olini a e a el o un a le a di rande o olari il
a ione del ondo Giu e e Gen ile ra i ro a oni i della edi ione a urra alle li iadi di i del e i o el
ruolo di edea a olini u e la di a aria alla in arna ione di una ol oran e e
inili on la edea
ro a oni a del i o an i o e ri re e a Grado re ero il ia in un orrido lu lio del i i adini rade i i ero in ri a
er ona uei iorni indi en i a ili roie a i ulla a a na ionale on le no i ie ulla la ora ione del il e er ino ulla
re un a lo e or ra il re i a e la alla Fra i ro a oni i del e an e nnio Guarnieri dire ore della o o ra ia er i
a ior inea i i aliani e iero o i il re io ar e ir i o u i del il on l allora io ane aiu o Ga riella
e u i ro rio on edea de u a a una io ani i a iera e li o i i e na a in un i olo ruolo an illare
ro o o o e e re dall
o ia ione uro a ul ura on il o une di Grado idea o da er io ai a aniela ol e
e aola ain a una e ro a la olla ora ione della ro in ia di Gori ia e di an a di i idale ed reali a o in
iner ia on la ede e ionale ai Friuli ene ia Giulia Grand o el oria GI Grado e I o elli ini In o
la una e i u i li e en i ono ro o i a in re o li ero reno a ioni er l e ur ione la unare on lu i a re o
in o
oo in o el rado i in o
oo in o el rado i el I
I GRADO (GO): PONTI D’ACQUA CON IL FILM “IL BACIO AZZURRO”
Un film che parte dall’Irpinia per arrivare alla Conferenza sul clima di Parigi del prossimo novembre 2015
passando, tra encomi e riconoscimenti di spessore, prima per il Lagunamovie di Grado (GO) e poi per il
Festival del Cinema di Venezia con Green Cross Italia che della “Goccia” ne ha fatto una mera campagna
ambientale a difesa dell’Acqua.
E’ questo il film prodotto da Alto Calore Servizi, o meglio da quella parte sana di Corso Europa che guardava
lontano e che vedeva nell’attività di comunicazione, uno strumento di sensibilizzazione sociale capace di accendere
un riflettore sui reali problemi di gestione di un’azienda pubblica e della risorsa idrica -spesso affidata all’incapacità
ed al pressapochismo di una politica politicante senza titoli e meriti di cui l’attuale gestione ne è l’esempio plastico- .
Era un progetto che partiva da lontano, come affermava l’ex DG dell’ente, c’era la necessità di riunire tutti attorno
ad un tavolo per affrontare il futuro dell’ente e della risorsa idrica sia in termini occupazionali che di sviluppo del
territorio. Se paragoniamo il costo del film -378 mila euro in due anni-, in rapporto all’enorme massa di denaro (4250 milioni di ricavi annui) che è defluita attraverso le conduttore di ACS, ci possiamo rendere conto che si è
trattato solo di una goccia, “sana”, ben spesa per il futuro dell’Ente e dell’Irpinia tutta, per non parlare delle
agevolazioni fiscali e delle entrate certe della distribuzione dell’opera che avrebbero fatto registrare un attivo
sull’operazione di comunicazione e pubblicità, un’opportunità economica ostacolata dall’incapacità dell’attuale AD a
cui, un domani, dovrà rendere conto all’Irpinia, al Sannio oltre che alla sua “coscienza”.
Ma al di là dei tribunali c’è la memoria dell’Acqua che sa rendere giustizia , Essa si ricorda del bene e del male. E di
male questo AD ne ha fatto tanto quanto al film quanto alla Comunità. Non vale la pena nemmeno scomodare il ns
Francesco De Sanctis perché come direbbe il sindaco Foti di Avellino, appartiene a Morra. Già ha proprio ragione il
sindaco, sì, l’educazione risiede a Morra, in alta Irpinia come l’Acqua, l’istruzione, invece, quella dei managers,
risiede altrove, cerchiamola con l’aiuto di qualche rabdomante.
Comunque alcune riflessioni sull’evento di Grado di domani.
Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: a Lagunafest 2015 nella serata di domani,
mercoledì 5 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro) si apre un’importante riflessione legata ai temi dell’acqua quale
bene pubblico ed essenziale per la sopravvivenza di ogni forma di vita e del pianeta: ‘Il bacio azzurro’ è il prezioso
docufilm diretto dal regista Pino Tordiglione, realizzato con il patrocinio Onu, Un Water for life. A presentarlo, nella
seconda serata di Lagunafest, saranno gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti con il regista di
una conversazione condotta dal critico cinematografico e televisivo Gian Paolo Polesini del Messaggero veneto .
Interpretato anche da Remo Girone e con i testi di Amii Stewart e la colonna sonora di Giovanni Lodigiani . ’Il
bacio azzurro’
è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino e vuole educare
all’importanza dell’acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli
inquinamenti, l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Il film è realizzato anche con il patrocinio
dell’Unesco, ha inaugurato la campagna ‘Un anno contro lo spreco 2015′ di Last Minute Market ed è stato
selezionato per gli Onu Best Practices Awards 2015. Hanno partecipato Vittorio Sgarbi
(Italia), Angaangaq
(Groenlandia), Sobonfu E. Somè (Burkina Faso), Masau Emoto (Giappone), Maka’Ala Yales (Isole Hawaii), Bob
Randall (Australia), Lynne McTaggart (Regno Unito).
Come rispettare l’acqua e il suo utilizzo, nel nostro quotidiano? E’ importante ricordare che la dieta mediterranea
utilizza in un anno poco più di 1700 metri cubi di acqua pro capite: può sembrare un’enormità, ma la dieta
anglosassone finisce per assorbire fino a 2600 metri cubi di acqua, sempre in un anno e sempre pro capite. Per la
produzione di un chilo di carne di manzo servono 16 mila litri di acqua, per produrre una tazza di caffè ne ‘bastano’
140. Il rapporto fra lo spreco alimentare e l’impronta idrica che lasciamo con i nostri comportamenti quotidiani
risulta determinante: il 70% dei consumi di acqua dolce, a livello planetario, è impiegata nel settore agricolo e dietro
ai pasti che consumiamo quotidianamente ci sono enormi quantità di acqua, fino a 3600 litri per un’alimentazione a
base di carne.
Il Lagunamovies di Grado
(GO) porta film per non
dimenticare
Cent’anni dopo: era la notte fra il 23 e il 24
maggio 1915 e l’isola di Anfora – Porto
Buso, nel cuore della laguna fra Grado e
Marano, segnava il confine fra Italia e impero
Austro ungarico. In quelle ore convulse e
proprio quella notte si consumò
l’arrembaggio del cacciatorpediniere Zeffiro,
partito da Venezia, contro la caserma
austriaca edificata sull’isola di Anfora: un
episodio che ufficialmente segnava lo
scoppio dei primi fuochi ufficiali della Grande
Guerra sul confine italo­austriaco.
Proprio da Anfora ripartirà il festival
Lagunamovies, per la sua XII edizione in
cartellone dal 2 all’8 agosto 2015, come
sempre fra il centro storico di Grado e le
isole della Laguna. Con il viaggio “100 anni
dopo: 1915 – 2015” promosso nell’ambito
del progetto “Trincee di Laguna” – il format
triennale che giunge al suo epilogo nel 2015
– il pubblico del festival salperà alla
riscoperta delle Trincee acquatiche della
Grande guerra, sulle tracce di personaggi e
luoghi che hanno segnato la storia del nostro
tempo, con ospiti e letture.
La seconda parte di Trincee di Laguna 2015
sarà proposta nel centro storico cittadino e si
articolerà nella terza e conclusiva tappa delle
mise en espace legate alla Grande Guerra e
agli eventi che cent’anni fa generavano i
primi bagliori di guerra in laguna. Dopo
l’evento iniziale nel 2013, che schiudeva un
focus sulle avventure lagunari di Gabriele
D’Annunzio e sui fatti di Anfora 1915
(protagonisti gli attori Adriano Giraldi e
Maurizio Zacchigna) e dopo la seconda
tappa 2014 dedicata alla figura
dell’Ammiraglio siciliano Luigi Rizzo, il
grande ‘affondatore’ della nave austriaca
Wien (affidata lo scorso anno agli attori
Sebastiano Somma e Sara Alzetta) nel 2015
si tornerà all’episodio clou della notte fra il 23
e il 24 maggio 1915.
Insieme ai dialoghi già realizzati e messi in
scena nelle edizioni 2013 e 2014 di
Lagunamovies, la terza docupièce sarà
proposta nell’ambito di un evento teatrale
itinerante nel centro storico di Grado.
L’evento, promosso con la collaborazione
del Comune di Grado, è ideato dai curatori di
Lagunamovies, Sergio Naitza Daniela Volpe
e Paola Sain, su testi dello scrittore Pietro
Spirito con il coordinamento di Chiara
Mutton.
CENTENARIO GRANDE GUERRA IN
LAGUNA
dal 2 all’8 agosto
Grado e paesi limitrofi (GO)
www.lagunamovies.com/lagunafest
Dalla laguna di Grado, riemergono i ricordi
Pasolini, Rossellini, Callas
Sul set cinematografico più famoso al mondo,
quello per "Medea” di Pier Paolo Pasolini, si
apre martedì 4 agosto l’edizione 2015 di
"Lagunafest", in programma fino al 7 agosto
fra il centro storico di Grado e le isole
lagunari.
“Immaginare ponti. Like a bridge” è la
suggestione tematica di Lagunafest: e il ponte
retrospettivo della prima serata del festival è
tutto per il film di Pier Paolo Pasolini,
rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla
scomparsa dello scrittore e regista di Casarsa.
Alle 21, alla Diga Nazario Sauro, protagonista
della conversazione intorno a “Medea” sarà
l’attore Ninetto Davoli, interprete d’elezione di Pier Paolo Pasolini e testimone di quelle riprese e di quei
venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto. Nel corso del dialogo,
condotto dal direttore artistico di Lagunafest Sergio Naitza, è previsto l’intervento di Maria De Carolis, la
moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di quell’irripetibile incontro con Maria
Callas. La serata offrirà l’occasione per anticipare il progetto documentario di Lagunafest, “L’isola di Medea”:
una produzione - backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou legati alla
lavorazione di “Medea” in laguna, sull’isola di Mota Safon.
L’avventura di “Medea” fu sostenuta dal produttore di “Teorema”, Franco Rossellini, e l’individuazione della
laguna di Grado come sede delle riprese per l’evocazione della Colchide, fu certamente propiziata
dall’amicizia fra Giuseppe Zigaina e Pier Paolo Pasolini. Il grande pittore, infatti, avvicinò l’uomo di fiume
Pasolini al paesaggio terracqueo di laguna, e l’incantevole isolotto di Mota Safon – un ciuffo d’erba con una
capanna di canne e paglia - si profilò subito come l’approdo naturale per l’ambientazione del microcosmo di
Giasone. In questo ruolo Pasolini aveva scelto un atleta di grande popolarità, il campione del mondo
Giuseppe Gentile, fra i protagonisti della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Città del Messico. Nel ruolo di
Medea Pasolini fuse la «diva» Maria Callas, incarnazione di una sfolgorante femminilità, con la Medea
protagonista del mito antico. Le riprese a Grado presero il via in un torrido luglio del ’69: i cittadini gradesi
vissero in prima persona quei giorni indimenticabili, proiettati sulla stampa nazionale con le notizie sulla
lavorazione del film e persino sulla presunta love story tra il regista e la Callas, Fra i protagonisti del set
anche Ennio Guarnieri, direttore della fotografia per i maggior cineasti italiani, e Piero Tosi, il Premio Oscar
che firmò i costumi del film con l’allora giovane aiuto Gabriella Pescucci. Proprio con “Medea” debuttava una
giovanissima Piera Degli Esposti, impegnata in un piccolo ruolo ancillare.
Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza,
Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di
Cividale, ed è realizzato in sinergia con la sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia. Info www.lagunafest.it
Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso
[email protected] tel 043182929 – 043182347.
Trionfo a 'Lagunafest' per 'Il Bacio
azzurro'. L'autore: "Sta funzionando il
gioco di squadra"
di Barbara Ciarcia , Venerdì, 07 Agosto 2015
Grado - Reduce dal successo incassato al 'Lagunafest' di Grado
Pino Tordiglione, autore de 'Il bacio azzurro', pensa già ai prossimi
appuntamenti e impegni promozionali del film che sta riscuotendo
unanimi apprezzamenti di pubblico e critica. Soddisfatto ma anche
amareggiato per lo stato di salute delle acque irpine.
Tordiglione avrebbe voluto festeggiare diversamente il trionfo della
pellicola dedicata proprio alla risorsa primaria della nostra terra e
invece è costretto a denunciare il malaffare che c'è dietro lo spreco
e lo sperpero idrico. Sono giorni di fuoco, di caldo torrido,
Acheronte non dà tregua, e sono giorni appunto di grande sete in
Irpinia, di siccità e di degrado ambientale. I fiumi sono in
sofferenza, i paesi sono a secco e i bacini idrici irpini sono in affanno come mai.
Tordiglione sta pensando seriamente di stilare un protocollo, a stretto giro, proprio
per tutelare e salvaguardare l'eccellenza delle eccellenze irpine: l'acqua. Non a caso 'Il
bacio azzurro', non a caso un film che altrove sta incassando consensi e facendo
incetta di premi e riconoscimenti e qui in Irpinia non ha ancora trovato terreno fertile.
Della serie: nessuno è profeta in patria.
Comunque sia, il successo non è tardato ad arrivare per 'Il bacio azzurro' che sarà
anche a Parigi e alla Mostra di Venezia. Un percorso tutto in discesa e tutto lastricato
di consensi per la delicatezza con cui l'autore affronta tematiche di stretta attualità. A Pino Tordiglione, e a tutto lo staff de 'Il bacio azzurro', giungano le congratulazioni
della nostra redazione per tanti tanti successi da conquistare.
© 2006-2015 cittadiariano.it - Tutti i diritti sono riservati - Vietata la riproduzione, anche parziale.
rado, Laguna est, da a agosto u
li a o a o o a il riulano
G
i a re ar ed a o o on l o a io a uno dei e i a o i della la una di Grado edea di ier aolo a olini l edi ione di a una e in
ro ra
a ino a enerd a o o ra il en ro ori o di Grado e le i ole della la una I
a inare on i i e a rid e la u e ione e a i a di a una e e il on e
re ro e i o della ri a era a del e i al u o er il il di ier aolo a olini rie o a o anni do o e nei anni dalla o ar a del eniale ri ore e re i a di
a ar a lle nella on ue a lo a ion della i a a ario auro ro a oni a della on er a ione in orno a edea ar l a ore ine o a oli in er re e d ele ione di
ier aolo a olini e e i one di uelle ri re e e di uei en i iorni e ra or arono Grado e la la una in un al o eni o a ielo a er o er una edea d e e ione
or a o elli ola el or o del dialo o ondo o dal dire ore ar i i o di a una e er io ai a re i o l in er en o di aria e aroli la o lie di Giu e e i aina
e i one di uella an a i a e a e e di uell irri e i ile in on ro la unare on la di a aria alla a era a o rir l o a ione er an i i are il ro e o do u en ario di
a una e i ola di edea una rodu ione a
a e dedi a a alle randi e i ole orie a li aneddo i e ai o en i lou le a i alla la ora ione di edea in
la una ull i ola di o a a on
a en ura di edea u o enu a dal rodu ore di eore a Fran o o ellini e l indi idua ione della la una di Grado o e ede delle ri re e er l e o a ione della
ol ide u er a en e ro i ia a dall a i i ia ra Giu e e i aina e ier aolo a olini Il rande i ore in a i a i in l uo o di iu e a olini al ae a io
erra ueo di la una e l in an e ole i olo o di o a a on un iu o d er a on una a anna di anne e a lia i ro il u i o o e l a rodo na urale er
l a ien a ione del i ro o o di Gia one In ue o ruolo a olini a e a el o un a le a di rande o olari il a ione del ondo Giu e e Gen ile ra i ro a oni i
della edi ione a urra alle li iadi di i del e i o el ruolo di edea a olini u e la di a aria alla in arna ione di una ol oran e e
inili on la
i i adini rade i i ero in ri a er ona uei iorni indi en i a ili
edea ro a oni a del i o an i o e ri re e a Grado re ero il ia in un orrido lu lio del roie a i ulla a a na ionale on le no i ie ulla la ora ione del il e er ino ulla re un a lo e or ra il re i a e la alla Fra i ro a oni i del e an e nnio
Guarnieri dire ore della o o ra ia er i a ior inea i i aliani e iero o i il re io ar e ir i o u i del il on l allora io ane aiu o Ga riella e u i
ro rio on edea de u a a una io ani i a iera e li o i i e na a in un i olo ruolo an illare
ro o o o e e re dall
o ia ione uro a ul ura on il o une di Grado idea o da er io ai a aniela ol e e aola ain a una e ro a la
olla ora ione della ro in ia di Gori ia e di an a di i idale ed reali a o in iner ia on la ede e ionale ai Friuli ene ia Giulia Grand o el oria GI Grado e
o elli ini In o la una e i u i li e en i ono ro o i a in re o li ero reno a ioni er l e ur ione la unare on lu i a re o in o
oo in o el rado i el
Il successo, trionfo a 'Lagunafest' per il 'Bacio azzurro'
VENERDÌ 07 AGOSTO 2015 10:45
IL SUCCESSO ­ Reduce dal successo incassato al
'Lagunafest' di Grado Pino Tordiglione, autore de 'Il bacio
azzurro', pensa già ai prossimi appuntamenti e impegni
promozionali del film che sta riscuotendo unanimi
apprezzamenti di pubblico e critica. Soddisfatto ma anche
amareggiato per lo stato di salute delle acque irpine.
Tordiglione avrebbe voluto festeggiare diversamente il trionfo
della pellicola dedicata proprio alla risorsa primaria della
nostra terra e invece è costretto a denunciare il malaffare che
c'è dietro lo spreco e lo sperpero idrico. Sono giorni di fuoco,
di caldo torrido, Acheronte non dà tregua, e sono giorni
appunto di grande sete in Irpinia, di siccità e di degrado
ambientale. I fiumi sono in sofferenza, i paesi sono a secco e i bacini idrici irpini sono in affanno come mai.
Tordiglione sta pensando seriamente di stilare un protocollo, a stretto giro, proprio per tutelare e
salvaguardare l'eccellenza delle eccellenze irpine: l'acqua. Non a caso 'Il bacio azzurro', non a caso un film
che altrove sta incassando consensi e facendo incetta di premi e riconoscimenti e qui in Irpinia non ha
ancora trovato terreno fertile. Della serie: nessuno è profeta in patria. Comunque sia, il successo non è
tardato ad arrivare per 'Il bacio azzurro' che sarà anche a Parigi e alla Mostra di Venezia. Un percorso tutto
in discesa e tutto lastricato di consensi per la delicatezza con cui l'autore affronta tematiche di stretta
attualità. A Pino Tordiglione, e a tutto lo staff de 'Il bacio azzurro', giungano le congratulazioni della nostra
redazione per tanti tanti altri traguardi prestigiosi da conquistare.
LAGUNAFEST 2015, GRADO 4/7 AGOSTO 2015
cari amici, sarà un piacere salutarvi a Lagunafest 2015. Siamo lieti di invitarvi alla serata inaugurale del
festival, martedì 4 Agosto, ore 21.00 – Grado, Diga Nazario Sauro: L’isola di Medea: Grado 1969, sul set con
Pier Paolo Pasolini e Maria Callas.
Testimonianze, aneddoti e ricordi sul regista-scrittore e sulla lavorazione di “Medea” nella laguna di Grado
(1969): in occasione dell’incontro con Ninetto Davoli e con Maria De Carolis, moglie di Giuseppe Zigaina,
sarà annunciata la produzione documentaria che Lagunafest dedicherà a quel set, a cura di Sergio Naitza.
Seguirà la proiezione di “Medea”, di Pier Paolo Pasolini.
Siamo lieti di invitarvi anche all’escursione il 7 agosto, con partenza alle 18,30 dal Porto Vecchio di Grado a
bordo della motonave Nuova Cristina: Mandami a dire: navigando con Pino Roveredo, Garante detenuti
Friuli Venezia Giulia. Letture a cura dell’attrice Sara Alzetta.
E a seguire, sull’isola di Anfora: 1915 > 2015: Trincee di laguna, 100 anni dopo. Con gli scrittori Pietro
Spirito e Alessandro Marzo Magno.
Letture a cura dello scrittore Alessandro Mizzi. Sull’isola, degustazione ai sapori di laguna.
Led Tv Reviews
Wednesday, August 5, 2015
Claudio Lippi: “I become an actor after 50 years of television” – The
Small
GRADE. He has always distinguished itself for its making polite, intelligent, never screamed, a rare commodity these
days, making this one of the most beloved protagonists of Italian television. And if today we find an actor for a cause that
is just and meritorious. Claudio Lippi, conductor, author, singer, record producer, and so on and so forth in this
multifaceted career that has just passed the milestone of 50 years, is one of the performers of “The Blue Kiss”, the film
that will be presented tonight at 21 the dam Nazario Sauro Grado within Lagunafest. A reflection based on the themes of
water, a fundamental good of all and essential for the survival of all life and the planet, created under the auspices of the
UN within the project “Water for Life”, with music by Giovanni Lodigiani and voice of Amii Stewart. Tonight in Grado
alongside Lippi there will be another of the interpreters of the film, Sebastiano Somma, and the director Pino Tordiglione
together for a chat conducted by journalist Gian Paolo Polesini, to raise awareness lightly as in the spirit semiserio
showman.
Lippi, how did his involvement in “The kiss blue”?
“I confess that originated from a conviction of Pino Tordiglione, screenwriter and director, who called me and said that I
would be perfect for the part. I was a bit ‘puzzled: in 51 years of work I have tried to have the intellectual honesty to know
and to reiterate that no nasco interpreter. In a world where everyone recite, I am still in Mastroianni, Sordi, Verdone and
Troisi! It is not strategy, for false humility or to create halos or waiting preziosismi: back in ’72 or ’73 Garinei called me at
the bar Vanni in Rome, where converged worldwide television, proposed me to come in to replace Johnny Dorelli “Add a
place at the table. ” Reaction: total emotion, so much so that I asked one night to think about it. Not having any kind of
belief that they can replace Dorelli, especially in the music, I did refuse: I believe in life accounts yes wanting to grow but
also to be conscious of their own limits and learn to say “I’m not able.” Returning to call Tordiglione, was really convinced
and passionate … “
… that eventually said yes.
” I took for drop! It must be said that it was required by an acting Oscar: if you are well directed and send in your memory
already partly a piece of the game is done. It was intelligent operation: the message that water is a wealth without which
the world dies and hence will not go to waste has been effectively combined with a history of fiction with which we
digress: When you say things is very serious better to start lightly. So I interpreted this grade teacher, surrounded by crew
and cast are very good, especially the children, in their overtime not be conditioned by the outside world. We shot the
parts separately, so we were not crossed with Remo Girone, truly great actor, nor by Sebastiano Somma, another who
showed great skills on the stage. “
He had never touched such topics as these or other social engagement?
“Not publicly, but I am working on a project for years no profit on
disabilities. At first I had some hesitation, considering the speculation that often bloom around you, but then I discovered
a fascinating world, often and wrongly looked in a pietistic: for many of these people the new situation created stimuli just
incredible to think about: this limit in mind we are able­bodied to be disabled. “
Do you think that raising awareness can serve in a difficult historical moment like this?
“Especially at this time, I would say, that is total distraction and tends only to the news. I think it is correct, and each
fragment that may contribute to public awareness is welcome. Sometimes you have the feeling that these initiatives fall
into nothingness, but here with contributions of scientists and authoritative voices has been effective. Personally it is a
civic duty that I feel strong and I am determined to move forward “armed” in these battles: so it does not end here. “
I know you do not like the celebrations of 50 years of work but are not What everyday.
“If I celebrate anything, is the fact that I’m still alive and thinking. What is certain is that when the road in front of you is
reduced, is strengthened by the thought that every day should be lived in the most complete possible. Today I feel a great
rage, to have such enthusiasm and to be much more concrete. Perhaps the fact that so much work from a very young
took my time to stop and reflect. In my projects it is the date of 18 September, when it will begin again “That and Which,”
because I enjoy it and because I’m a friend of Carlo Conti. It is true, however, that reducing the time, I have even more
desire to ask myself the goals. “
Lagunafest continues tomorrow at 21 the dam Nazario
Sauro with the vision of” The border submerged bridge with history “, a documentary of the regional headquarters Rai
signed by Pietro Spirito and Luigi Zannini, followed by a meeting with the authors and Cristiano Degano conducted by
Marinella Chirico, readings Elke Burul.
© ALL RIGHTS RESERVED
HOME CONTATTI MAPPA SITO NEWSLETTER LINGUA: ITALIANO cerca nel sito
nessuno showreel definito nessuno showreel definito
ON THE ROAD NON SOLO MOTO THE BEST OF JUST FOR GIRLS MOTOPOINT AFTERMOTO MULTIMEDIA Lagunafest 2015 Stampa
« Indietro HomePage / Eventi / Dettaglio eventi
Località: Grado; Tipologia: Festival, rassegna; Data: Da Martedì 4 Agosto 2015 a Venerdì 7 Agosto 2015 Consigliato per: Tutti http://www.lagunamovies.com/lagunafest RICHIESTA INFORMAZIONI
Descrizione "Immaginare ponti. Like a bridge" è la suggestione tematica di Lagunafest 2015, in programma come sempre a Grado e in Laguna da martedì 4 a venerdì 7 agosto, con un incipit d'eccezione: il backstage di un set indimenticabile, quello della "Medea" di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale poeta, scrittore e regista di Casarsa. Una serata, quella inaugurale di Lagunafest ­ martedì 4 agosto, alle 21 nella Diga Nazario Sauro ­ che sarà prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest, "L'isola di Medea", dedicato quel set e ai grandi protagonisti che riunì a Grado nell'estate 1969: al festival eccezionalmente farà tappa l'attore Ninetto Davoli, testimone di quelle riprese e di quel periodo del percorso artistico di Pier Paolo Pasolini, insieme ad altri protagonisti di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una "Medea" d'eccezione, formato pellicola. La serata inaugurale di Lagunafest, condotta dal direttore artistico del festival Sergio Naitza, sarà dunque prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest: autore e cineasta di vaglia (Nastro d'argento 2013 per il suo "L'insolito ignoto"), Sergio Naitza curerà un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di "Medea" in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. Alla conversazione prenderà infatti parte anche Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di quell'irripetibile incontro lagunare con la 'diva' Maria Callas. Per il gran finale della sua 12^ edizione, venerdì 7 agosto, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna (18.30, Porto vecchio) con una serata ricca di proposte e protagonisti: lo scrittore Pino Roveredo, premio Campiello 2005 e oggi Garante detenuti Friuli Venezia Giulia, sarà innanzitutto protagonista di "Mandami a dire: la scrittura, ponte di libertà", l'incontro on board che rievocherà le esperienze della vita e della carriera di Pino Roveredo, per focalizzare sul suo impegno, personale e letterario, a favore degli 'esclusi' e di occupa le sedie più scomode nella variegata platea del teatro della vita. Alcune della pagine più toccanti di Pino Roveredo echeggeranno nelle letture a cura dell'attrice Sara Alzetta. Lagunafest approderà quindi sull'isola di Anfora ­ Porto Buso, per la tappa conclusiva del progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo. "Cibo, ponte con la storia" sarà il leit motiv, per ritrovare le atmosfere ma anche i 'sapori' di quelle trincee: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che ha spesso unito soldati ignari, da una trincea all'altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Programma completo Organizzato da: Associazione Europa Cultura Comune di Grado Servizio URP e Turismo ­ tel. 0431 898239 Organizzazione Lagunafest ­ cell. 328 6785049 [email protected] Info e prenotazioni per l'uscita in laguna del 7 agosto: Grado Promhotels ­ tel. 0431 82929; [email protected] Mappa Evento inserito da Turismo F.V.G.. Turismo FVG si impegna a compiere ogni ragionevole sforzo per assicurarsi che le informazioni contenute sul sito siano accurate ed aggiornate, in qualità di intermediario non risponde, però, dell'inadempimento totale o parziale di eventi proposti dall’organizzatore. Si consiglia di verificare l'accessibilità con l'Ente Organizzatore dell'evento. © Agenzia Turismo Friuli Venezia Giulia ­ Villa Chiozza, via Carso 3 ­ 33052 Cervignano del Friuli (UD) ­ [email protected] numero verde 800 016 044/+39 0431 387130 tel. +39 0431 387111 ­ fax +39 0431 387199 ­ P.I. 02422260303 ­ C.F. 94096480309
Progetto cofinanziato dall’Unione Europea con il POR FESR 2007­ 2013 – attività 3.2.b “Sviluppo servizi informatici avanzati per il sistema turismo”
admin
12^ Edizione
Lagunafest 2015
"L'isola di Medea"
dal 04 al 07 Agosto 2015
Grado & Laguna (GO)
LIKE A BRIDGE. IMMAGINARE PONTI
LAGUNAFEST 2015 VENERDI' 7 AGOSTO L'EVENTO DI CHIUSURA IN LAGUNA: PARTENZA
ALLE 18.30 PER SALPARE CON PINO ROVEREDO, PIETRO SPIRITO, ALESSANDRO MARZO
MAGNO, LE LETTURE DI SARA ALZETTA E ALESSANDRO MIZZI, LE DEGUSTAZIONI
SULL'ISOLA DI ANFORA. VIAGGIO A NUMERO CHIUSO, PRENOTAZIONI IN CORSO.
GRADO ­ Sono aperte le prenotazioni per la serata speciale dal tramonto alla notte di
Lagunafest 2015, venerdì 7 agosto a Grado, evento di chiusura del festival. Il viaggio salperà
alle 18.30 dal porto vecchio di Grado a bordo della motonave Nuova Cristina, con sbarco sull'isola di
Anfora ­ Porto Buso alle 20 e degustazione con letture a cura della Trattoria Ai Ciodi. Rientro a Grado
verso le 23.30.info e prenotazioni: Booking Hotel Grado, Riva Zaccaria Gregori, 9
tel. 0431.82929/82347 info@bookinghotelgrado, www.lagunamovies.com/lagunafest
Si parte con Navigando in laguna, "Mandami a dire. La scrittura come ponte di libertà",
protagonista lo scrittore Pino Roveredo: scrittura ponte di libertà: ma anche fonte di dialogo di un
futuro possibile per chi della libertà è privato, sia pure temporaneamente. Lo può testimoniare lo
scrittore Pino Roveredo, con grande esperienza come operatore di strada e giornalista. Dai suoi libri
saranno tratte le letture a cura dell'attrice Sara Alzetta. Sbarcati sull'isola di Anfora a Porto
Buso, alle 20 la serata "1915 ­ 2015: trincee di Laguna, 100 anni dopo". Gli scrittori
Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito, conversano su "Cibo, ponte con la storia". Letture
a cura dell'attore Alessandro Mizzi e degustazioni della Trattoria Ai Ciodi di Anfora.
Cent'anni dopo: era la notte fra il 23 e 24 maggio 1915 e l'isola di Anfora ­ Porto Buso, nel cuore della
laguna fra Grado e Marano, segnava il confine fra Italia e impero Austro Ungarico. In quelle ore
convulse e proprio quella notte si consumò l'arrembaggio del cacciatorpediniere Zaffiro, partito da
Venezia, contro la caserma austriaca edificata sull'isola di Anfora. Lagunafest, nel centenario di
quei fatti riscopre i "sapori" di quelle trincee di Laguna: un viaggio nel cibo della Grande
Guerra che spesso ha unito soldati ignari, da una trincea all'altra, nel segno di una
tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei
confini. Scopriremo così perché il caffè è entrato nelle colazioni degli italiani, proprio dagli anni della
Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli "del Nord", nell'immaginario di
tanti soldati spediti al fronte dal centro e da sud Italia. Come si conservava il pesce? Si mangiava in
trincea qualcosa che potesse assomigliare al nostro "saor"? Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e
Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche
da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell'attore Alessandro Mizzi.
INFO&ACCREDITI cell 3922067895 ­ 3356023988 ­ 3286785049
12^ Edizione
Lagunafest 2015
"L'isola di Medea"
dal 04 al 07 Agosto 2015
Grado & Laguna (GO)
IL BACIO AZZURRO: MARTEDI' 5 AGOSTO A GRADO ­ LAGUNAFEST 2015 IL DOCUFILM
SULL'ACQUA SOSTENUTO DA ONU ­ UN WATER FOR LIFE. LO PRESENTERANNO I DUE
PORTAGONISTI, CLAUDIO LIPPI E SEBASTIANO SOMMA, CON IL REGISTA PINO
TORDIGLIONE. INTERVISTA DI GIAN PAOLO POLESINI.
E SEMPRE DOMANI AL FESTIVAL "RAI, PONTE COL TERRITORIO": SI INAUGURA IL
PERCORSO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON LA SEDE RAI FVG. ALLE 18.30
ALL'ASTORIA LA PROIEZIONE DI "EFFETTO CARNIA", UN FILM DI CLAUDIA BRUGNETTA.
NE DIALOGHERANNO L'AUTRICE CON GLI SCRITTORI GIAN MARIO VILLALTA E ANGELO
FLORAMO, PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE.
Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: a Lagunafest 2015 nella serata di
domani, mercoledì 5 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro) si apre un'importante riflessione
legata ai temi dell'acqua quale bene pubblico ed essenziale per la sopravvivenza di ogni forma di
vita e del pianeta: "Il Bacio Azzurro" è il prezioso docufilm diretto dal regista Pino
Tordiglione, realizzato con il patrocinio ONU, UN Water for life. A presentarlo, nella seconda serata
di Lagunafest, saranno gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti con il regista di
una conversazione condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Interpretato anche da Remo
Girone e con la colonna sonora di Amii Stewart, "Il bacio azzurro" è una di quelle storie
raccontate lentamente alla fiamma di un camino e vuole educare all'importanza dell'acqua come bene
fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti, l'usurpazione
del diritto di tutti a possederla e farne uso. Il film è realizzato anche con il patrocinio dell'UNESCO,
ha inaugurato la campagna Un anno contro lo spreco 2015 di Last Minute Market ed è stato
selezionato per gli ONU Best Practices Awards 2015. Hanno partecipato Vittorio Sgarbi
(Italia), Angaangaq (Groenlandia), Sobonfu E. Somè (Burkina Faso), Masau Emoto (Giappone),
Maka'Ala Yales (Isole Hawaii), Bob Randall (Australia), Lynne McTaggart (Regno Unito). Come
rispettare l'acqua e il suo utilizzo, nel nostro quotidiano? E' importante ricordare che la dieta
mediterranea utilizza in un anno poco più di 1700 metri cubi di acqua pro capite: può sembrare
un'enormità, ma la dieta anglosassone finisce per assorbire fino a 2600 metri cubi di acqua, sempre
in un anno e sempre pro capite. Per la produzione di un chilo di carne di manzo servono 16 mila litri
di acqua, per produrre una tazza di caffè ne 'bastano' 140. Il rapporto fra lo spreco alimentare e
l'impronta idrica che lasciamo con i nostri comportamenti quotidiani risulta determinante: il 70% dei
consumi di acqua dolce, a livello planetario, è impiegata nel settore agricolo e dietro ai pasti che
consumiamo quotidianamente ci sono enormi quantità di acqua, fino a 3600 litri per un'alimentazione
a base di carne.
E con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una fascia di incontri legata al percorso "Rai,
ponte con il territorio', dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni
documentarie: si parte domani, mercoledì 5 agosto, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, con la
presentazione di "Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie", realizzato dalla regista
Claudia Brugnetta e dedicato alla "Carnia altra", vista con gli occhi dei suoi "testimonial" naturali
come l'atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti "insospettabili",
come il musicista Paolo Fresu e come gli scrittori Gian Mario Villalta, direttore artistico di
pordenonelegge, e Angelo Floramo, direttore della Biblioteca Guraneriana di San Daniele,
che dialogheranno con l'autrice.
Info www.lagunafest.it
Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l'escursione lagunare conclusiva
presso
[email protected]
tel 043182929 ­ 043182347.
Promosso come sempre dall'Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da
Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della
Regione Friuli Venezia Giulia ­ Assessorato alla Cultura, della Provincia di Gorizia e di Banca
di Cividale.
Lagunafest 2015 è realizzato con il patrocinio della sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, in
collaborazione con Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini.
12^ Edizione
Lagunafest 2015
"L'isola di Medea"
dal 04 al 07 Agosto 2015
Grado & Laguna (GO)
scarica programma­­>
LIKE A BRIDGE. IMMAGINARE PONTI
"L'ISOLA DI MEDEA": LAGUNAFEST 2015 APRE MARTEDI' 4 AGOSTO CON IL BACKSTAGE DI "MEDEA"
E TORNA IDEALMENTE SUL SET DI PIER PAOLO PASOLINI E MARIA CALLAS. 46 ANNI DOPO, NEI
RICORDI DELL'ATTORE NINETTO DAVOLI E DI ALTRI TESTIMONI DI QUEL SET ­ COME MARIA DE
CAROLIS ZIGAINA, LA MOGLIE DEL GRANDE PITTORE GIUSEPPE ZIGAINA CHE FU ISPIRATORE
DELLA "MEDEA" LAGUNARE ­ ECHEGGERANNO GLI ANEDDOTI, GLI EPISODI DELL'ESTATE '69 FRA
GRADO E MOTA SAFON. "L'ISOLA DI MEDEA" E' IL TITOLO DEL PROGETTO DOCUMENTARIO DI
LAGUNAFEST, CHE SARA' ANNUNCIATO E PRESENTATO NEL CORSO DELLA SERATA.
LIKE A BRIDGE. IMMAGINARE PONTI E' IL TEMA DI LAGUNAFEST 2015, DECLINATO IN MOLTI MODI
E CON MOLTI PROTAGONISTI: AL FESTIVAL ANCHE GLI SCRITTORI PINO ROVEREDO, GIAN MARIO
VILLALTA, ALESSANDRO MARZO MAGNO E PIETRO SPIRITO, GLI ATTORI CLAUDIO LIPPI,
SEBASTIANO SOMMA, SARA ALZETTA, ALESSANDRO MIZZI, ELKE BURUL E IL PROGETTO DEDICATO
ALLA SEDE REGIONALE RAI FVG E ALLE SUE PRODUZIONI DOCUMENTARIE: CON I LAVORI DI
PIETRO SPIRITO, LUIGI ZANNINI, CLAUDIA BRUGNETTA, CRISTIANO DEGANO.
GRADO ­ "Eviterete un sacco di preoccupazioni inutili, se non bruciate i ponti prima di esserci
arrivati" suggeriva Arthur Bloch, l'autore della "Legge di Murphy" (1980). Un semplice consiglio di
buon senso, talmente attuale e universale che, fra profano e sacro, riecheggia nell'esortazione del
Santo Padre: "Costruite ponti, non muri", raccomanda Papa Francesco alle piazze dei suoi fedeli, da
Sarajevo a San Pietro. "Immaginare ponti. Like a bridge" è la suggestione tematica di
Lagunafest 2015, in programma come sempre a Grado e in Laguna da martedì 4 a venerdì 7
agosto, con un incipit d'eccezione: il backstage di un set indimenticabile, quello della
"Medea" di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale
poeta, scrittore e regista di Casarsa. Una serata, quella inaugurale di Lagunafest ­ martedì 4
agosto, alle 21 nella Diga Nazario Sauro ­ che sarà prefigurazione del documentario di
produzione di Lagunafest, "L'isola di Medea", dedicato quel set e ai grandi protagonisti che
riunì a Grado nell'estate 1969: al festival eccezionalmente farà tappa l'attore Ninetto Davoli,
testimone di quelle riprese e di quel periodo del percorso artistico di Pier Paolo Pasolini, insieme ad
altri protagonisti di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a
cielo aperto per una "Medea" d'eccezione, formato pellicola. La serata inaugurale di
Lagunafest, condotta dal direttore artistico del festival Sergio Naitza, sarà dunque prefigurazione
del documentario di produzione di Lagunafest: autore e cineasta di vaglia (Nastro d'argento
2013 per il suo "L'insolito ignoto"), Sergio Naitza curerà un backstage prezioso per dipanare le
grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di "Medea" in laguna e a
chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. Alla conversazione prenderà
infatti parte anche Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quella
fantastica estate e di quell'irripetibile incontro lagunare con la 'diva' Maria Callas.
Promosso come sempre dall'Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da
Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della
Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale, ed è realizzato in sinergia con la sede Regionale
Rai Friuli Venezia Giulia, Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. Info
www.lagunafest.it Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l'escursione
lagunare conclusiva presso [email protected] tel 043182929 ­ 043182347.
Con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una nuova fascia di incontri legata al percorso
centrale 2015, "Rai, ponte con il territorio', dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia
Giulia e alle sue produzioni documentarie: mercoledì 5 e giovedì 6 agosto, il Grand Hotel
Astoria sarà sede di incontri e proiezioni, a cominciare da "Effetto Carnia. Di altri viaggi, di
altre storie", realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla "Carnia altra", vista con
gli occhi dei suoi "testimonial" naturali come l'atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo
appassionato di protagonisti "insospettabili", come il musicista Paolo Fresu e come lo scrittore Gian
Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, che dialogherà con l'autrice
nell'appuntamento d'esordio (mercoledì 5 agosto, ore 18.30). Giovedì 6 agosto, sempre alle
18.30 al Grand Hotel Astoria, appuntamento con il documentario firmato da Cristiano
Degano, responsabile della struttura di programmazione in lingua italiana della sede Rai
FVG: "Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera" presenta sei interviste con
scrittori che vivono sul confine ­ Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit
Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor ­ per indagare cosa significa vivere i confini e ritrovarsi a
scriverne, da scrittori e/o da giornalisti, attraverso parole mediate da ricordi ed esperienze personali.
Evento serale del percorso strutturato in collaborazione con la sede Rai Fvg, al tempo
stesso omaggio a Grado, al Golfo del Nord Adriatico e ai suoi caleidoscopici fondali sarà "La
frontiera sommersa", un documentario scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, in
proiezione giovedì 6 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro). Ne converseranno gli autori con
Cristiano Degano in una serata condotta dalla giornalista Rai Marinella Chirico: sarà l'occasione
per abbracciare la storia del nord­est attraverso i relitti che sono a poco a poco riemersi dai
flutti. E' un mare poco profondo, quello del Golfo di Trieste, dai fondali sabbiosi, ma che consente
attraverso le tracce lasciate dall'uomo nel corso di secoli di navigazioni, traffici e di guerre, di leggere
la storia di quest'area come se si visitasse un museo sommerso, dai moli di epoca romana al relitto
del brigantino del Regno Italico Mercure, affondato al largo di Grado nel febbraio del 1812, a quanto
rimane della corazzata Wien, affondata dai Mas di Luigi Rizzo nella baia di Muggia nel 1917. Senza
dimenticare il relitto del bombardiere americano B24, precipitato in mare nel 1944 dopo essere stato
colpito dalla contraerea.
Evento intimamente legato all'acqua, bene pubblico del pianeta, sarà la proiezione di
mercoledì 5 agosto (Diga Nazario Sauro, ore 21), dedicata al docufilm "Il bacio azzurro" del
regista Pino Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi,
protagonisti della conversazione che sarà condotta dal critico televisivo Gian Paolo
Polesini. Realizzato con il patrocinio ONU, UN Water for life, interpretato anche da Remo Girone e
con la colonna sonora di Amii Stewart, "Il bacio azzurro" offre una straordinaria riflessione sui temi
dell'acqua. Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: "Il Bacio Azzurro" è una di
quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino e vuole educare all'importanza
dell'acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli
inquinamenti, l'usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso.
Per il gran finale della sua 12^ edizione, venerdì 7 agosto, Lagunafest salperà verso il
cuore della laguna (18.30, Porto vecchio) con una serata ricca di proposte e protagonisti: lo
scrittore Pino Roveredo, premio Campiello 2005 e oggi Garante detenuti Friuli Venezia
Giulia, sarà innanzitutto protagonista di "Mandami a dire: la scrittura, ponte di libertà",
l'incontro on board che rievocherà le esperienze della vita e della carriera di Pino Roveredo, per
focalizzare sul suo impegno, personale e letterario, a favore degli 'esclusi' e di occupa le sedie più
scomode nella variegata platea del teatro della vita. Alcune della pagine più toccanti di Pino Roveredo
echeggeranno nelle letture a cura dell'attrice Sara Alzetta. Lagunafest approderà quindi
sull'isola di Anfora ­ Porto Buso, per la tappa conclusiva del progetto Trincee di Laguna:
100 anni dopo. "Cibo, ponte con la storia" sarà il leit motiv, per ritrovare le atmosfere ma
anche i 'sapori' di quelle trincee: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che ha spesso unito
soldati ignari, da una trincea all'altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte
radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Scopriremo così perché il caffè è entrato nella
colazione degli italiani, proprio dagli anni della Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il
piatto dei popoli 'del nord', nell'immaginario di tanti soldati spediti al fronte dal centro e sud Italia. Gli
scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno in questo
viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una selezione di testi e memorie dal fronte,
per la voce recitante dell'attore Alessandro Mizzi.
Grognards
Omaggio a Pasolini, Grado torna L'isola di Medea
A 40 anni dalla scomparsa del regista Lagunafest rievoca il set con la diva Maria Callas
A 40 anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2
novembre 1975) , Grado torna L'isola di Medea. Quei luoghi furono trasformati in 20
giorni dal regista di Casarsa in un palcoscenico a cielo aperto per una Medea
d'eccezione per il cinema con Maria Callas e Ninetto Davoli. L’avventura di “Medea” fu sostenuta dal produttore di “Teorema”, Franco Rossellini, e
l’individuazione della laguna di Grado come sede delle riprese per l’evocazione della
Colchide, fu certamente propiziata dall’amicizia fra Giuseppe Zigaina e Pier Paolo
Pasolini. Il grande pittore, infatti, avvicinò l’uomo di fiume Pasolini al paesaggio
terracqueo di laguna, e l’incantevole isolotto di Mota Safon – un ciuffo d’erba con una
capanna di canne e paglia ­ si profilò subito come l’approdo ‘naturale’ per
l’ambientazione del microcosmo di Giasone. In questo ruolo Pasolini aveva scelto un
atleta di grande popolarità, il campione del mondo Giuseppe Gentile, fra i protagonisti
della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Città del Messico. Nel ruolo di Medea Pasolini
fuse la«diva» Maria Callas, incarnazione di una sfolgorante femminilità, con la Medea
protagonista del mito antico.
Le riprese a Grado presero il via in un torrido luglio del ’69: i cittadini gradesi vissero in
prima persona quei giorni indimenticabili, proiettati sulla stampa nazionale con le notizie
sulla lavorazione del film e persino sulla presunta love story tra il regista e la
Callas. Fra i protagonisti del set anche Ennio Guarnieri, direttore della fotografia per i
maggior cineasti italiani e Piero Tosi, il Premio Oscar che firmò i costumi del film con
l’allora giovane aiuto Gabriella Pescucci. Proprio con “Medea” debuttava una
giovanissima Piera Degli Esposti, impegnata in un piccolo ruolo ancillare.
46 anni dopo tutto questo è al centro di Lagunafest che si apre martedì 4 agosto con
l’omaggio a uno dei set più famosi della laguna di Grado, “Medea” di Pier Paolo Pasolini.
A rievocare quell'estate Ninetto Davoli, interprete d’elezione di PPP. Nel corso del
dialogo, condotto dal direttore artistico di Lagunafest Sergio Naitza, l’intervento di Maria
De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina. Per l'occasione si parla del progetto
documentario di Lagunafest, “L’isola di Medea”: una produzione ­ backstage dedicata alle
grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou legati alla lavorazione del film.
Lagunafest 2015 è promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado,
ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain.
(ANSA)
Isola dei Famosi
News e instantanee dall'Isola
Omaggio a Pasolini, Grado
torna L’isola di Medea –
ANSA.it
Scritto il 5 agosto 2015 by Alessia Siffredi
Omaggio a Pasolini, Grado torna L’isola di Medea
ANSA.it
46 anni dopo tutto questo è al centro di Lagunafest
ANSA.it
che si apre martedì 4 agosto con l’omaggio a uno dei
set più famosi della laguna di Grado, “Medea” di Pier
Paolo Pasolini. A rievocare quell’estate Ninetto Davoli,
interprete d’elezione di PPP. Nel …
Lagunafest si apre con una retrospettiva sulla
"Medea" di Pasolini DiariodelWeb.it
all 7 news articles »