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3"44&(/"45".1" FEJ[JPOF Venerdì 31 luglio 2015 PG GRADO Lagunafest, martedì l’apertura con il backstage sul set di "Medea" “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di "Lagunafest 2015", in programma come sempre a Grado e in Laguna da martedì 4 a venerdì 7 agosto, con un incipit d’eccezione: il backstage di un set indimenticabile, quello della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del poeta, scrittore e regista. Al festival eccezionalmente farà tappa l’attore Ninetto Davoli, testimone di quelle riprese e di quel periodo del percorso artistico di Pier Paolo Pasolini, insieme ad altri protagonisti di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una “Medea” d’eccezione. OSPITE Ninetto Davoli 21 34 Cultura e Spettacoli IL PICCOLO VENERDÌ 31 LUGLIO 2015 Lagunafest fa rivivere la “Medea” di Pasolini Ci sarà anche l’attore Ninetto Davoli a Grado nella serata d’apertura della rassegna, in programma dal 4 al 7 agosto di Valeria Donelli ◗ GRADO “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015 (promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain), in programma a Grado e in laguna da martedì 4 a venerdì 7 agosto, con un incipit d’eccezione: il backstage del set della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e a 40 anni dalla scomparsa del poeta, scrittore e regista di Casarsa. Una serata, quella inaugurale di Lagunafest (martedì 4 alle 21 sulla Diga Nazario Sauro) che sarà prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest, “L’isola di Medea”, dedicato a quel set e ai protagonisti che riunì a Grado nell’estate 1969: al Festival farà tappa l’attore Ninetto Davoli, testimone di quelle riprese e di quel periodo del percorso artistico di Pasolini. La serata inaugurale, condotta dal direttore artistico Sergio Naitza, sarà prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest: autore e cineasta che ha vinto un Nastro d’argento 2013 per il suo “L’insolito ignoto”, Naitza curerà un backstage per dipanare gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna e Pier Paolo Pasolini con Maria Callas, la musa della versione cinematografica di “Medea”. Accanto, l’attore Ninetto Davoli e lo scrittore Pino Roveredo a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato ispiratore. Alla conversazione prenderà parte anche Maria De Carolis, moglie di Zigaina. Con la sua dodicesima edizione, Lagunafest inaugura una nuova fascia di incontri: “Rai, ponte con il territorio”, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia. Mercoledì 5 e giovedì 6, il Grand Hotel Astoria sarà sede di incontri e proiezioni, a cominciare da “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra” con “testimonial” come Giorgio Di Centa, il musicista Paolo Fresu e come lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di Pordenonelegge (mercoledì 5 alle 18.30). Giovedì 6, sempre alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, appuntamento con il documentario firmato da Cristiano Degano, responsabile della struttura di programmazione in lingua italiana della sede Rai Fvg: “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera” presenta sei interviste con scrittori che vivono sul confine: Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor Evento serale sarà “La frontiera sommersa”, un documentario scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, in proiezione giovedì 6 agosto alle 21 sulla Diga Nazario Sauro). Ne converseranno gli autori con Cristiano Degano in una serata condotta dalla giornalista Rai Marinella Chirico. Letture di Elke Burul. Evento intimamente legato all’acqua, bene pubblico del pianeta, sarà la proiezione di mercoledì 5 agosto (Diga Nazario Sauro, ore 21), dedicata al docufilm “Il bacio azzurro” del regista Pino Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti della conversazione che sarà condotta dal giornalista del “Messaggero Veneto” Gian Paolo Polesini. Per il gran finale, venerdì 7 agosto, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna (alle 18.30 da Porto vecchio) per un incontro con lo scrittore Pino Roveredo, Premio Campiello 2005 e oggi Garante detenuti Friuli Venezia Giulia, sarà protagonista di “Mandami a dire: la scrittura, ponte di libertà”, con letture dell’attrice Sara Alzetta. Lagunafest approderà quindi sull’isola di Anfora – Porto Buso, per la tappa conclusiva del progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo. “Cibo, ponte con la storia” sarà il leit motiv, per ritrovare le atmosfere ma anche i sapori di quelle trincee, con gli scrittori Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno e la voce recitante dell’attore Alessandro Mizzi. ©RIPRODUZIONERISERVATA MESSAGGERO VENETO VENERDÌ 31 LUGLIO 2015 Lagunafest a Grado aprirà quest’anno con una grande dedica a Pasolini qui con la Callas quando girò Medea Lagunafest E Ninetto Davoli racconterà i retroscena di Medea in laguna di Elisa Michellut “Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015, a Grado e in laguna dal 4 al 7 agosto. Promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune e ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale ed è realizzato in sinergia con la sede Rai Fvg, Hotel Astoria, Git Grado e Comelli vini. Si comincerà, il 4 agosto, alle 21, Diga Nazario Sauro, con un incipit d’eccezione: il backstage di un set indimenticabile, “Medea” di Pier Paolo Pasolini. Una serata che sarà prefigurazione del documentario di produzione Lagunafest, “L’isola di Medea”. Ospite d’eccezione l’attore Ninetto Davoli. Il direttore artistico del festival, Sergio Naitza, curerà un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. Alla conversazione prenderà parte Maria De Carolis, la moglie di Zigaina. Lagunafest inaugura una nuova fascia di incontri legata al percorso centrale 2015, “Rai, ponte con il territorio’. Il 5 agosto, alle 18.30, all’Hotel Astoria sarà proiettato “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta. Lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di Pordenonelegge, dialogherà con l’autrice. Il 6 agosto, alle 18.30 all’Hotel Astoria, appuntamento con il documentario “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera” firmato da Cristiano Degano, responsabile della struttura di programmazione in lingua italiana della sede Rai Fvg. Sempre il 6 agosto, alle 21, Diga Nazario Sauro, sarà proiettato “La frontiera sommersa”, scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, in collaborazione con la sede Rai Fvg. Converserà con gli autori Cristiano Degano, in una serata condotta da Marinella Chirico. In programma alcune letture dell’attrice Elke Burul. Il 5 agosto (Diga Nazario Sauro, alle 21), serata dedicata al docufilm “Il bacio azzurro” del regista Pino Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi. La conversazione sarà condotta dal critico tv Gian Paolo Polesini. Per il gran finale, il 7 agosto, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna (18.30, Porto vecchio). Lo scrittore Pino Roveredo sarà protagonista di “Mandami a dire: la scrittura, ponte di libertà”. Lagunafest approderà quindi sull’isola di Anfora, per la tappa conclusiva del progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo. con Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno. ©RIPRODUZIONE RISERVATA 39 34 Agenda IL PICCOLO DOMENICA 2 AGOSTO 2015 Sopra una lettura a bordo della motonave Nuova Cristina, sotto lo sbarco allí isola di Anfora in una passata edizione dellí escursione di Lagunafest Grado Sul “Nuova Cristina” letture di Roveredo e storia di trincee Sono aperte le prenotazioni per la serata speciale dal tramonto alla notte di Lagunafest 2015, venerdì a Grado, evento di chiusura del festival. Il viaggio salperà alle 18.30 dal porto vecchio di Grado a bordo della motonave Nuova Cristina, con sbarco sull’isola di Anfora (a Porto Buso) alle 20 e degustazione con letture a cura della trattoria Ai Ciodi, dove il menù proposto sarà di mare. Il rientro è previsto a Grado verso le 23.30. Per informazioni e prenotazioni: Booking Hotel Grado, Riva Zaccaria Gregori 9 (telefono 043182929/82347 oppure info@ bookinghotelgrado, www.lagunamovies.com/lagunafest). Si parte con Navigando in laguna, “Mandami a dire. La scrittura come ponte di libertà”, protagonista lo scrittore Pino Roveredo: scrittura come ponte di libertà, ma anche fonte di dialogo di un futuro possibile per chi della libertà è privato, sia pure temporaneamente. Lo può testimoniare lo scrittore Pino Roveredo, con grande esperienza come operatore di strada e giornalista, membro di varie associazioni umanitarie che operano in fa- vore delle categorie disagiate. Dai suoi libri saranno tratte le letture a cura dell’attrice Sara Alzetta. Ci si interroga su quale valore educativo viene oggi attribuito alla pena, nel rispetto tanto delle vittime quanto di chi deve pagare il suo debito con la giustizia. E su come strappare spazi di sopravvivenza – mentale più che fisica – quando la sentenza recita “fine pena mai”. Sbarcati sull’isola di Anfora a Porto Buso, alle 20, prende respiro la serata “1915 – 2015: trincee di Laguna, 100 anni dopo”. Gli scrittori Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito, conversano su “Cibo, ponte con la storia”. Le letture sono a cura dell’attore Alessandro Mizzi e le degustazioni de Ai Ciodi. Cent'anni dopo rievoca la notte fra il 23 e 24 maggio 1915 e l'isola di Anfora – Porto Buso, nel cuore della laguna fra Grado e Marano, segnava il confine fra Italia e impero Austro Ungarico. In quelle ore convulse e proprio quella notte si consumò l'arrembaggio del cacciatorpediniere Zaffiro, partito da Venezia, contro la caserma austriaca edificata sull’isola di Anfora. Lagunafest, nel centenario di quei fatti riscopre i “sapori” di quelle trincee di Laguna: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che spesso ha unito soldati ignari, da una trincea all'altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Scopriremo così perché il caffè è entrato nelle colazioni degli italiani, proprio dagli anni della Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli “del Nord”, nell’immaginario di tanti soldati spediti al fronte dal centro e da sud Italia. Come si conservava il pesce? Si mangiava in trincea qualcosa che potesse assomigliare al nostro “saor”? Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell'attore Alessandro Mizzi. 40 Cultura e Spettacoli Trincee di Laguna in navigazione con Pino Roveredo ◗ GRADO Sono aperte le prenotazioni per la serata speciale dal tramonto alla notte di Lagunafest 2015, venerdì 7 agosto a Grado, evento di chiusura del festival. Il viaggio salperà alle 18.30 dal porto vecchio di Grado a bordo della motonave Nuova Cristina, con sbarco sull'isola di Anfora - Porto Buso alle 20 e degustazione con letture a cura della Trattoria Ai Ciodi. Rientro a Grado verso le 23.30 (info tel. 0431.82929/82347 info@ bookinghotelgrado, www.lagunamovies.com/lagunafest). Si parte con Navigando in laguna, "Mandami a dire. La scrittura come ponte di libertà", protagonista lo scrittore Pino Roveredo: dai suoi libri saranno tratte le letture a cura dell'attrice Sara Alzetta. Sbarcati sull'isola di Anfora a Porto Buso, alle 20 la serata "1915 - 2015: trincee di Laguna, 100 anni dopo". Gli scrittori Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito, conversano su "Cibo, ponte con la storia". Letture a cura dell'attore Alessandro Mizzi e degustazioni della Trattoria Ai Ciodi di Anfora. IL PICCOLO DOMENICA 2 AGOSTO 2015 VI PN Cultura&Spettacoli LunedÏ 3 agosto 2015 MARTEDÃ 4 AGOSTO Lagunafest 2015 a Grado Apre nel ricordo di Medea ì Immaginare ponti. Like a bridgeî Ë la suggestione tematica di Lagunafest 2015, in programma a Grado da martedÏ 4 a venerdÏ 7 agosto. Domani alle 21 in Diga Nazario Sauro il backstage di ì Medeaî per tornare idealmente sul set di Pier Paolo Pasolini e Maria Callas. 46 anni dopo, nei ricordi dellí attore Ninetto Davoli e di altri testimoni di quel set ñ come Maria de Carolis Zigaina, la moglie del grande pittore Giuseppe Zigaina che fu ispiratore della ì Medeaî lagunare ñ echeggeranno gli aneddoti, gli episodi dellí estate í 69 fra Grado e Mota Safon. II Estate week MESSAGGERO DEL LUNEDÍ 3 AGOSTO 2015 Lagunafest 2015 è in programma a Grado e laguna da domani a venerdì: domani alle 21 nella Diga Nazario Sauro con l’anticipazione del documentario “L’isola di Medea” con l’attore Ninetto Davoli, testimonial di quelle riprese Lagunafest, disegnare ponti sulle tracce di Pasolini A Grado s’inaugura domani la 12ª edizione del festival intitolato “Like a bridge” Si parte con l’opera “Medea” e il set allestito nell’isola nel luglio e agosto del 1969 ◗ GRADO “Immaginare ponti. Like a bridge” è il tema della 12ª edizione di Lagunafest, in programma a Grado e in laguna da domani a venerdì, con un incipit d’eccezione: il backstage di un set indimenticabile, quello della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, rievocato nei 40 anni dalla scomparsa del geniale scrittore e regista di Casarsa. Una serata, quella di domani – alle 21 nella Diga Nazario Sauro – che sarà anticipazione del documentario di produzione di Lagunafest, “L’isola di Medea”, dedicato ai grandi protagonisti riuniti a Grado nell’estate 1969, prima fra tutti la ‘diva’ Maria Callas: al fe- stival farà tappa domani sera l’attore Ninetto Davoli, testimone di quelle riprese e interprete d’elezione di Pier Paolo Pasolini. Evento intimamente legato all’acqua, bene pubblico del pianeta, sarà la proiezione di mercoledì (Diga Nazario Sauro, ore 21), dedicata al docufilm “Il bacio azzurro” del regista Pino Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, che converseranno con il giornalista Gian Paolo Polesini. Lagunafest 2015 inaugura una fascia di incontri dedicati alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: mercoledì e giovedì alle 18.30 al Grand Hotel Astoria saranno proietteranno “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, della regista Claudia Brugnetta che ne dialogherà con lo scrittore Gian Mario Villalta, e “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera” a cura di Cristiano Degano. Evento serale del percorso strutturato in collaborazione con la sede Rai Fvg, mercoledì sarà “La frontiera sommersa”, un documentario scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, dedicato al Golfo del Nord Adriatico e ai suoi fondali. Per il gran finale della 12ª edizione venerdì Lagunafest salperà verso il cuore della laguna (18.30, Porto vecchio) con una serata ricca di proposte e prota- gonisti: lo scrittore Pino Roveredo, premio Campiello 2005 e oggi Garante detenuti Friuli Venezia Giulia, sarà protagonista di “Mandami a dire: la scrittura, ponte di libertà”, l’incontro on board per focalizzare sul suo impegno, personale e letterario, a favore degli ‘esclusi’. Lagunafest approderà quindi sull’isola di Anfora per la tappa conclusiva del progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo. “Cibo, ponte con la storia”: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che ha spesso unito soldati ignari, da una trincea all’altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che ha radici comuni fra le genti. Gli scrittori Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito da una selezione di testi dal fronte, per la voce recitante dell’attore Alessandro Mizzi. Ingresso libero agli incontri, prenotazioni per l’escursione lagunare: info@bookinghotelgrado. it; 0431.82929 e www.lagunamovies.com. 32 Spettacoli MARTEDÃ 4 AGOSTO 2015 LA RASSEGNA Lagunafest apre a Grado con “Medea” Si apre oggi con l’omaggio a uno dei set più famosi della laguna di Grado, “Medea” di Pier Paolo Pasolini, l’edizione 2015 di Lagunafest, in programma fino a venerdì fra il centro storico di Grado e le isole della laguna. Omaggio dunque a Pier Paolo Pasolini, nei 40 anni dalla scomparsa. Alle 21, alla Diga Nazario Sauro, protagonista, conversazione intorno a “Medea” con l’attore Ninetto Davoli suquei venti giorni che trasformarono Grado e la lagu- na in un palcoscenico a cielo aperto per una “Medea” d’eccezione, formato pellicola. Interviene Maria De Carolis, moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quell’irripetibile incontro lagunare con la diva Maria Callas. Sarà presentato il progetto documentario di Lagunafest, “L’isola di Medea”: una produzione - backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna. Pier Paolo Pasolini con Maria Callas INDUSTRIA » Snaidero riequilibra i debiti cedendo una controllata ai tedeschi GIORNALE DI TRIESTE € 1,20* POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. ABB. POST. 353/2003 (CONV. L. 46-27/02/2004,) ART. 1, COM. 1, DCB TS MARTEDÌ 4 AGOSTO 2015 ANNO 135- NUMERO 183 ■ TRIESTE, VIA DI CAMPO MARZIO 10, TEL. 040 3733111 / GORIZIA C.SO ITALIA 74, TEL. 0481 530035 / MONFALCONE, VIA F.LLI ROSSELLI 20, TEL 0481 790201 EDIZIONE DI TRIESTE, ISTRIA, QUARNERO E DALMAZIA Gratuito in abbinamento con «La Voce del Popolo» (La Voce del Popolo + Il Piccolo Slovenia € 0,90, Croazia KN 7) www.ilpiccolo.it ■ Email: [email protected] y(7HB5J2*LQTOQS( +\!"!{!"!& RIFORMA RAI CLIMA CRISI ELLENICA Berlusconi gioca al rialzo e chiede una rosa di nomi Obama sprona l’America: «Lotta all’effetto serra» Riapre la Borsa di Atene ed è subito tracollo: -16% ■ A PAGINA 4 ■ ALLE PAGINE 2 E 3 ■ A PAGINA 10 IL CAPO DEL PD E QUEI BASTONI TRA LE RUOTE di MASSIMILIANO PANARARI rande è la confusione sotto il cielo del Pd, ma non si direbbe che la situazione sia eccellente. “Vietcong” (i quali minacciano, appunto, di trasformare i prossimi passaggi parlamentari in una sorta di “Vietnam”) contro “pretoriani”, l’un contro gli altri armati. Ovvero, al di là delle colorite metafore, sinistre interne contro renziani, in un tripudio di linguaggio bellicoso, rampogne reciproche e toni polemologicisemprepiùalti. Che cosa sta succedendo dentro al partito del premier-segretarioMatteo Renzi? A dispetto dell’estate torrida che opprime l’Italia, sembrano addensarsi delle minacciose nubi,tipicoeffetto dimeteorologia politica derivante dal surriscaldamento della situazione a palazzo Chigi e a Sant’Andrea delle Fratte (la via dove ha sede il quartier generale dem). Da un lato, i sondaggi in calo (a fronte degli stabilissimi, o in crescita, partiti “anti-sistemici” Lega Nord e Movimento 5 Stelle) inducono agitazione tra le file del Partito democratico e, dall’altro, si susseguono episodi che testimoniano la tensione determinata dallo stato di conflittualità e guerriglia permanente, e fanno trasparire la serissima posta in palio, ovvero il compimento della metamorfosi nel “partito della nazione” o, per dirla à la Ilvo Diamanti, nel PdR (ilPddiRenzi). C’è il tema Rai, c’è (soprattutto)la riforma del Senato,cisono i vicendevoli scambi di accuse tra supporter del presidente del Consiglio e opposizioni interne su accordi sottobanco volti a cambiare la configurazione della coalizione oppure sul venir meno della disciplina di partito al punto di minare il patto di fiduciadella “comunità”(comesi usadire). G Ferriera, Arvedi conferma i piani L’industriale visita Servola, vede i sindacati e non arretra davanti alle critiche degli ambientalisti «Caso frustrante, ma onorerò gli impegni. Norme rispettate». In azione l’Azienda sanitaria ■ A PAGINA 15 LA ROTTA BALCANICA CRONACHE Bomba-migranti in Serbia: «Centomila nascosti nei boschi» IN STRADA DEL FRIULI ■ A PAGINA 19 Cucina in fiamme anziana muore soffocata dal fumo La casa della tragedia in Strada del Friuli VIABILITà ■ ■ L’aveva detto tre settimane fa su queste pagine l’ex prefetto di Gorizia, Zappalorto: «In Serbia ci sono centomila migranti pronti a raggiungere l’Europa». Cifra che ora viene confermata da fonti indipendenti nel cuore dei Balcani. ■ MANZIN A PAGINA 8 «Nascosti nei boschi. E il muro costruito dall’Ungheria alla frontiera (nella foto) è inutile». Mutui casa, una mano ai precari La Regione alzerà i livelli di garanzia. Risorse in tre anni al posto di dieci CONSIGLIO REGIONALE istria e dalmazia Il caffè del Palazzo ha trovato il gestore Turismo, tutto esaurito Un milione sulla costa Quasi pronta la riforma della normativa per la concessione di mutui casa, uno strumento che ha consentito finora a 38mila famiglie del Fvg di coronare il sogno dell’acquisto di un immobile. ■ MARSANICH A PAGINA 11 ■ BALLICO APAGINA 12 ■ SEGUE APAGINA 5 ALTRISERVIZI A PAGINA4 IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI HA AUTORIZZATO, CON D.M. DD. 31.01.11, ANCHE I FUNZIONARI MEDICI IN QUIESCENZA AL RILASCIO DI CERTIFICAZIONI MEDICHE ATTESTANTI IL POSSESSO DEI REQUISITI FISICI E PSICHICI D’IDONEITÀ ALLA GUIDA. IDONEO AL CONSEGUIMENTO DELLA PATENTE E ALLA CONFERMA DELLA MEDESIMA CON LE NUOVE MODALITÀ Il FONDATO NEL 1881 ■ A PAGINA 9 dr. Giuseppe CARAGLIU rilascia quindi nuovamente certificati medici per l’idoneità alla guida sempre in via Rossetti n. 5 - terzo piano tutti i giorni, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 18.30 dal lunedì al giovedì. Sabato dalle 14.30 alle 15.30 Disponibile, per chiarimenti ai numeri 339 6931345 - 040 0640289 ■ A PAGINA 13 ■ SALVINI A PAGINA 17 Prosecco diventa “borgo lumaca”: limite a 20 all’ora dopo le risse ■ SARTI A PAGINA 21 Niente sconti all’Ausonia: lo stop resta di 15 giorni LAGUNAFEST / L’INTERVISTA DAL MINIMO AL MASSIMO IN POCHE ORE Davoli: i miei incontri con Pasolini a Trieste Lui, Ninetto Davoli, è il più famoso tra quegli interpreti dal fascino ingenuo e spontaneo scoperti da Pier Paolo Pasolini. Quando Pasolini stava girando “Medea”a Grado, Davoli era militare di leva a Trieste. «Ero stanco - racconta l’attore - piangevo al telefono e Pasolini da Grado veniva a trovarmi». Davoli parlerà questa sera a Grado, alle 21, all’apertura di Lagunafest 2015 . ■ LUGHI A PAGINA 30 BASKET Al PalaRubini porte aperte ai fan “ItalNba” Ci siamo. Per la quarta estate consecutiva la Trieste cestistica si tinge d’azzurro. Arrivano le star dell’ItalNba. Pasolini e Davoli negli anni ’60 ■ ROBERTI A PAGINA 33 Aumenta la sicurezza zza della tua porta d a port ta blindata a DOM ix 6 SR FERRAMENTA DAMIANI TRIESTE - VIA S. MAURIZIO 14/B - TEL. 040.771942 IL PICCOLO MARTEDÃ 4 AGOSTO 2015 Nel1969Gradofu unodeisetdove il poetadiCasarsa ambientÚ ilfilm conMariaCallas. Oggiunincontro ricostruisceil backstagediquei giorni lagunafest ª lí intervista 30 progetto Un documentario racconta come nacque il capolavoro di Paolo Lughi Lui, Ninetto Davoli, Ë il pi˘ famoso tra quegli interpreti dal fascino ingenuo e spontaneo scoperti da Pier Paolo Pasolini, il grande poeta, scrittore, regista friulano di cui ricorrono i 40 anni dalla morte. Davoli, che Ë entrato in scena nei capolavori della maturit‡ del genio di Casarsa ("Uccellacci e uccellini", 1966; "Edipo re", 1967; "Teorema", 1968), non partecipÚ a "Medea" (1969), girato a Grado con protagonista Maria Callas, solo perchÈ durante le riprese svolgeva il servizio militare a Trieste. Ma la vicinanza col set fu lo stesso importante. Di questo Davoli parler‡ stasera a Grado all'apertura (diga Nazario Sauro, ore 21) di Lagunafest 2015 (fino al 7 agosto), insieme alla moglie del pittore Giuseppe Zigaina, Maria De Carolis, e al direttore artistico di Lagunafest, Sergio Naitza. Abbiamo chiesto al telefono a Davoli, ora in tour col lavoro teatrale di Pasolini "Il Vantone" (che sar‡ rappresentato in inverno a Casarsa), di anticiparci alcuni ricordi. ´ Per me fu proprio impossibile lavorare in 'Medea' - esordisce Davoli - Stavo facendo il militare e dopo dieci mesi ad Arezzo mi trasferirono a Trieste per due mesi. Ero stufo di quell'esperienza, perchÈ all' epoca fare il militare era una cosa rigida!ª . Ma riuscÏ lo stesso a frequentare il set di "Medea"? ´ Un paio di volte andai sull' isola dove Pier Paolo girava con la Callas e gli altri, ma non potevo spostarmi troppo. CosÏ fu piuttosto Pasolini, a cui telefonavo piangendo, a venire a trovarmi a Trieste (dove aveva anche un cugino ufficiale) quattro o cinque volte fra le riprese. Questo mi diede un po' di allegria e coraggio negli ultimi giorni di najaª . Ma lei non era gi‡ noto come attore? ´ Beh, la parola attore mi viene difficile! Comunque in caserma e per strada qualcuno mi riconosceva, perchÈ avevo gi‡ fatto 'Uccellacci e uccellini', e questo talvolta mi serviva. Ricordo che una sera ero riuscito a fare un giro con una ragazza sulla mia Alfa Romeo GT rossa. Ma un maresciallo di ronda mi riconobbe, tentÚ di fermarmi, mi aspettÚ in caserma e mi diede dieci giorni di punizione. Accadde perÚ che un generale avesse bisogno di alcune divise della grande guerra per una parata, e mi fece chiamare per la mia conoscenza del mondo del cinema. Io telefonai subito a Piero Tosi, il costumista di Pasolini e di 'Medea', che per fortuna aveva in magazzino venti divise e le fece spedire. CosÏ i dieci Il regista Sergio Naitza ◗ FRADO Ninetto Davoli: ´ Pasolini veniva da me a Trieste mentre girava Medeaª la rassegna A fianco, lí attore Ninetto Davoli. In alto, Pasolini con Maria Callas sul set di ì Medeaî nel 1969. La rassegna Lagunafest ricorda oggi a Grado come nacque il capolavoro del poeta e regista di Casarsa ❙❙ Stasera la proiezione sulla Diga Nazario Sauro Siaprequesta sera,conlí omaggioalsetpi˘ famosodellalagunadiGrado -ì Medeaî di PierPaoloPasoliniconMariaCallaslí edizione2015diLagunafest.Nei40anni dallascomparsadelloscrittoreeregistadi Casarsailfestivalpropone,alle21nellaDiga NazarioSauro,laconversazioneconNinetto Davoli,interpretedí elezionediPierPaolo Pasolinietestimonedelle ripreseaGrado perì Medeaî . Ildialogo,condottodaSergio Naitza,siintreccer‡ airicordidiMariaDe Carolis,moglie diGiuseppe Zigaina, testimonedellí incontrocinematograficocon laë divaí MariaCallas.Seguir‡ laproiezionedi ì Medeaî .Nelcorsodellaserata si presenter‡ ilprogettodocumentarioì Lí isola diMedeaî ,prodottodaLagunafest.Info www.lagunamovies.com/lagunafest giorni di punizione divennero dieci giorni di licenza premioª . Com'era Pasolini sul set di "Medea"? ´ Era felice di girare in luoghi che lui amava profondamente, in particolare nella laguna di Grado che il pittore Zigaina gli aveva fatto conoscere. Parlava spesso del Friuli, erano i luoghi della sua adolescenza, dei bagni con gli amici nel Ta- gliamento, della casa dove aveva vissuto con la madre, dove ci portÚ altre volte. Ne parlava come se volesse fare un film solo su questi posti, anche se poi non lo feceª . Quale fu il rapporto con la Callas? ´ La Callas non stava affatto bene in quel periodo, e incontrando Pasolini, con la sua gentilezza, i suoi modi umani, si infatuÚ di Pier Paolo. Nac- que una passione di cui aveva evidentemente bisogno. Lui era straordinario con le persone, preferiva lavorare con i 'non attori' perchÈtirava fuori da loro la verit‡ . Dagli attori esce invece il 'lato professionale', che a lui non piacevaª . Come mai con circa 80 film girati lei Ë stato premiato solo dieci anni fa per "Uno su due" di Cappuccio? ´ » un fatto curioso ma an- che semplice da spiegare: non ho mai imparato a fare l'attore, ho sempre fatto solo me stesso e sono rimasto la persona che Pasolini aveva conosciuto. Io ancora ci parlo con Pier Paolo, lo consulto sempre. Quando mi hanno premiato ho guardato in cielo e ho detto: 'A Pa', ma te rendi conto che m'hanno dato un premio?'ª . ©RIPRODUZIONERISERVATA Pier Paolo Pasolini aveva una sensibilit‡ figurativa straordinaria, dovuta anche alle lezioni di storia dell'arte (quand'era studente di lettere) di Roberto Longhi. Il film "Medea" rappresenta una testimonianza emblematica di quella sensibilit‡ , con la fissit‡ ieratica di stampo pittorico di molte inquadrature (funzionali al fascino del mito), con l'attenzione per le luci naturali, con la scelta di esterni dal fascino remoto, naturali e "selvaggi", che in "Medea" coincidono con la laguna di Grado (in particolare l'isolotto di Mota Safon, fra Grado e Marano). Per raccontare e illustrare questo set straordinario (anche se non fu il solo per il film, girato anche in Siria e Turchia), nasce simbolicamente questa sera a Lagunafest il progetto di un documentario, "L' isola di Medea", che sar‡ realizzato dal critico e direttore di Lagunamovies Sergio Naitza (gi‡ premiato col Nastro d'argento 2013 per il documentario su Tiberio Murgia). Il film, a cui collaborano il Comune di Grado e la Regione Fvg e le cui riprese avranno inizio a fine estate, sonder‡ in tutti i suoi aspetti l'influenza che ebbe sull' uomo "di fiume" Pasolini, l'"altro mare" della laguna di Grado, che il grande regista scoprÏ grazie all'amico pittore Giuseppe Zigaina, recentemente scomparso, di cui qui si racconter‡ il ruolo fondamentale. Fu un colpo di fulmine artistico che portÚ tra l'altro Pasolini a presentare proprio a Grado, in prima nazionale, due suoi altri capolavori, il quasi contemporaneo "Porcile" e il successivo "Decameron". Il documentario, articolandosi fra Grado e Roma, riporter‡ le esclusive testimonianze di alcuni illustri interpreti e collaboratori di "Medea": da Davoli ai costumisti premi Oscar Piero Tosi e Gabriella Pescucci, dall'allora esordiente Piera Degli Esposti all'altro esordiente, l'olimpionico di salto triplo Giuseppe Gentile (Giasone), dall'operatore Guarnieri al premio Nobel Dario Fo, che alla Callas ha dedicato un libro e uno spettacolo. Fu un film chiave non solo nella filmografia pasoliniana, dopo il quale il regista iniziÚ la "trilogia della vita", ma anche nella filmografia della nostra regione, dopo il quale si legittimÚ culturalmente fino a oggi la straordinaria "cinegenia" del Friuli - Venezia Giulia. Paolo Lughi PARLA PIERINO PRATI » Adora il calcio e lo insegna ai ragazzini ■ ALLE PAGINE 40 E 41 MARTEDÌ 4 AGOSTO 2015 € 1,20 ANNO 70 - NUMERO 183 GIORNALE DEL FRIULI ■ www.messaggeroveneto.it POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 CONVERTITO IN LEGGE 27/02/2004 N. 46 ART. 1, C. 1) DCB UDINE SEDE: 33100 UDINE, VIALE PALMANOVA, 290 - TEL. (CENTRALINO) 0432/5271, FAX 0432/527256-527218 y(7HB1C0*QKSOKR( +\!"!{!"!& L’ANALISI L’INCHIESTA QUELLA PISTA DA BALLO E DA SBALLO Friuli, arriva la stretta sulle discoteche La “movida” in rivolta di FERDINANDO CAMON ono appena maggiorenni, o ancora, e vanno in discoteca per trovare il divertimento,maqualcunocirestasecco. S ■ ALLE PAGINE 14 e 15 ■ APAGINA 15 Svolta Snaidero, i negozi ai tedeschi cronache a tarvisio Il colosso delle cucine si riorganizza. Ceduta la catena di 370 punti vendita con fatturato 500 milioni Continua L’imprenditore friulano: «Così siamo più forti, abbiamo ridotto i debiti. Ora il piano degli investimenti» l’arrivo di profughi: ieri altri 36 SLITTAMENTO A OTTOBRE CONTROLLO DELLE PRESENZE IN CONSIGLIO Proseguono senza soste gli arrivi di clandestini che percorrono la cosiddetta “rotta” dei Balcani. Sono, infatti, 36 quelli entrati presumibilmente dal valico di Coccau, fra domenica e ieri. Firma digitale in Regione contro i furbetti dell’Aula La sperimentazione era stata annunciata per maggio e invece slitta ancora l’introduzione in Consiglio regionale della firma digitale. Strumento per scalzare il vecchio registro cartaceo, ma che soprattutto dovrebbe garantire le presenze. Il mese decisivo doveva essere maggio. Massimo giugno. E invece, luglio è arrivato senza che nulla in Aula sia cambiato. ■ A PAGINA 25 corte dei conti Ex mensa di Torviscosa: danno erariale di 350 mila euro ■ A PAGINA 12 NETANYAHU E L’INCUBO ESTREMISTA VIENNA LA ROSSA RISCHIA DI SPARIRE di ALBERTO FLORES D’ARCAIS di MARCO DI BLAS opo una settimana di violenze, protagoniste le frange più estreme della destra religioso-messianica, Israele si trova a fare i conti con quanto sta già da qualche tempo snaturando la sua natura democraticadel medio oriente. a quando Vienna è roccaforte socialdemocratica? La risposta è da sempre. Tolte le parentesi della dittatura austrofascista e dell’Anschluss, che modificarono i connotati politici, la città è sempre statasocialdemocratica. ■ APAGINA 8 ■ APAGINA 9 D D ■ A PAGINA 30 campoformido L’imprenditore friulano Edi Snaidero ■ DELLE CASE ALLE PAGINE 2 E 3 RomadimenticalaRaiinfriulano L’assemblea: «Discriminazione anticostituzionale» ■ A PAGINA 10 Violenza sulla moglie, lei scappa lui la trova ■ A PAGINA 27 NEL 2016 PER I 40 ANNI DAL TERREMOTO Protezione civile, qui il raduno nazionale Si svolgerà in Friuli nel 2016 il primo raduno nazionale della Protezione civile. L’occasione per tenere a battesimo l’evento saranno le celebrazioni per il quarantesimo anniversario del terremoto. Fu proprio in questa terra infatti, distrutta dal terribile Orcolàt, che nel 1976 si sperimentò la nascita del sistema moderno della Protezione civile. Giovani da tutta Italia corsero in Friuli spontaneamente per dare una mano alla ricostruzione. ■ VICEDOMINIAPAGINA 24 il ricordo Davoli racconta Pasolini di Gian Paolo Polesini «A Ninè, mi chiamava mamma. “Io sono Giovanni, le rispondevo sempre”». Pier Paolo Pasolini ■ A PAGINA 36 SISTEMI DI SICUREZZA ANTIFURTO TVCC VIDEOSORVEGLIANZA IMPIANTI RIVELAZIONE INCENDIO - AUTOMAZIONI CIVILI IMPIANTI ANTENNA TV DTT - SAT 36 Estate & tempo libero MESSAGGERO VENETO MARTEDÃ 4 AGOSTO 2015 lagunafest Un giovanissimo Ninetto Davoli con Pier Paolo Pasolini e Maria Callas in una pausa della lavorazione di ì Medeaî , che contemplÚ anche un set gradese di Gian Paolo Polesini NinË , mi chiamava mamma. ´ Io sono Giovanni, le rispondevo sempre. E lei niente. ì Ninetto me piace de pi˘ î , e son diventato Ninetto. Sapete come funziona qui a Roma, no? Francesco diventa a Fra, Stefano a Ste, mozziamo volentieri, noi, oltre a stravolgereª . Fatto sta che un Ninetto giovanissimo, nemmeno diciottenne, fu catapultato allí ombra di un dio pagano, TotÚ . Pier Paolo decise cosÏ . ´ Ci conoscemmo durante la lavorazione de La ricottaª - ricorda Davoli. Stavo con degli amici, quel giorno. Cammina de qua, cammina de l‡ ci ritrovammo allí Aquasanta con davanti il cinema. Al momento pensammo che ci fosse scappato il morto, tutta quella gente lasciava intuire a qualcosa di strano, poi capimmo. E mio fratello, che lavorava sul set, mi presentÚ Pasolini. Non ne conoscevo molte di persone gentili, sapete comí era la giovent˘ delle borgate romane. So che gli piacque subito la mia naturalezza, seppure falsata da un deciso imbarazzo. Mi chiamÚ qualche giorno dopo. ì Ti andrebbe una piccola parte nel mio film Il Vangelo secondo Matteoî ?, chiese. Sentivo il cinematografo piuttosto distante dalla vita mia. Facevo piccoli lavoretti: il falegname, il ragazzo di bottega da un barbiere, lucidavo mobili antichi, insomma mi arrangiavo. Poi mi puntarono una cinepresa in faccia. ì Una faccia da schiaffiî , diceva sempre Pier Paolo. Sul ciak si ´ A Davoli: vi racconto Pasolini allora era pi˙ odiato che amato Lí attore sar‡ stasera sulla Diga di Grado per ricordare Pier Paolo e il film ì Medeaî ´ Mi addolora vedere la sua tomba mal tenuta. VerrÚ a Casarsa con il mio teatroª il programma E domani sera Lippi e Somma ì Immaginare ponti.Like a bridgeî Ë la suggestione di Lagunafest, da stasera a venerdÏ a Grado. E proprio alle 21 di oggi sulla Diga Nazario Sauro, Ninetto Davoli ricorder‡ il suo maestro Pier Paolo Pasolini nel primo appuntamento dedicato a ì Medeaî , il film con Maria Callas girato anche sullí isola dí oro. Presenta il giornalista Sergio Naizta. La serata offrir‡ lí occasione per anticipare il progetto documentario di Lagunafest, ì Lí isola di Medeaî : una produzione - backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou legati alla lavorazione di ì Medeaî in laguna, sullí isola di Mota Safon. Domani, invece, sempre alle 21 saranno Claudio Lippi, Sebastiano Somma e il regista Pino Tordiglione, presentati da Gian Paolo Polesini, a parlarci di una nuova produzione ì Il bacio azzurroî , un docu-film dedicata allí acqua, bene prezioso leggeva: Uccellacci e uccellini. TotÚ mi trattava da figlio. Assomigliava a mio padre. Piccolino, simpatico, garbato. Sarebbe diventato pi˘ grande di Chaplin se si fossero accorti del suo genio. In vitaª . Per il quarantennale della morte del poeta - girÚ nove pellicole col maestro, affidandosi poi allí arte di Citti e di tanti al- tri - Davoli si Ë deciso a spezzare il silenzio. ´ Tutti volevano sapere, stava per rivelarsi un tormento. E cosÏ chiusi la serranda. Questí anno, perÚ , Ë uní altra storiaª . Lagunafest a Grado, stasera, rievocher‡ Medea, lí opera pasoliniana con la Callas, girata anche sullí isola dí oro. Alle 21, sulla Diga, sar‡ proprio Davoli deputato al racconto lungo. Varr‡ la pena esserci. In realt‡ ì NinË î ,a quel set, fece soltanto una visita. ´ Ero sotto naja. Dieci mesi ad Arezzo e gli ultimi a Trieste. Telefonai a Pier Paolo cercando consolazione. La bora mi deprimeva e lui venne a trovarmi con un suo amico militare, che riuscÏ a farmi avere pure un per- messoª . E vien fuori un dispiacere. Allí accenno del Pasolini friulano, lí attore si china metaforicamente sulla tomba dellí amico. ´ Non la tengono bene e ciÚ mi addolora. Che ci vuole a mettere due fiori freschi, non le pare?ª . Quindi si riparte, non Ë uomo da rancori o da rabbie. Giovanni detto Ninetto Ë esattamente come lí abbiamo visto sugli schermi grandi e piccoli: uno de core. ´ Sí Ë messo su un comitato con Franceschini, Maraini, Veltroni, roba seria. E io, naturalmente. Non Ë stato molto amato, Pier Paolo. Lo pigliavano per pazzo quando scriveva certe cose che parevano lunari. SubÏ trentadue cause, fu assolto in tutte. Ecco, ho riflettuto parecchio sul come ricordarlo. Tanto per concludere. Decido per il teatro e con un testo, Il vantone di Plauto, che Pasolini tradusse e amÚ . Nemmeno dirlo, credo. Ma il tour prevede una fermata a Casarsaª . ©RIPRODUZIONERISERVATA 46 Radio e Televisione MESSAGGERO VENETO MARTEDÃ 4 AGOSTO 2015 RADIO1 REGIONALE 3 4 ; ; 0 6 8 D B C 8 I 8 0 ) 4 ; 4 5 8 ; < 14.00 Radio ad occhi aperti estate: Da Grado , 4 1 > 5 ! 8 4 B ( 4 con A 84 collegamento Sergio ! 0F Naitza $ A 3 4 A per 3 D 4 E > ;C8 l'apertura di LagunaFest 3 4 ; ; 0 6 8 D B C 8 I 8 0)4 ; 4 5 8 ; < 2015. CULTURA S per segnalazioni e commenti scrivere a [email protected] & PETTACOLI MartedÏ 4 agosto 2015 GRADO ñ Si apre oggi con lí omaggio a uno dei set pi˘ famosi della laguna di Grado, ì Medeaî di Pier Paolo Pasolini, lí edizione 2015 di Lagunafest, in programma fino a venerdÏ 7 agosto fra il centro storico di Grado e le isole della laguna. ì Immaginare ponti. Like a bridgeî Ë la suggestione tematica di Lagunafest: e il ponte retrospettivo della prima serata del festival Ë tutto per il film di Pier Paolo Pasoli- PN QUESTA SERA A GRADO Callas-Medea in laguna, i ricordi di Davoli e della vedova Zigaina ni, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale scrittore e regista di Casarsa. Alle 21, sulla Diga Nazario Sauro, protagonista della conversazione intorno a ì Medeaî sar‡ lí attore Ninetto Davoli, interprete dí elezione di Pier Paolo Pasolini e testimone di quelle riprese e di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una ì Medeaî dí eccezione, formato pellicola. Nel corso del dialogo, condotto dal direttore artistico di Lagunafest Sergio Naitza, Ë previsto lí intervento di Maria De Carolis, moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di quellí irripetibile incontro lagunare con la ë divaí Maria Callas. La serata offrir‡ lí occasione per anticipare il progetto documentario di Lagunafest, ì Lí isola di Medeaî : una produzione backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou legati alla XXV lavorazione di ì Medeaî in laguna, sullí isola di Mota Safon. Domani, il Grand Hotel Astoria sar‡ sede di incontri e proiezioni, a cominciare da ì Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storieî , per la regia di Claudia Brugnetta che dialogher‡ con Gian Mario Villalta (ore 18.30). Alle 21, sulla diga Nazario Sauro, sar‡ propoposto il docufilm ì Il bacio azzurroî di Pino Tordiglione, riflessione sui temi dellí acqua. Cultura e Spettacoli MERCOLEDÃ 5 AGOSTO 2015 IL PICCOLO Claudio Lippi: ´ Divento attore dopo 50 anni di televisioneª Il conduttore e cantante Ë fra gli interpreti del film ì Il Bacio Azzurroî e sar‡ ospite stasera di Lagunafest a Grado assieme a Sebastiano Somma di Federica Gregori ◗ GRADO Si Ë sempre distinto per il suo fare garbato, intelligente, mai urlato, merce rara oggigiorno, diventando per questo uno dei protagonisti pi˘ amati della televisione italiana. Se poi oggi lo ritroviamo attore Ë per una causa pi˘ che giusta e meritoria. Claudio Lippi, conduttore, autore, cantante, produttore discografico e chi pi˘ ne ha pi˘ ne metta in questa sua carriera multiforme che ha da poco superato il traguardo dei 50 anni, Ë uno degli interpreti di ì Il Bacio Azzurroî , il film che verr‡ presentato stasera alle 21 alla diga Nazario Sauro a Grado nell'ambito di Lagunafest. Una riflessione legata ai temi dell'acqua, bene fondamentale di tutti ed essenziale per la sopravvivenza di ogni forma di vita e del pianeta, realizzata con il patrocinio dellí Onu all'interno del progetto ì Water for Lifeî , con musiche di Giovanni Lodigiani e voce di Amii Stewart. Stasera a Grado a fianco di Lippi ci sar‡ anche un altro degli interpreti del film, Sebastiano Somma, e il regista Pino Tordiglione, insieme per una chiacchierata condotta dal giornalista Gian Paolo Polesini, per sensibilizzare con leggerezza com'Ë nello spirito semiserio dello showman. Lippi, come Ë nato il suo coinvolgimento in ì Il bacio azzurroî ? ´ Confesso che ha avuto origine da una convinzione di Pino Tordiglione, sceneggiatore e regista, che mi ha chiamato dicendo che sarei stato perfetto in quella parte. Ero un po' interdetto: in 51 anni di lavoro ho cercato di avere l'onest‡ intellettuale di sapere e ribadire che non nasco interprete. In un mondo dove tutti recitano, io sono fermo a Mastroianni, Sordi, Verdone e Troisi! E non Ë strategia, per finta umilt‡ o per creare aloni di attesa o preziosismi: nel lontano '72 o '73 Garinei mi chiamÚ al bar Vanni a Roma, dove convergeva tutto il mondo televisivo, proponendomi di entrare a sostituire Johnny Dorelli in Claudio Lippi ospite stasera di Lagunafest (Foto © Stefano Colarieti/Splash News/Corbis) ì Aggiungi un posto a tavolaî . Reazione: emozione totale, tanto che chiesi una notte per pensarci. Il non aver nessun tipo di convinzione di poter sostituire Dorelli, soprattutto nella parte musicale, mi fece rifiutare: credo che nella vita conti sÏ il voler crescere ma anche l'aver coscienza dei propri limiti e saper dire ì non sono capaceî . Ritornando alla chiamata di Tordiglione, Ë stata davvero convinta e appassionata...ª Ö che alla fine ha detto sÏ . ´ Mi ha preso per sfinimento! Va detto che non si richiedeva una recitazione da Oscar: se sei ben diretto e mandi a memoria la tua parte gi‡ un pezzo del gioco Ë fatto. » stata un'operazione intelligente: il messaggio che l'acqua sia una ricchezza senza la quale il mondo muore e per questo non vada sprecata Ë stato efficacemente unito ad una storia di fiction con cui ci si distrae: quando si dicono cose molto serie Ë meglio partire con leggerezza. CosÏ ho interpretato questo insegnante delle elementari, circondato da troupe e cast molto bravi, in special modo i bambini, straordinari nel loro non essere condizionati dal mondo esterno. Abbiamo girato le parti separata- 31 mente, perciÚ non ci siamo incrociati con Remo Girone, vero grande attore, nÈ con Sebastiano Somma, un altro che ha dimostrato grandi doti sulla scenaª . Aveva mai toccato temi come questi o comunque di impegno sociale? ´ Non pubblicamente, ma sto portando avanti da anni un progetto no profit sulle disabilit‡ motorie. All'inizio ho avuto qualche titubanza, considerando le speculazioni che molto spesso vi fioriscono intorno, ma poi ho scoperto un mondo affascinante, spesso e a torto guardato in maniera pietistica: per moltissime di queste persone la nuova situazione ha creato stimoli incredibili solo da pensare: in questo limite mentale siamo noi normodotati ad essere disabiliª . Crede che l'opera di sensibilizzazione possa servire in un momento storico difficile come questo? ´ Specialmente in questo momento, direi, che Ë totale distrazione e tende solo alla notizia. Credo non sia corretto, e ogni frammento che possa contribuire a sensibilizzare il pubblico Ë il benvenuto. A volte si ha la sensazione che iniziative come queste cadano nel nulla, ma qui con contributi di scienziati e voci autorevoli si Ë stati incisivi. Personalmente Ë un dovere civile che sento intenso e sono determinato ad andare avanti ì armatoî in queste battaglie: perciÚ non finisce quiª . So che non ama le celebrazioni ma 50 anni di carriera non sono cosa di tutti i giorni. ´ Se celebro qualcosa, Ë il fatto che sono ancora vivo e pensante. Certo Ë che quando la strada che hai davanti si riduce, si fortifica il pensiero che ogni giorno andrebbe vissuto nella maniera pi˘ piena possibile. Oggi provo una gran rabbia, ad avere tanto entusiasmo e di essere molto pi˘ concreto. Forse il fatto di lavorare cosÏ tanto fin da molto giovane mi ha tolto il tempo per fermarmi e riflettere. Nei miei progetti c'Ë la data del 18 settembre, quando ricomincerÚ ì Tale e Qualeî , perchË mi diverte e perchË sono amico di Carlo Conti. » vero comunque che, riducendosi il tempo, ho ancor pi˘ voglia di pormi dei traguardiª . Lagunafest prosegue domani alle 21 alla diga Nazario Sauro con la visione de ì La frontiera sommersa, un ponte con la storiaî , documentario della sede regionale Rai firmato da Pietro Spirito e Luigi Zannini, seguito da un incontro con gli autori e Cristiano Degano condotto da Marinella Chirico, letture di Elke Burul. ©RIPRODUZIONERISERVATA 28 Agenda IL PICCOLO MERCOLEDÃ 5 AGOSTO 2015 docufilm in diga Somma presenta il Bacio Azzurro Si puÚ vivere senza mangiare ma non si puÚ vivere senza bere: a Lagunafest 2015 nella serata odierna in Diga Nazario Sauro si apre alle 21 uní importante riflessione legata ai temi dellí acqua, quale bene pubblico ed essenziale, per la sopravvivenza di ogni forma di vita e del pianeta: ì Il Bacio Azzurroî Ë infatti il prezioso docufilm diretto dal regista Pino Tordiglione, realizzato col patrocinio Onu. A presentarlo, nella seconda serata di Lagunafest, saranno gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti col regista di una conversazione condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii Stewart, ì Il bacio azzurroî Ë una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino e vuole educare allí importanza dellí acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti, lí usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. MESSAGGERO VENETO MERCOLEDÃ 5 AGOSTO 2015 35 email: [email protected] Claudio Lippi: ´ Non fatevi abbindolare dalla tvª Lagunafest a Grado. Stasera il docu-film ì Il bacio azzurroî di Tordiglione. Sul palco anche Somma domani in diga Frontiera sommersa con Spirito e Degano Evento serale del percorso strutturato in collaborazione con la sede Rai Fvg, al tempo stesso omaggio a Grado, al Golfo del Nord Adriatico e ai suoi caleidoscopici fondali sar‡ ì La frontiera sommersaî , un documentari o scritto e diretto da Pietro Spirito (nella foto)e Luigi Zannini, in proiezione domani, giovedÏ 6 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro). Ne converseranno gli autori con Cristiano Degano in una serata condotta dalla giornalista Rai Marinella Chirico: sar‡ lí occasione per abbracciare la storia del nord-est attraverso i relitti che sono a poco a poco riemersi dai flutti. ◗ GRADO Abbiamo capito, parlandoci, che Claudio Lippi Ë un rivoluzionario. Diremmo meglio, per non sviare, un intellettuale pacifico, ma un uomo contro le brutte ovviet‡ consolidate. Nellí era del gregge schierato, ce ne fossero di combattenti decisi, invece di tanti quaquaraqu‡ . Beí , lui, punto primo, nel 2006 si ribellÚ al trash della Buona Domenica costanziana. ´ La gettai lÏ , con una certa convinzione: e se io confessassi la mia non condivisione per questa tv? Eh no, caro mio. Altrimenti te ne vai. Girai i tacchi. A un certo punto lí orgoglio deve prevalere, altrimenti ti fai solo del male. In realt‡ me lo sono fatto lo stesso. Porte sprangate per anni. Sappiamo come funziona. Il regime adesso si chiama con un altro nome, ma sempre di regime si trattaª . Lo conosciamo, Lippi. Trasmette naturalezza e con quella sua ironia compresa nel prezzo, aggiunge una rara variabile di spontaneit‡ . Il pubblico lo ama, inevitabile, meno il sistema, che, guarda caso, Claudio Lippi in una scena de ì Il bacio azzurroî , stasera sulla Diga teme lí improvvisazione. Tempi cupi. Saltiamo in fretta dentro il motivo primario della chiacchiera di oggi. Il docu-film di Pino Tordiglione - Il bacio azzurro - ci obbliga a immersioni virtuali, ma necessarie nella filosofia dellí acqua. Sullí educazione allí uso, soprattutto. I ricchi la sprecano i poveri non ce lí hanno. Paradossi di un mondo in autodistruzione. Con il regista, lo stesso Lippi e Sebastiano Somma (attori in campo assieme a Remo Giro- ne e a Morgana Forcella), se ne discuter‡ stasera, alle 21, sulla Diga Nazario Sauro di Grado, per i tipi di Lagunafest, il festival ideato da Daniela Volpe e da Sergio Naitza che si concluder‡ venerdÏ . - Ci si augura che il prodotto cinematografico illumini le new generation, in quelle aule dove spesso, ahinoi, ci si rivolge al presente e al passato inseguendo date e non concetti. ´ Io ë sta riforma della scuola non lí ho capita, mi auguro sia pi˘ chiara ai professori. Se negli anni decisivi non trasmetti insegnamenti corretti, addio. La storiella di Garibaldi partito da Quarto va bene, ma Ë sbagliato circoscriverla e non andare oltre. Rimettendo i remi in acqua, spero davvero che Il bacio azzurro risvegli sane abitudini, purtroppo perse nel magma della superficialit‡ e della noncuranzaª . - Ragioniamo assieme Lippi. Le pare logico sprecare miliardi per scoprire lí acqua su altri Pianeti, senza prima aver risolto i problemi pazzeschi del nostro? ´ Salviamo il progresso, per carit‡ . Quello di coscienza, non folle. Se non avesse perso la potenza userei la parola scandalo, ma sarebbe riduttivo, ormai. Vorrei capire cosí Ë cambiato da quando gli americani nel í 69 conquistarono la Luna. Se ci andarono per davvero, poi. Ecco. Una cosa sÏ , gli stessi crateri lunari li hanno ricreati sulle strade di Roma. Un poí poco, perÚ , le pare? Non ho la tessera di Greenpeace, nÈ quella dei Verdi, ma chiunque puÚ capire il dannoso e continuo spostare avanti i rimediª . - Bene Claudio, accendiamo la tv? Un gesto quotidiano istintivo. Da oltre mezzo secolo lei vive in quella scatola. Che dire dí incisivo? ´ Non fatevi abbindolare. E nemmeno fidarvi. ì Lí hanno detto in televisione, quindiî . Quindi cosa? Non Ë un oracolo infallibile, nemmeno verit‡ sacrosanta. Bisogna saperla pesare e saperla leggerla. Buone cose ce ne sono, altre meno. La mia ribellione di nove anni fa, non ha di certo rimosso la sporcizia, e non ne avevo nemmeno le pretese. PerÚ la gente si ricorda ancora il gesto. Sebbene sia scivolato via quasi un decennio. ì Ah, io quel programma non lo guardo pi˘ î , mi dice la signora al supermercato. ì Ha fatto bene, le urla sono insopportabili, io spengoî , sbotta quellí altro. Noi siamo italiani e non serve approfondire il concetto. Un popolo storicamente sottomesso non avr‡ mai la determinazione di stravolgere il corso negativo delle cose. Preferisce subire. Dobbiamo confidare in qualche alzata di testa che possa condizionare il pensiero globale. Nei Cinquanta i propositi erano ottimi, poi qualcosa si Ë inquinato e il potere ne ha approfittatoª . (Gpp) ©RIPRODUZIONE RISERVATA 48 Radio e Televisione MESSAGGERO VENETO MERCOLEDÃ 5 AGOSTO 2015 Radio 1 14.00 Radio ad occhi aperti. estate :Fra gli appuntamenti trattati oggi il Blues Festival a Pordenone e un collegamento con ,Lagunafest 9 < 4 5 C D C < 1 a> 4Grado. C " Cultura e Spettacoli GIOVEDÃ 6 AGOSTO 2015 MESSAGGERO VENETO 39 Da Medea alla Frontiera sommersa Dopo Ninetto Davoli a Lagunafest si proietta il film subacqueo di Spirito e Zannini ◗ GRADO ì La frontiera sommersaî Ë il titolo del film subacqueo di Spirito e Zannini Avevano condiviso lí emozione di un set fra i pi˙ famosi e celebrati a Nord-Est, quello della ì Medeaî di Pier Paolo Pasolini, il film girato nellí estate del 1969 fra la Laguna di Grado e la Cappadocia. Quarantasei anni dopo, si sono nuovamente incontrati a Grado, sul palcoscenico della serata inaugurale di Lagunafest, lí attore dí elezione di Pasolini, Ninetto Davoli, e la moglie del grande pittore friulano Giuseppe Zigaina, Maria De Carolis. ì Lí isola di Medeaî era appunto il tema portante della prima serata di Lagunafest 2015, per un backstage legato alle riprese di quel film, agli aneddoti, ai protagonisti indimenticabili di quell'estate, prima fra tutti la diva Maria Callas, che Pasolini volle per incarnare la sua "Medea". Condotto dal direttore artistico di Lagunafest Sergio Naitza e siglato dalla festosa presenza di centinaia di spettatori radunati nella centralissima Diga Nazario Sauro, il dialogo ha offerto lí occasione per anticipare ilprogetto documentario di Lagunafest: una produzione che riporter‡ nei luoghi delle riprese gli artefici e i testimoni di quel set ripercorrendo le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di ì Medeaî sullí iso- Ninetto Davoli ospite di Lagunafest ha ricordato Pasolini e il film ì Medeaî la di Mota Safon. Intanto, sempre a Lagunafest si prosegue con ì La frontiera sommersaî : alle 21 nella Diga Nazario Sauro sar‡ proiettato il film di Pietro Spirito e Luigi Zannini, proposto nellí ambito del percorso ì Rai, un ponte con il territorioî . la proiezione sar‡ introdotta dalla conversazione degli autori con il responsabile della struttura di program- mazione della sede Rai Fvg in lingua italiana, Cristiano Degano. Condurr‡ la serata la giornalista Marinella Chirico, nel corso dell'incontro sono previste letture a cura dell'attrice Elke Burul. Le telecamere della ì Frontiera sommersaî sono scese sottí acqua alla ricerca di quella memoria nascosta che fa da ponte fra il passato e il presente. 46 Radio e Televisione MESSAGGERO VENETO GIOVEDÃ 6 AGOSTO 2015 Radio 1 > 2 D<ad4 occhi = C 0 A8 > aperti. Si 14.00 Radio parla oggi di LagunaFest 2015 in un collegamento con Grado e dell'iniziativa benefica a favore dellí Associazione italiana , 8 ; 3 4 B C sclerosi B ; 0 = 3 B multipla da; parte 8 8 = B 4 C di C 8 3 58 vogatrici ' DD3 ambasciatrici dellí AISM 2 0 2 2 80 3 8 < 8C8 sezione di Trieste. Infine 0 perDA4la: rubrica 4 6 0 C A0 B ; > 2 7 8 ì " Personepersonaggiî Marco 0 2 2 8 0 Ballaben 0 50 2 2 80 2 > = 8; presenta < > B C A> il concerto allí alba che si terr‡ il 9 = B 4 C C 8 a3 0 Trieste. 8 = 2 D1 > agosto #! 30 Cultura e Spettacoli IL PICCOLO GIOVEDÃ 6 AGOSTO 2015 RASSEGNA Lagunafest svela i segreti della ì Frontiera sommersaî ◗ GRADO I resti di un vascello da guerra del XIX secolo, con un carico di palle di cannone di vario calibro, proprio davanti Grado. E poi una mina della prima guerra mondiale, che Ë stata recuperata e fatta saltare dagli incursori della Marina militare. Sono queste alcune delle sorprese saltate fuori durante la lavorazione del film documentario ì La frontiera sommersaî , prodotto dalla sede regionale della Rai e firmato da Pietro Spirito e Luigi Zannini, per la regia di questí ultimo. Uní avventura durata un anno nel Golfo di Trieste, alla scoperta della storia sommersa di questa marca di confine, dallí antichit‡ fino ai nostri giorni. A Lagunafest 2015, sulla scia del progetto ì Visioni dal sommersoî curato nelle scorse edizioni da Spirito, ì La frontiera sommersaî sar‡ presentata nella terza serata del festival, oggi alle 21 nella Diga Nazario Sauro: il film, proposto nellí ambito del percorso ì Rai, un ponte col territorioî , sar‡ introdotto dalla conversazio- ne degli autori con il responsabile della struttura di programmazione della sede Rai Fvg in lingua italiana, Cristiano Degano. Condurr‡ la serata la giornalista Marinella Chirico, letture a cura dell'attrice Elke Burul. Le telecamere della ì Frontiera sommersaî sono scese sottí acqua alla ricerca di quella memoria nascosta che fa da ponte fra il passato e il presente. Il mare Adriatico, dunque, come un immenso museo a cielo sommerso: vetrina subacquea per duemila an- Lagunafest alla Diga Nazario Sauro di Grado (Foto Roberta Simonetto) ni di storia, dalla nave romana Julia Felix, al relitto del brigantino Mercure affondato nel 1812 durante la Battaglia di Grado, a quanto rimane della corazzata Wien affondata da Lugi Rizzo nel 1917 nella Baia di Muggia, fino al bombardiere B24 della Seconda Guerra Mondiale, identificato solo di recente e adesso al centro di una campagna di recupero delle spoglie dellí equipaggio da parte della Marina degli Sta- ti Uniti. Sempre nellí ambito del progetto ì Rai, un ponte col territorioî Ë stata inaugurata negli spazi e in collaborazione con il Grand Hotel Astoria, la selezione fotografica della Mostra ì Che storia la Raiî , sui 50 anni della Sede Rai regionale. La mostra si focalizza sugli anni di Radio Trieste con scatti storici che documentano lí attivit‡ dí esordio della programmazione, e con volti familiari al grande pubblico, da Tullio Kezich a Mario Valdemarin. E sempre oggi, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria si proietter‡ ì Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontieraî : il documentario firmato da Cristiano Degano con sei interviste a Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor, per indagare cosa significa vivere i confini e ritrovarsi a scriverne. 34 | TEATRO E CINEMA LAGUNAFEST In barca tra storia e grandi film P er il gran finale della sua 12a edizione, venerdì 7, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna (alle 18.30, dal Porto vecchio di Grado) con una serata ricca di proposte e protagonisti: lo scrittore Pino Roveredo sarà protagonista di ‘Mandami a dire: la scrittura, ponte di libertà’, l’incontro on board che rievocherà le esperienze della vita e della carriera di Roveredo, per focalizzare sul suo impegno, personale e letterario, a favore degli ‘esclusi’. Alcune della pagine più toccanti di Pino Roveredo echeggeranno nelle letture a cura dell’attrice Sara Alzetta. Lagunafest approderà quindi sull’isola di Anfora – Porto Buso, per la tappa conclusiva del progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo. ‘Cibo, ponte con la storia’ sarà il leit motiv, per ritrovare le atmosfere ma anche i ‘sapori’ di quelle trincee: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che ha spesso unito soldati ignari. Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell’attore Alessandro Mizzi. www.ilfriuli.it | 7 a g o s t o 2 0 1 5 | N . 3 1 | il Cultura e Spettacoli VENERDÃ 7 AGOSTO 2015 IL PICCOLO 31 Pino Roveredo a Lagunafest ´ La solidariet‡ Ë scomparsaª Doppio appuntamento per lí ultima giornata della rassegna gradese dal dramma delle carceri al cibo nelle trincee con gli attori Alzetta e Mizzi di Federica Gregori ◗ GRADO Termina stasera con uno speciale doppio appuntamento Lagunafest, un'edizione - la 12ma della rassegna ideata da Sergio Naiza, Daniela Volpe e Paola Sain ñ improntata al tema dei ponti, necessari da gettare oggi pi˘ che mai per superare i limiti fisici e mentali che troppo spesso ingabbiano l'uomo. La riflessione, che nelle precedenti giornate aveva esplorato i temi dell'acqua, del territorio e dei confini, si arricchisce e raddoppia per il gran finale, a iniziare da una prima parte dedicata alla scrittura, vero ponte per la libert‡ , ben incarnata dalla figura di Pino Roveredo che sar‡ protagonista di una suggestiva navigazione da Grado verso l'isola di Anfora. Cosa si mangiava in trincea Ë invece l'interrogativo cui proveranno a rispondere gli scrittori e storici Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno, guidando lo spettatore in un viaggio nel gusto davvero peculiare: se il cibo Ë un ponte con la Storia, un itinerario nella tradizione alimentare della Grande Guerra dar‡ la possibili- dove & quando Sullíi sola di Anfora come cento anni fa Era la notte fra il 23 e 24 maggio 1915 e l'isola di Anfora ñ Porto Buso, nel cuore della laguna fra Grado e Marano, segnava il confine fra Italia e Impero Austro Ungarico. In quelle ore convulse e proprio quella notte si consumÚ l'arrembaggio del cacciatorpediniere Zeffiro, partito da Venezia, contro la caserma austriaca edificata sullí isola di Anfora. Fu il primo attacco da parte dellí Italia nella Grande guerra. Cent'anni dopo Lagunafest sceglie questo luogo ricco di storia per il suo gran finale: ì 1915 ñ 2015: trincee di Laguna, 100 anni dopoî proporr‡ non solo una conversazione tra Marzo Magno e Spirito su ì Cibo, ponte con la storiaî intervallata dalle letture di Alessandro Mizzi (nella foto), ma anche una degustazione a tema curata dalla Trattoria Ai Ciodi di Anfora. Per l'incontro ì on boardî con Pino Roveredo sulla motonave Nuova Cristina, che salper‡ alle 18.30 dal Porto Vecchio di Grado, info e prenotazioni ai numeri 0431.82929/82347. regionale dei diritti dei detenuti. ´ Se il soggetto Ë il ponte ñ racconta lo scrittore triestino - parlerÚ della possibilit‡ di salvarsi, anche considerando la mia storia personale. Ma pi˘ che da Garante, parlerÚ semplicemente degli ultimi in classifica, di quelli che non ce la fanno e non hanno possibilit‡ di risalita, come dell' odierno e dei suoi aspetti pi˘ al- larmanti, primo tra tutti la mancanza di solidariet‡ ; parlerÚ della politica che non Ë capace di dare risposte come delle voci degli intellettuali, che rimbalzano da una parte all'altraª . Lo sbarco sull'isola di Anfora Porto Buso nel cuore della laguna di Marano e Grado aprir‡ alla seconda parte della serata di Lagunafest, location scelta non a Lo scrittore Pino Roveredo ospite oggi di Lagunafest t‡ di ritrovarne non solo le atmosfere ma anche i sapori, fino alla possibilit‡ di assaggiare un autentico rancio del tempo. Si partir‡ alle 18.30 salpando con Roveredo e l'attice Sara Alzetta dal Porto Vecchio di Grado, per solcare lo specchio della laguna: spazi aperti senza barriere cui si contrapporr‡ la voce di Roveredo nella nuova veste di Garante caso come spieghiamo qui a fianco: dalle 20 circa la voce recitante di Alessandro Mizzi dar‡ il via alla conversazione che vedr‡ al centro la coppia di scrittori Pietro Spirito - Alessandro Marzo Magno. ´ SpiegherÚ come, dalla Grande Guerra in poi, il caffË sia diventato la prima colazione degli italiani o come invece il riso sia stato rifiutato al Sudª , spiega lo storico veneziano autore di ì Il genio del gusto. Come il mangiare italiano ha conquistato il mondoî . ´ Ho ricostruito il percorso di cibi e bevande scoprendo come la prima guerra e la trincea abbiano avuto un'influenza sulle abitudini alimentari a venire come mai si immaginerebbeª . ©RIPRODUZIONERISERVATA 38 Estate & tempo libero MESSAGGERO VENETO SABATO 8 AGOSTO 2015 il bilancio Lagunafest, sold out a Grado ì Passioniî sar‡ il trend 2016 ◗ GRADO Lagunafest 2015 si congeda con uní importante conferma: un vero sold out in ogni location per gli appuntamenti del festival, dalle serate nella Diga Nazario Sauro alla nuova fascia di incontri programmata a fine pomeriggio nellí ambito del percorso ì Rai, un ponte col territorioî che ha attraversato la 12ma edizione al rush finale oggi sull'isola di Anfora. E poi lí entusiasmo del pubblico per la proposta che, sin dalla prima edizione, esprime il dna anfibio di Lagunafest, il viaggio terracqueo fra Grado e le sue isole declinato attraverso il tema portante della manifestazione: questí anno la suggestione dei ë pontií da immaginare e costruire al posto dei muri. Promosso dallí Associazione Europacultura con il Comune di Grado e lí Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Lagunafest - su progetto di Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain con Pietro Spiritoñ ha festa del libro Gi‡ 500 gli amici di Pordenonelegge » online sul sito www.pordenonelegge.it il programma della 16^ Festa del Libro e sono consultabili tutti i dettagli degli oltre 300 appuntamenti con i grandi autori italiani e internazionali che, dal 16 al 20 settembre, porteranno a Pordenone una trentina di anticipazioni letterarie. Sar‡ lo scrittore francese Daniel Pennac a tagliare idealmente il nastro di questa edizione 2015, con lí incontro inaugurale in programma mercoledÏ 16 settembre, alle 18.30 al Teatro Verdi. » la XVI edizione di uno degli eventi pi˘ attesi nellí agenda culturale degli italiani: non a caso sono gi‡ 500 gli ì Amiciî di pordenonelegge. Pubblico in Diga e, sotto, Claudio Lippi (foto di Roberta Simonetto) inaugurato questí anno due nuovi percorsi: la fascia di incontri e proiezioni preserale, organizzata allí Hotel Astoria con molti ospiti chiamati a introdurre i documentari proposti, e la collaborazione con la sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia, strutturata intorno al tema Rai, un ponte col territorio, per presentare alcune delle pi˘ recenti produzioni girate dalle Rai. ´ Lí interesse manifestato dal pubblico per la nuova finestra di incontri nel tardo pomeriggio e per le produzione Rai ha confermato lí aspettativa di molti spettatori, turisti e gradesi, per un festival pi˘ articolato, con occasioni di confronto e scambio sui temi messi a fuoco nel corso degli incontro. In questa direzione contiamo di procedere nel 2016 e ci auguriamo che la col- laborazione con la sede regionale Rai possa diventare un riferimento prezioso per la programmazione del festivalª . Sar‡ ì Passioniî il tema portante dellí edizione 2016 di Lagunafest: uno stato dí animo verso cui tendere, un valore aggiunto per la vita di ciascuno, il comune denominatore delle proposte che scandiranno le giornate del festival nella prima decade del prossimo agosto. Con lí obiettivo di una grande serata amarcord legata ai protagonisti delle prime dodici edizioni, protagonisti delle tante produzioni realizzate dal festival. Intanto, i promotori sono gi‡ al lavoro per la realizzazione del film documentario Lí isola di Medea, a cura di Sergio Naitza, dedicato allo storico set della Medea di Pier Paolo Pasolini, con Maria Callas. Sar‡ un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di Medea in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. Lí edizione 2015 del festival Ë realizzata con il patrocinio della sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia, in sinergia con la Provincia di Gorizia, Banca di Cividale, GIT Grado, Comelli Vini e Grand Hotel Astoria, info www.lagunamovies.com/lagunafest. 30 Cultura e Spettacoli IL PICCOLO SABATO 8 AGOSTO 2015 RASSEGNA Lagunafest lí anno prossimo punter‡ sulle ì Passioniî Chiusa con successo lí edizione 2015, la manifestazione di Grado guarda gi‡ al futuro ◗ GRADO Lagunafest 2015 si congeda con uní importante conferma: un vero sold out in ogni location per gli appuntamenti del festival, dalle serate nella Diga Nazario Sauro alla nuova fascia di incontri programmata a fine pomeriggio nellí ambito del percorso ì Rai, un ponte col territorioî che ha attraversato la 12.a edizione. E poi lí entusiasmo del pubblico per la proposta che, sin dalla prima edizione, esprime il dna ì anfibioî di Lagunafest, il viaggio terracqueo fra Grado e le sue isole declinato attraverso il tema portante della manifestazione: questí anno la suggestione dei ponti da immaginare e costruire al posto dei muri. Promosso dallí associazione Europacultura con il Comune di Grado e lí assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Lagunafest - su progetto di Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain con Pietro Spirito ñ ha inaugurato questí anno due nuovi percorsi: la fascia di incontri e proiezioni preserale, organizzata allí Hotel Astoria con molti ospiti chiamati a introdurre i documentari proposti, e la collaborazione con la sede regionale Rai, strutturata intorno al tema ì Rai, un ponte col territorioî , per presentare alcune delle pi˘ recenti produzioni girate dalle Rai. Sar‡ ì Passioniî il tema portante dellí edizione 2016 di Lagunafest: uno stato dí animo verso cui tendere, un valore aggiunto per la vita di ciascuno, il comune denominatore delle proposte che scandiranno le giornate del festival nella prima decade del prossimo agosto. Con lí obiettivo di una grande serata amarcord legata ai protagonisti delle prime dodici edizioni, protagonisti delle tante produzioni realizzate dal festival. Intanto, i promotori sono gi‡ al lavoro per la realizzazione del film documentario ì Lí isola di Medeaî , a cura di Sergio Naitza, dedicato allo storico set della ì Medeaî di Pier Paolo Pasolini, con Maria Callas. Sar‡ un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di ì Medeaî in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. Cultura a u a t r a t t Festival da 4 a 7/8, con Spirito, Zannini, Roveredo, Marzo Magno G G G G a Lifestyle style Omaggio a Pasolini, Grado torna L'isola di Medea A 40 anni dalla scomparsa del regista Lagunafest rievoca il set con la diva Maria Callas (ANSA) A 40 anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975) , Grado torna L'isola di Medea. Quei luoghi furono trasformati in 20 giorni dal regista di Casarsa in un palcoscenico a cielo aperto per una Medea d'eccezione per il cinema con Maria Callas e Ninetto Davoli. L’avventura di “Medea” fu sostenuta dal produttore di “Teorema”, Franco Rossellini, e l’individuazione della laguna di Grado come sede delle riprese per l’evocazione della Colchide, fu certamente propiziata dall’amicizia fra Giuseppe Zigaina e Pier Paolo Pasolini. Il grande pittore, infatti, avvicinò l’uomo di fiume Pasolini al paesaggio terracqueo di laguna, e l’incantevole isolotto di Mota Safon – un ciuffo d’erba con una capanna di canne e paglia si profilò subito come l’approdo ‘naturale’ per l’ambientazione del microcosmo di Giasone. In questo ruolo Pasolini aveva scelto un atleta di grande popolarità, il campione del mondo Giuseppe Gentile, fra i protagonisti della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Città del Messico. Nel ruolo di Medea Pasolini fuse la «diva» Maria Callas, incarnazione di una sfolgorante femminilità, con la Medea protagonista del mito antico. Le riprese a Grado presero il via in un torrido luglio del ’69: i cittadini gradesi vissero in prima persona quei giorni indimenticabili, proiettati sulla stampa nazionale con le notizie sulla lavorazione del film e persino sulla presunta love story tra il regista e la Callas. Fra i protagonisti del set anche Ennio Guarnieri, direttore della fotografia per i maggior cineasti italiani e Piero Tosi, il Premio Oscar che firmò i costumi del film con l’allora giovane aiuto Gabriella Pescucci. Proprio con “Medea” debuttava una giovanissima Piera Degli Esposti, impegnata in un piccolo ruolo ancillare. 46 anni dopo tutto questo è al centro di Lagunafest che si apre martedì 4 agosto con l’omaggio a uno dei set più famosi della laguna di Grado, “Medea” di Pier Paolo Pasolini. A rievocare quell'estate Ninetto Davoli, interprete d’elezione di PPP. Nel corso del dialogo, condotto dal direttore artistico di Lagunafest Sergio Naitza, l’intervento di Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina. Per l'occasione si parla del progetto documentario di Lagunafest, “L’isola di Medea”: una produzione backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou legati alla lavorazione del film. Lagunafest 2015 è promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain. Lagunamovies, tornano testimoni Medea 17:31 G G I I I a inare on i i e a rid e il e a del II a una e a Grado e in a una dal al a o o i o in ia on il a a e dell indi en i a ile e della edea di a olini rie o a o anni do o e nei anni dalla ua o ar a ine o a oli e il dire ore ar i i o del e i al er io ai a aranno e i oni di uei iorni uando in la una iun e an e aria alla ra li a un a en i o eredo ar o a no e un do u en ario di ie ro iri o e ui i annini L Lagunamovies, tornano testimoni Medea Fe i al da a on iri o annini o eredo ar o a no G G I I G I a inare on i i e a rid e il e a del II a una e a Grado e in a una dal al a o o i o in ia on il a a e dell indi en i a ile e della edea di a olini rie o a o anni do o e nei anni dalla ua o ar a ine o a oli e il dire ore ar i i o del e i al er io ai a aranno e i oni di uei iorni uando in la una iun e an e aria alla ra li a un a en i o eredo ar o a no e un do u en ario di ie ro iri o e ui i annini Lagunamovies, tornano testimoni Medea G G I I estiva da a u , on irito, annini, overedo, Mar o Magno G G I I G I a inare on i i e a rid e il e a del II a una e a Grado e in a una dal al a o o i o in ia on il a a e dell indi en i a ile e della edea di a olini rie o a o anni do o e nei anni dalla ua o ar a ine o a oli e il dire ore ar i i o del e i al er io ai a aranno e i oni di uei iorni uando in la una iun e an e aria alla ra li a un a en i o eredo ar o a no e un do u en ario di ie ro iri o e ui i annini IG I I I I I I I 30.07.2015 a o o Lagunamovies, tornano testimoni Medea a ar t lt a l a u a t a ra a u a al a l a ta ll t a l t a l r at a a alla tt a l l r tt r art t l t al r ara t t u r ua la u a ar a Calla ra l a u ta t r ar u tar tr rt u a a r al a t lla a ua ar a at a u a a u 30.07.2015 a o o Lagunamovies, tornano testimoni Medea a r lt a l a u a t a ra a t a l a ta ll a a l r at a ar a tt a l l r tt r art t a t a ara t t u r ua a ar a Calla ra l a u ta t u u tar tr rt u a ar t a a u a al al t a l t lla a alla ua l t al r la u a u r ar a 30.07.2015 a o o Lagunamovies, tornano testimoni Medea a ar t lt a l a u a t a ra a u a al a l a ta ll t a l t a l r at a a alla tt a l l r tt r art t l t al r ara t t u r ua la u a ar a Calla ra l a u ta t r ar u tar tr rt u a a r al a t lla a ua ar a at a u a a u RAI REGIONE FVG A LAGUNAFEST 2015 “RAI, UN PONTE CON IL TERRITORIO"dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie Mercoledì 5 e giovedì 6 agosto , il Grand Hotel Astoria di Grado sarà sede di incontri e proiezioni, a cominciare dal documentario “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, che dialogherà con l’autrice nell’appuntamento d’esordio (mercoledì 5 agosto, ore 18.30). Giovedì 6 agosto, sempre alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, appuntamento con il documentario firmato da Cristiano Degano, responsabile della struttura di programmazione in lingua italiana della sede Rai FVG: “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera” presenta sei interviste con scrittori che vivono sul confine Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor – per indagare cosa significa vivere i confini e ritrovarsi a scriverne, da scrittori e/o da giornalisti, attraverso parole mediate da ricordi ed esperienze personali. Evento serale del percorso strutturato in collaborazione con la sede Rai Fvg, al tempo stesso omaggio a Grado, al Golfo del Nord Adriatico e ai suoi caleidoscopici fondali sarà “La frontiera sommersa”, un documentario scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, in proiezione giovedì 6 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro). Ne converseranno gli autori con Cristiano Degano in una serata condotta dalla giornalista Rai Marinella Chirico: sarà l’occasione per abbracciare la storia del nordest attraverso i relitti che sono a poco a poco riemersi dai flutti. E’ un mare poco profondo, quello del Golfo di Trieste, dai fondali sabbiosi, ma che consente attraverso le tracce lasciate dall’uomo nel corso di secoli di navigazioni, traffici e di guerre, di leggere la storia di quest’area come se si visitasse un museo sommerso, dai moli di epoca romana al relitto del brigantino del Regno Italico Mercure, affondato al largo di Grado nel febbraio del 1812, a quanto rimane della corazzata Wien, affondata dai Mas di Luigi Rizzo nella baia di Muggia nel 1917. Senza dimenticare il relitto del bombardiere americano B24, precipitato in mare nel 1944 dopo essere stato colpito dalla contraerea. Lagunamovies, tornano testimoni Medea Foto: ANSA Festival da 4 a 7/8, con Spirito, Zannini, Roveredo, Marzo Magno (ANSA) - GRADO (GORIZIA), 30 LUG - "Immaginare ponti. Like a bridge" è il tema del XII Lagunafest, a Grado e in Laguna dal 4 al 7 agosto. Si comincia con il backstage dell'indimenticabile set della "Medea" di Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla sua scomparsa. Ninetto Davoli e il direttore artistico del festival Sergio Naitza, saranno testimoni di quei giorni, quando in laguna giunse anche Maria Callas. Tra gli appuntamenti, Roveredo, Marzo Magno e un documentario di Pietro Spirito e Luigi Zannini. Lagunamovies, tornano testimoni Medea di Ansa (ANSA) - GRADO (GORIZIA), 30 LUG - "Immaginare ponti. Like a bridge" è il tema del XII Lagunafest, a Grado e in Laguna dal 4 al 7 agosto. Si comincia con il backstage dell'indimenticabile set della "Medea" di Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla sua scomparsa. Ninetto Davoli e il direttore artistico del festival Sergio Naitza, saranno testimoni di quei giorni, quando in laguna giunse anche Maria Callas. Tra gli appuntamenti, Roveredo, Marzo Magno e un documentario di Pietro Spirito e Luigi Zannini. 30 luglio 0 Grado VIRGILIO.IT Cinema: Lagunamovies, tornano testimoni Medea di Pasolini "Immaginare ponti. Like a bridge" è il tema del XII Lagunafest, a Grado e in Laguna dal 4 al 7 agosto. Si comincia con il backstage dell'indimenticabile set della "Medea" di Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla sua scomparsa. Ninetto Davoli e il direttore artistico del festival Sergio Naitza, saranno testimoni di quei giorni, quando in laguna giunse anche Maria Callas. Tra gli appuntamenti, Roveredo, Marzo Magno e un documentario di Pietro Spirito e Luigi Zannini. ANSA | 30-07-2015 17:31 ARTICOLI CORRELATI Grado: ecco Lagunafesta 2015 Programma 4/7 agosto - Udine 20 Udine20.it | 01-08-2015 10:41 LAGUNAFEST VERSO L'ISOLA DI ANFORA CON PINO ROVEREDO, PIETRO SPIRITO, ALESSANDRO MARZO MAGNO LETTURE DI SARA ALZETTA E ALESSANDRO MIZZI, PRENOTAZIONI APERTE Il Giornale del Friuli | 01-08-2015 19:44 Lagunafest sulle tracce di 'Medea' IlFriuli.it | 30-07-2015 12:00 inema Lagunamovies, tornano testimoni Medea di aso ini (ANSA) GRADO (GORIZIA), 30 LUG "Immaginare ponti. Like a bridge" è il tema del XII Lagunafest, a Grado e in Laguna dal 4 al 7 agosto. Si comincia con il backstage dell'indimenticabile set della "Medea" di... (ANSA) - GRADO (GORIZIA), 30 LUG - "Immaginare ponti. Like a bridge" è il tema del XII Lagunafest, a Grado e in Laguna dal 4 al 7 agosto. Si comincia con il backstage dell'indimenticabile set della "Medea" di Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla sua scomparsa. Ninetto Davoli e il direttore artistico del festival Sergio Naitza, saranno testimoni di quei giorni, quando in laguna giunse anche Maria Callas. Tra gli appuntamenti, Roveredo, Marzo Magno e un documentario di Pietro Spirito e Luigi Zannini. G RADO (GORIZIA) - "Immaginare ponti. Like a bridge" è il tema del XII Lagunafest, a Grado e in Laguna dal 4 al 7 agosto. Si comincia con il backstage dell'indimenticabile set della "Medea" di Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla sua scomparsa. Ninetto Davoli e il direttore artistico del festival Sergio Naitza, saranno testimoni di quei giorni, quando in laguna giunse anche Maria Callas. Tra gli appuntamenti, Roveredo, Marzo Magno e un documentario di Pietro Spirito e Luigi Zannini. ... Corriere (http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Spettacolo/Lagunamovies-tornano-testimoniMedea/30-07-2015/1-A_018801938.shtml) 2015-07-30 Lagunamovies, tornano testimoni Medea estiva da a lu l a u a al r at r at a u ta , on a ura irito, annini, overedo, Mar o Magno lla r a a ar al a t a l a a a alla ua a ara t t u r t r ar a u t ta a r lt a l a u a t a ra ll t a l t lla a a l ar a tt a l l r tt r art t l t al ua la u a u a ar a Calla ra l u tar tr rt u a LA RASSEGNA Lagunafest apre a Grado con “Medea” Si apre oggi con l’omaggio a uno dei set più famosi della laguna di Grado, “Medea” di Pier Paolo Pasolini, l’edizione 2015 di Lagunafest, in programma fino a venerdì fra il centro storico di Grado e... 04 agosto 2015 Si apre oggi con l’omaggio a uno dei set più famosi della laguna di Grado, “Medea” di Pier Paolo Pasolini, l’edizione 2015 di Lagunafest, in programma fino a venerdì fra il centro storico di Grado e le isole della laguna. Omaggio dunque a Pier Paolo Pasolini, nei 40 anni dalla scomparsa. Alle 21, alla Diga Nazario Sauro, protagonista, conversazione intorno a “Medea” con l’attore Ninetto Davoli suquei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una “Medea” d’eccezione, formato pellicola. Interviene Maria De Carolis, moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quell’irripetibile incontro lagunare con la diva Maria Callas. Sarà presentato il progetto documentario di Lagunafest, “L’isola di Medea”: una produzione backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna. 04 agosto 2015 A GRADO LAGUNAFEST FA RIVIVERE LA “MEDEA” DI PASOLINI Ci sarà anche Ninetto Davoli nella serata d’apertura della rassegna, in programma dal 4 al 7 agosto di Valeria Donelli 31 luglio 2015 ino Ro eredo GRADO. “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015 (promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain), in programma a Grado e in laguna da marted 4 a venerd 7 agosto, con un incipit d’eccezione: il backstage del set della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e a 40 anni dalla scomparsa del poeta, scrittore e regista di Casarsa. Una serata, quella inaugurale di Lagunafest (marted 4 alle 21 sulla Diga Nazario Sauro) che sarà prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest, “L’isola di Medea”, dedicato a quel set e ai protagonisti che riun a Grado nell’estate 1 6 : al Festival farà tappa l’attore Ninetto Davoli, testimone di quelle riprese e di quel periodo del percorso artistico di Pasolini. Ninetto Davoli Sergio Naitza, sarà prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest: autore e cineasta che ha vinto un Nastro d’argento 2013 per il suo “L’insolito ignoto”, Naitza curerà un backstage per dipanare gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato ispiratore. Alla conversazione prenderà parte anche Con la sua dodicesima edizione, Lagunafest inaugura una nuova fascia di incontri: “Rai, ponte con il territorio”, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia. Mercoled 5 e gioved 6, il Grand Hotel Astoria sarà sede di incontri e proiezioni, a cominciare da “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra” con “testimonial” come Giorgio Di Centa, il musicista Paolo Fresu e come lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di Pordenonelegge (mercoled 5 alle 18.30). Gioved 6, sempre alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, appuntamento con il documentario firmato da Cristiano Degano, responsabile della struttura di programmazione in lingua italiana della sede Rai Fvg: “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera” presenta sei interviste con scrittori che vivono sul confine: Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor. Pier Paolo Pasolini con Maria Callas, la musa della versione cinematografica di “Medea” Evento serale sarà “La frontiera sommersa”, un documentario scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, in proiezione gioved 6 agosto alle 21 sulla Diga Nazario Sauro). Ne converseranno gli autori con Cristiano Degano in una serata condotta dalla giornalista Rai Marinella Chirico. Letture di Elke Burul. Evento intimamente legato all’acqua, bene pubblico del pianeta, sarà la proiezione di mercoled 5 agosto (Diga Nazario Sauro, ore 21), dedicata al docufilm “Il bacio azzurro” del regista Pino Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti della conversazione che sarà condotta dal giornalista del “Messaggero Veneto” Gian Paolo Polesini. Per il gran finale, venerd 7 agosto, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna (alle 18.30 da Porto vecchio) per un incontro con lo scrittore Pino Roveredo, Premio Campiello 2005 e oggi Garante detenuti Friuli Venezia Giulia, sarà protagonista di “Mandami a dire: la scrittura, ponte di libertà”, con letture dell’attrice Sara Alzetta. Lagunafest approderà quindi sull’isola di Anfora Porto Buso, per la tappa conclusiva del progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo. “Cibo, ponte con la storia” sarà il leit motiv, per ritrovare le atmosfere ma anche i sapori di quelle trincee, con gli scrittori Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno e la voce recitante dell’attore Alessandro Mizzi. 31 luglio 2015 E NINETTO DAVOLI RA ONTER I RETROS ENA DI MEDEA IN LAGUNA “Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015, a Grado e in laguna dal 4 al 7 agosto. Promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune e ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e... di Elisa Michellut 31 luglio 2015 vini. “Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015, a Grado e in laguna dal 4 al 7 agosto. Promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune e ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale ed è realizzato in sinergia con la sede Rai Fvg, Hotel Astoria, Git Grado e Comelli Si comincerà, il 4 agosto, alle 21, Diga Nazario Sauro, con un incipit d’eccezione: il backstage di un set indimenticabile, “Medea” di Pier Paolo Pasolini. Una serata che sarà prefigurazione del documentario di produzione Lagunafest, “L’isola di Medea”. Ospite d’eccezione l’attore Ninetto Davoli. Il direttore artistico del festival, Sergio Naitza, curerà un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. Alla conversazione prenderà parte Maria De Carolis, la moglie di Zigaina. Lagunafest inaugura una nuova fascia di incontri legata al percorso centrale 2015, “Rai, ponte con il territorio’. Il 5 agosto, alle 18.30, all’Hotel Astoria sarà proiettato “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta. Lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di Pordenonelegge, dialogherà con l’autrice. Il 6 agosto, alle 18.30 all’Hotel Astoria, appuntamento con il documentario “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera” firmato da Cristiano Degano, responsabile della struttura di programmazione in lingua italiana della sede Rai Fvg. Sempre il 6 agosto, alle 21, Diga Nazario Sauro, sarà proiettato “La frontiera sommersa”, scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, in collaborazione con la sede Rai Fvg. Converserà con gli autori Cristiano Degano, in una serata condotta da Marinella Chirico. In programma alcune letture dell’attrice Elke Burul. Il 5 agosto (Diga Nazario Sauro, alle 21), serata dedicata al docufilm “Il bacio azzurro” del regista Pino Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi. La conversazione sarà condotta dal critico tv Gian Paolo Polesini. Per il gran finale, il 7 agosto, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna (18.30, Porto vecchio). Lo scrittore Pino Roveredo sarà protagonista di “Mandami a dire: la scrittura, ponte di libertà”. Lagunafest approderà quindi sull’isola di Anfora, per la tappa conclusiva del progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo. con Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno. TRIN EE DI LAGUNA IN NAVIGA IONE ON PINO ROVEREDO GRADO. Sono aperte le prenotazioni per la serata speciale dal tramonto alla notte di Lagunafest 2015, venerd 7 agosto a Grado, evento di chiusura del festival. Il viaggio salperà alle 18.30 dal... 02 go o 2015 GRADO. Sono aperte le prenotazioni per la serata speciale dal tramonto alla notte di Lagunafest 2015, venerd 7 agosto a Grado, evento di chiusura del festival. Il viaggio salperà alle 18.30 dal porto vecchio di Grado a bordo della motonave Nuova Cristina, con sbarco sull isola di Anfora Porto Buso alle 20 e degustazione con letture a cura della Trattoria Ai Ciodi. Rientro a Grado verso le 23.30 (info tel. 0431.82 2 82347 info bookinghotelgrado, .lagunamovies.com lagunafest). Si parte con Navigando in laguna, Mandami a dire. La scrittura come ponte di libertà , protagonista lo scrittore Pino Roveredo: dai suoi libri saranno tratte le letture a cura dell attrice Sara Alzetta. Sbarcati sull isola di Anfora a Porto Buso, alle 20 la serata 1 15 2015: trincee di Laguna, 100 anni dopo . Gli scrittori Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito, conversano su Cibo, ponte con la storia . Letture a cura dell attore Alessandro Mizzi e degustazioni della Trattoria Ai Ciodi di Anfora. 02 go o 2015 NINETTO DAVOLI: «PASOLINI VENIVA DA ME A TRIESTE MENTRE GIRAVA MEDEA» Lui, Ninetto Davoli, è il più famoso tra quegli interpreti dal fascino ingenuo e spontaneo scoperti da Pier Paolo Pasolini, il grande poeta, scrittore, regista friulano di cui ricorrono i 40 anni... di Paolo Lughi 04 agosto 2015 Lui, Ninetto Davoli, è il più famoso tra quegli interpreti dal fascino ingenuo e spontaneo scoperti da Pier Paolo Pasolini, il grande poeta, scrittore, regista friulano di cui ricorrono i 40 anni dalla morte. Davoli, che è entrato in scena nei capolavori della maturità del genio di Casarsa ("Uccellacci e uccellini", 1966; "Edipo re", 1967; "Teorema", 1968), non partecipò a "Medea" (1969), girato a Grado con protagonista Maria Callas, solo perché durante le riprese svolgeva il servizio militare a Trieste. Ma la vicinanza col set fu lo stesso importante. Di questo Davoli parlerà stasera a Grado all'apertura (diga Nazario Sauro, ore 21) di Lagunafest 2015 (fino al 7 agosto), insieme alla moglie del pittore Giuseppe Zigaina, Maria De Carolis, e al direttore artistico di Lagunafest, Sergio Naitza. Abbiamo chiesto al telefono a Davoli, ora in tour col lavoro teatrale di Pasolini "Il Vantone" (che sarà rappresentato in inverno a Casarsa), di anticiparci alcuni ricordi. «Per me fu proprio impossibile lavorare in 'Medea' - esordisce Davoli - Stavo facendo il militare e dopo dieci mesi ad Arezzo mi trasferirono a Trieste per due mesi. Ero stufo di quell'esperienza, perché all'epoca fare il militare era una cosa rigida!». Ma riuscì lo stesso a frequentare il set di "Medea"? «Un paio di volte andai sull'isola dove Pier Paolo girava con la Callas e gli altri, ma non potevo spostarmi troppo. Così fu piuttosto Pasolini, a cui telefonavo piangendo, a venire a trovarmi a Trieste (dove aveva anche un cugino ufficiale) quattro o cinque volte fra le riprese. Questo mi diede un po' di allegria e coraggio negli ultimi giorni di naja». Ma lei non era già noto come attore? «Beh, la parola attore mi viene difficile! Comunque in caserma e per strada qualcuno mi riconosceva, perché avevo già fatto 'Uccellacci e uccellini', e questo talvolta mi serviva. Ricordo che una sera ero riuscito a fare un giro con una ragazza sulla mia Alfa Romeo GT rossa. Ma un maresciallo di ronda mi riconobbe, tentò di fermarmi, mi aspettò in caserma e mi diede dieci giorni di punizione. Accadde però che un generale avesse bisogno di alcune divise della grande guerra per una parata, e mi fece chiamare per la mia conoscenza del mondo del cinema. Io telefonai subito a Piero Tosi, il costumista di Pasolini e di 'Medea', che per fortuna aveva in magazzino venti divise e le fece spedire. Così i dieci giorni di punizione divennero dieci giorni di licenza premio». Com'era Pasolini sul set di "Medea"? «Era felice di girare in luoghi che lui amava profondamente, in particolare nella laguna di Grado che il pittore Zigaina gli aveva fatto conoscere. Parlava spesso del Friuli, erano i luoghi della sua adolescenza, dei bagni con gli amici nel Tagliamento, della casa dove aveva vissuto con la madre, dove ci portò altre volte. Ne parlava come se volesse fare un film solo su questi posti, anche se poi non lo fece». Quale fu il rapporto con la Callas? «La Callas non stava affatto bene in quel periodo, e incontrando Pasolini, con la sua gentilezza, i suoi modi umani, si infatuò di Pier Paolo. Nacque una passione di cui aveva evidentemente bisogno. Lui era straordinario con le persone, preferiva lavorare con i 'non attori' perché tirava fuori da loro la verità. Dagli attori esce invece il 'lato professionale', che a lui non piaceva». Come mai con circa 80 film girati lei è stato premiato solo dieci anni fa per "Uno su due" di Cappuccio? «È un fatto curioso ma anche semplice da spiegare: non ho mai imparato a fare l'attore, ho sempre fatto solo me stesso e sono rimasto la persona che Pasolini aveva conosciuto. Io ancora ci parlo con Pier Paolo, lo consulto sempre. Quando mi hanno premiato ho guardato in cielo e ho detto: 'A Pa', ma te rendi conto che m'hanno dato un premio?'». UN DOCUMENTARIO RACCONTA COME NACQUE IL CAPOLAVORO FRADO. Pier Paolo Pasolini aveva una sensibilità figurativa straordinaria, dovuta anche alle lezioni di storia dell'arte (quand'era studente di lettere) di Roberto Longhi. Il film "Medea" rappresenta... 04 agosto 2015 FRADO. Pier Paolo Pasolini aveva una sensibilità figurativa straordinaria, dovuta anche alle lezioni di storia dell'arte (quand'era studente di lettere) di Roberto Longhi. Il film "Medea" rappresenta una testimonianza emblematica di quella sensibilità, con la fissità ieratica di stampo pittorico di molte inquadrature (funzionali al fascino del mito), con l'attenzione per le luci naturali, con la scelta di esterni dal fascino remoto, naturali e "selvaggi", che in "Medea" coincidono con la laguna di Grado (in particolare l'isolotto di Mota Safon, fra Grado e Marano). Per raccontare e illustrare questo set straordinario (anche se non fu il solo per il film, girato anche in Siria e Turchia), nasce simbolicamente questa sera a Lagunafest il progetto di un documentario, "L'isola di Medea", che sarà realizzato dal critico e direttore di Lagunamovies Sergio Naitza (già premiato col Nastro d'argento 2013 per il documentario su Tiberio Murgia). Il film, a cui collaborano il Comune di Grado e la Regione Fvg e le cui riprese avranno inizio a fine estate, sonderà in tutti i suoi aspetti l'influenza che ebbe sull'uomo "di fiume" Pasolini, l'"altro mare" della laguna di Grado, che il grande regista scoprì grazie all'amico pittore Giuseppe Zigaina, recentemente scomparso, di cui qui si racconterà il ruolo fondamentale. Fu un colpo di fulmine artistico che portò tra l'altro Pasolini a presentare proprio a Grado, in prima nazionale, due suoi altri capolavori, il quasi contemporaneo "Porcile" e il successivo "Decameron". Il documentario, articolandosi fra Grado e Roma, riporterà le esclusive testimonianze di alcuni illustri interpreti e collaboratori di "Medea": da Davoli ai costumisti premi Oscar Piero Tosi e Gabriella Pescucci, dall'allora esordiente Piera Degli Esposti all'altro esordiente, l'olimpionico di salto triplo Giuseppe Gentile (Giasone), dall'operatore Guarnieri al premio Nobel Dario Fo, che alla Callas ha dedicato un libro e uno spettacolo. Fu un film chiave non solo nella filmografia pasoliniana, dopo il quale il regista iniziò la "trilogia della vita", ma anche nella filmografia della nostra regione, dopo il quale si legittimò culturalmente fino a oggi la straordinaria "cinegenia" del Friuli - Venezia Giulia. Paolo Lughi CLAUDIO LIPPI: «DIVENTO ATTORE DOPO 50 ANNI DI TELEVISIONE» Il conduttore e cantante è fra gli interpreti del film “Il Bacio Azzurro” e sarà ospite stasera di Lagunafest a Grado assieme a Sebastiano Somma di Federica Gregori 05 agosto 2015 GRADO. Si è sempre distinto per il suo fare garbato, intelligente, mai urlato, merce rara oggigiorno, diventando per questo uno dei protagonisti più amati della televisione italiana. Se poi oggi lo ritroviamo attore è per una causa più che giusta e meritoria. Claudio Lippi, conduttore, autore, cantante, produttore discografico e chi più ne ha più ne metta in questa sua carriera multiforme che ha da poco superato il traguardo dei 50 anni, è uno degli interpreti di “Il Bacio Azzurro”, il film che verrà presentato stasera alle 21 alla diga Nazario Sauro a Grado nell'ambito di Lagunafest. Una riflessione legata ai temi dell'acqua, bene fondamentale di tutti ed essenziale per la sopravvivenza di ogni forma di vita e del pianeta, realizzata con il patrocinio dell’Onu all'interno del progetto “Water for Life”, con musiche di Giovanni Lodigiani e voce di Amii Stewart. Stasera a Grado a fianco di Lippi ci sarà anche un altro degli interpreti del film, Sebastiano Somma, e il regista Pino Tordiglione, insieme per una chiacchierata condotta dal giornalista Gian Paolo Polesini, per sensibilizzare con leggerezza com'è nello spirito semiserio dello showman. Lippi, come è nato il suo coinvolgimento in “Il bacio azzurro”? «Confesso che ha avuto origine da una convinzione di Pino Tordiglione, sceneggiatore e regista, che mi ha chiamato dicendo che sarei stato perfetto in quella parte. Ero un po' interdetto: in 51 anni di lavoro ho cercato di avere l'onestà intellettuale di sapere e ribadire che non nasco interprete. In un mondo dove tutti recitano, io sono fermo a Mastroianni, Sordi, Verdone e Troisi! E non è strategia, per finta umiltà o per creare aloni di attesa o preziosismi: nel lontano '72 o '73 Garinei mi chiamò al bar Vanni a Roma, dove convergeva tutto il mondo televisivo, proponendomi di entrare a sostituire Johnny Dorelli in “Aggiungi un posto a tavola”. Reazione: emozione totale, tanto che chiesi una notte per pensarci. Il non aver nessun tipo di convinzione di poter sostituire Dorelli, soprattutto nella parte musicale, mi fece rifiutare: credo che nella vita conti sì il voler crescere ma anche l'aver coscienza dei propri limiti e saper dire “non sono capace”. Ritornando alla chiamata di Tordiglione, è stata davvero convinta e appassionata...» … che alla fine ha detto sì. «Mi ha preso per sfinimento! Va detto che non si richiedeva una recitazione da Oscar: se sei ben diretto e mandi a memoria la tua parte già un pezzo del gioco è fatto. È stata un'operazione intelligente: il messaggio che l'acqua sia una ricchezza senza la quale il mondo muore e per questo non vada sprecata è stato efficacemente unito ad una storia di fiction con cui ci si distrae: quando si dicono cose molto serie è meglio partire con leggerezza. Così ho interpretato questo insegnante delle elementari, circondato da troupe e cast molto bravi, in special modo i bambini, straordinari nel loro non essere condizionati dal mondo esterno. Abbiamo girato le parti separatamente, perciò non ci siamo incrociati con Remo Girone, vero grande attore, né con Sebastiano Somma, un altro che ha dimostrato grandi doti sulla scena». Aveva mai toccato temi come questi o comunque di impegno sociale? «Non pubblicamente, ma sto portando avanti da anni un progetto no profit sulle disabilità motorie. All'inizio ho avuto qualche titubanza, considerando le speculazioni che molto spesso vi fioriscono intorno, ma poi ho scoperto un mondo affascinante, spesso e a torto guardato in maniera pietistica: per moltissime di queste persone la nuova situazione ha creato stimoli incredibili solo da pensare: in questo limite mentale siamo noi normodotati ad essere disabili». Crede che l'opera di sensibilizzazione possa servire in un momento storico difficile come questo? «Specialmente in questo momento, direi, che è totale distrazione e tende solo alla notizia. Credo non sia corretto, e ogni frammento che possa contribuire a sensibilizzare il pubblico è il benvenuto. A volte si ha la sensazione che iniziative come queste cadano nel nulla, ma qui con contributi di scienziati e voci autorevoli si è stati incisivi. Personalmente è un dovere civile che sento intenso e sono determinato ad andare avanti “armato” in queste battaglie: perciò non finisce qui». So che non ama le celebrazioni ma 50 anni di carriera non sono cosa di tutti i giorni. «Se celebro qualcosa, è il fatto che sono ancora vivo e pensante. Certo è che quando la strada che hai davanti si riduce, si fortifica il pensiero che ogni giorno andrebbe vissuto nella maniera più piena possibile. Oggi provo una gran rabbia, ad avere tanto entusiasmo e di essere molto più concreto. Forse il fatto di lavorare così tanto fin da molto giovane mi ha tolto il tempo per fermarmi e riflettere. Nei miei progetti c'è la data del 18 settembre, quando ricomincerò “Tale e Quale”, perchè mi diverte e perchè sono amico di Carlo Conti. È vero comunque che, riducendosi il tempo, ho ancor più voglia di pormi dei traguardi». Lagunafest prosegue domani alle 21 alla diga Nazario Sauro con la visione de “La frontiera sommersa, un ponte con la storia”, documentario della sede regionale Rai firmato da Pietro Spirito e Luigi Zannini, seguito da un incontro con gli autori e Cristiano Degano condotto da Marinella Chirico, letture di Elke Burul. ©RIPRODUZIONE RISERVATA LAGUNAFEST SVELA I SEGRETI DELLA “FRONTIERA SOMMERSA” GRADO. I resti di un vascello da guerra del XIX secolo, con un carico di palle di cannone di vario calibro, proprio davanti Grado. E poi una mina della prima guerra mondiale, che è stata recuperata... 06 agosto 2015 GRADO. I resti di un vascello da guerra del XIX secolo, con un carico di palle di cannone di vario calibro, proprio davanti Grado. E poi una mina della prima guerra mondiale, che è stata recuperata e fatta saltare dagli incursori della Marina militare. Sono queste alcune delle sorprese saltate fuori durante la lavorazione del film documentario “La frontiera sommersa”, prodotto dalla sede regionale della Rai e firmato da Pietro Spirito e Luigi Zannini, per la regia di quest’ultimo. Un’avventura durata un anno nel Golfo di Trieste, alla scoperta della storia sommersa di questa marca di confine, dall’antichità fino ai nostri giorni. A Lagunafest 2015, sulla scia del progetto “Visioni dal sommerso” curato nelle scorse A Lagunafest 2015, sulla scia del progetto “Visioni dal sommerso” curato nelle scorse edizioni da Spirito, “La frontiera sommersa” sarà presentata nella terza serata del festival, oggi alle 21 nella Diga Nazario Sauro: il film, proposto nell’ambito del percorso “Rai, un ponte col territorio”, sarà introdotto dalla conversazione degli autori con il responsabile della struttura di programmazione della sede Rai Fvg in lingua italiana, Cristiano Degano. Condurrà la serata la giornalista Marinella Chirico, letture a cura dell'attrice Elke Burul. Le telecamere della “Frontiera sommersa” sono scese sott’acqua alla ricerca di quella memoria nascosta che fa da ponte fra il passato e il presente. Il mare Adriatico, dunque, come un immenso museo a cielo sommerso: vetrina subacquea per duemila anni di storia, dalla nave romana Julia Felix, al relitto del brigantino Mercure affondato nel 1812 durante la Battaglia di Grado, a quanto rimane della corazzata Wien affondata da Lugi Rizzo nel 1917 nella Baia di Muggia, fino al bombardiere B24 della Seconda Guerra Mondiale, identificato solo di recente e adesso al centro di una campagna di recupero delle spoglie dell’equipaggio da parte della Marina degli Stati Uniti. Sempre nell’ambito del progetto “Rai, un ponte col territorio” è stata inaugurata negli spazi e in collaborazione con il Grand Hotel Astoria, la selezione fotografica della Mostra “Che storia la Rai”, sui 50 anni della Sede Rai regionale. La mostra si focalizza sugli anni di Radio Trieste con scatti storici che documentano l’attività d’esordio della programmazione, e con volti familiari al grande pubblico, da Tullio Kezich a Mario Valdemarin. E sempre oggi, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria si proietterà “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera”: il documentario firmato da Cristiano Degano con sei interviste a Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor, per indagare cosa significa vivere i confini e ritrovarsi a scriverne. PINO ROVEREDO A LAGUNAFEST «LA SOLIDARIETÀ È SCOMPARSA» Doppio appuntamento per l’ultima giornata della rassegna gradese dal dramma delle carceri al cibo nelle trincee con gli attori Alzetta e Mizzi di Federica Gregori 07 agosto 2015 GRADO. Termina stasera con uno speciale doppio appuntamento Lagunafest, un'edizione - la 12ma della rassegna ideata da Sergio Naiza, Daniela Volpe e Paola Sain – improntata al tema dei ponti, necessari da gettare oggi più che mai per superare i limiti fisici e mentali che troppo spesso ingabbiano l'uomo. La riflessione, che nelle precedenti giornate aveva esplorato i temi dell'acqua, del territorio e dei confini, si arricchisce e raddoppia per il gran finale, a iniziare da una prima parte dedicata alla scrittura, vero ponte per la libertà, ben incarnata dalla figura di Pino Roveredo che sarà protagonista di una suggestiva navigazione da Grado verso l'isola di Anfora. Cosa si mangiava in trincea è invece l'interrogativo cui proveranno a rispondere gli scrittori e storici Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno, guidando lo spettatore in un viaggio nel gusto davvero peculiare: se il cibo è un ponte con la Storia, un itinerario nella tradizione alimentare della Grande Guerra darà la possibilità di ritrovarne non solo le atmosfere ma anche i sapori, fino alla possibilità di assaggiare un autentico rancio del tempo. Si partirà alle 18.30 salpando con Roveredo e l'attice Sara Alzetta dal Porto Vecchio di Grado, per solcare lo specchio della laguna: spazi aperti senza barriere cui si contrapporrà la voce di Roveredo nella nuova veste di Garante regionale dei diritti dei detenuti. «Se il soggetto è il ponte – racconta lo scrittore triestino - parlerò della possibilità di salvarsi, anche considerando la mia storia personale. Ma più che da Garante, parlerò semplicemente degli ultimi in classifica, di quelli che non ce la fanno e non hanno possibilità di risalita, come dell'odierno e dei suoi aspetti più allarmanti, primo tra tutti la mancanza di solidarietà; parlerò della politica che non è capace di dare risposte come delle voci degli intellettuali, che rimbalzano da una parte all'altra». Lo sbarco sull'isola di Anfora - Porto Buso nel cuore della laguna di Marano e Grado aprirà alla seconda parte della serata di Lagunafest, location scelta non a caso come spieghiamo qui a fianco: dalle 20 circa la voce recitante di Alessandro Mizzi darà il via alla conversazione che vedrà al centro la coppia di scrittori Pietro Spirito - Alessandro Marzo Magno. «Spiegherò come, dalla Grande Guerra in poi, il caffè sia diventato la prima colazione degli italiani o come invece il riso sia stato rifiutato al Sud», spiega lo storico veneziano autore di “Il genio del gusto. Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo”. «Ho ricostruito il percorso di cibi e bevande scoprendo come la prima guerra e la trincea abbiano avuto un'influenza sulle abitudini alimentari a venire come mai si immaginerebbe». DAVOLI: VI RACCONTO PASOLINI ALLORA ERA PIÚ ODIATO CHE AMATO L’attore sarà stasera sulla Diga di Grado per ricordare Pier Paolo e il film “Medea”. «Mi addolora vedere la sua tomba mal tenuta. Verrò a Casarsa con il mio teatro» di Gian Paolo Polesini 04 agosto 2015 GRADO. «A Ninè , mi chiamava mamma. o sono Giovanni, le rispondevo sempre. E lei niente. “Ninetto me piace de più”, e son diventato Ninetto. Sapete come funziona qui a Roma, no? Francesco diventa a Fra, Stefano a Ste, mozziamo volentieri, noi, oltre a stravolgere». Fatto sta che un Ninetto giovanissimo, nemmeno diciottenne, fu catapultato all’ombra di un dio pagano, Totò. Pier Paolo decise così. «Ci conoscemmo durante la lavorazione de La ricotta» - ricorda Davoli. Stavo con degli amici, quel giorno. Cammina de qua, cammina de là ci ritrovammo all’Aquasanta con davanti il cinema. Al momento pensammo che ci fosse scappato il morto, tutta quella gente lasciava intuire a qualcosa di strano, poi capimmo. E mio fratello, che lavorava sul set, mi presentò Pasolini. Non ne conoscevo molte di persone gentili, sapete com’era la gioventù delle borgate romane. So che gli piacque subito la mia naturalezza, seppure falsata da un deciso imbarazzo. Mi chiamò qualche giorno dopo. “Ti andrebbe una piccola parte nel mio film Il Vangelo secondo Matteo”?, chiese. Sentivo il cinematografo piuttosto distante dalla vita mia. Facevo piccoli lavoretti: il falegname, il ragazzo di bottega da un barbiere, lucidavo mobili antichi, insomma mi arrangiavo. Poi mi puntarono una cinepresa in faccia. “Una faccia da schiaffi”, diceva sempre Pier Paolo. Sul ciak si leggeva: Uccellacci e uccellini. Totò mi trattava da figlio. Assomigliava a mio padre. Piccolino, simpatico, garbato. Sarebbe diventato più grande di Chaplin se si fossero accorti del suo genio. In vita». Per il quarantennale della morte del poeta - girò nove pellicole col maestro, affidandosi poi all’arte di Citti e di tanti altri - Davoli si è deciso a spezzare il silenzio. «Tutti volevano sapere, stava per rivelarsi un tormento. E così chiusi la serranda. Quest’anno, però, è un’altra storia». Lagunafest a Grado, stasera, rievocherà Medea, l’opera pasoliniana con la Callas, girata anche sull’isola d’oro. Alle 21, sulla Diga, sarà proprio Davoli deputato al racconto lungo. Varrà la pena esserci. In realtà “Ninè”, a quel set, fece soltanto una visita. «Ero sotto naja. Dieci mesi ad Arezzo e gli ultimi a Trieste. Telefonai a Pier Paolo cercando consolazione. La bora mi deprimeva e lui venne a trovarmi con un suo amico militare, che riuscì a farmi avere pure un permesso». E vien fuori un dispiacere. All’accenno del Pasolini friulano, l’attore si china metaforicamente sulla tomba dell’amico. «Non la tengono bene e ciò mi addolora. Che ci vuole a mettere due fiori freschi, non le pare?». Quindi si riparte, non è uomo da rancori o da rabbie. Giovanni detto Ninetto è esattamente come l’abbiamo visto sugli schermi grandi e piccoli: uno de core. «S’è messo su un comitato con Franceschini, Maraini, Veltroni, roba seria. E io, naturalmente. Non è stato molto amato, Pier Paolo. Lo pigliavano per pazzo quando scriveva certe cose che parevano lunari. Subì trentadue cause, fu assolto in tutte. Ecco, ho riflettuto parecchio sul come ricordarlo. Tanto per concludere. Decido per il teatro e con un testo, Il vantone di Plauto, che Pasolini tradusse e amò. Nemmeno dirlo, credo. Ma il tour prevede una fermata a Casarsa». ©RIPRODUZIONE RISERVATA CLAUDIO LIPPI: «NON FATEVI ABBINDOLARE DALLA TV» Lagunafest a Grado. Stasera il docu-film “Il bacio azzurro” di Tordiglione. Sul palco anche Somma 05 agosto 2015 GRADO. Abbiamo capito, parlandoci, che Claudio Lippi è un rivoluzionario. Diremmo meglio, per non sviare, un intellettuale pacifico, ma un uomo contro le brutte ovvietà consolidate. Nell’era del gregge schierato, ce ne fossero di combattenti decisi, invece di tanti quaquaraquà. Be’, lui, punto primo, nel 2006 si ribellò al trash della Buona Domenica costanziana. «La gettai lì, con una certa convinzione: e se io confessassi la mia non condivisione per questa tv? Eh no, caro mio. Altrimenti te ne vai. Girai i tacchi. A un certo punto l’orgoglio deve prevalere, altrimenti ti fai solo del male. In realtà me lo sono fatto lo stesso. Porte sprangate per anni. Sappiamo come funziona. Il regime adesso si chiama con un altro nome, ma sempre di regime si tratta». Lo conosciamo, Lippi. Trasmette naturalezza e con quella sua ironia compresa nel prezzo, aggiunge una rara variabile di spontaneità. Il pubblico lo ama, inevitabile, meno il sistema, che, guarda caso, teme l’improvvisazione. Tempi cupi. Saltiamo in fretta dentro il motivo primario della chiacchiera di oggi. Il docu-film di Pino Tordiglione - Il bacio azzurro - ci obbliga a immersioni virtuali, ma necessarie nella filosofia dell’acqua. Sull’educazione all’uso, soprattutto. I ricchi la sprecano i poveri non ce l’hanno. Paradossi di un mondo in autodistruzione. Con il regista, lo stesso Lippi e Sebastiano Somma (attori in campo assieme a Remo Girone e a Morgana Forcella), se ne discuterà stasera, alle 21, sulla Diga Nazario Sauro di Grado, per i tipi di Lagunafest, il festival ideato da Daniela Volpe e da Sergio Naitza che si concluderà venerdì. - Ci si augura che il prodotto cinematografico illumini le new generation, in quelle aule dove spesso, ahinoi, ci si rivolge al presente e al passato inseguendo date e non concetti. «Io ‘sta riforma della scuola non l’ho capita, mi auguro sia più chiara ai professori. Se negli anni decisivi non trasmetti insegnamenti corretti, addio. La storiella di Garibaldi partito da Quarto va bene, ma è sbagliato circoscriverla e non andare oltre. Rimettendo i remi in acqua, spero davvero che Il bacio azzurro risvegli sane abitudini, purtroppo perse nel magma della superficialità e della noncuranza». - Ragioniamo assieme Lippi. Le pare logico sprecare miliardi per scoprire l’acqua su altri Pianeti, senza prima aver risolto i problemi pazzeschi del nostro? «Salviamo il progresso, per carità. Quello di coscienza, non folle. Se non avesse perso la potenza userei la parola scandalo, ma sarebbe riduttivo, ormai. Vorrei capire cos’è cambiato da quando gli americani nel ’69 conquistarono la Luna. Se ci andarono per davvero, poi. Ecco. Una cosa sì, gli stessi crateri lunari li hanno ricreati sulle strade di Roma. Un po’ poco, però, le pare? Non ho la tessera di Greenpeace, né quella dei Verdi, ma chiunque può capire il dannoso e continuo spostare avanti i rimedi». - Bene Claudio, accendiamo la tv? Un gesto quotidiano istintivo. Da oltre mezzo secolo lei vive in quella scatola. Che dire d’incisivo? «Non fatevi abbindolare. E nemmeno fidarvi. “L’hanno detto in televisione, quindi”. Quindi cosa? Non è un oracolo infallibile, nemmeno verità sacrosanta. Bisogna saperla pesare e saperla leggerla. Buone cose ce ne sono, altre meno. La mia ribellione di nove anni fa, non ha di certo rimosso la sporcizia, e non ne avevo nemmeno le pretese. Però la gente si ricorda ancora il gesto. Sebbene sia scivolato via quasi un decennio. “Ah, io quel programma non lo guardo più”, mi dice la signora al supermercato. “Ha fatto bene, le urla sono insopportabili, io spengo”, sbotta quell’altro. Noi siamo italiani e non serve approfondire il concetto. Un popolo storicamente sottomesso non avrà mai la determinazione di stravolgere il corso negativo delle cose. Preferisce subire. Dobbiamo confidare in qualche alzata di testa che possa condizionare il pensiero globale. Nei Cinquanta i propositi erano ottimi, poi qualcosa si è inquinato e il potere ne ha approfittato». ©RIPRODUZIONE RISERVATA IN EDICOLA! Lagunafest sulle tracce di ‘Medea’ Il Festival 2015, in programma dal 4 al 7 agosto a Grado, riporterà il pubblico sul set di Pier Paolo Pasolini 30/07/2015 “Eviterete un sacco di preoccupazioni inutili, se non bruciate i ponti prima di esserci arrivati” suggeriva Arthur Bloch, l’autore della “Legge di Murphy” (1980). Un semplice consiglio di buon senso, talmente attuale e universale che, fra profano e sacro, riecheggia nell’esortazione del Santo Padre: “Costruite ponti, non muri”, raccomanda Papa Francesco alle piazze dei suoi fedeli, da Sarajevo a San Pietro. “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015, in programma come sempre a Grado e in Laguna da martedì 4 a venerdì 7 agosto, con un incipit d’eccezione: il backstage di un set indimenticabile, quello della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale poeta, scrittore e regista di Casarsa. Una serata, quella inaugurale di Lagunafest – martedì 4 agosto, alle 21 nella Diga Nazario Sauro - che sarà prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest, “L’isola di Medea”, dedicato quel set e ai grandi protagonisti che riunì a Grado nell’estate 1969: al festival eccezionalmente farà tappa l’attore Ninetto Davoli, testimone di quelle riprese e di quel periodo del percorso artistico di Pasolini, insieme ad altri protagonisti di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una “Medea” d’eccezione, formato pellicola. La serata inaugurale di Lagunafest, condotta dal direttore artistico del festival Sergio Naitza, sarà dunque prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest: autore e cineasta di vaglia (Nastro d’argento 2013 per il suo “L’insolito ignoto”), Naitza curerà un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. Alla conversazione prenderà infatti parte anche Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di quell’irripetibile incontro lagunare con la ‘diva’ Maria Callas. Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale, ed è realizzato in sinergia con la sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. Info www.lagunafest.it Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected] tel 043182929 – 043182347. Con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una nuova fascia di incontri legata al percorso centrale 2015, “Rai, ponte con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: mercoledì 5 e giovedì 6 agosto, il Grand Hotel Astoria sarà sede di incontri e proiezioni, a cominciare da “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, che dialogherà con l’autrice nell’appuntamento d’esordio (mercoledì 5 agosto, ore 18.30). Giovedì 6 agosto, sempre alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, appuntamento con il documentario firmato da Cristiano Degano, responsabile della struttura di programmazione in lingua italiana della sede Rai FVG: “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera” presenta sei interviste con scrittori che vivono sul confine - Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor – per indagare cosa significa vivere i confini e ritrovarsi a scriverne, da scrittori e/o da giornalisti, attraverso parole mediate da ricordi ed esperienze personali. Evento serale del percorso strutturato in collaborazione con la sede Rai Fvg, al tempo stesso omaggio a Grado, al Golfo del Nord Adriatico e ai suoi caleidoscopici fondali sarà “La frontiera sommersa”, un documentario scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, in proiezione giovedì 6 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro). Ne converseranno gli autori con Cristiano Degano in una serata condotta dalla giornalista Rai Marinella Chirico: sarà l’occasione per abbracciare la storia del nord-est attraverso i relitti che sono a poco a poco riemersi dai flutti. E’ un mare poco profondo, quello del Golfo di Trieste, dai fondali sabbiosi, ma che consente attraverso le tracce lasciate dall’uomo nel corso di secoli di navigazioni, traffici e di guerre, di leggere la storia di quest’area come se si visitasse un museo sommerso, dai moli di epoca romana al relitto del brigantino del Regno Italico Mercure, affondato al largo di Grado nel febbraio del 1812, a quanto rimane della corazzata Wien, affondata dai Mas di Luigi Rizzo nella baia di Muggia nel 1917. Senza dimenticare il relitto del bombardiere americano B24, precipitato in mare nel 1944 dopo essere stato colpito dalla contraerea. Evento intimamente legato all’acqua, bene pubblico del pianeta, sarà la proiezione di mercoledì 5 agosto (Diga Nazario Sauro, ore 21), dedicata al docufilm “Il bacio azzurro” del regista Pino Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti della conversazione che sarà condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Realizzato con il patrocinio ONU, UN Water for life, interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii Stewart, “Il bacio azzurro” offre una straordinaria riflessione sui temi dell’acqua. Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: “Il Bacio Azzurro” è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino e vuole educare all’importanza dell’acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti, l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Per il gran finale della sua 12^ edizione, venerdì 7 agosto, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna (18.30, Porto vecchio) con una serata ricca di proposte e protagonisti: lo scrittore Pino Roveredo, premio Campiello 2005 e oggi Garante detenuti Friuli Venezia Giulia, sarà innanzitutto protagonista di “Mandami a dire: la scrittura, ponte di libertà”, l’incontro on board che rievocherà le esperienze della vita e della carriera di Roveredo, per focalizzare sul suo impegno, personale e letterario, a favore degli ‘esclusi’ e di occupa le sedie più scomode nella variegata platea del teatro della vita. Alcune della pagine più toccanti di Pino Roveredo echeggeranno nelle letture a cura dell’attrice Sara Alzetta. Lagunafest approderà quindi sull’isola di Anfora – Porto Buso, per la tappa conclusiva del progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo. “Cibo, ponte con la storia” sarà il leit motiv, per ritrovare le atmosfere ma anche i ‘sapori’ di quelle trincee: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che ha spesso unito soldati ignari, da una trincea all’altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Scopriremo così perché il caffè è entrato nella colazione degli italiani, proprio dagli anni della Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli ‘del nord’, nell’immaginario di tanti soldati spediti al fronte dal centro e sud Italia. Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell’attore Alessandro Mizzi. IN EDICOLA! ‘Il bacio azzurro’ apre Lagunafest Domani alla Diga Nazario Sauro di Grado la kermesse si apre all’insegna del docufilm sull’acqua 04/08/2015 Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: a Lagunafest 2015 nella serata di domani, mercoledì 5 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro) si apre un’importante riflessione legata ai temi dell’acqua quale bene pubblico ed essenziale per la sopravvivenza di ogni forma di vita e del pianeta: 'Il bacio azzurro' è il prezioso docufilm diretto dal regista Pino Tordiglione, realizzato con il patrocinio Onu, Un Water for life. A presentarlo, nella seconda serata di Lagunafest, saranno gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti con il regista di una conversazione condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii Stewart, 'Il bacio azzurro' è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino e vuole educare all’importanza dell’acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti, l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Il film è realizzato anche con il patrocinio dell’Unesco, ha inaugurato la campagna 'Un anno contro lo spreco 2015' di Last Minute Market ed è stato selezionato per gli Onu Best Practices Awards 2015. Hanno partecipato Vittorio Sgarbi (Italia), Angaangaq (Groenlandia), Sobonfu E. Somè (Burkina Faso), Masau Emoto (Giappone), Maka'Ala Yales (Isole Hawaii), Bob Randall (Australia), Lynne McTaggart (Regno Unito). Come rispettare l’acqua e il suo utilizzo, nel nostro quotidiano? E’ importante ricordare che la dieta mediterranea utilizza in un anno poco più di 1700 metri cubi di acqua pro capite: può sembrare un’enormità, ma la dieta anglosassone finisce per assorbire fino a 2600 metri cubi di acqua, sempre in un anno e sempre pro capite. Per la produzione di un chilo di carne di manzo servono 16 mila litri di acqua, per produrre una tazza di caffè ne ‘bastano’ 140. Il rapporto fra lo spreco alimentare e l’impronta idrica che lasciamo con i nostri comportamenti quotidiani risulta determinante: il 70% dei consumi di acqua dolce, a livello planetario, è impiegata nel settore agricolo e dietro ai pasti che consumiamo quotidianamente ci sono enormi quantità di acqua, fino a 3600 litri per un’alimentazione a base di carne. E con la sua 12esima edizione, Lagunafest inaugura una fascia di incontri legata al percorso 'Rai, ponte con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: si parte domani, mercoledì 5 agosto, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, con la presentazione di 'Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie', realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla Carnia altra, vista con gli occhi dei suoi testimonial naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti insospettabili, come il musicista Paolo Fresu e come gli scrittori Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, e Angelo Floramo, direttore della Biblioteca Guraneriana di San Daniele, che dialogheranno con l’autrice. Info www.lagunafest.it Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected] tel 043182929 – 043182347. Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale. Lagunafest 2015 è realizzato con il patrocinio della sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. Lagunafest sold out IN EDICOLA! Grande pubblico nelle location del festival che si conclude oggi sull’Isola di Anfora 07/08/2015 Lagunafest 2015 si congeda con un’importante conferma: un vero sold out in ogni location per gli appuntamenti del festival, dalle serate nella Diga Nazario Sauro alla nuova fascia di incontri programmata a fine pomeriggio nell’ambito del percorso “Rai, un ponte col territorio” che ha attraversato la 12^ edizione al rush finale oggi sull’isola di Anfora. E poi l’entusiasmo del pubblico per la proposta che, sin dalla prima edizione, esprime il dna ‘anfibio’ di Lagunafest, il viaggio terracqueo fra Grado e le sue isole declinato attraverso il tema portante della manifestazione: quest’anno la suggestione dei ‘ponti’ da immaginare e costruire al posto dei muri. Promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado e l’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Lagunafest - su progetto di Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain con Pietro Spirito– ha inaugurato quest’anno due nuovi percorsi: la fascia di incontri e proiezioni preserale, organizzata all’Hotel Astoria con molti ospiti chiamati a introdurre i documentari proposti, e la collaborazione con la sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia, strutturata intorno al tema “Rai, un ponte col territorio”, per presentare alcune delle più recenti produzioni girate dalle Rai. L’interesse manifestato dal pubblico per la nuova finestra di incontri nel tardo pomeriggio e per le produzione Rai ha confermato l’aspettativa di molti spettatori, turisti e gradesi, per un festival più articolato, con occasioni di confronto e scambio sui temi messi a fuoco nel corso degli incontro. In questa direzione contiamo di procedere nel 2016 e ci auguriamo che la collaborazione con la sede regionale Rai possa diventare un riferimento prezioso per la programmazione del festival. Sarà Passioni il tema portante dell’edizione 2016 di Lagunafest: uno stato d’animo verso cui tendere, un valore aggiunto per la vita di ciascuno, il comune denominatore delle proposte che scandiranno le giornate del festival nella prima decade del prossimo agosto. Con l’obiettivo di una grande serata amarcord legata ai protagonisti delle prime dodici edizioni, protagonisti delle tante produzioni realizzate dal festival. Intanto, i promotori sono già al lavoro per la realizzazione del film documentario “L’isola di Medea”, a cura di Naitza, dedicato allo storico set della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, con Maria Callas. Sarà un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. L’edizione 2015 del festival è realizzata con il patrocinio della sede regionale RAI Friuli Venezia Giulia, in sinergia con la Provincia di Gorizia, Banca di Cividale, GIT Grado, Comelli Vini e Grand Hotel Astoria, info www.lagunamovies.com/lagunafest L L serata s e ia e on giro in aguna in motonave e s ar o su iso a di n ora rado, ore , agosto G ono a er e le reno a ioni er la era a e iale dal ra on o alla no e di a una e enerd a o o a Grado e en o di iu ura del e i al Il ia io al er alle dal or o e io di Grado a ordo della o ona e uo a ri ina on ar o ull i ola di n ora or o u o alle e de u a ione on le ure a ura della ra oria i iodi ien ro a Grado er o le in o e reno a ioni oo in o el Grado i a a aria Gre ori el in o oo in o el rado la una o ie o la una e i ar e on a i ando in la una anda i a dire a ri ura o e on e di li er ro a oni a lo ri ore ino o eredo ri ura on e di li er a an e on e di dialo o di un u uro o i ile er i della li er ri a o ia ure e oranea en e o u e i oniare lo ri ore ino o eredo on rande e erien a o e o era ore di rada e iornali a ai uoi li ri aranno ra e le le ure a ura dell a ri e ara l e a ar a i ull i ola di n ora a or o u o alle la era a rin ee di a una anni do o Gli ri ori le andro ar o a no e ie ro iri o on er ano u i o on e on la oria e ure a ura dell a ore le andro i i e de u a ioni della ra oria i iodi di n ora en anni do o era la no e ra il e a io e l i ola di n ora or o u o nel uore della la una ra Grado e arano e na a il on ine ra I alia e i ero u ro n ari o In uelle ore on ul e e ro rio uella no e i on u l arre a io del a ia or ediniere a iro ar i o da ene ia on ro la a er a au ria a edi i a a ull i ola di n ora a una e nel en enario di uei a i ri o re i a ori di uelle rin ee di a una un ia io nel i o della Grande Guerra e e o a uni o olda i i nari da una rin ea all al ra nel e no di una radi ione a roali en are e a e a ol e radi i o uni ra le en i al rado il i o dei on ini o rire o o er il a en ra o nelle ola ioni de li i aliani ro rio da li anni della Grande Guerra e er il ri o ri a o in ondo il ia o dei o oli del ord nell i a inario di an i olda i edi i al ron e dal en ro e da ud I alia o e i on er a a il e e i an ia a in rin ea ual o a e o e e a o i liare al no ro aor Gli ri ori e ori i ie ro iri o e le andro ar o a no i a o a neranno in ue o ia io nei ala i di rin ea andi o an e da una ele ione di e i e e orie dal ron e er la o e re i an e dell a ore le andro i i Lagunafest: domani sera Claudio Lippi e Sebastiano Somma Grado ore 21 GRADO – Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: a Lagunafest 2015 nella serata di domani, mercoledì 5 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro) si apre un’importante riflessione legata ai temi dell’acqua quale bene pubblico ed essenziale per la sopravvivenza di ogni forma di vita e del pianeta: “Il Bacio Azzurro” è il prezioso docufilm diretto dal regista Pino Tordiglione, realizzato con il patrocinio ONU, UN Water for life. A presentarlo, nella seconda serata di Lagunafest, saranno gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti con il regista di una conversazione condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii Stewart, “Il bacio azzurro” è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino e vuole educare all’importanza dell’acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti, l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Il film è realizzato anche con il patrocinio dell’UNESCO, ha inaugurato la campagna Un anno contro lo spreco 2015 di Last Minute Market ed è stato selezionato per gli ONU Best Practices Awards 2015. Hanno partecipato Vittorio Sgarbi (Italia), Angaangaq (Groenlandia), Sobonfu E. Somè (Burkina Faso), Masau Emoto (Giappone), Maka'Ala Yales (Isole Hawaii), Bob Randall (Australia), Lynne McTaggart (Regno Unito). Come rispettare l’acqua e il suo utilizzo, nel nostro quotidiano? E’ importante ricordare che la dieta mediterranea utilizza in un anno poco più di 1700 metri cubi di acqua pro capite: può sembrare un’enormità, ma la dieta anglosassone finisce per assorbire fino a 2600 metri cubi di acqua, sempre in un anno e sempre pro capite. Per la produzione di un chilo di carne di manzo servono 16 mila litri di acqua, per produrre una tazza di caffè ne ‘bastano’ 140. Il rapporto fra lo spreco alimentare e l’impronta idrica che lasciamo con i nostri comportamenti quotidiani risulta determinante: il 70% dei consumi di acqua dolce, a livello planetario, è impiegata nel settore agricolo e dietro ai pasti che consumiamo quotidianamente ci sono enormi quantità di acqua, fino a 3600 litri per un’alimentazione a base di carne. E con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una fascia di incontri legata al percorso “Rai, ponte con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: si parte domani, mercoledì 5 agosto, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, con la presentazione di “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come gli scrittori Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, e Angelo Floramo, direttore della Biblioteca Guarneriana di San Daniele, che dialogheranno domani con l’autrice. E’ la Carnia che non ti aspetti, quella raccontata e ripresa da Claudia Brugnetta: uno spaccato della Carnia più effervescente, dinamica e per questo, a tratti, inedita; una Carnia non più alla rincorsa di mode allogene e finalmente consapevole della propria reale missione turistica, volta dunque ad un target di “moderni viandanti” (non solo di viaggiatori) alla ricerca di emozioni esclusive, esperienze, contatti umani che diventano compenetrazioni. Info www.lagunamovies.com/lagunafest Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected] tel 043182929 – 043182347. Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale. Lagunafest 2015 è realizzato con il patrocinio della sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. Lagunafest 2015 si apre con l'omaggio al set di "Medea" di Pier Paolo Pasolini Grado (GO) Si apre martedì 4 agosto con l’omaggio a uno dei set più famosi della laguna di Grado, “Medea” di Pier Paolo Pasolini, l’edizione 2015 di Lagunafest, in programma fino a venerdì 7 agosto fra il centro storico di Grado e le isole della laguna. “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest: e il ponte retrospettivo della prima serata del festival è tutto per il film di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale scrittore e regista di Casarsa. Alle 21, nella consueta location della Diga Nazario Sauro, protagonista della conversazione intorno a “Medea” sarà l’attore Ninetto Davoli, interprete d’elezione di Pier Paolo Pasolini e testimone di quelle riprese e di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una “Medea” d’eccezione, formato pellicola. Nel corso del dialogo, condotto dal direttore artistico di Lagunafest Sergio Naitza, è previsto l’intervento di Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di quell’irripetibile incontro lagunare con la ‘diva’ Maria Callas. La serata offrirà l’occasione per anticipare il progetto documentario di Lagunafest, “L’isola di Medea”: una produzione backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna, sull’isola di Mota Safon. L’avventura di “Medea” fu sostenuta dal produttore di “Teorema”, Franco Rossellini, e l’individuazione della laguna di Grado come sede delle riprese per l’evocazione della Colchide, fu certamente propiziata dall’amicizia fra Giuseppe Zigaina e Pier Paolo Pasolini. Il grande pittore, infatti, avvicinò l’uomo di fiume Pasolini al paesaggio terracqueo di laguna, e l’incantevole isolotto di Mota Safon – un ciuffo d’erba con una capanna di canne e paglia si profilò subito come l’approdo ‘naturale’ per l’ambientazione del microcosmo di Giasone. In questo ruolo Pasolini aveva scelto un atleta di grande popolarità, il campione del mondo Giuseppe Gentile, fra i protagonisti della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Città del Messico. Nel ruolo di Medea Pasolini fuse la «diva» Maria Callas, incarnazione di una sfolgorante femminilità, con la Medea protagonista del mito antico. Le riprese a Grado presero il via in un torrido luglio del ’69: i cittadini gradesi vissero in prima persona quei giorni indimenticabili, proiettati sulla stampa nazionale con le notizie sulla lavorazione del film e persino sulla presunta love story tra il regista e la Callas, Fra i protagonisti del set anche Ennio Guarnieri, direttore della fotografia per i maggior cineasti italiani, e Piero Tosi, il Premio Oscar che firmò i costumi del film con l’allora giovane aiuto Gabriella Pescucci. Proprio con “Medea” debuttava una giovanissima Piera Degli Esposti, impegnata in un piccolo ruolo ancillare. Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale, ed è realizzato in sinergia con la sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. Info www.lagunafest.it Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected], tel 043182929 – 043182347. a u a t la rata al r ull ta la a rt ra r Grado (GO) Sono aperte le prenotazioni per la serata speciale dal tramonto alla notte di Lagunafest 2015, venerdì 7 agosto a Grado, evento di chiusura del festival. Il viaggio salperà alle 18.30 dal porto vecchio di Grado a bordo della motonave Nuova Cristina, con sbarco sull’isola di Anfora – Porto Buso alle 20 e degustazione con letture a cura della Trattoria Ai Ciodi. Rientro a Grado verso le 23.30 (informazioni e prenotazioni: Booking Hotel Grado, Riva Zaccaria Gregori, 9; tel. 0431.82929/82347; info@bookinghotelgrado; www.lagunamovies.com/lagunafest). Si parte con Navigando in laguna, “Mandami a dire. La scrittura come ponte di libertà”, protagonista lo scrittore Pino Roveredo: scrittura ponte di libertà: ma anche fonte di dialogo di un futuro possibile per chi della libertà è privato, sia pure temporaneamente. Lo può testimoniare lo scrittore Pino Roveredo, con grande esperienza come operatore di strada e giornalista. Dai suoi libri saranno tratte le letture a cura dell’attrice Sara Alzetta. Sbarcati sull’isola di Anfora a Porto Buso, alle 20 la serata “1915 – 2015: trincee di Laguna, 100 anni dopo”. Gli scrittori Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito, conversano su “Cibo, ponte con la storia”. Letture a cura dell’attore Alessandro Mizzi e degustazioni della Trattoria Ai Ciodi di Anfora. Cent'anni dopo: era la notte fra il 23 e 24 maggio 1915 e l'isola di Anfora – Porto Buso, nel cuore della laguna fra Grado e Marano, segnava il confine fra Italia e impero Austro Ungarico. In quelle ore convulse e proprio quella notte si consumò l'arrembaggio del cacciatorpediniere Zaffiro, partito da Venezia, contro la caserma austriaca edificata sull’isola di Anfora. Lagunafest, nel centenario di quei fatti riscopre i “sapori” di quelle trincee di Laguna: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che spesso ha unito soldati ignari, da una trincea all'altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Scopriremo così perché il caffè è entrato nelle colazioni degli italiani, proprio dagli anni della Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli “del Nord”, nell’immaginario di tanti soldati spediti al fronte dal centro e da sud Italia. Come si conservava il pesce? Si mangiava in trincea qualcosa che potesse assomigliare al nostro “saor”? Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell'attore Alessandro Mizzi. Lagunafest 2015 ospita Claudio Lippi, Sebastiano Somma e il docufilm “Il Bacio Azzurro” Grado (GO) Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: a Lagunafest 2015 nella serata di mercoledì 5 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro) si apre un’importante riflessione legata ai temi dell’acqua quale bene pubblico ed essenziale per la sopravvivenza di ogni forma di vita e del pianeta: “Il Bacio Azzurro” è il prezioso docufilm diretto dal regista Pino Tordiglione, realizzato con il patrocinio ONU, UN Water for life. A presentarlo, nella seconda serata di Lagunafest, saranno gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti con il regista di una conversazione condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii Stewart, “Il bacio azzurro” è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino e vuole educare all’importanza dell’acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti, l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Il film è realizzato anche con il patrocinio dell’UNESCO, ha inaugurato la campagna Un anno contro lo spreco 2015 di Last Minute Market ed è stato selezionato per gli ONU Best Practices Awards 2015. Hanno partecipato Vittorio Sgarbi (Italia), Angaangaq (Groenlandia), Sobonfu E. Somè (Burkina Faso), Masau Emoto (Giappone), Maka'Ala Yales (Isole Hawaii), Bob Randall (Australia), Lynne McTaggart (Regno Unito). Come rispettare l’acqua e il suo utilizzo, nel nostro quotidiano? E’ importante ricordare che la dieta mediterranea utilizza in un anno poco più di 1700 metri cubi di acqua pro capite: può sembrare un’enormità, ma la dieta anglosassone finisce per assorbire fino a 2600 metri cubi di acqua, sempre in un anno e sempre pro capite. Per la produzione di un chilo di carne di manzo servono 16 mila litri di acqua, per produrre una tazza di caffè ne ‘bastano’ 140. Il rapporto fra lo spreco alimentare e l’impronta idrica che lasciamo con i nostri comportamenti quotidiani risulta determinante: il 70% dei consumi di acqua dolce, a livello planetario, è impiegata nel settore agricolo e dietro ai pasti che consumiamo quotidianamente ci sono enormi quantità di acqua, fino a 3600 litri per un’alimentazione a base di carne. E con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una fascia di incontri legata al percorso “Rai, ponte con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: si parte domani, mercoledì 5 agosto, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, con la presentazione di “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come gli scrittori Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, e Angelo Floramo, direttore della Biblioteca Guarneriana di San Daniele, che dialogheranno domani con l’autrice. E’ la Carnia che non ti aspetti, quella raccontata e ripresa da Claudia Brugnetta: uno spaccato della Carnia più effervescente, dinamica e per questo, a tratti, inedita; una Carnia non più alla rincorsa di mode allogene e finalmente consapevole della propria reale missione turistica, volta dunque ad un target di “moderni viandanti” (non solo di viaggiatori) alla ricerca di emozioni esclusive, esperienze, contatti umani che diventano compenetrazioni. Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero (prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected], tel 043182929 – 043182347). Info www.lagunamovies.com/lagunafest. Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale. Lagunafest 2015 è realizzato con il patrocinio della sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. Un museo chiamato Mediterraneo: a Lagunafest 2015 il documentario “La frontiera sommersa” Grado (GO) I resti di un vascello da guerra del XIX secolo, con un carico di palle di cannone di vario calibro, proprio davanti Grado. E poi una mina della prima guerra mondiale, con tutti i suoi quattrocento chili di tritolo, che è stata recuperata e fatta saltare dagli incursori della Marina militare. Sono queste alcune delle sorprese saltate fuori durante la lavorazione del film documentario “La frontiera sommersa”, prodotto dalla sede regionale della Rai e firmato da Pietro Spirito e Luigi Zannini, per la regia di quest’ultimo. Un’avventura durata un anno nel Golfo di Trieste, alla scoperta della storia sommersa di questa marca di confine, dall’antichità fino ai nostri giorni. Il mare Adriatico, dunque, come un immenso museo a cielo sommerso: vetrina subacquea per duemila anni di storia, dalla nave romana Julia Felix, al relitto del brigantino Mercure affondato nel 1812 durante la Battaglia di Grado, a quanto rimane della corazzata Wien affondata da Lugi Rizzo nel 1917 nella Baia di Muggia, fino al bombardiere B24 della Seconda Guerra Mondiale, identificato solo di recente e adesso al centro di una campagna di recupero delle spoglie dell’equipaggio da parte della Marina degli Stati Uniti. A Lagunafest 2015, sulla scia del progetto “Visioni dal sommerso” curato nelle scorse edizioni a cura del giornalista, scrittore e subacqueo Pietro Spirito, “La frontiera sommersa” sarà presentata nella terza serata del festival, giovedì 6 agosto alle 21 nella Diga Nazario Sauro: il film, proposto nell’ambito del percorso “Rai, un ponte col territorio”, sarà introdotto dalla conversazione degli autori con il responsabile della struttura di programmazione della sede Rai Fvg in lingua italiana, Cristiano Degano. Condurrà la serata la giornalista Marinella Chirico, nel corso dell'incontro sono previste letture a cura dell'attrice Elke Burul. Le telecamere della “Frontiera sommersa” sono scese sott’acqua alla ricerca di quella memoria nascosta che fa da ponte fra il passato e il presente. «Imbattersi nei resti di un vascello da guerra dell’Ottocento di cui nessuno conosceva l’esistenza e ancora da identificare, o incappare in una mina di cento anni fa ancora potenzialmente pericolosa – dicono gli autori sono solo alcune delle sorprese che posso capitare quando si esplorano i fondali del nostro Golfo, un mare che nel corso dei secoli ha visto guerre, traffici e commerci, il lavoro dei pescatori come le scorribande dei pirati, ed è stato testimone di tanti naufragi». La “Frontiera sommersa” racconta alcune di queste storie come fossero tanti capitoli di una grande storia che riguarda tutti noi e che è custodita in fondo al mare. Sempre nell’ambito del progetto “Rai, un ponte col territorio’ è stata inaugurata ieri negli spazi e in collaborazione con il Grand Hotel Astoria, la selezione fotografica della Mostra “Che storia la Rai”, sui 50 anni della Sede Rai regionale. La mostra è visitabile negli spazi del piano bar dell’Astoria e si focalizza sugli anni di Radio Trieste con scatti storici che documentano l’attività d’esordio della programmazione, e con volti familiari al grande pubblico, da Tullio Kezich a Mario Valdemarin, Livio Lorenzon, Mimmo Lovecchio. E giovedì 6 agosto alle 18.30, al Grand Hotel Astoria, si proietterà “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera”: il documentario firmato da Cristiano Degano con sei interviste a Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor, per indagare cosa significa vivere i confini e ritrovarsi a scriverne, da scrittori o da giornalisti, attraverso parole mediate da ricordi ed esperienze personali. Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected], tel 043182929 – 043182347. Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia Assessorato alla Cultura, della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale. Lagunafest 2015 è realizzato con il patrocinio della sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. INFO: www.lagunafest.it Lagunafest 2015 chiude con tre scrittori: Pino Roveredo, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno Grado (GO) Lagunafest 2015 si conclude venerdì 7 agosto con una full immersion nel cuore della laguna “dal tramonto a mezzanotte”. La 12^ edizione del festival ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, promosso dal Comune di Grado con la Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura e con la Provincia di Gorizia, giunge al rush finale con il viaggio che salperà alle 18.30 dal Porto Vecchio di Grado, a bordo della motonave Nuova Cristina (info e prenotazioni: tel. 0431.82929/82347, www.lagunamovies.com/lagunafest). “Mandami a dire. La scrittura come ponte di libertà” titola l’incontro che vede protagonista, on board, lo scrittore Pino Roveredo: per raccontare la libertà e la speranza di futuro proiettate nelle parole e nella scrittura. Lo può testimoniare Pino Roveredo per il suo vissuto e con la grande esperienza di operatore di strada e giornalista. Da alcuni mesi è anche Garante dei detenuti del Friuli Venezia Giulia: come spesso sottolinea, il primo garante mai nominato con esperienza diretta della detenzione. Dai suoi libri saranno tratte le letture in navigazione, a cura dell’attrice Sara Alzetta. E arrivati sull’isola di Anfora a Porto Buso, alle 20 prenderà il via la serata “1915 – 2015: trincee di Laguna, 100 anni dopo”. Gli scrittori Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito, converseranno su “Cibo, ponte con la storia”, fra letture a cura dell’attore Alessandro Mizzi e la degustazione a tema proposta dalla Trattoria Ai Ciodi di Anfora. Cent'anni dopo: era la notte fra il 23 e 24 maggio 1915 e l'isola di Anfora – Porto Buso, nel cuore della laguna fra Grado e Marano, segnava il confine fra Italia e impero Austro Ungarico. In quelle ore convulse e proprio quella notte si consumò l'arrembaggio del cacciatorpediniere Zaffiro, partito da Venezia, contro la caserma austriaca edificata sull’isola di Anfora. Lagunafest, nel centenario di quei fatti riscopre i “sapori” di quelle trincee di Laguna, nell’ambito del percorso “I gusti del territorio isontino con il tempo”: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che spesso ha unito soldati ignari, da una trincea all'altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Scopriremo così perché il caffè è entrato nelle colazioni degli italiani, proprio dagli anni della Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli “del Nord”, nell’immaginario di tanti soldati spediti al fronte dal centro e da sud Italia. Come si conservava il pesce? Si mangiava in trincea qualcosa che potesse assomigliare al nostro “saor”? Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell'attore Alessandro Mizzi. Lagunafest 2015 saluta con tutti "sold out" e anticipa il tema dell'edizione 2016: "Passioni" Grado (GO) Lagunafest 2015 si congeda con un’importante conferma: un vero sold out in ogni location per gli appuntamenti del festival, dalle serate nella Diga Nazario Sauro alla nuova fascia di incontri programmata a fine pomeriggio nell’ambito del percorso “Rai, un ponte col territorio” che ha attraversato la 12^ edizione al rush finale oggi sull'isola di Anfora. E poi l’entusiasmo del pubblico per la proposta che, sin dalla prima edizione, esprime il dna ‘anfibio’ di Lagunafest, il viaggio terracqueo fra Grado e le sue isole declinato attraverso il tema portante della manifestazione: quest’anno la suggestione dei ‘ponti’ da immaginare e costruire al posto dei muri. Promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado e l’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Lagunafest su progetto di Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain con Pietro Spirito– ha inaugurato quest’anno due nuovi percorsi: la fascia di incontri e proiezioni preserale, organizzata all’Hotel Astoria con molti ospiti chiamati a introdurre i documentari proposti, e la collaborazione con la sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia, strutturata intorno al tema “Rai, un ponte col territorio”, per presentare alcune delle più recenti produzioni girate dalle Rai. «L’interesse manifestato dal pubblico per la nuova finestra di incontri nel tardo pomeriggio e per le produzione Rai ha confermato l’aspettativa di molti spettatori, turisti e gradesi, per un festival più articolato, con occasioni di confronto e scambio sui temi messi a fuoco nel corso degli incontro. In questa direzione contiamo di procedere nel 2016 e ci auguriamo che la collaborazione con la sede regionale Rai possa diventare un riferimento prezioso per la programmazione del festival. Sarà “Passioni” il tema portante dell’edizione 2016 di Lagunafest: uno stato d’animo verso cui tendere, un valore aggiunto per la vita di ciascuno, il comune denominatore delle proposte che scandiranno le giornate del festival nella prima decade del prossimo agosto. Con l’obiettivo di una grande serata amarcord legata ai protagonisti delle prime dodici edizioni, protagonisti delle tante produzioni realizzate dal festival. Intanto, i promotori sono già al lavoro per la realizzazione del film documentario “L’isola di Medea”, a cura di Sergio Naitza, dedicato allo storico set della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, con Maria Callas. Sarà un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. L’edizione 2015 del festival è realizzata con il patrocinio della sede regionale RAI Friuli Venezia Giulia, in sinergia con la Provincia di Gorizia, Banca di Cividale, GIT Grado, Comelli Vini e Grand Hotel Astoria. INFO: www.lagunamovies.com/lagunafest a u a t la rata al r ull ta la a rt ra r Grado (GO) Sono aperte le prenotazioni per la serata speciale dal tramonto alla notte di Lagunafest 2015, venerdì 7 agosto a Grado, evento di chiusura del festival. Il viaggio salperà alle 18.30 dal porto vecchio di Grado a bordo della motonave Nuova Cristina, con sbarco sull’isola di Anfora – Porto Buso alle 20 e degustazione con letture a cura della Trattoria Ai Ciodi. Rientro a Grado verso le 23.30 (informazioni e prenotazioni: Booking Hotel Grado, Riva Zaccaria Gregori, 9; tel. 0431.82929/82347; info@bookinghotelgrado; www.lagunamovies.com/lagunafest). Si parte con Navigando in laguna, “Mandami a dire. La scrittura come ponte di libertà”, protagonista lo scrittore Pino Roveredo: scrittura ponte di libertà: ma anche fonte di dialogo di un futuro possibile per chi della libertà è privato, sia pure temporaneamente. Lo può testimoniare lo scrittore Pino Roveredo, con grande esperienza come operatore di strada e giornalista. Dai suoi libri saranno tratte le letture a cura dell’attrice Sara Alzetta. Sbarcati sull’isola di Anfora a Porto Buso, alle 20 la serata “1915 – 2015: trincee di Laguna, 100 anni dopo”. Gli scrittori Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito, conversano su “Cibo, ponte con la storia”. Letture a cura dell’attore Alessandro Mizzi e degustazioni della Trattoria Ai Ciodi di Anfora. Cent'anni dopo: era la notte fra il 23 e 24 maggio 1915 e l'isola di Anfora – Porto Buso, nel cuore della laguna fra Grado e Marano, segnava il confine fra Italia e impero Austro Ungarico. In quelle ore convulse e proprio quella notte si consumò l'arrembaggio del cacciatorpediniere Zaffiro, partito da Venezia, contro la caserma austriaca edificata sull’isola di Anfora. Lagunafest, nel centenario di quei fatti riscopre i “sapori” di quelle trincee di Laguna: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che spesso ha unito soldati ignari, da una trincea all'altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Scopriremo così perché il caffè è entrato nelle colazioni degli italiani, proprio dagli anni della Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli “del Nord”, nell’immaginario di tanti soldati spediti al fronte dal centro e da sud Italia. Come si conservava il pesce? Si mangiava in trincea qualcosa che potesse assomigliare al nostro “saor”? Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell'attore Alessandro Mizzi. Lagunafest 2015 ospita Claudio Lippi, Sebastiano Somma e il docufilm “Il Bacio Azzurro” Grado (GO) Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: a Lagunafest 2015 nella serata di mercoledì 5 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro) si apre un’importante riflessione legata ai temi dell’acqua quale bene pubblico ed essenziale per la sopravvivenza di ogni forma di vita e del pianeta: “Il Bacio Azzurro” è il prezioso docufilm diretto dal regista Pino Tordiglione, realizzato con il patrocinio ONU, UN Water for life. A presentarlo, nella seconda serata di Lagunafest, saranno gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti con il regista di una conversazione condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii Stewart, “Il bacio azzurro” è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino e vuole educare all’importanza dell’acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti, l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Il film è realizzato anche con il patrocinio dell’UNESCO, ha inaugurato la campagna Un anno contro lo spreco 2015 di Last Minute Market ed è stato selezionato per gli ONU Best Practices Awards 2015. Hanno partecipato Vittorio Sgarbi (Italia), Angaangaq (Groenlandia), Sobonfu E. Somè (Burkina Faso), Masau Emoto (Giappone), Maka'Ala Yales (Isole Hawaii), Bob Randall (Australia), Lynne McTaggart (Regno Unito). Come rispettare l’acqua e il suo utilizzo, nel nostro quotidiano? E’ importante ricordare che la dieta mediterranea utilizza in un anno poco più di 1700 metri cubi di acqua pro capite: può sembrare un’enormità, ma la dieta anglosassone finisce per assorbire fino a 2600 metri cubi di acqua, sempre in un anno e sempre pro capite. Per la produzione di un chilo di carne di manzo servono 16 mila litri di acqua, per produrre una tazza di caffè ne ‘bastano’ 140. Il rapporto fra lo spreco alimentare e l’impronta idrica che lasciamo con i nostri comportamenti quotidiani risulta determinante: il 70% dei consumi di acqua dolce, a livello planetario, è impiegata nel settore agricolo e dietro ai pasti che consumiamo quotidianamente ci sono enormi quantità di acqua, fino a 3600 litri per un’alimentazione a base di carne. E con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una fascia di incontri legata al percorso “Rai, ponte con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: si parte domani, mercoledì 5 agosto, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, con la presentazione di “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come gli scrittori Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, e Angelo Floramo, direttore della Biblioteca Guarneriana di San Daniele, che dialogheranno domani con l’autrice. E’ la Carnia che non ti aspetti, quella raccontata e ripresa da Claudia Brugnetta: uno spaccato della Carnia più effervescente, dinamica e per questo, a tratti, inedita; una Carnia non più alla rincorsa di mode allogene e finalmente consapevole della propria reale missione turistica, volta dunque ad un target di “moderni viandanti” (non solo di viaggiatori) alla ricerca di emozioni esclusive, esperienze, contatti umani che diventano compenetrazioni. Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero (prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected], tel 043182929 – 043182347). Info www.lagunamovies.com/lagunafest. Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale. Lagunafest 2015 è realizzato con il patrocinio della sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. Un museo chiamato Mediterraneo: a Lagunafest 2015 il documentario “La frontiera sommersa” Grado (GO) I resti di un vascello da guerra del XIX secolo, con un carico di palle di cannone di vario calibro, proprio davanti Grado. E poi una mina della prima guerra mondiale, con tutti i suoi quattrocento chili di tritolo, che è stata recuperata e fatta saltare dagli incursori della Marina militare. Sono queste alcune delle sorprese saltate fuori durante la lavorazione del film documentario “La frontiera sommersa”, prodotto dalla sede regionale della Rai e firmato da Pietro Spirito e Luigi Zannini, per la regia di quest’ultimo. Un’avventura durata un anno nel Golfo di Trieste, alla scoperta della storia sommersa di questa marca di confine, dall’antichità fino ai nostri giorni. Il mare Adriatico, dunque, come un immenso museo a cielo sommerso: vetrina subacquea per duemila anni di storia, dalla nave romana Julia Felix, al relitto del brigantino Mercure affondato nel 1812 durante la Battaglia di Grado, a quanto rimane della corazzata Wien affondata da Lugi Rizzo nel 1917 nella Baia di Muggia, fino al bombardiere B24 della Seconda Guerra Mondiale, identificato solo di recente e adesso al centro di una campagna di recupero delle spoglie dell’equipaggio da parte della Marina degli Stati Uniti. A Lagunafest 2015, sulla scia del progetto “Visioni dal sommerso” curato nelle scorse edizioni a cura del giornalista, scrittore e subacqueo Pietro Spirito, “La frontiera sommersa” sarà presentata nella terza serata del festival, giovedì 6 agosto alle 21 nella Diga Nazario Sauro: il film, proposto nell’ambito del percorso “Rai, un ponte col territorio”, sarà introdotto dalla conversazione degli autori con il responsabile della struttura di programmazione della sede Rai Fvg in lingua italiana, Cristiano Degano. Condurrà la serata la giornalista Marinella Chirico, nel corso dell'incontro sono previste letture a cura dell'attrice Elke Burul. Le telecamere della “Frontiera sommersa” sono scese sott’acqua alla ricerca di quella memoria nascosta che fa da ponte fra il passato e il presente. «Imbattersi nei resti di un vascello da guerra dell’Ottocento di cui nessuno conosceva l’esistenza e ancora da identificare, o incappare in una mina di cento anni fa ancora potenzialmente pericolosa – dicono gli autori sono solo alcune delle sorprese che posso capitare quando si esplorano i fondali del nostro Golfo, un mare che nel corso dei secoli ha visto guerre, traffici e commerci, il lavoro dei pescatori come le scorribande dei pirati, ed è stato testimone di tanti naufragi». La “Frontiera sommersa” racconta alcune di queste storie come fossero tanti capitoli di una grande storia che riguarda tutti noi e che è custodita in fondo al mare. Sempre nell’ambito del progetto “Rai, un ponte col territorio’ è stata inaugurata ieri negli spazi e in collaborazione con il Grand Hotel Astoria, la selezione fotografica della Mostra “Che storia la Rai”, sui 50 anni della Sede Rai regionale. La mostra è visitabile negli spazi del piano bar dell’Astoria e si focalizza sugli anni di Radio Trieste con scatti storici che documentano l’attività d’esordio della programmazione, e con volti familiari al grande pubblico, da Tullio Kezich a Mario Valdemarin, Livio Lorenzon, Mimmo Lovecchio. E giovedì 6 agosto alle 18.30, al Grand Hotel Astoria, si proietterà “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera”: il documentario firmato da Cristiano Degano con sei interviste a Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor, per indagare cosa significa vivere i confini e ritrovarsi a scriverne, da scrittori o da giornalisti, attraverso parole mediate da ricordi ed esperienze personali. Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected], tel 043182929 – 043182347. Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia Assessorato alla Cultura, della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale. Lagunafest 2015 è realizzato con il patrocinio della sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. INFO: www.lagunafest.it Lagunafest 2015 chiude con tre scrittori: Pino Roveredo, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno Grado (GO) Lagunafest 2015 si conclude venerdì 7 agosto con una full immersion nel cuore della laguna “dal tramonto a mezzanotte”. La 12^ edizione del festival ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, promosso dal Comune di Grado con la Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura e con la Provincia di Gorizia, giunge al rush finale con il viaggio che salperà alle 18.30 dal Porto Vecchio di Grado, a bordo della motonave Nuova Cristina (info e prenotazioni: tel. 0431.82929/82347, www.lagunamovies.com/lagunafest). “Mandami a dire. La scrittura come ponte di libertà” titola l’incontro che vede protagonista, on board, lo scrittore Pino Roveredo: per raccontare la libertà e la speranza di futuro proiettate nelle parole e nella scrittura. Lo può testimoniare Pino Roveredo per il suo vissuto e con la grande esperienza di operatore di strada e giornalista. Da alcuni mesi è anche Garante dei detenuti del Friuli Venezia Giulia: come spesso sottolinea, il primo garante mai nominato con esperienza diretta della detenzione. Dai suoi libri saranno tratte le letture in navigazione, a cura dell’attrice Sara Alzetta. E arrivati sull’isola di Anfora a Porto Buso, alle 20 prenderà il via la serata “1915 – 2015: trincee di Laguna, 100 anni dopo”. Gli scrittori Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito, converseranno su “Cibo, ponte con la storia”, fra letture a cura dell’attore Alessandro Mizzi e la degustazione a tema proposta dalla Trattoria Ai Ciodi di Anfora. Cent'anni dopo: era la notte fra il 23 e 24 maggio 1915 e l'isola di Anfora – Porto Buso, nel cuore della laguna fra Grado e Marano, segnava il confine fra Italia e impero Austro Ungarico. In quelle ore convulse e proprio quella notte si consumò l'arrembaggio del cacciatorpediniere Zaffiro, partito da Venezia, contro la caserma austriaca edificata sull’isola di Anfora. Lagunafest, nel centenario di quei fatti riscopre i “sapori” di quelle trincee di Laguna, nell’ambito del percorso “I gusti del territorio isontino con il tempo”: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che spesso ha unito soldati ignari, da una trincea all'altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Scopriremo così perché il caffè è entrato nelle colazioni degli italiani, proprio dagli anni della Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli “del Nord”, nell’immaginario di tanti soldati spediti al fronte dal centro e da sud Italia. Come si conservava il pesce? Si mangiava in trincea qualcosa che potesse assomigliare al nostro “saor”? Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell'attore Alessandro Mizzi. Lagunafest 2015 saluta con tutti "sold out" e anticipa il tema dell'edizione 2016: "Passioni" Grado (GO) Lagunafest 2015 si congeda con un’importante conferma: un vero sold out in ogni location per gli appuntamenti del festival, dalle serate nella Diga Nazario Sauro alla nuova fascia di incontri programmata a fine pomeriggio nell’ambito del percorso “Rai, un ponte col territorio” che ha attraversato la 12^ edizione al rush finale oggi sull'isola di Anfora. E poi l’entusiasmo del pubblico per la proposta che, sin dalla prima edizione, esprime il dna ‘anfibio’ di Lagunafest, il viaggio terracqueo fra Grado e le sue isole declinato attraverso il tema portante della manifestazione: quest’anno la suggestione dei ‘ponti’ da immaginare e costruire al posto dei muri. Promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado e l’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Lagunafest su progetto di Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain con Pietro Spirito– ha inaugurato quest’anno due nuovi percorsi: la fascia di incontri e proiezioni preserale, organizzata all’Hotel Astoria con molti ospiti chiamati a introdurre i documentari proposti, e la collaborazione con la sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia, strutturata intorno al tema “Rai, un ponte col territorio”, per presentare alcune delle più recenti produzioni girate dalle Rai. «L’interesse manifestato dal pubblico per la nuova finestra di incontri nel tardo pomeriggio e per le produzione Rai ha confermato l’aspettativa di molti spettatori, turisti e gradesi, per un festival più articolato, con occasioni di confronto e scambio sui temi messi a fuoco nel corso degli incontro. In questa direzione contiamo di procedere nel 2016 e ci auguriamo che la collaborazione con la sede regionale Rai possa diventare un riferimento prezioso per la programmazione del festival. Sarà “Passioni” il tema portante dell’edizione 2016 di Lagunafest: uno stato d’animo verso cui tendere, un valore aggiunto per la vita di ciascuno, il comune denominatore delle proposte che scandiranno le giornate del festival nella prima decade del prossimo agosto. Con l’obiettivo di una grande serata amarcord legata ai protagonisti delle prime dodici edizioni, protagonisti delle tante produzioni realizzate dal festival. Intanto, i promotori sono già al lavoro per la realizzazione del film documentario “L’isola di Medea”, a cura di Sergio Naitza, dedicato allo storico set della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, con Maria Callas. Sarà un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. L’edizione 2015 del festival è realizzata con il patrocinio della sede regionale RAI Friuli Venezia Giulia, in sinergia con la Provincia di Gorizia, Banca di Cividale, GIT Grado, Comelli Vini e Grand Hotel Astoria. INFO: www.lagunamovies.com/lagunafest LAGUNAFEST 2015 apre con L’ISOLA DI MEDEA, martedì 4 agosto a Grado GRADO – Si apre martedì 4 agosto con l’omaggio a uno dei set più famosi della laguna di Grado, “Medea” di Pier Paolo Pasolini, l’edizione 2015 di Lagunafest, in programma fino a venerdì 7 agosto fra il centro storico di Grado e le isole della laguna. “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest: e il ponte retrospettivo della prima serata del festival è tutto per il film di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale scrittore e regista di Casarsa. Alle 21, nella consueta location della Diga Nazario Sauro, protagonista della conversazione intorno a “Medea” sarà l’attore Ninetto Davoli – Pier Paolo Pasolini e Maria Callas Ninetto Davoli, interprete d’elezione di Pier Paolo Pasolini e testimone di quelle riprese e di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una “Medea” d’eccezione, formato pellicola. Nel corso del dialogo, condotto dal direttore artistico di Lagunafest Sergio Naitza, è previsto l’intervento di Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di quell’irripetibile incontro lagunare con la ‘diva’ Maria Callas. La serata offrirà l’occasione per anticipare il progetto documentario di Lagunafest, “L’isola di Medea”: una produzione – backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna, sull’isola di Mota Safon. L’avventura di “Medea” fu sostenuta dal produttore di “Teorema”, Franco Rossellini, e l’individuazione della laguna di Grado come sede delle riprese per l’evocazione della Colchide, fu certamente propiziata dall’amicizia fra Giuseppe Zigaina e Pier Paolo Pasolini. Il grande pittore, infatti, avvicinò l’uomo di fiume Pasolini al paesaggio terracqueo di laguna, e l’incantevole isolotto di Ninetto Davoli Mota Safon – un ciuffo d’erba con una capanna di canne e paglia – si profilò subito come l’approdo ‘naturale’ per l’ambientazione del microcosmo di Giasone. In questo ruolo Pasolini aveva scelto un atleta di grande popolarità, il campione del mondo Giuseppe Gentile, fra i protagonisti della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Città del Messico. Nel ruolo di Medea Pasolini fuse la «diva» Maria Callas, incarnazione di una sfolgorante femminilità, con la Medea protagonista del mito antico. Le riprese a Grado presero il via in un torrido luglio del ’69: i cittadini gradesi vissero in prima persona quei giorni indimenticabili, proiettati sulla stampa nazionale con le notizie sulla lavorazione del film e Rossellini con la Callas e Pasolini persino sulla presunta love story tra il regista e la Callas, Fra i protagonisti del set anche Ennio Guarnieri, direttore della fotografia per i maggior cineasti italiani, e Piero Tosi, il Premio Oscar che firmò i costumi del film con l’allora giovane aiuto Gabriella Pescucci. Proprio con “Medea” debuttava una giovanissima Piera Degli Esposti, impegnata in un piccolo ruolo ancillare. Maria Callas in Medea Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale, ed è realizzato in sinergia con la sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini.Info www.lagunafest.it Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected] tel 043182929 – 043182347. DOMANI SERA A GRADO – LAGUNAFEST 2015 IL BACIO AZZURRO Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: a Lagunafest 2015 nella serata di domani, mercoledì 5 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro) si apre un’importante riflessione legata ai temi dell’acqua quale bene pubblico ed essenziale per la sopravvivenza di ogni forma di vita e del pianeta: “Il Bacio Azzurro” è il prezioso docufilm diretto dal regista Pino Tordiglione, realizzato con il patrocinio ONU, UN Water for life. A presentarlo, nella seconda serata di Lagunafest, saranno gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti con il regista di una conversazione condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii Stewart, “Il bacio azzurro” è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino e vuole educare all’importanza dell’acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti, l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Il film è realizzato anche con il patrocinio dell’UNESCO, ha inaugurato la campagna Un anno contro lo spreco 2015 di Last Minute Market ed è stato selezionato per gli ONU Best Practices Awards 2015. Hanno partecipato Vittorio Sgarbi (Italia), Angaangaq (Groenlandia), Sobonfu E. Somè (Burkina Faso), Masau Emoto (Giappone), Maka’Ala Yales (Isole Hawaii), Bob Randall (Australia), Lynne McTaggart (Regno Unito). Come rispettare l’acqua e il suo utilizzo, nel nostro quotidiano? E’ importante ricordare che la dieta mediterranea utilizza in un anno poco più di 1700 metri cubi di acqua pro capite: può sembrare un’enormità, ma la dieta anglosassone finisce per assorbire fino a 2600 metri cubi di acqua, sempre in un anno e sempre pro capite. Per la produzione di un chilo di carne di manzo servono 16 mila litri di acqua, per produrre una tazza di caffè ne ‘bastano’ 140. Il rapporto fra lo spreco alimentare e l’impronta idrica che lasciamo con i nostri comportamenti quotidiani risulta determinante: il 70% dei consumi di acqua dolce, a livello planetario, è impiegata nel settore agricolo e dietro ai pasti che consumiamo quotidianamente ci sono enormi quantità di acqua, fino a 3600 litri per un’alimentazione a base di carne. E con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una fascia di incontri legata al percorso “Rai, ponte con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: si parte domani, mercoledì 5 agosto, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, con la presentazione di “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come gli scrittori Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, e Angelo Floramo, direttore della Biblioteca Guarneriana di San Daniele, che dialogheranno domani con l’autrice. E’ la Carnia che non ti aspetti, quella raccontata e ripresa da Claudia Brugnetta: uno spaccato della Carnia più effervescente, dinamica e per questo, a tratti, inedita; una Carnia non più alla rincorsa di mode allogene e finalmente consapevole della propria reale missione turistica, volta dunque ad un target di “moderni viandanti” (non solo di viaggiatori) alla ricerca di emozioni esclusive, esperienze, contatti umani che diventano compenetrazioni.Info www.lagunamovies.com/lagunafest Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected] tel 043182929 – 043182347. Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale. Lagunafest 2015 è realizzato con il patrocinio della sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. a una e iorni di i an a ili a un a en i a Grado I ola di edea a una e a re ar ed a o o on il a a e di edea e orna ideal en e ul e di ier aolo a olini e aria alla i ere e un a o di reo u a ioni inu ili e non ru ia e i on i ri a di e er i arri a i u eri a r ur lo l au ore della e e di ur n e li e on i lio di uon en o al en e a uale e uni er ale e ra ro ano e a ro rie e ia nell e or a ione del an o adre o rui e on i non uri ra o anda a a Fran e o alle ia e dei uoi edeli da ara e o a an ie ro mmaginare onti Li e a ridge a suggestione temati a di Laguna est , in rogramma ome sem re a rado e in Laguna da marted a venerd agosto, on un in i it d e e ione i a stage di un set indimenti a i e, ue o de a Medea di ier ao o aso ini,rie o a o anni do o e nei anni dalla o ar a del eniale oe a ri ore e re i a di a ar a na serata, ue a inaugura e di Laguna est marted agosto, a e ne a iga a ario auro e sar re igura ione de do umentario di rodu ione di Laguna est, L iso a di Medea , dedi ato ue set e ai grandi rotagonisti e riun a rado ne estate al e i al e e ional en e ar a a l a ore inetto avo i e i one di uelle ri re e e di uel eriodo del er or o ar i i o di ier aolo a olini in ie e ad al ri ro a oni i di uei en i iorni e ra or arono rado e a aguna in un a os eni o a ie o a erto er una Medea d e e ione ormato e i o a a era a inau urale di a una e ondo a dal dire ore ar i i o del e i al ergio ait a, ar dun ue re igura ione de do umentario di rodu ione di Laguna est au ore e inea a di a lia a ro d ar en o er il uo in oli o i no o ergio ait a urer un a a e re io o er di anare le randi e i ole orie li aneddo i e i o en i lou le a i alla la ora ione di edea in la una e a i o e il i ore Giu e e i aina ne era a o rande i ira ore a onversa ione render in atti arte an e Maria e aro is, a mog ie di iuse e igaina, e i one di uella an a i a e a e e di uell irri e i ile in on ro la unare on la di a aria alla ro o o o e e re dall sso ia ione uro a u tura on il omune di rado idea o da ergio ait a, anie a o e e ao a ain, Laguna est ro a la olla ora ione della rovin ia di ori ia e di an a di ivida e ed reali a o in sinergia on a sede egiona e ai riu i ene ia iu ia, rand ote storia, rado e ome i vini on la ua edi ione Laguna est inaugura una nuova as ia di in ontri egata a er orso entra e , ai, onte on i territorio , dedi ato a a sede regiona e ai riu i ene ia iu ia e a e sue rodu ioni do umentarie mer o ed e gioved agosto, i rand ote storia sar sede di in ontri e roie ioni, a omin iare da etto arnia i a tri viaggi, di a tre storie , rea i ato da a regista audia rugnetta e dedi a o alla arnia al ra i a on li o i dei uoi e i onial na urali o e l a le a Gior io i en a a an e on lo uardo a a iona o di ro a oni i in o e a ili o e il u i i a aolo Fre u e o e o s rittore ian Mario i a ta, direttore artisti o di ordenone egge, e dia og er on autri e ne a untamento d esordio er oled a o o ore ioved agosto, sem re a e a rand ote storia, a untamento on i do umentario irmato da ristiano egano res onsa i e de a struttura di rogramma ione in ingua ita iana de a sede ai torie di on ine, ra giorna ismo e s rittura di rontiera resenta sei interviste on s rittori e vivono su on ine audio Magris, ao o umi , ier do ovatti, eit eini en, u vio omi a e oris a or er inda are o a i ni i a i ere i on ini e ri ro ar i a ri erne da ri ori e o da iornali i a ra er o arole edia e da ri ordi ed e erien e er onali vento sera e de er orso strutturato in o a ora ione on a sede ai vg, a tem o stesso omaggio a rado, a o o de ord driati o e ai suoi a eidos o i i onda i sar La rontiera sommersa , un do umentario s ritto e diretto da ietro irito e Luigi annini, in roie ione gioved agosto ore , iga a ario auro e on er eranno li au ori on ristiano egano in una era a ondo a dallagiorna ista ai Marine a iri o ar l o a ione er a ra iare a storia de nord est attraverso i re itti a o o riemersi dai utti e sono a o o un are o o ro ondo uello del Gol o di rie e dai ondali a io i a e on en e a ra er o le ra e la ia e dall uo o nel or o di e oli di na i a ioni ra i i e di uerre di le ere la oria di ue area o e e i i i a e un u eo o er o dai oli di e o a ro ana al reli o del ri an ino del e no I ali o er ure a onda o al lar o di Grado nel e raio del a uan o ri ane della ora a a ien a onda a dai a di ui i i o nella aia di u ia nel re i i a o in en a di en i are il reli o del o ardiere a eri ano are nel do o e ere a o ol i o dalla on raerea vento intimamente egato a a ua, ene u i o de ianeta, sar a roie ione di mer o ed agosto iga a ario auro, ore , dedi ata a do u i m a io a urro de regista ino ordig ione, rotagonisti g i attori e astiano omma e audio Li i, rotagonisti de a onversa ione e sar ondotta da riti o te evisivo ian ao o o esini eali a o on il a ro inio a er or li e in er re a o an e da e o Girone e on la olonna onora di ii e ar Il a io a urro o re una raordinaria ri le ione ui e i dell a ua i u i ere en a an iare a non i u i ere en a ere Il a io urro una di uelle orie ra on a e len a en e alla ia a di un a ino e uole edu are all i or an a dell a ua o e ene onda en ale ed e uali ario i e arla i ni i a re enire li re i li in uina en i l u ur a ione del diri o di u i a o ederla e arne u o er i gran ina e de a sua edi ione, venerd agosto, Laguna est sa er verso i uore de a aguna , orto ve io on una serata ri a di ro oste e rotagonisti o s rittore ino overedo, remio am ie o e oggi arante detenuti riu i ene ia iu ia, sar innan itutto rotagonista di Mandami a dire a s rittura, onte di i ert l in on ro on oard e rie o er le e erien e della i a e della arriera di ino o eredo er o ali are ul uo i e no er onale e le erario a a ore de li e lu i e di o u a le edie i o ode nella arie a a la ea del ea ro della i a l une della a ine i o an i di ino o eredo e e eranno nelle etture a ura de attri e ara etta Laguna est a roder uindi su iso a di n ora orto uso, er a ta a on usiva de rogetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo i o, onte on a storia sar i eit motiv, er ritrovare e atmos ere ma an e i sa ori di ue e trin ee un ia io nel i o della Grande Guerra e a e o uni o olda i i nari da una rin ea all al ra nel e no di una radi ione a roali en are e a e a ol e radi i o uni ra le en i al rado il i o dei on ini o rire o o er il a en ra o nella ola ione de li i aliani ro rio da li anni della Grande Guerra e er il ri o ri a o in ondo il ia o dei o oli del nord nell i a inario di an i olda i edi i al ron e dal en ro e ud I alia i s rittori, e stori i, ietro irito e essandro Mar o Magno i a om agneranno in uesto viaggio nei a ati di trin ea, s andito an e da una se e ione di testi e memorie da ronte, er a vo e re itante de attore essandro Mi i u i li e en i ono ro o i a in re o li ero reno a ioni er l e ur ione la unare on lu i a re o in o oo in o el rado i el CRONACA Lagunafest, omaggio a Pasolini 3 AGOSTO 2015 L’isola di Grado, proprio per la sua natura geografica, conosce sicuramente il valore di un ponte, sia esso fisico o metaforicamente un collegamento con il passato o diverse culture. Per questo ha intitolato la kermesse Lagunafest, giunta alla sua dodicesima edizione, “Immaginare ponti. Like a bridge”. Domani 4 agosto, data di apertura della tre giorni organizzata nella cittadina lagunare, verrà dedicato quasi interamente nel quarantennale della sua scomparsa alla figura di Pier Paolo Pasolini. In particolare verrà prefigurato un backstage sul set della sua opera “Medea”del ’69, girato in parte anche nell’isoletta lagunare di Mota Safon e che aveva come protagonisti l’indimenticabile Maria Callas ed il campione del mondo di salto triplo Giuseppe Gentile. Con le testimonianze di Ninetto Davoli, attore prediletto del Maestro, e di Maria De Carolis Zigaina, moglie del pittore friulano amico fraterno di Pasolini, oltre che con l’aiuto del direttore artistico del festival Sergio Naitza si cercherà di ricostruire quei mesi di riprese nella cittadina e di mettere un po’ di luce sulla presunta love story tra il regista e la Callas che tanto affascinò la popolazione locale così come la stampa internazionale. A Grado ritorna Lagunafest per “Immaginare ponti” Grado (Go) – “Eviterete un sacco di preoccupazioni inutili, se non bruciate i ponti prima di esserci arrivati” suggeriva Arthur Bloch, l’autore della “Legge di Murphy”. Un semplice consiglio di buon senso, talmente attuale e universale che, fra profano e sacro, riecheggia nell’esortazione del Santo Padre: “Costruite ponti, non muri”, raccomanda Papa Francesco alle piazze dei suoi fedeli, da Sarajevo a San Pietro. “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015, in programma come sempre a Grado e in Laguna da martedì 4 a venerdì 7 agosto, con un incipit d’eccezione: il backstage di un set indimenticabile, quello della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale poeta, scrittore e regista di Casarsa. Una serata, quella inaugurale di Lagunafest – martedì 4 agosto, alle 21 nella Diga Nazario Sauro che sarà prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest, “L’isola di Medea”, dedicato quel set e ai grandi protagonisti che riunì a Grado nell’estate 1969: al festival eccezionalmente farà tappa l’attore Ninetto Davoli, testimone di quelle riprese e di quel periodo del percorso artistico di Pier Paolo Pasolini, insieme ad altri protagonisti di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una “Medea” d’eccezione, formato pellicola. La serata inaugurale di Lagunafest, condotta dal direttore artistico del festival Sergio Naitza, sarà dunque prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest: autore e cineasta di vaglia (Nastro d’argento 2013 per il suo “L’insolito ignoto”), Sergio Naitza curerà un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. Alla conversazione prenderà infatti parte anche Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di quell’irripetibile incontro lagunare con la ‘diva’ Maria Callas. Con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una nuova fascia di incontri legata al percorso centrale 2015, “Rai, ponte con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: mercoledì 5 e giovedì 6 agosto, il Grand Hotel Astoria sarà sede di incontri e proiezioni, a cominciare da “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, che dialogherà con l’autrice nell’appuntamento d’esordi, mercoledì 5 agosto, ore 18.30. Giovedì 6 agosto, sempre alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, appuntamento con il documentario firmato da Cristiano Degano, responsabile della struttura di programmazione in lingua italiana della sede Rai FVG: “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera” presenta sei interviste con scrittori che vivono sul confine Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor – per indagare cosa significa vivere i confini e ritrovarsi a scriverne, da scrittori e/o da giornalisti, attraverso parole mediate da ricordi ed esperienze personali. Evento serale del percorso strutturato in collaborazione con la sede Rai Fvg, al tempo stesso omaggio a Grado, al Golfo del Nord Adriatico e ai suoi caleidoscopici fondali sarà “La frontiera sommersa”, un documentario scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, in proiezione giovedì 6 agosto alle ore 21, Diga Nazario Sauro. Ne converseranno gli autori con Cristiano Degano in una serata condotta dalla giornalista Rai Marinella Chirico: sarà l’occasione per abbracciare la storia del nordest attraverso i relitti che sono a poco a poco riemersi dai flutti. Evento intimamente legato all’acqua, bene pubblico del pianeta, sarà la proiezione di mercoledì 5 agosto, Diga Nazario Sauro, alle ore 21, dedicata al docufilm “Il bacio azzurro” del regista Pino Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti della conversazione che sarà condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Per il gran finale venerdì 7 agosto, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna alle 18.30, Porto vecchio, con una serata ricca di proposte e protagonisti: lo scrittore Pino Roveredo, sarà innanzitutto protagonista di “Mandami a dire: la scrittura, ponte di libertà”, l’incontro on board che rievocherà le esperienze della vita e della carriera di Pino Roveredo, per focalizzare sul suo impegno, personale e letterario, a favore degli ‘esclusi’ e di occupa le sedie più scomode nella variegata platea del teatro della vita. Alcune della pagine più toccanti di Pino Roveredo echeggeranno nelle letture a cura dell’attrice Sara Alzetta. Lagunafest approderà quindi sull’isola di Anfora – Porto Buso, per la tappa conclusiva del progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo. “Cibo, ponte con la storia” sarà il leit motiv, per ritrovare le atmosfere ma anche i ‘sapori’ di quelle trincee: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che ha spesso unito soldati ignari, da una trincea all’altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Scopriremo così perché il caffè è entrato nella colazione degli italiani, proprio dagli anni della Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli ‘del nord’, nell’immaginario di tanti soldati spediti al fronte dal centro e sud Italia. Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell’attore Alessandro Mizzi. Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale, ed è realizzato in sinergia con la sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. Info www.lagunafest.it Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected] tel 043182929 – 043182347 2 agosto 2015 Lagunafest a Grado nel ricordo di Medea (Pasolini) GRADO. “Eviterete un sacco di preoccupazioni inutili, se non bruciate i ponti prima di esserci arrivati” suggeriva Arthur Bloch, l’autore della “Legge di Murphy” (1980). Un semplice consiglio di buon senso, talmente attuale e universale che, fra profano e sacro, riecheggia nell’esortazione del Santo Padre: “Costruite ponti, non muri”, raccomanda Papa Francesco alle piazze dei suoi fedeli, da Sarajevo a San Pietro. “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015, in programma come sempre a Grado e in Laguna da martedì 4 a venerdì 7 agosto, con un incipit d’eccezione: il backstage di un set indimenticabile, quello della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale poeta, scrittore e regista di Casarsa. Una serata, quella inaugurale di Lagunafest – martedì 4 agosto, alle 21 nella Diga Nazario Sauro – che sarà prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest, “L’isola di Medea”, dedicato a quel set e ai grandi protagonisti che riunì a Grado nell’estate 1969: al festival eccezionalmente farà tappa l’attore Ninetto Davoli, testimone di quelle riprese e di quel periodo del percorso artistico di Pier Paolo Pasolini, insieme ad altri protagonisti di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in Pasolini e la Callas un palcoscenico a cielo aperto per una “Medea” d’eccezione, formato pellicola. La serata inaugurale di Lagunafest, condotta dal direttore artistico del festival Sergio Naitza, sarà dunque prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest: autore e cineasta di vaglia (Nastro d’argento 2013 per il suo “L’insolito ignoto”), Sergio Naitza curerà un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. Alla conversazione prenderà infatti parte anche Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di quell’irripetibile incontro lagunare con la ‘diva’ Maria Callas. Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale, ed è realizzato in sinergia con la sede Regionale Rai, Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero. Con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una nuova fascia di incontri legata al percorso centrale 2015, “Rai, ponte con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai e alle sue produzioni documentarie: mercoledì 5 e giovedì 6 agosto, il Grand Hotel Astoria sarà sede di incontri e proiezioni, a cominciare da “Effetto Carnia. Di altri viaggi, L’isola di Medea di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, che dialogherà con l’autrice nell’appuntamento d’esordio (mercoledì 5 agosto, ore 18.30). Giovedì 6 agosto, sempre alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, appuntamento con il documentario firmato da Cristiano Degano, responsabile della struttura di programmazione in lingua italiana della sede Rai FVG: “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera” presenta sei interviste con scrittori che vivono sul confine – Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor – per indagare cosa significa vivere i confini e ritrovarsi a scriverne, da scrittori e/o da giornalisti, attraverso parole mediate da ricordi ed esperienze personali. Evento serale del percorso strutturato in collaborazione con la sede Rai Fvg, al tempo stesso omaggio a Grado, al Golfo del Nord Adriatico e ai suoi caleidoscopici fondali sarà “La frontiera sommersa”, un documentario scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, in proiezione giovedì 6 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro). Ne converseranno gli autori con Cristiano Degano in una serata condotta dalla giornalista Rai Marinella Chirico: sarà l’occasione per abbracciare la storia del nord-est attraverso i relitti che sono a poco a poco riemersi dai flutti. E’ un mare poco profondo, quello del Golfo di Trieste, dai fondali sabbiosi, ma che consente attraverso le tracce lasciate dall’uomo nel corso di secoli di navigazioni, traffici e di guerre, di leggere la storia di quest’area come se si visitasse un museo sommerso, dai moli di epoca romana al relitto del brigantino del Regno Italico Mercure, affondato al largo di Grado nel febbraio del 1812, a quanto rimane della corazzata Wien, affondata dai Mas di Luigi Rizzo nella baia di Muggia nel 1917. Senza dimenticare il relitto del bombardiere americano B24, precipitato in mare nel 1944 dopo essere stato colpito dalla contraerea. Evento intimamente legato all’acqua, bene pubblico del pianeta, sarà la proiezione di mercoledì 5 agosto (Diga Nazario Sauro, ore 21), dedicata al docufilm “Il bacio azzurro” del regista Pino Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti anche della conversazione che sarà condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Realizzato con il patrocinio ONU, UN Water for life, interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii Stewart, “Il bacio azzurro” offre una straordinaria riflessione sui temi dell’acqua. Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: “Il Bacio Azzurro” è una di quelle storie raccontate lentamente accanto alla fiamma di un camino e vuole educare all’importanza dell’acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti, l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Per il gran finale della sua 12^ edizione, venerdì 7 agosto, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna (18.30, Porto vecchio) con una serata ricca di proposte e protagonisti: lo scrittore Pino Roveredo, premio Campiello 2005 e oggi Garante detenuti Friuli Venezia Giulia, sarà innanzitutto protagonista di “Mandami a dire: la scrittura, ponte di libertà”, l’incontro on board che rievocherà le esperienze della vita e della carriera di Pino Roveredo, per focalizzare sul suo impegno, personale e letterario, a favore degli ‘esclusi’. Alcune della pagine più toccanti di Pino Roveredo echeggeranno nelle letture a cura dell’attrice Sara Alzetta. Lagunafest approderà quindi sull’isola di Anfora – Porto Buso, per la tappa conclusiva del progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo. “Cibo, ponte con la storia” sarà il leit motiv, per ritrovare le atmosfere ma anche i ‘sapori’ di quelle trincee: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che ha spesso unito Pino Roveredo soldati ignari, da una trincea all’altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Si scoprirà così perché il caffè è entrato nella colazione degli italiani, proprio dagli anni della Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli ‘del nord’, nell’immaginario di tanti soldati spediti al fronte dal centro e sud Italia. Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell’attore Alessandro Mizzi. Grado: viaggio in Laguna(fest) per una serata speciale GRADO. Sono aperte le prenotazioni per la serata speciale, dal tramonto alla notte, di Lagunafest 2015, venerdì 7 agosto a Grado, evento di chiusura del festival. Il viaggio salperà alle 18.30 dal porto vecchio di Grado a bordo della motonave Nuova Cristina, con sbarco sull’isola di Anfora – Porto Buso alle 20 e degustazione con letture a cura della Trattoria Ai Ciodi. Rientro a Grado verso le 23.30. Info&prenotazioni Booking Hotel Grado, Riva Zaccaria Gregori, 9 tel. 0431.82929/82347 info@bookinghotelgrado, www.lagunamovies.com/lagunafest. Si parte con Navigando in laguna, “Mandami a dire. La scrittura come ponte di libertà”, protagonista lo scrittore Pino Roveredo: scrittura ponte di libertà: ma anche fonte di dialogo di un futuro possibile per chi della libertà è privato, sia pure temporaneamente. Lo può testimoniare lo scrittore Pino Roveredo, con grande esperienza come operatore di strada e giornalista. Dai suoi libri saranno tratte le letture a cura dell’attrice Sara Alzetta. Sbarcati sull’isola di Anfora a Porto Buso, alle 20 la serata “1915 – 2015: trincee di Laguna, 100 anni dopo”. Gli scrittori Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito, conversano su “Cibo, ponte con la storia”. Letture a cura dell’attore Alessandro Mizzi e degustazioni della Trattoria Ai Ciodi di Anfora. Cent’anni dopo: era la notte fra il 23 e 24 maggio 1915 e l’isola di Anfora – Porto Buso, nel cuore della laguna fra Grado e Marano, segnava il confine fra Italia e impero Austro Ungarico. In quelle ore convulse e proprio quella notte si consumò l’arrembaggio del cacciatorpediniere Zaffiro, partito da Venezia, contro la caserma austriaca edificata sull’isola di Anfora. 4 agosto 2015 Riflessione sull’acqua a Lagunafest con un docufilm GRADO. Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: a Lagunafest 2015 nella serata di domani, mercoledì 5 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro) si apre un’importante riflessione legata ai temi dell’acqua quale bene pubblico ed essenziale per la sopravvivenza di ogni forma di vita e del pianeta: “Il Bacio Azzurro” è il prezioso docufilm diretto dal regista Pino Tordiglione, realizzato con il patrocinio ONU, UN Water for life. A presentarlo, nella seconda serata di Lagunafest, saranno gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti con il regista di una conversazione condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. E con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una fascia di incontri legata al percorso “Rai, ponte con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: si parte domani, mercoledì 5 agosto, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, con la presentazione di “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come gli scrittori Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, e Angelo Floramo, direttore della Biblioteca Guarneriana di San Daniele, che dialogheranno domani con l’autrice. 7 agosto 2015 Lagunafest si congeda con un bilancio soddisfacente GRADO. Lagunafest 2015 si congeda con un’importante conferma: un vero sold out in ogni location per gli appuntamenti del festival, dalle serate nella Diga Nazario Sauro alla nuova fascia di incontri programmata a fine pomeriggio nell’ambito del percorso “Rai, un ponte col territorio” che ha attraversato la 12^ edizione al rush finale oggi sull’isola di Anfora. E poi l’entusiasmo del pubblico per la proposta che, sin dalla prima edizione, esprime il dna ‘anfibio’ di Lagunafest, il viaggio terracqueo fra Grado e le sue isole declinato attraverso il tema portante della manifestazione: quest’anno la suggestione dei ‘ponti’ da immaginare e costruire al posto dei muri. Promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado e l’Assessorato alla Cultura della Regione, Lagunafest – su progetto di Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain con Pietro Spirito – ha inaugurato quest’anno due nuovi percorsi: la fascia di incontri e proiezioni preserale, organizzata all’Hotel Astoria con molti ospiti chiamati a introdurre i documentari proposti, e la collaborazione con la sede regionale Rai, strutturata intorno al tema “Rai, un ponte col territorio”, per presentare alcune delle più recenti produzioni girate dalle Rai. L’interesse manifestato dal pubblico per la nuova finestra di incontri nel tardo pomeriggio e per le produzione Rai ha confermato l’aspettativa di molti spettatori, turisti e gradesi, per un festival più articolato, con occasioni di confronto e scambio sui temi messi a fuoco nel corso degli incontro. Sarà “Passioni” il tema portante dell’edizione 2016 di Lagunafest: uno stato d’animo verso cui tendere, un valore aggiunto per la vita di ciascuno, il comune denominatore delle proposte che scandiranno le giornate del festival nella prima decade del prossimo agosto. Con l’obiettivo di una grande serata amarcord legata ai protagonisti delle prime dodici edizioni, protagonisti delle tante produzioni realizzate dal festival. Intanto, i promotori sono già al lavoro per la realizzazione del film documentario “L’isola di Medea”, a cura di Sergio Naitza, dedicato allo storico set della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, con Maria Callas. Sarà un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. eg ne io F G L’ISOLA DI MEDEA Si apre ’ ’ M L in programma fino a venerdì 7 agosto fra il centro storico di Grado e le isole della laguna. “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest: rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale scrittore e regista di Casarsa. A D conversazione intorno a “Medea” sarà l’attore D S , protagonista della , interprete d’elezione di Pier Paolo Pasolini e testimone di quelle riprese e di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una “Medea” d’eccezione, formato pellicola. Nel corso del dialogo, condotto dal direttore artistico di Lagunafest S la moglie di , è previsto l’intervento di M D testimone di quella fantastica estate e di quell’irripetibile incontro lagunare con la ‘diva’ Maria Callas. L ’ L M L’ una produzione – backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna, sull’isola di Mota Safon. L’ M ,e l’individuazione della laguna di Grado come sede delle riprese per l’evocazione della Colchide, fu certamente propiziata dall’ . Il grande pittore, infatti, avvicinò l’uomo di fiume Pasolini al paesaggio terracqueo di laguna, e ’ M ’ S ’ ’ ’ . In questo ruolo Pasolini aveva scelto un atleta di grande popolarità, il campione del mondo , fra i protagonisti della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Città del Messico. M M M . Le riprese a Grado presero il via in un torrido luglio del ’69: i cittadini gradesi vissero in prima persona quei giorni indimenticabili, proiettati sulla stampa nazionale con le notizie sulla lavorazione del film e persino sulla presunta love story tra il regista e la Callas, Fra i protagonisti del set anche E , direttore della fotografia per i maggior cineasti italiani, e , il Premio Oscar che firmò i costumi del film con l’allora giovane aiuto Proprio con “Medea” debuttava una giovanissima ancillare. D E . , impegnata in un piccolo ruolo Re e on gi G FV “IL BACIO AZZURRO” PARLA DELL’ACQUA BENE PUBBLICO Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: a Lagunafest 2015 nella serata di mercoledì 5 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro) si apre un’importante riflessione legata ai temi dell’acqua quale bene pubblico ed essenziale per la sopravvivenza di ogni forma di vita e del pianeta: “Il Bacio Azzurro” è il prezioso docufilm diretto dal regista Pino Tordiglione, realizzato con il patrocinio ONU, UN Water for life. A presentarlo, nella seconda serata di Lagunafest, saranno gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti con il regista di una conversazione condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii Stewart, “Il bacio azzurro” è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino e vuole educare all’importanza dell’acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti, l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Il film è realizzato anche con il patrocinio dell’UNESCO, ha inaugurato la campagna Un anno contro lo spreco 2015 di Last Minute Market ed è stato selezionato per gli ONU Best Practices Awards 2015. Hanno partecipato Vittorio Sgarbi (Italia), Angaangaq (Groenlandia), Sobonfu E. Somè (Burkina Faso), Masau Emoto (Giappone), Maka’Ala Yales (Isole Hawaii), Bob Randall (Australia), Lynne McTaggart (Regno Unito). Come rispettare l’acqua e il suo utilizzo, nel nostro quotidiano? E’ importante ricordare che la dieta mediterranea utilizza in un anno poco più di 1700 metri cubi di acqua pro capite: può sembrare un’enormità, ma la dieta anglosassone finisce per assorbire fino a 2600 metri cubi di acqua, sempre in un anno e sempre pro capite. Per la produzione di un chilo di carne di manzo servono 16 mila litri di acqua, per produrre una tazza di caffè ne ‘bastano’ 140. Il rapporto fra lo spreco alimentare e l’impronta idrica che lasciamo con i nostri comportamenti quotidiani risulta determinante: il 70% dei consumi di acqua dolce, a livello planetario, è impiegata nel settore agricolo e dietro ai pasti che consumiamo quotidianamente ci sono enormi quantità di acqua, fino a 3600 litri per un’alimentazione a base di carne. E con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una fascia di incontri legata al percorso “Rai, ponte con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: si parte domani, mercoledì 5 agosto, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, con la presentazione di “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come gli scrittori Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, e Angelo Floramo, direttore della Biblioteca Guarneriana di San Daniele, che dialogheranno domani con l’autrice. E’ la Carnia che non ti aspetti, quella raccontata e ripresa da Claudia Brugnetta: uno spaccato della Carnia più effervescente, dinamica e per questo, a tratti, inedita; una Carnia non più alla rincorsa di mode allogene e finalmente consapevole della propria reale missione turistica, volta dunque ad un target di “moderni viandanti” (non solo di viaggiatori) alla ricerca di emozioni esclusive, esperienze, contatti umani che diventano compenetrazioni. Info www.lagunamovies.com/lagunafest Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected] 043182929 – 043182347. Re gi on e G FV LAGUNAFEST 2015 Lagunafest 2015 si conclude venerdì 7 agosto, con una full immersion nel cuore della laguna “dal tramonto a mezzanotte”. La 12^ edizione del festival ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, promosso dal Comune di Grado con la Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura e con la Provincia di Gorizia, giunge al rush finale con il viaggio che salperà alle 18.30 dal Porto Vecchio di Grado, a bordo della motonave Nuova Cristina. Info e prenotazioni tel. 0431.82929/82347 www.lagunamovies.com/lagunafest “Mandami a dire. La scrittura come ponte di libertà” titola l’incontro che vede protagonista, on board, lo scrittore Pino Roveredo: per raccontare la libertà e la speranza di futuro proiettate nelle parole e nella scrittura. Lo può testimoniare Pino Roveredo per il suo vissuto e con la grande esperienza di operatore di strada e giornalista. Da alcuni mesi è anche Garante dei detenuti del Friuli Venezia Giulia: come spesso sottolinea, il primo garante mai nominato con esperienza diretta della detenzione. Dai suoi libri saranno tratte le letture in navigazione, a cura dell’attrice Sara Alzetta. E arrivati sull’isola di Anfora a Porto Buso, alle 20 prenderà il via la serata “1915 – 2015: trincee di Laguna, 100 anni dopo”. Gli scrittori Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito, converseranno su “Cibo, ponte con la storia”, fra letture a cura dell’attore Alessandro Mizzi e la degustazione a tema proposta dalla Trattoria Ai Ciodi di Anfora. Cent’anni dopo: era la notte fra il 23 e 24 maggio 1915 e l’isola di Anfora – Porto Buso, nel cuore della laguna fra Grado e Marano, segnava il confine fra Italia e impero Austro Ungarico. In quelle ore convulse e proprio quella notte si consumò l’arrembaggio del cacciatorpediniere Zaffiro, partito da Venezia, contro la caserma austriaca edificata sull’isola di Anfora. Lagunafest, nel centenario di quei fatti riscopre i “sapori” di quelle trincee di Laguna, nell’ambito del percorso “I gusti del territorio isontino con il tempo”: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che spesso ha unito soldati ignari, da una trincea all’altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Scopriremo così perché il caffè è entrato nelle colazioni degli italiani, proprio dagli anni della Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli “del Nord”, nell’immaginario di tanti soldati spediti al fronte dal centro e da sud Italia. Come si conservava il pesce? Si mangiava in trincea qualcosa che potesse assomigliare al nostro “saor”? Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell’attore Alessandro Mizzi. A GRADO Lagunafest si apre con una retrospettiva sulla "Medea" di Pasolini Il e i al e a ue anno er e a I a inare on i i e a rid e al a il i ario ue a era in i a a ario auro Un momento delle riprese di "Medea", con Maria Callas e Pasolini a l a t la u a t at rata a l l l at a r u ta ra l a au t lla la u a ra «Medea» r a l a l a u a t r ra a a r ra l tr t r ra l l lla «Immaginare ponti. Like a bridge» la u t a a u a t l t r tr tt lla r a l t al tutt r l l r a l r at a a alla ar a al r tt r r ta Ca ar a ll lla u ta lla a a ar aur r ta ta lla r a t r r t l u ll r r la la u a u l t r a «Medea» ar l att r a l a l u t r tra al a l a rt r at ll la r tt a l t t r ar ra r u a «Medea» r l al tt al r tt r art t a u a t r at a r t l t r t ar a Car l la l u a a t t u lla a ta t a tat u ll rr t l tr la u ar la a ar a Calla a rata r r l a ra t ar l r tt u tar a u a t «L’isola di Medea» u a r u a ta ata all ra l t r a l a t a t l u l at alla la ra «Medea» la u a ull la ta a FREAKS 4 agosto 2015 Blog Interculturale Del Centro Delle Culture Di Trieste a 7 agosto 2015 A AFES A RE S A E EA AR E A S A RA A KS A E E S RA R AR SE ER A AS E AR A A AS R R E ES A E E A E A E A E A R E E AR A E FES A E A AA E F RA Si apre in programma fino a venerdì 7 agosto fra il centro storico di Grado e le isole della laguna. “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest: rievocato 4 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale scrittore e regista di Casarsa. A S , protagonista della conversazione intorno a “Medea” sarà l’attore , interprete d’elezione di Pier Paolo Pasolini e testimone di quelle riprese e di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una “Medea” d’eccezione, formato pellicola. Nel corso del dialogo, condotto dal direttore artistico di Lagunafest S , è previsto l’intervento di la moglie di testimone di quella fantastica estate e di quell’irripetibile incontro lagunare con la diva’ Maria Callas. una produzione – backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna, sull’isola di Mota Safon. F R , e l’individuazione della laguna di Grado come sede delle riprese per l’evocazione della Colchide, fu certamente propiziata dall’ . Il grande pittore, infatti, avvicinò l’uomo di fiume Pasolini al paesaggio terracqueo di laguna, e S . In questo ruolo Pasolini aveva scelto un atleta di grande popolarità, il campione del mondo , fra i protagonisti della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Città del Messico. . Le riprese a Grado presero il via in un torrido luglio del ’ 9: i cittadini gradesi vissero in prima persona quei giorni indimenticabili, proiettati sulla stampa nazionale con le notizie sulla lavorazione del film e persino sulla presunta love stor tra il regista e la Callas, ra i protagonisti del set anche E , direttore della fotografia per i maggior cineasti italiani, e , il Premio Oscar che firmò i costumi del film con l’allora giovane aiuto . Proprio con “Medea” debuttava una giovanissima E , impegnata in un piccolo ruolo ancillare. Promosso come sempre dall’Associazione uropacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale, ed è realizzato in sinergia con la sede Regionale Rai riuli Venezia Giulia, Grand Hotel Astoria, GIT Grado e I Comelli vini. Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected] tel 043182929 – 043182347. a u a G I ua da domeni a a sa ato agosto agosto rado tatt lla ri tt una est agunamovies om ag o er a delle rin ee a ua i e della Grande Guerra C ta ra la tt ra l l a l la ra rt u l u r lla la u a ra ra ara a a l ra tal a r u tr u ar u ll r ul r r u lla tt u l arr a l a at r r r art t a a tr la a r a au tr a a ata ull la ra u u al t a al r u u al lla ra u rra ul tal au tr a r r a ra r art r l t al a u a r la ua art ll al all a t r ra l tr t r ra l l lla a u a C l a a r ll a t l r tt r a u a l r at tr al u al u l l l u l l t al al r alla r rta ll r a uat lla ra u rra ull tra r a lu a at la t r a l tr t t l ttur a a art r a u a ar r ta l tr t r tta art l r lla t r a lu a ta a ll a l at alla ra u rra a l t ta a ra a r a l r u rra la u a l t al l u au u ull a tur la u ar a r l u u att ra r ta t l att r ra ral aur a a la a ta a ata alla ura ll ra l la u l ra a at r lla a au tr a a a ata l r a a l att r a ta a ara l tta l t r r all l u lla tt ra l l a a al r al at a ll a u a la t r a u ar r ta ll a t u t t atral t ra t l tr t r ra t r la lla ra l C u ra at a urat r a u a ergio ait a anie a o e ao a ain u t t ll r tt r ietro irito l r a t iara Mutton Lagunafest Immaginare ponti DETTAGLI APPUNTAMENTO quando (da) martedì 04 agosto 2015 (a) venerdì 07 agosto 2015 dove Grado (GO) contatti http://www.lagunafest.it (ph. Ufficio stampa Volpe Sain) Incontri e presentazioni di docufilm. info “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015, in programma a Grado e in Laguna da martedì 4 a venerdì 7 agosto, con un incipit d’eccezione: il backstage di un set indimenticabile, quello della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale poeta, scrittore e regista. Una serata, quella inaugurale di Lagunafest – martedì 4 agosto, alle 21 nella Diga Nazario Sauro – che sarà prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest, “L’isola di Medea”, dedicato quel set e ai grandi protagonisti che riunì a Grado nell’estate 1969: al festival farà tappa l’attore Ninetto Davoli, testimone di quelle riprese e di quel periodo del percorso artistico di Pier Paolo Pasolini, insieme ad altri protagonisti di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una “Medea” d’eccezione, formato pellicola. La serata inaugurale di Lagunafest, condotta dal direttore artistico del festival Sergio Naitza,sarà prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest. Con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una nuova fascia di incontri legata al percorso centrale 2015, “Rai, ponte con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: mercoledì 5 e giovedì 6 agosto, il Grand Hotel Astoria sarà sede di incontri e proiezioni, a cominciare da “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, che dialogherà con l’autrice nell’appuntamento d'esordio (mercoledì 5 agosto, ore 18.30). Giovedì 6 agosto, sempre alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, appuntamento con il documentario firmato da Cristiano Degano, responsabile della struttura di programmazione in lingua italiana della sede Rai FVG: “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera” presenta sei interviste con scrittori che vivono sul confine - Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor – per indagare cosa significa vivere i confini e ritrovarsi a scriverne, da scrittori e/o da giornalisti, attraverso parole mediate da ricordi ed esperienze personali. Evento serale del percorso strutturato in collaborazione con la sede Rai Fvg, al tempo stesso omaggio a Grado, al Golfo del Nord Adriatico e ai suoi caleidoscopici fondali sarà “La frontiera sommersa”, un documentario scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, in proiezione giovedì 6 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro). Ne converseranno gli autori con Cristiano Degano in una serata condotta dalla giornalista Rai Marinella Chirico: sarà l’occasione per abbracciare la storia del nord-est attraverso i relitti che sono a poco a poco riemersi dai flutti. È un mare poco profondo, quello del Golfo di Trieste, dai fondali sabbiosi, ma che consente attraverso le tracce lasciate dall’uomo nel corso di secoli di navigazioni, traffici e di guerre, di leggere la storia di quest’area come se si visitasse un museo sommerso, dai moli di epoca romana al relitto del brigantino del Regno Italico Mercure, affondato al largo di Grado nel febbraio del 1812, a quanto rimane della corazzata Wien, affondata dai Mas di Luigi Rizzo nella baia di Muggia nel 1917. Senza dimenticare il relitto del bombardiere americano B24, precipitato in mare nel 1944 dopo essere stato colpito dalla contraerea. Evento legato all’acqua, bene pubblico del pianeta, sarà la proiezione di mercoledì 5 agosto (Diga Nazario Sauro, ore 21), dedicata al docufilm “Il bacio azzurro” del regista Pino Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti della conversazione che sarà condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Per il gran finale della sua 12^ edizione, venerdì 7 agosto, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna (18.30, Porto vecchio) con una serata ricca di proposte e protagonisti: lo scrittore Pino Roveredo, premio Campiello 2005 e oggi Garante detenuti Friuli Venezia Giulia, sarà innanzitutto protagonista di “Mandami a dire: la scrittura, ponte di libertà”, l’incontro on board che rievocherà le esperienze della vita e della carriera di Pino Roveredo, per focalizzare sul suo impegno, personale e letterario, a favore degli ‘esclusi’ e di occupa le sedie più scomode nella variegata platea del teatro della vita. Alcune della pagine più toccanti di Pino Roveredo echeggeranno nelle letture a cura dell’attrice Sara Alzetta. Lagunafest approderà quindi sull’isola di Anfora – Porto Buso, per la tappa conclusiva del progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo, con gli scrittori e storici Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno. rado e o Laguna est rogramma agosto t r t u a r u a ut l ru at t r a r arr at u r a rt ur l l aut r lla ur l l u tal t attual u r al ra r a a r r a ll rta l a t a r C tru t t ur ra a a a a ra all a u l a ara a a tr a ar t a r la u t t at a a u a t r ra a r a ra a u a a art a r a t u t l a ta u t t a l u ll lla a r a l a l r at a a alla ar a l al ta r tt r r ta Ca ar a a rata u lla au ural a u a t art a t all lla a a ar aur ar r ura l u tar r u a u a t la a at u l t a ra r ta t r u a ra ll tat al t al al t ar ta a l att r tt a l t t u ll r r u l r l r r art t r a l a l a altr r ta t u t r tra r ar ra la la u a u al a l a rt ru a a r at ll la a rata au ural a u a t tta al r tt r art t l t al r a t a ar u u r ura l u tar r u a u a t aut r a ta a l a a tr ar t r l u lt t r a t a ur r u a ta r r a ar l ra l t r l a t t l u l at alla la ra a la u a a l tt r u a a ra tat ra rat r lla r a r r att art a ar a Car l la l u a a t t u lla a ta t a tat u ll rr t l tr la u ar la a ar a Calla r r all a ur a ultura lC u ra at a r at a a la l a la a a u a t tr a la lla ra lla r a r a a a C al r al at r a la al a r ul a ul a ra t l t ra ra C ll la u a t t utt l t r t a r l r r ta rl ur la u ar lu a r t l ra tt l C la ua a t a u a l t rr t r t au ura u a u a a a at alla r al a r ul tr l ata al r r a ul a all u tral r u u tar r l a t l ra t l t r a ar tr r a ar a tt Car a altr a altr t r r al at alla r ta Clau a ru tta at alla Car a altra ta l u t t al atural l atl ta r l u ta a l C ta a a l uar a a at r ta t tta l r u l r tt r a ar llalta r tt r art t r l al r l autr ll a u ta t r r l a t r a t r all al ra t l t r a a u ta t l u tar r at a Cr t a a r a l t r ra r al lla truttura r ra a l ua tal a a lla a r ttura r t ra r ta t r t r tt r ul Clau a r a l u r l att t ul a r a r r a ar a a r r tr ar a r r a r tt r a r al t attra r ar l at a r r l r r trutturat lla ra la a al r r al t ral t t a a ra al l l r r at a u al al ar a r t ra r a u u tar r tt r tt a tr rt u a r a t r a a ar aur r ra l aut r Cr t a a u a ar l a r a ra ar la t r a l r rata tta alla r al ta a ar lla C r t attra r r l tt a a r r a lutt u ar r u ll l l r t a al a a t attra r l tra la at all u l r l r a a tra u rr l r la t r a u t ar a ta u u a l a r a a al r l tt l r a t l tal r ur a at al lar ra l ra l a ua t r a lla ra ata a ata a a u lla a a u a l a t ar l r l tt l ar r a r a r tat ar l r tat l t alla tra r a u l l a ta ar la r r l a t t t a t l at all a ua a a ar aur r ata al u l l a a urr lr ta r l r ta t l att r a ta a Clau r ta t lla r a ar tta al r t t l a a l l al at l atr at r r l r la l a ra t art l a a urr r u a t r r tat a a tra r ar a r l u t ll a ua u r a a ar a u r a r l a urr u a u ll t r ra tat l ta t alla a a u a u l u ar all rta a ll a ua a tal ual tar ttarla a r r l l u a t l u ur a l r tt tutt a rla ar u r r l ra al lla ua r a t a u a t al r r l u r lla la u a rt u a rata r a r t r ta t l r tt r r r Ca ll ara t t ut r ul a ul a ar a tutt r ta ta a a t l rt l tr ar r r l r lla ta lla a r la r ttura arr ra r r al ar ul u r al l tt rar a a r l lu u al lla ar ata lat a l t atr lla ta l u lla a t a t r u r ra ll l ttur a ura ll attr ara l tta a u a t a r ull la ra rt u r la ta a lu a l r tt r a u a a C t la t r a ar l l t t r r tr ar l at r aa a r u ll tr u a l lla ra u rra a u t l at ar a u a tr a all altra l lt ra u ra l t al ra l u a tra a r al tar a a rr r l a trat lla la l tal a r r a l a lla ra u rra r lr r a t l att l l r ll a ar ta t l at t al r t al tr u tal a l r tt r t r tr rt l a r ar ra u t a alat tr a a t a au a l t t a a a r al r t r la r ta t ll att r l a r 31 2015 IL LAGUNAFEST 2015 APRE IL 4 AGOSTO A cura di Abcveneto LUGLIO “L’ISOLA DI MEDEA”: LAGUNAFEST 2015 APRE MARTEDI’ 4 AGOSTO CON IL BACKSTAGE DI “MEDEA” E TORNA IDEALMENTE SUL SET DI PIER PAOLO PASOLINI E MARIA CALLAS. 46 ANNI DOPO, NEI RICORDI DELL’ATTORE NINETTO DAVOLI E DI ALTRI TESTIMONI DI QUEL SET COME MARIA DE CAROLIS ZIGAINA, LA MOGLIE DEL GRANDE PITTORE GIUSEPPE ZIGAINA CHE FU ISPIRATORE DELLA “MEDEA” LAGUNARE – ECHEGGERANNO GLI ANEDDOTI, GLI EPISODI DELL’ESTATE ’69 FRA GRADO E MOTA SAFON. “L’ISOLA DI MEDEA” E’ IL TITOLO DEL PROGETTO DOCUMENTARIO DI LAGUNAFEST, CHE SARA’ ANNUNCIATO E PRESENTATO NEL CORSO DELLA SERATA. LIKE A BRIDGE. IMMAGINARE PONTI E’ IL TEMA DI LAGUNAFEST 2015, DECLINATO IN MOLTI MODI E CON MOLTI PROTAGONISTI: AL FESTIVAL ANCHE GLI SCRITTORI PINO ROVEREDO, GIAN MARIO VILLALTA, ALESSANDRO MARZO MAGNO E PIETRO SPIRITO, GLI ATTORI CLAUDIO LIPPI, SEBASTIANO SOMMA, SARA ALZETTA, ALESSANDRO MIZZI, ELKE BURUL E IL PROGETTO DEDICATO ALLA SEDE REGIONALE RAI FVG E ALLE SUE PRODUZIONI DOCUMENTARIE: CON I LAVORI DI PIETRO SPIRITO, LUIGI ZANNINI, CLAUDIA BRUGNETTA, CRISTIANO DEGANO. GRADO – “Eviterete un sacco di preoccupazioni inutili, se non bruciate i ponti prima di esserci arrivati” suggeriva Arthur Bloch, l’autore della “Legge di Murphy” (1980). Un semplice consiglio di buon senso, talmente attuale e universale che, fra profano e sacro, riecheggia nell’esortazione del Santo Padre: “Costruite ponti, non muri”, raccomanda Papa Francesco alle piazze dei suoi fedeli, da Sarajevo a San Pietro. “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015, in programma come sempre a Grado e in Laguna da martedì 4 a venerdì 7 agosto, con un incipit d’eccezione: il backstage di un set indimenticabile, quello della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale poeta, scrittore e regista di Casarsa. Una serata, quella inaugurale di Lagunafest – martedì 4 agosto, alle 21 nella Diga Nazario Sauro che sarà prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest, “L’isola di Medea”, dedicato quel set e ai grandi protagonisti che riunì a Grado nell’estate 1969: al festival eccezionalmente farà tappa l’attore Ninetto Davoli, testimone di quelle riprese e di quel periodo del percorso artistico di Pier Paolo Pasolini, insieme ad altri protagonisti di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una “Medea” d’eccezione, formato pellicola. La serata inaugurale di Lagunafest, condotta dal direttore artistico del festival Sergio Naitza, sarà dunque prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest: autore e cineasta di vaglia (Nastro d’argento 2013 per il suo “L’insolito ignoto”), Sergio Naitza curerà un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. Alla conversazione prenderà infatti parte anche Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di quell’irripetibile incontro lagunare con la ‘diva’ Maria Callas. Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale, ed è realizzato in sinergia con la sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. Info www.lagunafest.it Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected] tel 043182929 – 043182347. Con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una nuova fascia di incontri legata al percorso centrale 2015, “Rai, ponte con il territorio’, dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: mercoledì 5 e giovedì 6 agosto, il Grand Hotel Astoria sarà sede di incontri e proiezioni, a cominciare da “Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie”, realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla “Carnia altra”, vista con gli occhi dei suoi “testimonial” naturali come l’atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti “insospettabili”, come il musicista Paolo Fresu e come lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, che dialogherà con l’autrice nell’appuntamento d’esordio (mercoledì 5 agosto, ore 18.30). Giovedì 6 agosto, sempre alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, appuntamento con il documentario firmato da Cristiano Degano, responsabile della struttura di programmazione in lingua italiana della sede Rai FVG: “Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera” presenta sei interviste con scrittori che vivono sul confine Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor – per indagare cosa significa vivere i confini e ritrovarsi a scriverne, da scrittori e/o da giornalisti, attraverso parole mediate da ricordi ed esperienze personali. Evento serale del percorso strutturato in collaborazione con la sede Rai Fvg, al tempo stesso omaggio a Grado, al Golfo del Nord Adriatico e ai suoi caleidoscopici fondali sarà “La frontiera sommersa”, un documentario scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, in proiezione giovedì 6 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro). Ne converseranno gli autori con Cristiano Degano in una serata condotta dalla giornalista Rai Marinella Chirico: sarà l’occasione per abbracciare la storia del nordest attraverso i relitti che sono a poco a poco riemersi dai flutti. E’ un mare poco profondo, quello del Golfo di Trieste, dai fondali sabbiosi, ma che consente attraverso le tracce lasciate dall’uomo nel corso di secoli di navigazioni, traffici e di guerre, di leggere la storia di quest’area come se si visitasse un museo sommerso, dai moli di epoca romana al relitto del brigantino del Regno Italico Mercure, affondato al largo di Grado nel febbraio del 1812, a quanto rimane della corazzata Wien, affondata dai Mas di Luigi Rizzo nella baia di Muggia nel 1917. Senza dimenticare il relitto del bombardiere americano B24, precipitato in mare nel 1944 dopo essere stato colpito dalla contraerea. Evento intimamente legato all’acqua, bene pubblico del pianeta, sarà la proiezione di mercoledì 5 agosto (Diga Nazario Sauro, ore 21), dedicata al docufilm “Il bacio azzurro” del regista Pino Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti della conversazione che sarà condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Realizzato con il patrocinio ONU, UN Water for life, interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii Stewart, “Il bacio azzurro” offre una straordinaria riflessione sui temi dell’acqua. Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: “Il Bacio Azzurro” è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino e vuole educare all’importanza dell’acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti, l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Per il gran finale della sua 12^ edizione, venerdì 7 agosto, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna (18.30, Porto vecchio) con una serata ricca di proposte e protagonisti: lo scrittore Pino Roveredo, premio Campiello 2005 e oggi Garante detenuti Friuli Venezia Giulia, sarà innanzitutto protagonista di “Mandami a dire: la scrittura, ponte di libertà”, l’incontro on board che rievocherà le esperienze della vita e della carriera di Pino Roveredo, per focalizzare sul suo impegno, personale e letterario, a favore degli ‘esclusi’ e di occupa le sedie più scomode nella variegata platea del teatro della vita. Alcune della pagine più toccanti di Pino Roveredo echeggeranno nelle letture a cura dell’attrice Sara Alzetta. Lagunafest approderà quindi sull’isola di Anfora – Porto Buso, per la tappa conclusiva del progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo. “Cibo, ponte con la storia” sarà il leit motiv, per ritrovare le atmosfere ma anche i ‘sapori’ di quelle trincee: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che ha spesso unito soldati ignari, da una trincea all’altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Scopriremo così perché il caffè è entrato nella colazione degli italiani, proprio dagli anni della Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli ‘del nord’, nell’immaginario di tanti soldati spediti al fronte dal centro e sud Italia. Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell’attore Alessandro Mizzi. A cura di Abcveneto Inaugurazione di LagunaFest 2015 Lagunafest 2015. Martedì 4 Agosto alle 21.00 serata inuagurale sulla Diga Nazario Sauro a Grado con L'isola di Medea: Grado 1969, sul set con Pier Paolo Pasolini e Maria Callas. Testimonianze, aneddoti e ricordi sul registascrittore e sulla lavorazione di "Medea" nella laguna di Grado (1969): in occasione dell'incontro con Ninetto Davoli e con Maria De Carolis, moglie di Giuseppe Zigaina, sarà annunciata la produzione documentaria che Lagunafest dedicherà a quel set, a cura di Sergio Naitza. Seguirà la proiezione di "Medea", di Pier Paolo Pasolini. Ingresso gratuito Il programma compelto è consultabile qui “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest 2015 (promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain), in programma a Grado e in laguna da martedì 4 a venerdì 7 agosto, con un'apertura di eccezione: il backstage del set della “Medea” di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e a 40 anni dalla scomparsa del poeta, scrittore e regista di Casarsa. Una serata, quella inaugurale di Lagunafest (martedì 4 alle 21 sulla Diga Nazario Sauro) che sarà prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest, “L’isola di Medea”, dedicato a quel set e ai protagonisti che riunì a Grado nell’estate 1969. I ricordi di Ninetto Davoli a Grado, nel backstage di “Medea” A Grado, all’apertura di Lagunafest 2015 del 4 agosto (durata fino al 7 agosto), Ninetto Davoli ha raccontato il backstage del film Medea, girato in parte nell’isola d’oro nell’estate del 1969. Retroscena che sono stati rievocati anche nell’intervista rilasciata per “Il Piccolo” di Trieste al giornalista Paolo Lughi. I ricordi di Ninetto Davoli sul backstage di Medea di Paolo Lughi www.ilpiccolo.gelocal.it – 4 agosto 2015 Lui, Ninetto Davoli, è il più famoso tra quegli interpreti dal fascino ingenuo e spontaneo scoperti da Pier Paolo Pasolini, il grande poeta, scrittore, regista friulano di cui ricorrono i 40 anni dalla morte. Davoli, che è entrato in scena nei capolavori della maturità del genio di Casarsa (Uccellacci e uccellini, 1966; Edipo re, 1967; Teorema, 1968), non partecipò a Medea (1969), girato a Grado con protagonista Maria Callas, solo perché durante le riprese svolgeva il servizio militare a Trieste. Ma la vicinanza col set fu lo stesso importante. «Per me fu proprio impossibile lavorare in Medea – esordisce Davoli – Stavo facendo il militare e dopo dieci mesi ad Arezzo mi trasferirono a Trieste per due mesi. Ero stufo di quell’esperienza, perché all’epoca fare il militare era una cosa rigida!». Ma riuscì lo stesso a frequentare il set di Medea? Un paio di volte andai sull’isola dove Pier Paolo girava con la Callas e gli altri, ma non potevo spostarmi troppo. Così fu piuttosto Pasolini, a cui telefonavo piangendo, a venire a trovarmi a Trieste (dove aveva anche un cugino ufficiale) quattro o cinque volte fra le riprese. Questo mi diede un po’ di allegria e coraggio negli ultimi giorni di naja. Ma lei non era già noto come attore? Beh, la parola attore mi viene difficile! Comunque in caserma e per strada qualcuno mi riconosceva, perché avevo già fatto Uccellacci e uccellini, e questo talvolta mi serviva. Ricordo che una sera ero riuscito a fare un giro con una ragazza sulla mia Alfa Romeo GT rossa. Ma un maresciallo di ronda mi riconobbe, tentò di fermarmi, mi aspettò in caserma e mi diede dieci giorni di punizione. Accadde però che un generale avesse bisogno di alcune divise della grande guerra per una parata, e mi fece chiamare per la mia conoscenza del mondo del cinema. Io telefonai subito a Piero Tosi, il costumista di Pasolini e di Medea, che per fortuna aveva in magazzino venti divise e le fece spedire. Così i dieci giorni di punizione divennero dieci giorni di licenza premio. Com’era Pasolini sul set di Medea? Era felice di girare in luoghi che lui amava profondamente, in particolare nella laguna di Grado che il pittore Zigaina gli aveva fatto conoscere. Parlava spesso del Friuli, erano i luoghi della sua adolescenza, dei bagni con gli amici nel Tagliamento, della casa dove aveva vissuto con la madre, dove ci portò altre volte. Ne parlava come se volesse fare un film solo su questi posti, anche se poi non lo fece. A Grado per Lagunafest il set di “Medea” 46 anni dopo Nella bellissima cittadina marinara di Grado (Gorizia), inaugurazione speciale nel nome di Pasolini per la nuova edizione di LagunaFest, la tradizione rassegna estiva che, promossa all’Associazione Europacultura con il Comune locale, si terrà dal 4 al 7 agosto 2015, su idea di Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Ad aprire il programma, dedicato quest’anno al tema “Immaginare ponti”, sarà appunto la rievocazione del set che nell’estate del 1969 vide impegnato Pasolini nelle riprese del film Medea, girato per una prima parte nella laguna dell’”isola d’oro” con la presenza di Maria Callas. Di quella indimenticabile esperienza, martedì 4 agosto, alle ore 21, nella Diga Nazario Sauro, sarà ricostruito il backstage in una conversazione cui parteciperanno vari testimoni e protagonisti di allora, tra i quali Ninetto Davoli e Maria De Carolis, la moglie del pittore Giuseppe Zigaina, recentemente scomparso, cui si deve l’ispirazione per quella location lagunare. A condurre la serata sarà il direttore artistico Sergio Naitza, autore e cineasta (Nastro d’argento 2013 per il suo L’insolito ignoto) che con l’occasione anticiperà anche la realizzazione del documentario L’isola di Medea (produzione Lagunafest), inteso a ricostruire i piccoli e grandi episodi, gli aneddoti e i momenti clou di una straordinaria avventura di cinema che per venti giorni trasformò Grado e la laguna in un set a cielo aperto. Maria Callas in “Medea” di Pasolini (1969) Info Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale ed è realizzato in sinergia con la sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero. Prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected], tel 0431 82929 – 0431 82347. Info: www.lagunafest.it. Pier Paolo Pasolini, “Ritratto di Maria Callas” (1969), tecnica mista su carta Quale fu il rapporto con la Callas? La Callas non stava affatto bene in quel periodo, e incontrando Pasolini, con la sua gentilezza, i suoi modi umani, si infatuò di Pier Paolo. Nacque una passione di cui aveva evidentemente bisogno. Lui era straordinario con le persone, preferiva lavorare con i ‘non attori’ perché tirava fuori da loro la verità. Dagli attori esce invece il ‘lato professionale’, che a lui non piaceva. Come mai con circa 80 film girati lei è stato premiato solo dieci anni fa per Uno su due di Cappuccio? È un fatto curioso ma anche semplice da spiegare: non ho mai imparato a fare l’attore, ho sempre fatto solo me stesso e sono rimasto la persona che Pasolini aveva conosciuto. Io ancora ci parlo con Pier Paolo, lo consulto sempre. Quando mi hanno premiato ho guardato in cielo e ho detto: “A Pa’, ma te rendi conto che m’hanno dato un premio?”. Torna il Lagunafest Si apre martedì 4 agosto con l’omaggio a uno dei set più famosi della laguna di Grado, Medea di Pier Paolo Pasolini, l’edizione 2015 di Lagunafest, in programma fino a venerdì 7 agosto fra il centro storico di Grado e le isole della laguna. Immaginare ponti. Like a bridge è la suggestione tematica di Lagunafest: e il ponte retrospettivo della prima serata del festival è tutto per il film di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale scrittore e regista di Casarsa. Alle 21, nella consueta location della Diga Nazario Sauro, protagonista della conversazione intorno a Medea sarà l’attore Ninetto Davoli, interprete d’elezione di Pier Paolo Pasolini e testimone di quelle riprese e di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una “Medea” d’eccezione, formato pellicola. Nel corso del dialogo, condotto dal direttore artistico di Lagunafest Sergio Naitza, è previsto l’intervento di Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di quell’irripetibile incontro lagunare con la ‘diva’ Maria Callas. La serata offrirà l’occasione per anticipare il progetto documentario di Lagunafest, “L’isola di Medea”: una produzione – backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna, sull’isola di Mota Safon. L’avventura di Medea fu sostenuta dal produttore di Teorema, Franco Rossellini, e l’individuazione della laguna di Grado come sede delle riprese per l’evocazione della Colchide, fu certamente propiziata dall’amicizia fra Giuseppe Zigaina e Pier Paolo Pasolini. Il grande pittore, infatti, avvicinò l’uomo di fiume Pasolini al paesaggio terracqueo di laguna, e l’incantevole isolotto di Mota Safon – un ciuffo d’erba con una capanna di canne e paglia – si profilò subito come l’approdo ‘naturale’ per l’ambientazione del microcosmo di Giasone. In questo ruolo Pasolini aveva scelto un atleta di grande popolarità, il campione del mondo Giuseppe Gentile, fra i protagonisti della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Città del Messico. Nel ruolo di Medea Pasolini fuse la «diva» Maria Callas, incarnazione di una sfolgorante femminilità, con la Medea protagonista del mito antico. Le riprese a Grado presero il via in un torrido luglio del ’69: i cittadini gradesi vissero in prima persona quei giorni indimenticabili, proiettati sulla stampa nazionale con le notizie sulla lavorazione del film e persino sulla presunta love story tra il regista e la Callas, Fra i protagonisti del set anche Ennio Guarnieri, direttore della fotografia per i maggior cineasti italiani, e Piero Tosi, il Premio Oscar che firmò i costumi del film con l’allora giovane aiuto Gabriella Pescucci. Proprio con Medea debuttava una giovanissima Piera Degli Esposti, impegnata in un piccolo ruolo ancillare. Al LagunaFest l´Isola di Medea 03-08-2015 08:21 - News in evidenza LAGUNAFEST 2015 APRE CON "L´ISOLA DI MEDEA" MARTEDI´ 4 AGOSTO A GRADO IL BACKSTAGE DELLO STRAORDINARIO SET DI PIER PAOLO PASOLINI E MARIA CALLAS. RICORDI E TESTIMONIANZE NEL DIALOGO CON NINETTO DAVOLI E L´ANNUNCIO DELLA PRODUZIONE DOCUMENTARIA DEL FESTIVAL, DEDICATA A QUEL FILM. Si apre martedì 4 agosto con l´omaggio a uno dei set più famosi della laguna di Grado, "Medea" di Pier Paolo Pasolini, l´edizione 2015 di Lagunafest, in programma fino a venerdì 7 agosto fra il centro storico di Grado e le isole della laguna. "Immaginare ponti. Like a bridge" è la suggestione tematica di Lagunafest: e il ponte retrospettivo della prima serata del festival è tutto per il film di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale scrittore e regista di Casarsa. Alle 21, nella consueta location della Diga Nazario Sauro, protagonista della conversazione intorno a "Medea" sarà l´attore Ninetto Davoli, interprete d´elezione di Pier Paolo Pasolini e testimone di quelle riprese e di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una "Medea" d´eccezione, formato pellicola. Nel corso del dialogo, condotto dal direttore artistico di Lagunafest Sergio Naitza, è previsto l´intervento di Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di quell´irripetibile incontro lagunare con la ´diva´ Maria Callas. La serata offrirà l´occasione per anticipare il progetto documentario di Lagunafest, "L´isola di Medea": una produzione - backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou legati alla lavorazione di "Medea" in laguna, sull´isola di Mota Safon. L´avventura di "Medea" fu sostenuta dal produttore di "Teorema", Franco Rossellini, e l´individuazione della laguna di Grado come sede delle riprese per l ´evocazione della Colchide, fu certamente propiziata dall´amicizia fra Giuseppe Zigaina e Pier Paolo Pasolini. Il grande pittore, infatti, avvicinò l´uomo di fiume Pasolini al paesaggio terracqueo di laguna, e l´incantevole isolotto di Mota Safon - un ciuffo d´erba con una capanna di canne e paglia - si profilò subito come l ´approdo ´naturale´ per l´ambientazione del microcosmo di Giasone. In questo ruolo Pasolini aveva scelto un atleta di grande popolarità, il campione del mondo Giuseppe Gentile, fra i protagonisti della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Città del Messico. Nel ruolo di Medea Pasolini fuse la «diva» Maria Callas, incarnazione di una sfolgorante femminilità, con la Medea protagonista del mito antico. Le riprese a Grado presero il via in un torrido luglio del ´69: i cittadini gradesi vissero in prima persona quei giorni indimenticabili, proiettati sulla stampa nazionale con le notizie sulla lavorazione del film e persino sulla presunta love story tra il regista e la Callas, Fra i protagonisti del set anche Ennio Guarnieri, direttore della fotografia per i maggior cineasti italiani, e Piero Tosi, il Premio Oscar che firmò i costumi del film con l´allora giovane aiuto Gabriella Pescucci. Proprio con "Medea" debuttava una giovanissima Piera Degli Esposti, impegnata in un piccolo ruolo ancillare. Promosso come sempre dall´Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale, ed è realizzato in sinergia con la sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. Info www.lagunafest.it Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l´escursione lagunare conclusiva presso [email protected] tel 043182929 - 043182347. L L L , L L L M M M , , L Il Giornale del Friuli G F G G G I I G I GI I G F I G I G I I I I G I I I G I I I I F I GGI I I I I G ono a er e le reno a ioni er la era a e iale dal ra on o alla no e di a una e enerd a o o a Grado e en o di iu ura del e i al Il ia io al er alle dal or o e io di Grado a ordo della o ona e uo a ri ina on ar o ull i ola di n ora or o u o alle e de u a ione on le ure a ura della ra oria i iodi ien ro a Grado er o le In o reno a ioni oo in o el Grado i a a aria Gre ori el in o oo in o el rado la una o ie o la una e i ar e on a i ando in la una anda i a dire a ri ura o e on e di li er ro a oni a lo ri ore ino o eredo ri ura on e di li er a an e on e di dialo o di un u uro o i ile er i della li er ri a o ia ure e oranea en e o u e i oniare lo ri ore ino o eredo on rande e erien a o e o era ore di rada e iornali a ai uoi li ri aranno ra e le le ure a ura dell a ri e ara l e a ar a i ull i ola di n ora a or o u o alle la era a rin ee di a una anni do o Gli ri ori le andro ar o a no e ie ro iri o on er ano u i o on e on la oria e ure a ura dell a ore le andro i i e de u a ioni della ra oria i iodi di n ora en anni do o era la no e ra il e a io e l i ola di n ora or o u o nel uore della la una ra Grado e arano e na a il on ine ra I alia e i ero u ro n ari o In uelle ore on ul e e ro rio uella no e i on u l arre a io del a ia or ediniere a iro ar i o da ene ia on ro la a er a au ria a edi i a a ull i ola di n ora a una e nel en enario di uei a i ri o re i a ori di uelle rin ee di a una un ia io nel i o della Grande Guerra e e o a uni o olda i i nari da una rin ea all al ra nel e no di una radi ione a roali en are e a e a ol e radi i o uni ra le en i al rado il i o dei on ini o rire o o er il a en ra o nelle ola ioni de li i aliani ro rio da li anni della Grande Guerra e er il ri o ri a o in ondo il ia o dei o oli del ord nell i a inario di an i olda i edi i al ron e dal en ro e da ud I alia o e i on er a a il e e i an ia a in rin ea ual o a e o e e a o i liare al no ro aor Gli ri ori e ori i ie ro iri o e le andro ar o a no i a o a neranno in ue o ia io nei ala i di rin ea andi o an e da una ele ione di e i e e orie dal ron e er la o e re i an e dell a ore le andro i i L a re on L L M , domani marted agosto a rado inetto avo i e a tri rotagonisti de set L L M sar an e un do umentario rodotto da Laguna est Il Giornale del Friuli G F I I I G G I G I I I I I I I I I I G I I I I I F I I FI G i a re ar ed a o o on l o a io a uno dei e i a o i della la una di Grado edea di ier aolo a olini l edi ione di a una e in ro ra a ino a enerd a o o ra il en ro ori o di Grado e le i ole della la una I a inare on i i e a rid e la u e ione e a i a di a una e e il on e re ro e i o della ri a era a del e i al u o er il il di ier aolo a olini rie o a o anni do o e nei anni dalla o ar a del eniale ri ore e re i a di a ar a lle nella on ue a lo a ion della i a a ario auro ro a oni a della on er a ione in orno a edea ar l a ore ine o a oli in er re e d ele ione di ier aolo a olini e e i one di uelle ri re e e di uei en i iorni e ra or arono Grado e la la una in un al o eni o a ielo a er o er una edea d e e ione or a o elli ola el or o del dialo o ondo o dal dire ore ar i i o di a una e er io ai a re i o l in er en o di aria e aroli la o lie di Giu e e i aina e i one di uella an a i a e a e e di uell irri e i ile in on ro la unare on la di a aria alla a era a o rir l o a ione er an i i are il ro e o do u en ario di a una e i ola di edea una rodu ione a a e dedi a a alle randi e i ole orie a li aneddo i e ai o en i lou le a i alla la ora ione di edea in la una ull i ola di o a a on a en ura di edea u o enu a dal rodu ore di eore a Fran o o ellini e l indi idua ione della la una di Grado o e ede delle ri re e er l e o a ione della ol ide u er a en e ro i ia a dall a i i ia ra Giu e e i aina e ier aolo a olini Il rande i ore in a i a i in l uo o di iu e a olini al ae a io erra ueo di la una e l in an e ole i olo o di o a a on un iu o d er a on una a anna di anne e a lia i ro il u i o o e l a rodo na urale er l a ien a ione del i ro o o di Gia one In ue o ruolo a olini a e a el o un a le a di rande o olari il a ione del ondo Giu e e Gen ile ra i ro a oni i della edi ione a urra alle li iadi di i del e i o el ruolo di edea a olini u e la di a aria alla in arna ione di una ol oran e e inili on la edea ro a oni a del i o an i o e ri re e a Grado re ero il ia in un orrido lu lio del i i adini rade i i ero in ri a er ona uei iorni indi en i a ili roie a i ulla a a na ionale on le no i ie ulla la ora ione del il e er ino ulla re un a lo e or ra il re i a e la alla Fra i ro a oni i del e an e nnio Guarnieri dire ore della o o ra ia er i a ior inea i i aliani e iero o i il re io ar e ir i o u i del il on l allora io ane aiu o Ga riella e u i ro rio on edea de u a a una io ani i a iera e li o i i e na a in un i olo ruolo an illare ro o o o e e re dall o ia ione uro a ul ura on il o une di Grado idea o da er io ai a aniela ol e e aola ain a una e ro a la olla ora ione della ro in ia di Gori ia e di an a di i idale ed reali a o in iner ia on la ede e ionale ai Friuli ene ia Giulia Grand o el oria GI Grado e I o elli ini In o la una e i u i li e en i ono ro o i a in re o li ero reno a ioni er l e ur ione la unare on lu i a re o in o oo in o el rado i in o oo in o el rado i el I I GRADO (GO): PONTI D’ACQUA CON IL FILM “IL BACIO AZZURRO” Un film che parte dall’Irpinia per arrivare alla Conferenza sul clima di Parigi del prossimo novembre 2015 passando, tra encomi e riconoscimenti di spessore, prima per il Lagunamovie di Grado (GO) e poi per il Festival del Cinema di Venezia con Green Cross Italia che della “Goccia” ne ha fatto una mera campagna ambientale a difesa dell’Acqua. E’ questo il film prodotto da Alto Calore Servizi, o meglio da quella parte sana di Corso Europa che guardava lontano e che vedeva nell’attività di comunicazione, uno strumento di sensibilizzazione sociale capace di accendere un riflettore sui reali problemi di gestione di un’azienda pubblica e della risorsa idrica -spesso affidata all’incapacità ed al pressapochismo di una politica politicante senza titoli e meriti di cui l’attuale gestione ne è l’esempio plastico- . Era un progetto che partiva da lontano, come affermava l’ex DG dell’ente, c’era la necessità di riunire tutti attorno ad un tavolo per affrontare il futuro dell’ente e della risorsa idrica sia in termini occupazionali che di sviluppo del territorio. Se paragoniamo il costo del film -378 mila euro in due anni-, in rapporto all’enorme massa di denaro (4250 milioni di ricavi annui) che è defluita attraverso le conduttore di ACS, ci possiamo rendere conto che si è trattato solo di una goccia, “sana”, ben spesa per il futuro dell’Ente e dell’Irpinia tutta, per non parlare delle agevolazioni fiscali e delle entrate certe della distribuzione dell’opera che avrebbero fatto registrare un attivo sull’operazione di comunicazione e pubblicità, un’opportunità economica ostacolata dall’incapacità dell’attuale AD a cui, un domani, dovrà rendere conto all’Irpinia, al Sannio oltre che alla sua “coscienza”. Ma al di là dei tribunali c’è la memoria dell’Acqua che sa rendere giustizia , Essa si ricorda del bene e del male. E di male questo AD ne ha fatto tanto quanto al film quanto alla Comunità. Non vale la pena nemmeno scomodare il ns Francesco De Sanctis perché come direbbe il sindaco Foti di Avellino, appartiene a Morra. Già ha proprio ragione il sindaco, sì, l’educazione risiede a Morra, in alta Irpinia come l’Acqua, l’istruzione, invece, quella dei managers, risiede altrove, cerchiamola con l’aiuto di qualche rabdomante. Comunque alcune riflessioni sull’evento di Grado di domani. Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: a Lagunafest 2015 nella serata di domani, mercoledì 5 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro) si apre un’importante riflessione legata ai temi dell’acqua quale bene pubblico ed essenziale per la sopravvivenza di ogni forma di vita e del pianeta: ‘Il bacio azzurro’ è il prezioso docufilm diretto dal regista Pino Tordiglione, realizzato con il patrocinio Onu, Un Water for life. A presentarlo, nella seconda serata di Lagunafest, saranno gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti con il regista di una conversazione condotta dal critico cinematografico e televisivo Gian Paolo Polesini del Messaggero veneto . Interpretato anche da Remo Girone e con i testi di Amii Stewart e la colonna sonora di Giovanni Lodigiani . ’Il bacio azzurro’ è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino e vuole educare all’importanza dell’acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti, l’usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Il film è realizzato anche con il patrocinio dell’Unesco, ha inaugurato la campagna ‘Un anno contro lo spreco 2015′ di Last Minute Market ed è stato selezionato per gli Onu Best Practices Awards 2015. Hanno partecipato Vittorio Sgarbi (Italia), Angaangaq (Groenlandia), Sobonfu E. Somè (Burkina Faso), Masau Emoto (Giappone), Maka’Ala Yales (Isole Hawaii), Bob Randall (Australia), Lynne McTaggart (Regno Unito). Come rispettare l’acqua e il suo utilizzo, nel nostro quotidiano? E’ importante ricordare che la dieta mediterranea utilizza in un anno poco più di 1700 metri cubi di acqua pro capite: può sembrare un’enormità, ma la dieta anglosassone finisce per assorbire fino a 2600 metri cubi di acqua, sempre in un anno e sempre pro capite. Per la produzione di un chilo di carne di manzo servono 16 mila litri di acqua, per produrre una tazza di caffè ne ‘bastano’ 140. Il rapporto fra lo spreco alimentare e l’impronta idrica che lasciamo con i nostri comportamenti quotidiani risulta determinante: il 70% dei consumi di acqua dolce, a livello planetario, è impiegata nel settore agricolo e dietro ai pasti che consumiamo quotidianamente ci sono enormi quantità di acqua, fino a 3600 litri per un’alimentazione a base di carne. Il Lagunamovies di Grado (GO) porta film per non dimenticare Cent’anni dopo: era la notte fra il 23 e il 24 maggio 1915 e l’isola di Anfora – Porto Buso, nel cuore della laguna fra Grado e Marano, segnava il confine fra Italia e impero Austro ungarico. In quelle ore convulse e proprio quella notte si consumò l’arrembaggio del cacciatorpediniere Zeffiro, partito da Venezia, contro la caserma austriaca edificata sull’isola di Anfora: un episodio che ufficialmente segnava lo scoppio dei primi fuochi ufficiali della Grande Guerra sul confine italoaustriaco. Proprio da Anfora ripartirà il festival Lagunamovies, per la sua XII edizione in cartellone dal 2 all’8 agosto 2015, come sempre fra il centro storico di Grado e le isole della Laguna. Con il viaggio “100 anni dopo: 1915 – 2015” promosso nell’ambito del progetto “Trincee di Laguna” – il format triennale che giunge al suo epilogo nel 2015 – il pubblico del festival salperà alla riscoperta delle Trincee acquatiche della Grande guerra, sulle tracce di personaggi e luoghi che hanno segnato la storia del nostro tempo, con ospiti e letture. La seconda parte di Trincee di Laguna 2015 sarà proposta nel centro storico cittadino e si articolerà nella terza e conclusiva tappa delle mise en espace legate alla Grande Guerra e agli eventi che cent’anni fa generavano i primi bagliori di guerra in laguna. Dopo l’evento iniziale nel 2013, che schiudeva un focus sulle avventure lagunari di Gabriele D’Annunzio e sui fatti di Anfora 1915 (protagonisti gli attori Adriano Giraldi e Maurizio Zacchigna) e dopo la seconda tappa 2014 dedicata alla figura dell’Ammiraglio siciliano Luigi Rizzo, il grande ‘affondatore’ della nave austriaca Wien (affidata lo scorso anno agli attori Sebastiano Somma e Sara Alzetta) nel 2015 si tornerà all’episodio clou della notte fra il 23 e il 24 maggio 1915. Insieme ai dialoghi già realizzati e messi in scena nelle edizioni 2013 e 2014 di Lagunamovies, la terza docupièce sarà proposta nell’ambito di un evento teatrale itinerante nel centro storico di Grado. L’evento, promosso con la collaborazione del Comune di Grado, è ideato dai curatori di Lagunamovies, Sergio Naitza Daniela Volpe e Paola Sain, su testi dello scrittore Pietro Spirito con il coordinamento di Chiara Mutton. CENTENARIO GRANDE GUERRA IN LAGUNA dal 2 all’8 agosto Grado e paesi limitrofi (GO) www.lagunamovies.com/lagunafest Dalla laguna di Grado, riemergono i ricordi Pasolini, Rossellini, Callas Sul set cinematografico più famoso al mondo, quello per "Medea” di Pier Paolo Pasolini, si apre martedì 4 agosto l’edizione 2015 di "Lagunafest", in programma fino al 7 agosto fra il centro storico di Grado e le isole lagunari. “Immaginare ponti. Like a bridge” è la suggestione tematica di Lagunafest: e il ponte retrospettivo della prima serata del festival è tutto per il film di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa dello scrittore e regista di Casarsa. Alle 21, alla Diga Nazario Sauro, protagonista della conversazione intorno a “Medea” sarà l’attore Ninetto Davoli, interprete d’elezione di Pier Paolo Pasolini e testimone di quelle riprese e di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto. Nel corso del dialogo, condotto dal direttore artistico di Lagunafest Sergio Naitza, è previsto l’intervento di Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di quell’irripetibile incontro con Maria Callas. La serata offrirà l’occasione per anticipare il progetto documentario di Lagunafest, “L’isola di Medea”: una produzione - backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou legati alla lavorazione di “Medea” in laguna, sull’isola di Mota Safon. L’avventura di “Medea” fu sostenuta dal produttore di “Teorema”, Franco Rossellini, e l’individuazione della laguna di Grado come sede delle riprese per l’evocazione della Colchide, fu certamente propiziata dall’amicizia fra Giuseppe Zigaina e Pier Paolo Pasolini. Il grande pittore, infatti, avvicinò l’uomo di fiume Pasolini al paesaggio terracqueo di laguna, e l’incantevole isolotto di Mota Safon – un ciuffo d’erba con una capanna di canne e paglia - si profilò subito come l’approdo naturale per l’ambientazione del microcosmo di Giasone. In questo ruolo Pasolini aveva scelto un atleta di grande popolarità, il campione del mondo Giuseppe Gentile, fra i protagonisti della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Città del Messico. Nel ruolo di Medea Pasolini fuse la «diva» Maria Callas, incarnazione di una sfolgorante femminilità, con la Medea protagonista del mito antico. Le riprese a Grado presero il via in un torrido luglio del ’69: i cittadini gradesi vissero in prima persona quei giorni indimenticabili, proiettati sulla stampa nazionale con le notizie sulla lavorazione del film e persino sulla presunta love story tra il regista e la Callas, Fra i protagonisti del set anche Ennio Guarnieri, direttore della fotografia per i maggior cineasti italiani, e Piero Tosi, il Premio Oscar che firmò i costumi del film con l’allora giovane aiuto Gabriella Pescucci. Proprio con “Medea” debuttava una giovanissima Piera Degli Esposti, impegnata in un piccolo ruolo ancillare. Promosso come sempre dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale, ed è realizzato in sinergia con la sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia. Info www.lagunafest.it Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l’escursione lagunare conclusiva presso [email protected] tel 043182929 – 043182347. Trionfo a 'Lagunafest' per 'Il Bacio azzurro'. L'autore: "Sta funzionando il gioco di squadra" di Barbara Ciarcia , Venerdì, 07 Agosto 2015 Grado - Reduce dal successo incassato al 'Lagunafest' di Grado Pino Tordiglione, autore de 'Il bacio azzurro', pensa già ai prossimi appuntamenti e impegni promozionali del film che sta riscuotendo unanimi apprezzamenti di pubblico e critica. Soddisfatto ma anche amareggiato per lo stato di salute delle acque irpine. Tordiglione avrebbe voluto festeggiare diversamente il trionfo della pellicola dedicata proprio alla risorsa primaria della nostra terra e invece è costretto a denunciare il malaffare che c'è dietro lo spreco e lo sperpero idrico. Sono giorni di fuoco, di caldo torrido, Acheronte non dà tregua, e sono giorni appunto di grande sete in Irpinia, di siccità e di degrado ambientale. I fiumi sono in sofferenza, i paesi sono a secco e i bacini idrici irpini sono in affanno come mai. Tordiglione sta pensando seriamente di stilare un protocollo, a stretto giro, proprio per tutelare e salvaguardare l'eccellenza delle eccellenze irpine: l'acqua. Non a caso 'Il bacio azzurro', non a caso un film che altrove sta incassando consensi e facendo incetta di premi e riconoscimenti e qui in Irpinia non ha ancora trovato terreno fertile. Della serie: nessuno è profeta in patria. Comunque sia, il successo non è tardato ad arrivare per 'Il bacio azzurro' che sarà anche a Parigi e alla Mostra di Venezia. Un percorso tutto in discesa e tutto lastricato di consensi per la delicatezza con cui l'autore affronta tematiche di stretta attualità. A Pino Tordiglione, e a tutto lo staff de 'Il bacio azzurro', giungano le congratulazioni della nostra redazione per tanti tanti successi da conquistare. © 2006-2015 cittadiariano.it - Tutti i diritti sono riservati - Vietata la riproduzione, anche parziale. rado, Laguna est, da a agosto u li a o a o o a il riulano G i a re ar ed a o o on l o a io a uno dei e i a o i della la una di Grado edea di ier aolo a olini l edi ione di a una e in ro ra a ino a enerd a o o ra il en ro ori o di Grado e le i ole della la una I a inare on i i e a rid e la u e ione e a i a di a una e e il on e re ro e i o della ri a era a del e i al u o er il il di ier aolo a olini rie o a o anni do o e nei anni dalla o ar a del eniale ri ore e re i a di a ar a lle nella on ue a lo a ion della i a a ario auro ro a oni a della on er a ione in orno a edea ar l a ore ine o a oli in er re e d ele ione di ier aolo a olini e e i one di uelle ri re e e di uei en i iorni e ra or arono Grado e la la una in un al o eni o a ielo a er o er una edea d e e ione or a o elli ola el or o del dialo o ondo o dal dire ore ar i i o di a una e er io ai a re i o l in er en o di aria e aroli la o lie di Giu e e i aina e i one di uella an a i a e a e e di uell irri e i ile in on ro la unare on la di a aria alla a era a o rir l o a ione er an i i are il ro e o do u en ario di a una e i ola di edea una rodu ione a a e dedi a a alle randi e i ole orie a li aneddo i e ai o en i lou le a i alla la ora ione di edea in la una ull i ola di o a a on a en ura di edea u o enu a dal rodu ore di eore a Fran o o ellini e l indi idua ione della la una di Grado o e ede delle ri re e er l e o a ione della ol ide u er a en e ro i ia a dall a i i ia ra Giu e e i aina e ier aolo a olini Il rande i ore in a i a i in l uo o di iu e a olini al ae a io erra ueo di la una e l in an e ole i olo o di o a a on un iu o d er a on una a anna di anne e a lia i ro il u i o o e l a rodo na urale er l a ien a ione del i ro o o di Gia one In ue o ruolo a olini a e a el o un a le a di rande o olari il a ione del ondo Giu e e Gen ile ra i ro a oni i della edi ione a urra alle li iadi di i del e i o el ruolo di edea a olini u e la di a aria alla in arna ione di una ol oran e e inili on la i i adini rade i i ero in ri a er ona uei iorni indi en i a ili edea ro a oni a del i o an i o e ri re e a Grado re ero il ia in un orrido lu lio del roie a i ulla a a na ionale on le no i ie ulla la ora ione del il e er ino ulla re un a lo e or ra il re i a e la alla Fra i ro a oni i del e an e nnio Guarnieri dire ore della o o ra ia er i a ior inea i i aliani e iero o i il re io ar e ir i o u i del il on l allora io ane aiu o Ga riella e u i ro rio on edea de u a a una io ani i a iera e li o i i e na a in un i olo ruolo an illare ro o o o e e re dall o ia ione uro a ul ura on il o une di Grado idea o da er io ai a aniela ol e e aola ain a una e ro a la olla ora ione della ro in ia di Gori ia e di an a di i idale ed reali a o in iner ia on la ede e ionale ai Friuli ene ia Giulia Grand o el oria GI Grado e o elli ini In o la una e i u i li e en i ono ro o i a in re o li ero reno a ioni er l e ur ione la unare on lu i a re o in o oo in o el rado i el Il successo, trionfo a 'Lagunafest' per il 'Bacio azzurro' VENERDÌ 07 AGOSTO 2015 10:45 IL SUCCESSO Reduce dal successo incassato al 'Lagunafest' di Grado Pino Tordiglione, autore de 'Il bacio azzurro', pensa già ai prossimi appuntamenti e impegni promozionali del film che sta riscuotendo unanimi apprezzamenti di pubblico e critica. Soddisfatto ma anche amareggiato per lo stato di salute delle acque irpine. Tordiglione avrebbe voluto festeggiare diversamente il trionfo della pellicola dedicata proprio alla risorsa primaria della nostra terra e invece è costretto a denunciare il malaffare che c'è dietro lo spreco e lo sperpero idrico. Sono giorni di fuoco, di caldo torrido, Acheronte non dà tregua, e sono giorni appunto di grande sete in Irpinia, di siccità e di degrado ambientale. I fiumi sono in sofferenza, i paesi sono a secco e i bacini idrici irpini sono in affanno come mai. Tordiglione sta pensando seriamente di stilare un protocollo, a stretto giro, proprio per tutelare e salvaguardare l'eccellenza delle eccellenze irpine: l'acqua. Non a caso 'Il bacio azzurro', non a caso un film che altrove sta incassando consensi e facendo incetta di premi e riconoscimenti e qui in Irpinia non ha ancora trovato terreno fertile. Della serie: nessuno è profeta in patria. Comunque sia, il successo non è tardato ad arrivare per 'Il bacio azzurro' che sarà anche a Parigi e alla Mostra di Venezia. Un percorso tutto in discesa e tutto lastricato di consensi per la delicatezza con cui l'autore affronta tematiche di stretta attualità. A Pino Tordiglione, e a tutto lo staff de 'Il bacio azzurro', giungano le congratulazioni della nostra redazione per tanti tanti altri traguardi prestigiosi da conquistare. LAGUNAFEST 2015, GRADO 4/7 AGOSTO 2015 cari amici, sarà un piacere salutarvi a Lagunafest 2015. Siamo lieti di invitarvi alla serata inaugurale del festival, martedì 4 Agosto, ore 21.00 – Grado, Diga Nazario Sauro: L’isola di Medea: Grado 1969, sul set con Pier Paolo Pasolini e Maria Callas. Testimonianze, aneddoti e ricordi sul regista-scrittore e sulla lavorazione di “Medea” nella laguna di Grado (1969): in occasione dell’incontro con Ninetto Davoli e con Maria De Carolis, moglie di Giuseppe Zigaina, sarà annunciata la produzione documentaria che Lagunafest dedicherà a quel set, a cura di Sergio Naitza. Seguirà la proiezione di “Medea”, di Pier Paolo Pasolini. Siamo lieti di invitarvi anche all’escursione il 7 agosto, con partenza alle 18,30 dal Porto Vecchio di Grado a bordo della motonave Nuova Cristina: Mandami a dire: navigando con Pino Roveredo, Garante detenuti Friuli Venezia Giulia. Letture a cura dell’attrice Sara Alzetta. E a seguire, sull’isola di Anfora: 1915 > 2015: Trincee di laguna, 100 anni dopo. Con gli scrittori Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno. Letture a cura dello scrittore Alessandro Mizzi. Sull’isola, degustazione ai sapori di laguna. Led Tv Reviews Wednesday, August 5, 2015 Claudio Lippi: “I become an actor after 50 years of television” – The Small GRADE. He has always distinguished itself for its making polite, intelligent, never screamed, a rare commodity these days, making this one of the most beloved protagonists of Italian television. And if today we find an actor for a cause that is just and meritorious. Claudio Lippi, conductor, author, singer, record producer, and so on and so forth in this multifaceted career that has just passed the milestone of 50 years, is one of the performers of “The Blue Kiss”, the film that will be presented tonight at 21 the dam Nazario Sauro Grado within Lagunafest. A reflection based on the themes of water, a fundamental good of all and essential for the survival of all life and the planet, created under the auspices of the UN within the project “Water for Life”, with music by Giovanni Lodigiani and voice of Amii Stewart. Tonight in Grado alongside Lippi there will be another of the interpreters of the film, Sebastiano Somma, and the director Pino Tordiglione together for a chat conducted by journalist Gian Paolo Polesini, to raise awareness lightly as in the spirit semiserio showman. Lippi, how did his involvement in “The kiss blue”? “I confess that originated from a conviction of Pino Tordiglione, screenwriter and director, who called me and said that I would be perfect for the part. I was a bit ‘puzzled: in 51 years of work I have tried to have the intellectual honesty to know and to reiterate that no nasco interpreter. In a world where everyone recite, I am still in Mastroianni, Sordi, Verdone and Troisi! It is not strategy, for false humility or to create halos or waiting preziosismi: back in ’72 or ’73 Garinei called me at the bar Vanni in Rome, where converged worldwide television, proposed me to come in to replace Johnny Dorelli “Add a place at the table. ” Reaction: total emotion, so much so that I asked one night to think about it. Not having any kind of belief that they can replace Dorelli, especially in the music, I did refuse: I believe in life accounts yes wanting to grow but also to be conscious of their own limits and learn to say “I’m not able.” Returning to call Tordiglione, was really convinced and passionate … “ … that eventually said yes. ” I took for drop! It must be said that it was required by an acting Oscar: if you are well directed and send in your memory already partly a piece of the game is done. It was intelligent operation: the message that water is a wealth without which the world dies and hence will not go to waste has been effectively combined with a history of fiction with which we digress: When you say things is very serious better to start lightly. So I interpreted this grade teacher, surrounded by crew and cast are very good, especially the children, in their overtime not be conditioned by the outside world. We shot the parts separately, so we were not crossed with Remo Girone, truly great actor, nor by Sebastiano Somma, another who showed great skills on the stage. “ He had never touched such topics as these or other social engagement? “Not publicly, but I am working on a project for years no profit on disabilities. At first I had some hesitation, considering the speculation that often bloom around you, but then I discovered a fascinating world, often and wrongly looked in a pietistic: for many of these people the new situation created stimuli just incredible to think about: this limit in mind we are ablebodied to be disabled. “ Do you think that raising awareness can serve in a difficult historical moment like this? “Especially at this time, I would say, that is total distraction and tends only to the news. I think it is correct, and each fragment that may contribute to public awareness is welcome. Sometimes you have the feeling that these initiatives fall into nothingness, but here with contributions of scientists and authoritative voices has been effective. Personally it is a civic duty that I feel strong and I am determined to move forward “armed” in these battles: so it does not end here. “ I know you do not like the celebrations of 50 years of work but are not What everyday. “If I celebrate anything, is the fact that I’m still alive and thinking. What is certain is that when the road in front of you is reduced, is strengthened by the thought that every day should be lived in the most complete possible. Today I feel a great rage, to have such enthusiasm and to be much more concrete. Perhaps the fact that so much work from a very young took my time to stop and reflect. In my projects it is the date of 18 September, when it will begin again “That and Which,” because I enjoy it and because I’m a friend of Carlo Conti. It is true, however, that reducing the time, I have even more desire to ask myself the goals. “ Lagunafest continues tomorrow at 21 the dam Nazario Sauro with the vision of” The border submerged bridge with history “, a documentary of the regional headquarters Rai signed by Pietro Spirito and Luigi Zannini, followed by a meeting with the authors and Cristiano Degano conducted by Marinella Chirico, readings Elke Burul. © ALL RIGHTS RESERVED HOME CONTATTI MAPPA SITO NEWSLETTER LINGUA: ITALIANO cerca nel sito nessuno showreel definito nessuno showreel definito ON THE ROAD NON SOLO MOTO THE BEST OF JUST FOR GIRLS MOTOPOINT AFTERMOTO MULTIMEDIA Lagunafest 2015 Stampa « Indietro HomePage / Eventi / Dettaglio eventi Località: Grado; Tipologia: Festival, rassegna; Data: Da Martedì 4 Agosto 2015 a Venerdì 7 Agosto 2015 Consigliato per: Tutti http://www.lagunamovies.com/lagunafest RICHIESTA INFORMAZIONI Descrizione "Immaginare ponti. Like a bridge" è la suggestione tematica di Lagunafest 2015, in programma come sempre a Grado e in Laguna da martedì 4 a venerdì 7 agosto, con un incipit d'eccezione: il backstage di un set indimenticabile, quello della "Medea" di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale poeta, scrittore e regista di Casarsa. Una serata, quella inaugurale di Lagunafest martedì 4 agosto, alle 21 nella Diga Nazario Sauro che sarà prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest, "L'isola di Medea", dedicato quel set e ai grandi protagonisti che riunì a Grado nell'estate 1969: al festival eccezionalmente farà tappa l'attore Ninetto Davoli, testimone di quelle riprese e di quel periodo del percorso artistico di Pier Paolo Pasolini, insieme ad altri protagonisti di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una "Medea" d'eccezione, formato pellicola. La serata inaugurale di Lagunafest, condotta dal direttore artistico del festival Sergio Naitza, sarà dunque prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest: autore e cineasta di vaglia (Nastro d'argento 2013 per il suo "L'insolito ignoto"), Sergio Naitza curerà un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di "Medea" in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. Alla conversazione prenderà infatti parte anche Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di quell'irripetibile incontro lagunare con la 'diva' Maria Callas. Per il gran finale della sua 12^ edizione, venerdì 7 agosto, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna (18.30, Porto vecchio) con una serata ricca di proposte e protagonisti: lo scrittore Pino Roveredo, premio Campiello 2005 e oggi Garante detenuti Friuli Venezia Giulia, sarà innanzitutto protagonista di "Mandami a dire: la scrittura, ponte di libertà", l'incontro on board che rievocherà le esperienze della vita e della carriera di Pino Roveredo, per focalizzare sul suo impegno, personale e letterario, a favore degli 'esclusi' e di occupa le sedie più scomode nella variegata platea del teatro della vita. Alcune della pagine più toccanti di Pino Roveredo echeggeranno nelle letture a cura dell'attrice Sara Alzetta. Lagunafest approderà quindi sull'isola di Anfora Porto Buso, per la tappa conclusiva del progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo. "Cibo, ponte con la storia" sarà il leit motiv, per ritrovare le atmosfere ma anche i 'sapori' di quelle trincee: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che ha spesso unito soldati ignari, da una trincea all'altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Programma completo Organizzato da: Associazione Europa Cultura Comune di Grado Servizio URP e Turismo tel. 0431 898239 Organizzazione Lagunafest cell. 328 6785049 [email protected] Info e prenotazioni per l'uscita in laguna del 7 agosto: Grado Promhotels tel. 0431 82929; [email protected] Mappa Evento inserito da Turismo F.V.G.. Turismo FVG si impegna a compiere ogni ragionevole sforzo per assicurarsi che le informazioni contenute sul sito siano accurate ed aggiornate, in qualità di intermediario non risponde, però, dell'inadempimento totale o parziale di eventi proposti dall’organizzatore. Si consiglia di verificare l'accessibilità con l'Ente Organizzatore dell'evento. © Agenzia Turismo Friuli Venezia Giulia Villa Chiozza, via Carso 3 33052 Cervignano del Friuli (UD) [email protected] numero verde 800 016 044/+39 0431 387130 tel. +39 0431 387111 fax +39 0431 387199 P.I. 02422260303 C.F. 94096480309 Progetto cofinanziato dall’Unione Europea con il POR FESR 2007 2013 – attività 3.2.b “Sviluppo servizi informatici avanzati per il sistema turismo” admin 12^ Edizione Lagunafest 2015 "L'isola di Medea" dal 04 al 07 Agosto 2015 Grado & Laguna (GO) LIKE A BRIDGE. IMMAGINARE PONTI LAGUNAFEST 2015 VENERDI' 7 AGOSTO L'EVENTO DI CHIUSURA IN LAGUNA: PARTENZA ALLE 18.30 PER SALPARE CON PINO ROVEREDO, PIETRO SPIRITO, ALESSANDRO MARZO MAGNO, LE LETTURE DI SARA ALZETTA E ALESSANDRO MIZZI, LE DEGUSTAZIONI SULL'ISOLA DI ANFORA. VIAGGIO A NUMERO CHIUSO, PRENOTAZIONI IN CORSO. GRADO Sono aperte le prenotazioni per la serata speciale dal tramonto alla notte di Lagunafest 2015, venerdì 7 agosto a Grado, evento di chiusura del festival. Il viaggio salperà alle 18.30 dal porto vecchio di Grado a bordo della motonave Nuova Cristina, con sbarco sull'isola di Anfora Porto Buso alle 20 e degustazione con letture a cura della Trattoria Ai Ciodi. Rientro a Grado verso le 23.30.info e prenotazioni: Booking Hotel Grado, Riva Zaccaria Gregori, 9 tel. 0431.82929/82347 info@bookinghotelgrado, www.lagunamovies.com/lagunafest Si parte con Navigando in laguna, "Mandami a dire. La scrittura come ponte di libertà", protagonista lo scrittore Pino Roveredo: scrittura ponte di libertà: ma anche fonte di dialogo di un futuro possibile per chi della libertà è privato, sia pure temporaneamente. Lo può testimoniare lo scrittore Pino Roveredo, con grande esperienza come operatore di strada e giornalista. Dai suoi libri saranno tratte le letture a cura dell'attrice Sara Alzetta. Sbarcati sull'isola di Anfora a Porto Buso, alle 20 la serata "1915 2015: trincee di Laguna, 100 anni dopo". Gli scrittori Alessandro Marzo Magno e Pietro Spirito, conversano su "Cibo, ponte con la storia". Letture a cura dell'attore Alessandro Mizzi e degustazioni della Trattoria Ai Ciodi di Anfora. Cent'anni dopo: era la notte fra il 23 e 24 maggio 1915 e l'isola di Anfora Porto Buso, nel cuore della laguna fra Grado e Marano, segnava il confine fra Italia e impero Austro Ungarico. In quelle ore convulse e proprio quella notte si consumò l'arrembaggio del cacciatorpediniere Zaffiro, partito da Venezia, contro la caserma austriaca edificata sull'isola di Anfora. Lagunafest, nel centenario di quei fatti riscopre i "sapori" di quelle trincee di Laguna: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che spesso ha unito soldati ignari, da una trincea all'altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Scopriremo così perché il caffè è entrato nelle colazioni degli italiani, proprio dagli anni della Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli "del Nord", nell'immaginario di tanti soldati spediti al fronte dal centro e da sud Italia. Come si conservava il pesce? Si mangiava in trincea qualcosa che potesse assomigliare al nostro "saor"? Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell'attore Alessandro Mizzi. INFO&ACCREDITI cell 3922067895 3356023988 3286785049 12^ Edizione Lagunafest 2015 "L'isola di Medea" dal 04 al 07 Agosto 2015 Grado & Laguna (GO) IL BACIO AZZURRO: MARTEDI' 5 AGOSTO A GRADO LAGUNAFEST 2015 IL DOCUFILM SULL'ACQUA SOSTENUTO DA ONU UN WATER FOR LIFE. LO PRESENTERANNO I DUE PORTAGONISTI, CLAUDIO LIPPI E SEBASTIANO SOMMA, CON IL REGISTA PINO TORDIGLIONE. INTERVISTA DI GIAN PAOLO POLESINI. E SEMPRE DOMANI AL FESTIVAL "RAI, PONTE COL TERRITORIO": SI INAUGURA IL PERCORSO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON LA SEDE RAI FVG. ALLE 18.30 ALL'ASTORIA LA PROIEZIONE DI "EFFETTO CARNIA", UN FILM DI CLAUDIA BRUGNETTA. NE DIALOGHERANNO L'AUTRICE CON GLI SCRITTORI GIAN MARIO VILLALTA E ANGELO FLORAMO, PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE. Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: a Lagunafest 2015 nella serata di domani, mercoledì 5 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro) si apre un'importante riflessione legata ai temi dell'acqua quale bene pubblico ed essenziale per la sopravvivenza di ogni forma di vita e del pianeta: "Il Bacio Azzurro" è il prezioso docufilm diretto dal regista Pino Tordiglione, realizzato con il patrocinio ONU, UN Water for life. A presentarlo, nella seconda serata di Lagunafest, saranno gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti con il regista di una conversazione condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii Stewart, "Il bacio azzurro" è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino e vuole educare all'importanza dell'acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti, l'usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Il film è realizzato anche con il patrocinio dell'UNESCO, ha inaugurato la campagna Un anno contro lo spreco 2015 di Last Minute Market ed è stato selezionato per gli ONU Best Practices Awards 2015. Hanno partecipato Vittorio Sgarbi (Italia), Angaangaq (Groenlandia), Sobonfu E. Somè (Burkina Faso), Masau Emoto (Giappone), Maka'Ala Yales (Isole Hawaii), Bob Randall (Australia), Lynne McTaggart (Regno Unito). Come rispettare l'acqua e il suo utilizzo, nel nostro quotidiano? E' importante ricordare che la dieta mediterranea utilizza in un anno poco più di 1700 metri cubi di acqua pro capite: può sembrare un'enormità, ma la dieta anglosassone finisce per assorbire fino a 2600 metri cubi di acqua, sempre in un anno e sempre pro capite. Per la produzione di un chilo di carne di manzo servono 16 mila litri di acqua, per produrre una tazza di caffè ne 'bastano' 140. Il rapporto fra lo spreco alimentare e l'impronta idrica che lasciamo con i nostri comportamenti quotidiani risulta determinante: il 70% dei consumi di acqua dolce, a livello planetario, è impiegata nel settore agricolo e dietro ai pasti che consumiamo quotidianamente ci sono enormi quantità di acqua, fino a 3600 litri per un'alimentazione a base di carne. E con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una fascia di incontri legata al percorso "Rai, ponte con il territorio', dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: si parte domani, mercoledì 5 agosto, alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, con la presentazione di "Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie", realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla "Carnia altra", vista con gli occhi dei suoi "testimonial" naturali come l'atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti "insospettabili", come il musicista Paolo Fresu e come gli scrittori Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, e Angelo Floramo, direttore della Biblioteca Guraneriana di San Daniele, che dialogheranno con l'autrice. Info www.lagunafest.it Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l'escursione lagunare conclusiva presso [email protected] tel 043182929 043182347. Promosso come sempre dall'Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia Assessorato alla Cultura, della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale. Lagunafest 2015 è realizzato con il patrocinio della sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. 12^ Edizione Lagunafest 2015 "L'isola di Medea" dal 04 al 07 Agosto 2015 Grado & Laguna (GO) scarica programma> LIKE A BRIDGE. IMMAGINARE PONTI "L'ISOLA DI MEDEA": LAGUNAFEST 2015 APRE MARTEDI' 4 AGOSTO CON IL BACKSTAGE DI "MEDEA" E TORNA IDEALMENTE SUL SET DI PIER PAOLO PASOLINI E MARIA CALLAS. 46 ANNI DOPO, NEI RICORDI DELL'ATTORE NINETTO DAVOLI E DI ALTRI TESTIMONI DI QUEL SET COME MARIA DE CAROLIS ZIGAINA, LA MOGLIE DEL GRANDE PITTORE GIUSEPPE ZIGAINA CHE FU ISPIRATORE DELLA "MEDEA" LAGUNARE ECHEGGERANNO GLI ANEDDOTI, GLI EPISODI DELL'ESTATE '69 FRA GRADO E MOTA SAFON. "L'ISOLA DI MEDEA" E' IL TITOLO DEL PROGETTO DOCUMENTARIO DI LAGUNAFEST, CHE SARA' ANNUNCIATO E PRESENTATO NEL CORSO DELLA SERATA. LIKE A BRIDGE. IMMAGINARE PONTI E' IL TEMA DI LAGUNAFEST 2015, DECLINATO IN MOLTI MODI E CON MOLTI PROTAGONISTI: AL FESTIVAL ANCHE GLI SCRITTORI PINO ROVEREDO, GIAN MARIO VILLALTA, ALESSANDRO MARZO MAGNO E PIETRO SPIRITO, GLI ATTORI CLAUDIO LIPPI, SEBASTIANO SOMMA, SARA ALZETTA, ALESSANDRO MIZZI, ELKE BURUL E IL PROGETTO DEDICATO ALLA SEDE REGIONALE RAI FVG E ALLE SUE PRODUZIONI DOCUMENTARIE: CON I LAVORI DI PIETRO SPIRITO, LUIGI ZANNINI, CLAUDIA BRUGNETTA, CRISTIANO DEGANO. GRADO "Eviterete un sacco di preoccupazioni inutili, se non bruciate i ponti prima di esserci arrivati" suggeriva Arthur Bloch, l'autore della "Legge di Murphy" (1980). Un semplice consiglio di buon senso, talmente attuale e universale che, fra profano e sacro, riecheggia nell'esortazione del Santo Padre: "Costruite ponti, non muri", raccomanda Papa Francesco alle piazze dei suoi fedeli, da Sarajevo a San Pietro. "Immaginare ponti. Like a bridge" è la suggestione tematica di Lagunafest 2015, in programma come sempre a Grado e in Laguna da martedì 4 a venerdì 7 agosto, con un incipit d'eccezione: il backstage di un set indimenticabile, quello della "Medea" di Pier Paolo Pasolini, rievocato 46 anni dopo e nei 40 anni dalla scomparsa del geniale poeta, scrittore e regista di Casarsa. Una serata, quella inaugurale di Lagunafest martedì 4 agosto, alle 21 nella Diga Nazario Sauro che sarà prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest, "L'isola di Medea", dedicato quel set e ai grandi protagonisti che riunì a Grado nell'estate 1969: al festival eccezionalmente farà tappa l'attore Ninetto Davoli, testimone di quelle riprese e di quel periodo del percorso artistico di Pier Paolo Pasolini, insieme ad altri protagonisti di quei venti giorni che trasformarono Grado e la laguna in un palcoscenico a cielo aperto per una "Medea" d'eccezione, formato pellicola. La serata inaugurale di Lagunafest, condotta dal direttore artistico del festival Sergio Naitza, sarà dunque prefigurazione del documentario di produzione di Lagunafest: autore e cineasta di vaglia (Nastro d'argento 2013 per il suo "L'insolito ignoto"), Sergio Naitza curerà un backstage prezioso per dipanare le grandi e piccole storie, gli aneddoti e i momenti clou legati alla lavorazione di "Medea" in laguna e a chi, come il pittore Giuseppe Zigaina, ne era stato grande ispiratore. Alla conversazione prenderà infatti parte anche Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina, testimone di quella fantastica estate e di quell'irripetibile incontro lagunare con la 'diva' Maria Callas. Promosso come sempre dall'Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, Lagunafest 2015 trova la collaborazione della Provincia di Gorizia e di Banca di Cividale, ed è realizzato in sinergia con la sede Regionale Rai Friuli Venezia Giulia, Grand Hotel Astoria, GIT Grado e Comelli vini. Info www.lagunafest.it Tutti gli eventi sono proposti a ingresso libero, prenotazioni per l'escursione lagunare conclusiva presso [email protected] tel 043182929 043182347. Con la sua 12^ edizione, Lagunafest inaugura una nuova fascia di incontri legata al percorso centrale 2015, "Rai, ponte con il territorio', dedicato alla sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia e alle sue produzioni documentarie: mercoledì 5 e giovedì 6 agosto, il Grand Hotel Astoria sarà sede di incontri e proiezioni, a cominciare da "Effetto Carnia. Di altri viaggi, di altre storie", realizzato dalla regista Claudia Brugnetta e dedicato alla "Carnia altra", vista con gli occhi dei suoi "testimonial" naturali come l'atleta Giorgio Di Centa, ma anche con lo sguardo appassionato di protagonisti "insospettabili", come il musicista Paolo Fresu e come lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, che dialogherà con l'autrice nell'appuntamento d'esordio (mercoledì 5 agosto, ore 18.30). Giovedì 6 agosto, sempre alle 18.30 al Grand Hotel Astoria, appuntamento con il documentario firmato da Cristiano Degano, responsabile della struttura di programmazione in lingua italiana della sede Rai FVG: "Storie di confine, fra giornalismo e scrittura di frontiera" presenta sei interviste con scrittori che vivono sul confine Claudio Magris, Paolo Rumiz, Pier Aldo Rovatti, Veit Heinichen, Fulvio Tomizza e Boris Pahor per indagare cosa significa vivere i confini e ritrovarsi a scriverne, da scrittori e/o da giornalisti, attraverso parole mediate da ricordi ed esperienze personali. Evento serale del percorso strutturato in collaborazione con la sede Rai Fvg, al tempo stesso omaggio a Grado, al Golfo del Nord Adriatico e ai suoi caleidoscopici fondali sarà "La frontiera sommersa", un documentario scritto e diretto da Pietro Spirito e Luigi Zannini, in proiezione giovedì 6 agosto (ore 21, Diga Nazario Sauro). Ne converseranno gli autori con Cristiano Degano in una serata condotta dalla giornalista Rai Marinella Chirico: sarà l'occasione per abbracciare la storia del nordest attraverso i relitti che sono a poco a poco riemersi dai flutti. E' un mare poco profondo, quello del Golfo di Trieste, dai fondali sabbiosi, ma che consente attraverso le tracce lasciate dall'uomo nel corso di secoli di navigazioni, traffici e di guerre, di leggere la storia di quest'area come se si visitasse un museo sommerso, dai moli di epoca romana al relitto del brigantino del Regno Italico Mercure, affondato al largo di Grado nel febbraio del 1812, a quanto rimane della corazzata Wien, affondata dai Mas di Luigi Rizzo nella baia di Muggia nel 1917. Senza dimenticare il relitto del bombardiere americano B24, precipitato in mare nel 1944 dopo essere stato colpito dalla contraerea. Evento intimamente legato all'acqua, bene pubblico del pianeta, sarà la proiezione di mercoledì 5 agosto (Diga Nazario Sauro, ore 21), dedicata al docufilm "Il bacio azzurro" del regista Pino Tordiglione, protagonisti gli attori Sebastiano Somma e Claudio Lippi, protagonisti della conversazione che sarà condotta dal critico televisivo Gian Paolo Polesini. Realizzato con il patrocinio ONU, UN Water for life, interpretato anche da Remo Girone e con la colonna sonora di Amii Stewart, "Il bacio azzurro" offre una straordinaria riflessione sui temi dell'acqua. Si può vivere senza mangiare ma non si può vivere senza bere: "Il Bacio Azzurro" è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino e vuole educare all'importanza dell'acqua come bene fondamentale ed egualitario. Rispettarla significa prevenire gli sprechi, gli inquinamenti, l'usurpazione del diritto di tutti a possederla e farne uso. Per il gran finale della sua 12^ edizione, venerdì 7 agosto, Lagunafest salperà verso il cuore della laguna (18.30, Porto vecchio) con una serata ricca di proposte e protagonisti: lo scrittore Pino Roveredo, premio Campiello 2005 e oggi Garante detenuti Friuli Venezia Giulia, sarà innanzitutto protagonista di "Mandami a dire: la scrittura, ponte di libertà", l'incontro on board che rievocherà le esperienze della vita e della carriera di Pino Roveredo, per focalizzare sul suo impegno, personale e letterario, a favore degli 'esclusi' e di occupa le sedie più scomode nella variegata platea del teatro della vita. Alcune della pagine più toccanti di Pino Roveredo echeggeranno nelle letture a cura dell'attrice Sara Alzetta. Lagunafest approderà quindi sull'isola di Anfora Porto Buso, per la tappa conclusiva del progetto Trincee di Laguna: 100 anni dopo. "Cibo, ponte con la storia" sarà il leit motiv, per ritrovare le atmosfere ma anche i 'sapori' di quelle trincee: un viaggio nel cibo della Grande Guerra che ha spesso unito soldati ignari, da una trincea all'altra, nel segno di una tradizione agroalimentare che aveva molte radici comuni fra le genti, malgrado il cippo dei confini. Scopriremo così perché il caffè è entrato nella colazione degli italiani, proprio dagli anni della Grande Guerra, e perché il riso è rimasto in fondo il piatto dei popoli 'del nord', nell'immaginario di tanti soldati spediti al fronte dal centro e sud Italia. Gli scrittori, e storici, Pietro Spirito e Alessandro Marzo Magno ci accompagneranno in questo viaggio nei palati di trincea, scandito anche da una selezione di testi e memorie dal fronte, per la voce recitante dell'attore Alessandro Mizzi. Grognards Omaggio a Pasolini, Grado torna L'isola di Medea A 40 anni dalla scomparsa del regista Lagunafest rievoca il set con la diva Maria Callas A 40 anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975) , Grado torna L'isola di Medea. Quei luoghi furono trasformati in 20 giorni dal regista di Casarsa in un palcoscenico a cielo aperto per una Medea d'eccezione per il cinema con Maria Callas e Ninetto Davoli. L’avventura di “Medea” fu sostenuta dal produttore di “Teorema”, Franco Rossellini, e l’individuazione della laguna di Grado come sede delle riprese per l’evocazione della Colchide, fu certamente propiziata dall’amicizia fra Giuseppe Zigaina e Pier Paolo Pasolini. Il grande pittore, infatti, avvicinò l’uomo di fiume Pasolini al paesaggio terracqueo di laguna, e l’incantevole isolotto di Mota Safon – un ciuffo d’erba con una capanna di canne e paglia si profilò subito come l’approdo ‘naturale’ per l’ambientazione del microcosmo di Giasone. In questo ruolo Pasolini aveva scelto un atleta di grande popolarità, il campione del mondo Giuseppe Gentile, fra i protagonisti della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Città del Messico. Nel ruolo di Medea Pasolini fuse la«diva» Maria Callas, incarnazione di una sfolgorante femminilità, con la Medea protagonista del mito antico. Le riprese a Grado presero il via in un torrido luglio del ’69: i cittadini gradesi vissero in prima persona quei giorni indimenticabili, proiettati sulla stampa nazionale con le notizie sulla lavorazione del film e persino sulla presunta love story tra il regista e la Callas. Fra i protagonisti del set anche Ennio Guarnieri, direttore della fotografia per i maggior cineasti italiani e Piero Tosi, il Premio Oscar che firmò i costumi del film con l’allora giovane aiuto Gabriella Pescucci. Proprio con “Medea” debuttava una giovanissima Piera Degli Esposti, impegnata in un piccolo ruolo ancillare. 46 anni dopo tutto questo è al centro di Lagunafest che si apre martedì 4 agosto con l’omaggio a uno dei set più famosi della laguna di Grado, “Medea” di Pier Paolo Pasolini. A rievocare quell'estate Ninetto Davoli, interprete d’elezione di PPP. Nel corso del dialogo, condotto dal direttore artistico di Lagunafest Sergio Naitza, l’intervento di Maria De Carolis, la moglie di Giuseppe Zigaina. Per l'occasione si parla del progetto documentario di Lagunafest, “L’isola di Medea”: una produzione backstage dedicata alle grandi e piccole storie, agli aneddoti e ai momenti clou legati alla lavorazione del film. Lagunafest 2015 è promosso dall’Associazione Europacultura con il Comune di Grado, ideato da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain. (ANSA) Isola dei Famosi News e instantanee dall'Isola Omaggio a Pasolini, Grado torna L’isola di Medea – ANSA.it Scritto il 5 agosto 2015 by Alessia Siffredi Omaggio a Pasolini, Grado torna L’isola di Medea ANSA.it 46 anni dopo tutto questo è al centro di Lagunafest ANSA.it che si apre martedì 4 agosto con l’omaggio a uno dei set più famosi della laguna di Grado, “Medea” di Pier Paolo Pasolini. A rievocare quell’estate Ninetto Davoli, interprete d’elezione di PPP. Nel … Lagunafest si apre con una retrospettiva sulla "Medea" di Pasolini DiariodelWeb.it all 7 news articles »