Lecco `cuore` della trafileria lombarda: 1500 imprese e 19 mila addetti

Transcript

Lecco `cuore` della trafileria lombarda: 1500 imprese e 19 mila addetti
Rassegna Stampa
Data
1 dicembre ‘16
Testata
Lecconotizie.com
Pag.
1
Lecco ‘cuore’ della trafileria lombarda: 1500
imprese e 19 mila addetti
di A.B.
LECCO – La filiera del filo d’acciaio a confronto nella “capitale” della trafila italiana: nel
pomeriggio di giovedì a Lecco si è fatto il punto su situazione odierna e prospettive del
comparto che comprende i produttori di vergella e gli utilizzatori finali, passando per
trafilatura a freddo e produzione di prodotti in metallo, bulloni, viti e molle.
Il convegno, organizzato da Siderweb in collaborazione con la Camera di Commercio di Lecco,
sponsorizzato da Caleotto spa e con il patrocinio di UPIVEB, ha voluto dipingere il quadro della
situazione italiana, del mercato e delle prospettive di un settore partecipato 180 grandi aziende italiane,
piccole imprese (40%) e medie imprese (19%), per un giro d’affari che nel 2015 è ammontato a 2,3
miliardi di euro.
Secondo i dati forniti dall’Ufficio Studi di Siderweb, la maggioranza delle trafilerie è concentrata in
Lombardia (60%). Lecco è al primo posto, con il 18% delle imprese ed il 27% degli addetti
totali nazionali; seguono Milano (rispettivamente 13% e 15%) e Brescia (12% e 14%). A Lecco è
ripartito l’Arlenico, ex stabilimento della Lucchini al Caleotto, acquisito nel 2015 dai gruppi Duferco e
Rassegna Stampa
Feralpi, lo stesso anno in cui chiudeva lo stabilimento della Riva Acciai di Annone, legato al Gruppo
Riva e alla vicenda dell’Ilva di Taranto. Qualche anno prima, nel 2012, il meratese aveva detto addio al
colosso Arcelormittal di Verderio.
Oggi il tessuto della filiera
siderurgica lecchese è
composto da oltre 1500
imprese, circa 1400 nella
fabbricazione prodotti
metallo per 15900 addetti,
100 nella metallurgia con
3200 lavoratori. “Si tratta
prevalentemente di micro medie
imprese, tre quarti di loro ha
meno di dieci addetti, solo il 4,5%
ha più di 50 dipendenti” ha
sottolineato il presidente della Camera di Commercio, Daniele Riva.
Nel terzo trimestre del 2016 in provincia si è registrata una contrazione del numero di imprese della
filiera, -2,7% contro il calo del 1,4% a livello lombardo e nazionale del 1,5% Italia, con una lievissima
crescita (+0,2%) rispetto al trimestre precedente. Il 68% delle imprese lecchesi sono strutturate in
forma societaria.
Daniele Riva (Camera di Commercio) e Emanuele Morandi (Siderweb)
Rassegna Stampa
Il motore del settore sono le esportazioni, oltre il 60% della produzione per il lecchese,
l’82% diretto in Europa, un terzo del totale verso Germania e Francia, il 6% verso gli Stati Uniti con
un recente incremento del 10% nell’ultimo anno. La metalmeccanica fornisce il 37% dell’export delle
imprese di Lecco, contro il 16% lombardo e il 10,7% nazionale.
“Per essere protagonisti occorre che realtà anche piccole del territorio, le più numerose, acquisiscano
modelli di innovazione per prodotto, processi e gestione aziendale, fare rete, in una prospettiva che
guardi ad Industria 4.0” ha sottolineato Riva.
A livello nazionale, nel 2015, la filiera ha mostrato un leggero deterioramento dei risultati: il valore
aggiunto sul fatturato è sceso dal 26,1% del 2014 al 25,5%, stabile l’utile all’1,9% del fatturato,
quest’ultimo è salito (+7,5% per la media dei comparti).
Andrea Beri, Distretto Metalmeccanico Lecchese
“Siamo convinti che la filiera dell’acciaio riuscirà a sopravvivere e a tornare a crescere solo se saprà
coniugare le competenze settoriali e territoriali – ha affermato il presidente di Siderweb, Emanuele
Morandi – ad un nuovo approccio di sistema, più collaborativo ed innovativo che permetta di mettere a
denominatore comune le singole eccellenze”.
Secondo Siderweb, nel 2016 il lieve incremento del PIL e la ripresa dei prezzi dell’acciaio potrebbero
portare ad un miglioramento dei risultati sia della filiera sia delle acciaierie.
“Dal punto di vista dei prezzi c’è molta agitazione, i costi materie prime hanno fatto lievitare il prezzo
delle vergelle e quindi anche dei prodotti finiti – ha spiegatoAndrea Beri ,coordinatore Comitato
Distretto Metalmeccanico Lecchese – abbiamo assistito ad un trend di mercato positivo per il 2016 nel
settore automobilistico e delle costruzioni, più in sofferenza sono i mercati del comparto energetico
dove ci si aspetta miglioramento nel 2017”.