anno scolastico 2004/2005

Transcript

anno scolastico 2004/2005
Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
SCHEDA PER LA DOCUMENTAZIONE REGIONALE
1. DATI DI CONTESTO
TITOLO DEL PROGETTO
“COME L’ ACQUA CHE SCORRE”
SERVIZIO/I EDUCATIVO/I
CHE LO REALIZZANO
 PROGETTO NUOVO
GRUPPO DI
LAVORO
COMUNE DI RIMINI
SCUOLA DELL’INFANZIA
“ QUADRIFOGLIO”
PROGETTO GIA’ ATTIVO
DALL’ANNO
SEDE/I DEL
PROGETTO
PROGETTO CHE COINVOLGE
PIU’ ENTI TERRITORIALI
INSEGNANTI: Bazzotti Paola, Montevecchi Nadia, Pavani M.Grazia, Pegli Nicoletta,
Vasi Wilma, Romagnoli Anna.
COORDINATRICE: Zangari Fiorella.
ATELIERISTA: Arazzini Paola.
REFERENTE
DELLA
SCHEDA
Arazzini Paola
COLLABORAZIONI
ESTERNE
DESTINATARI POTENZIALI DEL PROGETTO
BAMBINI
GENITORI
EDUCATORI
INSEGNANTI
AUSILIARI
ALTRI:
n78.
n7
n.3
n.
n.160
n.
DI CUI N° …1…….. IN SITUAZIONE DI HANDICAP/DISABILITA’
N° ……….. IN SITUAZIONE DI DISAGIO SOCIALE
N° ……….. PROVENIENTI DA PAESI STRANIERI
Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
1.2 CARATTERISTICHE GENERALI DEL PROGETTO
MOTIVAZIONI
Tra le multiformi possibilità che l’acqua, elemento fondamentale per la vita del pianeta,
può avere, il FIUME rappresenta la speciale conformazione dell’acqua che scorre.
Dalla terra nasce per poi irrorarla, bagnarla, renderla fertile, porta ad essa nutrimento e
vita. L’uomo grazie ai fiumi ha potuto nutrirsi, sfruttando i prodotti di campi coltivati
che senza acqua sarebbero rimasti aridi e sterili. Anche nei deserti sorgenti sotterranee
hanno creato le oasi. Intorno ai fiumi sono nate le più grandi civiltà del passato.
I fiumi, come strade d’acqua, hanno dato la possibilità di navigare, sono diventati vie di
comunicazione collegando città, paesi, ambienti lontani tra loro e hanno dato la
possibilità di raggiungere i mari. Vie di comunicazione, di scambi commerciali, ma
anche vie di conoscenza di scambi etnici e culturali. Uomini di razze diverse e di diverse
tradizioni, abitudini, religioni, si sono potuti incontrare e conoscere attraverso le grandi
strade d’acqua fin dall’antichità.
Lo scorrere continuo dell’acqua rappresenta simbolicamente il passaggio della vita,
come acqua che scorre è la metafora del cambiamento, della mutazione, nulla è
immutabile, il fiume ha il suo cerchio della vita, il suo ritmo. C’è una sorgente: la
nascita; un percorso, più o meno lungo, tortuoso, tranquillo lineare, può attraversare
città, villaggi, grandi campagne, distese glaciali, ma anche inondare letti aridi,
equatoriali dopo la siccità e fare esplodere maestose foreste tropicali. E poi una fine, una
conclusione, foce nel mare e nell’oceano e comunque là dove le grandi acque del pianeta
si mescolano per poi ricominciare il ciclo infinito dell’acqua.
Chi, una volta, non si è mai seduto lungo il greto di un fiume e non è rimasto rapito,
quasi ipnotizzato dal flusso dell’acqua, guardando la trasparenza, i riflessi, i giochi della
corrente? Chi non è stato tentato di immergere la mano quasi per sfidare quella
continuità?
Il fiume ha dato ispirazioni alla letteratura, alla poesia. Opere universali lo hanno reso
protagonista per gli aspetti simbolici, pensiamo alla Divina Commedia e a tante saghe,
leggende e battaglie che fanno parte della storia degli uomini.
Si perdono nella notte dei tempi i significati mitologici da cui sono state attinte le fiabe.
Quando c’è un fiume in una narrazione, c’è di mezzo il viaggio, l’impresa che ti porta
lontano, l’avventura per le incognite che si presenteranno, insomma tanti significati di
cui l’immaginario collettivo si è arricchito e di cui i bambini sono stati destinatari
d’eccezione. Tanto più, ai bambini che abitano lungo il fiume della nostra città, il
Marecchia (Ariminum) che ad essa ha dato il nome, possiamo dare l’opportunità di
conoscerlo attraverso l’esplorazione, come fosse una scoperta geografica e svilupparne
altresì l’aspetto fantastico ed emozionale.
Lungo il fiume si può viaggiare incontro allo sconosciuto scoprendo lo stesso incanto
degli uomini che per la prima volta videro animali strani e vegetazioni spettacolari e altri
uomini che sembravano usciti dal mondo della magia solo perché parlavano, vestivano,
si muovevano in modo diverso, originale e a volte pittoresco. Se pensiamo a questo,
possiamo immedesimarci facilmente nel mondo del bambino di oggi ricco di tante cose
che vede e sa, ma che ha ancora bisogno di stupirsi e di fantasticare per poter creare.
L’atelier si propone come lo spazio e il luogo in cui esperienze, suggestioni e idee
possano permettere ai bambini un” viaggio” in queste dimensioni e sarà una piccola
storia ad accompagnarli.
(il titolo della storia è “Il fiume che non finiva mai”è ideata e scritta dall’atelierista)
Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
FINALITA’
-Favorire l’emergere delle emozioni.
-Rinforzare la consapevolezza del corpo nelle potenzialità espressive.
-Esplorare linguaggi espressivi per rappresentare narrazioni.
-Stimolare l’immaginazione per esprimere nuove idee.
TAPPE O
AMBITI
ORGANIZZATIVI
La storia che accompagnerà il progetto atelier si intitola “Il fiume che non finiva mai”e
racconta di un piccolo paese in cui una sorgente scende a valle, diventa un grande e
lunghissimo fiume di cui nessuno ha mai visto la foce. Ed è già leggenda.
Un giorno appare un vecchio, con l’aria di chi aveva visto e capito molte cose, infatti
era l’unico ad averla trovata e per questo scopo ha dedicato tutta la vita.
Questo fiume immaginario attraversa luoghi incantati e sta ai bambini scoprirli, come?
Con la valigia magica del vecchio dalla lunga barba, che lascia a loro i ricordi del suo
viaggio perché non se ne perda la memoria.
I paesi che il fiume ha attraversato sono diversi, da quello bianco perché era sempre
inverno, a quello delle terre del castello incantato dove la lepre malandrina cerca un
principe per svegliare la principessa o viceversa, il grande lago del cigno triste che
aspetta la corrente del fiume per raggiungere gli altri cigni, il paese del buio,quello
sotterraneo delle fate dei sogni dei bambini e alla fine la terra dei bambini che non
riuscivano a diventare grandi e che grazie al vecchio dalla barba bianca, con la barca
magica , sono riusciti a scoprire la foce dove incontra il mare e sono diventati grandi.
Dal ritrovamento della valigia e di messaggi che di volta in volta sveleranno frammenti
di ricordi, i bambini riscriveranno tutta la storia cercando di interpretare gli indizi, ma
non solo. Dovranno rappresentare le sequenze come installazioni di quadri animati in
cui musica, gesto, parola, immagine, danza, movimento, colore si mescoleranno per
cercare di creare effetti evocativi di atmosfere immaginifiche.
Lo spazio atelier conterrà questi “quadri” che, alla fine, potranno far rivivere il percorso
compiuto e, perché no, i bambini potrebbero invitare anche i genitori a “viaggiare”
nella loro storia.
INCONTRI DI
Incontri con il Collettivo per la presentazione del Progetto Atelier e la pianificazione
PIANIFICAZIONE delle fasi di attuazione.
DEL PROGETTO Il gruppo atelieriste si incontra periodicamente con la referente del Progetto Atelier, la
dott.ssa Fiorella Zangari, per monitorare il percorso.
Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
METODOLOGIE
PREVISTE
Per lo svolgimento del progetto sono previsti:
-momenti di partecipazione dell’intero gruppo scuola per coinvolgere tutti i bambini e
condividere gli stessi avvenimenti;
- attività di piccolo gruppo con bambini di età omogenea per approfondire i contenuti
del progetto e raggiungere gli obiettivi idonei ad ogni fascia d’età.
I percorsi esperienziali si attueranno in uno spazio allestito, favorevole alla narrazione e
all’ascolto, alla riflessione e concentrazione mettendo in atto strategie per rinforzare la
consapevolezza del corpo, l’esplorazione con i sensi e dare spazio alle emozioni..
Saranno proposti linguaggi e tecniche di tipo espressivo teatrale, gestuale, animazione,
danza e musicale che possano diventare, per i bambini, strumenti agili idonei per
esprimere sentimenti, inventare nuove storie e rappresentarle, proporre idee.
Un particolare sguardo andrà alle relazioni tra i bambini favorevole al confronto e
all’accettazione del punto di vista degli altri, alla condivisione e alla gestione positiva
dei conflitti, l’aspetto relazionale riguarda anche il rapporto con gli adulti, nello
specifico con l’atelierista che avrà il ruolo di regista, punto di riferimento e di
accoglienza.
TEMPI
Il periodo di permanenza dell’atelierista sarà continuativo dal 1/12/2009 al 14/02/2010
L’orario giornaliero dell’atelier sarà dalle 9.20 alle 12.20.
MERCOLEDI’ aula rossa bambini medi
GIOVEDI
aula gialla bambini piccoli
VENERDI’
aula blu bambini grandi
I giorni LUNEDI’e MARTEDI’ potranno essere utili per laboratori in intersezione.
Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
1.3 IPOTESI ORGANIZZATIVA
ATTIVITA’ PREVISTE
OBIETTIVI
(SCANDITE PER TAPPE O AMBITI)
Ritrovamento della valigia che il
vecchio dalla lunga barba lascia ai
bambini con un messaggio in cui
chiede a loro un aiuto::ricostruire la
sua storia
Stimolare l’interesse attraverso un
personaggio immaginario
Introdurre la metafora dei grandi che
trasmettono le storie
Comprendere i messaggi
Allestimento
del
“Paese
Cogliere l’aspetto stagionale
bianco”perché è sempre inverno. I aggancio al contesto immaginario
primi frammenti contenuti nella
valigia saranno materiali bianchi
per richiamare l’inverno,la stagione
in corso,l’attività che darà inizio al
percorso sarà quella delle ombre
cinesi.Il bianco, le ombre, i simboli
le sagome dei bambini che
potranno muoversi dietro il telo
permettendo loro di agire con
maggiore disinvoltura.
Teatro delle ombre.
Allestimento delle “Terre della
lepre malandrina: i bambini
attraverso un gioco,impersoneranno
la lepre che fugge da un castello
all’altro.Il gioco animato prevede di
superare una serie di prove per
arrivare a liberare la principessa
come passaggi tra ragnatele di fili,
tunnel odorosi, parole chiave per
aprire i portoni , formule magiche
con oggetti e travestimenti da
scoprire
Drammatizzazione teatrale.
TEMPI
come
Comprendere le motivazioni del gioco
proposto
Inventare strategie di gioco
Superare le prove
Cogliere gli aspetti fantastici della fiaba
Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
Allestimento del”Grande lago del
cigno solitario”:in questo passaggio
saranno le musiche del lago dei
cigni ad ispirare piccole danze con
coreografie che simuleranno il
fluire dell’acqua
Approfondire l’ascolto musicale
Apprendere passi,movimenti della danza
Rappresentare una storia attraverso il
linguaggio musicale e coreografico
Danza
Allestimento del “Paese del buio”
I bambini bendati o in ambiente
oscurato esploreranno l’ambiente
con i sensi esclusa la vista per
percepire
attraverso
stimoli
uditivi,tattili,olfattivi il mondo che
li circonda, anche se è privo di
luce.
L’ambiente
evocato
sarà la
sorgente.
Percorso sensoriale.
Affinare la capacità di percepire attraverso
tutti i cinque sensi.
Affrontare
situazioni
emozionali
sconosciute
Stimolare la curiosità
Immaginare senza guardare
Allestimento del fiume sotterraneo
Delle “Fate dei sogni dei bambini”
In questo quadro le fate hanno
catturato i sogni che i bambini
hanno,
rappresentato
con
acquarelli,che
tengono
chiusi
dentro scrigni trasparenti.
Espressione gestuale con colori e
musica.
Allestimento del “Paese dei sempre
bambini”
La foce ovvero dove i bambini
arrivati con la barca del vecchio
dalla lunga barba diventano grandi,
lì il fiume raggiunge il mare:
attività per costruire una barca
speciale che i bambini faranno
muovere con danza finale
Spettacolo finale.
Esprimere desideri e sentimenti del mondo
interiore
Stimolare la creatività attraverso il
linguaggio grafico pittorico congeniale alla
dimensione onirica
Progettare la costruzione di una struttura
ludica per il raggiungimento di uno scopo
Comprendere lo sviluppo della storia
attraverso le esperienze vissute
Cogliere le emozioni emerse
Esprimere con pluralità di linguaggi
espressivi le competenze cognitive
acquisite
STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI
x
x
x

x
Diario di osservazione
Videoregistrazioni
Fotografie
Produzioni grafiche dei bambini
Conversazioni con i bambini

x



Griglie osservative
Relazioni scritte
Colloqui con i genitori
Questionari per i genitori
Altro:……………………………………..
Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
STRUMENTI PER LA DIFFUSIONE DEL PROGETTO
x


x
Assemblea aperta al pubblico
Conferenza-Dibattito
Festa
Mostra
x



Pubblicazioni editoriali
Articoli su stampa locale
Sito internet
Altro: ………………………….
Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
2. ATTIVITA’ REALIZZATE NEL PERIODO:
DATA
1/12/
DESCRIZIONE ATTIVITA’
Ambientamento relazionale:
i bambini si dispongono in cerchio
si presentano,a turno parlano di loro
stessi.Fase dell'ascolto attraverso la
“ginnastica dell'ascolto”con la musica di sottofondo.
RIFLESSIONI
ALLEGATI
Per facilitare una buona relazione con se Foto e scritti.
stessi e con gli altri si attuano strategie
per rendere l'ambiente accogliente,il
cerchio permette di far circolare meglio
le parole e gli sguardi, la musica facilita
la concentrazione, l'incontro coinvolge
l'atelierista che inizia un nuovo rapporto
con i bambini.
I giochi relazionali hanno permesso di:
Foto e commenti
-facilitare la comunicazione con gli altri
partendo dal rafforzamento della
consapevolezza personale del corpo e dei
sensi;
-permettere una maggiore concentrazione
-predisporre l'atteggiamento di ascolto
-rispettare regole condivise
-evitare distrazioni o interruzioni che
blocchino l'andamento del gioco.
5/12
Giochi di “riscaldamento relazionale
con il corpo,la voce,il gesto.
Gruppo dei piccoli:giochi a sfondo
affettivo-emozionale attraverso il
corpo e i sensi;
Gruppo dei medi:giochi sportivi e di
grande movimento;
Gruppo dei grandi:giochi di
relazione,di scambio con gesti e
movimenti del corpo,espressioni
facciali,comunicazione non verbale.
Accompagnamento
musicale
e
sonoro.
10/12
Introduzione di un “rituale magico”
per accedere all'atelier:impronte di
mani colorate formano una scia
variegata sul muro,i bambini usano
gesti e parole per seguire la traccia.
Il rituale segna il confine di passaggio
Foto
tra l'aula e l'atelier in cui ogni bambino
nel proprio modo si introduce accettando
l'aspetto magico-fantastico.
13/12
Lo spazio atelier comincia a
modificarsi:introduzione di sfondi
colorati e materiali di appoggio per i
libri che i bambini possono scoprire.
I bambini apprezzano la nicchia dei libri Commenti
il cui contenuto è inerente all'acqua in
generale e al fiume nello specifico.
La richiesta della lettura dei libri mette in
evidenza il desiderio di ascolto e di
osservazione di immagini correlate.
15/12
Scelta dei testi preferiti per essere
drammatizzati.Ogni gruppo ha la
sua storia della quale ascolta il testo,
individua sequenze,personaggi e
ambienti,propone
modi
per
drammatizzarla.
I bambini hanno scelto le storie con Foto
e
precise motivazioni ed un atteggiamento sceneggiature.
di interesse alto che ha facilitato la fase
di comprensione del testo e dei dialoghi
per
arrivare
alla
fase
giocosa
dell'imitazione
dei
personaggi,del
travestimento,di scenografie semplici ma
efficaci dato che l'improvvisazione
permette di adattare oggetti e materiali
destinati ad altro uso.
piccole
Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
18/12
Prima sorpresa:i bambini,per gruppo
di aula,trovano una parte dello
spazio atelier trasformato in un
bosco con materiali naturali e macro
strutture che riproducono un
villaggio di montagna,con luci,
suoni, odori e poi una vecchia
valigia contenente tra le altre un
libro intitolato”Il fiume magico”che
viene preso in visione.
Lo stupore ha quasi immobilizzato i Foto,commenti.
bambini,prima ha prevalso l'osservazione
visiva e dopo l'esplorazione tattile del
contenuto della valigia.Sul libro ritrovato
si sono aperte molte ipotesi interessanti
con altrettante proposte.
20/12
Oggi nella valigia i bambini hanno
trovato una bisaccia,una chiave e la
pagina scritta del libro che parla di
un viaggio alla ricerca del fiume
magico.
Drammatizzazione di gruppo con
movimenti e musica per
rappresentare il
bosco,sentiero,casa.
Inizio del viaggio di cui parla la
storia,ogni bambino si è immedesimato
nel protagonista cominciando il percorso
con curiosità e molte aspettative.
Foto,bisacce,chiave
personalizzata
Rappresentazione grafica
del ritratto e della casa da
appendere tra i rami.
21/12
Nel sentiero del bosco appare una
grande quercia in cui il bambino
trova riparo.La macro struttura a
forma di albero viene decorata,una
voce invita I bambini a cercare la
sorgente seguendo suoni d'acqua e
alberi trasparenti.
L'ipotesi fatta dai bambini si sta
avverando:il percorso è
avventuroso,bisogna interpretare I
messaggi e mettersi molto in gioco.
L'uso della mimica facciale e dei gesti
per rendere effettivo l'ostacolo ha
generato molte e diverse possibilità
comportamentali
La quercia protegge ma trattiene,occorre
cercare il modo per proseguire.
Foto,alberi tridimensionali
acquarellati sospesi.
Macro struttura.
22/12
Scoperta della sorgente,nello spazio
atelier.Ogni bambino ripercorre la
prima parte con la chiave magica.
La chiave è diventata il simbolo di ciò
Commenti,foto.
che occorre per affrontare e superare le
difficoltà del”viaggio”che diventa sempre
più simbolico.
23/12
L'allestimento dell'atelier continua
con il paese del buio.Percorso delle
paure in cui I bambini si travestono
ballano,mimano seguono musiche
evocative scelgono le figure.
In questa fase sono messe alla prova le
capacità di affrontare le paure che
occupano molti aspetti della vita del
bambino e non sono così facilmente
dichiarabili.
7/1
Installazione del castello.I bambini
trovano il paese dei castelli che il
fiume attraversa e devono
ricostruirlo con I materiali a
disposizione intorno a loro
Giochi
mimati,travestimenti,drammatizzazio
ne con I personaggi dei
castelli,ricerca dei passaggi segreti.
La determinazione di continuare il
Foto,commenti,macro
viaggio permette di ingegnarsi al
strutture tridimensionali
massimo recuperando materiali poveri su per castelli sospesi.
cui solo l'originalità,l'invenzione e
l'organizzazione progettuale permetterà
di ottenere risultati sorprendenti.
Foto,commenti
raffigurazioni grafiche con
più tecniche di
figure,tridimensionali e
sospese.
Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
8/1
I bambini cercano un nuovo
elemento della storia,appare la
Sagoma di una principessa che dovrà
essere aiutata:vestizione
Ogni volta che I b. entrano in atelier si
aspettano di scoprire nuovi elementi e
affrontare nuove prove.Lo spazio dei
castelli è l'attrattiva maggiore per le
storie fantastiche del genere saghe e
leggende che coinvolgono fortemente.
Foto, sagome vestite
appese
20/1
Il personaggio nuovo è la lepre
malandrina la cui sagoma è messa in
movimento dai bambini che possono
animarla e seguire le sue orme lungo
il fiume magico.
Divertente il meccanismo che anima
strutture che ogni bambino può far
funzionare,toccare e manovrare come
tutte le strutture posizionate alla loro
altezza.L'introduzione di animali è
accattivante,attira il lato più divertente
e giocoso.
Fot,sagome,tracca
materiche
22/1
L'atelier è occupato da colori della
gamma blu con teli bianchi e
strumenti di vario tipo per stendere I
colori.Sagome d'acqua come onde
per rappresentare lo scorrimento del
fiume.formate dal contorno dei corpi
dei bambini.
E' grande ,faticoso e minuzioso il
Foto,lunghe strisce
passaggio che impegna I bambini a
colorate sospese come
riprodurre le loro sagome ricercando
controsoffitto
posizioni sinuose per imitare I movimenti
dell'acqua e rendere attraverso il colore
effetti piacevoli sul lato estetico.
27/1
Il fiume magico si è
inabissato,allestimento è formato
come un tunnel sotto il quale si
nascondono I bambini
L'effetto scenico dell'atelier colpisce I
Foto e rappresentazione
bambini im quanto si sentono assorbiti
grafica dei desideri
dall'atmosfera magica della storia che
stanno vivendo intensamente, lo spazio
nascosto offre loro la possibilità di
appartarsi, nascondersi,provare emozioni
godendo della fiducia dell'adulto.
3/1
Dopo aver confidato il desiderio alla
fata del fiume sotterraneo incontrano
il cigno bianco del lago.
Messa in scena del “Lago dei cigni”
dopo la fiaba la musica e coreografie
con scene e costumi.
In questa fase finale si va in scena
raccogliendo le competenze acquisite
di linguaggi espressivi come la danza,la
musica, il gesto la manualità e le
emozioni
Foto
10/1
Grazie allo spettacolo finale
si conclude il viaggio con la
costruzione della barca magica per
raggiungere la foce.
La barca è piccola ma si può navigare,
l'entusiasmo è altissimo la soddisfazione
notevole la storia è stata assimilata,in
quella che è stata una metafora della vita
I bambini sembrano aver colto l'essenza.
Foto.
PUNTI DI CRITICITA’
La difficoltà per impiantare la struttura portante necessaria per installare il progetto di atelier nello spazio destinato.
PUNTI QUALIFICANTI
Riuscire a realizzare il progetto che per la sua finalità ed obiettivi superiori sembrava azzardato e quasi impossibile da
realizzare. Accettare la sfida ha permesso di dimostrare quanto valga la pena,visto il successo ottenuto dai bambini e
dai genitori, di perseguire gli intenti progettati, riponendo fiducia oggi per i risultati futuri.
Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
MODIFICHE ALL’IPOTESI INIZIALE E DIREZIONI FUTURE
Un progetto di ampio respiro,con passaggi complicati e la costruzione di un percorso interattivo avrebbe bisogno di
tempi più lunghi.
Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
3. VALUTAZIONI CONCLUSIVE
SINTESI DEL PERCORSO REALIZZATO
E’ stato compiuto un viaggio metaforico che si è dipanato sul filo di una storia inventata e proposta dall’atelierista.
Ad ogni tappa un allestimento evocativo dell’ambiente in cui si trova il bambino viaggiatore che dalla sua casa,nel
bosco
parte alla ricerca del fiume magico .Ogni bambino ha affrontato,con l’aiuto di talismani
magici,ostacoli,paure,avventure che fanno parte dei passaggi simbolici che ogni persona deve attraversare per
crescere.
Il viaggio è il cammino della vita in cui emergono tutte le figure reali ed immaginarie come i nonni che rappresentano
le radici,la storia e la saggezza, la madre che protegge,lo specchio come l’identità da costruire,le paure che rischiano
di imprigionare l’esistenza,il castello della razionalità e delle difese intrecciato alla fantasia di personaggi favolistici
che aiutano l’uomo a non inaridirsi ad attingere all’immaginazione.Infatti animali fedeli vicini agll’affettività
dell’infanzia permettono di suggerire scorciatoie tra sogni e realtà incontrando sempre buoni ispiratori di principi e
valori come l’amicizia e la solidarietà umana.Strumenti principi che arricchiscono l’anima già in età precoce sono le
arti,così nel viaggio hanno dovuto,i bambini,imparare danze,musiche,teatro,pitture e sculture per completare la loro
personalità e approdare alla fine, alla foce del fiume quando sfocia nel mare per ricominciare il ciclo dell’acqua e della
vita.
DESTINATARI EFFETTIVAMENTE COINVOLTI
BAMBINI
GENITORI
EDUCATORI
INSEGNANTI
AUSILIARI
ALTRI:
n.78
n7
n.3
n.
n.110
n.
EFFICACIA DELLE TECNICHE E METODOLOGIE UTILIZZATE
Considerando il gruppo dei bambini molto vivace e impegnativo,poco incline all’ascolto e alla concentrazione, le
metodologie usate in atelier si sono dimostrate efficacissime.Il piccolo gruppo ha facilitato le relazioni,smussando le
difficoltà,stemperando l’aggressività e il supporto della musica,il cerchio,la ginnastica dell’ascolto hanno aperto il
varco verso le emozioni nascoste,la fantasia,il gioco e la magia.
BILANCIO SULLA QUALITA’ DELL’ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO
I tempi brevi hanno costretto l’atelierista a concentrarsi moltissimo sulla realizzazione del progetto in riferimento
esclusivo all’interesse dei bambini e dei genitori.
Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
OBIETTIVI RAGGIUNTI
-Accettazione e condivisione di nuovi modi per l’ascolto di sé e degli altri
-Diminuire fini ad eliminare interferenze di disturbo durante i percorsi
-Alzare il livello di concentrazione,comprensione,coinvolgimento dei contenuti del progetto
-Elaborare idee e proporre l’attuazione
-Identificarsi nei protagonisti della storia
-Avere la consapevolezza di viaggiare nel fantastico
-Comprendere messaggi metaforici
-Interpretare i segni del pensiero simbolico
-Acquisire competenze cognitive,linguistiche,logiche
-Scoprire linguaggi espressivi teatrali,gestuali e coreografici musicali
-Esplorare diverse tecniche espressive grafico pittoriche
-Esprimere le emozioni
-Cogliere la completezza di un percorso come il viaggio della vita
SCOPERTE DEL GRUPPO DI LAVORO
Soddisfazione finale condivisa.
STRUMENTI TEORICI E SUPPORTI FORMATIVI
Testi,conferenze,formazione esperti.
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
Leggi dello Stato, Orientamenti per Scuole Infanzia.
Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
FINANZIAMENTI
Comune di Rimini
COINVOLGIMENTO DEI DESTINATARI
Ottimo dei bambini e molto soddisfacente dei genitori.
DIFFUSIONE E COMUNICAZIONE ESTERNA
Serata genitori
MATERIALI DI DOCUMENTAZIONE DISPONIBILI
Foto,pubblicazioni,testi,scheda gred
La storia:
C’era una volta…
Questa è la storia di un bambino molto curioso che abitava in un piccolo paese tra le
montagne.Aveva sempre sentito raccontare di un fiume misterioso, perché nessuno sapeva dove
andasse a finire
Così decide di partire e porta con sé una chiave magica per superare le difficoltà di un viaggio
lungo e incerto.
Si incammina nel sentiero tra il bosco per cercare la sorgente, fino a quando diventa notte…
Intravede una grande quercia con una piccola porta che la sua chiave poteva aprire, lì si distese e si
addormentò.
Ma la mattina non poteva uscire e sentì una voce profonda che gli diceva…
Se vuoi trovare la sorgente devi cercare l’albero trasparente !”
Il bambino attraversò una strana foresta di colori e suoni dell’acqua del fiume magico, percepì
parole sussurrate rivolte a lui :
Bisogna avere molto coraggio perché devi affrontare il paese del buio, delle ombre e delle paure!”
Lui strinse forte la sua chiave e senza indugio proseguì.
Dopo giorni e giorni di oscurità, fantasmi e guerrieri neri vide di nuovo la luce del sole
Sorgeva, su una roccia lungo il fiume, un bellissimo castello. C’era un passaggio segreto che solo la
sua chiave aprì. Su e giù per le torri e sale di cavalieri, attento alle prigioni, scoprì ponti levatoi e
Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
sale da ballo luccicanti…
Ad aspettarlo c’era però la Principessa rapita tanto tempo fa che gli chiese di liberarla.Lei, per
ringraziarlo dell’aiuto ricevuto, gli disse:“Cerca la lepre malandrina,
ti porterà sotto la terra.”
Infatti lì il fiume scorrevatra incantevoli grotte dovevivevano le Fate dei desideri.
Il bambino svelò il segretodel suo lungo viaggio,così potè raggiungereil lago del cigno bianco La
musica e la danza diuna meravigliosa fiaba trasportano il bambino
sulla sponda del lago.Ad attenderlo la barcache lo accompagnerà fino al mare.
Il lungo viaggio si èconcluso.
Il prologo
Tra avventure,ostacoli e prove da superare, i bambini hanno affrontato un viaggio simbolico
nel mondo dell'infanzia ricco di emozioni,fantasia e creatività.
La chiave magica ha rappresentato il coraggio con cui hanno affrontato situazioni nuove
avvalendosi di idee originali e grandi progetti.
Dopo ogni viaggio si torna con entusiasmo,stupore,conoscenza e forse più saggezza.