anno scolastico 2004/2005
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anno scolastico 2004/2005
Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza SCHEDA PER LA DOCUMENTAZIONE REGIONALE 1. DATI DI CONTESTO TITOLO DEL PROGETTO “COME L’ ACQUA CHE SCORRE” SERVIZIO/I EDUCATIVO/I CHE LO REALIZZANO PROGETTO NUOVO GRUPPO DI LAVORO COMUNE DI RIMINI SCUOLA DELL’INFANZIA “ QUADRIFOGLIO” PROGETTO GIA’ ATTIVO DALL’ANNO SEDE/I DEL PROGETTO PROGETTO CHE COINVOLGE PIU’ ENTI TERRITORIALI INSEGNANTI: Bazzotti Paola, Montevecchi Nadia, Pavani M.Grazia, Pegli Nicoletta, Vasi Wilma, Romagnoli Anna. COORDINATRICE: Zangari Fiorella. ATELIERISTA: Arazzini Paola. REFERENTE DELLA SCHEDA Arazzini Paola COLLABORAZIONI ESTERNE DESTINATARI POTENZIALI DEL PROGETTO BAMBINI GENITORI EDUCATORI INSEGNANTI AUSILIARI ALTRI: n78. n7 n.3 n. n.160 n. DI CUI N° …1…….. IN SITUAZIONE DI HANDICAP/DISABILITA’ N° ……….. IN SITUAZIONE DI DISAGIO SOCIALE N° ……….. PROVENIENTI DA PAESI STRANIERI Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza 1.2 CARATTERISTICHE GENERALI DEL PROGETTO MOTIVAZIONI Tra le multiformi possibilità che l’acqua, elemento fondamentale per la vita del pianeta, può avere, il FIUME rappresenta la speciale conformazione dell’acqua che scorre. Dalla terra nasce per poi irrorarla, bagnarla, renderla fertile, porta ad essa nutrimento e vita. L’uomo grazie ai fiumi ha potuto nutrirsi, sfruttando i prodotti di campi coltivati che senza acqua sarebbero rimasti aridi e sterili. Anche nei deserti sorgenti sotterranee hanno creato le oasi. Intorno ai fiumi sono nate le più grandi civiltà del passato. I fiumi, come strade d’acqua, hanno dato la possibilità di navigare, sono diventati vie di comunicazione collegando città, paesi, ambienti lontani tra loro e hanno dato la possibilità di raggiungere i mari. Vie di comunicazione, di scambi commerciali, ma anche vie di conoscenza di scambi etnici e culturali. Uomini di razze diverse e di diverse tradizioni, abitudini, religioni, si sono potuti incontrare e conoscere attraverso le grandi strade d’acqua fin dall’antichità. Lo scorrere continuo dell’acqua rappresenta simbolicamente il passaggio della vita, come acqua che scorre è la metafora del cambiamento, della mutazione, nulla è immutabile, il fiume ha il suo cerchio della vita, il suo ritmo. C’è una sorgente: la nascita; un percorso, più o meno lungo, tortuoso, tranquillo lineare, può attraversare città, villaggi, grandi campagne, distese glaciali, ma anche inondare letti aridi, equatoriali dopo la siccità e fare esplodere maestose foreste tropicali. E poi una fine, una conclusione, foce nel mare e nell’oceano e comunque là dove le grandi acque del pianeta si mescolano per poi ricominciare il ciclo infinito dell’acqua. Chi, una volta, non si è mai seduto lungo il greto di un fiume e non è rimasto rapito, quasi ipnotizzato dal flusso dell’acqua, guardando la trasparenza, i riflessi, i giochi della corrente? Chi non è stato tentato di immergere la mano quasi per sfidare quella continuità? Il fiume ha dato ispirazioni alla letteratura, alla poesia. Opere universali lo hanno reso protagonista per gli aspetti simbolici, pensiamo alla Divina Commedia e a tante saghe, leggende e battaglie che fanno parte della storia degli uomini. Si perdono nella notte dei tempi i significati mitologici da cui sono state attinte le fiabe. Quando c’è un fiume in una narrazione, c’è di mezzo il viaggio, l’impresa che ti porta lontano, l’avventura per le incognite che si presenteranno, insomma tanti significati di cui l’immaginario collettivo si è arricchito e di cui i bambini sono stati destinatari d’eccezione. Tanto più, ai bambini che abitano lungo il fiume della nostra città, il Marecchia (Ariminum) che ad essa ha dato il nome, possiamo dare l’opportunità di conoscerlo attraverso l’esplorazione, come fosse una scoperta geografica e svilupparne altresì l’aspetto fantastico ed emozionale. Lungo il fiume si può viaggiare incontro allo sconosciuto scoprendo lo stesso incanto degli uomini che per la prima volta videro animali strani e vegetazioni spettacolari e altri uomini che sembravano usciti dal mondo della magia solo perché parlavano, vestivano, si muovevano in modo diverso, originale e a volte pittoresco. Se pensiamo a questo, possiamo immedesimarci facilmente nel mondo del bambino di oggi ricco di tante cose che vede e sa, ma che ha ancora bisogno di stupirsi e di fantasticare per poter creare. L’atelier si propone come lo spazio e il luogo in cui esperienze, suggestioni e idee possano permettere ai bambini un” viaggio” in queste dimensioni e sarà una piccola storia ad accompagnarli. (il titolo della storia è “Il fiume che non finiva mai”è ideata e scritta dall’atelierista) Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza FINALITA’ -Favorire l’emergere delle emozioni. -Rinforzare la consapevolezza del corpo nelle potenzialità espressive. -Esplorare linguaggi espressivi per rappresentare narrazioni. -Stimolare l’immaginazione per esprimere nuove idee. TAPPE O AMBITI ORGANIZZATIVI La storia che accompagnerà il progetto atelier si intitola “Il fiume che non finiva mai”e racconta di un piccolo paese in cui una sorgente scende a valle, diventa un grande e lunghissimo fiume di cui nessuno ha mai visto la foce. Ed è già leggenda. Un giorno appare un vecchio, con l’aria di chi aveva visto e capito molte cose, infatti era l’unico ad averla trovata e per questo scopo ha dedicato tutta la vita. Questo fiume immaginario attraversa luoghi incantati e sta ai bambini scoprirli, come? Con la valigia magica del vecchio dalla lunga barba, che lascia a loro i ricordi del suo viaggio perché non se ne perda la memoria. I paesi che il fiume ha attraversato sono diversi, da quello bianco perché era sempre inverno, a quello delle terre del castello incantato dove la lepre malandrina cerca un principe per svegliare la principessa o viceversa, il grande lago del cigno triste che aspetta la corrente del fiume per raggiungere gli altri cigni, il paese del buio,quello sotterraneo delle fate dei sogni dei bambini e alla fine la terra dei bambini che non riuscivano a diventare grandi e che grazie al vecchio dalla barba bianca, con la barca magica , sono riusciti a scoprire la foce dove incontra il mare e sono diventati grandi. Dal ritrovamento della valigia e di messaggi che di volta in volta sveleranno frammenti di ricordi, i bambini riscriveranno tutta la storia cercando di interpretare gli indizi, ma non solo. Dovranno rappresentare le sequenze come installazioni di quadri animati in cui musica, gesto, parola, immagine, danza, movimento, colore si mescoleranno per cercare di creare effetti evocativi di atmosfere immaginifiche. Lo spazio atelier conterrà questi “quadri” che, alla fine, potranno far rivivere il percorso compiuto e, perché no, i bambini potrebbero invitare anche i genitori a “viaggiare” nella loro storia. INCONTRI DI Incontri con il Collettivo per la presentazione del Progetto Atelier e la pianificazione PIANIFICAZIONE delle fasi di attuazione. DEL PROGETTO Il gruppo atelieriste si incontra periodicamente con la referente del Progetto Atelier, la dott.ssa Fiorella Zangari, per monitorare il percorso. Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza METODOLOGIE PREVISTE Per lo svolgimento del progetto sono previsti: -momenti di partecipazione dell’intero gruppo scuola per coinvolgere tutti i bambini e condividere gli stessi avvenimenti; - attività di piccolo gruppo con bambini di età omogenea per approfondire i contenuti del progetto e raggiungere gli obiettivi idonei ad ogni fascia d’età. I percorsi esperienziali si attueranno in uno spazio allestito, favorevole alla narrazione e all’ascolto, alla riflessione e concentrazione mettendo in atto strategie per rinforzare la consapevolezza del corpo, l’esplorazione con i sensi e dare spazio alle emozioni.. Saranno proposti linguaggi e tecniche di tipo espressivo teatrale, gestuale, animazione, danza e musicale che possano diventare, per i bambini, strumenti agili idonei per esprimere sentimenti, inventare nuove storie e rappresentarle, proporre idee. Un particolare sguardo andrà alle relazioni tra i bambini favorevole al confronto e all’accettazione del punto di vista degli altri, alla condivisione e alla gestione positiva dei conflitti, l’aspetto relazionale riguarda anche il rapporto con gli adulti, nello specifico con l’atelierista che avrà il ruolo di regista, punto di riferimento e di accoglienza. TEMPI Il periodo di permanenza dell’atelierista sarà continuativo dal 1/12/2009 al 14/02/2010 L’orario giornaliero dell’atelier sarà dalle 9.20 alle 12.20. MERCOLEDI’ aula rossa bambini medi GIOVEDI aula gialla bambini piccoli VENERDI’ aula blu bambini grandi I giorni LUNEDI’e MARTEDI’ potranno essere utili per laboratori in intersezione. Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza 1.3 IPOTESI ORGANIZZATIVA ATTIVITA’ PREVISTE OBIETTIVI (SCANDITE PER TAPPE O AMBITI) Ritrovamento della valigia che il vecchio dalla lunga barba lascia ai bambini con un messaggio in cui chiede a loro un aiuto::ricostruire la sua storia Stimolare l’interesse attraverso un personaggio immaginario Introdurre la metafora dei grandi che trasmettono le storie Comprendere i messaggi Allestimento del “Paese Cogliere l’aspetto stagionale bianco”perché è sempre inverno. I aggancio al contesto immaginario primi frammenti contenuti nella valigia saranno materiali bianchi per richiamare l’inverno,la stagione in corso,l’attività che darà inizio al percorso sarà quella delle ombre cinesi.Il bianco, le ombre, i simboli le sagome dei bambini che potranno muoversi dietro il telo permettendo loro di agire con maggiore disinvoltura. Teatro delle ombre. Allestimento delle “Terre della lepre malandrina: i bambini attraverso un gioco,impersoneranno la lepre che fugge da un castello all’altro.Il gioco animato prevede di superare una serie di prove per arrivare a liberare la principessa come passaggi tra ragnatele di fili, tunnel odorosi, parole chiave per aprire i portoni , formule magiche con oggetti e travestimenti da scoprire Drammatizzazione teatrale. TEMPI come Comprendere le motivazioni del gioco proposto Inventare strategie di gioco Superare le prove Cogliere gli aspetti fantastici della fiaba Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza Allestimento del”Grande lago del cigno solitario”:in questo passaggio saranno le musiche del lago dei cigni ad ispirare piccole danze con coreografie che simuleranno il fluire dell’acqua Approfondire l’ascolto musicale Apprendere passi,movimenti della danza Rappresentare una storia attraverso il linguaggio musicale e coreografico Danza Allestimento del “Paese del buio” I bambini bendati o in ambiente oscurato esploreranno l’ambiente con i sensi esclusa la vista per percepire attraverso stimoli uditivi,tattili,olfattivi il mondo che li circonda, anche se è privo di luce. L’ambiente evocato sarà la sorgente. Percorso sensoriale. Affinare la capacità di percepire attraverso tutti i cinque sensi. Affrontare situazioni emozionali sconosciute Stimolare la curiosità Immaginare senza guardare Allestimento del fiume sotterraneo Delle “Fate dei sogni dei bambini” In questo quadro le fate hanno catturato i sogni che i bambini hanno, rappresentato con acquarelli,che tengono chiusi dentro scrigni trasparenti. Espressione gestuale con colori e musica. Allestimento del “Paese dei sempre bambini” La foce ovvero dove i bambini arrivati con la barca del vecchio dalla lunga barba diventano grandi, lì il fiume raggiunge il mare: attività per costruire una barca speciale che i bambini faranno muovere con danza finale Spettacolo finale. Esprimere desideri e sentimenti del mondo interiore Stimolare la creatività attraverso il linguaggio grafico pittorico congeniale alla dimensione onirica Progettare la costruzione di una struttura ludica per il raggiungimento di uno scopo Comprendere lo sviluppo della storia attraverso le esperienze vissute Cogliere le emozioni emerse Esprimere con pluralità di linguaggi espressivi le competenze cognitive acquisite STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI x x x x Diario di osservazione Videoregistrazioni Fotografie Produzioni grafiche dei bambini Conversazioni con i bambini x Griglie osservative Relazioni scritte Colloqui con i genitori Questionari per i genitori Altro:…………………………………….. Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza STRUMENTI PER LA DIFFUSIONE DEL PROGETTO x x Assemblea aperta al pubblico Conferenza-Dibattito Festa Mostra x Pubblicazioni editoriali Articoli su stampa locale Sito internet Altro: …………………………. Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza 2. ATTIVITA’ REALIZZATE NEL PERIODO: DATA 1/12/ DESCRIZIONE ATTIVITA’ Ambientamento relazionale: i bambini si dispongono in cerchio si presentano,a turno parlano di loro stessi.Fase dell'ascolto attraverso la “ginnastica dell'ascolto”con la musica di sottofondo. RIFLESSIONI ALLEGATI Per facilitare una buona relazione con se Foto e scritti. stessi e con gli altri si attuano strategie per rendere l'ambiente accogliente,il cerchio permette di far circolare meglio le parole e gli sguardi, la musica facilita la concentrazione, l'incontro coinvolge l'atelierista che inizia un nuovo rapporto con i bambini. I giochi relazionali hanno permesso di: Foto e commenti -facilitare la comunicazione con gli altri partendo dal rafforzamento della consapevolezza personale del corpo e dei sensi; -permettere una maggiore concentrazione -predisporre l'atteggiamento di ascolto -rispettare regole condivise -evitare distrazioni o interruzioni che blocchino l'andamento del gioco. 5/12 Giochi di “riscaldamento relazionale con il corpo,la voce,il gesto. Gruppo dei piccoli:giochi a sfondo affettivo-emozionale attraverso il corpo e i sensi; Gruppo dei medi:giochi sportivi e di grande movimento; Gruppo dei grandi:giochi di relazione,di scambio con gesti e movimenti del corpo,espressioni facciali,comunicazione non verbale. Accompagnamento musicale e sonoro. 10/12 Introduzione di un “rituale magico” per accedere all'atelier:impronte di mani colorate formano una scia variegata sul muro,i bambini usano gesti e parole per seguire la traccia. Il rituale segna il confine di passaggio Foto tra l'aula e l'atelier in cui ogni bambino nel proprio modo si introduce accettando l'aspetto magico-fantastico. 13/12 Lo spazio atelier comincia a modificarsi:introduzione di sfondi colorati e materiali di appoggio per i libri che i bambini possono scoprire. I bambini apprezzano la nicchia dei libri Commenti il cui contenuto è inerente all'acqua in generale e al fiume nello specifico. La richiesta della lettura dei libri mette in evidenza il desiderio di ascolto e di osservazione di immagini correlate. 15/12 Scelta dei testi preferiti per essere drammatizzati.Ogni gruppo ha la sua storia della quale ascolta il testo, individua sequenze,personaggi e ambienti,propone modi per drammatizzarla. I bambini hanno scelto le storie con Foto e precise motivazioni ed un atteggiamento sceneggiature. di interesse alto che ha facilitato la fase di comprensione del testo e dei dialoghi per arrivare alla fase giocosa dell'imitazione dei personaggi,del travestimento,di scenografie semplici ma efficaci dato che l'improvvisazione permette di adattare oggetti e materiali destinati ad altro uso. piccole Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza 18/12 Prima sorpresa:i bambini,per gruppo di aula,trovano una parte dello spazio atelier trasformato in un bosco con materiali naturali e macro strutture che riproducono un villaggio di montagna,con luci, suoni, odori e poi una vecchia valigia contenente tra le altre un libro intitolato”Il fiume magico”che viene preso in visione. Lo stupore ha quasi immobilizzato i Foto,commenti. bambini,prima ha prevalso l'osservazione visiva e dopo l'esplorazione tattile del contenuto della valigia.Sul libro ritrovato si sono aperte molte ipotesi interessanti con altrettante proposte. 20/12 Oggi nella valigia i bambini hanno trovato una bisaccia,una chiave e la pagina scritta del libro che parla di un viaggio alla ricerca del fiume magico. Drammatizzazione di gruppo con movimenti e musica per rappresentare il bosco,sentiero,casa. Inizio del viaggio di cui parla la storia,ogni bambino si è immedesimato nel protagonista cominciando il percorso con curiosità e molte aspettative. Foto,bisacce,chiave personalizzata Rappresentazione grafica del ritratto e della casa da appendere tra i rami. 21/12 Nel sentiero del bosco appare una grande quercia in cui il bambino trova riparo.La macro struttura a forma di albero viene decorata,una voce invita I bambini a cercare la sorgente seguendo suoni d'acqua e alberi trasparenti. L'ipotesi fatta dai bambini si sta avverando:il percorso è avventuroso,bisogna interpretare I messaggi e mettersi molto in gioco. L'uso della mimica facciale e dei gesti per rendere effettivo l'ostacolo ha generato molte e diverse possibilità comportamentali La quercia protegge ma trattiene,occorre cercare il modo per proseguire. Foto,alberi tridimensionali acquarellati sospesi. Macro struttura. 22/12 Scoperta della sorgente,nello spazio atelier.Ogni bambino ripercorre la prima parte con la chiave magica. La chiave è diventata il simbolo di ciò Commenti,foto. che occorre per affrontare e superare le difficoltà del”viaggio”che diventa sempre più simbolico. 23/12 L'allestimento dell'atelier continua con il paese del buio.Percorso delle paure in cui I bambini si travestono ballano,mimano seguono musiche evocative scelgono le figure. In questa fase sono messe alla prova le capacità di affrontare le paure che occupano molti aspetti della vita del bambino e non sono così facilmente dichiarabili. 7/1 Installazione del castello.I bambini trovano il paese dei castelli che il fiume attraversa e devono ricostruirlo con I materiali a disposizione intorno a loro Giochi mimati,travestimenti,drammatizzazio ne con I personaggi dei castelli,ricerca dei passaggi segreti. La determinazione di continuare il Foto,commenti,macro viaggio permette di ingegnarsi al strutture tridimensionali massimo recuperando materiali poveri su per castelli sospesi. cui solo l'originalità,l'invenzione e l'organizzazione progettuale permetterà di ottenere risultati sorprendenti. Foto,commenti raffigurazioni grafiche con più tecniche di figure,tridimensionali e sospese. Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza 8/1 I bambini cercano un nuovo elemento della storia,appare la Sagoma di una principessa che dovrà essere aiutata:vestizione Ogni volta che I b. entrano in atelier si aspettano di scoprire nuovi elementi e affrontare nuove prove.Lo spazio dei castelli è l'attrattiva maggiore per le storie fantastiche del genere saghe e leggende che coinvolgono fortemente. Foto, sagome vestite appese 20/1 Il personaggio nuovo è la lepre malandrina la cui sagoma è messa in movimento dai bambini che possono animarla e seguire le sue orme lungo il fiume magico. Divertente il meccanismo che anima strutture che ogni bambino può far funzionare,toccare e manovrare come tutte le strutture posizionate alla loro altezza.L'introduzione di animali è accattivante,attira il lato più divertente e giocoso. Fot,sagome,tracca materiche 22/1 L'atelier è occupato da colori della gamma blu con teli bianchi e strumenti di vario tipo per stendere I colori.Sagome d'acqua come onde per rappresentare lo scorrimento del fiume.formate dal contorno dei corpi dei bambini. E' grande ,faticoso e minuzioso il Foto,lunghe strisce passaggio che impegna I bambini a colorate sospese come riprodurre le loro sagome ricercando controsoffitto posizioni sinuose per imitare I movimenti dell'acqua e rendere attraverso il colore effetti piacevoli sul lato estetico. 27/1 Il fiume magico si è inabissato,allestimento è formato come un tunnel sotto il quale si nascondono I bambini L'effetto scenico dell'atelier colpisce I Foto e rappresentazione bambini im quanto si sentono assorbiti grafica dei desideri dall'atmosfera magica della storia che stanno vivendo intensamente, lo spazio nascosto offre loro la possibilità di appartarsi, nascondersi,provare emozioni godendo della fiducia dell'adulto. 3/1 Dopo aver confidato il desiderio alla fata del fiume sotterraneo incontrano il cigno bianco del lago. Messa in scena del “Lago dei cigni” dopo la fiaba la musica e coreografie con scene e costumi. In questa fase finale si va in scena raccogliendo le competenze acquisite di linguaggi espressivi come la danza,la musica, il gesto la manualità e le emozioni Foto 10/1 Grazie allo spettacolo finale si conclude il viaggio con la costruzione della barca magica per raggiungere la foce. La barca è piccola ma si può navigare, l'entusiasmo è altissimo la soddisfazione notevole la storia è stata assimilata,in quella che è stata una metafora della vita I bambini sembrano aver colto l'essenza. Foto. PUNTI DI CRITICITA’ La difficoltà per impiantare la struttura portante necessaria per installare il progetto di atelier nello spazio destinato. PUNTI QUALIFICANTI Riuscire a realizzare il progetto che per la sua finalità ed obiettivi superiori sembrava azzardato e quasi impossibile da realizzare. Accettare la sfida ha permesso di dimostrare quanto valga la pena,visto il successo ottenuto dai bambini e dai genitori, di perseguire gli intenti progettati, riponendo fiducia oggi per i risultati futuri. Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza MODIFICHE ALL’IPOTESI INIZIALE E DIREZIONI FUTURE Un progetto di ampio respiro,con passaggi complicati e la costruzione di un percorso interattivo avrebbe bisogno di tempi più lunghi. Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza 3. VALUTAZIONI CONCLUSIVE SINTESI DEL PERCORSO REALIZZATO E’ stato compiuto un viaggio metaforico che si è dipanato sul filo di una storia inventata e proposta dall’atelierista. Ad ogni tappa un allestimento evocativo dell’ambiente in cui si trova il bambino viaggiatore che dalla sua casa,nel bosco parte alla ricerca del fiume magico .Ogni bambino ha affrontato,con l’aiuto di talismani magici,ostacoli,paure,avventure che fanno parte dei passaggi simbolici che ogni persona deve attraversare per crescere. Il viaggio è il cammino della vita in cui emergono tutte le figure reali ed immaginarie come i nonni che rappresentano le radici,la storia e la saggezza, la madre che protegge,lo specchio come l’identità da costruire,le paure che rischiano di imprigionare l’esistenza,il castello della razionalità e delle difese intrecciato alla fantasia di personaggi favolistici che aiutano l’uomo a non inaridirsi ad attingere all’immaginazione.Infatti animali fedeli vicini agll’affettività dell’infanzia permettono di suggerire scorciatoie tra sogni e realtà incontrando sempre buoni ispiratori di principi e valori come l’amicizia e la solidarietà umana.Strumenti principi che arricchiscono l’anima già in età precoce sono le arti,così nel viaggio hanno dovuto,i bambini,imparare danze,musiche,teatro,pitture e sculture per completare la loro personalità e approdare alla fine, alla foce del fiume quando sfocia nel mare per ricominciare il ciclo dell’acqua e della vita. DESTINATARI EFFETTIVAMENTE COINVOLTI BAMBINI GENITORI EDUCATORI INSEGNANTI AUSILIARI ALTRI: n.78 n7 n.3 n. n.110 n. EFFICACIA DELLE TECNICHE E METODOLOGIE UTILIZZATE Considerando il gruppo dei bambini molto vivace e impegnativo,poco incline all’ascolto e alla concentrazione, le metodologie usate in atelier si sono dimostrate efficacissime.Il piccolo gruppo ha facilitato le relazioni,smussando le difficoltà,stemperando l’aggressività e il supporto della musica,il cerchio,la ginnastica dell’ascolto hanno aperto il varco verso le emozioni nascoste,la fantasia,il gioco e la magia. BILANCIO SULLA QUALITA’ DELL’ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO I tempi brevi hanno costretto l’atelierista a concentrarsi moltissimo sulla realizzazione del progetto in riferimento esclusivo all’interesse dei bambini e dei genitori. Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza OBIETTIVI RAGGIUNTI -Accettazione e condivisione di nuovi modi per l’ascolto di sé e degli altri -Diminuire fini ad eliminare interferenze di disturbo durante i percorsi -Alzare il livello di concentrazione,comprensione,coinvolgimento dei contenuti del progetto -Elaborare idee e proporre l’attuazione -Identificarsi nei protagonisti della storia -Avere la consapevolezza di viaggiare nel fantastico -Comprendere messaggi metaforici -Interpretare i segni del pensiero simbolico -Acquisire competenze cognitive,linguistiche,logiche -Scoprire linguaggi espressivi teatrali,gestuali e coreografici musicali -Esplorare diverse tecniche espressive grafico pittoriche -Esprimere le emozioni -Cogliere la completezza di un percorso come il viaggio della vita SCOPERTE DEL GRUPPO DI LAVORO Soddisfazione finale condivisa. STRUMENTI TEORICI E SUPPORTI FORMATIVI Testi,conferenze,formazione esperti. RIFERIMENTI LEGISLATIVI Leggi dello Stato, Orientamenti per Scuole Infanzia. Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza FINANZIAMENTI Comune di Rimini COINVOLGIMENTO DEI DESTINATARI Ottimo dei bambini e molto soddisfacente dei genitori. DIFFUSIONE E COMUNICAZIONE ESTERNA Serata genitori MATERIALI DI DOCUMENTAZIONE DISPONIBILI Foto,pubblicazioni,testi,scheda gred La storia: C’era una volta… Questa è la storia di un bambino molto curioso che abitava in un piccolo paese tra le montagne.Aveva sempre sentito raccontare di un fiume misterioso, perché nessuno sapeva dove andasse a finire Così decide di partire e porta con sé una chiave magica per superare le difficoltà di un viaggio lungo e incerto. Si incammina nel sentiero tra il bosco per cercare la sorgente, fino a quando diventa notte… Intravede una grande quercia con una piccola porta che la sua chiave poteva aprire, lì si distese e si addormentò. Ma la mattina non poteva uscire e sentì una voce profonda che gli diceva… Se vuoi trovare la sorgente devi cercare l’albero trasparente !” Il bambino attraversò una strana foresta di colori e suoni dell’acqua del fiume magico, percepì parole sussurrate rivolte a lui : Bisogna avere molto coraggio perché devi affrontare il paese del buio, delle ombre e delle paure!” Lui strinse forte la sua chiave e senza indugio proseguì. Dopo giorni e giorni di oscurità, fantasmi e guerrieri neri vide di nuovo la luce del sole Sorgeva, su una roccia lungo il fiume, un bellissimo castello. C’era un passaggio segreto che solo la sua chiave aprì. Su e giù per le torri e sale di cavalieri, attento alle prigioni, scoprì ponti levatoi e Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza sale da ballo luccicanti… Ad aspettarlo c’era però la Principessa rapita tanto tempo fa che gli chiese di liberarla.Lei, per ringraziarlo dell’aiuto ricevuto, gli disse:“Cerca la lepre malandrina, ti porterà sotto la terra.” Infatti lì il fiume scorrevatra incantevoli grotte dovevivevano le Fate dei desideri. Il bambino svelò il segretodel suo lungo viaggio,così potè raggiungereil lago del cigno bianco La musica e la danza diuna meravigliosa fiaba trasportano il bambino sulla sponda del lago.Ad attenderlo la barcache lo accompagnerà fino al mare. Il lungo viaggio si èconcluso. Il prologo Tra avventure,ostacoli e prove da superare, i bambini hanno affrontato un viaggio simbolico nel mondo dell'infanzia ricco di emozioni,fantasia e creatività. La chiave magica ha rappresentato il coraggio con cui hanno affrontato situazioni nuove avvalendosi di idee originali e grandi progetti. Dopo ogni viaggio si torna con entusiasmo,stupore,conoscenza e forse più saggezza.