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SCHEDA L.4.a. PIANO ANNUALE INCLUSIONE 1 PIANO ANNUALE INCLUSIONE 2016/17 ISTITUTO COMPRENSIVO SESTRI LEVANTE Sommario Premessa Normativa di riferimento Individualizzazione e Personalizzazione Tipologie di BES GLI (Gruppo di Lavoro per l'Inclusione) Il progetto del nostro istituto Progetti nello specifico Allegati. pag pag pag pag pag pag pag 1 3 6 6 7 7 9 Il presente documento intende agire nell'ottica di una logica d'inclusione dinamica intesa come un processo che riconosca la rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti gli alunni. Accogliendo i suggerimenti dell'Index per l'inclusione, ci prefiggiamo l'obiettivo generale di trasformare il tessuto educativo del nostro istituto creando: 1. culture inclusive (costruendo una scuola sicura e accogliente, cooperativa e stimolante, valorizzando ciascun individuo e affermando valori inclusivi condivisi e trasmessi a tutti: personale della scuola, famiglie, studenti); 2. politiche inclusive (sviluppando la scuola per tutti: in cui gli alunni sono accolti, vengono aiutati ad ambientarsi e valorizzati; organizzando il sostegno alla diversità, attraverso azioni coordinate e attraverso attività di formazione che sostengano gli insegnanti di fronte alle diversità ); 2 3. pratiche inclusive (coordinando l'apprendimento e progettando le attività formative in modo da rispondere alle diversità degli alunni; mobilitando risorse: incoraggiando gli alunni ad essere attivamente coinvolti in ogni aspetto della loro edu cazione, valorizzando anche le conoscenze e le esperienze fuori della scuola, mettendo in rete le risorse della scuola, della famiglia, della comunità). Attraverso le azioni progettate e raccolte nel PAI si andranno a strutturare strategie che avranno lo scopo di mettere le diversità al centro dell’azione educativa trasformandole in risorse, di rimuovere gli ostacoli all'apprendimento e alla partecipazione, attraverso l'attivazione di facilitatori e la rimozione di barriere, come suggerito dal sistema ICF (International Classification of Funtioning, Disabilityes and Handicap) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Tale sistema classifica lo stato di salute e disabilità attraverso quattro categorie (funzioni corporee; strutture corporee, partecipazione e attività, condizioni ambientali), variabili che se considerate nel loro insieme, ci danno un quadro più ricco della persona che va oltre la semplice distinzione abile /disabile e che tiene conto del fatto che ogni studente, in uno specifico momento della sua vita, può avere bisogni educativi speciali intesi anche nel senso delle eccellenze. Secondo l'ICF il bisogno educativo speciale (BES) rappresenta qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito educativo e/o apprenditivo, indipendentemente dall'eziologia, che necessita di educazione speciale individualizzata. Occorre abbandonare il riferimento ai BES come ad un'area di minoranza che ha bisogno di essere integrata nella maggioranza “normale” e ritenere quindi che la disabilità e lo svantaggio non siano dentro al ragazzo, ma siano il prodotto della sua relazione con il contesto culturale. Una vera attenzione verso l'inclusione scolastica dovrebbe evitare la creazione di categorie e sottocategorie etichettanti e avviare una profonda riflessione sulle tematiche educativodidattiche, sugli stili d'insegnamento, sulle scelte metodologiche, sulla gestione della relazione educativa, sullo sviluppo dell'intelligenza emotiva, sugli approcci curricolari. Infine è bene ricordare che dare attenzione ai bisogni educativi speciali non vuol dire abbassare il livello delle attese negli apprendimenti, ma permettere a tutti la piena espressione delle proprie potenzialità garantendo il pieno rispetto dell'uguaglianza delle opportunità. 3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Art. 3 ed Art. 34 Costituzione legge 517 del 77 Legge 104/1992 “World conference on special needs education: access and quality” Salamanca 1994. Consulto internazionale sull’educazione della prima infanzia e i bisogni educativi speciali 1997 Il DPR 8 marzo 1999 n.275 l’art 3 “il diritto allo studio” L’art. 34 “una scuola per tutti” ancora in vigore, determina la chiusura delle scuole speciali e afferma un nuovo modo di fare scuola, per la prima volta si parla di integrazione e di individualizzazione degli interventi (art 2 e 7) È una nuova concezione della scuola, più aperta all'innovazione; una scuola intesa come comunità che si assume la responsabilità del successo formativo degli studenti cha la frequentano. E’ il primo intervento legislativo relativo alla persona disabile. Al centro l'obiettivo di garantire il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata e promuovere la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società. Per la prima volta la comunità europea ha trattato con attenzione l’educazione degli alunni con BES, stabilendo che le scuole normali devono permettere l’accesso agli studenti con BES e devono integrarli in un sistema pedagogico centrato sull'alunno, “questo orientamento di integrazione costituisce il sistema più efficace per combattere i comportamenti di discriminazione, crea delle comunità accoglienti per costruire una società di integrazione per raggiungere l'obiettivo di un'educazione per tutti”. (Dichiarazione di Salamanca, 1994) l’UNESCO in collaborazione con l’UNICEF, nel 1997, organizza questo Consulto, dove il concetto di Bisogno Educativo Speciale viene esteso al di là dei bisogni contenuti nelle categorie di disabilità, ma va a considerare anche quegli alunni che vanno male a scuola per una varietà di altri motivi. Riguarda l’autonomia scolastica, garantisce la libertà di insegnamento e di pluralismo culturale. Art. 1 Progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti Art. 4 Autonomia didattica. Le istituzioni scolastiche riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del processo formativo … e possono adottare tutte le forme di flessibilità 4 l’OMS 2002 ICF La legge 53 del 2003 20 marzo 2008 Legge 18/2009, Legge 170 del 2010 D.M. 5669 e Linee Guida del 2011 Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 che ritengono opportune. Tra le quali l’attivazione di percorsi individualizzati e iniziative di recupero e di sostegno. Scelta di un approccio diagnostico che tende a rilevare ciò che funziona in una persona e ciò che la persona può realizzare con le risorse in suo possesso. L’attenzione è quindi centrata sui bisogni di ciascun studente e sulla personalizzazione dell’apprendimento. Per il modello ICF la salute non è assenza di malattia ma benessere psicofisico, (condizioni fisiche, funzioni corporee, partecipazione sociale, fattori ambientali e personali), non riguarda solo le persone con disabilità ma tutte le persone. Riconosce a tutti gli alunni, non solo per quelli in situazione di handicap, il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento attraverso piani di studio personalizzati. Siglata l'Intesa Stato-Regioni, che norma la presa in carico globale dell’alunno con disabilità, questo documento prevede per la prima volta l’uso dell’ ICF come modello antropologico su cui fare la diagnosi funzionale per gli alunni con disabilità: «La Diagnosi Funzionale è redatta secondo i criteri del modello bio-psico-sociale alla base dell’ICF dell’Organizzazione Mondiale della Sanità» (art. 2, comma 2). Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento italiano con la Legge 18/2009, impegna tutti gli Stati firmatari a prevedere forme di integrazione scolastica nelle classi comuni, struttura già in uso nella scuola italiana. Si afferma così il “modello sociale della disabilità”, secondo il quale la disabilità è dovuta “dall’interazione fra il deficit di funzionamento della persona e il contesto sociale”. Sancisce le norme in materia di disturbi specifici di apprendimento All’art. 5 si parla di interventi didattici individualizzati e personalizzati per gli studenti con DSA Stabilisce che ciò che caratterizza gli alunni con BES sia una qualsiasi situazione di difficoltà , anche momentanea, che richieda interventi individualizzati e personalizzati, strumenti compensativi o misure dispensative, formalizzati nel PDP, la cui validità rimane circoscritta all’anno scolastico di riferimento. Ove non sia presente certificazione o diagnosi i docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base 5 di considerazioni pedagogiche e didattiche. CM N.8 del 6 marzo 2013 L’O.M. 37/2014, art. 18, “Esame dei candidati con DSA o con BES” Accordo stato/regioni in base art 4 DL 28/08/97 n.281 atto n.140 del 25/07/2012 Fornisce le indicazioni operative, esplicita la possibilità di fornire interventi individualizzati e personalizzati anche nei casi di alunni con diagnosi di ADHD, disturbi del linguaggio, profili DSA sfumati (cioè quei ragazzi che in diagnosi hanno test con risultati appena inferiori ai 2 punti di discrepanza standard). Per quanto riguarda gli alunni con cittadinanza non italiana chiarisce che necessitano di interventi didattici relativi all’apprendimento della lingua e solo in via eccezionale della formalizzazione di un PDP. Con questa ordinanza il Piano Didattico Personalizzato assume un ruolo primario anche all’esame di Stato a conclusione del percorso di studio superiore di secondo grado. Specifica l’importanza del documento del 15 maggio dove devono essere inseriti i PDP e qualsiasi altra documentazione predisposta per lo studente. “Sulla base di tale documentazione e di tutti gli elementi forniti dal Consiglio di classe, le Commissioni predispongono adeguate modalità di svolgimento delle prove scritte e orali. Nello svolgimento delle prove scritte, i candidati possono utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal Piano Didattico Personalizzato o da altra documentazione redatta ai sensi dell’articolo 5 del decreto ministeriale 12 luglio 2011”. Il punto 4 precisa che: “la Commissione d’esame esaminati gli elementi forniti dal Consiglio di classe, tiene in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati con Bisogni Educativi Speciali (BES), per i quali sia stato redatto apposito Piano Didattico Personalizzato, in particolare, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati”. Norme per l’attivazione del percorso diagnostico 6 DIDATTICA PERSONALIZZATA E INDIVIDUALIZZATA TIPOLOGIE DI BES Vengono individuate tre grandi sotto-categorie in questa macrocategoria : DISABILITÀ DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI / ADHD7 DISTURBI DEL LINGUAGGIO/ DISTURBI DELLA COORDINAZIONE MOTORIA/ DISTURBI NON-VERBALI SVANTAGGIO SOCIOECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE L. 104/1992 Legge 170/10 e DM 5669 12/7/2012, CM MIUR n° 8-561 del 6/3/2013 P.E.I. P.D.P. P.D.P. o comunque verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni oggettive. 7 Il GLI Il GLI è il gruppo di lavoro per l’inclusione, è coordinato da Dirigente scolastico; ne fanno parte tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola: funzioni strumentali, insegnanti di sostegno, AEC; assistenti alla comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzione con la scuola. Il GLI svolge funzioni interne ed esterne alla scuola, relative a tutte le problematiche riferite ai BES ed elabora , annualmente, il Piano per l'inclusione. IL PROGETTO DEL NOSTRO ISTITUTO. Bisogni: il progetto nasce dai bisogni emergenti: problema prioritario di salute, di adattamento, di crescita. Finalità: migliorare la predisposizione a imparare, star bene a scuola, favorire con strumenti e metodologie adeguate l’apprendimento. Obiettivi: trasversali sui singoli alunni. GLI ENTI COINVOLTI: FAMIGLIA SCUOLA COMUNE TERZO SETTORE ( Coop. Sociali ) SERVIZIO SANITARIO ASL 4 I DESTINATARI Il progetto interessa quattro gruppi di alunni con caratteristiche e bisogni differenti: gli alunni con disabilità gravi gli alunni con disabilità lieve gli alunni con Disturbo apprendimento/adattamento gli alunni con disagio e bisogni dell’area della pre-adolescenza e adolescenza (derivanti anche da svantaggio socio-economico, linguistico e culturale) LE RISORSE i docenti gli educatori la supervisione dei servizi sanitari esperti esterni genitori tirocinanti COME SI SVOLGE Il progetto deve nascere da comuni scelte di fondo e si deve esprimere concretamene nei programmi; pertanto due sono gli elementi indispensabili: CONSENSO Il percorso educativo è coerente e significativo solo se nasce da un autentico consenso tra alunno,famiglia, scuola, servizio sanitario. ANALISI Il percorso educativo è valido solo se si fonda su una chiara identificazione delle difficoltà e dei bisogni della persona oltre che su un’accurata analisi delle sue potenzialità. I TEMPI. Il progetto ridefinito nell’anno in corso 2016/2017 si attiverà da Ottobre 2016 a Maggio – Giugno 2017. 8 SUL PIANO OPERATIVO. Considerando che l’attività didattica ed educativa si sviluppa prevalentemente con il gruppo-classe, in questo progetto sono previste modalità di lavoro diversificate come: lezione frontale in aula esercitazione in laboratorio lavoro a piccoli gruppi lavoro a piccoli gruppi su classi aperte lavoro a due lavoro individuale Tali attività dovranno tener presente le reali potenzialità dell’alunno, sviluppando in lui/lei la consapevolezza di ciò che sta facendo e del perché lo fa e quindi dare alla persona l’opportunità di affrontare il problema, di partecipare attivamente al processo educativo. Per garantire a tutti un insegnamento adeguato ai propri bisogni, le proposte e i percorsi formativi sono pensati e attuati tenendo conto degli interessi, delle attitudini, dei ritmi e degli stili di apprendimento di ogni alunno e i laboratori si configurano così quali opportunità di imparare dall'esperienza diretta, come produttori dinamici di conoscenze poiché la scuola non deve essere intesa come sterile trasmettitrice di “nozioni”, ma deve dare spazio alla ricerca, alla progettazione, alla manualità ecc. Nel rispetto dell’età degli alunni e dei tempi di acquisizione, per evitare bruschi salti e incompletezza o frammentarietà nell’apprendimento, le varie proposte didattiche saranno articolate su più livelli, dal semplice al complesso. LE FINALITÁ EDUCATIVE Per dare risposte adeguate ai bisogni degli alunni e alle aspettative dei genitori, la scuola opera in modo da favorire lo sviluppo globale ed armonico del ragazzo, al fine di aiutarlo a conseguire la capacità di operare scelte consapevoli. In particolare intende guidare gli alunni a: accrescere la consapevolezza di sé, delle proprie capacità e delle proprie attitudini accrescere le competenze comunicative: ascoltare, parlare, leggere, scrivere, disegnare; ampliare la creatività e l’espressività artistica, corporea e musicale; potenziare le abilità logiche e le capacità cognitive nelle diverse aree disciplinari; sviluppare la capacità di dialogare e di vivere rapporti costruttivi con gli altri; acquisire un efficace metodo di lavoro e di studio; acquisire le abilità e le conoscenze indispensabili per il passaggio alla classe successiva sviluppare lo spirito di autonomia e il senso critico. LA METODOLOGIA DIDATTICA ED EDUCATIVA Prevede anche la continuità della sistematica integrazione tra insegnanti ed educatori nelle diverse fasi di progettazione. La collegialità delle scelte e la condivisione degli obiettivi la pianificazione di valutazioni (obiettivo comportamento acquisito) e la misurabilità, sono gli strumenti operativi funzionali al raggiungimento del risultato con le seguenti fasi operative: analisi dei bisogni definizione degli obiettivi: a) specifici curriculari b) trasversali laboratoriali (interventi) definizione tempi di apprendimento programmazione delle attività didattiche curriculari individuazione degli interventi di recupero / rinforzo / potenziamento programmazione attività extra-curricolari verifica in itinere e valutazione dei risultati NELLO SPECIFICO - ANALISI DEL CONTESTO Al 31 dicembre 2015, la popolazione del Comune (Sestri) ammontava a 18.578 abitanti, di cui 8.790 maschi e 9.788 femmine. 9 Al 31.12.2015 la popolazione straniera residente nel Comune ammontava a 593 maschi e 703 femmine. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 19,0% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall'Ecuador (18,8%) e dall'Albania (13,0%). Nelle nostre scuole sono di conseguenza sempre più presenti alunni di diverse culture, religioni, lingue. Gli Enti Locali sono sensibili alle esigenze della scuola; garantiscono la loro collaborazione. ANALISI DEL CONTESTO SCOLASTICO Il territorio mette a disposizione sia i mezzi di trasporto pubblici sia i pulmini per il trasporto scolastico. Rilevazione dei BES presenti 1. Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) - Minorati vista - Minorati udito - Psicofisici 2. Disturbi evolutivi specifici - DSA - ADHD/DOP - Borderline cognitivo - Altro (Bes con certificazione) 3. Svantaggio (indicare il disagio prevalente) - Socio-economico - Linguistico-culturale - Disagio comportamentale/relazionale - Altro (bes senza certificazione) Totali - % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno Assistente educatrice sanitaria Mediatore culturale Oss Funzioni strumentali/coordinamenti Referente d’Istituto D.S.A. Gruppo di lavoro per l’inclusione Anno 2016/17 1 1 18 30 7 X In fase di definizione (al momento una ventina) 76 circa (situazione inizio anno scolastico) su 454 16% circa 20 29 dsa 2 con certificazione In fase di stesura Prevalentemente utilizzate in… SI/NO Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori Lavoro individuale SI SÌ SÌ SÌ SÌ NO SÌ SÌ SÌ 10 Psicologi e Psicopedagogisti esterni Altro Coinvolgimento personale ATA Coinvolgimento famiglie Rapporti con servizi sociosanitari (ASL 4) Rapporti con Centri Territoriali di Supporto (C.T.S.) / Centri Territoriali per l’Integrazione (C.T.I.) Rapporti con privato sociale e Volontariato Formazione docenti SÌ Assistenza alunni disabili SI Partecipazione a progetti di inclusione Altro: SI Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Rapporti con CTS / CTI SI Progetti integrati a livello di singola Scuola Progetti a livello di reti di scuole SI Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusività Didattica interculturale / italiano L2 SI Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Nuove tecnologie SI Lingue straniere SI Gestione dello stress SI SI SI SI SI SI SI SÌ SI SI SI SI SI Altro: 11 Mantenendo la possibilità di effettuare dei corsi finali di recupero per gli alunni della terza media (in preparazione all’esame) si effettueranno i seguenti tipi di intervento: LABORATORI AL MATTINO CON EDUCATORI Educatori referenti del progetto: Simona Torti Ylenia Casciola supervisione della Pedagogista del Servizio Sanitario Asl4: Dottoressa Marisa Nassano Premessa In relazione alla Direttiva Ministeriale “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” anche quest’anno vengono proposte le alcune attività laboratorali. Nel corso degli anni è stata riscontrata e dimostrata l’importanza di stabilire un clima di serenità e di accoglienza nel contesto scolastico dove il ragazzo possa crescere e acquisire un’autonomia sufficiente a fornire una maggiore consapevolezza delle proprie attitudini e acquisire una motivazione positiva verso l’apprendimento al fine di “gettare” le basi del proprio futuro. Il progetto offre agli alunni con disabilità, disturbi di apprendimento (DSA) e disagio e svantaggio sociale e culturale (BES) l’opportunità di migliorare le abilità personali, relazionali sociali, cognitive e praticogestuali; il laboratorio è stato pensato e proposto come uno spazio attivo per i ragazzi, offrendo loro la possibilità di esprimere le proprie difficoltà, i propri interessi, le proprie competenze attraverso una relazione che evita giudizi ma che agisce sui punti di forza di ciascuno I TEMPI Periodo: Il progetto si svolgerà da novembre 2016 a maggio 2017 per un totale di 12 ore settimanali all’interno dell’orario scolastico. Gruppi: massimo 5 alunni (gruppi costituiti in rete dalle educatrici referenti, insegnanti di sostegno e la pedagogista). I ragazzi inseriti nel progetto, in accordo con il collegio docenti, avranno la possibilità di aderire alle attività per 2 ore settimanali. La partecipazione costante e l’adesione da parte dei docenti al progetto garantisce una buona base di partenza, un buon modo di includere l’alunno in attività condivise con la scuola atte ad una crescita anche in ambiti extracurriculari sentendosi sempre parte integrante di un gruppo lavoro e non privato o escluso dalla classe. LUOGO E’ necessario l’utilizzo di una stanza in cui i ragazzi possano trovare attrezzature e materiale necessari per le attività proposte, lavorare in gruppo e ritrovare ogni settimana l’ambiente idoneo in cui sentirsi liberi di esprimere ciò che sono creando un clima positivo in cui stimolare l’interesse comune. OBIETTIVI GENERALI: Partecipazione attiva al tavolo di lavoro: condivisione/scelta/racconto di un testo narrativo Decodificare, ordinare in sequenze,ripetere in sintesi un testo e 12 verbalizzare le emozioni Favorire la motivazione allo studio, la partecipazione e la soddisfazione nel contesto scolastico Potenziare le competenze logiche e strategie di organizzazione del pensiero (mappe, sequenze) Valorizzare le idee positive dei ragazzi (autostima) Rielaborare e gestire le proprie emozioni nelle relazioni interpersonali Promuovere il confronto, la relazione e l’integrazione con gli altri Imparare a condividere gli spazi con i coetanei, a rispettare le regole e a superare i conflitti METODOLOGIA Lavoro di gruppo Il tavolo di lavoro si propone allo sviluppo complementare delle tre aree: 1. Relazionale/emotiva (attraverso lo strumento della narrazione coinvolgente/visione film/reportage i ragazzi hanno la possibilità di riconoscersi nei personaggi o situazioni raccontate ed, esprimere così le proprie emozioni, sentimenti, bisogni) 2. Cognitiva (uso del racconto/testo/film per sviluppare la capacità di ascoltare, decodificare, raccontare e rielaborare un testo a. Costruzione di procedure sequenziali e/o utilizzo di mappe cognitive b. Esercizio su abilità di calcolo mentale e conoscenza numerica 3. Motorio-prassica (Attività pratiche e manuali, utilizzo e costruzione di giochi, gestione del sé e delle autonomie dal punto di vista operativo) VERIFICA E VALUTAZIONE o Definizione di progetto individuale per ogni singolo ragazzo/a condiviso da famiglia, scuola e servizi (il progetto risulterà come documentazione agli atti della scuola) o o o Diario di programmazione settimanale delle attività Quaderno di lavoro di ogni singolo alunno Incontri di pianificazione, programmazione e verifica in itinere con educatore (referente del progetto), docenti, Asl e verifica obiettivi trasversali raggiunti Report finale dei comportamenti attesi raggiunti per ogni singolo ragazzo/a o Proposte operative: LABORATORI PRATICO-ESPRESSIVI Obiettivi: Potenziare e accrescere l’AUTOSTIMA 13 riconoscimento del proprio ruolo, accrescere la consapevolezza di sé, delle proprie attitudini acquisendo un’immagine di sé positiva espressione di sentimenti ed emozioni legate al contesto: “Come mi sento a scuola…?...bravo,capace.… Come mi vedono gli altri…. gli insegnanti? accrescere le competenze comunicative: interagire con gli altri (compagni, docenti e figure adulte estranee alla famiglia e al contesto extra-scolastico) valorizzando l’importanza dell’ascolto, del dialogo, dell’acquisizione di un linguaggio sempre più ricco, acquisendo maggior sicurezza nel leggere e scrivere ampliare l’espressività artistica attraverso la creazione pratica individuazione di valori positivi nelle varie aree di apprendimento pensiero positivo rispetto alla scuola acquisire maggior autonomia Strategie comunicative e di comportamento: la REGOLA Dalle regole alla crescita: Regole come condivisione di norme e comportamenti Regole per stare bene insieme Collocazione della regola Condivisione della regola Accettazione della regola Come percepisco la Regola Acquisizione di strategie atte a sviluppare la capacità di accettazione e di rispetto delle stesse come convivenza costruttiva - METODI E STRUMENTI - “Adesso lo so anch’io”: attraverso esperimenti e laboratori pratici apprendo nozioni didattiche - “Costruiamo insieme un gioco”: dalla regola come imposizione normativa alla consapevolezza della sua importanza arrivando alla condivisione di emozioni positive (per questa attività sarà necessaria la collaborazione dei docenti) - Reportage “Noi nella nostra scuola”: dalla consapevolezza di sé alla creazione di un reportage fotografico-giornalistico delle attività scolastiche (attività in cui sarà necessaria la collaborazione dei docenti) - Discussioni di gruppo su tematiche condivise 14 - schede, testi e scrittura creativa - Cartelloni e carte/azione su tematiche quali amicizia, famiglia, paure, desideri, tempo libero, scuola, etc… LABORATORI TECNICO-ESPRESSIVI Obiettivi: Potenziare e accrescere l’AUTOSTIMA Acquisire strategie comunicative e di comportamento: la REGOLA Acquisire STRATEGIE DI AUTONOMIA OPERATIVA, PROBLEMSOLVING Acquisire un efficace METODO di LAVORO e di STUDIO Incrementare la comprensione del testo, la capacità di esposizione e la costruzione di un testo Rielaborare un testo e utilizzare le nozioni apprese Sviluppare le capacità di utilizzo di strategie in ambito didattico Sviluppare senso critico Acquisire le abilità e le conoscenze indispensabili per il proseguimento nel percorso formativo METODI E STRUMENTI Dalla narrativa all’elaborazione personale Analisi di un testo Schede, schemi per organizzare in modo più efficace e autonomo il lavoro scolastico “Adesso lo so anch’io”: leggo e comprendo i vari processi atti ad una creazione sicura che porti ad un oggetto concreto da vedere, toccare e su cui fare riflessioni “Costruiamo insieme un gioco” : ricerca tematiche curricolari da adattare al contesto del gioco, progettazione e strutturazione dello stesso Reportage “Noi nella nostra scuola”: strutturazione e creazione pratica del reportage mensile Discussioni di gruppo su tematiche condivise CONCLUSIONI È molto importante riuscire a pensare la scuola come un contesto complesso, nel quale entrano in gioco molti fattori della personalità degli individui, siano essi alunni o insegnanti. Un fattore preponderante è sicuramente quello relazionale. La dinamica di gruppo è fondamentale al fine di un buon apprendimento; questo progetto basa i suoi obiettivi sul benessere del singolo ragazzo e sulla creazione di relazioni positive in un contesto in cui possa sperimentarsi e confrontarsi all’interno di un piccolo gruppo. Affinché un gruppo sia tale tra i suoi membri deve aver luogo una integrazione e una soddisfazioni dei loro bisogni e un certo grado di connessione emotiva che porti le persone a identificarsi con il gruppo 15 stesso. Detto questo, i laboratori prevedono un periodo iniziale di osservazione dei ragazzi al fine di confermare o modificare gli obiettivi e le attività proposte dal progetto focalizzando e basandosi sui bisogni degli individui coinvolti che verranno riscontrati. Per una buona riuscita del progetto, è importante sottolineare la necessità di una costante collaborazione e condivisione tra docenti e referenti delle attività. RINFORZO ALUNNI DSA Referenti: Ferrari Olivieri Lavoro dei referenti in sinergia con i consigli di classe articolato in: interventi sull’uso strumenti compensativi quando richiesti; collaborazione con i docenti di materia per le compensazioni e le personalizzazioni dei contenuti. Corso di formazione per i docenti della scuola primaria riguardante l’uso degli strumenti compensativi. Raccordo con l’Asl e le strutture private che diagnosticano e/o aggiornano, lettura delle diagnosi e stesure dei PDP RECUPERO DISCIPLINE Referente: Olivieri In base ai risultati parziali ottenuti lo scorso anno scolastico , si è deciso di ampliare ed estendere le possibilità di recupero offrendo al corpo docente la possibilità di effettuare scelte multiple di intervento tra le seguenti proposte: 1) recupero da effettuarsi in orario curricolare anche a classi aperte: Per ogni quadrimestre il collegio docenti stabilirà un possibile periodo di blocco didattico. Gli insegnanti che adotteranno questa forma di recupero, nell’ambito delle proprie competenze didattiche, stabiliranno le attività più idonee da svolgere assegnando compiti differenti ai diversi gruppi di studenti divisi per livello. Si lascia la possibilità che, due docenti della stessa materia con una distribuzione oraria parzialmente coincidente, concordino delle azioni a classi aperte predisponendo sia attività di recupero che di consolidamento o potenziamento. In tal caso le classi verranno divise in più gruppi (utilizzando, se presente, anche la docente di sostegno e/o di approfondimento). Alla fine del percorso ogni insegnante assegnerà ad ogni alunno delle prove per ponderare l’efficacia o meno dell’intervento e decidere se attuare altre forme di recupero. 2) Sportello “Help“ in orario scolastico su prenotazione e utilizzando ex colleghe, tirocinanti e docenti disponibili in 16 ore disponibili E’ esperienza comune tra gli insegnanti rilevare come la mancanza di un efficace metodo di studio, la carenza di motivazione, la conflittualità tra le varie componenti scolastiche siano tra le prime cause di insuccesso scolastico. Ai docenti interessati a far recuperare tempestivamente una lacuna nella propria materia ad un piccolo gruppo (al massimo tre studenti per volta) o per dichiarazione diretta degli alunni che lo desiderino si offre la possibilità di lasciare su un quaderno apposito. una richiesta scritta ( precisando materia e argomento da chiarire) I responsabili del progetto vaglieranno la richiesta e attiveranno un intervento immediato Il giorno e l’orario dell’intervento per ogni docente disponibile sarò scelto all’inizio del progetto e messo in visone in sala professori. Le finalità dello sportello “Help” sono: prendere atto di situazioni di disagio o di conflitto dell’alunno con le diverse componenti scolastiche e, mediante il colloquio/ confronto, risolverle migliorare il successo scolastico rafforzando il metodo di studio, la gestione del tempo, lo stress favorire le relazioni scolastiche e sociali e far acquisire un metodo efficace e autonomo nello studio della storia facilitare l’approccio mentale con la matematica rafforzare la conoscenza delle strutture comunicative delle lingue straniere indirizzare l’alunno a personale esperto 3) Momento di studio collettivo su prenotazione con durata annuale Lezioni tematiche svolte da insegnanti della scuola in orario pomeridiano ( da docenti senza esami a settembre o a pagamento per gli altri). La frequenza libera sarà raccomandata a coloro che incontrano difficoltà o necessitano di spiegazioni e/o esercizi supplementari. La lezione sarà prenotata compilando il modulo predisposto e inserendolo nella cartellina del docente disponibile su materia. 4) Progetto “Peer education” da attivare in orario pomeridiano con studenti delle Scuole secondarie di secondo grado che in cambio otterranno crediti formativi Si tratta di individuare degli studenti delle scuole superiori con particolari attitudini nelle varie discipline che, in base alla normativa sull’alternanza scuola lavoro, si mettono a disposizione per 17 accompagnare nello studio e nel recupero gli alunni delle medie che si trovano in situazione di difficoltà. Obiettivo principale del piano di miglioramento, al quale si tende mediante una serie di interventi metodologici-didattici volti soprattutto a limitare la dispersione scolastica, è potenziare il metodo di studio e rendere più efficace l’azione di recupero. Viene inserita in questo contesto la “peer education” come metodologia principe nella fase “ponte” tra il primo ed il secondo periodo scolastico, come incentivo al miglioramento mediante un intervento sicuramente motivante dal punto di vista relazionale e umano. Gli alunni delle superiori che si saranno autocandidati al ruolo di tutor preciseranno la loro disponibilità e le loro competenze. Questa attività può avere anche un risvolto di potenziamento per gli studenti che presentano già un curriculum scolastico di successo Sarà sempre presente un docente della scuola resosi disponibile (20 ore a recupero) 5) corsi di recupero estivi per tutti i ragazzi che non hanno raggiunto gli obiettivi minimi In caso di sospensione del giudizio il consiglio di classe deciderà quali corsi i singoli alunni dovranno frequentare, al massimo due, nei primi giorni di settembre, in considerazione delle carenze rilevate. Il calendario dei corsi verrà pubblicato sul sito, nella sezione corsi di recupero e scuola aperta per tutti. Ogni corso sarà strutturato per livello/classe e avrà, di norma, non meno di 7 studenti e non più di 20 e potrà riunire alunni di classi diverse. La frequenza del corso di recupero sarà obbligatoria; se la famiglia deciderà di provvedere privatamente al recupero dovrà portarne dichiarazione scritta e far affrontare al ragazzo un test per valutare l’effettivo recupero. Al termine del corso gli alunni dovranno sostenere una prova scritta e/o orale. RECUPERO CLASSI TERZE Qualora fosse necessario, oltre il progetto precedente, saranno effettuati altri recuperi per preparare all’esame gli alunni in difficoltà (soprattutto in matematica e nelle lingue straniere). Gli alunni, indicati dai consigli di classe, saranno raggruppati in classi miste CORSO DI POTENZIAMENTO DI LATINO I docenti delle varie classi di terza faranno un sondaggio per sapere chi sono gli alunni interessati e in base al numero si chiederà alla 18 famiglia un contributo per pagare l’insegnante. Il docente che terrà il corso sceglierà la suddivisione dei ragazzi, l’orario e il giorno del corso e, prima di fissare definitivamente la quota, comunicherà alle famiglie interessate tutte le informazioni utili per prendere una decisione definitiva sulla partecipazione o meno dei figli. TEATRALMENTE Laboratorio teatrale per bambini-ragazzi. Propedeutica alla recitazione. Referenti: Agosta, Nastasi, Olivieri e Tinè Premessa Il teatro rappresenta un’importante attività durante l’età evolutiva sia per la formazione del carattere che della personalità dell’individuo. In un mondo che non lascia posto all’immaginazione, che non ritaglia spazi creativi e non offre quasi mai spunti di riflessione personale, questa attività costringe all’osservazione, all’attenzione, al rispetto del lavoro altrui, alla ricerca delle sensazioni ed emozioni, alla collaborazione tra i gruppi ed individui, all’analisi di situazioni e personaggi, a capacità espressive non solo verbali, alla lettura e comprensione di testi; spesso anche alla scrittura dei testi da rappresentare attraverso la manipolazione e la trasposizione linguistica. Finalità: -Sviluppo della personalità attraverso la conoscenza di sé stessi - Incremento dell’autostima - Accrescere il rispetto per gli altri e lo spirito di collaborazione Obiettivi: OBIETTIVI DIDATTICI Capacità di leggere, comprendere e ascoltare un testo teatrale Possibilità di arricchire il patrimonio lessicale acquisendo una maggiore padronanza linguistica Capacità di elaborare e rielaborare un testo espressivo, anche da un punto di vista linguistico Capacità di memorizzare (Stimolare l’attenzione) le proprie battute Sviluppare competenze che consentono la migliore fruizione di uno spettacolo Comprendere la comunicazione teatrale attraverso i vari linguaggi Comprendere i contesti sociali in cui si affermano le varie forme del teatro attraverso cenni di storia del teatro dalle origini al Novecento Comprende le relazioni che legano il teatro al più articolato mondo culturale ed al contesto letterario e storico sociale in particolare Contestualizza l’opera in analisi e ne riconosce il ruolo di denuncia delle dinamiche storiche e sociali Mettere in scena un testo drammatico attraverso la lettura, la manipolazione di un copione, l’assegnazione delle parti ai 19 vari protagonisti, l’allestimento delle scene, la scelta delle musiche Sviluppare lo spirito critico attraverso l’ascolto attivo Stimolare la creatività attraverso l’uso di linguaggi figurativi e mimico gestuali OBIETTIVI FORMATIVI Maggiore conoscenza di sé, delle proprie capacità ed attitudini Sviluppo della socialità Rispetto degli spazi e per il lavoro altrui Raggiungimento di un accettabile autocontrollo Capacità di calarsi in situazioni e personalità diverse Possibilità di migliorare la comprensione dei diversi punti di vista Sviluppare le capacità espressive in soggetti timidi, canalizzare l’energia e l’eccessiva vivacità in alcuni soggetti Il progetto si prefigge come obiettivi trasversale: la condivisione del lavoro svolto attraverso uno spettacolo da portare in scena. l’ occasione concreta per esercitare il proprio pensiero libero ed attivo ed assumere un ruolo partecipativo nella Società moderna. METODOLOGIE Lezioni frontali interattive e pratiche basate sull’espressività mimiche, gestuali e vocali Durante il percorso laboratoriale, si ricorrerà a tecniche preespressive di lavoro sul corpo, sulla voce, sul gioco, a tecniche espressive vere e proprie che mettono in gioco spontaneità, improvvisazione, armonia e messa in scena, a tecniche postespressive che si realizzano nella recitazione, con relativa analisi dei vissuti (terapia verbale). In particolare le lezioni prevedono: esercizi di rilassamento, concentrazione, tecniche recitative e di movimento, comprensione, analisi del testo, contestualizzazione storica, linguaggio drammaturgico, autore, studio del personaggio messa in scena. Insomma, il teatro diventa un percorso per mettere in luce blocchi emotivi, che trovano modo di essere rielaborati tramite il lavoro su se stessi, nel gruppo. L’inclusione, inoltre, consente un aumento dell’autostima, della motivazione nell’apprendere e aiuta al superamento di usuali barriere Destinatari: Massimo 25 alunni di cui: alunni con sostegno o con bisogni educativi speciali che usciranno anche durante le 20 ore mattutine (da gennaio ai primi di Maggio) 20 altri alunni che aderiranno al progetto (attività pomeridiana) Periodo di attuazione: Inizio incontri mese di gennaio, termine mese di giugno. Le lezioni si terranno presso l’I.C. di Sestri Levante di via Val di Canepa. Il laboratorio si dividerà in 2 momenti: 1) Incontro in orario scolastico, dedicato a ragazzi aventi Bisogni Educativi Speciali 2) Incontro pomeridiano, extra scolastico aperto a tutti gli allievi. Ore previste per gli incontri in orario scolastico = 4 ore mensili, 1 ora settimanale. Ore previste per incontri pomeridiani, extra scolastici = 8 ore mensili, 2 ore settimanali. Rappresentazione Il progetto si si conclude con uno spettacolo da portare sul palcoscenico di un teatro e la partecipazione a rassegne (Festival Anderssen , Festival G. Gaber) Fasi operative: Scelta dell’opera da rappresentare Lezione frontale ed interattiva sulla storia del teatro Contestualizzazione dell’opera e dell’autore Conoscenza della commedia attraverso la lettura del copione Manipolazione del testo e aggiustamenti da effettuare in gruppo Assegnazione dei ruoli Lettura e comprensione delle parti assegnate Memorizzazione linguistica e interpretazione mimico-gestuale Ideazione e realizzazione della scenografia, prova costumi Rappresentazione finale Risorse umane: il regista: Aldo Capraro, Insegnanti di Sostegno e approfondimento (durante le ore mattutine) Collaborazione con: - progetto falegnameria per la scenografia - progetto di taglio e cucito per la realizzazione dei costumi RI-CICLO e NON SOLO Referenti: Agosta-Olivieri Premessa Il progetto Ri-Ciclo con Fiab Tigullio si propone di coinvolgere le persone al di fuori del mondo lavorativo, valorizzando e mettendo a frutto la loro personale esperienza. Questo progetto, nato da una riflessione comune tra diversi attori del territorio, focalizza l’attenzione sull’esigenza di avviare esperienze e iniziative comuni attorno ai temi del riuso e del riciclo (sia dei materiali che delle conoscenze) e di promuovere stili di vita più consapevoli e virtuosi. Lo scorso anno ha avuto riscontri positivi 21 e per questo si è deciso di riproporlo. Finalità: L’obiettivo del progetto Ri-Ciclo con Fiab Tigullio è quello di realizzare un luogo dove le competenze e le capacità di persone che sanno fare le cose possano essere messe in pratica e trasmesse alle generazioni più giovani. Un luogo dove questa attività sia il punto di partenza di un percorso di riflessione sul consumo e sugli stili di vita dando maggiore visibilità alla mobilità sostenibile. Obiettivi: Diffusione di buone prassi Lotta all’inquinamento Riutilizzo di oggetti ancora in buono stato Sviluppo della creatività (attraverso la personalizzazione delle biciclette) Lotta alla dispersione scolastica Alternanza scuola lavoro Metodologie: laboratorio teorico-pratico Accanto alla realizzazione del Laboratorio per il recupero delle biciclette, con tutte le attività possibili ad esso connesse il Progetto Ri-Ciclo con FIab Tigullio prevede campagne di sensibilizzazione alla mobilità sostenibile ( Progetto Bicibus ) ed alla sicurezza sulla strada. ( lezioni teoriche/pratiche tenute a scuola sui pericoli della strada e sulla conoscenza del codice della strada e della cartellonistica stradale) Destinatari: Tutti gli alunni segnalati dai rispettivi Consigli di classe, che hanno bisogno di trovare altri stimoli e motivazioni alla studio attraverso la scoperta delle proprie potenzialità e attitudini ( per la parte pratica) Per tutta la scolaresca per la parte teorica-documentaristica Periodo di attuazione: Da Novembre a Maggio il lunedì mattina dalle 10 alle 11,45 Fasi operative: lezioni teorico .pratiche sulle parti meccaniche delle biciclette recupero delle biciclette o delle parti da recuperare per il successivo lavoro pratico per applicare le nozioni apprese creazione di depliant pubblicitari in collaborazione con Educatrice creazione in collaborazione con il progetto Giornalistico/Cinema con Nastasi di un video percorso con interviste per promuovere i luoghi più caratteristici ( non solo culturali ma anche paesaggistici e enogastronomici) del nostro territorio 22 Recupero con la collaborazione dei ragazzi del progetto falegnameria della casetta di legno Organizzazione di un concorso per iniziative volte ad arginare il fenomeno del furto di biciclette Biciclettata di fine anno (con festa e organizzazione lotteria) Risorse umane: Docenti di sostegno e Sig Veirana che, oltre alla sua esperienza mette a disposizione anche la cicloofficina dell'Associazione Fiab Tigullio. Si ipotizza una collaborazione con le educatrici per la progettazione e la realizzazione di depliant sui percorsi ciclabili di Sestri oltre alla creazione di filmati per descrivere gli angoli del nostro territorio visti in termini giornalistici dagli “occhi” dei ciclisti (paesaggistici, culturali, enogastronomici, ricettività e servizi) nell'ambito del progetto Giornalismo/Cinema di Elena Nastasi I ragazzi della scuola saranno sollecitati a portare vecchie biciclette per poter attingere a pezzi di ricambio gratuiti o si chiederà come lo scorso anno scolastico la collaborazione del Comune e della Polizia Municipale per poter utilizzare le biciclette soggette a demolizione. BICIBUS e NON SOLO Referente: Marco VEIRANA L'accompagnamento a scuola in bicicletta sarà garantito da soci/volontari di Fiab Tigullio Vivinbici. Premessa L'Associazione FIAB Tigullio Vivinbici si occupa di mobilità, un pezzo importante della vita di ciascuno di noi tutti. Riteniamo che il progresso vada verso la riduzione sempre più forte dell'uso dell'automobile per muoversi in città (perché inquina, fa rumore, è pericolosa, occupa molto spazio pubblico) a favore del muoversi a piedi, in bicicletta o con mezzi pubblici. Noi pensiamo che una città dove la mobilità sia attenta ai soggetti più “deboli” sia una città per tutti. Noi pensiamo che questo tipo di mobilità rappresenti un vantaggio per la salute e un vantaggio sociale ed economico. Riteniamo sia importante educare in tal senso i bambini e i ragazzi Il Progetto A tal scopo proponiamo da anni il Progetto BiciBus con l'accompagnamento a scuola in bicicletta dei ragazzi delle medie. Andare in bicicletta, come d'altronde a piedi, fa bene alla salute, all'ambiente e all'umore e tutti dovrebbero farlo, anche il personale della scuola. La partecipazione al BiciBus è una libera scelta da parte dei ragazzi e delle famiglie ed è fondamentale la comunicazione dei docenti ai ragazzi; se si comunica con convinzione che l'andare a scuola in bicicletta (come a piedi) è un'attività salutare, è un comportamento positivo, una buona abitudine, da acquisire anche per il futuro il messaggio passa. Il BiciBus resta l'azione principale ma altre azioni, a complemento 23 del Progetto, sono state progettate di comune accordo con i docenti Olivieri, Nastasi e Agosta (vedi Progetto RI-CICLO e NON SOLO) o Laboratorio sulla conoscenza e manutenzione della bicicletta con possibilità di recupero di biciclette messe a disposizione dalla Polizia Municipale c/o la nostra ciclofficina rivolto a tutti gli alunni segnalati dai rispettivi Consigli di classe , che hanno bisogno di trovare altri stimoli e motivazioni alla studio attraverso la scoperta delle proprie potenzialità e attitudini. o Laboratorio per la progettazione e realizzazione di materiale comunicativo (pieghevoli) sui percorsi ciclabili di Sestri Levante e dintorni e creazione di materiale video per descrivere gli angoli del nostro territorio visti in termini giornalistici dagli “occhi” dei ciclisti (paesaggistici, culturali, enogastronomici, ricettività e servizi) in collaborazione con il Progetto Giornalismo/Cinema (Nastasi), rivolto a tutti gli alunni. o Laboratorio sulla Sicurezza stradale (lezioni teoriche/pratiche tenute a scuola sui pericoli della strada e sulla conoscenza del codice della strada e della cartellonistica stradale) rivolto a tutti gli alunni. Finalità e obiettivi Il progetto ha come finalità l’autonomia delle alunne e degli alunni nel muoversi da casa a scuola, l’acquisizione di comportamenti salutari, il sapersi muovere, da soli o in gruppo, rispettando le regole del convivere civile e del codice della strada. L’obiettivo è far sì che gli alunni possano venire a scuola in bicicletta numerosi, in sicurezza e non in modo occasionale. Destinatari: Tutti gli alunni (o come diversamente indicato) Periodo di attuazione: Da novembre a fine scuola il mercoledì Fasi operative: Il BiciBus è un autobus che va in bicicletta, è uno SCUOLABUS “A DUE RUOTE” cioè è formato da un gruppo di studenti che vanno e tornano da scuola accompagnati in bicicletta dai volontari di Fiab Tigullio lungo percorsi prestabiliti e sicuri. Gli studenti, con la loro bici, aspettano alle fermate i volontari e il gruppo per proseguire insieme verso la scuola e ritorno. Per aumentare la visibilità e la sicurezza tutti indossano casco e pettorina colorata. Come si organizza Dopo la presentazione dell’iniziativa ai Genitori si distribuisce il modulo per l'iscrizione. Verranno quindi definiti gli itinerari e le fermate definitive con gli orari di partenza e arrivo. Agli alunni iscritti verranno consegnate le istruzioni ed un foglio con le regole di comportamento ed una pettorina ben visibile. Il caschetto (obbligatorio) sarà a cura dei partecipanti ma potrà 24 essere fornito dalla scuola (caschetti già in possesso della scuola). Il Progetto BicicBus non prevede oneri economici per la scuola e non interferisce con le attività didattiche svolgendosi nel pre e post scuola. GEPPETTO a teatro Referente: Olivieri Premessa Questo progetto nasce dall’idea di far conoscere agli alunni i “ vecchi” mestieri, oltre ad e vuole fornire l’ occasione per valorizzare le capacità tecnico- manuali degli alunni. Finalità: insegnare le tecniche base di falegnameria e restauro, nel rispetto delle regole e della collaborazione permettere l ‘espressione delle potenzialità interiori attraverso l’insegnamento di un mestiere da preservare. Ci si propone di utilizzare la falegnameria per influenzare positivamente lo sviluppo del cervello, le abilità ad esso correlate, la creatività e l’autostima, favorendo inoltre l’interazione con il mondo esterno e fornendo tutta una serie di esperienze che agevolano l’espressione di sé e la comunicazione. OBIETTIVI: ampliamento delle conoscenze scientifiche, tecniche e artistiche della lavorazione artigianale del legno, della produzione e della decorazione manifatturiera promozione dell’esperienza didattica del progettare e del fare laboratoriale attraverso delle esperienze manipolativo-sensoriale sviluppo delle capacità manuali operative e potenziamento delle abilità e delle competenze in campo tecnico-artistico e tecnologico; attività artistica come rappresentazione di una differente forma di “ragionamento” valorizzazione e arricchimento della creatività e dell’originalità espressiva capacità di problem solving consapevolezza di sé stessi condivisione di sforzi univoci rispetto delle regole valorizzazione degli interessi, dei talenti e delle competenze di ognuno; promozione di attività di orientamento scolastico e lavorativo; METODOLOGIE: Laboratorio teorico pratico per la progettazione e realizzazione di nuovi oggetti, utilizzando l’esperienza di un vero falegname. O 25 per il recupero di oggetti esistenti in progettazione: Assemblaggio calcio balilla iniziato lo scorso anno Costruzione della scenografia per l’opera teatrale Costruzione di un pannello per riporre ordinatamente gli attrezzi (compatibilmente con i lavori sopra) Restauro baule per materiale scientifico (se possibile ) Destinatari: Tenendo conto che molti dei nostri alunni vivono per svariati motivi un disagio scolastico e alcuni di loro sono a rischio dispersione questi laboratori sono aperti a tutti i ragazzi interessati che saranno individuati e indicati dai vari consigli di classe. Periodo di attuazione: A partire da Novembre il Martedì dalle 9,50 alle 11,50 Fasi operative: - studio del materiale: caratteristiche, legno massello e derivati, legni duri e teneri, provenienza geografica delle essenze, proprietà fisiche meccaniche e tecnologiche, filiera produttiva - studio, scelta e reperimento del materiale necessario, regole d’uso di materiali e attrezzi per il restauro degli oggetti presi in considerazione. Per il restauro Fondamentale è scrivere un programma di interventi, in cui verranno elencati in maniera cronologica. Si inizia sempre con gli interventi di falegnameria, poi di pulitura e quindi di lucidatura. Elencate tutti gli interventi che dovete eseguire, sia quelli che integrano una parte mancante, sia quelli che si limitano al reincollaggio di una parte che si è semplicemente distaccata. Fatto questo si passa alla parte operativa Pulitura del mobile Analizzate sempre il tipo di vernice che ricopre l'oggetto e se necessario sverniciare Eseguire gli interventi precedentemente elencati Verniciatura Nel caso di costruzione di oggetti in legno: - particolare attenzione sarà dato in questo caso al processo creativo per lo studio e l’analisi della forma, dei materiali e della funzione dell’oggetto - definizione del disegno con forme e spessori del legno compensato, ritaglio a traforo, carteggio dei tagli, pittura dei pezzi, costruzione degli oggetti con incollaggio delle parti, verniciatura e rifinitura finale Risorse umane I Docenti di Sostegno, e un falegname esterno Sig. Piero Bacigalupo 26 ORTO IN CORTILE Referente: Olivieri Premessa Il progetto si prefigge di recuperare un sapere legato alla specificità della nostra zona e permettere agli alunni di acquisire un sapere pratico legato a conoscenze spesso trasmesse solo oralmente. Obiettivi generali saper interagire in modo consapevole e responsabile con l’ambiente educare all'ascolto e alla scoperta delle conoscenze colturali del territorio educare all’estetica e funzionalità del territorio e delle sue esigenze anche paesaggistiche stimolare il lavoro di gruppo e lo spirito di collaborazione promuovere il passaggio di competenze tra ex alunni ora iscritti all’Istituto tecnico-agrario Marsano acquisire il senso di responsabilità nel gestire un micro ambiente favorire le conoscenze necessarie a gestire un orto e un giardino favorire la conoscenza corretta delle le principali tecniche agronome farsi carico della manutenzione di uno spazio verde nel cortile della scuola destinato ad attività laboratoriali, riqualificando in particolare alcune zone degradate superare il disagio e fornire motivazione per alunni che necessitano di una metodologia operativa saper comunicare e divulgare quanto appreso Obiettivi specifici apprendere la tecnica di utilizzo degli attrezzi agricoli conoscere la filiera che porta alla produzione dell’olio extra vergine d’oliva e ai sui utilizzi progettare e realizzare un’aiuola, pacciamata con corteccia, per le piante grasse riconoscere le caratteristiche colturali di una pianta assistere alla potatura delle piante e saper relazionare in merito a tecniche e modalità saper coltivare patate e altri ortaggi apprendere le tradizioni locali relative all’uso alimentare e non di alcuni prodotti osservare la nascita di semi in vaso e curarne il trapianto e la crescita Destinatari: classi del corso A, più eventuali classi che aderiranno ai laboratori e gruppi di alunni inseriti nei laboratori degli affidi educativi Metodologie: Il progetto prevede: una parte teorico –informativa attività laboratoriali con la partecipazione attiva degli alunni, coordinati e coadiuvati da loro insegnanti e, in alcuni casi da esperti. partecipazione ad eventi e manifestazioni sul territorio 27 inerenti al progetto Durata intero anno scolastico Arco temporale di realizzazione: I fase: ottobre –dicembre: manutenzione ordinaria e straordinaria dell’orto visita di un frantoio moderno e uno tradizionale realizzazione di un piccolo orto invernale (lattughe e cicorie) preparazione del terreno e semina delle patate e dei piselli ripristino e preparazione di aiuole II fase. gennaio – marzo manutenzione ordinaria dell’orto preparazione del terreno e semina delle patate potature della vigna, degli ulivi e degli alberi da frutta semina e coltivazione di colture tipiche dei nostri orti semina del basilico semina d girasoli per la raccolta dei semi alla ripresa delle attività didattiche III fase: aprile – giugno merenda nell’orto con fave e pecorino preparazione di sale aromatizzato con erbe aromatiche e zucchero alla rosa semina del basilico per realizzare un laboratorio sul pesto preparazione di vasi artistici con piante grasse allestimento di un’esposizione e manifestazione conclusiva aperta alla collettività Risorse umane docenti della scuola, personale A.T.A, educatori, alunni, alunni e personale dell’istituto Marsano, esperti Collaboratori esterni: Comune di Sestri Levante LABTER , laboratorio territoriale Cooperativa Olivicoltori Sestresi Frantoio “Bo” di Sestri levante e Istituto Marsano sezione di San Colombano TUTTI A TAVOLA Referenti: Olivieri , Ferrari e Piccinini Premessa il progetto vuole offrire occasioni d’integrazione attraverso attività a piccolo gruppo, creando l’opportunità di esperienze sociali positive e piacevoli. Finalità Accrescere l’interazione con i coetanei, il contatto interpersonale e la socializzazione Sensibilizzarsi agli altri e all’ambiente. Rafforzare l’identità attraverso il rispetto delle regole di 28 vita comunitaria e di quelle di educazione alla salute Obiettivi: Sviluppare la discriminazione, l'ordinamento, la classificazione e la quantificazione degli alimenti e delle sostanze che li compongono nel corso della realizzazione di semplici ricette di cucina Individuare gli utensili da cucina per fare alcuni cibi. Conoscere gli alimenti (collegamento con programma di tecnica) la composizione Scoprire i rapporti fra alcune sostanze e gli alimenti Riconoscere le categorie degli alimenti Misurare quantità e pesi di alimenti Ordinare immagini in sequenza Raccontare esperienze Rispettare le regole di igiene durante l’alimentazione Saper apparecchiare una tavola in maniera adeguata e servire gli alimenti a tavola Metodologie: Le attività previste dal percorso riguardano la realizzazione concreta da parte di un piccolo gruppo di ragazzi di ricette dolci o salate ; Ciascun alunno eseguirà autonomamente le istruzioni che l’insegnante darà per l’esecuzione della ricetta. Il laboratorio si svolgerà di all’interno di un’aula mensa che verrà attrezzata appositamente per l’occasione. In questo spazio i ragazzi troveranno gli strumenti necessari per realizzare la ricetta del giorno Per quanto riguarda l’organizzazione del laboratorio: ogni giornata del laboratorio si suddividerà in più fasi. La prima fase riguarderà la preparazione del dolce, specifico di quella giornata, da parte dei ragazzi. Ogni ragazzo produrrà un dolce, un primo o un prodotto da panetteria che porterà a casa e consumerà coi propri familiari. L’insegnante di sostegno, che funge da modello sia verbale sia visivo cucinerà a casa e porterà il piatto della giornata che verrà consumato insieme dal gruppo dopo aver adeguatamente riordinato e preparato tavola. Il giorno seguente saranno gli alunni stessi a portare in classe una parte di quanto preparato il giorno prima permettendo così la condivisione, con il resto della classe. In questo modo il prodotto finale dell’attività assumerà un valore sociale in quanto verrà inserito nella comunità della classe. Infatti i bambini sono motivati quando il prodotto da loro realizzato può essere socializzato con gli altri compagni ed insegnanti. Il progetto prevede anche la creazione da parte dei bambini di un 29 ricettario illustrato. (durante il laboratorio educativo). La classe costruirà così il supporto per le ricette realizzate. Il ricettario (potrà essere messo in vendita) e rappresenterà la documentazione visiva dell’esperienza poiché in esso verranno raccolte le immagini dei bambini durante lo svolgimento delle attività. Destinatari: Gli alunni segnalati dai rispettivi consigli di classe e che fanno parte del gruppo dell’educatrice Periodo di attuazione: Si articolerà da Novembre ai primi di Maggio il Mercoledì durante le ultime 3 ore. Sarà effettuato almeno una volta al mese massimo due. ( Il giorno e il materiale occorrente verranno indicati ai docenti e agli alunni interessati almeno una settimana prima) Risorse umane: I docenti di sostegno (presubilmente Olivieri , Ferrari) l’educatrice Simona Torti, il padre di una alunna che fa il cuoco e si è reso disponibile per aiutarci Il luogo in cui si svolgerà il laboratorio è la sala mensa della scuola elementare. Il progetto è a costo zero, l’insegnante svolgerà l’attività durante il suo orario di servizio e l’ora in eccesso sarà messa a recupero ore. Gli ingredienti necessari alla realizzazione della ricetta verranno portati dagli alunni e dall’insegnante. CINEMA A SCUOLA Referente: Nastasi Premessa Il progetto vuole essere un contenitore che collega la scuola al mondo del Cinema e le cui azioni si muovono su due direttive principali: dare spazio a nuove forme di linguaggio, decisamente più vicine agli interessi dei nostri alunni, e soprattutto coinvolgere e motivare i ragazzi attraverso la valorizzazione dei loro interessi extrascolastici per permettere loro di vivere la scuola in modo più autentico e gratificante. Finalità: Il percorso proposto vuole essere permettere l’acquisizione di nuovi valori, attitudini e comportamenti, nonché lo sviluppo di qualità cooperative, esplorative e propositive. Si prefigge in particolare di trasmettere nuove conoscenze, competenze e metodi di lavoro che prevedono l’utilizzo di strumenti i linguaggi espressivi innovativi che portano a progettare e realizzare video-reportage, filmati, documentari, con il supporto di esperti esterni e di professionisti del settore (videomaker, registi, giornalisti, sceneggiatori, cameramen.....). 30 Obiettivi generali Promuovere la conoscenza del Cinema come Arte e del Video come forma di espressione artistica. Promuovere la conoscenza delle specificità del lavoro del videoreporter, del giornalista radiofonico e televisivo, e di tutte le figure tecnico professionali che operano in campo televisivo e cinematografico. Favorire nei ragazzi la capacità di espressione utilizzando linguaggi verbali e non verbali Promuovere la socializzazione, la collaborazione, il confronto e l’impegno attraverso un’esperienza e un obiettivo comune di rilievo. Riconoscere il valore e le potenzialità della diversità, fondamentale, ad esempio, per la scelta degli interpreti e nell’attività dell’attore. Coinvolgere e motivare i ragazzi facendo emergere competenze extrascolastiche che, in alcuni casi, sono l’unico modo per valorizzarli e accrescere la loro autostima. Strutturare un percorso didattico che fornisca la continuità tra scuola secondaria di 1° e di 2° grado fornire ulteriori elementi per l'orientamento Obiettivi specifici Creare insieme un’unità didattica multimediale ( testovideo- audio), un documentario o un video-servizio giornalistico. Apprendere tutti gli elementi e le fasi di lavorazione necessarie per la realizzazione di un video/film , un reportage o un servizio giornalistico televisivo o radiofonico. Conoscere e utilizzare software specifici per il montaggio audio e video Utilizzare Webcam e microfoni. Ideare e realizzare una sceneggiature partendo da un testo o da un’idea originale, per un filmato, un documentario o un servizio giornalistico. Metodologia lezione dialogata; brainstorming; drammatizzazione; lavoro di gruppo Destinatari: Alunni delle classi seconde e terze interessati al progetto Periodo di attuazione: intero anno scolastico: a partire da novembre/dicembre la realizzazione dei prodotti seguirà e si alternerà alle lezioni di esperti esterni professionisti del settore 31 Risorse umane: Insegnanti della scuola. Si prevede l’intervento di professionisti e di nostri ex alunni come formatori per docenti e alunni partecipanti al progetto SIAMO “A CAVALLO” Referenti: Olivieri, ….. con istruttori certificati Permessa Consapevoli dell’importanza di prendere in considerazione i vari aspetti della persona per un effettivo successo scolastico, si propone in pianta stabile l’esperienza del corso di IPPOTERAPIA finalizzato all'integrazione, all’autostima, all'acquisizione dell'autonomia di tutti gli alunni ( Handicap, Dsa,Bes e normodotati In questo panorama si inserisce il Progetto di Ippoterapia e di attività equestre integrata per alunni diversamente abili, per soggetti svantaggiati e normodotati. Attraverso l’uso del cavallo, dell’equitazione sportiva e di tutto ciò che ad essa attiene, si pensa di realizzare un’attività che, sia posta come riferimento e stimolo per lo sviluppo motorio, psicologico e sociale degli allievi. L'ippoterapia offre enormi possibilità in ambiti diversi di intervento terapico, ma ad oggi risulta essere ancora poco conosciuta sia nel mondo accademico che dagli enti e dalle associazioni che si occupano di disabilità. Dalla cura, all'assistenza, fino alla riabilitazione, il cavallo è infatti un importante protagonista: per bambini ed adolescenti con difficoltà somatiche, motorie o disturbi Finalità sviluppare le competenze di base degli alunni con Handicap contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico sia dei DSA, dei Bes, evitare l’instaurarsi dei fenomeni di bullismo e di comportamenti a rischio adolescenziali Obiettivi attraverso il movimento dell’animale ci si prefigge di favorire:: lo sviluppo del tono muscolare il miglioramento della coordinazione neuromotoria il senso dell'equilibrio, della comunicazione, dell'orientamento e del senso di responsabilità Metodologia Il Progetto che prevede l'utilizzo della “Riabilitazione Equestre”, riconosciuta come uno degli strumenti più moderni ed efficaci per l'aiuto agli adolescenti e ai giovani adulti con problematiche psicologiche Il programma prevede sedute di ippoterapia e attività assistite con animali sia per studenti disabili che normodotati, fino alle lezioni di equitazione. Risorse umane: - alcuni docenti di sostegno - operatori specializzati in ippoterapia con attestati professionali 32 - istruttori di equitazione per disabili e per normodotati, tutti con esperienza decennale nel settore. NUOTANDO E GIOCANDO Referenti: Agosta, Nastasi il personale di sorveglianza della piscina, e un istruttore di nuoto Premessa Si propone l’attuazione di un progetto di acquaticità indirizzato prevalentemente agli alunni Bes o con sostegno (Ma non solo), ad integrazione del loro PEP da effettuarsi presso la Piscina di Sestri Levante (da raggiungersi a piedi) Finalità Il progetto mira a sviluppare le potenzialità dei ragazzi nell’ambito dell’autonomia personale, della coordinazione psicomotoria, della capacità relazionale e sociale Obiettivi: sviluppo dell’autonomia personale (preparazione della sacca, doccia, vestirsi, ecc.) galleggiamento, ovvero sicurezza nel rimanere a galla con o senza supporti in base al livello del ragazzo; imparare l'utilizzo dei supporti per il galleggiamento; imparare a fare il "morto" (utile per il galleggiamento e la sicurezza in acqua). Esercizi acquaticità potenziamento della coordinazione psicomotoria attraverso l’acquisizione di uno o più stili almeno stile libero , dorso e rana imparare a nuotare sott'acqua; esercizi in immersione imparare a tuffarsi di piede e di testa socializzazione attraverso anche 5 minuti di gioco finale nella vasca piccola integrazione Metodologia: Attività individuale seguita dai docenti di sostegno oltre che da un istruttore di nuoto Destinatari: circa 15 di alunni/e con o senza sostegno individuati dai vari consigli di classe Periodo di attuazione: Da Novembre a Maggio Ci si recherà in piscina ogni GIOVEDI’ dalle ore 11,50 alle ore 13,50 circa - quindi durante le ore curricolari. Questo orario comprende anche il tempo dedicato agli spostamenti. Risorse umane: Alcuni docenti di sostegno il personale di sorveglianza della piscina, e un istruttore di nuoto. 33 CONOSCERSI, COLLABORARE E COMUNICARE ALL’INTERNO DI UN GRUPPO Referente: Tinè Alessandra Premessa Il progetto vuole guidare i partecipanti ad elaborare concetti e valori fondamentali condivisi durante le lezioni di approfondimento dedicate alle competenze personali e sociali. Elaborare e connettere alcuni saperi specifici della discipline di scienze motorie e di educazione civica in forme nuove e creative avvia un processo che contribuisce allo sviluppo integrato e equilibrato della personalità e alla formazione di futuri cittadini ben inseriti e capaci di adattarsi con successo agli eventi della società contemporanea. Finalità: Potenziare le competenze personali, civiche e sociali negli alunni/e della scuola secondaria di primo grado Obiettivi: Potenziare in ciascun partecipante la conoscenza di sé, la propria autonomia e la capacità di collaborare e comunicare in gruppo attraverso un’attività esperienziale di movimento ed espressione corporea Metodologie: Si procede attraverso una modalità laboratoriale ed esperienziale in gruppo. Sarà privilegiato un approccio pratico riferito all’educazione somatica con elementi di danzamovimentoterapia e body mind centering. affinché ciascun/a studente/essa possa fare esperienza pratica, “ incarnare” nozioni, pensieri, idee condivise in classe attraverso l’ esplorazione individuale, di coppia, di gruppo delle relazioni corpo-mente attraverso il movimento, il tocco, la visualizzazione e somatizzazione. Tale attività contribuisce a creare un reale “embodiment” che contribuisce sia a migliorare la conoscenza corporea ed emozionale di sé, sia a potenziare l’autonomia, l’autostima, la creatività, la curiosità intellettuale, la capacità di collaborare tra coetanei, la socializzazione e l’ integrazione. Si punterà molto anche a favorire l’autogestione e l’autodeterminazione e del gruppo assumendosi la responsabilità al proprio interno di creare e rispettare norme, regole di gioco e di comportamento nel rispetto delle persone e dell’ambiente. Destinatari: Tutti gli studenti di scuola secondaria (primo,secondo,terzo anno). Ogni classe verrà suddivisa in due sottogruppi che, una volta alla settimana, lavoreranno alternativamente, al progetto o resteranno in classe con l’insegnante della disciplina. Periodo di attuazione: intero anno scolastico 34 MUSICA INSIEME ovvero CONOSCERSI, COLLABORARE E COMUNICARE ALL’INTERNO DI UN GRUPPO Premessa Referente: Il progetto vuole guidare i partecipanti ad elaborare concetti e valori fondamentali condivisi durante le lezioni di approfondimento Laura Dalfino dedicate alle competenze riguardo la convivenza civile e relazionale. Elaborare e connettere i saperi specifici dell'educazione musicale con l'educazione civica in forme nuove e creative, avvia un processo che contribuisce allo sviluppo integrato ed equilibrato della personalità e contribuisce alla formazione di futuri cittadini ben inseriti e capaci di adattarsi con successo agli eventi della società contemporanea. L'ascolto dell'altro ed il concetto di gruppo sono imprescindibili nella musica d'insieme nella realizzazione della quale tutti possono concorrere mettendo a disposizione le proprie ed uniche capacità nel rispetto dell'unicità altrui. Finalità: Potenziare le competenze personali, civiche e sociali negli alunni/e della scuola secondaria di primo grado. Obiettivi: Potenziare in ciascun partecipante la conoscenza di sé, la propria autonomia e la capacità di collaborare e comunicare in gruppo attraverso un’attività musicale d'insieme, strumentale e vocale. Metodologie: Consapevolezza vocale e di sé attraverso: una corretta pratica respiratoria, elemento essenziale per una sana emissione vocale; esercizi di coordinazione pneumofonica training di consapevolezza fisica sulle tensioni e detensioni degli organi fonatori (bocca, gola, collo, torace, addominali, postura); ascolto ed emissione del suono con ricerca dei risuonatori appropriati; utilizzazione corretta dei volumi e dei timbri vocali. Il lavoro di gruppo porrà particolare attenzione alla parola in musica come strumento ritmico ma anche comunicativo attraverso: esercizi su testi poetici e di prosa, articolazione sonora unita al significato del testo preso in esame, studio delle intenzioni che animano il testo e il sottotesto. Si affronterà lo studio della voce “espressiva”: come aiutare nel migliore dei modi chi deve esprimersi attraverso la parola musicale, curando il respiro, il ritmo, il rilassamento del corpo durante la lettura, il parlato intonato ed il canto corale. Gli esercizi di canto corale incentiveranno la ricerca e la curiosità intellettuale nonché la capacità di collaborare tra coetanei, la socializzazione e l’ integrazione, avvicinando gli studenti a forme musicali appartenenti alle differenti culture ed etnie. Destinatari: Tutti gli studenti di scuola secondaria. Ogni classe potrà essere divisa in due gruppi che alternativamente, una volta alla settimana, lavoreranno al progetto o resteranno in classe con l’insegnante della disciplina, oppure il laboratorio verrà svolto con l'intera classe in 35 collaborazione con il docente di materia. Periodo di attuazione: Ogni classe potrà partecipare al laboratorio per circa 13 settimane nella prima o nella seconda metà dell'anno scolastico. PROGETTO MENTORING Referenti: Agosta, Olivieri Associazione Mentoring USA-Italia Onlus e la Dottoressa Lombardo, Premessa Il Progetto Mentoring prende il nome da Mentore, precettore di Telemaco. “Mentoring USA/Italia”–Onlus nacque nel 1998, dopo una fase di sperimentazione del proprio Metodo sostenuta dal CNR. La sua mission si esprime attraverso gli omonimi Programmi educativi basati sul metodo one-to-one di Matilda Raffa Cuomo, diretti ad arginare il diffuso e preoccupante fenomeno dispersione scolastica, causa di piaghe sociali quali: bullismo, baby gang, violenza negli stadi, microcriminalità, droga, etc. La nostra scuola ha aderito al progetto MentoringUSA /Italia dall’anno scolastico 2015/2016. Finalità: Ha lo scopo di aiutare i ragazzi, della scuola dell’obbligo a: sviluppare la stima di sé, per prendere coscienza delle proprie potenzialità e migliorare il rendimento scolastico. La parte più significativa del Mentoring è l rapporto di fiducia e di ascolto che un volontario (Mentore) riesce a stabilire con un ragazzo (Mentee), durante gli incontri one-to-one tenuti nella Scuola; ciò rappresenta un’occasione di reciproco arricchimento. Il Mentore, nello svolgere la sua funzione, assume un ruolo di modello positivo attivo e stabilisce i vantaggi di un percorso educativo in cui entrambi, il ragazzo e il volontario, si assumono la responsabilità di raggiungere un obiettivo comune. Obiettivi diminuire l’assenteismo, migliorare il rendimento scolastico avviare il ragazzo, a poco a poco, a predisporsi positivamente al futuro. Destinatari Il progetto coinvolge ragazzi e ragazze delle diverse classi della scuola secondaria di primo grado “Descalzo”. Periodo di attuazione: Il progetto che ha avuto inizio nel mese di Aprile 2016, è stato ripreso ad Ottobre e prevede un numero complessivo di quindici incontri. Gli incontri hanno cadenza settimanale e, all’interno di ogni incontro, le attività si articolano in: 36 1) un'ora circa di "Grande Gruppo": tutti insieme i mentori, i mentee, i coordinatori della scuola e la Referente Sviluppo Programma Mentoring (Dottoressa Lombardo) trattano delle tematiche di interesse comune e favoriscono la circolarità della comunicazione; 2) un'ora di lavoro one-to-one: il Mentore costruisce e sviluppa il rapporto con il suo Mentee. Risorse umane: I docenti coinvolti nel progetto, la Referente Sviluppo Programma Mentoring (Dottoressa Lombardo) le persone che hanno accettato di svolgere ll ruolo di Mentore. STRANIERI Referente: Nastasi Per quanto riguarda l'accoglienza degli alunni appena arrivati dall'estero e non ancora in possesso della lingua italiana si rimanda al Protocollo di accoglienza alunni stranieri che fa parte del POF. Per questi alunni si cerca di approntare percorsi e strategie didattiche che favoriscano l'acquisizione dell'italiano, la socializzazione, la partecipazione alle attività scolastiche ed extrascolastiche. A tal fine l'IC si avvale principalmente della collaborazione del Servizio di mediazione culturale e linguistica del Villaggio del Ragazzo di San Salvatore di Cogorno, ma anche di tutte le risorse presenti sul territorio (Comune, LabTer,...).Inoltre si cercano di creare attività (vedi progetti e laboratori dell'IC) che promuovano l'intercultura come occasione di scambio, arricchimento, collaborazione, nella realizzazione di un progetto comune. ORIENTAMENTO Referenti Sanseverino Agosta In collaborazione con il Comune di Sestri Levante Il progetto prevede varie fasi e interessa tutti i soggetti attivi dell’attività scolastica. Fase 1 – I docenti coordinatori, coadiuvati dai Docenti Referenti per l’Orientamento, eseguono una prima ricerca sulle idee che i ragazzi hanno in mente per il proprio futuro. Fase 2 - A questa prima fase fa seguito un incontro di presentazione per le classi terze per illustrare l’offerta formativa del territorio( Coordinatrice Dott.ssa Lombardi) ed un laboratorio esplorativo legato ai desideri e alle attitudini dei ragazzi. Fase 3 - Gli alunni partecipano al salone ABC ( Genova) e agli Open Day organizzati presso le loro sedi da tutti gli istituti della provincia. In queste occasioni si può visitare l’istituto, incontrare docenti ed alunni. Fase 4 – Gli studenti interessati possono partecipare a laboratori e lezioni insieme agli studenti delle prime classi dell’istituto superiore prescelto. Anche quest’anno si è optato per la frequentazione solo pomeridiana, in modo da non creare disturbi e 37 scompensi all’attività didattica mattutina. L’accompagnamento ed il ritiro degli alunni sarà a carico delle famiglie. Fase 5 – I docenti referenti, accompagnati da altri docenti, organizzeranno una visita guidata alle scuole di formazione professionale del territorio. Fase 6 – La scuola organizza una serie di incontri ( da Ottobre 2016 a Gennaio2017) rivolti ai genitori. Fase 7 – La scuola attiva uno sportello di consulenza psicologica. Fase 8 – I docenti veicoleranno tutte le informazioni necessarie riguardanti i tempi e le modalità di iscrizione alla scuola superiore. Fase 9 – Corso di formazione per i docenti Riassumendo possiamo dire che il progetto in collaborazione con il Comune prevede diverse attività: 1) Azioni con gli alunni: Incontro con le classi terze Laboratorio rivolto alle classi terze Salone ABC Genova Sportello di consulenza psicologica 2) Attività con i genitori: Gruppi laboratoriali di discussione Tavola rotonda Genitori/Scuola Sportello di consulenza psicologica 3) Corso di Formazione per i docenti Docenti: Sanseverino - Agosta Corso di formazione sul tema “La scuola non insegna solamente ma forma e orienta anche” (Dott.ssa Rota) Corso di formazione specifico (Dott.ssa Rossi) Per tutti i docenti Coordinatori terze Docenti sostegno terze Docenti di potenziamento Docenti referenti 28 ottobre 2016 15 - 18 17 novembre 2016 15 - 18 2 novembre 2016 15-18 8 novembre 2016 15-18 29 novembre 2016 15-17 38 Attività con le classi Incontro di presentazione per le classi terze per illustrare l’offerta formativa del territorio(Dott.ss a Lombardi e Dott . Giardino) Laboratorio rivolto alle classi terze Partecipazione salone ABC (Genova) Attività con i genitori Incontro sul tema “Riflessioni sul ruolo educativo degli adulti: aspettative, fantasie e desideri nel processo educativo” (Dott.ssa Rota) 3 gruppi laboratoriali di discussione tra genitori con 12/13 persone max. (Dott.ssa Kosulich e Dott.ssa Rossi) Tavola rotonda Genitori/Scuola sul tema:”Quale ruolo la famiglia e quale la scuola” Già svolto 3A. 1h 21 ottobre 3B. 4 novembre 3C. 24 ottobre 3D. 28 ottobre 3E. 7 novembre 3F. 26 ottobre 3A 3B. 14 dicembre 14 dicembre 8:50 - 13:50 8-14 Accompagnatori 3 comune + 3 docenti 25 ottobre 16:30- 18:30 Novembre-dicembre Gennaio 2017 39 Sportello di consulenza psicologica (Dott.ssa Rota) ALUNNI GENITORI DOCENTI Il Mercoledì da fine Novembre a Febbraio 9 -12 Su appuntamento Orientamento interno Gli alunni partecipano agli “Open Day” organizzati dalle scuole del territorio; Gli studenti possono partecipare a laboratori e lezioni negli istituti superiori (frequentazione solo pomeridiana) con accompagnamento e ritiro degli alunni a carico delle famiglie; La scuola organizza un proprio Salone dello Studente, con la presenza di tutti gli istituti del territorio in data Lunedì 12 Dicembre; Saranno organizzate visite guidate in orario curricolare presso gli istituti di formazione professionale del territorio (Villaggio del Ragazzo / Ente Forma). Indirizzo mail: [email protected] Scheda si sintesi dei progetti in orario mattutino Progetto Giorno Orario frequenza RI_ciclo con Fiab Lunedì Dalle 9,50 alle 11,50 Settimanale A partire da fine Ottobre Laboratorio Educatrice Lunedì Dalle 11,50 alle 13,50 settimanale Geppetto a Teatro Martedì Dalle 9,50 alle 11,50 Laboratorio Educatrice Martedì Dalle 11,50 alle 13,50 Ogni 15 giorni A partire da fine novembre fino a Maggio settimanale Tutti a tavola Mercoledì Dalle ore 10,50 alle 13,50 Una volta al Mese a partire da Novembre A chi è rivolto A rotazione , due alunni tra quelli segnalati dai consigli di classe Un gruppo a rotazione Tra i vari gruppi Che si formeranno in base alle indicazioni dei vari Consigli di Classe Agli alunni interessati e proposti dai vari Consigli di Classe Un gruppo A rotazione Tra i vari gruppi Che si formeranno in base alle indicazioni dei vari Consigli di Classe Agli alunni interessati e proposti dai vari Consigli di Classe Referenti del progetto Agosta Olivieri Simona Torti Olivieri Simona Torti Olivieri Ferrari Educatrice o Piccinini 40 Laboratorio Educatrice Mercoledì Dalle 9,50 alle 13,50 settimanale Nuotando e giocando Giovedì Dalle 11,50 alle 13,50 settimanale Teatralmente Forse venerdì Da concordare con il regista 20 ore nell’arco dell’intero anno scolastico Laboratorio Educatrice Venerdì Dalle 9,50 alle 13,50 settimanale Progetto Cinema Sabato mattina + qualche ora in orario curricolare da definirsi In orario pomeridiano Progetto taglio e cucito (collegato al progetto teatralmente per la produzione degli abiti di scena) Progetto orto Da concordare con insegnante di classe Due gruppi a rotazione Tra i vari gruppi Che si formeranno in base alle indicazioni dei vari Consigli di Classe Per gli alunni con o senza sostegno segnalati dai vai Consigli di Classe Per gli alunni Bes o con sostegno, che partecipera per interesse o per segnalazione dei vari consigli di classe (sempre se gli alunni sono interessati) Due gruppi a rotazione Tra i vari gruppi Che si formeranno in base alle indicazioni dei vari Consigli di Classe Alunni interessati al progetto Simona Torti Alunne interessate al progetto Olivieri Con la partecipazion e di un genitore Classi che partecipano ( 1 e 2^ A) Alunni segnalati dagli altri consigli di classe Scaltriti Olivieri Nastasi Insegnanti di sostegno e approfondim ento Simona Torti Nastasi Agosta Carabbio 41