Visualizza - IC Sestri Levante

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SCHEDA L.4.a.
PIANO
ANNUALE
INCLUSIONE
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PIANO ANNUALE INCLUSIONE 2016/17
ISTITUTO COMPRENSIVO SESTRI LEVANTE
Sommario
Premessa
Normativa di riferimento
Individualizzazione e Personalizzazione
Tipologie di BES
GLI (Gruppo di Lavoro per l'Inclusione)
Il progetto del nostro istituto
Progetti nello specifico
Allegati.
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1
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6
7
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9
Il presente documento intende agire nell'ottica di una logica d'inclusione dinamica intesa come un
processo che riconosca la rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti gli
alunni. Accogliendo i suggerimenti dell'Index per l'inclusione, ci prefiggiamo l'obiettivo generale di
trasformare il tessuto educativo del nostro istituto creando:
1. culture inclusive (costruendo una scuola sicura e accogliente, cooperativa e stimolante,
valorizzando ciascun individuo e affermando valori inclusivi condivisi e trasmessi a tutti:
personale della scuola, famiglie, studenti);
2. politiche inclusive (sviluppando la scuola per tutti: in cui gli alunni sono accolti, vengono aiutati
ad ambientarsi e valorizzati; organizzando il sostegno alla diversità, attraverso azioni coordinate
e attraverso attività di formazione che sostengano gli insegnanti di fronte alle diversità );
2
3. pratiche inclusive (coordinando l'apprendimento e progettando le attività formative in modo da
rispondere alle diversità degli alunni; mobilitando risorse: incoraggiando gli alunni ad essere
attivamente coinvolti in ogni aspetto della loro edu cazione, valorizzando anche le conoscenze e le
esperienze fuori della scuola, mettendo in rete le risorse della scuola, della famiglia, della
comunità).
Attraverso le azioni progettate e raccolte nel PAI si andranno a strutturare strategie che avranno lo
scopo di mettere le diversità al centro dell’azione educativa trasformandole in risorse, di rimuovere gli
ostacoli all'apprendimento e alla partecipazione, attraverso l'attivazione di facilitatori e la
rimozione di barriere, come suggerito dal sistema ICF (International Classification of Funtioning,
Disabilityes and Handicap) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Tale sistema classifica lo
stato di salute e disabilità attraverso quattro categorie (funzioni corporee; strutture corporee,
partecipazione e attività, condizioni ambientali), variabili che se considerate nel loro insieme, ci danno
un quadro più ricco della persona che va oltre la semplice distinzione abile /disabile e che tiene conto
del fatto che ogni studente, in uno specifico momento della sua vita, può avere bisogni
educativi speciali intesi anche nel senso delle eccellenze. Secondo l'ICF il bisogno educativo
speciale (BES) rappresenta qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito educativo
e/o apprenditivo, indipendentemente dall'eziologia, che necessita di educazione speciale
individualizzata. Occorre abbandonare il riferimento ai BES come ad un'area di minoranza che ha
bisogno di essere integrata nella maggioranza “normale” e ritenere quindi che la disabilità e lo
svantaggio non siano dentro al ragazzo, ma siano il prodotto della sua relazione con il contesto
culturale. Una vera attenzione verso l'inclusione scolastica dovrebbe evitare la creazione di
categorie e sottocategorie etichettanti e avviare una profonda riflessione sulle tematiche educativodidattiche, sugli stili d'insegnamento, sulle scelte metodologiche, sulla gestione della relazione
educativa, sullo sviluppo dell'intelligenza emotiva, sugli approcci curricolari.
Infine è bene ricordare che dare attenzione ai bisogni educativi speciali non vuol dire abbassare il livello
delle attese negli apprendimenti, ma permettere a tutti la piena espressione delle proprie
potenzialità garantendo il pieno rispetto dell'uguaglianza delle opportunità.
3
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Art. 3 ed Art. 34 Costituzione
legge 517 del 77
Legge 104/1992
“World conference on special needs education:
access and quality” Salamanca 1994.
Consulto internazionale sull’educazione della
prima infanzia e i bisogni educativi speciali
1997
Il DPR 8 marzo 1999 n.275
l’art 3 “il diritto allo studio”
L’art. 34 “una scuola per tutti”
ancora in vigore, determina la chiusura delle
scuole speciali e afferma un nuovo modo di
fare scuola, per la prima volta si parla di
integrazione e di individualizzazione degli
interventi (art 2 e 7) È una nuova concezione
della scuola, più aperta all'innovazione; una
scuola intesa come comunità che si assume la
responsabilità del successo formativo degli
studenti cha la frequentano.
E’ il primo intervento legislativo relativo alla
persona disabile. Al centro l'obiettivo di
garantire il pieno rispetto della dignità umana
e i diritti di libertà e di autonomia della
persona handicappata e promuovere la piena
integrazione nella famiglia, nella scuola, nel
lavoro e nella società.
Per la prima volta la comunità europea ha
trattato con attenzione l’educazione degli
alunni con BES, stabilendo che le scuole
normali devono permettere l’accesso agli
studenti con BES e devono integrarli in un
sistema pedagogico centrato sull'alunno,
“questo orientamento di integrazione
costituisce il sistema più efficace per
combattere i comportamenti di
discriminazione, crea delle comunità
accoglienti per costruire una società di
integrazione per raggiungere l'obiettivo di
un'educazione per tutti”. (Dichiarazione di
Salamanca, 1994)
l’UNESCO in collaborazione con l’UNICEF, nel
1997, organizza questo Consulto, dove il
concetto di Bisogno Educativo Speciale viene
esteso al di là dei bisogni contenuti nelle
categorie di disabilità, ma va a considerare
anche quegli alunni che vanno male a scuola
per una varietà di altri motivi.
Riguarda l’autonomia scolastica, garantisce la
libertà di insegnamento e di pluralismo
culturale.
Art. 1 Progettazione e nella realizzazione di
interventi di educazione, formazione e
istruzione mirati allo sviluppo della persona
umana, adeguati ai diversi contesti, alla
domanda delle famiglie e alle caratteristiche
specifiche dei soggetti
Art. 4 Autonomia didattica. Le istituzioni
scolastiche riconoscono e valorizzano le
diversità, promuovono le potenzialità di
ciascuno adottando tutte le iniziative utili al
raggiungimento del processo formativo … e
possono adottare tutte le forme di flessibilità
4
l’OMS 2002 ICF
La legge 53 del 2003
20 marzo 2008
Legge 18/2009,
Legge 170 del 2010
D.M. 5669 e Linee Guida del 2011
Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012
che ritengono opportune. Tra le quali
l’attivazione di percorsi individualizzati e
iniziative di recupero e di sostegno.
Scelta di un approccio diagnostico che tende a
rilevare ciò che funziona in una persona e ciò
che la persona può realizzare con le risorse in
suo possesso. L’attenzione è quindi centrata
sui bisogni di ciascun studente e sulla
personalizzazione dell’apprendimento. Per il
modello ICF la salute non è assenza di
malattia ma benessere psicofisico, (condizioni
fisiche, funzioni corporee, partecipazione
sociale, fattori ambientali e personali), non
riguarda solo le persone con disabilità ma
tutte le persone.
Riconosce a tutti gli alunni, non solo per quelli
in situazione di handicap, il diritto alla
personalizzazione dell’apprendimento
attraverso piani di studio personalizzati.
Siglata l'Intesa Stato-Regioni, che norma la
presa in carico globale dell’alunno con
disabilità, questo documento prevede per la
prima volta l’uso dell’ ICF come modello
antropologico su cui fare la diagnosi funzionale
per gli alunni con disabilità: «La Diagnosi
Funzionale è redatta secondo i criteri del
modello bio-psico-sociale alla base dell’ICF
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità»
(art. 2, comma 2).
Convenzione ONU per i diritti delle persone
con disabilità, ratificata dal Parlamento italiano
con la Legge 18/2009, impegna tutti gli Stati
firmatari a prevedere forme di integrazione
scolastica nelle classi comuni, struttura già in
uso nella scuola italiana. Si afferma così il
“modello sociale della disabilità”, secondo il
quale la disabilità è dovuta “dall’interazione
fra il deficit di funzionamento della persona
e il contesto sociale”.
Sancisce le norme in materia di disturbi
specifici di apprendimento
All’art. 5 si parla di interventi didattici
individualizzati e personalizzati per gli studenti
con DSA
Stabilisce che ciò che caratterizza gli alunni
con BES sia una qualsiasi situazione di
difficoltà , anche momentanea, che richieda
interventi individualizzati e personalizzati,
strumenti compensativi o misure dispensative,
formalizzati nel PDP, la cui validità rimane
circoscritta all’anno scolastico di riferimento.
Ove non sia presente certificazione o diagnosi
i docenti motiveranno opportunamente,
verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base
5
di considerazioni pedagogiche e didattiche.
CM N.8 del 6 marzo 2013
L’O.M. 37/2014, art. 18, “Esame dei
candidati con DSA o con BES”
Accordo stato/regioni in base art 4 DL
28/08/97 n.281 atto n.140 del 25/07/2012
Fornisce le indicazioni operative, esplicita la
possibilità di fornire interventi individualizzati
e personalizzati anche nei casi di alunni con
diagnosi di ADHD, disturbi del linguaggio,
profili DSA sfumati (cioè quei ragazzi che in
diagnosi hanno test con risultati appena
inferiori ai 2 punti di discrepanza standard).
Per quanto riguarda gli alunni con cittadinanza
non italiana chiarisce che necessitano di
interventi didattici relativi all’apprendimento
della lingua e solo in via eccezionale della
formalizzazione di un PDP.
Con questa ordinanza il Piano Didattico
Personalizzato assume un ruolo primario
anche all’esame di Stato a conclusione del
percorso di studio superiore di secondo
grado. Specifica l’importanza del documento
del 15 maggio dove devono essere inseriti i
PDP e qualsiasi altra documentazione
predisposta per lo studente. “Sulla base di tale
documentazione e di tutti gli elementi forniti
dal Consiglio di classe, le Commissioni
predispongono adeguate modalità di
svolgimento delle prove scritte e orali.
Nello svolgimento delle prove scritte, i
candidati possono utilizzare gli strumenti
compensativi previsti dal Piano Didattico
Personalizzato o da altra documentazione
redatta ai sensi dell’articolo 5 del decreto
ministeriale 12 luglio 2011”.
Il punto 4 precisa che: “la Commissione
d’esame esaminati gli elementi forniti dal
Consiglio di classe, tiene in debita
considerazione le specifiche situazioni
soggettive, relative ai candidati con Bisogni
Educativi Speciali (BES), per i quali sia
stato redatto apposito Piano Didattico
Personalizzato, in particolare, le modalità
didattiche e le forme di valutazione
individuate nell’ambito dei percorsi didattici
individualizzati e personalizzati”.
Norme per l’attivazione del percorso
diagnostico
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DIDATTICA PERSONALIZZATA E INDIVIDUALIZZATA
TIPOLOGIE DI BES
Vengono individuate tre grandi sotto-categorie in questa macrocategoria :
DISABILITÀ
DISTURBI EVOLUTIVI
SPECIFICI / ADHD7 DISTURBI
DEL LINGUAGGIO/ DISTURBI
DELLA COORDINAZIONE
MOTORIA/
DISTURBI NON-VERBALI
SVANTAGGIO SOCIOECONOMICO, LINGUISTICO E
CULTURALE
L. 104/1992
Legge 170/10 e DM 5669
12/7/2012,
CM MIUR n° 8-561 del
6/3/2013
P.E.I.
P.D.P.
P.D.P. o comunque
verbalizzandole, le decisioni
assunte sulla base di
considerazioni oggettive.
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Il GLI
Il GLI è il gruppo di lavoro per l’inclusione, è coordinato da Dirigente scolastico; ne fanno parte tutte le
risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola: funzioni strumentali, insegnanti di
sostegno, AEC; assistenti alla comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione
specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni
in regime di convenzione con la scuola. Il GLI svolge funzioni interne ed esterne alla scuola,
relative a tutte le problematiche riferite ai BES ed elabora , annualmente, il Piano per l'inclusione.
IL PROGETTO DEL NOSTRO ISTITUTO.
Bisogni: il progetto nasce dai bisogni emergenti: problema prioritario di salute, di adattamento, di
crescita.
Finalità: migliorare la predisposizione a imparare, star bene a scuola, favorire con strumenti e
metodologie adeguate l’apprendimento.
Obiettivi: trasversali sui singoli alunni.
GLI ENTI COINVOLTI:
FAMIGLIA
SCUOLA
COMUNE
TERZO SETTORE ( Coop. Sociali )
SERVIZIO SANITARIO ASL 4
I DESTINATARI
Il progetto interessa quattro gruppi di alunni con caratteristiche e bisogni differenti:
 gli alunni con disabilità gravi
 gli alunni con disabilità lieve
 gli alunni con Disturbo apprendimento/adattamento
 gli alunni con disagio e bisogni dell’area della pre-adolescenza e adolescenza (derivanti anche
da svantaggio socio-economico, linguistico e culturale)
LE RISORSE
 i docenti
 gli educatori
 la supervisione dei servizi sanitari
 esperti esterni
 genitori
 tirocinanti
COME SI SVOLGE
Il progetto deve nascere da comuni scelte di fondo e si deve esprimere concretamene nei programmi;
pertanto due sono gli elementi indispensabili:
 CONSENSO Il percorso educativo è coerente e significativo solo se nasce da un autentico
consenso tra alunno,famiglia, scuola, servizio sanitario.
 ANALISI Il percorso educativo è valido solo se si fonda su una chiara identificazione delle
difficoltà e dei bisogni della persona oltre che su un’accurata analisi delle sue potenzialità.
I TEMPI.
Il progetto ridefinito nell’anno in corso 2016/2017 si attiverà da Ottobre 2016 a Maggio – Giugno
2017.
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SUL PIANO OPERATIVO.
Considerando che l’attività didattica ed educativa si sviluppa prevalentemente con il gruppo-classe, in
questo progetto sono previste modalità di lavoro diversificate come:
 lezione frontale in aula
 esercitazione in laboratorio
 lavoro a piccoli gruppi
 lavoro a piccoli gruppi su classi aperte
 lavoro a due
 lavoro individuale
Tali attività dovranno tener presente le reali potenzialità dell’alunno, sviluppando in lui/lei la
consapevolezza di ciò che sta facendo e del perché lo fa e quindi dare alla persona l’opportunità di
affrontare il problema, di partecipare attivamente al processo educativo.
Per garantire a tutti un insegnamento adeguato ai propri bisogni, le proposte e i percorsi formativi sono
pensati e attuati tenendo conto degli interessi, delle attitudini, dei ritmi e degli stili di apprendimento di
ogni alunno e i laboratori si configurano così quali opportunità di imparare dall'esperienza diretta,
come produttori dinamici di conoscenze poiché la scuola non deve essere intesa come sterile
trasmettitrice di “nozioni”, ma deve dare spazio alla ricerca, alla progettazione, alla manualità ecc.
Nel rispetto dell’età degli alunni e dei tempi di acquisizione, per evitare bruschi salti e incompletezza o
frammentarietà nell’apprendimento, le varie proposte didattiche saranno articolate su più livelli, dal
semplice al complesso.
LE FINALITÁ EDUCATIVE
Per dare risposte adeguate ai bisogni degli alunni e alle aspettative dei genitori, la scuola opera in
modo da favorire lo sviluppo globale ed armonico del ragazzo, al fine di aiutarlo a conseguire la
capacità di operare scelte consapevoli.
In particolare intende guidare gli alunni a:
 accrescere la consapevolezza di sé, delle proprie capacità e delle proprie attitudini accrescere le
competenze comunicative: ascoltare, parlare, leggere, scrivere, disegnare; ampliare la creatività
e l’espressività artistica, corporea e musicale;
 potenziare le abilità logiche e le capacità cognitive nelle diverse aree disciplinari;
 sviluppare la capacità di dialogare e di vivere rapporti costruttivi con gli altri;
 acquisire un efficace metodo di lavoro e di studio;
 acquisire le abilità e le conoscenze indispensabili per il passaggio alla classe successiva
sviluppare lo spirito di autonomia e il senso critico.
LA METODOLOGIA DIDATTICA ED EDUCATIVA
Prevede anche la continuità della sistematica integrazione tra insegnanti ed educatori nelle diverse fasi
di progettazione. La collegialità delle scelte e la condivisione degli obiettivi la pianificazione di
valutazioni (obiettivo comportamento acquisito) e la misurabilità, sono gli strumenti operativi funzionali
al raggiungimento del risultato con le seguenti fasi operative:
analisi dei bisogni
 definizione degli obiettivi: a) specifici curriculari b) trasversali laboratoriali (interventi)
 definizione tempi di apprendimento
 programmazione delle attività didattiche curriculari
 individuazione degli interventi di recupero / rinforzo / potenziamento
 programmazione attività extra-curricolari
 verifica in itinere e valutazione dei risultati
NELLO SPECIFICO - ANALISI DEL CONTESTO
Al 31 dicembre 2015, la popolazione del Comune (Sestri) ammontava a 18.578 abitanti, di
cui 8.790 maschi e 9.788 femmine.
9
Al 31.12.2015 la popolazione straniera residente nel Comune ammontava a 593 maschi e 703
femmine.
La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 19,0% di tutti gli
stranieri presenti sul territorio, seguita dall'Ecuador (18,8%) e dall'Albania (13,0%).
Nelle nostre scuole sono di conseguenza sempre più presenti alunni di diverse culture, religioni, lingue.
Gli Enti Locali sono sensibili alle esigenze della scuola; garantiscono la loro collaborazione.
ANALISI DEL CONTESTO SCOLASTICO
Il territorio mette a disposizione sia i mezzi di trasporto pubblici sia i pulmini per il trasporto scolastico.
Rilevazione dei BES presenti
1. Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e
3)
- Minorati vista
- Minorati udito
- Psicofisici
2. Disturbi evolutivi specifici
- DSA
- ADHD/DOP
- Borderline cognitivo
- Altro (Bes con certificazione)
3. Svantaggio (indicare il disagio prevalente)
- Socio-economico
- Linguistico-culturale
- Disagio comportamentale/relazionale
- Altro (bes senza certificazione)
Totali
- % su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di
certificazione sanitaria
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di
certificazione sanitaria
Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno
Assistente educatrice sanitaria
Mediatore culturale
Oss
Funzioni strumentali/coordinamenti
Referente d’Istituto D.S.A.
Gruppo di lavoro per l’inclusione
Anno 2016/17
1
1
18
30
7
X
In fase di definizione (al
momento una ventina)
76 circa (situazione inizio
anno scolastico) su 454
16% circa
20
29 dsa
2 con certificazione
In fase di stesura
Prevalentemente utilizzate in…
SI/NO
Attività individualizzate e di piccolo
gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
Attività individualizzate e di piccolo
gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
Lavoro individuale
SI
SÌ
SÌ
SÌ
SÌ
NO
SÌ
SÌ
SÌ
10
Psicologi e Psicopedagogisti esterni
Altro
Coinvolgimento personale ATA
Coinvolgimento famiglie
Rapporti con servizi sociosanitari
(ASL 4)
Rapporti con Centri Territoriali di
Supporto (C.T.S.) /
Centri Territoriali per
l’Integrazione (C.T.I.)
Rapporti con privato sociale e
Volontariato
Formazione docenti
SÌ
Assistenza alunni disabili
SI
Partecipazione a progetti di
inclusione
Altro:
SI
Informazione /formazione su
genitorialità e psicopedagogia
dell’età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di
inclusione
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità
educante
Accordi di programma /
protocolli di intesa formalizzati
sulla disabilità
Accordi di programma /
protocolli di intesa formalizzati su
disagio e simili
Procedure condivise di intervento
sulla disabilità
Procedure condivise di intervento
su disagio e simili
Rapporti con CTS / CTI
SI
Progetti integrati a livello di
singola Scuola
Progetti a livello di reti di scuole
SI
Strategie e metodologie
educativo-didattiche / gestione
della classe
Didattica speciale e progetti
educativo-didattici a prevalente
tematica inclusività
Didattica interculturale / italiano L2
SI
Psicologia e psicopatologia
dell’età evolutiva (compresi DSA,
ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su
specifiche disabilità (autismo,
ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…)
Nuove tecnologie
SI
Lingue straniere
SI
Gestione dello stress
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SÌ
SI
SI
SI
SI
SI
Altro:
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Mantenendo la possibilità di effettuare dei corsi finali di recupero per gli alunni della terza media (in
preparazione all’esame) si effettueranno i seguenti tipi di intervento:
LABORATORI AL MATTINO CON EDUCATORI
Educatori referenti del
progetto:
Simona Torti Ylenia
Casciola
supervisione della
Pedagogista del Servizio
Sanitario Asl4:
Dottoressa Marisa
Nassano
Premessa
In relazione alla Direttiva Ministeriale “Strumenti d’intervento per
alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per
l’inclusione scolastica” anche quest’anno vengono proposte le alcune
attività laboratorali.
Nel corso degli anni è stata riscontrata e dimostrata l’importanza di
stabilire un clima di serenità e di accoglienza nel contesto scolastico
dove il ragazzo possa crescere e acquisire un’autonomia sufficiente a
fornire una maggiore consapevolezza delle proprie attitudini e
acquisire una motivazione positiva verso l’apprendimento al fine di
“gettare” le basi del proprio futuro.
Il progetto offre agli alunni con disabilità, disturbi di apprendimento
(DSA) e disagio e svantaggio sociale e culturale (BES) l’opportunità di
migliorare le abilità personali, relazionali sociali, cognitive e praticogestuali; il laboratorio è stato pensato e proposto come uno spazio
attivo per i ragazzi, offrendo loro la possibilità di esprimere le proprie
difficoltà, i propri interessi, le proprie competenze attraverso una
relazione che evita giudizi ma che agisce sui punti di forza di ciascuno
I TEMPI
Periodo: Il progetto si svolgerà da novembre 2016 a maggio 2017 per
un totale di 12 ore settimanali all’interno dell’orario scolastico.
Gruppi: massimo 5 alunni (gruppi costituiti in rete dalle educatrici
referenti, insegnanti di sostegno e la pedagogista).
I ragazzi inseriti nel progetto, in accordo con il collegio docenti,
avranno la possibilità di aderire alle attività per 2 ore settimanali. La
partecipazione costante e l’adesione da parte dei docenti al progetto
garantisce una buona base di partenza, un buon modo di includere
l’alunno in attività condivise con la scuola atte ad una crescita anche in
ambiti extracurriculari sentendosi sempre parte integrante di un
gruppo lavoro e non privato o escluso dalla classe.
LUOGO
E’ necessario l’utilizzo di una stanza in cui i ragazzi possano trovare
attrezzature e materiale necessari per le attività proposte, lavorare in
gruppo e ritrovare ogni settimana l’ambiente idoneo in cui sentirsi
liberi di esprimere ciò che sono creando un clima positivo in cui
stimolare l’interesse comune.
OBIETTIVI GENERALI:


Partecipazione attiva al tavolo di lavoro:
condivisione/scelta/racconto di un testo narrativo
Decodificare, ordinare in sequenze,ripetere in sintesi un testo e
12






verbalizzare le emozioni
Favorire la motivazione allo studio, la partecipazione e la
soddisfazione nel contesto scolastico
Potenziare le competenze logiche e strategie di organizzazione
del pensiero (mappe, sequenze)
Valorizzare le idee positive dei ragazzi (autostima)
Rielaborare e gestire le proprie emozioni nelle relazioni
interpersonali
Promuovere il confronto, la relazione e l’integrazione con gli
altri
Imparare a condividere gli spazi con i coetanei, a rispettare le
regole e a superare i conflitti
METODOLOGIA
Lavoro di gruppo
Il tavolo di lavoro si propone allo sviluppo complementare delle tre
aree:
1. Relazionale/emotiva (attraverso lo strumento della
narrazione coinvolgente/visione film/reportage i ragazzi hanno
la possibilità di riconoscersi nei personaggi o situazioni
raccontate ed, esprimere così le proprie emozioni, sentimenti,
bisogni)
2. Cognitiva (uso del racconto/testo/film per sviluppare la
capacità di ascoltare, decodificare, raccontare e rielaborare un
testo
a. Costruzione di procedure sequenziali e/o utilizzo di
mappe cognitive
b. Esercizio su abilità di calcolo mentale e conoscenza
numerica
3. Motorio-prassica (Attività pratiche e manuali, utilizzo e
costruzione di giochi, gestione del sé e delle autonomie dal
punto di vista operativo)
VERIFICA E VALUTAZIONE
o
Definizione di progetto individuale per ogni singolo ragazzo/a
condiviso da famiglia, scuola e servizi (il progetto risulterà
come documentazione agli atti della scuola)
o
o
o
Diario di programmazione settimanale delle attività
Quaderno di lavoro di ogni singolo alunno
Incontri di pianificazione, programmazione e verifica in itinere
con educatore (referente del progetto), docenti, Asl e verifica
obiettivi trasversali raggiunti
Report finale dei comportamenti attesi raggiunti per ogni
singolo ragazzo/a
o
Proposte operative:
LABORATORI PRATICO-ESPRESSIVI
Obiettivi:
 Potenziare e accrescere l’AUTOSTIMA
13
riconoscimento del proprio ruolo, accrescere la
consapevolezza di sé, delle proprie attitudini acquisendo
un’immagine di sé positiva
espressione di sentimenti ed emozioni legate al
contesto: “Come mi sento a scuola…?...bravo,capace.…
Come mi vedono gli altri…. gli insegnanti?
accrescere le competenze comunicative: interagire con
gli altri (compagni, docenti e figure adulte estranee alla
famiglia e al contesto extra-scolastico) valorizzando
l’importanza dell’ascolto, del dialogo, dell’acquisizione di
un linguaggio sempre più ricco, acquisendo maggior
sicurezza nel leggere e scrivere
ampliare l’espressività artistica attraverso la creazione
pratica
individuazione di valori positivi nelle varie aree di
apprendimento
pensiero positivo rispetto alla scuola
acquisire maggior autonomia
Strategie comunicative e di comportamento: la REGOLA
Dalle regole alla crescita:
 Regole come condivisione di norme e
comportamenti
 Regole per stare bene insieme
 Collocazione della regola
 Condivisione della regola
 Accettazione della regola
 Come percepisco la Regola
 Acquisizione di strategie atte a sviluppare la
capacità di accettazione e di rispetto delle stesse
come convivenza costruttiva
-

METODI E STRUMENTI
-
“Adesso lo so anch’io”: attraverso esperimenti e
laboratori pratici apprendo nozioni didattiche
-
“Costruiamo insieme un gioco”: dalla regola come
imposizione normativa alla consapevolezza della sua
importanza arrivando alla condivisione di emozioni
positive (per questa attività sarà necessaria la
collaborazione dei docenti)
-
Reportage “Noi nella nostra scuola”: dalla
consapevolezza di sé alla creazione di un reportage
fotografico-giornalistico delle attività scolastiche (attività
in cui sarà necessaria la collaborazione dei docenti)
-
Discussioni di gruppo su tematiche condivise
14
-
schede, testi e scrittura creativa
-
Cartelloni e carte/azione su tematiche quali amicizia,
famiglia, paure, desideri, tempo libero, scuola, etc…
LABORATORI TECNICO-ESPRESSIVI
Obiettivi:









Potenziare e accrescere l’AUTOSTIMA
Acquisire strategie comunicative e di comportamento: la
REGOLA
Acquisire STRATEGIE DI AUTONOMIA OPERATIVA, PROBLEMSOLVING
Acquisire un efficace METODO di LAVORO e di STUDIO
Incrementare la comprensione del testo, la capacità di
esposizione e la costruzione di un testo
Rielaborare un testo e utilizzare le nozioni apprese
Sviluppare le capacità di utilizzo di strategie in ambito didattico
Sviluppare senso critico
Acquisire le abilità e le conoscenze indispensabili per il
proseguimento nel percorso formativo
METODI E STRUMENTI
Dalla narrativa all’elaborazione personale
Analisi di un testo
Schede, schemi per organizzare in modo più efficace e
autonomo il lavoro scolastico
“Adesso lo so anch’io”: leggo e comprendo i vari processi
atti ad una creazione sicura che porti ad un oggetto
concreto da vedere, toccare e su cui fare riflessioni
“Costruiamo insieme un gioco” : ricerca tematiche
curricolari da adattare al contesto del gioco,
progettazione e strutturazione dello stesso
Reportage “Noi nella nostra scuola”: strutturazione e
creazione pratica del reportage mensile
Discussioni di gruppo su tematiche condivise
CONCLUSIONI
È molto importante riuscire a pensare la scuola come un contesto
complesso, nel quale entrano in gioco molti fattori della personalità
degli individui, siano essi alunni o insegnanti. Un fattore
preponderante è sicuramente quello relazionale.
La dinamica di gruppo è fondamentale al fine di un buon
apprendimento; questo progetto basa i suoi obiettivi sul benessere del
singolo ragazzo e sulla creazione di relazioni positive in un contesto in
cui possa sperimentarsi e confrontarsi all’interno di un piccolo gruppo.
Affinché un gruppo sia tale tra i suoi membri deve aver luogo una
integrazione e una soddisfazioni dei loro bisogni e un certo grado di
connessione emotiva che porti le persone a identificarsi con il gruppo
15
stesso.
Detto questo, i laboratori prevedono un periodo iniziale di osservazione
dei ragazzi al fine di confermare o modificare gli obiettivi e le attività
proposte dal progetto focalizzando e basandosi sui bisogni degli
individui coinvolti che verranno riscontrati.
Per una buona riuscita del progetto, è importante sottolineare la
necessità di una costante collaborazione e condivisione tra docenti e
referenti delle attività.
RINFORZO ALUNNI DSA
Referenti:
Ferrari Olivieri
Lavoro dei referenti in sinergia con i consigli di classe articolato in:
 interventi sull’uso strumenti compensativi quando richiesti;

collaborazione con i docenti di materia per le
compensazioni e le personalizzazioni dei contenuti.
 Corso di formazione per i docenti della scuola primaria
riguardante l’uso degli strumenti compensativi.
 Raccordo con l’Asl e le strutture private che diagnosticano
e/o aggiornano, lettura delle diagnosi e stesure dei PDP
RECUPERO DISCIPLINE
Referente:
Olivieri
In base ai risultati parziali ottenuti lo scorso anno scolastico , si è
deciso di ampliare ed estendere le possibilità di recupero offrendo al
corpo docente la possibilità di effettuare scelte multiple di
intervento tra le seguenti proposte:
1) recupero da effettuarsi in orario curricolare anche a classi
aperte:
Per ogni quadrimestre il collegio docenti stabilirà un possibile
periodo di blocco didattico. Gli insegnanti che adotteranno questa
forma di recupero, nell’ambito delle proprie competenze didattiche,
stabiliranno le attività più idonee da svolgere assegnando compiti
differenti ai diversi gruppi di studenti divisi per livello.
Si lascia la possibilità che, due docenti della stessa materia con una
distribuzione oraria parzialmente coincidente, concordino delle
azioni a classi aperte predisponendo sia attività di recupero che di
consolidamento o potenziamento. In tal caso le classi verranno
divise in più gruppi (utilizzando, se presente, anche la docente di
sostegno e/o di approfondimento).
Alla fine del percorso ogni insegnante assegnerà ad ogni alunno
delle prove per ponderare l’efficacia o meno dell’intervento e
decidere se attuare altre forme di recupero.
2) Sportello “Help“ in orario scolastico su prenotazione e
utilizzando ex colleghe, tirocinanti e docenti disponibili in
16
ore disponibili
E’ esperienza comune tra gli insegnanti rilevare come la mancanza
di un efficace metodo di studio, la carenza di motivazione, la
conflittualità tra le varie componenti scolastiche siano tra le prime
cause di insuccesso scolastico.
Ai docenti interessati a far recuperare tempestivamente una lacuna
nella propria materia ad un piccolo gruppo (al massimo tre studenti
per volta) o per dichiarazione diretta degli alunni che lo desiderino
si offre la possibilità di lasciare su un quaderno apposito. una
richiesta scritta ( precisando materia e argomento da chiarire)
I responsabili del progetto vaglieranno la richiesta e attiveranno un
intervento immediato
Il giorno e l’orario dell’intervento per ogni docente disponibile sarò
scelto all’inizio del progetto e messo in visone in sala professori.
Le finalità dello sportello “Help” sono:
 prendere atto di situazioni di disagio o di conflitto dell’alunno con
le diverse componenti scolastiche e, mediante il colloquio/
confronto, risolverle
 migliorare il successo scolastico rafforzando il metodo di studio,
la gestione del tempo, lo stress
 favorire le relazioni scolastiche e sociali e far acquisire un
metodo efficace e autonomo nello studio della storia
 facilitare l’approccio mentale con la matematica
 rafforzare la conoscenza delle strutture comunicative delle lingue
straniere
 indirizzare l’alunno a personale esperto
3) Momento di studio collettivo su prenotazione con durata
annuale
Lezioni tematiche svolte da insegnanti della scuola in orario
pomeridiano ( da docenti senza esami a settembre o a pagamento
per gli altri).
La frequenza libera sarà raccomandata a coloro che incontrano
difficoltà o necessitano di spiegazioni e/o esercizi supplementari.
La lezione sarà prenotata compilando il modulo predisposto e
inserendolo nella cartellina del docente disponibile su materia.
4) Progetto “Peer education” da attivare in orario
pomeridiano con studenti delle Scuole secondarie di secondo
grado che in cambio otterranno crediti formativi
Si tratta di individuare degli studenti delle scuole superiori con
particolari attitudini nelle varie discipline che, in base alla normativa
sull’alternanza scuola lavoro, si mettono a disposizione per
17
accompagnare nello studio e nel recupero gli alunni delle medie che
si trovano in situazione di difficoltà.
Obiettivo principale del piano di miglioramento, al quale si tende
mediante una serie di interventi metodologici-didattici volti
soprattutto a limitare la dispersione scolastica, è potenziare il
metodo di studio e rendere più efficace l’azione di recupero.
Viene inserita in questo contesto la “peer education” come
metodologia principe nella fase “ponte” tra il primo ed il secondo
periodo scolastico, come incentivo al miglioramento mediante un
intervento sicuramente motivante dal punto di vista relazionale e
umano.
Gli alunni delle superiori che si saranno autocandidati al ruolo di
tutor preciseranno la loro disponibilità e le loro competenze.
Questa attività può avere anche un risvolto di potenziamento per
gli studenti che presentano già un curriculum scolastico di
successo
Sarà sempre presente un docente della scuola resosi disponibile
(20 ore a recupero)
5) corsi di recupero estivi per tutti i ragazzi che non hanno
raggiunto gli obiettivi minimi
In caso di sospensione del giudizio il consiglio di classe deciderà
quali corsi i singoli alunni dovranno frequentare, al massimo due,
nei primi giorni di settembre, in considerazione delle carenze
rilevate. Il calendario dei corsi verrà pubblicato sul sito, nella
sezione corsi di recupero e scuola aperta per tutti. Ogni corso sarà
strutturato per livello/classe e avrà, di norma, non meno di 7
studenti e non più di 20 e potrà riunire alunni di classi diverse. La
frequenza del corso di recupero sarà obbligatoria; se la famiglia
deciderà di provvedere privatamente al recupero dovrà portarne
dichiarazione scritta e far affrontare al ragazzo un test per valutare
l’effettivo recupero. Al termine del corso gli alunni dovranno
sostenere una prova scritta e/o orale.
RECUPERO CLASSI TERZE
Qualora fosse necessario, oltre il progetto precedente, saranno
effettuati altri recuperi per preparare all’esame gli alunni in difficoltà
(soprattutto in matematica e nelle lingue straniere).
Gli alunni, indicati dai consigli di classe, saranno raggruppati in
classi miste
CORSO DI POTENZIAMENTO DI LATINO
I docenti delle varie classi di terza faranno un sondaggio per sapere
chi sono gli alunni interessati e in base al numero si chiederà alla
18
famiglia un contributo per pagare l’insegnante.
Il docente che terrà il corso sceglierà la suddivisione dei ragazzi,
l’orario e il giorno del corso e, prima di fissare definitivamente la
quota, comunicherà alle famiglie interessate tutte le informazioni
utili per prendere una decisione definitiva sulla partecipazione o
meno dei figli.
TEATRALMENTE Laboratorio teatrale per bambini-ragazzi. Propedeutica alla recitazione.
Referenti:
Agosta, Nastasi, Olivieri
e Tinè
Premessa
Il teatro rappresenta un’importante attività durante l’età evolutiva
sia per la formazione del carattere che della personalità
dell’individuo. In un mondo che non lascia posto all’immaginazione,
che non ritaglia spazi creativi e non offre quasi mai spunti di
riflessione personale, questa attività costringe all’osservazione,
all’attenzione, al rispetto del lavoro altrui, alla ricerca delle
sensazioni ed emozioni, alla collaborazione tra i gruppi ed individui,
all’analisi di situazioni e personaggi, a capacità espressive non solo
verbali, alla lettura e comprensione di testi; spesso anche alla
scrittura dei testi da rappresentare attraverso la manipolazione e la
trasposizione linguistica.
Finalità:
-Sviluppo della personalità attraverso la conoscenza di sé stessi
- Incremento dell’autostima
- Accrescere il rispetto per gli altri e lo spirito di collaborazione
Obiettivi:
OBIETTIVI DIDATTICI










Capacità di leggere, comprendere e ascoltare un testo
teatrale
Possibilità di arricchire il patrimonio lessicale acquisendo una
maggiore padronanza linguistica
Capacità di elaborare e rielaborare un testo espressivo,
anche da un punto di vista linguistico
Capacità di memorizzare (Stimolare l’attenzione) le proprie
battute
Sviluppare competenze che consentono la migliore fruizione
di uno spettacolo
Comprendere la comunicazione teatrale attraverso i vari
linguaggi
Comprendere i contesti sociali in cui si affermano le varie
forme del teatro attraverso cenni di storia del teatro dalle
origini al Novecento
Comprende le relazioni che legano il teatro al più articolato
mondo culturale ed al contesto letterario e storico sociale in
particolare
Contestualizza l’opera in analisi e ne riconosce il ruolo di
denuncia delle dinamiche storiche e sociali
Mettere in scena un testo drammatico attraverso la lettura,
la manipolazione di un copione, l’assegnazione delle parti ai
19


vari protagonisti, l’allestimento delle scene, la scelta delle
musiche
Sviluppare lo spirito critico attraverso l’ascolto attivo
Stimolare la creatività attraverso l’uso di linguaggi figurativi
e mimico gestuali
OBIETTIVI FORMATIVI







Maggiore conoscenza di sé, delle proprie capacità ed
attitudini
Sviluppo della socialità
Rispetto degli spazi e per il lavoro altrui
Raggiungimento di un accettabile autocontrollo
Capacità di calarsi in situazioni e personalità diverse
Possibilità di migliorare la comprensione dei diversi punti di
vista
Sviluppare le capacità espressive in soggetti timidi,
canalizzare l’energia e l’eccessiva vivacità in alcuni soggetti
Il progetto si prefigge come obiettivi trasversale:
 la condivisione del lavoro svolto attraverso uno spettacolo da
portare in scena.
 l’ occasione concreta per esercitare il proprio pensiero libero
ed attivo ed assumere un ruolo partecipativo nella Società
moderna.
METODOLOGIE
Lezioni frontali interattive e pratiche basate sull’espressività
mimiche, gestuali e vocali
Durante il percorso laboratoriale, si ricorrerà a tecniche preespressive di lavoro sul corpo, sulla voce, sul gioco, a tecniche
espressive vere e proprie che mettono in gioco spontaneità,
improvvisazione, armonia e messa in scena, a tecniche postespressive che si realizzano nella recitazione, con relativa analisi dei
vissuti (terapia verbale). In particolare le lezioni prevedono:
esercizi di rilassamento, concentrazione, tecniche recitative e di
movimento, comprensione, analisi del testo, contestualizzazione
storica, linguaggio drammaturgico, autore, studio del personaggio
messa in scena.
Insomma, il teatro diventa un percorso per mettere in luce blocchi
emotivi, che trovano modo di essere rielaborati tramite il lavoro su
se stessi, nel gruppo. L’inclusione, inoltre, consente un aumento
dell’autostima, della motivazione nell’apprendere e aiuta al
superamento di usuali barriere
Destinatari:
Massimo 25 alunni di cui:
 alunni con sostegno o con bisogni educativi speciali
che usciranno anche durante le 20 ore mattutine (da
gennaio ai primi di Maggio)
20

altri alunni che aderiranno al progetto (attività
pomeridiana)
Periodo di attuazione:
Inizio incontri mese di gennaio, termine mese di giugno.
Le lezioni si terranno presso l’I.C. di Sestri Levante di via Val di
Canepa.
Il laboratorio si dividerà in 2 momenti:
1) Incontro in orario scolastico, dedicato a ragazzi aventi
Bisogni Educativi Speciali
2) Incontro pomeridiano, extra scolastico aperto a tutti gli
allievi.
 Ore previste per gli incontri in orario scolastico = 4 ore
mensili, 1 ora settimanale.
 Ore previste per incontri pomeridiani, extra scolastici = 8 ore
mensili, 2 ore settimanali.
Rappresentazione
Il progetto si si conclude con uno spettacolo da portare sul
palcoscenico di un teatro e la partecipazione a rassegne (Festival
Anderssen , Festival G. Gaber)
Fasi operative:
 Scelta dell’opera da rappresentare
 Lezione frontale ed interattiva sulla storia del teatro
 Contestualizzazione dell’opera e dell’autore
 Conoscenza della commedia attraverso la lettura del copione
 Manipolazione del testo e aggiustamenti da effettuare in
gruppo
 Assegnazione dei ruoli
 Lettura e comprensione delle parti assegnate
 Memorizzazione linguistica e interpretazione mimico-gestuale
 Ideazione e realizzazione della scenografia, prova costumi
 Rappresentazione finale
Risorse umane: il regista: Aldo Capraro,
Insegnanti di Sostegno e approfondimento
(durante le ore mattutine)
Collaborazione con: - progetto falegnameria per la scenografia
- progetto di taglio e cucito per la realizzazione
dei costumi
RI-CICLO e NON SOLO
Referenti:
Agosta-Olivieri
Premessa
Il progetto Ri-Ciclo con Fiab Tigullio si propone di coinvolgere le
persone al di fuori del mondo lavorativo, valorizzando e mettendo a
frutto la loro personale esperienza.
Questo progetto, nato da una riflessione comune tra diversi attori
del territorio, focalizza l’attenzione sull’esigenza di avviare
esperienze e iniziative comuni attorno ai temi del riuso e del riciclo
(sia dei materiali che delle conoscenze) e di promuovere stili di vita
più consapevoli e virtuosi. Lo scorso anno ha avuto riscontri positivi
21
e per questo si è deciso di riproporlo.
Finalità:
L’obiettivo del progetto Ri-Ciclo con Fiab Tigullio è quello di
realizzare un luogo dove le competenze e le capacità di persone
che sanno fare le cose possano essere messe in pratica e trasmesse
alle generazioni più giovani.
Un luogo dove questa attività sia il punto di partenza di un percorso
di riflessione sul consumo e sugli stili di vita dando maggiore
visibilità alla mobilità sostenibile.
Obiettivi:






Diffusione di buone prassi
Lotta all’inquinamento
Riutilizzo di oggetti ancora in buono stato
Sviluppo della creatività (attraverso la
personalizzazione delle biciclette)
Lotta alla dispersione scolastica
Alternanza scuola lavoro
Metodologie:
laboratorio teorico-pratico
Accanto alla realizzazione del Laboratorio per il recupero delle
biciclette, con tutte le attività possibili ad esso connesse il Progetto
Ri-Ciclo con FIab Tigullio prevede campagne di sensibilizzazione alla
mobilità sostenibile ( Progetto Bicibus ) ed alla sicurezza sulla
strada. ( lezioni teoriche/pratiche tenute a scuola sui pericoli della
strada e sulla conoscenza del codice della strada e della
cartellonistica stradale)
Destinatari:
Tutti gli alunni segnalati dai rispettivi Consigli di classe, che hanno
bisogno di trovare altri stimoli e motivazioni alla studio attraverso la
scoperta delle proprie potenzialità e attitudini ( per la parte pratica)
Per tutta la scolaresca per la parte teorica-documentaristica
Periodo di attuazione:
Da Novembre a Maggio il lunedì mattina dalle 10 alle 11,45
Fasi operative:




lezioni teorico .pratiche sulle parti meccaniche delle
biciclette
recupero delle biciclette o delle parti da recuperare per il
successivo lavoro pratico per applicare le nozioni apprese
creazione di depliant pubblicitari in collaborazione con
Educatrice
creazione in collaborazione con il progetto
Giornalistico/Cinema con Nastasi di un video percorso con
interviste per promuovere i luoghi più caratteristici ( non
solo culturali ma anche paesaggistici e enogastronomici) del
nostro territorio
22



Recupero con la collaborazione dei ragazzi del progetto
falegnameria della casetta di legno
Organizzazione di un concorso per iniziative volte ad
arginare il fenomeno del furto di biciclette
Biciclettata di fine anno (con festa e organizzazione lotteria)
Risorse umane:
Docenti di sostegno e Sig Veirana che, oltre alla sua esperienza
mette a disposizione anche la cicloofficina dell'Associazione Fiab
Tigullio.
Si ipotizza una collaborazione con le educatrici per la
progettazione e la realizzazione di depliant sui percorsi ciclabili di
Sestri oltre alla creazione di filmati per descrivere gli angoli del
nostro territorio visti in termini giornalistici dagli “occhi” dei ciclisti
(paesaggistici, culturali, enogastronomici, ricettività e servizi)
nell'ambito del progetto Giornalismo/Cinema di Elena Nastasi
I ragazzi della scuola saranno sollecitati a portare vecchie biciclette
per poter attingere a pezzi di ricambio gratuiti o si chiederà come lo
scorso anno scolastico la collaborazione del Comune e della Polizia
Municipale per poter utilizzare le biciclette soggette a demolizione.
BICIBUS e NON SOLO
Referente:
Marco VEIRANA
L'accompagnamento a
scuola in bicicletta sarà
garantito da
soci/volontari di Fiab
Tigullio Vivinbici.
Premessa
L'Associazione FIAB Tigullio Vivinbici si occupa di mobilità, un pezzo
importante della vita di ciascuno di noi tutti. Riteniamo che il
progresso vada verso la riduzione sempre più forte dell'uso
dell'automobile per muoversi in città (perché inquina, fa rumore, è
pericolosa, occupa molto spazio pubblico) a favore del muoversi a
piedi, in bicicletta o con mezzi pubblici. Noi pensiamo che una città
dove la mobilità sia attenta ai soggetti più “deboli” sia una città per
tutti. Noi pensiamo che questo tipo di mobilità rappresenti un
vantaggio per la salute e un vantaggio sociale ed economico.
Riteniamo sia importante educare in tal senso i bambini e i ragazzi
Il Progetto
A tal scopo proponiamo da anni il Progetto BiciBus con
l'accompagnamento a scuola in bicicletta dei ragazzi delle medie.
Andare in bicicletta, come d'altronde a piedi, fa bene alla salute,
all'ambiente e all'umore e tutti dovrebbero farlo, anche il personale
della scuola.
La partecipazione al BiciBus è una libera scelta da parte dei ragazzi
e delle famiglie ed è fondamentale la comunicazione dei docenti
ai ragazzi; se si comunica con convinzione che l'andare a scuola in
bicicletta (come a piedi) è un'attività salutare, è un comportamento
positivo, una buona abitudine, da acquisire anche per il futuro il
messaggio passa.
Il BiciBus resta l'azione principale ma altre azioni, a complemento
23
del Progetto, sono state progettate di comune accordo con i docenti
Olivieri, Nastasi e Agosta (vedi Progetto RI-CICLO e NON SOLO)
o
Laboratorio sulla conoscenza e manutenzione della
bicicletta con possibilità di recupero di biciclette messe
a disposizione dalla Polizia Municipale c/o la nostra
ciclofficina rivolto a tutti gli alunni segnalati dai rispettivi
Consigli di classe , che hanno bisogno di trovare altri stimoli
e motivazioni alla studio attraverso la scoperta delle proprie
potenzialità e attitudini.
o
Laboratorio per la progettazione e realizzazione di
materiale comunicativo (pieghevoli) sui percorsi
ciclabili di Sestri Levante e dintorni e creazione di
materiale video per descrivere gli angoli del nostro
territorio visti in termini giornalistici dagli “occhi” dei ciclisti
(paesaggistici, culturali, enogastronomici, ricettività e
servizi) in collaborazione con il Progetto Giornalismo/Cinema
(Nastasi), rivolto a tutti gli alunni.
o
Laboratorio sulla Sicurezza stradale (lezioni
teoriche/pratiche tenute a scuola sui pericoli della strada e
sulla conoscenza del codice della strada e della cartellonistica
stradale) rivolto a tutti gli alunni.
Finalità e obiettivi
Il progetto ha come finalità l’autonomia delle alunne e degli alunni
nel muoversi da casa a scuola, l’acquisizione di comportamenti
salutari, il sapersi muovere, da soli o in gruppo, rispettando le
regole del convivere civile e del codice della strada.
L’obiettivo è far sì che gli alunni possano venire a scuola in bicicletta
numerosi, in sicurezza e non in modo occasionale.
Destinatari:
Tutti gli alunni (o come diversamente indicato)
Periodo di attuazione:
Da novembre a fine scuola il mercoledì
Fasi operative:
Il BiciBus è un autobus che va in bicicletta, è uno SCUOLABUS “A
DUE RUOTE” cioè è formato da un gruppo di studenti che vanno e
tornano da scuola accompagnati in bicicletta dai volontari di Fiab
Tigullio lungo percorsi prestabiliti e sicuri. Gli studenti, con la loro
bici, aspettano alle fermate i volontari e il gruppo per proseguire
insieme verso la scuola e ritorno. Per aumentare la visibilità e la
sicurezza tutti indossano casco e pettorina colorata.
Come si organizza
Dopo la presentazione dell’iniziativa ai Genitori si distribuisce il
modulo per l'iscrizione. Verranno quindi definiti gli itinerari e le
fermate definitive con gli orari di partenza e arrivo.
Agli alunni iscritti verranno consegnate le istruzioni ed un foglio con
le regole di comportamento ed una pettorina ben visibile. Il
caschetto (obbligatorio) sarà a cura dei partecipanti ma potrà
24
essere fornito dalla scuola (caschetti già in possesso della scuola).
Il Progetto BicicBus non prevede oneri economici per la scuola
e non interferisce con le attività didattiche svolgendosi nel pre e
post scuola.
GEPPETTO a teatro
Referente:
Olivieri
Premessa
Questo progetto nasce dall’idea di far conoscere agli alunni i “
vecchi” mestieri, oltre ad e vuole fornire l’ occasione per valorizzare
le capacità tecnico- manuali degli alunni.
Finalità:
 insegnare le tecniche base di falegnameria e restauro, nel
rispetto delle regole e della collaborazione
 permettere l ‘espressione delle potenzialità interiori
attraverso l’insegnamento di un mestiere da preservare.
Ci si propone di utilizzare la falegnameria per influenzare
positivamente lo sviluppo del cervello, le abilità ad esso correlate,
la creatività e l’autostima, favorendo inoltre l’interazione con il
mondo esterno e fornendo tutta una serie di esperienze che
agevolano l’espressione di sé e la comunicazione.
OBIETTIVI:
 ampliamento delle conoscenze scientifiche, tecniche e
artistiche della lavorazione artigianale del legno, della
produzione e della decorazione manifatturiera
 promozione dell’esperienza didattica del progettare e del
fare laboratoriale attraverso delle esperienze
manipolativo-sensoriale
 sviluppo delle capacità manuali operative e
potenziamento delle abilità e delle competenze in
campo tecnico-artistico e tecnologico;
 attività artistica come rappresentazione di una
differente forma di “ragionamento” valorizzazione e
arricchimento della creatività e dell’originalità espressiva
 capacità di problem solving
 consapevolezza di sé stessi
 condivisione di sforzi univoci
 rispetto delle regole
 valorizzazione degli interessi, dei talenti e delle
competenze di ognuno;
 promozione di attività di orientamento scolastico e
lavorativo;
METODOLOGIE:
Laboratorio teorico pratico per la progettazione e realizzazione
di nuovi oggetti, utilizzando l’esperienza di un vero falegname. O
25
per il recupero di oggetti esistenti
in progettazione:
 Assemblaggio calcio balilla iniziato lo scorso anno
 Costruzione della scenografia per l’opera teatrale
 Costruzione di un pannello per riporre ordinatamente gli
attrezzi (compatibilmente con i lavori sopra)
 Restauro baule per materiale scientifico (se possibile )
Destinatari:
Tenendo conto che molti dei nostri alunni vivono per svariati motivi
un disagio scolastico e alcuni di loro sono a rischio dispersione
questi laboratori sono aperti a tutti i ragazzi interessati che
saranno individuati e indicati dai vari consigli di classe.
Periodo di attuazione:
A partire da Novembre il Martedì dalle 9,50 alle 11,50
Fasi operative:
- studio del materiale: caratteristiche, legno massello e derivati,
legni duri e teneri, provenienza geografica delle essenze, proprietà
fisiche meccaniche e tecnologiche, filiera produttiva
- studio, scelta e reperimento del materiale necessario, regole d’uso
di materiali e attrezzi per il restauro degli oggetti presi in
considerazione.
Per il restauro
Fondamentale è scrivere un programma di interventi, in cui
verranno elencati in maniera cronologica. Si inizia sempre con gli
interventi di falegnameria, poi di pulitura e quindi di lucidatura.
Elencate tutti gli interventi che dovete eseguire, sia quelli che
integrano una parte mancante, sia quelli che si limitano al reincollaggio di una parte che si è semplicemente distaccata.
Fatto questo si passa alla parte operativa
 Pulitura del mobile
 Analizzate sempre il tipo di vernice che ricopre l'oggetto e se
necessario sverniciare
 Eseguire gli interventi precedentemente elencati
 Verniciatura
Nel caso di costruzione di oggetti in legno:
- particolare attenzione sarà dato in questo caso al processo
creativo per lo studio e l’analisi della forma, dei materiali e della
funzione dell’oggetto
- definizione del disegno con forme e spessori del legno
compensato, ritaglio a traforo, carteggio dei tagli, pittura dei pezzi,
costruzione degli oggetti con incollaggio delle parti, verniciatura e
rifinitura finale
Risorse umane
I Docenti di Sostegno, e un falegname esterno Sig. Piero Bacigalupo
26
ORTO IN CORTILE
Referente:
Olivieri
Premessa
Il progetto si prefigge di recuperare un sapere legato alla specificità
della nostra zona e permettere agli alunni di acquisire un sapere
pratico legato a conoscenze spesso trasmesse solo oralmente.
Obiettivi generali
 saper interagire in modo consapevole e responsabile con
l’ambiente
 educare all'ascolto e alla scoperta delle conoscenze colturali
del territorio
 educare all’estetica e funzionalità del territorio e delle sue
esigenze anche paesaggistiche
 stimolare il lavoro di gruppo e lo spirito di collaborazione
 promuovere il passaggio di competenze tra ex alunni ora
iscritti all’Istituto tecnico-agrario Marsano
 acquisire il senso di responsabilità nel gestire un micro
ambiente
 favorire le conoscenze necessarie a gestire un orto e un
giardino
 favorire la conoscenza corretta delle le principali tecniche
agronome
 farsi carico della manutenzione di uno spazio verde nel
cortile della scuola destinato ad attività laboratoriali,
riqualificando in particolare alcune zone degradate
 superare il disagio e fornire motivazione per alunni che
necessitano di una metodologia operativa
 saper comunicare e divulgare quanto appreso








Obiettivi specifici
apprendere la tecnica di utilizzo degli attrezzi agricoli
conoscere la filiera che porta alla produzione dell’olio extra
vergine d’oliva e ai sui utilizzi
progettare e realizzare un’aiuola, pacciamata con corteccia,
per le piante grasse
riconoscere le caratteristiche colturali di una pianta
assistere alla potatura delle piante e saper relazionare in
merito a tecniche e modalità
saper coltivare patate e altri ortaggi
apprendere le tradizioni locali relative all’uso alimentare e
non di alcuni prodotti
osservare la nascita di semi in vaso e curarne il trapianto e
la crescita
Destinatari: classi del corso A, più eventuali classi che aderiranno
ai laboratori e gruppi di alunni inseriti nei laboratori degli affidi
educativi
Metodologie:
Il progetto prevede:



una parte teorico –informativa
attività laboratoriali con la partecipazione attiva degli alunni,
coordinati e coadiuvati da loro insegnanti e, in alcuni casi da
esperti.
partecipazione ad eventi e manifestazioni sul territorio
27
inerenti al progetto
Durata intero anno scolastico
Arco temporale di realizzazione:
I fase: ottobre –dicembre:
 manutenzione ordinaria e straordinaria dell’orto
 visita di un frantoio moderno e uno tradizionale
 realizzazione di un piccolo orto invernale (lattughe e
cicorie)
 preparazione del terreno e semina delle patate e dei
piselli
 ripristino e preparazione di aiuole
II fase. gennaio – marzo
 manutenzione ordinaria dell’orto
 preparazione del terreno e semina delle patate
 potature della vigna, degli ulivi e degli alberi da frutta
 semina e coltivazione di colture tipiche dei nostri orti
 semina del basilico
 semina d girasoli per la raccolta dei semi alla ripresa
delle attività didattiche
III fase: aprile – giugno
 merenda nell’orto con fave e pecorino
 preparazione di sale aromatizzato con erbe aromatiche
e zucchero alla rosa
 semina del basilico per realizzare un laboratorio sul
pesto

preparazione di vasi artistici con piante grasse

allestimento di un’esposizione e manifestazione
conclusiva aperta alla collettività
Risorse umane
docenti della scuola, personale A.T.A, educatori, alunni, alunni e
personale dell’istituto Marsano, esperti
Collaboratori esterni:
Comune di Sestri Levante
LABTER , laboratorio territoriale
Cooperativa Olivicoltori Sestresi
Frantoio “Bo” di Sestri levante e
Istituto Marsano sezione di San Colombano
TUTTI A TAVOLA
Referenti:
Olivieri , Ferrari e
Piccinini
Premessa
il progetto vuole offrire occasioni d’integrazione attraverso attività a
piccolo gruppo, creando l’opportunità di esperienze sociali positive e
piacevoli.
Finalità
 Accrescere l’interazione con i coetanei, il contatto
interpersonale e la socializzazione
 Sensibilizzarsi agli altri e all’ambiente.
 Rafforzare l’identità attraverso il rispetto delle regole di
28
vita comunitaria e di quelle di educazione alla salute
Obiettivi:
 Sviluppare la discriminazione, l'ordinamento, la
classificazione e la quantificazione degli alimenti e delle
sostanze che li compongono nel corso della
realizzazione di semplici ricette di cucina
 Individuare gli utensili da cucina per fare alcuni cibi.
 Conoscere gli alimenti (collegamento con programma di
tecnica) la composizione
 Scoprire i rapporti fra alcune sostanze e gli alimenti
 Riconoscere le categorie degli alimenti
 Misurare quantità e pesi di alimenti
 Ordinare immagini in sequenza
 Raccontare esperienze
 Rispettare le regole di igiene durante l’alimentazione
 Saper apparecchiare una tavola in maniera adeguata e
servire gli alimenti a tavola
Metodologie:
Le attività previste dal percorso riguardano la realizzazione concreta
da parte di un piccolo gruppo di ragazzi di ricette dolci o salate ;
Ciascun alunno eseguirà autonomamente le istruzioni che
l’insegnante darà per l’esecuzione della ricetta. Il laboratorio si
svolgerà di all’interno di un’aula mensa che verrà attrezzata
appositamente per l’occasione. In questo spazio i ragazzi
troveranno gli strumenti necessari per realizzare la ricetta del
giorno
Per quanto riguarda l’organizzazione del laboratorio: ogni
giornata del laboratorio si suddividerà in più fasi.
La prima fase riguarderà la preparazione del dolce, specifico di
quella giornata, da parte dei ragazzi. Ogni ragazzo produrrà un
dolce, un primo o un prodotto da panetteria che porterà a casa e
consumerà coi propri familiari. L’insegnante di sostegno, che
funge da modello sia verbale sia visivo cucinerà a casa e
porterà il piatto della giornata che verrà consumato insieme dal
gruppo dopo aver adeguatamente riordinato e preparato tavola.
Il giorno seguente saranno gli alunni stessi a portare in classe una
parte di quanto preparato il giorno prima permettendo così la
condivisione, con il resto della classe. In questo modo il prodotto
finale dell’attività assumerà un valore sociale in quanto verrà
inserito nella comunità della classe. Infatti i bambini sono motivati
quando il prodotto da loro realizzato può essere socializzato con gli
altri compagni ed insegnanti.
Il progetto prevede anche la creazione da parte dei bambini di un
29
ricettario illustrato. (durante il laboratorio educativo). La classe
costruirà così il supporto per le ricette realizzate. Il ricettario
(potrà essere messo in vendita) e rappresenterà la documentazione
visiva dell’esperienza poiché in esso verranno raccolte le immagini
dei bambini durante lo svolgimento delle attività.
Destinatari:
Gli alunni segnalati dai rispettivi consigli di classe e che fanno parte
del gruppo dell’educatrice
Periodo di attuazione:
Si articolerà da Novembre ai primi di Maggio il Mercoledì durante le
ultime 3 ore.
Sarà effettuato almeno una volta al mese massimo due. ( Il giorno
e il materiale occorrente verranno indicati ai docenti e agli alunni
interessati almeno una settimana prima)
Risorse umane:
I docenti di sostegno (presubilmente Olivieri , Ferrari) l’educatrice
Simona Torti, il padre di una alunna che fa il cuoco e si è reso
disponibile per aiutarci
Il luogo in cui si svolgerà il laboratorio è la sala mensa della scuola
elementare.
Il progetto è a costo zero, l’insegnante svolgerà l’attività durante il
suo orario di servizio e l’ora in eccesso sarà messa a recupero ore.
Gli ingredienti necessari alla realizzazione della ricetta verranno
portati dagli alunni e dall’insegnante.
CINEMA A SCUOLA
Referente:
Nastasi
Premessa
Il progetto vuole essere un contenitore che collega la scuola al
mondo del Cinema e le cui azioni si muovono su due direttive
principali: dare spazio a nuove forme di linguaggio, decisamente
più vicine agli interessi dei nostri alunni, e soprattutto coinvolgere
e motivare i ragazzi attraverso la valorizzazione dei loro interessi
extrascolastici per permettere loro di vivere la scuola in modo più
autentico e gratificante.
Finalità:
Il percorso proposto vuole essere permettere l’acquisizione di
nuovi valori, attitudini e comportamenti, nonché lo sviluppo di
qualità cooperative, esplorative e propositive. Si prefigge in
particolare di trasmettere nuove conoscenze, competenze e metodi
di lavoro che prevedono l’utilizzo di strumenti i linguaggi espressivi
innovativi che portano a progettare e realizzare video-reportage,
filmati, documentari, con il supporto di esperti esterni e di
professionisti del settore (videomaker, registi, giornalisti,
sceneggiatori, cameramen.....).
30
Obiettivi generali








Promuovere la conoscenza del Cinema come Arte e del Video
come forma di espressione artistica.
Promuovere la conoscenza delle specificità del lavoro del
videoreporter, del giornalista radiofonico e televisivo, e di
tutte le figure tecnico professionali che operano in campo
televisivo e cinematografico.
Favorire nei ragazzi la capacità di espressione utilizzando
linguaggi verbali e non verbali
Promuovere la socializzazione, la collaborazione, il confronto
e l’impegno attraverso un’esperienza e un obiettivo comune
di rilievo.
Riconoscere il valore e le potenzialità della diversità,
fondamentale, ad esempio, per la scelta degli interpreti e
nell’attività dell’attore.
Coinvolgere e motivare i ragazzi facendo emergere
competenze extrascolastiche che, in alcuni casi, sono l’unico
modo per valorizzarli e accrescere la loro autostima.
Strutturare un percorso didattico che fornisca la continuità
tra scuola secondaria di 1° e di 2° grado
fornire ulteriori elementi per l'orientamento
 Obiettivi specifici





Creare insieme un’unità didattica multimediale ( testovideo- audio), un documentario o un video-servizio
giornalistico.
Apprendere tutti gli elementi e le fasi di lavorazione
necessarie per la realizzazione di un video/film , un
reportage o un servizio giornalistico televisivo o radiofonico.
Conoscere e utilizzare software specifici per il montaggio
audio e video
Utilizzare Webcam e microfoni.
Ideare e realizzare una sceneggiature partendo da un testo o
da un’idea originale, per un filmato, un documentario o un
servizio giornalistico.
Metodologia
lezione dialogata; brainstorming; drammatizzazione; lavoro di
gruppo
Destinatari:
Alunni delle classi seconde e terze interessati al progetto
Periodo di attuazione:
intero anno scolastico: a partire da novembre/dicembre la
realizzazione dei prodotti seguirà e si alternerà alle lezioni di esperti
esterni professionisti del settore
31
Risorse umane:
Insegnanti della scuola.
Si prevede l’intervento di professionisti e di nostri ex alunni come
formatori per docenti e alunni partecipanti al progetto
SIAMO “A CAVALLO”
Referenti: Olivieri, …..
con istruttori certificati
Permessa
Consapevoli dell’importanza di prendere in considerazione i vari
aspetti della persona per un effettivo successo scolastico, si
propone in pianta stabile l’esperienza del corso di IPPOTERAPIA
finalizzato all'integrazione, all’autostima, all'acquisizione
dell'autonomia di tutti gli alunni ( Handicap, Dsa,Bes e normodotati
In questo panorama si inserisce il Progetto di Ippoterapia e di
attività equestre integrata per alunni diversamente abili, per
soggetti svantaggiati e normodotati.
Attraverso l’uso del cavallo, dell’equitazione sportiva e di tutto ciò
che ad essa attiene, si pensa di realizzare un’attività che, sia posta
come riferimento e stimolo per lo sviluppo motorio, psicologico e
sociale degli allievi.
L'ippoterapia offre enormi possibilità in ambiti diversi di intervento
terapico, ma ad oggi risulta essere ancora poco conosciuta sia nel
mondo accademico che dagli enti e dalle associazioni che si
occupano di disabilità. Dalla cura, all'assistenza, fino alla
riabilitazione, il cavallo è infatti un importante protagonista: per
bambini ed adolescenti con difficoltà somatiche, motorie o disturbi
Finalità
 sviluppare le competenze di base degli alunni con Handicap
 contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico sia dei
DSA, dei Bes,
 evitare l’instaurarsi dei fenomeni di bullismo e di
comportamenti a rischio adolescenziali
Obiettivi
attraverso il movimento dell’animale ci si prefigge di favorire::
 lo sviluppo del tono muscolare
 il miglioramento della coordinazione neuromotoria
 il senso dell'equilibrio, della comunicazione,
dell'orientamento e del senso di responsabilità
Metodologia
Il Progetto che prevede l'utilizzo della “Riabilitazione Equestre”,
riconosciuta come uno degli strumenti più moderni ed efficaci per
l'aiuto agli adolescenti e ai giovani adulti con problematiche
psicologiche
Il programma prevede sedute di ippoterapia e attività assistite con
animali sia per studenti disabili che normodotati, fino alle lezioni di
equitazione.
Risorse umane:
- alcuni docenti di sostegno
- operatori specializzati in ippoterapia con attestati
professionali
32
-
istruttori di equitazione per disabili e per normodotati, tutti
con esperienza decennale nel settore.
NUOTANDO E GIOCANDO
Referenti:
Agosta, Nastasi
il personale di sorveglianza
della piscina, e un istruttore
di nuoto
Premessa
Si propone l’attuazione di un progetto di acquaticità indirizzato
prevalentemente agli alunni Bes o con sostegno (Ma non solo), ad
integrazione del loro PEP da effettuarsi presso la Piscina di Sestri
Levante (da raggiungersi a piedi)
Finalità
Il progetto mira a sviluppare le potenzialità dei ragazzi nell’ambito
dell’autonomia personale, della coordinazione psicomotoria, della
capacità relazionale e sociale
Obiettivi:
 sviluppo dell’autonomia personale (preparazione della
sacca, doccia, vestirsi, ecc.)
galleggiamento, ovvero sicurezza nel rimanere a galla
con o senza supporti in base al livello del ragazzo;
 imparare l'utilizzo dei supporti per il galleggiamento;
 imparare a fare il "morto" (utile per il galleggiamento e la
sicurezza in
acqua).
 Esercizi acquaticità
 potenziamento della coordinazione psicomotoria
attraverso l’acquisizione di uno o più stili almeno stile
libero , dorso e rana
 imparare a nuotare sott'acqua; esercizi in immersione
 imparare a tuffarsi di piede e di testa
 socializzazione attraverso anche 5 minuti di gioco finale
nella vasca piccola
 integrazione
Metodologia:
Attività individuale seguita dai docenti di sostegno oltre che da un
istruttore di nuoto
Destinatari:
circa 15 di alunni/e con o senza sostegno individuati dai vari
consigli di classe
Periodo di attuazione: Da Novembre a Maggio
Ci si recherà in piscina ogni GIOVEDI’
dalle ore 11,50
alle ore 13,50 circa - quindi durante le ore
curricolari. Questo orario comprende anche il tempo dedicato agli
spostamenti.
Risorse umane:
Alcuni docenti di sostegno il personale di sorveglianza della piscina,
e un istruttore di nuoto.
33
CONOSCERSI, COLLABORARE E COMUNICARE ALL’INTERNO DI UN GRUPPO
Referente:
Tinè Alessandra
Premessa
Il progetto vuole guidare i partecipanti ad elaborare concetti e valori
fondamentali condivisi durante le lezioni di approfondimento
dedicate alle competenze personali e sociali.
Elaborare e connettere alcuni saperi specifici della discipline di
scienze motorie e di educazione civica in forme nuove e creative
avvia un processo che contribuisce allo sviluppo integrato e
equilibrato della personalità e alla formazione di futuri cittadini ben
inseriti e capaci di adattarsi con successo agli eventi della società
contemporanea.
Finalità:
Potenziare le competenze personali, civiche e sociali negli alunni/e
della scuola secondaria di primo grado
Obiettivi:
Potenziare in ciascun partecipante la conoscenza di sé, la propria
autonomia e la capacità di collaborare e comunicare in gruppo
attraverso un’attività esperienziale di movimento ed espressione
corporea
Metodologie:
Si procede attraverso una modalità laboratoriale ed esperienziale in
gruppo. Sarà privilegiato un approccio pratico riferito all’educazione
somatica con elementi di danzamovimentoterapia e body mind
centering. affinché ciascun/a studente/essa possa fare esperienza
pratica, “ incarnare” nozioni, pensieri, idee condivise in classe
attraverso l’ esplorazione individuale, di coppia, di gruppo delle
relazioni corpo-mente attraverso il movimento, il tocco, la
visualizzazione e somatizzazione. Tale attività contribuisce a creare
un reale “embodiment” che contribuisce sia a migliorare la
conoscenza corporea ed emozionale di sé, sia a potenziare
l’autonomia, l’autostima, la creatività, la curiosità intellettuale, la
capacità di collaborare tra coetanei, la socializzazione e l’
integrazione. Si punterà molto anche a favorire l’autogestione e
l’autodeterminazione e del gruppo assumendosi la responsabilità al
proprio interno di creare e rispettare norme, regole di gioco e di
comportamento nel rispetto delle persone e dell’ambiente.
Destinatari:
Tutti gli studenti di scuola secondaria (primo,secondo,terzo anno).
Ogni classe verrà suddivisa in due sottogruppi che, una volta alla
settimana, lavoreranno alternativamente, al progetto o resteranno
in classe con l’insegnante della disciplina.
Periodo di attuazione:
intero anno scolastico
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MUSICA INSIEME ovvero
CONOSCERSI, COLLABORARE E COMUNICARE ALL’INTERNO DI UN GRUPPO
Premessa
Referente:
Il progetto vuole guidare i partecipanti ad elaborare concetti e valori
fondamentali condivisi durante le lezioni di approfondimento
Laura Dalfino
dedicate alle competenze riguardo la convivenza civile e relazionale.
Elaborare e connettere i saperi specifici dell'educazione musicale
con l'educazione civica in forme nuove e creative, avvia un processo
che contribuisce allo sviluppo integrato ed equilibrato della
personalità e contribuisce alla formazione di futuri cittadini ben
inseriti e capaci di adattarsi con successo agli eventi della società
contemporanea.
L'ascolto dell'altro ed il concetto di gruppo sono imprescindibili nella
musica d'insieme nella realizzazione della quale tutti possono
concorrere mettendo a disposizione le proprie ed uniche capacità
nel rispetto dell'unicità altrui.
Finalità:
Potenziare le competenze personali, civiche e sociali negli alunni/e
della scuola secondaria di primo grado.
Obiettivi:
Potenziare in ciascun partecipante la conoscenza di sé, la propria
autonomia e la capacità di collaborare e comunicare in gruppo
attraverso un’attività musicale d'insieme, strumentale e vocale.
Metodologie:
Consapevolezza vocale e di sé attraverso: una corretta pratica
respiratoria, elemento essenziale per una sana emissione vocale;
esercizi di coordinazione pneumofonica training di consapevolezza
fisica sulle tensioni e detensioni degli organi fonatori (bocca, gola,
collo, torace, addominali, postura); ascolto ed emissione del suono
con ricerca dei risuonatori appropriati; utilizzazione corretta dei
volumi e dei timbri vocali.
Il lavoro di gruppo porrà particolare attenzione alla parola in musica
come strumento ritmico ma anche comunicativo attraverso: esercizi
su testi poetici e di prosa, articolazione sonora unita al significato
del testo preso in esame, studio delle intenzioni che animano il
testo e il sottotesto. Si affronterà lo studio della voce “espressiva”:
come aiutare nel migliore dei modi chi deve esprimersi attraverso la
parola musicale, curando il respiro, il ritmo, il rilassamento del
corpo durante la lettura, il parlato intonato ed il canto corale. Gli
esercizi di canto corale incentiveranno la ricerca e la curiosità
intellettuale nonché la capacità di collaborare tra coetanei, la
socializzazione e l’ integrazione, avvicinando gli studenti a forme
musicali appartenenti alle differenti culture ed etnie.
Destinatari:
Tutti gli studenti di scuola secondaria. Ogni classe potrà essere
divisa in due gruppi che alternativamente, una volta alla settimana,
lavoreranno al progetto o resteranno in classe con l’insegnante della
disciplina, oppure il laboratorio verrà svolto con l'intera classe in
35
collaborazione con il docente di materia.
Periodo di attuazione:
Ogni classe potrà partecipare al laboratorio per circa 13 settimane
nella prima o nella seconda metà dell'anno scolastico.
PROGETTO MENTORING
Referenti:
Agosta, Olivieri
Associazione Mentoring
USA-Italia Onlus e la
Dottoressa Lombardo,
Premessa
Il Progetto Mentoring prende il nome da Mentore, precettore di
Telemaco. “Mentoring USA/Italia”–Onlus nacque nel 1998, dopo
una fase di sperimentazione del proprio Metodo sostenuta dal CNR.
La sua mission si esprime attraverso gli omonimi Programmi
educativi basati sul metodo one-to-one di Matilda Raffa Cuomo,
diretti ad arginare il diffuso e preoccupante fenomeno dispersione
scolastica, causa di piaghe sociali quali: bullismo, baby gang,
violenza negli stadi, microcriminalità, droga, etc.
La nostra scuola ha aderito al progetto MentoringUSA /Italia
dall’anno scolastico 2015/2016.
Finalità:
Ha lo scopo di aiutare i ragazzi, della scuola dell’obbligo a:
 sviluppare la stima di sé, per prendere coscienza delle
proprie potenzialità e migliorare il rendimento scolastico.
 La parte più significativa del Mentoring è l rapporto di fiducia
e di ascolto che un volontario (Mentore) riesce a stabilire con
un ragazzo (Mentee), durante gli incontri one-to-one tenuti
nella Scuola; ciò rappresenta un’occasione di reciproco
arricchimento. Il Mentore, nello svolgere la sua funzione,
assume un ruolo di modello positivo attivo e stabilisce i
vantaggi di un percorso educativo in cui entrambi, il ragazzo
e il volontario, si assumono la responsabilità di raggiungere
un obiettivo comune.
Obiettivi
 diminuire l’assenteismo,
 migliorare il rendimento scolastico
 avviare il ragazzo, a poco a poco, a predisporsi
positivamente al futuro.
Destinatari
Il progetto coinvolge ragazzi e ragazze delle diverse classi della
scuola secondaria di primo grado “Descalzo”.
Periodo di attuazione:
 Il progetto che ha avuto inizio nel mese di Aprile 2016, è
stato ripreso ad Ottobre e prevede un numero complessivo
di quindici incontri.
 Gli incontri hanno cadenza settimanale e, all’interno di ogni
incontro, le attività si articolano in:
36
1) un'ora circa di "Grande Gruppo": tutti insieme i mentori, i
mentee, i coordinatori della scuola e la Referente Sviluppo
Programma Mentoring (Dottoressa Lombardo) trattano delle
tematiche di interesse comune e favoriscono la circolarità
della comunicazione;
2) un'ora di lavoro one-to-one: il Mentore costruisce e sviluppa
il rapporto con il suo Mentee.
Risorse umane:
I docenti coinvolti nel progetto, la Referente Sviluppo Programma
Mentoring (Dottoressa Lombardo) le persone che hanno accettato di
svolgere ll ruolo di Mentore.
STRANIERI
Referente:
Nastasi
Per quanto riguarda l'accoglienza degli alunni appena arrivati dall'estero e non ancora
in possesso della lingua italiana si rimanda al Protocollo di accoglienza alunni stranieri
che fa parte del POF.
Per questi alunni si cerca di approntare percorsi e strategie didattiche che favoriscano
l'acquisizione dell'italiano, la socializzazione, la partecipazione alle attività scolastiche
ed extrascolastiche. A tal fine l'IC si avvale principalmente della collaborazione del
Servizio di mediazione culturale e linguistica del Villaggio del Ragazzo di San Salvatore
di Cogorno, ma anche di tutte le risorse presenti sul territorio (Comune,
LabTer,...).Inoltre si cercano di creare attività (vedi progetti e laboratori dell'IC) che
promuovano l'intercultura come occasione di scambio, arricchimento, collaborazione,
nella realizzazione di un progetto comune.
ORIENTAMENTO
Referenti
Sanseverino
Agosta
In collaborazione con il Comune di Sestri Levante
Il progetto prevede varie fasi e interessa tutti i soggetti attivi dell’attività scolastica.
Fase 1 – I docenti coordinatori, coadiuvati dai Docenti Referenti per l’Orientamento,
eseguono una prima ricerca sulle idee che i ragazzi hanno in mente per il proprio
futuro.
Fase 2 - A questa prima fase fa seguito un incontro di presentazione per le classi
terze per illustrare l’offerta formativa del territorio( Coordinatrice Dott.ssa Lombardi)
ed un laboratorio esplorativo legato ai desideri e alle attitudini dei ragazzi.
Fase 3 - Gli alunni partecipano al salone ABC ( Genova) e agli Open Day organizzati
presso le loro sedi da tutti gli istituti della provincia. In queste occasioni si può visitare
l’istituto, incontrare docenti ed alunni.
Fase 4 – Gli studenti interessati possono partecipare a laboratori e lezioni insieme agli
studenti delle prime classi dell’istituto superiore prescelto. Anche quest’anno si è
optato per la frequentazione solo pomeridiana, in modo da non creare disturbi e
37
scompensi all’attività didattica mattutina. L’accompagnamento ed il ritiro degli alunni
sarà a carico delle famiglie.
Fase 5 – I docenti referenti, accompagnati da altri docenti, organizzeranno una visita
guidata alle scuole di formazione professionale del territorio.
Fase 6 – La scuola organizza una serie di incontri ( da Ottobre 2016 a Gennaio2017)
rivolti ai genitori.
Fase 7 – La scuola attiva uno sportello di consulenza psicologica.
Fase 8 – I docenti veicoleranno tutte le informazioni necessarie riguardanti i tempi e
le modalità di iscrizione alla scuola superiore.
Fase 9 – Corso di formazione per i docenti
Riassumendo possiamo dire che il progetto in collaborazione con il Comune prevede
diverse attività:
1)




Azioni con gli alunni:
Incontro con le classi terze
Laboratorio rivolto alle classi terze
Salone ABC Genova
Sportello di consulenza psicologica
2)



Attività con i genitori:
Gruppi laboratoriali di discussione
Tavola rotonda Genitori/Scuola
Sportello di consulenza psicologica
3) Corso di Formazione per i docenti
Docenti: Sanseverino - Agosta
Corso di formazione
sul tema “La scuola
non insegna
solamente ma forma
e orienta anche”
(Dott.ssa Rota)
Corso di formazione
specifico
(Dott.ssa Rossi)
Per tutti i docenti
 Coordinatori
terze
 Docenti sostegno
terze
 Docenti di
potenziamento
 Docenti referenti
28 ottobre 2016
15 - 18
17 novembre 2016
15 - 18
2 novembre 2016
15-18
8 novembre 2016
15-18
29 novembre 2016
15-17
38
Attività con le classi
 Incontro di
presentazione
per le classi
terze per
illustrare l’offerta
formativa del
territorio(Dott.ss
a Lombardi e
Dott . Giardino)
 Laboratorio
rivolto alle
classi terze
Partecipazione
salone ABC
(Genova)
Attività con i genitori
 Incontro sul tema
“Riflessioni sul
ruolo educativo
degli adulti:
aspettative,
fantasie e desideri
nel processo
educativo”
(Dott.ssa Rota)
 3 gruppi
laboratoriali di
discussione tra
genitori con 12/13
persone max.
(Dott.ssa Kosulich
e Dott.ssa Rossi)
 Tavola rotonda
Genitori/Scuola
sul tema:”Quale
ruolo la famiglia e
quale la scuola”
Già svolto
3A.
1h
21 ottobre
3B.
4 novembre
3C.
24 ottobre
3D.
28 ottobre
3E.
7 novembre
3F.
26 ottobre
3A
3B.
14 dicembre
14 dicembre
8:50 - 13:50
8-14
Accompagnatori 3
comune + 3 docenti
25 ottobre
16:30- 18:30
Novembre-dicembre
Gennaio 2017
39
Sportello di
consulenza
psicologica (Dott.ssa
Rota)



ALUNNI
GENITORI
DOCENTI
Il Mercoledì
da fine Novembre
a Febbraio
9 -12
Su appuntamento
Orientamento interno
Gli alunni partecipano agli “Open Day” organizzati dalle scuole del territorio;
Gli studenti possono partecipare a laboratori e lezioni negli istituti superiori
(frequentazione solo pomeridiana) con accompagnamento e ritiro degli alunni a
carico delle famiglie;
La scuola organizza un proprio Salone dello Studente, con la presenza di tutti
gli istituti del territorio in data Lunedì 12 Dicembre;
Saranno organizzate visite guidate in orario curricolare presso gli istituti di
formazione professionale del territorio (Villaggio del Ragazzo / Ente Forma).
Indirizzo mail: [email protected]
Scheda si sintesi dei progetti in orario mattutino
Progetto
Giorno
Orario
frequenza
RI_ciclo con
Fiab
Lunedì
Dalle 9,50
alle 11,50
Settimanale
A partire da
fine Ottobre
Laboratorio
Educatrice
Lunedì
Dalle 11,50
alle 13,50
settimanale
Geppetto a
Teatro
Martedì
Dalle 9,50
alle 11,50
Laboratorio
Educatrice
Martedì
Dalle 11,50
alle 13,50
Ogni 15 giorni
A partire da
fine novembre
fino a Maggio
settimanale
Tutti a tavola
Mercoledì
Dalle ore
10,50 alle
13,50
Una volta al
Mese a partire
da Novembre
A chi è rivolto
A rotazione , due
alunni tra quelli
segnalati dai
consigli di classe
Un gruppo a
rotazione
Tra i vari gruppi
Che si formeranno
in base alle
indicazioni dei vari
Consigli di Classe
Agli alunni
interessati e
proposti dai vari
Consigli di Classe
Un gruppo A
rotazione
Tra i vari gruppi
Che si formeranno
in base alle
indicazioni dei vari
Consigli di Classe
Agli alunni
interessati e
proposti dai vari
Consigli di Classe
Referenti
del
progetto
Agosta
Olivieri
Simona Torti
Olivieri
Simona Torti
Olivieri
Ferrari
Educatrice o
Piccinini
40
Laboratorio
Educatrice
Mercoledì
Dalle 9,50
alle 13,50
settimanale
Nuotando e
giocando
Giovedì
Dalle 11,50
alle 13,50
settimanale
Teatralmente
Forse
venerdì
Da
concordare
con il
regista
20 ore
nell’arco
dell’intero
anno
scolastico
Laboratorio
Educatrice
Venerdì
Dalle 9,50
alle 13,50
settimanale
Progetto
Cinema
Sabato
mattina
+ qualche
ora in orario
curricolare
da definirsi
In orario
pomeridiano
Progetto
taglio e cucito
(collegato al
progetto
teatralmente
per la
produzione
degli abiti di
scena)
Progetto orto
Da
concordare
con
insegnante
di classe
Due gruppi a
rotazione
Tra i vari gruppi
Che si formeranno
in base alle
indicazioni dei vari
Consigli di Classe
Per gli alunni con
o senza sostegno
segnalati dai vai
Consigli di Classe
Per gli alunni Bes
o con sostegno,
che partecipera
per interesse o per
segnalazione dei
vari consigli di
classe (sempre se
gli alunni sono
interessati)
Due gruppi a
rotazione
Tra i vari gruppi
Che si formeranno
in base alle
indicazioni dei vari
Consigli di Classe
Alunni interessati
al progetto
Simona Torti
Alunne interessate
al progetto
Olivieri
Con la
partecipazion
e di un
genitore
Classi che
partecipano
( 1 e 2^ A)
Alunni segnalati
dagli altri consigli
di classe
Scaltriti
Olivieri
Nastasi
Insegnanti di
sostegno e
approfondim
ento
Simona Torti
Nastasi
Agosta
Carabbio
41