omunicazione 36

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omunicazione 36
36
ANNO 13
10 settembre 2012
C
omunicazione
IL GIORNALE DELLE AUTONOMIE LOCALI
Direttore responsabile: Andrea Piraino
Edizioni SI.S.COM. s.r.l. - sito web www.settimanalecomunicazione.it
Sicilia, parte la rete informativa
Garantirà l'utilizzo dei fondi europei
Il protocollo d'intesa, firmato il 7 settembre scorso, coinvolge la Provincia regionale di Enna; sedici comuni (tra cui
Palermo, Catania e Ragusa); l'Unione
dei Comuni dei Ventimiglia (Territorio
della Madonie); la Banca don Rizzo; il
Consorzio Asi di Gela; quindici associazioni e imprese private e garantirà una
diffusione capillare delle informazioni
sul territorio.
a pag. 3
CERTIFICATI RIDOTTI
DEL 50 PER CENTO
Didascalia palazzo delle Aquile, Palermo
anche su due righe
La semplificazione amministrativa comincia a dare i primi
frutti. Positivi i dati del monitoraggio fatto dal Ministero
a pag. 4
Accordo Italia-Malta
sui servizi sanitari
Alla Sicilia cinque
presidi Slow Food
Nasce il "Progetto
Turismo Palermo"
Memorandum d'intesa Fra Italia e Malta per la collaborazione e la prestazione
di servizi sanitari con le
Regioni Toscana, Sicilia e
Lombardia.
a pag.7
Si tratta del carciofo di Menfi, del
cavolo rapa di Acireale, del fagiolo di Scicli, del pomodoro della
valle del Belice, dell’Aaaccia salata di Lampedusa e della fragolina di Sciacca e Ribera.
a pag. 10
Obiettivo dell'iniziativa sarà
valorizzare le professioni turistiche creando un’azione di
internazionalizzazione con gli
operatori del settore.
a pag. 11
sommario
3 ISTITUZIONI
Fondi Europei, firmata l'intesa sulla
diffusione delle informazioni
Coinvoge partners pubblici e privati
4 RISORSE
Semplificazione, certificati ridotti
del 50 per cento
Monitoraggio del Ministero
5 RISORSE
Fondo di Garanzia per le imprese,
Nuove modalità di concessione
Riguarda le piccole e medie aziende
6 RISORSE
Catania, avviati i progetti a
sostegno dei servizi sociali
Saranno finanziati con i fondi dei PISU
7 SERVIZI
Protocollo d'intesa Italia-Malta sui
servizi sanitari
Coinvolte la Sicilia e la Toscana
8 SERVIZI
La "Grande Erice" una
governance per l'Agro-ericino
Un consorzio per ottimizzare i servizi
9 SVILUPPO
Pesca, Sicilia prima ad attivare i
Piani di Gestione Locale
Per un utilizzo sostenibile delle risorse
10 SVILUPPO
La Sicilia ottiene cinque presidi
slow food
Il cibo siciliano al Salone del Gusto
11 AMBIENTE
Nasce il "Progetto Turismo Palermo"
Serve a migliorare la ricettività
12 AMBIENTE
Reti del gas, è compito del
Comune verificarne la consistenza
Serve per uhn eventuale indennizzo
13 AMBIENTE
"Humana people to people day" il
27/9 l'evento conclusivo
Si parlerà di raccolta di abiti usati
14 RUBRICHE
dai Comuni / dalle Gazzette
dall’Agenda / dall’Esperto
n. 36» 10 settembre 2012
L’editoriale di Andrea Piraino
Lo stop di Fontanarossa
non blocchi la Sicilia
C
ome hanno ampiamente riferito i quotidiani regionali
dal 5 novembre al 5 dicembre prossimi, per l'intero mese,
l'aeroporto Fontanarossa di Catania chiuderà per lavori
di manutenzione della pista. I cento e più voli quotidiani saranno
spostati in altri aeroporti causando ai cirsa 450.000 utenti previsti
disaggi non indifferenti, che le istituzioni pubbliche preposte
ai voli, lungi dal cercare di attenuare - questo è il punto - non
solo aggravano, ma si ha l'impressione che, addirittura, creino.
Succede, infatti, che la soluzione prospettata sia quella di fare
spostare i passeggeri sugli aeroporti di Palermo e Reggio Calabria
con costi temporali aggiuntivi non inferiori alle quattro ore. Il che
significa che per uno spostamento da tutta la Sicilia sud-orientale
sarebbe necessaria una intera giornata di viaggio. Una assurdità.
Che, tuttavia, si potrebbe accettare se fosse l'unica soluzione
possibile. Ma così non è. E dunque è inconcepibile solo averla
immaginata, in particolare, a fronte della possibilità di utilizzare
l'aeroporto militare di Sigonella e/o quello di Comiso: l'uno in città,
l'altro a poco più di un'ora ma baricentrico ad una larga fascia
di utenza sud-orientale. Come sempre succede, però, anche in
questo caso, le varie autorità deputate a trovare una soluzione
non sembrano in grado di mettersi d'accordo. L'Aeronautica
militare italiana ha risposto negativamente alla richiesta di ospitare
a Sigonella i voli per il mese in cui si dovranno svolgere i lavori ed
il presidente dell'Enac, Vito Riggio, ha dichiarato che "non posso
fare altro che rimettere la questione al ministro Passera con il quale
abbiamo fissato un incontro martedì prossimo. "Spero che Passera
parli con il ministro della Difesa e così si possa evitare il disagio che
verrebbe a crearsi con la chiusura di Fontanarossa". In ogni caso,
però, se anche Passera convincesse il ministro della Difesa ad aprire
Sigonella i voli di Fontanarossa ospitati non potrebbero essere più
del 30-40%. Così che non si potrà fare a meno di pensare anche
all'aeroporto di Comiso. Le cui note vicissitudini sembra implichino
ancora un'attesa di sei mesi, durante i quali formare i controllori
di volo, per la sua apertura. Ora, però, a parte che non si capisce
perchè per un mese non si potrebbero utilizzare i controllori di
Catania, la domanda che un simile problema pone è: ma è
così difficile mettersi d'accordo fra autorità varie per svolgere un
lavoro coordinato e risolvere un problema dei cittadini? Putroppo
la verità è che spesso chi non è espressione diretta delle Comunità
locali queste situazioni non le capisce.■
Comunicazione
2
istituzioni
Fondi Europei, firmata l'intesa
sulla diffusione delle informazioni
Il Protocollo coinvolge partners pubblici e privati
L'accordo firmato, fra gli altri, da
sedici comuni siciliani, tra i quali
Palermo, Catania e Ragusa, ha
lo scopo di garantire la diffusione
capillare sul territorio delle possibilità
offerte dal Po Fesr 2007/2013
I
n un momento molto difficile per l'economia siciliana, il protocollo, firmato il 7
settembre scorso, può essere uno strumento
prezioso, soprattutto perché consente ad
amministrazioni pubbliche e privati di fare
'massa critica' per l'utilizzo pieno delle risorse europee e per i giovani che vogliono fare
impresa, perché ha lo scopo di garantire la
diffusione capillare sul territorio delle possibilità offerte dal Po Fesr 2007-2013, aprendo
le porte alla cooperazione, alla partecipazione, alla propensione a "fare sistema", a
"fare rete".
La firma è stata apposta dai primi 36 soggetti (pubblici e privati)che hanno fatto
richiesta di adesione, e cioè: la Provincia
regionale di Enna; sedici comuni (tra cui
Palermo, Catania e Ragusa); l'Unione dei
Comuni dei Ventimiglia (Territorio della Madonie); la Banca don Rizzo; il Consorzio Asi
di Gela; quindici associazioni e imprese private.
Alla rete informativa regionale possono
aderire soggetti sia pubblici che privati interessati a diventare parte attiva nel processo di coinvolgimento del territorio circa
le opportunità offerte dal Programma operativo.
Per sua parte, la Regione si impegna: ad
assicurare la tempestiva circolazione di
informazioni e documenti ufficiali del Pron. 36» 10 settembre 2012
gramma con tutti i partner; a coinvolgere
i partner nelle iniziative promozionali e informative da realizzare all'interno del piano
della comunicazione del Programma; a fornire uno spazio all'interno del sito www.euroinfosicilia.it per divulgare le informazioni
sulle attività svolte gratuitamente dai partner in relazione all'attuazione del Programma; a promuovere la rete del partenariato
attraverso gli strumenti d'azione previsti dal
piano di comunicazione (es. organizzazione
seminari nel territorio, promozione iniziative
dei partner e dell'Adg attraverso il sito del
Po www.euroinfosicilia.it e i siti di tutti i partner coinvolti).
Ai partner sottoscrittori è richiesto di: diffondere sul territorio siciliano, a titolo gratuito e attraverso la propria rete organizzativa,
le informazioni, il materiale e i bandi relativi
all'attuazione del Programma; garantire la
presenza operativa di uno sportello informativo aperto al pubblico; di rilevare costantemente i contatti e i fabbisogni dell'utenza
attraverso report da trasmettere all'Amministrazione almeno semestralmente e apporre
una targa all'esterno dello sportello per una
migliore identificazione dello stesso. ■
Comunicazione
3
risorse
Semplificazione amministrativa,
certificati ridotti del 50 per cento
Lo rivela un monitoraggio effettuato dal Ministero
Lo studio, effettuato su un campione
di 88 Comuni, evidenzia una
riduzione progressiva di certificati
anagrafici e di stato civile
L
a semplificazione amministrativa comincia a
dare i primi frutti. Le disposizioni dettate dalla
legge di stabilità in materia di "decertificazione" (art.
15 della legge n. 183 del 12 novembre 2011) che
con il "Semplifica Italia", sono state estese all'acquisizione d'ufficio del Documento di regolarità contributiva (DURC) e alla certificazione antimafia diventa un vero e proprio strumento di spending review.
Ad annunciarli il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Filippo Patroni Griffi, e il
Dipartimento della Funzione Pubblica che, in collaborazione con ANCI e ANDIGEL, hanno sottoposto
un campione di 88 Comuni ad un monitoraggio
che verificasse la riduzione effettiva delle certificazioni anagrafiche e di stato civile.
Secondo la rilevazione, nei primi quattro mesi
dell'anno la riduzione dei certificati anagrafici è stata del 53,65%.
Il trend evidenzia una riduzione progressiva, dal 48%
di gennaio 2012 al 59% di aprile 2012. Si passa da
una media di 0,53 certificati per abitante nel 2011
(1 ogni 2 anni) a una media di 0,25 certificati per
abitante nel 2012 (1 ogni 4 anni).
La riduzione dei certificati di stato civile è stata del
37%. Anche in questo caso, il trend di riduzione è in
crescita, passando dal 30% di gennaio 2012 a circa
il 42% di aprile dello stesso anno.
Si passa da una media di 0,30 certificati per abitante nel 2011 (1 ogni 3 anni) a una media di 0,19 certificati per abitante nel 2012(1 ogni 5 anni).
Proiettando su base annua la riduzione registrata
n. 36» 10 settembre 2012
nei primi 4 mesi del 2012, il Ministro ritiene che nel
2012 si assisterà a una riduzione di almeno 24 milioni
di certificati anagrafici e di stato civile. “I dati del
monitoraggio - ha commentato il Ministro Patroni
Griffi - dimostrano che si è verificato un drastico crollo nell'emissione dei certificati, in particolare quelli
anagrafici.
Ciò significa che gli interventi di semplificazione del
Governo stanno sensibilmente migliorando la vita
degli italiani, evitando loro code e file o il giro inutile
degli uffici per rimediare un pezzo di carta.
Tutto ciò dimostra che un aese con meno burocrazia è un paese migliore e, dunque, siamo incoraggiati a fare di più con una nuova ondata di semplificazioni che arriverà subito dopo l'estate".Con
l'attuazione delle nuove norme sulla decertificazione è ripreso, dopo diversi anni, il cammino avviato
con le leggi Bassanini che avevano consentito nel
2001 un taglio di circa il 60% delle certificazioni rilasciate dalle anagrafi comunali (rispetto ai certificati
rilasciati nel 1996).
Secondo le stime del Ministro, il numero dei certificati anagrafici per abitante, che era passato dall'1,2%
del 1996 (oltre 1 certificato all'anno) a circa lo 0,5%
del 2001, scende dallo 0,53 del 2011 (1 certificato
ogni 2 anni) allo 0,25 del 2012 (1 certificato ogni 4
anni). ■
Comunicazione
4
risorse
Fondo di garanzia per le imprese,
integrate le modalità di concessione
Il provvedimento riguarda le piccole e medie aziende
ranzie aggiuntive sugli importi garantiti dal Fondo; se ha bisogno di un finanziamento finalizzato
n. 662 del 1996, ha l'obiettivo
all’attività di impresa, può chiedere alla banca
di garantire l’operazione con la garanzia pubblidi concedere una garanzia
ca; in caso di insolvenza dell’impresa, la banca
viene risarcita dal Fondo di Garanzia.
pubblica a fronte di finanziamenti
Tra le disposizioni del decreto del 26 giugno,
concessi dalle banche, anche per
l’indicazione che la garanzia diretta del Fondo
è concessa fino alla misura massima dell'80%
investimenti all'estero
dell'ammontare delle operazioni finanziarie, per
i soggetti beneficiari indicati (come quelli ubicaodificate, con decreto interministeriale del ti nelle regioni del Mezzogiorno); l'importo mas26 giugno 2012, alcune modalità operative simo garantibile è pari a 1,5 milioni di euro per
del Fondo di garanzia per le piccole e medie im- impresa beneficiaria, innalzabile a 2,5 milioni
prese, lo strumento istituito con la legge n. 662 del di euro per alcuni tipi di operazioni finanziarie,
1996 con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo delle come quelle di durata non inferiore a 36 mesi, o
PMI, tramite la concessione di una garanzia pub- quelle relative ad imprese creditrici di Pubbliche
amministrazioni.
blica a fronte di finanziamenti
Sul sito del Fondo di garanzia
concessi dalle Banche, anIl
decreto,
adottato
tutte le informazioni sui benefiche per investimenti all’estero.
ci, sulle limitazioni e una guida
Il decreto, adottato dal Minidal Ministro dello
per le imprese.
stro dello sviluppo economisviluppo economico
Può essere garantita qualsico di concerto con il Ministro
di
concerto
con
il
asi tipologia di operazione,
dell’economia e delle finanpurché direttamente finalizze, (G.U. n. 193 del 20 agosto
Ministro dell'economia
zata all’attività d’impresa e
2012), in attuazione delle leggi
è pubblicato nella
richiesta da imprese valutate
n.214/11 e 106/2011, in relaGazzetta Ufficiale n. 193
“economicamente e finanziazione alle diverse tipologie di
riamente sane” sulla base di
operazioni finanziarie, individel 20 agosto 2012
criteri di valutazione che vadua, tra l’altro:
riano a seconda del settore di
la misura della copertura degli
interventi di garanzia; la misura della copertura attività e del regime contabile dell’impresa beneficiaria. Possono accedere alla garanzia del
massima delle perdite;
l’importo massimo garantito per singola impresa; Fondo Centrale di Garanzia le PMI, comprese
la misura delle commissioni per l’accesso alla quelle artigiane, ubicate sul territorio nazionale
garanzia; la misura minima dell’accantonamen- (anche per investimenti all’estero).
to da operare, a titolo di coefficiente di rischio, Le nuove disposizioni si applicheranno a decorper ogni operazione finanziaria ammessa alla rere dalla data di pubblicazione del decreto
ministeriale di approvazione delle conseguenti
garanzia del Fondo.
L’impresa che si rivolge al Fondo centrale di Ga- modifiche e integrazioni delle disposizioni di
generale
definite nel decreto
ranzia non riceve un contributo in denaro, ma carattere
la possibilità di ottenere finanziamenti senza ga- n. 248/99. ■
Lo strumento, istituito con la legge
M
n. 36» 10 settembre 2012
Comunicazione
5
servizi
Catania, avviati i progetti
a sostegno dei servizi sociali
Saranno finanziati con i fondi dei P.I.S.U.
Le linee d'intervento serviranno
a riorganizzare la macchina
amministrativa comunale, per
orientare in modo sostenibile
lo sviluppo della città
L
Il Comune di Catania ha avviato i primi sei progetti finanziati dalla Regione Siciliana nell'ambito
del Piano Integrato di Sviluppo Urbano (PISU). Si tratta
di progetti per l' utilizzo di fondi europei per attivare linee d'intervento su servizi sociali, sostegno alla riorganizzazione della macchina amministrativa, trasporto
urbano sostenibile, mobilità e tutela dell'ambiente
urbano ed energia, per orientare in modo sostenibile
lo sviluppo cittadino e territoriale e la coesione sociale. Le inziative sono tutti finanziate nell'ambito del
PO – FESR l'obiettivo dell'Asse 6 "Sviluppo urbano sostenibile" che ha la finalità di "promuovere lo sviluppo
economico, la capacità attrattiva e innovativa delle
città in un'ottica di sviluppo sostenibile e di integrazione e coesione sociale".
La Regione ha fissato scadenze stringenti per l'aggiudicazione delle gare di appalto, nell'intento di accelerare la spesa ed evitare che scattino i termini per
la restituzione delle somme alla Comunità Europea,
il Comune quindi dovrà entro settembre bandire le
gare per l'affidamento dei servizi.
Il piano prevede un ventaglio d'interventi che interessano settori strategici della vita cittadina quali servizi
sociali, trasporti, energia, proseguendo nella ricostruzione e nella riqualificazione della città nonché nella
rimodulazione della macchina amministrativa con
l'avvio di percorsi diversi dell'azione di governance e
di servizio alla città. I sei progetti costituiscono dei
tasselli coordinati di un piano strategico di riorganizzazione del welfare cittadino.La loro attuazione consente di sostenere, con una adeguata informatizzan. 36» 10 settembre 2012
zione, la riorganizzazione della Direzione Comunale
Famiglia e Politiche sociali e dei Centri Territoriali, la
semplificazione delle procedure d'accesso ai servizi,
la diffusione del monitoraggio dei servizi erogati, nonché, delle procedure contabili e di spesa.I progetti
hanno dunque un forte impatto sulla qualità dei servizi resi dall'amministrazione e sulla qualità della vita
dei cittadini".Tra i progetti del Pisu, nati dall'ascolto
della città e dei suoi bisogni, vi sono la creazione di
un "Polo Educativo" nel quartiere Librino, insediato a
Villa Fazio che, da un lato, recupera un bene comunale, dall'altro, va ad offrire spazi ai giovani del quartiere e alle loro famiglie.
Il progetto Città Policentrica riorganizza la rete dei
Centri Territoriali Comunali perché diventino una
vera e propria "rete fisica e virtuale" di servizi alla famiglia. Al progetto precedente è interconnesso "Servizi Sociali on line", un piano che punta ad un sistema
di cartelle sociali informatizzate con la gestione quindi anagrafica delle famiglie e del piano di interventi
a loro favore con un database in grado di dialogare
con altri uffici comunali e istituzioni esterne.
Infine il progetto Scuola e famiglie online, introduce
degli strumenti semplificativi del dialogo tra scuola
e famiglia che portano ad una migliore erogazione
dei servizi e al contrasto più efficace della dispersione scolastica. ■
Comunicazione
6
servizi
Protocollo d'intesa Italia-Malta
sulle prestazioni sanitarie
Coinvolgerà le strutture di Sicilia, Toscana e Lombardia
L'accordo darà l'accesso alle cure di
alta specializzazione ai cittadini maltesi
soggetti a patologie particolarmente
complesse. Fra le strutture che
aderiscono al memorandum l'Ismett di
Palermo e il San Raffele di Milano
M
emorandum d'intesa fra l'Italia e la vicina Malta per la collaborazione e la
prestazione di servizi sanitari con le Regioni
Toscana, Sicilia e Lombardia.
A firmarlo, nei giorni scorsi, a Roma il ministro della Salute, Renato Balduzzi, e il ministro per la Salute, gli anziani e l'assistenza
sociale dell'isola mediterranea, Joe Cassar,
insieme con gli assessori alla Sanità della Sicilia, Massimo Russo, e della Toscana, Luigi
Marroni.
L’accordo darà in particolare l'accesso alle
cure di alta specializzazione per pazienti
maltesi soggetti a patologie particolarmente complesse, rinsaldando ulteriormente i
rapporti di amicizia e collaborazione fra il
nostro Paese e quello maltese.
Fra le strutture 'tricolore' che aderiscono al
memorandum, attivo nei settori dell'emergenza e terapia intensiva, trapianti, malattie neoplastiche e cardiovascolari, il San
Raffaele di Milano e l'Ismett di Palermo, ma
l'auspicio è quello di "allargare la collaborazione a tutte le Regioni d'Italia” mettendo a
disposizione dei cittadini maltesi in difficoltà
le nostre strutture d’eccellenza.
La firma di questa intesa è qualcosa su cui
il Ministero della sanità italiano lavorava
da tempo, si tratta di andare ulteriormente
avanti per rafforzare la collaborazione, in
funzione della comune radice mediterranea
e dell'importanza strategica che Malta ha in
molti settori. Il tema cruciale è l'attenzione
alle cure primarie", ma verrà toccato anche quello dei "trapianti e di patologie particolarmente complesse", con un prezioso
"scambio fra strutture sanitarie. ■
Il vigore dal 15/9 il contrassegno unificato disabili europeo
In vigore dal 15 settembre il decreto del Presidente
della Repubblica che prevede l’introduzione in Italia
del contrassegno invalidi europeo e la corrispondente
modifica della segnaletica stradale. Il Contrassegno
Unificato Disabili Europeo permetterà la regolazione
della sosta ai cittadini con disabilità anche in tutti i paesi dell'Unione Europea, senza il disagio di non vedersi
riconosciuto quello del proprio paese di origine, con il
rischio di subire contravvenzioni. Il testo, prevede altre importanti novità per i veicoli al servizio di persone
invalide. Infatti, le modifiche dell’art. 381 prevedono
anche che il comune possa stabilire la gratuità della
sosta per i disabili nei parcheggi a pagamento.
n. 36» 10 settembre 2012
Comunicazione
7
servizi
La "Grande Erice", una governance
comune per l'Agro-ericino
Un libero consorzio per ottimizzare i servizi
I Comuni di Valderice, Custonaci,
Buseto Palizzolo e San Vito Lo Capo,
forti della loro comune matrice
identitaria, si consorziano per
assicurare i servizi primari
E
' stato presentato, presso il cortile del
Polo Museale «A. Cordici» ad Erice, il
volume, editato dall’ISSPE di Palermo, del
Dott. Fabrizio Fonte «La grande Erice - Una
governance «comune» per l’agro-ericino».
A seguito della manifestazione ha preso
vita, in perfetta scia peraltro con le best
practices (buone pratiche) europee, un
progetto
politico-amministrativo
frutto
della fattiva concertazione di idee e di
programmi tra liberi cittadini dei Comuni
dell’agro-ericino (Valderice, Custonaci,
Buseto Palizzolo e San Vito Lo Capo), che
nel tentativo di ridare slancio alle rispettive comunità, e alla luce della comune
matrice identitaria, intendono consorziare
n. 36» 10 settembre 2012
alcuni servizi primari tra questi enti territoriali.
«L’ipotesi - sostiene Fonte - della governance «comune» appare, per certi aspetti in una prospettiva ormai prossima, una
strada già tracciata.
Non a caso il recente decreto-legge sulla
cosiddetta «spending review» ha imposto
una rigida riduzione della spesa.
Gli enti pubblici saranno chiamati, di fatto, ad effettuare un’ulteriore riduzione degli uffici e delle relative dotazioni organiche.
Mentre - prosegue Fonte - dovranno, altresì, favorire, come del resto prospettato proprio dal progetto «La grande Erice»,
una unificazione delle strutture con funzioni logistiche (trasporto locale, cura del
verde pubblico, etc..) e strumentali (gestione del personale e dei servizi comuni
ad esempio lo Sportello Unico Attività Produttive, la Protezione Civile, l’Ufficio Legale, etc..).
Paradossalmente, a fronte di questi tagli
vengono devolute ai Comuni, in attuazione del decreto «Salva Italia», tutte le altre
competenze che finora lo Stato aveva attribuito alle province.
Creare dunque, in linea, peraltro, con il
nostro statuto autonomista (articolo 15),
un «libero consorzio» tra i comuni dell’agro-ericino appare - conclude Fonte - una
soluzione certamente valida, per garantire nei prossimi anni delle concrete, quanto
favorevoli, condizioni di sviluppo».
Hanno partecipato alla presentazione da
Sx Alberto Venza (Esperto in finanza locale), Fabrizio Fonte (autore del testo), Giuseppe Bica (Assessore Provincia Reg.le di
Trapani), Giacomo Tranchida (Sindaco
di Erice) e Giuseppe Peraino (Consigliere
Provincia Reg.le di Trapani). ■
Comunicazione
8
sviluppo
Pesca, Sicilia prima in Italia
ad attivare i piani di gestione locale
Permetteranno un utilizzo sostenibile delle risorse marine
Si tratta di un importante strumento di
governance locale di assoluta novità
"L'amo" un progetto innovativo
per una spesa consapevole
nel panorama nazionale ed europeo,
che favorirà la pesca artigianale
D
opo i decreti di adozione del Ministro per le Politiche agricole Mario Catania e del direttore
generale della pesca e dell'acquacoltura Francesco Saverio Abate, sono ufficialmente operativi in Sicilia i dieci Piani di gestione locale (Pgl) della pesca,
finalizzati a un utilizzo sostenibile delle risorse marine
e ittiche nelle acque territoriali attraverso un sistema
di cogestione. La Sicilia è la prima Regione italiana
a realizzare un percorso innovativo nella pesca artigianale. I Piani rappresentano uno strumento di governance locale di assoluta novità nel panorama
nazionale ed europeo, che consentirà ai pescatori
di autoregolamentare la loro attività in modo più
responsabile. L'importante risultato è stato frutto di
una concertazione tra il governo regionale e tutti
i soggetti coinvolti, come: gli Istituti di ricerca (Cnr,
Irepa, Ispra), che hanno fornito il supporto tecnicoscientifico, le associazioni di categoria, che hanno
esposto le necessità dei pescatori, e il Dipartimento regionale degli Interventi per la pesca, che ha
coordinato i lavori e fornito gli strumenti attuativi
nell'ambito della programmazione del Fondo europeo per la pesca (Fep). Grazie ai Piani i pescatori
potranno anche beneficiare degli aiuti previsti dal
Fep, infatti con la misura comunitaria 1.4, la 'piccola
pesca' potrà ricevere premi per la riduzione volontaria dello sforzo di pesca e per l'utilizzo di attrezzi
più selettivi, e con la 3.1 potranno essere finanziate
alcune attività dei Consorzi di gestione per la pesca
artigianale (CoGePa). ■
n. 36» 10 settembre 2012
L'Amo è un progetto che nasce dall'esigenza di promuovere una spesa consapevole dei prodotti alimentari al fine che
la discriminante non sia solo il prezzo od
un packaging più o meno accattivante
ma soprattutto la consapevolezza, appunto, di quello che si sta acquistando
per provenienza, contenuto, freschezza,
valore nutrizionale e qualità sensoriale.
Il progetto parte dalla promozione e valorizzazione dei prodotti ittici italiani poiché sicuramente sono tra gli alimenti
meno conosciuti dai consumatori nonostante siano tra gli alimenti più consigliati dai medici per il loro intrinseco valore.
L'Amo è un progetto di Eurofishmarket e
al momento ha ottenuto il sostegno di
Unipol Group, Iper, La grande i, Movimento Difesa del Cittadino, La Società italiana di Medicina Veterinaria Preventiva e
di importanti chef e operatori del settore
ittico.
Comunicazione
9
sviluppo
Eccellenze, la Sicilia ottiene
cinque nuovi presidi Slow food
Il cibo siciliano protagonista del Salone del Gusto di Torino
Si tratta del carciofo spinoso di
Menfi, del cavolo rapa di Acireale,
del fagiolo di Scicli, del pomodoro
"siccagno" della valle del Belice,
dell'alaccia salata di Lampedusa e
della fragolina di Sciacca e Ribera
L
a Sicilia sarà protagonista del salone del gusto
di Torino a fine ottobre con cinque nuovi presidi
Slow food: il Carciofo spinoso di Menfi, in provincia
di Agrigento; il Cavolo rapa “trunzu” di Acireale coltivato sui terreni lavici dell’Etna; il Fagiolo “cosaruciaru” di Scicli, in provincia di Ragusa; il pomodoro
“Siccagno” dell’alta valle del Belice, nelle provincie
di Palermo e Caltanissetta; l’Alaccia salata di Lampedusa e la Fragolina di Sciacca e Ribera.
Ecco dunque le caratteristiche principali di queste cinque eccellenze del cibo siciliano: il Carciofo spinoso di Menfi è prodotto nel territorio del
Comune agrigentino, su una superficie di circa
600 ettari. Cresce da novembre ad aprile ed è
di piccole dimensioni. E’ ottimo per essere consumato crudo ed eccellente conservato sott’olio.
Molte le virtù salutistiche e preventive. I produttori
sono una decina e hanno già fondato un’associazione.
Il Cavolo rapa di Acireale, conosciuto anche
come “Trunzu di Aci” è una pianta biennale che
matura nei mesi freddi. I primi cenni relativi a questa particolare varietà di cavoli risalgono a molti
secoli fa. Conosciuto nell’area catanese il cavolo
rapa è ottimo per la preparazione di vellutate da
accompagnare con un buon vino rosso dell’Etna.
Anche il Fagiolo “cosaruciaru” di Scicli ha la sua
storia. Appartiene alla famiglia delle leguminose ed è una pianta erbacea annuale, eretta ma
non rampicante. Questa tipologia di fagiolo veniva coltivato agli inizi del secolo scorso nel territon. 36» 10 settembre 2012
rio del Comune, lungo terreni adiacenti il torrente
Modica-Scicli, nelle cosiddette “cannavate”.
Il pomodoro “Siccagno” dell’alta valle del Belice
è coltivato all’asciutto. Da ciò derivano particolari qualità e caratteristiche, come il gusto intenso
e dolce. E’ un alimento a basso apporto calorico,
ma ricco di antiossidanti.
L’Alaccia salata di Lampedusa è una rarità. Le
“sardinelle” appena pescate vengono private
della testa e poste, una volta coperte di sale,
in cestelli a spurgare. Quindi sono sciacquate e
collocate in grandi recipienti, una volta di legno
oggi di plastica. Chiusi i contenitori sono riaperti dopo sei mesi, i pesci ormai maturati dal sale
sono lavati puliti e sfilettati e ricoperti d’olio.
La fragolina di Sciacca e Ribera è una delizia della natura: di piccola pezzatura, con forma arrotondata dal profumo straordinario e dalle qualità organolettiche superiori. La storia vuole che
derivino da piantine selvatiche portate in Sicilia
dai reduci di ritorno della Prima Guerra mondiale
che raccolsero nel sottobosco delle Alpi, in Friuli o
in Trentino. Pochi gli ettari oggi, rispetto agli oltre
200 degli anni ‘60 e ’70 e appena una cinquantina di produttori. Coltivarla non è remunerativa,
tutte le operazioni in pieno campo sono infatti
fatte a mano. ■
Comunicazione
10
sviluppo
Vivibilità e ricettività , nasce
il "Progetto Turismo Palermo"
Servirà a valorizzare le professioni turistiche della città
L'Organo unisce tutto il comparto
turistico allargato, unendo per la
prima volta tutte le categorie, con
l'obiettivo di creare una città a
misura di viaggiatore
P
ensare ad una città capace di riabbracciare i
turisti, accoglierli, coccolarli, garantire loro efficienza, sedurli al punto da prolungare il loro soggiorno, non vuol dire fare un torto al cittadino che
Palermo la vive giorno per giorno o sminuire i suoi
diritti ai servizi in città.
Le priorità sono le stesse proprio perché se si lavora bene per i palermitani, pure il turista ne trarrà il suo vantaggio.
La riforma del turismo trova la sua più evidente applicazione nella nascita del Progetto Turismo Palermo,
organo che unisce tutto il comparto turistico allargato e quindi non solo alberghiero: per la prima volta
tutti gli attori della città a misura di viaggiatore hanno
discusso e promosso azioni immediate che possano
recuperare quell’appeal che il capoluogo ha perso.
A coordinare i processi di unione tra tutte le categorie Nicola Farruggio, presidente provinciale di Federalberghi Sicilia oltre che di Palermohotels, consorzio
alberghiero che comprende diversi hotel a Palermo
e provincia.
Per evidenziare i punti critici di una città come Palermo il Progetto Turismo prevede di istituire un Osservatorio, al lavoro già da gennaio nel reperimento di dati di presenze turistiche e percentuali, delle
esigenze, dei punti critici e delle richieste raccolte
dai villeggianti venuti in vacanza a Palermo.
Tra le note dolenti le poche le aree pedonali, le
mete d’arte prive di guide, i pochi i collegamenti
verso itinerari culturali, taxi con tariffe non chiare o
variabili e una profonda carenza nella promozione
n. 36» 10 settembre 2012
Veduta aerea del Golfo di Palermo
di eventi culturali che possano coinvolgere anche
chi meno conosce il fermento culturale cittadino.
Da questa estrema varietà delle problematiche
nasce la volontà da parte delle istituzioni di trovare
all’interno delle categorie del turismo, un motivo di
unione: da qui la nascita di un’authority del turismo
che possa gestire le falle della città e capirne le necessità.
Un organismo del genere non è mai esistito a Palermo,
mentre con l’assessorato al Turismo difficilmente si è
potuto interloquire su problematiche reali senza che
le azioni dei vari settori rimanessero slegate tra loro.
«L’obiettivo è la valorizzare delle professioni turistiche e per creare un’azione di internazionalizzazione
con gli operatori del settore. -dice Nicola Farruggio,
coordinatore del progetto - la prima consapevolezza che muove il progetto Turismo Palermo è che la
città non debba più contare esclusivamente sull’aspetto culturale per essere promossa: Palermo deve
essere presentata al mondo tenendo conto di sfaccettature più ampie dei soliti clichè".
Le idee sono tante almeno quanto la voglia di mettere ordine.
Si partirà dalla mobilità urbana come primo progetto condiviso che sarà sottoposto nei prossimi giorni
all'Amministrazione per una migliore vivibilità della
città. ■
Comunicazione
11
ambiente
Reti di distribuzione gas,è compito
del Comune verificare la consistenza
Serve a definirne il valore in caso di richiesta di indennizzo
Un'errata valutazione del valore del
rimborso per il gestore uscente può
determinare indebiti introiti dovuti al
sovradimensionamento dell'impianto
S
petta al Comune la verifica della consistenza delle reti e la loro valutazione, nonché la definizione
del loro valore in contraddittorio con il concessionario
ai fini dell’eventuale indennizzo di quest’ultimo. Si è
ormai completato il quadro normativo che prevede
l’avvio delle procedure di gara per il servizio di distribuzione gas, per ambiti territoriali minimi, a seguito della
pubblicazione di diversi Decreti Ministeriali nel corso del
2011/2012,. In forza della normativa del settore, spetta
all’Amministrazione Comunale la verifica della consistenza delle reti e la loro valutazione, nonché la definizione del loro valore in contraddittorio con il concessionario ai fini dell’eventuale indennizzo di quest’ultimo.
Su tale ultimo aspetto permangono però ancora alcuni
dubbi ed incertezze da parte delle amministrazioni. In
merito a ciò si fa presente che la definizione di tale van. 36» 10 settembre 2012
lore residuo da riconoscere all’attuale concessionario,
non si esaurisce quale mera operazione di calcolo delle spettanze, ma profila conseguenze di assoluto rilievo
rispetto alla definizione del Bando di gara e nel relativo
contratto di servizio, in quanto determina alcune variabili tariffarie che incidono sugli introiti del futuro gestore
e sull’utenza.
Una errata valutazione del valore di rimborso per il gestore uscente può comportare possibili asimmetrie tra i
Comuni concedenti, determinando anche le seguenti
conseguenze: - Indebiti introiti da parte del Concessionario uscente, dovuti al valore sovradimensionato
dell’impianto ed al conseguente incremento di valore
patrimoniale dello stesso; – incremento molto rilevante
nella tariffa dell’utente, in quanto ai sensi del D.Lgs. 93
del 2011 va riconosciuta in tariffa, al Gestore entrante,
la differenza tra il rimborso al gestore uscente (VIR) e il
valore del capitale netto di località (RAB) che attualmente determina la tariffa di distribuzione; - danno erariale, qualora la quota di proprietà del Comune non sia
adeguatamente riconosciuta, in quanto la sua sottovalutazione può determinare una ridotta patrimonializzazione ed un minor canone (quale quota percentuale del VRD) che il Gestore dovrà versare annualmente
al Comune, per l’intero periodo della concessione. Si
suggerisce quindi alle amministrazioni locali di non approvare per mera presa d’atto le valutazioni fornite dal
Concessionario - sia rispetto alla consistenza delle reti e
del loro valore che dei parametri di valutazione utilizzati – senza effettuare il necessario confronto col gestore
uscente. In merito a ciò occorre il supporto di un’analisi
indipendente, i cui costi normativamente riconosciuti
quali oneri di gara una tantum, saranno oggetto di una
specifica delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica e
il Gas. In caso poi siano pervenute ai Comuni offerte di
assistenza tecnica, non sempre assistite da idonee referenze che ne attestino l’adeguata competenza, si suggerisce di valutare le stesse con particolare attenzione,
verificando che non sussistano ragioni di conflitto d’interesse tra il professionista incaricato dall’Amministrazione ed i concessionari operanti sul territorio dell’ambito.
(Fonte: Ancitel Energia & Ambiente).■
Comunicazione
12
ambiente
"Humana People to People day"
evento conclusivo il 27/9 a Milano
Al centro dell'incontro la filiera della raccolta abiti usati
H
UMANA People to People DAY è un
evento internazionale che coinvolge le
20 organizzazioni europee di cooperazione
inte rnazionale appartenenti alla Federazione Internazionale HUMANA People to People.
Arrivata alla sua terza edizione, l’iniziativa
culminerà il 27 settembre, con la presenta zione al pubblico dell’attività di HUMANA
People to People Italia per la cooperazione
inte rnazionale con particolare approfondimento del legame esistente tra raccolta di
abiti usati e realizzazione dei progetti umanita ri.
Per condividere i risultati della propria attività, HUMANA durante l’evento del 27
settembre incontrerà Aziende, Comuni e
Consorzi di tutta Italia nella nuova sede
operativa di Pregnana Milanese alle porte di Milano: un nuovo impianto con una
superficie di oltre 3.300 mq, di cui 900 de stinati allo smistamento degli abiti e i re stanti allo stoccaggio. La giornata prevede
la presentazione e la dimostrazione dell’in tera filiera della raccolta degli abiti e del
loro impiego per i progetti umanitari con
inte rventi istituzionali, tecnici e di allegge rimento.
Nell ’ambito dell’evento è previsto l’intervento tecnico dell’Avvocato Filippo Bernoc chi (Delegato ANCI Energia e Rifiuti) su
“L'Osservatorio degli Enti locali sulla rac colta differenziata: un nuovo strumento a
disposizione dei Comuni per monitorare i
servizi di gestione dei rifiuti urbani”
L’evento si concluderà con la consegna
dell’HUMANA Eco-Solidarity Award ai Comuni, Consorzi e alle Aziende che sono risultati più virtuosi nel 2011 nella collabo razione con HUMANA per la raccolta degli
abiti usati. ■
n. 36» 10 settembre 2012
Legambiente, torna il 28, 29 e 30
settembre "Puliamo il Mondo"
Anche quest'anno si rinnova l'appuntamento con la manifestazione “Puliamo il
Mondo” il 28, 29 e 30 settembre. L'evento
rappresenta un importante momento di
scambio e dialogo tra gli amministratori locali e la comunità, un modo per coinvolgere i propri dipendenti o gli studenti di una
scuola. Nella scorsa edizione oltre 700.000
volontari hanno affollato le piazze, i parchi
e le spiagge di tutta Italia, per fare un gesto
concreto e salvare dal degrado e dall’incuria migliaia di aree del nostro Bel Paese.
Anche quest'anno, le scuole partecipanti
avranno la possibilità di avere un “Buono”
gratuito, per ricevere il materiale di adesione alle “Classi per l'Ambiente” - 2 buoni per
il kit misto e 1 per il ridotto - , in modo da
poter proseguire durante tutto l'anno scolastico, l'impegno di Puliamo il Mondo. Per
aderire è necessario compilare la scheda di
adesione ed inviarla entro il 15 giugno 2012
- www.puliamoilmondo.it.
Comunicazione
13
rubriche
dai
comuni
dalle
gazzette
I corsi di formazione
vanno autorizzati
Violenza di genere, avviso
pubblico per la rete regionale
Devono essere riconosciuti come
propedeutici alla mansione svolta
Il Piano triennale ha l'obiettivo
di promuovere il rispetto fra i sessi
Una dipendente a tempo indeterminato - Agente di
Polizia - chiede di poter fruire di permessi straordinari retribuiti per la partecipazione ad un corso di formazione per Addestratori Cinofili. Si è verificato che
il corso è tenuto da un centro autorizzato dall’Ente
Nazionale Cinofilia Italiana ed è regolamentato da
un Diciplinare approvato con DM 6352/2012. Il superamento dell’esame finale consente l’iscrizione
al Registro Addestratori tenuto dall'ENCI e l’esercizio
dell'attività professionale. Rimane il dubbio se la partecipazione al suddetto corso possa dare diritto ai
permessi di cui all’art. 15 Ccnl del 14.09.2000. Può, a
vostro parere, essere considerato fra i corsi destinati
al rilascio di attestati professionali riconosciuti dall’ordinamento pubblico?
Dopo attenta analisi, non si ritiene che possa essere
considerato fra i corsi, rivolti al rilascio di attestati professionali, riconosciuti dall’ordinamento pubblico, il
corso che intende frequentare l’Agente dipendente
di codesto ente. Viene detto nel quesito che ”il superamento dell’esame finale consente l’iscrizione al Registro Addestratori tenuto dall'ENCI, propedeutico all’
esercizio dell'attività professionale”, in effetti in questo
ambito opera molto il volontariato unito alla passione per gli animali. Sulla scorta di attenta ricerca pare
di poter affermare con certezza che gli stessi istruttori cinofili non hanno un percorso formativo chiaro,
le associazioni impegnate in questo affermano che
non e’ facile”orientarsi nel labirinto di corsi” e diplomi
“più o meno riconosciuti”, in quanto nel nostro Paese
“la professione dell’istruttore cinofilo non è protetta e
non esiste un albo professionale unico”, cosi’ quella
dell’addestratore: il corso che intende frequentare il
dipendente da’ titolo a chi superi l’esame finale, di
iscriversi al Registro Addestratori tenuto dall'ENCI, per
esercitare la “professione”. L’unico titolo realmente
riconosciuto a livello nazionale è il corso triennale in
Allevamento e Educazione Cinofila della facoltà di
Veterinaria di Pisa. Non si ritiene possibile in base alle
norme legislative e contrattuali, concedere all’interessato le ore di permesso per studio richieste.
(Fonte Ancitel)
■ Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana
n. 36» 10 settembre 2012
L'assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche
sociali e del Lavoro lancia un avviso pubblico per l'adesione di enti pubblici e del terzo settore a una rete
regionale il cui scopo sarà di garantire assistenza e
protezione alle vittime di violenza. La "manifestazione d'interesse" dei soggetti che vogliono partecipare
all'iniziativa sarà il primo passo per l'istituzione della
"Rete di relazioni per prevenire e contrastare la violenza in genere", il cui piano triennale avrà l'obiettivo di
realizzare progetti contro la violenza di genere verso
le donne e la promozione, in particolare nelle scuole e nelle famiglie, dell'educazione al rispetto nella
relazione tra i sessi; di offrire assistenza e protezione
e di dare il via a un'azione di monitoraggio costante che coinvolga i soggetti istituzionali e del mondo
associativo gia' operativi su questo fronte. Tra breve
si insedierà il Forum permanente contro le molestie e
la violenza di genere, un organismo previsto dall'articolo 3 della legge 3/2012 a cui partecipano i rappresentanti delle diverse associazioni femminili impegnate nel settore. Le azioni, previste attraverso la Rete,
si svilupperanno attraverso la creazione di strutture in
grado di formare un sistema che metta in relazione
gli operatori e le operatrici e che consenta anche di
comunicare e condividere risorse, informazioni, prassi
e strumenti per attuare le migliori forme di sostegno
nei confronti delle donne, dei minori e diversamente
abili. I soggetti che intendono aderire alla Rete dovranno impegnarsi a svolgere - utilizzando metodologie adeguate e gender oriented per l'accoglienza
di donne migranti, donne appartenenti a minoranze
etniche, rifugiate, ragazze e giovani donne, lesbiche/
gay/bisex/trans gender GLBT, disabili, con l'utilizzo di
mediatori linguistici laddove necessario - almeno tre
delle seguenti attivita': servizi di emergenza a carattere sociale o sanitario per le donne vittime di violenza intra ed extrafamiliare e sessuale, e per i loro figli;
interventi di supporto alla sicurezza delle donne e di
figli; ospitalita' per le donne a rischio; counselling
sociale; counselling psicologico etc.
Comunicazione
14
rubriche
agenda
dall’
e
dall’ sperto
I sapori della Sicilia
"emigrano" a Bruxelles
Bandi, obbligo di seduta
pubblica per apertura plichi
I prodotti locali esposti dal 7 al 16
settembre nel corso della fiera europea
Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria,
sentenza 31 luglio 2012, n. 31
I sapori, i profumi e i colori della Sicilia oltrepassano i confini dell’Isola per
conquistare nuovi palati.
Biscotti di mandorla, limoncello, pistacchi, frutta martorana, miele e olio
sono alcuni dei prodotti siciliani che
Casartigiani Palermo, con il patrocinio
della Camera di Commercio, porterà
alla fiera europea di Strasburgo in programma da venerdì 7 a domenica 16
settembre.
Con questa nuova avventura prosegue
il cammino di Casartigiani Palermo verso lo sviluppo di “Sicilia Export”, il progetto di internazionalizzazione dei prodotti siciliani lanciato dal segretario
generale, Maurizio Pucceri, secondo il
quale “l’esportazione è l’antidoto per
rilanciare l’economia e superare la crisi che continua a portare tanti artigiani
verso la chiusura dell’attività”.
Non è la prima volta che Casartigiani
Palermo vola all’estero: lo scorso mese
di luglio, infatti, l’organizzazione ha
partecipato come ospite d’onore all’edizione 2012 della fiera campionaria di
Tours, sempre in Francia.
La partecipazione alla fiera di Strasburgo servirà a costruire una finestra
sulla Sicilia dalla quale potersi affacciare per ammirare le bellezze e assaporare le bontà che offre la nostra Isola.
L’obiettivo è sicuramente quello di
conquistare i visitatori e far crescere in
loro il desiderio di avere i sapori, i profumi e i colori della Sicilia anche nella
loro Terra.
n. 36» 10 settembre 2012
L’adunanza plenaria del Consiglio di Stato interviene, nella sentenza in commento,
su due temi assai dibattuti: l'individuazione
del dies a quo del termine di impugnazione dell'aggiudicazione definitiva da parte
dei concorrenti non aggiudicatari e l'obbligo della seduta pubblica per l'apertura dei
plichi contenenti le offerte e la verifica dei
documenti anche nelle procedure negoziate e negli affidamenti in economia nella forma del cottimo fiduciario dei settori speciali.
In merito alla prima questione i giudici di Palazzo Spada ritengono che anche per le gare
d'appalto indette in epoca anteriore all'entrata in vigore del Codice del processo amministrativo (d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104), il termine
per l'impugnazione dell'aggiudicazione definitiva da parte dei concorrenti non aggiudicatari inizi a decorrere dal momento in cui essi
hanno ricevuto la comunicazione di cui all'art.
79, c. 1, lett. a), del d.lgs. n. 163 del 2006, e
non dal momento, eventualmente successivo, in cui la stazione appaltante abbia concluso con esito positivo la verifica del possesso
dei requisiti di gara in capo all'aggiudicatario,
ai sensi dell'art. 11, c. 8, dello stesso decreto.
Riguardo al secondo argomento ad avviso
degli stessi giudici i principi di pubblicità e trasparenza che governano la disciplina comunitaria e nazionale in materia di appalti pubblici
comportano che, qualora all'aggiudicazione debba procedersi col criterio dell'offerta
economicamente più vantaggiosa, l'apertura
delle buste contenenti le offerte e la verifica
dei documenti in esse contenuti vadano effettuate in seduta pubblica anche laddove
si tratti di procedure negoziate, con o senza
previa predisposizione di bando di gara, e di
affidamenti in economia nella forma del cottimo fiduciario, in relazione sia ai settori ordinari
che ai settori speciali di rilevanza comunitaria.
(FonteAncitel)
Comunicazione
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organi ancisicilia
ASSOCIAZIONE DEI COMUNI SICILIANI
Comitato Direttivo
■ PRESIDENTE
■ SEGRETARIO GENERALE
GIACOMO SCALA
MARIO EMANUELE ALVANO
■ UFFICIO DI PRESIDENZA
■ MEMBRI
NELLO DI PASQUALE ................ sindaco di Ragusa
GIUSEPPE SORBELLO .................... sindaco di Melilli
GIUSEPPE SIVIGLIA .... sindaco di S.Giuseppe Jato
SALVATORE LO BIUNDO............ sindaco di Partinico
PAOLO AMENTA ....... sindaco di Canicattini Bagni
BASILIO RIDOLFO ........................ sindaco di Ficarra
SALVO ALOTTA............... ....... consigliere di Palermo
FRANCESCO BONDÍ ................. sindaco di Trabia
GIULIO TANTILLO ................... consigliere di Palermo
GIACOMO TINERVIA .......... sindaco di Montelepre
MARIO CICERO..................sindaco di Castelbuono
MASSIMO LO SCHIAVO.............. sindaco di Salina
■ COORDINAMENTI PROVINCIALI
CALOGERO PUMILIA ................................ Agrigento
NUNZIO LI ROSI ........................................... Catania
GAETANO PUNZI ............................................... Enna
ANTONINO BARTOLOTTA ............................ Messina
Comunicazione
IL GIORNALE DELLE AUTONOMIE LOCALI
VINCENZO DI GIROLAMO ........................ Palermo
GIUSEPPE NICASTRO .................................... Ragusa
MASSIMO CARRUBA .........................s......... Siracusa
GIANNI POMPEO ......................................... Trapani
REGISTRAZIONE N. 15/1999 PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO
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In redazione
Enza Bruno
Carla Muliello
n. 36» 10 settembre 2012
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intestato a: SI.S.COM. s.r.l.,
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Comunicazione
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