[campania - xv] eci_sud/14 14/07/08

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[campania - xv] eci_sud/14 14/07/08
M EZ Z OG IORNO EC ONO MIA
LUNEDÌ 14 LUGLIO 2008
XV
Facciamo salotto
La novità
Anche al Sud
arriva l’IPhone
di Monica Scozzafava
Gusto e personalità,
Ora in casa ti aiuta
l’home shopper
D
conosciuto nel mondo per i suoi abiti estrosi e le
sue creazioni artistiche, ha animato la serata
inaugurale della Biennale di arte e moda dell’università di Jinan, in Cina, alla presenza di diversi ministri cinesi e del segretario della Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa
Francesco Buranelli, ex direttore dei Musei Vaticani.
Il prestigioso ateneo ha conferito all’artista -
stilista l’ambito Award dell’Università, nel corso
del primo evento ufficiale organizzato in occasione delle Olimpiadi. Gianni Molaro ha portato un
pizzico di glamour europeo allestendo un intero
padiglione nel quale hanno sfilato — alla presenza di numerose personalità della politica, della
cultura, dell’arte, dello spettacolo e dello sport
— una serie di abiti d’alta moda e moda sposa.
Tufano è uno dei pochi operatori italiani della
grande distribuzione di elettronica di consumo ad essere stato scelti da Apple per il lancio, previsto lo
scorso venerdì, dell'oggetto cult del momento.
L’iPhone 3G.
Nei quattordici megastore d del gruppo — in Campania, Lazio, Umbria e Calabria — da tempo ci sono
lunghe liste di prenotazioni.
iPhone 3G è un telefono rivoluzionario, un iPod
widescreen e un dispositivo Internet con e-mail in
formato HTML e navigazione web completa. Le similitudini con il primo modello di iPhone finiscono qui
perché 3G è un prodotto rivoluzionario. Si naviga come fulmini grazie alla veloce tecnologia 3G wireless.
E' possibile ricevere mappe avvalendosi del GPS e
poi 3G dispone di una numerose funzionalità aziendali come Microsoft Exchange ActiveSync e il nuovo
App Store.
«E’ scoppiata l'iPhonemania - spiega Raffaele Lioniello, direttore del Gruppo Tufano, tra i primi dieci
in Italia nel retail degli elettrodomestici e dell'elettronica di consumo - un fenomeno del genere non si
registrava da tempo: di ora in ora si moltiplicano anche le richieste di semplici informazioni nonostante
il sito della Apple sia molto esaustivo. E' il segno più
evidente che 3G è destinato ad entrare prepotentemente nell'uso quotidiano».
A. P. M.
opo il personal shopper, che dà consigli su moda ed abbigliamento, il personal food trainer, che cura la dieta e persino il voice trainer, che allena la voce, anche per la casa arriva
il consulente su misura per ogni esigenza. Si tratta dell’home
shopper, figura professionale nata negli Stati Uniti negli anni
Ottanta, dove è più nota con il nome di art buyer, esperto soprattutto nel mercato antiquariale ed in quello dell'arte contemporanea. A volte elementi decorativi tradizionali, abbinati
con gusto, possono trovare collocazioni originali ed insolite
nell’habitat domestico.
Da professione inizialmente conosciuta da pochi «addetti al
settore», così, l’home shopping si è successivamente allargata.
Il personal shopper per la casa fornisce consulenza d’arredo,
interpretando gusti, attitudini e specifiche esigenze della committenza, accompagnandola negli acquisti per la casa o addirittura sostituendola quando gli è richiesto.
Abile ed esperto nel consigliare e seguire quanti necessitano di un valido aiuto nella difficile scelta di un arredamento o
di un singolo pezzo, è in grado di fornire un orientamento nella giungla di offerte e prezzi del mercato. Un occhio attento al
L’arredatore Una figura professionale che ti aiuta in casa
Mode & tendenze
L’hobby
Vespa, il mito
su due ruote
gioca con la moda
Lillo D’Agostino:
«Ho un alter ego
nelle mie vignette»
Emilio
(Lillo)
D’Agostino
e il suo
alter ego
senza
nome
Non si è mai preso troppo sul serio Emilio (Lillo per gli amici)
D’Agostino, docente di Sociolinguistica all’Università di Salerno e
autore di «Shtetl. La città di Yits’aq», un immaginario ritratto in
chiave yiddish di Salerno. E questa è la sua autentica forza che lo
fa sopravvivere tra i marosi del
provincialismo. Da alcuni anni,
mettendo a frutto una passione
trentennale per il disegno, si è inventato un «alter ego» che commenta in vignetta i fatti d’attuali-
tà. «Tutto è cominciato in occasione della prima guerra in Iraq - racconta - ho preso fotoshop e ho realizzato la mia caricatura che commenta ad alta voce». Le strip sono
subito andate a ruba tra gli amici
e D’Agostino, invogliato dal successo, ha proseguito. «Ora lavoro
con adobe e faccio veri e propri
frottage che somigliano sempre di
più a piccoli editoriali». Entro l’anno le vignette del prof potrebbero
diventare un libro. Corrosivo.
G. B.
V
espa Napoli è uno spazio totalmente dedicato allo scooter
più famoso e diffuso al mondo. Un nuovo store che è stato
inaugurato con due giorni di festa
(giovedì e venerdì scorsi) durante i
quali è stato possibile anche provare la nuova GTS 300 Super, la Vespa più potente mai prodotta. Il
nuovo spazio Vespa è a Napoli in
via Santa Lucia e si propone di diventare il punto di riferimento di
tutti gli appassionati di un universo — chi non si ricorda «Chi Vespa
Un libro, un caso
La nuova
campagna
pubblicitaria
della Vespa
mangia le mele» — che va dal classico, al vintage allo sportivo. Lo store si sviluppa su due piani: al piano terra ci sono tutte le novità della gamma Vespa, mentre il primo
piano è dedicato alla collezione di
abbigliamento e accessori originali Vespa. Tutto molto modaioli e
trendy. Accanto alla commercializzazione di tutto quello che riguarda Vespa, lo spazio si propone inoltre come un punto di eccellenza
nei servizi post vendita.
A. P. M.
mondo del design contemporaneo e della decorazione d’interni, dunque, senza trascurare, però, quello dell’antiquariato, del
modernariato e del brocantage. Il lavoro di questo tipo di personal shopper consiste anche nel consigliare e reperire oggetti ai quali la gente comune, cioè i non addetti al settore, solitamente non pensa. Pezzi d’arredo che solo in apparenza sembrano difficilmente contestualizzabili in un ambiente e che
spesso hanno il vantaggio di essere abbordabili economicamente. Da un punto di vista tecnico l’home shopper deve avere la percezione dello spazio, saper gestire i progetti luce e
colore, costruire le atmosfere giuste ed avere cognizioni tecniche. Da un punto di vista personale, invece, il personal shopper per la casa deve essere una persona provvista di senso
estetico, gusto e sensibilità, essere curioso, buon osservatore
ed attento alle tendenze, e saper adattare il proprio lavoro, di
volta in volta, alle esigenze del committente.
L’eleganza è fatta di semplici dettagli. Pochi pezzi, ma scelti
con gusto. Le mansioni dell'home shopper consistono essenzialmente nello svolgere consulenza d'arredo e guida all'acquisto, facendo da intermediario tra i committenti privati ed i
commercianti. A seguito di un sopralluogo presso la casa del
cliente, rendendosi conto dello stile, del tono e del budget, lo
accompagna ad acquistare i mobili o, qualora non possa, se
ne occupa personalmente. Chi si rivolge all’home shopper e
ne richiede la consulenza? Il target di riferimento è medio-alto: dalla giovane coppia che ha bisogno di arredare casa, fino
ad arrivare a persone che hanno esigenze di mera rappresentanza.
a cura di Monica Mattioli
Le nostre decisioni non sono libere. Parola di Schelling
Il Premio Nobel 2005 per l’economia chiarisce come le scelte individuali subiscano l’influenza del sistema sociale
D
ue automobili si dirigono verso un incrocio a velocità tali
che, a meno che qualcosa
non cambi, si verificherà un incidente. C’è un conflitto: ciascuno
dei due conducenti preferisce che
sia l’altro a rallentare. È necessaria
una cooperazione: per evitare l’incidente. Ognuno deve prevedere se
l’altro rallenterà, accelererà o continuerà alla stessa velocità; e ognuno
deve prevedere se l’altro prevede
che egli rallenterà, accelererà o continuerà alla stessa velocità: le decisioni sono «interdipendenti».
Le aspettative di entrambi devono essere coerenti; la coppia di scelte può essere ovvia (un’auto è tal-
mente più veloce dell’altra che non
c’è dubbio su chi rallenterà); oppure la scelta dipende da una regola
pressoché universale (semaforo rosso; precedenza a chi viene da destra); un’altra scelta possibile dipende dalla possibilità di comunicare:
per cooperare.
Con semplicità sconcertante Thomas C. Schelling - premio Nobel
2005 per l’economia per aver sviluppato una teoria dei conflitti «con coalizione» - usa scene ordinarie di vita per spiegare la temibile «teoria
dei giochi», ossia lo studio del comportamento contingente: le «micromotivazioni della vita quotidiana».
Con curiosità proficua - e costanza
La scheda
Thomas C. Schelling
«Micromotivazioni
della vita quotidiana»
Bompiani,
22 euro
da voyeur - analizza situazioni quotidiane in cui «la scelta migliore tra
due scelte possibili, o quella tra le
diverse possibili, dipende dalle scelte che gli altri compiranno o che
stanno compiendo». Nessuna decisione è davvero libera: si invadono
gli spazi altrui e ci si adatta gli uni
agli altri; le azioni provocano reazioni; la conquista di una meta dipende dal comportamento altrui.
Il «metodo di risoluzione indiretta dei problemi» è alla base di gran
parte della microeconomia: ma è
valido in altri ambiti? Il comportamento individualista del singolo è
altrettanto efficace nella collettività? Il mercato, entro certi limiti, «si
comporta molto bene nel coordinare, armonizzare e integrare gli
sforzi di miriadi di individui e organizzazioni egocentrici»: gli economisti sono giunti alla conclusione che un mercato libero relativamente aperto «è spesso un modo
vantaggioso per consentire agli individui di interagire tra loro». La
teoria dei giochi è un potente strumento d’analisi, non fornisce però soluzioni in astratto: è efficace
nelle scienze economiche perché
riguardano transazioni in cui
ognuno persegue i propri interessi a discapito degli altri. La vita reale è diversa.
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Anno III - N. 26
e 0,31 (non vendibile separatamente dal Corriere della Sera)
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