venerdì 4 novembre 2016

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venerdì 4 novembre 2016
venerdì 4 novembre 2016
Sommario Rassegna Stampa
Pagina Testata
Rubrica
7
Rubrica
Data
Titolo
Pag.
04/11/2016
PIETRALATA, L'ATTESA E' FINITI: DOPO 10 ANNI, ECCO I SOLDI
(L.Garrone)
4
Acer
Corriere della Sera - Ed. Roma
Edilizia
23
Corriere della Sera
04/11/2016
GLI APPALTI TRUCCATI AL SAN CAMILLO CHE LASCIANO AL BUIO LE 5
SALE OPERATORIE (Il.sa.)
1
Corriere della Sera - Ed. Roma
04/11/2016
TANGENTI AL SAN CAMILLO SU TERAPIA INTENSIVA (I.Sacchettoni)
6
5
Corriere della Sera - Ed. Roma
04/11/2016
OSTIA, APPALTI E TANGENTI: CHIESTE 7 CONDANNE (F.Fiano)
8
1
Il Messaggero
04/11/2016
A ODEVAINE DUE ANNI E OTTO MESI "STIPENDIO PER TRUCCARE
APPALTI" (S.Menafra/A.Pierucci)
9
37
Il Messaggero - Cronaca di Roma
04/11/2016
LAVORI FANTASMA AL SAN CAMILLO TRUFFA CON I FONDI DEL
GIUBILEO (M.Allegri)
11
1
Il Sole 24 Ore
04/11/2016
CORSIA VELOCE PER SINDACI E IMPRESE, OGGI IL GOVERNO VARA
IL DECRETO (M.Frontera)
13
7
Il Sole 24 Ore
04/11/2016
SI ALLARGA LA LISTA DEI COMUNI DEL CRATERE (M.Ludovico)
15
46
Il Sole 24 Ore
04/11/2016
RISPARMIO ENERGETICO CON CREDITI CEDIBILI (L.De Stefani)
16
46
Il Sole 24 Ore
04/11/2016
SISMA BONUS PIU' GENEROSO (L.De Stefani)
17
47
Il Sole 24 Ore
04/11/2016
UN ALTRO ANNO PER IL RECUPERO EDILIZIO (A.Notari)
19
1
Il Tempo
04/11/2016
GARE TRUCCATE E FINTI LAVORI DIECI ARRESTI E 26 INDAGATI
(And.oss.)
20
1
Il Tempo
04/11/2016
LA CAMORRA VA A CACCIA DI APPALTI (A.Parboni/A.Ossino)
21
1
La Repubblica - Cronaca di Roma
04/11/2016
LAVORI AL SAN CAMILLO ALL'OMBRA DEL GIUBILEO CON TANGENTI 23
E FAVORI (G.Scarpa)
6
La Repubblica - Cronaca di Roma
04/11/2016
IL TAR: "TORRI DELL'EUR I LAVORI RESTANO FERMI" E ORA L'ENEL
CI PENSA (P.Boccacci)
25
Rubrica
Lavori pubblici
1
Il Messaggero
04/11/2016
LE OPERE A ROMA RIMASTE SULLA CARTA (S.Canettieri)
26
10
Il Sole 24 Ore
04/11/2016
AL VIA LA LIQUIDAZIONE DI ROMA METROPOLITANE SI' ALLA
MOZIONE AMBULANTI (M.per.)
28
44
Il Sole 24 Ore
04/11/2016
OPERE PUBBLICHE, IVA AL 10% SUL CANONE DI
DISPONIBILITA' (M.Brusaterra)
29
26
Il Tempo
04/11/2016
SONO I GIORNI DECISIVI PER LO STADIO (F.m.m.)
30
12/13
La Repubblica
04/11/2016
ALT ALLA NUOVA METRO RAGGI METTE NEL LIMBO LA MAXI OPERA 31
DI ROMA (G.Vitale)
23
La Repubblica - Cronaca di Roma
04/11/2016
STADIO A TOR DI VALLE PARTITA LA CONFERENZA E 4MILA VISITE
SUL SITO (P.Boccacci)
33
Rubrica
Viabilita' e trasporti
17
Il Messaggero
04/11/2016
"PIANO INDUSTRIALE DELL'ANAS A RISCHIO SENZA AUTONOMIA
FINANZIARIA"
34
38
Il Messaggero - Cronaca di Roma
04/11/2016
TOR DI VALLE "MOSTRO" AI RAGGI X NODO METRO E PARCHEGGI
35
Rubrica
Mercato immobiliare
44
Il Sole 24 Ore
04/11/2016
CESSIONI, VALIDO IL PREZZO INFERIORE A QUELLO DI MERCATO
(L.Ambrosi)
36
43
Italia Oggi
04/11/2016
FONDO PER I RISCHI IDROGEOLOGICI IDROGEOLOGICI (M.Finali)
37
04/11/2016
BULGARI ACCUSA "DEGRADATO TUTTO IL CENTRO NON SOLO LA
SCALINATA" (L.Serloni)
38
Rubrica
1
Urbanistica
La Repubblica - Cronaca di Roma
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Pagina Testata
Rubrica
Data
Titolo
Pag.
Politica locale
1
Corriere della Sera - Ed. Roma
04/11/2016
TROPPI SPRECHI, SARA' LIQUIDATA (P.Foschi)
40
3
Corriere della Sera - Ed. Roma
04/11/2016
SAMPIETRINI STRESSATI DAI MEGA PULLMAN OGNUNO PESA PIU'
DEL DOPPIO DI UN AUTOBUS
41
38
Il Messaggero - Cronaca di Roma
04/11/2016
ATAC, "NO" GRILLINO AL COMMISSARIO CHIUDERE ROMA
METROPOLITANE" (L.Fa.ro.)
42
38
Il Messaggero - Cronaca di Roma
04/11/2016
FIERA. DI ROMA, SI' ALL'AUMENTO DI CAPITALE (C.r.)
43
40
Il Messaggero - Cronaca di Roma
04/11/2016
ROMA PRIMA AL MONDO PER ATTRATTIVA BENE IL TURISMO, MA
FRENA LO SVILUPPO (C.R.)
44
1
Il Tempo
04/11/2016
LA FIERA DI ROMA E' SALVA MA SENZA IL CAMPIDOGLIO (D.Verucci)
45
4
Il Tempo
04/11/2016
CREPA NELLA SCUOLA DICHIARATA SICURA (G.Coletti)
47
1
La Repubblica - Cronaca di Roma
04/11/2016
FIERA, SOCI INFURIATI "IL COMUNE E' LATITANTE VENDITA O
FALLIMENTO" (S.Giuffrida)
48
1
La Repubblica - Cronaca di Roma
04/11/2016
SCUOLE, DOPO LE VERIFICHE RAGGI BATTE CASSA "SERVONO 6
MILIONI" (V.Lupia/F.Savelli)
49
3
La Repubblica - Cronaca di Roma
04/11/2016
ANNO SANTO TRA MAQUILLAGE E SPRECHI QUEL FIUME DI APPALTI 50
PER 350 MILIONI (D.Autieri)
5
La Repubblica - Cronaca di Roma
04/11/2016
ROTAZIONE DIRIGENTI: "VALANGA DI RICORSI SULLA
SELEZIONE" (L.d.a.)
51
PRIMO PIANO DI VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2016
Politica interna
Referendum/1: “I 5 Stelle descrivono il futuro come un horror, come la destra e la sinistra
radicale. Invito Grillo a un confronto e lui scappa”, è la rinnovata sfida di Matteo Renzi al
fondatore del M5S, che replica: “Mi trovi in piazza. Se vuoi in tv viene Luigi di Maio”. L’ultimo
mese di campagna elettorale si apre con le prime scintille tra il premier e l’ex comico, mentre
Silvio Berlusconi incontra lo stato maggiore del suo partito e rilancia un impegno per No.
Intanto da parte sua il premier apre sempre di più sulla legge elettorale nel tentativo di
dividere la sinistra del Pd e di portare dalla parte del Sì almeno Gianni Cuperlo. La minoranza
bersaniana e lo stesso Pierluigi Bersani, invece, non sembrano dare segni di voler tornare
indietro dalla strada già intrapresa del No. Sul referendum stesso, inoltre, pende ancora la
pronuncia del Tribunale di Milano su un ricorso presentato dal presidente emerito della Corte
Costituzionale Valerio Onida per lo spacchettamento del quesito, pronuncia che non arriverà
prima di dieci giorni.
Referendum/2: Matteo Renzi, ieri mattina, ha respinto quella che da più parti considerano
una “proposta indecente”: rimangiarsi la riforma costituzionale appena approvata, in cambio
del via libera berlusconiano a un rinvio del referendum del 4 dicembre. L’offerta è stata
sottoposta al premier dopo un lungo confronto a Palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi, Gianni
Letta e Niccolò Ghedini. Il fronte berlusconiano è convinto che il referendum sia tutto sbagliato
e che l’Italicum sia da rifare da cima a fondo. Per questo a Renzi è stato chiesto di impegnarsi
pubblicamente a emendare la riforma su almeno tre punti precisi: elezione diretta dei futuri
senatori, maggiori poteri alle Regioni, quorum più alto per eleggere il capo dello Stato e la alte
magistrature. Temi condivisi con grillini e sinistra Pd. La risposta del premier non si è fatta
attendere. Renzi ha sostenuto che non cambierà nulla della riforma costituzionale, perché
toccare una sola virgola sarebbe un’umiliazione troppo grande per chi ci ha messo la faccia.
Intanto i 6 principali istituti di sondaggi segnalano come, a trenta giorni dal voto, la
percentuale di indecisi rimanga altissima.
Politica estera
Brexit: I giudici dell’Alta corte britannica sotto la guida di Lord Cwmgiedd hanno fatto brillare
una nuova bomba sotto il tribolato distacco di Londra da Bruxelles. Accogliendo le istanze
sostenute da due cittadini (Gina Miller e Deir Dos Santos), i giudici hanno sentenziato che il
governo britannico non può attivare l’articolo 50 del trattato di Lisbona in modo autonomo
senza averne discusso con le due Camere e senza aver sottoposto la decisione a un voto. “La
regola fondante dell’ordinamento britannico è la sovranità del Parlamento – ha scandito forte e
chiaro Lord Cwmgiedd – Il referendum non basta, per divorziare dall’Unione europea è
necessaria la volontà dei deputati eletti”. Il pronunciamento dei giudici rischia di destabilizzare
il governo allungando i tempi del negoziato e di trasformare il divorzio dall’Europa in un
percorso ancora più accidentato. Da parte sua Downing Street fa sapere che andrà avanti con i
piani e che farà ricorso alla Corte Suprema, sostenendo che il risultato del referendum è
chiaro, che nessuna marcia indietro è ipotizzabile. Ma dietro l’angolo già si intravvede il
fantasma del voto anticipato per il rinnovo del Parlamento. Theresa May rassicura che la
legislatura si completerà normalmente nel 2020, ma se per caso a dicembre la Suprema Corte
dovesse confermare che la Brexit si legittima solo dopo un voto di Westminster, allora, la
stessa May potrebbe pensarci seriamente.
Elezioni Usa: Ieri pomeriggio Melania Trump, la moglie del candidato repubblicano, ha parlato
in un comizio in Pennsylvania per cercare di scalzare la schiacciante preferenza delle donne per
Hillary Clinton, in uno stato che porta ben 20 voti elettorali e dove lo scarto tra i due candidati
nelle ultime settimane si è assottigliato (Hillary supera Donald solo di 4 punti percentuali). Nel
suo discorso l’ex modella ha toccato tutte le corde più profonde nel cuore dei repubblicani: ha
ricordato la sua infanzia in Slovenia, il suo sogno dell’America, la sua faticosa carriera di
modella e infine il suo approdo negli Stati Uniti dove è diventata cittadina “con tanto orgoglio”.
Il pubblico l’ha applaudita, soprattutto quando ha tessuto le lodi del marito, presentandolo
come un salvatore della Patria, che rispetta i lavoratori, le donne e i bambini: “Farà di nuovo
grande l’America”. Pare comunque difficile che il discorso possa di colpo cancellare il divario di
popolarità che Trump soffre presso il pubblico femminile. Tuttavia la gara, soprattutto dopo gli
ultimi sviluppi dell’inchiesta sulle mail della candidata democratica, si è fatta serratissima, con
alcuni Stati (Carolina del Nord, Ohio, Florida) ancora in bilico.
Economia e Finanza
Bce: La doppia visita di Mario Draghi a Berlino nel giro di un mese non ha contribuito a
colmare il solco che divide le posizioni del numero uno dell’Eurotower da quelle tedesche. Anzi,
a dieci giorni dall’ultimo intervento di Draghi sulle rive della Sprea, in Germania tornano a farsi
strada nuovi altolà e nuovi malumori. Gli ultimi a esprimerli sono il numero uno della
Bundesbank, Jens Weidmann, e il ministro federale delle Finanze, Wolfgang Schäuble. Il capo
della banca centrale tedesca ha messo in guardia da un ulteriore allentamento della politica
monetaria della Bce, sconsigliando di fatto un rilancio del Qe: “È essenziale che le
preoccupazioni per la stabilità finanziaria o per la sostenibilità delle finanze pubbliche non
portino a posporre l’uscita dalla politica monetaria ultraespansiva, questa decisione dovrebbe
basarsi esclusivamente sugli sviluppi attesi dell’inflazione”. Parole che contrastano con le
politiche della Bce, pronta a portare avanti il programma di acquisto titoli fino alla prevista
scadenza di marzo 2017 “o anche oltre se necessario”. Per Schäuble, invece, la Banca centrale
europea “ha quasi esaurito il suo spazio di manovra monetario”. Secondo il ministro le mosse
dell’Eurotower riducono la pressione sugli Stati membri dell’Eurozona a fare le riforme per
superare i problemi strutturali e rischiano di provocare bolle immobiliari in Paesi come la
Germania. Argomentazioni che ricalcano quelle avanzate dal capo economista di Deutsche
Bank, David Folkerts-Landau: “Gli interventi della Bce hanno paradossalmente soffocato quella
dinamica riformatrice che avrebbero dovuto invece rendere possibile”, hanno espropriato i
cittadini e aumentato il rischio di bolle.
Industria italiana: Ieri è stato presentato il settimo volume Scenari industriali del Centro
studi Confindustria, dal titolo “I nuovi volti della globalizzazione, alla radice delle diverse
performance delle imprese”. Lo studio presenta uno scenario globale sempre più complesso,
con un rallentamento dell’ascesa dei Paesi emergenti, il consolidamento del primato cinese, la
ripresa dell’attività industriale nelle nazioni avanzate (soprattutto Germania e Usa). Per quanto
riguarda il commercio internazionale, cresce ad un ritmo più basso rispetto al passato, inferiore
al Pil globale. In questo contesto l’Italia “ancora arranca”, ma “riesce a difendere” la seconda
posizione in Europa e si colloca al settimo posto nel mondo, con un valore aggiunto del 2,3%,
una quota dimezzata rispetto al periodo pre-crisi (era 4 nel 2007), un terzo rispetto al 6,1 della
Germania. Siamo noni, invece, nell’export di manufatti, ottavi se si mette in conto il recente
deprezzamento della sterlina. L’Italia resta un Paese a alta vocazione manifatturiera, ha
spiegato il direttore del Csc, Luca Paolazzi, il brand Italia mantiene la sua grande capacità di
attrazione e nonostante la globalizzazione e le nuove tecnologie abbiano innalzato l’asticella
della competitività, “può giocare bene le sue carte, in particolare nelle produzioni
specializzate”. Tra l’altro la manovra, ha detto Paolazzi, se funzioneranno le misure messe in
campo per sostenere gli investimenti, “ha un potenziale espansivo che potrebbe andare oltre
quello che dice il Governo”. Il sistema italiano, tuttavia, deve fare i conti con la scarsa
disponibilità di credito e la bassa profittabilità, penalizzata da un costo del lavoro (+24,6 tra il
2007 e il 2015) che sale a ritmi quasi tripli rispetto alla produttività (+9,5%).

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