L`ARENA DEL 15 FEBBRAIO 2014 SAN ZENO DI MONTAGNA
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L`ARENA DEL 15 FEBBRAIO 2014 SAN ZENO DI MONTAGNA
Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it L’ARENA DEL 15 FEBBRAIO 2014 SAN ZENO DI MONTAGNA. Affidati alla Lav Uomo condannato per maltrattamenti ai suoi animali Confiscati ad un cinquantenne galline, anatre, conigli e un cane e-mail print sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 41 Il tribunale di Verona ha condannato per maltrattamento di animali il proprietario di un cane Setter e di alcuni animali da cortile. Tutti gli avicoli, i conigli e il cane sono stati confiscati e affidati in via definitiva alla Lav. I fatti. Un cinquantenne di San Zeno di Montagna è stato condannato dal tribunale veronese alla pena di 3000 euro e alla confisca di una quarantina di avicoli, di quattro conigli e di un cane da caccia, tutti affidati in via definitiva alla Lav. Il gip Guido Taramelli ha ravvisato gli estremi del reato di maltrattamento di animali di cui all'articolo 544 ter del codice penale poiché l'uomo «per crudeltà e senza necessità... deteneva gli animali in condizioni tali da produrre loro gravi sofferenze». I fatti risalgono all'agosto dello scorso anno quando, a seguito di una denuncia della Lav, agenti del Nipaf del Corpo Forestale dello Stato hanno messo sotto sequestro gli animali di E.Z. a causa delle precarie condizioni di detenzione cui erano costretti: recinti angusti, sporcizia, sovraffollamento, parassitosi, perenne costrizione a corta catena per il vecchio e malandato cane non più utile per la caccia. Galline, anatre, tacchini, polli, quattro conigli e il Setter Zorro sono stati affidati alle cure dell'associazione animalista che ha trovato immediatamente ottime sistemazioni in diverse famiglie in grado di garantire agli animali un futuro sereno, lontano dai maltrattamenti a cui erano stati sottopsoti fino ad allora. Oggi tutti gli animali da cortile si stanno godendo una libertà insperata in assenza di costrizioni e conforme alle condizioni naturali proprie della loro specie, senza che nessun uomo riduca la loro esistenza ad un ifnerno senza vie d'uscita. Mentre Zorro ha trovato un'amorevole famiglia che lo cura con tutte le attenzioni necessarie ad un vecchio cane di salute cagionevole. I portavoce della Lav: «Ringraziaamo la Procura della Repubblica di Verona per la sensibilità ancora una volta dimostrata nei confronti della sofferenza degli animali e per la celerità con cui ha emesso il decreto di condanna». Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it Per ulteriori informazioni o per segnalare situazioni di animali maltrattati si può contattare la Lav di Verona al numero Lav nazionale: telefono 339-1108543, o scrivere una mail a [email protected]. I riferimenti della 06.4461325; sito Internet: www.lav.it.Z.M. ZIMELLA Guasto alla Kerakoll Acque colorate in un canale e-mail print sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 43 Il cattivo funzionamento di uno dei macchinari dello stabilimento di Zimella di «Kerakoll spa» azienda che produce materiali per l'edilizia, la cui sede centrale è a Sassuolo (Modena) - ha provocato uno sversamento di acque colorate in un canale che corre vicino alla ditta. Tutto questo è avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì. Quando, come spiega la stessa Kerakoll, «a causa della rottura della sonda di controllo posta all'interno della vasca del depuratore, le acque di lavaggio sono finite nello scolo che fiancheggia la fabbrica». «L'azienda», continua la nota di Kerakoll, «ha immediatamente attivato le ditte autorizzate per la rimozione del liquido ed ha informato Provincia ed Arpav». Le operazioni per il contenimento della diffusione delle acque di color bianco provenienti dalla Kerakoll sono poi continuate per diverse ore. Fino a ieri, sul ponte che si trova sopra il canale contaminato, lungo la superstrada per San Bonifacio, alcune autopompe hanno infatti prelevato i reflui fuoriusciti dal depuratore. Tutto ciò sotto il controllo dell'Arpav e alla presenza dei carabinieri di Cologna, che nelle ore notturne hanno segnalato con due mezzi la presenza di ostacoli alla circolazione. Anche se al momento non si è avuta notizia di particolari problemi ambientali, le operazioni di bonifica sono andate avanti a lungo. LU.FI. BILANCIO PROVVISORIO. Oltre che ai risarcimenti è l'immagine che viene data della regione a preoccupare il presidente Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it Maltempo, danni per 475 milioni Doccia gelata da Roma per il Veneto Il governatore Zaia: «Lo Stato dice di non aver un euro, ma noi faremo di tutto perché cambi risposta» sabato 15 febbraio 2014 Antonella Benanzato VENEZIA A Roma il piatto piange. Non sono previste risorse per arginare i danni prodotti dal maltempo in Veneto. Il presidente della Giunta Regionale del Veneto, Luca Zaia, è tornato a Venezia con un nulla di fatto, mentre la conta dei danni sul territorio ammonta, al momento a quasi 400 milioni di euro. «Giovedì sono stato a Roma - ha raccontato Zaia, incontrando i giornalisti - dove ho presentato i conti del maltempo, che in questo momento ammontano, a 475 milioni». Tuttavia, ha fatto sapere il governatore, negli ambienti ministeriali dove ha presentato il dossier gli hanno risposto «che la speranza di un risarcimento è pari a zero». Doccia freddissima, quindi. «Ma siccome la speranza è l'ultima a morire e prima di morire spacchiamo tutto - rilancia Zaia diciamo che noi ci stiamo mettendo tutto il nostro impegno, come abbiamo fatto nel 2010 perché anche in occasione di quella alluvione la prima risposta fu “non abbiamo soldi”, e la seconda “abbiamo 300 milioni di euro”». Insomma, l'obiettivo è avere di nuovo una seconda risposta, diversa dalla prima. TURISMO IN CRISI. Nel frattempo è il turismo e il sistema ricettivo ad essere in ginocchio, dalla pianura, alle colline fino alla montagna veneta, sotto metri di neve e con il rischio valanghe ad altissimo grado. «È questa la vera tragedia - si è sfogato Zaia - la comunicazione nazionale e, peggio ancora quella internazionale, si è concentrata sul fatto che in Veneto vi siano alluvioni, cioè si dà l'idea che il Veneto turistico è sotto catastrofe». Una pubblicità negativa di cui la regione sicuramente non ha alcun bisogno. «Nessuno - avverte il governatore - andrebbe in vacanza dopo una catastrofe». E il presidente della Giunta regionale torna al suo antico adagio sul sole che splende sempre sul Veneto. «Io dico, invece, che dobbiamo comunicare che abbiamo già il sole, montagna e spiagge vengono preparate ad affrontare le stagioni turistiche». Ma di fronte ai buoni propositi e ai tentativi di reperire finanziamenti dallo Stato centrale il tempo, non avendo padroni, continua a fare quello che vuole. Dalla Protezione Civile regionale hanno infatti diramato l'ennesimo bollettino di preallarme per rischio idrogeologico e idraulico fino a domani. Sorvegliati i principali fiumi, dal Brenta- Bacchiglione all'Alto Piave, al Fratta-Gorzone, con stato di attenzione anche nell'area del Po e del Basso Adige. TENDENZA. Un'offerta che vuole diversificarsi Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it Turismo, si punta sui congressi Al Bit uno stand con 40 postazioni. La nostra regione è la prima ad aver messo in rete le province e-mail print sabato 15 febbraio 2014 REGIONE, pagina 7 Nicoletta Martelletto inviato a MILANO Un congressuale vale tre volte un turista normale in termini di ricaduta sul territorio. Secondo i parametri internazionali, spende mediamente 250 dollari al giorno contro i 75 della media dei visitatori privati. Si capisce solo da questo dato perché il Veneto guardi con interesse a questo settore che muove ogni anno milioni di persone. Ieri alla Borsa del turismo di Milano il Venice Region Convention Bureau è stato presentato come primo modello italiano di rete congressuale, in una regione che offre 350 sale meeting attrezzate oltre al consueto ventaglio di mare-monti-lagoterme-cucina e città d'arte. E del resto «Il futuro è qui» è il titolo del settimo evento di Federcongressi, che ha scelto Venezia dal 6 all'8 marzo per la sua convention annuale. L'assessore regionale Marino Finozzi ha presentato il sistema dei convention bureaux - attivati da un paio d'anni, uno per provincia - per assicurare assistenza e servizi a chi vuole portare in Veneto forum aziendali, di professionisti o di categoria. Lo sguardo è rivolto all'Expo 2015 perché la domanda congressuale dopo anni, sta risalendo. «L'idea è quella della congressualità diffusa», spiega Finozzi, «che significa non usare solo gli alberghi ma anche dimore storiche, ville e altre soluzioni per l'ospitalità». Più che bellezza, puntulizzano gli addetti ai lavori - la congressualità chiede accessibilità ai servizi e quantità di posti letto, temi su cui il Veneto è al lavoro per entrare nel circuito internazionale dei grandi numeri. Di suo a livello turistico complessivo ne fa già: nel 2013 gli arrivi sono stati 16 e i pernottamenti 62 milioni e mezzo. In una Borsa del turismo milanese che ha contratto le giornate (da quattro a tre) e che ogni anno perde espositori - 15 regioni italiane presenti su 20, rari i Paesi europei - la scelta del Veneto è stata di concentrare tutto in uno stand poco faraonico che riproduce il Ponte di Rialto, ma con 40 postazioni dove consorzi di promozione e albergatori incontrano gli operatori. Oggi, giornata di accesso al pubblico, sotto le insegne di San Marco, per Jesolo ci sarà Miss Italia Giulia Arena. VERSO IL NUOVO ESECUTIVO. Nei giorni scorsi il sindaco aveva giudicato «indecente» la staffetta fra i due esponenti del Pd Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it La svolta di Renzi può spiazzare Tosi Enrico Giardini Se il governo dura fino al 2018, è a rischio il progetto delle primarie per la leadership nel centrodestra sabato 15 febbraio 2014 CRONACA, pagina 9 Uragano Renzi anche su Verona? Una cosa è certa: l'Adige continuerà a scorrere, qui. Ma è anche certo che le dimissioni di Enrico Letta dalla presidenza del Consiglio, per lasciare il posto al suo segretario nel Pd e sindaco di Firenze Matteo Renzi, scuotono equilibri anche nel Veneto e nella nostra città e provincia. Pure in prospettiva delle elezioni europee di primavera, insieme, nel Veronese, a quelle in 54 Comuni. Tutto ciò potrebbe ricadere anche sulle strategie del sindaco Flavio Tosi, che con la sua Fondazione Ricostruiamo il Paese punta alla primarie del centrodestra per la presidenza del Consiglio. Ma se il costituendo governo Renzi vuole arrivare al 2018 (teorica scadenza dell'attuale legislatura), cioè un anno dopo il termine dell'Amministrazione Tosi-bis, 2017, saranno ancora attuali le primarie? E quale sarà il futuro del gruppo politico del sindaco leghista Tosi, e in particolare il gruppo tosiano? Da Verona, lo ricordiamo, Renzi inaugurò un anno e mezzo fa il suo tour per l'Italia delle primarie per la candidatura alla presidenza del Consiglio, dove fu battuto da Pierluigi Bersani. Il primo cittadino di Firenze ha poi vinto invece le primarie per la segreteria del Pd, pochi mesi fa. Però sta per guidare il governo. Non c'era entrato dalla porta principale, ci entra dalla finestra. Con Nuovo centrodestra e Scelta Civica (che oggi, a Negrar, ospita l'ex presidente del Consiglio e leader, Mario Monti) ancora compagni di cordata. E con una Forza Italia non aprioristicamente contraria, pur restando all'opposizione. Tosi, nei giorni scorsi, ha giudicato «indecente» la staffetta Letta-Renzi e sostenuto che questa operazione «sa di vecchissima politica. Renzi ha vinto le primarie del Pd, non le elezioni politiche. Voleva fare il rottamatore, ora invece fa il restauratore», ha detto Tosi, due volte a Verona in faccia a faccia con Renzi e in ottimi rapporti con lui. Tanto da essere definito «il Renzi del centrodestra». Con la sua Fondazione lunedì, alle 20.30, Tosi parteciperà a Lugo di Romagna (Ravenna) a un incontro pubblico organizzato dalla Lista Civica per la Buona Politica di Lugo, su «Gestione della sicurezza e difesa della legalità», insieme fra gli altri al sindaco di Modena Giorgio Pighi. Sinora il sindaco scaligero era proiettato alle prossime elezioni politiche, ma ora potrebbe tornare in pista in previsione delle regionali dell'anno prossimo. Al punto che, nel suo entourage, c'è chi non vedrebbe male il ricorso alle primarie nel centrodestra anche per la candidatura alla presidenza della Regione (incarico oggi rivestito da Luca Zaia, leghista, con Ncd e Forza Italia in maggioranza) con Tosi in pista. Ma c'è chi, nel Ncd (anche con l'ala del ministro Gaetano Quagliariello, vicino al vicesindaco di Verona Stefano Casali, tosiano) spinge anche per una possibile alleanza con Tosi e pure con la Lega, per un «cartello» unico in vista delle europee. Di certo Tosi, segretario veneto della Lega, non potrà ricandidarsi nel 2017 a sindaco. Dovrà percorrere altre strade. Intanto, il 24 febbraio l'ex ministro Corrado Passera, in dialogo da tempo con Tosi, lancerà un programma politico «per rimettere in moto l'Italia con proposte forti», dice nel suo sito www.corradopassera.it. E si aprono anche qui scenari di condivisione. Certo è che ora il Ncd di Angelino Alfano, come dice il capogruppo in Regione Giancarlo Conta, veronese, «prosegue con ancora maggiore convinzione e forza per l'attuazione del programma di riforme del governo, che dia maggiore sicurezza. E punta anche a consolidarsi come forza politica». Sul fronte del Pd, il deputato Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it Diego Zardini (cuperliano), dice: «Ho sempre detto che questa legislatura, per non essere tormentata né inutile, avrebbe dovuto produrre risultati. Sarebbe stato meglio con Bersani, per me, in subordine anche Letta, ora mi va bene anche Renzi. Ma che porti a casa fatti». STAFFETTA BOCCIATA Governo, Renzi scalza Letta: nel giro di poche ore si profila un cambio della e-mail print sabato 15 febbraio 2014 CRONACA, pagina 9 STAFFETTA BOCCIATA Governo, Renzi scalza Letta: nel giro di poche ore si profila un cambio della guardia a Palazzo Chigi e, senza passare da una crisi parlamentare, dopo 10 mesi alla guida del Paese, Letta deve arrendersi alle pressioni dello stesso Pd. Come giudicano i lettori questa repentina svolta? Il quesito è al centro dei sondaggi di molte testate on line e ieri l'ha lanciato anche il nostro giornale sul suo sito larena.it. «Renzi scalza Letta. E' giusto?» è la semplice domanda posta ai lettori. I quali hanno risposto - e stanno rispondendo - in maniera piuttosto netta. Il 75 per cento di loro sembra essere piuttosto perplesso rispetto alla svolta mentre il 10 per cento non sa esprimere un proprio giudizio e si trincera dietro a un «non so». La staffetta Letta- Renzi è stata giudicata invece in modo positivo dal 15 per cento di quanti hanno risposto al quesito. L'INIZIATIVA. In occasione della campagna di Caterpillar, il corteo degli Amici della bicicletta ricorda l'importanza di essere ben visibili in strada «M'illumino di meno» accende i ciclisti virtuosi Premiata la «coppia meglio illuminata»: sposati da 65 anni, fanno gite in bici di 40 chilometri e-mail print sabato 15 febbraio 2014 CRONACA, pagina 10 Sotto un'Arena al buio, e accanto alle bancarelle di San Valentino, «s'illumina» una coppia di ciclisti sposati da 65 anni. Quest'anno, in occasione dell'iniziativa «M'illumino di meno», lanciata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di RadioDue e nata per sensibilizzare l'opinione pubblica Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it sul risparmio energetico, gli Amici della bicicletta hanno organizzato un originale concorso. Gli attivisti dell'associazione hanno infatti organizzato un giro in bicicletta per le vie del centro storico per puntare l'attenzione sull'importanza di viaggiare sicuri e ben visibili: una quarantina di ciclisti sono infatti partiti da via Cappello, di fronte alla biblioteca Civica, «armati» di dinamo e luci intermittenti montate sulle loro biciclette e, circolando per piazza Nogara, via Oberdan, corso Portoni Borsari e via Stella, sono arrivati in Bra illuminando con i loro fanali l'anfiteatro lasciato al buio dall'amministrazione comunale proprio per aderire alla campagna di sensisbilizzazione di Caterpillar. Spento era infatti anche il Museo di Storia naturale. Ed essendo San Valentino, gli Amici della bicicletta hanno colto l'occasione per premiare la «coppia meglio illuminata». «Il premio», spiega Giorgio Migliorini, presidente di Adb, «non poteva non andare a Rainero Talamioli e Bianca Martinelli, perfettamente equipaggiati con luci adeguate, ma che soprattutto abbiamo scoperto essere al loro 65° anno di matrimonio». La coppia, 83 anni lei e 87 lui, ha vinto una cena al ristorante Perbacco, partner dell'iniziativa degli Amici della bicicletta. «Siamo in pensione e ci piace andare a fare giri in bici, anche abbastanza lunghi, facciamo percorsi di 30-40 chilometri abitualmente», spiega Bianca. «Abbiamo letto su L'Arena di questa bella iniziativa e abbiamo pensato che fosse un bel modo per passare la serata, non immaginavamo che avremmo anche vinto qualcosa». I coniugi Talamioli hanno due figli e quattro nipoti cui hanno trasmesso la passione per la bici: «Abbiamo la casa piena di coppe e medaglie di gare di ciclismo dei figli», ammette Bianca, «e anche Rainero da giovane ha fatto qualche gara». G.COZ. IN CENTRO. Episodi in via Pigna, vicolo Accoliti e quartiere Carega Rifiuti raccolti alla rinfusa L'ira dei residenti Chiara Bazzanella Diego Testi, responsabile dei servizi operativi di Amia: «Svista di un operatore che è stato richiamato a una maggiore attenzione» e-mail print sabato 15 febbraio 2014 CRONACA, pagina 21 Concentrazione di immondizia, cassonetti straripanti, e gli operatori dell'Amia, in qualche zona del centro, sembrano talvolta fare di tutta l'erba un fascio. Una situazione che sconcerta i residenti più «ambientalisti» e attenti, che hanno quindi contattato l'azienda a cui è affidata l'igiene della città per avere spiegazioni. Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it «Mi auguro che provvederete a invitare gli operatori del compattatore dedicato a non asportare quanto non di loro competenza», ha scritto all'Amia l'avvocato Michele Tommasi, che abita in zona via Pigna e vicolo Accoliti. Il residente ha fatto notare infatti che, più di una volta, i netturbini sono stati avvistati gettare la carta che, per forza di cosa, rimane fuori dai contenitori, nei furgoni dell'indifferenziata e che, fino a quando c'erano i bidoni per la raccolta distinta di vetro bianco e colorato, accadeva la stessa cosa. Anche nell'adiacente vicolo Fontanelle, dove ora i cassonetti, con la riorganizzazione in corso e a seguito della segnalazione di un incendio sono spariti del tutto, c'è chi aveva assistito perplesso alla stessa procedura, come pure in quartiere Carega, nei vicoletti più angusti e di difficile accesso. Giustificazioni e risposte dell'Amia sono molteplici. Se infatti la risposta del responsabile dei servizi operativi, Diego Testi, fornita all'avvocato è che il problema segnalato «è dovuto a una svista di un operatore che è stato richiamato a una maggior attenzione», per il presidente Andrea Miglioranzi le ipotesi sono due: o il comportamento lavativo e sporadico di qualche netturbino poco devoto, oppure un qui pro quo. «Il centro è la zona più battuta dai nostri operatori ecologici», precisa, «e può succedere che, pur di non lasciare residui fuori dai cassonetti, carichino cartoni e rimasugli sui loro furgoncini, per poi smistare il tutto una volta raggiunta l'isola ecologica. In ogni caso negli ultimi anni sono stati incrementati i controlli e ringraziamo i cittadini che ci segnalano eventuali anomalie permettendoci di migliorare la qualità del servizio». Maurizio Alfeo, direttore della partecipata, tende a rassicurare al massimo. «Non è nell'interesse dell'Amia raccogliere senza differenziare, visto che il secco ha un costo mentre il differenziato produce ricavi». La prova starebbe anche nel fatto che la percentuale di raccolta in centro storico è di oltre il 46 per cento e che le tonnellate annue di carta raccolte nella prima circoscrizione sono di 3.830 contro le 2.363 nella seconda. Lo stesso accade per l'umido (2.823 in prima contro i 1.988 della seconda) e il vetro (2.031 contro 1.045). Conclude Alfeo: «Può esserci stato qualche episodio generato da netturbini incoscienti, ma è un'eccezione. Se il cittadino fa il suo dovere, l'Amia recupera al meglio, e l'ambiente ne beneficia». Insomma, le apparenze potrebbero ingannare, e i veronesi sono invitati a non farsi prendere da sfiducia e scoramento. Nemmeno quando, dopo giorni di meticolosi smistamenti, assistono impotenti al mescolamento di rifiuti di ogni genere. L'INIZIATIVA. Le selezioni del progetto del Mlal «A possible world» Anche due veronesi in Burkina Faso Al via il campus internazionale dedicato a dieci ragazzi europei sabato 15 febbraio 2014 NECROLOGI, pagina 25 «A possible world: be aware, be active, start the change!». Con questo slogan è stato offerto ai giovani tra i 18 e i 24 anni di Verona, Czestokowa (Polonia), Stoccarda (Germania) e Osjek (Croazia) di impegnarsi in prima persona nelle proprie città, scuole, comunità e quartieri per approfondire i temi ambientali e dello sviluppo sostenibile a livello locale e globale, così da creare Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it una rete di coetanei sensibilizzati e altrettanto attivi e poi, insieme, promuovere, come società civile, quei cambiamenti nello stile di vita che possano valorizzare nuove opportunità educative e contribuire a una nuova progettazione per la sostenibilità ambientale a livello europeo. Tra i tanti che hanno risposto positivamente all'appello, sono stati poi selezionati 10 ragazzi per partecipare a un campus internazionale in Burkina Faso dal 22 febbraio all'8 marzo. Tra i giovani selezionati (3 polacchi, 3 tedeschi, 2 croati e 2 italiani), ci sono anche due veronesi: Sara Fortini di Caldiero e Filippo Mazzi di Bussolengo. Entrambi di 24 anni, partiranno per il Burkina Faso sabato prossimo con ProgettoMondo Mlal, ong veronese che da quasi 50 anni coopera allo sviluppo di America latina e Africa, ma mai dimenticando che – come fa notare Gianni Cappellotto, coordinatore del Campus per ProgettoMondo Mlal - quando si affronta il 7° Obiettivo del Millennio, «i problemi sono comuni: accesso e qualità dell'acqua, smaltimento dei rifiuti, desertificazione, sostenibilità ambientale, riscaldamento del pianeta, fanno parte del nostro quotidiano in tutto il pianeta. E mai come oggi l'interdipendenza tra regioni e Paesi anche geograficamente distanti, ci obbliga a pensare a soluzioni efficaci in larga scala». I 10 partecipanti al campus in Burkina Faso di «A possible world» vivranno esperienze e incontri unici, a confronto con i problemi della desertificazione, denutrizione, produzione, smaltimento dei rifiuti. Approfondiranno da vicino le cause che sono a monte di tutto questo, così come verificheranno sul campo progetti concreti contro la malnutrizione e per l'accesso all'acqua. Sperimenteranno dunque di persona idee di sviluppo sostenibile e il contesto socioculturale in cui sono state messe in atto. Infine scambieranno esperienze e idee con i protagonisti di tutto questo in Burkina Faso. Così da farsi portavoce. Con Renzi non cambia nulla Rispolverata la vecchia Dc e-mail print sabato 15 febbraio 2014 NECROLOGI, pagina 25 Carlo Coatto è un venditore. Compra L'Arena all'edicola Palladio in zona Stadio. Il sindaco Tosi reputa criticabile la sentenza del Tar di Brescia che annulla la concessione per Montichiari. Cosa ne pensa? A questo punto bisognerebbe ampliare l'aeroporto di Villafranca, pensando solo alla propria provincia e creando posti di lavoro. Palazzo Barbieri chiede 18 milioni di euro all'Agsm per rimpolpare le proprie casse. Ma per l'azienda è un esborso record. Qual è la sua opinione? Bisognerebbe ridurre gli stipendi dei vertici dell'azienda e fissare un tetto massimo. Così rimarrebbero più soldi per le casse del Comune. I veronesi che hanno preso parte alla storica direzione del Pd guardano con fiducia a Renzi. E lei? I politici italiani dovrebbero andare tutti a casa. Con Renzi non cambierà nulla: è la vecchia Democrazia cristiana che si rifà solo l'abito, ma nell'anima non muta. Il Pd dice no alle nuove case nel rione dello Stadio all'incrocio fra le vie Pascoli, Cristofoli e Pirandello. Il quartiere reclama da tempo impianti sportivi per le discipline minori, oppure un parco. Senza strutture, però, gli attuali fazzoletti verdi hanno un valore relativo e possono anche essere riempiti. Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it Lo Stato di Israele ha consegnato il riconoscimento ai pronipoti degli stimmatini veronesi che salvarono gli ebrei... Sembra che durante la guerra ci fossero solo fascisti o non schierati. In realtà ci sono stati molti veronesi che hanno rischiato la vita per aiutare i deportati, anche tra i ferrovieri che aprivano i vagoni in transito.C.BAZZ. SAN GIOVANNI ILARIONE. Le piogge torrenziali dei giorni scorsi hanno causato numerosi smottamenti: un disastro Frane, un conto da 1,1 milioni Intanto un camion sprofonda Paola Dalli Cani La strada Cattignano-Mainente ha ceduto sotto il peso del mezzo Cavazza: «Non so deve sbattere la testa, il territorio è devastato» sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 29 Nel giorno in cui il Comune fa i conti con le frane, un camion viene inghiottito dal cedimento di parte della carreggiata della strada comunale Cattignano-Mainente. A San Giovanni Ilarione il dissesto costa, e sono stime, 1 milione e 150 mila euro. E' questa la pesante eredità lasciata sul territorio comunale dalle abbondanti piogge della scorsa settimana: 1.142.500 euro è la cifra indicata dall'Ufficio tecnico del Comune in fondo all'elenco inviato alla Protezione civile regionale che, su mandato del Governatore del Veneto Luca Zaia, sta raccogliendo le segnalazioni dei Comuni per quantificare il danno complessivo in Veneto. E sul più bello che gli uffici avevano finito i conti, alla già lunga lista dei problemi se n'è aggiunto un altro. Un camion della raccolta rifiuti che stava percorrendo la strada comunale CattignanoMainente, è stato infatti inghiottito dal cedimento di parte della carreggiata di monte. Non c'era alcuna avvisaglia sulla strada, ma quando la ruota anteriore sinistra del mezzo ha toccato un punto evidentemente fragile, la frana si è aperta trascinando il mezzo verso monte come se fosse finito nelle sabbie mobili. Il camion è finito immerso in acqua, cemento e terra per quasi un metro mentre la lunghezza della fessurazione si è rivelata di circa 8 metri. C'è voluto un bel po' per liberare il mezzo e chiunque, a San Giovanni Ilarione, s'è sentito di ringraziare il Cielo visto che su quella strada passano gli scuolabus ed è stata solo una favorevole fatalità che la frana abbia deciso di manifestarsi al passaggio del camion della nettezza urbana. Il Comune ha provveduto ieri con un intervento di somma urgenza con il quale è stato posizionato, sotto la carreggiata ceduta, una sorta di cuscino drenante di ciottoli: sono state poi intercettate le acque che scaricavano nella zona che si è sbriciolata e la fessura è stata, infine, riempita. Spesa stimata tra i 20 e i 25 mila euro a cui aggiungere, cercando di arrivare ad un totale generale dei danni da frana, i 20 mila euro spesi la settimana scorsa per le somme urgenze. Ma torniamo all'elenco inviato dal Comune alla Protezione civile del Veneto: 167 mila euro per sistemare la frana della strada Nebiotti, 81.500 per la Cereghini, 84.500 euro per la frana Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it Mazzasetti, 55.500 per la frana di via Risorgimento, 26 mila euro per sistemare la frana Tanara, 180 mila per quella sulla strada Vignaga-Tanon, 153 mila euro per la frana di località Mella e, infine, spesa stimata in 257 mila euro per la frana Vandini e 138 mila per la frana in località Zini. «Sono disperata, non so dove sbattere la testa», commentava ieri il sindaco Ellen Cavazza. «Il territorio è devastato e non so dove sbattere la testa per reperire le risorse che servono. Guardo con speranza allo stato di calamità naturale dichiarato dal presidente Zaia, ma mi auguro che si riesca ad andare ben al di là di quel milione messo a disposizione per le somme urgenze. Guardiamo tutti al Governo». Fin qui il bollettino di guerra limitato alla stretta competenza del Comune. Non va dimenticato, infatti, che sul territorio di frane ce ne sono altre due, entrambe sul tracciato della strada provinciale 17/b «di Chiampo». Sul cedimento del muro di sostegno della strada, a due passi dal cimitero, sta già lavorando la Provincia. L'altro punto critico, ma lì in movimento c'è un intero versante, è più a monte, in località Marcazzani dove la spinta della collina ha sollevato l'asfalto come fosse cartone. Due le buone notizie: la concessione al Comune, da parte della Provincia, di un contributo straordinario di 34.752 euro (a fronte di una spesa complessiva di 70 mila euro) per intervenire sulla frana in località Vignaga, lungo l'asse di collegamento tra veronese e vicentino dove, da tempo, si circola con le limitazioni imposte da un restringimento di carreggiata. L'altra riguarda la frana Pressi: il fatto che fosse concluso l'intervento di consolidamento del versante ha evitato che la strada provinciale 17, col diluvio, venisse invasa dalla frana. La pioggia ha evidenziato l'esistenza di ulteriori infiltrazioni mai individuate prima: il cantiere, dunque, è stato momentaneamente sospeso. Si tornerà a lavorare, con un intervento aggiuntivo, col ritorno del bel tempo. Sia Comune che Provincia hanno i soldi per i lavori ma non possono spenderli sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 29 Cavazza si unisce al coro, decisamente trasversale, degli amministratori pubblici che chiedono da anni che le spese per sistemare i danni da maltempo siano svincolate dal Patto di stabilità. «Anche San Giovanni Ilarione ha avanzo in tesoreria dello Stato, soldi veri ma bloccati. E come il Comune è anche la Provincia, che non può dunque sostenere in alcun modo i sindaci: vanno prese misure urgenti per consentire a chi amministra di intervenire subito coi suoi soldi». Così il sindaco Ellen Cavazza, sindaco di San Giovanni Ilarione, alla sua prima emergenza frane. Lei lo ha visto chiaramente che l'impossibilità di intervenire subito raddoppia il danno: sul territorio ci sono ancora frane del passato mai ripristinate per mancanza di risorse: frane che ad ogni pioggia rischiano concretamente di riattivarsi e peggiorare. Una voce, la sua, che è solo l'ultima di un coro che ha preso voce quattro anni fa, proprio con l'alluvione in Veneto. Escludere dal Patto le spese per il ripristino post alluvione venne chiesto al Governo praticamente da tutti i sindaci veneti, in primis quelli di Monteforte d'Alpone, Soave e San Bonifacio. Quest'ultimo Comune, che visse una nuova emergenza lo scorso 16 maggio, ribadì la richiesta senza avere alcuna risposta. Eppure in questa direzione si erano mossi, come loro stessi avevano annunciato proprio ai sindaci veronesi il 29 giugno scorso, il sottosegretario all'Economia Alberto Giorgetti (Pdl) ed il deputato Gianni Dal Moro (Pd). Adesso ci sta provando la Lega nord che ha affidato ai Consigli comunali una mozione con cui tornare a chiedere al Governo la stessa cosa. Lega che, in Regione, dopo il flagello della settimana Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it scorsa, ha presentato una risoluzione urgente che sarà affrontata nella prossima seduta del Consiglio regionale. Il Gruppo leghista fa una doppia richiesta: al Governo di sgravare da tasse e contributi per il biennio 2014-2015 le popolazioni colpite dal disastro e di sciogliere i vincoli del Patto di stabilità nei Comuni colpiti. La risoluzione spinge l'acceleratore per l'istituzione del Fondo di solidarietà regionale anti rischi, una misura che consente la stipula di assicurazioni ad hoc con premi coperti fino al 40 per cento da contributi regionali. La Lega nord chiede contestualmente l'attivazione dell'iter per accedere al Fondo Ue per emergenze simili.P.D.C. BELFIORE - ARCOLE. In mostra a Milano fino a domani i percorsi ciclo-enogastronomici e le eccellenze del territorio Strada del vino e Decio alla Borsa del turismo Zeno Martini Tra i progetti presentati ci sono «Terra di incontri» e «Vini, Vivi, Bici» dedicato a sette prodotti tipici sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 33 ) In occasione della Bit di Milano, la Borsa del turismo in programma fino a domani, l'associazione Strada del vino Arcole doc presenta due progetti turistici, realizzati il primo nell'ambito del gruppo di azione locale della Pianura Veronese e l'altro nel Piar del Colognese. Si tratta di due innovativi progetti di valorizzazione del territorio, che la Strada del vino Arcole doc ha portato alla Bit di Milano, all'interno dello stand della regione Veneto, con un occhio di riguardo alle eccellenze sulle tavole dell'Est veronese. Il primo si chiama «Belfiore, terra di incontri» ed è un'iniziativa a respiro turistico e culturale realizzata nell'ambito del Gal Pianura Veronese. Il progetto è veicolato da una pubblicazione che illustra il territorio, le sue particolarità paesaggistiche, i prodotti tipici oltre a indicare tutto quello che non si deve assolutamente perdere una volta scelta questa meta alternativa e poco nota, magari per un week end in mezzo alla natura. Di particolare interesse la presenza all'interno del progetto promozionale delle mele Deci, per le quali si sta concludendo l'iter per il loro inserimento nei Presidi Slow Food. «La Bit», sottolinea Francesco Sitta, presidente della Strada del Vino Arcole, «rappresenta un'occasione importante di visibilità per tutti coloro che operano all'interno del comprensorio della pianura dell'Est veronese e vogliono comunicare quanto di originale e caratteristico questo comprensorio ha da offrire. I progetti che presentiamo alla Bit 2014 sono il chiaro esempio di sinergie che stiamo coordinando a livello territoriale». La seconda iniziativa promossa alla Bit e che rientra nel Piar del Colognese, si chiama «Vini, Vivi, Bici». È un progetto voluto dal Consorzio di tutela dell'Arcole Doc e dalla Strada del vino Arcole, in collaborazione con l'associazione Amentelibera. Si tratta di sette itinerari turistici che si sviluppano in parte su piste ciclabili e in parte su strade secondarie, distribuiti tra le provincie di Verona, Vicenza e Padova, della lunghezza media di 25 Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it chilometri ciascuno e da percorrere sulle due ruote. Ogni percorso è dedicato ad un particolare prodotto tipico della zona di produzione dei vini Arcole, quali asparago, patata, mela, prosciutto, radicchio, mandorlato; e permetterà di conoscerne specificità stagionali, luoghi ed aspetti storici e geografici. I fiumi Adige, Alpone e Guà faranno da cornice naturalistica ai percorsi. Mentre i castelli, le ville patrizie e le preziose pievi ne caratterizzeranno in modo unico il profilo paesaggistico. I sette percorsi, all'interno di un territorio pianeggiante, sono adatti a tutti i tipi di cicloturisti. SOAVE. Domani il Comune aderisce alla giornata dell'ambiente Il centro chiude ai veicoli inquinanti e apre le porte al doppio mercatino e-mail print sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 33 In concomitanza del Mercatino dell'antiquariato e del primo Mercatino di San Valentino, il sindaco Lino Gambaretto ha disposto con una ordinanza di dare attuazione alla Giornata provinciale dell'ambiente, alla quale aderisce anche Soave, con il divieto di circolazione dei mezzi dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30 di domani 16 febbraio in tutto il borgo delimitato dalle mura. Rimarranno dunque interdette al traffico per buona parte della giornata, le vie Roma, corso Vittorio Emanuele II, Contrada degli Ebrei, Mattielli, Tiro a Segno, vicolo Pullici, Mutinelli, vicolo Zenari, Cangrande della Scala, Torricella, vicolo Bettili, vicolo Bonturi, vicolo Dal Pra', Corte Venturi, piazza Al Combattente, piazza Marogna, piazza Mercato dei Grani, vicolo Verdari, vicoletto Corte Pittora, Castello Scaligero, piazza dell'Antenna, Camuzzoni, Mastino II Della Scala, Chiesa e vicoletto Campanile. «Sono esclusi dal fermo della circolazione», fa sapere il sindaco, «i veicoli elettrici (a emissione nulla), quelli a metano e gpl, i veicoli con motore diesel muniti di dispositivo antiparticolato, i veicoli intestati a disabili con apposito contrassegno e a quelle persone che non possono camminare, nonché ai mezzi delle forze dell'ordine». «Si tratta solo della prima iniziativa di quest'anno in fatto attenzione e rispetto dell'ambiente», avverte il vice sindaco con deleghe a Ambiente e Agricoltura, Gaetano Tebaldi, «Sono già in programma la manifestazione Bimbinbici, la Giornata Ecologica e le giornate di pulizia delle aree verdi pubbliche, come Parco Zanella».Z.M. BUSSOLENGO e PASTRENGO. I ricercatori del Parco Natura Viva studiano i comportamenti delle diverse specie S. Valentino: anche gli animali Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it innamorati si scambiano doni Vittorio Zambaldo Dagli insetti al martin pescatore, i «regali» fanno parte della lotta per la conquista del proprio partner E la scelta in genere è prerogativa delle femmine sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 35 È stato un San Valentino speciale anche per gli animali custoditi nell'area protetta del Parco Natura Viva, con scambio di regali e di affettuosità, lontani da occhi indiscreti perché la struttura è chiusa al pubblico fino a fine mese, ma osservati speciali dai ricercatori e dai tecnici che vi lavorano all'interno, in particolare da Caterina Spiezio, biologa e da Barbara Regaiolli ricercatrice per il dottorato all'università di Parma e collaboratrice con il settore Ricerca e conservazione del Parco stesso. «Non sono solo gli umani innamorati a scambiarsi doni: lo fanno anche gli animali», spiega Regaiolli, che apre il discorso dei doni nuziali, cioè dei regali che in genere i maschi fanno alle femmine per ottenere la possibilità di accoppiarsi. «Gli insetti sono campioni nel farsi regali: farfalle, falene e coleotteri offrono una spermatofora, una “sacca” di sperma che il maschio deposita direttamente nell'apparato riproduttivo femminile. Alcuni grilli sono così generosi che ne portano due: una interna per fecondare la femmina e l'altra che lasciano all'esterno perché lei se ne cibi durante il rapporto, che si consuma anche succhiandogli del sangue da uno sperone che il maschio ha nelle zampe posteriori». Il regalo fa parte della lotta per la conquista e il martin pescatore lo sa bene: «Se il pesce che cattura non è da mangiare, ma da portare alla sua bella, lo inghiotte nel becco partendo dalla coda, perché quando si presente a casa di lei, lo apre mostrando la testa del pesce», spiega la ricercatrice. Pare che la femmina valuti dalla qualità della preda anche le capacità amatorie del pretendente: cede i suoi favori se si presenta con spinarelli o prede grosse, ignora bellamente il regalo se il pesce non è di suo gradimento. Insomma sarebbe come presentarsi alla fidanzata con della bigiotteria o un diamante: la differenza la si capisce al volo. «Nel mondo animale sono generalmente le femmine a scegliere il proprio partner e si basano su caratteristiche che garantiscano la trasmissione dei migliori geni possibili alla prole», aggiunge la biologa Caterina Spiezio. «Nel caso, ad esempio, del leopardo delle nevi, che è specie solitaria, proprio in questo periodo, tra gennaio e metà marzo è possibile vedere maschio e femmina che si muovono insieme per qualche giorno. È la femmina a portare il maschio in zone ripide per vedere la sua resistenza, a cacciare prede più grosse per valutarne la forza e infine scegliere se accoppiarsi perché soddisfatta della scelta o rimandarlo a bocca asciutta». Il lemure Catta corteggia la femmina confrontandosi con gli altri maschi: «Assume una postura bipede, tiene le braccia aperte e si tiene la coda ad anelli bianca e nera ben alta sopra la testa, quasi a mostrarsi più grande di quanto sia e facendo grandi balzi verso gli avversari in amore, sperando che indietreggino lasciando a lui i favori dell'amata. Durante questo rituale strofina delle ghiandole sugli avambracci impregnando la coda del proprio odore e sventolandola come un trofeo per farne sentire l'aroma che dovrebbe attrarre la femmina e allontanare gli altri pretendenti». Tra gli uccelli, infine è singolare il comportamento dei pappagalli Kea della Nuova Zelanda: la femmina stimola il maschio che ha scelto a farle la pulizia delle penne e lui, per farle capire che può Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it prendersi cura di lei, le rigurgita nel becco il proprio pasto: per amore, è proprio il caso di dirlo, si toglie il pane di bocca. SAN BONIFACIO. Domani la presentazione in sala civica Barbarani Candidati a sindaco del Pd «Basta vecchia politica» e-mail print sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 35 In vista delle prossime elezioni amministrative per la nomina del nuovo sindaco, il Partito Democratico locale si è già messo in moto. A conclusione di vari incontri ha emesso un comunicato ufficiale. Premesso che «per fare una scelta trasparente delle classi dirigenti e per cambiare San Bonifacio si deve partire dal cambiamento del modo di fare politica», esprime la volontà di «dire basta alla vecchia politica dei "caminetti" e delle trattative segrete per scegliere il proprio candidato». Scrive il segretario del Pd, Patrizia Soave: «Abbiamo deciso di metterci in gioco con audacia, lasciando che sia la platea dei nostri concittadini a decidere il candidato sindaco del Partito Democratico, una novità assoluta nel panorama politico sambonifacese: le primarie per noi non sono certamente l'obiettivo finale ma sono sicuramente il modo migliore per raggiungerlo, convinti che l'investitura popolare dei propri concittadini impegnerà il candidato alla carica di sindaco, più di ogni altra motivazione, a condurre la campagna elettorale e l'eventuale incarico nell'esclusivo interesse della comunità». E aggiunge: «Siamo inoltre orgogliosi di poter offrire tre candidature autorevoli alla cittadinanza: Fabio Merlo, Vasco Carradore e Giampaolo Provoli». Spiega poi che potranno votare tutti i residenti di San Bonifacio che si riconosceranno nelle linee programmatiche del PD con età superiore ai 16 anni e gli stranieri residenti con regolare permesso di soggiorno: per esercitare il voto occorre presentarsi con un documento di riconoscimento. Il voto è gratuito, questo per venire incontro alle difficoltà economiche dei cittadini. I seggi rimarranno aperti dalle 8. 30 alle19.30 all'ex Tiro a segno in via Camporosolo e la sala civica di Locara. Il Partito Democratico invita calorosamente tutta la cittadinanza a partecipare. Intanto domani, dalle 11, la sala civica Barbarani, avrà luogo la presentazione pubblica dei candidati, con i quali tutti potranno interloquire e confrontarsi.G.B. LESSINIA. Il convegno di Bosco Chiesanuova Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it Strada delle malghe qui nasce l'alleanza agricoltura-turismo Un'occasione per creare lavoro e portare la gente in montagna sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 36 La «Strada delle malghe» è alla fase due: ora va creata una piattaforma con la proposta di una grande alleanza fra il mondo agricolo del fondovalle e la montagna che, seppur di grande bellezza, è l'anello debole del territorio e da sola non ce la può fare a sviluppare una forma di turismo compatibile con la tutela dell'ambiente. Una tavola rotonda, organizzata dall'associazione per la promozione e difesa del territorio del Veneto, che si pè svolta nella sala consiliare di Bosco Chiesanuova, con la presenza di Marino Finozzi, (Lega nord), assessore regionale allo sviluppo montano, ha puntato i riflettori sul territorio montano e collinare della provincia alla ricerca di strategie su come «Valorizzare le bellezze del nostro territorio». L'agricoltura deve allargare il proprio orizzonte: il suo ruolo non è più solo quello di produrre cibo sano, ma deve uscire dal settore primario creando nuove opportunità attrattive e di lavoro. La gestione del territorio deve saper creare servizi per la collettività: così si valorizza l'economia locale, ma serve un'alleanza tra operatori agricoli e turistici, auspicabile per uscire dalla crisi. Portare turisti in queste zone, considerate meno vocate al turismo, è una scommessa che vede in prima linea i tecnici dell'associazione - Scardoni, Stanghellini, Stoppele, Fasoli, Barbieri, Braggio e Massella - che intendono fare squadra nell'informare e preparare le aziende alle innovazioni. Il consigliere regionale Bruno Cappon (Lega nord) e il dirigente regionale per lo sviluppo montano, Stefano Sisto, hanno assicurato disponibilità ad analizzare situazioni che possano migliorare le condizioni delle persone che vivono e lavorano in montagna. Le istituzioni locali erano rappresentate da Claudio Melotti, vicesindaco di Bosco, e Stefano Marcolini, presidente del Gal Baldo-Lessinia. Imprenditori agricoli come Scandola, Menini, Coffele, Leso, Rugolotto e Brunelli hanno suscitato emozione nell'esternare le loro esigenze che hanno evidenziato quanto le sfide future si possano vincere solo con un reciproco sostegno e il coinvolgimento di tutti: parola d'ordine è fare aggregazione. Importante anche la presenza di Massimo Cerato, del Museo dei fossili di Bolca, quale punto strategico di un turismo internazionale. Per la parte sociale il contributo più toccante al convegno lo ha dato Renzo Grandis, che ha portato la sua esperienza di genitore di un bambino con notevoli problemi fisici, ma grazie alla solidarietà e la dedizione di molti, ha ottenuto risultati straordinari. E questo è uno dei valori principali che si è data la neonata associazione: «Il rispetto delle persone, in particolare quelle più deboli».M.G. SAN GIOVANNI LUPATOTO. Al centro culturale Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it Area metropolitana Tavola rotonda del Pd Dibattito pubblico sul progetto di allargare i confini di Verona ai Comuni vicini e-mail print sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 36 Verona dovrebbe diventare città metropolitana e il Pd provinciale apre il dibattito sul tema con un'assemblea in programma lunedì 17 alle 20.30 nel rustico del centro culturale (in piazza Umberto 12). Oggetto della serata «Città metropolita- La proposta del Pd- Quali effetti per San Giovanni Lupatoto». All'incontro saranno presenti i parlamentari Pd Gianni Dal Moro e Diego Zardini e il responsabile enti locali Pd Verona Marco Taietta e assessore a San Giovanni Lupatoto. L'appuntamento sarà coordinato da Domenico Mattiolo, segretario Pd. Qualcosa sui contenuti del dibattito viene anticipato da marco Taietta. «I risvolti per San Giovanni Lupatoto in una situazione di prossimità di una “Verona città metropolitana”sono molteplici», dice Marco Taietta. «Il legame fra San Giovanni Lupatoto e Verona è da sempre stretto. I pochi chilometri che ci separano dalla città sono un'opportunità. Opportunità in trasporti pubblici sempre migliori e con tariffe urbane che ne incentivino l' uso, decentramento di istituti scolastici, nuove possibilità lavorative nelle aziende, oltre alla sinergia urbanistica, culturale, sociale con Verona e i Comuni vicini. Sinergie che mantengano viva e attiva San Giovanni Lupatoto senza farla scivolare verso una semplice condizione di periferia».R.G. BOSCO CHIESANUOVA. In sede a Corbiolo la festa per l'anniversario Ctg in Lessinia, trent'anni a difesa del paesaggio e delle tradizioni Maurizio Delibori Confermato presidente Gaetano Bonazzi: «Ora valorizzeremo le trincee della Grande guerra» e-mail print sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 36 Il Ctg Animatori culturali ed ambientali Lessinia compie trent'anni e ha tenuto l'annuale assemblea dei soci del gruppo che ha sede a Corbiolo, ma che accoglie persone impegnate nella conoscenza, Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it studio e valorizzazione della montagna veronese da tutta la provincia. Dopo la verifica delle attività svolte nel 2013 con l'approvazione del bilancio consuntivo, l'assemblea ha proceduto all'individuazione di nuove strategie ed attività per quest'anno ed ha rinnovato il Consiglio direttivo. Il gruppo, nato nel 1984 allo scopo di conoscere e divulgare l'ambiente lessineo, difendendone le caratteristiche originali e il paesaggio e valorizzando le tradizioni locali, promuove attività culturali, turistiche e di volontariato, e conta una trentina di pubblicazioni prodotte sui vari territori comunali e sull'arte ed architettura popolare, tra cui la collana «Le Contrade della Lessinia». L'assemblea ha confermato presidente Gaetano Bonazzi che da oltre dieci anni guida l'associazione. «Quest'anno siamo impegnati nella valorizzazione di alcune trincee e fortificazioni della Grande guerra in Lessinia, ma per il trentennale organizziamo una serie di corsi di conoscenza del territorio e numerose attività di escursionismo e di educazione ambientale», spiega Bonazzi. «In particolare proponiamo la conoscenza dell'architettura tipica e dell'arte popolare delle contrade lessinee e del Parco Naturale e riproponiamo il premio Lessinia per chi valorizza l'altipiano. Solo una maggiore conoscenza del patrimonio ambientale porta alla salvaguardia del territorio». Il nuovo Consiglio direttivo è composto anche dai vice-presidenti Tiziana Ravanelli e Cinzia Bodini, dalla segretaria Daniela Zambelli e dai consiglieri Paola Bodini, Piero Corsi, Paolo Villa, Gianmarco Lazzarin, Marilina Sperandio e Lucio Cavallini. Informazioni sul gruppo e le sue attività sono possibili telefonando allo 045.7702667. NEGRAR. Contro il piano interventi comunali «Salva Arbizzano» una raccolta fondi per il ricorso al Tar Camilla Madinelli Aperitivo lirico a Villa Albertini e-mail print sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 37 Il comitato Salva Arbizzano pensa più che mai al Piano degli interventi, anche a San Valentino. Domani, infatti, nella sala polifunzionale di Villa Albertini ad Arbizzano organizza un aperitivo musicale con ingresso gratuito e offerta libera, per sostenere il ricorso al Tar contro il Piano studiato dall'amministrazione Dal Negro per dare seguito al Pat. Il ricorso è stato chiuso e depositato al Tar la scorsa settimana. E domani, pertanto, il Comitato è pronto ad aggiornare i cittadini sullo stato dell'arte della pratica legale e svelare alcuni dettagli della controffensiva scelta per bloccare lottizzazioni ed edificazioni previste dal Piano, in particolare ad Arbizzano. La campagna di ricerca fondi per il ricorso prosegue, pertanto, da parte del Comitato, che aggiunge Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it un evento ai consueti ritrovi del sabato mattina a Novare, in un apposito banchetto, durante il mercatino biologico in piazza Matteotti. Alle 17.45 il gruppo musicale Note in Aria si esibisce in un programma molto vario sul tema «100 anni d'amore. La canzone italiana da Puccini a oggi», alternando canto e musiche. Il tenore Salvatore Schiano di Cola, che è anche il direttore musicale, guiderà il concerto, a cui partecipano il maestro Marco Padovani al pianoforte, Chiara Schiano di Cola e Silvia Saletti al flauto, Andrea Schiano di Cola alla batteria, la cantante di soul music Maria Regina Braida, la cantante Martina Boni, il soprano Serena Biondani e anche una baby cantante, Alessia Fabris. L'inizio del concerto, che in un primo momento era stato previsto alle 17.30, è stato posticipato di un quarto d'ora perché domani, in occasione della Giornata provinciale dell'ambiente, è in vigore il blocco del traffico, dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30, in tutto il territorio comunale escluse le strade provinciali di grande percorrenza. GREZZANA. Ufficio aperto da lunedì a venerdì La Confartigianato apre uno sportello e punta sulla valle Bissoli: «Un aiuto agli artigiani» e-mail print sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 37 Le duemila imprese artigiane della Valpantena e della Lessinia, potranno trovare tutti i servizi di Confartigianato Verona, in centro a Grezzana, in via Roma 60. L'associazione ha inaugurato un nuovo ufficio territoriale davanti a dirigenti, rappresentanti di altre associazioni di categoria e molti artigiani del comprensorio che operano in vari settori - nel lapideo, nella metalmeccanica, nell'enogastronomia e nel mobile - che insieme concorrono alla formazione del fatturato aggregato locale per circa il 43 per cento. Tra gli intervenuti: Roberto Iraci Sareri e Mauro Ferrari vicepresidenti dell'associazione, Lino Gugolati vicepresidente mandamentale, i delegati comunali di Confartigianato, Giancarlo Molinaroli (Grezzana), Rino Brunelli (Cerro Veronese), Nicola Massella (Bosco Chiesanuova), Pietro Farneda presidente dell'Anap (Associazione nazionale anziani e pensionati) di Confartigianato Verona, Adelino Brunelli consigliere provinciale e comunale, Mariano Miola presidente di Fidinordest, Roberto De Razza Planelli comandante della locale stazione dei carabinieri, Renato Dal Corso presidente del Consorzio marmisti della Valpantena e Nadia Maschi presidente territoriale di Confcommercio. Andrea Bissoli presidente di Confartigianato Verona ha detto: «Siamo soddisfatti di aver trovato sede a Grezzana e auspichiamo che davvero questo ufficio diventi la casa di tutti gli artigiani della Valpantena e della Lessinia». Al suo fianco Luciano Garonzi presidente del mandamento della Valpantena: «Ci siamo impegnati molto per aprire un nostro ufficio in questa zona. Un primo traguardo è stato raggiunto, ora saranno Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it gli artigiani, con la loro presenza a darci grandi soddisfazioni». Il sindaco Mauro Fiorentini, con l'assessore alle attività produttive Michele Colantoni, ha ringraziato Confartigianato. Rino Brunelli ha aggiunto «Ci rivolgiamo a tutte le categorie artigiane: offriamo loro tutela sindacale, servizi, consulenze e speriamo che l'apertura di questo nuovo punto di incontro ci consenta di aprire canali di proficua collaborazione con i rappresentanti delle altre realtà imprenditoriale». L'ufficio sarà aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 12.30; il martedì e il giovedì dalle 14.30 alle 17.30.A.S. VILLAFRANCA. Raccoglierà l'acqua piovana in eccesso pompandola in una nuova rete fognaria e salvando la strada Iniziano i lavori per la vasca che impedirà gli allagamenti Maria Vittoria Adami Lunedì comincerà lo scavo su un lato di via Messedaglia Poi il cantiere sarà trasferito nel parcheggio di via Sant'Eurosia sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 38 Raccoglierà l'acqua in eccesso, pompandola in una nuova rete fognaria, via dal centro e, sopratutto, dalle abitazioni. In caso di maltempo e temporali forti salverà dall'allagamento, dunque, la parte nord di via Angelo Messedaglia. È la vasca di contenimento dell'acqua piovana, che sarà realizzata dove la grande strada incrocia via Sant'Eurosia. Lunedì partiranno i lavori di scavo su un lato del corso. La viabilità sarà modificata e la carreggiata percorsa dalle auto provenienti da Verona in direzione Mantova sarà chiusa. «All'obelisco all'ingresso di Villafranca i veicoli saranno deviati su via Quadrato», spiega il consigliere delegato ai lavori pubblici Angiolino Faccioli. «L'opera di scavo durerà un paio di giorni e sarà effettuata sull'incrocio, nella carreggiata di destra. Saranno posati i tubi di collegamento con le caditoie, che finiranno nella vasca. Questa sarà realizzata nel parcheggio di via Sant'Eurosia, quindi il cantiere si sposterà a breve senza intralciare più via Messedaglia. Attenderemo fino a lunedì per cominciare lo scavo, perché i commercianti hanno chiesto di non bloccare la viabilità nel fine settimana di San Valentino». Chi transiterà in via San Giovanni della Paglia diretto in via Messedaglia dovrà svoltare in via Cantore. La viabilità sulla carreggiata in direzione Mantova-Verona, invece, non subirà modifiche. L'intervento prevede la realizzazione di una rete di raccolta dell'acqua piovana, di un impianto di pompaggio, di una vasca di contenimento e dei collegamenti al collettore fognario. L'opera è necessaria, perché quando piove molto il sistema fognario non sostiene la portata e la zona si allaga. Una volta finito l'impianto, in caso di forte pioggia, l'acqua sarà convogliata alla vasca realizzata sotto il parcheggio all'angolo tra via Sant'Eurosia e via Franklin Vivenza. Il bacino, in un primo momento, conterrà la pioggia in esubero per poi convogliarla verso il collettore fognario accanto alla ferrovia, su proprietà del consorzio di bonifica e passando per l'area militare dell'aeronautica. Lunedì le ruspe entreranno in azione: saranno posati i tubi. Poi il cantiere si trasferirà nel parcheggio in via Sant'Eurosia. Qui si procederà alla posa della vasca di contenimento, che potrebbe Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it funzionare già a primavera. «Dovremmo finire a marzo. Abbiamo il permesso di lavorare sul sedime militare per trenta giorni», conclude Faccioli. I primi lavori della vasca sono iniziati a gennaio, con un cronoprogramma di 77 giorni. L'opera ha iniziato il suo iter già un paio d'anni fa e sarà eseguita dalla Franzoni e Bertoletti srl di Mantova, che ha avanzato un'offerta al ribasso del 17,17 per cento sull'importo totale. Il Comune spenderà 94mila euro. Lo stesso incrocio potrebbe, in futuro, essere regolato da una rotonda, che soppianterà il semaforo. L'intersezione tra le vie Messedaglia, Sant'Eurosia, Cantore e San Giovanni della Paglia è molto trafficata. È stata classificata come «incrocio pericoloso» che può ottenere dalla Regione un finanziamento per la sua sistemazione. Villafranca ha così inoltrato la domanda. La conferma o meno del finanziamento arriverà a giorni. SONA. A Lugagnano, Palazzolo e San Giorgio Luci spente a scuola in piazza, nei parchi e nei punti vendita Anche le frazioni hanno voluto aderire a «M'illumino di meno» e-mail print sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 38 Ieri a Sona, Lugagnano, Palazzolo e San Giorgio è calato il «silenzio energetico». Anche quest'anno, il Comune ha aderito all'iniziativa «M'illumino di meno», promossa da Radio 2. Tra le 18 e le 18.15, sono state spente le luci in alcune zone significative dei quattro paesi. In particolare, le zone interessate dalla campagna di sensibilizzazione sono state piazza Roma a Sona e il parco degli impianti sportivi in località Valle; il piazzale della chiesa, il parco di via Volturno e il parco di via Don Eliseo Conti a Lugagnano; piazza Vittorio Veneto, la torre Scaligera e via 4 Novembre a Palazzolo; il piazzale della chiesa a San Giorgio in Salici. «Con questa azione simbolica», ha detto l'assessore all'ambiente Gianfranco Dalla Valentina, «intendiamo rafforzare i nostri progetti volti al risparmio energetico». «Questa iniziativa», ha spiegato ancora l'assessore, «è finalizzata soprattutto a promuovere le buone pratiche che possono migliorare la qualità della vita di tutti: anche in campo ambientale, la prevenzione e la moltiplicazione di gesti positivi può concretamente cambiare la realtà». Anche il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze (ccrr) degli istituti comprensivi di Sona e di Lugagnano ha deciso di dare il proprio contributo, proponendo lo spegnimento mattutino delle luci nelle aule delle scuole. E pure nel centro commerciale La Grande Mela l'illuminazione è stata parzialmente disattivata alla sera, dalle 18 alle 19.30. La campagna di sensibilizzazione «M'illumino di meno» ha ottenuto l'alto patronato della presidenza della Repubblica e il patrocinio del Parlamento Europeo. F.V. Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it TORRI. L'edificio sulle colline di Albisano avrebbe fatto guadagnare ai costruttori ben dodici milioni e mezzo di euro Anche il Consiglio di Stato boccia il residence «Le Sorte» Emanuele Zanini Respinto il ricorso presentato dalla cooperativa Azzurra contro il Comune che nel 2007 impose il vincolo di realizzare un albergo e-mail print sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 40 Semaforo rosso per il residence «Le Sorte». Il Consiglio di Stato boccia il ricorso presentato dalla cooperativa Azzurra contro il Comune di Torri, la Regione e Federalberghi Veneto in merito alla costruzione del residence turistico-alberghiero di Albisano. La sentenza, che rischia di mettere una pietra tombale sulla effettiva realizzazione dell'opera, è stata netta anche se è arrivata dopo quattro anni dall'istanza presentata nel febbraio 2010 dalla cooperativa di Verona: ricorso rigettato in toto, risarcimento danni compreso. La Azzurra era stata autorizzata a costruire l'edificio sulle colline di Albisano. Ma alla base dell'intricata vicenda, iniziata nel 2004, che ha portato le due parti in tribunale, c'è un vincolo imposto dall'amministrazione nel 2007, passato anche in Consiglio comunale, e confermato pure dalla Regione con due delibere e una nota della direzione regionale del turismo. Per il Comune l'edificio, una volta costruito, doveva rimanere un villaggio-albergo e non poteva trasformarsi in un complesso residenziale in cui poter vendere seconde case a privati. La condizione voluta dal Comune, con il chiaro intento di salvaguardare la zona dalla speculazione edilizia, era stata inserita nello schema di convenzione urbanistica che la cooperativa non accettò di firmare. La ditta fece così ricorso al Tar del Veneto. Si trattava di un primo serio ostacolo ai progetti di Azzurra che fino a quel momento sperava di chiudere un affare immobiliare da 12,5 milioni di euro. L'azienda nel 2008 aveva addirittura pubblicizzato sul proprio sito web la realizzazione di una struttura ricettiva alberghiera con più unità abitative con tanto di valore degli immobili, 3.800 euro al metro quadrato. Il fatto provocò la reazione del Comune che attraverso l'ufficio tecnico inviò un esposto in Procura. La stessa cosa fece Legambiente preoccupata che con la scusa di realizzare un residence si andasse a costruire ancora seconde case. Ma nel novembre del 2009 arrivò un'altra tegola, ben più pesante, per l'impresa edile: il Tar bocciò la richiesta della cooperativa, dando ragione alla linea del Comune volta ad impedire che «con l'autorizzazione a realizzare complessi alberghieri fosse poi possibile invece anche vendere, come seconde case, le unità abitative annesse al corpo principale dell'albergo» e pertanto «giudicando legittima l'introduzione del divieto di alienazione frazionata». La cooperativa non si diede per vinta e decise di ricorrere a Roma al Consiglio di Stato che ora in sostanza ha confermato la decisione del Tar. Per il Comune si tratta di un'autentica liberazione. Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it Alla notizia della sentenza del Consiglio di Stato il sindaco Giorgio Passionelli tira un sospiro di sollievo: «Siamo molto soddisfatti dell'esito di questa annosa e intricata questione e per aver chiarito una volta per tutte la situazione. È stato un percorso difficile, lungo e impegnativo. Ricordo che già il primo giorno da sindaco nel mio primo mandato, nel maggio del 2004», racconta, «una delle prime carte che vennero lasciate sul mio tavolo fu proprio quella della richiesta di realizzare il complesso turistico-alberghiero di Albisano. Fin da subito ci attivammo con la Regione per avere alcuni chiarimenti sulle modalità di destinazione d'uso. Da quando poi l'azienda non sottoscrisse la convenzione con il Comune e chiese i danni iniziò la contesa a suon di carte bollate in tribunale». Ora è definitivamente chiusa. IL SINDACO. «Questa sentenza potrebbe essere un esempio a livello nazionale e mettere un argine e-mail print sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 40 IL SINDACO. «Questa sentenza potrebbe essere un esempio a livello nazionale e mettere un argine, una volta per tutte, alla speculazione edilizia sul Garda». Il sindaco di Torri Giorgio Passionelli esprime con orgoglio la propria soddisfazione per la bocciatura del ricorso al Consiglio di Stato che «ha evidenziato che era palese che le intenzioni della cooperativa erano tutt'altre che realizzare una struttura turistico-ricettiva». «Comprendo che in un'area a così alta vocazione turistica possano sorgere complessi che sappiano dare risposte al turismo e ad interessi economici», precisa il primo cittadino, «quindi posso capire la realizzazione di strutture alberghiere, non sono però d'accordo sulle grandi speculazioni edilizie e sulla realizzazione di nuove seconde case. Ne sono già state costruite moltissime, troppe. Ora basta. È giunto il momento di prediligere la salvaguardia dell'ambiente e fermare il consumo del territorio. I servizi sono ormai saturi, a partire dal collettore, progettato per un'urbanistica più ridotta dell'esistente. Il Garda più di quello che c'è non può contenere. Basta nuove espansioni». EM.ZAN. TURISMO. Lavora con Comuni e associazioni Odg, nuovo strumento per promuovere il lago Organismo voluto dalla Regione Veneto per commercializzare le destinazioni del Garda e-mail print sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 40 Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it Federalberghi Garda Veneto insieme ad Asso Garda Camping ha avviato l'iter per dare il via all' Ogd (Organizzazione di Gestione della Destinazione) del lago di Garda: l'organismo che secondo le indicazioni della nuova legge regionale sul turismo dovrà occuparsi, grazie alla collaborazione tra Comuni ed associazioni di categoria, della promozione e commercializzazione della Destinazione e della gestione degli Uffici di Accoglienza e Informazione (Iat). Dopo Verona dunque anche il lago muove i suoi primi passi creando il Comitato promotore Ogd. «La legge ha previsto che i soggetti promotori di questo nuovo organismo, i cui attori principali sono Comuni e Camere di commercio, siano le Province e le Associazioni turistiche di categoria come appunto Asso Garda Camping e Federalberghi Garda Veneto», spiega Corrado Bertoncelli, presidente di quest'ultima. «E proprio noi, approfittando della pausa prima dell'inizio della stagione turistica, abbiamo ritenuto di avviare il tavolo di lavoro con l'intento di definire gli attori e la modalità con cui costituire l'Ogd del lago di Garda». Bertoncelli sottolinea l'importanza che il lago «sia stato riconosciuto come Destinazione dalla Regione; la sua promozione potrà essere incisiva nella misura in cui sarà attenta alle peculiarità del territorio. Il Garda, insomma, che vanta una media di 12 milioni di visitatori annui sui 14 dell'intera provincia, non può essere promosso con gli stessi parametri usati per Verona. Anche se tutti auspichiamo che, una volta fatti, tra l'Ogd del Garda e quello di Verona ci sia una grande collaborazione che permetta di rafforzare il sistema di offerta e accoglienza di tutta la provincia». G.B. CASTELNUOVO-PESCHIERA. Poche le eccezioni, multe a chi sgarra Giornata per l'ambiente: la domenica è senza auto Promossa dalla Provincia punta a sensibilizzare i cittadini del lago sui temi dell'inquinamento e-mail print sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 40 Anche i Comuni del lago aderiscono domani alla Giornata provinciale per l'ambiente promossa dalla Provincia per sensibilizzare sui temi della tutela dell'ambiente e promuovere comportamenti più virtuosi. Castelnuovo aderisce all'iniziativa con il blocco del traffico su tutto il territorio comunale dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30. Il divieto di circolazione riguarda tutti i veicoli a combustione interna compresi quelli in possesso del «bollino blu» relativo al controllo dei gas di scarico. Le principali deroghe previste riguardano le auto a metano, gpl o elettriche, gli autobus, i veicoli a servizio dei disabili, quelli degli operatori assistenziali e utilizzati per il car-pooling (almeno tre persone a bordo). Sono esenti dal blocco questi tratti stradali del territorio castelnuovese: dell'autostrada A4 Venezia – Brescia; quelli delle regionali 11, 249 e 450; le strade provinciali 27/B e 27/A; le vie Marconi (nel tratto di collegamento tra la strada regionale 11 via Milano ed il Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it parcheggio in piazza della Libertà), XX Settembre (per il collegamento tra via XXV Aprile ed il parcheggio in prossimità della chiesa parrocchiale). «Siamo coscienti che il miglioramento della qualità dell'aria non si ottiene con un giorno di blocco del traffico», commenta Roberto Oliosi, consigliere delegato all'ecologia. «Sono però convinto che una domenica ecologica possa contribuire a suggerire abitudini più salutari». Per chi non rispetterà il divieto sanzioni da 163 a 658 euro e nel caso di reiterazione della violazione in un biennio scatta la sospensione della patente da 15 a 30 giorni. Domani la polizia locale sarà a disposizione per informazioni o emergenze allo 045-6459983 dalle 8 alle 18.30. Anche Peschiera aderisce alla Giornata provinciale per l'Ambiente con il blocco del traffico in centro storico, precisamente il tratto tra le due rotatorie di viale Venezia e di via Milano (località Madonnina) dalle 14.30 alle 18.30. G.B. Brevi sabato 15 febbraio 2014 PROVINCIA, pagina 42 CEREA INCONTRO SUGLI OGM IN AGRICOLTURA Oggi, alle 10, nella sede dell'associazione «Azione rurale», in via XXV Aprile, si terrà una riunione sul tema «Il problema degli Ogm in agricoltura». Sono invitati agricoltori e consumatori. F.S. VERONAFIERE. Accordo sull'online per lanciare un concorso che traini la piattaforma di vendita Vinitaly Wine Club Vinitaly si rafforza in Cina con Grazia e il portale Vinehoo Lucio Bussi Intesa con l'edizione cinese del gruppo Mondadori e il sito specializzato. Iniziativa mirata al pubblico femminile che indirizza molte scelte d'acquisto e-mail print sabato 15 febbraio 2014 ECONOMIA, pagina 46 Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it Vinitaly International rafforza la presenza in Cina, uno dei mercati più promettenti al mondo e dove il made in Italy anche del vino è molto apprezzato. E lo fa strizzando l'occhio al pubblico femminile del Paese asiatico lanciando un accordo a tre con l'edizione cinese del settimanale italiano «Grazia» del gruppo Mondadori e il sito internet Vinehoo, il più innnovativo del settore delle vendite on line di vino. Un accordo che guarda con attenzione alle donne perché, spiega Giovanni Mantovani direttore generale di Veronafiere proprietaria del marchio Vinitaly, «in Cina fanno molta opinione anche nel mondo del vino e indirizzano le scelte d'acquisto in molte occasioni». L'operazione consiste in un concorso attorno al mondo del vino, italiano ovviamente, che decollerà a breve sul portale Vinehoo e sulla rivista e il suo sito internet Grazia.cn che conta oltre 10 milioni di visitatori unici, oltre a un milione di di iscritti a WeChat e oltre 800 mila followers su Weibo (il Facebook cinese). L'operazione mediatica passerà attraverso Vinitaly Wine Club, il portale di vendita on line di vini italiani di Vinitaly. IL FUORISALONE DI CHENGDU. L'accordo arriva alla vigilia del ritorno ufficiale di Vinitaly in Cina con il Fuorisalone di Chengdu che si terrà dal 25 al 28 marzo nella capitale della provincia del Sichuan, importante cento economico e tra le città più popolose del Paese. «Si tratta di un impegno economicamente importante su un grande mercato che è destinato a crescere ancora», spiega Mantovani che lavorato all'intesa in più viaggi a Shanghai. «Abbiamo impiegato molto tempo a valutate e selezionare i partner dell'operazione». «Gli incontri del 2013 con Fabrizio Lo Cicero presidente Mondadori Cina, sono stati fondamentali per raggiungere questo risultato», spiega Mantovani. «Ci alleiamo con Grazia, che in Cina è un marchio forte per la promozione della moda e dello stile di vita italiano. A queste eccellenze del nostro Paese, che i cinesi sanno riconoscere, abbiniamo il vino italiano, prodotto che invece non è ancora apprezzato come lo è nel resto del mondo». Il settimanale «Grazia» in Cina è conosciuta come «Hong Show» (spettacolo rosso), è diventata un punto di riferimento per quanto riguarda il campo della moda femminile e nel corso dell'ultimo anno ha visto sulle sue copertine le modelle cinesi più in voga. Per l'adesione di Vinehoo è stata importante la visita del suo fondatore e amministratore delegato Huang Shaohe all'edizione dello scorso anno di Vinitaly a Verona. «Il vino italiano rappresenta il 30% delle nostre vendite (in Cina l'Italia è invece ferma al 6% del mercato dei vini d'importazione)», dice Huang di Vinehoo. «Non abbiamo dubbi che la sua quota sia destinata a crescere da qui a tre anni». LEADER NELL'ONLINE. Due partner di grande rilevo in Cina soprattutto nell'online con Vinehoo che conta oltre 10 mila follower sull'applicazione più in voga del momento, WeChat, e 70 mila fans su Weibo. Sono loro che organizzano il concorso più importante in campo enoico, il China Wine List of the Year Awards. Chi vuole avere visibilità in Cina, soprattutto se organizza eventi a Shanghai, non può fare a meno di loro. Nonostante il rallentamento dei mesi scorsi, a causa di precedenti eccessi di acquisti dei trader cinesi, «l'export italiano continua a crescere», aggiunge Mantovani, «soprattutto nell'imbottigliato». Il ritorno atteso dall'accordo cinese? «Il lancio di Vinitaly Wine Club in Cina», risponde il direttore generale di Veronafiere, «oltre che a creare una relazione stabile e fondamentale con due strutture che operano direttamente in Cina con struttura operativa e giuridica cinese» Potrebbero esserci sviluppi societari? «Per ora si tratta solo di una partenership», dice mantovani, «ma nulla è escluso per il futuro». © RIPRODUZIONE RISERVATA Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it GESTIONE RIFIUTI Sistri rinviato «Ma adesso è il momento di rottamarlo» e-mail print sabato 15 febbraio 2014 ECONOMIA, pagina 46 La commissione Ambiente della Camera interviene con un emendamento al decreto Milleproroghe, rinviando al gennaio 2015 l'entrata in vigore del Sistri per i produttori di rifiuti pericolosi. Ora si attende il voto definitivo. Il nuovo sistema di tracciabilità dovrebbe partire il 3 marzo prossimo, interessando circa 15mila piccoli imprenditori veneti. Acconciatori (8.570 imprese circa), estetiste e tatuatori (2.805), calzolai (401), orafi, orologiai (1.373) e pulisecco (1.164), di colpo sarebbero equiparati ai gestori di un impianto siderurgico o un grande ospedale. Tutti dovrebbero iscriversi al Sistri e registrare in formato elettronico, per assicurarne la tracciabilità, quantità di rifiuti prodotti e modalità di consegna all'autotrasportatore incaricato del conferimento agli impianti di trattamento. «Un provvedimento contrario al buonsenso», accusa il veronese Paride Geroli, presidente provinciale e regionale dei calzolai di Confartigianato. «Per riparare le scarpe consumiamo, in media, una ventina di barattoli di colla all'anno. Rischiamo di pagare più lo smaltimento che la materia prima. Inoltre, la quasi totalità dei colleghi non dispone di un computer in bottega». «A questo punto», conclude il presidente della Confartigianato di Verona, Andrea Bissoli, «è ora di rottamare il Sistri». Va.Za. VINO. Da febbraio anche il fratello dell'Amarone ha il marchio di Stato Fascette per il Valpolicella «Cresce la tracciabilità» I vertici del Consorzio di Tutela: «In programma una massiccia compagna promozionale all'estero» e-mail print sabato 15 febbraio 2014 ECONOMIA, pagina 47 A partire da questo mese anche le bottiglie di Valpolicella saranno sigillate con la fascetta di Stato. Per il Consorzio Tutela Vini Valpolicella - presieduto da Christian Marchesini - è la conclusione del Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it percorso di tracciabilità della denominazione a tutela del consumatore, iniziato con le fascette del 2008 per l'Amarone e il Recioto della Valpolicella, seguito a fine 2011 dal Valpolicella Ripasso. Nonostante il conseguimento della doc risalga a tempi recenti (2010), l'origine del Valpolicella è intrecciata alla storia di questa parte del territorio veronese. Qui la presenza della vite è testimoniata in epoca preistorica dal ritrovamento di piante fossilizzate del genere Ampelophyllum, le lontane antenate della Vitis silvestris e della Vitis sativa. I primi segni di coltivazione di Vitis vinifera sativa – idonea alla produzione del vino – sono stati rinvenuti nel cuore della Valpolicella classica e si riferiscono alla civiltà paleoveneta, che fiorì tra il VII ed il V secolo a.C. Le basi storiche della coltura della vite sul territorio della Valpolicella risalgono invece all'epoca romana quando il vino della Valpolicella, chiamato Retico, arrivò sulle mense imperiali. Dobbiamo a Celso Aulio Cornelio e Columella (II sec. a. C) la descrizione del «portentoso vino» che anche Augusto apprezzò particolarmente e il poeta Virgilio ne decantò la bontà. Nei secoli successivi, Cassiodoro, ministro del re Teodorico, definisce il vino della Valpolicella «regio per colore denso e carnoso porpora bevibile di soavità incredibile». È però nel Novecento che la Valpolicella si trasforma radicalmente ed acquisisce sempre più importanza a livello internazionale grazie al suo vino, che diventa celebre in molti Paesi, soprattutto in Nord Europa e Usa. Non dimentichiamo che un grande estimatore del Valpolicella era il premio Nobel per la letteratura Ernest Hemingway, il quale secondo la leggenda ne consumava diversi litri al giorno quando si trovava in quel di Venezia. «Forte della consapevolezza che il Valpolicella è un efficace testimonial internazionale del territorio», sottolineano i vertici del Consorzio in una nota, «il Consorzio di Tutela ha in programma una massiccia campagna promozionale. «Non va nascosto», continua la nota, «che nell'ultimo decennio la produzione di uve destinate al Valpolicella si è mantenuta più o meno agli stessi livelli, a fronte di un aumento invece delle uve destinate all'appassimento per produrre Amarone (quasi 159mila quintali nel 2005, quasi raddoppiati nel 2012). Il giovane fratello «nobile» del Valpolicella è ormai nell'olimpo dei grandi rossi italiani e la sua fama internazionale ha tendenzialmente surclassato lo storico Valpolicella». A testimoniare questo trend sono i numeri: nel 2005 i quintali di uva destinata a Valpolicella sono stati quasi 440mila, scesi leggermente nelle annate successive, per poi attestarsi intorno ai 500mila nelle annate più recenti. Fa eccezione il 2013 con 543mila quintali, segno di un ritorno di considerazione da parte dei viticoltori valpolicellesi. A completare il quadro è il numero delle bottiglie prodotte: dai 41 milioni del 2005 si arriva ai 22 del 2012, mentre nello stesso periodo l'Amarone fa un balzo da poco meno di 8,5 milioni ad oltre 13 milioni. BANCHE. Blocco mutui e prestiti agevolati Unicredit in aiuto al Veneto colpito dal maltempo A sostegno di aziende e famiglie Zaia: «Segnale molto positivo» e-mail Seguimi su Facebook, clicca qui Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it print sabato 15 febbraio 2014 ECONOMIA, pagina 47 Unicredit ha varato un pacchetto di interventi straordinari a sostegno di famiglie e imprese del Veneto colpito dal maltempo. Due le linee di intervento messe in atto dalla banca: una moratoria, con sospensioni fino a 12 mesi dei pagamenti su mutui in capo a imprese e privati; un pacchetto di nuovi finanziamenti a condizioni agevolate, sotto forma di linee di credito alle imprese e di prestiti personali ai privati, con l'obiettivo di fornire alle famiglie e al tessuto imprenditoriale locale i mezzi per fronteggiare le prime e più immediate esigenze ed eventuali nuovi impegni di spesa causati dall'ondata straordinaria di maltempo. I clienti delle 470 agenzie presenti sul territorio regionale potranno usufruire delle misure sopra citate presentando allo sportello una auto-dichiarazione relativa ai danni subiti. «Le misure messe in campo da Unicredit», ha commentato ieri Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, «rappresentano non un solo un aiuto concreto per far fronte ai danni, ma è anche un segnale importante per i veneti che si sono rimboccati le maniche fin da subito. Questo istituto di credito dimostra un grande senso di responsabilità e di attenzione nei confronti dei nostri territori, il Veneto produce il terzo pil in Italia e con i suoi distretti produttivi contribuisce in modo determinante a trainare l'economia del Paese. Un importante istituto manda un segnale positivo ai nostri territori e alle nostre comunità. Ringrazio», ha concluso Zaia, «i vertici della banca e i funzionari che hanno pensato ed elaborato queste misure. Si tratta di un sostegno importante e mi auguro che sia da esempio per tutti quelli attori presenti sul territorio che vogliono dare una mano al Veneto e ai veneti». Intanto l'altro ieri Zaia è andato a Roma a presentare i conti del maltempo, «che in questo momento ammontano, in maniera provvisoria, a 475 milioni di euro», ha detto Zaia e «facciamo come nel 2010 perché anche in occasione di quella alluvione la prima risposta fu: "non abbiamo soldi" e la seconda fu: "abbiamo 300 milioni di euro"». © RIPRODUZIONE RISERVATA Seguimi su Facebook, clicca qui