grazie presidente!

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grazie presidente!
Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 ANNO XXXIV N°4 Dicembre 2010 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Latina
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RIVISTA UFFICIALE DELL’AMIRA, Associazione Maitres Italiani Ristoranti e Alberghi
GRAZIE PRESIDENTE!
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IN ARCHIVIO UN 2010
RICCO DI EVENTI
AMIRA grande protagonista
Si conclude un altro anno nel quale i
Maitres lavoreranno fino all’ultimo rintocco della mezzanotte ed oltre, come è
d’uso nel nostro mestiere. Anche il Santo
Natale lo passeremo, come sempre, controllando che tutto sia perfetto per i nostri
ospiti, e se questi saranno soddisfatti lo
saremo anche noi. A Capodanno, al primo
albeggiare, finiti i brindisi degli altri e
scoppiato l’ultimo fuoco d’artificio, brinderemo anche noi all’anno nuovo tra le
mura di casa, con chi fra i famigliari ha
resistito al sonno per attenderci.
Sappiamo di non essere i soli a sacrificare le feste più
importanti dell’anno, non bisogna dimenticare i medici, gli infermieri, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco,
e molti altri che svolgono lavori socialmente utili che,
in mille e mille punti del pianeta, non potranno partecipare al tripudio generale.
Anche loro, come noi, potranno tirare le somme dell’anno trascorso, solo il due di Gennaio, come se il
nostro anno avesse 367 giorni invece che 365.
Penseremo ai nostri cari ed ai nostri Soci che ci
hanno lasciato. Giudicheremo se l’anno trascorso è
stato proficuo o se la crisi economica ci ha visti sofferenti nel nostro lavoro.
Personalmente, come Presidente, io dovrò pensare
anche a quanto fatto per l’AMIRA nel 2010. A grandi linee proverò riassumerlo:
La creazione del nuovo sito. È stato un impegno
estremamente laborioso. Però siamo convinti che in
questo modo sistemeremo in maniera definitiva il
nostro archivio. Ogni Fiduciario ora è in possesso di
una password che gli da la possibilità di controllare in
tempo reale la situazione della sua Sezione.
A Maggio, a Foggia, si è effettuata la Semifinale e
Finale del Maitre dell’Anno.
A Giugno ad Atessa. la Selezione per la scelta dei due
candidati da inviare al Campionato Mondiale di
Grado.
In Estate è avvenuto il cambio editoriale della
Rivista, affidata alla Casa Editrice Tecniche Nuove,
che con il prossimo mese di Marzo uscirà regolarmente ogni trimestre.
La programmazione dei Corsi di Sommelier “on-
line” alla quale stiamo intensamente lavorando perché possano essere esecutivi nel
2011.
Il Corso di Maitre Sommelier tenutosi ad
Ottobre.
Sempre ad Ottobre a Grado si è tenuto il
Mondiale Flambè. È stata una manifestazione magnifica sotto tutti i punti di vista
per l’organizzazione, la partecipazione e
per la qualità dei concorrenti.
Il 20 Ottobre, giorno del 55° anno di fondazione dell’AMIRA, a Trieste, nel grande salone del Molo 4, i nostri Maitres si sono cimentati alla “lampada” per stabilire il Guinness dei primati.
“Il Premio Capo Dello Stato”. Sono state assegnate
sei targhe ad altrettanti nostri Maitre con 50 anni di
lavoro nel settore: Carlo Hassan, Adamo Guidi,
Alberto Salvadori, Evaristo Busetti, Alberto Di
Girolamo e Giuseppe Di Napoli. Una Medaglia del
Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano,
è stata consegnata, dal Prefetto di Gorizia, al
Presidente dell’AMIRA, per meriti Associativi acquisiti.
La partecipazione alla “Prova del Cuoco” a Rai
Uno, ha visto due nostri Maitres cimentarsi per 15
minuti alla lampada, facendo conoscere la professionalità del nostro lavoro a milioni di telespettatori.
La proposta di convenzione alla Regione Lazio, per
il rilascio della qualifica professionale, di Corsi di
eccellenza, in accordo con un importante Istituto
Alberghiero della Capitale.
Il 55° Congresso in Crociera ci ha fatto vivere per
sette giorni in una esperienza umana e culturale indimenticabile
Il nuovo anno ci attende ora per consolidare quanto
fatto ed affrontare le nuove sfide che ci si prospetteranno.
Ma questo non vuol essere solo l’editoriale di fine
anno, ma anche l’occasione per Augurare a voi tutti,
alle vostre famiglie ed a quanti vi sono vicini, un
Felice Natale ed un sereno Anno Nuovo all’insegna
dell’operosità , dell’amicizia e della fratellanza.
Il vostro presidente
Raffaello Speri
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ANNO 34. N.4
DICEMBRE 2010
Rivista di Alimentazione,
gastronomia, enologia e turismo
EDITORE
AMIRA
Associazione Maitres Italiani
ristoranti e alberghi
DIRETTORE RESPONSABILE
Diodato Buonora
DIRETTORE EDITORIALE
Raffaello Speri
REGISTRAZIONE TRIBUNALE
n.16754
del 26 marzo 1977
STAMPATORE
Gmg Press- Verona
SITO UFFICIALE
www.amira.it
FILO DIRETTO CON AMIRA
TEL.045.6401110
dalle 9 alle 12
dal lunedì al venerdì
IV WORLD FLAMBÈ CHAMPIONSHIP
5 Trionfa la professionalità
DALLA CLERICI
11 I Maitre superano la “Prova del cuoco”
UN CONGRESSO SPECIALE
13 Stati generali... sul Mediterraneo
BILANCIO DEL 2010
17 Amirine protagoniste
AMIRA IN FRANCIA
18 Maitres d’hotel de Monaco a Monte Carlo gastronomie
IN CALABRIA
19 Dal bosco al piatto il tripudio del fungo
[email protected]
HANNO COLLABORATO
Giro Giuliano
Caterina Mazzei
Francesca Simsig
Gianfranco Tavanti
Uberto Tommasi
ASSOCIATO USPI
Si autorizza la riproduzione
totale o parziale degli articoli
del giornale purché ne venga
citata la fonte
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CORSO A PESCHIERA DEL GARDA
21 L’entusiasmo dei nuovi Maitre sommelier
REGOLAMENTO
24 Concorso Maitre dell’anno
PROGETTO DI COMUNICAZIONE
28 Amira Venezia fa scuola
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IV WORLD FLAMBÈ
CHAMPIONSHIP
trionfa la professionalità
A GRADO, DAL 17 AL 21 OTTOBRE, UN MONDIALE DI ALTISSIMO LIVELLO
Grado. L’Isola del Sole è stata
ancora una volta protagonista
d’eccezione e location degli
importanti eventi organizzati
dall’AMIRA, che con la supervisione tecnica del Centro di cultura
Renoir di Taranto, nella figura del
suo Presidente cav. Cosimo
Lardiello, e l’organizzazione sul
campo della Sezione AMIRA di
Trieste-Gorizia nella figura del
Vice
Presidente
nazionale
AMIRA cav. Giacomo Rubini, ha
avuto l’onore di poter ospitare
negli eleganti saloni del Grand
Hotel Astoria di Grado (Gorizia)
un evento d’eccezione, il “IV
World Flambé Championship”, il
campionato mondiale di cucina
flambé riservato ai Maître
d’Hotel professionisti.
KERMESSE MONDIALE
L’importante evento e passerella
mondiale ripresa da tutte le più
importanti testate giornalistiche,
Il quarto World Flambè Championship ha registrato anche un Guinness World record:
52 Maître d’Hotel hanno “flambato” contemporaneamente alla lampada una Crêpe
bagnata da Grappa Nonino (nel riquadro Cristina Nonino col presidente Amira Speri),
offerta poi al numeroso pubblico presente, realizzando un record mondiale registrato.
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radio e reti televisive, per la seconda volta organizzato in Italia,
dopo l’edizione 2007 svoltasi a
Milano e vinta dal Maître d’Hotel
e socio AMIRA di Trieste-Gorizia
Giacomo Rubini, ha visto la partecipazione di 15 Maître d’Hotel
professionisti provenienti da tutto
il mondo: presenti infatti la
Germania, la Spagna, l’Inghilterra, la Francia, il Principato di
Monaco, culla della cucina flambé, il Venezuela, la Colombia, la
vicina Slovenia, la Svizzera,
Malta, oltre a naturalmente
l’Italia, rappresentata da due concorrenti.
UNA SFIDA AVVINCENTE
Un tripudio di paesi, tecniche e
prodotti tipici diversi, che hanno
reso la competizione un vero spettacolo ed una dimostrazione che
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Nelle foto di queste pagine la premiazione di Andronico, la giuria e il tavolo di presidenza
ad ogni angolo della Terra la professionalità è cosa assai cara e
ricercata, dimostrando quanto è
bella e preziosa la diversità, che
arricchisce tutti noi.
La giuria di qualità, presieduta da
Claudio Recchia (VicePresidente
Aggiunto AMIRA e Grande
Maestro della Ristorazione) e
composta inoltre da Antonio
Boemo (Italia, giornalista de “ Il
Piccolo” di Trieste), Solindo
Semprini (della delegazione svizzera), Luigi Russolo (giornalista
enogastronomico) ed Arturo
Peirò (Vicepresidente dei Maîtres
d’Hotel di Aragona, Spagna), nel
corso del magistrale Dinner di
Gala che ha concluso l’importante
manifestazione, ha decretato i vincitori, che con tutti i meriti si sono
aggiudicati la prestigiosa competizione.
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TRIONFA ANDRONICO
Vincitore assoluto è risultato
Marco Andronico, concorrente
italiano, triestino d’origine ma
romano d’adozione. Al secondo
posto si è piazzato il concorrente
della
Colombia
Alejandro
Chavarro, mentre terzi a pari
merito sono risultati i concorrenti
Antonio Fochi dalla Francia ed
Enrique Duran Virseda dalla
Spagna.
Tutti quarti a parimerito gli altri
concorrenti: Basilio Papa di
Ravenna, l’altro concorrente italiano, Santiago Pastor Luaces
(Spagna),
Dragan
Trivic
(Slovenia),
Dario
Pino
(Venezuela), Theo Antonelli
(Malta), Antonio Gigantelli e
Calogero Pullara (Svizzera),
Michele Colucci (Principato di
Monaco), Claudio
Luciano
Martina (delegazione di Londra)
e Mike Hasert e Marcello Serio
(Germania).
UN RICONOSCIMENTO DAL
CAPO DELLO STATO
Altro importantissimo momento
del Dinner di Gala, ingentilito dall’eleganza e dalla maestria della
giornalista Silvia Vaccarezza,
madrina e presentatrice della
manifestazione, è stato quello
della consegna delle targhe
“Medaglie d’Oro” del Capo dello
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Le lettere del presidente della Repubblica
e, sopra, i premiati dell’Amira
con la prestigiosa onorificienza
Stato da parte del Prefetto di
Gorizia dott.ssa Maria Augusta
Marrosu a sei professionisti
AMIRA, con la seguente motivazione: “Sei Maestri che nel corso
di cinquant’anni di irreprensibile
servizio hanno interpretato l’accoglienza rivolta ai clienti, rivolta
ai turisti come un segno di rispetto e di capacità di tenere alto il
nome dell’Italia nel mondo attraverso il loro operato”.
Un premio del Presidente della
Repubblica è stato consegnato dal
Prefetto di Gorizia al Presidente
dell’AMIRA Raffaello Speri, per
i meriti associativi acquisiti.
L’ambita onoreficienza, un vero e
proprio coronamento alla carriera
a professionisti che hanno raggiunto risultati eccelsi nella professione, tanto da essere giudicati
“i migliori” nel proprio settore, è
andata anche ad Evaristo Busetti,
Alberto Di Girolamo, Giuseppe Di
Napoli, Adamo Guidi, Carlo
Hassan, Alberto Salvadori.
GUINNESS WORLD RECORD
Altro momento importantissimo,
collaterale alla manifestazione, è
stato il “Guinness World Record”,
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Altre immagini
della manifestazione.
Sopra la torta celebrativa,
sotto l’esibizione
dell’Orchestra di fiati
“Giuseppe Verdi” della
città di Trieste, diretta dal
maestro Cristina Semeraro;
a destra Speri con il
Prefetto di Gorizia Marrosu
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svoltosi questa volta a Trieste, ed
organizzato dal Vice Fiduciario
della Sezione Amira di TriesteGorizia e docente del Centro
Alberghiero IAL di Trieste
Stefano Dimini, momento molto
suggestivo, ripreso anche dalle
telecamere di Sky, La7 Gold, Rai e
Rai International, in cui 52
Maître d’Hotel hanno “flambato”
contemporaneamente alla lampada una Crêpe bagnata dall’ottima
Grappa Nonino, offerta poi al
numeroso pubblico presente, realizzando un record mondiale,
regolarmente registrato dal notaio presente, che sarà inserito
all’interno del famoso Guinness
World Records.
Momento molto scenografico,
questo, accompagnato dalla
musica dell’Orchestra di fiati
“Giuseppe Verdi” della città di
Trieste, diretta dal maestro
Cristina Semeraro.
Francesca Simsig
Relazioni Esterne AMIRA
Sezione di Trieste-Gorizia
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I MAITRE SUPERANO
LA “PROVA DEL CUOCO”
MARCO ANDRONICO
E BASILIO PAPA
SI SONO “ESIBITI”
CON SUCCESSO
NEL PROGRAMMA
DI RAI UNO
Roma. Martedì 26 ottobre, su Rai
Uno, nella nota trasmissione
“Prova del cuoco” presentata da
Antonella
Clerici,
Marco
Andronico e Basilio Papa hanno
avuto l’opportunità di presentare
al pubblico del piccolo schermo la
visione di come si può preparare
un elaborato piatto alla fiamma in
15 minuti.
Andronico, noto per aver conquistato il primo posto assoluto nel
IV World Flambé Championship
(il Campionato Mondiale di cucina flambé riservato ai Maitre
d’Hotel professionisti), ha preparato un lombotto di agnello con
carciofi, su specchio di crema di
lenticchie e chips di carciofo.
Il Maitre con mosse precise, ha
messo dell’olio nella padella, ha
fatto rosolare il lombotto, quindi
ha levato l’olio, ha aggiunto del
burro ed uno spicchio di aglio, poi
ha continuato a “lappare”, cioè
ad aggiungere sopra il lombotto,
con un cucchiaino, il burro sciolto
fino al raggiungimento della cottura interna della carne d’agnello.
Ed ancora, ha levato il burro, ha
infiammato il tutto con del distillato di uva, ha levato il liquido, ha
aggiunto i carciofi ed il fondo di
cottura dell’agnello.
Infine, ha “tirato” la salsa. Per
concludere ha aggiunto crema di
lenticchie sul piatto dove ha posto
il lombotto affettato, con dei carciofi per decorazione e sopra chips
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(fettine di carciofo fritte a mo’ di
patatine).
Il tutto in 15 minuti, davanti ad
un pubblico televisivo di milioni di
persone.
Poi è toccato a Basilio Papa, un
altro famoso Maitre, espertissimo
di enologia - materia che anche
insegna - che sotto gli occhi
divertiti ed interessati della
Clerici ha preparato come dessert
un gelato allo “scquaqquerone”
(un formaggio molle originario
dell’Emilia Romagna), utilizzando
zafferano, melone e pere che ha
sbucciato, tagliato, cucinato ed
assemblato con la disinvoltura di
chi è abituato all’emozione di
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essere in diretta televisiva, per
aver partecipato ad altri programmi come il “Numero Uno” di
Pippo Baudo. Ha dimostrato con
la sua alta professionalità, sotto
lo sguardo incuriosito della
Clerici, come si fa cucina in sala
alla presenza dei clienti, senza
mai toccare nulla con le mani.
Noi crediamo che i due Maitre,
per precisione dei movimenti, per
velocità d’esecuzione, e per la
calma olimpica con cui hanno
realizzato le loro creazioni culinarie, avrebbero davvero meritato di
poter sentire gli applausi di chi, da
una comoda poltrona del salotto,
li ha visti lavorare.
Al termine del lavoro manuale
Andronico e Papa, che per tutto il
programma sono stati eccellentemente coadiuvati dal Fiduciario
del Lazio, Gianni Armiento, hanno
potuto spiegare davanti al microfono la differenza tra un Cuoco ed
un Maitre e quale compito importante e spesso sottovalutato, tocchi a quelli che sempre più vengono riconosciuti i veri “signori”
dell’ospitalità.
Nella sala, visibilmente compiaciuto, assisteva alla impegnativa
prova dei “suoi” Maitre, il
Presidente dell’Amira Raffaello
Speri.
Uberto Tommasi
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Un congresso speciale
“STATI GENERALI”...
SUL MEDITERRANEO
CROCIERA NEL “MARE NOSTRUM” PER IL 55mo CONGRESSO DELL’AMIRA
Uno splendido tour Mediterraneo
accompagnato da un clima favorevole ed amichevole compagnia
ha caratterizzato il 55mo congresso Amira, che si è svolto sulla
nave da crociera Splendida della
Msc a inizio novembre.
I primi dei nostri si imbarcano a
Messina il 4 novembre, il giorno
dopo a Civitavecchia ed il grosso
dell’allegra “truppa” sabato 6
novembre a Genova. Il gruppo
congressuale è al completo.
Tutti si sentono tranquilli, il lavoro svolto dal Segretario Nazionale
Mario Petrucci è rassicurante,
perfetto. Eppoi c’è la preziosa
collaborazione del nostro Mario
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Chiaramonte di cui ben conosciamo la sua esperienza nel campo
marittimo. I due stanno vicini,
sentono che se qualcosa non
andasse bene i soci imputerebbero
a loro le colpe. Timori sprecati
tutto fila liscio come l’olio.
In tutte le cabine le signore trovano un cadeau di notevole valore
offerto dalla vulcanica Delegata
delle Amirine Mina Franchini
Ficarelli.
Domenica 7 siamo a Marsiglia,
dipartimento Bouches du Rhone,
multicolore e vivace città fondata
dai greci Focesi nel 600 a.c., conquistata da Cesare nel 49 a.c.,
devastata infine da innumerevoli e
ripetute incursioni saracene.
Attualmente, essendo prevalentemente abitata da etnie afro-asiatiche, è ritenuta la maggior porta
d’accesso marittimo collegante
l’Africa all’Europa.
Gran parte della giornata a disposizione dei crocieristi viene impegnata per la visita turistica della
città, con una vasta scelta di visite guidate. C’è chi sceglie di andare a visitare Avignone, la città dell’esilio dei Papi, ma il grosso dei
nostri si ritrova alla Madonna de
la Garde, la protettrice dei marinai. Una Chiesa superba, frequentatissima, posta su un colle dal
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quale si ammira la città in tutta la
sua bellezza.
Lunedì 8 arrivo a Barcellona. La
capitale della Catalogna, principale porto della Spagna. Tutti i
“vecchi” tifosi di calcio Italiani la
ricordano per l’indimenticabile
finale che ci ha visti Campioni del
Mondo nel 1982. Ma questi sono
ricordi lontani. Ora nel visitare la
città tutti notano i segni lasciati il
giorno prima dalla visita di Papa
Benedetto XVI. Sulla spiaggia
imponenti sculture di sabbia, nelle
strade striscioni inneggianti il
Pontefice, tutto parlava ancora
dell’Augusta visita. Per un po’ ci è
dispiaciuto non essere arrivati il
giorno prima.
Ma continuiamo la nostra visita,
Le Ramblas, caratteristica strada
con una grandiosa defilée di negozi tipici ed il notissimo mercato
ortofrutticolo. Non poteva certo
mancare una visita alla “ Sagrada
Famiglia” la grande incompiuta
basilica dell’arch. Gaudì e consacrata il giorno prima dal
Ponterfice.
Purtroppo l’afflusso è grande ad
evidente segno che il giorno prima
non ha potuto dar spazio alla visita di tutti. Ci accontentiamo di
vederla da fuori scattando qualche foto ricordo.
Lo scalo successivo è Tunisi, 24
ore di navigazione, c’è tutto il
tempo per dedicare un pomeriggio
alle attività istituzionali.
All’inizio il G.M. Gianfranco
Tavanti consegna una lettera di
benvenuto
inviata
dal
Sottosegretario al Turismo di
Malta accompagnata da una
copia in terracotta della “donna
dormiente” simbolo sacrale della
preistoria maltese. C’è una esauriente esposizione dell’attività
associativa
da
parte
del
Presidente Speri ed un interessante dibattito da parte dei Soci tra
cui il Presidente dei Sommelier
Svizzeri Piero Tenca.
Purtroppo alle 18,30 bisogna
chiudere i lavori perché alle 19,00
c’è la prima serata di gala. Ma le
domande ed i colloqui non si
interrompono poiché il Segretario
Petrucci tutti i giorni alle ore
17,00 è a disposizione degli associati in una apposita saletta.
Dopo una notte un po’ movimentata, dovuta ad una leggera burrasca, martedì nove siamo sbarcati
a Tunisi accolti da una piacevole
giornata primaverile.
Al porto i soliti cammellieri e falconieri ad uso e consumo di souvenir fotografici. Dopo aver attraversato la ricostruzione di una
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Nell’altra pagina
una veduta di Malta
dal mare.
Qui sopra e a sinistra
due immagini della
festa in maschera;
nelle foto a destra
il congresso
a bordo della nave
e l’hospitality desk
tipica città berbera, tutti in visita
alla Medina con la sua famosa
porta, i suoi stretti vicoletti ricchi
di preziose lavorazioni in ottone
eseguite dalle esperte mani di
artigiani arabi, i suoi locali caratteristici dove viene servito il tradizionale tè alla menta. Poi di corsa
a visitare le rovine della mitica
Cartagine, patria del famoso
Annibale e culla della dinastia
Barcide. Città fondata nell’840
a.C. dai fenici e distrutta dai
romani ne 146 a.C.
Al cospetto di tali rovine sul cui
sfumato orizzonte si intravvede
l’ombra della pianura di Zama,
chiudendo gli occhi ed andando a
ritroso nel tempo per un attimo mi
è parso di percepire lontani echi di
battaglia, suoni di corni, urla
incrociate dei comandanti, il correre delle staffette che dalle retro-
vie recavano ordini alle prime
linee. Il metallico scontro delle
falangi romane contro un esercito
ed una civiltà ormai destinata a
sparire per sempre dalla faccia
della terra. Il ripetuto suono dei
clacson dei bus in partenza interrompe il sogno e mi fa ritornare
alla realtà.
Sul bus ognuno mostra i souvenir
acquistati tra i quali la lunga
vestaglia araba e la kefia che
avrebbero usato nelle “orge” serali dove tracannando coca cola e
tonic water a tutto spiano si facevano le ore piccole. C’era qualcuno che ben indossava gli indumenti comperati che a prima vista lo
pareggiavano ad un arabo. Dopo
la cena, le nostre serate sono
sempre state allietate da spettacoli nel grande teatro, da intrattenimenti musicali di ogni genere in
ogni sala della nave e per gli
amanti del ballo una grande
discoteca dava spazio ai più svariati sfoghi dei ballerini ed ai vari
giochi di società dell’animazione.
E per gli appassionati del gioco
d’azzardo, un efficiente casinò.
Mercoledì dieci, approdo mattiniero nel placido sinus maltese,
per l’occasione reso ancor più
suggestivo dal sorgere del sole i
cui raggi dorati giocavano a rimpiattino con le ombre delle severe
fortificazioni medioevali poste a
ridosso del porto, evocando una
fantastica atmosfera già vissuta,
ma eternamente presente, in questo meraviglioso ed intatto angolo
mediterraneo.
Il piccolo arcipelago maltese formato da tre isole abitate, incuneato tra la Sicilia e l’Africa, ha svolto nel passato un ruolo di prima-
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ria importanza per essere stato un
insostituibile crocevia commerciale e sicuro riparo, non soltanto per
i pellegrini diretti in Terra Santa,
ma anche per tutti quei popoli
pelagici desiderosi di acquisire
sempre nuove conoscenze.
Inoltre in tempi più recenti ha
ricoperto una notevole posizione
strategica durante l’ultimo conflitto mondiale quando, pur devastata da continui bombardamenti,
ma mai piegata, divenne vera e
propria spina nel fianco delle
forze dell’Asse.
L’isola è meglio conosciuta nel
mondo per aver dato vita all’ordine dei cavalieri di San Giovanni,
inizialmente ordine guerriero e
successivamente ospedaliero. I
Cavalieri di Malta sono meglio
indicati con la Croce ad otto
punte rappresentanti gli otto paesi
fondatori del nobile Ordine
Cavalleresco.
Durante la nostra sosta alla
Valletta molto apprezzata è stata
la visita la visita alla Cattedrale di
San Giovanni, nella cui cripta
sono sepolti gran parte dei cavalieri caduti durante il famoso
grande assedio delle orde turche,
respinto con successo nel 1521
grazie ai contingenti normanni
provenienti dalla Sicilia. Grande
ammirazione ha destato, sempre
nella stessa Chiesa, la tela del
Caravaggio, ritenuta da molti la
sua opera migliore, raffigurante la
decapitazione di San Giovanni
Battista.
Quando la nave ha lasciato il
porto alle sue spalle in un tramonto rosso da brivido , il nostro solo
rammarico è stato quello di non
aver potuto sufficientemente soffermarci in questo splendido arcipelago mediterraneo per poter
ammirare con più tempo a disposizione le infinite e preziose testimonianze storico culturali tutt’ora presenti nelle sue isole.
Il rientro in Italia ci ha visto con
la prima sosta a Messina, la città
devastata 100 anni fa da un violento terremoto e ricostruita nella
sua nuova bellezza . Chi ha visita-
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to la città, chi è andato a visitare
Taormina,
la
perla
del
Mediterraneo. Difficile parlare
della bellezza di questa stupenda
cittadina ed allora lasciamo alla
fantasia di chi non l’ha ancora
vista di immaginarla nella sua
tipicità e nel suo splendore con il
suggerimento che uno che va in
Sicilia non può tralasciare di
vedere cotanta bellezza.
Il giorno dopo eccoci a
Civitavecchia, l’escursione logicamente è Roma. Una marea di turisti di buon mattino si accalcano
su una miriade di bus e partono
verso la Città Eterna. Per parlare
di Roma non basterebbe tutta la
nostra Rivista e forse neanche
tutta la vita di turisti, perché ogni
volta che la visitiamo scopriamo
che c’è ancora qualcosa da vedere
che non abbiamo visto nelle innumerevoli volte che l’abbiamo visitata.
Molti di noi ben conoscendola, sia
come turisti sia per averci lavorato,
scelgono di visitare
Civitavecchia e godersi un piacevole sole primaverile. Anzi alcuni
ne approfittano per visitare la
nave. Trovo un nostro gruppetto
che mi confida che “in una settimana non siamo riusciti a vederla
tutta” .
Io sorrido, so che comunque non
la vedranno tutta tanto è grande.
“Splendida” di nome e di fatto,
imponente, lussuosa, una città
viaggiante. Tre volte più grande
delle gemelle Raffaello e
Michelangelo, vanto della tradizione navale italiana degli anni
’60. Una stazza di 133.300 ton.,
4.000 passeggeri, 1.100 persone
di equipaggio, alta come un palazzo di 23 piani.
La serata si svolge all’insegna
della cordialità e dei saluti. Ci si
va a coricare presto, al mattino di
buonora siamo a Genova, la città
della Lanterna ed aimè della fine
della nostra piacevolissima
“avventura”. Siamo accolti da
una giornata grigia, autunnale che
nulla aveva in comune con il tiepido sole che abbiamo trovato in
ogni porto.
Sembrava proprio che San
Martino ci avesse seguito con la
sua “estate” per tutto il viaggio.
Nel piazzale di sbarco commiato
generale, baci ed abbracci ed un
arrivederci ad altre analoghe
“avventure”. Se mi è consentito
fare un commento a caldo, oserei
dire che coloro che non hanno
avuto la possibilità ed il piacere di
partecipare alla crociera(peraltro
tutti giustificati), hanno perso l’irripetibile occasione di un evento
unico dal punto di vista sia amicale che culturale. Mi auguro che ci
sia un’altra occasione; ma quella
sarà una nuova storia.
Gianfranco Tavanti
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AMIRINE PROTAGONISTE
IL BILANCIO DI UN ANNO DI ATTIVITÀ NELLA CROCIERA-CONGRESSO
Carissime Amirine,
siamo state davvero bene insieme,abbiamo
aggiunto una nuova pagina di entusiasmo nel
nostro percorso…
L’eleganza, la magia e l’armonia che si è
creata nella splendida settimana che abbiamo trascorso in crociera ci ha fatto sentire
veramente amiche, solidali e partecipi ad
ogni iniziativa!
Eravamo un bel gruppo..ma ahimè..mancavano tante
amirine che per forza maggiore sono rimaste a casa.
E’ stata l’occasione ideale per parlare di quello che
abbiamo fatto quest’anno:
- impegno”PROGETTO ACQUA”: un pozzo per la
vita;
- impegno”CONTATTO CON AFRICA”: dalla raccolta dell’asta di beneficenza di Castellaneta;
- impegno “EMERGENZA HAITI”: raccolta delle amirine.
Il nostro stare insieme ci ha sensibilizzato per un’altra importante iniziativa: la
“Ricerca sul cancro”.
Con una partecipazione totale delle amirine presenti, abbiamo raggiunto una
somma di mille euro che verrà versata
all’AIRC - Associazione Italiana per la
Ricerca sul Cancro -.
Strana e bella coincidenza di date... 5 novembre 2010
giorno di partenza per il nostro viaggio e Giornata
Nazionale per la Ricerca sul Cancro.
Il nostro sostegno può trasformare il cancro da malattia incurabile a sempre più curabile! Un grazie a tutte
noi, al Presidente e agli organizzatori che hanno reso
indimenticabile questo 55mo Congresso.
Con affetto,
Mina
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Maitres d’hotel de Monaco
a Monte Carlo gastronomie
Monaco (France). Dernièrement sur le salon MonteCarlo Gastronomie à Monaco, les Maîtres d’Hôtel
Monégasques Italiens et Français et se sont illustrés
en participant, comme chaque année, aux festivités du
salon.
Le thème de ce 15e Salon Monte-Carlo Gastronomie
étant: «Légumes en Herbes et Fruits follets», les membres de cette Association internationale nous avaient
concoctés des «Pêches flambées aux amarettis façon
Carlo Rossi». Cette appellation à été donnée en hommage au Président de la section Monaco qui ouvre
avec dévouement à la promotion de cette noble profession. Les spectateurs, nombreux, ont pu une fois encore s’enthousiasmer, avant de se régaler, des spectaculaires flambages de cette prestigieuse Association.
Antonio Fochi, et Michele Colucci arrivés respectivement 3ème et Finaliste du dernier Championnat du
Monde des Maîtres d’Hôtel à Grado en Italie étaient à
leur aise pour la réalisation de ce délicieux dessert, le
flambage n’ayant aucun secret pour eux.
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Le Président de la section Monaco, Monsieur Carlo
Rossi, ainsi que son homologue de San Remo Antonino
Guarracino, n’ont pas failli à leur réputation d’hospitalité et de convivialité. Les commentaires étaient assurés par le Vice-président de la section Monaco
Dominique Milardi. C’est l’Ambassadeur d’Italie à
Monaco Son Excellence Antonio Morabito en personne qui vint complimenter et encourager cette prestation de très haut niveau. Les organisateurs du salon
n’ont également pas manqué de féliciter les intervenants qui chaque année démontrent leur savoir faire
pour le plus grand plaisir des visiteurs.
Un grand bravo à Carlo Rossi et Antonino Guarracino
qui remplissent leur rôle avec passion et ferveur.
Nella foto, da sinistra: Dominique Milardi, vice fiduciario
Amira-Monaco; Carlo Rossi, Fiduciario Amira-Monaco; Antonio
Morabito, Ambasciatore d’Italia a Monaco; Luigi Giugno,
Consigliere Provincia di Reggio Calabria; Antonino Guarracino,
Fiduciario Amira Sanremo; Antonio Fochi, 1° Maitre Meridien
Beach Plaza; Michele Colucci, F.B. Villa Gualino di Torino
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DAL BOSCO AL PIATT O
Il tripudio del fungo
11ma EDIZIONE DELLA KERMESSE ORGANIZZATA DA AMIRA COSENZA-SILA
San Giovanni in Fiore (Cosenza). Con il ritorno dell’autunno, ecco spuntare qua e là, quasi per magia, nei
sottoboschi abbondanti di aghi di pino e di abete, nobilitati dalle felci e dai biancospini, i preziosissimi funghi
dai tanti colori: bianchi, gialli, rosa carminio, marroni,
violacei, rossastri e dalle multiforme; ad ombrelli, a
creste di gallo, a gnometri incappucciati, insomma, ve
ne sono di tutte le specie ed in abbondanza tale che, gli
appassionati raccoglitori affermano che la Sila è la
zona più ricca d`Italia per varietà e quantità dei frutti
del sottobosco.
Come consuetudine ormai da alcuni anni, per valorizzare i funghi anche nell`arte culinaria, si è tenuta a
San Giovanni in Fiore, nei locali del Centro Florens
Arssa (Agenzia regionale per i servizi di sviluppo agricolo), grazie all’ospitalità del commissario Ettore
Vaccaro e dal direttore Giuseppe Pantusa, l’undicesima edizione de “Il fungo dal bosco al piatto”, la rinomata kermesse gastro-naturalistica organizzata
dall`Amira (Associazione maitres italiana ristoranti e
alberghi), sezione Cosenza-Sila.
In rappresentanza della Amira nazionale c’era il vicepresidente Diodato Buonora gran maestro della ristorazione. La popolare manifestazione, che deve il suo
indiscutibile successo agli sforzi del ricco e variegato
programma collaterale, che l`instancabile fiduciario
della sezione silana, Gran Maestro della ristorazione
Biagio Talarico ed il suo vice Giuseppe Biafora, coadiuvati da tutti i soci della sezione riescono a creare:
una perfetta unione tra gastronomia, musica, arte e
cultura.
Di notevole importanza poi, è stato il concorso gastronomico abbinato all’edizione di quest’anno riservato
agli allievi degli istituti di stato alberghieri calabresi e
di altre regioni, giudicati da due qualificate giurie, una
di cucina e l`altra di sala, per incoraggiare gli studenti
di queste scuole ad intraprendere l`attività della ristorazione, un settore che offre concrete occasioni di
lavoro.
Quest’anno hanno gareggiato gli istituti: “Karol
Wojtyla” di Castrovillari, l’Ezio Aletti” di Trebisacce,
l’ “Enrico Gagliardi” di Vibo Valentia, il “Giovanni
Paolo II “di Maratea, l’ “Amerigo Vespucci” di Roma,
il “Dea Persefone”di Locri, il “Mauro Perrone” di
Castellaneta, il” Pietro Piazza” di Palermo, l’ “Aldo
Moro “di Albanella, il “Leonardo da Vinci” di San
Giovanni in Fiore. Per la gara di cucina si è aggiudicato il primo posto, la scuola di Locri, con la ricetta
“mille foglie ai porcini con crema di zucca gialla su
velo di patate e castagne” dagli allievi Simone
Ciccarello e Francesco Tropeano; al secondo posto
l’Ipssar di Albanella (Salerno), al terzo gli allievi del
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Nella foto in alto il primo classificato di sala-bar, l’istituto di Catellaneta; sopra a destra il primo classificato di cucina, Locri.
Nell’altra immagine il vicepresidente nazionale Amira, Buonora, con il fiduciario della sezione di Cosenza Sila, Biagio.
“Pietro Piazza” di Palermo.
Mentre, il premio per la migliore professionalità di
cucina è stato vinto dall’alberghiero “Amerigo
Vespucci” di Roma. Il trofeo della giuria popolare di
cucina, premio istituito quest’anno, è andato alla scuola lucana di Maratea (Potenza). Per la sala, ha trionfato l’istituto di Castellaneta (Taranto) che ha presentato il piatto elaborato dagli studenti Laura Parisi e
Fabio Santoro: “gigli cardi e cardoncelli”, abbinato al
vino “Magilda Rosè”, al secondo posto invece è arrivata la scuola di Castrovillari, il terzo se l’è aggiudicato
l’alberghiero di Vibo Valentia. Per quanto riguarda la
categoria per la migliore professionalità di sala è
andata all’Ipssar di Roma, che ha vinto ben due premi.
Il premio speciale della giuria popolare di sala è andato all’istituto alberghiero “Ezio Aletti” di Trebisacce
(Cosenza).
Come nelle precedenti edizioni, l`affluenza di turisti ed
appassionati giunti da ogni parte della regione è stata
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buona. La manifestazione è stata patrocinata dall’assessorato all’agricoltura della regione Calabria nella
persona di Michele Trematerra, dalla Provincia di
Cosenza rappresentata da Pietro Lecce, assessore al
turismo, dalla città di San Giovanni in Fiore e dal suo
primo cittadino, Antonio Barile, e da Salvatore Audia,
assessore e vicesindaco del comune ospitante.
Presente anche l’assessore alla cultura, Giovanni
Iaquinta, perché cultura e turismo viaggiano di pari
passo.
Un ringraziamento a Gustavo Congi, presidente associazione cuochi San Giovanni in Fiore, e agli chef
Giovanni Guarascio, Vittorio Secreti, e ai maitre
Domenico Secreti, Giovanni Mazzei e Antonio Meluso
del centro Florens Arssa. Infine, l’Amira ringrazia la
Banca Popolare Mediocrati Credito Cooperativo per
aver sostenuto l’edizione di quest’anno.
Caterina Mazzei
Foto di Rosario Allevato
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L’ENTUSIASMO DEI NUOVI
MAITRE SOMMELIER
TRE INTENSE GIORNATE FORMATIVE AL CORSO DI PESCHIERA DEL GARDA
Peschiera del Garda. Grande
entusiasmo al Corso di Maitre
Sommelier di Peschiera del Garda
(Verona).
I partecipanti, convenuti da tutta
Italia e dalla Svizzera, hanno trascorso tre intensi giorni di lavoro
all’insegna della professionalità.
Tre giorni che dalle 9 del mattino
alle 19 della sera hanno visto i
“nostri” impegnati ininterrottamente ad aggiornarsi in quell’immenso settore che è il mondo del
vino. Inoltre una nota piacevolissima è stata la cordialità che ha
regnato nei partecipanti che da
subito hanno fatto “gruppo”
anche sotto il profilo umano.
Scambi di idee, di esperienze lavorative, di progetti per il futuro,
hanno fatto si che non si sentisse
la fatica e questi tre giorni volassero via senza accorgersene.
Ottimi i relatori capeggiati dal
relatore e tutor Marco Larentis,
un professionista dalle più alte
capacità e conoscenze del settore,
un uomo dotato di un rapporto
umano eccellente che è riuscito a
rapire l’attenzione dei partecipanti con argomentazioni nuove ed
interessanti. Alla fine sembrava
che a tutti dispiacesse sciogliere
l’allegra brigata, ma il dovere
richiamava alla realtà quotidiana.
Ed allora tutti al lavoro ma con
un notevole bagaglio di conoscenze in più ed in qualità di MAITRE
SOMMELIER.
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Regolamento concorso
Maitre dell’anno 2011
1) Ogni anno la Giunta dell’AMIRA in collaborazione
con il Cancelliere dell’Ordine dei Grandi Maestri della
Ristorazione deciderà il tema del concorso che ogni
concorrente poi elaborerà a suo piacimento (per l’anno in corso il tema è “I VOLATILI”)
2) Il volatile potrà essere precedentemente cotto in
cucina, tranciato poi in Sala dal concorrente e terminato alla lampada.
3) Possono partecipare i soli Soci effettivi e Maitre
aspiranti in regola con il pagamento della quota associativa dell’anno in corso.(ogni Fiduciario si renderà
garante della qualifica e della posizione associativa del
concorrente)
4) Il concorrente dovrà gareggiare esclusivamente con
lo smoking, non portare orecchini (per i maschi), braccialetti, grossi anelli e vistosi tatuaggi .
5) I concorrenti dovranno gareggiare solo con piatti,
bicchieri e posate messi a disposizione dall’organizzazione, questo sia nelle selezioni che nelle semifinali e
finali.
6) Si potrà usare solo una lampada (sarà possibile
l’utilizzo di un rechaud per tenere in caldo le vivande
durante l’esecuzione).
7) Non sono consentiti attrezzi da cucina.
8) Le padelle ( una o più) che si utilizzeranno devono
essere esclusivamente quelle per flambé e non è consentito riscaldarle precedentemente.
9) Il vincitore della finale non potrà nuovamente partecipare al concorso prima di cinque anni.
10) E’ obbligatorio l’utilizzo di prodotti Italiani (fatta
eccezione di quei prodotti esteri tipo cognac , wodka,
liquori,senape ect. ) valorizzando i prodotti del proprio
territorio.
11) L’abbinamento sarà esclusivamente con vino di
produzione italiana.
12) Le guarnizioni devono essere commestibili e non
devono essere preponderanti al cibo.
13) Per esigenze di sponsorizzazione il tema gastronomico della finale e il vino in abbinamento potrebbero
essere differenti da quelli presentati alle selezioni
delle varie Sezioni. In questo caso i concorrenti verranno informati dalla Presidenza.
14) La giuria sarà composta da cinque persone:
obbligatoriamente da un Gran Maestro, un esperto del
vino, un esperto di gastronomia.
Gli altri due componenti saranno scelti tra politici, giornalisti, albergatori, autorità del luogo e svolgeranno il ruolo di clienti.
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Il Gran Maestro sarà Presidente della giuria e dovrà
essere un G.M. della Sezione o delle sezioni limitrofe,
e sarà comunque designato dal Gran Cancelliere. Non
sono previsti rimborsi spese per gli spostamenti dei
Grandi Maestri.
14) I voti della giuria saranno così espressi:
- Gran Maestro voti da 6-10 per la tecnica professionale e punti da 1-5 per il gusto del piatto.
- Esperto del vino voti da 6-10 per l’abbinamento
vino-cibo, presentazione, stappatura e esame organolettico del vino.
- Esperto di gastronomia voti da 1- 5 per il gusto e
presentazione del piatto finito.
- Gli altri due giudici voti da 1-5 per il gusto del piatto
PER UN TOTALE MASSIMO DI 40 PUNTI
Le schede per le votazioni saranno quelle allegate
(fotocopiate dalle Sezioni)
NOTA BENE: per quanto riguarda la tecnica professionale il Gran Maestro dovrà essere attento
affinchè:
- Durante la fase di trancio il maitre tenga una posizione eretta,usi i coltelli e le altre attrezzature in modo appropriato.
- Durante la lavorazione alla lampada il maitre tenga
una posizione eretta, senza mai chinarsi sulla
padella,stando non troppo indietro o avanti.
- La mise-en-place delle attrezzature, mènage, distillati e alimenti seguano una logica: lampada al centro,
distillati-mènage(olio,sale pepe ect.)-clips-succhi a
destra, gli alimenti e i piatti a sinistra (fatta eccezione
per i mancini).
- Ci sia un utilizzo corretto delle clips.
- Durate la lavorazione non ci siano schizzi e non si
sporchi la tovaglia.
- Segua una tecnica per flambare, con una fiamma
tenue e non un falò.
15) I giudici potranno fare domande al concorrente
riguardanti la ricetta e l’abbinamento vino. Nessuno
all’esterno potrà parlare con essi.
16) Il concorrente avrà a disposizione un massimo di
30 minuti complessivi (per la presentazione del vino,
del trancio, dell’esecuzione alla lampada e della presentazione finale del piatto).
Per i piatti di assaggio della giuria non è necessaria la
guarnizione.
Ogni minuto in più verrà penalizzato di 2 punti, il
Presidente di giuria dovrà comunicarlo immediata-
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mente al concorrente.
17) Il Gran Maestro Presidente di Giuria che non farà
scrupolosamente rispettare il regolamento verrà
sospeso dal presiedere ad altre manifestazioni.
18) Il Presidente dell’AMIRA o un suo delegato sarà
presente alle semifinali e alle finali e potrà intervenire in qualsiasi momento e nel giudizio finale se noterà
qualcosa non in sintonia con il regolamento.
19) I componenti del Consiglio che a loro avviso noteranno delle anomalie, dovranno farlo presente immediatamente ed esclusivamente al Presidente o ai Vice
Presidenti dell’AMIRA. Eventuali dissensi pubblici
comporteranno il differimento ai Probiviri.
20) Il giudizio della giuria convalidato dal Presidente
sarà inappellabile.
21) Per valorizzare la figura del Maitre Sommelier è
probabile che alle Semifinali e Finali vengano sottoposte ai concorrenti alcune domande - sotto forma di
quiz - riguardanti il vino.
Milano, 1 dicembre 2010
Il Cancelliere dell’OGMR
Valerio Beltrami
Ci hanno lasciato
LUIGI BASANESE
Con la scomparsa di Luigi non
perdiamo solo un esperto maître
ma un generoso amico.
La sua silenziosa generosità l’ha
costantemente dimostrata nell’aiutare i connazionali in difficoltà, arrivando ad ospitarli in
casa sua, come faceva con noi
quando ci recavamo a Londra.
AMICO - Associazione Militari
Italiani in Congedo - era la sigla,
veramente appropriata, dell’associazione da lui voluta per tenere uniti i connazionali, già militanti nelle varie armi, viventi in
Gran Bretagna.
Dobbiamo a lui l’iniziativa di
radunare nel cimitero di Londra
le salme dei soldati italiani
morti in prigionia nel Regno
Unito durante il Secondo
Conflitto Mondiale. Con la
caparbia volontà è riuscito superando non poche difficoltà a realizzare la lodevole iniziativa. Da allora è stata istituita una
celebrazione annuale con la partecipazione delle autorità locali
e rappresentanti dall’Italia. Per
tali ragioni (e molte altre!) il suo
ricordo resterà vivo negli
Amirini che l’hanno conosciuto e
apprezzato.
Cecilia e Secondo Ercole
AMIRA di TORINO
… noi soci AMIRA di TORINO,
al tempo PIEMONTE, nel ricor-
dare l’amico Luigi abbiamo un
ricordo di uomo fulgido, esemplare, di grande generosità ed
amicizia sincera. Nel nostro
ricordo rimane vivo il fatto reale
che ogni volta che tornava a
Torino passava a trovarci per riaddentrarsi nella Sezione.
Abbiamo avuto anche il piacere
di averlo come giudice in alcune
gare di lavoro alla lampada che
la Sezione ha svolto presso la
nostra sede “La Capannina” del
nostro socio Achille Gallina
dando ai concorrenti quell’aiuto
morale che un professionista dà
ai giovani. Ricordiamo ancora le
giornate passate insieme durante
i Congressi tenendoci allegri
con la sua verve. Per le immense cose da lui portate avanti
negli anni lo abbiamo avuto con
noi a Torino come Socio
Onorario. Sicuramente rimarrà
nei nostri ricordi come uomo da
imitare. Alla famiglia e
all’Amira dedichiamo queste
righe in onore di un Grande
Uomo.
I soci dell’Amira Torino
con un saluto particolare
da Delfina Anfosso, Valentina
Conti, Domenica Mazzola,
Achille Gallina, Clivio Leone e
Sante Biondi.
VINCENZO CAPPONI
Il 17 novembre nel piccolo
lembo di terra che si pone a trincea di fronte alla laguna di
Venezia, ed esattamente a
Malamocco, si è spento
Vincenzo Capponi, un amico,un
gran professionista, un Gran
Maestro della Ristorazione della
nostra Associazione.
Nato il 9 giugno del 1934 a
Castellaro,nell’entroterra
di
Sanremo, a soli quattordici anni
abbandona l’Italia per imparare
le lingue: si ferma dieci anni in
Inghilterra per trasferirsi poi in
Germania e in Francia.
Guadagnata la padronanza delle
lingue e della professione, il
nostro Vincenzo, si avvicina a
casa e prende servizio in Ciga,
come primo maitre al Lido.
Lasciato Excelsior e Des Bains
del Lido collabora con vari
Ristoranti come “La taverna la
fenice” e “L’Antico Pignolo”
puntando ad affinare e a crescere la loro ristorazione.
Caro Vincenzo io come
Fiduciario ho avuto il piacere di
conoscerti e l’onore di lavorare
con te, la tua mancanza porta a
noi di Sezione un amaro in bocca
e un buco incolmabile, ti vogliamo salutare come volevi tu:
“Ciao Maitrè”
Giro Giuliano
Fiduciario Venezia
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AMIRA VENEZIA FA SCUOLA
UN PROGETTO PER SPIEGARE IL RUOLO DEL MAITRE NEI RISTORANTI
Venezia. All’interno delle sale meeting poste
dal pianiterra al secondo piano di un piccolo
hotel nel cuore di Mestre, in provincia di
Venezia, la sezione locale dell’Amira trova lo
spirito e la voglia di crescere, di creare e di
entrare un una ottica diverse e innovativa.
Siamo all’hotel “AI PINI”, dove cultura e
esperienza vanno a sposare professionisti e
alunni dell’istituto di Venezia.
Chi scrive, utilizzando questa prestigiosa rivista, è un Maitre, che tornato dalla semifinale
nazionale, e avendo avuto la possibilità di
confrontarsi con i propri colleghi, si è recato
del G.M. Signor Buttani Abramo Uber, che
era il fiduciario vigente e il G.M. Squicciarini
Antonio, il Vice fiduciario e ha lanciato una
idea.
L’idea è quella di portare a capire la nostra
figura all’interno dei ristoranti e dei hotel,
visualizzare la ristorazione a 360 gradi, spiegare le tecniche abbinamento vino e cibo, i
formaggi e le procedure per ottenerli, la mise
en place, il servizio al cliente e soprattutto la
lampada, quel piccolo ma immenso strumento che con la propria melodia e il suo calore
emana un fascino dolce e misterioso.
Formata la didattica, informati i vertici dell’associazione, cosa mancava? Facile: l’appoggio di due Maitre che mi potessero aiutare. È qui che entrano in scena il Maitre
Callegaro Massimiliano e il Maitre Vianello
Ermenegildo i quali sono professionisti inappagabili, sempre pronti e disponibili a qualsiasi evento.
Essenziale anche l’appoggio di un Maitre
professore all’interno di un istituto alberghiero, che mi erudisse sul metodo attuale da loro
professato: un ruolo rivestito dal Maitre
Zampaolo Daniele attuale insegnante
all’Istituto Barbarigo di Venezia.
Creato questo, mancavano solo i piatti da
proporre: ne abbiamo analizzati tanti ma scelti solo
18 dagli antipasti, ai primi, ai secondi, ai dolci e per
finire alla cucina di sala fredda e la trancio della frutta in sala.
Perché un prodotto sia apprezzato sia gradito dal pubblico bisogna riuscire a proporlo ma soprattutto venderlo: l’importante sono le amicizie e la gente che
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crede in te, ti stima e conosce i tuoi trascorsi
Quello che è stato creato dalla Sezione Venezia, e la
foto testimonia, e l’energia formata tra professionisti
e alunni per raggiungere lo scopo di portare il Nostro
lavoro e professionalità in tavola al cliente.
Giro Giuliano
Maitre Fiduciario Sezione Venezia
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