Spotlight

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Spotlight
delll’XI rassegna del
Le schede del
Cineforum in lingua originale del CLA
A cura di Annamaria Lamarra e Fabrizia Venuta
Titolo originale:
originale: Spotlight
Titolo italiano film: Il caso Spotlight
Regia:
Regia Thomas McCarthy
Nazione:
Nazione U.S.A.
Anno:
Anno 2015
Durata:
Durata 2 ore e 8 minuti
Genere:
Genere Drammatico
Interpreti: Michael Keaton, Rachel McAdams, Mark Ruffalo, Liev Schreiber, Stanley Tucci
Trama:
Trama L’équipe di giornalisti investigativi del Boston Globe chiamata Spotlight1 perché
deve far luce sui casi difficili, viene messa in subbuglio nel 2001 dall’arrivo da Miami del
nuovo direttore editoriale, Marty Baron (Liev Schreiber), deciso a indagare su un caso di
pedofilia. L’accusa è stata rivolta a un prete cattolico, padre John Geoghan, che avrebbe
abusato di molti ragazzini della sua parrocchia e l’autorevolissimo cardinale Law, pur se al
corrente, avrebbe messo a tacere lo scandalo. Pur consapevoli dei rischi a cui vanno
incontro mettendosi contro un'istituzione come la Chiesa Cattolica a Boston, il
caporedattore del team Walter “Robby” Robinson (Michael Keaton), i cronisti Mike
Rezendes (Mark Ruffalo) e Sacha Pfeiffer (Rachel McAdams) e lo specialista in ricerche
informatiche Matt Carroll (Brian d'Arcy James) cominciano a indagare sul caso. Trovano
alcuni testimoni tra le vittime degli abusi, raccolgono dati e documenti, ma intorno a loro
crescono l’omertà e l’ostilità di una Boston che non vorrebbe far emergere la faccenda. A
forza di ostinazione, Rezendes convince a collaborare l’avvocato delle parti lese Mitchell
Garabedian (Stanley Tucci). Emerge con sempre maggiore evidenza che l'insabbiamento
dei casi di abuso è sistematico e che il fenomeno è molto più grave ed esteso di quanto si
potesse immaginare. Malgrado tutti gli ostacoli, inclusa la tragedia dell’undici settembre
che mette temporaneamente in pausa il caso, nel 2002 il Globe pubblica le sue rivelazioni
in un dossier che farà scalpore aprendo la strada ad analoghe rivelazioni in oltre 200
diverse città del mondo.
Commenti:
Commenti: Con alcune analogie a “All the President's Men” (Tutti gli uomini del
presidente) di Alan J. Pakula del 1976, “Spotlight” ci mostra come un’inchiesta
giornalistica debba accendere il riflettore sulle zone d’ombra, mettendo insieme tutti gli
indizi per dimostrare i fatti. I reporter della redazione di Spotlight bussano alle porte delle
vittime, esaminano ponderosi dossier negli archivi e nelle biblioteche e stanno
costantemente al telefono per acquisire prove e testimonianze anche all’interno dello
1
In inglese “faretto”, “riflettore”.
stesso giornale. Il caporedattore, infatti, ammetterà che alcuni dati utili ad aprire il caso
erano arrivati al giornale già anni prima, ma che nessuno era riuscito a (o aveva voluto)
capirne la portata. Il film ha il pregio di astenersi dalla facile retorica del giornalista eroico
che fa trionfare la giustizia, ma non per questo è privo di emozioni, di ritmo o di efficacia
drammatica. Thomas McCarthy riesce a dargli un ritmo tale da riuscire a far appassionare
lo spettatore a una vicenda di cui conosciamo già in partenza la fine, innescandone
l’empatia e dandogli la sensazione di partecipare all’indagine. E riesce a farlo attraverso
una ricostruzione rigorosa dei fatti e dando risalto al tenace lavoro e al coraggio morale di
un gruppetto di reporter, ben consapevoli che rompere la barriera di omertà nella
metropoli più cattolica degli Usa poteva comportare una messa al bando sociale e
professionale. Alla fine il coraggio è stato premiato in quanto l’inchiesta Spotlight è valsa al
quotidiano Boston Globe nel 2003 il premio Pulitzer2 di pubblico servizio e al film
un’infinità di riconoscimenti, tra cui due statuette e quattro candidature agli Oscar di
quest’anno. Il film può ben considerarsi un punto di riferimento sul giornalismo
investigativo, reso avvincente da un cast di attori eccezionali, primi tra tutti Michael
Keaton e Mark Ruffalo che, perfettamente calati nella propria parte, riescono a far rivivere
allo spettatore i fatti narrati dal film. Da notare la fotografia, che riproduce colori non
sgargianti sia per non deviare lo spettatore dalla narrazione filmica che per rendere
l’atmosfera greve dell’argomento trattato.
Riconoscimenti: Il film ha avuto innumerevoli riconoscimenti3, tra cui quest’anno il premio
Oscar come Miglior film e Miglior sceneggiatura originale (a Josh Singer e Tom McCarthy),
e la candidatura per la miglior regia (Tom McCarthy), il miglior attore non protagonista
(Mark Ruffalo), la miglior attrice non protagonista (Rachel McAdams) e il miglior
montaggio a (Tom McArdle).
Prossimo film:
film: 8 novembre 2016 ore 18.00: “Chocolat” di Roschdy Zem (2015).
Si ricorda che chiunque sia interessato ad essere inserito nella mailing list del cineforum in
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del
CLA
Recensione a cura di Fabrizia Venuta.
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Premio statunitense, considerato come la più prestigiosa onorificenza nazionale per il giornalismo, successi letterari e
composizioni musicali (https://it.wikipedia.org/wiki/Premio_Pulitzer , 24/10/2016).
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Per la lista completa: https://it.wikipedia.org/wiki/Il_caso_Spotlight#Riconoscimenti (24/10/2016).
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